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Rivista della Comunità "La Casa del Padre" - del Rinnovamento Carismatico Cattolico - Anno XVI n° 2/4-2012 - Sped. Abbon. Post. - articolo 2 comma 20/c legge 662/96 - filiale di Catanzaro

Rivista della Comunità La Casa · Rivista della Comunità "La Casa del Padre" - del Rinnovamento Carismatico Cattolico - Anno XVI n° 2/4-2012 - Sped. Abbon. Post. - articolo 2 comma

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Rivista della Comunità "La Casa del Padre" - del Rinnovamento Carismatico Cattolico - Anno XVI n° 2/4-2012 - Sped. Abbon. Post. - articolo 2 comma 20/c legge 662/96 - filiale di Catanzaro

I NOSTRI GRUPPIAndria (BA)Cattedrale SS. SalvatoreMercoledì ore 9.30

Bagnara Calabra (RC)Luogo PrivatoMercoledì ore 10.30

Bianco (RC)Luogo PrivatoDomenica ore 16.00

CrotoneLuogo PrivatoMercoledì ore 16.00

Crotone Perif.Luogo PrivatoLunedì ore 17.00

Gioia Tauro (RC)Chiesa S. Gaetano CatanosoLunedì ore 20.30

Le SerreNovalba di Cardinale (CZ)Sala ParrocchialeLunedì ore 15.30

Marcellinara (CZ)Tempio di S. EliaMartedì ore 15.30

Melito Porto Salvo (RC)Parrocchia S.GiuseppeMercoledì ore 19.00

Palmi (RC)Parrocchia S. LuigiS. Anna di SeminaraSabato ore 17.30

Paradisoni (VV)Chiesa Parrocchiale S. Pietro ApostoloMartedì ore 21.30

Paternò (CT)Chiesa Madonna della ScalaMartedì ore 19.00

Reggio CalabriaChiesa Gesù e MariaMercoledì ore 16.30

Rende (CS)Chiesa S. GiovanniLunedì ore 17.00

Rosarno (RC)Luogo PrivatoLunedì ore 17.30

S. Domenica di Ricadi (VV)Chiesa ParrocchialeVenerdì ore 21.00

S. Eufemia d'Aspromonte (RC)Chiesa ParrocchialeMercoledì ore 17.00

Vibo Marina (VV)Luogo PrivatoMercoledì ore 18.00

Vibo ValentiaLuogo PrivatoVenerdì ore 17:00

Rivista Trimestrale della Comunità“La Casa del Padre”

Anno XVI - n°2/4 - GIUGNO\DICEMBRE 2012Direttore responsabile: | Giuseppe SantaguidaVice Direttore: | Padre Lorenzo Di BrunoRedazione: | Padre Luigi Scordamaglia | Maria Di Bruno | Anna Maria Mangano

Segreteria di RedazioneLoc. Cucco - Potenzoni - Tel. 0963.394818e-mail: [email protected] Di Bruno - Vanna Piro - Franco MontesantiAut. Trib. Vibo Valentia n° 100 del 9/12/1997

Grafica e stampa:ROMANO Arti Grafiche - TropeaTel. 0963.666424www.romanoartigrafiche.it - [email protected]

Giuseppe, uomo giusto, voleva ripudiare la sua sposa segretamente, ma l’angelo gli disse: non temere di prendere con te Maria; ella è incinta per opera dello Spirito Santo;

partorirà il Salvatore del mondo e tu gli darai il nome: Gesù. Si compie la profezia di Isaia: la vergine concepirà l’Emmanuele.O San Giuseppe prega perché conduciamo una vita giusta. La nostra vita sia sempre sotto il tuo patrocinio.O Dio onnipotente, che hai voluto affidare gli inizi della nostra redenzione alla custodia premurosa di san Giuseppe, per sua intercessione concedi alla tua Chiesa di cooperare fedelmente al compimento dell’opera di salvezza. Amen.

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Continuiamo la pubblicazione sul commento delle parti del nostro CREDO nella certezza di fornire un valido aiuto per la comprensione e l’incarnazione della nostra fede.

