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SCRIVERESUIMURI(Laboratoriodiscritturainversiperparlare
dimuri,diversità,libertà…epoesia)
AcuradiAlessandraRacca
www.signoradeicalzini.it
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Esplorare la parola.
MURO
Che cosa ci fa venire in mente? Quali altre parole richiama?Brainstorming e clustering.Parliamo di polisemia e di campo semantico di una parola.
Imurisecondonoi
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Tenendo la parola muro al centro della pagina, ognuno prova a riorganizzare a modo suo, spazialmente, le parole emerse in uno schema che evidenzi le relazioni fra i termini e prova a dare un titolo al suo schema.
Lo schema può prevedere vicinanze e lontananze fra termini, raggruppamenti di parole secondo le logiche più varie, frecce e colori, simboli grafici e tutto ciò che si vuole.
Si può poi prevedere come passaggio successivo un secondo schema (o in alternativa) in cui ciascuno seleziona solo le parole che desidera. Anche in questo caso è utile l’individuazione di un titolo.
Ultimo passaggio può essere la trasformazione delle parole in frasi (versi) e l’organizzazione delle frasi in un testo (poetico). Anche qui è divertente trovare un titolo.
Organizzazioneesintesi
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Si leggono testi poetici che affrontano il tema dei muri, intesi in molti modi differenti.
Offro ai ragazzi una sorta di “menù tematico”, in modo che il testo che leggerò sia scelto da loro, in base al tema che più li può interessare.
Le poesie non si analizzano, non se ne fa la versione in prosa, si lascia che comunichino da sé.
Unica attività richiesta ai ragazzi: appuntare i versi che via via li colpiscono (e che possono poi essere condivisi).
Imurisecondoipoeti
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CERTE VOLTE A volte fa paura a volte fa vergognaa volte fa fatica a volte fa cattivo odorea volte ha forma che non mi piacea volte è limite a volte non mi assomigliaa volte lo sgridoa volte fa dolorea volte è incomprensibilea volte non sose sono io
il corpo mio.
(Alessandra Racca, inedito)
Perché ogni volta che guardo una fotografia mi stupisco di essere bassa (Alessandra Racca, Consigli di volo per bipedi pesanti, Neo edizioni)
Lo spazio che occupo davvero non è molto se raffrontato a quanto mi penso
a quante volte percorre il pensiero il dentro il fuori la proiezione della mia persona dal passato al futuro i molti presenti in cui mi colloco pensando
in confronto è poca cosa il chilometraggio reale del mio corpo il suo ingombro la somma delle passeggiate mattutine pedalare tutta la città trasportarmi altrove occupare letti d’alberghi spiagge altre stanze
la mia mente tocca più superfici bacia più corpi è in più altrove quasi divina trascende il metro e cinquantatré mi fa alta onnipresente
presuntuosa mente
Il corpo come muro, limite e possibilità
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Mohja Khaf, E-mail da Shahrazad, Aguaplano
Il muro fra professori e allievi
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Silvia Vecchini, Acerbo sarai tu, Topipittori
Se non te lo dico iose non ti invito al centrodell’esplosionestai fuori dalla mia testa,non domandare, non farlo,è un’intrusione
Il muro fra ragazzi e adulti
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Perché odio la poesia
Odio la poesia perché è un insieme di rime sceme
La odio quando spreme il succo alle stagioni il sangue agli ideali i nomi alle emozioni
La poesia del genere che spegne le parole in cuori posacenere
Odio la poesia che mi indica col dito perché sono lo stupido che non ha capito
Chiara Carminati, Viaggia verso. Poesie nelle tasche dei jeans (Bompiani)
La poesia a volte è un muro
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Mohja Khaf, E-mail da Shahrazad, Aguaplano
Muri delle apparenze e dei pregiudizi
