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n. 5 - maggio 2011 anno XVII Anno Paolino Diocesano SEGNI DEI TEMPI www.segnideitempi.it Registrazione del Tribunale di Napoli n° 5185 del 26 gennaio 2001 Qin+, il pub della parrocchia A Quarto un centro per i giovani nei locali della “Gesù Divino Maestro”: da Internet al ballo al cineforum i tanti aspetti dell’integrazione intel- ligente. Pag. 16 Un evento storico per la città di Napoli e la diocesi di Pozzuoli e una speranza per il quartiere di Pianura. Sabato 7 maggio alle ore 15 viene beatificato don Giustino Russolillo (1891 – 1955), parroco, seminarista a Pozzuoli e fondato- re, nel 1920, della Società delle Divine Vocazioni, la congregazione religiosa che riunisce i Padri Vocazionisti (nella foto il primo nucleo), le Suore Vocazio- niste, le Apostole Vocazioniste della Santificazione Universale e altre orga- nizzazioni laiche e religiose. Una realtà che oggi è diffusa in tutti i continenti: dall’India al Brasile, dall’Indonesia al Galles. Il quar- tiere vuole dare il meglio di sé nel momento in cui il “suo figlio migliore” riceverà gli ono- ri dell’altare. Don Giustino e Pianura sono un binomio indissolubile. In questo piccolo comune, poi diventato quartiere di Napoli, è nata la sua idea di servizio, cura e forma- zione delle vocazioni, di tutte le vocazioni in generale e di quelle alla vita consacrata e sacerdotale in particolare. Il lungo iter del- la beatificazione è partito dagli Stati Uniti, con la guarigione “inspiegabile” della si- gnora Gaetanina Meloro del New Jersey. Alla solenne Concelebrazione, che sarà presieduta dal cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle cause dei santi, inviato di Benedetto XVI, parteciperanno il cardinale di Napoli, monsignor Crescenzio Sepe, il vescovo di Pozzuoli, monsignor Gen- naro Pascarella e tanti altri pastori provenienti dall’Italia e da varie parti del mondo. Poste Italiane emetterà un annullo postale per commemorare l’e- vento. La cerimonia, ovviamente, ha luogo a Pianura, in una delle poche aree ancora libere dai caseggiati, a ridosso di via Pal- lucci, nei pressi del cimitero e, comunque, a pochi passi dal Vocazionario. Un posto stra- tegico per la facilità di accesso, sia per chi giunge in auto o in bus, che per coloro che utilizzano la linea Circumflegrea della Sep- sa che mette in contatto il centro di Napoli (Montesanto) con tutto il territorio flegreo. Per tutte le informazioni sull’evento: www. beatificazionedongiustino.it. (servizi nelle pagine interne) Ciro Biondi Il 30 maggio nell’area ex Sofer la chiusura delle manifestazioni per celebrare l’approdo dell’Apostolo delle genti a Pozzuoli DA 1950 ANNI CON SAN PAOLO Riscoprire le radici per confermarci nella fede in Cristo. E valorizzare il patrimonio flegreo Don Giustino Maria Russolillo beatificato a Pianura Il 7 maggio celebrazione per il fondatore dei Vocazionisti: attesi migliaia di pellegrini. Una vita consacrata nella “missione” Elezioni, per un sussulto di cittadinanza attiva Un’iniziativa del Progetto Policoro dopo la Lettera del vescovo alla città: l’importanza del lavorare in sinergia Pag. 3 I l 30 maggio vivremo il momento con- clusivo dell’Anno giubilare paolino diocesano, indetto dalla Chiesa di Poz- zuoli per ricordare i 1950 anni dell’ap- prodo e della predicazione dell’apostolo Paolo nella città puteolana. Alla celebra- zione eucaristica, che avrà luogo nell’area ex Sofer, sarà presente il cardinale Salva- tore De Giorgi, arcivescovo emerito di Palermo, Inviato Speciale nominato da Benedetto XVI. In questo anno sono stati realizzati diver- si eventi significativi, in ambito pastora- le, culturale e sociale, anche per ricordare che il nostro territorio è caratterizzato da un patrimonio artistico e naturale che va riscoperto e valorizzato, ma anche dalla capacità di saper accogliere e offrire gesti concreti di solidarietà. L’obiettivo di que- sto anno giubilare che sta per terminare, è stato quello di approfondire la cono- scenza di san Paolo e del suo “Vangelo” e di riscoprire le radici apostoliche della nostra Chiesa. Le celebrazioni, le lectio, i laboratori della fede, le catechesi, gli in- contri e i convegni che sono stati realiz- zati, hanno sicuramente permesso anco- ra all’Apostolo di confermarci oggi nella fede, come ha certamente fatto con la primitiva comunità cristiana di Pozzuoli che lo ha accolto. Ascoltando e seguendo l’Apostolo nella nostra vita, punteremo ancora una volta sull’essenziale: Gesù Cristo, crocifisso e risorto. † Gennaro, vescovo 30 maggio 2011 (ore 19) Chiusura Anno Paolino Diocesano Solenne concelebrazione eucaristica – Area ex Sofer Pozzuoli

Segni dei Tempi - Maggio 2011

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Giornale di attualità sociale, culturale e religiosa curato nela grafica e impaginazaione dallo studio di comunicazione ZendoADV

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Page 1: Segni dei Tempi - Maggio 2011

n. 5 - maggio 2011anno XVIIAnno Paolino DiocesanoSEGNI DEI TEMPI

www.segnideitempi.it

Registrazione del Tribunale di Napoli n° 5185 del 26 gennaio 2001

Qin+, il pub della parrocchiaA Quarto un centro per i giovani nei locali della “Gesù Divino Maestro”: da Internet al ballo al cineforum i tanti aspetti dell’integrazione intel-ligente. Pag. 16

Un evento storico per la città di Napoli e la diocesi di Pozzuoli e una speranza per il quartiere di Pianura. Sabato 7 maggio alle ore 15 viene beatificato don Giustino Russolillo (1891 – 1955), parroco, seminarista a Pozzuoli e fondato-re, nel 1920, della Società delle Divine Vocazioni, la congregazione religiosa che riunisce i Padri Vocazionisti (nella foto il primo nucleo), le Suore Vocazio-niste, le Apostole Vocazioniste della Santificazione Universale e altre orga-nizzazioni laiche e religiose. Una realtà che oggi è diffusa in tutti i continenti: dall’India al Brasile, dall’Indonesia al Galles. Il quar-tiere vuole dare il meglio di sé nel momento in cui il “suo figlio migliore” riceverà gli ono-ri dell’altare. Don Giustino e Pianura sono un binomio indissolubile. In questo piccolo comune, poi diventato quartiere di Napoli, è nata la sua idea di servizio, cura e forma-zione delle vocazioni, di tutte le vocazioni in generale e di quelle alla vita consacrata e sacerdotale in particolare. Il lungo iter del-la beatificazione è partito dagli Stati Uniti, con la guarigione “inspiegabile” della si-

gnora Gaetanina Meloro del New Jersey. Alla solenne Concelebrazione, che sarà presieduta dal cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle cause dei santi, inviato di Benedetto XVI, parteciperanno il cardinale di Napoli, monsignor Crescenzio Sepe, il vescovo di Pozzuoli, monsignor Gen-naro Pascarella e tanti altri pastori provenienti dall’Italia e da varie parti del mondo. Poste Italiane emetterà un annullo postale per commemorare l’e-

vento. La cerimonia, ovviamente, ha luogo a Pianura, in una delle poche aree ancora libere dai caseggiati, a ridosso di via Pal-lucci, nei pressi del cimitero e, comunque, a pochi passi dal Vocazionario. Un posto stra-tegico per la facilità di accesso, sia per chi giunge in auto o in bus, che per coloro che utilizzano la linea Circumflegrea della Sep-sa che mette in contatto il centro di Napoli (Montesanto) con tutto il territorio flegreo. Per tutte le informazioni sull’evento: www.beatificazionedongiustino.it. (servizi nelle pagine interne)

Ciro Biondi

Il 30 maggio nell’area ex Sofer la chiusura delle manifestazioni per celebrare l’approdo dell’Apostolo delle genti a Pozzuoli

DA 1950 ANNI CON SAN PAOLORiscoprire le radici per confermarci nella fede in Cristo. E valorizzare il patrimonio flegreo

Don Giustino Maria Russolillo beatificato a PianuraIl 7 maggio celebrazione per il fondatore dei Vocazionisti: attesi migliaia di pellegrini. Una vita consacrata nella “missione”

Elezioni, per un sussultodi cittadinanza attivaUn’iniziativa del Progetto Policoro dopo la Lettera del vescovo alla città: l’importanza del lavorare in sinergia Pag. 3

Il 30 maggio vivremo il momento con-clusivo dell’Anno giubilare paolino

diocesano, indetto dalla Chiesa di Poz-zuoli per ricordare i 1950 anni dell’ap-prodo e della predicazione dell’apostolo Paolo nella città puteolana. Alla celebra-zione eucaristica, che avrà luogo nell’area ex Sofer, sarà presente il cardinale Salva-tore De Giorgi, arcivescovo emerito di Palermo, Inviato Speciale nominato da Benedetto XVI.In questo anno sono stati realizzati diver-si eventi significativi, in ambito pastora-le, culturale e sociale, anche per ricordare che il nostro territorio è caratterizzato da un patrimonio artistico e naturale che va riscoperto e valorizzato, ma anche dalla capacità di saper accogliere e offrire gesti concreti di solidarietà. L’obiettivo di que-sto anno giubilare che sta per terminare, è stato quello di approfondire la cono-scenza di san Paolo e del suo “Vangelo” e di riscoprire le radici apostoliche della nostra Chiesa. Le celebrazioni, le lectio, i laboratori della fede, le catechesi, gli in-contri e i convegni che sono stati realiz-zati, hanno sicuramente permesso anco-ra all’Apostolo di confermarci oggi nella fede, come ha certamente fatto con la primitiva comunità cristiana di Pozzuoli che lo ha accolto. Ascoltando e seguendo l’Apostolo nella nostra vita, punteremo ancora una volta sull’essenziale: Gesù Cristo, crocifisso e risorto.

† Gennaro, vescovo

30 maggio 2011 (ore 19) Chiusura Anno Paolino DiocesanoSolenne concelebrazione eucaristica – Area ex Sofer Pozzuoli

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Chiesa e legalità è stato il tema dell’incontro or-

ganizzato dal Progetto Lega-lità per Pozzuoli promosso dalla Fondazione Paulus, da Sos Impresa, dalla Coalizio-ne Contro la Pena di Morte e dall’associazione Occhi sul mondo. Nel pomeriggio di giovedì 7 aprile, nell’Audito-rium del Centro San Marco, si sono confrontati sacerdoti, gruppi parrocchiali e cittadini sul tema della lotta alla crimi-nalità. Ad ascoltare, interveni-re e offrire riflessioni il socio-logo Raffaele Sibilio, docente della Federico II. All’incon-tro hanno partecipato Carlo Cuomo, coordinatore delle aree della Caritas Diocesana, don Vincenzo Tiano, parro-co a san Giuseppe Operaio di Pianura, Salvatore Roma-no, presidente del Comitato Civico per Cigliano, e Luigi Cuomo, presidente della Fon-dazione Paulus. «E’ necessario un cambiamen-to negli stili di vita – ha affer-mato Sibilio – la connivenza è confusa con la convenienza».

