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Senatus n. 3 del 2010

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Periodico dell'Unione Nazionale fra i Pensionati del Bancodi Napoli

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2 ANNO 42 N. 3/2010

Unione Nazionale fra i Pensionati del Banco di Napoli

PRESIDENTE: Carlo della Ragione VICE PRESIDENTE: Armando De Filippo SEGRETARIO: Antonio Martinelli TESORIERE: Gian Paolo Gaia

COMITATO ESECUTIVO: Roberto Ciniglia, Giovanna Coviello, Armando De Filippo, Carlo della Ragione, Luigi Quintavalle.

CONSIGLIO DIRETTIVO: Eleonora Balbi, Giovanni Bottiglieri, Claudio Tito Cagnoni, Roberto Ciniglia, Giovanna Coviello, Paolo Crovato, Armando De Filippo, Gaetano de Masellis, Carlo della Ragione, Pasquale Di Napoli, Giovanni Ferrandes, Federico Fico, Giuseppe Folino, Aldo Pace, Andrea Palamara, Gennaro Pucino, Luigi Quintavalle, Alfredo Ricciardi, Salvatore Sida.

COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI: Alberto Capotosto, Elio Fossataro, Enrico Gaglione, Luigi Iacobacci, Antonino Travia.

PROBIVIRI: Renato Nocella (Presidente), Arturo Diana, Giovanni Spina.

RAPPRESENTANTI TERRITORIALI: Angelo Giovanni Angione (Potenza), Domenico Ardissone (Latina), Aristide Bruno (Lecce), Franco Carnevale (Brindisi), Domenico Catroppa (Catanzaro), Pasquale Di Napoli (Milano), Giovanni Ferrandes (Napoli), Federico Fico (Firenze), Giovanni A. Fois (Sassari), Antonio Giorleo (Salerno), Domenico Guerra (Formia-Gaeta), Michele Martemucci (Matera), Domenico Martorano (Isernia), Giovanni Mastrilli (Taranto), Giuseppe Mastropietro (Reggio Emilia), Riccardo Mecarelli (Perugia), Andrea Palamara (Reggio Calabria), Vincenzo Pisani (Cosenza), Giuseppe Pizzuto (Campobasso), Alfredo Ricciardi (Napoli), Salvatore Sida (Quartu S.Elena), Domenico Sterlicchio (Bari), Valerio Visini (Chieti), Fiorella Vittozzi (Venezia), Vittorio Zoppi (Roma).

FONDO DI SOLIDARIETA’: Renato Nocilla (Responsabile), Eleonora Balbi, Eduardo Campopiano, Roberto Ciniglia, Carlo della Ragione.

SITO INTERNET: www.upbn.it WEBMASTER: Luigi Quintavalle EMAIL: [email protected]

EMAIL: [email protected] (inoltro materiale per Senatus)

[email protected] (corrispondenza inerente a problematiche degli associati)

[email protected] (corrispondenza riguardante il sito Internet)

[email protected] (corrispondenza con la Segreteria Legale)

[email protected] (corrispondenza con la Sezione Turismo)

SENATUS

DIRETTORE RESPONSABILE: Antonino Micali DIRETTORE EDITORIALE: Luigi QuintavalleCOMITATO DI REDAZIONE: Armando De Filippo, Carlo della Ragione, Gennaro Pucino, Alfredo Ricciardi,

Giovanni Ferrandes

STAMPA: Tipografia Simeone - Vico Giardinetto a Toledo, 5 - Napoli Tel. 081.417132 TIRATURA: 6.500 copie - Numero chiuso in redazione il 15 giugno 2010

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ANNO 42 N. 3/2010 3

In questo numero….

tutto sull’Assemblea per il rinnovo delle cariche sociali con le varie relazioni e la cronaca delle due giornate. A seguire, gli incontri con i soci tenuti a Firenze e a Potenza, i primi del nuovo corso. Novità da non perdere le nuove convenzioni con la TIM, il Touring Club Italiano e la Grimaldi Lines, significative esperienze di accordi con aziende di primo piano usufruibili dai soci di tutt’Italia.

Ancora, la cronistoria della vertenza della Perequazione Aziendale, realizzata con grande precisione da Giovanni Ferrandes, con l’intento di riepilogare tutto ciò che è accaduto sinora. Per la storia del Banco di Napoli, Aldo Pace ci offre un bellissimo articolo sulla filiale di New York, dalla sua nascita fino alla chiusura.

E poi altri articoli su vari argomenti di attualità e sulle tecnologie in voga. Questa volta, per mancanza di spazio, abbiamo dovuto rinviare la rubrica della Consulenza Finanziaria.

5 Speciale Assemblea dei Delegati

22 Segreteria Legale – Il punto Full Previdenza

26 Incontro con gli iscritti a Firenze di Federico Fico

28 Incontro con gli iscritti a Potenza di Luigi Quintavalle

30 Assistenza fiscale di Gennaro Perrotta

32 La vertenza della perequazione di Giovanni Ferrandes

38 Le convenzioni con TIM – TCI – Grimaldi

43 Turismo – Strutture per soggiorni

44 La crisi dei mutui subprime di Luciano Barbaro

48 Sostegno alla scuola Virgilio 4 di Scampia di Rosa Coppeto

50 Il Banco di Napoli – La Branch di New York di Aldo Pace

58 Il D’Annunzio Festival a Pescara

60 Ipad: il nuovo oggetto del desiderio di Luigi Quintavalle

63 Nuovi soci - Amici scomparsi

Gli articoli sui prodotti finanziari e d’investimento non intendono fornire indicazioni, né costituiscono sollecitazione al pubblico risparmio; è esclusa ogni responsabilità dell’Associazione sull’uso che può essere fatto delle informazioni e delle valutazioni in essi contenuti.

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Superata la fase del rinnovo delle cariche sociali e predisposta la nuova squadra, eccoci pronti a ripartire. In linea con gli obiettivi fissati per il prossimo quadriennio, abbiamo già avviato alcune attività che contribuiranno in maniera significativa ad ampliare i servizi offerti dall’Associazione.

Le recenti convenzioni con aziende di rilievo nazionale, quali la TIM, la Grimaldi Lines e il Touring Club Italiano, sono la prova tangibile che l’Unione Pensionati vuole dare risposte più concrete alle esigenze dei soci. Vogliamo costruire una nuova Associazione in cui ciascuno possa trovare elementi di interesse aggiuntivi a quelli tipicamente riferibili allo status di pensionato. Una vera e propria società di servizi con un catalogo di prodotti ampio e diversificato nei settori più disparati.

E’ ripartito il settore “Turismo e Cultura” che necessita di un supporto operativo robusto e, soprattutto, permanente. Un po’ come è successo per Senatus, anche qui è indispensabile la collaborazione di tutti gli iscritti nel segnalare strutture alberghiere, località turistiche, eventi e manifestazioni di rilievo nazionale. Ci piacerebbe predisporre, con il contributo di tutti, un catalogo di località turistiche e di strutture alberghiere e della ristorazione, costruito sulla base delle segnalazioni provenienti da chi ha già avuto modo di verificare personalmente la qualità dell’ospitalità e del trattamento ricevuto.

Una guida simile a quelle prodotte dalla Michelin o dal Gambero Rosso costruita però realmente sulle segnalazioni dei clienti e non attraverso altri sistemi che poco hanno a che vedere con la qualità e il gradimento.

In effetti il contributo richiesto ai soci è abbastanza semplice: siamo nel periodo estivo, tipicamente riservato alle vacanze; al rientro dalle ferie, mandate le vostre osservazioni sulle località che avete visitato e sulla qualità delle strutture in cui avete alloggiato. Sarà compito nostro mettere tutto insieme e produrre un primo catalogo; poi esso si arricchirà via via nel tempo fino a diventare un punto di riferimento per tutti. Se qualcuno se la sente di collaborare in maniera più diretta può proporsi per raccogliere il materiale relativamente a determinate zone e avviare una prima catalogazione.

Questo numero di Senatus è particolarmente corposo, un po’ per alcuni argomenti che hanno richiesto molto spazio, un po’ perché la prossima uscita sarà a settembre e abbiamo ritenuto di non rinviare alcuni articoli.

Rilevo con soddisfazione che i contributi da parte dei soci, arrivano numerosi; l’appello lanciato tempo fa non è caduto nel nulla. Raccomando sempre di inviare materiale in formato digitale (file di Word possibilmente) e non cartaceo. Tale eventualità necessiterebbe di una ribattitura dell’articolo assolutamente da escludere. Vi lascio ora alla lettura di Senatus sperando che anche stavolta possiate trovarlo utile e interessante.

Luigi Quintavalle

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Assemblea dei Delegati – Napoli, 17 e 18 maggio 2010

Cronaca di due giorni di lavoro molto intensi di Luigi Quintavalle

Già a metà mattinata si capiva che l’Assemblea che di lì a poco avrebbe avuto inizio sarebbe stata molto diversa da quelle degli anni precedenti e non solo per l’appuntamento statutario del rinnovo delle cariche sociali pur di grande importanza. Avevamo preparato tutto con grande attenzione: il materiale e la strumentazione per gestire l’elezione dei nuovi Consiglieri, i numerosi prodotti offerti dagli sponsor, il programma d’intrattenimento degli ospiti e i gadget da offrire nel corso della cena ufficiale. Tutto era pronto per l’Assemblea organizzata presso un importante albergo nel centro cittadino.Con largo anticipo ci avevano raggiunto gli amici più assidui con Claudio Cagnoni e Pino Folino (i veri outsider dell’occasione). Si avvertiva un’attesa, la speranza di poter assistere di lì a poco alla nascita di una nuova compagine societaria in grado di affrontare il prossimo quadriennio con rinnovata energia. Dopo una fugace colazione di lavoro, alle 15.00, si riuniva il Consiglio Direttivo uscente per l’approvazione del Bilancio 2009 con le relazioni del Tesoriere, del Collegio dei Revisori e del Presidente del Fondo di Solidarietà. Subito dopo si è aperta l’Assemblea dei Delegati. Riportiamo di seguito integralmente le relazioni e il bilancio approvato. Importante passaggio, l’approvazione delle modifiche statutarie con le quali si è ridotto significativamente il numero dei componenti il Consiglio Direttivo con l’abolizione della Giunta ritenuta poco funzionale per il tanto auspicato recupero di efficienza.

Relazione del Presidentedi Carlo della Ragione

Gentili colleghi,

siamo oggi convenuti in rappresentanza dei Soci che ci hanno designato per esprimere formalmente la valutazione sull’attività complessiva svolta dagli Organi Statutari nel quadriennio trascorso e conferire, responsabilmente, deleghe ed indirizzi opportuni per il prossimo mandato. L’operazione di

rinnovo delle cariche statutarie rappresenta un importante momento di riflessione e può significare un fondamentale tassello nella complessa opera per il pieno rilancio della nostra attività. Ringrazio i presenti per la sensibilità dimostrata nel partecipare così numerosi agli odierni lavori.

In uno scenario internazionale, caratterizzato da profondi mutamenti e saturo di turbolenze che fanno prospettare tempi difficili, da fronteggiare con sapienza ed umanità, dovremo intercettare, con solidarietà ed abnegazione, le molteplici esigenze degli associati.

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La mia relazione è atipica in quanto, avendo assunto la presidenza solo da un anno, molti atti sono da ascrivere, per il triennio precedente in buona misura al mio predecessore o, quanto meno per i due anni e mezzo scaduti l’11 settembre 2008, alle prove opache celebrate nella sua biografia professionale. Certi episodi sono troppo noti per elencarli, mi limito a due: la mitologica parabola del suo repertorio di volontariato disinteressato e l’apologia dei conteggi d’incommensurabile contenuto, marchio ed obiettivo mistico della sua missione.

Per alcuni mesi mi sono trovato nella lacerante sensazione d’isolamento, allorquando sul caso così clamoroso per l’entità dell’abuso e così imbarazzante per la notorietà della persona, tanti colleghi, ispirati da eccessiva prudenza e sobrietà, incoerenti con il loro furore moralistico, provarono a sterilizzare e limitare il fragore della diffusione delle notizie.

E’ mio compito, però, lasciare agli atti ufficiali le realizzazioni positive dell’Associazione e, libero dalle suggestioni e dagli imbonimenti, mi fa piacere ricordare, in estrema sintesi, la nuova veste di Senatus, la creazione del sito web, del suo frequentatissimo forum e delle news-letter così efficaci ed immediate, la nascita ed il successo della segreteria legale, la stipula della polizza INPDAP di indiscutibile valore sociale.

Non vanno tralasciate: la nuova polizza sanitaria, le polizze offerte gratuitamente ai Soci (Responsabilità civile del Capofamiglia, Incendi, Rischio in itinere, Responsabilità degli amministratori), infine le varie convenzioni per le polizze R.C. Auto. Per ulteriori dettagli interverrà il Vice Presidente, Armando De Filippo.

La stampa e la distribuzione della Guida ai Servizi, accompagnata dalla nuova tessera associativa sono state due splendide recenti creazioni. Ideatore e principale realizzatore è stato Gino Quintavalle.

Il quadriennio si chiude anche con esaltanti risultati conseguiti a favore dei Soci: la risoluzione di tante vertenze di carattere fiscale, la consueta assistenza nella compilazione della denuncia dei redditi, l’invio all’ufficio liquidatore di centinaia di pratiche di rimborso per le spese sanitarie. Il nostro lavoro è stato coronato da quasi 1.000 nuove adesioni.

Siamo più volte energicamente intervenuti in svariati argomenti collegati alle vecchie vertenze, proponendo alle controparti la nostra professionalità e l’esperienza maturata sul campo per dirimere argomenti complessi che si stanno avviando finalmente a conclusione: ve ne illustrerà alcuni Roberto Ciniglia.

In particolare siamo riusciti a smontare le tenaci, per non dire ottuse, resistenze opposte, da un anno a questa parte, dall’INPS di Napoli, sulla prosecuzione volontaria che riguarda migliaia di colleghi.

Abbiamo raggiunto un soddisfacente accordo con la Prestinuova per la concessione della cessione del quinto ed abbiamo sottoscritto intese con istituzioni finanziarie per garantire migliori condizioni sui conti correnti. Questa sera sarà nostro ospite, in rappresentanza della Banca Popolare di Sviluppo, il Dott. Galtieri, nostro Socio, che ringraziamo per la cortese sponsorizzazione.

