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Scrittura Tecnica
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Che cosa c’è nella lezione
Questa lezione si occupa delle norme di scrittura. Si preoccupa cioè di indicare le principali norme da seguire per stendere con rigore un testo tecnico.
In particolare la lezione analizza:
le norme della linguale norme per citarele norme per il paratestole norme dello stilele norme per rivedere
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Scrittura Tecnica
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Le norme della lingua
In questa prima sezione ci occupiamo delle principali norme di scrittura in lingua italiana.
In particolare vedremo quicome scrivere accenti apostrofi abbreviazionile principali regole di punteggiaturail congiuntivo e aspetti della sintassi
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Seguire le regole
La lingua italiana è una lingua difficile, e sono numerose le regole che vanno seguite per scrivere in maniera corretta. Qui ci limitiamo solo ai casi limite (per il resto suggeriamo una buona grammatica).
In particolare, vediamo:1. gli aspetti grafici dello scrivere come accenti,
apostrofi, abbreviazioni e segni di punteggiatura2. gli aspetti più fini della sintassi.
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Gli accenti
L’accento è un particolare segno grafico che permette di indirizzare la voce su una sillaba.
Ma l’accento ha soprattutto una funzione distintiva, serve cioè a distinguere parole che altrimenti sarebbero omografe (= scritte allo stesso modo).
Per approfondire
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L’italiano ha 7 vocali
L’accento in italiano è importante soprattutto per distinguere le vocali e ed o che recano accento diverso a seconda del loro suono che può essere aperto (accento grave) o chiuso (accento acuto). La vocale ò oggi presenta per lo più accento grafico grave (tranne in cómpito, córso e poche altre).
/è/ = accento grave/é/ = accento acuto/ò/ = accento grave/ó/ = accento acuto
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Accento grave ed acuto
Tutte le vocali hanno accento grave tranne la e e la o(à,ù,ì: ancòra-àncora – àmbito-ambìto, ecc.).
In particolare, la vocale e ha accento grave – è –con il verbo essere e composti (è, cioè)con poche altre parole (ad es. caffè, ahimè)
Ha accento acuto – é – con i composti di chécongiunzione (perché, poiché, giacché, dacché, ecc.), sui monosillabi sé, né e sui passati remoti regolari della seconda coniugazione poté, ripeté, ecc.
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L’apostrofo
Un espediente grafico assolutamente tipico della nostra lingua è l’apostrofo, cioè quella “virgoletta alta” che segna la caduta di un’intera sillaba o di una vocale (perché la parola seguente inizia per vocale).
Attenzione a non confondere l’accento con l’apostrofo! Si scrive po’ e non pò (per “poco”).
Per approfondire
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Le abbreviazioni
In molti casi nella scrittura tecnica sono utilizzate le abbreviazioni, e cioè sigle o parole troncate di espressioni ricorrenti.
Il modo di scrivere le abbreviazioni segue la consuetudine. Per questa ragione, occorre essere precisi nel servirsi di questo espediente di scrittura.
Le abbreviazioni
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I segni di punteggiatura
I segni di punteggiatura sono segni grafici che possono svolgere tre funzioni:
Delimitativa (come separatori di unità)Sintattica (come costruttori di unità)Intonativa (come segnalatori del tono da fornire allavoce)
Gli errori nella punteggiatura sono davvero fastidiosi perché ostacolano la comprensione del lettore: infatti, questi segni non sono banali “indici di pausa”!
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La virgola
Nonostante la sua esiguità la virgola è il segno piùcomplesso perché svolge una molteplicità di funzioni. Occorre distinguere principalmente:
la virgola che separa (funzione delimitativa)la virgola che apre e chiude (funzione parentetica)
Più a fondo
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Gli spazi bianchi e le interlinee
Anche gli spazi bianchi e le interlinee sono segni di punteggiatura in quanto svolgono una funzione delimitativa.
Come tali, anche spazi e interlinee presentano normechiare e precise per il loro uso. Queste norme dipendono dal collegamento con le unità che spazi e interlinee devono “separare”.
Gli usi
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Questioni di sintassi
La sintassi è quella parte della grammatica che descrive l’organizzazione delle parole in unità superiori.
La sintassi della lingua italiana è molto complessa per ricchezza di costrutti e per flessibilità di posizione delle parole nelle unità superiori (frase e periodo).
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Rispettare l’ordine naturale
Quando si scrive in lingua italiana, occorre prestare attenzione all’ordine naturale (lineare) delle componenti nella frase e nel periodo.
Nella frase dichiarativadichiarativa e attiva quest’ordine è
S+V+O+C
Soggetto, verbo, oggetto, altri complementiSoggetto, verbo, oggetto, altri complementi
Esercizio
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Attenti ai congiuntivi
La lingua italiana – unica tra le lingue europee – dà ancora molta importanza all’uso dei congiuntivi.
Il congiuntivo è un modo verbale che permette di fornire una sfumatura particolare a quello che si sta dicendo.
Usi del congiuntivo
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La subordinata concessiva
Nella costruzione dei periodi, c’è un tipo di subordinata molto utile: è la subordinata concessiva.