(›› continua)

Verginità Il Credo afferma che Gesù è nato da Maria vergine...e sia Matteo che Luca ci tramandano che Gesù fu concepito non per opera di uomo, ma di Spirito Santo. «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo» (Luca 1,35). «Quello che è generato in lei viene dallo Spirito Santo» (Matteo 1,20). Queste affermazioni evangeliche sono molto chiare ed originali. E non riguar-dano interventi divini alla maniera di altri interventi operati nel corso della storia sacra. Sappiamo che più di una volta Dio è intervenuto a rendere fecon-do il seno di donne sterili, o a rendere fiorente quello di donne anziane, sfiorite. Ma il concepimento poi avveniva nella maniera normale e naturale. Lo stesso Giovanni il Battista viene concepito in questa maniera. Per Gesù gli autori sacri sottolineano il fatto della assoluta novità del modo di essere concepito: niente di simile ad altri interventi miracolosi di Dio in favore del suo popolo...qui è concezione nuova, unica, originale ed irripetibile: è creazione nuova, vera, dell’uomo! Né si tratta di idee o suggeri-menti avuti dal mondo pagano; nel mon-do mitologico dei greci e dei romani, e anche in quello degli assiro-babilonesi e degli egiziani...non mancano i semidei, gli esseri quasi divini, gli eroi famosi ecc..., ma la loro concezione è sempre do-vuta ad unioni "naturali" tra una donna e qualche divinità o tra un uomo e qualche ninfa...non concezione verginale quindi. Il mistero del concepimento di Gesù si può leggere e capire solo in un contesto di fede, di teologia, di messaggio di salvezza: Gesù è la creazione nuova che viene fuori, si origina, nel seno puro di Maria, l’umile serva del Signore, colei che è pienamente disponibile a Dio. Circa questa concezione verginale di Gesù, dal momento che tutti gli evan-gelisti, anche se in maniera diversa, ce lo fanno capire, non vi sono dibattiti o

dubbi di qualche valore nella storia del dogma. Tuttavia, negli scritti dei Padri e poi in due Concili, celebrati uno a Co-stantinopoli nel 553 e uno in S. Giovanni in Laterano a Roma nel 649, si parla di Maria vergine in senso assoluto. Non solo concepisce verginalmente Gesù, ma è vergine perpetua: prima, durante e dopo il parto. Su questo argomento della verginità totale e perpetua le posizioni dei teologi, delle diverse confessioni cristiane, si fanno accentuate e spesso divergenti... Anche i più profani tra i cattolici conoscono le diverse obiezioni circa “i fratelli di Gesù” di cui si parla nel Vangelo.

Significato della verginità perpetua della Madonna I Vangeli non dicono niente circa la ver-ginità perpetua di Maria, ma la tradizio-ne, dalla più antica, ci tramanda questa verità nella maniera più particolareggiata e poetica... Il protovangelo di Giacomo fa nascere Gesù sotto la tomba di Rachele, al con-fine tra le tribù di Beniamino e quella di Giuda, in una grotta tenebrosa...e Gesù è nato per “condensazione di luce”...si fa trasformare la stessa spelonca in “grotta lucidissima”. E la nascita, naturalmente, avvenne senza recare alcun danno alla madre che “vergine ha concepito, ver-gine ha partorito e vergine è rimasta”. Dalle icone, le più antiche pitture circa la nascita di Gesù, ci viene raccontata la presenza di due levatrici che assistettero al parto...e, da brave testimoni, hanno garantito circa l’assoluta e perpetua verginità di Maria... Con questi tipi di racconti particolareggiati si sono riempiti libri a non finire...ma spesso, purtroppo, ci si è fermati solamente ai dati folkloristici, curiosi, fiabeschi, e si è sottratto completamente lo sguardo dalle grandi verità teologiche sottostanti. In fondo, parlare di verginità perpetua nei riguardi di Maria, la madre di Gesù, il Cristo, il Salvatore, il Figlio di Dio...

