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Il filo delle parole 2014-15
Biblioteca comunale Villa Urbani, via Pennacchi 19,
tel 075-5772960, [email protected] 1
Mercoledì 8 aprile, ore 17.00
Letteratura scozzese:
Robert Burns
a cura di Gill Evans
La storia del poeta scozzese Robert Burns (o, per la
precisione, Rabbie Burnes) è la biografia di un vero Romantico.
Bello con i capelli scuri, gli occhi espressivi, forse soffrì di
depressione cronica e morì giovane – tutti tipici tratti di un
uomo del Romanticismo. A fargli d’ispirazione per i suoi versi
immortali erano le donne – le molte donne di cui si innamorò.
My love is like a red, red rose
tha’ bloom in summer.
Bob Dylan, musicista americano del ventesimo secolo, ha detto
di essere stato ispirato da questa poesia di Burns.
Il bard (il poeta) Rabbie Burns fu molto importante per le idee
innovative contenute nei suoi scritti. Tramite di essi, contribuì
a diffondere le idee socialiste e soprattutto l’interesse per la
vita politica operaia.
A man’s a man’s fa all that.
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Burns dimostrò che queste idee nuove avevano una possibilità.
Le sue poesie, inoltre, ebbero un’influenza importante sui poeti
inglesi del periodo Romantico (Shelley, Keats, Coleridge).
La sua era una famiglia di contadini poveri. Rabbie trascorse
molto tempo lavorando duramente in campagna. A causa di
questo e delle sue idee socialiste, fu famoso nella Russia
zarista, dov’era molto amato dai contadini, i quali lo
consideravano “il poeta del popolo”. Successivamente,
nell’epoca sovietica, finì per rappresentare “il poeta perfetto”.
Aveva scritto sull’uguaglianza tra tutti gli uomini che lavorano –
a causa di ciò, il partito comunista sovietico favorì la
diffusione dei suoi scritti, per cui ancora oggi è famoso in
quelle terre.
Lo stile poetico di Burns è spontaneo, onesto, diretto. Le
parole sono sincere, a volte umoristiche o satiriche. Leggiamo
alcuni versi dal suo poema Tam O’Shanter.
Suo padre lo fece istruire a casa; grazie a queste lezioni,
Burns era capace di inserire nelle sue poesie richiami alla
letteratura classica, alla Bibbia e alla letteratura inglese. Tra i
suoi temi vi è anche il patriottismo:
Scots wha’ hae.
Altri temi presenti nella sua opera sono le disuguaglianze, la
chiesa, la povertà, la filosofia,
the best laid schemes o’ mice an men gang aft agley
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e la vita sociale: (Tom O’Shanter). Burns continua ancora oggi a
essere influente. Per esempio, in diversi Paesi ci sono strade
con il suo nome e vengono organizzati festival letterari a lui
dedicati. Il più importante, specialmente in Scozia, è “la cena
di Burns” – durante la quale si festeggia il suo compleanno.
In questa occasione, prima di mangiare il piatto nazionale – lo
haggis – viene letta una poesia speciale di Burns, “Address to
the Haggis” (“A uno Haggis”),
Great Chieftain o’ the puddin’ race!,
e si brinda in onore del ricordo immortale; l’evento finisce con
la canzone Auld Lang Syne, la cui melodia tutti noi conosciamo.
Rabbie Burns era nato ad Alloway il 25 gennaio 1759; morì a
Dumfries il 21 luglio 1796.
Tam o’ Shanter
When chapmen billies leave
the street
and drouthy neibors, neibors
meet,
as market days are wearing
late
an’ folk begin to tak the gate;
while we sit bousing at the
nappy,
and getting fou and anco
happy [...]
Tam o’Shanter
Quando gli ambulanti lasciano
le strade
e i vicini assetati, i vicini
s’incontrano
mentre i giorni di mercato si
trascinano stanchi alla fine
e la gente s’appressa alla
dimora; mentre sediamo a
trincar birra,
ubriacandoci e rallegrandoci
[...]
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and at his elbow, Souter
Johnny,
His ancient, trusty, drouthy
crony;
Tam lo'ed him like a vera
brither--
They had been fou for weeks
thegither!
The night drave on wi' sangs
and clatter
And ay the ale was growing
better [...]
