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DICHIARAZIONE DI SCIOPERO FIMMG NAZIONALE COMUNICAZIONE AI LIVELLI PERIFERICI DEL SINDACATO COMUNICAZIONE ALLE REGIONI COMUNICAZIONE AL GARANTE PER I SERVIZI ESSENZIALI COMUNICAZIONE AL MINISTERO DELLA SALUTE AZIONE A RESPONSABILITA' DELLE AZIENDE SANITARIE INDIVIDUAZIONE DEI NOMINATIVI DEI MEDICI INSERITI NEI TURNI NELLA/E GIORNATA/E DI SCIOPERO 5 GIORNI PRIMA COMUNICAZIONE AI SINGOLI MEDICI COMUNICAZIONE AL/I SINDACATO/I DEI NOMINATIVI INDIVIDUATI AZIONE A RESPONSABILITA' DEL LIVELLO PERIFERICO DEL SINDACATO COMUNICAZIONE SCIOPERO ALLE AA.SS.LL. AZIONE A RESPONSABILITA' DELL'ISTITUZIONE REGIONALE TRASMISSIONE COMUNICAZIONE SCIOPERO ALLE AA.SS.LL. AZIONE A RESPONSABILITA' DEI SINGOLI MEDICI COMUNICAZIONE DI ADESIONE ALLO SCIOPERO ENTRO LE 24 ORE DALLA COMUNICAZIONE AZIENDALE AZIONE A RESPONSABILITA' DELLE AZIENDE SANITARIE SOSTITUZIONE MEDICI ADERENTI ALLO SCIOPERO NON ATTRAVERSO LA REPERIBILITA' MA CON ALTRI MEDICI IN PIANTA ORGANICA PRECETTAZIONE MEDICI IN TURNO TRAMITE PREFETTO SINDACATO PROVINCIALE O REGIONALE AZIENDE SANITARIE

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Indicazioni per i dirigenti sindacali periferici circa le procedure da attivare in caso di sciopero della Continuità Assistenziale Area Medicina Generale

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Leggenda'Algoritmo'procedure'sciopero'Continuità'Assistenziale'di'livello'nazionale.''1) Il'Sindacato'nazionale'dichiara'lo'sciopero'e'ne'dà'comunicazione'a:'• Ministero)della)Salute)• Osservatorio)di)garanzia)per)il)mantenimento)dei)servizi)essenziali)• Livelli'periferici'del'sindacato'(Segretari'regionali'e'provinciali)'• Presidenti'delle'regioni'e'delle'Province'Autonome.''

'2) Il' Sindacato' regionale' e/o' provinciale' dà' comunicazione' dello' sciopero' alle' Aziende'

sanitarie'di'competenza'territoriale.'3) I)Presidenti)delle)Regioni)e)delle)Province)autonome)trasmettono)la)comunicazione)

alle)aziende)sanitarie)di)competenza)territoriale.)4) Le)Aziende)Sanitarie)territoriali)sono)tenute)ai)seguenti)compiti:)• Individuazione)dei)medici)inseriti)nei)turni)di)CA)nei)giorni)dello)sciopero)5)giorni)

prima)dello)sciopero)stesso.)• Comunicazione) alle) Organizzazioni) Sindacali) Locali) dei) nominativi) dei) medici)

individuati.)• Comunicazione) ai) singoli)medici) di) esonero) dallo) sciopero) in) quanto) presenti) nei)

contingenti)in)servizio.)5) Responsabilità) dei) medici) individuati) di) comunicazione) alla) ASL) della) volontà) di)

aderire)allo)sciopero)entro)le)24)ore)dalla)comunicazione)aziendale.)6) Responsabilità) della) ASL) rispetto) alle) dichiarazioni) di) adesione) allo) sciopero) dei)

medici)individuati)di:)• sostituire,)ove)possibile,)del)medico)senza)utilizzare)i)medici))reperibili)• precettare)tramite)Prefetto)i)medici)individuati)dichiaratisi)comunque)aderenti)allo)

sciopero)'