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SemichiedidadovevengoQrispondochestamaRnaeroaleSoenonsocomesonoarrivatoqui.SemichiedidadovevengosorridiperchéquellanoneralarispostacheQaspeSaviealloraprecisiemidomandibene“daqualepaesevieni?”,buRlìlaquesQoneconunpo’divergognaconunpo’dipaura,perchénullaèscontato.Tirispondochevent’annifaeroaleSoenonsocomesonoarrivatoqui,mafrenolatuapauraperidocumenQeQraccontochehopresounaereosonoaSerratoenehopresounaltrosonoaSerratoenehopresounaltrosonoaSerratoesonoarrivato.SemichiedidadovevengoQpossosolodirechehoilricordodellagentechesorride,delrumoredeltrafficoimpazzitoperlestrade,dellacumbiaduranteilcarnevaleedelleparQteapallonesull’asfalto;Qpossosolodirechehoilricordodelcaldoasfissiante,deicaniedeigaRrandagi,delmarecheQfissagigante,delsaporedell’arepa‘ehuevoappenafriSaedelsancochoappenafaSo.SemichiedidadovevengofingodinonaversenQtolostereoQpochediraisubitodopolamiarispostaperchélofannotuRedessereoriginalièfaQcoso,semichiedidadovevengo
QmostroilcoloredellemiemanieQraccontodituSeleetniechemiportodentroeQraccontodituSeleetniechemidanzanodentro,semichiedidadovevengoinizioaparlarQinspagnoloesorridiperchénoncapiscieQarrabbiquandoparloinun’altralinguaconaltricomeme,perchéseconfondiunpaeseconl’altrononfaniente,nonfaniente,“èsemprelìinsomma”,no,nonèsemprelìhaisbagliatodimigliaiadichilometriedicatenemontuosechehannocreatoculturesimili,madifferenQ,cultureuniche,haisbagliatodimigliaiadichilometrichenonavresQabbastanzagambeperpercorrerliedimostrarmiche“èsemprelìinsomma”.SemichiedidadovevengoQmostrolacartad’idenQtàallavoceciSadinanzaemirispondichenonbastaQparlonell’unicalinguacheconosciemirispondichenonbastaQraccontolastoriadeltuopaeseemirispondichenonbastaQfacciocapirechenonc’èpostoincuimisentaacasaemirispondichenonbastaQdicochehopersoinpartelemieradiciemirispondichenonbastachebisognanascerequi,perappartenereatuSociò.EallorasemichiediancoradadovevengoQrispondochelaveradomandaèdovevoglioandare.
JaimeAndrésDeCastro,Angolonullo,Miraggiedizioni
Muri delle apparenze e dei pregiudizi
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In mezzo
Quelli piccoli sannodi minestrinaastucci in plasticagommada cancellaree di sono cometu mi vuoi
Quelli grandi sannodi sudorescarpe da ginnasticagommada masticaree di non saremo maicome voiE in mezzoin bilicotra prima e poici siamo noi
Chiara Carminati, Viaggia verso. Poesie nelle tasche dei jeans (Bompiani)
I muri fra le età
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Giorgio Caproni, Sassate, da Tutte le poesie, Garzanti
Ho provato a parlare.Forse, ignoro la lingua.Tutte frasi sbagliate.Le risposte: sassate.
Muri fra le persone: non essere capiti
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Il muro del Paese
Si è deciso che tutti gli altrinon possono entrare:dentro stanno gli ugualifuori i diversiMa i diversi dicono:guardate che siamo noi gli ugualiAllora rimangono confusiescono loro, entrano gli altri:dentro stanno gli ugualifuori i diversiMa i diversi dicono:guardate che siamo noi gli ugualiAllora rimangono confusiescono loro, entrano gli altri:dentro stanno gli ugualifuori i diversiVanno avanti così da annisi tengono in forma
Alessandra Racca, Consigli di volo per bipedi pesanti, Neo edizioni
Paesi, muri e confini
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Ci lasciamo con il compito che ognuno appunti osservazioni, idee, pezzi di canzoni, poesie, frasi, immagini sulla parola muro. Vale tutto ciò che ci colpisce e che ci riporta alla parola, anche solo lontanamente. Per continuare a nutrire la nostra riflessione.
Esplorareiltema(comescrittori)
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Partiamo da queste due poesie e parliamo un po’ di come le ho costruite.
Muri per proteggere
Il mio muro è allegronon si vede quando fuori piove
Il mio muro è silenziosolo metto fra me e le tue parole
Il mio muro è dipintolo metto fra me e il grigiore
Il mio muro è disconnesso (non prende)lo costruisco quando non ho vogliadi quel tutto che è niente
Il mio muro è tutto scrittolo alzano al cielo i mattoni-parole
Il mio muro c’è e poi non c’è:non mi serve quando sono con te.
Muri per accogliere
Il mio muro è un tavolino amici, raccontarsi, chiacchiere e cappuccino
Il mio muro è stanza di seracoccola, divano, confidenza
Il mio muro è: “cosa ci appendiamo?”Quadri, piante, immaginiamo
Il mio muro è: costruisci con meuna casa, un progetto, da due farsi tre
Il mio muro è ti racconto una storia,entrare nella stanza della memoria
Il mio muro è ponte, sentiero,festa in casa, invita chi vuoi tu,finestra su cielo, musica, peso leggero.
