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Simone Cappelli 2F GIORNATA "BOYS' DAY" SARTORIA "PUNTO A CAPO" Martedì 9 maggio 2017 ho potuto vivere un'esperienza indimenticabile grazie al progetto “Girls' & Boys' Day”: ho trascorso una mattinata nel mondo del lavoro, allo scopo di capire l'importanza di ogni mestiere e sono entrato a diretto contatto una realtà a me sconosciuta, che ora vi racconterò. Alle ore 8:45 circa, io e altri tre compagni delle classi C E A siamo partiti con la signora Alba in macchina verso la nostra destinazione. Arrivati alle ore 9:00 circa, siamo entrati in un cortile dove c'era un cartello con scritto “Sartoria PUNTO A CAPO”. Appena entrati, l'imprenditrice, che appartiene al Gruppo Donne Impresa della Confartigianato Alto Milanese ed è una delle organizzatrici del progetto, ci ha spiegato che questa non era una sartoria industriale, ma una sartoria artigianale. Abbiamo cominciato ad osservare come si lavora in un laboratorio: ci siamo messi intorno ad un tavolo rettangolare, dove era appoggiata della stoffa disegnata con coccinelle o cuori bianchi, quattro sagome a forma di cuore, del gesso duro (con una consistenza diversa dal gesso per la lavagna) a forma triangolare ed imbottitura di spugna. Finito di osservare tutto quello che c'era sul tavolo, la signora Alba ci ha detto che si stava avvicinando la festa della mamma e che quindi avremmo creato una regalo da portare alle nostre.

SARTORIA PUNTO A CAPO - Istituto Comprensivo … svolgere il suo lavoro le occorre una serie di strumenti, come la macchina da cucire, la tre aghi, la taglia e cuci, due banconi da

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Simone Cappelli 2F

GIORNATA "BOYS' DAY" SARTORIA "PUNTO A CAPO"

Martedì 9 maggio 2017 ho potuto vivere un'esperienza indimenticabile grazie al progetto “Girls' & Boys' Day”: ho trascorso una mattinata nel mondo del lavoro, allo scopo di capire l'importanza di ogni mestiere e sono entrato a diretto contatto una realtà a me sconosciuta, che ora vi racconterò. Alle ore 8:45 circa, io e altri tre compagni delle classi C – E – A siamo partiti con la signora Alba in macchina verso la nostra destinazione. Arrivati alle ore 9:00 circa, siamo entrati in un cortile dove c'era un cartello con scritto “Sartoria PUNTO A CAPO”.

Appena entrati, l'imprenditrice, che appartiene al Gruppo Donne Impresa della Confartigianato Alto Milanese ed è una delle organizzatrici del progetto, ci ha spiegato che questa non era una sartoria industriale, ma una sartoria artigianale. Abbiamo cominciato ad osservare come si lavora in un laboratorio: ci siamo messi intorno ad un tavolo rettangolare, dove era appoggiata della stoffa disegnata con coccinelle o cuori bianchi, quattro sagome a forma di cuore, del gesso duro (con una consistenza diversa dal gesso per la lavagna) a forma triangolare ed imbottitura di spugna. Finito di osservare tutto quello che c'era sul tavolo, la signora Alba ci ha detto che si stava avvicinando la festa della mamma e che quindi avremmo creato una regalo da portare alle nostre.

Ci siamo messi subito al lavoro: abbiamo scelto la stoffa da utilizzare, quella che a noi piaceva di più. Io ho scelto quella con le coccinelle, perché portano fortuna e piacciono a mia mamma; abbiamo preso la sagoma a forma di cuore e l'abbiamo appoggiata sulla stoffa per disegnarne il contorno col gesso. Alba ci ha dato delle forbici grossissime, mai viste, e abbiamo iniziato a realizzare il cuore, tagliandolo intorno ai bordi disegnati; successivamente abbiamo assemblato il tutto. La titolare ci ha poi mostrato come utilizzare la macchina da cucire industriale: funzionava schiacciando un pedale, che serve per darle la velocità che si desidera per cucire, dicendoci che era come guidare un'automobile. A turno abbiamo iniziato a cucire con tale macchina la nostra presina e mi sembrava veramente di essere alla guida di una vettura, perché dovevo "guidare" la stoffa sotto l'ago, lasciando uno spazio non cucito.