Napoli e la sua area metropo-litana, ha spiegato il docente universitario, vivono la fase più critica da quando la so-cietà in cui viviamo è diven-tata “liquida” e la solidarietà ha fatto spazio all’egoismo; una crisi di cui la politica è concausa e vittima. Infine: la repressione non basta, c’è bi-sogno di una riorganizzazione della società. L’esperienza di Pianura è, in-vece, stato il tema dell’inter-vento di don Tiano. Il parroco ha sottolineato come i sacer-doti possono avere un ruolo nell’affermazione dei principi della legalità nonostante si agisca in quartieri a rischio che non offrono spiragli di riscatto. A partecipare alla di-scussione anche i bambini del Progetto Integra che hanno letto le loro considerazioni sul tema mostrando inoltre al pubblico dei cartelli colorati. Presenti all’iniziativa i respon-sabili di alcune associazioni come la Pro Handicap di Bacoli e Cittadinanza Attiva dell’area flegrea.

Nell’intervento conclusivo, don Paolo Auricchio, vicario generale, e don Fernando Ca-rannante, vicario episcopale della Carità, hanno ricordato che in diocesi si stanno facen-

do passi in avanti sul tema della legalità. «Su proposta del vescovo – ha annunciato don Fernando – è stato istituito il gruppo di lavoro che elabore-rà il programma di settembre

della Scuola di formazione so-ciale e politica della diocesi». L’appuntamento è stato il secondo di quattro incontri che il Progetto Legalità per Pozzuoli ha programmato. Invogliati dalla Lettera alla Città di Pozzuoli del vescovo e stimolati dall’emergenza cri-minale sempre più grave, gli aderenti al Comitato Promo-tore proporranno ai candidati alla carica di sindaco e di con-sigliere comunale di Pozzuoli alle prossime amministrative del 15 e 16 maggio un docu-mento affinché i futuri ammi-nistratori s’impegnino ad af-frontare la questione legalità. Le proposte sono venute fuori dagli incontri con il mondo della scuola (in occasione del-la giornata nazionale della lot-ta alle mafie del 21 marzo) e con la Chiesa; si aggiungeran-no ulteriori proposte dopo gli altri due incontri in program-ma: con il mondo del lavoro e con le associazioni.

Tra marzo e aprile si sono susseguite varie iniziative sul tema della lotta alla criminalità nelle scuole del com-prensorio flegreo, dagli istituti supe-riori alle scuole elementari. La scuola “Immacolata”, del I circolo didattico di Pozzuoli, ha ricevuto un ricono-scimento dal Senato della Repubbli-ca l’8 aprile. Gli allievi, seguiti dalle insegnanti Arciprete, Amato, D’Isan-to, Carro, D’Oriano, Monaco e dalla dirigente Teresa Martino, hanno vinto il secondo premio del progetto "Vorrei una legge che…", promosso dal Senato e dal Ministero della Pubblica Istru-zione e rivolto alle quinte elementari di tutta Italia. Si punta a far riflettere i più giovani sull’importanza delle leggi nella rego-lamentazione della vita di tutti i gior-ni, per avvicinare anche i più piccoli alle istituzioni e incentivarne il senso civico. Gli alunni hanno proposto e il-lustrato in forma creativa veri e propri "disegni di legge”; in particolare han-no sviluppato il tema allargandolo al problema “lavoro-distanza”, che non

permette alle famiglie di restare unite. I bambini di Pozzuoli hanno realizza-to un ricco lavoro di ricerca e di studio sull'Italia, dal punto di vista geogra-fico, storico, economico e politico, con elaborati e disegni. Il 6 aprile nella succursale del Liceo “Labriola” di via Antiniana è stata organizzata una tavola rotonda con la partecipazione di Silvana Fucito, l'imprenditrice che ha avuto il corag-gio di denunciare il racket, don Luigi Merola, Luigi Cuomo, coordinatore nazionale di Sos Impresa e presiden-te della Fondazione Paulus, Gennaro Del Prete, responsabile del coordina-mento vittime innocenti di camorra, l’attrice Rosaria De Cicco e l’attore Gianluca De Gennaro. L’incontro, or-ganizzato dal docente Francesco Pisa-no, ha avuto come obiettivo la promo-zione della crescita sociale e culturale, nonchè di una forte presa di coscienza nei confronti del problema della lega-lità, in relazione ai problemi econo-mici e sociali che subiscono pesanti condizionamenti mafiosi.

«Vorrei una legge che…»

Foto di Paola Visone

PRIMO PIANOSEGNI FLEGREI

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Direttore Responsabile: Salvatore MannaDirettore Editoriale: Carlo LettieriRedazione: Paolo Auricchio, Pino Natale, Ciro Biondi Collaborano: Maddalena Annigliato, Vincenzo Boccardi, Valentina Cavaliere, Simona Conte, Fabio Cuto-lo, Eugenio d'Accardi, Antonio Franco, Irene Ioffredo, Gaetano Lombardi, Nello Mazzone, Maria Rosaria Merone, Giovanni Moio, Gianni Palmers, Raffaela Pingi, Angelo VolpeSegni dei Tempi on-line: Riccardo Lettieri - Francesco Schiano di Cola (portale)Grafica e impaginazione: Luca Scognamiglio (www.ZendoADV.it)Fotografie: Redazione Segni dei Tempi Stampa delle 4.000 copie: STIEM S.p.A.Pubblicità e amministrazione: coop. Ifocs

Mensile della Diocesi di Pozzuoli, realizzato presso il Centro Studi per il Volontariato -Caritas diocesana, grazie alle collaborazioni gratuite ed all’utilizzo dei contributi giuntida: “otto per mille” e privati. Per contributi: Diocesi di Pozzuoli c/c postale 22293807Per la pubblicità: [email protected] del Tribunale di Napoli n° 5185 del 26 gennaio 2001

Redazione c/o Centro Studi per il Volontariato Via N. Fasano, 9 - 80078 Pozzuoli (NA) telefax 081.853.06.26 - 393.586.19.41 - e-mail: [email protected]

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anno XVII - n. 5 - maggio 2011

Associato all’USPI

Federazione Italiana Settimanali Cattolici Unione Stampa Periodica Italiana

Associato alla Fisc

SEGNI DEI TEMPI

maggio 2011

Progetto e quattro incontri: la Fondazione Paulus e alcune associazioni chiederanno un impegno agli eletti di Pozzuoli

La Chiesa a confronto sulla legalitàA settembre partirà anche il programma della Scuola di formazione sociale e politica della diocesi

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SEGNI FLEGREIPRIMO PIANO

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Sono ben cinque i comuni della diocesi di Pozzuoli

nei quali si sta svolgendo la campagna elettorale per le ele-zioni dirette dei rispettivi sin-daci e consigli comunali: Na-poli, Pozzuoli, Quarto, Monte di Procida e Marano. Così, il Progetto Policoro, l’Ufficio diocesano per la pastorale gio-vanile e quello per la giustizia, pace e salvaguardia del creato, hanno organizzato un incon-tro di animazione per giovani e meno giovani, sul tema “Per un sussulto di cittadinanza attiva”. All’evento, che si è svolto il 15 aprile nella chiesa di santa Maria delle Grazie a Pozzuoli, è stata invitata l’As-sociazione Libera, rappresen-tata dal presidente don Toni-no Palmese e da Carmen Del Core, a testimoniare il loro impegno per la legalità. L’in-contro è stato fortemente vo-luto, soprattutto per riflettere insieme al professor Pasquale Giustiniani (docente della Fa-coltà Teologica dell’Italia Me-ridionale e direttore dell’Uffi-cio diocesano per la giustizia) sulla Lettera aperta indirizzata dal vescovo e dai sacerdoti alla città di Pozzuoli. Nel docu-mento, infatti, leggiamo che «siamo chiamati a ripensare al nostro im pegno inderoga-bile di costruire nella nostra

città una convivenza vivibile e pacifica, con spirito cri tico nei confronti di ogni tipo di attacco, a volte subdolo, al bene comune». Nella consa-pevolezza che quest’obiettivo si può raggiungere solo met-tendo insieme le forze, l’in-contro di animazione non è stato organizzato per essere un evento singolo o in previsione di promuovere qualche can-didatura, ma per far percepi-re la vicinanza di una Chiesa aperta alle questioni sociali,

che ama il proprio territorio e avverte la necessità di educare alla cittadinanza responsabile. Molte sono le realtà che ope-rano in questa direzione, ma oggi, contro tanta indifferen-za e passività, c’è bisogno di un riconoscimento reciproco per lavorare in sinergia cre-ando una “struttura di bene”, come ha suggerito il profes-sor Giustiniani. Non è né sarà facile. Il frutto di questo impegno educativo non sarà immediato, ma ciò non deve

essere una giustificazione per rimanere fermi, senza nean-che “vigilare”. Dall’incontro, moderato dal giornalista Adriano Albano, è emerso anche che soprattut-to i giovani sono scoraggiati, spaesati e stanchi di fronte ai tanti problemi riscontrati nell’attuale situazione civi-ca, sociale e amministrativa: come la degradata e irrisol-ta questione ambientale, i numerosi disagi delle peri-ferie, il mancato rilancio di

un meraviglioso patrimonio storico-culturale come quello dei Campi Flegrei, la disoc-cupazione, i pochi servizi alla persona. Di fronte a tutto ciò, i giovani avvertono l’impor-tanza comunque di non ri-manere a guardare, aspettare e delegare il tutto ai prossimi amministratori. Quale può essere la nostra parte? Come cittadini delusi ma pronti a un nuovo “sussulto”, noi gio-vani sentiamo l’importanza di attivarci per fare ascoltare la nostra voce, ma anche aprirci tra noi, con gli adulti e con chi ricopre incarichi istituzio-nali, per una rinnovata consa-pevolezza della responsabilità di ognuno alla crescita del bene comune.«In una società caratterizzata dalla molteplicità di messag-gi e dalla grande offerta di beni di consumo, il compito più urgente diventa, dunque, educare a scelte responsabi-li», sono le parole dei vescovi italiani sulle quali si è basato l’intervento di don Palmese: «Le mafie hanno paura del-la scelta educativa, di quei luoghi che funzionano bene. Ecco che diventa importante ritrovare uno spirito di gratu-ità, accoglienza, corresponsa-bilità e perdono».

Irene Ioffredo

Le elezioni amministrativee la “struttura di bene”

maggio 2011

MIGRANTES Con la collaborazione del Centro studi per il Volontariato - Caritas Diocesana

DIOCESI DI POZZUOLI - FESTA DEI POPOLICentro S. Marco – Via Sacchini, 33 – Pozzuoli Lunedì 25 MaggioOre 16.30, accoglienza e benvenuti Ore 17.00, seminario sulla mobilità Umana“Il Dio Pellegrino” - Relatore: don Alfonso Calvano Direttore Regionale Migrantes Venerdì 29 MaggioDalle ore 10.00, apertura degli stand a cura delle diverse etnie presenti nel territorio flegreoOre 12.00, Celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo, mons. Gennaro PascarellaDalle ore 13.00, degustazioni piatti etnici e locali.Fino alle ore 17, esibizioni di gruppi etnici, sul tema “Mille Volti.. Una sola umanità!”.