non significa affatto riempirci la mente di fantasie aleatorie, ma credere alla meraviglia grandiosa e inimmaginabile di ciò che Gesù significa ed è per le sorti del mondo. In poche parole, vergine prima del parto significa che Gesù è la creazione nuova o rinnovata dell’uomo, realtà genuina dalle mani di Dio, carne e Spirito Santo uniti in maniera perfet-ta, inseparabile, armoniosa. Gesù è la realizzazione di quanto Dio aveva in mente quando decise che doveva esistere l’uomo! La verginità durante il parto è un’af-fermazione che richiama la divinità di Gesù e il suo essere salvatore dell’uomo decaduto: se il figlio di Dio non può nascere come un comune mortale e se è salvatore, può ben redimere la prima minaccia che Dio aveva fatto ad Eva di rendere difficoltoso il suo parto. Maria, dal figlio Salvatore, è resa nuova Eva pri-ma del peccato...e questo implica che il parto non poteva avvenire nella comune maniera delle figlie di Eva. Vergine dopo il parto significa che Gesù ha totalmente riempito e soddisfatto la maternità di Maria: non c’è bisogno di altre esperienze per colmare la sua femminilità e la sua maternità: Cristo conclude ogni desiderio, colma radical-mente ogni possibilità... Certo, per comprendere i procedimenti usati dai primi cristiani per arrivare a queste affermazioni e a queste conclusio-ni teologiche, bisogna addentrarsi in tutti i meandri delle scuole teologiche degli antichi ebrei: nei loro sistemi il simbo-lismo, i diversi segni, i numeri, lo stesso modo di disporre la frase o di impostare il discorso sono molto più importanti di quanto noi oggi possiamo immaginare. E in questa luce misteriosa veniva letto e spiegato tutto il Vecchio Testamento che, dice S. Paolo, era a sua volta, allegorico del Nuovo...il simbolo che diventa a sua volta ancora simbolo! Ma oltre al significato teologico c’ è an-che un insegnamento pratico-spirtuale

CREDO IN GESU’ CRISTO NATO DA MARIA VERGINE

di Padre Lorenzo Di Bruno

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nella testimonianza della verginità perpetua di Maria Santis-sima. Nell’ascetica dozzinale spesso Maria è stata presentata come la “virgo singularis” arroccata nella sua torre di avorio, realtà irraggiungibile... Se verginità e purezza sono sinonimi di genuinità, di liber-tà, di non attaccamenti del cuore, dire che Maria è sempre vergine significa affermare il suo perenne vivere e rimanere in questa disponibilità assoluta a Dio solo: sicché Verginità è sinonimo di disponibilità perpetua. Maria fu sottomessa a Dio non solo quando le fu chiesto dall’angelo Gabriele se avesse voluto diventare la madre del Messia, ma vi rimase sottomessa anche durante il parto, anche dopo il parto, per sempre. Maria,

come donna, come essere umano, è sempre stata quel terreno “vergine” dove Dio ha potuto piantare e realizzare qualunque cosa ha voluto, senza trovarvi la minima opposizione o il minimo ostacolo.Verginità perpetua: in Maria significa originalità primordia-le, genuinità dalle mani di Dio, uomo prima di conoscere il sapore del frutto proibito, prima di aver pensato di diventare Dio con le sue mani, prima di essere diventato figliol prodi-go. Proclamare Maria Vergine perpetua significa in sostanza riconoscere che Lei veramente ha detto il “Sì” totale a Dio e vi è stata fedele per sempre.

MARIA LA SHEKINAH DI JAHVE’.Padre Luigi Scordamaglia

Come sempre, vogliamo focalizzare la nostra attenzione sulla Madre del Signore quale esempio di perfetto rapporto tra crea-tura, intesa come progetto dell’Eterno e non frutto del caso, ed il suo Creatore. Cosa può significare credere religiosamente nella teorizzazione di Dio Creatore e non vivere in modo unificato la nostra creaturalità in rapporto a Lui? Così in modo del tutto naturale capita che, nel migliore dei casi, ci si rapporti con il ”Dio” della religione ma non con l’Eterno, relegandolo nelle nostre costruzioni ideali che nel tempo ci sia-mo fatti di lui, servendo dunque ad esse per garantire noi stessi; (“Gesù rispose loro: «Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini. Trascurando il comando di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini. E diceva loro: Siete vera-mente abili nel rifiutare il comandamento di Dio, per osservare la vostra tradizione …. E di cose simili ne fate molte›› Mc 7, 6-13).La Parola dell’ETERNO trova spazio nella mia vicenda storica, aldilà del culto della parola stessa o della santa pia meditazione, quando c'è, e quant’altro? Non voglio aggiungere altro anche se l’argomento merita molta attenzione; era però necessario fare un veloce passaggio su tale problema che è di fondamentale importanza per un serio percorso spirituale, che permetta al Dio di Maria di Nazareth di poter essere anche il nostro Dio.Io vado spesso col pensiero ad un passaggio fondamentale del paragrafo dell’Annunciazione nel vangelo di Luca 1, 38: “Allora Maria disse: ‹‹Ecco la serva del Signore: avvenga per me se-condo la tua parola››. Non ci renderemo mai conto abbastanza quale straordinaria altezza spirituale porti in sé questa frase…. Altre volte abbiamo esposto il concetto di “servo,” ma qui viene affermata qualcosa che va oltre. Maria di fatti immersa nella presenza di Jahvè, irradiata dalla potenza del suo amore, non accoglie semplicemente quanto ha potuto comprendere da quella Parola, ma, fiduciosamente, si abbandona, vuole, e per-mette che Egli, l’Eterno realizzi quello che ha detto per mezzo dell’ Angelo, trovando in Lei la piena disponibilità al suo totale disegno. Nell’arca dell’alleanza vi erano custodite non le tavole della legge come si dice …. Ma le dieci Parole di Jahvè, e Dio stesso poneva su di essa la sua Gloria; l’arca era custodita nella parte più sacra del Tempio: il Santo dei Santi, luogo ove si pote-va accedere solo una volta l’anno, ed un sacerdote soltanto. Lì, dietro il velo che copriva da cima a fondo perché non si vedesse oltre, vi era la SHEKINAH di Dio, quello era il luogo della sua Presenza. Maria è inabitata totalmente dalla parola di Dio. Nel Mistero dell’Incarnazione noi diciamo che il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi. Una creatura è totalmente docile nelle mani del Creatore il quale, potendo realizzare totalmente in lei il suo disegno, la rende luogo della sua presenza, la rende SHEKINAH. Ora ognuno di noi desidera realizzarsi pienamente,

