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PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA (P.T.O.F) PERIL PRIMO CICLO DELL’ ASSOCIAZIONE per la PEDAGOGIA STEINERIANA “MICHAEL” * SCUOLA DI TREVISO TRIENNIO 2019/2022 * Associazione Veneto Waldorf Federazione delle Scuole Steiner-Waldorf in Italia 2

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PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA(P.T.O.F)

PERIL PRIMO CICLO DELL’ASSOCIAZIONE per la PEDAGOGIA STEINERIANA “MICHAEL”

*

SCUOLA DI TREVISO

TRIENNIO 2019/2022*

Associazione Veneto Waldorf Federazione delle Scuole Steiner-Waldorf in Italia

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SOMMARIO

Introduzione al Progetto Educativo d’Istituto

Cenni sulla Pedagogia Steineriana- aspetto antropologico-antroposofia- aspetto antropologico ed elementi di pedagogia

Elementi Didattici Generali- il piano di studi in relazione allo sviluppo del bambino-il piano di studi come strumento educativo

Monte ore annuale e Orario settimanale

Riassunto per tappa evolutiva

Indicazioni programmatiche generaliScuola dell’Infanzia:- area linguistico-artistico-espressiva- corpo-movimento-sport- area storico-geografica- area matematico-scientifico-tecnologicaScuola Primaria e Secondaria di Primo grado:- area linguistico-artistico-espressiva- area storico-geografica- area matematico-scientifico-tecnologica

Progetti didattici migliorativi dell’Offerta Formativa d’Istituto

Regolamento Scolastico Interno

Valutazione del Comportamento/Condotta

Aspetti gestionali- la struttura della scuola Steiner-Waldorf di Treviso- organi

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PROGETTO EDUCATIVO D'ISTITUTO

INTRODUZIONE

La figura di Rudolf Steiner Rudolf Steiner, fondatore dell'antroposofia, nacque nel1861 a Kraljevec nel territorio dell’Impero austro-ungarico. Frequentò l’IstitutoTecnico a Wiener Neustadt, si trasferì a Vienna dove frequentò l’Università(Matematica, Scienze Naturali, Filosofia e Letteratura). In questo periodo ebbeimportanti esperienze pratiche nel campo della pedagogia anche terapeutica, chefurono i germi di ciò che negli anni ’20 diventò la pedagogia Steiner-Waldorf.Ancora studente si mise in luce curando gli scritti scientifici di Goethe. Dal 1890al 1897 collaborò all'Archivio di Goethe e Schiller a Weimar. Dal 1902 ebbe una più intensa attivitàcome scrittore e conferenziere, prima nell'ambito della Società Teosofica e poi di quellaAntroposofica, da lui fondata nel 1913. Oltre ad una trentina di opere scritte di carattere filosofico eantroposofico, sono rimasti i testi stenografati di quasi 6000 conferenze sui più diversi rami delsapere (pedagogia, medicina, agricoltura, architettura, arti, ecc.).Morì nel 1925 a Dornach (Svizzera) dove aveva edificato, prima in legno e poi in cemento, ilGoetheanum, centro di ricerca e di attività scientifiche e artistiche fondate sull'antroposofia.

Cenni sulla storia del movimento Waldorf nel mondo

Il movimento pedagogico steineriano ha avuto inizio nel 1919 a Stoccarda con la fondazionedella prima scuola Waldorf per volontà dell’industriale Emil Molt, proprietario della fabbrica di si-garette Waldorf Astoria.

Gli anni del primo conflitto mondiale avevano portato nuovi impulsi economici e sociali el’educazione fu una delle aree in cui venne sentita più fortemente la necessità di rinnovamento.

Il signor Molt, desideroso di realizzare una scuola di tipo nuovo per i figli dei suoi dipendenti,si rivolse a Rudolf Steiner: egli aveva affrontato in precedenza i temi dell’educazione; accettòl’incarico ed organizzò l’intera scuola. Per spiegare la sua pedagogia e preparare le persone da luiscelte, esordì con un triplo ciclo di conferenze tenute tra il 21 agosto e il 5 settembre 1919.

Da questa prima Libera Scuola Waldorf partì il movimento per il rinnovamento pedagogiconoto sotto questo nome: esso divenne il propulsore per la fondazione di numerose altre scuole, dap-prima in Germania, Svizzera, Olanda, Austria, Inghilterra, nei Paesi Scandinavi; successivamente, efino ai giorni nostri, si diffuse in altri stati europei, negli Stati Uniti d'America, in Argentina, Brasi-le, Sudafrica e nel resto del mondo.

Ad un iniziale periodo di sviluppo (dal 1925, anno della morte di Rudolf Steiner), seguironoanni difficili per l'intolleranza verso forme libertarie in ambito culturale e sociale del regime nazio-nalsocialista tedesco. Il movimento pedagogico Waldorf rimase vivo, sopito nell'ombra, durante laseconda guerra mondiale e riprese la sua diffusione nell'area germanica alla fine del conflitto. Intempi recenti, la caduta del muro di Berlino consente al movimento Waldorf di affermarsi anchenell'Europa dell'Est.

Negli ultimi dieci anni, alunni in tutti i continenti e di tutte le culture del mondo frequentanorealtà scolastiche che adottano la pedagogia Steiner-Waldorf. A differenza di altre iniziative educati-ve a livello globale che cercano di esportare modelli culturali occidentali, questa pedagogia si dimo-stra davvero universale, capace di essere rielaborata e applicata con successo nel rispetto di qualsia-si contesto sociale e religioso.

Esistono iniziative Waldorf nei posti più disagiati della terra: nelle favelas delle grandi cittàsudamericane e nelle townships del Sudafrica, in terre dilaniate da guerre civili o inter-etniche comeSierra Leone, Uganda, Israele, Libano, in aree destabilizzate da disordini politici come Colombia,Cecenia. Sempre più numerose sono le scuole Steiner-Waldorf in paesi di religioni e impostazionipolitiche diverse: in Egitto, India, Cina, Nepal, Thailandia, Corea, per menzionarne alcuni.

Oggi le scuole dell’infanzia Steiner-Waldorf nel mondo sono milleseicento e le scuole più dimille, con una popolazione scolastica che supera il milione di allievi. Questo rapido aumento, del

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500% in un ventennio, è sorprendente se si pensa agli ostacoli di ogni genere che occorre superareper realizzare scuole di questo tipo ed alle difficoltà che il personale insegnante incontra per potersiqualificare in una metodologia del tutto particolare.

Per sostenere la diffusione della pedagogia Steiner-Waldorf e la fondazione di tante nuoverealtà scolastiche, per tutelarne l’identità, sono sorti vari organismi internazionali, tra cui “DieFreunde der Erziehungskunst” (Gli amici dell’arte dell’educazione). Questa Fondazione, con sede aBerlino, si interessa direttamente delle iniziative in tutto il mondo: da anni organizza scambi cultu-rali e progetti di volontariato. In collaborazione con l’UNESCO, ha creato un’equipe medico-peda-gogica di pronto intervento nelle zone di emergenza bellica per il recupero psico-fisico dei bambiniesposti alle sofferenze della guerra. Di recente il governo tedesco ha avviato un imponente progettodi servizio civile, volontariato e scambio internazionale per i giovani; per la realizzazione di questoprogetto si è appoggiato all’esperienza e alla comprovata capacità organizzativa della fondazione“Die Freunde der Erziehungskunst”.

A livello europeo opera un organismo di coordinamento tra le federazioni nazionali dellescuole Steiner-Waldorf: lo European Council for Steiner-Waldorf Education. Attualmente rappre-senta le scuole Steiner- Waldorf in 22 paesi del continente. Ha sede in Inghilterra e un ufficio a Bru-xelles, le cui attività comprendono la presenza attiva in diversi gruppi di lavoro e piattaforme diconsulenza per la Commissione Europea. Inoltre, lo ECSWE è chiamato a dare il suo apporto a con-ferenze, convegni e commissioni di ricerca pedagogica internazionali, istituiti dall’UE, dall’UNE-SCO o altri enti riconosciuti a livello mondiale. Lo ECSWE si adopera presso i governi nazionali ele istituzioni locali affinché vengano rese più attuali le politiche educative, in modo che si realizzi ladirettiva europea per il pluralismo dell’offerta formativa in Europa, facilitando il pieno riconosci-mento dei diversi indirizzi pedagogici.

Cenni sulla storia del movimento Waldorf in Italia

In Italia la prima scuola Waldorf fu fondata a Milano alla fine degli anni ’40. Oggi consta diuna scuola dell’infanzia, una scuola del primo ciclo e due indirizzi di scuola superiore: un LiceoScientifico Sperimentale e un Istituto d’Arte. Negli anni ’70 nacquero altre due scuole, a Roma e aMestre (oggi ad Oriago di Mira, VE). Un impulso successivo, all’inizio degli anni ’90, portò allafondazione di diverse scuole sul territorio nazionale: Como, Cittadella (PD), Torino, Sagrado (GO),Trento, Palermo, Gorizia, Manduria (TA), Merano (BZ), Bologna, Padova, una seconda scuola aMilano, quindi Conegliano, Treviso. Attualmente sono attive in Italia circa 65 scuole dell’infanzia,di cui 4 riservate a bambini con meno di tre anni, 30 scuole del primo ciclo e 2 scuole superiori. Glialunni sono circa 4000 e gli insegnanti intorno a 500. Gli insegnanti provvedono alla loro formazio-ne frequentando corsi biennali o triennali: due di essi sono accreditati presso il MPI come soggettiche offrono formazione per il personale della scuola.

Nel 1992 fu fondata la Federazione delle Scuole Steiner-Waldorf in Italia con il compito dicoordinare il movimento delle scuole, di tutelarne l’identità, di sostenere la diffusione della pedago-gia Steiner-Waldorf e di fungere come interlocutore diretto delle istituzioni nazionali.

In concomitanza con la maggiore autonomia concessa dal ministero centrale agli Uffici Scola-stici Regionali, le associazioni per la pedagogia Steiner-Waldorf nel Veneto decidono di costituirsiinterlocutore unico, riconoscibile ed autorevole sul territorio. Le scuole di Padova, Cittadella, Cone-gliano, Oriago, Treviso, Verona e Montecchio si uniscono in una associazione regionale, l’Associa-zione Veneto Steiner-Waldorf, che si incontra periodicamente per lavorare su temi di comune inte-resse.

Seguendo questa iniziativa, anche le scuole di altre regioni d’Italia stanno avviando nuoveforme di collaborazione ed aggregazione.

La Scuola Michael di Treviso: breve storia e relazione con il territorio

Nel 1982 un gruppo di persone, condividendo l'impulso antroposofico, decise di far fiorireuna iniziativa collettiva: nacque così, nel 1986, la Cooperativa “La Spiga D’Oro”. In seguito, questogruppo decise di fondare un Asilo Waldorf: così, nel 1991 fu fondata l’Associazione Pedagogica

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Steineriana Michael e nel Gennaio 1992 a Fontane di Villorba (TV), venne formata la prima classedi Infanzia.

Per molti anni, i soci fondatori, i genitori ed i maestri nutrirono il desiderio di farestendere il percorso pedagogico iniziato nella scuola d’Infanzia. Nel 2002, un gruppo di 18bambini prossimi alla maturità scolare fu talmente unito e coeso che portò alla comunità leforze necessarie affinché tutti si mobilitassero. Si avviò un lavoro che coinvolgeva i Genitori, ilCollegio dei Maestri e gli Amministratori (CDA). Ognuno di loro contribuendo in vari modi,economicamente, manualmente, emotivamente e spiritualmente, in unione alla Spiga d'oro cheoffrì con un generoso finanziamento, diede vita alla prima classe elementare. La Provincia diTreviso concesse in comodato d’uso i locali di Fiera; iniziò la fase progettuale e, a contrattofirmato, consegnate le chiavi, nacque la Scuola “Michael” formata dalla scuola d’infanziaparitaria e la scuola elementare (in pianificazione di diventare paritaria). Nell’anno 2007, vennedeciso di estendere il cammino scolastico alla scuola secondaria (media); i genitori della scuolaresero attuabile questa decisione finanziando il progetto con le proprie donazioni e il lavorovolontario. Ancora oggi la Spiga D’Oro continua ad effettuare notevoli donazioni a sostegnodell'Associazione Michael. Nell’anno scolastico 2008/2009, preceduta dalla ristrutturazione dilocali attigui, iniziò la prima classe sesta.

La fondazione di una scuola a Treviso, nonostante la vicinanza alle realtà storiche di Oriago,Conegliano e Cittadella consente la naturale prosecuzione del percorso scolastico per i bambinifrequentanti la scuola d'infanzia; soddisfa la richiesta sempre crescente di genitori del territorio chesi avvicinano alla pedagogia Waldorf ritenendola il cammino educativo, pedagogico e didattico piùadeguato ai propri figli.

Gli alunni provengono dalla città e dai comuni limitrofi, costituendo un insieme territorial-mente eterogeneo: non è una scuola di quartiere.

La scuola Michael, così come le scuole Waldorf in ogni angolo del pianeta, fin dalle origini, sicaratterizza per non essere una scuola elitaria, per essere aperta a tutti senza distinzione economi-che, sociali e culturali.

L’associazione ha svolto in questi anni una continua attività culturale rivolta a tutti i cittadini,soci e non soci, consistente in diverse conferenze su temi pedagogici, rappresentazioni teatrali edeuritmiche, concerti, corsi di pittura, di euritmia, feste legate alle stagioni, piccoli spettacoli di «tea-tro di marionette», corsi di artigianato, corsi di cucito per realizzare bambole di stoffa, corso per co-struire strumenti musicali adatti all’attività pedagogica, gruppi corali serali aperti a tutti.

CENNI SULLA PEDAGOGIA STEINERIANA

Aspetto antropologico-antroposofia

Alla base della pedagogia Steiner-Waldorf vi sono un’antropologia e una psicologia evolutiva,così come contenute nel testo base “Antropologia generale” di Rudolf Steiner (1919).

La pedagogia Steiner-Waldorf parte dalla premessa che ogni essere umano è composto di cor-po, anima e spirito. L’essere umano è cittadino di tre mondi: con il suo corpo appartiene al mondofisico, direttamente percepibile attraverso i sensi; con la sua anima, costruisce un mondo interiorefatto di esperienze personali, che gli permette di relazionarsi con il mondo esterno e che si esprimesotto forma di pensiero, sentimento e volontà; attraverso lo spirito o l’Io, il mondo si rivela all’indi-viduo nella sua natura reale e completa. Il processo di evoluzione e di individualizzazione di ognisingolo uomo tende a rimuovere gli ostacoli che lo spirito individuale, l’Io, incontra durante la for-mazione del proprio contenitore fisico che gli consenta di vivere, di sperimentare il mondo ed espri-mere il vero sé.

Tutto lo sviluppo umano può essere visto come l’interazione tra il nucleo spirituale, che vuoleesprimersi appieno e l’organismo ereditato, che deve essere individualizzato. Il corpo deve primadiventare una casa per l’anima e per lo spirito, con porte e finestre aperte sul mondo; poi dovrà di-ventare il mezzo attraverso il quale l’individuo si rapporta con il mondo, all’interno di un contesto

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sociale, culturale e ambientale. La nostra pedagogia si propone il compito di rafforzare l’Io, il nucleo spirituale di ogni indivi-

duo; di facilitare la sua incarnazione nell’organismo fisico, nei suoi ritmi e nei suoi processi; di aiu-tare a sviluppare facoltà con cui esprimere se stesso; di coltivare sane relazioni con il mondo e le al-tre persone in modo socialmente fruttuoso. Il lavoro dell’educatore va in due direzioni opposte: daun lato, sostiene l’incarnazione dell’Io dell’allievo; dall’altro, stimola le competenze che permetta-no all’essere umano in divenire di collegarsi alle realtà spirituali, in un percorso che l'individuo saràcapace di guidare sempre più responsabilmente in prima persona.

Partendo però dal presupposto che, come Rudolf Steiner afferma, l’educazione è, in ogni etàdella vita, autoeducazione, l’insegnante si pone essenzialmente come facilitatore di questo processo,offrendo per quanto possibile l’ambiente migliore perché ciò possa avvenire. Può fare questo al me-glio se conosce profondamente l’essere umano nelle sue parti costitutive e le leggi che ne regolanolo sviluppo.

Aspetto antropologico ed elementi di pedagogia

La pedagogia Steiner-Waldorf riconosce tre fondamentali fasi di sviluppo, o settenni, nellequali l’educatore ricopre, pur in maniera differenziata, un ruolo fondamentale: dalla nascita a 7 anni,il periodo prescolastico; da 7 a 14 anni, quello del ciclo I-VIII; da 14 a 21 anni, quello principal-mente della scuola superiore. Ognuna di queste fasi presenta significative e specifiche caratteristi-che nella maturazione fisica, psicologica e spirituale dell’essere umano.

Nel I settennio il bambino impara principalmente attraverso l’imitazione ed il gioco; assorbe efa proprie le esperienze fatte in modo inconscio, non essendo ancora in grado di discriminare e didifendersi: sensazioni, stimoli di varia natura, parole, penetrano nella sua interiorità, plasmandolofin nel suo intimo. Ciò che educa e forma il bambino, lasciando una profonda traccia nel suo lin-guaggio, nei suoi sentimenti, nel suo modo di pensare e di agire, sono il gesto esteriore e l’atteggia-mento interiore delle persone che lo circondano. E' fondamentale creare un ambiente sicuro, amore-vole e strutturato in cui il bambino svolga le attività in un contesto pieno di significato, in cui possastabilire buone abitudini di comportamento, quali la memoria, la devozione, l’ordine, l’ascolto e ilgodimento del mondo naturale.

A questa età il gioco è un’attività seria e vitale; attraverso di esso si coltivano doti di creativi-tà, immaginazione ed iniziativa. Particolare importanza viene inoltre data alle attività ed esperienzeche permettono ai bambini di sviluppare le proprie facoltà sensoriali, favorendo una sana percezionedi sé e del mondo circostante, qualità fondamentali per ogni futuro apprendimento. Le esperienzevisive, sonore, olfattive, tattili, di movimento, di linguaggio portate con calore e gioiosa vitalità, ac-compagnano un sano processo di crescita. Talvolta al momento del passaggio alla scuola primaria, il bambino, pur risultando pronto dal puntodi vista cognitivo, non ha ancora sviluppato le capacità socio-affettive e le forze fisiche che lomettano in grado di affrontare la quotidianità dell’impegno scolastico; pertanto il Collegio degliinsegnanti, in stretta collaborazione con il medico scolastico e l’appoggio dei genitori, può esserechiamato a valutarne la maturità scolare, esprimendo parere decisionale.Nel tempo poi avviene un monitoraggio del percorso scolastico generale di ogni alunno perverificare l’esattezza della valutazione iniziale.

Ciò che nel bambino piccolo si fondava sull’imitazione, nel II settennio, si trasforma in unosperimentare interiore. Le forze d’imitazione, date dalla natura, svaniscono; la direzione viene oradata da ciò che descrive, pensa e insegna una personalità amata, un’autorità riconosciuta dal bambi-no; questa autorità è il punto di riferimento dell’apprendimento fino alla pubertà. Il bambino in etàscolare presume che il mondo possa essere esplorato, sperimentato e scoperto; vuole sapere che ilmondo è interessante, bello ed ordinato all’interno di un tutto integrato.

È compito dell’insegnante quello di aprire agli allievi le porte al mondo, non in modo intellet-tuale, ma attraverso il sentimento e la volontà, di accompagnare il bambino in un percorso creativoche lo porti a “vivere” i processi dell’apprendimento e creare abilità e consapevolezze. Ne risulta uninsegnamento “artistico”: l’educatore cerca di fare del suo lavoro “un’opera d’arte”, organizza arti-sticamente gli spazi, i tempi e i ritmi del suo insegnamento, ricerca, nel suo operare quotidiano, le

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intuizioni che gli permettano di fare la cosa giusta al momento giusto. Il momento didattico deve accompagnare il bambino prima e il ragazzo poi in un processo che

coniuga scienza ed arte: il mondo viene presentato per immagini, rintracciando i fili che colleganole cose tra loro e all’uomo stesso, ritrovando ciò che le cose e gli esseri sono ed esprimono prima divenire catalogati, definiti, analizzati; solo in un secondo tempo si arriva alla sistematizzazionescientifica.