Weel mounted on his gray
mare, Meg--
A better never lifted leg--
Tam skelpit on thro' dub and
mire;
Despisin' wind and rain and
fire.
Whiles holding fast his gude
blue bonnet;
Whiles crooning o'er some
auld Scots sonnet;
Whiles glowring round wi'
prudent cares,
Lest bogles catch him
unawares:
e al suo fianco era Johnny
ciabattino,
il suo vecchio, fidato,
assetato compare
Tam l’amava come un vero
fratello
insieme erano stati ubriachi
per settimane!
La notte scorreva cantando e
vociando,
e ogni birra pareva più buona
della precedente [...]
Ben montato sulla sua grigia
cavalla, Meg
la migliore mai vista,
Tam cavalcava attraverso il
fango e i pantani
incurante del vento, della
pioggia e del fuoco.
Tenendo fermo il suo bravo
berretto blu
recitando qualche vecchio
canto scozzese,
guardandosi intorno con
prudenza,
affinché gli spettri non lo
prendessero di sorpresa:
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Kirk-Alloway was drawing
nigh,
Whare ghaists and houlets
nightly cry. [...]
Warlocks and witches in a
dance;
Nae cotillion brent-new frae
France,
But hornpipes, jigs
strathspeys, and reels,
Put life and mettle in their
heels.
A winnock-bunker in the east,
There sat auld Nick, in shape
o' beast;
A towzie tyke, black, grim,
and large,
To gie them music was his
charge:
He scre'd the pipes and gart
them skirl,
Till roof and rafters a' did
dirl.--
Coffins stood round, like open
presses,
That shaw'd the dead in
their last dresses; [...]
si avvicinava la chiesa di
Alloway
dove gufi e fantasmi gridano
notturni. [...]
Stregoni e streghe che
ballavano
non un cotillion francese
nuovo di zecca,
ma gighe, saltarelli, tresconi
e rondò
infondevano vita e tempra ai
loro talloni.
In una nicchia della finestra a
levante, sedeva il vecchio
Belzebù, in forma di bestia;
un cane ispido, nero, cupo e
grosso,
ch’era incaricato di fornir
loro la musica:
spremeva le cornamuse e le
faceva suonare, fino a far
rombare tetto e travi.
Bare stavan tutt’intorno,
come armadi spalancati,
mostrando i morti nel loro
ultimo vestito. [...]
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As Tammie glowr'd, amaz'd,
and curious,
The mirth and fun grew fast
and furious;
The piper loud and louder
blew;
The dancers quick and
quicker flew;
They reel'd, they set, they
cross'd, they cleekit,
Till ilka carlin swat and
reekit,
And coost her duddies to the
wark,
And linket at it in her sark!
[...] But wither'd beldams,
auld and droll,
Rigwoodie hags wad spean a
foal,
Louping and flinging on a
crummock,
I wonder did na turn thy
stomach!
But Tam kend what was what
fu' brawlie:
There was ae winsome wench
and waulie, [...] Her cutty-
Mentre Tammie fissava,
stupito, e curioso, l’allegria e
lo spasso montavano furiosi;
lo zampognaro suonava
sempre più forte;
i danzatori si libravano
sempre più svelti; ballavano il
reel, si piazzavano,
scambiavano, incrociavano,
fino a che ogni strega, sudata
e puzzolenta, gettò le vesti
stracce per terra,
e proseguì con destrezza in
vestaglia!
[...] Ma megere avvizzite,
vecchie e balorde, così rugose
da poter allattare solo un
puledro,
che zompavan forsennate a
cavallo di un bastone,
per poco non ti facevan
rivoltar lo stomaco!
MaTam sapeva bene cosa
c’era in ballo;
era lì una bella giovanotta
tutta pepe, [...] la sua corta
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sark, o' Paisley harn
That while a lassie she had
worn,
In longitude tho' sorely
scanty,
It was her best, and she was
vauntie - [...] And how Tam
stood, like ane bewitch'd,
And thought his very een
enrich'd; [...] Tam tint his
reason ' thegither,
And roars out, "Weel done,
Cutty-sark!"
And in an instant all was dark:
And scarcely had he Maggie
rallied,
When out the hellish legion
sallied. [...]
Now, do thy speedy utmost,
Meg,
And win the key-stane o' the
brig;
There at them thou thy tail
may toss,
A running stream they dare
na cross.
