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Scivoli d'acqua a Sant'Andrea di Conza

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Poche centinaia di euro per un parco giochi estivo da sviluppare ed ampliare.

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Scivoli d'acqua (17/01/2010)Investimento ridotto a qualche centinaia di euro.

Per l'estate, 2 o 3 giovani di Sant'Andrea di Conza, potrebbero ben pensare di ideare, progettare e realizzare un piccolissimo centro di scivoli d'acqua che man mano verrà ampliato a seconda “su cosa” si desidera puntare. Partiamo innanzitutto dalla location, molto interessante che è stata individuata nei pressi delle case c.d. “popolari” difronte al campo sportivo. In pratica, dalla “rotonda” (quella con l'opera d'arte “DNA” in ferro battuto) – scendendo – guardando a destra, si nota una “striscia di terreno” adiacente le abitazioni che arriva poco fin sotto il cancello del campo sportivo. A destra e sinistra questa striscia di terreno è delimitata molto bene e non consente ingressi non autorizzati. Ancora, presenta una sola apertura per l'accesso che sarebbe il lato più corto, sotto, quando la leggera discesa finisce. Detta striscia di terreno presenta una pendenza che ben si adatta alla realizzazione di un complesso di scivoli d'acqua che permetterebbe di ottenere un semplicistico ma caratteristico e potenzialmente funzionale centro turistico estivo. L'idea sarebbe di preparare il terreno, che già è libero da qualsiasi sterpaglia ed è ben livellato, formando delle canalate per lunghezza, dall'alto in basso, dove all'estrema destra o all'estrema sinistra si lascia una scalinata (sempre in terreno battuto con piantumazione di erbetta da calpestio) per la risalita. La larghezza della striscia di terreno interessata, permette di prevedere 2-3 piste “a scivolo da seduti” e 1-2 piste a scivolo con “ciambelle”. È evidente che le piste da discesa da fare con “ciambelle” (cioè con ragazzi seduti dentro le ciambelle) debbono essere “scavate” cioè debbono risultare “sotto” il piano rispetto le piste con scivoli da seduti, con alzatine laterali al fine di non permettere la fuoriuscita dalla propria pista e lo scavalcamento. Comunque, la pendenza ottimale (vedete il sito descritto) non causa nessun problema di “scavalcamento” o di eccessiva velocità. Individuata la location, passiamo a dire che esistono le “cancellate” sulla strada che scende dalla “rotonda” verso Conza, che verranno ricoperte da striscioni pubblicitari al fine di occultare la vista ai “viaggiatori” che salgono e scendono in automobile, per motivi di sicurezza. Detta cartellonistica potrà essere venduta per pubblicità, in modo preventivo, al fine di avere i fondi che risulteranno veramente pochi, da investire. Nessun “sbancamento” con mezzi meccanici è richiesto, anzi in 2-3 giorni di lavoro con “pala” e “piccone” sarete in grado di predisporre la pista, formando addirittura sia la parte “sopra”, cioè da dove ci si “lancia”, sia la parte “sotto”, cioè dove si arriva, sia i “gradini”, con terreno battuto piantumato di erbetta da calpestio, sia metterete corrimani lungo la scalinata, corrimani per “lanciarsi”, corrimani e barriere per non andare “nelle piste” da basso. Questa preparazione andrà fatta 3-4 settimane prima dell'apertura dell'impianto in quanto in 3-4 settimane, intendiamo giugno o la prima di luglio, l'erbetta sarà a buon punto. Ora passiamo alla realizzazione degli “impianti” per lo scivolo... a bassissimo costo. Serve solo e solamente una cosa: teloni classici di rivestimento di autocarri, da saldare tra di loro che ricoprono e rivestono le piste “incavate” sul terreno. Questi teloni, hanno un costo molto contenuto e possono essere acquistati anche usati, se si chiede alle varie ditte, in quanto spesso vengono sostituiti sugli automezzi. Potete addirittura “chiedere” degli scarti di taglio che poi “salderete” con apposita colla. Ecco che, tra “scarti di taglio”, teloni usati e teloni nuovi, siete in grado di costruirVi delle piste (4-5 in tutto) di larghezza di circa 2 metri – in quanto debbono rivestire la conformazione concava della pista – e il lunghezza di 40 – 50 metri, in quanto come detto esiste la parte “superiore” da adibire a luogo per la partenza e la parte inferiore da adibire a luogo di arrivo e stazionamento.

