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fabrizio-giardina
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DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA
CENTRO OPERA TIVO PALERMO
lavoro da me compiuto. lo non lo giudico parlamentare, non in termini
personali. Ma per il lavoro che questi due rami del Parlamento hanno
compiuto. Perche non si puo dichiarare che il Parlamento funziona, che il
Parlamento e il cento e poi, disdire provvedimenti che sono stati accolti da
un'unanimita quasi di consenso, nel Parlamento italiano. lo ho gettato un
allarme, da gennaio. L'ho gettato con espressioni di una durezza di cui mi
sono assunto Ia responsabilita e mi assume in questa sede Ia
responsabilita. Non lancio un allarme sociale a cuor leggero. lo ieri sono
state a Castellammare di Stabia e ho detto queste cose con estrema
franchezza alia presenza del Santo Padre. Non tacendo nessuna degli
aspetti inquietanti di una situazione che io ritengo destabilizzante per le
istituzioni democratiche. Questa analisi e confortata da una quantita
enorme di dati e di elementi anche di collegamento come Ia relazione del
Presidente del Consiglio ai Servizi di Sicurezza. Rileva i collegamenti tra
criminalita mafiosa ed eversioni di destra sulla base di dati e di elementi
che possono riscontrarsi anche in indagini da parte dell' Auto rita
Giudiziaria. Detto questo il mio intervento non e rivolto a creare una
situazione di tintinnio di sciabole. L' opposto, ad evitare che questo
intervento, cioe intervenire perche ci sia un allerta non solo delle
istituzioni ma anche dei cittadini. Perche nascondere ai cittadini che
siamo di fronte a un tentativo di destabilizzazione dell'istituzioni da
parte delle criminalita organizzata e un errore gravissimo. lo ritengo che
ai cittadini vada detta Ia verita e non edulcorata, Ia verita. lo me ne
assumo tutta intera Ia responsabilita . Se qualcuno ritiene che questo non
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sia vero, sono pronto aile dimissioni rna per questa ragione. Me li
chiedano per questa ragione e io su questa ragione immediatamente,ci
sono le mie dimissioni. Ma non cedo il passo su questa terreno, ne
intimidazioni di nessun tipo. lo ho detto che l'allarme sociale e altissimo e
Ia gente deve sapere queste cose. Non importa niente di CIOLINI, e vern)
alia circolare e ai comportamenti, rna voglio dire come si inquadra Ia
circolare all'interno di un comportamento che e stato coerente su questa
terreno fino all'inverosimile. Non ho guardato, neppure, a sollecitazione
che mi venivano da parte diverse, anche for.;e a me vicine. Ed ho risposto
assumendomi tutta intera Ia responsabilita di questa allarme, di gettare
questa allarme tra le fa gente, perche voglio che i cittadini non siano allusi
da docce scozzesi in cui un giorno sembra che Ia Mafia abbia distrutto lo
Stato e governi nel nostro paese e il giorno dopo dire che e una condizione
di floridezza, e stata una stupidaggine gettare un allarme. lo ritengo che
l'allarme si stato giustamente lanciato, me ne assumo tutta Ia
responsabilita e ritengo che l'opinione pubblica debba conoscere le cose
cosl come esse sono. Siamo un paese di misteri e io non intendo gestire il
Ministero degli lnterni con una condizione di silenzio o di misteri e senza
mettere su carta le cose che si fanno. Non voglio che nessuno dei mie
successori non trovi elementi nell'interno della mia condotta e delle mie
decisioni. Detto questa vengo dal problema specifico che ha appassionato
Ia stampa e l'opinione pubblica. lo ho ricevuto il giorno 13, dopo che
erano intervenuti i delitti di gravi, che ho fatto, a cui abbiamo fatto
riferimento una informativa sulla quale mi veniva detto ri corrono ragioni
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istruttorie per cui in questo memento non posso menzionare il teste
sopradetto, versandosi una fase di estrema delicatezza. lo non sono
certamente, le forze di Polizia sono stupide. II giorno 16 pomeriggio sui
nostro fax del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, del 14 il Giudice
lstruttore GRASSl, interpellate su identita della fonte, perche si potesse
valutarla, ha rinnovato il rifiuto. Dopodiche, il giorno 16, dopodiche, io ho
fatto partire Ia circolare. Dopo aver fatto una valutazione successiva. Non
ho avuto ne leggerezza ne un atteggiamento superficiale di non controllo
della situazione. Dopo aver control lato, ho fJtto partire Ia ci rcolare, e ne
sono pienamente responsabile. Non e responsabile il Capo della Polizia,
responsabile e il Ministro che si assume di fronte al Parlamento tutta
intera Ia responsabilita dell'informativa ai Prefetti. Non potevo dopo i
delitti intervenuti, e dopo l'analisi che avevo fatto in Parlamento sulla
gravita della situazione, non potevo nel modo piu assoluto, non portare
immediatamente a conoscenza di tutti gli operatori di Polizia Ia gravita
dell'informativa che mi veniva dall' Auto rita Giudiziaria. Perche io so no un
istituzione e non un politico. E se avessi non trasmesso tutto questo e
non reso edotto della situazione il paese, io sarei stato ancora una volta in
un gioco politico, di segno opposto a tutto quello che si e detto qui. lo mi
sono mosso solo per ragioni istituzionali, e rispondendo alia mia coscienza
di Ministro che ha fatto un giuramento di fedelta alia Costituzione. lo di
fronte ad un' informativa, su cui chiedo di verificar Ia fonte, mi viene
risposto negativamente, io non tengo nel cassette quello, e non alimento i
misteri di questo paese. Ciascuno in questo paese deve assumersi tutte
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intere le proprie responsabilita . lo me le assumo tutte intere qui di fronte
al Parlamento. Se si ritiene che abbia sottovalutato o sopravvalutato
l'allarme sociale, io non ho sopravvalutato l'allarme sociale, perche di
fronte agli occhi dei cittadini, gli Onorevoli colleghi possono dire qui le
cose, ma se vanno a parlare in Calabria, se vanno a parlare i Sicilia, se
vanno a parlare in Campania, beh, il dire che non C1e un pericolo di
destabilizzazioni deWistituzioni e che non ci sia un tentativo di
compromettere le liberta di voto della gente, non sarebbero in grado di
dirlo. E allora, io ritengo che gli stessi discorsi vanno fatti in queste sede e
fuori da questa sede. lo non ho cambiato opinione alcuna in nessun
momenta e ho mantenuto Ia stessa opinione prima, dopo e durante. No
c'e Onorevole TEODORI da rinviare a qualcuno o a qualche mistero. Chi e
responsabile? Ne sono io responsabile. E di questa responsabilita non ho
nessuna paura di assumere. Vado via quando, non ho messo al Ministero
una ipoteca nel modo piu assoluto, non ho nessuno voglia di permanere in
una responsabilita pesante e dura come questa. Ma una cosa non cedo, lo
dico qui, con malta franchezza. Di fronte a intimidazioni o a tentativi
ancora una volta rispetto all'opinione pubblica del nostro paese di
depistare. lo non potevo,lo ripeto con grande forza, di fronte ad una
comunicazione di quel tipo, non riallertare i Prefetti. Non su operazioni di
leggi straordinarie o altre cose di questa genere. Ma sui terrene proprio
della responsabilita di controllare Ia situazione e di controllare il
comportamento. Perche, se domani, qualsiasi cosa fosse successa, io sarei
stato chiamato perche non ha informato il paese, perche non ha
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