[...] For Nannie, far before
sottoveste, di stoffa di
Pasley, che aveva indossato
già da fanciulla, sebbene di
estensione veramente
limitata, era la sua migliore, e
colei ne andava fiera ... [...]
E come stregato Tam se ne
stava, e credeva arricchiti i
suoi stessi occhi; [...]
Tam perse del tutto la testa,
e ruggisce: “Ben fatto,
gonnella corta!”
E in un istante tutto si fece
completamente buio:
Tam fece appena in tempo a
spronar la sua Maggie,
che si scatenò la legione
infernale. [...]
Ora, corri più che puoi, Meg,
e raggiungi prima di loro
l’apice del ponte;
di lì, potrai agitar verso di
loro la tua coda,
perché una corrente d’acqua
loro non oseranno
attraversare.
[...] Perché Nannie, molto
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the rest,
Hard upon noble Maggie
prest,
And flew at Tam wi' furious
ettle;
But little wist she Maggie's
mettle -
Ae spring brought off her
master hale,
But left behind her ain gray
tail;
The carlin claught her by the
rump,
And left poor Maggie scarce
a stump.
No, wha this tale o' truth
shall read,
Ilk man and mother's son
take heed;
Whene'er to drink you are
inclin'd,
Or cutty-sarks run in your
mind,
Think! ye may buy joys o'er
dear -
Remember Tam o' Shanter's
mare.
prima degli altri,
raggiunse la nobile Maggie,
e si lanciò su Tam con furia
cieca;
ma non conosceva bene la
tempra di Maggie –
che con un salto la scrollò via
dal suo padrone,
lasciando però indietro la sua
coda grigia;
la strega l’afferrò per il
sedere,
e lasciò alla povera Maggie
poco più che un mozzicone.
Orbene, ognun di voi che
questa vera storia leggerà,
ciascun uomo e figlio di
madre, faccia attenzione:
ogni volta che avrete voglia di
bere,
o vi passin per la testa corte
gonnelle,
Riflettete! Potreste pagar
care le vostre gioie -
ricordate la giumenta di Tam
o’ Shanter.
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A red, red rose
O my Luve's like a red, red
rose
That’s newly sprung in June;
O my Luve's like the melodie
That’s sweetly play'd in tune.
As fair art thou, my bonnie
lass,
So deep in luve am I:
And I will luve thee still, my
dear,
Till a’ the seas gang dry:
Till a’ the seas gang dry, my
dear,
And the rocks melt wi’ the
sun:
I will luve thee still, my dear,
While the sands o’ life shall
run.
And fare thee well, my only
Luve
And fare thee well, a while!
And I will come again, my
Luve, Tho’ it were ten
thousand mile.
Una rosa rossa, rossa
Oh, il mio amore è come una
rosa rossa, rossa
appena sbocciata in giugno;
oh, il mio amore è come una
melodia, suonata dolcemente.
Così bella sei tu, ragazza mia,
quanto è profondo il mio
amore:
e ti amerò ancora, cara,
finché tutti i mari non si
saranno prosciugati:
Finché tutti i mari non si
saranno prosciugati, cara,
e le rocce fuse con il sole:
ti amerò ancora, mia cara,
finché le sabbie della
clessidra della vita
scorreranno.
E ti dico addio, mio unico
amore, e ti dico addio, per un
po’!
E io ritornerò, mio amore,
anche se dovessi percorrere
diecimila miglia.
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Scots Wha Hae
Scots, wha hae wi Wallace
bled,
Scots, wham Bruce has aften
led,
Welcome tae yer gory bed,
Or tae victorie.
Now's the day, an now's the
hour:
See the front o battle lour,
See approach proud Edward's
power
Chains and Slaverie.
Wha will be a traitor knave?
Wha will fill a coward's
grave?
Wha sae base as be a slave?
Let him turn an flee.
Wha, for Scotland's king and
law,
Freedom's sword will strongly
draw,
Freeman stand, or Freeman
fa,
Let him on wi me.
By Oppression's woes and
Scozzesi che avete
Scozzesi che avete versato il
sangue con Wallace,
Scozzesi tante volte condotti
da Bruce,
benvenuti alla vostra tomba o
alla vittoria!
Questo è il giorno, questa è
l'ora: guardate laggiù il
fronte della battaglia,
guardate approssimarsi la
potenza del fiero Edoardo:
Catene e Schiavitù!