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CHI FA CHE COSA

Il comma 2 dell’Art. 31 del vigente ACN determina la necessità che i livelli locali del sindacato comunque COMUNICHINO AI PROPRI LIVELLI LOCALI OSSIA LE A.S.L. lo sciopero AFFINCHE’ MANTENGA EFFICACIA LA DICHIARAZIONE DI SCIOPERO E SIA TRASFERITA ALLE AZIENDE LA RESPONSABILITA’ DELLE PROCEDURE PREVISTE PER LA CONTINUITA’ ASSISTENZIALE. I Segretari regionali Verificano l’esistenza di una regolamentazione regionale delle modalità di sciopero e della definizione dei contingenti minimi e ne informano i provinciali concordando con essi le modalità di applicazione delle norme regionali per garantire uniformità di azione. Controllano attraverso i segretari provinciali che tutte le ASL del territorio siano state informate tramite Raccomandata dai segretari provinciali e suppliscono in prima persona ove non sia presente un segretario provinciale o questo lo deleghi ad effettuare la comunicazione. I Segretari provinciali o i regionali (vedi paragrafo precedente) Inviano comunicazione efficace Raccomandata, alle aziende sanitarie dei loro territori. Si ribadisce che tale comunicazione è indispensabile per mantenere efficacia della dichiarazione di sciopero e per trasferire alle aziende la responsabilità delle procedure previste per la continuità assistenziale. I segretari provinciali comunicano alle ASL l’adesione allo sciopero e le procedure attuative in capo alle Aziende come da modelli allegati informano gli iscritti delle modalità di esercizio del diritto di sciopero Il singolo medico se iscritto alla Fimmg NON deve comunicare la propria adesione allo sciopero se non iscritto alla Fimmg DEVE comunicare la propria adesione allo sciopero nei termini previsti dalle norme regionali, o se non presenti, entro 24 ore dall’inizio dello sciopero stesso. Il medico contattato dall’ASL poiché presente nei turni di servizio e incluso nel contingente minimo ha il diritto di esprimere, entro le ventiquattro ore successive alla ricezione della comunicazione, la volontà di aderire allo sciopero chiedendo la conseguente sostituzione. Tale sostituzione non può avvenire con i reperibili ove presenti ma con altri medici in organico. Se non individuato il sostituto il medico viene precettato dal Prefetto. E’ importante chiarire ai colleghi che i medici che effettueranno i turni durante lo sciopero non subiranno alcuna riduzione del loro compenso durante le ore lavorate pur avendo dichiarato di aderire allo sciopero poiché le prestazioni indispensabili coincidono con i compiti ordinari dei medici di Continuità assistenziale. Si riportano di seguito le norme contrattuali corredate da commento esplicativo. Riferimenti contrattuali e note esplicative ACN Vigente ART. 31 – ESERCIZIO DEL DIRITTO DI SCIOPERO. PRESTAZIONI INDISPENSABILI E LORO MODALITÀ DI EROGAZIONE. 1. Il diritto di sciopero delle organizzazioni sindacali dei medici di medicina generale convenzionati è esercitato con un preavviso minimo di 10 giorni. I soggetti che promuovono lo sciopero, contestualmente al preavviso, indicano anche la durata dell’astensione dal lavoro. In caso di revoca di uno sciopero già indetto, le organizzazioni sindacali devono darne tempestiva comunicazione. 2. La proclamazione di scioperi relativi a vertenze sindacali, deve essere comunicata ai soggetti istituzionalmente preposti ai rispettivi livelli nazionale, regionale, aziendale. (N.D.R. L’INTERPRETAZIONE DI QUESTO COMMA DETERMINA LA NECESSITA’ CHE I LIVELLI LOCALI DEL SINDACATO COMUNQUE COMUNICHINO AI PROPRI LIVELLI LO SCIOPERO POICHE’ IL NAZIONALE SI INTERESSA DEI LIVELLI NAZIONALI E REGIONALI, I REGIONALI E/O I PROVINCIALI SI DEVONO INTERESSARE DI INVIARE COMUNICAZIONE EFFICACE ES.

