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Romanticismo Secondo Goethe, classico è colui che ha la sensazione di vivere sotto lo stesso sole che illuminò e riscaldò Omero, romantico era al contrario colui che avvertiva un passato profondamente diverso dal presente e un futuro come assoluto mistero, che cioè concepiva la vita come divenire. Sturm und drang (Tempesta e impeto)

Romanticismo - iiscarducci.gov.it · Il Viandante sul mare di nebbia, 1818 (98,4×74,8 cm) Sublime (“il terrore è il principio regolatore del sublime”. E. Burke) Il viandante

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Romanticismo

Secondo Goethe,

classico è colui che ha la sensazione di vivere sotto lo stesso sole che illuminò e riscaldò Omero,

romantico era al contrario colui che avvertiva un passato profondamente diverso dal presente e un futuro come assoluto mistero, che cioè concepiva la vita come divenire.

Sturm und drang (Tempesta e impeto)

Neoclassicismo RomanticismoNuovo classicismo

Bello ideale

Nobile semplicità e quieta grandezza

Armonia, equilibrio e proporzione

Rispetto di norme

Modello privilegiato nell'arte antica

Dimensione sovratemporale

Temi ripresi dall'antichità

Cosmopolitismo

Fede nella Ragione

Indagine razionale sulla natura usata come scenografia

Romanzesco

Sublime e Pittoresco

Passione e turbamento

Sentimento, soggettività, emozioni intense

Genio individuale (sensibilità artistica)

Ispirazione dall'osservazione diretta della natura

Interesse per la storia contemporanea

Temi ripresi dal Medioevo (Comuni)

Nazionalismi

Fede religiosa e intuizione mistica

Visione soggettiva della natura modificata in base ai propri stati d'animo

Heinrich Füssli, Incubo (Nightmare), 1781 (101,5x127 cm)Heinrich Füssli, Incubo (Nightmare), 1781 (101,5x127 cm)

“La regione più inesplorata all'arte è il sogno e nel sogno affiorano le regioni più inesplorate dell'animo”

Heinrich Füssli, Incubo (Nightmare), 1781 (101,5x127 cm)

“La regione più inesplorata all'arte è il sogno e nel sogno affiorano le regioni più inesplorate dell'animo”

Caspar David Friedrich, Il Viandante sul mare di nebbia,1818(98,4×74,8 cm)

“se sali sulla vetta di un monte e osservi le diverse alture, il corso dei fiumi e ogni altra meraviglia che si offre al tuo sguardo... ti senti smarrito nell'infinità dello spazio, il tuo Io scompare, tu non sei più nulla, Dio è tutto”

Lord Byron

"Sempre caro mi fu quest'ermo colle, e questa siepe, che da tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude."

Leopardi

Caspar David Friedrich, Il Viandante sul mare di nebbia,1818(98,4×74,8 cm)

Sublime (“il terrore è il principio regolatore del sublime”. E. Burke)

Il viandante solitario è il centro focale dell'opera

Personaggio visto di schiena favorisce l'immedesimarsi dell'osservatore nella figura del viandante

Primo piano in controluce

L'artista rielabora frammenti di immagini varie nel suo studio, e NON all'aria aperta

Caspar David Friedrich, Il Viandante sul mare di nebbia,1818(98,4×74,8 cm)

“Chiudi il tuo occhio fisico, al fine di vedere il tuo quadro con l'occhio dello spirito. Poi porta alla luce ciò che hai visto nell'oscurità, affinché la tua visione agisca su altri esseri dall'esterno verso l'interno.”

Caspar David Friedrich

Caspar David Friedrich, Le falesie di Rügen,1818(90×70 cm)

Senso di vertigine

Figure raffigurate di spalle,

fanno parte della natura

luogo di manifestazione del Divino

Caspar David Friedrich, La croce sulla montagna,1808(115×110,5 cm)

Caspar David Friedrich, La croce sulla montagna,1808(115×110,5 cm)

La Croce è elemento di raccordo tra terra (uomo) e cielo (Dio).

Unione del tema della natura con il

tema del sacro

Forte aura sacrale (luce → Dio)

Roccia: simbolo della saldezza

della Fede

Sempreverdi: speranza dell'uomo

Cornice disegnata dall'artista e

realizzata dallo scultore Kuehn

Caspar David Friedrich, Abbazia nel querceto,1809(110,4 ×171 cm)

Caspar David Friedrich, Abbazia nel querceto,1809(110,4 ×171 cm)

Cielo luminoso → forse simbolo della vita ultraterrena

Rovine dell'abbazia → simbolo del tempo che passa

Disfacimento e morte riguarda sia le persone che le cose

Caspar David Friedrich, Abbazia nel querceto,1809

Abbazia cistercense di Eldena

William Turner, Bufera di neve: Annibale e il suo esercito attraversano le Alpi,1812 (144,8×236,2 cm)

Per Kant il Sublime può essere dinamico (espressione della potenza annientatrice della natura) e matematico (che nasce dalla contemplazione della natura immensamente grande)

William Turner, La Tempesta di neve,1842(98,4×74,8 cm)

William Turner, La Tempesta,1842(91,4 x 121,9 cm)

Abolizione del disegno, per privilegiare gli effetti di luce e colore: le forme sono sfocate, fino a dissolversi.

Il colore è steso con

pennellate rapide.

Vascello rappresenta l'Umanità e

i suoi inutili sforzi a contrastare le forze della Natura

William Turner, Tramonto,1830-35(66,7 x 81,9 cm)

Astrazione quasi totale

Forme sono sparite

Terra e cielo resi

con macchie di

colore

Modernissime

sperimentazioni

cromatiche

William Turner, L'abbazia di Tintern,1794(35,9 x 25 cm)

A 24 anni è accettato da scuola

d'arte della Royal Academy dove

studia anche la prospettiva

John Constable, Mulino di Flatford, 1817(101,5 x 127 cm)

John Constable, Mulino di Flatford, 1817 (101,5 x 127 cm)

Pittoresco

Studi dal vivo

Colore locale

evoca

dolci malinconie

e assorte introspezioni

dipingere gli oggetti

come appaiono

alla luce naturale

Natura indagata con attenzione e coinvolgimento

Paesaggio pervaso da lirismo emozionale

John Constable, Mulino di Flatford, 1817 (101,5 x 127 cm)

Scena contadina ha la stessa dignità di grande evento storico

John Constable, Mulino di Flatford, 1817 (101,5 x 127 cm)

John Constable, Studio di cirri e nuvole, ca. 1822 (11,4 x 17,8 cm)

“È molto difficile indicare una categoria di paesaggio in cui il cielo non sia

l'elemento chiave, la misura della bilancia e il principale organo del sentimento”

John Constable