Ultimo passaggio: abbiamo inserito l'imbottitura. Siamo poi passati ad un'altra macchina, chiamata “Taglia Sfila”, che serve per tagliare e rifinire i bordi (dotata di un pedale per farla funzionare), per procedere alla chiusura e all'inserimento di una striscia di stoffa, per poter appendere la nostra presina.

Terminato il nostro lavoro, che è stato veramente interessante, la signora Alba gentilmente ci ha offerto una buonissima merenda e siamo rimasti tutti a bocca aperta alla vista di un enorme vassoio pieno di brioches al cioccolato e alla crema!

Finita la nostra pausa, abbiamo continuato il lavoro. Alba ci ha mostrato vari tipi di bottoni : bottoni moderni o a pressione, bottoni a quattro buchi e bottoni a fungo. Abbiamo provato ad attaccare i bottoni ad un pezzo di stoffa: il primo, quello a pressione, era piuttosto difficile, quindi la signora ci ha fatto provare ad attaccare quello a quattro buchi e a fungo e siamo riusciti ad attaccarli entrambi.

Alla fine abbiamo provato l'ultima macchina da cucire, “Due aghi”, che serve a realizzare orli, decorazioni ornamentali, bordature, ma può diventare anche a tre, quattro aghi: anche questa funziona con pedale.

Questa giornata non la dimenticherò mai: mi ha fatto riflettere su cosa potrò fare da grande, magari il “SARTO”, vedremo... Ho imparato che ci sono mestieri che danno soddisfazioni perché sei tu in prima persona a realizzare e a creare qualcosa di tangibile. Ringrazio di cuore la signora Alba per la sua pazienza e disponibilità e per avermi fatto conoscere una professione che ho scoperto essere molto interessante.

Davide Oliva 2E

Progetto "Girls' and Boys' day" in sartoria

La mattina del 9 maggio 2017 sono stato accompagnato, con alcuni miei coetanei, presso una sartoria a conduzione familiare: tale uscita faceva parte del progetto "Girls' and Boys' day", organizzato dalla Confartigianato Alto Milanese per avvicinare noi studenti di seconda media alla realtà artigiana del territorio in cui viviamo. Qui siamo stati accolti dalla titolare del laboratorio, di nome Alba (che è poi l'imprenditrice che è venuta a prenderci a scuola e ci ha accompagnato in macchina): ci ha spiegato nel dettaglio come si svolge la sua professione. Si occupa di lavori di sartoria, che consistono nella sistemazione di abiti in alcune loro parti, come per esempio rifare gli orli, cucire bottoni o zip, allungare o accorciare abiti, realizzare capi d'abbigliamento e accessori.

Per svolgere il suo lavoro le occorre una serie di strumenti, come la macchina da cucire, la tre aghi, la taglia e cuci, due banconi da lavoro dove poter tagliare la stoffa e dei ferri da stiro. Successivamente ci siamo messi al lavoro anche noi: la signora Alba ci ha dato delle indicazioni su come realizzare un piccolo manufatto e noi abbiamo fatto una presina, tagliando la stoffa a forma di cuore con le forbici a punta. L'abbiamo cucita per un pezzo, poi abbiamo inserito del cotone per l'imbottitura e proseguito la cucitura, mettendo anche il nastrino con la macchina da cucito. Terminato questo lavoro, ci ha spiegato come si cucivano i vari bottoni e io ho provato a farlo su un pezzo di stoffa seguendo le sue indicazioni. In seguito, l'imprenditrice ci ha fatto provare la macchina a tre aghi e ho fatto l'orlo su un pezzo di stoffa. La signora Alba ci ha spiegato che ha molto lavoro e passa la maggior parte della giornata nel suo laboratorio per soddisfare le consegne dei clienti. Mi è piaciuto fare questa esperienza anche se, per ora, non penso che farò questo mestiere da grande. Ho comunque potuto vedere da vicino una realtà lavorativa del territorio e imparare tante cose nuove. La signora Alba è stata molto paziente e gentile nell'accoglierci e nello spiegarci la sua attività, che svolge con tanta passione. La ringrazio anche perché la presina che abbiamo fatto con lei è stata un bel regalo per la festa della mamma.

