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Domenica 8 giugno: un gruppo di volontari e di studenti coordinati da Ro- berto porta i residenti alla cittadella della carità di Santa Giacinta per presta- re servizio mensa. Sabato 14 giugno: dalle 17 Festa dell'Estate a ritmo di musica! Ad animare il pomeriggio il piano bar del figlio di Chiara e Ste- fano, gustandoci un gelato e qualche dolce. Sabato 21 giugno: inaugu- razione della terza casa famiglia di Villa Glori dedicata a Don Luigi Di Le attività a Villa Glori non si fermano mai! E c‟è anche chi pensa già a quel- le per il prossimo anno! A settembre-ottobre, come di consueto, partiranno i pro- getti del nuovo anno socia- le e non bisogna arrivare impreparati! Il tema scelto è "La Chiesa non cresce per proseliti- smo, cresce per attrazione, per testimonianza". L‟idea è quella di coinvolgere tutta la comunità di Villa Glori – operatori, residenti, volontari - per “costruire ponti” con il territorio cir- costante. Ancora una volta si conferma l‟idea e la vo- lontà di aprire le porte delle case famiglia alla città. Un‟esperienza che è già in atto con tante forme di col- laborazione che vogliamo rendere sempre più “stringenti”. In cantiere ci sono tante altre attività. Ecco che cosa bolle in pentola per il mese di giugno. Liegro. Presenti anche Don Enrico Feroci e le autorità locali. Dopo due anni di ri- chiesta di autorizzazioni e dopo quasi un anno dall‟ini- zio dei lavori, la ristruttura- zione del Padiglione sta ter- minando! La struttura potrà accogliere otto persone, è nuova e funzionale. Ma non è tutto. Sempre quel sabato ci sarà l'apertura della Cappelli- na dedicata a San Damiano. Infine si scoprirà una targa con la data di inizio lavori per il nuovo centro diurno rivolto ai malati di Alzhei- mer. SEMPRE IN MOVIMENTO Un grande traguardo si avvicina: l’apertura della terza casa famiglia I coniugi fiamminghi De Veuster hanno otto figli. Due diverranno suore e due preti dei Sacri Cuori di Gesù e Maria, detti anche Società del Picpus, dalla via di Parigi dove è nata la congregazione. Giuseppe, penultimo degli otto, nato il 3 gennaio 1840, è destinato ad aiutare il padre, ma a 19 anni entra anche lui al Picpus prendendo il nome di fratel Damiano. Nell'istituto c'è anche suo fratello Pamphile: ordinato prete nel 1863, non va in missione perché malato e allora Damiano parte al suo posto anche se non è ancora sacerdote. Destinazione le Isole Sandwich, che più tardi si chiameranno Hawaii. Qui com- pleta gli studi e diventa sacerdote nel 1864 e lavora nell'isola principale, Hawaii. Nel 1873 va nell'isola lazzaretto di Molokai, dove il governo confina i malati di lebbra e vi resterà per sempre. Nel 1885 viene contagiato. Muore dopo un mese e solo nel 1936 il suo corpo verrà riportato in Belgio. Giovanni Paolo II lo ha beatificato a Bruxelles nel 1995, mentre Benedetto XVI lo ha canonizzato in Piazza San Pietro l'11 ottobre 2009. SAN DAMIANO In questo numero: Roma, GIUGNO 2014 ANNO III, numero 2 Pag.1 CARITAS DIOCESANA di ROMA Case Famiglia di “Villa Glori” V.le di Villa Glori, 27 - ROMA Tel. &Fax 06 8070539 Mail: cf.villaglori@caritasroma Sempre in movimento Giorni di preghira…..pag.2 Mia moglie aveva ragione……………………pag.4 Benvenuti e in bocca al lupo………pag.5 Cinema ma non solo……………pag 6

Roma, GIUGNO 2014 ANNO III, numero 2 In questo numero · lontà di aprire le porte delle ... Due diverranno suore e due preti dei Sacri Cuori di Gesù e Maria, ... dalla via di Parigi

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Page 1: Roma, GIUGNO 2014 ANNO III, numero 2 In questo numero · lontà di aprire le porte delle ... Due diverranno suore e due preti dei Sacri Cuori di Gesù e Maria, ... dalla via di Parigi

Domenica 8 giugno: un

gruppo di volontari e di

studenti coordinati da Ro-

berto porta i residenti alla

cittadella della carità di

Santa Giacinta per presta-

re servizio mensa.

