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RossettiBikeNews 2006.3
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Non dimenticheremo mai la chiusura della stagione sulle strade del Giro di Lombardia col passaggio sul Ghisallo carico di storia e l’arrivo sullo splendido lungolago di Como baciato dal sole, pro-prio il giorno dopo l’arrivo pieno di emozioni forti del Campione del Mondo Paolo Bettini…
Queste sono solo alcune del-le storie di strada vissute in questo anno che ci lasciamo alle spalle. E’ queste sono sensazioni stupende che solo la bici può darci: il poterle condividere con degli amici veri magari riviverle con i piedi sotto ad un tavolo è da considerarsi un privilegio che ce le fa gustare ancora di più .
Una cosa sono sicuro resterà per tutti e ce lo porteremo in eredità per il futuro: il bellissimo spirito di gruppo che, se possibile esce ancor più rafforzato dal nostro primo anno. Grazie a tutti, amici miei..
E il 2006, anno primo del Team Rossetti, va in archi-vio. Come ce lo ricordere-mo? Quali fotogrammi ci resteranno impressi nella memoria?
Chi c’era sente ancora il profumo del mare della Ri-viera dei Fiori al debutto assoluto in quel di Sanremo. Bello volare sui Capi, sulla Cipressa, sul Poggio, taglia-re lo storico traguardo di Via Roma, magari al fianco di Ivan Basso.
O magari ci tornerà in men-te l’adrenalina della prima casalinga, la Davide Cassa-ni , dove abbiamo cominciato a “fare della legna”, facendo masticare anaro chi ci a-spettava al varco.
Di certo non dimentichere-mo il ruzzolone dopo 20 chilometri della Selle Ita-lia-Via del Sale. Fantastico il trenino di 7 elementi, un po’ ammaccato sì, ma che ha rimontato più di 1000 posi-zioni! Assente giustificato il solo Gianni che aveva in ser-bo la dedica più importante per il papà che proprio un 1° aprile di qualche anno fa se andò improvvisamente e ora lo segue dall’alto. Altre e-mozioni…
A proposito di trenini come dimenticare quello spetta-colare nella Granfondo di Russi con la Valbura tirata a tutta in bagarre tra “tonni” e altri amici-rivali?
Come dimenticare le salite e qualche crisi sui colli bolo-gnesi o quelli delle Nove Col-li, proporzionali però alla soddisfazione che si prova sempre quando si taglia il traguardo dei Giardini Mar-gherita e sul lungomare di Cesenatico.
Poi le grandi scalate dolomi-tiche, il San Pellegrino (che muro ragazzi), il Fedaia con la sua discesa da 90 all’ora, il “mostro” Manghen della miti-ca Campagnolo, la spettaco-lare ascesa del Pordoi, il Sella, il “severo” Giau alla Maratona delle Dolomiti. Brividi. Come quelli di freddo patiti in giugno alla G.F. di Castrocaro con la pioggia e 2 gradi sul Muraglione.
Magari per i nostri presti-giosi le emozioni più grandi saranno stati i passaggi sul Nevegal e sul Montello nella galoppata della Pinarello di Treviso o l’arrampicata sul S.Giorgio nella durissima 5 Terre. Lì avranno pensato “ce l’ho fatta!” .
Cosa resterà...
O r g a n o
u f f i c i a l e d e l
V e l o c l u b
A c r o p o l i s A SD
D i c e m b r e 2 0 0 6 A n n o 1 — N u m e r o 3 In questo numero:
Cronoscalata Bagno di Ro-
magna—Passo dei Mandrio-
li. Un tuffo in un altro
ciclismo pag.2
Aspettando il Giro di Ro-
magna. La Mediofondo del
Sangiovese pag.4
L’uomo copertina pag.6
La granfondo delle Cinque
Terre pag.6
Como, ultimo spettacolare
traguardo pag.8
La Voce del Gruppo pag.11
Uno sguardo al futuro
pag.15
Colpo di fortuna pag.17
P a g i n a 2
Ogni tanto è piacevole
cimentarsi in prove che
esulano dal nostro modo di
interpretare il ciclismo,
così da un’idea buttata là
da Giorgio, domenica 27
agosto abbiamo deciso di
partecipare alla 4^ edizio-
ne della cronoscalata Ba-
gno di Romagna—Passo dei
Mandrioli organizzata
dalla ASD The Wellness
Bike di S.Piero in Bagno.
Alla fine siamo in 5 su 8 e
approfittiamo dell’occa-
sione per unire all’evento
sportivo anche quello ga-
stronomico: dopo la gara
ci aspetteranno mogli e
figli per un bel pranzetto
al Lago Pontini sopra Ac-
quapartita.
Il maltempo ha provato a
rovinarci la giornata, in-
fatti a Ravenna è solo
brutto ma ancora non pio-
ve, arrivati a Bagno ci
aspetta un vero e proprio
diluvio. Tanto che la par-
tenza della gara viene
posticipata di una mezz'o-
retta a si pensa anche di
non disputarla.
Gironzolando tra il bar
della piazza e i tavolini
fuori sotto gli ombrelloni
ci rendiamo conto che
esiste un mondo ciclistico
completamente diverso
dal nostro. Accanto a
qualche elemento folklori-
stico che non manca mai
(splendido il tipo di mezz’-
età che si scaldava con
vigore sotto l’acquazzone
con una bella sportina di
plastica a far da coprica-
sco), facciamo conoscenza
con gli specialisti del set-
tore. Fisici asciutti, su-
permagri che si contano le
costole, biciclette simili a
piume dove viene limato il
grammo. Ci guardiamo e ci
scappa da ridere: sem-
briamo dei “ciccioni” capi-
tati lì per sbaglio!
Quando il giudice dell’U-
dace dice: “Alle 9,30 si
parte comunque!” ci viene
qualche dubbio: piove for-
te e fa pure freddo. Par-
tiamo o no? Certo che
partiamo, ormai siamo
qua… Per fortuna non ap-
pena deciso il tempo sem-
bra concedere una tregua.
Scopriamo con piacere
che tra i 51 al via (non
pochi visto il clima) ci sarà
anche il fresco Campione
Italiano di specialità, tale
Renato Baldassarri da
Borello che si presenta
fasciato in un fiammante
body tricolore. Se non
altro avremo un bel termi-
ne di paragone per la no-
stra fatica.
Quando cominciano le par-
tenze dalla pedana
(proprio come nelle crono
vere) posta al centro della
piazza il sole fa addirittu-
ra capolino e l’adrenalina
sale. Parto per secondo
dei nostri, poco dopo
Giorgio e solo 3 minuti
prima del Campione Italia-
no: capisco subito che la
mia impresa sarà quella di
farmi raggiungere il più
tardi possibile.
Ovviamente parto senza
un adeguato riscaldamen-
to (me chi è abituato a
farlo nelle granfondo) e
carico a mille cosicché nel
primo chilometro in piano
che porta all’inizio salita
spingo a tutta. Mi sembra
anche di andare bene, ma
ecco che giro a destra, la
strada sale e le gambe già
bruciano! Smanetto sul
cambio alla ricerca del
rapporto giusto ma non lo
trovo, alla fine salgo con
un passo da gita turistica.
