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Riforma delle Province e delle Città metropolitane: a che punto siamo? Roma, 15 luglio 2015

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Riforma delle Province e delle Città metropolitane: a che punto siamo?

Roma, 15 luglio 2015

Le Province e il 2015: l’anno della riforma?

La Legge 56/14 di riforma delle Province e di istituzione delle Città individua nel 2015 l’anno di attuazione della riforma.

MA….. I tempi di attuazione della Legge Delrio sono totalmente

disallineati da

Leggi di riordino delle Regioni, ancora del tutto inefficaci.

Legge di Stabilità che sottrare 1 miliardo nel 2015, 2 miliardi nel 2016,

3 miliardi nel 2017 ai bilanci delle Province bloccando la riforma.

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Legge 56/14: lo stato di attuazione

L’unica disposizione pienamente attuata è stata il cambio alla guida degli organi politici.

I presidenti di Provincia di 69 Enti su 76 totali sono oggi

i Sindaci

Le Giunte sono cancellate

I Consigli Provinciali sono costituiti da amministratori comunali

Si sono insediate le Assemblee dei Sindaci

Gli amministratori non ricevono alcun compenso per l’incarico alla guida di Province e Citta’ metropolitane

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I Sindaci e gli amministratori, per la loro responsabilità, hanno assicurato finora tutti i servizi.

SIAMO GLI UNICI IMPEGNATI NELLA RIFORMA SOPPERENDO AI RITARDI DELLO STATO CENTRALE E DELLE REGIONI

Quanto dovrebbero spendere Province e

Città metropolitane per servizi efficienti?

Secondo il SOSE, la società del Governo che si occupa di stabilire i criteri di efficienza della

spesa pubblica,

Province e Città metropolitane per fornire i servizi essenziali delle funzioni fondamentali (gestione e messa in sicurezza130 mila km strade, 5.127 scuole superiori, tutela

dell’ambiente, trasporti)

dovrebbero spendere per la sola spesa corrente

2 miliardi 360 milioni (Fonte SOSE)

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Su quante entrate possono contare Province e Città metropolitane per

le funzioni fondamentali nel 2015?

Secondo i dati Sose, le entrate fiscali delle Province nel 2015 per le funzioni fondamentali

ammontano a

3 miliardi 817 milioni

I tagli delle manovre 2014-2015 sono pari a

1 miliardo 675 milioni:

il 41% delle entrate che viene trattenuto dallo Stato.

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Quanto potranno spendere Province e Città metropolitane per servizi essenziali nel 2015?

Secondo i dati Sose, quindi a fronte di un fabbisogno per spesa corrente di

2 miliardi 360 milioni le Province e le Città Metropolitane, a causa delle

manovre economiche nel 2015 hanno a disposizione per i servizi essenziali delle funzioni

fondamentali 2 miliardi 145 milioni

MANCANO 215 milioni

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Cosa prevede il DL 78/15 come licenziato dal Consiglio dei Ministri?

1. Possibilità di utilizzare i risparmi da rinegoziazione dei mutui per coprire

spesa corrente solo per 2015. Secondo la Cassa Depositi e Prestiti la cifra ammonterebbe a 151 milioni certi finora.

2. 70 milioni per la copertura della spesa del personale dei Centri per l’impiego, a fronte di un costo per le Province di 230 milioni per il solo personale.

3. Abbattimento del 20% fino al massimo del 3% delle entrate delle sanzione dello sforamento del patto di stabilità per il 2014.

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Le misure di impatto economico 1 e 2, quindi , insieme valgono 221 milioni.

La cifra sembrerebbe dunque sufficiente a coprire i bilanci 2015.

MA….…….

Quali sono le altre spese che stanno sostenendo

le Province e le Città metropolitane nel 2015?

Oltre al TITOLO I dei bilanci, bisogna rimborsare i prestiti, al netto della rinegoziazione, previsti dal TITOLO III:

almeno 550 milioni A questo bisogna aggiungere le spese correnti per le funzioni non fondamentali, che le Province continuano a sostenere per garantire i servizi:

Almeno 1 miliardo, al netto dei trasferimenti di Regioni e Stato

Di questi, 450 sono i costi dei Centri per l’impiego

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Quanto manca dunque per chiudere in

equilibrio i bilanci delle Province e delle le Città metropolitane nel 2015?

Dunque, di sola spesa corrente,

MANCA

1 MILIARDO oltre al Titolo III

a fronte dei 221 milioni di misure economiche ad oggi contenute nel DL 78/15

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E gli investimenti, che fine fanno? L’esempio delle strade: quanto investivano e quanto

investono oggi Province e Città metropolitane

Dal 2013 al 2015 gli investimenti per la sicurezza dei 130.000 chilometri di strade Provinciali sono crollati da 7.318 euro/Km a 2.170 euro/Km

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RISULTATO = buche, strade insicure, tratti chiusi

2000,00

3000,00

4000,00

5000,00

6000,00

7000,00

20132014

2015

€ 7.318,13

€ 5.274,54

€ 2.170,00

Cosa serve che il Parlamento inserisca nella conversione nel DL 78/15

Per chiudere in equilibrio i bilanci 2015 è necessario che il Parlamento preveda le seguenti misure:

deroga alle disposizioni vigenti per consentire l’approvazione del bilancio di previsione 2015 solo annuale;

slittamento del termine di approvazione dei bilanci al 30 settembre 2015;

norme ad hoc per alleggerire le Province della spesa per il personale adibito a funzioni non fondamentali;

norme per il personale impiegato nelle società partecipate;

norme per l’utilizzo di avanzo libero e destinato già in fase di predisposizione dei bilanci;

norme per l’utilizzo di parte corrente per almeno il 50% dei proventi da alienazioni patrimoniali;

norme per contemplare la possibilità di non versare al fondo ammortamento dei titoli di stato il 10% dei proventi da alienazioni, per destinarlo all’estinzione dei mutui;

norme per cancellare tutte le sanzioni finanziarie per gli enti inadempienti al patto del 2014;

norme ad hoc per enti in condizioni di dissesto e in piano di riequilibrio pluriennale .

