1
46 L’ECO DI BERGAMO MERCOLEDÌ 5 FEBBRAIO 2014 Il Festival pianistico riscopre Rachmaninov Presentato il cartellone 2014. Si inizia ad aprile con Dudamel Poi Sokolov, Fedoseyev, Zilberstein accanto a giovani virtuosi BERNARDINO ZAPPA Pier Carlo Orizio non si nasconde, anzi, parte in contro- piede e mette subito sul piatto le potenziali note critiche del cartel- lone del 51° Festival pianistico in- ternazionale. «Il tema di quest’an- no, Rachmaninov e la Russia, non è per niente inedito. Già nella XXV edizione il tema era “Il pianoforte nella Russia dell’800 e dell’Ameri- ca del XX secolo, Rachmaninov: opera omnia per pianoforte”. Fu uno dei Festival meno capiti dalla critica e anche dal pubblico – ha spiegato il direttore artistico du- rante la presentazione ufficiale della manifestazione – ma perché all’epoca, il 1988, Rachmaninov era considerato un musicista mi- nore, uno di quelli di cui si poteva fare a meno». Anche per la quasi contemporaneità con Schoen- berg, che appariva invece molto «moderno e avanguardistico» ri- spetto al maestro russo. «Oggi l’analisi storica ci dice che Rachmaninov è uno dei musicisti maggiori in assoluto: la sua musica è immediatamente riconoscibile e ha una pertinenza inconfondibi- le». Il «Rach 3», alias il Concerto per piano e orchestra n. 3 di Rach- maninov, è il più eseguito oggi tra i concerti per pianoforte solo. Ov- viamente sarà in cartellone, con quella Beatrice Rana, seconda al concorso Van Cliburn 2013, che il prossimo anno sarà ospite della Filarmonica della Scala. Se la riabilitazione di Rachma- ninov è la prima sfida 2014 della manifestazione tra Bergamo e Brescia, l’altra è senza dubbio quella dell’Orchestra Filarmonica del Festival. Un’orchestra nuova nata da una riflessione: in tempi di crisi è possibile riequilibrare il rapporto (anche di risorse) tra produzione e importazione? La Filarmonica si propone con un ne: l’Orchestra Sinfonica di Gote- borg con il talento ormai concla- mato del venezuelano Gustavo Dudamel: sarà un’inaugurazione fuori tema, con Strauss e Sibelius. Spiccano poi il Concerto n. 3 di Prokof’ev, altri pezzi da novanta stranamente poco familiari al pubblico italiano, con la Tchaikowsky Symphony Orche- stra diretta dal decano russo Fedo- seyev con la giovane Avdeeva, pre- mio Chopin 2010 e il Concerto della Filarmonica della Scala di- retta da Daniele Gatti, con le Sin- fonie n. 4 e n. 7 di Beethoven per i 150 anni di Italcementi. Ritorna anche l’Orchestra del XVIII secolo con le sue esecuzioni filologiche, in un tutto Mozart con il fortepianista Bezuidenhout nel- la doppia veste di solista e concer- tatore. Andrea Gibellini, presidente del Festival, ha ricordato Claudio Abbado, che il festival avrebbe do- vuto ospitare in maggio, mentre l’assessore Claudia Sartirani, nel ricordare il grande direttore già scritturato, ha lanciato un applau- so prontamente accolto dalla pla- tea del Salone Riccardi. Tra i pianisti, oltre all’ormai consueto ritorno del grande Soko- lov – con un un tutto Chopin –, si segnala il ritorno di Lilya Zilber- stein, Pletnev e una schiera di gio- vani talenti, russi e anche italia- ni. n ©RIPRODUZIONE RISERVATA Il programma Mikhail Pletnev pianista Beethoven, Skrjabin Domenica 11 maggio Filarmonica della Scala Daniele Gatti direttore Beethoven: Sinfonie n.4 e n.7 Venerdì 16 maggio Filarmonica del Festival Pier Carlo Orizio direttore Boris Berezovsky pianista Prokof’ev: Tre Valzer dall’op.110 Rachmaninov: Concerto n.3 per pianoforte e orch. op.30 Musorgskij: Quadri di un’esposizione Domenica 1 giugno PROVA APERTA orario da definire Filarmonica del Festival Domenica 4 maggio PROVA APERTA orario da definire Filarmonica del Festival Sabato 31 maggio Concerto inaugurale Orchestra Sinfonica di Goteborg Gustavo Dudamel direttore Strauss: Till Eulenspiegel Mozart: Sinfonia n.38 KV 504 “Praga” Sibelius: Sinfonia n.2 Sabato 26 aprile Grigory Sokolov pianista Chopin: Sonata n. 3 in si minore op.58 10 Mazurche Venerdì 2 maggio Filarmonica del Festival Pier Carlo Orizio direttore Beatrice Rana pianista Mendelssohn: Ouverture Le Ebridi op.26 Cajkovskij: Suite da Il lago dei cigni Prokof'ev: Concerto n.2 per pianoforte e orchestra op.16 Martedì 6 maggio Tchaikovsky Symphony Orchestra Vladimir Fedoseyev direttore Yulianna Avdeeva pianista Prokof'ev: Concerto n.3 per pianoforte e orchestra op.26 Šostakovic.: Sinfonia n.7 "Leningrado" Martedì 13 maggio Lilya Zilberstein pianista Rachmaninov: Variazioni su un tema di Corelli op.42 Momenti musicali op.16 Musorgskij: Quadri di un’esposizione Domenica 18 maggio Alexander Romanovsky pianista Rachmaninov: Sonata n.1 op.28 Cajkovskij: Le stagioni op.37b (Giugno, Luglio, Agosto) Dumka op.59 Rachmaninov: Sonata n.2 op.36 Mercoledì 4 giugno Sergej Krylov violinista Michail Lifits pianista Stravinsky: Suite italienne Ravel: Sonata in sol maggiore Prokof’ev: Cinque Melodie op.35 bis Sonata n.2 in re maggiore op.94 bis Martedì 10 giugno Giuseppe Andaloro pianista Rachmaninov: Preludi op.32 n.12, n.5, n.10, op.23 n.7, n.4, n.5 Stravinsky: Tango Skrjabin: Vers la flamme op.72 Prokof’ev: Dieci Pezzi da Romeo e Giulietta op.75 Giovedì 29 maggio Orchestra del XVIII Secolo Kristian Bezuidenhout fortepiano e concertatore Rosanne van Sandwijk mezzosoprano Mozart: Ouverture da “La clemenza di Tito” Concerti per fortepiano e orchestra KV 413, KV 482 “Ch’io mi scordi di te?” Recitativo e Aria KV 505 Sinfonia KV 425 “Linz” Mercoledì 21 maggio Daniil Trifonov pianista Cajkovskij: Tema e Variazioni op.19 n.6 Rachmaninov: Variazioni su un tema di Chopin op.22 Schumann: Studi sinfonici op.13 Domenica 25 maggio Bergamo Teatro Donizetti ore 21 Rachmaninov e la Russia Spettacoli [email protected] www.ecodibergamo.it «L’essenziale» in spagnolo e Mengoni è primo a Madrid La canzone di Marco Mengoni «L’essenziale» è uscita in Spagna con il titolo «Incomparable» ed è prima nella classifica iTunes dei singoli. Molti i ritorni, di grande rilievo F esteggiati i cinquant’an- ni il Festival Pianistico torna alle sue più fami- liari dimensioni «tema- tiche». Rachmaninov e la Russia, nel loro rimando al passato - come ha spiegato Pier Carlo Orizio - sono soprattutto un’apertura musicologica e cul- turale. Il primo in particolare è un musicista che in questi lustri – dopo il 1988 che lo vide prota- gonista non troppo fortunato – ha vissuto una riabilitazione di critica e un’incoronazione a tut- to tondo anche del pubblico: oggi non è più possibile definirlo un epigono fuori tempo massimo del romanticismo. In effetti, il Festival anche quest’anno riprende le buone abitudini degli