Sabato 14 giugno: dalle 17

Festa dell'Estate a ritmo di

musica! Ad animare il

pomeriggio il piano bar

del figlio di Chiara e Ste-

fano, gustandoci un gelato

e qualche dolce.

Sabato 21 giugno: inaugu-

razione della terza casa

famiglia di Villa Glori

dedicata a Don Luigi Di

Le attività a Villa Glori

non si fermano mai! E c‟è

anche chi pensa già a quel-

le per il prossimo anno! A

settembre-ottobre, come di

consueto, partiranno i pro-

getti del nuovo anno socia-

le e non bisogna arrivare

impreparati!

Il tema scelto è "La Chiesa

non cresce per proseliti-

smo, cresce per attrazione,

per testimonianza". L‟idea

è quella di coinvolgere

tutta la comunità di Villa

Glori – operatori, residenti,

volontari - per “costruire

ponti” con il territorio cir-

costante. Ancora una volta

si conferma l‟idea e la vo-

lontà di aprire le porte delle

case famiglia alla città.

Un‟esperienza che è già in

atto con tante forme di col-

laborazione che vogliamo

rendere sempre più

“stringenti”.

In cantiere ci sono tante

altre attività. Ecco che cosa

bolle in pentola per il mese

di giugno.

Liegro. Presenti anche Don

Enrico Feroci e le autorità

locali. Dopo due anni di ri-

chiesta di autorizzazioni e

dopo quasi un anno dall‟ini-

zio dei lavori, la ristruttura-

zione del Padiglione sta ter-

minando! La struttura potrà

accogliere otto persone, è

nuova e funzionale. Ma non è

tutto. Sempre quel sabato ci

sarà l'apertura della Cappelli-

na dedicata a San Damiano.

Infine si scoprirà una targa

con la data di inizio lavori

per il nuovo centro diurno

rivolto ai malati di Alzhei-

mer.

SEMPRE IN MOVIMENTO Un grande traguardo si avvicina: l’apertura della terza casa famiglia

I coniugi fiamminghi De Veuster hanno otto figli. Due diverranno suore e due

preti dei Sacri Cuori di Gesù e Maria, detti anche Società del Picpus, dalla via di

Parigi dove è nata la congregazione. Giuseppe, penultimo degli otto, nato il 3

gennaio 1840, è destinato ad aiutare il padre, ma a 19 anni entra anche lui al Picpus prendendo il nome di fratel Damiano.

Nell'istituto c'è anche suo fratello Pamphile: ordinato prete nel 1863, non va in missione perché malato e allora Damiano parte

al suo posto anche se non è ancora sacerdote. Destinazione le Isole Sandwich, che più tardi si chiameranno Hawaii. Qui com-

pleta gli studi e diventa sacerdote nel 1864 e lavora nell'isola principale, Hawaii. Nel 1873 va nell'isola lazzaretto di Molokai,

dove il governo confina i malati di lebbra e vi resterà per sempre. Nel 1885 viene contagiato. Muore dopo un mese e solo nel

1936 il suo corpo verrà riportato in Belgio. Giovanni Paolo II lo ha beatificato a Bruxelles nel 1995, mentre Benedetto XVI lo

ha canonizzato in Piazza San Pietro l'11 ottobre 2009.