L’atteggiamento artistico riveste pertanto un ruolo fondamentale in tutto il ciclo I-VIII; è qual-cosa di più di una semplice aggiunta di attività musicali, recitative, pittoriche, di modellaggio, discultura, di euritmia, ampiamente presenti nel curricolo. Tutte queste attività, assieme a quelle ma-nuali, sviluppano infatti nel tempo qualità che prevengono il rischio di un precoce indurimento, diun’anticipata cessazione della creatività, di una diminuzione delle forze complessive del giovane inun’età successiva, come invece può risultare da un apprendimento legato prevalentemente allo stru-mento del pensiero.

Mentre il bambino piccolo imita l’attività interiore ed esteriore dell’insegnante in modo noncosciente, lo scolaro deve imparare ad imparare dall’insegnante. Il maggior vantaggio di avere uninsegnante di classe ed un gruppo di insegnanti di materia per molti anni durante questo periodoscolastico è proprio quello di poter sperimentare progressivamente come gli adulti interpretino ilmondo, mostrando come entrarvi. Nelle prime classi questo è un processo condotto principalmentedal maestro; a mano a mano che gli allievi crescono, si intensifica l’attività propria, guidata autono-mamente. L’intervento dell’insegnante in classe si riduce, aumenta invece la sua preparazione.

Con la pubertà, alle soglie del III settennio, si ha un ulteriore importante cambiamentonell’essere umano. Le capacità del pensiero logico, del ragionamento astratto e del giudizio indivi-dualizzato si manifestano ora sempre più prepotentemente e possono diventare il principale mezzoper il proseguimento dell’educazione. Va stimolata e sviluppata la fantasia del ragazzo e della ragaz-za, che dovrebbe compenetrare continuamente la nascente forza di giudizio. La ricerca di un armo-nico rapporto tra la forza di fantasia e le facoltà dell’intelletto, è alla base del progetto pedagogicoSteiner-Waldorf.

I ragazzi e le ragazze cominciano a porsi delle domande sul loro inserimento nel mondo e vo-gliono conoscerlo anche nei suoi aspetti più pratici e concreti. I loro percorsi evolutivi si differen-ziano fortemente, e all’educatore viene posto il compito di presentare la stessa materia così che pos-sa nutrire gli uni e gli altri.

Atteggiamento dell'insegnante nei settenni

Nella scuola dell’infanzia l’attività dell’insegnante consiste anche nell’accurata preparazionedell’ambiente in cui il bambino è accolto: la continua attività è soprattutto di carattere interiore. Siesplica coltivando un’attenzione calma e premurosa, che comprenda anche il giusto tono di voce e igiusti gesti, in modo tale che il bambino possa sentirsi sicuro e libero di esprimersi. La presenzadell’insegnante come sostegno e la sua prontezza di spirito sono ciò di cui il bambino piccolo ha piùbisogno.

Nel secondo settennio scolastico, l'attività interiore dell’insegnante è quella di collegarsi inmodo forte e vivente con le materie che insegna: egli non deve solamente conoscerle, ma renderleparte di se stesso. Deve immergersi nella disciplina a tal punto, da ottenere un collegamento perso-nale con essa. L’insegnante prepara la conoscenza e presenta esperienze che stimolano l’attività in-teriore e l’interesse degli allievi: l’esperienza diventa cosciente attraverso la discussione, il richia-mo, la relazione e la formazione di concetti. Questa è la base della sua autorità.

Nel terzo settennio, il rapporto tra alunno e insegnante, improntato sul senso di una naturaleautorevolezza, si trasforma: l’insegnante assume una posizione meno preminente, il numero dei do-centi cresce e l’alunno inizia a coltivare rapporti con più persone di riferimento; vuole avvicinare aigiovani il contenuto oggettivo del mondo, osservato nella sua rigorosa obiettività, senza trascurarel’aspetto ideale per il quale vanno sviluppate le qualità dell’entusiasmo e della fantasia.

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“Finalità educative” La pedagogia steineriana, fondata sulla conoscenza dell'essere umano sviluppata da Rudolf

Steiner nella sua letteratura, lavora ad un'armonizzazione del bambino, come uomo in divenire, nel-le sue tre parti costitutive: corpo, anima e spirito. Questa armonizzazione è favorita, nei diversi mo-menti di crescita, da un piano di studi, elaborato da Rudolf Steiner, per seguire il bambino nei suoidiversi stadi evolutivi stimolando importanti esperienze di sviluppo.

La pedagogia steineriana punta sullo sviluppo dell’autonomia personale e cerca la sintesi dellesingole acquisizioni in reali “competenze”, in linea con le più moderne concezioni educative. Infattiquesto indirizzo pedagogico avendo alle spalle quasi un secolo di esperienza in numerosi paesi conrisultati sempre apprezzabili, ha anticipato esperienze che nell’attuale sistema scolastico emergonocome esigenze educative: l’insegnamento di due lingue straniere fin dalla prima classe elementare,l’importanza attribuita alle materie artistiche e pratiche, le valutazioni arricchite da approfonditeanalisi sulla personalità dell’allievo, la continuità didattica fra scuole di diverso grado (Infanzia -Primaria - Secondaria di Primo Grado)

"Favorire la crescita sana e armoniosa di ogni bambino”.Il piano di studi delle scuole Steiner-Waldorf presuppone ed individua un ritmo nello sviluppo

dell’essere umano che, in accordo con molti altri pedagogisti contemporanei, diviene guida per ladeterminazione del momento più idoneo in cui situare ogni proposta didattica.

Lo sviluppo armonico del bambino quale centro di ogni attività didattica, inoltre, non può es-sere conseguito se non tenendo conto dell’integrità della persona negli aspetti legati al corpo,all’anima e allo spirito, vale a dire nelle funzioni relative alle sfere motoria, affettiva e cognitiva. Leattività proposte vengono quindi indirizzate ai tre diversi ambiti in modo ritmico ed equilibrato inquanto l’insegnante ha il compito di aiutare il bambino, e poi il ragazzo, nell’armonioso sviluppo ditutti i suoi elementi costitutivi nonché di favorirne la crescita cercando di rimuovere difficoltà edostacoli.

“Sostenere la realizzazione delle potenzialità e la valorizzazione dei talenti di ogni bambino”.Ogni bambino porta con sé predisposizioni e talenti specifici: compito dell’insegnante è favo-

rirne l’autonomo sviluppo creando le condizioni affinché possano esplicarsi. L’insegnante è chiama-to a modulare il piano di studi generale in funzione di ogni singola individualità, in un ambito disana socialità in classe. Ciò presuppone che egli sia in possesso di una formazione duttile e artisticache gli consenta di entrare in profonda empatia con i singoli allievi e di agire senza rigidità, svilup-pando capacità di individuazione e di comprensione delle necessità di ognuno.

La preparazione iniziata nei seminari di formazione, che continua come processo vivente at-traverso lo studio e l’approfondimento collegiale, rende possibile ad ogni insegnante coltivare que-ste qualità.

“Sviluppare curiosità, interesse e amore per il mondo. Imparare ad imparare dalla vita”.Centrale nella formazione dell’insegnante delle scuole Steiner-Waldorf è la consapevolezza

che tutto il percorso dalla prima all’ottava classe è finalizzato ad avvicinare l’alunno alla compren-sione della realtà che lo circonda e a fornirgli gli strumenti per imparare dalla vita.

Il mondo viene presentato al bambino attraverso immagini ed esperienze adeguate all’età disviluppo, tali da suscitare in lui entusiasmo e meraviglia per tutto ciò che esiste. L’insegnante, man-tenendo vivo “l’interesse per la scoperta” e il "senso per la domanda " potrà permettere all’alunno disviluppare quelle abilità che consentono e favoriscono l'essere attivo nei propri processi di appren-dimento che attingono non solo alle materie ma anche dalla vita stessa.

“Accompagnare lo sviluppo di individualità autonome e libere da condizionamenti che sappianomettere i propri talenti al servizio della società”.

Lo sviluppo delle capacità di apprendimento, l’interesse per il mondo, la condivisione delleesperienze in classe, sono il terreno adatto a favorire l’educazione alla socialità di ogni alunno. Ibambini imparano da e con gli altri a condividere esperienze in un ambiente non competitivo ed ete-

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rogeneo, sviluppando capacità di collaborazione e imparando ad apprezzare il contributo di ognuno.Ciò è reso possibile dalla pratica di un metodo di lavoro che porti tutta la classe insieme verso

la conquista di nuove abilità; dalla valorizzazione di discipline e attività socializzanti quali la musi-ca, coro-orchestra, la drammatizzazione e la recitazione; da un Sistema di Valutazione che considerail processo educativo del singolo allievo proiettato in settenni di sviluppo temporale e che esprimel’apprezzamento per le capacità e gli sforzi di ognuno.

“Ricercare il risveglio verso il mondo e i compiti che questo richiede”.La prassi educativa della pedagogia Steiner-Waldorf, che mira a sviluppare le capacità intel-

lettuali curando allo stesso tempo le forze creative e la formazione del carattere, si propone di con-durre l’adolescente all’acquisizione di una serie di abilità: scoprire la propria personalità; rinvigorirela capacità di giudizio e di discernimento; coltivare una volontà basata sulla conoscenza; attivare ca-pacità che rendano l’individuo creativo e flessibile anche in campi diversi da quelli scolastici.

Il fine ultimo consiste nel perseguire e favorire la competenza sociale, smussando le tendenzeegoistiche presente in ogni individuo.

ELEMENTI DIDATTICI GENERALI Una scuola laica

La libertà è un elemento essenziale per la vita di una scuola steineriana, sia per dare spazioall’elemento creativo, sia perché la meta più alta è quella di preparare gli allievi alla grande conqui-sta della propria libertà.

La nostra scuola quindi non vuole orientare gli allievi ad alcuna concezione del mondo, ma siprefigge il compito di risvegliare le forze esistenti nel giovane individuo, affinché egli possa, in se-guito, liberamente compiere le proprie scelte.. È intendimento di questa pedagogia favorire un pro-cesso di crescita che permetta ad ognuno di esprimere pienamente se stesso e nel contempo di inse-rirsi nel mondo in modo tale da essere utile a sé e agli altri.

Il piano di studi in relazione allo sviluppo del bambino

La pedagogia Steiner-Waldorf tiene in alta considerazione le tappe di sviluppo fisico-emotivodell'alunno e programma le attività didattiche in relazione alla maturità specifica di ogni classe. Ma-terie come la storia e la geografia, ad esempio, vengono realmente comprese solo quando il bambi-no ha una piena percezione spazio-temporale (9-10 anni).

Se i contenuti delle varie aree disciplinari vengono portati in anticipo, rispetto allo sviluppodell'alunno, anziché far nascere in lui forze di entusiasmo e partecipazione spontanea, possono crea-re difficoltà di comprensione, disagio o semplicemente non essere interiorizzate. Viceversa, se icontenuti vengono percepiti dall’alunno come troppo infantili e lo impegnano troppo poco, egli puòpalesare la sua insoddisfazione sotto forma di apatia o disturbo disciplinare.

I contenuti delle varie aree disciplinari, in particolar modo quelli che richiedono capacità diastrazione, vengono trasformati creativamente dai maestri e portati agli alunni in forma immagina-tiva-artistica, in modo che siano anche il più possibile vicini alla realtà concreta e vissuta dai bambi-ni stessi.

Per gli alunni delle classi più alte diventa particolarmente importante il tipo di approccioall'area scientifica (geologia, astronomia, fisica e chimica): ogni materia viene vissuta in modo spe-rimentale e solo successivamente teorico. Il processo di apprendimento consiste in un percorso disperimentazione, analisi, sintesi, che conduca l’alunno a giungere autonomamente alle conclusioni,alle leggi.

Il piano di studi come strumento educativo

Tutto l'insegnamento ha sullo sfondo l'educazione alla socialità: si gettano le basi per le buoneabitudini, si insegnano la cura e il rispetto per le cose, per le persone e per le attività vissute in clas -

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se.

In particolare, alcune materie educano il bambino alla percezione e all'ascolto (euritmia, musi-ca e pittura), altre aiutano il bambino a sviluppare il suo senso del movimento, dell'equilibrio e lapercezione dello spazio (disegno di forme, geometria, ginnastica, euritmia).

Agli alunni più grandi vengono riservate attività specifiche che possano avvicinarli alla com-prensione della società contemporanea e suscitare interesse e apertura verso il mondo.

Insegnante unico di riferimento

Nella scuola steineriana si cerca di garantire la presenza di un insegnante di riferimento co-stante per tutti gli otto anni della scuola primaria e secondaria di primo grado (tutor); egli sarà agliocchi del bambino, fino all’adolescenza, il fulcro attorno a cui si snoda tutta l’attività didattica e pe-dagogica della classe. In tal modo l’insegnante avrà modo di accompagnare l’alunno nelle varie fasidella crescita e di imparare a conoscerlo.

Insegnamento a “epoche”

L'insegnamento delle discipline di base viene impartito a periodi chiamati “epoche”: fin dallaprima classe della scuola primaria, le discipline principali vengono proposte dall'insegnante di clas-se una per volta, nelle prime due ore della mattinata, per un tempo continuativo che va dalle tre allequattro-cinque settimane (epoca di scrittura, di calcolo, di storia, di geografia, di letteratura ecc.).

Evitando la frammentazione dell'insegnamento, si favorisce lo sviluppo della capacità di con-centrazione, la comprensione, l’approfondimento, l'acquisizione e la padronanza da parte dell'alun-no dei contenuti proposti. L’esperienza mostra che le nozioni già acquisite riemergono, anzi, dopoun periodo di riposo, con un livello di maturazione e di comprensione superiore a quanto prima con-seguito.

Inoltre, nell'ambito di ciascuna lezione, ogni disciplina è proposta in modo che siano svilup-pati l'aspetto operativo, quello affettivo-emozionale e quello cognitivo.

Dopo l'“epoca principale”, nella seconda parte della giornata si alternano tutti gli altri inse-gnamenti: lingue straniere, musica, euritmia, tecnologia ed artigianato, esercitazione di matematicaed italiano, ecc.. Le attività e i contenuti svolti in queste discipline si integrano, laddove possibile,con le tematiche trattate nell’epoca in corso.

Ambiente scolastico e materiali didattici

Gli ambienti e i materiali didattici, preparati dagli insegnanti e dai genitori, assumono un ca-rattere educativo, formativo e sociale.

Il materiale didattico è scelto e preparato con criteri atti a favorire anche lo sviluppo sensorioe la fine manualità. Partendo da materiali che appartengono alle esperienze manuali primariedell’uomo (lana, cera d’api), via via che gli alunni crescono si cimentano alla trasformazione direttadi materie (creta, legno, metalli, pietra) che richiedono sempre più forza ed abilità anche nell’uso diattrezzi specifici.

L'attiva partecipazione degli scolari viene sviluppata nella compilazione di appositi quaderno-ni, sotto la guida degli insegnanti, in cui confluiscono, anche in forma artistica, gli aspetti salientidell'insegnamento. L’attività di stendere i quadernoni stimola la volontà individuale e personalizzalo strumento di acquisizione delle conoscenze.

Negli ultimi anni del ciclo questi quaderni di classe sono arricchiti da dispense, testi e mate-riale bibliografico, opportunamente scelti per rendere gli alunni sempre più autonomi e responsabilinello studio.

Feste nella comunità scolastica

Molta importanza viene data, nella pedagogia Steiner-Waldorf, a tutte le occasioni di incontrodell’intera comunità scolastica: le feste stagionali e le recite teatrali, per citarne alcune. Inoltre, pe-

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riodicamente, le classi dalla I all’VIII propongono a tutti gli alunni della scuola rappresentazioni ar-tistiche di vario genere (musicali, recitative, ginniche, …) chiamate “feste del mese”, rendendolipartecipi del lavoro svolto nelle lezioni.

Tali incontri vogliono avere la funzione di sviluppare un sano senso sociale, creando nei pre-senti un vero interesse per l’attività e la creatività degli altri.

I più giovani, di fronte all’esibizione degli allievi più grandi, sono pieni di ammirazione e sen-tono che anche loro, un giorno, saranno in grado di fare altrettanto; i più grandi possono rivivereesperienze significative del passato.

Valutazione

Gli insegnanti instaurano con i genitori un rapporto di dialogo continuo riguardante il com-portamento e i progressi del bambino: non viene fornita una semplice valutazione di merito o di ren-dimento ma viene espressa una considerazione più generale dello sviluppo dell'allievo, in cui meritoe rendimento rappresentano uno sfondo. La valutazione è uno strumento che serve a monitorare iprogressi del singolo alunno rispetto a se stesso e non deriva dal confronto con gli altri alunni dellastessa classe.

Nei primi anni di scuola (classi I-II-III-IV), l'insegnante di riferimento prepara e consegna albambino una breve storia o una poesia che, con un linguaggio artistico, rispecchia metaforicamenteil suo carattere, i talenti, le qualità e fornisce piccoli suggerimenti e motivi di riflessione che lo aiu-tano a progredire.

Viene inoltre consegnato al solo genitore un documento di valutazione, contenente il prospettodei voti in decimi.

Il documento di valutazione si trasforma a partire dalla V^ classe, diventando analitico: ogniinsegnante della classe esprime un giudizio che, unito agli altri, offre la caratterizzazione dell’alun-no nella sua completezza e consente al ragazzo di prendere coscienza delle abilità acquisite e deinuovi traguardi da raggiungere.

Anche nelle classi dalla V all’VIII viene consegnato al solo genitore il prospetto dei voti indecimi.

Sostegno, accompagnamento e recupero

Nel caso in cui un alunno manifestasse la necessità, gli insegnanti di classe e di sostegno, inaccordo con il medico scolastico e con i genitori interessati, predispongono un'attività di sostegnoindividualizzato o in gruppo, in classe o fuori classe. Tale programma, denominato Piano educativopersonalizzato, prevede mete verificabili a breve, media e lunga scadenza.

Sono previsti, inoltre, interventi programmati di recupero, anche al di fuori delle ore di lezio-ne, che possano favorire una buona acquisizione e qualità delle competenze.

La formazione dell'educatore

La premessa di una scuola che ha tra le sue finalità principali l’educazione permanentedell’essere umano, è quella di un’approfondita preparazione degli insegnanti. A tale scopo sono sta-ti istituiti specifici corsi di formazione biennali o triennali che abilitano all’insegnamento nellescuole Steiner-Waldorf in tutto il mondo. In tali corsi è previsto lo studio dell’antropologia antropo-sofica di R. Steiner, come base della pedagogia, della didattica e della metodologia di insegnamentonelle varie fasi evolutive. Si approfondiscono i contenuti del Piano di Studi, la didattica e le tecni-che della buona pratica d’insegnamento. Parte integrante dei corsi sono l’approfondimento delle at-tività artistiche e manuali, nonché periodi di tirocinio presso scuole Steiner-Waldorf in Italia eall'estero.

In Italia sono presenti diversi corsi di formazione riconosciuti dalla Federazione delle ScuoleSteiner-Waldorf, di cui tre riconosciuti come Enti Formatori accreditati presso il Ministerodell’Istruzione.

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Alla formazione iniziale segue un costante lavoro di ricerca ed aggiornamento gestito daglistessi centri di formazione, dalle associazioni nazionali competenti e dalle singole scuole.

Nei corsi di formazione viene dato ai futuri docenti l’impulso all’autoeducazione, nella con-vinzione che educare presuppone un esercizio continuo di autoeducazione da parte dell’adulto.Grande importanza riveste per l’insegnante la pratica di riflessione sul proprio operato, in modo dapoter rimodellare opportunamente l’intervento verso l’intera classe e verso il singolo alunno: quan-do onestà interiore e autenticità traspaiono nell'operare di un insegnante, queste qualità si imprimo-no come germe nell’animo degli alunni.

Autovalutazione di istituto

Gli individui che, ai nostri giorni, danno vita ad una scuola Steiner-Waldorf si fanno carico diuna responsabilità personale: le scelte operate, le decisioni e le azioni organizzative ed educative in-traprese nascono ispirate dall'identità dell'istituto scolastico, così come esplicata nel progetto educa-tivo, dalla consapevolezza che le famiglie affidano alla scuola i loro figli, dall'appartenenza ad uncontesto socio-culturale ben definito. Sono difficilmente applicabili modelli di monitoraggio stan-dardizzati quali i questionari basati su griglie valutative.

