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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: CSV “Centro Interprovinciale Servizi Volontariato Friuli Venezia Giulia” 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione: CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: “DISABILITÀ VISIVA E COMUNICAZIONE 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): A 06 Disabili 6) Descrizione dell'area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: L'Associazione Nazionale delle Famiglie dei Minorati Visivi (A.N.Fa.Mi.V.onlus) come Struttura educativo-riabilitativa per chi non vede o vede poco o male. L'A.N.Fa.Mi.V.onlus fa parte, attraverso una convenzione con l'Azienda per l’Assistenza Sanitaria n° 4 “Friuli Centrale”, del privato sociale che svolge funzioni di servizio socio-assistenziale per l'handicap. I Servizi per l'Handicap dell'A.A.S. 4 Friuli Centrale, raccolgono, per delega diretta dai Comuni, il bacino di utenze dei Distretti di R06-NZ03681 Albo regionale Friuli Venezia Giulia

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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN

SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

ENTE

1) Ente proponente il progetto:

CSV “Centro Interprovinciale Servizi Volontariato Friuli Venezia Giulia”

2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione:

CARATTERISTICHE PROGETTO

4) Titolo del progetto:

“DISABILITÀ VISIVA E COMUNICAZIONE ”

5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):

A 06 Disabili

6) Descrizione dell'area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si

realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante

indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:

L'Associazione Nazionale delle Famiglie dei Minorati Visivi (A.N.Fa.Mi.V.onlus) come Struttura educativo-riabilitativa per chi non vede o vede poco o male. L'A.N.Fa.Mi.V.onlus fa parte, attraverso una convenzione con l'Azienda per l’Assistenza Sanitaria n° 4 “Friuli Centrale”, del privato sociale che svolge funzioni di servizio socio-assistenziale per l'handicap. I Servizi per l'Handicap dell'A.A.S. 4 Friuli Centrale, raccolgono, per delega diretta dai Comuni, il bacino di utenze dei Distretti di

R06-NZ03681

Albo regionale Friuli Venezia Giulia

Cividale, Tarcento e Udine. L’A.N.Fa.Mi.V.onlus svolge funzioni sociali, riabilitative, educative ed assistenziali nei confronti dell'utenza, principalmente attraverso la fattispecie dei Centri Diurni e del sostegno allo studio (scolastico e parascolastico). I Dati relativi ai Destinatari La popolazione delle persone disabili in carico ai servizi per l'handicap rappresenta un quadro eterogeneo di disabilità (psichica, fisica, sensoriale) a volte concomitanti. La gran parte degli utenti in carico sono persone con disabilità insorte in età evolutiva, molte delle quali caratterizzate dalla presenza di deficit cognitivo. Facendo riferimento alla ricerca “Persone con Disabilità Visiva in Friuli Venezia Giulia”, commissionata dalla Regione all’ANIOMAP e curata dal dott. Corrado Bortolin, si evince che nella nostra regione ci sono 11.000 persone con disabilità visiva (vista, udito e parola, con più di sei anni di età) e che l’11% risiede nella provincia di Udine (dato del 2012). Restringendo il campo ai soli disabili visivi, questi vengono così suddivisi: 32% sono ipovedenti (cioè che vedono poco e/o male), 39% sono ciechi e il restante 29% sono soggetti che accanto alla disabilità visiva ne associano una o più di altro genere (pluriminorati, a loro volta suddivisi così: 13% ipovedenti e 16% ciechi). In tale quadro si situa l’A.N.Fa.Mi.V.onlus con il suo approccio sistemico, ossia la presa in carico dell’intera famiglia nella quale vive una persona con disabilità visiva e, a quanto ci risulta, l’A.N.Fa.Mi.V. è l’unica associazione del territorio regionale che esplicitamente manifesta tale mission. L’attività si articola attraverso il suo Centro Diurno, chiamato Centro Didattico Pre-Professionale (CDPP), con caratteristiche di laboratorio protetto rivolto a minorati visivi gravi in situazione di pluriminorazione psico-sensoriale o fisio-sensoriale quando non psico-fisio-sensoriale. CONVENZIONI IN ATTO L’A.N.Fa.Mi.V.onlus opera inoltre nel sostegno parascolastico e scolastico di alunni minorati visivi, anche se pluriminorati, affiancando la scuola nelle ore scolastiche e le famiglie in orario extrascolastico, collaborando nella formazione del personale docente e ATA, e realizzando attività formative rivolte alle famiglie, agli operatori del sociale e della sanità riguardo alla specificità della minorazione visiva e della pluriminorazione, in particolare in convenzione con il Comune di Udine (Servizio Servizi Sociali) e con l’Azienda per l’Assistenza Sanitaria n. 3 “Alto Friuli – Collinare – MedioFriuli”. Per tale sua esperienza e per la continuità trentennale del suo impegno, è accreditata ufficialmente dal 2002 quale agenzia di formazione da parte del M.I.U.R. (D.M n. 177/2000). L’A.N.Fa.Mi.V. inoltre accoglie tirocinanti dall’Istituto Statale di Istruzione Superiore “R. D’Aronco” di Gemona del Friuli (UD) con ultima Convenzione del 16/03/2015 (prot, n. 1606/c23d) e dall’Istituto Statale di Istruzione Superiore “G. Ceconi” di Udine con ultima Convenzione del 07/01/2015 (n. 28/C27g), nonché dall’Università degli Studi di Udine, Facoltà di Medicina, Corso di laurea in Educazione Professionale, con

Convenzione del 29/12/2005 e dall’Università degli Studi di Verona con Convenzione del 11/05/2010 (Rep. N. 1385/2010 – prot. n. 22581) Al 31 dicembre 2014 all’A.N.Fa.Mi.V. risultano iscritti 150 soci, di cui 44 sono i disabili visivi seguiti a vario titolo e così suddivisi:

- 20 ipovedenti (di cui 1 minorenne); - 12 ciechi; - 12 in situazione di plurihandicap (di cui 4 sono minorenni).

Nonostante il piccolo numero di minorenni iscritti all’A.N.Fa.Mi.V., nel presente progetto si vuole tenere conto del fatto che dai contatti con gli Assistenti Sociali di riferimento, si evince che sempre più le agenzie educative anche del tempo libero ricercano figure di supporto ai disabili, ancorché visivi, viste le ristrettezze economiche del momento che vedono un calo di operatori assunti. Ci si è trovati spesso a dare aiuto, anche con affiancamento di nostro personale, a minori la cui famiglia non ha poi deciso di associarsi. Per ultimo ma non ultimo, facendo riferimento ai risultati ottenuti dal nostro progetto “Relazione educativa e minorazione visiva” (svolto grazie al contributo della Servizio Volontariato della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia già nel 2005) il taglio comunicativo che l’A.N.Fa.Mi.V. ha assunto è estremamente interpersonale: risulta infatti efficace il solo contatto diretto (visite domiciliari precedute e seguite da sollecitazioni telefoniche) e non tanto le informazioni trasmesse con lettere-circolari ma anche tramite e-mail. I giovani del Servizio Civile Nazionale potranno essere un ottimo supporto a tali modalità comunicative.

Destinatari del Progetto:

- i minori con disturbi visivi dalla nascita o insorti in età evolutiva; - le persone con disabilità visiva acquisita in età adulta o, comunque, di

recente; - le persone in situazione di multidisabilità.

Si tratta di soggetti deboli, che necessitano di sostegno per: - ripristinare e/o migliorare la qualità della vita; - perseguire il mantenimento e il miglioramento di ogni autonomia possibile; - stabilire valide relazioni con sociali in genere e in rapporto all’età.

Benificiari del Progetto:

le famiglie dei sopra elencati disabili visivi, bisognose di affiancamento per: - stabilire valide relazioni sociali in genere; - apprendere come aiutare il proprio congiunto senza sostituirsi a lui, per

acquisire autostima, autonomia e capacità relazionali in base all’età.

I risultati attesi dipendono anche dalle tre esperienze precedenti di Servizio Civile Nazionale, che hanno visto i Volontari impiegati all’A.N.Fa.Mi.V. accanto ai disabili visivi in situazione di plurihandicap il primo anno, di coloro che hanno perso la vista (parzialmente o totalmente) da adulti, nel secondo anno e a fianco di minori e non solo nel terzo anno. I giovani del Servizio Civile Nazionale saranno queste figure. A completamento del quadro sopra citato, va annotato che le Onlus devono attivarsi anche nei confronti di non iscritti alla specifica associazione. L’A.N.Fa.Mi.V. pertanto nel 2014 ha erogato servizi di affiancamento e di consulenza, anche in questo senso.

7) Obiettivi del progetto:

Gli obiettivi del Progetto, in riferimento alla persona con disabilità, vertono su tre sfere:

1) individuale del soggetto disabile; 2) relazionale con la sua comunità di appartenenza e con gli ambienti di

riferimento (famiglia, territorio, servizi, contesto sociale); 3) familiare in senso stretto.

Per ognuno degli obiettivi vengono studiate e programmate specifiche attività didattiche, educative, abilitative e riabilitative, comunque mirate al raggiungimento e/o al mantenimento delle capacità acquisite e finalizzate al miglioramento della qualità della vita.

Il fatto che il progetto si rivolga alle persone con disabilità visiva tra i quali anche i minori, costituisce l’accoglimento formale di una costante e reiterata domanda di aiuto che l’A.N.Fa.Mi.V.onlus riceve.

I minori, per la loro plasticità, sono senz’altro più altro più favoriti degli adulti nell’abilitazione e nel recupero sotto l’aspetto sociale e familiare, ma devono essere seguiti attentamente in questo cammino, e con loro la propria comunità familiare, in quanto il percorso riabilitativo e di acquisizione dell’autostima e, con essa, del ruolo relazionale-sociale futuro è spesso doloroso, lungo temporalmente e caratterizzato da numerosi, frustranti piccoli e grandi eventi.