(Alessandra Racca, inediti)
Inostrimuri
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Ognuno fa 2 elenchi:
3 muri che uso per difendermi o per schermarmi da ciò che voglio tenere fuori;
3 muri “buoni”, pareti che accolgono le cose che desidero far stare dentro.
Dall’elenco…
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Ognuno sceglie l’elenco che lo interessa di più (o entrambi) e li usa per provare a scrivere una poesia che racconti dei suoi muri, aiutandosi con questi limiti:
- usiamo come inizio di ogni strofa “Il mio muro è…”;- proviamo a descrivere i muri che abbiamo individuato con un’immagine metaforica; ogni strofa è un muro e la sua descrizione resa con un’immagine;- troviamo un finale alla poesia.
…aiversi
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Partiamodaunapoesia…
Unapietragialla.Unapietragrigia.Unapietrabianca.Unapietrarigata.Unapietramarmorizzata.Unapietrapiatta.Unapietrabitorzoluta.Unapietralunga.Unapietraquadrata.Unapietrascrostata.Unapietrarossa.Unapietranera.Unapietraspigolosa.Unapietratozza.
UnapietrairregolareUnapietraarrugginita.Unapietramagra.Unapietratriste.Cosìognigiorno,facciaalmuro.
LouisCalaferte
daBernardFriot,Diecilezionisullapoesia,l’amoreelavita,Lapis
Costruireunapoesiacollettiva
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La usiamo come modello per la creazione di una poesia collettiva.
Rivolgiamo il nostro sguardo ai muri del mondo che abbiamo attorno, ognuno ne descrive uno, indicando una pietra, per la quale trova un aggettivo. Costruiamo un muro con le nostre pietre.
Scegliamolepietre
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Unmurodipietre
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Le nostre pietre sono i versi di una poesia alla quale dobbiamo ora trovare un finale. Ciascuno fa la sua proposta, poi si sceglie.
Prima ci diciamo che caratteristiche deve avere un finale (chiudere, dare significato, essere memorabile…).
Troviamounfinale
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Leggiamo una poesia del poeta Paul Éluard sulla libertà.
LIBERTÀ–PAULÉLUARD
Suiquadernidiscolaro Suimieibanchieglialberi SulasabbiasulaneveScrivoiltuonome
SuognipaginacheholeSo SuognipaginacheèbiancaSassosanguecartaocenereScrivoiltuonome
SuleimmaginidorateSulearmideiguerrieri SulacoronadeireScrivoiltuonome
Sulagiunglaedildeserto SuinidisuleginestreSulaecodell’infanziaScrivoiltuonome
SuimiracolinoSurni Sulpanbiancodeimieigiorni LestagionifidanzateScrivoiltuonome
SutuRimieilembid’azzurro SulostagnosolesfaSo EsullagolunavivaScrivoiltuonome
Sulepianeel’orizzonteSulealidegliuccelli Eilmulinodelleombre Scrivoiltuonome
SuognialitodiauroraSuleondesulebarcheSulamontagnadementeScrivoiltuonome
SulaschiumadellenuvoleSuisudorid’uragano SulapioggiaspessaesmortaScrivoiltuonome
SuleformescinQllanQ Lecampanedeicolori SulaveritàfisicaScrivoiltuonome
SuisenQeririsvegliaQSulestradedispiegateSulepiazzechedilaganoScrivoiltuonome
Sopraillumeches’accendeSopraillumechesispegneSulemiecaseraccolteScrivoiltuonome
SoprailfruSoschiusoindueDellospecchioedellastanzaSulmioleSogusciovuotoScrivoiltuonome
SulmiocaneghioSoetenero SulesueorecchiedriSeSulasuazampamaldestraScrivoiltuonome
SuldecollodellasogliaSuglioggeRfamiliari Sulasantaondadelfuoco Scrivoiltuonome
SuognicarneconsenQtaSulafrontedeimieiamici SuognimanochesitendeScrivoiltuonome
SopraivetridistuporeSulelabbraaSenteTantopiùsudelsilenzio Scrivoiltuonome
SopraimieirifugiinfranQ SopraimieifaricrollaQ Sulemuradelmiotedio Scrivoiltuonome
Sul’assenzachenonchiedeSulanudasolitudine
SuigradinidellamorteScrivoiltuonome
SulvigoreritornatoSulpericolosvanito Sul’immemoresperanza Scrivoiltuonome
Einvirtùd’unaParolaRicominciolamiavitaSononatoperconoscerQPerchiamarQ
Libertà.
(Libertà,PaulÉluard,Gallucci)
Superareimuri
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Esploriamo, come abbiamo fatto con la parola “muri”, il concetto di Libertà. Cos’è per noi, cosa ci fa sentire liberi, liberi da cosa…?