SAN DAMIANO

In questo numero: Roma, GIUGNO 2014 ANNO III, numero 2

Pag.1

CARITAS DIOCESANA di ROMA Case Famiglia di “Villa Glori”

V.le di Villa Glori, 27 - ROMA Tel. &Fax 06 8070539

Mail: cf.villaglori@caritasroma

Sempre in

movimento

Giorni di preghira…..pag.2

Mia moglie aveva

ragione……………………pag.4

Benvenuti e

in bocca al lupo………pag.5

Cinema

ma non solo……………pag 6

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SI VA IN SCENA S i a l z a i l s i p a r i o s u l n u o v o s p e t t a c o l o

Roma, GIUGNO 2014 ANNO III, numero 2

Pag.2

GIORNI DI PREGHIERA E DI FESTA

La comunità di Villa

Glori ha vissuto insie-

me i riti della Settimana

Santa.

11 aprile – Come di

consueto si è tenuta nel

parco di Villa Glori la

Via Crucis cui ha parte-

cipato anche la comuni-

tà locale.

21 aprile – Come da tradizione a Pasquetta una giornata insieme all’insegna dell’allegria.

Niente gita fuori porta ma un pranzo in giardino, con grigliata, divertimento e relax. E, ovvia-

mente, complimenti ai cuochi!

17 aprile –Si è celebrata la Santa Messa con la lavanda

dei piedi. A seguire anche quest‟anno è stata organizza-

ta la Cena ebraica.

18 aprile - Venerdì santo: Riti della lettura della Passio-

ne, dell‟Adorazione della Croce e della Comunione.

20 aprile - Domenica di Pasqua: Santa Messa della

Resurrezione.

CARITAS DIOCESANA di ROMA Case Famiglia di “Villa Glori”

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Pag.3

E poi sono arrivati i “ponti” del 25

aprile e del primo maggio, con tante

occasioni di divertimento e condivi-

sione.

25 aprile – Festa della liberazione e

compleanno di Karim: quale modo

migliore per festeggiare questa dupli-

ce ricorrenza di una bella (e buona)

braciolata all‟aperto?

25 aprile – Ancora auguri al no-

stro residente con un anno in più

ma sempre bello e simpatico!

1 maggio - Inizia il mese dedicato alla Madonna.

Giovedì mattina si è recitato il rosario insieme a

padre Giampaolo. Poi un pranzo in giardino per

ricordare l‟inizio del mese mariano e stare un po‟

insieme in armonia. Alla preghiera ovviamente si

è unito un po‟ di riposo per tutti i lavoratori!

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MIA MOGLIE AVEVA RAGIONE … ancora una volta…..

di Stefano

Roma, GIUGNO 2014 ANNO III, numero 2

CARITAS DIOCESANA di ROMA Case Famiglia di “Villa Glori”

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Mail: cf.villaglori@caritasroma

Pag.4

La scelta di venire a Villa

Glori l'ha fatta mia moglie

Chiara. E io non ero poi

così d'accordo. Già non ero

stato tanto d'accordo sull'i-

scriverci al corso della

Caritas. Con la Caritas noi

già lavoravamo, come vo-

lontari, alla mensa di colle

Oppio e, ogni tanto, come

animatori per i bambini

della “Casa di Cristian”. In

più avevamo diversi impe-

gni di volontariato in par-

rocchia (doposcuola per i

figli di immigrati, assisten-

za ad una signora di 90

anni e a sua figlia con pro-

blemi psichiatrici). Per me

era già più che sufficiente.

Ma Chiara è inarrestabile e

io, dopo quasi 43 anni che

stiamo insieme e 36 che

siano sposati, ho imparato

che bisogna andarle dietro

perché poi la ragione ce

l'ha quasi sempre lei.

E così abbiamo fatto tutto

il corso e, al momento di

scegliere, abbiamo messo

come prima opzione Villa

Glori. Perché? Perché la

signora che è venuta a illu-

strarci il servizio è stata

molto convincente e ha

detto chiaramente che i

volontari servivano come il

pane. E allora, se devi fare

un servizio è meglio farlo

dove ce n'è bisogno.

E così siamo arrivati qui,

un po' spaesati, all'inizio.