ma conoscere totalmente il suo disegno non è possibile… Ecco dunque la nostra condizione: ci muoviamo con la nostra realtà intrisa di limite; e, proprio a causa del limite, assolutizziamo questa o quella situazione che crediamo, in base alle nostre memorizzazioni di valori, potrebbe darci anche un minimo di consistenza. Ma se per grazia accogliamo la nostra creaturalità, e permettiamo che la sua Parola operi nel tempo la definizione del nostro essere, e che essa sia al di sopra di tutte quelle realtà materiali, psicologiche, ideologiche, sentimentali, affettive, ed anche “religiose”, Egli, l’Eterno, ci condurrà a concludere la nostra esistenza nel completamento totale del suo progetto d’Amore che è da sempre, cosi da far passare nel mondo non la nostra, ma la sua Santità, perché solo lui è SANTO.Maria di Nazareth, umile serva, conduci noi con il tuo materno aiuto alla docilità di spirito per divenire anche noi luogo dove Dio dimora.

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LA NOSTRA COMUNITA’: QUALE ATTESA? QUALE NATALE?

di Anna Maria Mangano

Credere con certezza che una comunità cristiana non è convocata dall’iniziativa dell’uomo, ma dal fatto misterioso della chiamata di Dio, è esperienziare con gioia il primo passare di Dio nella nostra vita che ci dice: "Non essere schiavo". E’ questa l’esperienza concreta della sua presen-za nella nostra personale "terra" e Lui ci viene incontro là dove siamo, in quello che siamo; e noi percepiamo che, incontrandoci in questa nostra realtà quotidiana, trasfor-ma il male causato da noi stessi in bene, la morte in vita, perché proprio lì mette il suo bene che vince tutte le cose:L’ AMORE.È l’inizio del buon combattimento interiore che, con molta pazienza e lentezza, condurrà l’uomo a quel ‹‹naturalmente›› voluto, senza accasarlo nell’attesa puramente passiva, ma spronandolo ad uno sforzo continuo per migliorare il suo piccolo mondo.QUALE ATTESA comincia a prendere forma nel nostro essere di creature nuove che scelgono l’esperienza di vivere insieme una comunità di fede? Certamente l’attesa più grande è potere vivere ‹‹CRISTO…il Servo del Signore››. Se questa è la nostra attesa... ‹‹Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me››. Dobbiamo aggiungere alle cose grandi a cui aspiriamo una cosa molto importante: DIO non è obbligato a darci nessun premio né ad esserci riconoscente per il nostro servizio; questo, bensì, attesterà alla nostra fede che la nostra esperienza religiosa esce dal piano della legge del merito e del premio per entrare nel contesto dell’AMORE e della FIDUCIA. Per amore faremo quello che è buono mettendoci con fiducia nelle mani del MISTERO, che solo ora assume per noi il volto di un AMICO e di un PADRE-DIO. L’inizio del non facile cammino verso Cristo. Anche se con molta lentezza, ci farà dare testimonianza di avere incontrato Gesù, di avere trovato in Lui qualcosa di diverso: decisamente, senza parole - queste non serviranno più - saremo testimoni del nostro incontro con il SALVATORE.