Nella Scuola Steiner-Waldorf la valutazione è un processo basato sostanzialmente sulla retro-spettiva, sul confronto, sulla verifica delle conseguenze: è un processo continuo, dinamico.

Nell’ambito pedagogico-didattico, di cui è responsabile il Collegio degli insegnanti, il proces-so valutativo è utile per verificare ed eventualmente rettificare l’azione del singolo insegnante o delcollegio stesso.

A titolo esplicativo e non esaustivo, annotiamo alcuni strumenti, momenti e gruppi di lavoroche portano a realizzazione il processo di autovalutazione dell’Istituto: "accompagnamento" per i nuovi insegnanti e tutoraggio; osservazione delle classi da parte di docen-ti esterni appartenenti alla pedagogia Waldorf; regolari momenti di retrospettiva del singolo inse-gnante e dell’insegnamento all’interno dei Consigli di Classe e del Collegio degli Insegnanti; for-mazione gruppi di materia (es. lingue straniere), in verticale e in orizzontale con docenti Waldorf dialtre città; partecipazione Convegni Nazionali con scambi e confronto sulla didattica delle singolediscipline; colloquio pedagogico (osservazione collegiale del percorso evolutivo di singoli allievicon relativa verifica dell’efficacia degli interventi programmati); retrospettiva esperienza degli esa-mi a fine ciclo scolastico; monitoraggio nel tempo del percorso degli ex alunni, da attivare a fine ci-clo; valutazione, attuazione e aggiornamento del Piano Offerta Formativa anche attraverso il con-fronto con il Gruppo di Lavoro nazionale; retrospettiva degli incarichi extra-insegnamento, dellapartecipazione ai gruppi di lavoro interni e dei rapporti tra gli organi della comunità scolastica.

Per l’ambito organizzativo-gestionale il Collegio Docenti, il Consiglio di Amministrazione ei rappresentanti dell'Associazione Genitori possono adottare il processo di retrospettiva per la verifi-ca periodica e finale dei risultati raggiunti grazie al lavoro insieme. A titolo esplicativo, elenchiamoalcuni temi di retrospettiva: gli obiettivi e la direzione di sviluppo della scuola, le deleghe, le varieforme organizzative, le iniziative intraprese, le decisione importanti.

Nell’ambito gestionale-economico, in senso stretto l’assemblea dei soci è chiamata ad appro-vare il bilancio annuale e a formulare giudizi e proposte di miglioramento sulle iniziative promossedalla scuola.

Considerazione finale

La scuola Steiner-Waldorf non si pone come istituzione che semplicemente eroga serviziall’utenza - ben altro sono considerate l’educazione e la famiglia. Nella scuola esistono modalità,anche protette, organi, gruppi, singoli che accolgono le istanze delle famiglie, ne fanno oggetto diauto-verifica e forniscono puntuali risposte.

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INSEGNAMENTI E QUADRI ORARIO

MONTE ORE ANNUALE SCUOLA PRIMARIA

ore annuali Settimana dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 14.50 6.30 h - 1.10 h = ----------- 5.20 h = 5.3 891 : 5.3 = 168.1 169 giorni ORARIO SETTIMANALE SCUOLA PRIMARIA

CLASSE I

Area linguistico-umanistica/Area matematico-scientifica 10 unità didattiche di 60’ 10h Esercitazioni delle due aree compresa musica 5 unità didattiche di 50’e altre di tempo ridotto

Inglese

8h 40’

2 unità didattiche specifiche di 30’

Tedesco

60’

1 unità didattica specifica di 30’

Arte e immagine

30’

2 unità didattiche di 50’

Tecnologia

1h 40’

2 unità didattiche di 50’

Ed. motoria

1h 40’

1 unità didattiche di 30’

Euritmia

30’

1 unità didattica di 30’ 30’ _________ 24h 30'

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CLASSE II Area linguistico-umanistica/Area matematico-scientifica 10 unità didattiche di 60’ 10h

Esercitazioni delle due aree 5 unità didattiche di 50’e altre di tempo ridotto 10h 50’

Inglese 2 unità didattica specifica di 30’ 60’

Tedesco unità didattica specifica di 30’ 30’

Arte e immagine unità didattiche di 50’ 1h 40’

Tecnologia 2 unità didattiche di 50’ 1h 40’

Ed. motoria 1 unità didattiche di 30’ 30’

Euritmia 1 unità didattica di 30’ 30’ ________ 26h 40’

CLASSE III Area linguistico-umanistica/Area matematico-scientifica 10 unità didattiche di 60’ 10h

Esercitazioni delle due aree 5 unità didattiche di 50’ 4h 10’

Inglese 2 unità didattiche di 50’ 1h 40’

Tedesco 2 unità didattiche di 50’ 1h 40’ Arte e immagine 4 unità didattiche di 50’ 3h 20’

Tecnologia 2 unità didattiche di 50’ 1h 40’

Musica 1 unità didattica di 50’ 50’

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Ed. motoria 3 unità didattiche di 50’ 2h 30’

Euritmia 1 unità didattica di 50’ 50’ ___________ 26h 40’

CLASSE IV Area linguistico-umanistica/Area matematico-scientifica 10 unità didattiche di 60’ 10h

Esercitazioni delle due aree 8 unità didattiche di 50’ 6h 40’

Inglese 2 unità didattiche di 50’ 1h 40’ Tedesco 2 unità didattiche di 50’

Arte e immagine

1h 40’

3 unità didattiche di 50’

Tecnologia

2h 30’

2 unità didattiche di 50’

Musica

1h 40’

1 unità didattica di 50’

Ed. Motoria

50’

1 unità didattica di 50’

Euritmia

50’

1 unità didattica di 50’ 50’ _________ 26h 40’

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CLASSE V Area linguistico-umanistica/Area matematico-scientifica 10 unità didattiche di 60’ 10h Esercitazioni delle due aree 4 unità didattiche di 50’ 3h 20’ Inglese 3 unità didattiche di 50’ Tedesco

2h 30’

2 unità didattiche di 50’ Arte e immagine

1h 40’

4 unità didattiche di 50’ Tecnologia

3h 20’

2 unità didattiche di 50’ Musica

1h 40’

2 unità didattica di 50’ Ed. Motoria

1h 40’

2 unità didattica di 50’ Euritmia

1h 40’

1 unità didattica di 50’ 50’ ___________ 26h 40’

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RIASSUNTO PER TAPPA EVOLUTIVA

Scuola dell’infanziaIl bambino arriva alla scuola dell’infanzia attorno ai 3 anni, dopo aver acquisito un’autonomia fisicadi base e un controllo sfinteriale. I bambini sono di età eterogenea per permettere ad ognuno diavere il proprio ruolo (es. il grande aiuta il piccolo).In questa fase evolutiva il bambino vive nel movimento, assorbe senza filtri , senza difese tuttoquello che l’ambiente gli porta incontro, da qui ne consegue un’enorme responsabilità morale degliadulti che gli vivono accanto: il bambino non dispone di alcune facoltà critica, di alcunametodologia di giudizio per imparare a vivere e a discernere quello che va fatto e quello che èmeglio non fare. Strumento peculiare della prima infanzia, dunque, è l’imitazione, rapportoempatico del bambino con il suo ambiente, e su questa caratteristica è impregnato il lavorodell’educatore che deve sempre porsi nella situazione di essere imitato, quindi nel fare socialmenteproduttivo. Il bambino apprende vedendo l’adulto che agisce e porta a compimento attività legatealla vita quotidiana(es. spazzare, lavare etc) ; affiancate ad attività a cadenza settimanale cheavviano i bambini all’uso di quegli strumenti ( pennelli, pastelli,ecc.) che saranno la base del lavoroa scuola. Il ritmo, cardine della pedagogia steineriana per tutte le età, caratterizza la vita quotidiana,settimanale e annuale.L’intelligenza del bambino, in questa fase, non è orientata verso la comprensione intellettuale delmondo, ma si manifesta e agisce nelle “ forze di crescita”, quelle forze cioè che plasmano ilbambino e che in seguito, intorno ai 6-7 anni, verranno impiegate per le funzioni cognitive.Talvolta al momento del passaggio alla scuola primaria, il bambino, pur risultando pronto dal puntodi vista cognitivo, non ha ancora sviluppato le capacità socio-affettive e le forze fisiche che lomettano in grado di affrontare la quotidianità dell’impegno scolastico; pertanto il Collegio degliinsegnanti, in stretta collaborazione con il medico scolastico e l’appoggio dei genitori, può esserechiamato a valutarne la maturità scolare, esprimendo parere decisionale.Nel tempo poi avviene un monitoraggio del percorso scolastico generale di ogni alunno perverificare l’esattezza della valutazione iniziale. Classi Prima e seconda della Scuola primariaLa PRIMA classe rappresenta la fase di passaggio tra la Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria.Il bambino, intorno al settimo anno, si dimostra pronto per l’apprendimento scolare. Si avvia versouna maggiore consapevolezza del mondo esterno, sostenuto da nuove abilità mnemoniche epercettive e dalla capacità di formare rappresentazioni proprie. L’immaginazione e la creativitàsono qualità chiave del pensiero del bambino e l’imitazione è ancora una forza che muove il suofare. La formazione di un gruppo classe socialmente coeso è la base per far sì che ciascun bambino sia sostenuto dalla totalità degli altri. Nelle relazioni che si sviluppano grazie alla condivisione quotidiana di esperienze ed abitudini, si impara da e con gli altri. Classe SECONDA. Nell’animo del bambino vive ora una tensione fra ciò che è bene e ciò che è male, fra ciò che è sacro e venerabile e ciò che è legato al mondo e alle sue manifestazioni più terrene. Emerge inoltre una tendenza al contrasto e alla polarizzazione che si manifesta nel modo in cui i bambini si rapportano fra loro. Tema fondamentale della seconda classe è l’”io e tu, tu e io”. Dal punto di vista cognitivo si sentono ancora a loro agio nel pensare per immagini. Per orientarli a superare questo stadio, vengono loro proposte storie di santi, leggende e favole di animali a sfondo morale. Alla fine del biennio gli alunni dimostrano un’attenzione maggiore per ciò che accade intorno a loro e la visione unitaria del mondo si arricchisce di molteplici dettagli. Classi Terza, Quarta, Quinta della Scuola primariaClasse TERZA. Durante il terzo anno avviene una trasformazione radicale del rapporto del bambinocon il mondo. Non si percepisce più come un tutt’uno rispetto al mondo circostante e nasce in lui il sentimento dell’esperienza interiore e soggettiva, contrapposta alla realtà esteriore oggettiva. Domande, dubbi, solitudine e una nascente tendenza alla critica sono caratteristiche emergenti nella

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sua vita emozionale e relazionale; accanto ad esse vive però in lui un senso di meraviglia perché vede il mondo con occhi diversi. Tenendo conto del fondamentale bisogno di sperimentare, in questa età i bambini vengono aiutati a inserirsi nel mondo: attraverso l’esplorazione dell’ambiente che li circonda e lo svolgimento di attività artistiche e pratiche, acquisiscono una vasta gamma di abilità di base. È importante che sviluppino un forte senso di rispetto e devozione per ciò che apprendono, come pure per le persone di cui ammirano le abilità. Oltre ad imparare a sentirsi a casa propria nel mondo, affiora una prima consapevolezza dell’aver compiuto bene un’attività, esperienze importanti queste per accrescere in futuro sempre più l’autonomia personale. Classe QUARTA. Quando il passaggio del nono anno si è concluso, ciò che il bambino ha vissuto in germe l’anno precedente, si manifesta con forza: una maggiore consapevolezza, la ricerca di se stesso e della propria autoaffermazione sono elementi dominanti. Comincia qui un processo che porterà negli anni seguenti il fanciullo a sperimentare con forza sempre più incisiva un senso di obiettività e, nello stesso tempo, una crescente personalità individuale. In questo periodo i bambini vivono con forza sentimenti di simpatia/antipatia nelle relazioni con gli altri e verso le attività; portano una notevole carica di energia ed hanno bisogno di confrontarsi e di incrementare ogni aspetto del loro lavoro. La quarta classe è un momento importante nello sviluppo del futuro uomo; agli insegnanti ed agli educatori è richiesta la massima attenzione. È l’età in cui per il fanciullo si è ormai del tutto compiuto il distacco dall’ambiente in cui fino ad ora aveva vissuto con naturalezza. La coscienza del proprio essere aumenta, la vita interiore inizia ad acquisire maggiore profondità e indipendenza, le forze della coscienza si muovono. Nei bambini emerge un nuovo interesse per gli aspetti materiali e pratici ed è quindi di straordinaria importanza che la loro connessione col mondo sia rinforzata e rinnovata per mezzo di esperienze dirette sostenute dalla comprensione. Classe QUINTA. Il movimento armonioso, equilibrato ed ordinato rappresenta l’elemento distintivodella quinta classe. Armonia ed equilibrio vivono anche nell’interiorità, ed il fanciullo tende a raggiungere con naturalezza un giusto contrappeso tra la consapevolezza di sé e il mondo esterno, tra la propria interiorità e il rapporto con gli altri. L’atmosfera dominante della cultura greca costituisce un valido supporto a questa tappa di sviluppo. Nella facoltà del pensiero si accresce la capacità di formare immagini e rappresentazioni sempre più chiare, complesse e aderenti alla realtà;si sviluppa, grazie al consolidarsi della memoria, la capacità di orientarsi sia nel tempo che nello spazio. Questa è l’età in cui le capacità individuali fioriscono rapidamente e nella quale l’alunno può esprimere molto di ciò che ha imparato negli anni precedenti, con qualità creative e personali.

Classi Sesta, Settima, Ottava (Prima, Seconda e Terza della scuola secondaria di primo grado)La SESTA CLASSE segna un importante passaggio nel ciclo scolare, in quanto gli alunni si affacciano alla pubertà e perdono l’equilibrio raggiunto l’anno precedente. Come i nove anni rappresentano un punto di svolta nella vita dei bambini, così particolarmente significativo è l’età deidodici anni. È un importante momento evolutivo in cui i ragazzi abbandonano, talvolta dolorosamente, il mondo dell’infanzia. La perdita di armonia si nota innanzitutto nel cambiamento fisico, dove la crescita comincia a vedersi nello scheletro: le membra si allungano, i movimenti diventano goffi e spigolosi. Al contempo nascono nuove qualità nella sfera psicologica ed intellettiva: aumenta l’interesse per il mondo concreto e sensoriale; nasce la capacità di cogliere le relazioni di causa-effetto; i valori che riguardano il gruppo dei pari si fanno sempre più importanti. CLASSE SETTIMA. Se il cambiamento dei denti segna la conclusione dell’attività di determinate forze plastiche nell’organismo infantile, così possiamo definire il periodo della pubertà come il compimento dell’attività di determinate forze musicali nell’uomo in formazione. Nel maschio questo termine si estrinseca anche con il cambiamento della voce. Infatti, la parola pronunciata dall’insegnante, cioè “come” egli parla, più ancora di quel che dice, ha un’importanza maggiore di quanto oggi comunemente si creda. Per questo è fondamentale che nella scuola l’educazione del bambino sia intessuta di un sano elemento linguistico, musicale-lirico. I maestri non dovrebbero trascurare di curare la parola pronunciata con arte. CLASSE OTTAVA. Nel periodo della pubertà, nel giovane si risveglia un senso di amore esteso al mondo intero e all’umanità, di cui l’amore per l’altro sesso non è che una piccola parte. Il senso sociale, la tendenza a stringere amicizie singole o a formare gruppi di amici si accentua; sorge

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l’attitudine al pensiero logico, al giudizio indipendente, che trova il fondamento conoscitivo in tuttociò che finora il ragazzo ha potuto accogliere. L’insegnamento in quest’ultimo anno del ciclo deve tendere a favorire il primo inserimento dei giovani nel mondo contemporaneo e ad aiutarli a vivere coscientemente il passaggio alla scuola superiore. Inizia, con modalità diverse per ragazze e ragazzi, un percorso di emancipazione delle loro individualità ed una maggiore indipendenza nella vita di pensiero, di sentimento e di volontà. Al di là dei loro atteggiamenti esteriori, ai quali va portato incontro un sano umorismo, ragazzi e ragazze si muovono verso nuove prospettive. A questa età comincia ad avere significato il mondo delle idee ed i giovani volentieri abbracciano ideali e cercano nuovi modelli.

INDICAZIONI PROGRAMMATICHE GENERALIGli obiettivi contenuti nelle Indicazioni Nazionali per il Curricolo (MIUR, Roma 2012) vengono realizzati attraverso un Piano di Studi così articolato:

SCUOLA DELL’INFANZIA

I DISCORSI E LE PAROLESi cerca di favorire sia la funzione comunicativa della lingua che quella espressiva.Vengono raccontate fiabe, filastrocche e canzoncine legate alla stagionalità.Rappresentazione di piccoli teatrini con pupette o marionette da parte dell’insegnante che vengonopoi elaborate dai bambini.Drammatizzazione di piccoli girotondi per sviluppare la creatività ed il linguaggio.

IL CORPO E IL MOVIMENTOPercezione corporea. Attraverso giochi con gli arti e le mani il bambino comincia a percepire lapropria corporeità. Tutti gli arredi scolastici e i giochi a disposizione sono pensati perché il bambinopossa sperimentarsi nello spazio. Anche le lezioni di euritmia sono finalizzate a una maggiore percezione corporea oltre chelinguistica.Attraverso il telaio e il cucito viene sviluppata la manualità fine.

LO SPAZIO , IL TEMPO E LA NATURAAttraverso il ritmo giornaliero, settimanale e stagionale, il bambino comincia a relazionarsi con loscorrere del tempo.L’esplorazione degli spazi attorno a lui è fortemente legata alla figura dell’educatore, solo quando ilbambino avrà raggiunto la maturità scolare, sarà in grado di spaziare ,in autonomia ,ambienti diversida quelli quotidiani (es. andare in segreteria).Il rapporto continuo con il giardino ( ogni sezione il proprio) e il prendersene cura, permette albambino di percepire il mutare delle stagioni e sperimentare gli elementi naturali.

MESSAGGI, FORME E MEDIASi cerca di favorire una competenza in ambito espressivo comunicativo che permetta al bambino difruire in maniera critica dei vari mezzi di comunicazione ad esempio attraverso il disegno libero e lapittura ad acquarello su foglio bagnato.Attraverso il modellaggio e i laboratori di panificazione sperimentiamo il senso del tatto e dellaforma; attraverso il cucito e i laboratori di falegnameria si imparano le tecniche espressive con imateriali.

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IL SE’ E L’ALTROSi cerca attraverso il gioco, elemento principe del bambino in questa fase evolutiva, di sviluppare lapersonalità di ogni bambino, di far crescere la sicurezza in se stesso nel rispetto delle regole edell’altro.Le capacità del singolo vengono valorizzate perché poi , attorno ai 6 anni, vengano messe adisposizione del gruppo classe e le difficoltà vengono vissute come un’opportunità di crescita.Fondamentale è quindi il ruolo dell’educatore per guidare queste forze nella giusta direzione.

SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO

AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA

Italiano Alla cura ed allo sviluppo delle capacità linguistiche, sia orali che scritte, viene dato molto rilievo,essendo queste il principale mezzo di comunicazione e di espressione dell’essere umano. Inoltre, la stessa formazione della personalità si avvale di questa disciplina, il cui processo diapprendimento si articola nella graduale presa di coscienza delle strutture che stanno a fondamentodella già acquisita capacità di saper parlare. La particolarità che accompagna nel corso degli anni losviluppo di questa materia consiste nell’educare i bambini a parlare, declamare e recitare con tuttol’essere, in modo che la forma attraverso cui giunge ad espressione il suono articolato sia il piùpossibile coerente con il contenuto da esprimere. A tal fine viene destinato quotidianamente deltempo alla recitazione. Un bambino che tutti i giorni ascolta ed esercita con naturalezza unlinguaggio espressivo e artistico, acquisisce un lessico ricco ed appropriato, scandisce con gusto leparole e formula spontaneamente costruzioni sintattiche corrette. Tutti i giorni, all’apertura della mattinata, la classe si ritrova per recitare ed interpretare attivamente,dapprima insieme, poi a gruppi ed infine individualmente, poesie e testi di prosa inerenti alladisciplina dell’epoca corrente. Elementi di didattica - Insegnamento ad epoche). Questi lavorivengono poi presentati in occasione delle Feste del Mese. Periodicamente ogni classe prepara una rappresentazione teatrale. In questi allestimenti viene dataimportanza non tanto al prodotto finito, quanto al processo di elaborazione della recita da parte dellaclasse, poiché tutti i bambini, anche i più deboli, ricevono un grande beneficio da questa esperienza.Spesso si destano in loro talenti insospettati, che permettono loro di migliorare l’autostima e diguadagnare in prestigio agli occhi dei compagni. Grande importanza nella vita della scuola rivestel’annuale recita dell’ottava classe, ma anche le rappresentazioni delle classi più piccole vengonoattese dagli altri alunni con entusiasmo. Alle esperienze linguistiche vive nelle prime classi segue l’introduzione della Grammatica, che perla sua natura strutturante viene insegnata in modo molto progressivo. Dalla morfologia allapresentazione dei suoni speciali che caratterizzano la lingua italiana, dalla cura dell’ortografiaall’investigazione (analisi) grammaticale, si giunge poi agli elementi più complessi della sintassisemplice e composta, quando in prepubertà è incipiente il presentarsi delle capacità di pensierodeduttivo, logico ed analitico. Per quanto riguarda le forme di testo, dopo i primi anni di scuola, nel passaggio dalla parola allafrase e da questa al periodo più complesso, si colgono tutte le occasioni per realizzare riassunti,cronache, temi, i cui contenuti siano il più possibile aderenti alla domanda della tappa evolutiva eagli argomenti trattati in classe sotto la guida dell’insegnante.

Classi prima e seconda L’insegnamento della lingua madre ha all’inizio lo scopo di far cogliere il lato qualitativo del suono,delle rime e del ritmo da una parte, la forma e il significato delle lettere dall’altra.Un mezzo importante per educare i bambini all’uso di un bel linguaggio, dei tempi verbali, nonchénella capacità di ascolto è la narrazione di fiabe europee o di altri tradizioni culturali, delle favolesul mondo degli animali e delle leggende dei santi. In questi racconti il bambino tende a

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rispecchiarsi e a identificarsi, nutrendo e rafforzando la propria sfera emozionale e il proprioatteggiamento morale verso la vita. La scrittura, nel primo anno in stampatello maiuscolo, nel secondo in stampatello minuscolo, sisviluppa partendo dalle immagini presenti nei racconti e dai disegni artistici che ne scaturiscono. Lalettura viene esercitata prima coralmente in classe, poi in modo via via più individuale.

Abilità e competenze Recitare poesie e filastrocche legate alle tematiche dell’anno e ad un contesto relativo allaquotidianità e alle esperienze dei bambini, adatti al consolidamento dei fonemi della lingua e neiquali vengono curati il ritmo, la melodia, la bella espressione. Esercitare gli scioglilingua e filastrocche per saper riconoscere e applicare le convenzioniortografiche e segni di punteggiatura. Esercitare la scrittura a partire da testi già conosciuti attraverso la recitazione, così da collegarequesta attività alla sfera emotiva e all’interesse del bambino. Imparare a leggere con gradualità riconoscendo il suono e il rispettivo segno grafico delle parole,prima per intero poi attraverso la sillabazione. Ripetere oralmente argomenti o racconti ascoltati inclasse ed esperienze individuali vissute dai bambini. Saper lavorare nel gruppo classe ascoltando le indicazioni dell’educatore per eseguire le consegnein modo corretto e adeguato. Saper lavorare nel gruppo classe acquisendo una crescente autonomia personale e imparando acollaborare con i compagni Incrementare la fiducia nelle proprie capacità, imparando che ad ogni errore si può rimediare e cheè possibile superare ogni difficoltà.

Classi terza, quarta, quinta Si dedica una cura particolare alla struttura e all’articolazione del linguaggio. Nella scelta dellepoesie e dei brani da recitare si cerca ora di fare sentire, oltre al ritmo e alla melodia, anche labellezza dell’espressione, poiché la vita interiore del bambino di questa età è divenuta più intensa epiù sensibile al bello. I racconti in questa fase vengono attinti dalle tradizioni ebraica, nordica egermanica prima, dalle mitologie dei popoli indiano, persiano, sumero-babilonese, egizio e grecopoi. Viene esercitata la comprensione del significato di semplici testi scritti e capacità diindividuazione degli elementi essenziali (personaggi, luoghi, tempi ecc.). Scrittura: in terza classe c’è l’avviamento al corsivo. L’ortografia deve essere perfezionatasoprattutto attraverso l’ascolto attento. Si avviano i bambini a dettati e riassunti orali tratti daracconti tematici; producono i primi, brevi componimenti scritti su esperienze personali, che neltempo si ampliano, mantenendosi nell’ambito descrittivo. Si cerca di ampliare la capacitàdell’esposizione orale. Grammatica: presentazione delle nove parti del discorso (Morfologia).

Classi sesta, settima, ottava Vengono esercitati l’ascolto, la lettura e la comprensione, il farsi capire, il raccontare e descrivere, ilrecitare. Si propongono momenti settimanali di dibattito, in cui i ragazzi vengono educati a prestareattenzione all’interlocutore, a comprendere le idee e la sensibilità altrui, a individuare il problemaaffrontato e le principali opinioni espresse. I ragazzi imparano a relazionare oralmente su unargomento di studio, un’esperienza o un’attività scolastica o extrascolastica; a consultare,estrapolare dati e parti specifiche da testi legati a temi di interesse scolastico e a progetti di studio edi ricerca. Si coltivano la sintassi della proposizione e del periodo, l’uso dei modi Congiuntivo, Condizionale,Gerundio, con ripasso dei rimanenti. Alla fine del ciclo si sollecita la lettura personale di opere narrative, di biografie e si scelgonoracconti etnici riguardanti i vari popoli della Terra. I componimenti vengono strutturati per accogliere via via contenuti più complessi e stilidiversificati; ai temi personali, narrativi, descrittivi, informativi si aggiungono quelli argomentativi.

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Viene sviluppata la capacità di esprimere le proprie opinioni sia in forma scritta che orale,possibilmente in contesti diversi, al fine di sviluppare una certa sensibilità stilistica. Si esercita lacomprensione, l’interpretazione e l’elaborazione autonoma di testi provenienti da fonti diverse,compreso quelli di origine digitale. Per quanto riguarda le rappresentazioni teatrali, si opera in modo che non si leggano o recitanosolamente i testi poetici, ma ci si impegna anche in rappresentazioni teatrali di una certaimportanza, che culminano nel progetto teatro dell’ottava classe. È il momento culminantedell’anno scolastico, non solo perché vi confluiscono vari aspetti dell’insegnamento (recitativo,musicale, plastico, pittorico, artigianale, tecnologico), ma anche perché i ragazzi devono impegnarsinegli aspetti della collaborazione, della tolleranza, dell’autonoma progettazione.

Lingue comunitarieL’insegnamento della lingua inglese e della lingua tedesca (seconda lingua comunitaria) nellascuola primaria ha lo scopo di sviluppare un’apertura e un atteggiamento positivo verso popoli elinguaggi di altre culture. Sperimentando culture diverse, il bambino si apre verso ciò che èuniversalmente umano, creando le basi per atteggiamenti mentali più ampi.Gli obiettivi sono perciò lo sviluppo delle competenze di espressione e di comunicazioneplurilinguistiche nonché la conoscenza degli usi e costumi, delle tradizioni, della storia e dellageografia di altri popoli e culture. Nella pedagogia Steiner-Waldorf l’approccio alle lingue straniere è inizialmente orale, arrivandogradualmente alla scrittura e lettura. Attraverso l’apprendimento orale viene rafforzata la capacità diascolto dell’alunno, promuovendo una sensibilità a tutti i livelli del linguaggio.

Classi Prima, Seconda, TerzaL’insegnamento delle lingue straniere nei primi tre anni di scuola è basato su attività orali dellatradizione d’infanzia del paese straniero, quali poesie, canti, racconti, filastrocche, giochi, domandee risposte. Attraverso l’imitazione il bambino potrà così apprendere in maniera spontanea nuovepronunce ed intonazioni, integrandole con quelle già note della lingua madre ed attraverso lamemorizzazione viene introdotto inconsciamente alle basi grammaticali e lessicali.Al termine della 3° classe, il bambino sarà in grado di comprendere vocaboli e frasi semplici di usoquotidiano, saprà parlare con frasi semplici relative alle preferenze personali e alla sfera familiare, econoscerà i primi aspetti della lingua scritta, come l’alfabeto straniero.

Classi Quarta, QuintaDalla classe quarta l’apprendimento della lingua straniera coincide con la nuova fase di sviluppo incui si trova il bambino. Inizia a scrivere, a leggere e a diventare consapevole delle strutture lessico-grammaticali, fissando così quello che già conosce e capisce.Il lessico viene quindi ampliato attraverso dialoghi, scenette, brevi letture e canti.Sono inoltre previsti i primi approcci con la grammatica, la geografia e con gli usi e i costumi deipaesi.Gli obiettivi di apprendimento al termine del V° anno, atti a raggiungere i traguardi per lo sviluppodelle competenze al termine della scuola primaria (livello A1 del Quadro Comune Europeo diRiferimento per le lingue del Consiglio d’Europa) saranno i seguenti:Ascolto (comprensione orale): comprensione di semplici dialoghi ed istruzioni di uso quotidiano edidentificazione del tema principale di un discorso contenente vocaboli noti.Parlato (produzione e interazione orale): descrizione di persone, luoghi e oggetti noti; elaborazionedi informazioni personali ed interazione con compagni e adulti.Lettura (comprensione scritta): lettura di testi semplici e brevi.Scrittura (produzione scritta): scrittura di semplici messaggi e resoconti indirizzati a coetanei efamiliari per presentarsi, scambiarsi gli auguri, ringraziare, invitare e così via.Gli allievi inizieranno inoltre ad individuare e confrontare elementi comuni tra lingua madre elingue comunitarie ed inizieranno ad utilizzare la lingua per conoscere i contenuti di altre discipline,come ad esempio geografia o matematica.

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Inglese:Classi Sesta, Settima Riprendendo il materiale sintattico e lessicale introdotto nelle prime cinque classi, si amplierà lacapacità di comprendere e produrre la comunicazione orale, a livello della vita quotidiana. Grazieanche allo studio sistematico e più approfondito della grammatica, l’alunno potrà essere messo incondizione di assumere un ruolo attivo. L’allievo si eserciterà nel riassunto scritto e orale, neldettato, nella traduzione e comprensione generale e specifico della lingua. E’ previsto inoltre unapprofondimento della storia e geografia dei paesi di lingua inglese, una prima introduzione allaletteratura dei paesi ed una familiarizzazione con le abitudini del popolo e le usanze tradizionali.Queste attività, insieme all’analisi di materiali autentici, hanno lo scopo di aumentare lamotivazione per lo studio della lingua. L’alunno potrà così ampliare il proprio sistemacomunicativo, aumentando le sue competenze relazionali. Classe OttavaNel corso di quest’anno è previsto un ulteriore sviluppo delle tematiche del III biennio; verràaggiunto il componimento di testi afferenti alla sfera personale e lettere personali; sono previstebrevi ricerche in ambito storico e contemporaneo ed un approccio alle tecniche di traduzione dallalingua madre alla lingua straniera.

Gli obiettivi di apprendimento al termine della classe VIII, atti a raggiungere i traguardi per losviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado (livello A2 delQuadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del Consiglio d’Europa) saranno i seguenti:

Ascolto (comprensione orale): comprensione dei punti essenziali di un discorso su argomentifamiliari, riguardanti la scuola, il tempo libero, ecc. e l’individuazione di informazioni riguardantialtre discipline.Parlato (produzione e interazione orale): descrizione e presentazione di persone, indicazioni di ciòche piace e non piace, espressione delle proprie opinioni, interazione con un interlocutore o più,comprensione delle parti fondamentali di una conversazione ed esposizione delle proprie idee,gestione di conversazioni di routine.Lettura (comprensione scritta): lettura con individuazione di informazioni esplicite in testicontenenti un linguaggio quotidiano e lettere dai contenuti personali. Lettura di testi contenentiinformazioni relative allo studio di storia e geografia. Lettura di storie, biografie, testi narrativi ecanzoni.Scrittura (produzione scritta): risposte a questionari. Racconti scritti di esperienze personali edopinioni in merito a vari argomenti. Scrittura di lettere personali e brevi relazioni adatte a varidestinatari.Gli allievi perfezioneranno inoltre il confronto di elementi culturali comuni tra lingua madre elingua inglese ed utilizzeranno la lingua per conoscere i contenuti di altre discipline.

Tedesco: Per quanto riguarda la seconda lingua comunitaria (tedesco) gli obiettivi di apprendimento altermine della classe VIII, atti a raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze al terminedella scuola secondaria di primo grado per la seconda lingua comunitaria (livello A1 del QuadroComune Europeo di Riferimento per le lingue del Consiglio d’Europa) saranno i seguenti:

Ascolto (comprensione orale): comprensione di istruzioni e frasi di uso quotidiano.Parlato (produzione e interazione orale): descrizione di persone e luoghi familiari acquisiti conl’ascolto e la lettura. Elaborazione di informazioni personali brevi e semplici. Interazione con uninterlocutore od un compagno.Lettura (comprensione scritta): comprensione di testi con vocaboli noti.Scrittura (produzione scritta): scrittura di brevi testi per parlare delle proprie esperienze, augurare,ringraziare ed invitare.

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Materiali e strumenti didattici nella scuola primaria:Nella pedagogia Steiner-Waldorf l’insegnamento delle lingue straniere viene intrapreso innanzituttoa livello orale attraverso canti, filastrocche, poesie, brevi drammatizzazioni, giochi, dialoghi,semplici comandi. Tutto cio spesso e accompagnato dalla gestualità e dalle immagini. Gli strumentididattici utilizzati in questa prima fase di apprendimento sono dunque legati all'aspetto pratico evisuale.Nelle prime due classi, strettamente collegate all’approccio orale, i materiali sono di pertinenzaspecialmente dell’insegnante, che può utilizzare libri di fiabe, di racconti e libri illustrati a supportodel proprio pregresso bagaglio di conoscenze di cultura parlata. Dalla terza classe viene introdotto ilquaderno orizzontale dove il bambino può integrare con immagini e disegni, realizzati conmattoncini di cera o matitoni colorati, quanto già appreso e memorizzato nell’oralità. In questomodo, nei primi tre anni, il bambino viene introdotto inconsciamente ai principali elementi digrammatica e a una base lessicale. Dalla quarta classe l’apprendimento della lingua straniera coincide con una fase nuova di sviluppodel bambino. Egli inizia a scrivere, quindi a leggere, e inizia ad avere rinnovata coscienza in meritoalle strutture lessicali e grammaticali. In questa fase viene introdotto il quaderno verticale, dovel’alunno, attraverso la scrittura, può fissare ciò che già capisce e conosce. Quando i valori fonetici ele lettere sono stati interiorizzati a pieno, il bambino è pronto per affrontare la lettura di testi. I primi materiali stampati vengono introdotti solitamente in classe quinta. Questi possono esserebrevi racconti, piccoli libri di lettura o testi teatrali adattati che gli alunni metteranno in scena,poesie e canzoni. Durante l’ultimo anno del primo ciclo l’insegnante inizia a trattare anche argomenti grammaticali,sempre e solo dopo che questi sono stati affrontati dal maestro di classe. L’allievo può quindielaborare un proprio testo di riferimento con regole fonetiche e sintattiche, integrandolo condispense ed esercizi forniti dall’insegnante.

Materiali e strumenti didattici nella scuola secondaria di primo grado:Così come le conoscenze lessicali e sintattiche acquisite nelle prime cinque classi vengono riprese eapprofondite, anche i materiali didattici vengono riproposti ed integrati, adattandoli all’età degliallievi. Il quaderno si arricchisce di contenuti e l’insegnante può introdurre, nel corso della sestaclasse, un raccoglitore diviso in varie sezioni per i testi, i dialoghi, gli esercizi.I quaderni finora utilizzati, in special modo il quaderno per le regole grammaticali, potranno essereintegrati con una dispensa di materiale stampato ed eventualmente con un libro di testo, dautilizzare sotto la guida dell’insegnante. In sesta classe viene solitamente consigliato l’acquisto diun dizionario bilingue per entrambe le lingue straniere.Durante tutto il triennio, ai fini dell’acquisizione di una corretta pronuncia, vengono introdottespecifiche attività di ascolto anche tramite utilizzo di materiali audio, mentre per approfondire lecaratteristiche morfologiche dei territori di lingua anglosassone e germanica, si utilizzano cartinegeografiche fisiche e politiche.Queste indicazioni rimangono valide per tutto il triennio. Dal secondo quadrimestre della classesettima e per tutto l’anno in classe ottava, l’insegnante propone testi o altro materiale di lettura convarie tematiche di civiltà, sui quali l’allievo esercita specificatamente la propria capacità ditraduzione e di comprensione del senso generale e specifico, nonché la propria capacità di produrreper iscritto, in lingua straniera, riflessioni di carattere personale. Ulteriori dispense potranno esserefornite agli alunni di classe ottava come preparazione all’Esame di Stato.

Strumenti di valutazione nella scuola primaria e secondaria di primo gradoCosì come per le altre aeree disciplinari, anche per le lingue straniere comunitarie vengono stabilitidai relativi Dipartimenti alcuni criteri comuni di valutazione per le diverse fasce d'età (gradi), iquali prendono in considerazione determinati aspetti del curricolo, del percorso di apprendimento edell'acquisizione delle competenze di riferimento.

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Pur in una comunanza di intenti e di obiettivi, nelle prime classi vi è una maggiore flessibilitànell'applicazione dei criteri, in quanto i percorsi didattici possono variare a seconda dellecaratteristiche della classe e dei bisogni educativi degli alunni.Anche per le lingue straniere, la valutazione alla fine di ogni quadrimestre viene elaborataall'interno del Consiglio di Classe, che prende in considerazione anche gli aspetti comportamentalidell'allievo, soprattutto nei casi in cui questi vadano ad influenzare l'apprendimento didattico.

Nelle prime tre classi il giudizio si basa su criteri prettamente orali. Le interrogazioni avvengonosotto forma di gioco, attività o dialogo, e vi vengono valutate la comprensione orale, l'esposizioneorale e la capacità di conversazione in forma di pronuncia, contenuto e fluidità.Solo dopo l'introduzione della scrittura, e cioè indicativamente dalla quarta classe, possonoaggiungersi anche prove scritte, sotto forma di brevi e semplici compiti in classe, lavori di gruppo oesercitazioni.In quinta classe i criteri di valutazione e i tipi di prova che possono essere somministrati seguono lanecessità dell'insegnante di verificare se gli obiettivi per lo sviluppo delle competenze sono statieffettivamente raggiunti dai singoli alunni. Le interrogazioni diventano formali e si aggiungonocompiti in classe leggermente più elaborati. Dopo che la lettura è diventata un elementoconsolidato, si valutano, ove possibile, pronuncia e fluidità nelle esercitazioni sui brani.Elemento importante nel percorso valutativo della quinta classe e dell'intero ciclo, è l'introduzionedelle prove di grammatica in lingua straniera, in cui l'insegnante valuta, oltre all'ortografia, leconoscenze sintattiche acquisite dall'alunno. Nella scuola secondaria di primo grado la rosa di strumenti di valutazione a disposizionedell'insegnante si arricchisce con la progressiva acquisizione di competenze da parte degli alunni.Dalla sesta classe in poi, ai tipi di prova scritta e orale già citati, si possono aggiungere anche test diingresso e questionari a risposta aperta e chiusa. In questa fase, e solo dopo accurate esercitazioni,vengono proposte agli allievi prove di comprensione scritta del testo, prove di produzione di breviscritti personali e prove di ascolto, i cui contenuti saranno sempre più elaborati a seconda dellecompetenze acquisite.Al termine del percorso didattico, è consuetudine somministrare agli allievi di ottava classe unaprova di simulazione dell'Esame di Stato sia nella prima che nella seconda lingua straniera, delladurata di 1,5 ore.

