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1 Progetto in Archeologia e Patrimoni Culturali. Gamification Sensoriale – Ludicizzazione dei sensi.

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Progetto in Archeologia e Patrimoni Culturali. Gamification Sensoriale – Ludicizzazione dei sensi.

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Titolo del progetto : Orsoleo Sensorialification

Allestimento del percorso sensoriale, all’interno del museo Scenografico di Santa Maria di Orsoleo, situato nel territorio di Sant’Arcangelo (Pz), dedicato allo studio della Civiltà Francescana e monachesimo in Basilicata.

Obbiettivi : L’attività contribuisce all’ educazione

ambientale. Conoscenza delle piante medicamentose,

aromatiche e culinarie. Sensibilizzazione all’uso dei sensi, nella

comprensione floristica che ci circonda. Rendere le persone più fiduciose nel loro modo

di sentire e scoprire le meraviglie dell’ antico Orto Botanico di Orsoleo.

Ridurre il disorientamento temporale e spaziale; Contenere il girovagare finalistico “wandering”; Stimolare le capacità residue; Compensare i deficit cognitivi e funzionali

causati dalla demenza; Stimolare le capacità mnestiche;

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Contrastare irrequietezza, irritabilità ed aggressività;

abolire il ricorso alla contenzione; Ridurre l’uso di farmaci per il trattamento di

apatia, tristezza, depressione; Mantenimento dei livelli di autonomia; Aumentare l’autostima individuale; Miglioramento del tono dell’umore; Miglioramento dello stato psicofisico; Favorire la socializzazione.

Finalità del Progetto :

La realizzazione del Percorso sensoriale contribuisce a creare un ambiente che offra una prospettiva al tempo di vita del malato, permettendogli di prefigurarsi la dimensione del futuro, con ripercussioni positive sulle sue condizioni di vita. Il giardino sensoriale, dunque, considerate le premesse e tutti gli obiettivi sopracitate è uno strumento essenziale per il miglioramento della qualità di vita degli anziani che vivono all’interno di una casa di riposo.

Tematica : Educazione allo sviluppo sostenibile. Inclusione sociale. Social Learning ( Apprendimento sociale ). E – Commerce.

Competenze :

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Comunicazione ed Organizzazione. Competenze scientifiche – agrotecniche. Competenze civiche e sociali. Creatività e manualità.

Target di riferimento :

Giovani 12 – 25 anni. Adulti. Anziani. Disabili “ Percorso Ipovedenti “ che permette al

Turista non vedente di scoprire le essenze del giardino mediante un percorso studiato, in lingua Braille.

Disoccupati “ riduzioni sul costo del biglietto e agevolazioni “.

Il gioco utilizza dinamiche meccaniche : Punti. Sentieri – livelli. Ricompensa finale “ Chiavetta USB Sensoriale “.

USB Sensoriale :In un mondo in cui l'alta tecnologia e il design di lusso sembrano raggiungere ogni angolo delle nostre vite, le esperienze più intime non dovrebbero rappresentare

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un'eccezione. Combinando capacità di progettazione e le esperienze personali all’ interno del Percorso Museale sensoriale multi scenografico, i Turisti intervistati hanno realizzato "l'innovativo" prodotto.

Punti : Tutto il Percorso Sensoriale sull’ Orto botanico di Orsoleo, prevede un massimo di 26 punti bonus. Il Turista che raggiunge il massimo dei punti in base alle risposte esatte espresse, avrà come premio finale una “chiavetta USB sensoriale”, ricca di contenuti emozionali sulla storia del percorso multisensoriale. Ogni turista arrivato alla reception d’ingresso al museo, dovrà necessariamente comunicare i propri dati anagrafici, numero di cellulare o e-mail, per ricevere in tempo reale le informazioni sui punti di gioco acquisiti durante il percorso sensoriale, tramite rete wifi ed Sms.P.S. : Ogni sala museale in cui si snoda il percorso multisensoriale, deve necessariamente introdurre, oltre la storia del luogo sacro e del territorio circostante della Val D’Agri, anche e soprattutto le proprietà curative della pianta officinale dell’ antico orto dei frati di Orsoleo.