Quello che era cominciato come una guarigione della nostra caratterialità e della nostra psiche, IN LUI diviene una salvezza definitiva.E’ l’inizio della vita nuova. E’ il giorno che celebra il nostro personale NATALE.Ed è per tutti quelli che lo attendono, è l’esplosione del gemito del parto per la nascita del nuovo mondo che non sarà molto diverso da questo, ma lo supererà in pienezza. NOI ORA, uomini del Natale cristiano, non solo intuiremo, ma potremo vivere in pienezza il nostro stretto legame con la creazione; e la nostra stessa preghiera non sarà un volo mistico che si sottrae al mondo che lo circonda, ma bensì una preghiera di collabo-razione: ‹‹Coloro che amano Dio collaborano attivamente in vista di un bene››. Non è lecito quindi restare oziosi in attesa del Santo Avvenimento. Oggi con occhi nuovi vogliamo guardare al tuo Natale, Gesù, e al suo significato; certo la realizzazione del regno di Dio appartiene al futuro, ma con certezza affermiamo che condiziona la nostra vita di uomini del presente. Chi ci impedisce che anche noi possiamo in un solo giorno, come questo, scoprire la novità assoluta, creatrice e trasformante di Gesù nella nostra vita?La tua Parola, Dio Padre – IL VERBO INCARNATO – sia per noi quella pioggia benedetta che rende fertile la nostra terra e che ritorna al cielo dopo aver fatto nascere in noi un seme, crescere un albero, sbocciare un fiore (la Carità-Amore).Grazie, Gesù Signore, per il tuo instancabile Amore per ogni uomo, per ognuno di noi. Amore che ci conduce a comprendere che ogni uomo che cerca può giungere sempre al momento giusto nel luogo dove è atteso.

AL SUO PROPRIO NATALE.Sappiamo di non meritare nulla…Ma confidiamo nel Tuo amore e siamo sicuri che questo ci concederà molto di più di quanto noi possiamo avere sognato.

Cari amici, il Santo Natale sta per arrivare. NATALE: la nascita del Bambino Gesu',l'uomo nuovo, generato dallo Spirito Santo.Il mio Augurio èche possiate avere felicita' totale e gioia piena,e che, soprattutto, possiate anche voi "rinascere" da Spirito Santo,per essere anche voi l'uomo nuovo.

Vi benedicoPadre LorenzoPadre Luigi

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LA CONSACRAZIONE DELLACHIESETTA DELL’AMORE DIVINO

di Giuseppe Santaguida

Giorno15 Aprile 2012: Domenica della Divina Misericordia. Una giornata par-ticolare e significativa per la nostra Co-munità: la Consacrazione della Chiesetta dell’Amore Divino. L’ abbiamo celebrato in comunione con i Padri della Casa, il nostro Vescovo Mons. Luigi Renzo, altri sacerdoti, i nostri Gruppi, i nostri Giovani e tanti fedeli che condividono il carisma e il programma della Casa. Nella tradizione biblica cristiana, la Dedicazione del Tempio è fondante: è proprio la consegna piena e completa a Dio dell’edificio materiale della chiesa; e

PREGHIERAQuando, al destarmi di una nuova aurora ho scorto il tuo volto, Gesù, una linfa misteriosa ha dato consistenza alla mia realtà povera e nuda. Ho varcato, grazie al tuo Santo Spirito, quella profondità misteriosa che è il fondo della mia anima e, seguendo le tue orme, Maestro e Signore, ti sei rivelato al mio essere come la visibilità dell’Amore del Padre e come voce silenziosa, paziente che mi dice: “Dio ti ama”.Mi prostro dinanzi al tuo Altare, Gesù, dove per amore divieni l’Agnello immolato e contemplo…contemplo la trafittura del Tuo Cuore non più con paura e tristezza, ma con gioia e certezza.E lodo…lodo…lodo: la Tua Croce, Gesù, non è più “stoltezza e scandalo”, ma “potenza e sapienza di Dio”.

