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“Schede tecniche utilizzo delle piante aromatiche

condimentarie”

LAORE SARDEGNA Tecnico: Ivo Porcu 2

Utilizzo delle piante aromatiche Piante ad utilizzo aromatico e condimentario

Le piante aromatiche sono quelle che contengono sostanze

penetranti che le conferiscono particolari caratteristiche

organolettiche e che siano utilizzabili per uso condimentario, al

fine di aumentare l'appetibilità degli alimenti e per diversi impieghi

industriali (bevande, cosmetici, profumi).

Saper riconoscere e utilizzare le erbe che si incontrano appena oltre

la soglia di casa (nei campi, lungo i viottoli, in giardino e nell'orto),

significa rivalutare una cultura fatta di fantasia e salute. La

funzione alimentare e terapeutica celata nelle comuni erbe, per

sapori e virtù, si esalta per il solo fatto di saperli esenti da cure

fertilizzanti e antiparassitarie proponendosi in tal modo come

autentiche e genuine colture biologiche.

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Utilizzo delle piante aromatiche

Tipologia Impianto di essiccazione ad armadio

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Utilizzo delle piante aromatiche AGLIO COMUNE

NOME SCIENTIFICO: Allium sativum L.

FAMIGLIA: Liliaceae.NOME IN VERNACOLO: Ajiu.

DESCRIZIONE: La pianta ha un bulbo ricoperto da tuniche, nel cui internostanno numerosi bulbilli a forma di spicchi. Il fusto porta , fino a metà,delle larghe foglie lineari appuntite, a margine ruvido, e nella parteterminale reca un’ombrella fiorale avvolta in una brattea che la chiudea guisa di cappuccio. I fiori sono di colore biancastro. La pianta è altafino ad 80 cm.

HABITAT: Comunissimo negli orti e giardini familiari. Originario delle zone

desertiche dell’Asia centrale.ESIGENZE: - CLIMA: Temperato caldo. - TERRENO: Cresce bene in terre leggere, coltivato ampiamente negli orti.. - ACQUA: Stagionale.

EPOCA DI RACCOLTA: Luglio - settembre.

PARTI UTILIZZATE: Bulbo stagionato.MODALITA' DI CONSERVAZIONE: I bulbi si essiccano in posti asciutti per unasettimana appendendo le trecce a mezzo delle foglie in posto ventilato e caldo.

UTILIZZO: Il bulbo pregiato condimento di vivande, largamente impiegato daitempi remoti nell’approntamento dei cibi: arrosti, pietanze farcite, insalate,aromatizzante di formaggi speciali.Bulbi essiccati al forno e polverizzati sostitutivi del Pepe grani.

NOTA: L’aglio vanta un tal numero di proprietà salutari, alimentari e aromatiche che

lo pongono senza dubbio tra le piante indispensabili. Oltre a oligoelementi e sali

minerali, il bulbo contiene viatmina A, B1, B2, PP, e C.

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Utilizzo delle piante aromatiche ALLORO O LAURO

NOME SCIENTIFICO: Làurus nobilis L.

FAMIGLIA: Lauraceae.NOME IN VERNACOLO: Lau.DESCRIZIONE: Arbusto cespuglioso o alberello sempreverde, presenta delle

foglie lanceolate con il bordo leggermente ondulato. La paginasuperiore è lucida e di colore verde intenso, mentre quella inferiore èdi un verde più tenue e opaco. I fiori, di colore giallognolo, sonoraccolti in fascetti ad ombrella all'ascella fogliare. Il frutto è una baccaovoidale con forma di piccola oliva, dapprima verde e quindi, amaturazione, nero bluastra. Contiene 1 solo seme. La pianta fioriscein primavera e può raggiungere i 10 metri di altezza.

HABITAT: Macchie mediterranee, giardini, parchi delle province calde. E'

ampiamente coltivato.ESIGENZE: - CLIMA: Nessuna esigenza particolare. - TERRENO: Si adatta a tutti i suoli. - ACQUA: Stagionale.

EPOCA DI RACCOLTA: Inverno, a marzo e aprile, tutto l'anno.

PARTI UTILIZZATE: Foglie, frutti.MODALITA' DI CONSERVAZIONE: Le foglie essiccate in luogo ben areato, siconservano in vasi di vetro. I frutti si essiccano in luogo riscaldato o in stufa atemperature non molto elevate.

UTILIZZO: In cucina come condimento di vivande (acqua per lessare il pesce inbianco, arrosti, bracioline, pollo allo spiedo, anguille al forno, fegato di maiale),funghi sotto aceto, salsa di pomodoro, per profumare i fichi, nell' industriaconserviera, dei salumi e liquoristica e per distillare l' essenza. Spesso èassociato al Timo come aromatizzante. I frutti nella composizione aromatica dicerte birre inglesi con rosmarino, liquirizia e altro ancora.

NOTA: Il termine laurus deriva dall'antico celtico e significa "verde", ad indicare la

caratteristica sempreverde dell'alloro. L'aggettivo nobilis sta a indicare proprio la

nobiltà. Dei rami, infatti, sin dall'antichità si cingevano le teste di eroi, re, poeti,

isomma, di tutti i personaggi più illustri.

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Utilizzo delle piante aromatiche ANICE VERDE

NOME SCIENTIFICO: Pimpinèlla anisum L.

FAMIGLIA: Umbelliferae.

NOME IN VERNACOLO: Matafalua.

DESCRIZIONE: Pianta dal fusto rotondeggiante e cavo all'interno, ha

foglie basali arrotondate, mentre quelle del fusto sonoleggermente divise, bipinnate. I fiori sono di colore bianco, raccolti

in ombrelle a spargole. La fioritura avviene in piena estate. Il

frutto è un achenio. La pianta può raggiungere il metro d'altezza,ma generalmente non supera i 60 cm.

HABITAT Di origine asiatica si trova nei giardini e negli orti. Coltivata dagli

Stati litoranei nel bacino del bacino del Mediterraneo e Paesi caldi.

ESIGENZE: - CLIMA: Nessuna esigenza particolare, non sopporta il gelo. - TERRENO: Calcareo-siliceo, fresco, ma permeabile.

- ACQUA: Stagionale.

EPOCA DI RACCOLTA: Luglio-Settembre.

PARTI UTILIZZATE: Frutti.

MODALITA' DI CONSERVAZIONE: Le piante recise si pongono ad essiccare

all'' ombra, in strati sottili, quando sono ben secche si battono su di un telo e sisetacciano per separare i frutti dagli elementi estranei. Si conservano in vasi di

vetro.

UTILIZZO: L' Anice verde è una pianta che trova impiego larghissimo per lesue contemporanee proprietà aromatiche e salutari. Come correttivo del

sapore e dell' odore grazie al suo aroma gradevole e dolciastro, è usato in

pasticceria e in liquoristica. Per il buon sapore che l'anice lascia in bocca èanche utilizzato per preparare un dentifricio casalingo. Allo scopo si amalgama

un cucchiaio di argilla verde ventilata con un paio di cucchiaini di infuso dianice verde finchè si ottiene una pasta morbida da usare dopo i pasti per pulire

i denti, profumare l'alito e tonificare le gengive.

NOTA: I frutti, privati dall'essenza, hanno, come gli altri frutti delle ombrellifere, valore nutritivo nell'alimentazione degli animali.

L'essenza è bruno verdastra di gradevole aroma e gusto, l'odore è dato dall'anetolo, in forti dosi è tossica. In particolar modo se è stata

esposta all'aria e alla luce.