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RACCOMANDATA, ALLE AZIENDE SANITARIE DEI LORO TERRITORI, INDISPENSABILE PER MANTENERE EFFICACIA DELLA DICHIARAZIONE DI SCIOPERO E PER TRASFERIRE ALLE AZIENDE LA RESPONSABILITA’ DELLE PROCEDURE PREVISTE PER LA CONTINUITà ASSISTENZIALE) 3. Sono prestazioni indispensabili di assistenza primaria, ai sensi della legge n. 146/1990, come modificata ed integrata dalla legge n. 83/00 e successive modificazioni e integrazioni: le visite domiciliari urgenti, l'assistenza domiciliare integrata, le forme di assistenza domiciliare programmata a malati terminali, nonché le ulteriori prestazioni definite nell’ambito degli Accordi regionali. 4. Nel campo della continuità assistenziale e dell'emergenza sanitaria territoriale, oltre a quelle previste dal precedente comma 1 per quanto di competenza, sono prestazioni indispensabili gli interventi di cui agli artt. 67 (N.D.R. L’ARTICOLO 67 È QUELLO CHE DEFINISCE DI FATTO TUTTI I NOSTRI COMPITI COMPRESI QUELLI DI LIVELLO CONTRATTUALE REGIONALE O AZIENDALE, PERTANTO IN MANIERA ESTENSIVA SALVO DIVERSA DEFINIZIONE PRESENTE NEGLI ACCORDI REGIONALI E/O AZIENDALI SONO PRESTAZIONI INDISPENSABILI TUTTI I COMPITI DEL SERVIZIO) e 95, limitatamente agli aspetti diagnostici e terapeutici, Nel campo della medicina dei servizi territoriali, sono prestazioni indispensabili quelle di cui all’art. 78, comma 12. 5. Le prestazioni di cui ai commi 3 e 4, in caso di sciopero della categoria dei medici di medicina generale convenzionati, continuano ad essere erogate con le procedure e secondo le modalità di cui ai rispettivi Capi del presente Accordo e fino all’entrata in vigore degli Accordi regionali. (N.D.R. QUESTO COMMA DI FATTO CONFERMA QUANTO GIA’ AFFERMATO NEL PRECEDENTE OVVERO SALVO DIVERSA NEGOZIAZIONE DEFINITA NEGLI ACCORDI REGIONALI LE PRESTAZIONI CONTINUANO AD ESSERE QUELLE DEI RISPETTIVI CAPI) 6. Il medico convenzionato è tenuto a comunicare per iscritto alla Azienda la propria non adesione all'agitazione entro le 24 ore precedenti nel rispetto delle modalità concordate a livello regionale. 7. L’adesione all’agitazione sindacale comporta la trattenuta del compenso relativo all’intero periodo di astensione dall’attività convenzionale. Sono fatte salve modalità diverse concordate a livello regionale, al fine di garantire ai cittadini i servizi essenziali e le prestazioni urgenti. 8. I medici di medicina generale che si astengono dal lavoro in violazione delle norme del presente articolo commettono infrazione da valutare ai sensi dell'art. 30. 9. Le organizzazioni sindacali si impegnano a non effettuare le azioni di sciopero: • nel mese di agosto; • nei cinque giorni che precedono e nei cinque giorni che seguono le consultazioni elettorali europee, nazionali e referendarie; • nei cinque giorni che precedono e nei cinque giorni che seguono le consultazioni elettorali regionali, provinciali e comunali, per i rispettivi ambiti territoriali; • nei giorni dal 23 dicembre al 7 gennaio; • nei giorni dal giovedì antecedente la Pasqua al martedì successivo. 10. In casi di avvenimenti eccezionali di particolare gravità o di calamità naturali gli scioperi dichiarati si intendono immediatamente sospesi. 11. In conformità agli accordi di cui al comma successivo le Aziende individuano, in occasione degli scioperi dei medici di continuità assistenziale, di medicina dei sevizi terrritoriali e di emergenza sanitaria territoriale, i nominativi dei medici tenuti alle prestazioni indispensabili ed esonerati dallo sciopero stesso, comunicando cinque giorni prima della data di effettuazione dello sciopero, i nominativi inclusi nei contingenti, come sopra individuati, alle organizzazioni sindacali locali ed ai singoli interessati. Il medico individuato ha il diritto di esprimere, entro le ventiquattro ore successive alla ricezione della comunicazione, la volontà di aderire allo sciopero chiedendo la conseguente sostituzione nel caso sia possibile. (N.D.R. OTTENUTA LA COMUNICAZIONE E’ CHIARAMENTE COMPITO DELLE AZIENDE, SALVO COMPITO PREVISTO PER I COORDINATORI DEI PRESIDI DI CA, INDIVIDUARE I MEDICI TENUTI A SOSTENERE L’ASSISTENZA E QUINDI DA ESONERARE DALLO SCIOPERO CHE VANNO COMUNICATI 5 GIORNI PRIMA DELLO SCIOPERO AI SINDACATI E AI SINGOLI INTERESSATI, CHE POSSONO RIFIUTARE NELLE 24 ORE SUCCESSIVE ED IN QUESTO CASO OVE SIA POSSIBILE IL MEDICO VA SOSTITUITO O PRECETTATO TRAMITE PREFETTO.) 12. Entro 30 giorni dall’entrata in vigore del presente Accordo sono stabiliti, relativamente agli addetti della continuità assistenziale, della medicina dei servizi territoriali e dell’emergenza sanitaria, con apposite intese a livello regionale, i criteri per la determinazione di contingenti di personale medico da esonerare dalla partecipazione a eventuali scioperi di categoria al fine di garantire la continuità delle prestazioni di cui al