Bambini e giovani disabili visivi hanno bisogno di una famiglia che ne sappia sostenere il cammino e che li spinga al massimo grado di autonomia possibile avendo fiducia in se stessi, ma anche che li sappiano condurre verso relazioni sociali con i pari. Chiaramente si tratta di percorsi gravosi non solo per i minori con disabilità, ma anche per le famiglie. Le alte motivazioni che solitamente spingono i ragazzi del Servizio Civile Nazionale a questo tipo di esperienza possono permettere alle associazioni come l’A.N.Fa.Mi.V.onlus di trovare in loro tutto il sostegno attento e generoso di cui i disabili visivi in genere e le loro famiglie necessitano.

Obiettivo: rafforzamento della Sfera individuale Educazione del disabile visivo per l’individuazione, l’acquisizione ed il

mantenimento delle abilità di autonomia personale commisurate all’età attraverso: - attività di area psico-motoria (capacità logico-operative e critiche); - igiene e cura personale; - autonomia domestica; - autonomia motoria in ambienti noti; - attività occupazionali calibrate sulle singole età; - esperienze socializzanti.

Obiettivo: rafforzamento della Sfera relazionale Sviluppo e/o ripristino delle capacità e degli strumenti relazionali, attività di

integrazione sociale nei diversi contesti comunitari, allontanamento dal rischio di isolamento, dallo stato di emarginazione e solitudine attraverso:

- competenze linguistiche ed espressive; - capacità di relazione ed interazione con ambienti esterni e con le persone di

confidenza e/o sconosciute; - acquisizione di comportamenti sociali abituali adeguati all’età anche mediante

attività ludiche e del tempo libero.

Obiettivo: rafforzamento della Sfera familiare Sostegno ed aiuto alla famiglia della persona con disabilità, condivisione e

collaborazione nello sviluppo del Progetto Educativo Individualizzato attraverso: - attività di supporto normativo e assistenziale; - supporto psicologico; - consulenza didattica e tecnologica.

Obiettivi generali nei confronti dei volontari

Il Servizio Civile Nazionale rappresenta per i giovani coinvolti uno strumento di formazione e di promozione per una cittadinanza attiva e per diffondere il valore della pace e delle diversità in una logica di condivisione. Pertanto l’inserimento dei volontari all’interno dei progetti porterà quest’ultimi ad acquisire:

1. Promozione di una cultura di cittadinanza attiva, che veda i volontari del servizio civile come soggetti appartenenti ad un contesto, capaci di influenzarlo positivamente, rendendolo più rispondente ai principi della nostra Costituzione.

2. Apprendimento delle finalità, delle modalità e degli strumenti di lavoro di gruppo finalizzato all’acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro.

3. Fornire ai partecipanti strumenti e tecniche relative all’animazione con le persone con disabilità, alla conduzione di gruppi, alla gestione delle attività.

4. Fornire la possibilità di maturare un’esperienza utile per la loro formazione educativa, etica, civile, sociale e lavorativa sia attraverso il contatto continuo con chi è inserito in progettazione di autonomia e di cura, sia attraverso il

costante confronto con tutti i soggetti coinvolti nelle diverse articolazioni del progetto.

5. Alimentare nei giovani la volontà di promozione del Servizio Civile Nazionale come strumento di superamento di forme di discriminazione ed esclusione sociale.

6. Offrire ai giovani l’opportunità di confrontarsi in una dimensione comunitaria potendo cimentarsi in esperienze di autonomia e responsabilità personale e condivisa legata al contesto e al gruppo di lavoro.

8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le

attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio

civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista qualitativo e quantitativo:

Qui di seguito una schematizzazione essenziale di programmazione che per ovvie ragioni, nella sua realizzazione pratica, dovendosi adattare alle singole persone coin-volte, perde in parte la sua strutturazione in obiettivi e attività conseguenti, per orien-tarsi invece trasversalmente secondo le esigenze e sulla base delle risultanze degli incontri di programmazione e di verifica in équipe.

8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi

Nei primi 3 mesi verrà condotta la fase di formazione generale da parte del Centro Servizi del Volontariato del Friuli Venezia Giulia come da descrizione, mentre la formazione specifica verrà effettuata dal primo al sesto mese salvo necessari approfondimenti in itinere. Le attività che costituiscono la centralità progettuale avranno luogo dal primo mese intensificandosi via via fino alla conclusione del progetto medesimo.

Attività rivolte alla Sfera individuale

Attività cognitive

Obiettivi Attività 1

- Finalizzate a sviluppare e/o mantenere

abilità e capacità in ambito cognitivo e

nella comunicazione, utilizzando diversi

approcci e codici comunicativi, a

seconda delle abilità individuali.

- Le abilità cognitive acquisite e/o

potenziate favoriscono la

socializzazione, l’autostima e

- (1.1) Didattica, anche spicciola, legata

alla soluzione dei normali problemi

quotidiani, quale spazio di osservazione e

tirocinio operativo in vista del successivo

impegno più diretto con gli Utenti del

Progetto.

- (1.2) Aiuto e sostegno nello sviluppo

delle strategie di studio, mnestiche e

l’autonomia necessarie a una vita di

relazione di uguale valore ai pari in età.

operative, di orientamento spazio-

temporale, di mobilità autonoma, di

utilizzo di strumentazione didattica

speciale, comprese le tecnologie

informatiche

Attività motorie

Obiettivi Attività 2

Finalizzate a mantenere e sviluppare, in un

clima di vita comune e/o di gioco, le

abilità di movimento presenti,

contribuendo alla costruzione di un miglio-

re rapporto con il proprio corpo, con la sua

motricità e con la propria immagine;

sviluppo e potenziamento delle abilità di

percezione dello spazio circostante e di

orientamento e mobilità in esso. Queste

attività vengono proposte più

intensivamente nei seminari residenziali e

centri vacanza ove esiste maggiore

opportunità di confronto ed emulazione

- (2.1) Attività Motoria

- (2.2) Passeggiate e marcelonghe

- (2.3) Piscina

- (2.4) Sci da fondo

- (2.5) Cicloturismo in tandem

- (2.6) Uscite in pedalò e/o in barca

Attività Manuali

Obiettivi Attività 3

Finalizzate all’abilità di:

- percepire con il tatto;

- esplorare tattilmente;

- sviluppare e mantenere diverse abilità

gnoso-prassiche e percettive nonché l'area

delle autonomie e delle abilità grosso e fini-

motorie.

- (3.1) Laboratorio di Artigianato –

cestinaggio e creazione di libri tattili

- (3.2) Laboratorio di Oggettistica in gesso e

cera

- (3.3) Laboratorio di Economia Domestica

- (3.4.) Laboratorio di Musica e canto corale

(settimanale)

Attività di sviluppo e mantenimento a

sostegno dell'autonomia personale e della

cura di sé

- (3.5) Uso corretto degli ambienti di vita

quotidiana in tutte le sue componenti (scuola

e famiglia);

- (3.6) Uscite per acquisti al supermercato e

in altri negozi

- (3.7) Partecipazione ad attività ludico -

culturali

Le Attività Manuali proposte sono finalizzate

a sviluppare e mantenere gli aspetti

organizzativi e gestionali, individuali (del

sé) e collettivi (io in rapporto con gli altri).

- (3.8) Igiene Personale

- (3.9) Laboratorio di Cucina

- (3.10) Pulizia e cura dei propri spazi

Attività Ricreative

Obiettivi Attività 4

Finalizzate a valorizzare il quotidiano,

consentono di trascorrere in modo rilassato e

piacevole momenti della giornata e alcuni

periodi dell’anno in strutture vacanziere

- (4.1) Spazi Autogestiti

- (4.2) Svago,

- (4.3) Giochi e uscite organizzate anche a

musei

Attività rivolte alla Sfera relazionale

Attività espressive

Obiettivi Attività 5

Finalizzate a sperimentare, mantenere e

sviluppare capacità espressive, relazionali e

comunicative verbali e non verbali

(iconiche, gestuali, sonore, plastiche, au-

diovisive, ecc.), nonché a favorire la presa di

coscienza di sé rispetto al mondo esterno,

utilizzando i linguaggi e gli strumenti di

alcune arti.

- (5.1) Laboratorio Teatrale

- (5.2) Laboratorio di Musica elementare e

canto corale

- (5.3) Giornalino associativo

Attività in strutture esterne

Finalizzate a sviluppare e consolidare diverse

capacità in ambito socio-relazionale,

cognitivo, operativo, delle autonomie ai

vari livelli secondo la complessità e la gravità

della situazione individuale.

- (5.4) Attività varie svolte in strutture esterne

in situazione di partenariato operativo

- (5.5) Soggiorni residenziali marini e/o

montani con adeguata organizzazione dei

gruppi e/o supporto diretto alle famiglie

Attività socializzanti e di integrazione sociale

Finalizzate a promuovere la relazione

interpersonale, l’orientamento spaziale, la

- (5.6) Gite ed escursioni

- (5.7) Attività sul territorio

conoscenza e l'utilizzo del territorio, dei

suoi luoghi di ritrovo e delle sue strutture

sociali, di servizio, di aggregazione e culturali

e l'incontro con le persone che li frequentano

- (5.8) Teatro, musei, etc.

- (5.9) Bar, circoli culturali e ricreativi,

associazioni, etc.

Attività di consulenza legale e amministrativa

Finalizzate a rendere i familiari e, laddove

possibile, le persone con disabilità visiva in

grado di gestire le proprie pratiche

amministrative e legali (tutoraggio,

amministratore di sostegno, pensionistica,

ottenimento di provvidenze economiche

varie…)

- (5.10) Colloqui interpersonali

(5.11) Facilitazione con enti e figure esterne

all’A.N.Fa.Mi.V. dell’ambito

amministrativo, legale e socio-assistenziale

in genere.