Il Percorso museale : Il percorso museale è chiaro e fruibile, si snoda attraverso otto grandi spazi tematici suddivisi in numerosi sottospazi, ognuno pervaso da

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una diversa tecnologia.  Si parte dal docu-filmato che inquadra il profilo geografico e paesaggistico del complesso, proseguendo poi con la grafica informativa sulla storia del francescanesimo e dei conventi francescani con documenti digitalizzati e sfogliabili dai visitatori grazie ad un’applicazione interattiva munita di sensori di riconoscimento. È qui che i bambini e i ragazzi nativi digitali sono più a loro agio, insegnano agli adulti dove collocarsi e come dare inizio alla consultazioni.

Foto 1.Una delle 23 sale del Museo Scenografico di Orsoleo.

Il Percorso multisensoriale :

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Il percorso sensoriale di Orsoleo, sarà strutturato su 4 livelli o sentieri, divisi per sale tematiche, seguendo lo stesso percorso museale composto da 23 sale attualmente già allestite e visitabili. Le sale sensoriali, saranno cosi divise sulle seguenti 4 tematiche:

Degustazione ( prime 6 sale museali ) subito dopo la reception, dove si assiste all’introduzione del museo e l’accoglienza al Turista.

Sentiero degli odori, ( successive 6 sale ) dalla sala 7 – 12, dove il turista dovrà fare esclusivamente uso del senso dell’ olfatto.

Sentiero Tattile dello spazio – culturale, ( 6 sale ) dalla sala 13 – 18, dove il turista dovrà sviluppare solo il senso del tatto.

Sentiero visivo dei colori, ( 5 sale ) dalla sala 18 – 23, dove il turista acquisirà una serie di informazioni sui colori delle piante, mediante giochi di colori, luci e ombre.

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Foto 2. Schermata con tecnologia Touch Screen, che riguarda “ l’Aromatarium “cioè le varie essenze dell’ antico giardino dei frati di Orsoleo.

Premessa al Progetto :Le ricerche condotte in ambito internazionale

relativamente agli anziani affetti dademenza, in particolare Alzheimer, hanno dimostrato come

lo spazio fisico possaassumere un valore terapeutico, svolgendo nei confronti

dell’anziano una funzione“protesica”: la progettazione dell’ambiente “ percorso

sensoriale “, quindi, diventa parte integrante dell’approccio globale alla cura e all’assistenza delle persone con

Alzheimer.L’ambiente deve essere, perciò, strutturato in funzione

delle ridotte capacitàcognitive dell’anziano e del suo disagio quotidiano, deve

essere in grado di

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interpretare le particolari esigenze di persone che hanno perso il rapporto canonico

con il mondo e deve offrire loro la possibilità di recuperarlo attraverso canali di

comunicazione diversi “ lingua Breille “, coerenti con le loro residue capacità di comprensione.

È ormai da tempo recepito a livello di attività di riabilitazione quanto sia importante

suscitare nelle persone con disabilità intellettive l’interesse per il mondo esterno; la

percezione del mondo esterno si struttura in genere sui canali uditivo e visivi, ma

anche tramite altri sensi che, spesso sottovalutati, rivestono invece per queste

persone un’importanza rilevante. In funzione di ciò, diventa centrale, la

progettazione di spazi che facilitino la stimolazione sensoriale: i colori, gli odori, i

rumori riconnettono l’anziano con l’ambiente esterno diventando strumenti

terapeutici.All’interno di questo approccio diventa fondamentale

progettare strutture cheoffrano oltre a spazi interni, anche spazi esterni, che

permettano di entrare inrapporto con la natura e con i suoi bioritmi; d’altra parte, il

rapporto spaziointerno/esterno al museo, è un fattore normale nella vita di

tutti, per cui dovrebbe essere garantito anche a tutti gli anziani istituzionalizzati, in quanto aumenta il “senso di

homelikeness”.È proprio a partire da queste considerazioni che ho

concepito l’idea direalizzare un percorso, che ci permetta, innanzitutto, di

garantire a tutti i nostri ospiti / turisti di poter godere della vista di un paesaggio naturale nello stesso tempo,

tecnologico – multisensoriale, in cui potersi immergere e da

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cui poter attingere nuove sensazioni, con effetti positivi sulla qualità di vita: molti