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Utilizzo delle piante aromatiche

BASILICO

NOME SCIENTIFICO: Ocymum basilicum L.FAMIGLIA: Labiatae.NOME IN VERNACOLO: Afrabica.

DESCRIZIONE: Pianta dal fusto eretto con ramificazioni nellaparte finale. Ha foglie peduncolate, opposte, a formaovale appuntita, con margine intero o leggermenteseghettato. A seconda della varietà esse possonoessere di piccole o grandi dimensioni. I fiori sonobianchi o rosati. La pianta generalmente non supera il

mezzo metro d'altezza.HABITAT: Per la sua origine tropicale la si trova solamente

coltivata in quanto non si naturalizza mai in Italia.ESIGENZE: - CLIMA: Temperato caldo. - TERRENO: Fertile e fresco. - ACQUA: Irrigazione, 2-3 interventi settimanali.

EPOCA DI RACCOLTA: Le foglie si raccolgono da maggio asettembre; le sommità fiorite da luglio a settembre.PARTI UTILIZZATE: Foglie e sommità fiorite.MODALITA' DI CONSERVAZIONE: I fiori si raccolgono in pienafioritura; si essiccano all' ombra in posto ventilato; si conservano invasi di vetro o porcellana al riparo dalla luce e dall' umidità. Per l'inverno, raccogliere prima della fiorituta e seccare, ridurre inpolvere e riporre in scatole. Se desiderato quasi allo stato fresco,sistemare le foglie pulite in contenitori con l' olio o stratificare consale da cucina.UTILIZZO: Caro alla cucina mediterranea, in particolare a quellaligure, per il suo inconfondibile gusto da verde. Indicato peraromatizzare e condire minestre, ragù, sughi, certe specie di pescicibi, ripieni, frittate, pesto alla genovese, pizze, insalate e salseverdi specialmente di pomodoro.

NOTA: Essenza fresca e gradevole ottenuta dalla distillazionedella piantina recisa quasi al piede, impiegata in liquoreria, in profumeria e cosmesi.

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Utilizzo delle piante aromatiche BIANCOSPINO COMUNE

NOME SCIENTIFICO: Cratàegus oxyacantha L.FAMIGLIA: Rosaceae.NOME IN VERNACOLO: Calavrigu.

DESCRIZIONE: Arbusto spinoso, cespuglioso, con cortecciagiallastra che iscurisce con l'età. Le foglie, presentanolobi più o meno marcati. I fiori, riuniti in corimbi, sonopiccoli bianchi o rosati, assai profumati. Fiorisce inprimavera. I frutti sono delle piccole drupe rosse dallapolpa farinosa e insipida. La pianta raramente supera i 5metri di altezza.

HABITAT: Specie eliofila diffusa nella regione mediterranea.Abbastanza comune nelle macchie siepi, scarpate e cespugli neiposti selvatici dalla pianura alla montagna.ESIGENZE: - CLIMA: Temperato caldo. - TERRENO: Adattabile ai vari tipi di suolo, pianta molto rustica. - ACQUA: Stagionale.

EPOCA DI RACCOLTA: I corimbi si raccolgono inmarzo-aprile, quando i fiori sono in boccio o cominciano asbocciare recidendoli con foglie che li circondano e un tratto delrametto su cui sono inseriti. I frutti si raccolgono insettembre-ottobre, appena prima della maturazione. La cortecciasi raccoglie dopo la caduta delle foglie in novembre o infebbraio-marzo prima che la pianta rientri in vegetazione.PARTI UTILIZZATE: Corimbi, frutti e la corteccia dei rami.

MODALITA' DI CONSERVAZIONE: I corimbi si essiccano all'ombra evitando che i fiori divengano scuri. La corteccia siessiccaal sole. I corimbi e la corteccia si conservano in sacchetti dicarta o tela, i frutti in vasi di vetro.UTILIZZO: I frutti in confetture. Dai frutti maturi, si ricava unabevanda rinfrescante da cui si può ottenere, per fermentazione edistillazione una discreta grappa. I frutti venivano usati comealimento fin dalla Preistoria; seccati e ridotti in farina per preparareuna sorta di focaccia.

NOTA: Il Biancospino è considerato un

ottimo portainnesto per diverse rosacee da

frutto.

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Utilizzo delle piante aromatiche CAPPERO

NOME SCIENTIFICO: Cappàris spinosa L.

FAMIGLIA: Capparidaceae.

NOME VERNACOLO:

DESCRIZIONE: Pianta perenne prostrata, alta 50-100 cm.,

con radice cilindrica grigia che emette polloni; fustiascendenti; foglie sparse ovoidalo-rotonde carnose,

stipole che si trasformano in spine. Fiori di 4 petali

bianchi, grandi ascellari solitari dall'aprile a tuttol'estate; il frutto è una bacca bislunga rossa con

semi neri immersi nella polpa.

HABITAT: Muri dei vecchi castelli ed antiche rocche,

villaggi, rupi scoscese, costiere e posti abbandonatisoleggiati dal mare ai colli delle regioni mediterranee.

ESIGENZE: - CLIMA: Temperato caldo. - TERRENO: Si adatta ai vari tipi di suoli, anche

argillosi. - ACQUA: Stagionale.

EPOCA DI RACCOLTA: Da Maggio all' autunno con tempo secco.

PARTI UTILIZZATE: Fiori in boccioli fiorali chiusi.

MODALITA' DI CONSERVAZIONE: Per rendere le baccheappetitose si procede nel seguente modo: dopo averle

raccolte si lasciano appassire all'aria per una giornata equindi si mettono a conservare in vasi con aceto bianco

salato o, più semplicemente, si pongono in salamoia sotto il

sale. Con questo trattamento le bacche, che alla raccoltanon presentano alcun gusto particolare, assumono il

caratteristico sapore aspro e piccante che le rendonoapprezzate.

UTILIZZO: Condimenti piccanti per salse, insalate, oconsumati cotti per aromatizzare diverse pietanze.

NOTA: Fin dalla antichità il cappero era noto per

le sue proprietà gastronomiche (Plinio ne parla come

di cibo celebratissimo e consumato da lungo tempo, e

per questo motivo coltivato), come condimento

piccante, ma che "conturba il corpo" se usato in

maniera eccessiva, danneggia lo stomaco e provoca

la sete.Indifferente ai venti marini, il cappero trova il

proprio ambiente ideale a Salina e a Pantelleria,

centri della produzione più pregiata.

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Utilizzo delle piante aromatiche CIPOLLA

NOME SCIENTIFICO: Allium cepa L.

FAMIGLIA: Liliaceae.

NOME VERNACOLO: Cibudda

DESCRIZIONE: Pianta dotata di grosso bulbo di forma

rotondeggiante costituito da tuniche carnose. Il fustosi presenta ingrossato alla base e slanciato

superiormente. Dalla base si dipartono le foglie

tubolari vuote all’interno e alquanto allungate.All’apice del fusto sorge un’ombrella dalla forma

rotondeggiante, composta da tanti piccoli fiorellinibianco-verdastri. La fioritura avviene in estate. La

pianta può raggiungere il metro di altezza.

HABITAT: Oriunda dell’Iran, coltivata dovunque negli orti e

nei giardini.

ESIGENZE: - CLIMA: Temperato caldo.

- TERRENO: Fertili e freschi. - ACQUA: Stagionale.

EPOCA DI RACCOLTA: Maggio - Agosto

PARTI UTILIZZATE: Bulbo.