I risultati che si attendono dal progetto sono:

- Miglioramento dell’integrazione sociale e relazionale delle famiglie di persone con

disabilità visiva e dei minorati visivi medesimi;

- Potenziamento della lotta all’emarginazione delle persone disabili;

- Prosecuzione nel percorso formativo di attività fisiche, motorie, manuali e didattiche

e mantenimento delle abilità acquisite;

- Miglioramento del progetto di vita della persona minorata visiva di ogni età,

ancorché pluridisabile;

- Condivisione e sollievo del carico familiare di assistenza e cura delle persone con

disabilità (“moduli di sollievo”), particolarmente opportuni nei casi di

pluriminorazione;

- Maggiore efficacia del supporto psicoterapeutico rivolto ad utenti e familiari.

8.2 Risorse umane complessive necessarie per l'espletamento delle attività previste,

con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette

attività.

N Professionalità Ruolo nell’attività Attività del

progetto

1 Educatore Coordinatore

Coordinamento in quanto è anche OLP nel progetto

Attività 2.1, 2.2, 2.3, 2.4, 2.5, 2.6, 3.1, 3.2

1 Educatore Supervisione operativa nelle varie attività

Attività 2.1, 2.2, 2.3, 2.4, 2.5, 2.6, 3.1, 3.2

1 Educatore (Laureato in psicologia)

Supervisione nelle attività di tipo cognitivo

Attività 1.1, 1.2, 3.5, 3.6

1

Educatore (Laureanda in educazione professionale)

Supporto operativo nelle attività di tipo cognitivo

Attività 1.1, 1.2, 3.5, 3.6

1 Educatore (Laureanda in studi giuridici)

Accompagnamento di familiari e utenti per disbrigo di pratiche amministrative

Attività 5.10, 5.11

5 Operatori Predisposizione dei laboratori specifici e affiancamento diretto ai partecipanti

Attività 3.1, 3.2, 3.3, 3.4, 3.5, 3.6, 3.7, 3.8, 3.9, 3.10, 4.1, 4.2, 4.3, 5.1, 5.2, 5.3,

1 Consulente psicologo

Contatti con le famiglie e con gli operatori A.N.Fa.Mi.V. per consulenza psicologica, ma anche, all’occorrenza, rapporto diretto con gli utenti.

Attività 4.1, 5.1, 5.2

1 Tiflopedagogista

Supervisione per tutti gli aspetti educativi legati alla disabilità visiva

Tutte le attività

1 Tiflologo Affiancamento operativo alla tiflopedagogista

Attività 1.2

1 Educatrice delle disabilità sensoriali

Supervisione e supporto in tutte le situazioni di pluridisabilità

Tutte le attività

1 Avvocato Supporto alle famiglie nelle pratiche amministrative e legali

Attività 5.10, 5.11

1 Illustratrice Supervisione e supporto operativo nella realizzazione di libri tattili e immagini a rilievo in genere

Attività 3.1

1 Grafica Supervisione e supporto operativo nella realizzazione di libri tattili e immagini a rilievo in genere

Attività 3.1

1 Musicista

Presidente della corale interassociativa “Luigi Del Zotto” e promotore di tutti gli eventi ad essa connessi

Attività 3.4

1 Esperta Guida nelle visite nei vari musei Attività 4.3, 5.8

museale

1 Giornalista

pubblicista Esperta in pubbliche relazioni

Attività 5.3, 5.6, 5.7, 5.8

Attualmente il personale in servizio presso l’A.N.Fa.Mi.V. onlus si configura come segue: - un educatore coordinatore con funzioni anche di segretario, dipendente, assunto a

tempo pieno; - quattro educatori con contratto di lavoro a progetto:

a) un’educatrice professionale; b) un laureato in psicologia; c) una laureanda in educazione professionale; d) una laureanda in studi giuridici.

- cinque operatori con mansioni varie (educative, di laboratorio, musicali) retribuiti con le formule delle prestazioni occasionali (fatturazione, voucher, ricevuta per collaborazione occasionale);

- un consulente psicologo, libero professionista. Particolarmente rilevanti sono le figure dei volontari specializzati: una tiflopedagogista (Presidente dell’Associazione e Responsabile delle attività didattiche ed educative), un tiflologo (insegnante in quiescenza ed esperto in informatica), una educatrice delle disabilità sensoriali (incaricata dell’aggiornamento del personale interno ed esterno all’associazione e di consulenza agli operatori, ma anche talvolta direttamente operante sugli utenti), un avvocato (consulente legale), un’illustratrice, una grafica, un’esperta museale, un musicista e una giornalista pubblicista.

8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell'ambito del progetto

Durante tutto il periodo del Servizio Civile Nazionale, dalla formazione specifica (box 34 e 41) a quella generale (box 29/34), al monitoraggio (box 21 e 42), i volontari saranno coinvolti nelle azioni di diffusione e sensibilizzazione previste dal progetto (box 17). Tutte le attività previste dal progetto aiuteranno i giovani a realizzare le finalità di “contribuire alla formazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovani” indicata nell’art. 1 della legge 64/2001 che ha istituito il Servizio Civile Nazionale”.

I Volontari in Servizio Civile affiancheranno gli Educatori e gli altri Operatori nelle attività educative e riabilitative rivolte ai disabili visivi, prima di affrontare in autonomia, il rapporto personale diretto, con l’attenzione e il senso di responsabilità che ciò necessariamente comporta.

Informeranno e affiancheranno inoltre le famiglie per azioni connesse al tempo libero mediante l’accompagnamento a manifestazioni culturali, sportive e ricreative commisurate all’età cui il disabile visivo desideri partecipare; la frequenza a queste

attività va incentivata in quanto il desiderio di socializzazione è il primo e più impor-tante passo di un cammino di normalizzazione.

Le molteplici attività con gli Utenti nelle quali i Volontari potranno “spendersi” ven-gono svolte individualmente o in gruppo unico o per piccoli gruppi e sono finalizzate al raggiungimento degli obiettivi generali dell’associazione e del PEI e vengono indivi-duate per soddisfare i principali bisogni espressi dagli Utenti, osservando e rispettando la personalità e le aspirazioni di ognuno di loro. La programmazione individualizzata è proiettata nel lungo periodo mirando a una vera continuità pluriennale, comunque innovando e diversificando al massimo possibile la tipologia delle attività svolte.

Attività Ruolo del volontario

- (1.1) Didattica, anche spicciola, legata

alla soluzione dei normali problemi

quotidiani, quale spazio di osservazione

e tirocinio operativo in vista del

successivo impegno più diretto con gli

Utenti del Progetto.

- (1.2) Aiuto e sostegno nello sviluppo delle

strategie di studio, mnestiche e operative,

di orientamento spazio-temporale, di

mobilità autonoma, di utilizzo di stru-

mentazione didattica speciale, comprese le

tecnologie informatiche

Intervento diretto con gli utenti sotto la

supervisione dell’operatore

Predisposizione di materiali facilitanti lo

studio (immagini, tavole, grafici a rilievo,

audioregistrazioni). Affiancamento nell’uso

del computer con le periferiche tattili e

uditive.

- (2.1) Attività Motoria

- (2.2) Passeggiate e marcelonghe

- (2.3) Piscina

Affiancamento dell’insegnante per la

corretta esecuzione degli esercizi che

vengono proposti, correggendo eventuali

posizioni errate degli utenti.

Accompagnamento facendosi prendere al

braccio secondo le tecniche fornite dai

Tecnici di Orientamento e Mobilità.

Affiancamento per la mobilità degli utenti

negli spazi (ingresso, spogliatoi, docce,

accesso alle vasche) e aiuto per la corretta

esecuzione di quanto proposto dall’istruttore

di nuoto

- (2.4) Sci da fondo (attività non

costantemente presente)

- (2.5) Cicloturismo in tandem

- (2.6) Uscite in pedalò e/o in barca (attività

non costantemente presente)

Accompagnamento per raggiungere le piste,

eventuale aiuto per indossare le attrezzature

specifiche; se il Volontario è in grado di

praticare lo sci da fondo, può fungere da

guida precedendo nel percorso la persona

con disabilità visiva fornendo le

informazioni necessarie (curva a destra,

curva a sinistra, discesa lunga circa tot.

metri, salita lunga circa tot. metri)

Se il Volontario sa andare in bicicletta, potrà

imparare a guidare il tandem (il guidatore si

posiziona ovviamente sul sellino davanti).

Il Volontario parteciperà in affiancamento ad

operatori già esperti.

- (3.1) Laboratorio di Artigianato –

cestinaggio e creazione di libri tattili

- (3.2) Laboratorio di Oggettistica in gesso e

cera

Predisposizione dei materiali occorrenti

(tagliare a misura il vimini, forare le basi

in compensato); incollaggio dei materiali a

rilievo predisposti con gli operatori esperti

Predisposizione e riassetto della

postazione di lavoro degli utenti (aiutare,

se necessario, ad indossare il grembiule,

aiutare a localizzare i contenitori con la

polvere di gesso, l’acqua, il pentolino per

la mescola, aiuto per versare la mescola

negli appositi stampi, posizionamento

degli stampi riempiti negli spazi previsti,

aiuto, se necessario, nel togliere gli oggetti

dagli stampi una volta asciugati, pulizia del

tavolo di lavoro); pittura e decorazione dei

manufatti realizzati.

Affiancamento, porgendo il braccio, per

- (3.3) Laboratorio di Economia Domestica

- (3.4.) Laboratorio di Musica e canto

corale (settimanale)

recarsi a fare la spesa; eventuale supporto

nella preparazione dei cibi.

Affiancamento nella pulizia di tutti gli

ambienti di uso quotidiano: sala da pranzo

e servizi igienici.