Anzi, molto spaesati. Per-

ché quando arrivi non sai

bene come muoverti, cosa

fare e cosa non fare, cosa

dire e cosa non dire, cosa

chiedere e cosa non chie-

dere. Io e Chiara abbiamo

parlato tra di noi, dei nostri

dubbi, delle nostre paure,

delle nostre incertezze. E

abbiamo scelto la strada

dell'ascolto e dell'attesa, del

venire a villa Glori e cercare

di prendere le misure a poco

a poco, fino a diventare, se

possibile, da oggetti ancora

quasi estranei persone in

sintonia con le case-famiglia,

i loro abitanti, gli altri volon-

tari, gli operatori.

E così, a poco a poco, dopo

qualche piccola esperienza

nel laboratorio artigianale,

dopo qualche volta in cui

siamo rimasti a pranzo, dopo

la presenza sempre più fre-

quente alla messa pomeridia-

na del sabato, dopo anche

qualche passo falso, abbiamo

cominciato a capire che

cos'era Villa Glori e soprat-

tutto a conoscere le persone,

a superare le difficoltà inizia-

li, a diventare capaci di par-

lare e di ascoltare, di parteci-

pare più attivamente, di pren-

dere anche qualche iniziati-

va.

E così siamo diventati, pen-

so, amici quasi di tutti, siamo

andati insieme in pizzeria per

festeggiare qualche com-

pleanno, siamo andati insie-

me al cinema in gruppi a

volte piccoli a volte numero-

si, siamo andati anche al mu-

seo Maxxi con le sue interes-

santi e curiose sculture e

architetture, abbiamo accom-

pagnato fuori alcuni amici,

singolarmente, per impegni

diversi, abbiamo partecipato

alle varie iniziative organiz-

zate, come il Carnevale, co-

me la Giornata della Memo-

ria, come l'8 marzo, come la

cena ebraica, come la bracio-

lata all'aperto.

E così siamo diventati davve-

ro volontari e non più oggetti

estranei, tanto che qualcuno

ha avuto l'idea di mandare

proprio noi a spiegare cosa si

fa a Villa Glori al nuovo

corso per volontari della Ca-

ritas. Io e Chiara abbiamo

provato a dire che qui i vo-

lontari servono come il pane,

sperando di convincere qual-

cuno a fare quello che aveva-

mo fatto noi.

E così, dopo una lunga serie

di “e così”, Villa Glori è di-

ventata ormai la nostra prin-

cipale attività di volontariato,

anche se gli altri impegni

non li abbiamo lasciati.

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BENVENUTI E IN BOCCA AL LUPO

di Claudia

Roma, GIUGNO 2014 ANNO III, numero 2

CARITAS DIOCESANA di ROMA Case Famiglia di “Villa Glori”

V.le di Villa Glori, 27 - ROMA Tel. &Fax 06 8070539

Mail: cf.villaglori@caritasroma

Pag.5

Un grazie a Felice, Marco,

Edoardo, Patrizia, Emanuela, Eli-

sabetta e Maria Adelaide per aver

scelto di fare il loro servizio a Vil-

la Glori. Diamo loro il benvenuto

certi che si integreranno presto e

troveranno il modo di essere utili,

collaborare con la casa ma anche,

perché no? Di divertirsi insieme a

noi!

Il ruolo dei volontari è sostanzial-

mente quello di stabilire un rappor-

to di amicizia con i residenti e di

essere motore propulsore di inizia-

tive per animare la vita dei nostri amici, come faremmo con le persone care nelle nostre

vite quotidiane. Starà a noi “inventarci”, sempre in raccordo con i coordinatori delle case e

gli operatori, iniziative di vita sociale per rendere vivo il contatto tra residenti, noi e la città

perché Villa Glori non deve rimanere chiusa dentro se stessa ed è per questo che la nostra

presenza è fondamentale, come cerniera tra la Casa Famiglia e il territorio. È quindi una

bella avventura e vi facciamo un grandissimo in bocca al lupo!