Chi servirà il traditore? Chi si
stenderà nella tomba di un
vigliacco? Chi sarà tanto
verme da far da schiavo?
Che giri i tacchi e fugga!
Chi, per il Re e la legge di
Scozia
brandirà forte la spada della
libertà,
libero in piedi o libero caduto,
che mi segua!
Per i dolori e sofferenze
dell’oppressione, per i vostri
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pains,
By your sons in servile chains!
We will drain our dearest
veins,
But they shall be free.
Lay the proud usurpers low,
Tyrants fall in every foe,
Liberty's in every blow!
Let us do or dee.
vostri in catene da servi!
Dissangueremo le nostre
preziose vene,
ma loro saranno liberi.
Abbattete i fieri usurpatori,
per ogni nemico che cade
muore un tiranno! La libertà è
in ogni fendente! Vinciamo o
muoriamo.
Address To A Haggis
Fair fa' your honest, sonsie
face,
Great chieftain o' the
pudding-race!
Aboon them a' yet tak your
place,
Painch, tripe, or thairm:
Weel are ye wordy o'a grace
As lang's my arm.
The groaning trencher there
ye fill,
Your hurdies like a distant
hill,
Your pin was help to mend a
mill
A uno haggis
Sia benedetta la tua faccia
onesta e allegra, o gran
Condottiero della razza dei
pasticci! Il tuo posto è al di
sopra di tutti loro – pancia,
interiora o trippa;
e sei ben degno di un
ringraziamento
lungo come il mio braccio.
Ed ecco che riempi il
traboccante vassoio,
le tue natiche paiono colline in
lontananza,
lo spillo che ti inchioda
potrebbe aggiustare un
mulino
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In time o'need,
While thro' your pores the
dews distil
Like amber bead.
[...]
Till a' their weel-swall'd
kytes belyve
Are bent like drums;
Then auld Guidman, maist like
to rive,
Bethankit! hums.
Is there that owre his
French ragout
[...] Wi' perfect sconner,
Looks down wi' sneering,
scornfu' view
On sic a dinner?
Poor devil! see him owre his
trash,
As feckles as wither'd rash,
His spindle shank, a guid
whip-lash;
His nieve a nit;
Thro' blody flood or field to
dash, O how unfit!
se necessario, mentre i tuoi
pori trasudano rugiada come
perle d’ambra.
[...]
finché ben presto hanno tutti
lo stomaco ben gonfio,
teso come un tamburo;
allora il bravo compare,
che sta quasi scoppiando,
bofonchia
il “sia ringraziato!”
C’è qualcuno che, dall’alto del
suo ragù francese
[...] con perfetto disprezzo,
squadra con un ghigno
disgustato
una tale cena?
Povero diavolo! Guardatelo
mangiar la sua robaccia; è
gracile come una canna secca;
ha la gamba sottile come un
frustino, il pugno come una
noce;
oh, quanto è inadatto ad
reggere il flusso del suo
sangue, e a lavorar il campo!
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But mark the Rustic, haggis-
fed,
The trembling earth resounds
his tread.
[...]
Ye Pow'rs, wha mak mankind
your care,
And dish them out their bill
o' fare,
Auld Scotland wants nae
skinking ware
That jaups in luggies;
But, if ye wish her gratefu'
prayer
Gie her a haggis!
Ma notate il bifolco, di
Haggis nutrito,
la terra tremante riecheggia
il suo inceder.
[...]
Voi, Potenze che vi occupate
dell’umanità, e che le
organizzate la lista delle
vivande,
la Vecchia Scozia non vuole
robetta annacquata
che sguazza in ciotole di
legno; invece, se volete che
preghi per voi,
datele uno Haggis!
Ae fond kiss
Ae fond kiss, and then we
sever! Ae farewell, alas, for
ever!
Deep in heart-wrung tears I’ll
pledge thee
warring sighs and groans I’ll
wage thee.
Who sall say that fortune
grieves him
while the star of hope she
Un bacio affezionato
Un bacio affezionato, e poi ci
separiamo! Un addio, ahimè,
per sempre!
Mi prometterò a te immerso
in lacrime strappate al cuore,
ti dichiarerò una guerra di
sospiri e gemiti.