Per info: Gruppo Volontari Salus – Migrantes – tel. 0815265536 – 3271563147 (lun, mer e ven, ore 9–13 e 16–19.30) - e-mail: [email protected][email protected] (programma dettagliato su sdt on line).

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Speciale 8x1000

4maggio 2011

8XMILLEALLACHIESACATTOLICA

Anchequest’annol’importanteè firmare

Anchequest’anno per destinare l’8xmille alla Chiesa cattolica si può usare:uil modello 730-1 allegato al modello 730 da presentare entro il 31 maggio2011 per chi si rivolge ad un CAF o ad un professionista abilitato;uilmodelloUnico da consegnare entro il 30 settembre 2011 direttamente viainternet oppure ad intermediario fiscale. Chi invece non è obbligato all’invio te-lematico può effettuare la consegna dal 2 maggio al 30 giugno presso qual-siasi ufficio postale;ula scheda allegata al modello CUD. Chi non è più obbligato a presentare ladichiarazione dei redditi (pensionati e lavoratori dipendenti senza altri redditiné oneri deducibili), può comunque destinare l’8xmille alla Chiesa cattolica at-

traverso la scheda allegata al CUD. Questa può essere consegnata gratuitamente entro il 30 lu-glio 2011 in busta chiusa presso tutti gli uffici postali oppure ad un intermediario fiscale (CAF) chepuò chiedere un corrispettivo per il servizio. Permaggiori informazioni sullemodalità da seguireper partecipare alla scelta dell’8xmille con il proprio modello CUD si può telefonare al numeroverde 800 348 348 (i giorni feriali dalle 9.00 alle 18.00).Il 5xmille si affianca anche quest’anno all’8xmille. Il contribuente può firmare per tutti e dueperché l’uno non esclude l’altro, ed entrambi non costano nulla in più.

Senon ci credi,chiedilo a loroOrmai da 20 anni, quando si parla di“sostegno economico alla Chiesa cattolica”,si evocano valori di grande importanza:comunione, trasparenza, libertà,partecipazione e corresponsabilità alla vitae missione della Chiesa in Italia e nel Terzomondo. E anche l’8xmille ha contribuito adare, fin dall’inizio, un’occasione preziosaper promuovere nei cattolici questi valori,proponendo la sfida per una nuovamentalità capace d’affrontare i problemidelle comunità ecclesiali con unapartecipazione e corresponsabilità del tuttonuove. Infatti anche con una semplicefirma, consapevole e motivata, masoprattutto confermata ogni anno, molticattolici si sono presi carico di tante difficilisituazioni delle nostre comunità ecclesiali,difficoltà alle quali hanno contribuito adare delle risposte concrete, tangibili,risolutive. “Se non ci credi, chiedilo a loro”sottolinea il messaggio di sensibilizzazionedella campagna d’informazione 8xmille2011, invitando a proseguire su internetl’approfondimento di temi e vicende vistiin tv, per essere informati a 360 gradi suprogetti locali, ma rappresentativi di unavisione più vasta della missione dellaChiesa oggi. “Dai rivoli di storieevidenziate negli spot tv si potrà risalireall’impegno concreto della Chiesa oggi inItalia, in prima fila con l’8xmille per farfronte alla crisi economica” spiega MatteoCalabresi, responsabile del Serviziopromozione C.E.I. per il sostegnoeconomico alla Chiesa. “Negli oratori delleperiferie urbane a rischio, accanto aglianziani con iniziative pastorali, oltre che afavore delle famiglie, con microcredito efondi anti-crisi diocesani -prosegueCalabresi- spesso è un aiuto che va oltrel’emergenza, e sostiene tanti nel riprenderein mano la propria vita”.

MARIA GRAZIA BAMBINO

IN ITALIA

1|ABari, quartiere SanPaolo, è nata la coo-perativa Campo di Fragole per la forma-zione dei minori del quartiere. Riduzione del-l’abbandono scolastico e attività ludiche rap-presentano un’alternativa efficace a pomerig-gi solo televisivi e al rischio devianza.

2|A Pantelleria suor Patrizia, con l’aiuto divolontari locali e giovani in servizio civile,si occupadegli anziani chenonhannoalcunaiu-to familiare. Li visita casa per casa, consegnaloro i pasti quotidiani, provvede alle pulizie del-l’abitazione, dedica loro attenzione e ascolto.

3|A Roma il progetto Borgo Amigò, realiz-zato da padreGaetanoGreco nella diocesidi Porto-Santa Rufina, si rivolge ai giovani chevengono ammessi amisure alternative alla de-tenzione. Qui la giornata è scandita dai com-piti domestici, agricoli, dimanutenzione, di stu-dio o lavoro.

4|A Forlì dal 1987 donne in difficoltà, mol-te in gravidanza o conbambini, hanno tro-vato alla Tendaunposto sicuro dove ricostruirela propria vita.

5|AdAndriadonGeremiaAcri, responsabi-le diocesano della FondazioneMigrantes,ha aperto un centro d’accoglienza multifun-

zionale.Una risposta alla nuovaemergenza ca-ritativa del capoluogo conmensa, docce, am-bulatorio, distribuzione abiti. Il 50%degli uten-ti registrati è straniero, italiano l’altra metà.

6|A Padova le Cucine popolari arrivano aservire 3mila pasti. Oltre allamensa fun-zionano, nella stessa struttura, anche un cen-tro ascolto e di orientamento, docce, lavande-ria, servizi di abiti usati. In ambulatorio 25me-dici volontari.E ALL’ESTERO

7| In India a Mumbai, l’Holy Spirit Hospitalalla periferia della città mette a disposi-zione degli ultimi cure mediche d’eccellenza.

8|EaCalcuttaSuorLizyMuthirakala e le sueconsorelle della Provvidenza danno rifu-gio e formazione alle bambine di strada nellaCasa d’accoglienza, salvandole da un destinodi sfruttamento, accattonaggio e prostituzio-ne infantile.

9| InUganda la scuola professionale DanielComboni, aperta poco fuori dalla città diGulu, donaunaseconda vita ai bambini-soldato,sottratti per anni ai loro villaggi e oggi tra auledi teoria e officine di falegnameria, meccani-ca ed edilizia.

www.chiediloaloro.it

Ecco le 9 storie, rappresentative delle destinazioni 8xmille,che vedremo negli spot in onda in questi mesi.

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TERRITORIO

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SEGNI FLEGREI

Numerose iniziative in programma per la chiusura dell’Anno Diocesano: gli archeologi studiano i segni del passaggio

Percorriamo insieme la via di san PaoloStaffetta di podisti da Pozzuoli a Roma. E incontri con studiosi, amministratori e religiosi

Nel I secolo d.C. Pozzuoli era il porto più impor-

tante del Mediterraneo, per-ché principale collegamento fra il ricco e colto Oriente e Roma: molti missionari e sa-cerdoti dei diversi culti miste-rici e salvifici sorti fra l'Egitto e la Persia vi erano giunti per fare proseliti e portare alla capitale dell'impero la loro verità. Di questi viaggi il più gravido di conseguenze per l'occidente romano fu quel-lo di Paolo di Tarso, ebreo di cultura greca; convertitosi a Cristo inizia un lungo pel-legrinaggio per diffondere il credo cristiano, dall'Arabia al Vicino Oriente, all'Asia Minore, fino poi alla Sicilia e all'Italia continentale. Nel 61 d.C. Paolo approda a Poz-zuoli, dove, secondo il libro degli Atti degli Apostoli, in-contra alcuni fratelli nella fede con i quali si intrattiene per una settimana; parte poi alla volta di Roma percor-rendo presumibilmente la via Campana e la via Appia. Lungo questo percorso sono

presenti testimonianze pa-leocristiane in gran quanti-tà e forte è la tentazione di datarle al passaggio del più importante missionario della cristianità. Sull'argomento è di prossima pubblicazione il libro edito da Valtrend “Da Puteoli a Roma, sulle orme dell’Apostolo Paolo”, opera di archeologi specializzati sui monumenti che costellano il percorso, che permetterà di

ripercorrere lo stesso viag-gio del santo, col supporto di un apparato grafico ap-positamente elaborato. La pubblicazione rientra in una serie di iniziative che la co-munità cristiana di Pozzuoli ha organizzato per celebrare il 1950° anniversario della venuta di Paolo; fra le altre si segnala una manifestazione podistica che partirà da Poz-zuoli il 2 giugno per giunge-

re nel pomeriggio successivo (dopo una sosta notturna a Terracina) alla basilica di san Paolo fuori le mura a Roma. Gli atleti partiranno dall'An-fiteatro Flavio e porteranno con loro il “vessillo di san Paolo”, benedetto da mon-signor Gennaro Pascarella e consegnato dai pescatori nel-la tradizionale celebrazione della Benedizione del Mare. I podisti saranno raggiunti dai

fedeli che parteciperanno al pellegrinaggio, partendo in autobus la mattina del 3 giu-gno da Pozzuoli: a loro sarà consegnato il testimone-ves-sillo dagli atleti, con i quali percorreranno in processio-ne gli ultimi 1.200 metri in direzione della basilica, dove si celebrerà la santa messa. Lungo l'itinerario paolino si organizzeranno conferenze e dibattiti, grazie anche alla partecipazione dei comuni, delle province e delle diocesi coinvolte: gli argomenti su cui dibatteranno ammini-stratori locali, studiosi e reli-giosi riguarderanno la figura di san Paolo, il suo viaggio, la riscoperta e il recupero dell'antica via che percorse. La manifestazione “La via di san Paolo” è stata organizzata da un comitato formato dal-la diocesi di Pozzuoli, dalla Regione Campania, dalla G. S. Terme Stufe di Nerone, Valtrend Editore, Incoming of Campi Flegrei e Mediter-raneo Service.

Antonio Franco

maggio 2011

Page 6: Segni dei Tempi - Maggio 2011

Con il tuo modello CUD puoi partecipare alla scelta dell’8xmille anche se non sei tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi. Basta firmare due volte la scheda allegata al CUD: nella casella “Chiesa cattolica” e, sotto, nello spazio “Firma”. Poi chiudere solo la scheda in una busta bianca indicando sopra cognome, nome e codice fiscale e la dicitura “Scelta per la destinazione dell’otto e del cinque per mille dell’Irpef” e infine consegnarla alla posta. Per ulteriori informazioni puoi telefonare al Numero Verde 800.348.348.

Sul la tua d ich iaraz ione de ir e d d i t i o s u l m o d e l l o C U D

Il cinque per mille si affianca anche quest’anno all’8xmille. Il contribuente può firmare per l’8xmille e per il cinque per mille in quanto uno non esclude l’altro, ed entrambi non costano nulla in più al contribuente.

CoN l’8xmIlle alla ChIeSa CattolICa aVete Fatto molto, Per taNtI.