Accompagnamento delle persone con

disabilità visiva interessate a questo

laboratorio, integrazione all’interno della

Corale secondo le proprie capacità (uso

della voce, ma eventualmente anche di uno

strumento).

- (3.5) Uso corretto degli ambienti di vita

quotidiana in tutte le sue componenti (scuola

e famiglia);

- (3.6) Uscite per acquisti al supermercato e

in altri negozi

- (3.7) Partecipazione ad attività ludico -

culturali

Affiancamento per la padronanza degli spazi

da parte delle persone con disabilità visiva.

Accompagnamento facendosi prendere al

braccio secondo le tecniche fornite dai

Tecnici di Orientamento e Mobilità.

Affiancamento, cercando di integrarsi e

condividendo esperienze ed emozioni.

- (3.8) Igiene Personale

- (3.9) Laboratorio di Cucina

Nelle situazioni di plurihandicap o di

bambini, affiancamento, cercando di non

sostituirsi.

Aiuto agli operatori nella pulizia degli

ambienti che vengono utilizzati (cucina

con acquaio e fornelli, sala da pranzo,

armadi e stoviglie varie); affiancamento,

porgendo il braccio, per recarsi a fare la

spesa; eventuale supporto nella

- (3.10) Pulizia e cura dei propri spazi

preparazione dei cibi.

Affiancamento nella pulizia di tutti gli

ambienti di uso quotidiano: sala da pranzo e

servizi igienici.

Affiancamento in famiglia per insegnare

come tenere in ordine le proprie cose in

modo da poterle ritrovare prontamente

nonostante la disabilità visiva (con

supervisione dei Tecnici di Orientamento,

Mobilità e Autonomia Personale).

- (4.1) Spazi Autogestiti

- (4.2) Svago

- (4.3) Giochi e uscite organizzate anche a

musei

Condivisione per la scelta della

partecipazione ad eventi in

accompagnamento.

Condivisione per la scelta della

partecipazione ad eventi in

accompagnamento.

Valutazione delle possibilità di giochi per

persone con disabilità visiva anche in base

alla loro età e accompagnamento.

Affiancamento durante le visite guidate a

musei, mostre d’arte, in situazioni guidate,

offrendo il proprio accompagnamento anche

integrando verbalmente per quanto non può

essere direttamente fruito con il tatto.

- (5.1) Laboratorio Teatrale

- (5.2) Laboratorio di Musica elementare e

canto corale

- (5.3) Giornalino associativo

Coinvolgimento personale giocando ruoli

insieme

Coinvolgimento personale partecipando

secondo le proprie abilità.

Gestione diretta di articoli prodotti da soci

ed amici dell’A.N.Fa.Mi.V. per essere

raccolti, digitandoli al computer e

provvedendo alla loro stampa..

- (5.4) Attività varie svolte in strutture

esterne in situazione di partenariato

operativo

- (5.5) Soggiorni residenziali marini e/o

montani con adeguata organizzazione dei

gruppi e/o supporto diretto alle famiglie

Applicazione delle tecniche di

accompagnamento dei disabili visivi in

ambiente non noto.

Presa in carico delle persone con disabilità

visiva che aderiscono alla proposta di

soggiorno, affiancandole secondo le

necessità e l’età.

- (5.6) Gite ed escursioni

- (5.7) Attività sul territorio

- (5.8) Teatro, musei, etc.

- (5.9) Bar, circoli culturali e ricreativi,

associazioni, etc.

Applicazione delle tecniche di

accompagnamento dei disabili visivi in

ambiente non noto.

Facilitazione per l’integrazione delle persone

con disabilità visiva nelle occasioni offerte

dal territorio, scegliendole in base alla

fruibilità in presenza della disabilità visiva e

conformemente all’età.

Accompagnamento facilitando la fruibilità

attraverso la verbalizzazione di ciò che è

legato essenzialmente alla vista.

Accompagnamento e supporto laddove è

richiesto l’uso della vista.

- (5.10) Colloqui interpersonali

(5.11) Facilitazione con enti e figure esterne

all’A.N.Fa.Mi.V. dell’ambito

amministrativo, legale e socio-assistenziale

in genere.

Semplice accompagnamento nel rispetto

della privacy della persona accompagnata.

Semplice accompagnamento nel rispetto

della privacy della persona accompagnata,

ma anche eventualmente disponibilità a

riempire modulistica e aiutare a posizionare

la firma che la persona con disabilità visiva

deve apporre.

I Volontari avranno inoltre opportunità di partecipazione a convegni, congressi e

altre attività culturali, acquisendo nel complesso competenze ed esperienza documentate, dunque spendibili nel mondo del lavoro, non solo riguardanti Minorati Visivi “puri” ma, eventualmente, anche quelli in situazione di pluridisabilità.

I volontari del Servizio Civile Nazionale potranno, affiancando gli operatori: - migliorare la propria autostima sperimentando azioni di solidarietà; - acquisire competenze, anche comunicative, che potranno concorrere alle loro

personali scelte lavorative future; - attivare interventi volti a migliorare la qualità della vita e l’integrazione

familiare e sociale della persona disabile visiva e della sua famiglia o di chi, in prima persona, se ne prende cura.

9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:

10) Numero posti con vitto e alloggio: 11) Numero posti senza vitto e alloggio:

12) Numero posti con solo vitto:

13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo

14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :

15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:

- Puntualità; - rispetto delle regole di privacy e di vita quotidiana in tutte le situazioni in cui si viene a contatto; - ordine e pulizia personale, - collaborazione nel mantenimento di ordine e pulizia degli ambienti in cui si attuano i laboratori; - disponibilità alla partecipazione ad attività anche in giornate festive.

2

0

2

2

1.400

6

18

CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE

16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:

Sede di

attuazione

del progetto

Comune Indirizzo Cod. ident.

Sede

N. vol. per

sede

Nominativi degli Operatori Locali di Progetto

Cognome

e nome

Data di

nascita C.F.

A.N.Fa.Mi.V.onlus

Udine Viale

Venezia 384/1

111946

2

Basso Lorenzo

11/04/1974

BSS LNZ 74D11 E098 S

19

17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:

Pubblicizzeremo il Servizio Civile Nazionale con un’azione complessiva di 25 ore, attraverso i seguenti canali: - stand dell’A.N.Fa.Mi.V. all’interno della manifestazione “Idea Solidale” durante la Settimana delle Solidarietà promossa dalla Provincia di Udine per n. 8 ore; - comunicati sulla stampa, radio e tv locali per n. 5 ore (disponibilità ad interviste); - comunicati utilizzando il blog associativo, gli indirizzi di posta elettronica e la pagina Facebook dell’A.N.Fa.Mi.V. per n. 6 ore; - passa parola e incontri con i nostri volontari per n. 3 ore; - in collaborazione con il Club Unesco di Udine predisposizione e distribuzione di comunicati nelle bacheche più frequentate dai giovani (Università degli Studi, Conservatorio Musicale, punti “Informagiovani” di Udine e comuni limitrofi) per n. 3 ore.

18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:

Il CSV FVG si avvale di criteri autonomi di selezione. La ricerca sarà avviata tramite avviso pubblico attraverso gli strumenti interni di pubblicizzazione del CSV FVG si attraverso comunicati stampa nei giornali locali e regionali, radio ecc… I candidati che avranno presentato regolare domanda di partecipazione saranno convocati e selezionati tramite colloqui individuali, condotti dal personale del CSV FVG. I colloqui saranno registrati con la compilazione della scheda di valutazione allegata (allegato N 1.) Detti criteri saranno resi noti agli aspiranti volontari e volontarie al momento della presentazione della domanda di partecipazione al progetto di servizio civile nazionale. Al momento della domanda sarà altresì consegnato un estratto del paragrafo 8.3 “Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto”, informandoli per iscritto del peso che la conoscenza del loro ruolo riveste nella valutazione della loro idoneità. La selezione verrà fatta da due dipendenti interni al CSV FVG accreditati all’albo Regionale del Servizio Civile Nazionale con i ruoli di formatore e del responsabile del monitoraggio, i quali espleteranno le procedure selettive di seguito descritte, verbalizzeranno l’attività di selezione e stileranno la graduatoria finale. Per ogni candidato verrà redatta una singola scheda di valutazione. La selezione degli aspiranti volontari si basa su una scala di valutazione espressa in centesimi dove ogni singolo candidato può essere attribuito un punteggio massimo di 90 punti derivanti dalla sommatoria delle seguenti scale parziali:

Variabili Indicatori Punteggio attribuibile

Colloquio (Massimo 60 punti )

Aspetti Conoscitivo e motivazionale, capacità ed

Max 60 punti

20

interessi (vedi scheda in allegato 3)

Titolo di studio (viene attribuito

punteggio solamente al

titolo più elevato)

Frequenza secondaria scuola superiore (1 punto per anno concluso)

Max 4 punti

Diploma di scuola superiore non attinente il progetto

5 punti

Diploma di scuola superiore attinente il progetto

6 punti

Laurea quinquennale o specialistica non attinente il progetto

7 punti

Laurea quinquennale o specialistica attinente il progetto

8 punti

Titoli professionali (viene attribuito

punteggio solamente al

titolo più elevato)

Titolo professionale attinente al progetto

Fino a 4 punti

Titolo professionale non attinente al progetto

Fino a 2 punti

Titolo professionale non terminato

Fino a 1 punti

Esperienze aggiuntive Fino a 4 punti

Altre conoscenze Fino a 4 punti

I criteri adottati dal CSV FVG mirano all’individuazione dei candidati maggiormente idonei alla realizzazione delle attività di progetto previste. Pertanto la selezione dei volontari verrà effettuata con le metodologie e gli strumenti di seguito esplicitati: 1) Check-list per la valutazione documentale e dei titoli

2) Colloquio personale La check-list per la valutazione documentale prevede l’attribuzione di punteggi ben definiti ad un insieme di variabili legati a titoli e documenti presentati dai candidati. Il colloquio personale si svolgerà presso i locali resi disponibili dal CSV FVG Anche per il colloquio di valutazione è prevista una check-list che guidi il selettore negli argomenti oggetto del colloquio stesso. Si dettagliano di seguito le variabili di interesse distinguendo tra le variabili legate all’analisi documentale e quelle legate al colloquio di valutazione. Per ognuna delle variabili sono stati specificati gli indicatori di riferimento ed i valori (punteggi) attribuibili a ciascuno. I candidati che abbiano ottenuto un punteggio inferiore a 60/90 saranno dichiarati non idonei a svolgere il servizio civile nazionale.