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comma 4, nonché per la loro distribuzione territoriale. (N.D.R. QUESTO COMMA DETERMINA LA NECESSITA’ CHE I REGIONALI VERIFICHINO SE IL LORO ACCORDO REGIONALE ABBIA NORMATO I CONTINGENTI MINIMI IN CASO DI SCIOPERO, POICHE’ IN ASSENZA VA FATTO PASSARE IL CONCETTO CHE IL CONTINGENTE MINIMO EQUIVALE AI MEDICI PREVISTI IN TURNO IN RAGIONE DEL RAPPORTO OTTIMALE PER LA CA OVVERO IN RAGIONE DEI MEDICI ORDINARIAMENTE IN SERVIZIO, QUALUNQUE DECISIONE DIVERSA ESPORREBBE L’AZIENDA A INTERRUZIONE DI PUBBLICO SERVIZIO IN ASSENZA DI NORMA NEGOZIALE CHE INVECE GIUSTIFICHEREBBE UN UTILIZZO RIDOTTO DI MEDICI.) 13. Per l’area dell’assistenza primaria, l’individuazione del contingente di medici si realizza nell’ambito delle sperimentazioni regionali di strutture operative composte, con sede unica, ai sensi dell’art. 6. 14. Per la effettuazione delle prestazioni professionali indispensabili, in occasione di sciopero della categoria, è riconosciuto ai medici di medicina generale una percentuale del compenso previsto per essi dai rispettivi Capi del presente Accordo, percentuale da definirsi in sede di Accordo Regionale. (N.D.R. PER LA CA QUESTO COMMA DI FATTO NON HA VALORE POICHE’ SE VENGONO SVOLTI TUTTI I COMPITI I MEDICI IN SERVIZIO DEBBONO PERCEPIRE IL COMPENSO PER INTERO) 15. È fatto divieto, al medico in sciopero, di richiedere compensi ai cittadini per la effettuazione delle prestazioni indispensabili di cui ai commi 3 e 4. 16. La comunicazione di cui al comma 6 non è dovuta, da parte dei medici iscritti a Sindacati firmatari del presente Accordo: a) in caso di astensione dal lavoro promossa da sigle sindacali non firmatarie del presente Accordo; b) nel caso in cui il Sindacato di appartenenza abbia comunicato all’Azienda la sospensione o la revoca dello sciopero o la non adesione della sua organizzazione a manifestazioni indette da altri sindacati. 17. La dovuta e mancata comunicazione di non adesione alla agitazione sindacale comporta la trattenuta del compenso relativo all’intero periodo di astensione dall’attività convenzionale o, se del caso, dal suo inizio e fino al giorno, compreso, della eventuale comunicazione di non adesione alla agitazione sindacale stessa. 18. La trattenuta dei compensi di cui ai commi 7 e 17 deve essere effettuata dalla Azienda di competenza entro i 90 giorni successivi al termine della agitazione sindacale medesima. 19. Il medico iscritto a un sindacato, che partecipi allo sciopero indetto da altre organizzazioni, deve comunicare alla Azienda la propria adesione alla agitazione sindacale nei tempi e nei modi previsti dal comma 6. ART. 67 – COMPITI DEL MEDICO. 1. Il medico di continuità assistenziale assicura le prestazioni sanitarie non differibili ai cittadini residenti nell’ambito territoriale afferente alla sede di servizio. In presenza di forme associative strutturate delle cure primarie e di attività organizzata in equipe, l’attività di continuità assistenziale è erogata nei confronti della popolazione che ha effettuato la scelta in favore dei medici facenti parte dell’associazione medesima. 2. Il medico che assicura la continuità assistenziale deve essere presente, fin dall'inizio del turno in servizio attivo, nella sede assegnatagli dalla Azienda o nelle altre modalità specifiche previste per le equipes, le UTAP o altre forme associative delle cure primarie, e rimanere a disposizione, fino alla fine del turno, per effettuare gli interventi, domiciliari o territoriali. 3. In relazione al quadro clinico prospettato dall'utente o dalla centrale operativa, il medico effettua tutti gli interventi ritenuti appropriati, riconosciuti tali sulla base di apposite linee guida nazionali o regionali. Secondo le indicazioni aziendali, in particolari situazioni di necessità e ove le condizioni strutturali lo consentano, il medico può eseguire prestazioni ambulatoriali definite nell’ambito degli Accordi regionali. 4. Nell’ambito delle attività in Equipe o in UTAP o in altre forme organizzative delle cure primarie, con Accordi regionali, possono essere sperimentate forme di triage per realizzare risposte di continuità assistenziale maggiormente appropriate. 5. I turni notturni e diurni festivi sono di 12 ore, quelli prefestivi di 10 ore. 6. A livello aziendale sono definite le modalità di esercizio dell’attività, ai fini dell’eventuale organizzazione dell’orario, anche ai fini del ristoro psico-fisico del medico, particolarmente nei mesi estivi. 7. Le chiamate degli utenti devono essere registrate e rimanere agli atti. Le registrazioni devono avere per oggetto: a - nome, cognome, età e indirizzo dell'assistito; b - generalità del richiedente ed eventuale relazione con l'assistito (nel caso che sia persona diversa); c - ora della chiamata ed eventuale sintomatologia sospettata; d - ora dell'intervento (o motivazione del mancato intervento) e tipologia dell'intervento richiesto ed