Casa accoglienza Providence Home, Calcutta.Per saperne di più www.8xmille.it

C.E.I. Conferenza Episcopale Italiana

6maggio 2011

SEGNI DEI TEMPI

Page 7: Segni dei Tempi - Maggio 2011

L’appuntamento è per sabato 7 maggio alle

ore 15. Il luogo è in via Pal-lucci, un terreno nel cuore di Pianura. È lì che è stato allestito l’altare e tutto ciò che serve per accogliere mi-gliaia di persone. La dioce-si di Pozzuoli, la gente del quartiere e la Famiglia Vo-cazionista parteciperanno alla celebrazione pontificia in cui sarà proclamato Beato don Giustino Maria Russo-lillo della Santissima Trini-tà (quest’ultimo è il nome spirituale che, da religioso, si attribuì don Giustino). A presiedere la cerimonia sarà il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congrega-zione per le cause dei santi e inviato di Benedetto XVI a Pianura. Il Prefetto sarà accompagnato da altri car-dinali della Congregazione come Claudio Hummes e Mauro Piacenza; presenti

anche il cardinale Saraiva Martins e il cardinale Re-nato Martino, presidente del Pontificio consiglio della pastorale migranti ed itine-ranti. Presenti oltre trenta vescovi: il cardinale Cre-scenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, monsignor Gen-naro Pascarella, vescovo di Pozzuoli, monsignor Silvio Padoin, vescovo emerito di Pozzuoli, monsignor Salva-tore Visco, vescovo di Iser-nia e Venafro, monsignor Edgar Moreira de Cunha, vescovo ausiliare di Newark (NJ, Usa) e membro della Società delle Divine Voca-zioni, nonché vescovi della Campania, di altre regioni del Sud Italia e di paesi dove sono presenti le missioni della Società fondata da don Giustino. Si attendono oltre 15 mila fedeli provenienti da tutta Italia e delegazioni delle comunità vocazioniste

nel mondo. Sarà presente anche la signora Gaetanina Meloro, la miracolata ame-ricana dalla cui guarigione è partito l’iter per la beati-ficazione. L’appuntamento con la fede sarà anche un appuntamento con la sto-ria. Un evento importante che coinvolge migliaia e mi-gliaia di persone nel mondo che saranno presenti, anche solo con il cuore, per essere vicini a don Giustino e alla sua terra. La beatificazione del parroco di Pianura è considerato uno degli eventi più importanti della storia religiosa dei Campi Flegrei. Don Giustino è nato a Pia-nura ed è stato cittadino di Napoli e seminarista e sacerdote della diocesi di Pozzuoli. Il fondatore della Società delle Divine Voca-zioni è vissuto sempre nella sua terra, anche se non sono mancati i pellegrinaggi all’e-

stero e viaggi nel meridione d’Italia. A Pianura ha agito ed ha lasciato i semi della sua missione. La beatifica-zione era un evento atteso da anni. Venerdì 6 maggio, dalle ore 7.30, “Buongior-no Regione” su Rai3 si col-legherà in diretta dal Voca-zionario. La sera del 6, nella parrocchia Santa Famiglia si terrà un veglia di prepa-razione. Il 7 sarà un giorno riservato solo ed esclusi-

vamente alla celebrazione (che sarà visibile anche su www.osservatorioflegreo.tv). Domenica 8 alle ore 10,30 si terrà la Santa Messa di ringraziamento presiedu-ta da monsignor Gennaro Pascarella, nella parrocchia della Santa Famiglia. L’11 maggio, udienza dal Santo Padre a San Pietro. Il 15 maggio Santa Messa di rin-graziamento della Forania di Pianura.

Attesi in quindicimila alla celebrazione pontificia di sabato 7 maggio: i fedeli, i pellegrini, i vocazionisti, i vescovi e i cardinali

Pianura si stringe intorno al suo BeatoLa grande attesa del quartiere dove don Giustino Russolillo è nato e ha lanciato la sua missione

Diretta su Canale 21. Sabato 7 maggio sarà possibile seguire la Santa Messa per la beatificazione di don Giustino direttamente da casa grazie alla diretta di Canale 21. La storica emittente televisiva napoletana seguirà passo dopo passo la celebrazione a cui parteciperanno migliaia di persone.

La causa di beatificazioneDal New Jersey a Pianura. Il lungo iter della beatificazione parte da una piccola cittadina americana. Nel gennaio 1998 la signora Gaetanina Meloro di East Hannover, nel New Jersey, Stati Uniti, ha la notizia di avere un tumore all'apparato genitale (“alto grado di lesione squamosa intraepiteliale. Grave displasia con massa di quattro centimetri per sei”) e chiede, con le preghiere, l’intercessione di don Giustino Russolillo. Intanto continuano gli accertamenti da parte dei medici. Quattro mesi dopo, il 20 maggio, i sanitari le dicono che il tumore è scomparso. Successivi accertamenti dichiarano la guarigione. Nel 2003 inizia il lungo iter per la beatificazione: il po-stulatore don Giacomo Capraro consegna a monsignor Michele Di Ruberto, sottosegretario della Congregazione per le cause dei santi, un dossier sul presunto miracolo (29 ottobre) e il perito medico del-la Congregazione, il professor Nino Pasetto, definisce l’evento «una evoluzione clinicamente inspiegabile» (1 dicembre). Il vescovo di Paterson, monsignor Frank Joseph Rodimer, costituisce il tribunale ecclesiastico (13 aprile 2004). Il nuovo vescovo di Paterson, monsi-gnor Arturo Serratelli, costituisce un nuovo tribunale (8 novembre 2004), i cui lavori si completano nell’autunno del 2005, successi-vamente la relazione e i documenti sono inviati in Vaticano. Nel 2006 il postulatore don Capraro invia negli Usa uno studio di alcuni esperti del Fatebenefratelli di Napoli e inoltra la richiesta di apertu-ra dell’inchiesta diocesana di Paterson. Il 9 marzo 2007 la Congre-gazione risponde ed inizia l’ultima fase. Alti prelati, medici, esperti si pronunciano in merito. Il 18 giugno 2009 la consulta medica del Vaticano riconosce l'inspiegabilità scientifica della guarigione; il 12 dicembre dello stesso anno il Congresso Peculiare dei Consultori Te-ologici emette parere positivo sul miracolo, che è stato confermato il 1° giugno 2010 dai Padri Cardinali. Il 1° luglio 2010 Papa Benedet-to XVI riconosce definitivamente il miracolo.

Il Venerabile don Giustino. Il 7 luglio 1976 padre Oreste Anella (primo postulatore scomparso nel 1997, a cui è succeduto padre Giacomo Ca-praro) inizia il cammino di don Giustino verso gli onori dell’altare facendo richiesta al vescovo di Pozzuoli, monsignor Salvatore Sorrentino, di au-torizzazione ad aprire la causa di beatificazione presso la Congregazione delle cause dei santi. Due anni dopo, il 23 aprile 1978, presso la diocesi di Pozzuoli viene emesso il decreto di apertura della causa. Il 18 gennaio 1980 il cardinale Corrado Ursi, arcivescovo di Napoli, insedia nel capoluo-go campano il tribunale (composto da dieci membri). Il 22 ottobre 1996 c’è la ricognizione dei resti mortali. Il 18 novembre 1997 gli sono ricono-sciute le virtù eroiche. Il 18 dicembre 1997 è proclamato Venerabile da Giovanni Paolo II.

Annullo postale. Il giorno 7 maggio 2011 in occasione della beatificazione del venerabile don Giustino Maria Russolillo, Poste Italiane emetterà l'annullo postale che commemora l'evento. L'operazione di annullo postale si svolgerà dalle ore 12 alle ore 18 nel gazebo di Poste Italiane posto nei pressi dell'Area della beatifi-cazione, in via Pallucci a Pianura. Le cartoline del Beato si possono acquistare presso il Vocaziona-rio di Pianura. Al termine della

manifestazione il timbro dell’annullo postale sarà conservato nel museo di Poste Italiane.

Speciale a cura di Ciro Biondi

Speciale don Giustino RussolilloSEGNI DEI TEMPI

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Don Giustino nacque e morì a Pianura. Ma

soprattutto nel quartiere fle-greo ci ha vissuto. Il bino-mio Pianura - don Giustino è indissolubile; così come la città di Assisi è legata alla vi-cenda di san Francesco, così come, per restare a Napoli, Secondigliano è legata a san Gaetano Errico. Non si può pensare a Pianura senza don Giustino. E viceversa. L’a-more per la sua terra e per i suoi abitanti è stato forte per il sacerdote che per tren-tacinque anni è stato parro-co alla san Giorgio martire. Particolarmente interessante appare la ricerca pubblicata dalla Società delle Divine Vocazioni, “Don Giustino Russolillo: storie, racconti, aneddoti della sua gente”, curata dalle sociologhe Ines Pizzardi e Katia Scanna-vini. Attraverso il raccon-to di chi lo ha conosciuto, hanno ricostruito, intervista dopo intervista, il rapporto di don Giustino con il po-

polo di Pianura. Quando nacque don Giustino - nel 1891 - Pianura era comune autonomo. Poche migliaia di abitanti, circa 4.600. La piana verdeggiante che si estendeva ai piedi della col-lina dei Camaldoli (parte di un antichissimo cratere) era destinata prevalentemente all’agricoltura. Nella conca vulcanica si viveva con i rit-mi naturali delle stagioni. E il tempo e la sua osservazio-ne, avevano una valenza tut-ta particolare. Il 18 gennaio 1891 iniziò una nevicata che durò per tredici gior-ni, un evento insolito che fu ricordato anche perché in quel giorno nacque don Giustino. La Pianura di oggi è com-pletamente diversa. Nel 1926 il comune divenne quartiere di Napoli (con la Riforma urbanistica voluta dall’ex primo ministro del Regno d’Italia Francesco Saverio Nitti). A guardare la Pianura del XXI secolo è

difficile pensarla come era cent’anni fa. Non sarebbe facile nemmeno per don Giustino riconoscere il suo quartiere, con gli insedia-menti della ricostruzione post sisma dell’80, i caseg-giati lungo via Montagna Spaccata e le innumerevoli

case abusive sorte ovunque, anche sull’antico cimitero. Don Giustino però potreb-be riconoscere Pianura an-dando nelle case, tra la sua gente, nelle famiglie che in casa hanno sempre una sua immagine. Don Giustino riconoscerebbe i pianuresi

nelle chiese dove c’è sempre una cappella a lui dedicata, tra le associazioni di volon-tariato che arrivano dove le istituzioni non riescono ad arrivare e tra tutti quelli che lottano per una Pianura mi-gliore. Tuttavia, la specula-zione edilizia degli anni ‘70 e ’80 non ha sommerso tut-to di cemento: lo dimostra la passione con cui un’intera comunità in questi giorni sta partecipando all’evento per la beatificazione del “suo” sacerdote. Ma lo dimostra anche, silenziosamente, chi combatte per arginare il fe-nomeno della criminalità organizzata e della microcri-minalità. Pianura è il quar-tiere di Gigi e Paolo, i gio-vani ammazzati per sbaglio dai camorristi, ma è anche il quartiere di tanti che hanno deciso di opporsi al racket e alla camorra dimostrando in numerose occasioni di poter essere più forti del male. Gente di cui don Giustino ne sarebbe stato fiero.