Arte e immagine - pittura, disegno e modellaggioClasse PrimaCon la pittura ad acquerello su carta bagnata si sviluppa sensibilità per il colore in sé,sperimentando accordi e contrasti di colore a prescindere dalla forma. Si propone la produzione di disegni che richiamino le immagini dei racconti fatti in classe, partendodall’osservazione e imitazione di disegni realizzati dall’insegnante per arrivare a realizzazioniautonome. Modellaggio di cera naturale o colorata per creare semplici forme collegate alla natura e allestagioni.

Classi Seconda, TerzaTutto ciò che è stato avviato nella prima classe viene sviluppato in modo che il bambino viva piùpienamente nell’elemento plastico-pittorico. Nella pittura si sviluppa la capacità tecnica di mescolare i colori e sensibilità per le sfumature,creando atmosfere di colore che si avvicinano a forme e paesaggi. Nel disegno si passa dall’uso dell’imitazione allo sviluppo della fantasia creativa. Nel modellaggio si sviluppa ulteriormente la capacità di plasmare forme, passando gradualmentedall’uso della cera a quello della creta.

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Classi Quarta, QuintaNella pittura il colore diventa mezzo espressivo per rappresentare atmosfere stagionali, paesaggigeografici, animali, piante o personaggi; ogni forma nasce però dall’incontro tra i colori e non vienedisegnata o predeterminata. Nel disegno figurativo si affina la capacità di osservare, riprodurre e produrre immagini inerenti allematerie di insegnamento, anche come illustrazioni dei “quaderni di studio”. Si utilizzano tecniche estrumenti diversi e ci si avvicina gradualmente allo studio delle opere d’arte antiche. Si propone la riproduzione di motivi celtici, intrecci longobardi e forme decorative legate all’artecretese, micenea e greca. Con la creta si prosegue il percorso iniziato in terza, sviluppando la capacità di plasmare animali,personaggi, plastici legati allo studio del paesaggio geografico o elementi dell’architettura collegati al periodo storico studiato (capitelli, colonne, templi...).

Classi Sesta, SettimaTramite lo studio delle arti si cerca di sviluppare le potenzialità del preadolescente attraversoesperienze di carattere espressivo e creativo. Nella pittura si sperimenta l’acquerello nelle diversi tecniche: carta bagnata, carta asciutta, velatura. Si sviluppano le capacità artistiche attraverso esercizi sugli ambienti naturali, sulle atmosfere dellediverse fasi del giorno, creazioni di carte geografiche, esercizi legati alla mineralogia, astronomia o botanica, trasposizioni di immagini dal mondo della poesia o della prosa in quello pittorico. Nel disegno si cura sempre più la comprensione e la cura per l’aspetto estetico, sviluppando negliesercizi l’elemento artistico. Si propongono studi delle proiezioni e delle ombre, a mano libera ocon gli strumenti necessari, utilizzando matite e carboncino, anche attraverso la copia dal vero dioggetti. Si studia la prospettiva, si creano paesaggi con la tecnica del chiaroscuro, si osservano e siriproducono immagini artistiche collegate allo studio della storia e della storia dell’arte, attraversol’uso di tecniche e materiali diversi (matite, gessetti, pastelli a olio o a cera, carboncino...). Con la creta e il legno si fanno esperienze di concavo e convesso, quali primarie qualitàdell’elemento plastico; si creano forme di animali, forme geometriche solide, tipi di case e villaggi.Con il lavoro del legno si creano vari oggetti con l'attenzione di unire in essi il lato estetico e quellopratico. Bellezza e utilità divengono nuovamente un'unità portando incontro alla viva esperienzadegli allievi il senso estetico pratico, che deve essere percepito quale elemento essenziale delquotidiano.

Classe OttavaPittura, modellaggio e disegno vengono esercitati con una tecnica ed una sensibilità artistica ormaiacquisite, in collegamento allo studio delle opere d’arte più significative degli ultimi due secoli, aicontenuti della storia e della letteratura. L’arte è intesa anche come mezzo di espressione dei proprisentimenti e come esperienza di carattere creativo, nel campo dell’arte astratta. Si fa esperienza, neldisegno e nel modellaggio, nella riproduzione della figura umana, quale possibilità espressiva dellapercezione della propria corporeità.

MusicaNella pedagogia Steiner-Waldorf la musica occupa un ruolo di rilievo per la sua importante azionenell’educazione sociale e morale dell’uomo. La musica è considerata la via più naturale perincontrare il vissuto del bambino e del ragazzo che attraverso questo linguaggio artistico si sente "acasa".Oltre alle lezioni di Musica, il canto e l’esecuzione strumentale sono praticati quotidianamenteall'interno della giornata scolastica e curati non solo dal Maestro di materia, ma anche dai Maestrid'epoca. Inoltre, si esalta l’interdisciplinarità della musica in due direzioni: da una parte ècoadiuvante nelle aree espressive di discipline come le lingue, l’euritmia, il teatro; dall’altra, ilbagaglio culturale musicale, favorisce l’approccio degli alunni a discipline come la geografia, lastoria, la letteratura. Agevola l'integrazione e la comprensione di culture differenti, fornendo inoltrestrumenti utili allo sviluppo ed affinamento di alcune importanti competenze chiave di cittadinanza.

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Classe Prima Canzoncine e filastrocche tradizionali a cappella o con l’accompagnamento di semplici strumenti melodici. I brani, scelti nel rispetto delle possibilità vocali del bambino, sono soprattuttopentatonici; sono svolti attraverso gesti e movimento adottando un ritmo libero, dettato dal testo eda un respiro musicale che è sopratutto fisiologico.

Classi Seconda, TerzaEducazione all’ascolto attraverso l’uso della voce, del corpo e di semplici strumenti melodici e a percussione tratti prevalentemente dalla natura. Discernimento di timbri e altezze. Pratica del flauto pentatonico nei primi due anni e del flauto diatonico soprano nel terzo anno; ibrani sono tratti da canzoni già eseguite vocalmente e, quindi, già presenti nel vissuto del bambino. Canti pentatonici e diatonici legati alle stagioni e alle tematiche degli altri insegnamenti nella classe(per es. animali in II cl., mestieri in III cl.). Fino al secondo anno la musica è eseguita per viaprevalentemente imitativa o scoperta liberamente nelle possibilità sonore ed improvvisative legateallo strumento; il ritmo dei canti continua ad essere libero, svincolato dalle esigenze polifoniche diregolarità ritmica.Introduzione del canone nel 3° anno, preceduto da un'esperienza ritmica più attenta, che permettaalla classe uno svolgimento, preciso nel tempo, dei canti all'unisono. Danze e giochi cantati legatialle tradizioni popolari infantili. Dalla seconda metà del 3° anno, avviamento alla notazione musicale attraverso gestualità e formegrafiche primitive di rappresentazione ritmico-melodica. Da questo momento, è fornita la possibilitàdi perseguire lo studio privato di uno strumento musicale, all'interno dell'edificio scolastico.

Classi Quarta, QuintaProseguimento del canto, del flauto e delle percussioni e utilizzo dello strumentario didattico. Avviodi una semplice polifonia non imitativa. I testi cantati sono tratti dal repertorio prevalentementeitaliano (inclusi canti popolari). Integrazione di altri strumenti e, dal quinto anno, avviodell'orchestra di classe. Scrittura e lettura della notazione tradizionale a partire dallecellule ritmiche semplici e dai suoni utilizzati con il flauto dolce soprano. Lettura intonata dei suoni,in combinazione semplice. Semplici dettati melodici o ritmici.

Classi Sesta, SettimaConsolidamento del canto corale a più voci, attività condivisa per le due classi, e della musicad’insieme. Il repertorio si sviluppa anche in linea con il programma di storia, di letteratura e distoria della musica. Inoltre, si imparano canti delle popolazioni delle aree studiate in geografia. Siamplia la capacità di utilizzo e decodifica della notazione musicale, introducendo gradualmenteritmi sempre più complessi. La grammatica musicale appresa continua ad affondare le radici nelrepertorio conosciuto, in modo da permetterne una rapida comprensione. Prosecuzionedell'esecuzione al flauto dolce soprano con graduale ampliamento della tessitura adottata.

Classe OttavaCanto corale a tre e quattro voci. Prosecuzione della musica d’insieme perseguendo l'idea diun'esecuzione espressiva e curata sotto il punto di vista estetico. L'alunno è incoraggiato adesprimersi attraverso il linguaggio musicale che ha consolidato nel corso degli anni; improvvisa conla voce e gli strumenti musicali che ha a disposizione; compone brevi melodie con le conoscenzeche ha e con gusto che lentamente diviene sempre più personale. Lo studio della storia della musicaè compiuto attraverso ascolti di note opere dei compositori affrontati e studiati mediante le lorobiografie. Le forme musicali sono altresì oggetto di studio e portate a conoscenza sempre attraversol'ascolto di opere di qualità. Approfondimento della grammatica musicale. Partendo dal periodo classico, il repertorio si avvicina alle forme musicali sviluppatesi nel secoloXX in Europa e nelle Americhe.

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Occasioni esecutive, strumenti utilizzati e forme di verifica degli apprendimenti.Nel corso degli anni, gli alunni avranno modo di esibirsi, anche più volte durante l'anno scolastico,durante una delle "feste del mese", momento in cui i bambini o ragazzi potranno condividere congioia e serenità un lavoro musicale. L'aspetto esecutivo è fondamentale per far sì che la materiamusicale penetri nel profondo del vissuto di chi la pratica, in quanto è nel momento dell'esibizioneche la concentrazione ed il legame con la materia si fanno più intensi.Durante lo svolgimento delle lezioni di musica sarà utilizzato lo strumentario didattico presente ascuola (tamburi, Djembè, legnetti, triangoli, xilofoni, sonagli, salterio e relativo archetto, flauti divario genere, pianoforte). Alcuni alunni potranno portare in classe lo strumento che studianoprivatamente.Ogni alunno possiede il flauto dolce (pentatonico nei primi due anni, diatonico dal terzo in poi). Dal 6° anno ogni studente terrà un quaderno pentagrammato per i vari esercizi (grammatica, grafia,composizione) ed un quadernone per la compilazione degli appunti di grammatica musicale, per leschede di storia della musica (eseguite e fornite dall'insegnante) ed antologia (brani in fotocopia oscritti dall'alunno stesso).Le verifiche sono effettuate su base pratica (esecutiva) o scritte (dal 6° anno in poi). Inizianoformalmente in quinta classe, con brevi esecuzioni al flauto e con la lettura intonata.

Euritmia L’euritmia nasce nel 1912 grazie alle indicazioni di R. Steiner: è un’arte che vuole rendere visibililinguaggio e suono attraverso il movimento del corpo. Diventa subito materia fondamentale nelle scuole Steiner-Waldorf, proprio per il grande sostegnoallo sviluppo psico-fisico che offre agli alunni.Il lavoro artistico, fatto attraverso le coreografie, sviluppa un senso estetico nell’esperienza poeticae musicale, e funge da complemento ad altri approcci presenti nel piano di studi.Il lavoro sulle forme geometriche e le loro proiezioni nello spazio tridimensionale, aiuta gli allievi acomprendere i principi geometrici e favorisce un interiore senso dell’orientamento.Il lavoro in gruppo sviluppa da un lato la capacità di fare attenzione al proprio movimento edall’altro di percepire e rispettare quello degli altri nella loro interezza, curandone l’interazione. La reciprocità dei processi sociali è una qualità coltivata in Euritmia a molti livelli.

Classe PrimaL'euritmia viene curata all'unisono con l'elemento musicale. Il bambino, seguendo un motivomusicale, percorre delle forme geometriche o libere. Si ha cura di fargli sentire, attraverso tutto il corpo, la differenza tra linea retta, curva o spezzata. Solo attraverso l'imitazione, quasi per gioco, vengono portati i movimenti relativi alle vocali e alleconsonanti, servendosi di poesiole o di brevi fiabe, in cui viene accentuato l'elemento ritmico. Si ricorre anche a semplici movimenti con aste di rame o passaggi di mano in mano di palline dilana cardata, o fazzolettini di seta: un elemento tattile aiuta ad aumentare la percezioneimmaginativa del gesto.

Classi Seconda e TerzaSi continua ad esercitare in modo accurato tutto ciò che è stato lavorato in prima classe, con moltenuove variazioni che stimolano un interesse attivo.Il passaggio tra momenti di quiete ad altri dinamici, aiutano il bambino a percepirsi e ad afferrarsisempre più, portandolo ad essere sempre più autonomo nel movimento, ad abbandonare la puraimitazione.Il gruppo unico viene suddiviso in due distinti, che si muovono o compiono gesti differenziati odopposti. L’atmosfera del lavoro si basa molto sull’avvicendamento di momenti di attività ad altri incui si partecipa interiormente al moto dell’altra parte di classe.Tutto ciò viene esercitato attraverso favole di animali, storie di santi, poesie sulle stagioni e suimestieri.

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Si può ricorrere a semplici movimenti con aste di rame, passaggi con palline di lana cardata, o lancidi fazzolettini di seta: un elemento tattile aiuta ad aumentare la percezione immaginativa del gesto.Il processo si conclude con una presentazione del lavoro ad un piccolo pubblico: i propri insegnanti,i genitori, o un’altra classe.

Classi Quarta e QuintaLa lezione di euritmia diventa sempre più attiva ed interessante. Non viene più svolta nel cerchio,dove tutti si vedono e partecipano al lavoro comune. Ora i bambini vengono condotti ad una nuovaprospettiva: la frontalità. Allo stesso modo in cui la lingua viene portata a coscienza con un corretto studio della grammatica,così, anche in euritmia si inizia la rappresentazione degli elementi grammaticali attraverso formespaziali corrispondenti ai verbi, ai sostantivi, sino ad arrivare, nel tempo, a prestare attenzioneanche al contenuto del testo. Contemporaneamente si imparano anche le prime tonalità e semplici melodie musicali.I fanciulli son pronti per muovere forme geometriche sempre più complesse come formesimmetriche, triangoli, quadrati, lemniscate, stella a cinque punte.Se nell’euritmia della parola si possono usare poesie di antiche epoche di cultura o in linguastraniera, nell’euritmia musicale, si incontrano invece brani in tonalità di Do maggiore, melodie adue voci o a canone.Il processo si conclude con una presentazione del lavoro ai propri insegnanti, ai genitori, al restodella scuola.

Classi Sesta e SettimaL’euritmia diventa pura geometria in movimento, sostenendo la capacità di orientamento eastrazione e rafforzando la sicurezza interiore. Per contrastare la tendenza alla perdita di equilibrio e dell’armonia del ragazzo, si lavorasull’esattezza dei gesti e delle forme, attraverso ritmi complessi, coreografie spaziali simmetricheed esercizi con le aste di rame. La capacità di coordinazione del proprio corpo in relazione a quello dei propri compagni, porta amaturare la visione d’insieme. Nell’euritmia della parola, prima si affrontano poesie latine tratte dalla storia romana o poesie sullanatura, poi si arriva a testi in cui si mette in luce il carattere, le sfumature e i cambiamenti animicid’atmosfera nello stesso pezzo. Adatti quindi sono poesie drammatiche, umoristiche. Ideale unprogetto più complesso quale la presentazione di una fiaba euritmica. Nell’euritmia musicale si incontrano invece tonalità minori, si inizia a sentire la qualità degliintervalli, si muovono forme sulle leggi della melodia.Il processo si conclude con una presentazione del lavoro ai propri insegnanti, ai genitori, al restodella scuola: eventualmente anche in momenti aperti anche a persone esterne all’istituto.

Classe OttavaI ragazzi ora sono in grado di elaborare da soli gli elementi acquisiti finora, sia nel gesto che nellaforma. Il processo di trasformazione, in autonomia, da un brano ad espressione artistica, porta moltacollaborazione ed interazione sociale nella classe. Nella scelta dei testi poetici viene data la preferenza a quelli che contengono intensi stati d’animo,contrasti interiori, tensione e liberazione, o poesie umoristiche per bilanciare. Nell’euritmia musicale si lavorano pezzi che si sviluppano tra maggiore e minore. Ancora una volta le coreografie complesse, meno geometriche, aiutano la classe ad un maggiorelivello di armonia e consapevolezza tra le parti. Gli esercizi con le verghe di rame continuano ad essere accompagnati dalla musica. Il processo si conclude con una presentazione del lavoro ai propri insegnanti, ai genitori, al restodella scuola: eventualmente anche in momenti aperti anche a persone esterne all’istituto.

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Scienze motorie e sportivePremessaL'attività motoria assume un ruolo centrale nel processo di evoluzione che ogni essere umanodovrebbe realizzare, perché tiene collegata la parte cognitiva a quella fisica. Il principale obiettivodi tale attività è quello di integrare e accompagnare lo sviluppo animico-spirituale con quello fisico-motorio dell’allievo, in modo da far sì che egli conquisti una buona e strutturata organizzazionemotoria tale da poter essere utilizzata al momento giusto e nel modo più appropriato. Attraversomovimenti globali e movimenti fini vengono sviluppati l’equilibrio (interno ed esterno), lepercezioni della propria corporeità, le percezioni dello spazio e del tempo; inoltre tramite l’attivitàmotoria viene sviluppata anche la capacità relazionale, collaborativa e sociale dei bambini. Vengonoqui indicate attività e linee guida come punti di riferimento per le diverse fasce di età e alcuni fattori(quali il momento evolutivo del bambino, la natura del movimento, le circostanze esterne, le risorsee le possibilità) ne guidano la scelta senza essere rigidamente fissati. Quando il bambino inizia lafrequenza scolastica l’imitazione rimane una parte importante dell’apprendimento anche in campomotorio, ma tale processo subirà una importante trasformazione. Piuttosto che prendere parte a ciòche fa l’adulto, il bambino deve essere stimolato ad esprimere in un movimento o gesto l’immagineche vive nella sua interiorità; ciò significa che l’insegnamento si realizza tramite immagini.Progressivamente nelle ultime classi del ciclo, agli alunni/e viene data la possibilità di affrontareimpegni più intensi e le varie discipline mettono alla prova il ragazzo/a consentendogli di svilupparel’attenzione e la concentrazione. Le regole di gioco forniscono l'opportunità in cui gli allievipossono assumersi le responsabilità a cui sono in grado di far fronte. Un altro elemento importantenell’educazione motoria è il ritmo e in questo senso sono importanti i giochi di corsa, i saltelli, ilbattere le mani, i giochi di passaggio, la ricezione e il lancio. L’insegnamento trae spuntidall’osservazione quotidiana dei bambini sia in classe e sia in palestra, in tal modo il maestro puòrispondere direttamente alle esigenze che ogni situazione crea. Un cenno a parte merita la Ginnastica Bothmer, approccio specifico delle scuole Steiner-Waldorf. Essa è una disciplina che nasce in Germania verso il 1920 e la sua particolarità è quella di poteresercitare, attraverso il movimento del proprio corpo, l'essere umano nella sua pienezza, secondol'immagine tripartita dell’essere umano che ne dà Rudolf Steiner. Esercitando gli esercizi a corpolibero, l’alunno a partire dal nono anno, viene aiutato a prendere coscienza del proprio corpo e dellospazio in cui vive. Con questa impostazione è quindi possibile affrontare molteplici discipline dimovimento come la giocoleria, l’acrobatica, i giochi liberi, sino ad arrivare alle più comuni attivitàsportive che diventano strumento di conoscenza e quindi di coscienza.

Scuola PrimariaGiocoleria(per la giocoleria vedi progetti didattici migliorativi dell'offerta d'Istituto)Attività MotoriaGiochi ritmici e tradizionali per raggiungere i seguenti obiettivi: riconoscere e denominare le varieparti del corpo, controllare la direzione del movimento e la lateralità, collegare e coordinare ilmaggior numero possibile di movimenti naturali (camminare, saltare, correre, strisciare,arrampicarsi, rotolare, lanciare, afferrare ecc.), collocarsi in posizioni diverse in rapporto ad altri e/oad oggetti, utilizzare il corpo e il movimento per rappresentare situazioni comunicative reali efantastiche, muoversi con scioltezza e disinvoltura, con ritmo da solo e nel gruppo. Conoscenzadello spazio attraverso il movimento. Giochi in cerchio e di movimento libero.Esercizi di equilibrio dinamico. Esercizi atti a migliorare le capacità psico-motorie degli alunni.Partecipare al gioco collettivo rispettando le indicazioni e le regole.Nell’ambito del progetto “Olimpiadi greche” (vedi progetto allegato) si avviano gli alunni allapratica del lancio del disco e del giavellotto, al salto in lungo, alla staffetta a squadre e alla lottaantica. Gli obiettivi sono il saper organizzare il proprio movimento nello spazio in relazione a sé eai compagni/e, coordinare e utilizzare i diversi schemi motori di base, il riconoscere e valutare letraiettorie, le distanze, i ritmi esecutivi delle azioni motorie. Partecipare attivamente alle varie formedi gioco, anche in forma di gara, collaborando con la classe.

