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RISCHIO DA VIDEOTERMINALE

RISCHIO DA VIDEOTERMINALE - video.unipegaso.itvideo.unipegaso.it/Post/Safety/Missanelli/Rischio_videoterminale/... · sistematicamente e abitualmente per almeno 20 ore settimanali

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RISCHIO DA VIDEOTERMINALE

Art. 173 - D.Lgs. 81/08 – Definizione

Per videoterminale si intende: uno schermo

alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo di

procedimento di visualizzazione utilizzato.

RIFERIMENTI NORMATIVI

La definizione di videoterminale dovrebbe comprendere

oltre alle apparecchiature portatili anche sistemi non

alfanumerici o grafici (es. sistemi di controllo basati

sulla trasmissione di immagini statiche o in

movimento, di tipo “televisivo” o “cinematografico”).

Sentenza della Corte Europea dell’Aja del

6.7.2000; causa C-11/99

RIFERIMENTI NORMATIVI

Art. 175 - D.Lgs. 81/08 – Definizione

Per lavoratore addetto al videoterminale: addetto

che utilizza una attrezzatura munita di videoterminale

in modo sistematico ed abituale, per 20 ore

settimanali, dedotte le interruzioni di cui all’ art. 175.

RIFERIMENTI NORMATIVI

Art. 173 - D.Lgs. 81/08 – Definizione

Posto di lavoro: l'insieme che comprende le

attrezzature munite di videoterminale,

eventualmente con tastiera ovvero altro sistema di

immissione dati, ovvero software per l'interfaccia uomo-

macchina, gli accessori opzionali, le apparecchiature

connesse, comprendenti l'unità a dischi, il telefono, il

modem, la stampante, il supporto per i documenti, la

sedia, il piano di lavoro, nonché l'ambiente di lavoro

immediatamente circostante.

RIFERIMENTI NORMATIVI

RIFERIMENTI NORMATIVI

Gli operatori ai VDT hanno diritto ad una interruzione

del lavoro mediante:

pausa

cambiamento di attività

Le modalità sono demandate alla contrattazione (anche

aziendale)

In assenza di contrattazione ha comunque diritto ad una

pausa di 15 min. ogni 120 min.

Art. 174 - D.Lgs. 81/08 – Obblighi del datore di

lavoro

1. Il datore di lavoro, all'atto della valutazione del

rischio di cui all'art. 28, analizza i posti di lavoro

con particolare riguardo:

a) ai rischi per la vista e per gli occhi;

b) ai problemi legati alla postura ed

all'affaticamento fisico o mentale;

c) alle condizioni ergonomiche e di igiene

ambientale.

2. Il datore di lavoro adotta le misure appropriate

per ovviare ai rischi riscontrati in base alle

valutazioni di cui al comma 1, tenendo conto della

somma ovvero della combinazione della incidenza

dei rischi riscontrati.

RIFERIMENTI NORMATIVI

Art. 177 - D.Lgs. 81/08 – Informazione e formazione

1. Il datore di lavoro fornisce ai lavoratori informazioni, in

particolare per quanto riguarda:

a) le misure applicabili al posto di lavoro, in base

all'analisi dello stesso di cui all'art. 174;

b) le modalità di svolgimento dell'attività;

c) la protezione degli occhi e della vista.

2. Il datore di lavoro assicura ai lavoratori una formazione

adeguata in particolare in ordine a quanto indicato al

comma 1.

RIFERIMENTI NORMATIVI

Art. 25 - D.Lgs. 81/08 – Obblighi del Medico Competente

Il Medico Competente visita gli ambienti di lavoro

almeno una volta all’anno o a cadenza diversa …

RIFERIMENTI NORMATIVI

Art. 176 - D.Lgs. 81/08 – La sorveglianza sanitaria

È dovuta per chi utilizza i videoterminali

sistematicamente e abitualmente per almeno 20 ore

settimanali

è esercitata dal medico competente

sono previste visite:

preventive (prima dell’avviamento alla mansione)

periodiche

a richiesta del lavoratore

RIFERIMENTI NORMATIVI

Art. 176 - D.Lgs. 81/08 – La sorveglianza sanitaria

sono previsti controlli

degli occhi e della vista;

alla colonna vertebrale e agli arti superiori

periodicità:

biennale per i lavoratori/trici classificati idonei

con prescrizioni e/o quelli con più di 50 anni;

tutti gli altri ogni 5 anni

RIFERIMENTI NORMATIVI

RIFERIMENTI NORMATIVI

LE SPESE :

per gli accertamenti

eventuali dispositivi di correzione (montature

modello base + lenti)

sono a carico del datore di lavoro

ANALISI DELLA POSTAZIONE DI

LAVORO

CON IL VDT

All. IV- D.Lgs. 81/08 – Requisiti dei luoghi di lavoro

p.to 10.1 -Illuminazione naturale ed artificiale dei

luoghi di lavoro

I luoghi di lavoro devono disporre di sufficiente luce

naturale ed essere dotati di dispositivi che consentano

una illuminazione artificiale per salvaguardare la

sicurezza, la salute e il benessere dei lavoratori

ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO

CON IL VDT

Nella valutazione del rischio da videoterminali, il

valutatore deve tener conto anche dell’ambiente di lavoro !

Il comfort climatico è definibile come uno stato

mentale che esprime soddisfazione per l'ambiente

Il benessere termico, dunque, esprime una condizione di

neutralità, con dispersione integrale del calore prodotto

senza aumento della temperatura corporea e senza

evidente intervento del sistema termoregolatore

ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO

CON IL VDT

Microclima

Le condizioni ambientali sfavorevoli possono causare

disturbi quali:

• secchezza delle mucose degli occhi o della gola

dovute a scarsa umidità o cattiva qualità dell’aria

per la presenza di inquinanti (fumo di sigarette,

sostanze chimiche rilasciate dagli arredi e dall’uso delle

fotocopiatrici);

• situazioni di mancato comfort dovuti a

temperatura troppo alta o troppo bassa o per la

presenza di correnti d’aria fastidiose che colpiscono una

zona circoscritta del corpo (ad es. la nuca, le gambe).

ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO

CON IL VDT

Microclima

Il comfort termico è garantito quando:

• nella stagione calda quando la temperatura interna

non dovrebbe essere inferiore di oltre 7°C da quella

esterna

• nelle altre stagioni tra i 18 e i 20°C

• umidità fra il 40 e il 60%

• garantire un ricambio 32 mc per persona all’ora (in

assenza di fumatori)

ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO

CON IL VDT

Rumore

• installare i VDT in locali poco

disturbati da fonti di rumore interne

o esterne

• scegliere strumentazione poco

rumorosa

• isolare gli strumenti rumorosi in

locali separati o con dispositivi fono-

isolanti

ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO

CON IL VDT

I livelli di rumore inferiori a 55

dB(A) consentono la perfetta

comprensione di una conversazione

tenuta a voce normale, mentre con

livelli di rumorosità compresi fra 65 e

75 dB(A) sarà invece possibile soltanto

una conversazione a voce alta.

ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO

CON IL VDT

Rumore

Indicazioni orientative per il lavoro al VDT negli uffici:

• il Leq su otto ore non dovrebbe superare i 55

dB(A);

• il rumore di fondo deve essere inferiore ai 55

dB(A);

• il contributo dovuto all´impianto di ventilazione

dei locali non dovrebbe superare 1 - 4 dB(A) (UNI

8199);

ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO

CON IL VDT

• il rumore disturbante di tipo aleatorio

(funzionamento intermittente di stampanti, di

macchine da scrivere o di altre apparecchiature) non

deve incrementare il livello sonoro, in prossimità del

posto di lavoro al VDT, fino a valori superiori ai 65-70

dB(A);

ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO

CON IL VDT

Caratteristiche dell’arredo della postazione del VDT

Sedile di lavoro

deve essere

- stabile

- con 5 razze

- girevole

- senza braccioli (o arrotondati)

- regolabile (sedile e schienale)

- traspirante e lavabile

ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO

CON IL VDT

Caratteristiche dell’arredo della postazione del VDT

Piano di lavoro

- bordi arrotondati

- superficie sufficientemente ampia per disporre

materiali necessari e le attrezzature nonché consentire

l’appoggio degli avambracci dell’operatore davanti alla

tastiera, nel corso della digitazione (largh. 90-120-160 cm)

- profondità tale da assicurare una corretta distanza

visiva dallo schermo (70-80-90 cm)

ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO

CON IL VDT

Caratteristiche dell’arredo della postazione del VDT

Piano di lavoro

- colore della superficie chiaro possibilmente

diverso dal bianco, ed in ogni caso non riflettente

- essere stabile e di altezza, fissa o regolabile,

indicativamente tra 70 e 80 cm

- avere uno spazio idoneo per il comodo alloggiamento

e la movimentazione degli arti inferiori e per infilarvi

il sedile

ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO

CON IL VDT

Caratteristiche dell’arredo della postazione del VDT

Tastiera

inclinabile e separata dal monitor

lontana dal bordo del piano di lavoro 15 cm.

con superficie opaca e di colore neutro

con simboli chiari

ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO

CON IL VDT

Mouse

garantire una buona impugnatura (ergonomica)

essere “manovrato” avendo cura di poggiare

l’avambraccio al piano di lavoro

ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO

CON IL VDT

Caratteristiche dell’arredo della postazione del VDT

Portadocumenti

regolabile:

alto/basso

destra/sinistra

collocato in modo corretto in relazione all’attività da

svolgere

ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO

CON IL VDT

Poggiapiedi

di dimensioni adeguate (larghezza 45 cm, profondità 35

cm, inclinazione 10-20°)

superficie in materiale anti-scivolo

ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO

CON IL VDT

Caratteristiche dell’arredo della postazione del

VDT

Monitor

orientabile e inclinabile

con superficie antiriflettente

con luminosità e contrasto regolabili

con immagine stabile senza “sfarfallamenti”

con caratteri leggibili e definiti

pulito

la parte retrostante lontana da pareti

ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO

CON IL VDT

Caratteristiche dell’arredo della postazione del VDT

Monitor – Luminosità/contrasto

La luminosità e/o il contrasto tra i caratteri e lo sfondo

dello schermo devono essere regolabili.

La regolazione della luminosità dello schermo è corretta

se lo sfondo di un documento bianco non risulta

brillante, ma appare come un normale foglio di carta

bianca.

ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO

CON IL VDT

I bordi dei caratteri e delle linee devono essere nitidi, se

osservati da una distanza di 50-70 cm dal monitor.

Per una visualizzazione ottimale dei caratteri sono

preferibili gli schermi piatti da 15 pollici con una

risoluzione 1024 x 768 o gli schermi da 19 pollici con una

risoluzione da 1280 x 1024.

ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO

CON IL VDT

Caratteristiche dell’arredo della postazione del VDT

Posizione corretta

90°-110°

Tronco:

posizione eretta, fra 90 e 110° per evitare

dannose compressioni pelvico-addominali,

appoggio del tratto lombare

Gambe:

a circa 90° per ridurre l’affaticamento e

facilitare la circolazione. Piedi ben poggiati a

terra o sul poggia-piedi

ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO

CON IL VDT

Caratteristiche dell’arredo della postazione del VDT

Posizione corretta

Braccia:

piegate a circa 90°. Avambracci appoggiati

nello spazio fra bordo tavolo e tastiera (15

cm)

Occhi:

distanza occhi monitor fra i 50 e i 70 cm. Il

bordo superiore del monitor deve essere

posto all’altezza degli occhi

90°

50-70 cm

ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO

CON IL VDT

Caratteristiche dell’arredo della postazione del VDT

Illuminazione

- Al fine di evitare riflessi sullo schermo, abbagliamento

dell’operatore ed eccessivi contrasti di luminosità la

postazione di lavoro va correttamente orientata

rispetto alle finestre presenti nell’ambiente di

lavoro.

ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO

CON IL VDT

- L’illuminazione artificiale dell’ambiente deve essere

realizzata con lampade provviste di schermi ed

esenti da sfarfallio, poste in modo che siano al di

fuori del campo visivo degli operatori.

Va in ogni modo evitato l’abbagliamento dell’operatore e

la presenza di riflessi sullo schermo qualunque sia la

loro origine

ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO

CON IL VDT

Caratteristiche dell’arredo della postazione del

VDT

Illuminazione

Valori e condizioni ottimali:

- fra i 200 e i 400 lux

- pareti, pavimenti, soffitti, porte, piani di lavoro

devono

essere di colore chiaro e opaco

- le tende devono consentire la regolazione della luce

naturale (es. veneziane)

- plafoniere anti-abbagliamento

ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO

CON IL VDT

Caratteristiche dell’arredo della postazione del VDT

Abbagliamento Sensazione prodotta da una luminanza all’interno del

campo visivo che è sufficientemente maggiore della

luminanza per la quale gli occhi si sono adattati e tale da

causare fastidio, discomfort, o riduzione della performance

visiva e della visibilità.