studi hanno dimostrato, infatti, come ciò possa aiutare a sopportare il dolore, a

migliorare il tono generale dell’organismo, sia quello fisico, in fasi di convalescenza,

sia quello psichico , contribuendo ad un miglioramento del tono dell’umore, e

all’attenuazione di stati d’ansia e di stress.Nella nostra struttura, d’altra parte, è già massiccia la

presenza di anziani dementi,e se ne prevede un progressivo aumento dal momento che

siamo contattatifrequentemente da familiari di anziani con demenze gravi,

che non riescono più adassisterli, con un carico emotivo negativo sull’intera

famiglia, di cui anche le unitàsanitarie territoriali sono testimoni impotenti, non

possedendo il nostro territoriostrutture adeguate per la loro ospitalità. Ciò è confermato

anche dai miei contatticon le Associazioni di anziani sul territorio di

Sant’Arcangelo che dovendo svolgere un progetto per soggetti Alzheimer, ha individuato proprio nella nostra

struttura uno spazio adeguato ad ospitare gli utenti di tale progetto.

Tutto ciò, dunque, ci ha spinto a pensare come naturale sviluppo della struttura museale, la realizzazione di un

“giardino - percorso sensoriale”, cioè uno spazio verde che si configuri come spazio dei sensi diventando esso stesso strumento terapeutico; d’altra parte, ormai in Italia, come all’Estero, è stata riconosciuta l’importanza terapeutica

dello spazio esterno annesso alle strutture residenziali, così come testimoniato dal sorgere dei numerosi giardini –

percorsi sensoriali in molte strutture italiane ospedaliere e Case di Riposo.

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Breve descrizione del Progetto:

Il progetto prevede la realizzazione del percorso sensoriale, proprio nel terreno adiacente alla

struttura, e in particolare alla sala animazione, all’interno della quale gli ospiti

trascorrono molte ore della giornata, mirando, spesso, da dietro le vetrate il

paesaggio esterno, nel tentativo di coglierne i cambiamenti, di immaginarne i

profumi, nell’attesa che le porte si aprano permettendo loro di godernedirettamente.

L’osservazione diretta degli ospiti da parte dell’equipe specialistica ha rilevato

l’emergere di tale desiderio e il suo trasformarsi progressivamente in un vero

bisogno, esplicitato vigorosamente dagli ospiti, da alcuni verbalmente, da altri, a

livello comportamentale, con condotte aggressive o con il wandering; , quindi, la

realizzazione di tale percorso, definito “ giardino museale “ permetterebbe di soddisfare tale bisogno, con un nettomiglioramento della qualità di vita degli anziani, che è

d’altra parte obiettivoprimario per l’equipe, così come previsto anche dalla

“Carta Europea dei diritti dellepersone anziane nelle istituzioni”.

Seguendo le indicazioni del CNR (Istituto per le Tecnologie delle Costruzioni)

riguardo la presenza di spazi aperti in strutture per anziani con demenze, percorso,

è direttamente accessibile dalla porta della sala di animazione, tramite un percorso

che crea una continuità tra interno ed esterno, in modo tale che l’ospite non abbia

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un senso di disorientamento, ed è interamente circondato da pannelli floreali, in modo tale da non dare un effetto di

chiusura econtemporaneamente permettere a tutti gli ospiti di

muoversi in sicurezza eimpedire allo stesso tempo l’ingresso di persone non

autorizzate.La letteratura medica e studi scientifici sull’Alzheimer,

hanno evidenziato che ilcamminamento in un percorso circolare diminuisce o

addirittura annulla lo stato disofferenza, determinata dall’ansia provocata dalla

mancanza di punti di riferimento,che paralizza e terrorizza l’anziano; così, seguendo tali

indicazioni, elementocentrale del giardino è un percorso ad anello che dalla

struttura, percorrendo ilperimetro del giardino stesso, riporta l’anziano

nuovamente alla struttura, in modotale da garantire uno spazio sicuro per il wandering,

potendo l’anziano camminaresorreggendosi con il corrimano, previsto ai lati dell’intero

percorso, senza la paura diperdersi; d’altra parte, tale percorso permette anche agli