È importantissimo non partire “da soli” ma confrontandosi passo per passo con gli altri

volontari, perché è normale che all‟inizio le idee non siano chiarissime! Il gruppo di volon-

tari “veterani” è a disposizione e farà del proprio meglio per affiancarvi e condividere que-

sta nuova avventura insieme.

CHE SCATOLE !

Anche le case famiglia di Villa Glori hanno partecipato alla raccolta alimentare Caritas-

Simply che si è svolta il 5 aprile in 50 supermercati di Roma e ha visto impegnati quasi

400 volontari. Il risultato? Oltre 32 tonnellate di merci racchiuse in 2.317 scatoloni! In par-

ticolare sono a disposizione dell‟Emporio della solidarietà 492 scatoloni di pasta e riso,

275 di zucchero, 204 di pannolini, 202 di olio, 139 scatoloni di tonno: sono i prodotti mag-

giormente donati assieme a legumi, carne in scatola, prodotti per l‟igiene e per l‟infanzia,

biscotti, latte, caffè.

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CINEMA… MA NON SOLO

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Una rassegna cinematografica per

confrontarsi sui temi dell‟immigrazio-

ne e dell‟accoglienza. A organizzarla

le case famiglia di Villa Glori, le strut-

ture della Caritas che a Roma accolgo-

no i malati di Aids. Si parte venerdì 16

maggio alle 20 con il documentario

“Classi aperte” di Renato Verdecchi, a

seguire proiezione del film “Cose

dell'altro mondo” di Francesco Patier-

no con l‟intervento di Manuela Pine-

schi, segretario generale dell‟Accade-

mia del Cinema Italiano.

Può il cinema aiutare a riflettere su un tema come quello dell'accoglienza e del rapporto tra

culture? “Noi pensiamo di sì, e non per caso – dicono gli organizzatori -. In vari modi e per

strade diverse, la Caritas Diocesana di Roma affronta ogni giorno questa realtà con i servizi

di accoglienza e sostegno ai cittadini stranieri. Il cinema fornisce l'opportunità di parlare in

veste di spettatori, di educatori, di volontari. Può anche suggerire parole nuove, nuove stra-

de da intraprendere o semplici pensieri diversi che nella diversità si alimentano”. Il 30

maggio è stata la volta del film “Villaggio di cartone” di Ermanno Olmi. Sono intervenuti

Elisabetta Olmi (produttore), Samuel Leon Leroy e Fernando Chiranda (attori). Per finire il

6 giugno è stato proiettato “La - Bas” di Guido Lombardi. Presente il produttore Gaetano

Di Vaio.

“IL PONTE MAGICO”

di Federica

La prima volta che sono salita sul palco ho pensato:

“Ma chi me lo ha fatto fare?” Poi ho respirato, ho cer-

cato di sentire le singole parti del mio corpo, ho guar-

dato nel vuoto e ho pronunciato il mio nome e una

brevissima presentazione di me. Una trentina di parole

in tutto. Facile? Per niente! Poi il maestro Antonio

Lauritano mi ha dato qualche consiglio, ho cercato di

“sciogliermi” un po‟ e ho pensato: “Quasi, quasi torno

anche la prossima settimana!” Ed è così che ho inizia-

to a partecipare al laboratorio di teatro che da giugno

si tiene a Villa Glori con grande partecipazione dei

residenti. A organizzarlo è l‟associazione „Il Ponte

Magico‟ che si distingue per l‟impegno nella preven-

zione e nella lotta al disagio, nel rinserimento sociale e

nella diffusione culturale. L‟idea è quella di usare il

teatro come strumento di “recupero” e di crescita. Il

laboratorio si tiene ogni martedì dalle 20 alle 22 e coinvolge un gruppo eterogeneo cui

partecipano ex detenuti, professionisti del settore, residenti e volontari di Villa Glori.

Un primo “assaggio” del nostro lavoro sarà presentato a settembre nel corso di un evento

pubblico.

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