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Roma San Pietro
Il più piccolo stato indipendente del mondo sia in termini di numero di abitanti che di estensione territoriale
Eretta dall’imperatore Costantino tra il 318 e il322 sul luogo del martirio di san Pietro nel circodi Nerone, fu distrutta per far posto all’odiernacattedrale. Dall’atrio, attraverso il nartece, sipassava alla navata centrale fiancheggiata dadue navate laterali. Al di là si trovava ilpresbiterio e l’abside semicircolare.
La basilica di San Pietro fu il risultato del lavoro di molti artisti sotto la direzione di moltipapi nel corso di 120 anni. Nacque come desiderio di papa Giulio II di farsi erigere unmonumento funerario. Questo papa fu una personalità notevole, con grandi ambizioniper il Papato per la Chiesa e per l’Italia, così all’inizio il suo progetto personale si tramutòin una radicale demolizione della vecchia basilica, al fine di costruire un monumento cheinsieme celebrasse il potere papale e la religione cristiana.
Da un concorso scaturirono diversi progetti e alla fine vennescelto quello del Bramante. Nel 1506venne posta la primapietra della chiesa del Bramante con pianta a croce greca conquattro bracci di uguale lunghezza, absidati all’interno esquadrati all’esterno e una grande cupola al centro. Unastruttura geometrica e regolare, compresa in un quadrato.
Alla morte di Giulio II e di Bramante altri architetti,chiamati da papa Leone X, subentrarono alla costruzionedella "fabbrica" tra cui Raffaello che volle tornare allapianta basilicale. Il progetto prevedeva tre navate e, aconclusione di quella centrale e dei bracci minori treabsidi fornite di deambulatori.
Quando subentrò Michelangelo allora settantenne ritornò alprogetto a croce greca, rafforzò i pilastri, ridisegnò lecappelle e le absidi circostanti.Progettò la costruzione della grande cupola il cui tamburo futerminato prima della sua morte avvenuta nel 1564.
Il Vignola vi aggiunse le cupole Laterali che in pratica non sipossono apprezzare da quando Carlo Maderna allungò lanavata fino a formare una croce latina e aggiunse la gigantescafacciata (1606-12).
La piazza
Il sagrato
La basilica
La facciata, eretta da Carlo Maderno nel 1607-1614 è preceduta da una scalinata a tre ripianirealizzata da Gian Lorenzo Bernini con ai lati le colossali statue di San Paolo e San Pietro. Essa constadi una serie di colonne emergenti dalla massa muraria al di sopra delle quali si trova un cornicione nelquale è scolpito il nome del papa Paolo V. Tale ripartizione architettonica include, in basso un porticocentrale e due arcate alle estremità e in alto nove balconi. Da quello centrale, che è il più grande,detto Loggia delle Benedizioni si affaccia il Papa per impartire ai fedeli riuniti sulla piazza lebenedizioni solenni e viene annunciata l’elezione del pontefice. La facciata termina con un grandeattico ripartito da lesene e coronato da una balaustrata su cui si profilano le 13 statue del Redentore,del Battista e degli apostoli, ad esclusione di S. Pietro; ai lati si trovano due orologi. La Porta Santa,che si apre soltanto negli anni giubilari, è l’ultima a destra ed è ornata da scene del Vecchio e NuovoTestamento.
scalinata
L'atrio è fiancheggiato da due statueequestri: Carlo Magno a sinistra e, sullato opposto, Costantino, creata dalBernini nel 1670 e che sottolineal'ingresso ai Palazzi Vaticani attraverso laScala Regia.
Il portico ha cinque porte per l’accesso alla Basilica, la porta più
a destra è la Porta Santa, realizzata in bronzo nel 1950 e donata
a papa Pio XII. Questa porta, ornata da scene del Vecchio e
Nuovo Testamento, ha la particolarità di essere aperta solo
durante l’Anno Santo del Giubileo.
Varcato il cancello centrale, si accede ad un portico che si estende per tutta la larghezza della facciata e, corrispondente all'antico vestibolo delle prime basiliche cristiane, ha cinque porte per l’accesso alla Basilica.
Sulla parete sopra l'accesso principalealla basilica è riportato un importanteframmento del mosaico della Navicelladegli Apostoli, eseguito da Giotto per laprimitiva Basilica.La Navicella mostra la scena delvangelo di Matteo in cui S. Pietro,camminando sulle acque, va incontro aCristo.
Appena si entra, colpisce l’imponenza, lagrandezza e lo splendore del grandiosoedificio che lascia letteralmente senza fiato.L’immensità degli spazi è talmente vasta da farperdere il senso delle proporzioni.Ci sono 46 altari, 233 finestre. Nel passato lacupola, la facciata e il colonnato venivanoilluminati da 5200 lumi.