In poco mi raggiunge il
ciclista partito dopo di me
che mi ha già preso un
minuto (che poi sarà 9°
assoluto) e al 4° chilome-
tro, ben prima di metà
salita arriva il Campione
Italiano. Sale in piedi sui
pedali con un rapporto
dura ma con grande natu-
ralezza. Al seguito ha
l’ammiraglia che lo incita:
mi sposto da una parte e
lo faccio passare, mi sen-
to piccolo piccolo.
Col passare dei chilometri
trovo una specie di ritmo
apprezzabile e non mi
raggiunge più nessuno,
riesco anche a forzare il
ritmo fino al sospirato
traguardo. Su trovo Gior-
gio che ha fatto meglio di
me di circa 30” e insieme
ci godiamo l’arrivo degli
altri.
Meglio non guardare la
classifica assoluta dove
Baldassarri ha dato 1’32”
al secondo e 4’17” a Gian-
ni, il migliore dei nostri.
Bravo comunque Gianò che
conferma le sue doti nelle
gare contro il tempo e che
si metta alle spalle per
18” Stefano Casadio della
Surfing Shop che di sicu-
ro per questo mastica un
po’ amaro.
La mia gara? Lasciamo
stare
Cronoscalata al Passo Mandrioli
Un tuffo in un “altro ciclismo”
Fantastico il DVD
dello speciale
sulla cronoscalata
trasmesso da
Videoregione e
avuto grazie alla
caparbietà di
Giorgio che se l’è
fatto mandare e
a Gianni che l’ha
doppiato per
tutti
(segue a pag. 3)
P a g i n a 3 A n n o 1 — N u m e r o 3
stare, male come previsto
(33esimo assoluto su 51, il
peggiore di noi 5) con l’unica
nota di orgoglio l’aver messo
dietro ancora una volta il buon
Franco Campese del Surfing
con il quale è sempre aperta
una sorta di “bonaria” compe-
tizione.
Inutile far notare come le
cose siamo andate molto me-
glio al ristorante dove abbia-
mo degnamente chiuso la gior-
nata in relax prima con i piedi
sotto al tavolo e poi con una
salutare passeggiata appro-
fittando di un insperato sole.
Bello eh, ma le granfondo sono
tutta un’altra cosa….
Beppe
(continua da pag. 2)
Va bè dai, ec-co le classifi-che
Cronoscalata Bagno di Romagna—Passo Mandrioli
Km 10,700
1° ass. Baldassarri Renato (ASD Borello) in 27’18” media 23, 51 km/h
19° Conti Gianni in 31’35” media 20,26 km/h
25° Fiammenghi Davide in 33’01” a 1’26”
28° Fenati Nelson in 33’06” a 1’31”
32° Franchi Giorgio in 33’44” a 2’09”
33° Poggi Giuseppe in 34’17” a 2’42”
Ecco i protagoni-
sti della cronosca-
lata.
Dopo tanta acqua,
un bel sole e un
bel salame!!
Aspettando il Giro di Romagna
La Mediofondo del Sangiovese
P a g i n a 4
Domenica da ricordare
quella del 3 settembre
2006, per Santo Anzà
(anvedi….), venticinquenne
siciliano che si aggiudica
l’edizione n° 81 del giro di
Romagna, sua “prima” da
professionista Per la pri-
ma volta quest’anno il Giro
di Romagna dei professio-
nisti ha avuto un preludio
dedicato a noi cicloamato-
ri, così il maestro ed il
sottoscritto hanno preso
parte alla Mediofondo del
Sangiovese, organizzata
dalla GS Bike Lugo e in
prima persona dal suo
esponente di punta Rober-
to Conti.
Concorrenza spietata per
la giornata di oggi veniva
della sponda forlivese, il
giro dei Tre Faggi e Mura-
glione dell’Avis di Forlì è
ormai un Happening
“istituzionale”, sempre
ben organizzato, ma il
lavoro svolto dai lughesi è
stato all’altezza, anche
oltre le aspettative, come
spesso accade. Il mae-
stro, promoter di questa
iniziativa, ha avuto ragio-
ne anche questa volta…
Ottima l’accoglienza, Ro-
berto Conti in persona ha
fatto gli onori di casa:
tenuta da ciclista, fisico
asciutto, solito sorriso;
ottima anche l’iniziativa di
dividere la zona di iscri-
zione per leghe di appar-
tenenza.
Ore 7.30 apertura dei
cancelli alla volta di Imola,
via Villa San Martino. Il
percorso è un intreccio
continuo con quello che,
da lì a poche ore, avreb-
bero affrontato anche i
professionisti e si rivela
molto interessante.
La pianura scalda le gambe
fino a Imola, poi le rasoia-
te dei ”Tre Monti” deter-
minano un’inevitabile sele-
zione nel gruppo. Tutto
questo mentre a bordo
strada fervono i prepara-
tivi degli organizzatori e
dei gruppi di fans tra i
quali spiccano quelli del
“profeta in patria” Gaspe-
roni.
Altre strade, altri colli,
altri panorami, ma guar-
dandomi attorno mi accor-
go che i volti sono sempre
quelli: l’armata Nostromo,
con Guardagli, Garavini,
Raffuzzi e ancora Gardini,
Cavallo e un Perfetti in
tenuta Panaria e bici Col-
nago tanto da venire apo-
strofato da uno spettato-
re con un “…chi èl quel che
l’è…Sella?!”
Si scende a Imola costeg-
giando l’autodromo, la cur-
va a sinistra (vero Nel-
son?!) prepara il lungo fal-
sopiano che porta a Borgo
Tossignano, poi Fontaneli-
ce da dove si ritorna in
provincia di Ravenna, at-
traverso il Margherita, una
bella salita, regolare, da
passisti.
Al GPM timbriamo, Nelson
per primo, mentre ancora
mi risuonava nelle orecchie
il suo benestare “..non mi
aspettare!...”. Ci ristoria-
mo, ricompattiamo il grup-
po e ci buttiamo in picchia-
ta verso Casola, per attac-
care l’ultima asperità della
giornata, il Montalbano.
I primi tornanti si percor-
rono con regolarità, quasi
chiacchierando, ma poi
Sella-Perfetti accende la
miccia, che non lascia indif-
ferente qualche “tonno”,
Guardagli in primis. Brutta
compagnia quei due, tiro i
remi in barca salendo al mio
ritmo con il pensiero rivolto
ai 20 e passa km che ancora
mancano a Lugo..
Ultimo timbro, ristoro idrico
e poi…via con gli strappetti
fino a Villa Vezzano, poi rotta
verso Castel Bolognese, quin-
di Solarolo, Barbiano e Lugo,
incrociando ammiraglie e mo-
torhome dai colori sgargianti
e accattivanti per noi appas-
sionati.
Come spesso accade la “gara
d’appalto” per il ritorno è
stata aggiudicata alla
“Premiata Ditta Rossetti”,
che anche se in forma ridot-
ta si sobbarca l’ onere di fare
l’andatura faccia al vento
fino a Lugo.
All’arrivo ci vengono conse-
gnate due bottiglie di vino e
un buono per pasta e piadina
party, che utilizziamo senza
fare file e serviti da azdore
cordiali. Noi ci siamo rifocil-
lati abbondantemente; dopo-
tutto i 1600 metri di dislivel-
lo e 115 km percorsi ci meri-
tavamo una gratificazione
culinaria.