ultimi anni, in cui ha arricchito il tema di «altro». EccoalloraunSibeliusrarissimo (probabilmente inedito per Ber- gamo) all’inaugurazione con il talento cristallino di Gustavo Dudamel, con una Sinfonia Pra- ga di Mozart che fa il paio con il concerto «filologico» dell’Or- chestra olandese del XVIII seco- lo. Sokolov con la Terza Sonata e dieci mazurche di Chopin è un mondo a sé. Ma anche Mikhail Pletnev, che dal podio ritorna dopo anni al pianoforte (da cui si era allontanato «perché gli stru- menti di oggi sono assai peggio- rati per qualità») e ripresenta Beethoven. Lo stesso titano di Bonn è protagonista con la Filar- monica della Scala assieme a Da- niele Gatti. Insomma il tema è definito e coerente, ma non mancano sa- telliti autonomi, che a molti non dispiacciono e garantiscono dal- l’eccesso di rigore musicologico. Dei risvolti di ascolto e di gusto diunRachmaninov25annidopo ha ben spiegato le ragioni il diret- tore artistico. Interessante que- st’anno ci sembra il profilo com- plessivo degli interpreti invitati, che sostanzialmente si dividono tra Italia e Russia. Alcuni ritorni – da Pletnev a Zilberstein – sono di grande rilievo. Dell’infaticabi- le pianista, amica di Martha Ar- gerich, a Bergamo abbiamo già apprezzato le superbe vette in Rachmaninov. Da sottoscrivere a occhi chiusi il reinvito di Daniil Trifonov, che regala niente me- no che gli «Studi Sinfonici» di Schumann e le bellissime «Va- riazioni su tema di Chopin» di Rachmaninov. Se la pattuglia di pianisti russi Vladimir Fedoseyev (13 maggio) (o di scuola russa) è varia e ag- guerrita - la chopiniana Yulian- na Avdeeva, Boris Berezowsky premio Ciaikovskij 1990, il sofi- sticato tedesco-uzbeco Michail Lifits e l’ucraino Alexander Ro- manovsky, premio Busoni 2001 –BeatriceRana,GiuseppeAnda- loro e Federico Colli (a Brescia) alzano il tricolore. Non è un fatto inedito, ma una continuità che premia le nostre migliori «risor- se artistiche». Un’altra, forse piccola ma im- portante novità è l’inaugurazio- ne delle «prove aperte» dell’or- chestra del Festival. E l’11 feb- braio l’Orchestra di Pier Carlo Orizio terrà il suo debutto berga- masco con «Il concerto del ricor- do» al teatro Sociale. B. Z. ©RIPRODUZIONE RISERVATA IL COMMENTO organico di giovani, ma già ampia- mente verificati per l’alto profilo professionale e il talento, affianca- ti da alcuni professori di alto livel- lo disponibili all’inedito percorso: così la «spalla» (il primo dei violi- ni), vero e proprio braccio destro del direttore, è Salvatore Quaran- ta, classe 1977, primo violino del- l’Orchestra della Scala. La Filar- monica del Festival seguirà con buona pertinenza il tema del car- tellone, in particolare con i Con- certi n. 2 e di Prokof’ev, e il secondo e il terzo di Rachmaninov. Ma i quattro appuntamenti della neonata orchestra festivalie- ra (due per città) non tolgono spa- zio a presenze orchestrali di pre- stigio. A partire dall’inaugurazio- 1 3 4 I personaggi 1.Il direttore d’orchestra Gu- stavo Dudamel inaugura l’edizione 2014 del Festival pianistico di Bergamo e Bre- scia: sarà al Teatro Donizetti la sera del 26 aprile 2. Torna il grande Grygory Sokolov 3.La ventottenne pianista russa Yulianna Avdeeva 4.L’Orch- estra Filarmonica del Festival pianistico diretta da Pier Carlo Orizio 2