Per concludere il lavoro, mostro ai ragazzi il lavoro dell’artista Emilio Isgrò e qualche esempio di testo creato con la tecnica del caviardage.
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L’invito è quello di utilizzare la tecnica del caviardage, per costruire un testo, ciascuno il proprio sul tema della libertà.Il punto di partenza è la definizione della parola libertà tratta dal Dizionario Treccani: un muro di parole dal quale liberare quelle che ci servono.
Infineliberiamoleparole.
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Libertà(ant. libertatee libertade)s. f. [dal lat. libertas -a5s].–1.a.L’esser libero, lostatodichiè libero:amolamia l.;nonpossorinunciareallamia l.;L.vacercando,ch’èsìcara,Comesachiperleivitarifiuta(Dante);sesiriduconoimarginidellasceltaindividuale,aumentailgustodellal.(EraldoAffinaQ);lal.dell’uomo,dell’individuo(eperestens.,lal.dell’arte,dell’ar5sta).SiopponedireSamenteaschiavitù,prigionia(anchedianimali)infrasicomeessere,vivere,me?ere,rime?ereinl.;avere,goderelal.;privareunodellal.(renderloschiavo,omeSerloinprigioneotenerlocomunqueinunostatodidetenzione);nellinguaggiogiur.:l.provvisoria,nelcod.proc.pen.del1930,provvedimentodelgiudiceodelpubblicoministeroche,infasediistruSoriaodigiudizioeinaSesadell’esitodefiniQvodelprocesso,liberaval’imputatodall’obbligodellacustodiaprevenQva,imponendoglitaloralaprestazionediunacauzioneodiunamalleveria;l.vigilata,misuradisicurezzanondetenQva,stabilitaindeterminaQcasidalgiudiceinsosQtuzioneoinaggiuntaallapenadella reclusione, per cui la persona è liberama soSoposta a speciale sorveglianza da parte dell’autorità di pubblica sicurezza; l. controllata, sanzione sosQtuQva di una penadetenQvadiduratanonsuperiorea6mesi,consistente inuncomplessodiobblighie limitazioni imposQalcondannato(peres.,divietodiallontanarsisenzaautorizzazionedalcomune di residenza). Tribunale della l., espressione con cui è comunemente indicato il tribunale cui è aSribuita la competenza a giudicare con procedura d’urgenza sulleimpugnazionidelleordinanzedelgiudicepenale inmateriadimisurecautelaripersonali. Senzadeterminazioni, s’intendespessoperantonomasia lo statodiunpopoloche sigoverna con leggi proprie, sia nel senso che non è asservito a una potenza straniera ed è perciò indipendente, sia nel senso che non è soggeSo a un governoQrannico: l.,uguaglianza, fraternità (fr. liberté,égalité, fraternité),moSo coniatodurante la rivoluzione francese e poi assunto a divisa della repubblica; lo?are,morire per lal.;conquistare,mantenere,perderelal.;rivendicarelal.erivendicarsi inl.;reggersial.;cos5tuirsi inl.;dare,togliere,distruggere,violarelal.;popolomaturo, immaturoallal.(operlal.);mo5,sen5men5,palpi5dil.;l’alberodellal.(v.albero2,n.1a);personificata:lastatuadellaL.,colossalestatuanelportodiNewYork,raffiguranteunafigurafemminilechesorreggecolbracciodestrounatorcia.Vivalal.!,esclam.disign.generico,pronunciatataloraintonoscherz.odisarcasmo.b.InsensoastraSoepiùgenerale,lafacoltàdipensare,dioperare,discegliereapropriotalento,inmodoautonomo;cioè,interminifilosofici,quellafacoltàcheèilpresuppostotrascendentaledellapossibilitàedellalibertàdelvolere,cheasuavoltaèfondamentodiautonomia,responsabilitàeimputabilitàdell’agireumanonelcamporeligioso,morale,giuridico:LomaggiordoncheDiopersualarghezzaFesse creando ... Fu de la volontà la libertate (Dante); soSo l’aspeSo più streSamente giur., la libertà del volere è considerata dal diriSo penale come elemento soggeRvonecessario della imputabilità di un reato e dal diriSo privato come elemento determinante la validità di un negozio giuridico. Sempre in