E’ nata e si è sviluppata la collaborazione con Orazio Giuliano, consulente finanziario, autore dell’interessante rubrica su Senatus, che ringraziamo per il materiale che ci propone, a vostra disposizione presso la segreteria dell’Assemblea.

Per la prima volta nella lunga storia dell’Associazione il rinnovo dei Rappresentanti territoriali, seppure con una partecipazione dell’elettorato attivo piuttosto limitato, è avvenuto nella forma più democratica e trasparente. L’operazione non deve considerarsi conclusa in quanto, senza mai derogare alle norme, dobbiamo ricercare idonee soluzioni per importanti comprensori non ancora rappresentati.

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Gli ultimi accordi stipulati proprio in questi giorni riguardano condizioni privilegiate per l’iscrizione al Touring Club ed una convenzione con la TIM per un piano tariffario per la telefonia mobile, riservato ai Soci alle migliori condizioni di mercato, immediatamente accolto con molto interesse. Risponderà ai vostri quesiti Quintavalle.

Si è riservata molta attenzione all’attività in sostegno dei bisogni dei Soci con gli interventi del nostro Fondo di solidarietà e mediante un’ulteriore intesa con la Fondazione Moscati per operazioni di credito nei casi di particolare bisogno. Il responsabile del Fondo ha predisposto un’informativa puntuale e dettagliata, a vostra disposizione.

Voglio ancora ricordare le campagne di supporto alla Lega Italiana per la Lotta ai Tumori ed in favore delle iniziative per combattere l’usura, conseguenza dell’aumento dei disagi che investono le famiglie.

E’ stato costituito, di recente, un gruppo per sviluppare in maniera ampia le opportunità turistiche per viaggi, soggiorni e vacanze alle migliori condizioni. Anche su tale argomento ci sarà un’esposizione dei progetti già in cantiere.

Così come la maggior parte delle associazioni dei Pensionati bancari siamo federati nella FAP per realizzare l’ambizioso disegno di assistenza e consulenza con una struttura forte che possa reggere l’impatto con le quotidiane difficoltà che attanagliano il mondo dei pensionati e si appuntano, in generale, sulle persone anziane.

La FAP, a sua volta, aderisce all’Age Platform Italia allo scopo d’impostare una costruttiva collaborazione che sfoci, unitamente ad altre analoghe Federazioni di Pensionati, in una Confederazione che rappresenti in maniera efficace milioni di soggetti il cui peso risulterebbe enorme, ma la cui frammentazione è la prima causa di debolezza e di vulnerabilità della Categoria.

Sono stati anche stretti rapporti con il Forum dei Pensionati con il primario obiettivo della tutela del potere d’acquisto delle pensioni da collegarsi non più agli attuali meccanismi che nel tempo hanno provocato lo svilimento dei nostri trattamenti.

Il valore delle pensioni sostanzialmente più basso, un inarrestabile aumento dei prezzi, il crescente costo di casa, luce, gas, telefono e carburanti stanno determinando un profondo disagio della Categoria.

La contrazione dei consumi è evidente, sempre più spesso riguarda consumi essenziali. L’abbandono, da parte dei Governi, del sostegno ai servizi pubblici ed il peggioramento del servizio sanitario nazionale, in particolare, la cattiva assistenza riservata agli anziani, hanno colpito proprio noi con la progressiva perdita del potere d’acquisto. E’ indispensabile, senza scoramenti e demotivazioni, superare e lasciarsi alle spalle la fase negativa trascorsa.

Ovviamente, in una congiuntura sfavorevole, non possiamo aspettarci miracoli dal Governo in un Paese che aspetta nuove regole e vuole darsi nuovi comportamenti.

All’indomani delle ultime elezioni amministrative, sorge legittimamente un dubbio: il federalismo potrebbe generare novelle disuguaglianze trasformando diritti fondamentali, come quelli sulla tutela della salute, in situazioni precarie, affidate alla discrezionalità dei vari governatori che, all’esordio, ne hanno già fornito sostanziali quanto arroganti dimostrazioni.

Questo anno, mentre da tante fonti ci si affanna a richiedere un serio aggancio delle pensioni, non solo alla vera dinamica del costo della vita ma anche all’evoluzione dei redditi medi dei lavoratori in servizio, sono state fissate delle percentuali “politiche” (qualcuno le ha definite surreali) di aumento della perequazione automatica che non corrispondono ai rincari subiti dai consumatori.

Gli istituti specializzati indipendenti smentiscono clamorosamente le cifre ufficiali e sono sotto gli occhi di tutti i rialzi quotidiani dei generi alimentari trascinati dagli aumenti dei prodotti energetici.

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Le stime dell’Istat non convincono assolutamente. Quanto meno il paniere va rivisto seriamente, in quanto il sistema di rilevazione dei prezzi è superato dalla realtà quotidiana degli aumenti registrati da tutti.

Come saprete, grazie all’instancabile opera dei veri rappresentanti della Categoria, è stata dichiarata non manifestamente infondata la questione sollevata sull’incostituzionalità del blocco della perequazione automatica 2008 (temporaneo ma con riflessi permanenti), mediante il quale si è inteso far cassa, attingendo illegittimamente dalle tasche dei Pensionati: fra pochi giorni, probabilmente prima dell’estate, si pronuncerà la Corte Costituzionale.

In un angolo della mia scrivania ho conservato copia dello storico contratto con gli Italiani dell’8 maggio 2001. Si promettevano solennemente due sole aliquote fiscali delle cinque in essere, se ne parla ancora con periodica cadenza. Si dimentica che le aliquote vere, oltre alle addizionali arrivate ai massimi livelli, sono sei in quanto è rimasta immutata quella del 19% in vigore per tutte le forme di detrazioni!

I Pensionati sono la categoria più numerosa di contribuenti e quelli più spremuti, ma tanto mansueti da non sapere imprimere una concreta inversione a questo ingiusto trend. Nessuno è diventato proprietario di lussuosi appartamenti a sua insaputa.

Facciamo parte di quella metà del Paese che paga veramente le tasse. Esse non potranno mai diminuire finché, insidiando i diritti dei cittadini, si consentirà a troppi soggetti di evadere spregiudicatamente, senza essere capaci di arginare la regressione civile, grazie anche alla passiva acquiescenza dell’opinione pubblica, opportunamente influenzata, ed alla sonnolenta fragilità dell’opposizione.

Altro impegno non onorato: nell’ambito dell’abolizione del divieto di cumulo era legittimo aspettarsi la cancellazione della pesante decurtazione introdotta dalla legge Dini (n. 335 del ‘95) sui trattamenti di reversibilità del 25% nei confronti di chi percepisce più di tre volte il minimo INPS, del 40% per chi supera quattro volte il minimo e del 50% per chi lo supera cinque volte.

In queste occasioni è un dovere lasciare spazio al dibattito.

Pertanto desidero concludere formulando l’augurio che con il contributo della FAP e dei suoi eccellenti partners si possa autorevolmente affrontare, con l’auspicata efficacia, la difficile stagione che si prospetta.

Il futuro, aggravato dagli egoismi e dal disprezzo delle regole, non si delinea roseo, ma sono certo che l’impegno in prima persona dei prossimi rappresentanti saprà far conseguire i concreti risultati che tutti desideriamo a difesa delle pensioni.

Per quanto sopra elencato c’è stato bisogno di un immenso lavoro offerto con autentico spirito di assoluta collaborazione da parte di tanti volontari ai quali è doveroso rivolgere un sentito ringraziamento.

Non mi dilungo sul bilancio, posso solo essere fiero che i risultati contabili, ampiamente certificati dall’instancabile Tesoriere e dai solerti Revisori, sono più che soddisfacenti.

Al di là degli aridi dati delle cifre, il risultato maggiore, quello che in questa sede intendo esaltare, è la nuova atmosfera stabilita nell’Associazione che ha fatto convergere consensi e riconoscimenti che ci gratificano più di qualsiasi risultato materiale. In un tempo relativamente breve si è realizzato un vero salto di qualità, grazie ai comportamenti individuali e collettivi di coloro che quotidianamente assicurano la loro instancabile opera a sostegno delle esigenze dei Soci.

A settembre 2008 abbiamo assistito all’abdicazione etica d’una metodologia priva di talento, un feticcio che, per lo meno, ha fatto generare e diffondere dei salutari anticorpi. Attingendo a riserve di pazienza e di onestà delle persone, alla loro dignità ed all’autentico volontariato si è consolidato l’attuale successo dell’Associazione: le positive motivazioni che inducono i colleghi ad aderire all’UPBN e mantenere il rapporto associativo per la quantità e la qualità dei sevizi offerti

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rappresentano un plusvalore indiscutibile che ci inorgoglisce. La stima ed il consenso sono stati conquistati con una dedizione ed un’infaticabile attività rivolte a tutela degli interessi e dei diritti dei Soci che, spesso, ci sono stati attestati con graditi segni d’encomio, dei quali è legittimo compiacersi.

Da domani parte un nuovo quadriennio durante il quale ci attendono problemi ostici da affrontare: i più complessi si prospettano il programmato scioglimento della Gestione Speciale INPS, l’auspicata conclusione dell’annosa vertenza per la perequazione aziendale e la ricerca di nuovi sistemi a tutela del potere d’acquisto delle pensioni.

Grazie alla rinnovata immagine dell’Associazione, alla sua ritrovata credibilità ed alla sostanziale rappresentatività è stato possibile superare quel potere d’interferenza e di condizionamento, riconosciuto nel passato a certe parti sociali, ed incontrare i nuovi Vertici della Banca, il presidente del Fondo pensione, stasera rappresentato fra gli ospiti, i responsabili dell’ufficio pensioni con i quali ci siamo confrontati su tanti temi relativi alla Categoria, alcuni di prossima realizzazione.

E’ da augurarsi che il nuovo Statuto, approvato da poche ore, e la fiducia reciproca che ci vincola al rispetto di un sistema liberamente scelto consentiranno in maniera più snella ed efficace di lavorare per il conseguimento dei comuni obiettivi. Sono convinto che soltanto il reale impegno, il rispetto assoluto della legalità e la puntigliosa operosità di chi, in centrale ed in periferia, sarà investito della responsabilità della gestione dell’Associazione saranno gli strumenti per superare gli ostacoli.

Nel corso del dibattito che ha preceduto l’approvazione del nuovo Statuto abbiamo ascoltato alcuni interventi di Delegati, arroccati in polemiche posizioni, che hanno provato a vanificare l’egregio lavoro diligentemente svolto da chi dimostra quotidianamente di avere a cuore il migliore funzionamento dell’Associazione.

I protagonisti, svegliandosi da un torpore che dura il tempo intercorrente da un’Assemblea all’altra, hanno denunziato, attraverso una faziosa mistificazione dei fatti, presunte anomalie.

Gli stessi erano ispirati spregiudicatamente da un convitato di pietra che non è mai intervenuto, lasciando agli altri l’arduo compito di appellarsi ad esigenze di democrazia, di cui deve avere sentito spesso parlare senza mai recepirle.

Non si dovrà mai dimenticare che in piena libertà si sceglie di rappresentare i colleghi e che da questa decisione deriva l’ineluttabile dovere di assolvere il mandato con comportamenti maturi e coerenti. Il mio non è un ottimismo irresponsabile che si compiace di traguardi immaginari, ma è la convinzione di far fruttare quel connubio fra l’impegno di colleghi seri e determinati e l’esperienza che tutti i Soci vorranno dedicare al bene comune.

A conclusione del mio intervento è mio gradito compito rivolgere un ringraziamento non formale agli ospiti che ci hanno voluto onorare con la loro presenza: il Dott. Antonio Maria Masìa, Presidente della FAP, il Dott. Sergio Fisco Presidente dell’Associazione ex Dipendenti e Dipendenti del Banco di Sicilia, il Dott. Andrea Dolce Presidente dell’Associazione Bancari Cassa Risparmio di Puglia, il Dott. Franco Galtieri Vice Direttore Generale della Banca Popolare di Sviluppo, il Dott. Enzo Quaranta Vice Presidente del Fondo Pensione Aziendale, l’Avv. Michele Iacoviello legale di fiducia della FAP, il Dott. Lello D’Isanto Amministratore della Full Previdenza e il Dott. Aldo Pace Direttore Generale della Fondazione Banco di Napoli.

Abbiamo avuto anche il piacere della partecipazione di numerosi ed illustri Soci venuti anche da fuori Napoli. Domani saranno con noi la Dott.ssa Maria Antonietta Ronga della Prestinuova che ci illustrerà come ottenere la cessione del quinto e l’Avv. Gaetano Scaramella che ci parlerà della collaborazione con la Fondazione Moscati.

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Il “Cristo velato” di Giuseppe Sammartino, 1753 (Napoli - Cappella Sansevero)

Mentre i lavori assembleari procedevano secondo il programma prestabilito, nella hall dell’albergo si radunavano i partecipanti alla visita guidata al centro storico (poco distante dall’albergo) organizzata per i familiari giunti a Napoli con i Consiglieri e i Delegati Territoriali.

La visita prevedeva un percorso da sviluppare nei luoghi dove maggiore è la concentrazione di chiese antiche, opere d’arte e siti storici. L’occasione ricadeva, tra l’altro, giusto nel periodo migliore, il “Maggio dei Monumenti”, quando la città si prepara per accogliere il rilevante l’afflusso turistico verso il centro storico e i percorsi dell’arte che si snodano lungo i cosiddetti “Decumani”. Il termine “decumanus” indicava, nella pianificazione urbanistica romana una strada principale; a Napoli ci si riferisce ai Decumani Maggiore e Minore, che individuano rispettivamente Via dei Tribunali e Via San Biagio dei Librai quali le due arterie principali della vecchia Neapolis.

Gli ospiti avevano così la possibilità di visitare la “Cappella San Severo“ con la stupenda statua del “Cristo velato” e le

rovine della città greca sotterranea. A guidare gli ospiti nella visita era la Dott.ssa Laura Vigilante che attirava l’attenzione dei presenti con la consueta professionalità e la passione che profonde quando illustra storia e leggende di luoghi così particolari.

Rientro per l’ora di cena, mentre in sala si continuava a discutere e si era nel pieno delle votazioni per l’elezione del nuovo Consiglio.

