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simone-di-stefano
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Schema conclusivo del tavolo tematico su Ambiente e sviluppo delle risorse ambientali
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NOI VALUTIAMOPER
COMUNICARE
NOI ANALIZZIAMOPER
CREARE IDEE
Cittadini ed esperti si incontrano si confrontano e discutono i problemi e le soluzioni che riguardano la nostra città
1CONOSCONOANALIZZANODISCUTONO
VALUTANOPROPONGONO
SUGGERISCONO
2GIUDICANO
SINTETIZZANOIDENTIFICANO
3INDIVIDUANOREALIZZANO
PROGRAMMANO
4TAVOLI
TEMATICI
NOI IMPARIAMOPER
ORGANIZZARE
NOI DECIDIAMOPER
REALIZZARE
CANDIDIAMOCI TUTTI Le nostre idee valgono. Scegliamo il meglio per ciò che ci appartiene.
Ambiente e Sviluppo Risorse Ambientali:una scelta obbligata per la città del futuro.
Perché una scelta obbligata?
Nelle città europee:- vive lʼ80% della popolazione;- si produce il 75% di emissioni di Co2;- si consuma il 75% delle risorse naturali;- qualità della vita e salute sono influenzate direttamente dallo stato dellʼambiente urbano
Catania rispetta
norme “green”?
Scarsa progettualità e organizzazione- incapacità di guardare lontano e pianificare per il futuro;- incapacità di concepire la sostenibilità come risorsa;- mancanza di gestione integrata e coordinamento;- eccesso di burocrazia.
Queste le soluzioni ottimali individuate:
PensieroEducarsi ed educare ad un corretto rapporto uomo-ambiente per fare della sostenibilità una “filosofia” di vita e una “politica” di sviluppo, che producono immediati benefici economici e riducono i danni ambientali e sulla salute.
Negligenza - InadempienzaCatania:
- città dʼItalia con il più alto tasso di rifiuti pro capite; r.d. al di sotto del 10%;
- scarsa attenzione alle direttive UE relative alla sostenibilità;
- scarsa cultura ambientale.
Perché ?
NO
La Pubblica Amministrazione deve riconsiderare i concetti di benessere e sviluppo ricomprendendo il valore ambiente, nellʼottica di una “Green Economy”. La città deve adattarsi ai cambiamenti non solo come risposta di difesa ma come strategia di sviluppo a breve, medio e lungo termine.
Azione - mappatura della città e del territorio;- monitoraggio e controllo;- incentivi e deterrenti;- politiche di prevenzione e di promozione;- iniziative di eco-attività;- bio-edilizia e verde urbano.
PianificazioneProgrammare processi di analisi e gestione strutturati:- con un approccio ciclico che consenta di
apportare adattamenti in corso dʼopera;- integrando i vari settori coinvolti (politica,
portatori di interesse,...) su un unico binario di collaborazione in vista di un obiettivo.
STUDIARE UN SISTEMA DI RACCOLTA RIFIUTI CHE TENGA CONTO DEL TESSUTO CITTADINO IN CUI SI OPERA- dividendo il territorio cittadino in zone;- differenziando i sistemi di gestione rifiuti;- rendendo attivi isole ecologiche, centri zonali e centri comunali di raccolta.
MODIFICARE LE ABITUDINI DEGLI UTENTI ED “EDUCARLI”- educando alla salubrità dellʼambiente;- fornendo incentivi per convincere i cittadini a fare la raccolta differenziata (es. impianti di selezione e recupero con guadagni alle comunità e non più alle discariche);
- prevedendo deterrenti che scoraggino la produzione dei rifiuti (es. sistema pay by bag).
ATTIVARE SISTEMA RACCOLTA PORTA A PORTA- effettuando una graduale dismissione del cassonetto, in quanto non aiuta la differenziata e non responsabilizza lʼutente.
PENSARE AI RIFIUTI COME A DELLE RISORSE- creando dei centri di riparazione e riuso in cui mettere beni di tutti i tipi;- reindirizzando i cibi eccedenti e potenzialmente destinati alla discarica verso mense assistenziali;
- reindirizzando degli scarti mercatali destinati alla discarica verso allevamenti di animali.
PROMUOVERE INIZIATIVE DI ECO-ATTIVITAʼ- eco lidi, eco pub/ristoranti, eco feste;- stoviglie lavabili o compostabili;- vuoto a rendere in vetrobotteghe alla spina e a km 0.
ATTIVARE UN SISTEMA DI TRACCIAMENTO DEI RIFIUTI- controllando che le materie riciclabili vadano alle piattaforme;- controllando che solo le materie non riciclabili vadano alle discariche;- garantendo la trasparenza agli utenti.
SISTEMA DIVERSIFICATO DI
RACCOLTA
FORMAZIONE E
EDUCAZIONE
TRACCIAMENTORIFIUTI
RACCOLTAPORTA A PORTA
RIFIUTO=
RISORSA
ECO-ATTIVITAʼ
RIDUZIONEEMISSIONI
INQUINANTI
CULTURA DELRISPARMIO
ENERGETICO
BIOEDILIZIA EPIANIFICAZIONE
URBANISTICA
GREEN CITY
SALUTE:PREVENZIONE EINFORMAZIONE
DIRETTIVEE
INDIRIZZI
- Estensione delle ZTL e funzionalità dei parcheggi scambiatori;- limitare i flussi dellʼilluminazione pubblica per zona e fasce orarie, dotando la rete di
dispositivi di ottimizzazione del flusso;- promuovere la mobilità condivisa (es. car sharing) e sostenibile.
- Razionalizzazione della gestione energetica delle utenze affidate agli Enti Locali (Energy Manager);
- educazione e sensibilizzazione dei cittadini alla sostenibilità;- incentivi allʼutilizzo di fonti rinnovabili;- controllo dei consumi.
- Incentivi alla bioedilizia (modifica regolamento, snellimento procedure burocratiche, cultura della progettazione);
- opere ingegneristiche costiere da ripensare in funzione delle modificazioni dei litorali;- gestione risorse idriche e controllo scarichi reflui.
- Piazze verdi, corridoi verdi, cintura verde;- edifici con pareti e tetti verdi;- riqualificare aree dismesse e vuoti urbani con il verde;- città come luogo di scambio e aggregazione attraverso le piante, i giardini, ecc.
- Monitoraggio delle condizioni di salute del personale esposto (sicurezza e trasporto);- test diagnostici in sicurezza e economia;- progetti di informazione nelle scuole;- tavoli tecnici interistituzionali;- gruppi di lavoro interdisciplinari (medici, nutrizionisti, ...).
- Adesione al patto dei sindaci;- adesione al GPP (acquisti verdi per le Pubbliche Amministrazioni);- formazione di gruppi di lavoro (ottimizzazione della condivisione delle informazioni
tecniche tra figure professionali diverse ed azioni coordinate condivise su più fronti nel breve e lungo periodo).