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Scivoli d'acqua (17/01/2010)Investimento ridotto a qualche centinaia di euro.

Lungo le piste, lungo la discesa, sarà possibile adottare dei “saltelli” (per quelle con le ciambelle), che si formano scavando e scendendo anche sotto il livello delle altre piste anche di 1-1,5 metri – circa a metà percorso – per poi ritrovare la salita ed un “saltello”, naturalmente da verificare al fine di non fare guadagnare troppa velocità. Ripeto, la conformazione del terreno permette di avviare il tutto con una fatica ed un lavoro trascurabili, permettendo di avere piste molto facili da scendere anche a pancia in giù, anche al contrario ecc. ecc. Ora passiamo alla preparazione delle piste ovvero al fatto che dette piste, perfettamente posizionate con teloni saldati e ben fermi, debbono essere “bagnate” al fine di un perfetto scivolamento. La soluzione semplicissima, economica e realmente efficace è il prevedere, a monte, cioè da dove ci si lancia, dei punti di acqua che lasciano scorrere – continuamente – ma in maniera minima a garantire lo scivolamento prevedendo anche la possibilità di “aggiungere” una minima quantità di sapone – da scegliere tra quelli specifici e cioè ASSOLUTAMENTE BIODEGRADABILI ed ASSOLUTAMENTE A BASSA CONCENTRAZIONE SCHIUMOSA, di volta in volta al fine di avere le piste sempre perfettamente efficienti. Sotto a valle, siccome c'è il terreno, è sufficiente predisporre dei “nidi di pietra” per turra la larghezza della pista e per una profondità di 1-1,5 metri al fine di permettere all'acqua di penetrare nel terreno e di disperdersi. Vi ricordo, che quando parlo di “acqua che scorre” e “versamento di sapone” intendo quantità assolutamente minime per ora e “non quintali”, in quanto i teloni se ben “imbevuti” di sostanza sapone/acqua fanno il loro lavoro senza difficoltà. Dunque, usando una quantità assolutamente minima di acqua e di sapone sarete in grado, presentando il progetto al Comune, di identificare la V/s “attività” come “non inquinante” al fine di avere certamente l'autorizzazione (anche in considerazione del fatto che lavorerete per 3 soli mesi (da giugno ad agosto). La pista, arrivando verso la fine prevederà, come si usa, una decina di metri pianeggianti dove ci sono alcuni cm di acqua al fine del frenaggio”, ma ripeto: se ci fermiamo sul Kamikaze dell'AcquaFan di Riccione con decine e decine di metri di dislivello, fermarsi sulle N/s piste non sarà un problema, anzi la conformazione della pista permetterà di poter offrire lo spettacolo ed il divertimento a categorie di ragazzi e/o bambini anche con difficoltà neuro-motorie. Poi vedremo “il target” del progetto. Ma continuiamo a descrivere altri particolari che ci interessano e che non possono mancare. In basso, alla fine della discesa, dove adesso c'è una “baracca di ferro”, sarà possibile installare alcune docce con “riscaldamento a serpentina” quindi assolutamente eco-compatibili (tali docce possono essere, anzi “debbono essere” costruite DIY, cioè fai-da-te con qualche metro di tubo di rame – od altro - in cui far passare l'acqua da porre a favore del sole) al fine di ottenere decine e decine di litri d'acqua gratuita calda (naturalmente sul Web le vendono, le affittano ed addirittura spiegano come costruirsele con il fai-da-te...). Sul piano si arrivo, pianeggiante, con le docce, è possibile mettere dei tavolini in plastica con sedie (anche 5-7 tavoli e quindi le sedie), con ombrelloni. È possibile prevedere la possibilità di “offrire” compreso nel prezzo “una tovaglia” per asciugarsi, così come potrà essere previsto un servizio ristoro tramite far “girare” per 2-3 settimane ciascuno un bar di Sant'Andrea di Conza. Naturalmente, se ci sapete fare, con 8 fari a destra ed a sinistra (4+4) è possibile aprire la pista anche fino a tarda sera, in notturna. Un servizio amplificatore con casse poste lungo il percorso a far passare musica ed informazioni di servizio, ne aumenta il fascino.

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Scivoli d'acqua (17/01/2010)Investimento ridotto a qualche centinaia di euro.