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Carlo Magno CostantinoPorta Santa
Transetto Transetto
Navicella degli apostoli
Pietà
Cattedra
di S. Pietro
Baldacchino
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Deambulatorio
Cappella del
Santissimo
Sacramento
Battistero
Cappella Clementina
Altare
Immacolata
Concezione
Cappella del coro
Portico
Cappella Gregoriana
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Ha una pianta a croce latina, lungainternamente 187,36 metri e larga,compresi i transetti, 140 metri;mentre la lunghezza esterna totale,compreso il portico, è di 213 metri.La navata principale è larga 26 metrie alta 45. E’ formata da 4 immensecampate; il transetto largo 154 metri;
il diametro della cupola è di 42 metri.
lo spazio potrebbe contenere60mila persone.
La navata centrale, larga 26 metri per un’altezza di circa 45 metri, si presenta con lesene corinzie addossate a pilastri, fra i quali si aprono le arcate di accesso alle navate minori e alle cappelle laterali. Sopra la trabeazione si incurva l’enorme volta a botte cassettonata.
Al termine della navata centrale c’è la statua bronzea di San Pietro, seduto su una cattedra marmorea; è vestito con il pallio filosofico: la mano sinistra stretta al petto impugna le chiavi, la destra è sollevata nel gesto della benedizione.Il piede destro sporge dalla base, consumato dal bacio dei fedeli.
In posizione centrale si trova, secondo la
tradizione, la tomba di San Pietro, posta
sotto l’altare papale; quest’ultimo è
coperto dal baldacchino di San Pietro,
capolavoro in bronzo a pianta quadrata
con un’altezza di 30 metri realizzato da
Gian Lorenzo Bernini su incarico
di Urbano VIII.
Nelle quattro nicchie alla base dei
pilastri della cupola si trovano le
sculture ordinate da Urbano VIII
relative alla passione di Cristo: sono
San Longino di Gian Lorenzo Bernini,
Sant'Elena, Santa Veronica, ed infine
Sant'Andrea.
Sant’Elena, madre diCostantino che portò lacroce e i chiodi a Roma
Santa Veronica, asciugòil volto di Cristo lungo il Calvario
Sant’Andrea, fratellodi Pietro, martirizzatotramite crocifissione
San Longino, il soldato
che colpì con la lancia
Cristo al costato
La Pietà Vaticana è stata realizzata da MichelangeloBuonarroti tra il 1498 e il 1499, durante il suo primogiorno romano .Essa era stata commissionata dal cardinale franceseBilhéres de Lagraulas per la Chiesa di Santa Petronillama alla fine venne portata nella Basilica di San Pietro.L’artista che aveva solo 24 anni la scolpì nello arco diun anno.
L'artista si recò a Carrara per scegliere personalmente il blocco di marmo a cui poiavrebbe preso forma questa scultura: Michelangelo non si fidava di nessuno e tendevaperciò a rifiutare ogni collaborazione da parte di aiutanti ed apprendisti. Il trasportodel marmo richiese nove mesi.La scultura rappresenta la Vergine seduta su una piccola roccia, che simboleggia ilmonte Calvario, sul quale Cristo venne crocifisso, ha sulle ginocchia il corpo privo divita di suo figlio.La mano sinistra della Vergine è rivolta verso l’alto come in una dolorosarassegnazione intensificata dal suo sguardo abbassato.
Dimensioni 174×195×69 cm
Michelangelo stravolse la tradizionale iconografia cherappresentava la Vergine anziana con il volto straziatodal dolore (compianto sul Cristo morto ) e rappresentòla Vergine con un bel volto giovane perché, secondol’artista, l'anima umana rappresentata nella Pietà dallaMadonna a differenza della carne non è soggetta adecadenza se sgombra dai peccati.
La struttura formale dell'opera sembra alluderead una piramide, al vertice troviamo il capo dellaVergine, un ampio mantello con numerosepieghe si allarga a formare la base della piramidee offre sostegno al corpo del Cristo .Nonostante questa sia una scultura a tuttotondoè fatta per essere vista di fronte, poiché essa"emerge" dalla parete come un altissimo rilievo,sola e maestosa, a dispetto delle sue dimensioniridotte. È anche l'unica opera da lui firmata, sullafascia a tracolla che regge il manto della Verginesi legge: "Lo fece il fiorentino MichelangeloBuonarroti".
Protagonista di questa Pietà è la bellezza assoluta, eterna, sublime.