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effettuato. 8. Per le prestazioni effettuate, il sanitario in servizio, al fine di assicurare la continuità assistenziale in capo al medico di libera scelta, è tenuto a compilare, in duplice copia, il modulario informativo (Allegato M), di cui una copia è destinata al medico di fiducia (o alla struttura sanitaria, in caso di ricovero), da consegnare all'assistito, e l'altra viene acquisita agli atti del servizio. 9. Il medico utilizza solo a favore degli utenti registrati, anche se privi di documento sanitario, un apposito ricettario, con la dicitura “Servizio continuità assistenziale”, fornitogli dalla Azienda per le proposte di ricovero, le certificazioni di malattia per il lavoratore per un massimo di 3 giorni, le prescrizioni farmaceutiche per una terapia non differibile sulla base del ricettario di cui alla Legge 326/2003 e secondo le disposizioni vigenti in materia. 10. Il medico in servizio attivo deve essere presente fino all'arrivo del medico che continua il servizio. Al medico che è costretto a restare oltre la fine del proprio turno, anche per esigenze di servizio, spettano i normali compensi rapportati alla durata del prolungamento del servizio, che sono trattenuti in misura corrispondente a carico del medico ritardatario. 11. Il medico di continuità assistenziale che ne ravvisi la necessità deve direttamente allertare il servizio di urgenza ed emergenza territoriale per l’intervento del caso. 12. Il medico in servizio di continuità assistenziale può eseguire, nell’espletamento dell’intervento richiesto, anche le prestazioni aggiuntive di cui al Nomenclatore Tariffario dell’Allegato D, finalizzate a garantire una più immediata adeguatezza dell’assistenza e un minore ricorso all’intervento specialistico e/o ospedaliero. 13. Le prestazioni di cui al precedente comma 12 sono retribuite aggiuntivamente rispetto al compenso orario spettante. 14. Nell’ambito degli Accordi regionali e sulla base del disposto dell’art. 32, è organizzata la continuità dell’assistenza ai cittadini non residenti nelle località a forte flusso turistico. 15. Nell’espletamento delle attività di cui al precedente comma, il medico è tenuto a utilizzare, il modello prescrizione-proposta del SSN secondo le disposizioni vigenti, indicando la residenza dell'assistito. 16. Sono inoltre obblighi e compiti del medico: a) la redazione di certificazioni obbligatorie, quali: certificazione di malattia per i lavoratori turnisti, la certificazione per la riammissione al lavoro degli alimentaristi laddove prevista; b1) l’adesione alle aggregazioni funzionali e alle unità complesse delle cure primarie di cui rispettivamente agli artt. 26 bis e 26 ter con particolare riferimento alla continuità dell’assistenza nelle strutture protette e nei programmi di assistenza domiciliare; b2) gli adempimenti di quanto previsto all’art. 59 ter; c) lo sviluppo e la diffusione della cultura sanitaria e della conoscenza del Servizio sanitario nazionale, in relazione alle tematiche evidenziate all'art. 45 comma 4; d) la segnalazione personale diretta al medico di assistenza primaria che ha in carico l'assistito dei casi di particolare complessità rilevati nel corso degli interventi di competenza, oltre a quanto previsto dall’art. 69; e) la constatazione di decesso. 17. Il medico di continuità assistenziale partecipa alle attività previste dagli Accordi regionali e aziendali. Per queste attività vengono previste quote variabili aggiuntive di compenso, analogamente agli altri medici di medicina generale che ad esse partecipano. Tali attività sono primariamente orientate, in coerenza con l’impianto generale del presente Accordo, a promuovere la piena integrazione tra i diversi professionisti della Medicina generale, anche mediante la regolamentazione di eventuali attività ambulatoriali. 18. Con gli accordi regionali e aziendali sono individuati gli ulteriori compiti e le modalità di partecipazione del medico di continuità assistenziale alle attività previste nelle equipes territoriali, nelle Utap e nelle altre forme organizzative delle cure primarie. !