Concludendo 5 euro spesi
bene, bello il percorso, stra-
de tirate a lucido, ristori
abbondanti, due bottiglie di
vino, pasta e piadina, il tutto
immerso in un’atmosfera resa
speciale anche dalla cornice
prestatale dalla gara dei pro-
fessionisti.
Complimenti agli organizzato-
ri!
Fiamèla
Ecco i nostri due alfieri
alla Mediofondo del San-
giovese
Doppio grazie a Davide
“Fiaméla. Uno per l’otti-
mo esordio penna in ma-
no, l’altro per la segna-
lazione di questa bella
manifestazione da tene-
re in considerazione per
il futuro.
P a g i n a 5
Salisburgo,
domenica 24 settembre 2006
Come nel 1982, nello
stesso anno Italia
Campione del Mondo di
calcio e titolo Mondiale
di Ciclismo.
Allora Saronni a Goo-
dwood, oggi uno stra-
ordinario (più del soli-
to) Paolo Bettini.
Con un sontuoso sprint
brucia l’eterno Zabel e
il rampante Valverde
per un podio Regale.
Sì Paolo, credici. La
tua immensa gioia è
anche un po’ la nostra.
Il mondiale austriaco
ha premiato il più for-
te!!
Finalm
ente!
!!
Bettin
i Mon
diale!!
!
P a g i n a 6 L’uomo copertina
Alla fine ce l’abbiamo fatta,
siamo finiti in copertina. E’
stato bellissimo trovare in
edicola il numero di settembre
de “Il Giornale delle Granfon-
do” con in bella vista una ma-
glia Rossetti. Sarà stata for-
tuna (i fotografi fanno mi-
gliaia di scatti ad ogni gara),
sarà stato che dove contava
noi c’eravamo, sarà stata per
la nostra bella divisa, tant’è
che abbiamo avuto
questa grande sod-
disfazione.
La cosa tra l’altro
ha avuto il massimo
in termini di visibi-
lità possibile per-
ché il numero di
settembre per le
riviste specializza-
te è quello più visto
dell’anno dal mo-
mento che in que-
sto periodo c’è la
fiera del ciclo di
Milano.
E l’onore di rappre-
sentare il Team è
t o c c a t o a l
“cucciolo” della
compagnia, Baffo-
ne, al secolo Raffa-
ele Valentini, classe
1970. La foto è
stata scattata sul
Passo Giau nell’ulti-
nell’ultima Maratona delle
Dolomiti e lo ritrae un po’
provato sì, e vorrei anche
vedere, ma in bello stile, ben
composto e cromaticamente
perfetto sulla sua Giant che
riporta fedelmente i colori
sociali.
E’ il giusto premio per questa
stagione che ha viso il buon
Raffo laurearsi “Prestigioso”
e soprattutto crescere mol-
tissimo a livello atletico e
tecnico.
Le sue doti migliori? Capar-
bietà e tenacia, quello su cui
deve lavorare di più è la ge-
stione delle proprie forze
durante la corsa. Questione
di esperienza.
Neppure lui sa probabilmente
quli siano i suoi reali margini
di miglioramento, ma intanto
si accettano scommesse…
Intanto può godere di questa
soddisfazione e noi con lui.
Bravo Raffo!!
Beppe
5 (Terre) x 2 = 3 (Prestigiosi)
La Granfondo delle 5 Terre
Eccoci alla resa dei conti: do-
menica 9 settembre a Deiva
Marina, in provincia di La Spe-
zia, c’è la granfondo delle Cin-
que Terre, ultima prova utile
per raggiungere il tanto sospi-
rato Brevetto del Prestigio di
Cicloturismo. La trasferta non
è delle più agevoli, ma per il
sottoscritto e Raffo è il pas-
saggio obbligato necessario
per fregiarci dello scudetto.
Se il buongiorno si vede dal
mattino i segnali sono positivi,
infatti al ritiro dei pacchi
gara scopro di essere stato
sorteggiato per un premio.
Sarà il solito premio-bufala,
penso, invece mi accorgo che
ci sono veramente dei regali
da urlo: telai Pinarello, ruote,
abbigliamento e altro materia-
le tecnico. A me toccano in
paio di pantaloni invernali an-
tivento e una maglia estiva
della Northwave, non male.
Alla partenza siamo 1200 cir-
ca, non tantissimi, ma gli orga-
nizzatori per lasciare aperto il
traffico fino all’ultimo, alle-
stiscono le griglie solo negli
ultimi minuti quando eravamo
praticamente tutti ammassati
nel piazzale del lungomare. In
sostanza, nonostante io e Raf-
fo fossimo arrivati con largo
anticipo, ci troviamo come al
solito in fondo al gruppo.
La partenza è in salita e come
sempre a tutta. L’intento è
quello di recuperare più posi-
zioni possibile per trovare
gruppi più veloci che mi po-
tranno aiutare nel proseguo
della gara. Cerco di rifiatare
un attimo nelle discese e nei
pianetti ma non appena la stra-
da sale, via di nuovo…
(segue a pag.7)
P a g i n a 7 La gara si svolge sui classici
“toboga” delle Cinque Terre:
salite ripide e secche, discese
insidiose, strette, tortuose e
spesso con asfalto sporco.
Quest’anno si va più verso
l’entroterra col risultato di
rendere ancor più lungo e
difficile un percorso di per se
già massacrante, tanto che
viene da pensare se gli orga-
nizzatori non siano impazzi-
ti…. 182 durissimi chilometri
e solo 9 ore per arrivare in
tempo massimo: per gli ultimi
oggi non ci sarà pietà.
Come tutti gli annida ciliegina
sulla torta è lo strappo del
San Giorgio, un muro di tre
interminabili chilometri di
strada che parte dal lungoma-
re di Bonassola e si inerpica
sulla montagna con pendenze
anche del 20%! Quando ci
arriviamo siamo al chilometro
155, le gambe sono già prova-
te, ma il pensiero che questo
è l’ultimo vero sforzo e là in
fondo c’è lo scudetto da un
morale grandissimo. E allora,
Ecco le “imbarazzanti”
altimetrie e planimetrie
dei percorsi di Deiva
come direbbe il Liga “finchè ne
hai stai lì”, si stringono i denti
e si va.
Lo striscione d’arrivo in fondo
alla discesa che ci riporta a
Deiva è una sorta di liberazio-
ne e l’abbraccio di Michela,
che ha voluto esserci nono-
stante il pancione, è il premio
più grande. Il mio 4° Prestigio
è servito!!
Per concludere degnamente la
giornata aspettiamo assieme a
tutto il gruppo dei fans della
Rossetti l’arrivo del Raffone
che al termine della sua fatica,
pur stremato, trova la forza
per un bel sorriso che la dice
lunga.
Cosa c’è di meglio che un bel
tuffo nell’azzurro mar ligure
per festeggiare? Approfittia-
mo anche dell’ottimo Pasta
Party a base di specialità locali
quali trenette al pesto e
“bagnun”, buonissima zuppa con
sarde in umido e pane raffer-
mo.