19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale

indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

21

20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell'andamento delle attività del

progetto:

Il monitoraggio del progetto è finalizzato nella sua globalità alla valutazione periodica dello stato di attuazione del progetto. Le attività di monitoraggio si articolano in tre momenti principali: · primo momento di valutazione in itinere (al termine del quarto mese di servizio, allegato 2) · secondo momento di valutazione in itinere (al termine del ottavo mese di servizio, allegato 3) · terzo momento di valutazione finale (al termine del dodicesimo mese di servizio, allegato 4) Ognuno di questi momenti è finalizzato a: · Controllare lo stato di avanzamento del progetto in modo tale da evidenziare disfunzioni e criticità da risolvere al fine di apportare le opportune correzioni · Verificare il vissuto, il livello di gradimento e soddisfazione dei volontari. · Valutare le competenze e professionalità da loro acquisite Il monitoraggio sarà svolto attraverso strumenti standardizzati (questionari a risposte predefinite) a cura del CSV FVG, mediante il responsabile del monitoraggio. Nel complesso nelle diverse fasi di monitoraggio si useranno tre diversi strumenti di rilevazione. 1) Questionario Iniziale Attraverso questa scheda si acquisiranno, con cadenza trimestrale, tutte le informazioni relative all’andamento del singolo progetto di SC. Il Questionario sarà centrato sull’acquisizione di informazioni fattuali sull’andamento del progetto. Si tratterà di una scheda, nella quale accanto alle informazioni generali, verranno chiesti ragguagli sullo stato d’avanzamento delle diverse fasi del progetto, in particolare della formazione erogata 2) Questionario intermedio Lo scopo di questo questionario rivolto ai volontari è quello di scandagliare motivazioni e aspettative del giovane volontario, tanto nei confronti del progetto di servizio civile. Verranno chiesti ragguagli sullo stato d’avanzamento delle diverse fasi e sui benefici/supporti del progetto destinati ai volontari. Dal punto di vista delle modalità di compilazione, il questionario in ingresso sarà distribuito in forma cartacea e, una volta compilato, sarà raccolto dall’Olp e inviato al CSV FVG. 3) Questionario finale. Per verificare la coerenza tra le attività dichiarate in sede progettuale e quelle effettivamente svolte dai volontari, il questionario d’uscita conterrà domande aperta, ossia a risposta libera, non precodificata. Una volta raccolti i questionari, le risposte saranno ricondotte ad una serie di categorie predefinite in modo da poterle trattare statisticamente e poterle confrontare con le attività dichiarate nel progetto, anch’esse codificate allo stesso modo e inserite nella matrice dati.

Attività di monitoraggio

1 m

ese

2 m

ese

3 m

ese

4 m

ese

5 M

ese

6 M

ese

7 M

ese

8 M

ese

9 m

ese

10 m

ese

11 m

ese

12 m

ese

Somministrazione della scheda di monitoraggio dati (Allegato 2)

22

Somministrazione Scheda Monitoraggio progetto (Allegato 3)

Somministrazione Scheda Monitoraggio progetto (Allegato 4)

Ritiro questionari

Realizzazione della matrice dati

Analisi dei dati

Rapporti di monitoraggio

21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale

indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

22) Eventuali requisiti richiesti ai candidati per la partecipazione al progetto oltre quelli

richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:

Si ricercano due volontari, il cui ruolo sarà di affiancare gli operatori nella comunicazione, nell’organizzazione e nella gestione delle attività sopra descritte; in particolare la loro presenza è preziosa per gli accompagnamenti (a piedi, coi mezzi pubblici e con il veicolo di proprietà dell’associazione) e per la collaborazione nelle attività che prevedono guida diretta o supervisione individualizzata al fare della persona con disabilità visiva, per il perseguimento di azioni-obiettivo in cui non sia richiesta un’alta professionalità specifica, ma comunque attenzione, capacità di osservazione, volontà di aiutare, motivazione alla promozione sociale della persona con disabilità visiva e della sua famiglia attraverso ogni canale verbale e non verbale, capacità di mettersi in gioco per una causa che alla fine ripaga, anche se dopo grandi e protratti sacrifici. Si richiede inoltre il possesso della patente di guida di tipo B, per le attività di accompagnamento delle persone con disabilità visiva, utilizzando l’automezzo di proprietà dell’A.N.Fa.Mi.V.onlus. Per questo i Volontari del Servizio Civile dovranno essere gioiosi, positivi, aperti, proiettati al futuro, fiduciosi nelle potenzialità dell’Essere Umano, anche della persona con disabilità visiva e in situazione di plurihandicap in virtù della sua umanità. Le attività formative e riabilitative richiedono dedizione, e questo è ciò che l’A.N.Fa.Mi.V.onlus si attende per il Progetto “Disabilità Visiva e Comunicazione”. Di certo non è nel trascorrere del numero delle ore di servizio che il Volontario vedrà i risultati, in quanto egli dovrà crescere assieme agli Utenti (singoli e famiglie) e agli Operatori, vivendo un’esperienza umana, coinvolgente, appagante, e professionalizzante.

23

Tutto ciò richiede impegno diretto e flessibilità verso le esigenze delle Persone seguite, ricordando e comprendendo chi e perché sia l’anello debole.

23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione

del progetto:

Per la realizzazione del Progetto si prevede l’impiego delle seguenti risorse economiche: - spese di carburante per l’automezzo associativo: euro 1.500,00; - spese per l’acquisto di materiale per le attività di laboratorio: euro 500,00; - spese per l’acquisto di generi alimentari: euro 1.500,00; - spese per l’affitto dei locali utilizzati dall’associazione: euro 4.000,00; - spese per l’acquisto di cancelleria e varie per l’ufficio: euro 400,00; - spese per le utenze (luce, gas e telefono): euro 1.000,00 - spese per la retribuzione del personale: euro 40.000,00

24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):

Gli Enti e le Istituzioni con cui l’A.N.Fa.Mi.V. collabora in maniera più continuativa e che quindi appoggiano in qualità di partner il progetto “Disabilità Visiva e Comunicazione” sono: - Società di consulenza MGMT s.r.l., con sede a Gorizia in C.so Verdi 84, con Legale Rappresentante Diego Travagin. Supervisione e informazione per tutto ciò che riguarda la Sicurezza in ambiente di lavoro. - Fûrclap – Associazione Culturale: con sede a Udine in via F. di Manzano, 12, referente Jacopo Floreani. Si collabora per i laboratori artistici (musicali e teatrali) e quindi anche nel presente progetto l’associazione Furclap sarà un punto di riferimento costante. Le attività che si realizzeranno sono finalizzate a sperimentare, mantenere e sviluppare capacità espressive, relazionali e comunicative verbali e non verbali (iconiche, gestuali, sonore, plastiche, audiovisive, ecc.), nonché a favorire la presa di coscienza di sé rispetto al mondo esterno, utilizzando i linguaggi e gli strumenti di alcune arti. - Associazione Progetto Tempo: con sede a Udine in via Pradamano, 21, presidente sig.ra Mirella Del Fabbro. Si collabora per gestire assieme gran parte delle attività dell’A.N.Fa.Mi.V. ove necessitano accompagnatori di persone con disabilità visiva. In questo progetto i volontari di tale associazione sosterranno il laboratorio di canto corale e quello presso il quale si realizzano libri tattili finalizzato a percepire con il tatto, esplorare tattilmente, sviluppare e mantenere diverse abilità gnoso-prassiche e

24

percettive nonché l'area delle autonomie e delle abilità grosso e fini-motorie. - Club Unesco di Udine: con sede a Udine in via Solferino 7, presidente sig.ra Renata Capria D’Aronco. Si collabora per la diffusione delle iniziative che l’A.N.Fa.Mi.V. attua. In particolare appoggerà le attività finalizzate a promuovere la relazione interpersonale, la conoscenza e l'utilizzo del territorio, dei suoi luoghi di ritrovo e delle sue strutture sociali, di servizio, di aggregazione e culturali e l'incontro con le persone che li frequentano, ma soprattutto la cultura del volontariato del Servizio Civile. - ANFFAS Udine Onlus: con sede a Udine in via A. Diaz 60, presidente dott.ssa Maria Cristina Schiratti. Si collabora per trattare tutti i casi in cui alla disabilità visiva si associa quella intellettiva e/o relazionale; in particolare si organizzano insieme corsi di sensibilizzazione e di formazione, nonché uscite domenicali di socializzazione.