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Cosa sta facendo finora fallire la Legge Delrio? Le Inadempienze delle Regioni

Al luglio 2015 solo 6 Regioni hanno approvato una legge di riordino delle funzioni non fondamentali delle Province. Dall’analisi dei sei testi risulta che: • NESSUNA ha previsto il passaggio del personale

e dei relativi costi a partire dal 1 gennaio 2015, come stabilito dalla Legge di stabilità;

• IL RIORDINO è del tutto fittizio: le funzioni continuano a restare in capo alle Province, senza garantirne la totale corrispondente copertura finanziaria;

• PREVALE il rinvio al 2016 di qualunque decisione.

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Cosa sta facendo finora fallire la Legge Delrio? Le Inadempienze dello Stato

Lo Stato avrebbe dovuto farsi carico dal 1 gennaio 2015 dei COSTI dei CENTRI PER L’IMPIEGO, che non

sono più un servizio a carico di Province e Città metropolitane.

230 milioni circa per personale, 220 circa per strutture.

Ad OGGI nessun intervento. Nel DL 78/15 si prevede una copertura per

70 milioni di queste spese.

E il resto?

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Chi sta facendo finora fallire la Legge Delrio? Il mancato ricollocamento del personale delle

Province La Legge 56/14 disciplina il passaggio del personale insieme alle funzioni riordinate. La legge di Stabilità 2015 impone alle Province il taglio del 50% della spesa del personale dal 1° gennaio 2015. Entro il 2017 il 50% del personale delle Province, circa 20.000 dipendenti, deve essere ricollocato in Stato, Regioni e Comuni.

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Al luglio 2015 NESSUNO dei 20.000 dipendenti è stato ricollocato.

Cosa farà fallire la Legge Delrio nel 2016? Una Manovra economica SBAGLIATA

Ma se le risorse che servono per garantire la spesa corrente dei servizi essenziali delle funzioni fondamentali sono

2 miliardi 380 milioni

… e nel 2015 le disponibilità sono 2 miliardi 145

COME SI POSSONO DEDURRE ANCORA

900 MILIONI NEL 2016 E

1 MILIARDO 800 MILIONI NEL 2017?

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Le occasioni FINORA MANCATE della Legge Delrio. Che fine hanno fatto i risparmi da riordino servizi pubblici e

cancellazione enti e agenzie strumentali?

Secondo l’analisi di INVITALIA di aprile scorso sullo stato di attuazione dei processi di riordino RISULTA che:

NESSUNA REGIONE ha dato seguito A QUANTO previsto dal comma 90 della Legge Delrio, secondo cui “Stato o Regioni, in funzione della materia, devono sopprimere agenzie o enti (consorzi, società in house) alle quali siano state attribuite funzioni di organizzazione dei servizi pubblici di rilevanza economica in ambito provinciale o sub-provinciale, riattribuendo, contestualmente, tali funzioni alle province”.

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Quante agenzie e consorzi esistono? E quanto ci costano?

Attualmente esistono e sono operativi 69 ATO ACQUE 87 ATO RIFIUTI

In tutto sono 3.176 i Consorzi, le Partecipate e le agenzie che svolgono attività strumentali degli enti locali

Nel 2014 le Regioni hanno devoluto alle società regionali

1 miliardo 633 milioni

Nel 2014 il costo di Ato, Consorzi, Comunità, Enti è stato pari a 1 miliardo 796 milioni

(Fonte Siope, Invitalia, Corte Conti, Min Sviluppo)

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Le occasioni finora MANCATE della Legge Delrio Le Stazioni uniche appaltanti: quante sono?

Le stazioni uniche appaltanti in Italia sono

35 mila.

La Legge Delrio prevede la possibilità di

ridurle a 107, una per ogni Provincia e Città metropolitana.

Dai dati della «Spending review Cottarelli 2014» i risparmi che deriverebbero sarebbero di

oltre 2 miliardi nel 2015 e

oltre 7 miliardi nel 2016

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I rischi sui servizi essenziali ai cittadini

Non avere risorse per il riscaldamento e la manutenzione delle scuole superiori nell’inverno 2015/2016.

La manutenzione delle strade e lo sgombero neve, frane nell’inverno 2015/2016.

Il progressivo abbandono dei servizi di controllo e tutela ambientale.

Non assicurare diritti fondamentali ai disabili sensoriali.

Non garantire gli stipendi ai dipendenti.

Non pagare i fornitori.

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Fin dove arriva la nostra responsabilità

Finché potremo garantire i servizi ai cittadini, resteremo a guidare le Province

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Quando questo non ci sarà più permesso, non resteremo a negare diritti ai cittadini.

Giu-15 Ago-15 Sett-15 Ott-15 Dic-15

DL 78/15 Conversione DL 78/15 approvazione

bilanci pres. Stabilità 2016 approvaz.

Stabilità 2016