Missione compiuta quindi, per
la Rossetti 3 Prestigi e 39°
posizione assoluta nella gra-
duatoria a squadre. Un risulta-
to di tutto rispetto!
Gianni
Ecco due splendide im-
magini dei nostri altri 2
Prestigiosi che raggiun-
gono Valerio tra gli
“scudettati” 2006.
Onore al merito e alla
vostra tenacia ragazzi.
Siete stati grandi
(continua da pag.6)
P a g i n a 8
Risultati e classifiche Percorso Lungo km 181,9
1° Ciavatti Andrea (MG K Vis) in 5h34’29” media 32,62 km/h
102° Conti Gianni in 6h55’06” (a 1h20’37”) 26,29 km/h
347° Valentini Raffaele in 8h02’07” (a 1h27’38”) 22,63 km/h
Totale classificati 612
• Troppo duro il percorso proposto dagli
organizzatori. In questo momento del-
la stagione le forze sono quello che
sono e un percorso simile è una esage-
razione. Tra l’altro gli aspiranti presti-
giosi erano obbligati ai 182 km…..
• Alla fine sono stati classificati gli arri-
vati fino a 10 ore (9 ore era inizialmen-
te il tempo massimo) ma anche questa è
stata una zappa sui piedi. Con il basso
numero di arrivati la 5 Terre rischia di
uscire dal Prestigio a favore della G.F.
Colnago.
Como, ultimo spettacolare traguardo
E’ l’ultimo atto ufficiale della
stagione: avevamo iniziato una
domenica di marzo a Sanremo
il giorno dopo la Classicissima
di Primavera e chiudiamo in
maniera non meno prestigiosa
a Como il giorno seguente il
Giro di Lombardia.
E’ proprio qui, in riva al lago
caro al Manzoni che si svol-
gerà la 3^ e ultima prova della
Challenge Gazzetta 110 orga-
nizzata dalla Gazzetta dello
Sport. La brillante intuizione
dello staff di Angelo Zome-
gnan di portare gli amatori sui
percorsi del Grande Ciclismo,
ci fa realizzare il sogno di
pedalare su strade mitiche e
dopo i Capi, la Cipressa e il
Poggio di Sanremo, le Dolomi-
ti di Arabba, ora ce la vedre-
mo con il Ghisallo, il Civiglio e
il San Fermo prima di planare
proprio come i pro’ sullo
splendido lungolago lariano.
Rispetto alle prime due prove
stavolta ci fa compagnia Davi-
de che non ha saputo resiste-
re al forte richiamo di questa
gara e si è messo a disposizio-
ne dei “Capitani” Nelson e
Denis, ben messi nella classi-
fica della challenge. Speranze
di vittoria poche me tante
quelle di ottenere un piazza-
mento di rilievo.
La vigilia la passiamo Davide
ed io in passeggiata per Como
con le famiglie e non ci per-
diamo neppure l’emozionante
arrivo di uno straordinario
Paolo Bettini che in maglia
iridata vince la gara dedican-
do il successo al fratello
scomparso meno di due setti-
mane prima. Le sue lacrime sul
viale d’arrivo fanno venire i
brividi…
Nel tardo pomeriggio ci rag-
giungono Denis, con signora, e
Nelson: ormai è tutto pronto
per la gara. Quasi. Il Maae-
stro non correva una gara
ufficiale da qualche tempo e
(segue a pag.9)
P a g i n a 9 si accorge per caso di non
avere il chip per il cronome-
traggio sulla bici. Scatta la
lotta contro il tempo per re-
cuperarne un altro. Nonostan-
te il nostro non abbia dietro il
tesserino, scordato a Raven-
na, un documento di identità,
lasciato in albergo, e i 10 euro
per noleggiarlo (ma quelli poi
saltano fuori) glielo danno lo
stesso. Meno male che il Mae-
stro quando è in bici non si
dimentica di pedalare, anzi…
“Sono un po’ scarico, confes-
sa, ma non ci crediamo e fac-
ciamo bene: ce ne accorgere-
mo il giorno dopo.
La giornata dal punto di vista
climatico è perfetta, fresco al
via ma il sole fa già capolino.
Si parte tento per cambiare a
tutta, i saliscendi che nella
prima parte portano verso la
collina di Cantù si percorrono
a velocità
folle tanto
che il grup-
po si spac-
ca in più
tronconi e
sia io che
N e l s o n
r e s t i am o
dietro. Per
r ientrare
ci dobbia-
mo impe-
gnare non
poco.
Percorso un primo anello di
una trentina di chilometri si
ripassa per Como per imboc-
care il lungolago che porta
verso Bellagio. La strada
stretta, i continui saliscendi e
il gruppo fitto costringono alla
massima attenzione. E’ neces-
sario stare coperti ma allo
stesso tempo addormentarsi
vuol dire essere risucchiati
nella pancia del gruppo dalla
quale poi si risale con difficol-
tà.
E’ in località Regatola che si
attacca, più o meno al km 50,
l’asperità chiave di giornata, il
leggendario Ghisallo. Da qui ci
si immette sul percorso dei
professionisti che seguiremo
fino all’arrivo.
La salita comincia subito dura,
costringe sulla difensiva nei
primi 4 o 5 chilometri dove è
Ecco Nelson in
piena azione
sulle rampe più
dure del Ghi-
sallo
Ceniamo in albergo in un am-
biente anche troppo soft per
fortuna mitigato dal chiasso
di un nutrito gruppo di tifosi
lussemburghesi giunti a Como
per tifare Franck Schleck
(tra cui anche la mamma del
corridore) con i quali, grazie a
Davide, fraternizziamo con
qualche brindisi. Poi tutti a
letto, domani ci aspettano pur
sempre 110 impegnativi chilo-
metri.
Sveglia e colazione, normale
per noi, extra per Davide che
come noto non resiste alla
tentazione di una bella tavola
imbandita: in pratica lo dob-
biamo strappare al buffet
ancora con la bocca piena. Ed
eccoci alla partenza, ci siste-
miamo dove capita visto che le
griglie sono state predisposte
solo poco prima della 9, ora
fissata per il via.
necessario cambiare ritmo,
poi un bel tratto di piano e
addirittura un po’ di discesa
fa rifiatare. Il finale, per cir-
ca 2000 metri di nuovo duro,
si digerisce molto meglio.
Nelson, quello che era scarico,
comincia la salita nelle prime
posizioni del nostro gruppo
assieme alla Bandini e ai suoi
gregari, io e Davide li vediamo
ma ci sfilano via. Sulla salita si
fa selezione e ci sgraniamo
anche noi: il Maestro davanti,
io dopo 2 minuti, poco dopo il
Capitano e a seguire Nandro.
Denis nel sugge-
stivo scollinamento
davanti al Santua-
rio della Madonna
del Ghisallo
La lunga e veloce picchiata
verso Erba consente qualche
ricongiungimento così alla fine
Denis ed il sottoscritto si
trovano a pedalare fianco a
fianco. A Sanremo andò così e
sembra naturale che si finisca
nello stesso modo.