MODALITA' DI CONSERVAZIONE: Si intrecciano per le

foglie e si appendono a seccare in posto riparato ed asciutto.

UTILIZZO: Cibo condimentario dell’antichità, antisettico

intestinale mangiata cruda e cotta con olio, aceto e sale osucco di limone, oppure con zuppe o soffritti, a contorno e

bolliti. Insalata di cipolle lese affettate, aromatizzata conSalvia. Esalta il sapore di carni, zuppe, sughi e salse.

NOTA: Pane e cipolla cruda mantengono bianchi i denti. Residuodel bulbo ravviva e fa brillare il cuoio. La cipolla è un alimentocompleto, ricco di vitamina C e sali diuretici, il basso contenuto dizuccheri la rende preziosa ai diabetici. Sconsigliato l’uso ai malatidi fegato, a quanti soffrono di cattiva digestione, a quanti

sanguinano con facilità, a chi soffre di dermatosi.

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Utilizzo delle piante aromatiche CORIANDOLO

NOME SCIENTIFICO: Coriàndrum sativus L.

FAMIGLIA: Umbelliferae.

NOME IN VERNACOLO:

DESCRIZIONE: Ha un fusto eretto, ramoso, striato. Le fogliebasali sono lungamente picciolate e possono essereintere o spartite in 3 foglioline dentate. Le fogliesuperiori sono bitripennatosette. I fiori sono di colore

bianco o rosato, raccolti in ombrelle. La fiorituraavviene in primavera-estate. Il frutto è composto da 2acheni uniti a formare una piccola sfera. La pianta puòsuperare il mezzo metro d'altezza.

HABITAT: Originario della regione Mediterranea orientale,

si rinviene in qualche seminato e negli orti.

ESIGENZE: - CLIMA: Temperato caldo. - TERRENO: Leggero, sciolto, ben sminuzzato e concimato, particolarmente fosfato.

- ACQUA: Stagionale, o irrigazione di soccorso.

EPOCA DI RACCOLTA: Luglio-Settembre.

PARTI UTILIZZATE: Frutti maturi delle ombrelle essiccate.

MODALITA' DI CONSERVAZIONE: Le ombrelle, riunite inmazzetti, si appendono in luogo ombreggiato, quando sonoben secche si battono su un foglio di carta per separare i fruttidai peduncoli che li sostengono, si conservano in recipienti di

vetro.

UTILIZZO: Usato in liquoreria , pasticceria, confetteria e percaramelle pastigliaggi, enotecnica e vermouths, profumeria; incucina per intingoli, per la preparazione culinaria di selvaggina,confezioni delle carni insaccate, fabbricazione di birre

particolari. L'olio essenziale o essenza viene utilizzato peraromatizzare il tabacco, ed in cosmetica, per saponi, cremelozioni e profumi.

NOTA: L'essenza di coriandolo è

inebriante. In dosi elevate provoca

disturbi nervosi e lesioni ai reni. Non

usare mai le parti verdi perchè

tossiche.

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Utilizzo delle piante aromatiche ELICRISO

NOME SCIENTIFICO: Helicrysum italicum G. Don

FAMIGLIA: Asteraceae.

NOME IN VERNACOLO: Mugrueoso.

DESCRIZIONE: Pianticella alquanto ramificata. Le foglie

hanno forma lineare-lanceolata, con bordo ripiegatoverso terra. I fiori di colore giallo chiaro, sono

formati da numerosi capolini disposti a ombrella. La

fioritura avviene in estate. La pianta puòraggiungere i 30 cm. di altezza.

HABITAT: Nelle zone pietrose aride e sabbiose, nei greti

fluviali dal mare alla collina.

ESIGENZE: - CLIMA: Predilige il caldo asciutto el'esposizione soleggiata.

- TERRENO: Sciolto, calcareo. - ACQUA: Preferisce la siccità alla

eccessiva umidità.

EPOCA DI RACCOLTA: Tutto l' anno.

PARTI UTILIZZATE: Cespi dell' Elicriso, la pianta contiene

una sostanza aromatica, l'elicrisene dal caratteristico odoreper lo più definito sgradevole, che a taluno ricorda in peggio

quello dell' aceto.

MODALITA' DI CONSERVAZIONE: I rami si essicano all'

ombra disposti in strati o riuniti in mazzetti, si conservano in

recipienti di vetro o porcellana al riparo della luce.

UTILIZZO: I cespi dell' Elicriso, ricchi di oli essenziali,

venivano usati in Sardegna per bruciare le setole dei maiali.In alcuni paesi per bruciacchiare la peluria che rimane dopo

levate le penne degli uccelli.

NOTA: Esistono due specie di elicriso italico: Helichrysum

italicum subsp. italicum e Helichcrysum italicum subsp.

microphyllum.

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Utilizzo delle piante aromatiche ERBA CIPOLLINA

NOME SCIENTIFICO: Allium schoenoprasum L.

FAMIGLIA: Liliaceae

NOME POPOLARE: Aglio selvatico

DESCRIZIONE: Pianta erbacea annuale, fusto inesistente,

altezza da 15 a 30 cm. Il bulbo è piccolo ovale,biancastro. Le foglie aghiformi, cave, che

ricrescono dopo il taglio. I fiori ad ombrello, globosi,

piccoli e di colore rosato.

HABITAT: Luoghi erbosi , in pianura, in collina e in

montagna, soprattutto nel settentrione europoeo.

ESIGENZE: - CLIMA: Esposizione al sole.

- TERRENO: Soffice fertile, umido. - ACQUA: Va molto irrigata.

EPOCA DI RACCOLTA: Dalla primavera a settembreinoltrato.

PARTI UTILIZZATE: Foglie.

MODALITA' DI CONSERVAZIONE: Pianta da usare allo

stato fresco, l’essiccazione ne riduce notevolmente laqualità.

UTILIZZO: Le foglie per aromatizzare, insalate, frittate, pescie carni; per salse e burri aromatici, nei prodotti da forno.

Leggero profumo e sapore di aglio e cipolla.

NOTA: L’espansione di questa pianta aromatica è dovuto alfatto che non appesantisce l’alito e rende il cibo più

digeribile.

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Utilizzo delle piante aromatiche ERBA LUIGIA o CEDRONELLA

NOME SCIENTIFICO: Lìppia triphylla (L'her.) O. Kuntze.

FAMIGLIA: Verbenaceae.

NOME IN VERNACOLO: Maria Luisa.

DESCRIZIONE: Arbustino legnoso alto cm.70-130, dai rami

angolosi corti e numerosi; foglie verticillate 3 o 4lanceolate acute, verde gialle, ghiandole dure

ruvide. Fiorellini tubulosi di 4 lobi bianco-rosei fuori,

azzurrini dentro, in spiga lassa terminale, da luglio settembre-ottobre; frutto drupaceo. Esala

fragrantissimo odore cedrino di limone.

HABITAT: Originaria dell' America del sud (Cile, Perù,

Argentina), acclimatizzata nei giardini ed orti dellecoste e centro-meridionali.

ESIGENZE: - CLIMA: Temperato caldo, non tollera le

basse temperature. - TERRENO: Permeabile, ed esigente umidità.

- ACQUA: In coltivazione va irrigata.

EPOCA DI RACCOLTA: Da Luglio ad Ottobre.

PARTI UTILIZZATE: Foglie.

MODALITA' DI CONSERVAZIONE: Le foglie e le

infiorescenze si essiccano all' ombra, in strati sottili, evitandoil sole e le alte temperature. Si conservano al riparo dalla

luce e dall' umidità in recipienti di vetro o ceramica.