Napoli sotterranea

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CONTO ECONOMICO AL 31.12.2009

C O S T I R I C A V I STIPENDI AL PERSONALE -€ 27.522,83 QUOTE SOCIALI € 235.283,09

COMPENSI A COLLABORATORI -€ 55.251,01 CONTRIBUTI SENATUS € 1.500,00

CONTRIBUTI PREVID./ASSIST. E ASSIC. -€ 10.523,97 CONTRIBUTI VARI € 12.000,00

ACCANTONAMENTO PER T.F.R. -€ 2.172,90 DIVIDENDI E INTERESSI € 5.162,81

AMMORTAMENTO MOBILI -€ 1.630,99

TICKET ALIMENTARI AL PERSONALE -€ 3.371,70

SPESE SENATUS -€ 36.546,62

LIBRI E GIORNALI -€ 876,50

PRESTAZIONI A FAVORE DEI SOCI -€ 43.261,49

SPESE ISTITUZIONALI -€ 2.500,00

SPESE TELEFONICHE -€ 2.328,29

POSTALI E TELEGRAFICHE -€ 4.644,47

CANCELLERIA E STAMPATI -€ 5.526,00

STRAORDINARIE -€ 3.268,00

ACCANTONAM. RISCHI FUTURI -€ 15.000,00

ACCANTONAM. INIZ. TURISTICHE -€ 7.000,00

MANUTENZIONI E RIPARAZIONI -€ 1.134,00

SPESE DI LOCOMOZIONE -€ 1.250,30

MINUTE E VARIE -€ 2.093,80

RIMBORSI PER ATTIVITA' FUORI SEDE -€ 8.369,30

SPESE PER RIUNIONI ISTITUZIONALI -€ 17.386,00

TOTALE -€ 251.658,17 TOTALE € 253.945,90

AVANZO € 2.287,73

SITUAZIONE PATRIMONIALE AL 31.12.2009

A T T I V O P A S S I V O CASSA CONTANTI -€ 793,97 PATRIMONIO NETTO € 165.242,03

BANCO NAPOLI C/C 27/11206 -€ 64.881,99 FONDO T.F.R. € 22.703,73

BANCO NAPOLI C/C 27/32254 -€ 31.309,63 FONDO AMM. MOBILI € 2.659,10

BANCO NAPOLI C/C 27/33531 -€ 340,28 FONDO AMM. ATTREZZATURE € 9.155,47

BANCA POPOLARE DI SVILUPPO -€ 9.891,43 FONDO AMM. MACCHINE ELETTRONICHE € 15.025,80

TITOLI OBBLIGAZIONARI -€ 270.000,00 FONDO SOLIDARIETA' € 88.809,63

MOBILI E ARREDI -€ 2.659,10 FONDO QUOTE SOCI INT. POLIZZA INCENDI € 414,84

ATTREZZATURE -€ 9.155,47 FONDO PRO ASSEMBLEA 2010 € 14.785,32

MACCHINE ELETTRONICHE -€ 15.025,80 FONDO RISCHI FUTURI € 40.000,00

DEBITORI FONDO SOLIDARIETA' -€ 7.500,00 FONDO INNOVAZIONI TECNOLOGICHE € 22.000,00

TOTALE -€ 411.557,67 FONDO INIZIATIVE CULTURALI € 8.000,00

FONDO INIZIATIVE TURISTICHE € 16.520,00

CREDITORI DIVERSI € 90,00

ERARIO C/ IRPEF € 2.452,52

INPS C/ CONTRIBUTI € 2.027,00

IMPOSTA SOST. RIVAL. TFR C/IRPEF -€ 183,01

ACCONTO ADD. COMUNALE C/IRPEF -€ 0,01

AVANZI ( O DISAVANZI) ESERCIZI PREC. -€ 432,49

TOTALE € 409.269,93

AVANZO € 2.287,73

TOTALE € 411.557,67

CONTI D'ORDINE CONTI D'ORDINE FONDO PRO AVVENIMENTI CULTURALI -€ 1.445,63 CREDITORI PRO AVVENIMENTI CULTURALI € 1.445,63

FONDI DI TERZI IN AMMINISTRAZIONE -€ 34.545,88 FONDO VERTENZE LEGALI € 34.545,88

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12 ANNO 42 N. 3/2010

Relazione del Tesorieredi Gian Paolo Gaia

Cari Soci,

l’esercizio 2009 chiude con un avanzo di euro 2.287,73, dopo aver effettuato accantonamenti per euro 22.000,00. In dettaglio:

Per quanto concerne i ricavi:

- Le quote associative incassate nell’anno sono pari ad euro 235.283,09 e costituiscono il 92,65% degli introiti;

- il contributo corrisposto dal broker per la gestione della polizza sanitaria, fermo a 12.000,00 euro, rappresenta il 4,72% circa;

- vi è poi un altro piccolo contributo, di euro 1.500,00 che viene corrisposto dal Caf Fenalca (per la collaborazione nella gestione dei modd. 730) direttamente alla tipografia che stampa il Senatus, per esigenze contabili del Caf;

- il rendimento delle disponibilità dell’Unione al 31/12/2009 (in parte investite in titoli di stato (270.000,00 euro) e in parte giacenti in c/c (87.434,44) è iscritto in bilancio per euro 5.162,81. Tale ultima voce appare inferiore al previsto perché si è proceduto ad una scrittura di rettifica a debito del conto 0403003 “Dividendi e interessi” ed a credito del conto 0203001 “Fondo di solidarietà” per l’importo di euro 2.275,16 corrispondente alla differenza tra il prezzo di acquisto dei titoli di pertinenza del fondo ed il valore nominale dei titoli stessi riportato in bilancio, ma non attribuita al fondo negli ultimi due esercizi.

Per quanto concerne i costi:

- Il costo del personale (dipendenti e collaboratori) è passato da 85.248,34 del precedente esercizio a 98.842,41 euro, pari al 39,27% circa dei costi di produzione. Il costo complessivo comprende stipendi, contributi, accantonamenti al tfr, ticket alimentari e compensi.

- Nel corso del 2009 si sono registrate le dimissioni dell’impiegata Valeria Della Pia (formalizzate con accordo sottoscritto presso l’Ufficio del lavoro) e la risoluzione – a richiesta dell’interessato – del contratto di collaborazione con il sig. Luigi Perrotta. E’ stato altresi sottoscritto un contratto di collaborazione con Mario Vanoso per la realizzazione del nuovo sistema informativo dell’Unione (il costo annuo è di circa euro 27.000,00);

- la pubblicazione e la diffusione della rivista Senatus, fermo il costo unitario, ammonta ad euro 36.546,62 ed ha inciso quindi per circa il 14,52% . Da notare che nel 2009 sono stati pubblicati 6 numeri, in luogo degli abituali 5;

- le spese amministrative di funzionamento della struttura (spese telefoniche e postali, cancelleria e stampati, manutenzioni, locomozione, giornali, minute e varie, spese

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ANNO 42 N. 3/2010 13

istituzionali) ammontano ad euro 19.476,86 e rappresentano il 7,74% dei costi di produzione. Rispetto alle stesse voci del 2008 si è registrata una ulteriore contrazione in valore assoluto e percentuale;

- i rimborsi per attività svolte dai consiglieri fuori della propria sede e le spese sostenute per riunioni istituzionali rappresentano il 10,23% circa delle spese complessive ed ammontano a 25.755,30 euro (con un incremento contenuto in circa 2.000,00 euro rispetto al 2008) pur in presenza delle riunioni di Giunta e Consiglio tenutesi presso l’Hotel Cocumella;

- in favore dei soci sono state erogate direttamente le prestazioni: “Polizza R/C Capofamiglia”, “Polizza incendio”, quota associativa “Contribuenti.it” (ora disdettata perché ritenuta non rispondente), “Polizza infortuni per gli amministratori” per complessivi euro 43.264,49. Per la prima polizza è stato anticipato il premio 2010 (di euro 11.700.00) per le diverse modalità richieste dalla nuova compagnia assicurativa (TUA assicurazioni spa) che ha praticato uno sconto di euro 1.300,00 sul premio annuo;

- merita attenzione, infine, la voce “straordinarie” riportata in bilancio per euro 3.268,00 che deriva dallo sbilancio tra le spese sostenute per la realizzazione delle nuove tessere (2.088,00) e della Guida ai servizi (4.680,00) e le elargizioni a tale scopo gentilmente erogate dalla Fondazione Banco Napoli (3.000,00) e dalla Full Previdenza (500,00).

* * * * *

Nel corso del 2009 il Fondo di solidarietà (che presenta una consistenza di euro 88.809,63) ha effettuato erogazioni per complessivi euro 25.700,00, di cui 20.500,00 sotto forma di contributi a fondo perduto.

* * * * *

Si segnala, infine, che nei conti d’ordine, il Fondo di terzi in amministrazione (per vertenze legali) presenta al 31/12/2009 un saldo creditore di euro 34.545,88. La differenza (di euro 17.534,30) rispetto al saldo al 31/12/2008 rappresenta un pagamento effettuato nel gennaio 2009 al Prof. Ferraro per 9 ricorsi in Appello e 2 in Cassazione, relativi alla nota vertenza sulla perequazione aziendale.

* * * * *

Per quanto di mia specifica competenza, ritengo che i dati dell’esercizio 2009 non necessitino di ulteriori commenti; auspico che l’importo dell’avanzo di gestione sia riferito al Fondo di solidarietà.

Chiudo con un grazie a quanti si adoperano per il buon funzionamento della struttura ed un saluto a tutti voi presenti.

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14 ANNO 42 N. 3/2010

Relazione del Presidente del Collegio dei Revisoridi Luigi Naccarato

Carissimi soci,

il Bilancio sottoposto alla vostra approvazione vi è stato già illustrato dal Tesoriere con la sua relazione che ben sintetizza i fatti salienti della gestione ed è da noi pienamente condivisa.

Con la nostra relazione desideriamo innanzitutto assicurarvi sulla corretta tenuta della contabilità, dell’assolvimento nei termini degli adempimenti fiscali e contributivi, da noi controllati con periodiche verifiche a scandaglio nel corso dell’anno, così come pure per le verifiche della cassa e delle consistenze dei depositi, in titoli e numerario, con gli estratti conto bancari.

La gestione del sodalizio, improntata sempre a criteri di estrema prudenza e costante attenzione ai costi, è stata vieppiù orientata a fornire assistenza fiscale, assicurativa e pensionistica ai soci, con significativi miglioramenti della comunicazione essenzialmente attraverso il sito internet e la rivista Senatus. Di rilievo anche l’iniziativa per l’impostazione e la realizzazione del nuovo sistema informativo .

In estrema sintesi indichiamo di seguito i principali dati contabili che testimoniano queste tendenze:

I ricavi, in linea con la previsione, si attestano a € 253.945,90. Per il contributo di €.12.000,00, ricevuto dalla Compagnia di Assicurazione per l’istruttoria delle pratiche di rimborso della polizza sanitaria, si auspica un incremento dello stesso, tenuto conto e del maggior numero di pratiche trattate e del cospicuo aumento del premio praticatoci sin da quest’anno. Interessante anche la voce interessi che si attesta ad € 5.162,00 al netto della plusvalenza titoli di € 2.837,00 passata al Fondo di Solidarietà. Rispetto al 2008, l’incremento dei ricavi ammonta ad € 34.230,85.

I costi effettivi ammontano ad € 218.397,00 a fronte di una previsione di 254.400,00, con un’economia di € 36.000,00 che ha consentito accantonamenti per € 22.000,00 (15.000 per rischi futuri e 7.000,00 per iniziative turistiche), oltre al pagamento anticipato, per € 11.261,00, del premio assicurativo della polizza R.C. Capofamiglia rinnovata a condizioni più vantaggiose. Rispetto all’anno scorso l’incremento dei costi è di € 32.527,89, pressoché pari al totale degli accantonamenti e del premio assicurativo pagato anticipatamente, mentre l’avanzo di gestione si attesta a € 2.287,73.

Più in particolare, i costi per il personale ed i collaboratori ammontano ad € 98.841.41 contro gli 85.248,34 del 2008, con un incremento effettivo di € 13.594,07, ed una diminuzione di € 24.759,00 rispetto alla previsione di 123,600,00. Le spese di amministrazione ed istituzionali, pari ad € 51.045, sono inferiori di € 17.755 rispetto alla previsione di € 68.800 e superiori di soli 4.096 euro rispetto al totale di 46.949 del 2008, segno della costante attenzione ai costi di

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gestione, pur in presenza di un significativo incremento di tutte le attività. Completamente ammortizzati sono poi i beni materiali per l’intero loro valore di acquisto.

Per quanto concerne l’attività del Fondo di solidarietà si rinvia alla relazione resa dal suo responsabile i cui risultati si convalidano.

Circa le disponibilità, si osserva con compiacimento che per ben 270.000,00 euro il loro impiego è in titoli di stato con un buon rendimento. I complessivi valori ammontano a 357.434,00 euro, i fondi speciali di accantonamento a 190.529 € con un incremento di 23.192 €, entità ritenuta sufficientemente prudente per poter far fronte ad esigenze anche impreviste. Il fondo vertenze legali si adegua ad € 34.545,00 a seguito del pagamento di € 17.534,00 per parcelle relative a vecchie pendenze.

Per quanto altro, si rinvia alla relazione del Tesoriere manifestando, oltre al nostro apprezzamento per il lavoro svolto dagli Organi sociali e dal personale tutto dell’Unione, il nostro parere favorevole all’approvazione del bilancio.

In conclusione del nostro intervento desideriamo fare le seguenti considerazioni che sottoponiamo alla valutazione degli Organismi ora eletti:

l’entità complessiva degli accantonamenti, al di fuori del Fondo di solidarietà, è pari a 101.720,00 euro; essa appare improntata più a criteri di massima prudenza che ad effettive necessità future dell’Unione, in assenza anche di una previsione di sviluppo di nuove attività a breve;

per le polizze assicurative, i cui premi ammontano a 43.254 euro annui, vale la pena verificarne l’effettivo utilizzo, che per alcune appare modesto, al fine di poter valutare la convenienza al loro mantenimento;

rivedere gli scopi del Fondo di solidarietà, riducendo semmai l’attività creditizia, che oggi è appannaggio esteso di tutte le istituzioni finanziarie e bancarie, e incrementando quella assistenziale, con interventi mirati ai casi più bisognosi di attenzione;

per lo sviluppo di nuove attività, porre l’attenzione anche a quelle culturali e storiografiche di carattere economico-finanziario di cui il Banco ed il nostro Meridione sono ricche di tradizioni.