Dinanzi al tuo Altare mi rifugio, Gesù, per adorarti…in spirito e verità e “saziarmi al torrente delle tue delizie”. Anna Maria Lopes

l’Altare, punto centrale del tempio, raffi-gura Cristo. Nell’introdurre la Celebrazione, Padre Lorenzo, dopo aver sommariamente rievocato l’origine, la storia e il percorso formativo della Casa del Padre, ha sot-tolineato come la Chiesetta, costruita in pochissimo tempo veramente per volontà e grazia di Dio e della Madre del Signore cui è dedicata, riassume un po’ tutta la spiritualità e il carisma di questo luogo, dove si annuncia un solo Nome: Gesù Cristo, che è l’Amore Divino raffigurato nella Santa Icona. Ha specificato ancora che la Casa del Padre ‹‹è sostenuta dalla potenza dello Spirito Santo; Gesù è la salvezza, la pietra preziosa che si rivela come il Vivente e lo Spirito Santo ce lo fa riconoscere come Maestro e Signore››.

Questo è l’essere della Casa e ‹‹i carismi esistenti e operanti in questo luogo sono doni dello Spirito Santo alla Comunità per il bene comune, non doni personali né ostentazioni››. Il Vescovo, che ha presieduto la cele-brazione, ha offerto alcune riflessioni profonde sulla particolare coincidenza della giornata, identificando la Divina Misericordia con l’Amore Divino. Ri-portandosi alle Letture liturgiche del giorno, ha tratto tre parole-chiave che compendiano il senso dell’Amore Divino: indifferenza - uscire - decidere. Anzitutto,

l’indifferenza religiosa: ‘’L’incontro con Gesù Risorto non lascia più indifferenti. Gesù non lascia indifferenti né i suoi di-scepoli paurosi e titubanti e li scuote; né Tommaso che aveva dubitato e poi si pro-stra riconoscendolo ‘’mio Signore e mio Dio’’; né la prima comunità cristiana, e nemmeno noi oggi’’. Sicché "occorre uscire dall’indifferenza e cercare. E decidere di cambiare stile di vita facendo proprio lo stile di vita di Gesù di Nazareth’’. Noi della Casa del Padre siamo arrivati in questo luogo proprio per una esi-genza profonda del cuore di cercare…cercare qualcosa in più di quello che religiosamente ci veniva offerto, decisi di intraprendere il cammino che piano piano ci condurrà a realizzare quel sogno di pienezza, che è vivere guidati dalla

Parola di Gesù.La giornata, oltre al momento celebrativo vissuto intensamente e nel raccoglimento orante, è stata edificante e rimane come un sigillo nel nostro cuore, preceduta dal-la personale e comunitaria preparazione spirituale, interiore, come benedizione e ringraziamento al Signore e alla Santa Icona per quanto ha concesso da quando ha avuto inizio la vita e la storia della Casa. La Chiesetta, con i mosaici, colon-ne, vetrate, signum laudis, organo che sarà posto, raffigurazioni…, rappresenta significativamente - come ha spiegato Padre Lorenzo - tutto il percorso sapien-ziale collegato alla storia di Gesù che a sua volta si collega a tutte le generazioni di cui parla Luca. Ed è anche il nostro percorso formativo. E noi, in quel giorno, abbiamo rivissuto tutta la storia della Casa, tutte le tappe del nostro cammino con il positivo e le difficoltà, ringraziando e benedicendo con gioia il Signore e la Madre sua e no-stra per quanto ci hanno donato in questi anni, certi che il carisma e il messaggio continuerà con intensità sostenuto dalla luce e dalla potenza dello Spirito Santo.Tutto questo è il senso della Consacrazio-ne del nostro Tempio che, nei particolari e in tutto ciò che vi è posto, esprime armo-nia, bellezza, grazia, senso della sacralità.L’ Altare, orientato verso Est, il luogo dove sorge il sole, ci invita a guardare a Cristo, il Sole che sorge dall’alto. Il senso dei riti della Celebrazione: benedizione dell’acqua; aspersione del popolo, della sede, dell’ambone e dell’al-tare; unzione dell’altare col sacro Crisma; collocazione e sigillo delle reliquie di San Francesco di Paola, San Paolo, San Luigi, Santa Chiara di Montefalco den-tro all’altare; copertura e illuminazione dell’altare…tutto si è ricondotto sempre alla centralità di Cristo, unica nostra certezza e speranza.La Tua luce e la Tua parola, Signore, ren-dano noi presenza di pace, di armonia e visibilità concreta e operativa della mise-ricordia e dell’amore di Cristo.

