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32 . Spettacoli . LA STAMPA MARTEDÌ 18 SETTEMBRE 2012 R C orreva l’anno 2003 e il duo che si face- va chiamare White Stripes pubblicava l’album che l’avreb- be consegnato alla storia (e, in- credibilmente, ai cori da sta- dio, grazie al pa-pa-pa-pa-pa- pa di «Seven Nation Army»), con un avviso: «Nessun com- puter è stato usato per la scrit- tura, registrazione, il missag- gio di questo album». I White Stripes arrivarono al punto di girare un video in Super 8, l’ultimo grido della tecnologia, alla metà degli An- ni 60. Perché?, chiesero a Jack White, il leader della band. «Perché così abbiamo scaldato il lavoro, ne abbiamo alzato la temperatura emotiva». Il che, naturalmente, si ap- plicava anche alla musica. Si parlò, allora, di revivali- smo, di vintage, di ritorno al- l’analogico, di neotradizionali- smo all’alba di un’era che sa- rebbe stata, non c’era alcun dubbio, al 100 per cento digita- le. E invece. «Il nostro nuovo disco (esce oggi, si intitola Mi- rage Rock, ndr) è stato il più fa- cile da portare a termine dei quattro che abbiamo realizza- to. Per la prima volta l’abbia- mo registrato come si faceva 40 anni fa, suonando tutti in- sieme in una stanza e regi- strando su un nastro analogi- co. Il timore più grande è stato non trovare il materiale, ma non è stato un problema, non siamo gli unici a lavorare così». Chi parla è Ben Bridwell, can- tante e chitarrista dei Band of Horses, la grande speranza del- la musica rock americana. Lui e i suoi quattro compari sono an- dati addirittura a ripescare Glyn Johns, 70 anni, già produttore di Bob Dylan, Beatles, Rolling Sto- nes, Who, Led Zeppelin, Eagles, Eric Clapton, Clash, per dare al tutto un sapore ancora più vero: «Eravamo molto intimiditi - rac- conta - poi, pur avendo quaran- t’anni di meno, abbiamo scoper- to di avere molto in comune con lui. Ogni tanto saltava fuori un nome, e noi: “Ma come, hai fatto anche quel disco?”. Ma è stato bravissimo a non farcelo pesare. Io gli chiedevo sempre dei Rol- ling Stones, che erano il gruppo preferito dei miei genitori, ma poi ho scoperto che negli Anni 70 ha prodotto gli Ozark Moun- tain Daredevils, un gruppo mol- to meno noto che è una mia per- sonale passione. E abbiamo par- lato molto di loro: per qualche mese abbiamo avuto a disposi- zione una macchina del tempo, ed è stato bellissimo». Alla ricerca di quella scintilla di ispirazione, di un suono di- stintivo, dell’adesione a una sto- ria, a una tradizione, sempre più spesso sono gli artisti e i gruppi nati e cresciuti nell’era dei com- puter a passare dall’elettronica all’elettricità. L’anno scorso l’ha fatto, con grande successo, il gruppo dei Foo Fighters, che ha regalato frammenti dei nastri analogici su cui aveva registrato l’album Wasting Light agli ascol- tatori più fedeli. Il disco l’hanno realizzato nel garage di Dave Grohl, il leader della band, ma poi la scorsa settimana la loro musica analogica ha festeggiato l’uscita dell’iPhone 5, anche lui evidentemente alla ricerca di un tocco vintage. Le tecnologie si intrecciano, dunque, e decidere quali e quan- te utilizzarne è diventata una scelta artistica, una delle tante. Come spiega Garland Jeffreys, che l’anno prossimo compirà 70 anni e che qualche mese fa ha pubblicato un album molto bello (The King of In Between) metten- do così fine a un silenzio di 13 an- ni: «Avevo le canzoni - racconta - poi ho messo insieme un gruppo per suonarle. Ho cantato in un uno stanzino con i ragazzi che suonavano nella stanza accanto e in pochi giorni