Un grazie di cuore per l’attenzione prestata ed un saluto cordiale a voi tutti.

IL COLLEGIO SINDACALE Il Presidente LUIGI NACCARATO

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E finalmente i risultati dell’elezione….

Erano ormai circa le venti e in giro si avvertiva anche un po’ di stanchezza per il lungo e intenso pomeriggio di lavoro, quando, finalmente si concludevano le attività del comitato elettorale; il presidente dell’assemblea, Dott. Francesco Bombaci, leggeva i risultati del voto e proclamava i nuovi Consiglieri:

Posizione Candidato Voti

1 DELLA RAGIONE CARLO 131

2 DE FILIPPO ARMANDO 105

3 QUINTAVALLE LUIGI 94

4 CINIGLIA ROBERTO 92

5 PUCINO GENNARO 90

6 FICO FEDERICO 85

7 DI NAPOLI PASQUALE 73

8 SIDA SALVATORE 62

9 PALAMARA ANDREA 60

10 PACE ALDO 55

11 RICCIARDI ALFREDO 55

12 COVIELLO GIOVANNA 54

13 FERRANDES GIOVANNI 43

14 BALBI ELEONORA 42

15 BOTTIGLIERI GIOVANNI 42

16 FOLINO GIUSEPPE 42

17 DE MASELLIS GAETANO 41

18 CROVATO PAOLO 40

19 CAGNONI CLAUDIO TITO 40

E qui terminava la prima fase delle attività in programma; ormai c’era il nuovo Consiglio che il giorno dopo si sarebbe riunito per eleggere il Presidente, il Vice Presidente e gli altri organismi previsti dallo Statuto.

Inevitabile qualche muso lungo da parte di chi restava fuori dal nuovo Consiglio che lo Statuto approvato nel pomeriggio prevedeva ridotto nella sua composizione. Amarezza inevitabile, soprattutto quando il risultato elettorale è così netto nell’esprimere preferenze a favore di chi negli ultimi anni non si è risparmiato nell’impegno profuso quotidianamente per sostenere le attività dell’Associazione. In ogni caso, anche chi non ha trovato collocazione nei nuovi organismi, avrà sempre la possibilità di fornire il proprio apporto di idee e di progettualità all’interno delle commissioni che si prevede di costituire.

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Sin qui le attività istituzionali, a cui seguiva la cena sociale. Superate le tensioni del pomeriggio, in un clima ormai rasserenato, i convenuti, molti dei quali accompagnati dalle gentili consorti, riempivano la sala ristorante dell’albergo, apprezzando la cucina dello chef. A metà cena venivano offerti alcuni simpatici gadget offerti dall’Associazione e da alcuni sponsor.

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18 ANNO 42 N. 3/2010

Il giorno successivo, il 18 maggio, i lavori continuavano non più all’Hotel NH Ambassador, bensì presso l’Istituto Fondazione Banco di Napoli, dove il Direttore Generale, Dott. Aldo Pace, aveva gentilmente messo a disposizione la prestigiosa sala Marrana per ospitare l’Assemblea.

Si riuniva il nuovo Consiglio che eleggeva, per acclamazione, Carlo della Ragione quale Presidente e Armando De Filippo, Vice Presidente. Venivano altresì eletti i componenti dei vari organi statutari:

Comitato Esecutivo: Roberto Ciniglia, Giovanna Coviello, Carlo della Ragione, Armando De Filippo, Luigi Quintavalle

Segretario: Antonio Martinelli

Tesoriere: Gian Paolo Gaia

Collegio dei Revisori: Alberto Capotosto, Enrico Gaglione, Elio Fossataro, Luigi Iacobacci, Antonino Travia

Probiviri: Renato Nocilla (Presidente), Arturo Diana, Giovanni Spina

Fondo di Solidarietà: Renato Nocilla (Responsabile), Eleonora Balbi, Eduardo Campopiano, Roberto Ciniglia, Carlo della Ragione

Senatus: Antonino Micali (Direttore responsabile), Luigi Quintavalle (Direttore editoriale), Armando De Filippo, Carlo della Ragione, Giovanni, Ferrandes, Gennaro Pucino, Alfredo Ricciardi (questi ultimi, componenti del Comitato di redazione)

Responsabile Sito Luigi Quintavalle

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Carlo della Ragione, Presidente per il prossimo quadriennio

Cari amici,

desidero manifestare a tutti i Soci il sentito ringraziamento per il gravoso ma esaltante incarico che mi è stato conferito dai Delegati e dai Consiglieri che in Assemblea hanno rappresentato, democraticamente, i nostri 5.600 Associati.

Il bilancio consuntivo 2009 e quello di previsione, recentemente approvati, tratteggiano l’immagine di salute e d’efficienza della nostra Associazione.

Altri positivi segnali emersi da pochi mesi ed attestati in occasione dell’Assemblea: la decisione di coinvolgere maggiormente i Rappresentanti della periferia per un costruttivo decentramento delle attività.

Il disegno è stato coronato dall’elezione di ben sei Consiglieri di provenienza extra-Campania sul totale di 19 del nuovo Organo statutario.

Ci lasciamo alle spalle certe critiche livorose che hanno provato ad erodere, addirittura a far collassare, un collaudato team che in quest’ultimo anno si è impegnato, senza mai risparmiarsi, per il rilancio dell’Associazione e della sua immagine.

La strada è stata oramai tracciata e, liberi da quella componente poco attiva e propositiva, che difficilmente rimpiangeremo, ci incamminiamo per il conseguimento di ambiziosi traguardi quali la tutela in senso più ampio dei diritti e degli interessi dei nostri rappresentati.

Sono oramai maturi i tempi per allargare gli scopi del sodalizio sviluppando offerte di turismo e di cultura per le cui realizzazioni si sono irrobustiti i nostri canali d’informazione con la nuova veste di Senatus e il fortunato sviluppo del sito web, quotidianamente frequentato. In proposito si stanno costituendo idonee commissioni dalle quali ci aspettiamo, a breve, concreti risultati.

L’ultimo investimento: la rete telefonica aziendale per agevolare i contatti con i vecchi e nuovi Soci.

Progetto in cantiere: una serie di assemblee ed incontri per avvicinare ed informare i colleghi di tutta Italia onde catturare la loro fiducia e il loro sostegno.

Entro un anno avverrà una convocazione dei Rappresentanti territoriali per un approfondimento degli argomenti in corso.

Altri grandi temi, sia in campo nazionale che europeo, saranno trattati di concerto con la FAP e con le Associazioni che rappresentano i Pensionati di altre Categorie.

Auguro il benvenuto ai nuovi componenti degli Organi statutari, a loro ed in particolare agli esordienti, di poter serenamente operare.

Le qualità morali e lo spessore professionale, più volte verificati, autorizzano a sperare di conseguire i migliori risultati per la Categoria.

Ho la certezza che con la fraterna ed assidua collaborazione profusa da tutti Voi i comuni obiettivi saranno coronati da successo in una Società finalmente più giusta e rispettosa dei diritti dei cittadini.

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20 ANNO 42 N. 3/2010

E mentre il nuovo Consiglio fissava il programma per le attività del prossimo quadriennio, gli altri soci (e consorti), se la spassavano in giro per la città...

Un lungo giro in pullman per le zone panoramiche della città conclusosi nel centro storico per una visita al Duomo.

La splendida giornata primaverile contribuiva a rendere ancora più piacevole il giro turistico. Laura Vigilante ci metteva la solita bravura e tutto riusciva bene…

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Poi, a metà giornata, terminati i lavori del Consiglio e rientrati i soci-turisti, tutti in visita all’Archivio Storico del Banco di Napoli, custodito all’interno dello storico palazzo Ricca dove ha sede la Fondazione.

Il collega Eduardo Nappi, con la consueta ed apprezzata competenza, illustrava ai convenuti l’enorme patrimonio documentale che costituisce questo preziosissimo archivio vanto della città.

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Come di consueto, facciamo il punto sulle varie iniziative in corso sia di natura fiscale, sia previdenziale.

ASSEGNI DI ACCOMPAGNAMENTO A CARICO DEL BANCO DI NAPOLI – RICHIESTA LA TASSAZIONE SEPARATA

Sono stati presentati alle Commissioni Tributarie di Napoli, Bari, Caserta, Isernia e Milano 24 ricorsi di cui: 16 hanno avuto esito favorevole in primo grado, 2 hanno avuto esito favorevole sia in primo grado sia in secondo (alla Commissione Tributaria Regionale), 6 sono in attesa di fissazione della pubblica udienza.

INCENTIVO ALL’ESODO – RICHIESTA APPLICAZIONE SENTENZA CGE (ISTANZE DI RIMBORSO ENTRO I TERMINI)

Sono stati presentati alle Commissioni Tributarie di Napoli, Isernia, Potenza, Crotone, Avellino, Bari, Firenze, Salerno, 34 ricorsi di cui: 7 hanno avuto esito favorevole in primo grado, 1 ha avuto esito sfavorevole con sentenza appellata alla Commissione Tributaria Regionale, 26 sono in attesa di fissazione della pubblica udienza.

INCENTIVO ALL’ESODO – RICHIESTA APPLICAZIONE SENTENZA CGE (ISTANZE DI RIMBORSO OLTRE I TERMINI)

Sono stati presentati alle Commissioni Tributarie di Napoli, Latina, Isernia, Cosenza, Crotone, Roma, Pescara, L’Aquila, Livorno, Caserta, 23 ricorsi di cui: 4 hanno avuto esito favorevole in primo grado, 1 ha avuto esito sfavorevole con sentenza appellata alla Commissione Tributaria Regionale, 18 sono in attesa di fissazione della pubblica udienza.

ASSEGNI EROGATI DAL FONDO ESUBERI - APPLICAZIONE SENTENZA CGE

Sono stati presentati alle Commissioni Tributarie di Napoli, Latina, Milano, Salerno, L’Aquila, Caserta, 33 ricorsi di cui: 8 hanno avuto esito favorevole in primo grado, 1 ha avuto esito sfavorevole con sentenza appellata alla Commissione Tributaria Regionale, 24 sono in attesa di fissazione della pubblica udienza.

QUOTA INTEGRATIVA DI PENSIONE - APPLICAZIONE DEDUCIBILITA’ SUL 12,50%

Il 27 maggio scorso, presso il Tribunale di Napoli, c’è stata la prima udienza sul ricorso depositato lo scorso anno. Nella discussione preliminare sono stati affrontati con molta attenzione due aspetti particolari:

la competenza del giudice ordinario, laddove due recenti sentenze di Cassazione del 2009 hanno cambiato radicalmente l’orientamento precedente, distinguendo con estrema chiarezza in quali casi occorre rivolgersi alla Magistratura Tributaria e in quali invece alla Magistratura Ordinaria. Questa questione sembra ormai superata. il termine di decadenza decennale in luogo di quella quinquennale, trattandosi di un rapporto che ha natura privatistica. Anche su questo versante è stata fatta chiarezza.

Chiariti questi aspetti, la causa è stata rinviata alla prossima udienza del 7 dicembre p.v.

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Rilevazione problemi irrisolti con l’Inps

In vista della scadenza della Gestione Speciale (31.12.2010) e dell’eventualità che la Convenzione prevista dal d.lgs. 357/90 non venga rinnovata, diventa indispensabile richiedere la sistemazione delle pensioni ancora in attesa di definizione, nonché delle varie questioni tuttora in sospeso.

A tal fine, invitiamo gli associati che hanno ancora questioni aperte con l’Inps a compilare la scheda che segue e a farla pervenire all’Associazione a mezzo fax al n. 081.5526899. Lo scopo è quello di fare il punto della situazione, di predisporre gli eventuali atti a tutela dell’interesse dei pensionati e chiedere alla Banca e all’Inps di provvedere al più presto.

Purtroppo, le recenti questioni legate alla prosecuzione volontaria hanno fatto sorgere grossi dubbi sulla possibilità che l’ente previdenziale possa sistemare in tempi brevi tutti i sospesi, per cui è bene avviarsi per tempo e mettere in mora chi di dovere, rispetto ai ritardi sin qui accumulati.

Ricordiamo che, con la liquidazione degli arretrati di pensione (pensionati o accompagnati non ha importanza) spettano anche gli interessi, che normalmente l’Inps non liquida mai d’iniziativa.

Fax 081.5526899 All’ Unione Nazionale fra i Pensionati del Banco di Napoli Segreteria Legale

Nominativo: ____________________________________ Anagrafico: __________

Tipo di pensione: _________________________________ - diretta - reversibilità

Segnalo che sono tuttora in attesa:

del versamento dei contributi volontari Anno di cessazione: _______

della definizione della pensione Decorrenza: _______

della liquidazione degli interessi sugli arretrati Decorrenza: _______

Altro: ______________________________________________ Anno di cessazione: _______

Allego la seguente documentazione: ______________________________________________

_____________________________________________________________________________________

___________________ __________________________ data firma

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24 ANNO 42 N. 3/2010

RICALCOLO DEL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO

Era già in corso la stampa dello scorso numero di Senatus, quando arrivò il seguente messaggio che, purtroppo, non riuscimmo ad inserire per tempo:

“E' con vera soddisfazione che Vi comunichiamo che la Cassazione, con sentenza depositata in data 15 marzo, ha condannato l' Unicredito Spa a ricalcolare il TFR, sia per gli Impiegati che per i Direttivi. Questa sentenza della Cassazione ha una speciale efficacia rafforzata poiché è stata resa ex art. 420 bis c.p.c., e quindi da questo momento sarà in pratica vincolante per i Giudici in tutta Italia, molto più delle "normali" sentenze di Cassazione.

Siamo veramente molto soddisfatti. Nei prossimi giorni avremo copia delle motivazioni e Ve le faremo pervenire. Molti cordiali saluti.”

Avv. Michele Iacoviello

Ricordiamo che l’Avv. Michele Iacoviello è il legale di fiducia della FAP e segue varie questioni di interesse generale, qual è appunto quella del ricalcolo del TFR. La sentenza è di quelle epocali in quanto per la prima volta la Cassazione condanna un Istituto di Credito dell’area contrattuale Assicredito e, soprattutto, lo fa con una modalità prevista dal codice di procedura che lascia pochi margini alle banche per il futuro.