Don Giustino e il paese: fieri di essere pianuresiIl piccolo comune che diventò quartiere di Napoli

Le foto a pagina 1 e a pagina II dell’inserto speciale sono state gentilmente concesse dall’archivio privato di Gianni Palmers

L’identikit di PianuraPianura oggi, insieme a Soccavo, fa parte della IX municipalità del comune di Napoli. L’ultimo censimento conta circa 58 mila abitanti (106 mila in tutta la municipalità) con quasi 17 mila nuclei familiari, composti prevalentemente da più di quattro persone. Le attività economiche sono prevalentemente legate al commercio, all’industria manifatturiera (ci sono aziende che esportano anche all’estero) e all’edilizia. Del tutto scomparsa l’agricoltura. I dati che indicano la preoccupante situazione sociale riguardano l’alto tasso di disoccupazione (oltre 8 mila unità) e, in modo particolare, il tasso di disoccupazione giovanile. La condizione sociale del quartiere, insieme alle continue emergenze che investono periodicamente Pianura, è costituita da una miscela pronta ad esplodere alla prima occasione utile. Basta pensare alla vicenda degli immigrati in un edificio di via dell’Avvenire: si tratta di una antica corte contadina, nel centro storico di Pianura, abitata completamente da immigrati provenienti dall’Africa. In più occasioni ci sono stati attriti con gli abitanti della zona. Oppure possiamo ricordare il 2008, quando ci fu una vera e propria rivolta popolare che di fatto impedì il progetto di riapertura della discarica di Pianura (che per decenni è stato lo sversatoio dell’intera Campania). Le immagini della protesta, comprese manifestazioni pacifiste e scene da guerriglia urbana, fecero il giro del mondo ma, alla fine, la gente vinse. Resta comunque il problema delle discariche abusive, come quella dei Pisani, i problemi urbanistici e la criminalità organizzata. Il comune di Napoli ha un progetto di recupero urbanistico di parte del centro storico e l’apertura di centri di aggregazione. Al momento, però se ne parla solo e non si vedono ancora gli effetti. Tuttavia, adesso, con la beatificazione di don Giustino - la cui statua in bronzo accoglie chi, da Napoli, arriva a Pianura - lascia qualche speranza in più di riscatto per l’intero quartiere.

L’antica storia del Casal PlanuriaeIl vescovo di Pozzuoli donò le reliquie di S. Giorgio Martire

Pianura, così chiamata per il suo territorio pianeggiante circondato da alture, è una conca vulcanica. La sua collocazione, situata tra le antiche città di Cuma, Neapolis e Puteoli, nonché tra l'etrusca Capua e l'osca Liternum, favorirono il transito di antiche vie, ma non lo sviluppo urbanistico, ostacolato soprattutto dal terreno boscoso e acquitrinoso. Alcune iscrizioni e monete fanno dedurre che Pianura fosse abitata in età repubblicana da nuclei di lingua greca. Pianura ha sempre stazionato nell’orbita napoletana fino alla caduta dell’Impero Romano, quando, con l’avvento dei longobardi a Capua e Benevento, è stata a lungo contesa tra questi e il Ducato di Napoli. La prima volta che compare il nome di Pianura in documenti ufficiali risale al 786, quando il principe longobardo di Salerno, Arechi II, già duca di Benevento, donò il territorio alla chiesa napoletana di S. Gennaro ad Corpus (già S. Gennaro Extramoenia). Pressoché disabitata intorno all’anno mille, Pianura rimase tale fino alla prima metà del XIII secolo, allorquando, con lo sfruttamento delle cave di piperno, cominciò ad essere popolata, praticando l’agricoltura e la caccia regia. Nacque così il Casal Planuriae. Nel ‘500, con il brigantaggio, furono costruite case-torri. Brigantaggio e malaria ne decimarono la popolazione. Con la “Riforma dei Casali” operata da Ferdinando il Cattolico, anche Pianura passò alle proprietà dei nobili. L’eruzione del Monte Nuovo nel 1538, dovette far confluire anche in questa zona un buon numero di puteolani. Nel 1620 il vescovo di Pozzuoli, monsignor Mongiojo Galatino, donò alla parrocchia di Pianura le reliquie di san Giorgio martire. Nel 1670 Pianura faceva parte dei Casali di Napoli e godeva della giurisdizione regia. Dal 1678, circa, e fino all’abolizione della feudalità, Pianura appartenne alla nobile famiglia Grassi. Passata sotto il regio governatorato, Pianura rimase comune fino al 1926, quando, con la riforma urbanistica, diventò un quartiere di Napoli.

Gianni Palmers

Speciale don Giustino RussolilloSEGNI DEI TEMPI II

Page 9: Segni dei Tempi - Maggio 2011

Quella di don Giustino è stata una vita intensa

e carica di sofferenze e dif-ficoltà. Ma come per ogni predestinato, è stata anche un’esistenza terrena che ha la-sciato numerosi frutti. Figlio di Luigi e Giuseppina Sim-patia, Giustino Maria Rus-solillo nasce a Pianura il 18 gennaio 1891, terzogenito di dieci figli. Fin dalla più tene-ra età manifestò ai genitori e ai parenti l’intenzione di farsi prete. Nel 1901 entra in se-minario e all’età di diciassette anni consegue la licenza lice-ale. Successivamente si iscrive al corso filosofico-teologico del Pontificio seminario cam-pano di Posillipo, retto dai Padri Gesuiti. Durante il pe-riodo estivo mette su un vero e proprio oratorio per i giova-ni di Pianura. Il 20 settembre

1913 è ordinato sacerdote, emettendo voto di carità di terzo grado, insieme al voto di dedicare tutta la sua vita al servizio delle vocazioni sacer-dotali e religiose. Inizia l’in-segnamento al seminario con l’incarico di prefetto di disci-plina. I problemi di salute lo obbligarono a ritornare a Pia-nura diventando cappellano della congrega del ss. Rosario e della rettoria di s. Ignazio a Masseria grande, una frazione dell’allora comune di Pianu-ra. Un primo tentativo di vita comune nella casa paterna con alcuni “fedelissimi” (ini-ziò il 30 aprile 1914 e durò solo quindici giorni), viene interrotto per ordine del ve-scovo di Pozzuoli. Nonostan-te la salute cagionevole, don Giustino parte per il fronte allo scoppio della prima guer-

ra mondiale. Nel 1919, con l’approvazione del vescovo e il permesso del parroco di Pianura, costituisce la “Pia Unione” che raccoglieva le ra-gazze del paese. Il 20 settem-bre 1920 diventa parroco a san Giorgio e, con il permes-so del vescovo, istituì il pri-mo Vocazionario all’interno della canonica (il 18 ottobre 1920, data in cui ci celebra la fondazione della Società del-

le Divine Vocazioni). L’anno successivo (il 2 ottobre) nasce il ramo delle Suore Vocazio-niste. «Da sacerdote – spiega padre Ciro Sarnataro, consi-gliere generale e preside degli studi della Società, nonché responsabile della Commis-sione generale per la beatifica-zione – è al servizio dei piccoli e dei catechisti, preparandoli a diventare ministranti. Don Giustino si pone al servizio

dei giovani, accettandone tantissimi nel suo Vocaziona-rio e ammettendone altri alle scuole interne. I bisogni eco-nomici del Vocazionario non lo inducono mai a trascurare l'assistenza ai poveri. Si dedi-ca a loro organizzando la ca-rità parrocchiale, l'assistenza agli ammalati, procurando lavoro ai disoccupati e case ai senzatetto». Nel 1924 don Giustino pone la prima pietra del vocazionario “Deus Cha-ritas” a Pianura. Nel 1927 il vescovo di Pozzuoli, monsi-gnor Petrone, firma il decre-to di approvazione diocesana dell’Opera. Il 3 gennaio 1948 arriva il riconoscimento del Vaticano. Nel 1950 don Giu-stino invia i primi missionari in Brasile. Il Fondatore, mala-to e sofferente da anni, morì a Pianura il 2 agosto 1955.

La storia di don Giustino Maria Russolillo testimonia l’impegno senza soste per i giovani. La sua Opera fino in Brasile

Una missione per la vita: le vocazioniUn sacerdote al servizio dei piccoli, dei poveri, degli ammalati. La Pia Unione per le ragazze

La Famiglia VocazionistaLa Società delle Divine Vocazioni è la congregazione religiosa fondata da don Giustino, che riunisce i Padri Vocazionisti, le Suore Vocazioniste, le Apostole Vocazioniste della Santificazione Universale e altre organizzazioni. La loro missione è individuare, coltivare e formare le vocazioni. Il campo d’azione privilegiato è una grande attenzione verso la formazione dell’individuo e al rapporto con il territorio in cui operano. Gli ambiti di apostolato sono la parrocchia, le missioni, la famiglia, i giovani e il Vocazionario. L’attuale Padre Generale dei Vocazionisti è padre Ludovico Caputo, eletto con il Capitolo Generale del 2006.

Il VocazionarioÈ una comunità religiosa dove si educano gratuitamente coloro che desiderano diventare religiosi e sacerdoti, ma non sono ancora ben orientati. Nel Vocazionario i candidati studiano, pregano e discernono prima di tutto l’autenticità della loro vocazione, sotto la guida spirituale dei Padri Vocazionisti. Il Vocazionario “Deus Charitas” di Pianura è anche la casa madre dei Padri Vocazionisti. Recentemente rinnovato, è dotato di moderne strutture di accoglienza dei pellegrini che visitano la tomba del Fondatore.

Le Suore VocazionisteNel 1921 le prime sei aspiranti danno inizio alla Congregazione delle Suore Vocazioniste, ritirandosi a vita comune nella "Villa Caleo", attuale Casa Madre delle Suore, a Pianura. La sorella di don Giustino, Giovanna, nel 1922 entra a far parte delle Suore Vocazioniste e poi ne diviene la Madre Generale; carica mantenuta fino alla sua morte il 25 maggio 1969. Le Suore Vocazioniste professano i voti di povertà, castità e obbedienza. Vivono in comunità e portano l'abito religioso con laccio del colore liturgico del giorno. I Padri e le Suore Vocazioniste vivono la stessa spiritualità e portano avanti lo stesso programma per la santificazione universale, pur essendo  due entità distinte, separate e indipendenti l'una dall'altra. Lavorano insieme, arricchendosi e completandosi reciprocamente. 

Le Apostole Vocazioniste della Santificazione UniversaleQuesto Istituto fu voluto e programmato da don Giustino; poi ristrutturato e organizzato da don Giovanni Galasso, primo successore di don Giustino. Istituto secolare di diritto diocesano, le Apostole Vocazioniste della Santificazione Universale sono anime consacrate con i tre voti di castità, povertà, e obbedienza, che vogliono essere lievito di santificazione nel mondo in cui vivono. Le Apostole sono presenti e portano avanti il carisma di don Giustino in Italia, Brasile, Argentina, Stati Uniti e Filippine.