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IL SENSODEL NUOVO ANNO COMUNITARIO

di Padre Lorenzo Di Bruno

Cari amici della Casa del Padre,col primo novembre abbiamo dato inizio al programma di questo nuovo anno.E’ un calendario ricco di varie iniziative, direi per ogni gusto e ogni grado di ricerca di verità e coerenza.Finalmente, con la preziosa collaborazione di molti di voi, stiamo completando le strutture facilitanti ogni momento specifico:• la grande chiesa per gli incontri di messa;• la bella chiesetta della santa Icona dove, insieme alla Madre del Signore, ci incontriamo per celebrare ritiri, momenti di for-

mazione, catechesi particolari per gruppi specifici;• la piccola cappella per l’adorazione silenziosa dinanzi a Gesù presente nell’Eucarestia- ecc. ecc.Per quanto ancora avremo debiti per molti mesi, non abbiamo più né il problema del disagio logistico, né il normale rumore degli operai che, quasi in continuazione, facevano e disfacevano per tamponare qualcosa.Quest’anno possiamo davvero soffermarci di più, con meno distrazioni, e quindi con più intensità a capire e pregare perché quanto pensiamo ci venga suggerito dallo Spirito possa trasformarsi in vita vissuta per ognuno di noi.Ho intenzione di celebrare ogni cosa con più intensità, con più immersione nella preghiera profonda, con più gioiosa speranza che l’amore di Dio e la sua concreta salvezza diventino sempre più realtà per ognuno di noi.Invito tutti a fare le scelte giuste: dato che è impossibile aderire ad ogni iniziativa, è importante che ognuno scelga di frequentare quella che più è consona alle sue esigenze.Ho molta certezza nella fede che quest’anno sarà un anno speciale: sono passati ormai 20 anni da quando abbiamo intronizzato la Santa Icona dell’Amore Divino e abbiamo aperto questa Casa di preghiera affidandola alla sua materna protezione…Il seme della Parola abbondantemente seminato e accolto col nostro cuore…deve portare i suoi frutti…, ed io sono certo che sa-ranno abbondantissimi.Come sempre io vi porto sul mio cuore, vi consegno al Signore e alla Madonna più spesso di quanto pensiate.Sono felice quando vi vedo perché per me siete davvero amici che amo, e quindi vi ringrazio per tutte le volte che sarete presenti, per tutte le volte che collaborate un poco per le spese, e per tutte le volte che noto in voi le meraviglie che il Signore va operando trasformandovi in persone nuove con la forza del suo Santo Spirito per essere sempre più conformi all’immagine del Figlio suo diletto, Gesù. Vi benedico Padre Lorenzo

PREGHIERA

Padre Eterno, ti consegniamo questo nuovo anno comunitario.Benedici il nuovo programma che sempre prende vita dal carisma di questo luogo. Benedici ogni opera, ogni offerta, ogni servizio, ogni persona che viene, che cerca, che cammina o che semplicemente si affida alle nostre preghiere.Tutto, Padre Santo, sia sotto la presenza costante del Figlio tuo Gesù, sotto la materna protezione della Madre dell’Amore Divino, sotto l’azione dello Spirito Santo in un contesto di armonia e di pace. Ci colleghiamo all’Anno della Fede con il nostro particolare, personale, comunitario percorso volto a compiere il nuovo passo verso il completamento. Come Abramo, padre della fede…come il centurione…l’emorraissa…Marta alla morte di Lazzaro…e tanti altri che nel corso della storia hanno sperato, hanno osato chie-dere oltre l’impossibile, oltre le circostanze, i fatti, vogliamo anche noi rischiare per fede su una certezza interiore e ti chiediamo di guarirci dalla nostra arbitrarietà, dalla nostra cecità, dalle paure, dalle malattie fisiche e spirituali per farci rinascere alla vita nuova e divenire come il Maestro, Icona tua già in questo tempo che viviamo. Noi, poveri, rimettiamo anticipatamente la nostra totale fiducia in Te, certi che conti i capelli del nostro capo, che ci dai giustificazione e salvezza. Uniti ai giusti di ogni tempo, ti ringraziamo della fede genuina trasmessaci dai nostri padri, arricchita e fortificata dalla parola profetica, vivificata e attualizzata dallo Spirito Santo e ci predisponiamo, con la semplicità dei tuoi figli, a riconoscere il dono, la gratuità, la grazia di ogni cosa che vorrai concederci. Sia la nostra voce, tutto il nostro essere una lode incessante a Te, nella gioia per tutti i nostri giorni.