E ora che succede? Succede che tutti coloro che hanno interrotto i termini con richiesta di ricalcolo inoltrata entro cinque anni dalla cessazione, potenzialmente possono avviare un ricorso in Magistratura con qualche speranza in più di ottenere quanto richiesto.

Per quanto riguarda i risvolti prettamente operativi, stiamo chiarendo alcuni punti con l’Avv. Iacoviello, dopodiché partiremo anche noi con la consueta modalità: prima la quantificazione del danno e poi l’eventuale presentazione dei ricorso.

PROSECUZIONE VOLONTARIA DELLA CONTRIBUZIONE AI PENSIONATI 1991-1995

Informiamo che l’INPS ha ufficialmente ripreso a lavorare le pratiche oggetto dell’aspro contenzioso sviluppatosi nell’ultimo semestre. L’Ufficio di Napoli dell’INPS ha avuto tutte le autorizzazioni necessarie e quindi la questione è ormai definitivamente risolta. Ci auguriamo che a breve (diciamo dopo l’estate) l’Ente smaltisca tutto l’arretrato accumulatosi in questo periodo.

ACCOMPAGNATI CON IL FONDO ESUBERI

Nei giorni scorsi abbiamo discusso la questione con l’Avv. Michele Iacoviello. Sono ormai stati affrontati tutti gli aspetti relativi alle modalità con cui Intesa Sanpaolo versa i contributi nel periodo di accompagnamento. Ricordiamo per chi non avesse già approfondito questo tema che la retribuzione utilizzata per il versamento dei contributi figurativi non comprende tutte le voci contrattuali escludendo perfino il VAP che invece SanPaolo Imi includeva. Ormai è chiaro che Intesa Sanpaolo vuole imporre un modello, ovviamente riduttivo, che produce danni sulla pensione finale.

Pertanto, suggeriamo di inviare all’INPS, a mezzo raccomandata A.R. la comunicazione di cui alla pagina seguente, per interrompere i termini della prescrizione. Prossimamente verranno istruiti e presentati i primi ricorsi. L’iniziativa riguarda migliaia di colleghi di tutte le banche e per la rilevanza che assume la questione, si sta lavorando alla predisposizione di un apposito osservatorio nell’ambito della FAP

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Spett.le INPS NAPOLI Direzione Provinciale Via Galileo Ferraris, 4 Raccomandata A.R. 80142 NAPOLI (NA)

ATTO DI INTERRUZIONE DELLA PRESCRIZIONE(ai sensi e per gli effetti di cui alla Legge 335/95 – art. 3, comma 9)

Io sottoscritto / a

Cognome: ________________________________ Nome: ________________________________

Nato/a il: ____/____/______ a: _________________________________________________ Prov: ________

Residente in: __________________________________________________________________________________

Indirizzo: ________________________________________________________________________ n: ________

Telefono: __________________________________ e-mail: .___________________________________________

Documento: ___________________________________________________________________________________

In qualità di destinatario per il periodo dal ___________________ al ____________________ delle prestazioni a carico del “Fondo di solidarietà per il sostegno del reddito, dell'occupazione e della riconversione e riqualificazione professionale del personale dipendente dalle imprese di credito” (d.m. 158/2000)

segnalo

che nel suddetto periodo i contributi figurativi sono stati versati in modo irregolare perché non calcolati secondo i criteri di cui all’art. 8 della legge n. 155/1981, e in ogni caso su un imponibile contributivo che non comprende tutte le voci costitutive della retribuzione.

La presente lettera viene inoltrata ai fini della decorrenza del termine decennale di prescrizione di cui all’art. 3, comma 9, della legge 335/95, con richiesta formale di recuperare i contributi dovuti a mio favore e di ricostituzione nei modi di legge della pensione spettante.

Ringrazio anticipatamente e porgo distinti saluti.

__________________, ______________________ ______________________________________

All.ta copia documento d’identità

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26 ANNO 42 N. 3/2010

Incontro con i soci a Firenze di Federico Fico

Il 2 giugno, con la partecipazione di Carlo della Ragione e Armando De Filippo, rispettivamente Presidente e Vice Presidente dell’Unione Pensionati BN, confermati nella carica con larghissimi consensi nel maggio scorso, si è svolto a Firenze un incontro con i soci toscani.

L’incontro, già da tempo programmato dal Presidente, nell’ambito delle periodiche visite in periferia per un contatto diretto con i Soci ed eventualmente con colleghi ex Banco di Napoli, è stato più volte rinviato per inderogabili impegni della Dirigenza e, recentemente, per gli opportuni approfondimenti per la revisione dello Statuto del

sodalizio e per l’organizzazione conseguente al rinnovo degli Organi Statutari.

All’incontro erano presenti, su invito del nostro Presidente, anche Sergio Fisco, Presidente dell’Associazione ex Dipendenti Banco di Sicilia e Vice Presidente della FAP (Federazione delle Associazioni dei Pensionati del Credito), Raffaello Bartolozzi, Presidente dell’Associazione Pensionati Cassa di Risparmio di Firenze e membro del Comitato Direttivo della FAP e Andrea Dolce, Presidente dell’Associazione Bancari Cassa di Risparmio di Puglia e membro del Comitato Direttivo della Fap.

Sebbene l’incontro sia caduto in un giorno festivo, Festa della Repubblica, hanno partecipato numerosi colleghi fiorentini ed alcuni delle Province Toscane (Lucca, Pisa, Pistoia, Prato), ai quali va un caloroso ringraziamento; ringraziamento particolare ad alcuni colleghi che hanno volentieri rinunciato a precedenti impegni per non mancare. Il Presidente, Carlo della Ragione, dopo aver tratteggiato l’attività svolta nel decorso anno, ha evidenziato anche la battaglia condotta con l’INPS di Napoli in merito alla prosecuzione volontaria della contribuzione, conclusasi positivamente solo di recente; dovrebbero quindi avviarsi a definizione numerose pratiche, che avevano subito una fase di stallo durata circa un anno. Ha anche segnalato una ulteriore iniziativa dell’attiva Segreteria Legale relativa al “Fondo Esuberi” per richiedere a Intesa Sanpaolo – per il periodo di accompagnamento - il versamento dei contributi figurativi su tutte le voci contrattuali che costituiscono la retribuzione.

In prospettiva, il nostro sodalizio – ha sottolineato Carlo della Ragione – dovrà profondere ogni sforzo per l’allargamento degli scopi sociali, impegnando e coinvolgendo in questo ambizioso progetto in più larga misura le strutture territoriali, che dovranno essere estese anche ad altre zone non presidiate. Tra le iniziative: è all’esame una convenzione con la TIM per offrire agli associati un piano tariffario molto vantaggioso per la telefonia mobile; è già stato costituito un settore per lo sviluppo dell’attività turistica e culturale. Già da quest’anno, ha concluso il Presidente, si presenteranno problemi complessi da affrontare e tempestivamente risolvere in conseguenza della scadenza ventennale della “Gestione Speciale INPS”, mentre altre problematiche potranno essere oggetto di

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approfondimento con la FAP e le altre Associazioni di Pensionati.

Il Vice Presidente, Armando De Filippo, che cura specificamente il settore assicurativo, intervenuto successivamente, ha precisato innanzitutto che la gestione della “polizza sanitaria” negli ultimi tre esercizi si è chiusa in perdita per le “Assicurazioni Generali”, che è stata costretta a rivedere i premi di 1° e 2° livello, aumentati di circa il 20%, come noto. Le Generali avevano inizialmente proposto di abolire il primo livello (circa 7500 assicurati, tra i quali molti non iscritti) e lasciare solo il secondo livello (circa 1300 iscritti). Richiesta evidentemente inaccettabile e subito respinta. Indagini di mercato condotte nel corso del 2009, tese all’individuazione di Società che potessero offrire condizioni più vantaggiose per gli associati, hanno dato esito negativo.

Armando De Filippo ha chiarito altresì che:

per la polizza sanitaria, di cui sopra, è stata accolta con interesse ed utilizzata in diversi casi, in particolare nel centro/nord, la possibilità di ricorso a centri clinici convenzionati, pagando semplicemente €. 500,00 di franchigia;

tra le assicurazioni a totale carico dell’Unione, “Polizza RC Capofamiglia” e “Polizza Assicurazione Incendi” è stata ampliata/migliorata la copertura dei rischi;

è stata stipulata con la “Assicurazione Milano” di Napoli una interessante convenzione per la copertura rischi RC auto, che prevede lo sconto del 10/15% sui premi base e la dotazione del “GPS” gratuito (costo ordinario €. 150,00) che rileva chilometri percorsi e localizzazione.

Ha concluso l’incontro con i soci l’Avv. Michele Iacoviello, legale di fiducia della FAP, che ha fatto una rapida carrellata sulle principali azioni legali in corso ed altre verosimilmente da intraprendere.

Diversi sono stati gli interventi dei soci, interessati agli argomenti trattati, ma anche ad altri non specificamente oggetto di esame, quale lo “zainetto”, che hanno comportato approfondimenti e chiarimenti.

La presenza di alcune signore, che hanno accompagnato i coniugi, hanno ingentilito e impreziosito la serata che si è conclusa con una cena all’ “Andrea Restaurant”, annesso al centro che ci ha ospitati.

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Incontro con i soci a Potenza di Luigi Quintavalle

Qualche giorno dopo l’incontro di Firenze, il 10 giugno è stata la volta di Potenza. Presso l’Università della Terza Età (Unitre) di cui è Presidente il Dott. Silvio Aprea e a cui vanno i nostri ringraziamenti, sono stati invitati tutti gli iscritti della Basilicata; nonostante il caldo afoso che ha connotato quei giorni, la partecipazione è stata comunque significativa.

In tutti i casi, la riunione è stata molto interessante almeno stando ai numerosissimi interventi dei presenti. Ma andiamo con ordine; erano presenti il Presidente Carlo della Ragione, il Vice Presidente Armando De Filippo, Luigi Quintavalle Consigliere e responsabile di Senatus e del sito Internet, i Rappresentanti territoriali Angelo Angione (Potenza) e Michele Martemucci (Matera) e circa 40 associati.

Gli interventi dei relatori hanno preliminarmente toccato i consueti temi, fornendo così un’informativa di carattere generale sulle tante attività che impegnano l’Associazione.

Successivamente, si è passati ad affrontare gli argomenti più spinosi sui quali si è concentrata l’attenzione dei presenti: le pensioni tuttora provvisorie e quelle per le quali è stata avviata la prosecuzione volontaria della contribuzione.

E’ strano a dirsi, ma purtroppo si verifica molto spesso, che con il passare del tempo e con i ritardi che accumulano la banca e l’Inps nel liquidare definitivamente le pensioni ancora provvisorie, gli stessi interessati, spesso, non hanno neppure più la consapevolezza di essere ancora in attesa della pensione definitiva e magari di dover incassare anche degli arretrati. A proposito degli arretrati, anche in quest’occasione ci si è soffermati sulla questione degli interessi legali che tuttora non vengano liquidati.

Altro argomento che desta molta curiosità e non poche perplessità è quello della scadenza della Gestione Speciale e degli effetti operativi che essa avrà nei confronti dei pensionati del Banco. E’ stato così possibile tranquillizzare tutti coloro che avevano grossi timori rispetto a questo evento, chiarendo che il pensionato non avrà alcun danno sull’ammontare dell’assegno spettante.

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Infine, sono arrivate le domande sullo zainetto: argomento principe di questo periodo considerate le numerosissime offerte inviate dal Fondo Pensione Complementare Aziendale.

Il quesito che più frequentemente viene posto su questo argomento è: “Che debbo fare? Mi conviene accettare l’offerta o mantenere la rendita mensile?” Questo è il dubbio che assilla tanti colleghi molti dei quali alle prese con la terza e ultima offerta e quindi con un’opzione che può essere esercitata per l’ultima volta.

Ovviamente, a questo interrogativo non è possibile fornire una risposta precisa, considerate le varie situazioni familiari e, non ultimo, la somma oggetto dell’offerta. Ci si può soltanto limitare ad aiutare ad analizzare tutte le considerazioni del caso, valutando bene anche le situazioni reddituali prospettiche degli eventuali beneficiari della pensione di reversibilità. Più di un anno fa su Senatus fu pubblicato un articolo che affrontava la questione e dettava dei suggerimenti in merito alle corrette valutazioni da fare. Quell’articolo è stato riproposto sul sito ed è liberamente consultabile.

Sempre a proposito di zainetto, non sono mancate le domande sulla questione della tassazione e sugli sviluppi del contenzioso avviato anni fa e che soltanto recentemente ha visto le pronunzie della Cassazione, purtroppo sfavorevoli ai pensionati.

Superate le questioni per così dire “istituzionali”, l’incontro è proseguito con l’informativa sui nuovi servizi offerti ai soci: la convenzione con la TIM, quella con il Touring Club Italiano e quella con la Grimaldi Lines.

Molto interesse ha destato anche la novità della preparazione di un catalogo per le attività turistiche e culturali; a questo proposito abbiamo registrato con soddisfazione la disponibilità di alcuni iscritti di Matera che hanno promesso di contribuire fattivamente alle iniziative da sviluppare nella regione.

L’incontro è durato più di tre ore ed è terminato, ormai all’ora di pranzo, in un clima molto simpatico, tra colleghi che hanno lavorato tanti anni insieme e che, grazie a quest’opportunità offerta dall’Unione, hanno potuto incontrarsi di nuovo e scoprirsi sempre amici solo con qualche anno in più.

La conclusione degna di un incontro tra amici, così piacevole, è stato il pranzo organizzato in un agriturismo fuori Potenza dove si sono potute apprezzare le specialità lucane; un ottimo Aglianico ha fatto il resto… Alla prossima.

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Approfondimenti fiscali di Gennaro Perrotta

Il cliente che riceve una fattura o una ricevuta, è legittimato a portare in detrazione le spese relative all’imposta bollo solo se effettua egli stesso il pagamento del tributo al posto del professionista, sia per inadempienza di quest’ultimo, provvedendo quindi a sanare un atto irregolare, sia per esplicito accordo fra le parti. In quest’ultimo caso, infatti, è consentito addebitare al cliente, in aggiunta al compenso professionale, l’importo del bollo. Al di fuori di queste due ipotesi la detrazione non è ammissibile.