anziani di vedersireciprocamente, rinforzando la loro sicurezza, e di

individuare facilmente le variezone del percorso, intervallato da aree di sosta attrezzate con panche, per sostenere i problemi di affaticamento; e

allo stesso tempo, circondate dafiori dalle tonalità forti, per poter essere facilmente

individuate.La vegetazione, in effetti, rappresenta una delle

componenti principali del percorso museale, perché diventa uno strumento terapeutico, in quanto, stimolando i sensidell’anziano, ne permette di contenere la riduzione delle

capacità percettive

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particolarmente accentuata nei malati di Alzheimer; il verde, quindi, è realizzato

secondo uno “zoning” che prevede la stimolazione dei cinque sensi: come detto, il

colore viene utilizzato anche per orientare lungo il percorso, per cui si sono scelte

piante con fiori dai colori molto forti, disposte in gruppi monospecifici, localizzate in

punti strategici del percorso museale, accentuandone talora gli effetti di colore, talora il profumo ed infine, la loro

valenza tattile. Il percorso, così, propone diverse aree tematiche: “lo spazio del colore”, “lo spazio del tatto”, “lo

spazio dell’olfatto”. Nel suo insieme, inoltre, la vegetazione evoca il trascorrere del tempo con l’alternarsi delle

stagioni, fornendo un efficace supporto al ridotto senso di orientamento temporale degli anziani.

In prossimità delle due aree di sosta, si è scelto di focalizzare l’attenzione degli

anziani su un tema naturalistico: l’acqua e gli odori. Una fontana all’ esterno del museo detta della “ Gloriosa “ per

la freschezza e purezza della sua acqua, infatti, attira l’attenzione del turista al suo arrivo ad Orsoleo, con il

movimento dell’acqua che scorre favorendo anche l’osservazione e scuotendo l’apatia che spesso caratterizza

gli anziani e nello stesso tempo il rumore dell’acqua sollecita l’udito, insieme al fruscio delle foglie e al

cinguettìo degli uccelli.Per quanto riguarda, invece, la stimolazione olfattiva, oltre

a dare laprevalenza in tutto il percorso a piante e fiori profumati,

che rendono più rilassante e stimolante l’ambiente, a ridosso di una delle aree di sosta si è creata un’aiuola dipiante aromatiche (lavanda, timo, salvia, menta etc), che

gli anziani possonofacilmente manipolare essendo piantate in bancali alti 90

cm.In una parte esterna del polo museale di Orsoleo si è

pensato di porre un frutteto, accessibile agli anziani, al fine

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di fornire un’ulteriore stimolo percettivo, oltre che visivo e olfattivo anche tattile, tramite il prendersi cura e la raccolta

dei frutti, che rende l’anziano protagonista del suo ambiente; in effetti, tutto il giardino è concepito in modo

tale da facilitare nell’anziano la percezione di essere soggetto attivo, e proprio a tale scopo, al centro del

giardino c’è un’area destinata all’orticultura: si tratta di un orto di piante aromatiche ed ortaggi, piantati all’interno di bancali alti 90 cm, in modo tale da permetterne all’anziano

la coltivazione.“L’ortoterapia” ha avuto origine negli Stati Uniti circa

quindici anni fa, e si èsviluppata velocemente in alcuni paesi europei; in Italia,

solo di recente è comparsaaccanto ad altri interventi riabilitativi, per lo più all’interno

dei “Giardini Alzheimer”;è stato dimostrato, infatti, che essa combatte

efficacemente il senso di isolamento,sollecita l’attività motoria, migliora il tono generale

dell’organismo e attenua stresse ansia.

A metà circa del percorso vi è una sala , che si pone come area destinata allo

svolgimento delle attività che durante l’inverno vengono svolte nel salone di

animazione: ascolto di musica, canto, ballo, attività creative, giochi.