riscopre Rachmaninov

  • Upload
    others

  • View
    10

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: riscopre Rachmaninov

46 L’ECO DI BERGAMOMERCOLEDÌ 5 FEBBRAIO 2014

Il Festival pianisticoriscopre RachmaninovPresentato il cartellone 2014. Si inizia ad aprile con DudamelPoi Sokolov, Fedoseyev, Zilberstein accanto a giovani virtuosi

BERNARDINO ZAPPA

Pier Carlo Orizio non sinasconde, anzi, parte in contro­piede e mette subito sul piatto lepotenziali note critiche del cartel­lone del 51° Festival pianistico in­ternazionale. «Il tema di quest’an­no, Rachmaninov e la Russia, nonè per niente inedito. Già nella XXVedizione il tema era “Il pianofortenella Russia dell’800 e dell’Ameri­ca del XX secolo, Rachmaninov: opera omnia per pianoforte”. Fuuno dei Festival meno capiti dallacritica e anche dal pubblico – ha spiegato il direttore artistico du­rante la presentazione ufficiale della manifestazione – ma perchéall’epoca, il 1988, Rachmaninov era considerato un musicista mi­nore, uno di quelli di cui si potevafare a meno». Anche per la quasicontemporaneità con Schoen­berg, che appariva invece molto «moderno e avanguardistico» ri­spetto al maestro russo.

«Oggi l’analisi storica ci dice cheRachmaninov è uno dei musicistimaggiori in assoluto: la sua musicaè immediatamente riconoscibilee ha una pertinenza inconfondibi­le». Il «Rach 3», alias il Concertoper piano e orchestra n. 3 di Rach­maninov, è il più eseguito oggi trai concerti per pianoforte solo. Ov­viamente sarà in cartellone, con quella Beatrice Rana, seconda alconcorso Van Cliburn 2013, che ilprossimo anno sarà ospite della Filarmonica della Scala.

Se la riabilitazione di Rachma­ninov è la prima sfida 2014 della manifestazione tra Bergamo e Brescia, l’altra è senza dubbio quella dell’Orchestra Filarmonicadel Festival. Un’orchestra nuovanata da una riflessione: in tempidi crisi è possibile riequilibrare ilrapporto (anche di risorse) tra produzione e importazione? La Filarmonica si propone con un

ne: l’Orchestra Sinfonica di Gote­borg con il talento ormai concla­mato del venezuelano Gustavo Dudamel: sarà un’inaugurazionefuori tema, con Strauss e Sibelius.Spiccano poi il Concerto n. 3 di Prokof’ev, altri pezzi da novantastranamente poco familiari al pubblico italiano, con la Tchaikowsky Symphony Orche­stra diretta dal decano russo Fedo­seyev con la giovane Avdeeva, pre­mio Chopin 2010 e il Concerto della Filarmonica della Scala di­retta da Daniele Gatti, con le Sin­fonie n. 4 e n. 7 di Beethoven peri 150 anni di Italcementi.

Ritorna anche l’Orchestra delXVIII secolo con le sue esecuzionifilologiche, in un tutto Mozart con

il fortepianista Bezuidenhout nel­la doppia veste di solista e concer­tatore.

Andrea Gibellini, presidentedel Festival, ha ricordato ClaudioAbbado, che il festival avrebbe do­vuto ospitare in maggio, mentre l’assessore Claudia Sartirani, nelricordare il grande direttore già scritturato, ha lanciato un applau­so prontamente accolto dalla pla­tea del Salone Riccardi.