E’ questo il contenuto della risoluzione n. 444/E del 18 novembre, con cui l’Agenzia chiarisce il corretto trattamento tributario relativo al bollo da applicare sulle fatture di visite mediche. L’imposta in questione, fa presente l’Agenzia, è dovuta per le “fatture, note, conti e simili documenti, recanti addebitamenti o accreditamenti, anche non sottoscritti, ma spediti o consegnati pure tramite terzi; ricevute e quietanze rilasciate dal creditore o da altri per suo conto, a liberazione totale o parziale di un obbligazione pecuniaria” (articolo 13, n. 1, della tariffa A, Dpr 642/1972); non va corrisposta invece per le somme inferiori a euro 77,47.

Inoltre, l’obbligo di apporre sulle fatture le marche da bollo, sostituite dal 1° settembre 2007 dal contrassegno telematico, è a carico del soggetto che predispone il documento. Tuttavia, sottolinea l’Agenzia, se viene consegnata una ricevuta non in regola con il bollo, il cliente è solidalmente obbligato al pagamento dell’imposta che deve corrispondere entro quindici giorni dalla data del ricevimento della fattura, presentandola all’ufficio locale delle Entrate, al fine di essere esentato da qualsiasi responsabilità. Il professionista che ha emesso l’atto irregolare, invece, sarà passibile di sanzione.

In conclusione, l’imposta di bollo dovuta su fatture e ricevute fiscali potrà essere portata in detrazione dal cliente, solo se da questo corrisposta, come sopra specificato, per sanare la negligenza del professionista oppure nel caso in cui le parti concordino che il pagamento ricade sul cliente. In queste due ipotesi, infatti, essendo un costo accessorio alla prestazione specialistica, si configura come onere detraibile.

Banca di Sassari

Convenzione di conto corrente con canalizzazione della pensione

Condizioni riservate ai soci dell’Unione Pensionati

- Tasso creditore: senza limiti di giacenza, parametrato al 30% del tasso BCE; - Tasso debitore: prime rate banca + spread 0,50; - Canone annuo: euro 15,00; - Costo per operazione: esente sino a 150 operazioni annue, oltre 0,50 euro ad operazione; - Spese trimestrali: esente; - Spese invio estratto conto (periodicità annuale): esente; - Carnet di assegni: gratuito; - Pagamento utenze domiciliate: gratuito; - Carta di credito BperCard Visa e MasterCard: gratuita; - Carta Pagobancomat nazionale: gratuita; - Prelievi bancomat gratuiti su apparecchiature atm gruppo Bper su tutto il territorio nazionale; - Servizio di home banking informativo e dispositivo: gratuito; - Prestiti personali e mutui con spese di istruttoria ridotte del 50%, cessioni del quinto, scoperto di

conto sino a tre mensilità a tassi concorrenziali da concordare previa valutazione del merito creditizio;

- Condizioni deposito titoli / riduzione del 50% delle spese standard, custodia gratuita di titoli del gruppo.

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PrestiNuova si espande, una filiale anche in Campania

In tutto 640 filiali e 5.500 dipendenti, con questi numeri la rete del Gruppo Banca Popolare di Vicenza, dal 19 marzo, è arrivata anche in Campania. Lo ha fatto con l’apertura del nuovo Spazio Finanziario PrestiNuova, società finanziaria del Gruppo, specializzata nella cessione del quinto dello stipendio e della pensione.

In grado di vantare accordi nazionali di grande rilievo con i principali corpi dello stato, le amministrazioni centrali e gli enti di previdenza, grazie all’Associazione UPBN, PrestiNuova rinnova il proprio impegno sul comparto dei prestiti ai pensionati estendendo le vantaggiose condizioni delle convenzioni INPDAP ed INPS anche ai Soci lavoratori del Banco ora in pensione.

L’apertura in Campania conferma la scelta aziendale di operare attraverso la cosiddetta “rete corta” attraverso il rapporto diretto con la clientela ad opera del personale della società, senza avvalersi di intermediari esterni.

Il sostegno tecnico organizzativo fornito a PrestiNuova dal Gruppo Banca Popolare di Vicenza e dal socio di riferimento Banca Nuova, rafforzano l’impegno di proseguire nella crescita per sostenere, alle migliori condizioni competitive, le esigenze di finanziamento di pensionati e lavoratori dipendenti.

Durata 60 mesi 120 mesiTAN 4,00% - TAEG 8,832% TAN 4,500% - TAEG 9,700%

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Gli esempi sono comprensivi del costo per la copertura assicurativariferita ad un pensionato del Banco di Napoli con 67 anni di età. - Concessione dei finanziamenti a discrezione di PrestiNuova -

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PrestiNuova S.p.A. società di intermediazione finanziaria appartenente al Gruppo Bancario “Banca Popolare di Vicenza” e soggetta all’attività di direzione e coordinamento della stessa Banca Popolare di Vicenza. Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni contrattuali si rinvia al Foglio Informativo disponibile presso i punti vendita PrestiNuova

e gli sportelli della Banca Popolare di Vicenza, di Cariprato e di Banca Nuova, nonché sul sito www.prestinuova.it

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La perequazione aziendale

Cronistoria di una vertenza in atto da oltre quindici anni. di Giovanni Ferrandes

Capita sovente, nello scambiare opinioni, notizie ed aggiornamenti sulla perequazione, che ci si ritrovi a condividere non poche difficoltà nel focalizzare il particolare di cui si discorre ed il suo “peso“ nell’ambito della complessa schermaglia legale. Sarà colpa del tempo che passa, del ponderoso succedersi degli eventi connessi alla vicenda ed anche di intervenute sentenze riguardanti diritti soggettivi agganciati alla data del pensionamento del singolo socio interessato.

Al solo scopo di facilitare un dialogo fecondo e costruttivo ho ritenuto utile sintetizzare il dipanarsi degli eventi più salienti che, in grandi linee,

caratterizzano l’annoso conflitto, nonché vittorie e soccombenze che hanno rafforzato lo spirito di “unione“ di circa tremila colleghi.

La cronistoria descriverà i fatti in maniera acritica senza indulgere in commenti e (non poche) spinte emozionali di parte; ho inteso rispettare lo stile del vecchio Ispettorato del Banco: “far parlare le carte“. Pertanto non verranno menzionate scoperte ma solo accenni su quanto divulgato dall’Unione attraverso il canale di Senatus ed informativa varia, di pubblico dominio fra noi associati. I rimandi annotati anche fra parentesi sono stati finalizzati a consentire l’accesso alla fonte documentale, la cui analisi non può trovare spazio in una rassegna da sintetizzarsi su pochi fogli di carta.

Lo svolgersi degli eventi

Con sua lettera circolare n. 175 normativa 2 del 28/4/1994, indirizzata anche ai Pensionati in quiescenza a tutto il 31/12/1990, il Banco, nel rapportarsi al d. lgs. 503/92, esplicitò fra l’altro la decisione di applicare la perequazione in misura non più agganciata al trattamento del pari grado in servizio, bensì determinata in base agli indici Istat. Con tale delibera vennero stravolti i buoni propositi sul “mantenimento dei diritti quesiti“ sempre asseriti e propugnati (solo verbalmente) dai politici pro-tempore.

Con l’occasione venne evidenziato inoltre che la munifica elargizione dell’aggancio all’indice Istat era subordinata alla sottoscrizione di una richiesta (allegata alla predetta circolare) che contemplava la volontaria rinuncia del firmatario ad ogni diverso trattamento perequativo. Pochi pensionati sottoscrissero la “trappola“; altri invece (circa tremila) aderirono alla strategia difensiva già attivata per tempo dall’Unione che, sin dal 1993 (v. Senatus n. 2 del maggio 1993) diede inizio alle azioni legali, con il consenso plebiscitario dell’Assemblea.

Considerata la consistenza numerica dei soci in causa, la posta in gioco ed il potere della controparte, venne attuata una strategia difensiva mirata al frazionamento del rischio (non per niente siamo stati

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bancari); il Prof. Ferraro in proposito depositò in Tribunale centinaia di elenchi, ognuno riguardante un ristretto numero di nominativi.

Ogni elenco ha seguito un proprio percorso processuale articolatosi in tempi diversi, sia in ordine alla data di fissazione dell’udienza in primo grado, sia per altre implicanze quali rinvii, approfondimenti, ricorsi, giudizi in appello etc. fino ad arrivare (purtroppo non tutti) alla sentenza della Suprema Corte di Cassazione.

Nel novembre del 1994 (Senatus n. 4 di quell’anno) L’Unione comunicava una prima vittoria e l’elenco di 847 nominativi associati al giudizio del magistrato Ingala, che dava ragione ai pensionati. A tale elenco sono da aggiungersi altri 142 soci non menzionati sul periodico n. 4 bensì in quello successivo, del dicembre dello stesso anno. Trattasi di circa mille persone che compongono il gruppo “Ingala 1“, così denominato per distinguerlo dal gruppo “Ingala 2“ anch’esso vittorioso in primo grado ma agganciato ai tempi più lunghi del suo appello che - purtroppo – hanno impedito che la causa passasse in giudicato prima dell’applicazione del fatidico Comma 55 (di cui si dirà in prosieguo).

Il 7 dicembre dello stesso anno venne depositata anche la sentenza del giudice Musella, ugualmente positiva per gli associati; nei mesi a seguire altre centinaia di cause riportavano esiti in favore dei ricorrenti.

Il Banco, parte soccombente, attivò appelli contro le sentenze sfavorevoli; la prima udienza di siffatto contenzioso venne fissata il 18/11/1998; nell’attesa (dal 1994 al 1999) si susseguirono ben 2.383 cause vinte dai pensionati in primo grado di giudizio; fra questi 1.701 nominativi hanno visto riconosciuto il loro pieno diritto a conservare la perequazione di cui godevano perché erano in quiescenza ante 31/12/1990. Per gli altri ricorrenti invece, che erano in servizio alla ridetta data del 31/12/1990, in applicazione del d.lgs. 503/92 è stato eliminato il trattamento perequativo di miglior favore.

In data 1/4/1999 il Tribunale di Napoli nel respingere l’appello del Banco avverso la sentenza del pretore Ingala impegnò la soccombente a non modificare il trattamento pensionistico stabilito con delibera del C.D.A. del Banco di Napoli del 17/1/1983 (sulla perequazione). Nel merito la Corte ribadì che la riforma pensionistica del 1992 riguardava esclusivamente coloro che sarebbero andati in pensione dopo la sua entrata in vigore - 1/1/1994 - con esplicita salvaguardia dei diritti quesiti dai soggetti già in quiescenza al 31/12/1990 (rif. pag. 1 di Senatus del settembre 1999).

Tuttavia la controparte attivò il ricorso in Cassazione e nell’attesa del giudizio finale (allora ritenuto determinante ed esaustivo per le vertenze in atto) quantificava i pagamenti degli assegni perequativi - comunque dovuti per effetto della sua soccombenza in appello - secondo calcoli penalizzanti per i vincitori. Si rese indispensabile pertanto ricorrere a circa mille conteggi imparziali di C.T.U. perché venisse determinato il valore dell’assegno perequativo secondo i criteri di calcolo richiamato con la suddetta delibera del Banco del 17/1/1983. Tali elaborati, depositati in Cancelleria del Tribunale a corredo dei fascicoli in causa, hanno evidenziato macroscopici errori e divergenze in danno dei pensionati e sono stati assunti a sostegno di positivi giudizi della Magistratura, con conseguente ed equa corresponsione delle somme dovute.

9 marzo 2001 - La vertenza perequazione viene discussa dinanzi alla Suprema Corte di Cassazione a sezione unite. La sintesi della articolata sentenza evidenzia - per i collocati in pensione ante il 31/12/1990 - la sussistenza del diritto a conservare l’aggancio della loro pensione al trattamento del pari grado in servizio dal 1/1/1994 al 26 luglio 1996. La limitazione dell’incremento si ferma al 26/7/1996 per la contestuale entrata in vigore del decreto salva Banco (L. 588/96 art. 3). Di conseguenza i ricorrenti vincitori avrebbero diritto agli arretrati per le somme maturate sino a questa data ed all'aggiornamento della pensione (Senatus n. 5 del settembre 2001).

La Cassazione fissa questo limite all’aggiornamento della mensilità perché dopo tale data è stata temporaneamente sospesa ogni forma di perequazione. In sostanza la somma da corrispondere

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mensilmente sino al 26/7/1996 non viene più rivalutata a partire dalla data di abolizione dell’incremento perequativo (ossia dal 26/7/1996). Ovviamente la sentenza della Suprema Corte non contempla quanto invece sostiene il SanPaolo che di fatto (e per suo comodo) pur costretto a pagare, per soccombenza in giudizio, l’incremento perequativo maturato a tutto il 26/7/1996 - non corrisposto anche nelle mensilità a seguire da questa data - non attua il conseguente aggiornamento del cedolino di pensione.

Con la ridetta sentenza è stato altresì disposto che il diritto dei vincitori venisse attivato riassumendo la causa innanzi alla Corte di Appello di Napoli. Tanto venne patrocinato dal Prof. Ferraro con esito positivo per gli associati interessati alle creditorie.

Sebbene le sentenze della Suprema Corte siano ritenute universalmente determinanti ed esaustive per ogni causa, una delegazione del SanPaolo ebbe ad esplicitare che la sentenza della Cassazione a sezioni unite non era “condivisibile“; pertanto i cedolini di pensione non sono stati mai aggiornati. La chiusura della controparte indusse i soci ricorrenti a reclamare l’adeguamento del trattamento pensionistico con gli incrementi della perequazione aziendale conseguiti dal 1994 al luglio 1996 (lettera del Prof. Ferraro su Senatus n.4 del 2008).

I primi nove anni del millennio in corso aprono “l’era dei conteggi“ con annesso allestimento degli elenchi e trasmissione dei relativi fascicoli in tribunale per le cause di quantificazione.

Per detto contenzioso, che interessa circa mille pensionati e, purtroppo, alcuni eredi subentrati in causa, sono state depositate molte sentenze che respingono le motivazioni del SanPaolo e danno vittoria ai ricorrenti. Per obiettività di cronaca va evidenziato che, in questo lasso di tempo, si sono susseguite anche alcune sentenze in favore della controparte. Superfluo precisare che la parte soccombente in ogni giudizio ha attivato il rituale ricorso, e che pertanto la fine della belligeranza è da ritenersi ancor lontana.