Pier Ioan Festeu Torrez 2C

Boys' day da Punto a Capo

Il 9 maggio scorso ho partecipato all'uscita di una mattinata in un'impresa artigiana della zona: faceva parte del progetto "Girls' & Boys' day", organizzato da qualche anno nella nostra scuola dal Gruppo Donne Impresa della Confartigianato con l'obiettivo di avvicinare noi ragazzi al mondo del lavoro, anche se solo per poche ore. Appena arrivati al laboratorio di sartoria, dove io e altri tre compagni di sezioni diverse siamo stati condotti da Alba, la titolare dell'impresa, ho notato subito dei tessuti di vario tipo, come raso, cotone. Ho capito subito che avrei dovuto cucire o tessere: il primo oggetto che ho preso in mano è stato un pezzo di stoffa, sul quale ho disegnato la sagoma di un cuore con un gessetto. L'ho ritagliata e cucita con una macchina a pedale. Da un foro ho poi inserito l'imbottitura di cotone: successivamente ho cucito tutto con la macchina da cucire. Ho ottenuto una bella presina, da regalare alla mamma. Ho potuto osservare diversi attrezzi per cucire, come la tagliacuci, che è un macchinario per cucire e tagliare: infatti si usano tre fili di diverso colore.

Dopo un po' di tempo abbiamo fatto merenda e subito dopo abbiamo iniziato a cucire bottoni di diverso tipo, come quelli a tre fori o quattro: alla fine è venuto proprio un bel lavoro!

Sono stato felicissimo di trascorrere la mattinata con Alba, una signora davvero gentile che ci ha accolto a braccia aperte, desiderando comunicarci la sua passione per il lavoro che svolge. Ho imparato che qualsiasi professione richiede dei sacrifici, ma dà anche tante soddisfazioni: bisogna applicarsi con impegno a tutto ciò che si fa, così sarà un sicuro successo.

Matteo Porzi 2A

PROGETTO "GIRLS' & BOYS' DAY" da "Punto a capo"

Martedì 9 maggio 2017, io e altri ragazzi delle classi seconde abbiamo partecipato al progetto “Girls' & Boys' day”. Questo progetto, organizzato dalla Confartigianato Alto Milanese, prevede di sperimentarsi nel lavoro in alcune aziende artigiane del luogo. Io sono stato accompagnato presso un laboratorio che si occupa di sartoria. Arrivato sul posto, ho conosciuto la persona che mi ha affidato il lavoro che avrei dovuto svolgere. Ho cucito delle presine da cucina utilizzando la macchina da cucire.

All’inizio ho scelto le stoffe, poi mi è stato fatto vedere come si prepara la macchina con filo ed ago ed infine ho schiacciato il pedale, cercando di essere il più preciso possibile nel portare a termine il mio compito. Alle 11.00 abbiamo fatto merenda con delle squisite brioches fresche: erano buonissime! Nella seconda parte della mattinata ho provato e imparato a cucire i bottoni e mi sono molto divertito. Infine abbiamo provato ad usare la taglia e cuci ed una macchina particolare che può fare fino a tre cuciture contemporaneamente. Per me è stata una bella esperienza e ringrazio molto le persone che si sono impegnate per darci questa possibilità. Spero che si possa ripetere anche nei prossimi anni per dare ad altri ragazzi la mia stessa opportunità.