abbiamo fatto tutto. Non sono contrario ai computer, ma ho capito ciò che è giusto per me: un suono caldo, non troppo moderno, creato da musicisti veri è quello che ci vuole. Mi piace il suono analogi- co, sono analogico anch’io». Band of Horses Sono andati a ripescare Glyn Johns, storico produttore dei Rolling Stones, perché erano il gruppo preferito dei genitori il caso PIERO NEGRI TORINO «MIRAGE ROCK» «Abbiamo registrato come quarant’anni fa: insieme in una stanza. Perfetto» I nterattività. E’ questa la nuova pa- rola d’ordine per chi fa tv oggi? A giudicare dai dirigenti di Sky che ieri hanno presentato la sesta edizione di X Factor, sembrerebbe di sì. I quat- tro giurati sono gli stessi dell’anno scorso, Simona Ventura, Morgan, Elio leader delle Storie Tese e Arisa, i dodi- ci concorrenti saranno tutti nuovi ma li scopriremo solo guardando il pro- gramma (le prime quattro puntate ci racconteranno il percorso dei più ta- lentuosi scelti fra 60mila candidati) mentre la vera novità è il meccanismo di voto. Da giovedì su Sky Uno HD e su Cielo ogni domenica dal 23 settembre, assisteremo a uno degli show musicali più multimediali della nostra tv. Le puntate «live» saranno dodici divisi in 4 categorie. Under 24 uomini, under 24 donne, over 25 e Gruppi vocali. Il Master of Ceremony delle soirée sarà ancora una volta Alessandro Cat- telan ed è stato lui a illustrare il nuovo meccanismo di votazione. Oltre alla modalità tradizionale e cioè via sms e alle nuove piattaforme gratuite intro- dotte già dalla scorsa edizione, que- st’anno ci sarà un importante apporto del canale intereattivo Sky On De- mand. Attraverso il decoder (solo per chi possiede il My Sky HD connesso ad internet) selezionando il tasto verde del telecomando si entrerà nel mondo X Factor. Ma è solo l’inizio. Il program- ma sarà presente sui più importanti social media (Facebook, Twitter e Pin- terest) e attraverso un App che svilup- pa un sistema di sincronizzazione con la diretta tv si potrà far pervenire in diretta il proprio apprezzamento, schiacciando il bottone «clap» o di- sprezzo schiacciando «buuu». «Chia- marlo “applausometro” ci sembra un po’ antico - dice Nils Hartman diretto- re dei contenuti originali di Sky - stia- mo studiando un nome appropriato». Alcune frazioni dello spettacolo sa- ranno dedicate esclusivamente al pub- blico on line sul sito ufficiale www.xfactor.sky.it con Ante-Factor che precede la messa in onda della diretta dal teatro della Luna di Assago. Con- fermati alla conduzione di Xtra Factor dal 18 ottobre con Max Novaresi e Brenda Lodigini. Per Simona Ventura, in forma e pronta per un anno che la vedrà prota- gonista nel Nuovo Novantesimo Minuto domenicale su Cielo «il programma ormai è percepito dalla gente come uno degli show di punta». Per il vinci- tore in palio un contratto discografico da 300mila euro con la Sony Music che, per bocca del suo presidente An- drea Rosi ha dichiarato: «Come per Francesca Michielin (che uscirà il 2 ot- tobre con il suo primo cd) non vediamo l’ora di conoscere la nuova star. X Factor ha una funzione eccezionale. Quella di pompare nuovo sangue nelle vene di una discografia anemica». «X Factor» molto più che interattivo The show must go on LUCA DONDONI TECNOLOGIA Utilizzarla o meno diventa una scelta artistica di suoni freddi o caldi Rock, l’ultima frontiera è il vintage Un numero sempre maggiore di band riscopre la registrazione in studio dal vivo Analogici Sopra Garland Jeffries, qui accanto i Foo Fighters hanno regalato ai fan frammenti dei nastri analogici di Wasting Light

