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RIVOLUZIONI INDUSTRIALI
la produzione
l’economia
la società
la politica
SOCIETA’ DI MASSA
determina
modificano
RIVOLUZIONI INDUSTRIALI E SOCIETA’ DI MASSA
modifica
partiti politici
associazioni dei lavoratori
vita quotidiana
è
TRE RIVOLUZIONI INDUSTRIALI
SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE1870 - 1945
PRIMA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE fine Settecento - 1870
TERZA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE1945- oggi
• Prevalgono la tecnica e l’intuizione• Singoli inventori• Scarsa ricerca scientifica • Macchina a vapore di James Watt • Ferrovie
Fonte di energia: carbone
Settore tessile e minerario.Aziende di piccole dimensioni.Scarsa concorrenza.
Modo di produrre ancora artigianale
PRIMA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
TERZA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
• Ricerca scientifica e tecnologica dei singoli e di gruppi di ricercatori• Lampadina, automobile, aeroplano, radio, cinema, telefono ecc
Fonti di energia: petrolio ed elettrica
Settore chimico, meccanico, alimentare. Si formano monopoli e oligopoli
Produzione in serie, catena di montaggio
• Ricerca scientifica collettiva, lavoro di équipe.• Computer, Internet, energia atomica, astronautica, telecomunicazioni, bioingegneria.
Energia atomica e diverse energie alternative
Monopoli e oligopoli. Sistema delle multinazionali, economia globalizzata
Sistema della produzione snella, modello giapponese
Le trasformazioni nel sistema produttivo hanno generato importanti cambiamenti nella sociètà
Affermazione della città industriale
Nasce la società di massa
La società di massa si estende al mondo, il villaggio globale, la globalizzazione
inizio
La fabbrica: come cambia a
La catena di montaggio nelle fabbriche permise una produzione pressoché illimitata di merci a un costo più basso che in precedenza
La prima rivoluzione industriale ebbe inizio nel settore tessile, il primo in cui furono introdotte le macchine azionate dall’energia idraulica
Con la terza rivoluzione industriale la produzione è automatizzata
La catena di montaggio
Ricerca scientifica Innovazioni tecnologiche
Produzione
La fabbrica non è più luogo di produzione, contenitore di macchine; diventa essa stessa “macchina”
Scomposizione del lavoro
stabilire movimenti che i lavoratori devono compiere
organizzare le operazioni di lavoro secondo criteri di efficienza e produttività
legare i salari dei lavoratori alla produttività (lavoro a cottimo)
riduzione del costo della manodopera e della quantità di manodopera impiegata – ma aumento dei salari
Aumento della produzione
inizio
Che cos’è la società di massa
È la società, come quella attuale, in cui sono disponibili grandi quantità di beni di consumo per un numero illimitato di persone.
CARATTERISTICHE
Fenomeno del “pieno” (Ortega y Gasset)
Insieme omogeneo di persone: i singoli scompaiono rispetto al gruppo
Il gruppo diventa soggetto politico (organizzazioni politiche o sindacali, partiti, associazioni)
I cittadini vivono in grandi agglomerati urbani a stretto contatto
Gli individui partecipano ai meccanismi dell’economia di mercato
I comportamenti quotidiani si uniformano secondo modelli generali
Il filosofo spagnolo Ortega y Gasset così definisce la società di massa: Le città sono piene di gente. Le case piene di inquilini. Gli alberghi pieni di ospiti. I treni pieni di viaggiatori. I caffè pieni di consumatori. Le strade piene di passanti. Le anticamere dei medici più noti piene di ammalati. Gli spettacoli pieni di spettatori. Le spiagge piene di bagnanti. Quello che prima non soleva essere un problema, incomincia ad esserlo quasi in ogni momento: trovare posto.(La ribellione delle masse, 1930)
Società di massa e democrazia
Società di massa partecipazione popolare alla politica
Suffragio universale maschile
In Italia nel 1912
Ricerca del consenso dei nuovi elettori
Organizzazione di massa: partiti politicie sindacati
Partiti di massa
PRIMAPartito di notabili: erano i tradizionali schieramenti dell’Ottocento, come la Destra e la Sinistra storica. Sono costituiti da aristocratici, proprietari terrieri, borghesi
Il partito è un’organizzazione politica che rappresenta gli interessi e le opinioni di una parte della società
DOPOPartito di massa, di due tipi:•Partiti di militanti (es. partiti socialisti) organizzati con una struttura costituita da una base (le sezioni), un livello intermedio (le federazioni che riuniscono più sezioni) e una direzione (segreteria)•Partiti di opinione (per es. i partiti americani) organizzati con una base che si mobilita in vista delle elezioni
L’estensione del diritto di voto modificò la vita politica di tutti gli Stati
Si affermò il partito politico di massa come forma di partecipazione popolare all’organizzazione politica dello Stato
Le organizzazioni sindacali
In Inghilterra i sindacati operai sono le Trade Unions, nel 1868
In Francia la Confederation Generale du Travail, nel 1895
In Italia la Confederazione Generale del Lavoro, nel 1906
Il sindacato è un’organizzazione di lavoratori che ha come scopo la tutela dei diritti e le rivendicazioni economiche di una categoria
PRIMAAssociazioni di mestiere: tradizionali associazioni di lavoratori con una limitata presenza sul territorio, che praticavano la stessa attività e si prestavano reciproco aiuto
DOPOSindacato: organizzazioni diffuse a livello nazionale che raggruppavano i lavoratori per categoria e contavano milioni di iscritti. Le rivendicazioni dei sindacati riguardavano la tutela dei diritti, la riduzione dell’orario di lavoro e gli aumenti salariali
Lo sciopero era il principale strumento di lotta
La vita quotidiana
Produzione di massa Diffusione su larga scala di benidi consumo
Maggiore comodità materiali (illuminazione, acqua potabile, trasporti)
Mass media (giornali, radio, cinema)
Sviluppo del terziario Sviluppo istruzione: opportunità da offrire a tutti
Scuola organizzata dallo Stato: istruzione obbligatoria e gratuita per superare l’analfabetismo
Il tempo libero per la massa
Anche il divertimento e lo sport si diffusero tra le masse. Le Olimpiadi, gli antichi giochi del mondo greco, rinacquero per diventare un fenomeno di massa.
Le Olimpiadi e lo sport di massa
Su iniziativa di Pierre de Coubertin, nel 1896, si aprirono ad Atene i nuovi giochi olimpici moderni davanti a un
pubblico di circa 60 000 persone.
Le Olimpiadi assunsero sempre più i caratteri della “vetrina” della società di massa.