E’ d’uopo riconoscere che, paradossalmente, in ambito giudiziario esiste un diffuso disorientamento nell’interpretare il dettato della Suprema Corte e trarre le conseguenti, identiche decisioni sull’esito di circa mille vertenze che potrebbero definirsi, ognuna, “la fotocopia dell’altra“. In qualche caso lo stesso soggetto, pur avendo riportato vittoria in merito alla richiesta di una prima tranche di arretrati (fino a giugno 2006) si è ritrovato soccombente in altro giudizio concernente la sua ulteriore richiesta degli arretrati maturati in corso di causa, sino a tutto il mese di giugno 2008.

Il succedersi di giudizi divergenti - nonostante l’autorevole testo della Cassazione - ha indotto il Prof. Ferraro a sospendere temporaneamente le cause di quantificazione, nell’attesa che si chiarisse l’orientamento della Magistratura (v. Senatus 4/2008).

Si ha notizia che tutti i conteggi trasmessi dall’Unione allo studio legale (creditorie del gruppo “Ingala 1“ per sentenza passata in giudicato) sono stati depositati in Tribunale. In proposito le informazioni fornite dallo studio del Prof. Ferraro (v. Senatus 6/2009) menzionano richieste accolte in ordine ai periodi 1/7/2003 - 30/6/2008. Anche l’elenco dei giudizi in Corte di Appello registra una sentenza da ritenersi favorevole.

Per completare la rassegna non va taciuto che per questi colleghi definiti “più fortunati“ incombe il rischio che una sentenza in appello ribalti la posizione in favore della controparte ricorrente, la cui azione è finalizzata ad estendere la “portata espansiva“ del comma 55 (v. lettera del Prof. Ferraro su Senatus 4/2008). Ciò comporterebbe la restituzione degli incrementi perequativi incassati a partire dal 26/7/1996 ed una parte delle spese legali.

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Il Comma 55

Come anticipato ad inizio di questa rassegna ad ogni gruppo di pensionati è stata assegnata una propria data di udienza che ha inciso sui tempi dell’appello ed il seguito del percorso, sino al giudizio della Cassazione. La prevalenza di sentenze favorevoli per i ricorrenti e la consapevolezza che la Suprema Corte avrebbe confermato le decisioni già espresse per il gruppo “Ingala 1“ indussero i “poteri forti“ a definire una soluzione politica della ponderosa vertenza.

Intervenne in proposito il Senatore Prof. Tiziano Treu, peraltro consulente legale della Banca (v. Senatus 5/2004 pag. 3), che elaborò il ben noto Comma 55 (rif. L. 243 del 24 agosto 2004) finalizzato "ad

estinguere il contenzioso in corso" ... (segue testo della legge pubblicata sul n. 222 della G.U. del 20/9/2004) azzerando di fatto le cause non conclusesi entro il 24/8/2004, ossia tutte le vertenze in corso dei pensionati già in quiescenza al 31/12/1090 non ancora "approdate" in Cassazione e non comprese nel ridetto ed unico gruppo che, invece, venne giudicato nel mese di marzo del 2001.

Contro l’ improvvida norma “pacificatrice“ l’Unione intrattenne con interpellanze varie le massime autorità del Paese; per citarne alcune: Il Presidente della Repubblica, il Ministro Maroni, i Presidenti di Camera e Senato e del Consiglio dei Ministri, nonché i Presidenti della Corte Costituzionale, della Corte di Cassazione e del Tribunale di Napoli. Venne altresì coinvolta la F.A.P. Credito, organismo altamente rappresentativo nell’ambito della tutela dei diritti dei Pensionati.

Non mancarono, per la circostanza, lettere aperte pubblicate sui principali quotidiani nazionali nonché scritti sulla stampa a carattere associativo e sindacale. Per chi volesse rinverdire i ricordi torna utile la rilettura dell'articolo di Carlo della Ragione intitolato "Comma 55 ovvero uno scippo ai Pensionati".

Per arginare l'onda mediatica il Senatore indirizzò una lettera al quotidiano "La Repubblica" del 24/10/2004 in cui sosteneva che il Comma 55 era finalizzato a sanare "anacronistici privilegi" di un gruppetto di circa cento ex dirigenti del Banco di Napoli e del Sicilbanco (v. Senatus 5/2004). La stima, approssimata per difetto, ignora la reale consistenza della vertenza che interessa circa cinquemila ex dipendenti (non tutti dirigenti) dei Banchi Meridionali.

Sul piano legale è stato attivato il ricorso alla Corte Costituzionale per l’illegittimità costituzionale del comma 55; purtroppo la sentenza della Corte (n. 362/2008) ritiene non fondato il sospetto di incostituzionalità.

Ad oggi, malgrado le molteplici iniziative suscitate, il famigerato comma resiste immutato ed i suoi deleteri effetti incominciano a manifestarsi: infatti, con sentenza del 10/7/2009, la Suprema Corte, dovendosi adeguare al ridetto dispositivo di legge, respinge la rivendica di un gruppo di pensionati pervenuti in giudizio dopo il fatidico 24/8/2004. E' da presumere che altre cause ascrivibili alla stessa casistica si concluderanno con la soccombenza dei ricorrenti.

Questa situazione di fatto rafforza la belligeranza della Banca che, con lettera del 20 novembre 2009, intima ad alcuni soci, interessati alla suddetta sentenza, di restituire il capitale incassato e le spese processuali corrisposte a suo tempo (nel 1996 a seguito di soccombenza in giudizio di primo grado) con il maggiore aggravio degli interessi legali accumulatisi in quattordici anni.

La vessatoria iniziativa ha attivato la tempestiva tutela della nostra Associazione e della Concentrazione Combattenti, ognuna insorta in difesa dei propri associati (lettera del 27/11/2009 dell'Unione) sia in ordine alla fondatezza della richiesta sia perché le recenti sentenze non hanno previsto obbligo di restituzione così come intimato. E' stata altresì stigmatizzata la pretesa di

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indirizzare la richiesta su un unico pensionato, invece di ripartire equamente le spese fra tutti i soggetti coinvolti nella sentenza.

Questi "paletti", fra i quali si annovera il legittimo rifiuto di corrispondere l'IVA sulle spese legali, sono stati esplicitati e sostenuti nel corso della riunione del 3 dicembre 2009 tenutasi presso l'Ufficio Normativa e Contenzioso dell'Intesa SanPaolo fra l'Avv. Maione (della Banca), il Presidente della Ragione, il Vice Presidente De Filippo e l'Avv. Ferraro (per conto dell'Unione Pensionati) nonché il Sig. Calvanese Attilio, per delega del Segretario Generale della Concentrazione Combattenti, Avv. Coccorullo. In base alle posizioni rassegnate dalle Associazioni dei Pensionati - ribadite alla controparte anche con lettere datate 16 dicembre 2009 - é scaturito il testo della missiva con cui ogni socio "intimato" può riscontrare la vessatoria richiesta e puntualizzare, con l'occasione, che il pagamento degli interessi è ingiustificato poiché le somme incassate a suo tempo sono state riconosciute da sentenze che hanno stabilito il diritto dei pensionati alla perequazione aziendale, diritto che, all'epoca, era indiscusso, non essendo stato ancora azzerato dal sopraggiunto comma 55 della legge 243/04.

Allo stato sussistono aspettative sui ricorsi, inoltrati alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo, per ottenere la condanna dello Stato Italiano ed il conseguente risarcimento dei danni rapportato alla perequazione ingiustamente sottratta.

Per queste cause (attualmente ferme perché è cambiato il Giudice designato nel Collegio in rappresentanza dello Stato Italiano) il Prof. Ferraro ha presentato istanza di riunione e trattazione dell'intero contenzioso. E' stata fornita assicurazione che, dopo aver assolto impegni più urgenti per la nostra vertenza, che verranno accennati più avanti, lo studio legale affronterà direttamente il capitolo " Strasburgo ".

La rassegna sarebbe incompleta senza un accenno ai non pochi giudizi in appello (in buona parte attivati dalla Banca) che riguardano i soci non "colpiti" dal comma 55 (gruppo Ingala 1).

In proposito si osserva che nei mesi di marzo ed aprile di quest'anno lo studio del nostro patrocinante è stato completamente coinvolto nella difesa di molti associati che hanno incassato gli adeguamenti pensionistici a seguito di sentenze favorevoli, nonché per sostenere le ragioni di altri colleghi, ugualmente portatori degli stessi diritti, tuttavia soccombenti nel precedente giudizio di quantificazione.

Perviene notizia (v. Senatus 4/2009) che lo studio legale sta predisponendo ricorsi alla Corte di Appello per l'anomala durata del processo, come previsto dalla "legge Pinto" (n. 89 del 24/3/2001) finalizzata a consentire "un'equa riparazione a chi ha subìto un danno patrimoniale o non patrimoniale per effetto della violazione dell'articolo 6 della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, che riconosce ad ogni persona il diritto a ché la sua causa sia esaminata entro un termine ragionevole". Al riguardo si evidenzia che la competente Sezione della Corte di Appello di Roma, nel gennaio del 2009, ha accolto un ricorso, proposto dalla Concentrazione Combattenti, sentenziando l'equo risarcimento in favore di alcuni eredi subentrati nella vertenza.

A questo punto si ferma la cronistoria, nell’attesa che gli aggiornamenti sull’esito del contenzioso, e delle eventuali strategie da sviluppare, possano consentire il seguito del discorso.

Per il futuro sussiste l’ipotesi di una “certezza“ facilmente prevedibile: alla fine sarà il tempo a sancire la vittoria della controparte, quando, (ci auguriamo in un futuro lontanissimo) non vi saranno più dei ricorrenti costretti a chiedere giustizia per i disattesi adeguamenti pensionistici.

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ANNO 42 N. 3/2010 37

CONSERVATORIO DI MUSICASAN PIETRO A MAJELLA

Via San Pietro a Majella 35 - 80138 Napoli Tel. 0815644411 - fax 0815644415 - c.f. 80017700636

Napoli, li 28 maggio 2010

COMUNICATO STAMPA

In data odierna, con firma del Ministro del MIUR Maria Stella Gelmini, è stato nominato Presidente del Conservatorio di Musica di San Pietro a Majella, per la durata di un triennio, il Prof. Antonio Falconio.

Laureato in Economia e Commercio alla Federico II, 66 anni, Falconio è docente di “Economia e Organizzazione Aziendale” presso la Facoltà di Ingegneria dello stesso Ateneo.

Sino al 2000, è stato Direttore Centrale del Banco di Napoli con la responsabilità dell’Area Commerciale ed ha tra l’altro curato l’apertura e la crescita di oltre 300 nuovi sportelli e, negli anni della crisi del Banco, ha sviluppato una efficace strategia di difesa delle posizioni aziendali.

Assunto nell’Istituto nel ’61, è divenuto funzionario di direzione nel 1973 e dirigente nell’81. Nella sua lunga carriera ha diretto filiali e diversi Servizi della Direzione Generale, contribuendo allo sviluppo di numerose funzioni innovative, come la programmazione strategica, il controllo di gestione, la pianificazione e lo sviluppo delle risorse umane, la formazione, il marketing ed il controllo delle vendite.

Ha amministrato numerose aziende all’interno e all’esterno del Gruppo Banco Napoli. E’ stato presidente ed amministratore delegato della BN Commercio e Finanza Spa. Attualmente presiede il Collegio Sindacale di Campania Start Up. Ha coordinato diversi gruppi di studio e di ricerca. Ama l’archeologia, l’arte, la musica.

Al neo-presidente le congratulazione della Direzione del Conservatorio e gli auguri di fattivo lavoro.

L’Ufficio Stampa

Ad Antonio Falconio i complimenti dell’Unione Pensionati e gli auguri per il nuovo prestigioso

incarico.

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Convenzione UPBN - TIM

L’Unione Pensionati sta raggiungendo un accordo con la TIM per offrire ai propri iscritti un piano tariffario

molto vantaggioso per la telefonia mobile.

Le condizioni proposte sono le seguenti:

Chiamata Voce Nazionale: 12 centesimi al minuto senza scatto alla risposta verso tutti i gestori mobili e fissi su reali secondi di conversazione, senza vincoli di soglie minime di spesa per tutte le chiamate voce nazionali.

Servizio di Ricarica Automatica.

Nessuna Tassa di Concessione Governativa.

Possibilità di attivazione di tutte le opzioni disponibili con l’offerta TIM Valore.

La prima ricarica (per ogni sim) dovrà essere obbligatoriamente di 48 euro di traffico prepagato. Le successive saranno assolutamente libere.

Mantenimento del proprio numero di telefono cellulare con trasferimento al nuovo piano tariffario a cura dell UPBN.

Possibilità di convenzione per un massimo di due sim per ogni socio.

La convenzione prevede il passaggio al nuovo piano tariffario per gruppi di soci. Ciò significa che l’Associazione raccoglie le adesioni (prenotazioni) e, appena raggiunto il numero concordato, verrà richiesto di fornire la documentazione necessaria e di effettuare il versamento di 48 euro per la prima ricarica.

Pertanto, se anche tu vuoi usufruire di quest’offerta, compila la scheda ed invia questa pagina al fax 081-5526899. Per un primo gruppo di associati, è già in corso la fase di passaggio dalla vecchia alla nuova tariffa.

Nominativo: ______________________________________________________________________

Recapito telefonico per eventuali contatti: _______________________________________

1° numero: ________________________ attuale gestore telefonico _________________

2° numero: ________________________ attuale gestore telefonico _________________

data ______________________ firma _________________________________

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Convenzione UPBN - TCI

E’ stata stipulata un’interessante convenzione con il Touring Club Italiano che prevede lo sconto di circa il 25% sulla quota associativa a tutto il 31.12.2011 (Euro 79.00 invece di 103.00). I nuovi soci avranno diritto sia al kit 2010 (Manuale Socio Touring ed i volumi Giro in Italia – Itinerari di Turismo Dolce Nord-Centro e Il Grande Mosaico della Cucina Italiana) che al kit 2011, che sarà inviato ad ottobre (con l’ultimo volume di Giro in Italia ed una pubblicazione in via di definizione, dedicata esclusivamente ai Soci Touring). Ogni mese, poi, verrà inviata la rivista Qui Touring, con idee e spunti di viaggio oltre alla segnalazione di eventi culturali, artistici e musicali).