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FEDERAZIONE ITALIANA MEDICI MEDICINA GENERALE

SETTORE CONTINUITA’ ASSISTENZIALE

SEGRETERIA PROVINCIALE DI ------------------------

Al Direttore Generale A.S.L.-------------- Dott. -----------------

Al Direttore Sanitario A.S.L. --------------

Dott. ----------------

E p.c. S.E. Prefetto di------------------- Dr.----------------

Loro Sedi

Oggetto: modalità attuative sciopero nazionale dei giorni 11 e 12 Febbraio 2012 per il Servizio di Continuità Assistenziale. Con riferimento allo Sciopero Generale Nazionale dei Medici di Medicina Generale, programmato per i Medici di Continuità Assistenziale per i giorni 11 e 12 Febbraio 2012 e comunicato da questa O.S. ai sensi dell’Art. 31 commi 1 e 2 del vigente ACN, si ribadisce la volontà del settore Continuità Assistenziale di codesta O.S. di partecipare a detto sciopero, nel rispetto del dettato normativo di cui all’Articolo 31 commi 3, 4 e 5 del vigente ACN. Considerato che non è mai stata data attuazione al comma 12 del succitato Articolo 31, si sottolinea la impossibilità normativa per codesta A.S.L. di definire unilateralmente i contingenti minimi per la copertura delle prestazioni indispensabili. Vanno pertanto considerati quali “contingenti minimi” i medici presenti nei turni di servizio e qualsiasi riduzione numerica dei medici in turno su disposizione aziendale verrà considerata attività anti sindacale e passibile di responsabilità per l’interruzione di un pubblico servizio. Ciò premesso, al fine di garantire il rispetto del diritto di sciopero dei Medici aderenti e il mantenimento delle prestazioni indispensabili, come da ACN vigente e da Codice di Regolamentazione dello sciopero nei servizi pubblici essenziali, si ricordano i compiti in carico all’Azienda Sanitaria nel corso di sciopero del Servizio di Continuità Assistenziale: 1) Individuazione, sulla base dei turni di servizio definiti per le giornate interessate, dei nominativi dei Medici tenuti alle prestazioni indispensabili ed esonerati dallo sciopero stesso. 2) Comunicazone cinque giorni prima della data di effettuazione dello sciopero dei nominativi inclusi nei contingenti individuati ai diretti interessati e alla scrivente Organizzazione Sindacale. 3) Presa d’atto della volontà di adesione allo sciopero dei singoli interessati manifestata entro le 24 ore successive alla suddetta comunicazione e loro sostituzione o precettazione secondo i dispositivi di legge. Alla presente si allega comunicazione dello sciopero nazionale di cui all’ oggetto. Certi di una fattiva collaborazione, si porgono distinti saluti.

Il Segretario Provinciale di Settore

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FEDERAZIONE ITALIANA MEDICI MEDICINA GENERALE

SETTORE CONTINUITA’ ASSISTENZIALE

SEGRETERIA PROVINCIALE DI ------------------------

Al Direttore Generale A.S.L.--------------

Dott. -----------------

Al Direttore Sanitario A.S.L. -------------- Dott. ----------------

E p.c. S.E. Prefetto di-------------------

Dr.----------------

Loro Sedi

Oggetto: modalità attuative sciopero nazionale dei giorni 11 e 12 Febbraio 2012 per il Servizio di Continuità Assistenziale. Con riferimento allo Sciopero Generale Nazionale dei Medici di Medicina Generale, programmato per i Medici di Continuità Assistenziale per i giorni 11 e 12 Febbraio 2012 e comunicato da questa O.S. ai sensi dell’Art. 31 commi 1 e 2 del vigente ACN, si ribadisce la volontà del settore Continuità Assistenziale di codesta O.S. di partecipare a detto sciopero, nel rispetto del dettato normativo di cui all’Articolo 31 commi 3, 4 e 5 del vigente ACN. Considerato che il vigente Accordo Integrativo Regionale ha dato attuazione al comma 12 del succitato Articolo 31, definendo i contingenti minimi per la copertura delle prestazioni indispensabili nella misura di n………………………(ad esempio indicare il numero dei medici in servizio in corso di sciopero rispetto al numero dei medici in servizio in turni ordinari come da eventule Accordo Locale). Qualsiasi riduzione numerica dei medici in turno su disposizione aziendale diversa da quanto sopra riportato verrà considerata attività anti sindacale e passibile di responsabilità per l’interruzione di un pubblico servizio. Ciò premesso, al fine di garantire il rispetto del diritto di sciopero dei Medici aderenti e il mantenimento delle prestazioni indispensabili, come da ACN vigente e da Codice di Regolamentazione dello sciopero nei servizi pubblici essenziali, si ricordano i compiti in carico all’Azienda Sanitaria nel corso di sciopero del Servizio di Continuità Assistenziale: 1) Individuazione, sulla base dei turni di servizio definiti per le giornate interessate, dei nominativi dei Medici tenuti alle prestazioni indispensabili ed esonerati dallo sciopero stesso. 2) Comunicazone cinque giorni prima della data di effettuazione dello sciopero dei nominativi inclusi nei contingenti individuati ai diretti interessati e alla scrivente Organizzazione Sindacale. 3) Presa d’atto della volontà di adesione allo sciopero dei singoli interessati manifestata entro le 24 ore successive alla suddetta comunicazione e loro sostituzione o precettazione secondo i dispositivi di legge. Alla presente si allega comunicazione dello sciopero nazionale di cui all’ oggetto. Certi di una fattiva collaborazione, si porgono distinti saluti.