UTILIZZO: Le foglie associate a quelle del thè ne modificano

gradevolmente l' aroma ed il gusto. L' essenza, ottenutadalle foglie è di largo impiego in liquoreria.

NOTA: La fragranza dell'erba luigia o cedronella, accentua la

femminilità della donna ed il senso di limpidezza spirituale

dell'uomo. Le foglie per profumare lenzuola e biancheria, per lo

più nelle case di campagna.

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Utilizzo delle piante aromatiche FINOCCHIO COMUNE

NOME SCIENTIFICO: Foenìculum vulgare Miller.

FAMIGLIA: Apiaceae.

NOME IN VERNACOLO: Fenugu.

DESCRIZIONE: Ha fusto eretto, ramificato. Le fogliebi-tripennate hanno lobi filiformi e sono attaccate al

fusto mediante una guaina. I fiori sono di coloregiallo riuniti in vistose ombrelle apicali. La fioritura

avviene in estate. I frutti sono di colore scuro,

striati. La pianta può superare il metro e mezzo dialtezza.

HABITAT: Incolti ben esposti, pietrosi, greti dei torrenti dal mare ai colli assolati del Mediterraneo; orti e

giardini.

ESIGENZE: - CLIMA: Temperato caldo; rifugge gli

eccessi di umidità. - TERRENO: Predilige terreni sciolti o di

medio impasto, permeabili. - ACQUA: Stagionale.

EPOCA DI RACCOLTA: Ottobre-Novembre.

PARTI UTILIZZATE: Radici, i frutti e le foglie.

MODALITA' DI CONSERVAZIONE: La radice si fa seccare

al sole o in ambiente riscaldato; i semi si separano dalleombrelle per battitura e successiva setacciatura. Entrambi si

conservano in recipienti di vetro o porcellana al riparo dellaluce.

UTILIZZO: Le foglie e i frutti hanno impiego alimentare insalse, condimenti e minestre. L'olio essenziale contenuto nei

frutti, trova uso in molti prodotti alimentari comprendenti

bevande alcoliche e analcoliche, caramelle, cibi cotti,gelatine, budini, condimenti e salse.

LAORE SARDEGNA Tecnico: Ivo Porcu 16

Utilizzo delle piante aromatiche GINEPRO COMUNE

NOME SCIENTIFICO: Junìperus comunis L.FAMIGLIA: Cupressaceae.

NOME IN VERNACOLO: Zinebidi.

DESCRIZIONE: Arbusto legnoso, o basso alberello dal portamentotalvolta strisciante, altre volte eretto. Le foglie aghiformi,appuntite, verticillate a 3, sono solcate da una linea chiara nellapagina superiore. I fiori, dioici, di colore giallastro quelli maschilie verdastro quelli femminili sono disposti in prossimitàdell'ascella fogliare. La fioritura avviene in primavera. I frutti,detti coccole, sono piccole bacche sferiche di colore verde enero bluastre allorchè giungono a maturazione. La pianta puòsuperare i 5 metri d'altezza.

HABITAT: Spontaneo della macchia litoranea Mediterranea, prediligeluoghi soleggiati, aridi e rocciosi. In Sardegna è presente allostato spontaneo a Laconi, e nei monti del Gennargentu (specienana).

ESIGENZE: - CLIMA: Vegeta bene sulle zone costiere ma si eleva fino ai1800-1900 mt. Di altezza, nei luoghi aridi, sassosi, assolati.

- TERRENO: E' indifferente al substrato, ma predilige i terreni calcarei. - ACQUA: Stagionale.

EPOCA DI RACCOLTA: I frutti in autunno.PARTI UTILIZZATE:Frutti.MODALITA' DI CONSERVAZIONE: I frutti si essiccano disposti al sole sugraticci oppure in stufa, ma a calore moderato, si conservano in recipientidi vetro o porcellana al riparo dalla luce.

UTILIZZO: I frutti sono adoperati in liquoreria, enotecnica e vermouth,estratti per caramelle; in culinaria per aromatizzare e armonizzare le carnidi selvaggina, soli o con chiodi di garofano e noce moscata, pesci marinati,salumi e per bevande alcoliche facendo macerare le bacche in acquavite oalcool forte (Gineprini, Genevrette, Kranelet); Facendo macerare le bacche in vino bianco si prepara il vino di ginepro(es. bacche frantumate 30 g, rametti tagliati 15 g, vino bianco 1 lt.: lasciaremacerare per 4 giorni, indi aggiungere 30 g di zucchero); Per fermentazione e successiva distillazione delle bacche si prepara unaacquavite (o alcoolato) (Gin, Gin Hollands, ecc.);

NOTA: Le foglie e gemme, le coccole

mature schiacciate, distillate forniscono

essenza. In liquoreria si può usare

direttamente anche l'olio essenziale,

purchè deterpenato. L' olio di cade si

estrae da un'altra specie di ginepro

"Juniperus oxycedrus".

LAORE SARDEGNA Tecnico: Ivo Porcu 17

Utilizzo delle piante aromatiche LENTISCHIO

NOME SCIENTIFICO: Pistacia Lentiscus L.

FAMIGLIA: Anacardiaceae.

NOME IN VERNACOLO: Moddizzi

DESCRIZIONE: Arbusto o piccolo albero alto 4-6 m,

corteccia cenerina o rossastro-bruna; rami contorti

con foglie alterne pari-pennate, con 3-5 paia difoglioline sessili, coriacee, con margine intero;

pianta dioica con infiorescenze in racemi all’ascelladelle foglie sui rami dell’anno precedente; drupa

ovoidea o sub-globosa di 5-7 mm rosso-porporina o

nero-lucente a maturità.

ESIGENZE: - CLIMA: Vegeta bene in tutta la Sardegna,

non si eleva oltre i 700 m di altezza s.l.m.

- TERRENO: Specie eliofila e termoxerofila, vegeta su qualsisi substrato.

- ACQUA: Stagionale.

EPOCA DI RACCOLTA: I frutti in autunno, le foglie per la

distillazione, tutto l’anno.

PARTI UTILIZZATE: Frutti - Foglie

MODALITA' DI CONSERVAZIONE: Dai frutti del lentischio

si ottiene, per pressatura a freddo, un olio grasso dicomposizione abbastanza simile all’olio d’oliva. Utilizzare i

frutti allo stato fresco.

UTILIZZO: L’olio grasso utilizzato sin dall’antichità per la

preparazione di fritti. Attualmente impiegato insieme

all’olio essenziale che si ricava dalla distillazione in

corrente di vapore delle foglie, in aromaterapia, in

cosmesi e in profumeria.

NOTA: Olio essenziale fresco. Nei prodotti da forno,

utilizzare il suo legno per l’alimentazione del forno,

inquanto conferisce la sua particolare fragranza.

LAORE SARDEGNA Tecnico: Ivo Porcu 18

Utilizzo delle piante aromatiche

MAGGIORANA

NOME SCIENTIFICO: Orìganum majorana L.

FAMIGLIA: Labiatae.

NOME IN VERNACOLO:

DESCRIZIONE: Pianta eretta, ramificata. Ha foglie piccole,ovali, dotate di corto picciolo e ricoperte di una leggera

peluria. I fiori sono piccoli, di colore bianco rosati. La fiorituraavviene in estate. La pianta può raggiungere il mezzo metro

d'altezza.

HABITAT: Orti e giardini di pianura e collina. Originaria

dell' Africa settentrionale e dell' Asia centrale.