- Ditta EP Service, con sede a Udine in via Pradamano 99/1, titolare sig. Manzinello Michele. Si riceve consulenza informatica e supporto tecnico per la gestione delle macchine presenti in associazione

25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:

L’A.N.Fa.Mi.V.onlus mette a disposizione dei Volontari, ritenendole necessarie per l’attuazione del progetto, le seguenti attrezzature: - computer con collegamento ad Internet; - materiale audiovisivo; - attrezzature didattiche presenti all’interno del Centro Diurno, per quanto concerne la formazione, tanto quella iniziale del come ci si comporta con i ciechi, come si accompagnano, come si parla con loro (usare o non usare i verbi Vedere, guardare, osservare), le varie patologie oculistiche, e non solo… - per l’acquisizione delle tecniche di lettura e scrittura Braille, macchinette e punteruoli, macchine Dattilobraille di varie marche e modelli, macchine elettroniche, computer con sintesi vocale e display Braille, stampante Braille, dispense a stampa visuale (“in nero”) e tattili (“in Braille”); - per gli accompagnamenti ove non sia possibile o sufficiente l’uso dei mezzi pubblici, il minibus da 9 posti (patente B) di proprietà dell’Associazione; - per le attività sportive: tandem ed opportunità di nuoto, sci, vela, … - per le attività socio-ricreative: carte da gioco contrassegnate in Braille, dama e scacchi con piano a rilievo, tombola Braille, gioco dell’oca, ma anche giochi normalmente in commercio come “Trivial Pursuit” o le parole crociate; - per la fruizione di cinema e teatro: videoproiettore che, usato in sede, permette di insegnare a un gruppo come verbalizzare un film (o un’opera teatrale) per la fruibilità della persone con disabilità visiva (ovviamente bisbigliando i commenti per non

25

disturbare il prossimo); - per la musica: strumentario Orff per la musica elementare e pianoforte, oltre alla partecipazione settimanale alle attività della Corale Interassociativa “Luigi Del Zotto”. Il CSV “Centro Interprovinciale Servizi Volontariato Friuli Venezia Giulia” è l’ente accreditato. Si è costituito il 7 luglio 2000. Il compito statutario è quello di contribuire alla crescita del volontariato offrendo formazione e servizi alle associazioni. Il CSV ha quindi una rilevantissima esperienza nella progettazione e organizzazione di percorsi formativi finalizzati sia alla crescita delle conoscenze specialistiche delle associazioni (contabilità, bilancio, ricerca fondi, informatica) sia delle meta-competenze relazionali che devono caratterizzare i volontari e le organizzazioni di volontariato. Il CSV metterà a disposizione: - Gli organi di comunicazione, quali il sito Internet www.csvfvg.it, spazio sulla rivista

Ciesse Informa, - una postazione di lavoro presso lo sportello di Udine, - la sala riunioni dello sportello di Udine, all’occorrenza, - le attrezzature necessarie alle attività di comunicazione esterna del progetto

(attrezzature multimediali, gazebo, impianto di amplificazione…)

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI

26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:

Se si frequentano i corsi di aggiornamento che l’Associazione promuove in qualità di Ente accreditato al MIUR, si ottengono gli attestati relativi. Analogamente per la partecipazione quali accompagnatori di disabili visivi ad altri corsi, convegni, congressi organizzati da terzi, per quanto concerne la certificazione rilasciata dagli organizzatori.

27) Eventuali tirocini riconosciuti :

28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del

servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:

26

L’A.N.Fa.Mi.V. potrà certificare eventuali competenze acquisite nell’ambito della minorazione visiva e della pluriminorazione in ordine ai laboratori, alla comunicazione e alle capacità educativo-assistenziali. La partecipazione al progetto consentirà ai Volontari in Servizio Civile di acquisire le seguenti competenze di tipo trasversale e di tipo tecnico-professionale:

1. comunicazione con le persone con disabilità visiva;

2. conoscenza del Codice di lettura e scrittura Braille;

3. conoscenza della didattica e della metodologia relativa al Codice di lettura e

scrittura Braille;

4. tecniche di accompagnamento delle persone con disabilità visiva;

5. assistenza a persone con pluridisabilità;

6. attività di laboratorio di manualità: realizzazione di semplici manufatti in

feltro, scagliola di gesso, vimini, carta e cartoncino, libri tattili con materiali

poveri;

7. attività di canto corale.

Queste competenze saranno tradotte in attestati in carta semplice rilasciati dall’A.N.Fa.Mi.V. onlus, per gli usi consentiti dalla legge, su richiesta degli interessati.

Formazione generale dei volontari 29) Sede di realizzazione:

Presso lo sportello CSV FVG di Udine

30) Modalità di attuazione:

La formazione generale dei volontari viene fatta direttamente dal CSV FVG , attraverso il proprio formatore interno accreditato dell’Ente (dott. Roberto Lionetti) che ha già frequentato il corso UNSC per i formatori degli enti di Servizio Civile Nazionale

31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale

indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:

27

32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

La formazione generale viene pianificata seguendo le indicazioni delle “Linee guida per la formazione generale dei volontari”. Tutti i moduli prevedono una parte introduttiva, con la metodologia della lezione frontale, e un approfondimento attraverso dinamiche non formali. Per i temi trattati con ricorso a “dinamiche non formali”, le tecniche adottate saranno:

8. discussione di casi 9. esercitazioni 10. lavoro in piccoli gruppi 11. simulazioni e giochi di ruolo

Inoltre il CSV FVG ha predisposto già da alcuni anni un programma di formazione generale al Servizio Civile Nazionale in cui trovano largo spazio i supporti visuali. Filmati e fotografie, ma anche vignette satiriche e fumetti, sono proposti ai giovani come materiale su cui discutere, per giungere a una visione condivisa di ciò che rappresenta, per il gruppo, l’esperienza di Servizio Civile Nazionale appena intrapresa. I temi della formazione generale (patria, difesa, protezione civile, nonviolenza ecc.), previsti dalle linee guida pubblicate dall’UNSC, sono presentati ai volontari all’interno di un percorso visuale che, partendo dalle immagini, giunge a una riflessione comune sui concetti e gli ambiti fondamentali del Servizio Civile Nazionale.

33) Contenuti della formazione:

La formazione generale verrà erogata entro l’ottavo mese dell’avvio del progetto

Modulo

Ore

Contento della formazione Metodologia

1 5

Identità del gruppo in formazione. Presentazione del corso. Il concetto di patria oggi. Fotografia di guerra, obiezione di coscienza e impegno pacifista. Pace, solidarietà e altri valori presenti nella Costituzione (artt. 2, 3, 4, 5, 9, 11, 52)

Lezione frontale. Dinamiche non formali. Dibattito

2 5

La difesa della patria: da attività militare a pratica civile. La difesa nonviolenta della patria. Antropologia della violenza. Violenza e salute. Violenza e genere.

Lezione frontale. Dinamiche non formali. Dibattito

3 4

Religione, violenza e nonviolenza. Che cos’è la nonviolenza. Le radici della nonviolenza. Il Volontariato come risposta nonviolenta alla violenza.

Lezione frontale. Dinamiche non formali. Dibattito

4 4

La Protezione civile come collegamento tra difesa della Patria e difesa dell’ambiente e delle popolazioni. Epistemologia del rischio. La comunità

Lezione frontale. Dinamiche non formali. Dibattito

28

di fronte all’emergenza: strategie di fronteggiamento

5 4

“Il Servizio Civile per me è..” (Fotolinguaggio e condivisione di idee) Storia dell’obiezione di coscienza ed evoluzione della legislazione sul Servizio civile. Il Centro Servizi Volontariato e le sue attività che concorrono alla difesa della Patria.

Lezione frontale. Dinamiche non formali. Dibattito

6 4

Istituzioni, volontariato e società civile. La sussidiarietà. Comunità, dono e reciprocità Servizio civile e volontariato. I concetti di capitale sociale e beni relazionali

Lezione frontale. Dinamiche non formali. Dibattito

7 5 Il lavoro per progetti. Ciclo del progetto e metodologie dell’approccio partecipativo.

Lezione frontale. Dibattito

8 5 Comunicare un’idea: fotografia, disabilità e comunicazione visuale.

Lezione frontale. Dinamiche non formali. Dibattito

9 4 Il volontario in servizio civile: il suo ruolo, la sua funzione, i suoi diritti e doveri.

Lezione frontale. Dibattito.

10 5

Le istituzioni politiche, sociali, giuridiche ed economiche in cui l’individuo è inserito. Informazioni su parlamento, partiti, magistratura, questure, prefetture, organizzazioni sindacali, economiche e terzo settore

Lezione frontale. Dinamiche non formali. Valutazione finale

34) Durata:

La durata complessiva è di 45 ore

Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari

35) Sede di realizzazione:

Sede A.N.Fa.Mi.V.onlus – Viale Venezia, 384/1 – Udine

36) Modalità di attuazione:

In proprio presso l’associazione

29

37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:

Nome Cognome Luogo di nascita Data di nascita

1 Giampaolo Bulligan Socchieve (UD) 19/08/1952

2 Edda Calligaris Udine 14/02/1951

3 Lorenzo Basso Gorizia 11/04/1974

4 Lorenza Vettor Treviso 10/08/1968

5 Marco Gerometta Gorizia 10/11/1976

38) Competenze specifiche del/i formatore/i:

In coerenza con i contenuti della formazione specifica, si indicano di seguito le competenze dei singoli formatori ritenute adeguati al progetto:

Fase Nominativo

del formatore

Titolo di studio Competenze Ruolo ricoperto presso

l’associazione

Fase 1

Fase 3

Prof.

Giampaolo

Bulligan

Perito elettronico con

specializzazione

biennale per il

personale direttivo e

docente delle scuole

dei minorati della

vista;

Tiflologo

E’ insegnante di ruolo di

Tecnologia nella scuola

secondaria di primo grado,

con titolo di specializzazione

per il personale direttivo e

docente delle scuole dei

minorati della vista e molti

corsi di formazione specifici,

oltre che egli stesso già

docente a numerosi corsi di

specializzazione per docenti

di minorati della vista.