Le missioniLe missioni vocazioniste sono luoghi organizzati in modo da rappresentare un centro religioso-vocazionale. La missione è il luogo dell’evangelizzazione e della sensibilizzazione alla fede cristiana e della diffusione dell’opera vocazionista nel mondo. Missioni e parrocchie vocazioniste sono diffuse in tutto il mondo: Italia, Francia, Regno Unito, Brasile, Argentina, Ecuador, Cile, Colombia, Stati Uniti, Filippine, India, Indonesia, Nigeria, Madagascar, Sud Africa.

Cooperatori Esterni Vocazionisti e rami della Famiglia VocazionistaI Cooperatori Esterni Vocazionisti sono laici, agiscono individualmente o riuniti in gruppi formali o associazioni, sono apostoli della “santificazione universale”. I cooperatori esterni sono: Associazione Amici di don Giustino Onlus, Figli della luce, Comunità Carismatica, Volontarie di Cristo Re, Associazione Carismatica Servi di Cristo Vivo, Shepherds of Youth, Cooperatrici Missioni Vocazioniste, Fraternità Vocazionista, Associazione Onlus Missioni Vocazioniste, Piccoli Gruppi di preghiera per le vocazioni “Don Giustino”, gruppi parrocchiali che aiutano singole missioni.

Speciale don Giustino Russolillo SEGNI DEI TEMPIIII

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Per avere tutte le informazioni relative alla beatificazione di don Giustino è possibile consultare il sito www.beatificazionedongiustino.it oppure telefonare al numero 081.5881788

Programma Beatificazione

Preparazione alla Beatificazione - Veglie di preghiera nelle chiese:- 2 maggio, ore 21 - San Giuseppe - Santa Maria ad Montes- 3 maggio, ore 21 - San Giorgio - Cuore Eucaristico- 4 maggio, ore 21 - Sant’Ignazio- 5 maggio, ore 21 - San Lorenzo - Sant’Antonio ai Pisani

5 maggio, ore 16.30 - parrocchia San Giovanni Battista (Soccavo): “Una vita per le Vocazioni” e veglia di preghiera6 maggio, ore 18.30 - Liturgia della Parola e rito dello svelamento del corpo di don Giustino - chiesa- Cripta del Vocazionario6 maggio, ore 21 - Veglia di preghiera presieduta dal vescovo di Pozzuoli, monsignor Gennaro Pascarella - parrocchia Santa Famiglia

7 maggio, ore 15 - Beatificazione

8 maggio - banda e Fanfara della Polizia di Stato8 maggio, ore 11.30 - dedicazione della chiesa del Vocazionario a don Giustino. ore 10.30 - S. Messa di ringraziamento presieduta dal vescovo di Pozzuoli - parrocchia Santa Famiglia11 maggio - udienza in Piazza San Pietro con il Santo Padre15 maggio, ore 18 - processione della statua di San Giorgio dalla parrocchia San Giorgio e arrivo al Vocazionarioore 19 - S. Messa di ringraziamento foraniale - Vocazionario 22 maggio - S. Messa di ringraziamento Casa Madre delle Suore27 maggio - Manifestazione conclusiva concorso “I Luoghi di don Giustino” (concorso fotografico per gli alunni delle scuole elementari e medie)28 giugno, ore 20.30 - Musical Paulus presso il Teatro dei Salesiani, via Morghen (al Vomero)1 agosto - Concerto della Fanfara dei Carabinieri. Cerimonia per i caduti di Pianura2 agosto - 56° anniversario del pio transito, festa del beato Giustino M. Russolillo (triduo di preparazione) In mattinata - SS. Messe ogni ora nella chiesa del Vocazionario, animata dalle comunità parrocchialiore 18 - Processione corpo don Giustino, partenza dal Vocazionario, Parrocchia San Giorgio, Villa Simpatia, e ritorno per via Cannavino ore 19 - Solenne concelebrazione - cortile del Vocazionario

Conoscere don Giustino e la sua terraLibri, concorsi letterari e fotografici: tanti gli eventi collaterali della Celebrazione per la Beatificazione. Si terranno prima e dopo il 7 maggio. Sarà un modo per far conoscere don Giustino e la sua terra. Sarà anche l’occasione per dare un’idea diversa di Pianura, una quartiere ricco di storia e tradizioni. Gli organizzatori li hanno denominati “microeventi”. Si tratta di una lunga lista di iniziative che a Pianura e nel mondo stanno accompagnando l’evento. Tra questi gli “Itinerari beati: i luoghi percorsi da don Giustino”. Due i cammini proposti: “La via dei sacramenti” (itinerario blu) e “La via della storia e dell’arte” (itinerario giallo). Seguendo le indicazioni della prima proposta sarà possibile visitare, tra l’altro, la casa natia, la “Pagliarella” di villa Simpatia e il Vocazionario. Con la proposta dell’itinerario giallo sarà possibile visitare la Masseria Grande, le cave di piperno e la chiesa di san Giorgio. Per prenotare le visite: 081.5881788.Per questa iniziativa è stato anche realizzato un corso per coloro che, devoti di don Giustino, volontariamente e in spirito di servizio, accoglieranno e accompagneranno i pellegrini nei luoghi che il Beato ha frequentato e dove, ancora oggi, sono rinvenibili le tracce della sua opera.Tra gli altri eventi in programma anche la presentazione del libro di poesie dedicate a don Giustino e il ventunesimo libro dell’opera omnia di don Giustino, pubblicato a cura della casa editrice della Società delle Divine Vocazioni. «Quello che siamo riusciti a pubblicare – dice padre Ciro Sarnataro, consigliere generale e preside degli studi della Società - è quasi la metà di ciò che ha scritto don Giustino. I suoi scritti abbracciano una vasta gamma di argomenti a sfondo ascetico, mistico, pastorale, formativo e di preghiera». Don Giustino fondò la rivista Spiritus Domini nel 1927, una rivista che divenne una vera palestra per l'opera pubblicista di don Giustino. Gli scritti inediti trattano di formazione religiosa, di apostolato.

Speciale don Giustino RussolilloSEGNI DEI TEMPI IV

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DENTRO LA DIOCESI

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È stata una vera e propria invasione di giovani in silenziosa preghiera e meditazione ciò che ha

reso realmente particolare la scorsa Domenica delle Palme tra le vie di Pozzuoli. Davvero tantissimi i ra-gazzi, provenienti da tutta la diocesi, accompagnati dai loro parroci e animatori, che hanno partecipato al consueto appuntamento della Via Crucis orga-nizzata dall’Ufficio per la pastorale giovanile della diocesi di Pozzuoli, guidato da don Mario Russo. “Con Paolo…radicati in Cristo”: questo il titolo della manifestazione che si è tenuta tra il lungomare di via Napoli e Piazza a mare. In occasione dell’An-no paolino diocesano, i giovani provenienti da tutte le foranie hanno meditato le sette stazioni della via Crucis, attraverso altrettanti passi tratti dalle lettere paoline, scelti per l’occasione dal professor Anto-nio Pitta, docente di Esegesi del Nuovo Testamento presso la Pontificia Università Lateranense, e ac-compagnati dal canto del coro diocesano dei giova-ni. Percorrendo le strade del centro storico di Poz-zuoli, fino ad arrivare al porto (luogo simbolo dove è stato commemorato l’approdo di Paolo a Pozzuoli avvenuto 1950 anni fa), i giovani della diocesi si sono stretti attorno al vescovo, monsignor Gennaro Pascarella, “per testimoniare autenticamente la loro appartenenza a Cristo, il loro essere luce del mon-do e sale della terra”. Tanti volti, tante esperienze: ognuno ha avuto la possibilità di offrire le proprie sofferenze, angosce, preoccupazioni dei giovani che vivono il loro tempo in questo mondo a volte così

assurdo e incomprensibile, nel quale il dolore va sempre allontanato anziché accettato per quello che è. Eccoli, dunque, ancora una volta riuniti a cercare la “risposta di tutto ciò, in quel Dio che condivide tutto dell’umanità, anche la sofferenza e la morte, ma che lancia un messaggio di speranza grazie al

quale nessuno è lasciato solo nel dolore, perché dopo la croce e la morte c’è sempre la resurrezione e la vita”. «Non credevo che oggi avrei passato una domenica così diversa dalle altre - dice Simone - ero sul lungomare per passeggiare con la mia famiglia e mi sono incuriosito nel vedere così tanti giovani seguire quella croce. Mi sono messo in cammino anch’io insieme a loro e ho riscoperto la bellezza di vivere un momento di preghiera così importante». Aldo e Giovanna, coppia cinquantenne, cammi-nano insieme, mano nella mano, come due fidan-zati: «Si, anche noi qui. Abbiamo accompagnato i nostri figli. Il nostro parroco ha voluto che anche noi genitori partecipassimo a questo momento di preghiera insieme ai nostri ragazzi. Crediamo che sia fondamentale oggi vivere la fede come famiglia, oltre che individualmente. Si cresce insieme anche nella spiritualità». «La testimonianza - dice Alberto - è, in assoluto, lo strumento più diretto per comu-nicare qualcosa di importante, in cui veramente si crede, agli altri. Ebbene, oggi questi giovani hanno comunicato davvero tanto: mi hanno fatto capire che parla molto di più chi cammina in silenzio die-tro la sua fede, piuttosto di chi urla o impone ciò in cui forse non crede veramente». Una bella giornata, un forte momento di preghiera e di condivisione, in cui ancora una volta i giovani della diocesi di Pozzuoli sono stati i veri protagonisti del loro essere autentici cristiani.

Angelo Volpe

maggio 2011

Preghiera e condivisione alla marcia organizzata dall’Ufficio della pastorale giovanile per la Domenica delle Palme

Quel silenzio parla più delle paroleEmozione alla Via Crucis con tanti ragazzi sul percorso di Paolo nel centro storico di Pozzuoli

Foto di Paola Visone

SEGNI DEI TEMPI

In ricordo di don Antonio CoppolaNon vogliamo tessere l’elogio funebre del nostro caro parroco: faremmo un torto a don Antonio se soltanto ci provassimo. Egli era l’Antiretorico per eccellenza: un uomo che ha fatto della sobrietà e della discrezione la cifra essenziale della propria vita. Qui, ora, desideriamo soltanto esprimere due sentimenti che sono tra i più elevati tra quanti risiedono nel cuore degli uomini: la gratitudine e la riconoscenza.Ti siamo grati, carissimo parroco, per averci insegnato ad essere uomini, prima ancora che uomini di fede. Per averci insegnato a distinguere tra ciò che giusto e ciò che è sbagliato, fra ciò che è importante e ciò che si deve tralasciare. Ti siamo grati per averci insegnato, con l’esempio prima ancora che con le parole, quanto sia nobile e necessario lavorare quotidianamente, impiegando tutte le proprie capacità a favore degli altri.Ti siamo grati per averci educato a vivere con coerenza, con impegno, con responsabilità. Ti siamo grati perché ci hai fatto capire – ripetendocelo ostinatamente – che la vita non è un gioco, che non può essere sprecata ma, al contrario, è un dono prezioso da condividere con chi ci sta affianco. Ti siamo grati perché hai preparato con cura per ciascuno di noi la mensa della Parola e dell’Eucaristia e ti sei preoccupato che ognuno si

cibasse in abbondanza. Ti siamo riconoscenti per esserti speso costantemente, con dedizione assoluta, rappresentando un punto fermo e rassicurante nelle nostre esistenze ed anche per aver sopportato pazientemente le delusioni, le

amarezze, le incomprensioni di cui gli uomini non sanno fare a meno. Ti siamo riconoscenti soprattutto per aver avuto sempre la forza di ricominciare daccapo, per essere stato un uomo di Speranza, per averci dato fiducia, per aver saputo guardare nel cuore degli uomini. Non ti sei mai lasciato ingannare dalle apparenze. Ad ogni cosa hai dato il suo giusto peso. Oggi ci sentiamo più soli – un po’ smarriti, come è giusto che sia – tuttavia siamo sereni perché la strada che ci hai indicato ci appare chiara. Sappiamo che ci aspetti nella Gloria di Cristo Signore e che la tua gioia non sarà piena fin quando non vedrai l’ultimo dei tuoi figli varcare il cancello del Paradiso. Soltanto allora, inginocchiato di fronte al Trono dell’Altissimo, alzerai la fronte e dirai: “Vedi, Signore, sono tutti tuoi, non ne ho perso neppure uno.”.Soltanto allora, finalmente, ti sentirai libero e felice e questa consapevolezza, oggi, ci fa accettare la tua partenza e rende meno amaro questo distacco.