Rock,l’ultima frontiera èilvintagemedia.virbcdn.com/files/31/FileItem-268252-LaStampa918.pdf · social media (Facebook, Twitter e Pin-terest) e attraverso un App che svilup-pa

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32 .Spettacoli .LA STAMPAMARTEDÌ 18 SETTEMBRE 2012

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C orreva l’anno 2003e il duo che si face-va chiamare WhiteStripes pubblicaval’album che l’avreb-

be consegnato alla storia (e, in-credibilmente, ai cori da sta-dio, grazie al pa-pa-pa-pa-pa-pa di «Seven Nation Army»),con un avviso: «Nessun com-puter è stato usato per la scrit-tura, registrazione, il missag-gio di questo album».

I White Stripes arrivaronoal punto di girare un video inSuper 8, l’ultimo grido dellatecnologia, alla metà degli An-ni 60. Perché?, chiesero a JackWhite, il leader della band.«Perché così abbiamo scaldatoil lavoro, ne abbiamo alzato latemperatura emotiva».

Il che, naturalmente, si ap-plicava anche alla musica.

Si parlò, allora, di revivali-smo, di vintage, di ritorno al-l’analogico, di neotradizionali-smo all’alba di un’era che sa-rebbe stata, non c’era alcundubbio, al 100 per cento digita-le. E invece. «Il nostro nuovodisco (esce oggi, si intitola Mi-rage Rock, ndr) è stato il più fa-cile da portare a termine deiquattro che abbiamo realizza-to. Per la prima volta l’abbia-mo registrato come si faceva40 anni fa, suonando tutti in-sieme in una stanza e regi-strando su un nastro analogi-co. Il timore più grande è statonon trovare il materiale, ma

non è stato un problema, nonsiamo gli unici a lavorare così».

Chi parla è Ben Bridwell, can-tante e chitarrista dei Band ofHorses, la grande speranza del-la musica rock americana. Lui ei suoi quattro compari sono an-dati addirittura a ripescare GlynJohns, 70 anni, già produttore diBob Dylan, Beatles, Rolling Sto-nes, Who, Led Zeppelin, Eagles,Eric Clapton, Clash, per dare altutto un sapore ancora più vero:

«Eravamo molto intimiditi - rac-conta - poi, pur avendo quaran-t’anni di meno, abbiamo scoper-to di avere molto in comune conlui. Ogni tanto saltava fuori unnome, e noi: “Ma come, hai fattoanche quel disco?”. Ma è statobravissimo a non farcelo pesare.Io gli chiedevo sempre dei Rol-ling Stones, che erano il gruppopreferito dei miei genitori, mapoi ho scoperto che negli Anni70 ha prodotto gli Ozark Moun-

tain Daredevils, un gruppo mol-to meno noto che è una mia per-sonale passione. E abbiamo par-lato molto di loro: per qualchemese abbiamo avuto a disposi-zione una macchina del tempo,ed è stato bellissimo».

Alla ricerca di quella scintilladi ispirazione, di un suono di-stintivo, dell’adesione a una sto-ria, a una tradizione, sempre piùspesso sono gli artisti e i gruppinati e cresciuti nell’era dei com-puter a passare dall’elettronicaall’elettricità. L’anno scorso l’hafatto, con grande successo, ilgruppo dei Foo Fighters, che haregalato frammenti dei nastrianalogici su cui aveva registratol’albumWasting Light agli ascol-tatori più fedeli. Il disco l’hannorealizzato nel garage di Dave

Grohl, il leader della band, mapoi la scorsa settimana la loromusica analogica ha festeggiatol’uscita dell’iPhone 5, anche luievidentemente alla ricerca di untocco vintage.

Le tecnologie si intrecciano,dunque, e decidere quali e quan-te utilizzarne è diventata unascelta artistica, una delle tante.Come spiega Garland Jeffreys,che l’anno prossimo compirà 70anni e che qualche mese fa hapubblicato un album molto bello(The King of In Between) metten-do così fine a un silenzio di 13 an-ni: «Avevo le canzoni - racconta -poi ho messo insieme un gruppoper suonarle. Ho cantato in ununo stanzino con i ragazzi chesuonavano nella stanza accantoe in pochi giorni abbiamo fattotutto. Non sono contrario aicomputer, ma ho capito ciò che ègiusto per me: un suono caldo,non troppo moderno, creato damusicisti veri è quello che civuole. Mi piace il suono analogi-co, sono analogico anch’io».