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L’attrezzatura usata è prevalentemente con funicelle, palle, palline, foulards, trampoli, materassini,asse di equilibrio.

Scuola Secondaria di primo gradoAttività MotoriaGinnastica con attrezzi: gli esercizi e i percorsi si evolvono via via verso una padronanza e unaconoscenza sempre maggiori del corpo. Ginnastica a corpo libero: esercitazioni ritmiche, capriolenelle diverse possibilità, tecniche di lancio, esercizi di coordinazione motoria.Esercizi di Ginnastica Bothmer. Approfondimento delle tecniche di giocoleria; saggio di giocoleria.Movimenti acrobatici; piramidi semplici. Avviamento pratico alle discipline sportive e atletiche. Esercizi di equilibrio statico e dinamico sulla trave di equilibrio, esercizi di forza e resistenza, corsedi orientamento.Partecipazione ad eventi: Torneo del Graal e Torneo “Philadelphia” (vedi progetti progetti didatticimigliorativi dell'offerta d'Istituto).

Gli obiettivi principali sono lo sviluppo di un armonioso schema corporeo, il saper utilizzarel’esperienza motoria per risolvere situazioni nuove o inusuali, il controllo cinestesico, favorire lasocialità e la collaborazione nel gruppo, educazione al ritmo, educare la coordinazione spazio-temporale e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare la capacità respiratoria e svilupparel’escursione articolare fisiologica, saper utilizzare gli schemi motori di base in situazioni nonabituali., riuscire a realizzare strategie di gioco collaborando con la classe in forma propositiva.Avviamento alla pratica sportiva (pallavolo, salto in lungo, tiro con l’arco, unihockey). Leattrezzature usate sono: funicelle, palle, palline, foulards, anelli, clave, diablo, devil-stick,materassini, asse di equilibrio, bastoni, arco, frecce, coni.

AREA STORICO-GEOGRAFICA

StoriaNei primi anni di scuola il bambino viene accompagnato a collocare nel tempo i fatti e le esperienzevissute e ad utilizzare gli strumenti convenzionali per la misurazione del tempo (calendario,stagioni, giorni) attraverso racconti e fiabe in cui vengono messi in risalto i rapporti di successionetra i vari eventi ed esperienze collegate ai ritmi del mondo naturale e alla celebrazione delle festedell'anno.Dalla terza classe si portano a conoscenza gli inizi dell'agricoltura, lo sviluppo dell'artigianato e deimestieri tradizionali con l'osservazione ed il confronto degli oggetti utilizzati oggi dall'uomo conquelli del passato.La narrazione della storia della creazione dell'uomo, delle prime forme di vita sociale permette albambino lo sviluppo di un sempre più chiaro senso del tempo storico.Nella quarta classe sono le immagini storiche che gli allievi traggono dallo studio dell'ambiente incui vivono a dare il senso del tempo storico, ascoltando fiabe e leggende sui popoli antichi delproprio territorio, visitandone costruzioni, chiese, scoprendo le tracce da loro lasciate.Il racconto della mitologia nordica risponde al sentimento che in questo momento il fanciullo sentedella propria identità.In quinta classe iniziano le lezioni di Storia vera e propria. Si cominciano a presentare gradualmenteambienti spaziali e temporali diversi da quelli che il fanciullo vive, come quelli delle antiche civiltà(indiana, persiana, mesopotamica, sumero-babilonese, egizia, cretese-minoica, fenicia e soprattuttogreca).Tra sesta e settima classe viene approfondita la storia di Roma e del Medioevo, la nascita deiComuni ed il Rinascimento, le grandi scoperte e lo sviluppo del pensiero scientifico; la Rivoluzionefrancese, le guerre napoleoniche e la Restaurazione, prestando una particolare attenzione allo studiodelle biografie dei grandi personaggi dando così la possibilità agli alunni di immedesimarsi nelleloro esperienze di aspirazione, di gloria e di sofferenza.

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L'ottava classe approfondisce il XIX e il XX secolo (la rivoluzione industriale e il sorgere delcapitalismo, del colonialismo e dell'imperialismo, la Prima Guerra Mondiale, la RivoluzioneSovietica, la Seconda Guerra Mondiale, la formazione dei blocchi occidentale e orientale, i nuovi epiù recenti scenari internazionali) in sintonia con lo sviluppo dei ragazzi che mostrano ora lanecessità di comprendere la società in cui vivono.Nelle ultime classi del ciclo avviene un graduale passaggio dalla descrizione della Storia inimmagini e racconti verso un modo di descrivere più causale e razionale in conformità allo sviluppodei ragazzi.

GeografiaNei primi anni di scuola il bambino ha ancora un rapporto sognante con il mondo che lo circonda esolo gradualmente acquisisce la consapevolezza dei rapporti spazio-temporali. Nei primi anniquindi il bambino viene accompagnato ad interessarsi all'ambiente in cui vive, presentandoglieloattraverso racconti ricchi di immagini in cui vengono espresse le qualità essenziali della natura.Grazie a semplici passeggiate intorno alla scuola il bambino può cogliere il paesaggio in cui vive el'avvicendarsi delle stagioni.Dalla terza classe vengono presentati i mestieri che fanno parte della storia dell'uomo poggiandoanche sull'esperienza diretta attraverso la coltivazione della terra, la lavorazione dei cereali, ilgiardinaggio, la costruzione di una casetta, ecc. Così facendo i bambini sviluppano un rapportocollaborativo con la natura che li circonda, non limitandosi ad una semplice conoscenzaintellettuale.Dalla quarta classe iniziano le lezioni di Geografia vera e propria con l'insegnamentodell'orientamento nello spazio grazie all'utilizzo dei riferimenti topologici, punti cardinali e semplicistrumenti. I bambini vengono portati a conoscere la propria realtà territoriale e quella della propriaregione attraverso anche la “lettura” delle cartine geografiche con i loro segni convenzionali.In quinta classe lo sguardo conoscitivo si amplia dalla geografia della propria regione a quelladell'Italia intera, vista sia nell'organizzazione politica, economica e sociale, per arrivare in sestaclasse all'Europa. Particolare rilievo viene dato al senso di appartenenza alla comunità europea nellesue espressioni culturali, giuridiche ed economiche.Dalla settima classe, dopo aver accolto l'immagine della Terra come un'unità organica vivente, siapprofondiscono gli aspetti delle fasce climatiche e degli elementi naturali fino a giungereall'osservazione dello studio dei continenti.Da qui fino alla fine della ottava classe la Geografia diventa globale con l'approfondimento sulmodo in cui le differenti culture nascano, come il risultato di un particolare contesto geografico.Affinché le diverse caratteristiche dei popoli non restino una mera informazione intellettuale, siportano ai ragazzi lavori artistici nello stile delle culture delle aree geografiche studiate.

AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA

AritmeticaClasse PrimaPresentazione dei numeri, numerazioni ritmiche, giochi aritmetici ed avvio alle quattro operazioni.

Classi Seconda, TerzaPassaggio dalle numerazioni ritmiche alle tabelline, consolidamento delle quattro operazioni coninnalzamento della coscienza del numero dalle decine alle centinaia e successivamente allemigliaia. Semplici problemi. Introduzione alle misurazioni.

Classi Quarta, QuintaPresentazione dei numeri decimali e delle frazioni, frazioni decimali. Introduzione delle u.d.m. edequivalenze. Compravendita: spesa-ricavo-guadagno, peso netto - peso lordo - tara. Problemirelativi agli argomenti trattati.

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Classi Sesta, SettimaI numeri primi. Criteri di divisibilità. M.C.D. e m.c.m.. Operazioni con le frazioni. Potenze,proprietà delle potenze. Espressioni, operazioni con il sistema sessagesimale. Estrazione di radici.Proporzionalità diretta ed inversa. Problemi del 3 semplice. Progressioni aritmetiche e geometriche.Introduzione all’algebra attraverso il calcolo di interesse, percentuale e sconto. I numeri relativi.

Classe OttavaMonomi e polinomi. Prodotti notevoli. Equazioni di I grado ad una incognita. Orientarsi su unpiano Cartesiano attraverso il metodo delle coordinate. Rappresentazione grafica di funzioni qualirette e curve; grafici di leggi tratte dalla Fisica. Elementi statistica: media, mediana e moda. Calcolodella probabilità semplice.

GeometriaClasse PrimaDalla sperimentazione attraverso il movimento nello spazio fisico, alla rappresentazione grafica sulfoglio: esercizi di disegno legati a forme. Introduzione alle simmetrie verticali.

Classi Seconda, TerzaEsercizi di disegno sulle simmetrie verticali e centrali, disegno dinamico per acquisire fluidità escioltezza nel tratto grafico. Consolidamento del tratto geometrico: rette, spezzate, curve e miste.

Classi Quarta, QuintaDallo sperimentare forme di geometria piana al calcolo del perimetro delle principali figure deipoligoni. Disegno geometrico a mano libera al fine di consolidare la sicurezza del tratto. Concettodi angolo. Sviluppo della capacità nell’osservazione di una forma geometrica di individuare enti eluoghi geometrici.

Classi Sesta, SettimaIntroduzione degli strumenti per il disegno geometrico. Il triangolo ed i suoi elementi. Criteri disimilitudine, classificazioni rispetto agli angoli ed ai lati. Punti notevoli. Figure geometriche e loroproprietà.Circonferenza e cerchio. Angoli al centro ed alla circonferenza. Isometrie (traslazioni, rotazioni,simmetrie centrali ed assiali).Il teorema di Pitagora e le sue applicazioni ai vari poligoni. Guida alle dimostrazioni dei teoremi.

Classe OttavaI teoremi di Euclide. La geometria solida: angoli, diedri ed angoloidi. Solidi platonici.I poliedri: prisma, cubo, parallelepipedo e piramide.I solidi di rotazione; superfici e volumi dei solidi presi in esame; somma e sottrazione di solidi.

Scienze naturali e sperimentaliAttraverso la percezione diretta, il racconto e la rappresentazione artistica si risveglia nel bambinoancora sognante l'interesse per il mondo che lo circonda, col quale deve collegarsi in manieraprogressivamente più consapevole e responsabile. Dopo che il bambino ha acquisito unatteggiamento più distaccato e oggettivo nei confronti della realtà che lo circonda, dopo il nonoanno, si possono osservare e studiare i regni della natura in modo più oggettivo.

Classe PrimaPresentazione degli ambienti: attraverso la percezione diretta, il racconto e la rappresentazioneartistica.

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Classi Seconda, TerzaPresentazione dei quattro elementi: terra, acqua, aria, luce-calore e loro funzione, in preparazionedei contenuti del II biennio. Presentazione immaginativa del ciclo dell’acqua.

Classi Quarta, QuintaDall’osservazione delle forme di vita sul territorio circostante, alla caratterizzazione del mondoanimale e vegetale in rapporto all’uomo. Relazione degli organismi viventi col loro ambiente.Osservazione e studio delle parti fondamentali delle piante crittogame e fanerogame.

Classi Sesta, SettimaGeologia : la Terra come organismo vivente, la crosta terrestre e i tre tipi di rocce: magmatiche,sedimentarie, metamorfiche. Osservazione diretta di rocce e minerali significativi, classificazione inrelazione alla loro formazione (graniti, gneiss, rocce calcaree, cristalli).

Astronomia : viene esercitata l'osservazione diretta del cielo stellato, il riconoscimento delleprincipali costellazioni e la loro posizione nel cielo. Viene svolta un'uscita di un intera notte,durante la quale si osserva il movimento delle costellazioni nel succedersi delle ore. Vengonopresentate la visione del mondo tolemaica e quella copernicana.

Botanica : dalla struttura della pianta alla fotosintesi clorofilliana. Vengono caratterizzate alcunetipologie di alberi: le conifere, il salice, la betulla, la quercia, il tiglio.

Biologia : vengono presentate tematiche riguardanti la salute, l'alimentazione e l'igiene, vienesviluppata un'immagine dell'organismo umano unitaria e non meccanicistica. Conoscenza deiprocessi della digestione, della respirazione e conoscenza di alcuni organi di senso.

Tutte le conoscenze relative alle scienze sperimentali (fisica e chimica), poggiano dal punto di vistametodologico, sul processo: esperienza diretta di laboratorio con il personale coinvolgimento degliallievi, a cui seguono relazioni individuali, deduzioni collettive ed infine estrapolazione delle leggiche governano i fenomeni osservati.

Fisica: Acustica: timbro, altezza, risonanza, propagazione e velocità del suono.Ottica: luce ed ombre, nascita del colore, propagazione della luce, la camera oscura. Le leggi dellospecchio.Termologia: dilatazione al calore di gas, liquidi e solidi.Magnetismo: il campo magnetico, polo positivo e il polo negativo.Elettrologia: elettrostatica, conduttori ed isolanti, cella voltaica, la pila, la corrente elettrica. Meccanica statica: la bilancia, le leve di I, II e III genere e loro leggi ed applicazioni. Le carrucoleed il paranco.

Chimica: le prime semplici nozioni di chimica vengono apprese partendo da fenomeni quotidianicome la combustione. Vengono proposti i primi elementi di chimica inorganica. Elementi dellacombustione, carburanti e comburenti. Gli acidi e le basi, il pH, metalli e non metalli, i sali, il ciclodel calcare (dal calcare alla calce spenta). Classe OttavaAnatomia e fisiologia umana: il sistema scheletrico, cenni ai sistemi nervoso, muscolare,cardiovascolare, riproduttivo.

Fisica: Ottica: rifrazione ed innalzamento ottico, le lenti.Idrostatica: il principio di Archimede, il peso specifico, fattori di galleggiamento, il principio diPascal, i vasi comunicanti, i fenomeni di adesione, coesione, capillarità.Aerostatica: la pressione atmosferica, il barometro di Torricelli, scale termometriche.

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Elettricità: i circuiti elettrici, le grandezze elettriche, l'elettromagnetismo, l'elettrocalamita e le sueapplicazioni pratiche.

Chimica: si affrontano alcuni metodi di riconoscimento delle qualità degli alimenti. Si distinguonoamidi, zuccheri, proteine e grassi cercando la loro presenza in alcuni alimenti. La farina e i suoicomponenti. Processi di trasformazione da amido in zucchero.

Tecnologia e artigianato

Lavoro ManualeL’attività manuale richiede attenzione, concentrazione, accuratezza e dedizione: tutti elementi cherafforzano la volontà. Attraverso l’abilità delle mani si maturano facoltà di pensiero, che vengonopoi applicate nell’apprendimento della scrittura, della lettura, e più avanti, nelle necessità della vitaadulta. Inoltre, le attività manuali inserite nel curricolo, permettono attraverso l’esperienza del fare diconoscere materiali e di utilizzare strumenti diversi. Gli allievi già nelle prime classi hanno lapossibilità di:. sperimentare le diverse qualità dei materiali, come la lana, la seta, il cotone, la carta;. imparare a riconoscerne l’origine e l’utilizzo in funzione dei lavori proposti.Successivamente i ragazzi potranno approfondire la classificazione merceologica delle diverse fibretessili, apprendendone la provenienza, la produzione e l’impiego a seconda delle caratteristiche delmateriale.Gli strumenti usati nella pratica manuale variano a seconda del manufatto da realizzare. Sin dalleprime lezioni viene valorizzata l’importanza delle mani che creano, trasformano e confezionanooggetti utili. Quindi i primi strumenti sono proprio le mani grazie alle quali i bambini lavorano amaglia. Successivamente gli allievi realizzano, partendo da semplici bastoncini di legno, i ferri peril lavoro a maglia. Inoltre, nel curricolo vi è il cucito e il ricamo che richiedono l’utilizzo di: aghi, forbici e ditale. Inparticolare, queste attività esercitano il coordinamento occhio-mano e l’orientamento destra-sinistra,sopra-sotto costituendo un esercizio propedeutico alla lettura. Un altro strumento che si utilizza soprattutto alla fine della seconda ed in terza classe è il lavoro conl’uncinetto il quale richiede di usare la mano in modo diverso, analogamente al cucito, con unapreponderanza dell’uso della mano destra.Con la pubertà il ragazzo inizia a comprendere il nesso tra causa ed effetto, emerge la curiosità dicapire il funzionamento delle macchine semplici come la macchina per cucire a pedale, attraverso ilcui utilizzo sperimenta la coordinazione ritmica del piede, l’abilità delle mani e l’attenzione alprocesso.

Il lavoro manuale oltre ad avere uno scopo pratico, diventa un’esperienza artistica che risveglia ilsenso per il colore, il bello, la forma e lo stile.

Classi Prima e SecondaDapprima si realizzano semplici lavoretti con le mani utilizzando materiali diversi: s’infeltrisce lalana cardata per fare delle palline, dei fiori; con la lana filata si lavora a maglia con le dita (sciarpe,briglie e altro), con il cotone si fanno cordoncini e catenelle. In seguito con i ferri in legno si lavoraa maglia la lana filata (palline, animaletti, piccole bamboline). Inoltre, piccoli lavori complementari:di ricamo e di cucito (cuscinetti puntaspilli o porta-flauto), oppure trasparenze con la carta velina,origami con il cartoncino che vengono eseguiti al termine della lezione o come esercizi preparatoriad altre attività. Obiettivi:. sviluppare la motricità fine nelle mani;. acquisire abilità nell’utilizzo degli strumenti di lavoro;

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. lavorare con entusiasmo e aumentare la fiducia nelle proprie capacità;

. sperimentare la sensibilità tattile nei confronti dei diversi materiali utilizzati;

. vedere e riconoscere il bello attraverso il colore dei materiali usati:

. imparare a chiedere un aiuto e saper attendere il proprio turno;

. concludere il proprio lavoro seguendo il processo richiesto;

. sviluppare la socialità attraverso la collaborazione con i compagni per superare le difficoltà.

Classi Terza, Quarta, QuintaIn terza classe si svolgono lavori con l’uncinetto (reticelle porta-scarpe, corde per saltare, palline).Si continua il lavoro a maglia, che diventa più difficile; oltre al punto diritto già acquisito, siaggiunge il rovescio e s’introducono le diminuzioni e gli aumenti delle maglie (berretto). Inoltre,partendo dalla tosatura della pecora si sperimentano le principali fasi di lavorazione della lana(pulitura, lavaggio, cardatura, filatura) per arrivare alla tessitura.In quarta classe si svolgono ricami con il punto croce per realizzare forme libere simmetriche nellaconfezione di segnalibri, astucci, cuscini oppure con altre tipologie di ricami si fanno decorazionisulla borsa o sul grembiule per la falegnameria. Inoltre, si lavora con l’intreccio per ottenere dellecinture, delle reti come porta-vasi.In quinta classe il lavoro a maglia si complica e prevede l’utilizzo dei cinque ferri per larealizzazione di calzini o di guanti, si decorano le tuniche da indossare durante le Olimpiadi e sicerca di sviluppare con senso artistico le forme greche. Obiettivi:. seguire le indicazioni dell’insegnante e diventare piano piano autonomi nel proprio lavoro;. sviluppare la sensibilità artistica nelle forme, nella scelta dei colori e nell’abbinamento degli stessi;. affrontare lavori più complessi che richiedono maggiore concentrazione e attenzione.