Tra i pianisti, oltre all’ormaiconsueto ritorno del grande Soko­lov – con un un tutto Chopin –, sisegnala il ritorno di Lilya Zilber­stein, Pletnev e una schiera di gio­vani talenti, russi e anche italia­ni.n

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Il programma

Mikhail Pletnev pianista

Beethoven, Skrjabin

Domenica 11 maggio

Filarmonica della ScalaDaniele Gatti direttore

Beethoven: Sinfonie n.4 e n.7

Venerdì 16 maggio

Filarmonica del FestivalPier Carlo Orizio direttoreBoris Berezovsky pianista

Prokof’ev: Tre Valzer dall’op.110Rachmaninov: Concerto n.3 per pianofortee orch. op.30Musorgskij: Quadri di un’esposizione

Domenica 1 giugno

PROVA APERTA orario da definireFilarmonica del Festival

Domenica 4 maggio

PROVA APERTA orario da definireFilarmonica del Festival

Sabato 31 maggio

Concerto inaugurale Orchestra Sinfonica di GoteborgGustavo Dudamel direttore

Strauss: Till EulenspiegelMozart: Sinfonia n.38 KV 504 “Praga”Sibelius: Sinfonia n.2

Sabato 26 aprile

Grigory Sokolov pianista

Chopin: Sonata n. 3 in si minore op.5810 Mazurche

Venerdì 2 maggio

Filarmonica del FestivalPier Carlo Orizio direttoreBeatrice Rana pianista

Mendelssohn: Ouverture Le Ebridi op.26Cajkovskij: Suite da Il lago dei cigniProkof'ev: Concerto n.2 per pianofortee orchestra op.16

Martedì 6 maggio

Tchaikovsky Symphony OrchestraVladimir Fedoseyev direttoreYulianna Avdeeva pianista

Prokof'ev: Concerto n.3 per pianofortee orchestra op.26Šostakovic.: Sinfonia n.7 "Leningrado"

Martedì 13 maggio

Lilya Zilberstein pianista

Rachmaninov: Variazioni su un temadi Corelli op.42Momenti musicali op.16Musorgskij: Quadri di un’esposizione

Domenica 18 maggio

Alexander Romanovsky pianista

Rachmaninov: Sonata n.1 op.28Cajkovskij: Le stagioni op.37b(Giugno, Luglio, Agosto)Dumka op.59Rachmaninov: Sonata n.2 op.36

Mercoledì 4 giugno

Sergej Krylov violinistaMichail Lifits pianista

Stravinsky: Suite italienneRavel: Sonata in sol maggioreProkof’ev: Cinque Melodie op.35 bisSonata n.2 in re maggiore op.94 bis

Martedì 10 giugno

Giuseppe Andaloro pianista

Rachmaninov: Preludi op.32 n.12, n.5, n.10,op.23 n.7, n.4, n.5Stravinsky: TangoSkrjabin: Vers la flamme op.72Prokof’ev: Dieci Pezzi da Romeo e Giulietta op.75

Giovedì 29 maggio

Orchestra del XVIII SecoloKristian Bezuidenhout fortepiano e concertatoreRosanne van Sandwijk mezzosoprano

Mozart: Ouverture da “La clemenza di Tito”Concerti per fortepiano e orchestra KV 413, KV 482“Ch’io mi scordi di te?” Recitativo e Aria KV 505Sinfonia KV 425 “Linz”

Mercoledì 21 maggio

Daniil Trifonov pianista

Cajkovskij: Tema e Variazioni op.19 n.6Rachmaninov: Variazioni su un tema di Chopin op.22Schumann: Studi sinfonici op.13

Domenica 25 maggio

BergamoTeatro Donizettiore 21

Rachmaninov e la Russia

[email protected]

«L’essenziale» in spagnoloe Mengoni è primo a Madrid

La canzone di Marco Mengoni «L’essenziale»è uscita in Spagna con il titolo «Incomparable»ed è prima nella classifica iTunes dei singoli.

Molti i ritorni,di grande rilievo

Festeggiati i cinquant’an­ni il Festival Pianisticotorna alle sue più fami­liari dimensioni «tema­tiche». Rachmaninov e

la Russia, nel loro rimando al passato ­ come ha spiegato PierCarlo Orizio ­ sono soprattuttoun’apertura musicologica e cul­turale. Il primo in particolare èun musicista che in questi lustri– dopo il 1988 che lo vide prota­gonista non troppo fortunato –ha vissuto una riabilitazione dicritica e un’incoronazione a tut­to tondo anche del pubblico: ogginon è più possibile definirlo unepigono fuori tempo massimo del romanticismo.