La subordinata concessiva viene anche chiamata della “causa negata” per dire che è quel tipo di subordinazione in cui si hanno effetti pur negando le cause che dovrebbero produrli.
Esempio
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In sintesi, consigli pratici
Per usare bene la sintassi, occorre rispettare gli accorgimenti seguenti:
scrivere blocchi breviscrivere frasi brevi (non più 2-3 righe)mettere il Soggetto al primo posto e farlo seguiresubito dal verbonon usare il gerundio in inizio di fraserispettare il congiuntivo
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Scrittura Tecnica
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Le norme per citare
In questa seconda sezione analizzeremo un insieme di regole particolari che riguardano il complesso mondo della citazione.
In particolare vedremo quiche cos’è la citazionecome si scrive il capoverso di citazionecome si citano le fonti bibliografiche
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La citazione
La citazione è quella tecnica di scrittura che inserisce frasi o brani scritti da altri o indica le fonti utilizzate.
La citazione è sottoposta a norme particolari che riguardano sia la citazione diretta sia la citazione delle fonte.
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La citazione diretta breve
Per la citazione diretta, occorre:
inserire il brano citato tra virgolette, se si tratta di unao al massimo due frasi;inserire la fonte per esteso o con il sistemaautore-data tra parentesi dopo le virgolette.
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La citazione diretta lunga
Per la citazione diretta più lunga di due frasi, occorre:
andare a capo con una riga bianca in più;inserire il brano con un rientro di 5-7 caratteri per tutto lo sviluppo del brano;inserire la fonte per esteso o con il sistema autore-data tra parentesi dopo le virgolette;se la citazione è molto lunga, diminuire di 2 punti il corpo del carattere (da 12 a 10, ad esempio).
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La citazione delle fonti bibliografiche
La citazione delle fonti bibliografiche – normalmente bibliografia – indica i dati necessari per individuare le fonti. Essa è sottoposta a norme di varia natura.
È importante sottolineare che le fonti vanno sempreindicate.
Nelle indicazioni qui accluse troverete le principali norme per compilare correttamente una bibliografia.
Indicazione per la fonti
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Scrittura Tecnica
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Il testo accanto al testo
In questa terza sezione ci occuperemo di tutto quello che accompagna paragrafi e capoversi per rendere la lettura più agevole.
In particolare ci occuperemo quidi copertine, titoli, sottotitoli, glossedi notedi didascalie e dell’enfasi grafica
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I dispositivi per aiutare a leggere
Il paratesto individua tutti quei dispositivi che consentono di leggere meglio un testo e di coglierne le sue informazioni essenziali.
Fanno parte del paratesto:la copertinai titolila numerazionele note, le didascalie e le appendici.
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La copertina
La copertina individua tutte le informazioni più generali relative a un documento.
La copertina deve contenere:nome e cognome dell’autore (in quest’ordine)titolo ed eventuale sottotitoloeditore, ente o azienda di riferimentocittà di edizioneanno di edizione.
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Aspetto della copertina
Il disegno della copertina può seguire molti modelli. I più adottati sono:
modello centrato (tutte le informazioni sono centratecon il titolo che è messo in rilievo con 4 o più corpi rispetto al corpo del carattere con cui si indica l’autore)modello “sbandierato” (con autore e specifiche del documento allineati a sinistra e titolo e luogo allineati adestra).
Esempi
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Titoli e sottotitoli
Il titolo è l’indicazione in chiaro dell’argomento di un testo e di una sua parte. Recano il titolo tutte le partizioni del documento:
1. Capitolo (in nero)1.1 Paragrafo (in italico)1.1.1 Sottoparagrafo (in tondo)
Il sottotitolo è una precisazione dell’argomento: deve far capire al lettore di che cosa si tratta (può essere di genere o di contenuto).
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Titolo di glosse
Le glosse sono titoletti nel margine sinistro – rapidi e incisivi – di uno o più capoversi.
Devono esprimere in sintesi il contenuto dei capoversi.
Il loro scopo è duplice:
indicare il contenutopermettere al lettore di trovare rapidamente un argomento.
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La numerazione
La numerazione riguarda l’uso dei numeri, in quanto indici di parti del documento tecnico, e il numero di pagine.
La numerazione dei punti avviene col sistema decimale(1= capitolo, 1.1 = paragrafo, 1.1.1 = sottoparagrafo); solo l’indice, gli indici analitici e la bibliografia non sono preceduti da numeri.
Il numero di parti superiori (volume e sezione o parte) nei testi tecnici utilizza le cifre arabe.
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Il numero di pagina
Le pagine del testo tecnico sono indicate con cifrearabe.
Il frontespizio (che deve stare a pagina destra) viene considerato pagina 1. La copertina non è numerata. Non indicare il numero su eventuali pagine bianche di separazione.
Solitamente – ma non sempre – il numero vienecollocato in alto nell’intestazione, nell’angolo di destra.
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Le note
Le note sono brevi testi richiamati da un numero posto ad apice di una parola e scritte in un corpo inferiore di 2 rispetto al testo (ad esempio 10 rispetto a 12).
Le note possono essere collocate a piè di pagina o in fondo al capitolo di riferimento.