Ai 20 dalla’arrivo saliamo sul
Civiglio, penultimo strappo di
giornata. Averla affrontata il
sabato mattina nella ricogni-
(continua da pag.8)
(segue a pag.10)
P a g i n a 1 0 zione pre gara mi aiuta non
poco e assieme al Capitano
facciamo un po’ di ritmo met-
tendo alle corde i nostri com-
pagni di gruppo. Non rischiamo
troppo nella difficile discesa
che riporta a Como e aspettia-
mo il S.Fermo per dare l’ulti-
ma botta.
I 4 chilometri scarsi di salita
non durissima ce li voliamo ed
è splendido farlo in compa-
gnia. Siamo in vetta e manca-
no 5 chilometri alla fine, solo
discesa e pianura ci separano
dalla linea d’arrivo, ci buttia-
mo in picchiata e arriviamo in
un piccolo drappello sul lungo-
lago dove il Capitano, che ono-
re; mi tira una magistrale vo-
lata sotto gli occhi delle no-
stre fan. Che spettacolo!!
Nelson è già arrivato da qual-
che minuto, poco dopo arriva
Davide e la festa è completa.
Siamo andati forte, medie e
piazzamento lo dimostrano,
alla fine saranno di tutto ri-
spetto le posizioni in classifi-
ca individuale della Challenge
per tutti e tre. Peccato però
fossimo solo in tre: con 6 pre-
senze saremmo arrivati se-
Beppe sul Ghisallo
(in discesa)
condi a squadre e con 8 avrem-
mo addirittura vinto!!
La beffa maggiore la scopria-
mo guardando l’ordine d’arrivo:
in ognuna delle gare veniva
premiato il 110° classificato.
Io 107°, Denis 109°, vai te a
fare le volate!!
Beppe
Risultati e classifiche Percorso unico km 110
1° Ciavatti Andrea (MG K Vis) in 2h47’57” media 39,31 km/h
61° Fenati Nelson in 3h10’31” (a 22’34”) 34,74 km/h
107° Poggi Giuseppe in 3h14’36” (a 26’39”) 34,01 km/h
109° Freschi Daniele in 3h14’37” (a 26’40”) 34,00 km/h
Tot. Classificati 1261
Classifiche finali Challenge Gazzetta 110
INDIVIDUALI A SQUADRE
1. Zenobi Paolo p. 3000
20° Fenati Nelson p. 2796
24° Freschi Daniele p. 2729
30° Poggi Giuseppe p. 2660
1. ASD Persichello p. 8
2. Cicl. Castellarano p. 6
3. GS Mendelspeck p. 6
4. GC Melania p. 6
5. ASD VC Acropolis p. 3
6. UC P. S.Giovanni p. 3
7. GS Corsera p. 3
(continua da pag.9)
P a g i n a 1 1 • Buono il risultato in termini di parte-
cipanti in quest’ultima prova, meno
quello della Challenge con solo 107
abbonati. Peccato perché l’impegno
organizzativo meritava di più. Speria-
mo che abbia comunque un seguito.
• Qualche pecca per la redazione delle
classifiche. Sono state parificate le
partecipazioni alla prova corta e lunga
di Arabba tra le quali non c’era un
paragone. Tra l’altro il decalage dei
punti veniva assegnato in base al di-
stacco. Una cosa è il distacco in una
mediofondo di 110 km un altro nella
granfondo di 170 km con S.pellegrino
e Fedaia in mezzo….
• Qualche amico (titolare di ferramenta)
si era giocato che Nelson sarebbe arri-
vato davanti al più dop.. ehm blasonato
Daniele Valentini. Impresa non riuscita
per poco più di 3’30” ma la scommessa
non è stata pagata. Sorpasso vicino!!
Atteso da tutti noi, ma soprattutto, giu-
stamente, dai suoi genitori, martedì 21
novembre di buon mattino è arrivato un
fagottino di 3 chili e 250.
Benvenuto Simone!! Siamo tutti felici co-
me mamma Michela e papà Gianni.
Scusa Michi, stavolta la foto la merite-
reste più tu e Simone, ma ne ho solo del
nostro Gianò.
Congratulazioni Ragazzi!!
La Voce del Gruppo Giunti ormai alla fine del no-
stro primo anno, mi sembrava
doveroso dare la possibilità a
tutti di esprimere un parere
su quello che è stato questo
2006 importante per noi per-
ché ha visto la realizzazione
di quello che da un po’ aveva-
mo cominciato a sognare.
Ma come tutte le creature si
pensa e si immagina possano
venire in un certo modo, poi
magari non sono proprio come
ce le facevamo. Solo confron-
tandoci si può capire cosa è
andato, moltissimo, ma in cosa
si può e si deve migliorare.
Per avere la voce e il parere di
tutti e per in qualche modo
facilitare il compito, ho pensa-
to a fare una specie di doman-
de sia a carattere generale
sia personale, cercando di
cogliere le emozioni di ognuno
oltre che gli spunti per prose-
guire sempre meglio nell’atti-
vità del gruppo.
Colgo l’occasione per ricorda-
re che chiunque volesse scri-
vere qualcosa di qualsiasi ge-
nere, lo faccia senza remore.
Gianni e Davide in questo anno
mi hanno dato manforte, a-
spetto primo o poi tutti quan-
ti!!
Queste le domande:
1. Dai un voto da 1 a 10 alla stagione del
Team
2. Dai un voto da 1 a 10 alla tua stagione
3. Qual’è stata la tua gara migliore e quale la
peggiore?
4. Qual è la tua gara preferita?
5. Qual è il momento da ricordare
(ciclisticamente parlando)?
6. Suggerimenti per migliorare
7. Obiettivi per il 2007
Ora gira pagina e guarda cosa è saltato fuori
P a g i n a 1 2
Giorgio
“La Locomotiva
Di Massa
Castello”
1. Al Team darei 10 perché come prima stagione è andata più che bene, sia per i risul-
tati ottenuti su strada, sia per l’organizzazione e l’iscrizione alla gare (e con Beppe
non poteva essere altrimenti). Senza dimenticare il grande lavoro svolto dal nostro
Stilista Manager Nelson.
2. La mia stagione l’avevo centrata sulla Nove Colli: mi sono migliorato, obiettivo rag-
giunto e per questo mi do 8 1/2. Per il resto direi la sufficienza
3. La migliore la Nove Colli, la peggiore la Selle Italia di Cervia
4. La Nove Colli
5. Ce ne sono stati diversi. Il 26 marzo alla “Cassani” sono costretto al ritiro dopo 20
km per intossicazione alimentare, la domenica dopo, il 2 aprile alla Selle Italia dopo
23 km siamo caduti, sabato 15 aprile sono caduto a Forlimpopoli in allenamento. In
quei 20 giorni mi sono chiesto se per un po’ non fosse il caso di appendere la bici al
chiodo….
6. Eliminare gli alcolici da casa Freschi!!
7. Fare bene alla Nove Colli e alla Maratona delle Dolomiti (se ci prendono)
Gianni
“Neo Papà”
1. Sicuramente 10, non credevo possibile attirare tanta attenzione su di noi. Da buon
pedalatore qualsiasi mi sono trasformato con l’aiuto di tutti voi in UNO DELLA
ROSSETTI! Grazie ragazzi!!