Il Segretario Provinciale di Settore

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Il Segretario Generale Nazionale

FIMMG Federazione Italiana Medici di Famiglia

piazza G. Marconi, 25 00144 Roma http://www.fimmg.org

telefono 0654896625 telefax 0654896645 e-mail: [email protected]

Roma, 17 gennaio 2012

Prot.GM/2012/xxx

Anticipata via Fax e inviata Raccomandata RR

Al Presidente del Consiglio dei Ministri Prof. Mario Monti

Al Ministro dell’Economia e delle Finanze Prof. Mario Monti

Al Ministro della Salute Prof. Renato Balduzzi

Al Ministro dell’Interno Dott.ssa Annamaria Cancellieri

Al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Prof.ssa Elsa Fornero

Al Ministro per la Pubblica Amministrazione Prof. Filippo Patroni Griffi

Ai Presidenti di Regione

Ai Presidenti delle Province Autonome di Trento e Bolzano

e p.c. Al Presidente della Commissione di Garanzia per l’Attuazione della Legge sullo Sciopero nei Servizi Pubblici Essenziali

Oggetto: proclamazione sciopero dei medici di medicina generale – articolazione delle giornate di astensione dal lavoro per settore

Con la presente si comunica alle SS.LL che la Fimmg (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale), sindacato rappresentativo dei medici di medicina generale, trascorsi i tempi previsti per le eventuali procedure di raffreddamento e conciliazione da parte del Ministero del Lavoro dopo la dichiarazione dello stato di agitazione del 16 dicembre 2012 prot. GM/2011/905, proclama le sotto indicate giornate di sciopero nazionale della categoria articolate per settore.

Si precisa che l’ACN per la medicina generale considera il sabato giorno lavorativo prevedendo l’attività del medico di medicina generale, sia in termini di disponibilità per le visite domiciliari che di possibile attività ambulatoriale.

Le modalità dello sciopero, nel rispetto della normativa vigente, saranno così articolate:

1. medici di medicina generale del settore di assistenza primaria: chiusura di tutti gli studi in data 10 febbraio 2012 e 13 febbraio 2012. Dalle ore 8,00 alle ore 20,00.

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FIMMG Federazione Italiana Medici di Famiglia

piazza G. Marconi, 25 00144 Roma http://www.fimmg.org

telefono 0654896625 telefax 0654896645 e-mail: [email protected]

I medici garantiranno, quali prestazioni indispensabili, come previsto dal comma 3 dell’art. 31 ACN vigente:

a) visite domiciliari urgenti b) visite in assistenza programmata a pazienti terminali c) prestazioni di assistenza domiciliare integrata (ADI)

2. medici di continuità assistenziale: astensione dal lavoro dalle ore 8 del giorno 11 febbraio 2012 alle ore 20,00 del giorno 12 febbraio 2012.

Saranno garantite le prestazioni indispensabili secondo quanto previsto dal comma 4 dell’art. 31 ACN vigente.

3. medici di emergenza sanitaria: astensione dal lavoro dalle ore 8 del giorno 11 febbraio 2012 alle ore 20,00 del giorno 12 febbraio 2012.

Saranno garantite le prestazioni indispensabili secondo quanto previsto dal comma 4 dell’art. 31 ACN vigente.

4. medici dei servizi territoriali: astensione dal lavoro dalle ore 08.00 alle ore 20.00 del 10 febbraio 2012 e del 13 febbraio 2012.

Saranno garantite le prestazioni indispensabili individuate dal comma 12 dell’art. 78 ACN vigente.

L’azione di protesta, rivolta al Governo, si pone l’obiettivo di ottenere la modifica del comma 24 dell’art. 24 legge 22 dicembre 2011, n. 214 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n.201, recante disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici) in modo da consentire alle casse previdenziali private, in particolare all’ENPAM, la possibilità di attingere, sia pure in maniera regolamentata e non strutturale, al Patrimonio accantonato dall’Ente senza alcun contributo dello Stato, e tempi adeguati per la formulazione di bilanci tecnici di durata superiore a 30 anni.