In effetti, il Festival anchequest’anno riprende le buone abitudini degli ultimi anni, in cuiha arricchito il tema di «altro».

Ecco allora un Sibelius rarissimo(probabilmente inedito per Ber­gamo) all’inaugurazione con il talento cristallino di Gustavo Dudamel, con una Sinfonia Pra­ga di Mozart che fa il paio con ilconcerto «filologico» dell’Or­chestra olandese del XVIII seco­lo. Sokolov con la Terza Sonatae dieci mazurche di Chopin è unmondo a sé. Ma anche Mikhail Pletnev, che dal podio ritorna dopo anni al pianoforte (da cui siera allontanato «perché gli stru­menti di oggi sono assai peggio­rati per qualità») e ripresenta Beethoven. Lo stesso titano di Bonn è protagonista con la Filar­monica della Scala assieme a Da­niele Gatti.

Insomma il tema è definito ecoerente, ma non mancano sa­telliti autonomi, che a molti non

dispiacciono e garantiscono dal­l’eccesso di rigore musicologico.Dei risvolti di ascolto e di gustodi un Rachmaninov 25 anni dopoha ben spiegato le ragioni il diret­tore artistico. Interessante que­st’anno ci sembra il profilo com­plessivo degli interpreti invitati,che sostanzialmente si dividonotra Italia e Russia. Alcuni ritorni– da Pletnev a Zilberstein – sonodi grande rilievo. Dell’infaticabi­le pianista, amica di Martha Ar­gerich, a Bergamo abbiamo giàapprezzato le superbe vette in Rachmaninov. Da sottoscriverea occhi chiusi il reinvito di DaniilTrifonov, che regala niente me­no che gli «Studi Sinfonici» di Schumann e le bellissime «Va­riazioni su tema di Chopin» di Rachmaninov.

Se la pattuglia di pianisti russiVladimir Fedoseyev (13 maggio)

(o di scuola russa) è varia e ag­guerrita ­ la chopiniana Yulian­na Avdeeva, Boris Berezowsky premio Ciaikovskij 1990, il sofi­sticato tedesco­uzbeco MichailLifits e l’ucraino Alexander Ro­manovsky, premio Busoni 2001– Beatrice Rana, Giuseppe Anda­loro e Federico Colli (a Brescia)alzano il tricolore. Non è un fattoinedito, ma una continuità chepremia le nostre migliori «risor­se artistiche».

Un’altra, forse piccola ma im­portante novità è l’inaugurazio­ne delle «prove aperte» dell’or­chestra del Festival. E l’11 feb­braio l’Orchestra di Pier Carlo Orizio terrà il suo debutto berga­masco con «Il concerto del ricor­do» al teatro Sociale. B. Z.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

IL COMMENTO

organico di giovani, ma già ampia­mente verificati per l’alto profiloprofessionale e il talento, affianca­ti da alcuni professori di alto livel­lo disponibili all’inedito percorso:così la «spalla» (il primo dei violi­ni), vero e proprio braccio destrodel direttore, è Salvatore Quaran­ta, classe 1977, primo violino del­l’Orchestra della Scala. La Filar­monica del Festival seguirà con buona pertinenza il tema del car­tellone, in particolare con i Con­certi n. 2 e di Prokof’ev, e il secondoe il terzo di Rachmaninov.

Ma i quattro appuntamentidella neonata orchestra festivalie­ra (due per città) non tolgono spa­zio a presenze orchestrali di pre­stigio. A partire dall’inaugurazio­

1 3

4

I personaggi

1.Il direttore d’orchestra Gu­

stavo Dudamel inaugura

l’edizione 2014 del Festival

pianistico di Bergamo e Bre­

scia: sarà al Teatro Donizetti la

sera del 26 aprile 2. Torna il

grande Grygory Sokolov 3.La

ventottenne pianista russa

Yulianna Avdeeva 4.L’Orch­

estra Filarmonica del Festival

pianistico diretta da Pier Carlo

Orizio

2