sensogenerale:l.piena,ampia,assoluta,rela5va;concedere,limitarelal.;deliHcontrolalibertà.Convariedeterminazioni:l.personale,religiosa,morale;l.sessuale(sianelsensochenessunopuòesserecostreSoadaRsessualinonvoluQ–einquestosensosiparladideliHcontrolal.sessuale–siaconriferimentoachiconduceunavitasessualenonlimitatadai vincoli delle norme sociali o religiose); l.d’opinione,di coscienza,di culto,di parola,d’azione,di voto.DiriHdi l., diriRpubblici fondamentali che tutelano l’indipendenzadell’aRvitàindividualedacostrizioniesterneechepossonoesserefaRvalereneiconfronQdituRglialtrisoggeR,privaQopubblici,tenuQdall’obbligocorrelaQvoalrispeSoditaleindipendenza.Insedegiuridico-economicasiconsideranoinoltrelal.dicommercio,lal.discambio,lal.dilavoro,lal.diconiazionedellemonete,ecc.L.deimari,neldiriSointernazionalemariRmo,principioteoricoinbasealqualetuSelenazionipossononavigareecommerciare,inqualunquemare,liberamenteesenzalimitazioni,faSaeccezioneperleacqueterritoriali.L.dell’aria,diriSocheunaeromobilehadiesercitaretaluneaRvità,connesseconleesigenzedelvolo,suterritoriodiversodaquellonazionale.2.Consign.piùlimitaQ:a.L’esserliberodavincoli,frenioimpedimenQ:nonvuolesposarsiperchépreferiscelal.;conceditroppal.aituoifigli;avere,nonaverel.dimovimen5.L’esserliberodaoccupazionioimpegni:ildire?oreglihaconcessodueoredil.;illavorononmilasciaunaHmodil.;me?ereinl.,dispensaredalservizioundipendente;sieteinl.,fraseconcuitalorasicongedanogliallievidopounalezione,ipartecipanQaunariunione,esim.b.Seguitodallaprep.da,significaspessoliberazione,affrancamento:l.dallafame,daldolore.InparQc.,l.dalbisogno,l.dallapaura,duedellequaSrolibertà(insiemeconlal.diparolaedireligione)deSel.atlan5che,proclamate,dalpresidentedegliStaQUniQd’AmericaF.D.Rooseveltnel1941,necessariepergiungereaunapacificaconvivenzafragliuomini.c.Inqualchecaso,liberafacoltà:èinmial.acce?areono;chiedolal.didecidere.Quindi,anche,arbitrio,licenza:prendersilal.(didireofareunacosa),arrogarsiundiriSo,permeSersi;espressioneusataspessocomeformuladimodesQaodicortesia(peres.:scusisemiprendolal.difarleun’osservazione);mariferitaadaltriesprimepiuSostoriprovazione(peres.:sièpresolal.dicontraddirmi);consign.piùconcreto,alplur.,prendersidellel.,prendersitroppel.,traSareconeccessivaconfidenza,mancaredirispeSo(eanalogam.,nonmipiacciono,nongradisco,nontollerocertelibertà).Parlare,discorrerecontroppal.,conlinguaggiolicenzioso,ardito.d.Me?ersi inl., indossaregliabiQdicasa, levarsi lagiacca,osim.,perstarepiùcomodiopiùfreschi;anche,traSarefamiliarmente,nonfarcerimonie.Così,stareinl.,intu?al.,senzasoggezione,senzainuQliriguardi;sedu5,contu?al.,inunaperfe?asolitudine(Manzoni).3.Dicosa,esserliberoingenere:l.diunfondodaipoteche,daservitù,ecc.;l.dimanovra,diunanave(v.manovra,n.2a).Inchimica,me?ereinl.,rendereallostatolibero,liberare:nellacombus5onesime?einl.l’anidridecarbonica.4.Nellinguaggiotecn.escient.,gradodil.,locuz.usataconvarîsign.:intermodinamica,èsinon.divarianza,perindicareilnumerodeiparametricaraSerisQcichesipossonofarvariaresenzaturbarel’equilibriodiunsistemaequindisenzacambiareilnumeroelanaturadellefasipresenQ;inmeccanica,indicailnumerodeiparametriessenzialieindipendenQaRaindividuareleposizionidiunsistemarigido,diunpuntomateriale,ecc.,cheequivalealnumeroditraslazioniorotazioniindipendenQacuipossonoesserericondoRimovimenQcheilsistemaoilpuntomaterialesonoliberidieffeSuare(daQivincolicuisonosoSoposQ);instaQsQca,inunadistribuzionedifrequenze,indicailnumerodegliscarQdallamediaindipendenQtraloro,cioèilnumerototaledegliscarQmenouno.L.asinto5cadiunateoriaèlaproprietàcheessahadidiventareunateorialibera,cioèsenzainterazioni,percerQvalorilimitedideterminategrandezze,peres.pergrandienergie.
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