Il 21 maggio 1972 un giovane ungherese,eludendo la sorveglianza, riuscì a colpire conun martello l ‘opera di Michelangelo . La Pietàsubì dei danni molto seri, soprattutto sullaVergine: i colpi di martello avevano staccatouna cinquantina di frammenti, spaccando ilbraccio sinistro e frantumando il gomito,mentre sul volto il naso era stato quasidistrutto, come anche le palpebre. Grazie a undelicato restauro oggi l’opera Michelangelescasi può ammirare da una parete di cristalloantiproiettile.
Il baldacchino è poggiato su quattro giganteschi basamentidi marmi colorati dai quali partono quattro colonne tortilidecorate con bronzo e oro.È alto ventotto metri e mezzo ed è a pianta quadrata,decorato con viticci, api e putti e coronato da imponenticapitelli compositi.
Il Baldacchino è stato progettatoda Bernini a soli 25 anni.Fu commissionato da papa UrbanoVIII e realizzato dal 1624 al 1633.Per i cristiani ha un grandesignificato perché si trova sopratomba di San Pietro, e sotto lacupola di Michelangelo.
Gian Lorenzo Bernini
Urbano VIII Tortile: Termine usato in riferimento a ciò che si avvolge a spirale.
Capitello composito formatoda foglie di acanto e volute
sezioni superiori decoratecon rami di ulivo, popolateda putti, lucertole e apisvolazzanti, simbolo dei Barberini
sezione inferiorecon scanalature elicoidali
Ogni basamento ha due stemmi scolpitisui lati esterni. Ogni stemma presentauno scudo araldico con tre api, simbolodei Barberini.Sopra lo scudo c’è la tiara sotto la qualesono scolpite le chiavi incrociate. Sottole chiavi si affaccia una piccola testa.Sotto lo scudo invece si trova unmascherone. Ciò che cambia tra unostemma e l’altro è la testa e ilmascherone. Sette teste sono di donna,mentre una è di un ridente bambinoriccioluto.
La trabeazione concava verso l’interno,appare leggera e preziosa e, puressendo anch’essa in bronzo dorato,imita i pendoni di un baldacchino intessuto.La copertura è frutto della felicecollaborazione, purtroppo mai piùripetutasi, con Francesco Borromini.
Dai quattro angoli della trabeazione si elevano quattro grandi volute sagomate a dorso didelfino , alle spalle di quattro angeli colossali, che si congiungono verso il centro,sorreggendo un elemento di raccordo sul quale poggia un grande globo dorato chesostiene una croce.Voluta: elemento decorativo architettonico costruito da una spirale avvolta su un nucleocentrale.
L'altare della Cattedra di San Pietro sullo
sfondo del Baldacchino è un altro capolavoro
in bronzo di Bernini, terminato nel 1666
con Alessandro VII. Da una finestra ovale
chiusa con una lastra di alabastro, al centro
della quale c'è la colomba dello Spirito Santo,
partono raggi che definiscono dodici settori,
uno in corrispondenza di ciascun Apostolo.
Colomba dello Spirito Santo
La cattedra che sembra galleggiare senza peso
su nuvole di stucco dorato, è costruita in
bronzo dorato, alta 7 metri ed è sorretta da
quattro dottori della Chiesa, sul davanti sono
Sant'Ambrogio, a sinistra e Sant'Agostino per la
chiesa latina. dietro, Sant'Atanasio, a sinistra e
San Giovanni Crisostomo per la chiesa greca.
Intorno ad essa una nube di angeli sormontanola Cattedra di San Pietro che conserva un tronodi legno, ritenuto la cattedra del santo, ma inrealtà donato al papa nel 875 del re franceseCarlo il Calvo.
Nube di angeli
I Dottori della chiesa
La Cattedra
ll trono di Carlo il Calvo
poi identificato con la cattedra di San Pietro
La Cupola è uno dei simbolidella Basilica di San Pietro edi Roma. Il basamento è suddivisoda 16 contrafforti, con colonnebinate di ordine corinzio, tra i qualisi aprono i finestroni rettangolari atimpano alternativamente curvilineoe triangolare, dall’attico del tamburosi slancia la calotta a doppio guscioessa è suddivisa in sedici spicchi contre ordini di finestre con ricchecornici; la lanterna, alta sulla suasommità 17 metri ritmata da coppiedi colonne, termina con unacopertura cuspidata che con la sferadi bronzo e la croce ne slancianoverso l’alto l’intera struttura. Ai latiemergono due cupole minoripuramente decorative, sormontantile cappelle Gregoriana e Clementina.