Le note si distinguono in nota bibliografica e di commento o esplicativa.
Nota
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Le didascalie
Le didascalie sono brevi titoli di commento delle figure che si inseriscono nel documento. Sono poste sotto le figure e sono precedute da una sigla accompagnata da un numero di riferimento con la prima cifra che indica il capitolo e la seconda il numero d’ordine delle figure.
Ad esempio:Fig. 3.1 (= prima figura del terzo capitolo)Tab. 2.3 (= terza tabella del secondo capitolo)
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L’enfasi grafica
L’enfasi grafica indica ogni accorgimento che vuole evidenziare una parola o una parte del testo perché ha un significato di rilievo. Di solito si usa il nero o l’italico (corsivo).
Si usa il corsivo perI titoli di paragrafoI termini tecnici che compaiono per la prima volta e di cui si fornisce una definizioneI termini stranieri di uso non comuneI titoli dei volumi
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Il sottolineato
Si usa il sottolineato:
con gli indirizzi di siti Internetin sostituzione del corsivoper i titoli che non sono preceduti da numeri maentrano nel testo corrente perché indicano particolarisottosezioni.
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Scrittura Tecnica
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Lo stile e le sue regole
In questa quarta sezione ci occuperemo di una nozione molto importante per la scrittura, e cioè la nozione di stile.
In particolare analizzeremo quila nozione di stilelo stile paratatticolo stile ipotattico
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Lo stile è l’uomo
Stile è una parola complessa che indica l’insieme di comportamenti caratteristici di una persona nello svolgere qualcosa.
La parola stile nasce dalla scrittura e precisa proprio l’insieme di scelte personali che uno scrivente fa in riferimento al proprio testo.
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Due tipi di stile
Nella scrittura lo stile si esprime soprattutto attraverso
1. La scelta delle parole2. La scelta della loro organizzazione (sintassi)
Nel primo caso il testo tecnico si caratterizza proprio per il registro lessicale tecnico che viene usato con deliberata precisione. I termini tecnici sono solitamente definiti nel rapporto.
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Stile sintattici
Nel secondo caso – sintassi – lo stile riguarda i moduli principali nella organizzazione delle parole.
Sono a disposizione due moduli:uno stile paratattico in cui le informazioni sono deliberatamente fornite con frasi brevi, coordinate tra di lorouno stile ipotattico in cui le informazioni sono deliberatamente fornite con periodi complessi e molte subordinate.
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Stile paratattico
Lo stile paratattico si caratterizza per:
1. frasi rapide2. uso di congiunzioni coordinanti semplici (ad es.,
ma, quindi, dunque, infatti, ecc.)3. stile testuale con molte riprese e ripetizioni
Lo stile paratattico serve per velocizzare le operazioni di lettura ed è pertanto utile quando il pubblico non è mirato, ma è di tipo generale (come in una guida all’uso).
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Stile ipotattico
Lo stile ipotattico si caratterizza per:
1. frasi complesse2. uso di congiunzioni subordinanti (ad es. benché,
poiché, se, ecc.)3. stile testuale con periodi articolati
Lo stile ipotattico esprime un pensiero complesso ed è pertanto utile quando l’argomento lo richiede e il pubblico è mirato (come in una ricerca scientifica).
Esercizio
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Scrittura Tecnica
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La revisione
In questa quinta sezione consideriamo uno degli aspetti principali del saper scrivere: la revisione.
In particolare ci occuperemo quidella revisionedei metodi e delle tecniche per rivedere
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Rivedere il testo
La revisione è forse la fase più importante del processo di composizione dei testi. Essa riguarda il momento in cui lo scrivente rilegge e interviene per rendere migliore e più adeguato il proprio testo.
La revisione consiste sostanzialmente di due momenti separati:1. l’editing o controllo2. la revisione di leggibilità
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L’editing
L’editing indica il processo di controllo di tutte le informazioni del testo che si riferiscono a date, numeri, unità di misura, formule, tabelle, ecc.
In questo senso, è quel controllo che cerca di evitare glierrori nel presentare queste informazioni.
L’editing va eseguito con particolare rigore e precisione.
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La revisione di leggibilità
La revisione di leggibilità indica il momento in cui chi scrive rilegge per vedere se il suo discorso è chiaro e leggibile.
Tipicamente, quando c’è qualcosa che non va, il lettoresi ferma. È il momento in cui bisogna procedere a una riscrittura del testo.
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Rivedere e riscrivere
In questa fase, occorre prestare attenzione:
1. alla punteggiatura2. alla costruzione del capoverso e alla sua armonia
sintattica3. al contenuto e alla completezza del testo.
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Tecniche di revisione
Le tecniche di revisione sono ovviamente molteplici. Tipicamente però si compiono tre tipi di operazioni:
1. togliere (soprattutto quando si rivede la forma)2. aggiungere (soprattutto quando si bada al
contenuto)3. trasformare (soprattutto quando si bada all’armonia
sintattica del capoverso).
Esercizio
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In questa lezione
In questa lezione abbiamo appreso le principali norme:
della linguaper citareper il paratestodello stileper rivedere