Classi Sesta, Settima, Ottava I lavori svolti vengono dapprima progettati su carta e poi confezionati con l’ausilio degli strumentinecessari. Al termine di ciascun lavoro l’allievo fa una relazione e la documenta con dei disegni,che riporterà nel quaderno.In sesta classe si realizzano animali in stoffa o bambole o marionette per il teatrino.Si approfondiscono le caratteristiche delle fibre tessili di origine animale e vegetale.In settima classe si eseguono semplici manufatti in cuoio. Inoltre, si lavora con l’infeltrimento dellalana cardata per realizzare un paio di pantofole. Nel corso dell’anno si insegna il funzionamentodella macchina da cucire a pedale con cui si eseguono piccoli lavori.Si approfondiscono le caratteristiche e le proprietà delle fibre artificiali e sintetiche.In ottava classe gli allievi utilizzano la macchina da cucire elettrica e acquisiscono le tecniche dibase della confezione. Imparano a misurarsi, a preparare il cartamodello, appoggiarlo sulla stoffa,tagliare, imbastire e cucire a macchina.. acquisire una maggiore abilità nell’utilizzo degli strumenti;. mettere a disposizione le proprie qualità per la realizzazione di un progetto comune (teatro dellemarionette o recita di classe VIII);. saper organizzare il lavoro per punti partendo dall’idea (in particolare nella classe VIII);. riuscire a svolgere in autonomia le varie fasi del lavoro, eventualmente aiutandosi in piccoligruppi;. curare i particolari per rendere il lavoro bello e armonioso.

FalegnameriaClassi Quarta, QuintaProduzione di scudi, spade e lance apprendendo il corretto utilizzo degli attrezzi da lavoro (seghetti,raspe, trapani manuali, coltellini da intaglio).

Classi Sesta, SettimaMolti spunti vengono offerti dall’interdisciplinarietà con altre materie: mosaico in pasta di vetro

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(storia), costruzione di semplici macchine leonardesche o giocattoli dotati di meccanismi semplici(fisica).Progettazioni dei lavori, con particolare attenzione alle proporzioni ed all’armonia delle forme.Studio degli elementi della scultura (concavo, convesso e spigolo) attraverso la realizzazione dimestoli di legno, giocattoli con semplici meccanismi (prendendo spunto dalla meccanicaleonardesca), mazzotti in legno duro, ciotole scavate a mano da legni morbidi.Introduzione delle norme di sicurezza nell’utilizzo di sgorbie e mazzotti.

Classe OttavaAcquisite le competenze di base ci si può dedicare alla realizzazione di sculture in legno, giocattolied utensili con meccanismi più complessi.Sviluppo della capacità di progettare, realizzare, costruire e comporre relazioni su tutto il processodi costruzione di piccoli oggetti meccanici.

GiardinaggioClassi Sesta e SettimaIntroduzione all’agricoltura con esperienze pratiche in orto.

Classe OttavaTecniche di compostaggio e sviluppo delle biotecnologie applicate all’agricoltura.

Disegno TecnicoClassi Sesta, SettimaProiezioni di ombre semplici e più complesse, uso degli strumenti tecnici quali squadre, compassi,ecc. La prospettiva con uno o più punti di fuga. Introduzione al disegno delle figure solide.

Classe OttavaVari tipi di assonometrie. Sovrapposizioni di solidi. Introduzione alle proiezioni ortogonali. Disegniin scala.

EnergiaClasse OttavaEnergia: le sue forme (con particolare rilievo alle rinnovabili), le unità di misuraConcetto di lavoro. Fonti di energia rinnovabili e non rinnovabili, sensibilizzazione al risparmioenergetico.Applicazione delle competenze acquisite per realizzare un semplice impianto elettrico o unmotorino elettrico.

LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

E' in corso, presso il collegio degli insegnanti un lavoro di studio ed approfondimento relativoal tema della valutazione avente criteri condivisi all'interno della scuola.Tale lavoro ha portato alla luce dei criteri, riassunti in una tabella, che permettano divalutare Conoscenze e Abilità e che consentano anche di avere chiaro uno sviluppo dellecompetenze degli alunni. Questa tabella non è al momento pubblicata assieme al presente documento in quanto saràutilizzata in forma di “test” durante l'anno scolastico 2018/2019 e, attraverso il contributoattivo – sul campo – di ogni insegnante, revisionata, migliorata e pubblicata comeaggiornamento al PTOF per l'anno scolastico 2019/2020.

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PROGETTI DIDATTICI MIGLIORATIVI DELL’OFFERTA FORMATIVA D’ISTITUTO

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVEProgetto di Giocoleria per le classi Che cos’è la giocoleria? è il saper tenere in aria uno o più oggetti facendoli volteggiare in manieraarmoniosa, esercitando l’abilità del prendere e lanciare. L’aspetto forse più interessante è cheattraverso questa esperienza la rappresentazione del movimento si orienta su due aspetti: la formaspaziale e il ritmo interiormente percepito. Infatti la giocoleria coinvolge la coordinazione motoria evisiva, favorisce lo sviluppo della concentrazione, aiuta a misurare le proprie capacità e soprattuttoa socializzare.

Giocoleria nelle classi - Conoscenza base degli attrezzi (foulard, pallina, clave, piatto cinese, etc.. )sotto forma di giochi per sviluppare coordinazione e ritmo; approfondimento lavoro sul ritmo;percorsi di equilibrio; lancio e presa mano dx e sx con una pallina; volteggio base con uno e duefoulards; piatto cinese in equilibrio; volteggio base con tre foulards; volteggio base con tre palline;volteggio base con diablo; giochi in coppia con palline e foulards.

Olimpiadi greche Questi giochi vengono allestiti annualmente presso una scuola Steiner-Waldorf e vi partecipanoalunni delle quinte classi di diverse scuole, i quali hanno già preso dimestichezza durante le lezionidi Ginnastica con le discipline atletiche richieste. La manifestazione si svolge in due giornate e nonha nessuna connotazione competitiva; non si tratta assolutamente di una gara, bensì diun’opportunità per i fanciulli per vivere attraverso le cinque discipline dei giochi dell’Antica Grecia(vedi Storia, quinta classe), una sana e corretta relazione con le forze dello spazio in cui vivono econ gli altri esseri umani con cui trascorrono la loro vita. Gli alunni di classi diverse, vengono divisitra le varie ”polis”, ciascuna delle quali è coordinata da un insegnante; qui incontrano coetanei nonconosciuti, con i quali condividono le fatiche e le gioie della manifestazione. Ad ogni fanciulloviene richiesta una buona dose di autonomia: deve organizzarsi per il pernottamento fuori casa,dividere i pasti e i luoghi comuni, rispettare turni ed orari; inoltre deve relazionarsi con i nuovicompagni e far riferimento non ai propri insegnanti, ma ad adulti estranei.

Torneo del GraalAll'inizio della settima classe si porta incontro ai ragazzi il periodo storico del Basso Medioevo(vedi Storia, settima classe).Durante l’anno , viene attuato un incontro tra alcune settime classi dellescuole Steiner-Waldorf del Veneto, chiamato il Torneo del Graal.Al torneo, i ragazzi si presentano dopo essersi allenati per tutto il corso dell'anno in quattrodiscipline: il tiro con l'arco, la lotta sulla trave, il combattimento con il bastone e un esercizio acorpo libero di Ginnastica Bothmer. Il torneo è competitivo, in palio c'è la coppa del Graal, ma ciòche più conta saranno le abilità che i partecipanti dovranno sviluppare nel corso del tempo per poterpreparare le quattro discipline, abilità che probabilmente rappresentano il vero trofeo.L’atmosfera del Medioevo sarà portata non tanto con vesti o altre manifestazioni esterne, maattraverso la ricerca dello spirito che animava i cavalieri di quel tempo.Non secondario è il fatto di incontrare e percepire coetanei che stanno facendo lo stesso percorso inaltre scuole.

Torneo PhiladelphiaIn ottava classe viene organizzato il “Torneo Philadelphia” che coinvolge alcune scuole Steiner-Waldorf del Veneto: la manifestazione ha il duplice aspetto di socializzazione e l’esperienza di unagonismo vissuto come gioia di partecipazione. Le discipline coinvolte sono: space ball (gioco deidieci passaggi) unihockey, il gioco “tre nazioni”.

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AREA ARTISTICO-ESPRESSIVA-MUSICALE Laboratorio teatrale per la 3^ classe I bambini nel nono anno sperimentano un nuovo rapporto col mondo che li vede vogliosi di mettersialla prova. Viene quindi organizzata la messa in scena di una recita che valorizza le nuove abilitànascenti dei fanciulli le quali vengono messe a disposizione di un obiettivo comune. Importante è ilcoinvolgimento attivo di tutti gli adulti che sono educatori di questi giovani attori. Recita in lingua straniera Quando la programmazione annuale lo rende possibile, in sesta o settima classe si possono allestirebrevi recite teatrali in una delle lingue straniere studiate. Recita in ottava classe L’arte recitativa assume particolare rilievo nell’ultimo anno del primo ciclo, in occasione dellapreparazione e messa in scena di un’opera teatrale, tratta dalla Letteratura italiana o straniera. Perrealizzare questo lavoro, che vuol essere un progetto di teatro completo in tutti i suoi aspetti,l’insegnante di lettere si avvale di molte collaborazioni: dell’insegnante di Musica, che cura lascelta delle musiche e la loro esecuzione e che spesso si occupa anche in parte della recitazione edella regia; dell’insegnante di Educazione artistica, che aiuta i ragazzi a progettare e realizzare lescenografie e le locandine; dell’insegnante di Lavoro manuale, che aiuta i ragazzi nella ricercastorica dei costumi e nella loro eventuale relativa realizzazione; dell’insegnante di Tecnologia, ilquale costruisce insieme ai ragazzi le scene e predispone con loro l’impianto elettrico perl’illuminazione del palco. Oltre alla rappresentazione data a scuola, si cerca di organizzare una replica dello spettacolo pressoun’altra scuola o un teatro, in modo che i ragazzi possano vivere l’esperienza di recitare davanti adun pubblico esterno. Feste del mese Molta importanza viene data, nella pedagogia Steiner-Waldorf, a tutte le occasioni di incontrodell’intera comunità scolastica, per esempio le feste stagionali. Inoltre, quasi ogni mese, le varieclassi, dalla prima all’ottava, propongono a genitori e compagni rappresentazioni artistiche di variogenere (musicali, recitative, ginniche …), rendendoli partecipi del lavoro svolto nelle lezioni. Taliincontri vogliono avere la funzione di sviluppare un sano senso sociale, creando nei presenti unvero interesse per l’attività e la creatività degli altri. I più giovani, di fronte all’esibizione degliallievi più grandi, sono pieni di ammirazione e sentono che anche loro, un giorno, saranno in gradodi fare altrettanto; i più grandi possono rivivere esperienze significative del passato. Orchestra e Scuola di musicaDalla sesta classe in poi viene avviata la formazione dell’orchestra di classe. Questa dàl’opportunità ai ragazzi che imparano fuori dalla scuola uno strumento musicale di suonarlo nellamusica d’insieme della classe e permette anche agli altri alunni di cimentarsi nell’eseguire parti piùesposte (flauti di varie misure, percussioni). Di solito, le musiche preparate dall’orchestra vengonopresentate ai genitori e agli alunni delle altre classi in occasione di qualche festività. Durante orario pomeridiano extracurricolare, gli alunni possono scegliere di approfondire lo studiodi uno strumento musicale, tra quelli offerti, all'interno delle mura scolastiche.I corsi al momento attivi sono quelli di pianoforte e chitarra e sono tenuti da docenti con diplomaspecifico o in corso di completamento della formazione richiesta.

AREA LINGUISTICO-UMANISTICA I mestieri per la 3^ classe I fanciulli di nove anni vivono un rapporto nuovo col mondo e sono spinti interiormente adapprofondire il ruolo dell’uomo nell’ambiente naturale. Viene quindi organizzata una serie diuscite didattiche che si svolgono presso laboratori di artigiani e in aziende agricole in modo da farloro sperimentare la possibilità dell’uomo di trasformare l’elemento naturale grazie al lavoro. Siprediligeranno quelle attività dove ancora esiste un forte legame tra l’essere umano e la sua terra.

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AREA SCIENTIFICA Astronomia L'uscita di astronomia porta i ragazzi nel corso della classe settima ad esplorare, con semplicistrumenti, attraverso un approccio scientifico, il cielo notturno e le regole che ne governano il moto.Nel corso di misurazioni periodiche durante la notte, i ragazzi arrivano a cogliere i movimenti dellaterra in relazione alla volta celeste, come la terra sulla quale vivono sia inserita in questi grandiosimovimenti e l'importanza che questi hanno per la vita dell'uomo sulla terra. ALTRE AREE PROGETTUALI

Attività agricole Per mantenere vivo il legame con le forti tradizioni agricole, gli alunni, dalla scuola dell’infanzia atutto il primo ciclo di istruzione, partecipano ad attività contadine stagionali: la cura e la pulizia delverde scolastico, la piantagione ed il raccolto di ortaggi, la coltivazione e la lavorazione dei cereali,la vendemmia. Inoltre, gli alunni imparano a riconoscere e lavorare il terreno, attraverso attività digiardinaggio e orticoltura.

Recupero didattico e attività extra scolasticheSono previste delle lezioni curricolari ed extracurricolari durante il sabato mattina dalle ore 8.00alle ore 13.00 per la scuola Primaria e Secondaria di I° grado.

Progetti Europei Progetti del WOW-Day. Il WOW-Day, promosso dal 1994 dallo European Council for Steiner Waldorf Education(ECSWE), consiste in una giornata in cui gli alunni delle scuole Waldorf europee si impegnano inattività di raccolta di denaro per aiutare le scuole Waldorf o altre iniziative legate all'educazione neipaesi in via di sviluppo. Le attività possono essere molteplici, quello che importa è che ciò che viene raccolto sia frutto di unlavoro: prestare lavoro volontario per aiutare gli altri è molto più che fare una semplice colletta. SOSTEGNO

Recupero ed Approfondimento La pedagogia Waldorf pur sostenendo uno sviluppo archetipico dell’essere umano è particolarmentesensibile alla “diversità” come caratteristica primaria dell'uomo. Ogni essere evolve secondo un suo percorso individuale ed è compito degli insegnanti cogliere,attraverso un’attenta osservazione, le manifestazioni di questo processo. Talvolta le facoltà del volere, sentire e pensare si presentano in modo non equilibrato; il consiglio diclasse organizza allora attività individuali e di piccolo gruppo allo scopo di armonizzare lo sviluppodei bambini e di potenziare abilità e competenze. Anche le attività artistiche e manuali possono essere un valido supporto per ottenere non solo ilrecupero di abilità di base, ma anche il potenziamento di quelle progettuali e operative. Gli insegnanti della scuola effettuano, rivolto a quegli studenti che dimostrino esigenze particolaridi rinforzo (o accompagnamento/guida) allo studio e, limitatamente per gli alunni della scuolasecondaria di primo grado, un recupero didattico in orario pomeridiano, fino alle ore 16.30. Questeoccasioni di ripasso possono essere continuative o sporadiche; ciò che si mira ad ottenere èl'indipendenza del ragazzo che comunque è coltivata anche in questi incontri.

Integrazione degli alunni in situazione di handicap o di svantaggio Per gli allievi che presentano situazioni di svantaggio, il Consiglio di Classe predispone un PianoDidattico Personalizzato (PDP); il PDP di ogni alunno segue gli obiettivi generali del programmasteineriano adatto a quell’età, ma illustra come la didattica sia proposta in modo completamentediverso nei tempi e nelle modalità.

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L’integrazione avviene all’interno di un progetto globale educativo e didattico, che ponel’attenzione sull’alunno, visto come persona al centro di un itinerario pedagogico formativo, attoreprotagonista della propria crescita. Particolare attenzione viene rivolta agli allievi con specifiche difficoltà di sviluppo, di qualsiasinatura e gravità. Per loro viene realizzato un progetto individualizzato che vede, come momenti fondamentali: l’accoglienza, l’inserimento, l’integrazione (p.e.i.), la verifica. Accoglienza: il momento dell’incontro tra alunno e scuola rappresenta “il nuovo”, il cambiamento,il passaggio; la scuola pertanto si propone e si presenta per prima all’allievo, in tutte le suemolteplicità, raccontando se stessa.

Inserimento: è finalizzato alla conoscenza dell’alunno, delle sue potenzialità e dei punti deboli,delle abilità e disabilità, da rilevare in situazioni di inserimento in tutti gli spazi e momentididattico-educativi. In questa fase viene dato risalto all’osservazione della dinamica relazionale chesi realizza nell’incontro, in diversi contesti di inserimento, tra alunno, compagni ed insegnanti.

Piano didattico personalizzato: consiste nel definire gli interventi didattico-educativi, le strategiee le risorse necessarie per la loro attuazione. Sono previsti laboratori con attività mirate a sostenereogni bambino nel suo personale percorso pedagogico formativo. Nella stesura e relazione del P.D.P. sono direttamente coinvolti insegnanti, famiglia e medicoscolastico, secondo un progetto integrato.

Verifiche e valutazione sono momenti determinanti e indicatori qualitativi del progetto.

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REGOLAMENTO SCOLASTICO INTERNONORME COMPORTAMENTALI COMUNI a.s. 2018-2019 D.P.R. n. 249 del 24 giugno 1998 e D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007 Quando gli alunni vengono a scuola hanno la possibilità di sperimentare anche molti aspettidella vita sociale e quindi, per favorire il dialogo, la collaborazione, il confronto, l’apertura aglialtri, il rispetto reciproco e degli ambienti, è opportuno che tutti si adeguino a normecomportamentali comuni. Orari: - La scuola per l’infanzia accoglie i bambini dalle ore 8.00 alle ore 8.40. - Per le classi dalla I alla V le lezioni iniziano puntualmente alle ore 8,20. E’ prevista

un’entrata anticipata alle ore 8.00.- Per le classi dalla VI alla VIII le lezioni iniziano puntualmente alle ore 8,10 - Il cancello viene chiuso alle ore 8,45 - La puntualità è segno di maturità sociale e di rispetto quindi è opportuno essere presenti

“insieme” fin dall’inizio della giornata - E’ richiesta la puntualità anche al termine delle lezioni. Le uscite per la scuola per l’infanzia

sono previste alle ore 13.00 o alle ore 14.30/14.45 in accordo con l’insegnante; le classi dalla I – II - III - IV - V alle 14,50 mentre le classi VI - VII - VIII alle 15,00.

- Il personale addetto chiuderà il cancello alle ore 15,15 - La scuola declina ogni responsabilità di custodia e sorveglianza dal momento in cui affida in

consegna l'alunno al genitore presente o a persona da lui delegata, sia all'interno dell'edificioscolastico che negli spazi esterni.

- Nel caso in cui una famiglia richieda un orario di entrata e/o uscita permanente diverso da quello in corso deve presentare al Collegio e per conoscenza al C.d.A. una richiesta scritta citando le motivazioni: Il Collegio valuterà la compatibilità con il percorso pedagogico.

Come: Dalla scuola per l’infanzia alla IV classe è necessario il grembiule; per le altre si rimanda alladiscrezione dell’insegnante. E’ comunque richiesto un abbigliamento sobrio, comodo e sano. Infortuni Nel caso un allievo si ferisca o abbia un malore a scuola, verrà interpellato il genitore, se reperibile,circa l'opportunità di portarlo al pronto soccorso. Se il genitore non lo riterrà necessario, firmeràuna liberatoria che sgrava la scuola da ulteriori responsabilità. Nel caso in cui i genitori non sianoreperibili e lo si ritenga necessario, l'allievo verrà comunque portato al pronto soccorso dalpersonale scolastico. Gli allievi sono coperti da apposita assicurazione scolastica. In caso diinfortunio il genitore dovrà consegnare il referto del pronto soccorso per poter attivare la denunciadi infortunio. Comunicazioni Scuola-Famiglia Gli allievi hanno in dotazione il libretto predisposto dalla scuola per tutte le comunicazioni scuola-famiglia. La scuola può inviare specifici avvisi cartacei o telematici per particolari comunicazioni. Uscite, gite Premesso che all'atto dell'iscrizione i genitori sottoscrivono l'autorizzazione alla partecipazione delproprio figlio/a alle uscite nei dintorni della scuola, si ricorda che gli alunni devono avere di volta involta il permesso fornito dalla scuola, firmato dai genitori e consegnato al maestro entro i terministabiliti in caso di uscite didattiche di durata e destinazioni diverse.

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Comportamento:

E’ obbligatorio presentare il certificato medico per malattie oltre i 5 giorni di assenza(compresi i giorni festivi) o quanto previsto dalla normativa vigente per i casi dipediculosi: in caso contrario l’alunno non potrà essere accolto nelle classi.