2. Direi 8, la mia è stata un ottima stagione ma si può migliorare ancora.
3. Per me è stato l’anno del 4° Prestigio (dopo 1997 98 e 99), quindi sono state positi-
ve una serie di gare. Segnalo solo una come la peggiore, la Cinque Terre che a me
non piace.
4. La mia preferita è la Campagnolo. Per me ha un fascino particolare: è completa in
tutto.
5. Il bagno nel mare di Deiva con Raffo dopo l’arrivo per festeggiare il nostro Presti-
gio
6. Continuare in questa maniera sia a cavallo della bici, sia impugnando la forchetta in
compagnia delle nostre mogli e prime sostenitrici.
7. Gli impegni come al solito saranno tanti, ma di sicuro Simone sarà al primo posto….
Raffo
Neo Prestigioso
1. Alla stagione del Team darei 10. Le basi per un buon inizio c’erano già visto il livello
agonistico della maggior parte del gruppo (io mi autoescludo), quello che però mi ha
sorpreso è la professionalità e l’impegno di chi ha avuto e portato avanti l’idea di
questa squadra. Complimenti di cuore a tutti.
2. A me darei un 7. All’inizio non ho preso troppo sul serio l’idea di ottenere il Presti-
gio e questo mi ha penalizzato nelle prestazioni di qualche granfondo, ma con co-
stanza e testardaggine (strano perché di solito non mi contraddistinguono) sono
riuscito a conquistare il mitico scudetto assieme a Gianò e Valerione. Un po’ del
merito va anche alla voglia del Capitano di cambiare bici: credo che con la vecchia
Marin non ce l’avrei fatta.
3. La migliore gara e stata la Pinarello (forse perché non troppo dura), la peggiore la
Cinque Terre (forse perché troppo dura).
4. La mia preferita è la Campagnolo.
5. Da ricordare la scalata al Manghen.
6. Se lo scopo è quello di mantenere lo stesso spirito di gruppo e lo stesso numero di
iscritti, siamo sulla strada giusta. Un suggerimento che darei sarebbe quello di
iscriverci (nel caso non ci prendano alla Maratona) ad una granfondo tosta che nes-
1. suno di noi ha mai fatto, magari oltre confine, per avere un bel ricordo vissuto da
tutti insieme.
7. Il mio obiettivo per il prossimo anno e stare dentro i 500 alla Nove Colli e non arri
vare sempre ultimo in salita
1. Voto alla squadra 7. Si può e si deve migliorare.
2. Io personalmente mi darei 6 1/2. Tanti piccoli contrattempi non mi hanno permesso
di allenarmi con una certa continuità.
3. La gara migliore direi inaspettatamente la Davide Cassani, interpretata come una
corrida, cioè “dilettanti allo sbaraglio”! La peggiore, non tanto per me ma per quello
che è successo è stata la Selle Italia con la vista di quella macchia grigio-giallo-
nera a lato del marciapiede a S.Maria Nuova.
4. Per le emozioni che solo i Monti Pallidi sanno dare la mia gara preferita è la Mara-
tona.
5. Momenti da ricordare….mi vengono in mente le braciolate dal Capitano, ciclistica-
mente parlando sarò ripetitivo ma iol Gardena, il Sella….. La Maratona è la Marato-
na.
6. Per migliorare secondo me è necessaria la stesura di un programma di massima ad
inizio stagione con aggiornamenti in corso e una maggiore comunicazione, anche
solo via sms, degli avvenimenti più o meno ufficiali che coinvolgano la squadra.
7. Per il 2007 non saprei, fare meglio di quest’anno sicuramente, magari tornassi quel-
lo del 2004. Intanto partiranno i lavori della casa nuova...
Davide
“Fiamèla”
Beppe
“Gontchar”
1. Si può non dare un 10? Guardandosi attorno e sentendo le voci del gruppo (a me
personalmente hanno parlato male anche della nuova gestione del Pedale Biancone-
ro) chi ha la nostra fortuna? Siamo pochi ma buoni, tutti amici, nessun obbligo sal-
vo quello di far girare la maglia. Meglio di così non potevamo sperare.
2. Mi do un 6 frutto di una media tra i risultati, non sempre soddisfacenti, e l’impe-
gno. Come attenuante mi prendo le ore di sonno che mancano grazie al mio secondo
“angioletto”. Ma crescerà pure e comincerà pure a dormire (speriamo….).
3. La gara migliore senza dubbio la Dolomiti: la conferma dell’ottimo tempo del 2005
è stato il mio miglior risultato tecnico. La peggiore la Nove Colli che ormai rappre-
senta la mia bestia nera.
4. Difficile sapere se alla Dolomiti vado forte perché mi piace o mi piace più delle
altre perché lì vado sempre forte, ma comunque non ho dubbi. Corvara per me è il
top.
5. A me è rimasto dentro l’ultimo arrivo della stagione in una splendida giornata di
metà ottobre in riva al Lago di Como baciato dal sole. La volata tiratami dal Capita-
no, l’abbraccio dopo l’arrivo delle mie donne e la festa nel dopo corsa tutti assieme.
Mi ha aiutato a superare un momento per me molto difficile a livello psicologico.
Chi c’era sa a cosa mi riferisco e li ringrazio.
6. Migliorare di può sempre. Forse si potrebbero scegliere più obiettivi comuni in ma-
niera da affiancare alle già buone perfomances a livello individuale, risultati miglio-
ri a livello di squadra. Grida ancora vendetta la classifica della Challenge Gazzetta.
Ci fossimo stati tutti avremmo vinto, ci pensate??
7. Aspetto di vedere il programma completo delle gare del 2007. Sarebbe bello pro-
vare qualche gara nuova un po’ più fuori zona, magari in Toscana e magari riprovare
il Challenge Gazzetta (sempre se si farà). Soprattutto però l’obiettivo è quello di
scendere finalmente sotto le 7 ore a Cesenatico. Poi un obiettivo per tutti. Faccia-
mo ’sta benedetta foto sociale??
P a g i n a 1 3
Valerio
Poker
di Prestigi
consecutivo
1. Alla stagione della Squadra dò 10.
2. Alla mia stagione non saprei, forse potevo fare di più.
3. La mia miglior gara quella di casa, la Dieci Colli. La sento più delle altre ma riesco
sempre ad andare forte lì. La peggiore la Dolomiti dove non sono riuscito ad andare
secondo le mie aspettative.
4. La mia granfondo preferita è la Dieci Colli, non saprei dire la peggiore, forse la
Pinarello.
5. Il momento da ricordare nella mia stagione è il gran gesto di Gianni che mi ha aiu-
tato a superare la crisi che mi ha preso sul Passo Rolle alla Campagnolo.
6. Non saprei.
7. Al momento non penso ancora alla prossima stagione, deciderò più avanti che cosa
fare.
P a g i n a 1 4
Nelson
Il Maestro
Denis
Il Capitano
1. Alla squadra, da Capitano, non posso dare che 110 e lode. Penso che il voto sia più
che meritato sentendo le voci che circolano in gruppo la domenica mattina. Ci a-
spettavano tutti al varco per farsi beffe di noi ma già dalle prime gare, visti i ri-
sultati si sono dovuti mordere la lingua e piano piano le critiche sono diventate
complimenti. Bravi Ragazzi!