ESIGENZE: - CLIMA: Temperato caldo.

- TERRENO: Preferisce i terreni sciolti anche

calcarei ma soleggiati. - ACQUA: In coltivazione va irrigata.

EPOCA DI RACCOLTA: Luglio-Settembre.

PARTI UTILIZZATE: Sommità fiorite ed erba fiorita.

MODALITA' DI CONSERVAZIONE: Recidere in periodo di

piena fioritura a 4/6 dita sopra terra costituire fascetti,essiccare all' ombra ed all' asciutto. Si conservano in

recipienti di vetro o di porcellana al riparo dalla luce e dall'

umidità.

UTILIZZO: Parente prossimo dell' Origano, le foglie fresche

e secche largamente adoperate in cucina ed in sostituzionedel Timo, per insalate, salse, legumi, ripieni e farciti,

bistecche aromatizzare vivande conserve associata a Menta

foglie, Serpillo erba fiorita e Timo sommità fiorite, fareintingoli ed insaporire umidi. Utilizzato in pasticceria, molto

in liquoreria, enotecnica, negli insaccati e salumi.

NOTA: L'olio essenziale e l'oleoresina sono

ingredienti aromatici di bevande alcoliche

(vermouth, amari, liquori) e non alcoliche,

dessert, canditi, cibi cotti, gelatine e budini;

numerosi nelle salse e in drogheria.

LAORE SARDEGNA Tecnico: Ivo Porcu 19

Utilizzo delle piante aromatiche MENTA PIPERITA

NOME SCIENTIFICO: Mèntha piperìta L.

FAMIGLIA: Labiatae.

NOME IN VERNACOLO: Amenta.

DESCRIZIONE: La menta piperita ha un apparato radicalealquanto sviluppato, ricco di stoloni. La parte aerea è un

cespo composto da ramificazioni erette e striscianti.Possiede foglie oblungo-lanceolate, opposte, brevemente

picciolate con margine dentato. I fiori sono rosso-rosati

La fioritura avviene in estate. La pianta può superare i 70cm d'altezza.

HABITAT: Sembra sia derivata da un incrocio naturale tra lamenta acquatica e la viridis. Si rinviene in terreni umidi e

freschi ombreggiati, di suolo argilloso-calcareo, orti,seminata nei giardini dalla pianura alla montagna.

ESIGENZA: - CLIMA: Temperato caldo. - TERRENO: Fresco, sciolto, limoso-argilloso, calcareo.

- ACQUA: In coltivazione, va irrigata.

EPOCA DI RACCOLTA: Giugno-settembre.

PARTI UTILIZZATE: La foglia e le sommità fiorite.

MODALITA' DI CONSERVAZIONE: Alla fioritura raccogliere le

foglie o tagliare l' erba a 4-6 dita dalla base, mondare il superfluo,

fare mazzi non troppo voluminosi, essiccare all' aria ed all' ombrao in camere riscaldate artificialmente. Stagionatura 4/5 gg..;

conservare in recipienti chiusi al riparo dalla luce ed umidità.

UTILIZZO: Condimento popolarissimo per salse, insalate miste e

fagiolini, zucchine, frittate e leccornie. In dolciaria per caramelle diogni tipo, pastigliaggi, in liquoreria (menta dissetante naturale,

Fernet menta digestivo di pronta efficacia, Cedromenta, cocktails),

erba menta sulle insalate e per aromatizzare alcune parti di carne

bollita.

NOTA: La menta piperita viene coltivata su

grandi estensioni in Francia, Italia, Inghilterra,

America. L'olio essenziale si ottiene per

distillazione a vapore delle foglie e delle cime

fiorite.

LAORE SARDEGNA Tecnico: Ivo Porcu 20

Utilizzo delle piante aromatiche MIRTO

NOME SCIENTIFICO: Myrtus communis L.

FAMIGLIA: Myrtaceae.

NOME IN VERNACOLO: Murta.

DESCRIZIONE: Arbusto cespuglioso di m. 1-2, radicilegnose poco profonde; fusti cilindrici coperti da

corteccia cenerina e rametti divaricati a corteccia

rossastra; foglie opposte ovali, ghiandolosecoriacee persistenti. Fiori regolari di 5 petali bianchi

ascellari, odorosi di nota canforata, fioritura dagiugno a settembre; il frutto è una bacca carnosa

quasi nera, con 5 o più semi reniformi.

HABITAT: Tipico della macchia mediterranea.

ESIGENZE:- CLIMA:Temperato caldo, sensibile alle gelate. - TERRENO: Predilige i terreni leggeri sciolti e

drenati, non calcareo. - ACQUA: Stagionale, in coltivazione va irrigata.

EPOCA DI RACCOLTA: Foglie Giugno-Luglio e tutto l' anno, frutti (bacche) autunno.

PARTI UTILIZZATE: Foglie, frutti.

UTILIZZO: Le foglie ed i ramoscelli in Sardegna si usano peraromatizzare il maialetto arrosto e bollito e carni bianche in

genere. Dalle bacche macerate con l' alcool si ottiene untipico liquore sardo, ottimo digestivo ed aperitivo. Foglie e

cortecce dei rametti si usano per la concia di pelli leggere e

marocchine. Anticamente si usavano le bacche comecondimento al posto del pepe.

Il mirto è specie apicola-mellifera, visitata dalle api.

UTILIZZO IN LIQUORERIA: Le bacche o l'essenza (ricavata per

distillazione delle foglie), talora le foglie.

Liquore di mirto: Per macerazione in alcool o acquavite

delle bacche; oppure dalle foglie: mirto bianco; acquavite di mirto

(per fermentazione e successiva distillazione delle bacche: tener

presente l'alta % di zuccheri); correttivo di liquori.

Alcool di mirto: il mirto è specie alcooligena: dalle bacche cotte si

ricava per torchiatura il succo o la polpa (che viene privata dei

semi) da cui, in seguito a fermentazione, si ottiene l'alcool di mirto,

(ottimo, aromatico e di gusto gradevole).

NOTA: Pianta sacra ai romani, dalle bacche essiccate

producevano il vino di mirto. Nel medioevo i profumieri ottenevano

dai fiori per distillazione la cosiddetta "Acqua degli angeli" dalle

proprietà cosmetiche. I semi e le foglie triturate mischiate nel vino

erano considerate un rimedio contro l'avvelenamento dai funghi e

contro la peste.

LAORE SARDEGNA Tecnico: Ivo Porcu 21

Utilizzo delle piante aromatiche ORIGANO COMUNE

NOME SCIENTIFICO: Orìganum vulgare L.

FAMIGLIA: Labiatae.

NOMEIN VERNACOLO:

DESCRIZIONE: Pianta aromatica a fusto eretto, ramificatosuperiormente con portamento cespuglioso. Ha foglie

picciolate di forma ovale. I fiori, di un bel colore rosato, sonoraccolti in pannocchie terminali. La fioritura avviene in estate.

La pianta può superare i 70 cm di altezza.

HABITAT: E' diffuso dal mare alla regione montana, nei

luoghi erbosi, nelle radure e luoghi soleggiati.

ESIGENZE: - CLIMA: Temperato caldo.

- TERRENO: Terreni leggeri, caldi, permeabili.

- ACQUA: Stagionale, in coltivazione va

irrigata.

EPOCA DI RACCOLTA: Estate.

PARTI UTILIZZATE: Sommità fiorite.