Ogni assenza deve essere giustificata. Durante l'orario scolastico non è consentito uscire dalla scuola se non in caso di reali

necessità e previa autorizzazione dell’insegnante. Il prelievo e l’accompagnamentodell'alunno deve avvenire da parte di un genitore o persona da lui delegata.

E’ consentito portare a scuola solo il materiale didattico e per questo viene richiesta lacollaborazione e la sorveglianza della famiglia.

Non è consentito agli alunni di portare il cellulare in classe, giochi elettronici o altrioggetti e articoli ritenuti dannosi e non idonei all'ambiente scolastico: in caso diinosservanza, il materiale rinvenuto verrà consegnato in segreteria per essere ritiratodai genitori. In caso di comprovata necessità, insegnante e famiglia concorderanno lemodalità di custodia.

Nella scuola ogni alunno avrà cura del banco, dell’aula, dei servizi e di tutti glioggetti e spazi comuni; eviterà di danneggiare qualsiasi cosa, provvederà a mantenerein ordine e puliti il giardino e l’aula, riponendo i rifiuti negli appositi cestini.

Chi si rende responsabile di eventuali danni all'ambiente, alla struttura o alleattrezzature scolastiche sarà tenuto al ripristino della cosa danneggiata o alrisarcimento.

Dall'orario di inizio delle lezioni i genitori sono invitati a non accedere e sostarenell'edificio scolastico tranne in caso di esigenze concordate e accesso alla segreterianegli orari stabiliti

Gli alunni che arrivano in ritardo attendono custoditi dal genitore l'autorizzazioneall'accesso in classe

Facendo seguito al regolamento appena esposto, il collegio docenti adotterà la tabella illustrata a pg45 del presente documento per la valutazione della condotta, e del comportamento, degli alunnidella scuola primaria e secondaria di primo grado. E' per la prima volta resa esplicita nel PTOF ed,essendo stata approvata dal collegio degli insegnanti, sarà utilizzata anche nel corso dell'annoscolastico 2018/2019.

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VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO/CONDOTTA

DefinizioneComportamento/Condotta: Modo di agire e relazionarsi all'interno dell'istituto scolasticorelativamente a: gli altri (compagni ed insegnanti), le attività scolastiche (lezioni frontali, attivitàlaboratoriali, lavoro autonomo) e l'ambiente (materiale scolastico, aule, strumenti).

Scuola PrimariaClassi I-II-III-IV-VNella Scuola Primaria il giudizio fa riferimento allo sviluppo delle Competenze di Cittadinanza e aquanto indicato nel decreto legislativo n 62 del 13/4/2017.

Scuola Secondaria di primo gradoClassi VI-VII-VIIINella Scuola Secondaria di primo grado, il giudizio fa riferimento, oltre allo sviluppo delleCompetenze di Cittadinanza, anche al Patto di corresponsabilità approvato dalla scuola, visto ilregolamento scolastico.

CRITERI DI VALUTAZIONE e LIVELLI RAGGIUNTI COMPORTAMENTO/CONDOTTA

Comportamento/Condotta

Livello raggiunto Rapporto con gli altri Rapporto con leattività scolastiche

Rapporto conl'ambiente

OTTIMO

Si relaziona con compagni ed insegnanti in modo rispettoso, partecipe e collaborativo.

Si applica alle attività scolastiche in modo autonomo, responsabile e partecipativo.

Rispetta e si prende cura, con iniziativa, dell'ambiente scolastico in modo consapevole.

DISTINTO

Si relaziona con compagni ed insegnanti in modo rispettoso e partecipe.

Si applica alle attività scolastiche in modo autonomo e responsabile.

Rispetta e si prende cura dell'ambiente scolastico.

BUONO

Si relaziona con compagni ed insegnanti in modo rispettoso e/o partecipe.

Si applica alle attività scolastiche in modo parzialmente autonomo e responsabile.

Rispetta e ha cura dell'ambiente scolastico, se motivato..

DISCRETO

Si relaziona con compagni ed insegnanti in modo rispettoso, se sensibilizzato.

Si applica alle attività scolastiche in modo parzialmente autonomo.

Rispetta e ha cura dell'ambiente scolastico, se opportunamente guidato.

SUFFICIENTE

Si relaziona con compagni ed insegnanti in modo corretto, se sollecitato.

Si applica alle attività scolastiche in modo limitato.

Rispetta e ha cura dell'ambiente scolastico se sollecitato.

INSUFFICIENTE

Si relaziona con compagni ed insegnanti in modo irrispettoso e/o non partecipe.

Si estranea con facilitàdalle attività scolastiche e/o compieazioni di disturbo.

Non rispetta l'ambiente scolastico enon ne ha cura.

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ASPETTI GESTIONALI

La struttura della Scuola Steiner-Waldorf di Treviso

L’ente gestore della Scuola Steiner-Waldorf di Treviso è l’ASSOCIAZIONE PER LA PEDA-GOGIA STEINERIANA MICHAEL, associazione di insegnanti, genitori e sostenitori della pedago-gia steineriana. L’Associazione è stata fondata il 09/10/1991 e promuove lo svolgimento di attivitàsociali e di promozione culturale, non ha fini di lucro, è laica e apartitica. L’Associazione ha tra gliscopi statutari quello di contribuire allo sviluppo ed alla diffusione del movimento pedagogico ini-ziato da Rudolf Steiner per il rinnovamento dell’educazione.

Attualmente la nostra realtà pedagogica è composta dalla Scuola dell'Infanzia Paritaria (De-creto 2466/D20 del 27/11/2006) e dal ciclo di Scuola Primaria Paritaria (8352/B24 del 30/06/2014)e Secondaria di Primo Grado, iscritta all’Albo Regionale delle Scuole Non Paritarie (Decreto5308/B24 del 05/09/2008 5062/C18b del 28/08/2008).

Organi

Di seguito, vengono elencati gli organi attivi nella scuola di Treviso che cooperano alla ge-stione delle istituzioni scolastiche, evidenziando che il Consiglio Direttivo e l’Assemblea dei Socisono gli organi previsti dallo Statuto della Associazione. Evidenziamo che si potranno individuare ecostituire altri organismi o gruppi di lavoro permanenti o temporanei per rendere ottimale l'organiz-zazione scolastica.

- Consiglio Direttivo " Michael ": è l’organo di riferimento per tutte le incombenze giuridiche edamministrative. Funzioni, composizione, modalità di elezione, durata in carica ecc., sono disciplina-te direttamente all’interno dello Statuto.- Assemblea dei Soci: funzioni, attribuzioni e composizione dell’Assemblea dei Soci sono discipli-nate direttamente all’interno dello Statuto in articoli specifici. Viene convocata almeno una voltal'anno. - Collegio Docenti: il Collegio degli Insegnanti è un organismo che per funzioni e modalità di lavo-ro va ben oltre a quanto previsto dalla normativa vigente. Per quanto concerne gli aspetti pedagogiciè il centro spirituale della scuola; ad esso è affidata la conduzione pedagogica della stessa. Nellascuola Michael, si incontra con cadenza settimanale nel periodo scolastico; nel periodo seguente lafine e precedente l'inizio anno, svolge un lavoro intensivo di retrospettiva/prospettiva e di autovalu-tazione; ha strutturato il proprio lavoro in due forme ben riconoscibili.

1) Collegio plenario - formato da tutti gli insegnanti del I e II settennio attivi nella scuola. Nella pri-ma parte viene fatto un lavoro artistico (pittura, modellaggio, euritmia, arte della parola ecc.). Nellaseconda parte viene svolto un lavoro di studio in comune su temi antropologici e pedagogici, unasorta di laboratorio di ricerca che si pone il compito di realizzare quella che viene solitamente chia-mata “formazione continua”. Nella terza parte vengono presi in esame tutti gli aspetti organizzativied i compiti della vita della scuola che non hanno carattere strettamente o solamente pedagogico mache riguardano la progettualità futura dell'istituto, anche con la partecipazione di membri del Consi-glio di Amministrazione delegati.Tra i compiti del Collegio degli Insegnanti segnaliamo in particolare che:

- individua e disciplina le proprie modalità di funzionamento nonché i compiti specifici, nelrispetto delle funzioni degli altri organi;

- individua e costituisce organismi permanenti o temporanei per l’organizzazione, lo studio el’approfondimento di tematiche pedagogiche;

- propone gli indirizzi generali per l’attività, la gestione e l’amministrazione della scuola(politiche della scuola);

- delibera la parte didattica del Progetto Educativo d’Istituto sulla base del Piano di studi dellascuola Waldorf, da sottoporre all’approvazione del Consiglio Direttivo;

- individua e propone al Consiglio Direttivo l’attivazione di iniziative di formazione e diaggiornamento professionale da realizzarsi sia all’interno della scuola che presso enti terzi;

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- individua e propone percorsi formativi-culturali rivolti ai genitori e/o all’esterno; - determina l’assegnazione degli incarichi agli insegnanti, che autonomamente ricerca; ne

propone inoltre la conferma e/o revoca al Consiglio Direttivo; - organizza attività di tutoraggio e persegue obiettivi di qualità dell’insegnamento; - valuta ed autorizza l’accoglienza di tirocinanti esterni; - approva le modalità e cura l’iter di ammissione degli allievi, con particolare attenzione alla

valutazione della maturità scolare di ogni singolo allievo; - definisce il progetto educativo generale della scuola; definisce inoltre l’eventuale progetto

educativo individuale, che deve essere accettato dalle famiglie al momento dell’iscrizione; - svolge attività di organizzazione e gestione quotidiana (calendario scolastico, orari, pause,

gestione delle assenze e supplenze degli insegnanti, ecc.) - cura il rapporto con i genitori e ne accoglie le eventuali problematiche pedagogiche.

2) Collegio I settennio e collegio II settennio - formato dagli insegnanti che operano in quegli ambi-ti. Si occupa della conduzione pedagogica e didattica di specifici settenni. Particolare rilievo vienedato al "colloquio pedagogico", in cui l'insegnante interessato presenta il percorso scolastico di unsingolo allievo e alla "formazione continua" sulle materie di insegnamento.

Nella Scuola Michael si formano periodicamente altri due gruppi di lavoro pedagogico-didattico:- il Collegio VI-VII-VIII - formato dagli insegnanti delle classi e da quelli interessati, la cui finalitàe strumenti sono comuni agli altri collegi (gli argomenti di studio diventano più specifici per incon-trare le esigenze dei ragazzi nell'adolescenza); - il Collegio di sostegno, in cui l'insegnante di classe, di sostegno artistico, il medico scolastico e iterapeuti programmano un lavoro specifico di sostegno artistico per un singolo alunno che presentamomentanee difficoltà nel suo processo evolutivo. Qualora un singolo caso o un gruppo di alunnimanifestasse la necessità di un sostegno didattico personalizzato, il collegio di sostegno proponealla famiglia un Piano Educativo Personalizzato.

Ogni collegio svolge, sicuramente a fine anno ma non solamente, una retrospettiva di autova-lutazione ed un prospettiva per il nuovo anno.

Consiglio di classe: è formato dagli insegnanti attivi nella classe e dagli insegnanti interessati. Svol-ge le funzioni di programmazione dell’anno scolastico e di coordinamento tra le varie materie perquanto riguarda gli specifici percorsi e gli aspetti interdisciplinari. Pianifica la realizzazione di gitascolastiche e di progetti migliorativi dell’offerta formativa dell’istituto. Svolge un lavoro di presen-tazione degli alunni. Procede alla stesura delle valutazioni periodiche ed annuali. I consigli di classevengono convocati dai maestri responsabili della classe almeno due volte all’anno.

Assemblea di classe: l’Assemblea della classe è convocata dal maestro responsabile con modalità escadenze stabilite. Vi partecipano tutti i genitori della classe, l’insegnante responsabile e, su specifi-che necessità, altri insegnanti coinvolti: vengono trattati temi di carattere antropologico, didattico,sociale che riguardano la vita della classe nel suo complesso.

Consiglio Direttivo Michael, Collegio Docenti: rappresenta la concretizzazione di un anelito, pecu-liare della Scuola Michael, nel quale si cerca di coniugare l'ideale di triarticolazione dell'istituto sco-lastico, dando forma ad un organo che unisce le due componenti della scuola, amministratori-inse-gnanti-genitori, che lavorano e prendono decisioni, anche progettuali, su temi comuni.

Citiamo due figure istituzionali che hanno la funzione di rendere riconoscibile la scuola nei rapporticon l'amministrazione pubblica.

1) Rappresentante Legale dell’Associazione per la pedagogia steineriana Michael (Presiden-te dell’Associazione), eletto dall’Assemblea dei Soci, è la persona di riferimento per tutti gli aspettilegali-amministrativi connessi all’attività e all'esistenza dell’Istituto nei confronti degli Enti pubbli-

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ci o privati e di terzi in genere.2) Coordinatore delle attività educative e didattiche, nominato dal Collegio degli Insegnanti,

confermato dal Consiglio Direttivo è il responsabile dell’attività didattica, in particolare degli ele-menti correlati alla sua formalizzazione, quali il coordinamento dei Consigli di classe, gli scrutini,gli esami ecc. Il Coordinatore delle attività educative e didattiche si può avvalere per l'espletamentodella sua funzione di uno o più Collaboratori del C.D., formando il gruppo denominato“CERCHIO INTERNO”. Controfirma con il Rappresentante Legale gli atti amministrativi.

3) Coordinatore delle attività educative, della Scuola dell’Infanzia.

Elementi di programmazione finanziaria e gestione economica

L’insieme di alunni, genitori e insegnanti forma l’organismo scolastico. Affinché l’allievopossa raggiungere una giusta formazione e preparazione è assolutamente necessaria una stretta col-laborazione tra scuola e famiglia. Dal momento che l’incontro di insegnanti e genitori poggia sullacomprensione delle diverse funzioni educative, sul rispetto reciproco e sul dialogo, entrambe le par-ti sono coinvolte nell’organizzazione delle attività sociali e culturali della scuola (conferenze, dibat-titi, spettacoli, feste, corsi artistici, ecc.). Questa esperienza sociale, che insegnanti e genitori posso-no riproporre insieme con sempre rinnovato entusiasmo, può diventare un fattore di educazione so-ciale molto importante anche per i bambini.

L’Associazione per la pedagogia steineriana Michael non ha finalità di lucro, si sostiene attra-verso le quote associative, le quote dei genitori, le donazioni ed i proventi derivanti dalle attivitàpreviste dallo statuto. Tutti i genitori e gli insegnanti sono soci della associazione. Il bilancio vieneredatto seguendo l’anno solare e non quello scolastico. Le quote associative e le quote scolastichesono stabilite dall’assemblea.

Il Consiglio di Amministrazione prevede colloqui economici individuali per coloro che nonpossono sostenere la retta definita dall'assemblea. L’accordo viene trovato con gli amministratori,esercitando il principio della fratellanza portato da Rudolf Steiner nella sfera economica.

I genitori, attraverso gruppi di lavoro, sostengono con il loro volontariato attività quali il ba-zar, la falegnameria, corsi e attività artistiche per i genitori, il giardinaggio, la manutenzione dei lo-cali. Gli amministratori svolgono la loro attività gratuitamente.

L’impulso sociale Fu essenzialmente un impulso sociale a condurre, nel 1919, alla fondazione della prima scuola

Waldorf a Stoccarda. Ancora oggi, dopo novant'anni, lo stesso impulso muove i genitori e i sosteni-tori che hanno a cuore la sorte delle scuole steineriane in tutto il mondo. L’impulso sociale nellerealtà Steiner-Waldorf è un tema a cui viene data molta importanza, poiché si basa sulla convinzio-ne che imparare a vivere insieme ha ed avrà sempre più peso nel futuro dell’umanità.

Per realizzare questo anelito, l’intervento avviene in diversi ambiti e a più livelli:

nell’atto educativo Investire nell’educazione al sociale è un’occupazione primaria nell’ambito della classe fin dai

primi anni della scuola dell’infanzia: l’atteggiamento degli insegnanti è attento a valorizzare ognioccasione, sia ludica che didattica, per favorire il processo di integrazione del singolo e la formazio-ne armoniosa della comunità. Altrettanto rilievo viene dato a quelle attività che favoriscono l’incon-tro delle classi intorno ad un progetto comune. Si incoraggia l’aiuto reciproco tra alunni, evitando lacompetitività, cercando di individuare e valorizzare i punti di forza di ognuno.

nel rapporto insegnante-alunno-genitori Lo sviluppo delle competenze sociali dell’insegnante nel rapporto con le famiglie, costituisce

un impegno continuo che mira ad impiegare modalità di approccio ispirato dalla solidarietà nel ri-spetto delle diversità delle famiglie. Il motivo di questo impegno poggia sulla consapevolezza che lareciproca stima e comprensione tra insegnanti e genitori crea l’humus all’interno del quale vive e sisviluppa l’alunno. Per garantire l’igiene del rapporto, l’insegnante cerca quindi di tenere sempre alcentro del dialogo le tematiche che riguardano l’educazione e la formazione dell’allievo.

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Altrettanto importante è coinvolgere tutti i genitori di ogni classe nel percorso didattico, edu-cativo e sociale che i loro figli stanno vivendo insieme. A tal fine, vengono tenute riunioni di classeperiodiche, nelle quali si condividono tematiche riguardanti il piano di studio e gli aspetti peculiarieducativi caratterizzanti la tappa di sviluppo degli alunni.

nella scuola come comunità di apprendimento Dalla convinzione che l’educazione è prevalentemente una questione sociale, nascono

all’interno della scuola una serie di iniziative, promosse dai vari organi che la costituiscono, aventila finalità di favorire l’incontro, lo sviluppo ed il trasferimento di competenze, il riconoscimento ditalenti, di promuovere occasioni di socializzazione. La scuola così diviene un luogo privilegiato dieducazione permanente, esteso a tutto il tessuto sociale della comunità, che offre l’opportunità diimparare, di auto-educarsi e di condividere.

nel rapporto scuola-famiglia La condivisione del progetto pedagogico della scuola da parte delle famiglie costituisce una

condizione irrinunciabile per il raggiungimento degli obiettivi socio-pedagogici. Per rendere con-creta tale condivisione, gli insegnanti e gli amministratori accolgono ed accompagnano le famiglieche si avvicinano, favorendo lo sviluppo del libero senso di appartenenza, nell’auspicio che lorostesse incrementino il patrimonio umano e sociale della scuola, ad esempio, sostenendo la parteci-pazione alle feste sociali e scolastiche, riunioni di classe, alle iniziative culturali, ai gruppi di lavorovolontario dei genitori

nell'educazione ad una nuova socialità Il libero senso di appartenenza all’organismo scolastico da parte di insegnanti, amministratori

e genitori, pur nel riconoscimento di ruoli e competenze specifiche degli organi, la capacità di in-contrarsi con interesse reciproco ravvivano l’anelito ad una nuova socialità tendente a potenziare ilmutuo sostegno e l’apprezzamento per l’operato altrui. E' il germe per una nuova socialità l’esem-pio che bambini e ragazzi ricevono quando vedono adulti – che sono genitori, insegnanti, ammini-stratori o sostenitori – lavorare insieme per un ideale comune, quando vedono adulti che accolgonola diversità di opinioni come un arricchimento della creatività.

nell'inclusione della diversità attraverso una visione universale dell’uomo L’anelito alla libertà è un elemento fondamentale nella vita di una scuola Steiner-Waldorf. Il

rispetto della altrui libertà di scelta è solo uno degli aspetti in cui tale aspirazione si esprime. Nella scuola Steiner-Waldorf possono essere presenti e rappresentate tutte le culture e tutte le

religioni, senza preclusioni di sorta. Si è anzi consapevoli di quanto sia importante coltivare un sanoed universale senso del sacro, e che proprio dall’incontro del maggior numero possibile di realtàculturali e sociali possono sorgere germi fecondi per il futuro.

Questo “essere aperta” della scuola Steiner-Waldorf rispetto al tema della laicità e della a-politicità è dimostrato con chiarezza dalla sua presenza in tutte le culture e tutte le aree del mondo.

Il “Patto educativo di corresponsabilità” Prima dell’iscrizione vengono forniti ai genitori il Piano Triennale dell’Offerta Formativa e ilRegolamento della scuola. Nell’intento di migliorare sempre più il rapporto di collaborazione trascuola e famiglia, all’atto di iscrizione è richiesta ai genitori la firma di accettazione di questidocumenti e del Patto educativo di corresponsabilità

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