Altre giornate di sciopero saranno proclamate a seguire nelle settimane e mesi successivi, fino ad ottenimento di adeguata risposta da parte del Governo.

Quanto sopra per adempiere agli obblighi previsti dalla normativa vigente.

Distinti saluti

Giacomo Milillo

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Il Segretario Generale Nazionale

FIMMG Federazione Italiana Medici di Famiglia

piazza G. Marconi, 25 00144 Roma http://www.fimmg.org

telefono 0654896625 telefax 0654896645 e-mail: [email protected]

Roma, 20 gennaio 2012

Prot. GM/2012/040 Anticipata via Fax e inviata Raccomandata AR Al Presidente del Consiglio dei Ministri - Prof. Mario Monti Al Ministro dell’Economia e delle Finanze - Prof. Mario Monti Al Ministro della Salute - Prof. Renato Balduzzi Al Ministro dell’Interno - Dott.ssa Annamaria Cancellieri Al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali - Prof.ssa Elsa Fornero Al Ministro per la Pubblica Amministrazione - Prof. Filippo Patroni Griffi Ai Presidenti di Regione Ai Presidenti delle Province Autonome di Trento e Bolzano e p.c. Al Presidente della Commissione di Garanzia per l’Attuazione della Legge sullo Sciopero nei Servizi Pubblici Essenziali Loro sedi

Oggetto: variazione date sciopero dei medici di medicina generale – articolazione delle giornate di astensione dal lavoro per settore Con la presente si comunica alle SS.LL che la Fimmg (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale), per adeguarsi al rispetto delle norme vigenti, preso atto della validità del codice di autoregolamentazione per l’esercizio del diritto di sciopero (GU n. 187 del 10-8-2002) e della non validità dell’art. 31 del vigente ACN, modifica le date dello sciopero già indetto con comunicazione Prot. GM/2012/036 del 18 gennaio 2012 come di seguito specificato. Si precisa che l’ACN per la medicina generale considera il sabato giorno lavorativo prevedendo l’attività del medico di medicina generale, sia in termini di disponibilità per le visite domiciliari che di possibile attività ambulatoriale. Le modalità dello sciopero, nel rispetto della normativa vigente, saranno così articolate:

1. Medici di medicina generale del settore di assistenza primaria: chiusura di tutti gli studi in data 9 febbraio 2012 e 10 febbraio 2012. Dalle ore 8,00 alle ore 20,00. I medici garantiranno, quali prestazioni indispensabili, come previsto dal comma 3 dell’art. 31 ACN vigente:

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telefono 0654896625 telefax 0654896645 e-mail: [email protected]

a) visite domiciliari urgenti b) visite in assistenza programmata a pazienti terminali c) prestazioni di assistenza domiciliare integrata (ADI)

2. Medici di continuità assistenziale: astensione dal lavoro dalle ore 10,00 del giorno 11 febbraio 2012 alle ore 20,00 del giorno 12 febbraio 2012. Saranno garantite le prestazioni indispensabili secondo quanto previsto dal comma 4 dell’art. 31 ACN vigente. 3. Medici di emergenza sanitaria: astensione dal lavoro dalle ore 8,00 del giorno 11 febbraio 2012 alle ore 20,00 del giorno 12 febbraio 2012. Saranno garantite le prestazioni indispensabili secondo quanto previsto dal comma 4 dell’art. 31 ACN vigente. 4. Medici dei servizi territoriali: astensione dal lavoro dalle ore 8,00 alle ore 20,00 del 9 febbraio 2012 e del 10 febbraio 2012. Saranno garantite le prestazioni indispensabili individuate dal comma 12 dell’art. 78 ACN vigente.

L’azione di protesta, rivolta al Governo, si pone l’obiettivo di ottenere la modifica dell’art. 24, comma 24, della legge 22 dicembre 2011, n. 214 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n.201, recante disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici) in modo da consentire alle casse previdenziali private, in particolare all’ENPAM, la possibilità di attingere, sia pure in maniera regolamentata e non strutturale, al Patrimonio accantonato dall’Ente senza alcun contributo dello Stato, e tempi adeguati per la formulazione di bilanci tecnici di durata superiore a 30 anni. Altre giornate di sciopero saranno proclamate a seguire nelle settimane e mesi successivi, fino ad ottenimento di adeguata risposta da parte del Governo. Quanto sopra per adempiere agli obblighi previsti dalla normativa vigente. Distinti saluti

Giacomo Milillo

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