Componente del Collegio

dei Revisori

Fase 2 Fase 4 Fase 6

Dott.ssa Edda

Calligaris

Laurea in pedagogia,

più

“specializzazione

per insegnanti ed

educatori dei

minorati della vista”

(tiflopedagogista)

È laureata in Pedagogia con

titolo di specializzazione

biennale per insegnanti ed

educatori dei minorati della

vista (attualmente in

quiescenza) con esperienza

di insegnamento nella scuola

elementare speciale,

nell’integrazione scolastica e

per quindici anni quale

Presidente

30

Esercitatrice alla Cattedra di

Pedagogia dell’Università

degli Studi di Udine, oltre

che docente presso numerosi

corsi di specializzazione per

insegnanti

Fase 4 Fase 5 Fase 7

Rag. Lorenzo

Basso

Ragioniere e

qualificato come

operatore per

l’assistenza dei

soggetti in situazione

di plurihandicap

Dispone di numerosi attestati

di frequenza ai corsi di

aggiornamento interni

organizzati e realizzati

dall’A.N.Fa.Mi.V. a partire

dal 1998, e altri di vari enti

diversi.

Segretario con mansioni

di coordinamento

Fase 8

Dott.ssa

Lorenza Vettor

Laurea in

giurisprudenza con

master con educatore

esperto per la

disabilità sensoriale

Formatrice in vari corsi di

aggiornamento già tutor on

line nella scuola di

specializzazione per gli

insegnanti del Veneto

curricolari e di sostegno,

attualmente docente a

contratto presso l’Università

degli Studi di Udine nei

laboratori per la disabilità

sensoriale rivolti ai docenti di

sostegno della scuola

secondario di primo e di

secondo grado

Consigliere

Fase 7

Sig.. Marco

Gerometta

Diploma di

massofisioterapista

Esperto nei sistemi e

strumenti per l’abbattimento

delle barriere senso-

percettive, nonché per tutto

ciò che concerne la

riabilitazione fisica,

operando attualmente presso

l’Ospedale di Gorizia

Consigliere

31

39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

Per conseguire gli obiettivi formativi verranno privilegiate le metodologie didattiche attive che favoriscono la partecipazione dei giovani, basate sul presupposto che l’apprendimento effettivo sia soprattutto apprendimento dall’esperienza. Le metodologie utilizzate saranno le seguenti: - Lezione frontale: finalizzata alla trasmissione diretta delle informazioni di base; - Lezione partecipata/dialogata: consente di trasmettere elementi conoscitivi e di omogeneizzare le disparità di conoscenze teoriche; - Il lavoro di gruppo: permette di operare in autonomia su aspetti che prevedono la partecipazione attiva consentendo lo scambio delle reciproche conoscenze ed esperienze; - Learning by doing: attività educative (colloqui, brain storming, giochi di ruolo, sperimentazioni, simulazioni, …) seguiti da attività dirette con gli Utenti minorati della vista, ovviamente con progressive acquisizioni di competenze e responsabilità.

40) Contenuti della formazione:

FASI DELLA FORMAZIONE 1 Prefazione e introduzione generale alla Minorazione Visiva: (5 ore)

Chi è un minorato visivo e “quanto cieco” uno possa o debba essere per veder-selo riconoscere, come vede secondo le patologie, come percepisce l’am-biente “al buio”;

Differenze principali tra ciechi nati, ciechi divenuti e ciechi recenti; Guidare le mani a toccare; Cosa vede un cieco; Utilizzo dell’eventuale residuo visivo; Accompagnamento del minorato visivo totale e/o parziale; Strategie comunicative verbali e non verbali;

2. Introduzione alla struttura (3 ore) L’Associazione Nazionale delle Famiglie dei Minorati Visivi A.N.Fa.Mi.V.onlus La Mission dell’Associazione Le Associazioni di Volontariato e la Legge 266/91 3.Privacy e Sicurezza (5 ore)

Trattazione dei temi relativi ai rischi connessi con lo svolgimento del Servizio Civile Nazionale

Introduzione alla legge sulla privacy Protocolli e sistema interno della privacy

32

Sicurezza: ambiente di lavoro e primo soccorso 4. Presentazione del Personale e dei Volontari (3 ore) Organigramma e struttura operativa Presentazione al personale 5. Presentazione dei profili dei soci A.N.Fa.Mi.V. beneficiari del progetto “Minori e non solo” e presentazione della figura del Volontario in Servizio Civile alle persone con disabilità visiva seguite dall’A.N.Fa.Mi.V. (4 ore) 6 Introduzione ai principi base della tiflologia e della tiflopedagogia, come modelli per operare con l’utenza specifica delle attività dell’A.N.Fa.Mi.V.onlus (5 ore) 7 Tecniche di accompagnamento delle persone con disabilità visiva (20 ore)

a) nella deambulazione b) nell’esplorazione degli spazi c) nell’esplorazione di immagini e forme a rilievo d) nella visione di documentari e film e) nella fruizione di spettacoli teatrali e concerti f) negli ambienti della vita quotidiana g) negli ambienti sconosciuti h) ad eventi sportivi, ricreativi e culturali in genere

8 Il codice di lettura e scrittura Braille (30 ore) a) la macchinetta Braille e il punteruolo b) la Dattilobraille c) lo schema logico del codice Braille

d) esercitazioni pratiche

41) Durata:

La durata complessiva della formazione specifica è di 75 ore.

Altri elementi della formazione

42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:

33

La valutazione della formazione sia generale che specifica prenderà inconsiderazione i seguenti aspetti. - Gradimento da parte dei partecipanti - Verifica dei contenuti appresi - Capacità di progettualità sul percorso di Servizio Civile Nazionale Riguardo la verifica del gradimento del corso di formazione da parte dei partecipanti si metteranno in atto le seguenti azioni: • Utilizzo di questionari con scale di gradimento da parte dei partecipanti alla formazione per valutare il gradimento del corso. Saranno utilizzati questionari di gradimento sulla base delle scale Likert costruite utilizzando 5 differenti livelli di valutazione (Moltissimo, Molto abbastanza, poco, per nulla). Il questionario di valutazione potrà contenere item tipo “Il tempo per la formazione è stato adeguato”, “Le modalità didattiche del docente sono state chiare ed esaustive?”, “Le strutture preposte alla formazione (aule, arredi) sono state adeguate allo svolgimento delle lezioni?” ecc). A partire dal 1° mese dopo l’avvio del progetto, e con una periodicità di 3 mesi. • Redazione da parte del tutor di un diario giornaliero in cui verrà descritto il numero di partecipanti, la produzione di contenuti da parte dei partecipanti, il numero degli interventi effettuati, la tipologia delle domande, ecc. • Compilazione di schede sull’andamento della formazione da parte del gruppo. Al termine di ogni modulo. Riguardo la verifica dei contenuti appresi si attueranno le seguenti azioni: • Utilizzo di questionari di apprendimento di contenuti in termini di conoscenze acquisite e percezione di abilità. Il questionario potrà contenere domande tipo: “dopo aver frequentato il corso penso di saper costruire un progetto individuale di servizio civile”, ed anche in questo caso sarà costruito con scale Likert a 5 punti. Al termine di ciascun modulo ed al termine del percorso di formazione specifica. Riguardo la dimensione della progettualità verranno utilizzate le seguenti azioni: • Utilizzo di uno strumento di verifica della capacità di costruzione e meta-riflessione sul proprio progetto di servizio civile. Lo strumento sarà orientato alla redazione di un proprio progetto, in termini di obiettivi, contenuti, azioni e permetterà di focalizzare quali aree di contenuti e abilità si possono approfondire per inserirsi al meglio nel progetto di servizio civile. Tale progetto non è assolutamente in concorrenza con il progetto di servizio civile in cui la persona è inserita in quanto inteso esclusivamente come mezzo di esercizio e verifica individuale.

Data 19.06.2015

Il Responsabile legale dell’ente

34

Allegato 1 SCHEDA DI VALUTAZIONE PER L’AMMISSIONE AL

SERVIZIO CIVILE NAZIONALE

Selettore:

Cognome: ……………………………….

Data di nascita: ……………………………….

Luogo di nascita: ……………………………….

Indirizzo: ……………………………….

Luogo di residenza: ……………………………….

Rapporto con l’ente che realizza il progetto: ……………………………….

Denominazione Ente: ……………………………….

Progetto Denominazione progetto: ……………………………………………………………….

Soggetto titolare del progetto: ……………………………………………………….

Sede di realizzazione: …………………………………………………………….

Numero posti previsti dal progetto nella sede di realizzazione: …………….…………………….

Candidato/a

Cognome ……..…………………………………………… Nome …………………………………..

nato/a ………………………………………… il ………………………….Prov…………………….

Data di presentazione della domanda di partecipazione al concorso cui si riferisce la

selezione...................................

35

Fattori di valutazione approfonditi durante il colloquio e loro intensità 1) Pregressa esperienza presso l'Ente:

giudizio (max 60 punti):………….

2) Pregressa esperienza nello stesso o in analogo settore d'impiego:

giudizio (max 60 punti):………….

3) Idoneità del candidato a svolgere le mansioni previste dalle attività del progetto:

giudizio (max 60 punti):………….

4) Condivisione da parte del candidato degli obiettivi perseguiti dal progetto:

giudizio (max 60 punti):………….

5) Disponibilità alla continuazione delle attività al termine del servizio:

giudizio (max 60 punti):………….

6) Motivazioni generali del candidato per la prestazione del servizio civile volontario:

giudizio (max 60 punti):………….

7) Interesse del candidato per l'acquisizione di particolari abilità e professionalità previste dal progetto:

giudizio (max 60 punti):………….

8) Disponibilità del candidato nei confronti di condizioni richieste per l'espletamento del servizio

(es: pernottamento, missioni, trasferimenti, flessibilità oraria...):

(specificare il tipo di condizione)…………………………………………………………

giudizio (max 60 punti):………….

9) Particolari doti e abilità umane possedute dal candidato:

giudizio (max 60 punti):………….

10) Altri elementi di valutazione:

…………………………………………………………………….……………………………………………………………………………………………

……….…………………………………………………………………….…………………………………giudizio (max 60 punti):…….