Alessandro MigliaccioComunità parrocchiale

Maria SS. Desolata - Bagnoli

Page 12: Segni dei Tempi - Maggio 2011

maggio 2011

DENTRO LA DIOCESI

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SEGNI DEI TEMPI

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Per molti secoli i Campi Fle-grei furono terra frequentata dagli aristocratici appas-sionati di caccia. Licola, in particolare, fu una riserva dei Borbone, in quanto nei suoi cieli volavano le folaghe, uccelli migratori simili alle anatre. Le folaghe in dialet-to venivano chiamate “folli-cole”, termine da cui deriva l’attuale nome del territorio. Oggi “La Follicola” è il nome di un’associazione che da due anni opera per la rivaluta-zione sociale e ambientale dell’area a nord di Napoli. «Sapere che a molti bambini della zona - racconta il suo presidente, l’imprenditore Rocco Di Guida - manca tutto è insopportabile e non si può restare indifferenti». Con questo stimolo Di Gui-da ha riunito una squadra di generosi imprenditori che finanziano e supervisiona-no gli eventi che di volta in volta l’associazione mette in piedi per coinvolgere fa-miglie e bambini licolesi. Si tratta di attività volte a rida-

re lustro all’area di Licola e in particolare alla sua parte costiera. I progetti di cui La Follicola si fa promotrice in-cludono diversi interessi: si va dallo sport, alla cultura, alla solidarietà ed al recupe-ro ambientale. Molte sono le idee ma tanto è già stato fatto. Appena sei mesi fa, infatti, con il contributo di suor Valeria, della parrocchia di san Massimo di Licola, sono stati organizzati nell’o-ratorio corsi di ceramica e di doposcuola. Sempre insieme alla suora, l’associazione ha creato il progetto “A’ mare Licola”, suddiviso in più giornate, che comprende corsi di educazione strada-le, giornate di pulizia delle spiagge con bambini muniti di secchiello e paletta e una maratona non competitiva per vivere il sole e le strade in piena tranquillità. «Il no-stro obiettivo - spiega Rocco Di Guida - è togliere i ragazzi dalla strada attraverso attività sportive che veicolino in po-sitivo la loro l’energia. Ecco

perché ci auguriamo che, tra qualche tempo, gli enti ci aiutino a realizzare un cam-po di calcio a Licola Mare. L’unico campetto oggi utiliz-zabile è quello parrocchiale che purtroppo, per distanza e problemi logistici, non può essere usufruito da tutti i ra-gazzi della zona. Siamo con-vinti che il calcio sia un ot-timo aggregante sociale che può restituire dignità ed or-goglio a tutti i nostri giovani. Inoltre, chiediamo alle auto-

rità una maggior presenza sul territorio per rendere sicure le nostre strade e permettere alle famiglie, e in partico-lare ai bambini, di scendere in piazza e giocare in piena libertà e sicurezza». Prossi-mamente La Follicola sarà coinvolta, con il supporto di Giuseppe Verdoliva, vice-presidente dell’associazione e fiduciario Coni dei Campi Flegrei, nella “Festa Naziona-le dello Sport” che si terrà l’8 giugno nella Piazza a Mare di

Pozzuoli. All’evento saranno invitate tutte le scuole dei Campi Flegrei, ognuna con magliette di riconoscimento. La Follicola fornirà ai ragaz-zi di Licola le proprie t-shirt per sfoggiare con orgoglio l’appartenenza al territorio. Per avere maggiori infor-mazioni sull’associazione e i suoi progetti basta consultare il sito www.associazionelafol-licola.it o visitare l’omonima pagina facebook.

Valentina Cavaliere

La Follicola (“folaga”) attivissima nei progetti che coinvolgono i ragazzi della zona. Il sogno di un campo di calcio

Un’anatra… per valorizzare Licola MareSi punta al senso di appartenenza territoriale: le t-shirt dell’associazione alla Festa dello Sport

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ASSOCIAZIONI

Con l’incontro pubblico “Cittadinan-za e Solidarietà: l’Ac per un nuovo sus-sulto di cittadinanza attiva” preceduto dall’assemblea elettiva si è chiuso il triennio 2009-2011 dell’Azione Cat-tolica diocesana. L’incontro si è tenu-to nella sede della X Municipalità di Napoli, a Bagnoli. Ad intervenire sono stati Antonio Izzo, presidente diocesa-no dell’Azione Cattolica di Pozzuoli, l’onorevole Raffaele Cananzi, avvoca-to dello Stato e presidente nazionale dell’Ac dal 1986 al 1992, Titti Amo-re, consigliera nazionale dell’Ac, Fabio Di Nunno, esperto in diritti umani e presidente dell’associazione “Rinascita Sociale Salam House”. Ha moderato i lavori il giornalista Ciro Biondi. Il ve-scovo di Pozzuoli, ha nominato, ricon-fermandolo, Antonio Izzo come presi-dente diocesano dell’Ac per il triennio 2011 - 2014. Vice presidenti adulti: Antonino Di Giglio e Simona Festi-nese. Vice presidenti giovani: Sergio Andrea e Daniela Jaconis. Responsa-bile diocesano Acr: Roberta Imparato. Segretaria diocesana: Anna Bennato.

I consiglieri Acr: Alessandro Castaldo, Valeria Chiavarone, Pina Esposito, Antonella Fevola, Ilaria Izzo. Consi-glieri settore giovani: Luigi Coppola, Luca Cornelio, Castrese Di Mare, Andrea Lomuto. Consiglieri settore adulti: Pasquale Bombace, Assunta De Pascale, Maria Illiano. Collegio degli assistenti: don Paolo Auricchio (assistente unitario), don Pasquale Di Giglio (assistente diocesano Acr), don Elio Santaniello (assistente diocesano Settore Giovani), don Raffaele Russo (assistente diocesano Settore Adulti).

L’assemblea dell’AC

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SEGNI DEI TEMPI

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Il CPD Csi Pozzuoli a con-clusione del progetto “Gio-

vani e Sport”, manifestazione organizzata di concerto con la Provincia di Napoli contro il sistema camorra, ha organiz-zato il “Torneo di Primavera di calcio a 5” riservato alle ca-tegorie Under 8, Under 10 e Under 12. La manifestazione ha avuto quale palcoscenico

la struttura sportiva della par-rocchia Gesù Divino Maestro in via Marmolito a Quarto. Vasto il concorso di giovani all'iniziativa coordinata dalla commissione calcio del cen-tro zona Csi Pozzuoli con la collaboraione dei volontari

del servizio civile dell’Asso-ciazione "Un’ala di riserva". Hanno preso parte alla mani-festazione le parrocchie della diocesi di Pozzuoli - foranie di Pozzuoli, Monterusciello, Soccavo, Bacoli e Quarto.Nella categoria Under 8 il

“Divin Barcellona” ha con-quistato il primo posto nel girone superando sia il “Di-vin Real” che il “San Pietro e Paolo”. Nella categoria Under 10 il girone finale ha visto sfi-darsi tre squadre: “San Pietro e Paolo Soccavo”, “Divin Li-

verpool” e “Divin Arsenal”. Si è imposto il “San Pietro e Paolo”, guidato da Peppe Mu-selli. I ragazzi quartesi della scuola calcio della parrocchia di via Marmolito sono risul-tati gli autentici protagonisti, invece, nella categoria Under 12. Il “Divin A”, vincitore del girone A dopo una inten-sa gara con il “River Plate” ha conquistato la semifinale superando quest’ ultimo ai rigori. Nel girone B i ragazzi del Boca Junior sono stati i più bravi, ma sono stati battu-

ti nella semifinale dal “Divin A”. Nella finalissima tra tutte le squadre partecipanti alla ca-tegoria Under 12, il concorso che ha visto il maggior nume-ro di formazioni gareggiare per l’aggiudicazione del trofeo ha prevalso il Team Quarto, guidato da Eugenio Russo, che ha conquistato il trofeo Primavera. Le due finaliste parteciperanno all’edizione 2011 dell’Oratorio Cup in programma a Napoli a partire dal prossimo 15 maggio.

Giuseppe Moio

Corriamo nel Mito. Dal 2003, ogni anno, il 2 giugno si rinnova l’appuntamento con “Corriamo nel Mito”, la gara podistica organizzata dal Cpd Csi Pozzuoli. Quest’anno sarà la nona edizione dell’evento che piace ai giovani e «dà la possibilità di mettere in risalto le bellezze storiche e naturalistiche del territorio». Il percorso è quello or-mai classico con partenza dalla piazzetta di Lucrino e due giri interi intorno al lago d’Averno, dopo aver percorso il segmento iniziale sulle sponde del lago Lucrino. La competizione è aperta ai tesserati del Csi, della Fidal e degli enti di promozione sportiva. In gara dalle categorie Over alle giovanili: Esordienti, Ragazzi, Cadetti, Allievi. Per gli Under 18 è stato approntato un circuito di mille metri, per gli Over, invece, invece, ci sono da coprire 10km. La manifestazione rientra nel program-ma “Primavera Flegrea” dell’Azienda di cura soggiorno e turismo di Pozzuoli. Per partecipare basta presentare la propria richiesta d’adesione via mail ([email protected]), telefonicamente (081.3658812), o personalmente alla sede del Csi in via Annunziata 5, o a ancora il 2 giugno stesso in piazza Italia presso la segreteria organizzativa allestita di fronte alla stazione ferroviaria della Cumana a Lucrino). Qui è fissato il raduno, ore 8.30 e la partenza, ore 9. giu.mo.

Tennis Tavolo protagonista assoluto al Csi Pozzuoli nell’ultimo mese. Sfida Pitago-ra–Virgilio e fase flegrea presso la parrocchia san Gioacchino dell’Oratorio Cup, la manifestazione che accomunerà in maggio i ragazzi di tutte le diocesi della pro-vincia di Napoli in una grande festa. In entrambe le occasioni un successo con un deciso rilancio del vecchio e caro “ping pong”. Almeno trecento tra studenti e ra-gazzi dell’Oratorio impegnati che hanno dato vita a sfide incerte ed entusiasmanti.