2. Per quanto riguarda la mia stagione, credo che mia moglie mi abbia dopato, chissà
forse com qualche sostanza nel cibo a mia insaputa. Grande annata, non so neanche
io come ho fatto.
3. La mia gara migliore, visto il tempo, dovrei dire la Dolomiti, ma il massimo credo di
averlo dato alla Nove Colli. Dopo una partenza molto sofferta, al punto che volevo
girare per il corto, grazie a Beppe ho tirato dritto e da lì in poi una rimonta “della
Madonna”. Non ho parlato mai così tanto con mio padre….(dedicata a te Babbo!!). La
peggiore senza dubbio la Selle Italia, vedere quasi tutta la squadra in terra è stata
la cosa peggiore della stagione ma tutto è bene quel che finisce bene.
4. Non ho una gara che preferisco in particolare. Un sogno nel cassetto sarebbe quel-
lo di pedalare con Michele Bartoli (magari alla sua granfondo) che è stato il mio
idolo e al quale mi sono ispirato nell’andare in bicicletta.
5. In questa stagione ci sono stati tanti momenti belli, bellissimi, ma quello che mi è
rimasto più impresso e al quale ogni tanto ripenso è questo. In “fuga” col Maestro
alla Dolomiti, pedaliamo fianco a fianco per un totale di chilometri senza rivogrci
una parola. Poi ad un certo punto i nostri sguardi si incrociano e gli faccio “Ci sono
Maestro”. In quel momento abbiamo capito che sarebbe stata una domenica da
ricordare. Visti i tempi soprattutto per lui (risultato da paura) ma anch’io non so
ancora come ho fatto.
6. Non saprei.
7. Vedremo quali saranno gli appuntamenti ai quali decideremo di puntare, dico solo
che se mi miglioro ancora alla Dolomiti mi faccio BIONDO PLATINO!!
1. Voto alla squadra 8 1/2. Voto molto alto, per quanto mi riguarda voti superiori a
questo sono difficilmente raggiungibili. Il Team ha partecipato a tutte le migliori e
maggiori competizioni nazionali con risultati fino a pochi anni fa impensabili. Tre
Prestigiosi, Prestigio a squadre, foto pubblicate sui maggiormi mensili specialistici
(fantastica la copertina di settembre de “Il Giornale delle Granfondo”), Nessun
grave infortunio, smerdamento generale per tutti coloro che pensavano fossimo un
flop e per ultima, cosa ancora più importante, stiamo per iniziare una seconda sta-
gione e ci siamo ancora tutti.
2. A me darei 8. Non sono mai contento ma visto che 10 lo do solo a chi vince (in ma-
niera pulita però) è già tanto così. La forma migliore è arrivata presto e si è mante-
nuta fino a luglio. Per uno che vorrebbe essere un professionista ma non lo è, la
Uno dei modi per esorcizzare
il lungo inverno è proiettarsi
verso il futuro, verso quelli
che saranno gli appuntamenti
del 2007 tra i quali scegliere
gli obiettivi sui quali puntare.
Ogni stagione vede crescere il
numero di manifestazioni in-
teressanti e sarà perciò inevi-
tabile fare delle scelte so-
prattutto tra le gare che si
svolgono lontano da casa.
La stagione delle Granfondo
comincia prestissimo, già a
febbraio in Liguria di pedala a
tutta ma sono in pratica me-
diofondo riservate ai quasi-
pro e ai regionali. Per noi la
prima data sicura sarà dom-nenica 25 marzo con la Davide Cassani a Faenza; non è stato
ancora ufficialmente confer-
mata la seconda edizione della
Challenge Gazzetta la cui pri-
Uno sguardo al futuro
ma prova sarebbe la Sanremo
domenica 18 marzo.
In aprile di la caccia al Presti-
gio 2007 (che quest’anno pre-
vede la formula di 7 gare su
10): domenica 1 a Cervia si disputa la G.F. Selle Italia che
conferma il percorso 2006
con la temibile salita di
S.Maria Riopetra e il Barbotto
in discesa.
Passata Pasqua si presenta un
appuntamento che potrebbe
essere meritevole, domenica 15 a Manciano (provincia di Grosseto) si svolgerà la Mas-
similiano Lelli, gara di cui ab-
biamo letto un gran bene, che
cambia data e si piazza in un
momento ideale per “fare la
gamba”. I percorsi vallonati
della Maremma sono troppo
invitanti. Unico inconveniente
la distanza; ci vogliono 4 ore
abbondanti di macchina per
arrivare fin laggiù. Potrebbe
essere lo spunto per una gita-
rella con le famiglie visto che
in zona c’è Saturnia? Vedre-
mo.
Domenica 22 aprile si mette da parte l’agonismo puri per-
ché c’è la “Granfondo dei Vini
e dei Sapori” di Russi, ormai
diventato un must.
Il 1° maggio nel 2007 è mar-tedì ed è il giorno della Dieci
Colli di Bologna, seconda prova
del Prestigio seguita cinque
giorni dopo, domenica 6, dall’-altra big cicloturistica, il Giro
della Romagna organizzato
dalla Baracca Lugo.
La strada del Prestigio passa
da Bergamo il 13 maggio con la G.F. Gimondi che rientra dopo
qualche anno di purgatorio nel
P a g i n a 1 5
(segue a pag. 16)
stagione potrebbe definirsi “centesimale” visto che la mia posizione in classifica
in parecchie gare è stata attorno al 100° posto. Spero solo che il miglioramento
non sia stato dovuto solo alla bicicletta nuova e alla visita biomeccanica, perché
sarebbe un brutto segno per il 2007.
3. Gara migliore la Maratona delle Dolomiti dove sono stato 82° assoluto in 5h26’.
Non male, ma le sensazioni migliori le ho avute nella G.F. Dolomiti Stars. La gara
peggiore a Castrocaro (grazie Beppe!!)
4. Non c’è una granfondo preferita, ma la mia ideale sarebbe quella dove: a) i parteci-
panti siano più di 3.000, b) Non piova e ci siano più di 20 gradi, c) si parta in 1^
griglia, d) non si cada.
5. Il momento che mi ha riempito il cuore di gioia è stato quando, dopo aver passato
15-20 minuti di brutti pensieri, ho rivisto in fila indiana tutto il gruppo della Ros-
setti. Un po’ ammaccati ma sani. Eravamo a Cervia. Non male anche il giro dei 4
Passi alla Dolomiti insieme a Denis: pensa se ci fossimo stati tutti!
6. Migliorare è una parola grande, però, premettendo che rifarei tutto uguale al 200-
6, direi che si potrebbe migliorare la programmazione delle gare e degli allenamen-
ti, migliorare la gestione dei pagamenti (proporrei l’isituzione di un fondo cassa dal
quale Beppe possa attingere per le iscrizioni alle gare) e cercare di essere ancora
più uniti non lasciando che siano sempre gli altri ad organizzare qualcosa. Ognuno
può fare una proposta, una telefonata, un invito.
7. Il mio obiettivo per il 2007 è semplicemente migliorare le performances del 2006.
Grazie a tutti, ragazzi. Alcuni non sono abituati a
scrivere ma il risultato è stato ottimo e abbondante.
circuito di Cicloturismo. Pec-
cato che Bergamo non sia e-
sattamente di mano e che la
domenica seguente il 20 mag-gio c’è la Nove Colli, gara che vale una stagione.