MODALITA' DI CONSERVAZIONE: Le sommità riunite in

mazzi si pongono ad essiccare all' ombra in locale ventilato

o in essiccatoio. Essiccatura 4/5 gg., rimuovendo ogni tanto.Si conserva in recipienti di vetro o di porcellana

UTILIZZO: L' Origano è notissimo alla cucina mediterranea

per il grato aroma da cui deriva anche l' impiego nell'

industria degli alimenti e delle conserve, in liquoreria.

NOTA: Celebre pianta aromatica popolarmente conosciuta

come condimento della pizza, l'origano emana un aromaintenso, simile a quello della maggiorana, alla quale, del

resto, assomiglia parecchio con cui spesso viene confuso.

Dall'origano si estrae per distillazione l'olio essenziale cheha proprietà farmaceutiche simili a quelle del timo.

LAORE SARDEGNA Tecnico: Ivo Porcu 22

Utilizzo delle piante aromatiche PEPERONCINO

NOME SCIENTIFICO: Càpsicum annuum L.

FAMIGLIA: Solanaceae.

NOME IN VERNACOLO: Pipireddu.

DESCRIZIONE: Ha fusto eretto, foglie da lanceolate a ovali

fornite di picciolo. I fiori sono di colore bianchiccio.La fioritura avviene in tarda primavera-estate. I

frutti, di diversa forma e colore, sono una specie dibacca carnosa, cava all'interno.

HABITAT: Originario dell' America tropicale. Si è aclimatato negli orti e giardini dal mare ai colli

d'Italia e delle regioni calde-temperate.

ESIGENZE: - CLIMA: Temperato caldo.

- TERRENO: Terreni leggeri, ricchi di sostanza

organica. - ACQUA: Ha bisogno di numerosi interventi

irrigui.

EPOCA DI RACCOLTA: Agosto.

PARTI UTILIZZATE: Frutti.

MODALITA' DI CONSERVAZIONE: I frutti si essiccano instrati o si infilano con spago in coroncine che si appendono

all' ombra in luogo aerato. Le piante si riuniscono in mazzi e

si appendono ad asciugare. Si conservano in vasi di vetro oporcellana.

UTILIZZO: I frutti piccanti essiccati e ridotti in polvererosso-aranciata (paprica ungherese) priva di impurità;

sostituto del Pepe nei salumi e aromatizzare formaggi. E'

uno dei più noti condimenti della cucina Mediterranea

Orientale per insaporire salse e condire carni.

NOTA: Il peperoncino va utilizzato in minime

quantità, un uso eccessivo, infatti, può causare

seri disturbi soprattutto ai reni e all'apparato

gastro-intestinale. Il peperoncino rosso è ricco di

vitamina C alla quale si aggiungono quelle del

gruppo P, B, E U e K2. La sostanza a cui si deve

il particolare sapore piccante è la capsaicina.La

regolare assunzione combatte vene varicose,

l'eccesso di colesterolo, l'arteriosclerosi, tonifica i

capillari sanguigni, è un buon regolatore

intestinale aiuta i processi digestivi più difficili e

impedisce la putrefazione delle feci.

LAORE SARDEGNA Tecnico: Ivo Porcu 23

Utilizzo delle piante aromatiche PREZZEMOLO COMUNE

NOME SCIENTIFICO: Petroselìum sativum Hoffm.

FAMIGLIA: Umbelliferae.

NOME IN VERNACOLO: Perdusemene.

DESCRIZIONE: Pianta dal fusto eretto e ramificato fin dalla base. Lefoglie inferiori, dotate di picciolo, hanno un colore verde e sono

bi-tripennate con lobi ovato-arrotondati, divisi e dentati. I fioripresentano un colore giallo-verdastro, sono piuttosto piccoli e

raccolti in ombrelle composte. La fioritura avviene a fine

primavera estate. La pianta può raggiungere il metro di altezza.

HABITAT: E' originario dell' Africa settentrionale e dell'

Asia Minore; coltivato ovunque.

ESIGENZE: - CLIMA: Temperato caldo.

- TERRENO: Nessuna esigenza particolare, si adatta ai vari tipi di suolo.

- ACQUA: Ha bisogno di numerosi interventi irrigui.

EPOCA DI RACCOLTA: Aprile-Settembre.

PARTI UTILIZZATE: Tutta la pianta.

MODALITA' DI CONSERVAZIONE: Le foglie si usano fresche, le radicisi essiccano all' ombra e si conservano in recipienti di vetro.

UTILIZZO: Sublime condimento popolarissimo che rende sapide e più

appetibili le vivande, brodi, carni e contorni, per rinomate salse verdi

piccanti, sughi, intingoli, per odori del brodo e zuppe.

NOTA: Questa celebre erbetta impiegata per insaporire patate, pomodori

e minestre, ha nelle foglie un alto contenuto di vitamina A e C e saliminerali. Anticamente il prezzemolo veniva utilizzato unitamente alla

malva per espellere i calcoli dalla vescica, oggi se ne apprezzano le

proprietà diuretiche e depurative.

Il prezzemolo, come molte piante aromatiche,

ha da sempre suscitato l'interesse dell'uomo

offrendo il fianco a leggende e superstizioni.

Oltre ad essere stato usato un componente di

filtri amorosi, esso godeva fama di facilitare le

nascite, credenza legata, forse, alle proprietà

che la pianta possiede di provocare

contrazioni uterine. Rispettare

scrupolosamente le dosi, il prezzemolo (in

particolare l'olio essenziale) può causare

intossicazioni e avvelenamenti.

LAORE SARDEGNA Tecnico: Ivo Porcu 24

Utilizzo delle piante aromatiche ROSMARINO

NOME SCIENTIFICO: Rosmarìnus officinalis L.

FAMIGLIA: Labiatae.

NOME IN VERNACOLO: Zippiri.DESCRIZIONE: Arbusto assai ramificato, cespuglioso. Presenta

numerosissime foglie sempreverdi, piccole, strette, diforma lineare e di colore verde scuro nella paginasuperiore e argentate nella pagina inferiore. I fiori, riuniti ingrappoli ascellari, hanno un bel colore azzurro-violetto. Lafioritura si protrae, in pratica per tutto l'anno. La piantapuò superare i 150 cm di altezza.

HABITAT: Allo stato spontaneo cresce nei boschi. Appartiene allavegetazione della caratteristica macchia Mediterranea. E'frequentemente coltivato per uso culinario.

ESIGENZE: - CLIMA: Temperato caldo, non sopporta le gelate. - TERRENO: Predilige substrati calcarei, anche se si presta bene sugli altri substrati compresi quelli acidi.

- ACQUA: In coltivazione 2 interventi irrigui settimanali.EPOCA DI RACCOLTA: Primavera e fino a luglio (tutto l' anno).PARTI UTILIZZATE: Rametti fogliati e foglie.

MODALITA' DI CONSERVAZIONE: I rametti si essiccano all' ombra,disposti in strati sottili o riuniti in mazzi non molto serrati; si conservain recipienti di vetro o porcellana. Se deve essere custodito a lungo èmeglio tenerlo in casse di legno ben chiuse e in luoghi asciutti, noneccessivamente caldi (vecchie cantine interrate o semi-interrate).UTILIZZO: Per insaporire e rendere appetibili e digeribili le carni, ingenere di maiale, per il pollame ed i pesci, gli arrosti ed i fritti. Perminestre deboli che rende deliziose, minestre di ceci o di fagioli,minestre di verdura. Condimento importante e difusissimo perconfezionare pane, focacce all' aroma di Ramerino. Antiputridoostacola la corruzione delle carni.