Valutazione finale giudizio (max 60 punti):………….

Luogo e data……………….

Firma Responsabile della selezione

………………..………………………

36

Allegato 2 Questionario iniziale del piano di monitoraggio interno

1 Entrata in servizio 1.1 Com’è stata l’accoglienza da parte dell’Ente?

Gravemente insufficiente Ottima

1 2 3 4 5 6 7

1.2 Qual è il tuo ruolo all’interno del progetto?

_____________________________________________________

_____________________________________________________

1.3 Sei stata/o inserita/o nelle attività previste?

Per niente Completamente

1 2 3 4 5 6 7

1.4 Quale attività svolgi (indica le tre più importanti)

Attività 1:

___________________________________________________________

Attività 2:

___________________________________________________________

Attività 3:

___________________________________________________________

37

1.5 Le attività da te svolte ti sembrano coerenti con quelle indicate nel testo?

Per niente Completamente

1 2 3 4 5 6 7

1.6 L’OLP è presente nella tua sede di servizio?

Ogni giorno Ogni settimana Di rado Mai

1.7 In che modo L’OLP ti segue nell’attuazione dei tuoi compiti?

_____________________________________________________

_____________________________________________________

1.8 Hai partecipato/partecipi a:

Sì No

1 Ad una riunione di spiegazione iniziale del progetto

2 Incontri di formazione generale

3 Incontri di formazione specifica

4 Riunioni di programmazione e verifica delle attività

5 Riunioni e/o eventi pubblici organizzati dal progetto

6 Attività di comunicazione esterna del progetto sui mass media

7 Incontri con l’Olp di riferimento

38

VALUTAZIONE INIZIALE DEL PROGETTO

2.1 Qual è la tua valutazione complessiva dall’avvio del progetto? Gravemente insufficiente Ottimo

1 2 3 4 5 6 7

2.2 L’inserimento nelle attività sta confermando le tue aspettative iniziali?

(Assegna un punteggio tra 1, che rappresenta il valore minimo e 7, che è il valore massimo)

1 2 3 4 5 6 7

2.3 Qual è il tuo grado di soddisfazione per ognuna delle seguenti condizioni di

servizio? (Assegna un punteggio tra 1, che rappresenta il valore minimo e 7, che è il valore massimo)

TEMI Gravemente insufficiente

Ottima

Gli orari 1 2 3 4 5 6 7

Il coordinamento delle attività 1 2 3 4 5 6 7

Le attrezzature per svolgere i compiti

1 2 3 4 5 6 7

La risoluzione delle tue difficoltà da parte del’OLP

1 2 3 4 5 6 7

Il sostegno ricevuto dal personale del CSV FVG

1 2 3 4 5 6 7

Il clima esistente sul luogo di servizio

1 2 3 4 5 6 7

39

2.4 Come valuti in questi mesi i seguenti aspetti del tuo progetto?

TEMI Gravemente insufficiente

Ottima

Il tuo ruolo e le attività che svolgi

1 2 3 4 5 6 7

La tua partecipazione alle decisioni

1 2 3 4 5 6 7

La capacità di realizzare gli obbiettivi dichiarati

1 2 3 4 5 6 7

Le relazioni interne al gruppo di lavoro

1 2 3 4 5 6 7

La possibilità per te di esprimere idee, suggerire iniziative, proporre cambiamenti ecc….

1 2 3 4 5 6 7

2.5 Come valuti la formazione generale?

Gravemente insufficiente Ottimo

1 2 3 4 5 6 7

2.6 Qual è il grado di interesse suscitato in te da ognuno dei temi di formazione generale trattati (Assegna un punteggio tra 1, che rappresenta il valore minimo e 7, che è il valore massimo)

TEMI Gravemente insufficiente

Ottima

Il concetto di patria 1 2 3 4 5 6 7

La difesa civile non armata nonviolenta

1 2 3 4 5 6 7

La protezione civile 1 2 3 4 5 6 7

Storia dell’obiezione di coscienza e impegno contro la guerra

1 2 3 4 5 6 7

Il lavoro per progetti 1 2 3 4 5 6 7

Metodologie dell’approccio partecipativo

1 2 3 4 5 6 7

Elementi di educazione civica 1 2 3 4 5 6 7

Istituzioni, volontariato e società civile

1 2 3 4 5 6 7

Solidarietà e sussidiarietà 1 2 3 4 5 6 7

Servizio civile, volontariato e comunicazione

1 2 3 4 5 6 7

40

2.7 Come valuti la formazione specifica?

Gravemente insufficiente Ottima

1 2 3 4 5 6 7

2.8 Qual è stato il grado di utilità della formazione specifica (Assegna un punteggio tra 1, che rappresenta il valore minimo e 7, che è il valore massimo)

TEMI Gravemente insufficiente

Ottima

Entrare nel merito dei temi affrontati dal progetto

1 2 3 4 5 6 7

Darti una preparazione specifica per svolgere i compiti

1 2 3 4 5 6 7

Offrirti conoscenze che potranno esserti utili anche in futuro

1 2 3 4 5 6 7

Dati del progetto 3.1 Data di compilazione del questionario _____/_____/______

3.2 Titolo del progetto al quale partecipi ______________________________

3.3 Nome e Cognome del volontario/a _______________________________

41

Allegato 3 Questionario intermedio del piano di monitoraggio interno

1.1 Nell’ambito del progetto

TEMI Ogni giorno Ogni

settimana Ogni mese

Oltre

Incontri i destinatari delle tue attività

1 2 3 4

Incontri con l’Olp 1 2 3 4

Sei affiancato/a da un/da tutor 1 2 3 4

Partecipi a riunioni regolari del gruppo di lavoro sulle attività del progetto

1 2 3 4

Partecipi ad iniziative/eventi pubblici organizzati dal progetto

1 2 3 4

1.2 Quale attività svolgi (indica le tre più importanti)

Attività 1:

___________________________________________________________

Attività 2:

___________________________________________________________

Attività 3:

___________________________________________________________

1.3 Le attività da te svolte ti sembrano coerenti con quelle indicate nel testo?

Per niente Completamente

1 2 3 4 5 6 7

42

1.4 Puoi indicare quali sono i destinatari delle tue attività?

Attività 1:

___________________________________________________________

Attività 2:

___________________________________________________________

1.5 In questa fase, l’OLP ti segue da vicino?

Sì Perché?

_________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________

No Perché?

_________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________

Valutazione Intermedia del progetto

2.1 Qual è la tua valutazione complessiva dall’avvio del progetto? Gravemente insufficiente Ottimo

1 2 3 4 5 6 7

2.2 L’inserimento nelle attività sta confermando le tue aspettative iniziali?

Gravemente insufficiente Ottimo

1 2 3 4 5 6 7

43

2.3 Secondo te, che cosa sta influenzando, in positivo ed in negativo, l’andamento del progetto? In positivo perché: ______________________________________________________________ In negativo perché: ______________________________________________________________

2.4 Qual è il tuo grado di soddisfazione per ognuna delle seguenti condizioni di

servizio?

TEMI Gravemente insufficiente

Ottimo

Gli orari 1 2 3 4 5 6 7

Il coordinamento delle attività 1 2 3 4 5 6 7

Le attrezzature per svolgere i compiti

1 2 3 4 5 6 7

La risoluzione delle tue difficoltà da parte del’OLP

1 2 3 4 5 6 7

Il sostegno ricevuto dal personale del CSV FVG

1 2 3 4 5 6 7

Il clima esistente sul luogo di servizio

1 2 3 4 5 6 7

Dati del progetto 3.1 Data di compilazione del questionario _____/_____/______

3.2 Titolo del progetto al quale partecipi ______________________________

3.3 Nome e Cognome del volontario/a _______________________________

44

Allegato 4 Questionario finale del piano di monitoraggio interno 1.1 Qual è la tua valutazione complessiva del progetto alla fine dell’anno? Gravemente insufficiente Ottimo

1 2 3 4 5 6 7

1.2 In che misura esso ha raggiunto i risultati attesi? (Assegna un punteggio tra 1, che rappresenta il valore minimo e 7, che è il valore massimo)

Gravemente insufficiente Ottimo

1 2 3 4 5 6 7

1.3 L’attuazione ti è sembrata coerente con il testo approvato? Gravemente insufficiente Ottimo

1 2 3 4 5 6 7

1.4 come valuti l’impatto del tuo progetto a:

Gravemente Ottimo insufficiente

Miglioramento del territorio/della qualità di vita dei cittadini

1 2 3 4 5 6 7

Potenziamento/sviluppo dei servizi (culturali, sociali, ambientali, ecc….) esistenti

1 2 3 4 5 6 7

Arricchimento delle competenze/capacità dei volontari

1 2 3 4 5 6 7

Soddisfacimento delle esigenze dei destinatari

1 2 3 4 5 6 7

45

1.5 Quali risultati ha conseguito il progetto? Hai fornito un contributo alla collettività ________________________________________________________________

________________________________________________________________

_____________________________________________________________

1.6 Quali conoscenze, capacità e competenze ritieni di aver acquisito? ________________________________________________________________

________________________________________________________________

_____________________________________________________________

1.7 Pensi che i contenuti della formazione ricevuta quest’anno ti saranno d’utilità per il futuro? ________________________________________________________________

________________________________________________________________

_____________________________________________________________

1.8 cosa pensi di avere imparato da questa esperienza di Servizio Civile Nazionale? ________________________________________________________________

________________________________________________________________

_____________________________________________________________

46

1.9 Vorresti partecipare ad altre iniziative di impegno civico?

Sì No Non so

1.10 Se sì vorresti farlo con lo stesso ente del progetto attuale?

Sì No Non so

Dati del progetto 2.1 Data di compilazione del questionario _____/_____/______

2.2 Titolo del progetto al quale partecipi ______________________________

2.3 Nome e Cognome del volontario/a _______________________________