Aspetti positivi e negativi per la realizzazione del Progetto :

La Gamification – sensoriale del percorso di Orsoleo, è un progetto economicamente sostenibile, sul profitto derivante dagli ingressi per la visita al museo, del costo di 8 euro intero, e 5 euro ridotto. Il progetto prevede per il vincitore, alla fine del percorso – giardino museale, un premio esclusivo per il visitatore / Turista, una chiavetta USB sensoriale, che verranno fornite, mediante un accordo stipulato tra il Comune di Sant’

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Arcangelo (Pz) e l’ Azienda ( VIS ELETTRICA s.r.l con sede a Matera ) esecutrice dei lavori di allestimento tecnologico, del polo museale scenografico di Orsoleo. L’ accordo prevede non solo la fornitura omaggio al Comune di Sant’ Arcangelo delle chiavette USB, ma anche dell’ allestimento di giochi di colori, Luci ed effetti ombre.Trattandosi di un progetto di completamento del museo scenografico sul tema della spiritualità, non si dovrebbero riscontrare particolari criticità nell’ esecuzione dell’intervento, l’unica criticità riguarda l’ adeguamento di alcune sale museali, al nuovo percorso sensoriale da allestire. Responsabili dell’area di progetto : Il percorso sensoriale, sarà curato dal Dott. Raffaele Fanelli, sotto la visione della curatrice dello “ storyboard “ museo scenografico di Orsoleo, Dott.ssa Giuliana Buongiorno.

Primo Livello “ Sentiero del Gusto “ - Taste Trail .Degustazioni territoriali e sensoriali.

Il percorso di degustazione, riguarda la prima fase di questo progetto sperimentale, che verrà affidato alla nota azienda agricola Maria Zenti S.r.l di Sant’Arcangelo (Pz), produttore specializzato in miele locale. Inserire la degustazione nella parte iniziale del percorso, fa parte di una strategia di accoglienza al turista nel museo, ma soprattutto di un processo derivante dallo stesso indotto turistico territoriale di eccellenza, che accompagna il turista nel gran tour, che comprende Matera con i suoi Sassi, Aliano con il parco letterario Carlo Levi, e Sant’Arcangelo che si presenta con due nuovi attrattori appartenenti alla tipologie di Turismo religioso – Spirituale e culturale, la “ Via Matris, Via Crucis “ spettacolo itinerante allestito in dodici scene all’ interno del centro storico nel periodo pre – pasquale, ed il

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Museo Scenografico della civiltà Francescana di Orsoleo, tutto ciò orientato nell’ ottica della “ via dei sapori Lucani “. Ogni sala sarà dedicata oltre che, ad una particolarità storico – paesaggistica del luogo, anche alla degustazione di un miele aromatizzato locale, tipico delle piante presenti nell’ antico orto botanico dei di Orsoleo.

Il gioco consiste , nel bendare il turista, che dovrà riconoscere mediante il solo uso del palato, il prodotto “ Agro – botanico “ utilizzato dall’ azienda per produrre il miele biologico.

Punti : In ogni sala, ad ogni miele riconosciuto viene assegnato 1 punto, per un massimo di 6 punti bonus.

Tipologie di miele sottoposto al giudizio del turista:

1. Miele d’erba medica.2. Miele di Rosmarino.3. Miele di Lavanda. 4. Miele di Tiglio.5. Miele di Timo.6. Miele di Eucalipto.

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Foto 3. Gruppo di lavoro progetto “ Via Matris 2015 “, Sant’ Arcangelo (Pz).

Secondo livello “ Sentiero dei profumi “ – Profume trail .Il sentiero si caratterizza in base a 6 sale del museo, in ognuna di queste sale il turista / giocatore, sarà sempre bendato, quasi per l’ 80% del percorso sensoriale allestito. Il turista verrà cosi invitato ad odorare delle piante tipiche dell’ antico orto botanico, ancora presenti nella natura attuale del territorio dell’ antica “ foresta di Orsoleo “ ricca di querce, come si racconta in numerosi documenti storici. Lo scopo di queste sei sale è quello di sviluppare è nello stesso tempo affinare il senso dell’ olfatto del turista, tenendo però conto dei gusti precedenti affinati con il miele locale.

Punti : Ciascuna sala prevede, per ogni risposta esatta del turista, 1.5 punti per un massimo di 9 punti bonus.

Tipologie di piante officinali sottoposte al turista:

1. Lavanda.

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2. Genepi.3. Assenzio.4. Liquirizia.5. Limonella. 6. Valeriana.

Terzo livello “ Sentiero del Tatto “ – Path of Touch.