NOTA: La pianta è usatissima in cucina

per il caratteristico aroma che conferisce ai

cibi. L'aroma è dato da un olio essenziale a

base di pinene, canforene e limonene

contenuto nella pianta. Non utilizzare mai il

rosmarino nel forno a micro onde in quanto

le alte temperature estraggono l'olio

essenziale, causando intossicazioni. Il

rosmarino è sfruttabilissimo sia per la

liquoreria che per la profumeria e saponeria.

LAORE SARDEGNA Tecnico: Ivo Porcu 25

Utilizzo delle piante aromatiche RUCOLA COMUNE

NOME SCIENTIFICO: Erùca sativa Miller.

FAMIGLIA: Cruciferae.

NOME IN VERNACOLO:DESCRIZIONE: Pianta cespitosa, ha fusto eretto, foglie basali

pennatosette, lobate diversamente incise. I fiori sono portati da stelifiorali alti e ramificati che recano fiori bianco giallastri con venatureviola. La fioritura avviene in primavara-estate. La pianta può

raggiungere il mezzo metro di altezza.HABITAT: Sui bordi dei campi e strade, negli orti e giardini, dal

mare ai colli della penisola.

ESIGENZE: - CLIMA: Temperato caldo. - TERRENO: Predilige terreno fertile, sciolto e fresco.

- ACQUA: Ha bisogno di numerosi interventi irrigui.

EPOCA DI RACCOLTA: Maggio-Settembre.

PARTI UTILIZZATE: Parti aeree fresche.MODALITA' DI CONSERVAZIONE: Da cogliere all' inizio della

fioritura, mondarla e subito utilizzare.

UTILIZZO: Condimento ausiliario della regolare digestione,mangiata, sola o mischiata a condire altre insalate. Dal sapore forte eparticolare è apprezzata dai buongustai. Mescolata al vino nuovospillato e acerbo, lo rende più gradevole al palato. Sostituta del

Crescione delle fontane.

NOTA: Rustica erba aromatica, un tempo assi stimata per ilpiacevole sapore piccante, la rucola non sempre viene apprezzatacome meriterebbe, benchè sempre più di frequente compaia nei

negozi dell'ortolano. La rucola dimostra proprietà aperitive ediuretiche. Per questi scopi si consiglia di aggiungere le foglie tenerenei cibi.

LAORE SARDEGNA Tecnico: Ivo Porcu 26

Utilizzo delle piante aromatiche SALVIA

NOME SCIENTIFICO: Sàlvia officinalis L.

FAMIGLIA: Labiatae.

NOME IN VERNACOLO: Sarvia

DESCRIZIONE: Suffrutice con fusto eretto, quadrangolare,ramificato. Le foglie, di forma oblunga e crenate, sono

picciolate, persistenti. I fiori di color blu-violetto sono raccoltiin spighe terminali. La fioritura avviene dalla primavera

all'estate. La pianta può raggiungere i 60-70 cm di altezza.

HABITAT: Nei sassosi assolati e sterili aridi freschi, con diffusione

nel centro-meridione e Sardegna; frequente nei giardini ed orti

dal mare alla montagna d' Italia.

ESIGENZE: - CLIMA: Temperato caldo.

- TERRENO: Tutti, possibilmente asciutti, predilige i terreni calcarei e sabbiosi-limosi

- ACQUA: In coltivazione 2 interventi irrigui settimanali, la salvia è sensibile agli eccessi di umidità.

EPOCA DI RACCOLTA: Aprile-Luglio e per quasi tutto l' anno.

PARTI UTILIZZATE: Foglie monde.

MODALITA' DI CONSERVAZIONE: Foglie e sommità fiorite, si

essiccano all' ombra e si conservano in sacchetti di carta o tela.

UTILIZZO: Condimento per minestre, ravioli, salse, sughi in bianco,carni di maiale allo spiedo che rende meno pesante, per arrosti,

cotolette, pesci in carpione, selvaggina marinata, fagioli stufati,polpette ed involtini di carne.

NOTA: La specie sarda "Salvia desoleana" (Atzei, Picci) possiede i

medesimi principi attivi della Salvia sclarea L., anche nel recente passato è

stata coltivata nel sassarese. L'uso più conosciuto è senza dubbio quello di

aromatizzare il vino conferendo ad esso un caratteristico sapore di moscato,

da ciò il nome di "Erba moscatella". Le foglie fresche si possono utilizzare

per la pulizia del viso (decotto).

LAORE SARDEGNA Tecnico: Ivo Porcu 27

Utilizzo delle piante aromatiche SAMBUCO

NOME SCIENTIFICO: Sambùcus nigra L.

FAMIGLIA: Caprifogliaceae.

NOME IN VERNACOLO: Samuccu.DESCRIZIONE: Alberello o arbusto con corteccia grigio scura,

porta rami che all'interno contengono un midollo bianco.Le foglie sono di color verde brillante, sono picciolate,opposte, imparipennate con 5-7 fogliolineovatolanceolate appuntite, a margine seghettato. I fiorisono di color biancastro, raccolti in vistose falseombrelle piatte. La fioritura avviene a fineprimavera-estate. Il frutto è una piccola bacca succosa,che a maturazione assume un bel colore nero lucente.La pianta può raggiungere i 6-7 m d'altezza.

HABITAT: Diffuso nelle boscaglie, siepi, incolti, macerie, del mare piano, e colli d' Italia.ESIGENZE: - CLIMA: Fresco. - TERRENO: Indifferente al substrato pedologico, predilige quelli fertili. - ACQUA: Pianta che cresce nei luoghi freschi, nei corsi d'acqua e lungo le siepi.

EPOCA DI RACCOLTA: Fiori: Maggio-Giugno; frutti: Agosto-Settembre.PARTI UTILIZZATE: Fiori, frutti.

MODALITA' DI CONSERVAZIONE: Le infiorescenze riunite siessiccano all' ombra in mazzi e si battono poi delicatamente. I fioridai peduncoli che si eliminano, si conservano in recipienti di vetroe porcellana. I frutti si utilizzano freschi ma volendoli conservare sidevono surgelare affinchè non perdano le loro proprietà.

UTILIZZO: I fiori e le foglie, impiegati in liquoreria, in enologia perimpartire il piacevole gusto di moscato, nella produzione dei viniaromatici soli od associati al Sambuco fiori e nelle conce diVermouth, a delle birre, in dolciaria, confetteria e gelateria, nonchèall' aceto per dare sapore gradevole; può entrare nella birra alposto del Luppolo.

NOTA: Col sambuco si fa una famosa

bevanda il Roob sambuci. Che si

prepara cuocendo le bacche, filtrando e

portando il liquido a una consistenza

sciropposa: si conserva in vasi di creta.

Un cucchiaio di roob in acqua da una

bevanda rinfrescante e diuretica.

LAORE SARDEGNA Tecnico: Ivo Porcu 28

Utilizzo delle piante aromatiche SANTOREGGIA

NOME SCIENTIFICO: Santurèja hortensis L.

FAMIGLIA: Labiatae.

NOME IN VERNACOLO: Santoreggia.

DESCRIZIONE: Pianta cespitosa con fusto ramificato. Hafoglie strette, lineari, acute di color verde chiaro con

lieve peluria. I fiori sono bianchi, rosati o lilla, piccoli,formanti spighe. La fioritura avviene in estate. La

pianta può raggiungere i 50 cm di altezza.

HABITAT: Prati magri, posti asciutti, sabbiosi, ghiaiosi,

pendii rocciosi; orti e campi specialmente delsettentrione, di mare, pianura e collina del nord e

centro Italia.