Ma vediamo di quanto stiamo parlando in termini di soldoni. Avete visto che con qualche centinaio di euro potere avere una pista “base” da implementare ed abbellire anno per anno, oppure direttamente il primo anno. Nessuno Vi “vieta” di fare un piccolo “scavo” poi da “riempire” nuovamente a fine “stagione”, all'arrivo della discesa, dove farete una piccola piscina di 60-70-80 cm di altezza per “finire” in acqua ad ogni discesa: molto più divertente ma poi dovrete avere un “bagnino” (a questo punto non so se a Sant'Andrea qualcuno ha un corso di bagnino). Nessuno vi vieta di preparare, alla estrema destra o alla estrema sinistra degli scivoli una pista un po' particolare e dedicata a chi desidera scendere con un “serf”! Impossibile??? E' semplicissimo. Si prevede la pista sotto il livello delle altre, di 1 metro e si preparano le sponde laterali, imbottendole adeguatamente e ricoprendole sempre con teloni: insomma, con il “serfista” in piedi, le sponde imbottite debbono arrivare alle spalle di una persona alta 1,70 metri al fine di proteggerlo in caso di cadute e colpi laterali lungo le sponde man mano che si scende. Poi per questa pista da “serf” si prevedono diversi “rialzamenti” tipo dossi” e si prevede un impianto che bagni la pista in 3-4 punti al fine di avere “acqua abbastanza corrente” con una percentuale di “sapone” sufficiente ed idonea a permettere la discesa con caratteristiche uniche per avere una discesa “costante, poco veloce, ma scorrevole” in piedi e su una tavola da “serf”. E la tavola da “serf” chi ce la da? Mi sembra che io l'ho pagata forse 5,00 (cinque) Euro: sono quelle in polistirolo espanso da mezzo metro. Ma poi, se ci “sapete fare” potete ordinare delle “tavole da serf” personalizzate e cioè sempre di polistirolo espanso (quelle dei bambini che si portano al mare...), sempre arrotondate, ma più strette, con la possibilità di avere “davanti” una “fibia” semplice al fine si poter “fermare” un piede, ma di facilissimo sgancio. Ecco, che con una spesa di 100,00 (cento) Euro potere farvi costruire alcune “tavole da serf” personalizzate ed uniche anche nei colori e nella grafica. Terminiamo qui, ma ci sarebbero decine e decine di cose da dire che si possono fare, per quel che riguarda la pista “tecnica” e dedichiamo alcune parole al “target” al quale Vi proponete. Innanzi tutto, sappiate che il poter offrire ai “Comuni” delle Province di Avellino, Salerno, ecc. ecc. la possibilità di far usufruire la pista a bambini “diversamente abili” sarà un punto di forza a V/s favore non solo sotto l'aspetto economico (in questo caso pagano i Comuni ma sotto l'aspetto umano, dandoVi la certezza di ricevere qualcosa di unico da queste persone. Poi potete rivolgerVi ai ragazzi dalla fascia di età dai 4-5 anni fino ai 18-20 offrendo loro diversi opzioni: gare di serf, discese libere, ecc. ecc. Per quanto riguarda il costo/ricavo vediamo che un ingresso può essere previsto a 5,00 (cinque) Euro per i bambini fino a 7 anni e 7,00 (sette) Euro dai 7 anni in su e prevede l'uso delle piste senza “ciambella” e senza “serf”, praticamente “scivolando di sedere o di pancia”. Per la “ciambella” o per il “serf” ci sono 2,00 (due) Euro in più. Naturalmente, il prezzo è da intendersi di “mattino” (dalle 8:00 nalla 12:00) o di “pomeriggio” dalle 14:00 alle 18:00) e la “sera” dalle 20:00 alle 24:00. Tre fasce di “orari” per diverse categorie di “persone” e per diversi divertimenti. I genitori “non pagano nulla” però NO usano le piste: chi le usa PAGA. La presenza di 30 persone per giorno (pubblicità a “tappeto”...) per una media di 150 (centocinquanta) Euro al giorno (giovedì, venerdì, sabato e domenica) senza “alzare” troppo la mira ma se ci sapete fare li quadruplicate, per 2.500,00 (duemilacinquecento) Euro al mese e per i 3 mesi estivi per 7.500,00 (settemilacinquecento) Euro, COME BASE, incrementabili con “altre attività” con un buon punto di partenza. Saluti!