I ragazzi delle parrocchie al Torneo di PrimaveraE a Napoli sta per partire l’Oratorio Cup del 2011

SPORT

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Associazione culturale di volontariato NEMEASegreteria Itinerari: c/o Centro Studi per il VolontariatoVia N. Fasano, 9 – Pozzuoli (NA)Telefax 081.853.06.26Cell. 388.112.71.88 – 388.101.97.12www.nemeaonlus.it - [email protected]

>> i Campi Flegrei

Sedi operative: c/o Chiesa della PurificazioneMuseo Virtuale Rione Terra c/o Palazzo vescovileChiesa SS. Corpo di CristoRione Terra – Pozzuoli (NA)c/o Centro Arcobaleno – Officina TeatraleVia Cumana, 48 – Fuorigrotta Napoli

Centro Diocesano per la pastorale della [email protected]

SEGNI DEI TEMPI

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CULTURA

maggio 2011

Le crisi bradisismiche de-gli anni ’70 e ’80 hanno

creato numerosi problemi agli edifici di culto di Poz-zuoli. Molte chiese furono chiuse al pubblico a causa dei danni subiti. Di conseguen-za sono state messe da parte e dimenticate alcune signi-ficative manifestazioni della devozione popolare. Negli anni ’90 è iniziato il lento recupero di alcuni edi-fici, come quello della chiesa di san Giuseppe, tra il parco pubblico di Villa Avellino e le caratteristiche scale che conducono al centro storico. san Giuseppe è patrono dei padri, dei lavoratori nonché dei falegnami e dei moribon-di; la devozione popolare e la tradizione artistica acco-munano Cristo, Giuseppe e Maria in un’unica, stret-ta compagine familiare. In occasione della festa del 19 marzo, la chiesa puteolana di san Giuseppe ha voluto rendere omaggio all’umile e silenzioso servo di Dio, santo grazie alla sua umanità, con

un solenne programma litur-gico. Nel giorno della solen-nità sono state officiate quat-tro messe in onore del santo, una delle quali presieduta da monsignor Gennaro Pasca-rella, vescovo di Pozzuoli. L’eleganza e bellezza delle forme architettoniche, delle decorazioni, degli arredi, la maestria nei dipinti di Paolo De Matteis, di Girolamo Ce-natiempo racchiusi in questo scrigno sono stati così svelati ai cittadini, spesso ignari dei tesori che le chiese puteola-ne possono nascondere. Tra le opere più importanti "Lo sposalizio della Vergine" e "La morte di san Giusep-pe", entrambe del 1740, sono opera di ignoto. Le al-tre quattro sono realizzate, e databili al 1706, dall’artista napoletano Girolamo Ce-natiempo: a destra sono il Sogno di sant’Alessio (ini-zialmente identificato come il sogno di Giacobbe) e san Giovanni Battista, mentre a sinistra sono l’Incredulità di san Tommaso e i santi Do-

menico, Gennaro e Procolo. Attivo nella prima metà del XVIII secolo, il Cenatiempo mostra, nella sue scene affol-late e animate, le sollecita-zioni giordanesche apprese dal maestro Francesco Soli-mena, considerato l’erede di Luca Giordano (morto nel 1705). La Circoncisione di Gesù (1717) e l'Eterno Padre (1717) che sovrasta l’altare maggiore è opera del salerni-tano Paolo De Matteis. Una mostra fotografica, alle-stita nella piazzetta antistante alla chiesa in collaborazione con il “Museo del Mare” di Pozzuoli, ha ripercorso, tra didascalie e immagini, la nascita e la vita della chie-sa, sottolineandone il valore storico, artistico e architetto-nico. Tra le iniziative anche un concerto con il gruppo “Emozioni in Musica, Viag-gio musicale alla scoperta di brani inusuali ed emozioni viscerali”, composto dal so-prano Marisa Bove accompa-gnata al pianoforte da Sonia Palumbo e Simona De Luca

e da Angela Lancieri alla chi-tarra. Folto il pubblico che ha animato la chiesa, conquista-to dall’esecuzione artistica. Analogo successo ha susci-tato l’appuntamento del 20 aprile, con il coro “Exultate

Deo”. Lungo è il programma organizzato dall’accolito An-tonio Testa per i fedeli della chiesa. Le celebrazioni si ten-gono la domenica alle ore 10 e nei giorni feriali alle ore 11.

Laura Sassu

Nei pressi di Villa Avellino rivive la devozione dei puteolani per il santo. Celebrata anche una messa con il vescovo

Alla scoperta della chiesa dimenticataSan Giuseppe, scrigno d’arte del Settecento. Tra le iniziative una mostra di foto e due concerti

La statua di san Giuseppe nella chiesa

SEGNI DEI TEMPI

Ogni giorno 38 mila sacerdoti diocesani annunciano il Vangelo nelle parrocchie tra la gente, offrendo a tutti carità, conforto e speranza. Per continuare la loro missione,

hanno bisogno anche del tuo aiuto concreto: di un’offerta per il sostentamento dei sacerdoti. Queste offerte arrivano all’Istituto Centrale Sostentamento

Clero e vengono d is t r ibu i te a tut t i i sacerdot i , spec ia lmente a que l l i de l le comuni tà p iù b isognose, che possono contare cos ì su l la generos i tà d i tu t t i .

Offerte per i nostr i sacerdot i . Un sostegno a molt i per i l bene d i tutt i .

C H I E S A C A T T O L I C A - C . E . I . C o n f e r e n z a E p i s c o p a l e I t a l i a n a

I sacerdoti aiutano tutti.Aiuta tutti i sacerdoti.

Per offrire il tuo contributo hai a disposizione 4 modalità: • Conto corrente postale n° 57803009• Carte di credito: circuito CartaSi chiamando il numero verde 800.82.50.00

o via internet www.offertesacerdoti.it • Bonifico bancario presso le principali banche italiane• Direttamente presso l’Istituto Sostentamento Clero della tua diocesi.

L’offerta è deducibile:

Per chi vuole, le offerte versate a favore dell’Istituto Centrale Sostentamento

Clero sono deducibili fino ad un massimo di 1032,91 euro annui dal proprio

reddito complessivo ai fini del calcolo dell’Irpef e delle relative addizionali.

Per maggiori informazioni consulta il sito www.offertesacerdoti.it

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TAMTAM

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Lo sai che hanno aperto un nuovo centro a Quarto? Perché non an-

diamo lì stasera? Possiamo mangiare un panino, chattare e anche leggere un libro…». Ecco, finalmente, in un territorio totalmente privo di punti di socializzazione, nasce un nuovo luogo di incontro. E non si tratta di un nuo-vo centro commerciale, né tanto meno di un nuovo locale di tendenza, anche se il centro “Qin+” (“Qualcosa in più”) ha tutte le caratteristiche per diventarlo. La struttura è stata realizzata nei locali della parrocchia Gesù Divino Maestro in via Marmolito 1, utilizzando colori vivi e arredamenti svedesi (del tipo economico ed elegante allo stesso tempo), per attira-re il piacere dei giovani, creando un cen-tro a loro dimensione, ma anche coniu-gando risparmio e qualità. Oltre ad un punto ristoro e una wifi-zone per la libe-ra navigazione in internet, “Qualcosa in più” contiene una conference hall multi-mediale, con aree dedicate ad esposizioni artistiche temporanee, una sala bibliote-ca, nonché un punto vendita di prodotti artigianali di Betlemme. Gli spazi sono stati inaugurati la sera del 19 aprile, con la benedizione del vescovo di Pozzuoli, monsignor Gennaro Pascarella, e del ve-scovo emerito monsignor Silvio Padoin, presenti don Fernando Carannante,

vicario episcopale per la carità, e Carlo Guardascione della Fondazione Idis - Città della scienza. Per l’evento – come invece accade di solito per l’apertura del-le discoteche e dei pub - non è stata in-vitata nessuna velina o star appena “usci-ta” da qualche reality; piuttosto, erano presenti tantissimi giovani e numerose famiglie residenti in zona, entusiasti di quest’ulteriore opera segno che la comu-nità parrocchiale, guidata dal vulcanico don Gennaro Guardascione, è stata in grado di realizzare. Nei locali della chie-sa, infatti, da tempo sono state allestite sale riunioni, giochi per bambini, salo-

ne per feste, è stato avviato un servizio gratuito di “Chiesa bus” (per facilitare la partecipazione alla messa domenicale) e c’è anche l’Oratorio Giovanni Paolo II. Non a caso l’idea della nuova struttura è nata proprio dal numeroso gruppo di giovani che frequentano la comunità e che hanno seguito i lavori, contribuendo alla scelta e alla sistemazione degli arredi. «Mi auguro - ha sottolineato don Gen-ny - che i nostri giovani possano esse-re d’esempio, perché questa struttura vuole aprirsi a tutti i giovani del terri-torio, perché qui si possa scoprire sem-pre qualcosa in più, per proporre una diversa cultura del divertimento e per riscoprire come è bello stare insieme». Il centro è entrato subito in azione. Nella

stessa serata dell’inaugurazione la zona conferenze ha ospitato il giornalista va-ticanista Luigi Accattoli, che ha tenuto una relazione sull’ultimo testo di Papa Benedetto XVI “Gesù di Nazareth. Dall’ingresso a Gerusalemme alla risur-rezione”, introdotta dal vicario generale della diocesi, don Paolo Auricchio. Il giorno dopo è cominciato il cineforum e ora pian piano il centro si sta popo-lando di giovani nelle ore serali. Dal 3 all'8 maggio ospita la mostra su san Paolo, che è stata illustrata dal presi-dente della Nemea, Andreina Moio, la sera del 2 maggio, alla presenza del ve-

scovo, monsignor Pascarella (info e foto su www.divinmaestro.it). Come è stato possibile realizzare i lavori? Senza alcun contributo istituzionale, solo con la so-lidarietà delle persone e la donazione di materiale edile. Inoltre, per partecipare alle spese della struttura, ogni membro della comunità versa un piccolo contri-buto mensile (10 euro). Il ricavato, comunque, non è destinato soltan-to ai locali parrocchiali, anzi – come tiene a evi-denziare il giovane par-roco – nella parrocchia Gesù Divino Maestro è particolarmente attiva la Caritas mentre si sta

potenziando il sostegno alla costruzio-ne di una scuola a Ganda, in Angola. Il progetto prevede la costruzione di un edificio con cinque aule per 200 bam-bini di Barrio Silvino, la località dove sorge una delle Missioni delle suore de La Salette.

Carlo Lettieri

Quarto. Alla Gesù Divino Maestro il vescovo ha inaugurato il centro “Qin+”, un locale per i giovani veramente… speciale

Quando la parrocchia ha qualcosa in piùUn pub e un internet point, spazi per le feste e le conferenze. Senza dimenticare la solidarietà

tel 081 229 67 53 fax 081 372 04 [email protected]

maggio 2011

SEGNI DEI TEMPI