ESIGENZE: - CLIMA: Temperato caldo. - TERRENO: Predilige i terreni

calcarei e soleggiati.

- ACQUA: Stagionale .

EPOCA DI RACCOLTA: Luglio-Settembre.

PARTI UTILIZZATE: Erba fiorita aerea.

MODALITA' DI CONSERVAZIONE: Si taglia in pienafioritura, essiccare il più velocemente possibile all'ombra,

comporre in fasci. Si conserva in cassette o scatole di latta.

UTILIZZO: Rinomata ed aprezzata, verde o secca, in cucina

un ramoscello per profumare intingoli ed umidi, condire cibi,

carni, crauti e legumi. Sovente assieme alla Menta foglie eTimo erba fiorita. Usata in liquoreria ed enologia. Ricercata

dalle api conferisce al miele un aroma speciale.

e fisiche in chi la consuma.

NOTA: Recentemente nei tacchi calcarei del Sarcidano è

stata classificata la Satureja montana subsp. montana,

con portamento arbustivo, rami rossastri , perenne.

NOTA: La santoreggia ha goduto fin

dall'antichità fama afrodisiaca, tanto che il

nome Satureja significa appunto Erba del

satiro. La medicina moderna ha in parte

confermato questa tradizione, riconoscendo

alla santoreggia le proprietà di stimolare le

funzioni cerebrali.

LAORE SARDEGNA Tecnico: Ivo Porcu 29

Utilizzo delle piante aromatiche TIMO

NOME SCIENTIFICO: Thymus vulgaris L.

FAMIGLIA: Labiatae.

NOME IN VERNACOLO: Menta de santa Soìa

(per la specie endemica Thymus herba-barona L.).

DESCRIZIONE: Piccolo arbusto con fusto molto ramoso. Ha foglie

lineari-lanceolate di piccole dimensioni cotonose ebiancastre nella pagina inferiore. I fiori di colore bianco

rosato-lillà sono raggruppati in spighe all'ascella fogliare.

La fioritura avviene dalla primavera al primo autunno. Lapianta può raggiungere i 30 cm di altezza.

HABITAT: Posti aridi e pietrosi e scogliere assolate, per lo più di

tipo calcareo ed argilloso, dal mare ai monti del bacino

europeo del mediterraneo.

ESIGENZE: - CLIMA: Temperato caldo, specie sensibile agli

eccessi di freddo. - TERRENO: Asciutto, anche sassoso, calcareo.

- ACQUA: Stagionale, in coltivazione va irrigata.

EPOCA DI RACCOLTA: Maggio-Agosto .

PARTI UTILIZZATE: Pianta intera fiorita.

MODALITA' DI CONSERVAZIONE: In piena giornata solare,

tagliare quasi al piede appena dianzi la fioritura, mondare dei ramipiù duri, essiccare all'aria ed all' ombra; stagionatura 3/5 gg.

rimuovendo. Si conserva in luogo fresco ed asciutto in recipienti di

vetro e porcellana.

UTILIZZO: In cucina si usa fresco e secco per aromatizzare i cibi

(arrosti, intingoli, salumi, carne di maiale, prosciutti e pesci). Hacaratteristiche antisettiche che contribuiscono a prolungare la

conservazione dei cibi.

NOTA: Pianta aromatica che per distillazione

fornisce un olio essenziale il quale ha proprietà

balsamiche e antisettiche, come componente

aromatico in bevande alcoliche (liquori) e analcoliche

(dessert, canditi, gelatine, budini), e nella

preparazione di un vino per scopi medicinali.

LAORE SARDEGNA Tecnico: Ivo Porcu 30

Utilizzo delle piante aromatiche ZAFFERANO

NOME SCIENTIFICO: Cròcus sativus L.

FAMIGLIA: Iridaceae.

NOME IN VERNACOLO: Zaffaranu.

DESCRIZIONE: Erba perenne alta cm. 15-30 con bulbo-tuberogloboide, biancastro all'interno, ricoperto di tunichecostituite da fibre sottili, bruno-rossicce fuori, radici fibrosein fascetto alla base; foglie 6-9 lineari acute verde-scuro,solcate dentro e carenate all'esterno, bordate da ciglia,percorse da striscia biancastra mediana. Fiori 1-3ermafroditi tuboloso-campunalati di colore lillà-violaceo, 3stami gialli e stimma rosso-bruno d'autunno, profumati conun tono soave ed inebriante. Il frutto è a capsula deiscenteverso il basso, contenente numerosi semi sferoidali. La

diffusione della specie è affidata ai neo-tuberi. HABITAT: Originario del Mediterraneo Orientale, coltivato in poche

regioni italiane (Abruzzo, Sardegna, Toscana, Calabria,Sicilia).

ESIGENZE: - CLIMA: Temperato caldo. - TERRENO: Predilige i terreni leggeri, sabbiosi-limosi. - ACQUA: Stagionale, teme i ristagni d'acqua.EPOCA DI RACCOLTA: Settembre-Ottobre.

PARTI UTILIZZATE: Stimmi alla sommità dello stilo.MODALITA' DI CONSERVAZIONE: Si staccano i fiori alla fioritura, siaprono e se ne separano le stimma al mattino dopo lo spuntare delsole. Seccare stesi sui telai a calore lieve e blando da conservare incassettine di legno o flaconi di vetro colorato, chiusi ermeticamente e

depositate in luogo appartato fresco e asciutto.UTILIZZO: E' molto conosciuto come colorante e aromatizzante inalimentaristica e liquoristica. In culinaria è fuor di dubbio che l' usopiù noto è nel classico risotto e nella zuppa di pesce. Lo Zafferanonon va usato sconsideratamente: esso è innocuo alle normali dosialimentari (alcuni centigrammi), ma non è scabro da effetti secondari

a dosi elevate.

NOTA: La coltivazione richiede grande impegno di

manodopera, soprattutto per la raccolta dei fiori che

deve essere attuata con tempestività e con interventi

giornalieri, a causa della scalarità della fioritura. Anche

la separazione degli stimmi dai fiori e la manipolazione

della droga sono operazioni onerose, per cui la

coltivazione che si avvale, quasi esclusivamente di

manodopera familiare, viene attuata su piccoli

appezzamenti che raramente superano i 2000 mq.. In

Sardegna attualmente risultano coltivati circa 35 ettari

di cui una ventina nel comprensorio di San Gavino

Monreale e Turri.

LAORE SARDEGNA Tecnico: Ivo Porcu 31

FILIERA

LIQUORSITICA

Trasformazione specie aromatiche ed officinali

LAORE SARDEGNA Tecnico: Ivo Porcu 32

FILIERA

PRODUZIONE COLORANTI NATURALI

Trasformazione specie aromatiche ed officinali

LAORE SARDEGNA Tecnico: Ivo Porcu 33

FILIERA

COSMETICA, FARMACEUTICA, ERBORISTICA

Trasformazione specie aromatiche ed officinali

LAORE SARDEGNA Tecnico: Ivo Porcu 34

FILIERA

AROMATICA

Produzione di essiccati

Trasformazione specie aromatiche ed officinali

LAORE SARDEGNA Tecnico: Ivo Porcu 35

FILIERA

AROMATICA

Produzione di oli essenziali

Trasformazione specie aromatiche ed officinali

LAORE SARDEGNA Tecnico: Ivo Porcu 36

FILIERA

INDUSTRIA DELL’AROMATERAPIA

Trasformazione specie aromatiche ed officinali