In questo caso il museo scenografico, si trasforma in “ museo tattile “. In un percorso dove il turista in 6 sale, viene bendato, accompagnato all’ interno di un labirinto, alla ricerca di se stesso, attraverso il disaggio, diventando almeno per il tempo di questo viaggio un “ disabile “ e conoscendo cosi il valore e il significato del buio e del silenzio, con la totale assenza di riferimenti spazio – temporali. Solo mediante l’uso del proprio corpo, come unico strumento per procedere, lo spettatore si trova a viaggiare e scoprire, mettendo alla prova le proprie capacità di sapersi affidare all’ altro, al diverso, allo sconosciuto, lasciandosi guidare alla ricerca della soluzione ottimale dei sensi. Aiutandosi con il tatto il turista, deve riconoscere il tipo di foglia, di corteccia di arbusto, muschio ecc. Ad ogni pianta riconosciuta, viene assegnato un punteggio equivalente ad un punto, per un massimo di 6 punti.

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Foto 4. Uno scorcio interno, del maggio fiorito del giardino di Orsoleo. Tipologie di piante sottoposte al tatto del turista :

1. Rosmarino.2. Arancio.3. Melograno.4. Ciliegio.5. Menta.6. Limone.

Quarto livello “ Sentiero dei colori “ – Color trail.

I benefici della “ Cromoterapia “ sono oggi noti alla medicina, per questo mediante numerosi studi vengono

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applicati in vari contesti, della vita quotidiana in percorsi riabilitativi. Uno dei modi più autentici per utilizzare il giardino - percorso sensoriale, come terapia per la stimolazione dei sensi, è quello di sfruttare i colori dei fiori, piante, arbusti ed alberi. Ecco perché non bisogna trascurare le proprietà, le caratteristiche dei colori, di fiori e piante varie di cui il giardino di Orsoleo nei secoli scorsi ne era variopinto.Il colore è una delle tante caratteristiche fondamentali di un giardino – percorso sensoriale. Il colore fa parte della continua percezione dei sensi, spazio e tempo, utilizzato spesse volte, per creare particolari atmosfere, utilizzando le seguenti procedure :

1. Contrasto cromatico “ colori che sono tra loro lontani nella ruota cromatica “.

2. Armonia cromatica “ colori che si avvicinano nella scala cromatica “.

3. Temperatura cromatica “ netta distinzione tra colori caldi e colori freddi “.

4. Intensità cromatica .

Quando si pensa ai colori di un giardino, non si può non pensare subito ai fiori, al colore dei fogliami e delle cortecce dei muschi e varietà di arbusti. Tra le piante che più si sono contraddistinte per il loro particolare colore, nel giardino di Orsoleo, si possono annoverare :

1. Acacie “ colore da verde scuro a glauco “.2. Cordyline “ colore rosso “.3. Erbe “ Poa, Stipa e Festuca glauca “. 4. Specie decidue “ Melia e Acero “.5. Bromeliacee “ grande varietà di colori “.

Nel nostro caso, il percorso sensoriale sui colori, si snoderà nelle ultime 5 sale del percorso museale, con l’ausilio delle nuove tecnologie, queste ultime sale ricche di colori e luci, giochi di ombre ed effetti cromatici, saranno allestite ad opera dell’ azienda VIS ELETTRICA S.r.l di Matera, mediante l’uso di alcune strategie ottiche, il caledoscopio, ma

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soprattutto specchi e pannelli colorati. Mediante queste tecnologie ottiche, il visitatore sarà in grado di migliorare la sua conoscenza in ambito agro – tecnico e botanico, ma prevalentemente saper distinguere le piante sulla base dei colori caldi e freddi, che caratterizzano le stagioni di un anno solare.

Nel gioco : Il turista / giocatore, deve essere in grado di individuare ed associare il colore alla pianta descritta, ma soprattutto saperla distinguere e posizionare all’ interno dell’ ottica stagionale, seguendo l’ iter logico dei colori caldi e freddi.P.S. Si potrebbe creare all’ interno di alcuni spazi espositivi del museo, un laboratorio didattico creativo, coinvolgendo anche le scuole, in riguardo alla tematica dei colori del giardino di Orsoleo.Punti : Ognuna delle 5 ultime sale, del percorso dei colori, prevede per ogni risposta esatta 5 punti bonus.

Raffaele Fanelli