Lina Casuscelli

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PRO GR AMMA E INIZIATIVE - ANNO 2012-2013CALENDARIO DELLE INIZIATIVE QUOTIDIANE

NOVEMBRE 20121 Gio Celebrazione sulla Genetica.5-9 Lun-Ven Silenzio, accudimento famiglie e chi ha problemi.6 Mar Ascolto. Servizio ai Gruppi – da loro.8 Gio Formazione.10 Sab Miniconvegno. 12-16 Lun-Ven Silenzio, accudimento famiglie e chi ha problemi.13 Mar Ascolto. Servizio ai Gruppi – da loro.15 Gio Formazione.17 Sab Labirinto.18 Dom Famiglie – Giovani.19-23 Lun-Ven Silenzio, accudimento famiglie e chi ha problemi.20 Mar Ascolto. Servizio ai Gruppi – da loro.22 Gio Formazione.22-24 Gio-Sab Ritiro: Novella Ghilaica o ‘Cosa è ‘’salvezza’’. 24 Sab Gruppi – qui da noi. Celebrazione particolare.25 Dom Vita nello Spirito.

DICEMBRE 20122 Dom Famiglie – Giovani. 3-7 Lun-Ven Silenzio, accudimento famiglie e chi ha problemi.4 Mar Ascolto. Servizio ai Gruppi – da loro.6 Gio Formazione. 9 Dom Ritiro pomeridiano.10-14 Lun-Ven Silenzio, accudimento famiglie e chi ha problemi.11 Mar Ascolto. Servizio ai Gruppi – da loro.13 Gio Formazione.13-15 Gio-Sab Ritiro: ‘Io Giobbe’ (2 giorni).17-21 Lun-Ven Silenzio, accudimento famiglie e chi ha problemi.18 Mar Ascolto. Servizio ai Gruppi – da loro.20 Gio Formazione.22 Sab Ritiro: ‘Io Giobbe’ (1giorno). Celebrazione particolare.30 Dom Ritiro pomeridiano.

GENNAIO 20133 Gio Formazione.5 Sab Celebrazione particolare.7-11 Lun-Ven Silenzio, accudimento famiglie e chi ha problemi.8 Mar Ascolto. Servizio ai Gruppi – da loro.10 Gio Formazione.12 Sab Labirinto.13 Dom Famiglie – Giovani.14-18 Lun-Ven Silenzio, accadimento famiglie e chi ha problemi.15 Mar Ascolto. Servizio ai Gruppi – da loro.17 Gio Formazione.

17-19 Gio-Sab Ritiro: Novella Ghilaica o ‘Cosa è l’eresia e perché c’è’.20 Dom Ritiro pomeridiano.21-25 Lun-Ven Silenzio, accudimento famiglie e chi ha problemi.22 Mar Ascolto. Servizio ai Gruppi – da loro.24 Gio Formazione.26 Sab Gruppi – qui da noi.27 Dom Vita nello Spirito.

FEBBRAIO 20132 Sab Celebrazione particolare.4-8 Lun-Ven Silenzio, accudimento famiglie e chi ha problemi.5 Mar Ascolto. Servizio ai Gruppi – da loro.7 Gio Formazione.9 Sab Ritiro: ‘Io Giobbe’ (1 giorno).10 Dom Famiglie – Giovani.11-15 Lun-Ven Silenzio, accudimento famiglie e chi ha problemi.12 Mar Ascolto. Servizio ai Gruppi – da loro.14 Gio Formazione.14-16 Gio-Sab Ritiro: ‘Io Giobbe’ (2 giorni).18-22 Lun-Ven Silenzio, accudimento famiglie e chi ha problemi.19 Mar Ascolto. Servizio ai Gruppi – da loro.21 Gio Formazione.23 Sab Gruppi – qui da noi.24 Dom Vita nello Spirito.

MARZO 20132 Sab Celebrazione particolare.3 Dom Ritiro pomeridiano.4-8 Lun-Ven Silenzio, accudimento famiglie e chi ha problemi.5 Mar Ascolto. Servizio ai Gruppi – da loro.7 Gio Formazione.9 Sab Labirinto.10 Dom Famiglie – Giovani.11-15 Lun-Ven Silenzio, accudimento famiglie e chi ha problemi.12 Mar Ascolto. Servizio ai Gruppi – da loro.14 Gio Formazione14-16 Gio-Sab Ritiro: Novella Ghilaica o ‘Dal Dio che offre libertà a Dio che obbliga e castiga’.17 Dom Vita nello Spirito.18-22 Lun-Ven Silenzio, accudimento famiglie e chi ha problemi.19 Mar Ascolto. Servizio ai Gruppi – da loro.21 Gio Formazione.23 Sab Celebrazione particolare. Ricordo Incoronazione Santa Icona.