Chi può affermare di essere
ferito dalla sfortuna
se essa gli lascia la stella
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leaves him?
Me, nae cheerfu’ twinkle
lights me
dark despair around benights
me.
I’ll be ne’er blame my partial
fancy
naething could resist my
Nancy; but to see her was to
love her
love but her and love for
ever.
Had we never lov’d sae kindly
had we never lov’d sae blindly,
Never met – or never parted
we had ne’er been broken-
hearted.
Fare the well, thou first and
fairest! Fare the well, thou
best and dearest
thine be ilka joy and
treasure, peace, enjoyment,
love, and pleasure.
della speranza?
A me, nessun luccichio allegro
mi scalda
una notte di oscura
disperazione mi circonda.
Non mi pentirò mai della mia
passione cieca
niente poteva resistere alla
mia Nancy; ma vederla era
amarla
non amare che lei, e amare
per sempre.
Non avessimo mai amato con
tanta gentilezza, non
avessimo mai amato con tanta
cecità, non ci fossimo mai
incontrati – o mai separati
i nostri cuori non si
sarebbero spezzati. Addio, tu
prima e più bella! Addio, tu
più buona e più cara. Che vi
sia per te ogni gioia e
conforto, pace, divertimento,
amore e piacere.
A man’s a man for a’ that
Is there for honest Poverty
Un uomo è un uomo, alla
faccia di tutto
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That hings his head, an' a'
that;
The coward slave-we pass him
by,
We dare be poor for a' that!
For a' that, an' a' that.
Our toils obscure an' a' that,
The rank is but the guinea's
stamp,
The Man's the gowd for a'
that. [...]
C’è chi per onesta povertà
abbassa il capo; non ti curar
di lor, schiavi-vigliacchi,
noi abbiamo il coraggio di
essere poveri, nonostante
tutto! Nonostante questo e
nonostante quello, i nostri
oscuri passati, e travagli, e
così via, il rango non è che lo
stampo della moneta; l’uomo è
l’oro, alla faccia di tutto. [...]
Auld Lang Syne
Should auld acquaintance be
forgot,
and never brought to mind?
Should auld acquaintance be
forgot,
and auld lang syne?
For auld lang syne, my jo,
for auld lang syne,
we’ll tak' a cup o’ kindness
yet,
for auld lang syne.
And surely ye’ll be your pint-
stoup!
and surely I’ll be mine!
Per i vecchi tempi
Forse che i vecchi amici
dovrebbero essere
dimenticati, e mai più
rievocati? Forse che i vecchi
amici dovrebbero essere
dimenticati? Per i vecchi
tempi da un pezzo passati,
Per i vecchi tempi da un
pezzo passati, mio caro, per i
vecchi tempi da un pezzo
passati, faremo un brindisi
gentile per i vecchi tempi da
un bel pezzo passati.
E di certo il tuo boccale di
birra sarà sempre con te, e di
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And we’ll tak' a cup o’
kindness yet,
for auld lang syne.
We twa hae run about the
braes,
and pou’d the gowans fine;
But we’ve wander’d mony a
weary fit,
sin' auld lang syne.
We twa hae paidl’d in the
burn,
frae morning sun till dine;
But seas between us braid
hae roar’d
sin' auld lang syne.
And there’s a hand, my trusty
fiere!
and gie's a hand o’ thine!
And we’ll tak' a right gude-
willie waught,
for auld lang syne.
certo sarà con me il mio! E
faremo un brindisi gentile,
per i vecchi tempi.
Noi due abbiamo corso per le
colline, e ci siamo battuti con
fierezza.Ma abbiamo vagato
lungo molte stanche impronte
di piedi, da quei vecchi tempi
da un bel pezzo passati.
Noi due abbiamo sguazzato
nel ruscello, dal sole del
mattino fino all’ora di cena;
ma potenti mari si sono uniti e
ruggendo ci hanno separato,
da quei vecchi tempi da un
pezzo passati. Prendi la mia
mano, mio fratello fidato! E
dammi la tua!E faremo una
bella passeggiata insieme, per
i vecchi tempi da un pezzo
passati.
Prossimi incontri della rassegna:
Mercoledì 6 maggio 2015, Letteratura greca, a cura di
Dimitra Chrysovitsanou; mercoledì 3 giugno 2015, Letteratura
austriaca, a cura di Julia Klemesch.