SCIENZA E MAGIA di Roberto Negrini Presidente APsAD

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Note sulle Arti del Principe Alchimista e Massone Raimondo di Sangro

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BOX 4

BABELEA CURA DI ROBERTO NEGRINI

Scienza e magia

Gli ignari turisti che peregrinando per Napoli si troveranno a visitare la splendida cappella di famiglia del principe Raimondo di Sangro di Sansevero, oggi sconsacrata, avranno di che rabbrividire ascoltando i pittoreschi e torbidi racconti della guida di turno: verr infatti illustrata loro la leggenda nera del principe-stregone, di cui si narrava fosse dedito allomicidio e alla stregoneria e avesse sacrificato a Satana giovani servitori pietrificandone i corpi con le sue alchemiche arti. E scendendo una tetra scaletta potranno visitare, in un crescendo di fibrillazione cardiaca, una cripta ovale dove sono conservate due mostruose statue... non si tratta per di statue, continuer il Caronte partenopeo, bens di scheletri, uno di uomo laltro di donna, completamente avvolti da vene, arterie e quantaltro dimostra la loro effettiva natura di corpi scarnificati e conservati nel tempo da unarte diabolica. Attoniti i visitatori apprenderanno cos la storia di questi due poveri schiavi, ai quali lempio principe iniett, mentre erano ancora in vita, un misterioso liquido capace di pietrificarne il sangue.Questi i miti che ancora oggi avvolgono la figura di Raimondo di Sangro, Gran Maestro della Massoneria napoletana in epoca borbonica, contraddette unicamente da chi vorrebbe vedere nel principe un semplice mistificatore tirannico e opportunista. La realt storica naturalmente molto diversa, ma la storia spesso risulta inopportuna a certi itinerari turistici e alle loro emozioni da luna park. Il principe di Sansevero, oltre che fine diplomatico, grande mecenate e politico di larghe vedute, fu in verit un eminente studioso, letterato e medico, nonch inventore, alchimista e mago, secondo la consuetudine eclettica degli eruditi del suo tempo. Progett e fece costruire apparecchi allavanguardia fra cui una macchina idraulica a circuito chiuso e un modello di natante a pedali (lodierno pedal!), pratic la pittura e la stampa ideando nuove tecniche di inchiostratura per stampe a colori e fu sicuramente tra i primi europei a studiare con taglio antropologico la civilt incaica e i suoi particolari codici di scrittura elaborati tramite cordicelle annodate, i quipos.Ricerche recenti, che sembrano avallate da documenti inediti del di Sangro, testimonierebbero inoltre sperimentazioni da lui condotte con successo nella terapia del cancro tramite luso di estratti di pervinca, i cui effetti nel trattamento di alcuni tumori sono stati scoperti solo nel 1968. E ancora pi sorprendente appare, in alcuni suoi resoconti di operazioni alchemiche, la descrizione di processi che hanno fatto supporre a studiosi contemporanei la scoperta e lutilizzazione da parte del principe di sostanze radioattive. Pare anzi che il geniale stregone sia rimasto alla fine vittima della propria travolgente e prometeica volont di conoscenza ed egli stesso attribu la grave malattia che lo port alla morte, nel 1771, alleccessiva esposizione a unenergia sconosciuta e veemente proveniente dai materiali da lui scoperti e manipolati nel tentativo di ottenere la mutazione totale.Per quanto poi riguarda i cadaveri pietrificati ormai accertato che si tratta di scheletri umani acquistati dal principe e da lui lavorati con spago, fil di ferro e cera dapi, allo scopo di costruire macchine anatomiche utilizzabili come modelli di studio sulla circolazione arteriosa e venosa.Linteresse scientifico di Raimondo di Sangro per la rigenerazione cellulare e i misteri del sangue corse parallelo alla tradizione magica e alchemica che fu peculiarit dei gradi segreti della sua Massoneria napoletana, alla quale anche Cagliostro e i suoi rituali di rigenerazione fisica dovettero molto. Inoltre proprio da una catena di discepoli risalenti alla loggia del principe di Sangro che scatur in Italia, agli inizi del nostro secolo, la tradizione magico-terapeutica del napoletano Giuliano Kremmerz, le cui ampie ricerche hanno gettato un ponte di formidabile interesse tra scienze magiche e pratica della medicina.Fu dunque nel cuore di Napoli, a dispetto delle spietate persecuzioni ecclesiastiche e politiche contro la Massoneria, che ancora una volta magia e scienza si presero per mano sotto lombra protettiva di squadra e compasso.