Band ofHorses

Sono andati aripescare GlynJohns, storico

produttoredei Rolling

Stones,perché erano

il gruppopreferito dei

genitori

il casoPIERO NEGRI

TORINO

«MIRAGE ROCK»«Abbiamoregistratocomequarant’anni fa: insiemeinunastanza.Perfetto»

Interattività. E’ questa la nuova pa-rola d’ordine per chi fa tv oggi? Agiudicare dai dirigenti di Sky che

ieri hanno presentato la sesta edizionedi X Factor, sembrerebbe di sì. I quat-tro giurati sono gli stessi dell’annoscorso, Simona Ventura, Morgan, Elioleader delle Storie Tese e Arisa, i dodi-ci concorrenti saranno tutti nuovi mali scopriremo solo guardando il pro-gramma (le prime quattro puntate ciracconteranno il percorso dei più ta-lentuosi scelti fra 60mila candidati)mentre la vera novità è il meccanismodi voto. Da giovedì su Sky Uno HD e suCielo ogni domenica dal 23 settembre,assisteremo a uno degli show musicalipiù multimediali della nostra tv. Le

puntate «live» saranno dodici divisi in4 categorie. Under 24 uomini, under 24donne, over 25 e Gruppi vocali.

Il Master of Ceremony delle soiréesarà ancora una volta Alessandro Cat-telan ed è stato lui a illustrare il nuovomeccanismo di votazione. Oltre allamodalità tradizionale e cioè via sms ealle nuove piattaforme gratuite intro-dotte già dalla scorsa edizione, que-st’anno ci sarà un importante apportodel canale intereattivo Sky On De-mand. Attraverso il decoder (solo perchi possiede il My Sky HD connesso adinternet) selezionando il tasto verdedel telecomando si entrerà nel mondoXFactor. Ma è solo l’inizio. Il program-ma sarà presente sui più importanti

social media (Facebook, Twitter e Pin-terest) e attraverso un App che svilup-pa un sistema di sincronizzazione conla diretta tv si potrà far pervenire indiretta il proprio apprezzamento,schiacciando il bottone «clap» o di-sprezzo schiacciando «buuu». «Chia-marlo “applausometro” ci sembra unpo’ antico - dice Nils Hartman diretto-re dei contenuti originali di Sky - stia-mo studiando un nome appropriato».

Alcune frazioni dello spettacolo sa-ranno dedicate esclusivamente al pub-blico on line sul sito ufficialewww.xfactor.sky.it conAnte-Factor cheprecede la messa in onda della direttadal teatro della Luna di Assago. Con-fermati alla conduzione di Xtra Factor

dal 18 ottobre con Max Novaresi eBrenda Lodigini.

Per Simona Ventura, in forma epronta per un anno che la vedrà prota-gonista nel Nuovo Novantesimo Minutodomenicale su Cielo «il programmaormai è percepito dalla gente comeuno degli show di punta». Per il vinci-tore in palio un contratto discograficoda 300mila euro con la Sony Musicche, per bocca del suo presidente An-drea Rosi ha dichiarato: «Come perFrancesca Michielin (che uscirà il 2 ot-tobre con il suo primo cd) non vediamol’ora di conoscere la nuova star. XFactor ha una funzione eccezionale.Quella di pompare nuovo sangue nellevene di una discografia anemica».

«XFactor»moltopiù

che interattivo

Theshowmustgoon

LUCA DONDONI

TECNOLOGIAUtilizzarlaomenodiventa

unasceltaartisticadi suoni freddiocaldi

Rock, l’ultimafrontiera

è ilvintageUnnumero sempremaggiore di band

riscopre la registrazione in studio dal vivoAnalogici

SopraGarland

Jeffries, quiaccanto i Foo

Fightershanno

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analogici diWasting Light