Campagna ecumenica 2017Terra per vivere. Per tutte e tutti

Scheda 4 Alla scoperta del Guatemala (vedi anche presentazione powerpoint da scaricare)

Sole tutto l'anno In Guatemala non è mai inverno e nemmeno autunno. In questo stato dell’America centrale fa caldo tutto l'anno. La catena vulcanica Sierra Madre divide il Guatemala in due parti, ognuna con un grande fiume. A nord ci sono foreste pluviali tropicali; qui vivono meno persone che sulle coste del sud, dove la terra è molto fertile. La regione del Guatemala che costeggia l'oceano Pacifico, è molto fertile. Eppure qui molte persone non hanno abbastanza da mangiare. Il clima caldo favorisce la crescita di frutti e verdure diversi da quelli che troviamo nei nostri orti, come mango, avocado e arance. La coltivazione in enormi piantagioni di caffè, banane e cacao è molto propizia. Non solo gli orti sono diversi in Guatemala: anche nei boschi ci sono animali che noi in Svizzera vediamo solo allo zoo. Per esempio giaguari, coccodrilli, scimmie e molti, molti uccelli variopinti, tra cui il famoso tucano.

La vita però qui non è sempre facile!

Andiamo con l'immaginazione in una pianura verde e fertile. Qui abitano da migliaia di anni popolazioni indigene tradizionali coltivando questa terra in orti e campi. Conoscono le erbe per guarirsi dalle malattie e curare le ferite. Il suolo dà loro buone cose da mangiare: fagioli, mais, cipolle, patate e mango. Ma non possono dimostrare che la terra gli appartiene. Famiglie molto ricche e grandi imprese sono interessate al terreno che è così fertile e dal fatto che la pianura può essere facilmente lavorata dai loro potenti trattori. E un giorno accade che alle 8 di mattina impiegati dei ricchi proprietari terrieri e anche poliziotti, arrivano armati di bastoni e pistole. Le famiglie di contadini sono trattate in malo modo, peggio del bestiame. I poliziotti danno fuoco alle case e le persone devono assistere allo spettacolo delle loro case che se ne vanno in fumo, senza poter fare nulla. Hanno paura, i bambini piangono. Nessuno riesce a salvare le sue cose. Poi tocca ai campi. Il mais, che serve per fare le tortillas, la base dei loro pasti, è già alto. Con pesanti trattori il raccolto è schiacciato finché non rimane più in piedi nemmeno una pianta di mais. La pianura è ora in mano ai ricchi proprietari. Gli abitanti del villaggio sono scacciati. Le coltivazioni di mango che si estendono a perdita d'occhio appartengono a grandi proprietari di terra che esportano il raccolto all'estero. Per tutti gli altri rimane poco spazio e non riescono più a vivere di quello che coltivano, ma nelle piantagioni non c'è lavoro per loro. Da quel mattino devono vivere ai bordi della strada che si snoda ai piedi delle montagne. Si sono costruiti fragili baracche fatte di canne di bambù e con tetti in lamiera. Qui la terra è sassosa e magra, la terra peggiore di tutta la regione. Quella fertile e grassa è quella della pianura, ma non è più la loro, ormai.

Vivere a La Barona, in Guatemala«Hola, mi chiamo Loroi Yamilax Alfaro Quiñonez, ma i miei amici mi chiamano semplicemente Yami. Ho sette anni e abito a La Barona. È un paesino di pescatori che si trova vicino al mare. Ho un fratellino più piccolo che si chiama Wilder e ha 4 anni. Il miei compiti di casa sono aiutare a lavare i piatti è andare a prendere l'acqua dal pozzo: quando il secchio è pieno lo tiro su con una corda ed è piuttosto pesante.

Wilder e io abitiamo con i nonni. Nostra mamma non vive con noi perché deve lavorare e viene a trovarci ogni due settimane. A volte mi manca tanto. La nostra vita si svolge in due casette che hanno il tetto di foglie di palma. In una cuciniamo e mangiamo, nell’altra dormiamo. Io, mio fratello e mia nonna dormiamo nello stesso grande letto.

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Frequento la prima classe e la materia che mi piace di più è il disegno. Per andare a scuola cerco sempre di farmi accompagnare dalle mie cugine che sono più grandi: ho un po’ paura. Ci mettiamo un’ora. Da grande voglio fare anche io la maestra perché mi piace studiare.

Tra le case del nostro paese c'è molto spazio dove noi bambini possiamo giocare. Anche i maiali, le galline e le anatre scorrazzano liberi in questo spazio. Non ci annoiamo mai! A me piace giocare a palla con mio fratello, proprio dietro casa nostra. Il mare è molto vicino e con i miei amici gioco tutti i giorni in spiaggia. Ho imparato a nuotare già a 4 anni.Quando ne ho voglia, usando un bastone lungo, colgo un mango dalla nostra pianta. Il mango matura tra marzo e aprile, in questo periodo è buonissimo. Lo porto a mia nonna che lo prepara con del limone e un po' di sale. È la mia merenda preferita, soprattutto se a prepararla è la nonna. Anche il pollo mi piace molto, ma ci capita più spesso di mangiare pesce perché mio zio fa il pescatore».

Nelle foto seguenti vediamo Yami che:ha acchiappato un maialino, fa una dimostrazione di come lava i piatti, con le amiche, il fratellino e le cugine si fa ritrarre sulla spiaggia, aspetta che la nonna abbia finito di preparare il mango.

©Sacrificio Quaresimale

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