Ultima domenica di maggio, il
27, con un paio di appunta-menti di prim’ordine: ci sarà la
2^ edizione della G.F. Dolomiti
Stars ad Arabba indipenden-
temente dal circuito Gazzetta
e si svolgerà sullo stesso mas-
sacrante percorso del 2006.
Dovrà reggere la concorrenza
della 2° G.F. Michele Bartoli a
Montecarlo (Lucca), gara che
all’esordio ha fatto benissimo
e che prima o poi dovremo
provare.
La settimana seguente doppia
festa e 2 gare in calendario.
Sabato 2 giugno, festa della Repubblica, la 4^ edizione
della bella Mediofondo Terme
di Castrocaro, domenica 3 il debutto della “Marcialonga
Cycling”. La macchina organiz-
zativa della più conosciuta
manifestazione per sci da
fondo in Italia da vita ad una
nuova granfondo non lunghissi-
ma (135 km) ma su un percor-
so stimolante che prevede le
scalate al Passo Lavazè, al San
Pellegrino da Moena (versante
più facile ma lo stesso duro) e
al temibile Valles. Partenza ed
arrivo a Predazzo (Trento),
quindi anche qui trasferta
lunga
P a g i n a 1 6 Meno lunga sarebbe la trasfe-
ra a Parma per la Adorni ma
ne vale la pena?
Le “sgroppate” dolomitiche
non sono finite, anzi. Domeni-ca 18 giugno il Prestigio cala la sua 5^ carta, la Campagnolo
confermata a furor di popolo
dopo che si era ventilata l’ipo-
tesi della cancellazione. Il
percorso sarà lo stesso del
2006 con il “mostro” Manghen.
Ma il circuito di Cicloturismo
ha in serbo un trittico bestia-
le: domenica 25 giugno ad A-prica (Sondrio) c’è la durissi-
ma G.F. Marco Pantani, new
entry giunta alla 3^ edizione.
Gavia, Mortirolo e S.Cristina
in 170 km sulle strade che
fecero grande il Pirata sono
una sfida epica che prima o
dopoci attende.
Chi la farà dovrà uscirne bene
perché dopo solo 7 giorni do-menica 1 luglio ci sarà la Ma-ratona delle Dolomiti.
La gara di Corvara sarà come
al solito il vero spartiacque
della stagione, perché supera-
ta la sfida per eccellenza ai
Monti Pallidi le gare di un cer-
to livello si diradano.
Gita nella torrida Marca Tre-
vigiana il 15 luglio per la Pina-rello, ottava prova del Presti-
gio e in un lampo si arriva a
ferragosto.
Chi avrà ancora ardori agoni-
stici potrà partecipare alla
impegnativa e nervosa Castelli
Malatestiani e Rimini il 19 agosto, chi invece vorrà una sfida ai limiti potrà, iscriven-
dosi per tempo, partecipare
alla Oetztaler Radmarathon a
Golden in Austria per il sesto
anno nel Prestigio.
Domenica 2 settembre a Pia-cenza ci sarà la 3^ G.F. Colna-
go, ricca di premi e ben orga-
nizzata, ma anche un altro
evento, particolare e insolito,
sul quale prenderò le adegua-
te informazioni e vi riferirò.
Il 9 settembre a Deiva Mari-na (La Spezia) ospiterà, forse
per l’ultimo anno l’ultima prova
del Prestigio.
Collegato alla disputa del se-
condo Challenge Gazzetta lo
svolgimento del Giro di Lom-
bardia che avrebbe luogo il
giorno dopo la gara pro, cioè il
14 ottobre, e sarebbe il degno modo di concludere la stagio-
ne, salvo che a qualcuno non
venga in mente qualche impre-
sa “Eroica”…..
A tutti questi appuntamenti si
aggiungeranno le varie altre
belle cicloturistiche della no-
stra zona, quindi ce ne sarà
per tutti i gusti. Basterà pro-
grammarsi bene, possibilmen-
te tutti insieme e vivremo
un’altra annata piena di soddi-
sfazioni e divertimento sui
pedali. Beppe
(continua da pag.15)
Colpo di fortuna
Sembrava una missione im-
possibile, eppure ce l’abbiamo
fatta ancora. Già lo scorso
anno eravamo stati sorteggia-
ti per la splendida Maratona
delle Dolomiti nonostante la
marea di richieste, quest’an-
no bisognava ripetersi.
Per il 2007 l’impresa era però
ancora più difficile. Infatti,
fermo restando il numero
chiuso di 8.500 partenti, gli
organizzatori nell’ormai pale-
se tentativo di rendere più
remunerativa per tutti la
manifestazione, hanno riser-
vato ben 2.500 posti ai Tour
Operator convenzionati in
ValBadia che preparano pac-
chetti
chetti vacanza (di minimo 4
giorni) con iscrizione annessa.
Dei 6.000 posti restanti, 500
sono stati riservati ai Presti-
giosi 2006, a coloro che han-
no disputato almeno 10 Mara-
tone e per tutti quelli che,
prescritti e non sorteggiati
ne nel 2005 ne nel 2006, non
fossero stati estratti nean-
che quest’anno.
In conclusione, più di 19.000
richieste di cui oltre 11.000
dall’Italia e 5.500 posti utili
equamente divisi tra Italia ed
Estero. A conti fatti c’era
circa il 25% di probabilità.
Orgia di numeri a parte “Fat
Cùl” è stato il sintetico ma
efficace commento in ladino
di Davide non appena saputa
la notizia, mentre il Capitano
è convinto: “Che Maratona
sarebbe stata senza la Ros-
setti?”
Battute a parte siamo stra-
felici di esserci, stavolta
tutti e 8 con l’atteso debut-
to di Giorgio. Per me sarà la
nona volta, ma la voglia di
pedalare in quei magnifici
posti e sempre la stessa.
Corvara, arriviamo!!!
Beppe
P a g i n a 1 7
Ridendo e scherzando ci siamo arrivati. Tra
poco è Natale e ci lasceremo alle spalle anche
questo 2006.
Allora come non cogliere l’occasione per fare e
farci i migliori Auguri. Auguri a tutti voi/noi
che pedaliamo, ma Auguri anche a tutti quegli
Angeli che sono le nostre mogli e i nostri figli.
Magari gradirebbero passare un po’ più di tem-
po con noi e qualche volta ci mandano anche a
quel paese (“voi e le vostre biciclette”), ma non
sanno quanto sia importante per noi averli al
nostro fianco e sapere che comunque sono or-
gogliose di noi.
Dato che ci avviciniamo al Natale magari è il
caso di dirglielo, perché pensarlo e basta non
fa lo stesso effetto.
Stavolta è per Voi
Tanti Auguri dai Vostri
“eterni” ragazzi!!
Gianni, Giorgio, Davide, Raffaele,
Valerio, Nelson, Denis, Beppe
Auguri a tutti, Auguri an
che a Luca
Rossetti e famiglia. Non
ti ringra-
zieremo mai abbastanz
a!!
Il tuo Bike Team