LE MISURE DELLA CUPOLA
Altezza esterna (dal piano stradale alla sommità della croce): m 133,30;Altezza interna(dal pavimento alla volta della lanterna): m 117,57;Diametro esterno: m 58,90Diametro interno: m 41,50
calotta
tamburo
lanterna
cuspide
La cupola è impostata su quattro
grandiose arcate voltate su altrettanti
pilastri a sezione pentagonale.
All’imposta della cupola si leva il
tamburo sopra cui si incurva la calotta.
Le decorazioni interne in mosaico
furono realizzate tra il 1603 e il 1613
per volontà di Clemente VIII su cartoni
di Giuseppe Cesari, detto Cavalier
d’Arpino, e Giovanni De Vecchi,
rappresenta scene del Cristo, degli
apostoli ed alcuni busti di papi e santi.Alla base della cupola si trova l’iscrizione in latino che recita: "Tu sei Pietro, e su
questa pietra edificherò la mia Chiesa e a te darò le chiavi del regno dei cieli". Per
raggiungere la cupola è presente una scalinata che conta 537 gradini.
Nel 1656 Bernini riceve da papa
Alessandro VII l’incarico di realizzare per
la basilica di San Pietro una grande piazza,
che assolva il compito di costituire un
ingresso maestoso alla chiesa e di offrire
accoglienza e riparo alle masse di fedeli.
L’architetto progetta un spazio dalle
dimensioni imponenti formato da due
parti distinte: la piazza ellittica di 240
metri di larghezza, formata da due braccia
semicircolari di colonne – metafora
dell’abbraccio della Chiesa di Roma - e la
piazza trapezoidale, che con leggera
pendenza collega l’ellisse alla basilica
tramite due gallerie più basse e divergenti
che si uniscono agli estremi della facciata
restringendola e facendola apparire più
stretta e più alta di quanto in realtà non
sia.
Il gigantesco colonnato è costituito da una
quadruplice fila di 284 colonne in stile
dorico e 88 pilastri, coronato da 162 statue
di santi (alte oltre tre metri, opera di allievi
del Bernini), che conferiscono un'immagine
monumentale alla piazza e la raccordano
idealmente con le statue poste sulla
balaustra della facciata del Maderno.
Sull’asse longitudinale dell’ellisse vi sono
due punti, indicati da due pietre circolari
sulla piazza, che rappresentano i due centri
dei cerchi che compongono l’ellisse, in cui il
colonnato appare costruito non da quattro
ma da una sola fila di colonne.
Il centro dell'ellisse é occupato da un obeliscoegizio, che, compresa la sua base e la crocesulla sommità, é alto quaranta metri. L'obelisco,che risale al XIII secolo a.C., venne portato aRoma nel I secolo per essere eretto nel Circo diNerone, e poi spostato nella sua sede attualenel 1585 da Papa Sisto V. L’obelisco é di granitorosso, realizzato in un unico blocco e il solo anon avere iscrizioni geroglifiche, ma caratterilatini. Ai lati dell'obelisco, nei punti focalidell'ellisse, sono collocate due fontanedisegnate rispettivamente da Carlo Maderno(1613) e da Carlo Fontana (1677).
Ai tempi di Bernini non esisteva Via della Conciliazione (inaugurata nel 1950), ma al suo
posto vi erano dei palazzi medievali, i cosiddetti Borghi Vecchi. In questo modo si
accedeva alla piazza da due vie anguste e chiuse da alti palazzi, e quindi l'effetto che si
otteneva "sbucando" sulla piazza era decisamente maggiore di quanto avviene oggi,
quando la Basilica ed il Cupolone vengono avvistati già da lunga distanza.
II colonnato del Bernini doveva servire proprio ad accompagnare lo sguardo dello
spettatore alla magnificenza della Basilica di San Pietro e ad esaltare l'imponenza della
Cupola di Michelangelo, grazie al contrasto particolare provocato dall'entrata
trapezoidale che amplia la prospettiva.
Gli autori:
Classe IIA: Enrichi Francesco, Iafrati Stefano e Peticca
Giorgio
Classe IIB: Bracciale Joele, Di Cocco Matteo, Gennari
Lucrezia, Iafrate Stefano, Fareh Fatima, Favoriti
Martina, Marziani Sara, Meo Jacopo, Venditti Sofia e
Vitale Serena
Classe IID: Caldaroni Francesca, Carini Alessia, Ciccarelli
Manuel, Cipriani Melania, Morini Martina, Pacifici
Alessia, Perna Lorenzo, Santangeli Francesco e
Zaccardelli Mariasole