L’abbagliamento può essere:

diretto quando la fonte di luce che lo produce è nella

stessa direzione di osservazione

riflesso quando la luce viene riflessa da uno o più

oggetto che l’operatore sta guardando

ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO

CON IL VDT

Disturbi dovuti alla luce diurna

• evitare sorgenti con forte luminosità nel centro

del campo visivo dell’operatore (sole, lampada) e/o la

presenza di superfici con una eccessiva capacità

riflettente (lucide);

• davanti e dietro il monitor non devono esserci

delle finestre, pertanto negli uffici con due pareti ad

angolo finestrate, una di esse deve essere schermata;

• la direzione principale dello sguardo dell’operatore

deve essere parallela rispetto alle finestre;

ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO

CON IL VDT

• i posti di lavoro sono da sistemare, per quanto possibile,

nelle zone del locale lontane dalle finestre;

• in caso di irradiazione del sole le finestre devono essere

munite di dispositivi di oscuramento regolabile (per

es. veneziane o tende di tessuto pesante).

ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO

CON IL VDT

Posizione dello schermo in presenza di finestre poco o

male mascherate

SBAGLIATO:

finestra nel campo

visivo, elevate differenze

di intensità luminosa

SBAGLIATO:

le finestre si

riflettono sullo

schermo video

ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO

CON IL VDT

Posizione dello schermo in presenza di finestre poco o

male mascherate

GIUSTO

differenza equilibrata

dell’intensità luminosa, nella

zona di riflessione dello

schermo video non esistono

superfici luminose

ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO

CON IL VDT

Impianto di illuminazione artificiale

Deve garantire una illuminazione uniforme in tutto

l’ambiente ed assicurare una adeguata flessibilità in

funzione delle esigenze del lavoro da svolgere e degli

occupanti.

È necessario che siano presenti più corpi

illuminanti al soffitto con comandi di accensione

distinti.

Le superfici dei locali (soprattutto pareti e pavimento)

devono presentare una limitata capacità riflettente ed

essere di colore tenue ed opaco.

ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO

CON IL VDT

Impianto di illuminazione artificiale

ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO

CON IL VDT

PROBLEMI SANITARI

PROBLEMI SANITARI

Disturbi oculo visivi

Sintomi:

bruciore, lacrimazione

senso di corpo estraneo

ammiccamento frequente

fastidio alla luce, pesantezza

visione annebbiata o sdoppiata

stanchezza alla lettura

cefalea

Nel compenso sono disturbi reversibili!!!

PROBLEMI SANITARI

Principali cause:

illuminazione inadatta

riflessi da superfici lucide

luce diretta (artificiale o naturale) su monitor o occhi

presenza di superfici di colore estremo (bianco o nero)

difettosità del monitor

impegno visivo statico, ravvicinato, protratto nel tempo

Disturbi oculo visivi

Come prevenirli:

ai primi sintomi di affaticamento fare piccole pause

socchiudere le palpebre per 1/2 minuti

distogliere lo sguardo dagli oggetti vicini e rivolgerlo

verso quelli lontani

verificare l’illuminazione e le tende

eliminare riflessi e/o abbagliamenti

seguire con lo sguardo il perimetro del soffitto

PROBLEMI SANITARI

Disturbi muscolo

scheletrici

Sensazioni:

senso di pesantezza, di fastidio

intorpidimento dolore rigidità di:

collo schiena spalle braccia mani

PROBLEMI SANITARI

Cause:

posizione di lavoro scorretta

errata scelta degli arredi

posizione di lavoro fissa e

mantenuta per lungo tempo

movimenti rapidi e ripetitivi

delle mani (uso di tastiera e

mouse)

PROBLEMI SANITARI

Problemi sanitari - Disturbi muscolo scheletrici

Prevenzione:

Scegliere attrezzature ergonomiche cioè adattabili

alle proprie esigenze

Adottare una postura rilassata: il tronco sullo

schienale tra 90 e 110°

Variare spesso la posizione del corpo

Effettuare delle pause brevi ma frequenti

Variare le attività nel corso della giornata

Regolare con cura la posizione, l'altezza e la distanza

del monitor

PROBLEMI SANITARI

Radiazioni:

L’eventuale problema dell’esposizione ai

raggi X di bassa energia generati dei

monitor è stato superato dal passaggio agli

schermi piatti, basati su tecnologie che non

utilizzano i tubi catodici e che quindi non

emettono alcun tipo di raggi X. Essi

generano campi elettromagnetici di bassa

intensità che non raggiungono neppure le

dimensioni del campo di un normale cavo di

rete e quindi non destano nessun tipo di

preoccupazione.

PROBLEMI SANITARI

Rischio Elettrico

RISCHIO ELETTRICO

Bisogna utilizzare solo materiale elettrico marcato CE.

Tale marchio indica che il prodotto che lo porta è

conforme ai requisiti essenziali previsti da Direttive

in materia di sicurezza, sanità pubblica, tutela del

consumatore, ecc.

Protezione contro i contatti accidentali

Per evitare il rischio di una scossa elettrica, bisogna

evitare di eseguire lavori di manutenzione su dispostivi

elettrici, tali intervanti devono essere eseguiti solo da

personale specializzato, competente e qualificato.

Se le spine o i cavi presentano dei problemi

devono essere sostituiti da personale

idoneo con spine e cavi nuovi.

Anche i più semplici interventi devono

avvenire solo dopo aver tolto la spina dalla

presa.

RISCHIO ELETTRICO

Sovraccarico e calore

Ogni presa deve essere compatibile con la spina e

idonea all’assorbimento di corrente degli apparecchi

che utilizziamo.

• limitare l’uso di prese multiple

• non concentrare sulla stessa presa troppe

apparecchiature.

Per evitare il surriscaldamento, molti apparecchi

elettrici (anche i videoterminali) sono dotati di aperture

che favoriscono la circolazione dell’aria e lo smaltimento

del calore prodotto.

evitare di inserire questi apparecchi in spazi angusti

dove queste aperture vengono coperte e non possono

svolgere la loro funzione.

RISCHIO ELETTRICO

Esercizi

ESERCIZI

Il videoterminalista è costretto ad assumere posizioni

fisse per un certo periodo di tempo. È importante

svolgere durante la giornata delle attività motorie

compensative

• In piedi o seduti, abbandoniamo le braccia tra le

gambe distendendo lentamente la schiena fino a

sentire un leggero stiramento dei muscoli tesi.

Rilassiamoci e rimaniamo in questa posizione per circa

30 secondi

Risaliamo lentamente, prima con la schiena, poi con il

dorso, le spalle e la testa.

Schiena

• Alziamo un solo braccio o tutte e due e insieme

spingiamo bene anche verso l’esterno.

Questo esercizio è bene eseguirlo 5 volte a destra e 5

volte a sinistra (è utile per distendere la

muscolatura dorsale laterale)

• Portiamo le mani verso l’alto ed eseguiamo 5

stiramenti

• Portiamo il tronco all’indietro fino ad avvertire la

contrazione dei muscoli

addominali, e manteniamo questa posizione per almeno

30 secondi.

ESERCIZI

Per disturbi che si avvertono all’altezza

della nuca e delle spalle:

• Spingiamo alternativamente le spalle

avanti e indietro fermandoci nella posizione

di maggiore tensione per almeno 10 secondi

• Portiamo la mano, 5 volte la destra e 5

volte la sinistra, tra le scapole tenendo il

gomito il più possibile in alto.

Manteniamo questa posizione per almeno 20

secondi.

• Rilassiamo i muscoli del collo ruotando

lentamente la testa verso destra e sinistra e

piegandola da una parte all’altra per 5

volte.

Spalle

ESERCIZI

Polsi

• Apriamo i pugni ruotando le

mani verso l’esterno e stirando

le dita o ruotare i polsi a mano

aperta verso l’alto e verso il

basso

• Spostiamo le mani giunte prima

verso destra, poi verso sinistra, e

infine verso il basso

• Più facile è la contrazione e

distensione progressiva della mano,

proviamo a distendere la mano anche

a dita piegate.

ESERCIZI