Inoltre, pagando la quota complessiva di Euro 105.00 (anziché 129.00) si potrà avere diritto, sempre fino al 31.12.2011, all’assistenza stradale che prevede:

traino fino al più vicino centro di assistenza della casa automobilistica su tutta la rete stradale ed autostradale in Italia e in Europa;

officina mobile nelle principali città italiane con interventi gratuiti per guasti riparabili sul posto;

auto sostitutiva, con vettura gratuita fino a tre giorni se il veicolo soccorso,per un fermo verificatosi in Italia ad oltre 50 km dal comune di residenza,necessita di una riparazione di durata superiore alle otto ore.

L’accordo prevede il seguente iter operativo: i soci che intendono aderire all’iniziativa devono inviare alla segreteria dell’Unione, anche a mezzo fax, l’accluso modulo di domanda, unitamente alla copia della ricevuta del bonifico a favore del Touring Club Italiano (IBAN

IT46R0542801601000000000271 BancaPopolare di Bergamo - Milano) o del bollettino di c/c postale 5264 (intestato Touring Club Italiano – Corso Italia 10 – 20122 Milano); in entrambi i casi occorre indicare nella causale il codice 9940407 che è il codice della convenzione tra TCI e UPBN.

Sarà poi la segreteria dell’Unione ad inoltrare al TCI, a stretto giro di posta, le adesioni pervenute. Il TCI provvederà a spedire direttamente ai Soci i Kit 2010 e 2011 e la rivista mensile.

I Soci interessati possono prendere visione, presso i locali dell’Unione, del materiale cui avranno diritto con l’iscrizione.

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40 ANNO 42 N. 3/2010

Per associarti, compila la scheda

Nome

Cognome

Email

Indirizzo

Frazione

Cap

Località

Provincia

Data di nascita (gg/mm/aaaa)

Genere (Maschile o Femminile)

Cellulare

Pagamento a mezzo bonifico bancario:

Beneficiario: TOURING CLUB ITALIANO

Cod. IBAN : IT46R0542801601000000000271

Banca Popolare di Bergamo Succ. 050 Milano - Corso Italia 22

Pagamento a mezzo c/c postale:

Beneficiario: TOURING CLUB ITALIANO

Conto n. 5264 – intestato a: TCI – Corso Italia, 10 – 20122 Milano

In entrambi i casi segnalare nella causale il codice 9940407 Convenzione UPBN-TCI

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Convenzione UPBN – GRIMALDI LINES

Grazie all’interessamento di Tore Sida, Rappresentante Territoriale di Cagliari, è stato possibile sottoscrivere una convenzione con la Grimaldi Lines che prevede lo sconto dell’8% agli associati all’UPBN, sulle tariffe ufficiali su tutti i servizi offerti. Per prenotazioni di gruppo (almeno 20 persone) potranno essere concordate tariffe ad hoc.

Queste le modalità di prenotazione e di pagamento:

LE PRENOTAZIONI POTRANNO ESSERE EFFETTUATE ESCLUSIVAMENTE NEI SEGUENTI MODI:

Presso gli uffici sociali GRIMALDI LINES in Italia, sedi di Napoli, Roma e Palermo.

Telefonando ad uno dei seguenti numeri: (+39) - 081.496444 / 06.42010169 / 091.6114828.

Via fax ad uno dei seguenti numeri: (+39) - 081.5517716 / 06.42814558/ 091.587487

Via e-mail scrivendo ad uno dei seguenti indirizzi: [email protected]. La richiesta di prenotazione dovrà contenere le seguenti informazioni: cognome e nome, luogo e data di nascita dei passeggeri (enfant compresi), tipo e targa dell'eventuale veicolo al seguito, tipo di sistemazione desiderata, recapito telefonico.

NON È POSSIBILE USUFRUIRE DEGLI SCONTI CONVENUTI ATTARVERSO IL BOOKING ON-LINE A CUI È POSSIBILE ACCEDERE DAL SITO www.grimaldi-lines.com.

NON È POSSIBILE USUFRUIRE DEGLI SCONTI CONVENUTI PRESSO GLI UFFICI PORTUALI GRIMALDI LINES.

PAGAMENTO

Il pagamento dovrà essere effettuato prima della partenza nel rispetto delle seguenti condizioni:

Per prenotazioni effettuate presso gli uffici sociali GRIMALDI LINES in Italia è possibile effettuare il pagamento in contanti, carte di credito e bancomat.

Per prenotazioni via fax e via e-mail si richiede il pagamento tramite carta di credito oppure con bonifico bancario. Gli estremi per il versamento sono indicati nell'estratto conto rilasciato al momento della prenotazione.

Per prenotazioni pervenute a mezzo fax o e-mail il giorno precedente la partenza il pagamento deve essere effettuato esclusivamente con carta di credito.

La prenotazione di ogni servizio Grimaldi Lines sarà da considerarsi confermata solo dietro emissione del biglietto di viaggio.

La Grimaldi Lines provvederà all'invio o alla consegna dei biglietti solo dopo avere ricevuto conferma di avvenuto pagamento.

All’atto della prenotazione citare la convenzione Unione Pensionati

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42 ANNO 42 N. 3/2010

viale kennedy 351 - Napoli tel/fax : 081 5706817e-mail:[email protected]

Mobili e complementi d’arredo

progettazione e consulenza gratuita scontro del 15% su tutti i prodotti

trasporto e montaggio gratuito

Sconti ai soci dell’Unione Pensionati

su tutti i prodotti di elettronica.

08/06/2010 - Polizza Assicurazione Incendio

Rinnovata la polizza incendio alle seguenti condizioni : - Validità : 1/06/2010 – 31/05/2011- Garanzia incendio base : fabbricato € 20.000 - contenuto € 15.000 - atti vandalici € 35.000 -

eventi atmosferici € 35.000 - Garanzie complementari: acqua condotta con limite massimo per indennizzo € 1.500 e

franchigia di € 100, fenomeno elettrico con limite massimo di indennizzo di € 500 e franchigia di € 50.

- Non è più necessario versare € 5 per aumentare i massimali di rimborso.

La società assicuratrice è la: ZURICH INSURANCE Ag. Di Napoli Via Santa Lucia 20a cui vanno notificate le richiesta di rimborso.

La polizza è offerta a tutti i soci dell’UPBN gratuitamente.

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Soggiorno in località turistiche Un pacchetto di nuove opportunità molto interessanti

Hotel Suisse – Roccaraso (AQ)

Viale Roma 22 – Tel. 0864.602347

Sconto del 10% sulle tariffe estive (escluso il periodo 8/15 agosto) e del 5% su quelle invernali (escluso il periodo Natale -Capodanno ed Epifania).

Accordo concluso da Domenico Martorano, Rappresentante Territoriale di Isernia.

Hotel Holidays – Roccaraso (AQ)

S.S. 17 km.136 Tel. 0864.62063

Sconto del 18% sul listino ufficiale per tutta la stagione 2010-2011.

Accordo concluso da Domenico Martorano, Rappresentante Territoriale di Isernia.

Hotel Cala Reale – Stintino (Sassari)

Via Cala di Rena, 1 - Stintino

Sconto del 25% sul listino ufficiale per tutta la stagione 2010.

Accordo concluso da Gianni Fois, Rappresentante Territoriale di Sassari.

Terme di Montecatini

Per tutto l’anno 2010, sconto del 15% sui prezzi di listino per i trattamenti effettuati dal lunedì al venerdi e del 10% per quelli effettuati il sabato e la domenica.

Accordo concluso da Vittorio Zoppi, Rappresentante Territoriale di Roma.

E’ in preparazione il catalogo delle strutture convenzionate. Appena si raggiungerà un numero congruo, sarà pubblicato sia su Senatus che sul sito Internet.

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La crisi dei mutui subprime

Cosa è accaduto negli USA e perché l’intero sistema finanziario ha subito grossi contraccolpi. Un’analisi attenta e proposta in maniera semplice per aiutarci a capire la crisi finanziaria del 2009.

di Luciano Barbaro

In America, per operazioni di mutuo sulla casa, tutti i consumatori venivano classificati in relazione al loro reddito, ai loro debiti ed alla puntualità nei rimborsi. Se il punteggio che ne derivava era superiore a 620 i consumatori venivano classificati prime, se inferiore venivano classificati subprimeovvero ad alto rischio.

Per il maggiore rischio che comportavano, i mutui concessi ai consumatori subprime prevedevano il pagamento di interessi più alti.

Fino al 2006, epoca in cui si è manifestata la più grave crisi economica mondiale dopo quella del 1929, le operazioni dei mutui subprime in America sono aumentate vertiginosamente ed hanno trascinato in alto le attività edilizie ed i prezzi delle case.

Per invogliare la sottoscrizione dei mutui subprime, chiamati anche “prestiti predatori”, furono avviate massicce campagne pubblicitarie. Il termine prestiti predatori non veniva usato soltanto dalle associazioni dei consumatori e dai mezzi di comunicazione ma veniva usato anche dalle autorità, dagli organi di vigilanza e perfino dal Congresso americano, il che dimostra che tutti erano a conoscenza di quanto stava accadendo.

Sempre per invogliare i consumatori a sottoscrivere i mutui subprime furono facilitati i criteri di accesso alle operazioni di mutuo. Infatti, mentre prima per la concessione di un mutuo, si dovevano valutare la capacità di reddito del richiedente, il valore dell’immobile da finanziare e la garanzia ipotecaria che copriva l’operazione, con i mutui subprime tali regole vennero eliminate.

Inoltre, sempre per invogliare i consumatori, in un mercato finanziario senza regole e senza controlli, fu previsto un particolare sistema di formazione delle rate che, nei primi due o tre anni erano molto basse, per poi crescere successivamente prevedendo, per chi non fosse stato in grado di pagare, la possibilità di un altro mutuo o di incrementare quello in corso nella convinzione che, intanto, il prezzo e quindi il valore della casa oggetto del mutuo sarebbe aumentato.

Un aspetto importante è lo scopo per il quale i mutui subprime venivano concessi. Solo il 20% aveva come scopo l’acquisto della casa mentre, il restante 80% veniva richiesto e concesso per ottenere liquidità per le necessità correnti. Con i mutui subprime, in America, si è supplito alla mancanza di politiche sociali che erano totalmente assenti.

Gli acronimi di alcuni dei mutui subprime, come ad esempio NINJA, che vuol dire NO INCOME, NOJOB, NO ASSET e cioè no reddito, no lavoro e no patrimonio, dimostrano la follia finanziaria dell’operazione di mutuo che finanziava il 100% del valore dell’immobile, con alti tassi di interessi, senza capacità di reddito del mutuatario, senza adeguata copertura ipotecaria e che, quindi, non poteva che sfociare nella insolvenza.

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Ma allora ci si chiede: perché la gente con alto rischio di insolvenza veniva invogliata a fare i mutui? Perché c’era sempre più bisogno di nuovi mutui?

La risposta è: perché bisognava alimentare un processo di cartolarizzazione che impinguava gli utili degli intermediari finanziari. Il meccanismo è il seguente. Le banche e le altre istituzioni finanziarie concedono i mutui subprime e li vendono ad un’altra istituzione finanziaria spesso legata, di fatto o di diritto, alla banca o istituto finanziario che concedeva i mutui. Questa istituzione finanziaria, a fronte di tali crediti verso i sottoscrittori di mutui a rischio, emette dei titoli che vengono piazzati fra i risparmiatori. I nuovi titoli emessi e collocati sul mercato, si dovevano finanziare con le rate dei mutui che i mutuatari avrebbero dovuto pagare. Poiché, come già detto, gli interessi sui mutui subprime erano alti in relazione alla loro rischiosità, anche i titoli emessi a fronte della cartolarizzazione e collocati sul mercato finanziario, potevano rendere interessi superiori ai tassi di mercato.

Qualcuno sostiene che la crisi dei mutui subprime è scoppiata per il calo dei prezzi delle case in America o per la inefficienza e la complicità delle società di rating che valutavano impropriamente

i titoli, cosiddetti tossici, emessi e collocati a fronte della cartolarizzazione degli stessi mutui subprime.

Di sicuro il sistema finanziario americano ha agito senza alcuna etica e, sotto il profilo economico, in maniera irresponsabile. Da una parte ha invogliato la popolazione, che già viveva ai limiti della povertà, a contrarre mutui senza rispettare le regole classiche che sono a fondamento di questa operazione, dall’altra ha proposto ai risparmiatori, con o senza propensione al rischio, e quindi anche a lavoratori e pensionati che cercavano un investimento sicuro per i loro risparmi, la sottoscrizione dei titoli emessi a fronte della cartolarizzazione dei mutui subprime.

In quel periodo, l’amministrazione americana guidata da George Bush, si vantava di aver realizzato la società dei proprietari e si sottolineava il fatto che mentre prima non si concedevano prestiti alla povera gente, attraverso quella classificazione dei consumatori e l’adeguamento dei tassi dei mutui al rischio, i mutui erano diventati accessibili a tutti.

Bisogna comunque precisare che la “deregulation finanziaria” risale agli ultimi due anni dell’amministrazione Clinton. In quegli anni, infatti, furono varate due importanti leggi.

Con la prima le banche commerciali, che prima erano solo banche di deposito ed operavano solo nel breve termine, diventarono banche che potevano svolgere ogni tipo di attività anche negli investimenti a medio e lungo termine.

Con la seconda legge si stabiliva che tutti i titoli che non passavano per la Borsa erano completamente deregolamentati.

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Successivamente venne anche stabilito che le banche di investimento potevano auto regolamentarsi.

Tra il 2007 ed il 2008 però, a causa della impossibilità di pagare le rate dei mutui subprime,circa tre milioni di persone vengono espropriate e buttate fuori dalle loro case e la crisi sociale, tenuta fino ad allora sotto silenzio, diventa crisi economica e quando le banche vengono colpite dalle insolvenze dei mutuatari scoppia la grande crisi economico finanziaria che ancora stiamo vivendo.

Gli effetti della crisi sono devastanti.

Le insolvenze dei mutui subprime comportano l’esproprio delle case e la vendita all’asta. I mutuatari perdono la casa e sono costretti a vivere nelle tende, nelle automobili o in casa di parenti.

Si sgonfia la bolla speculativa sugli immobili ed i prezzi delle case vanno a picco.

Non si possono più concedere nuovi mutui e non possono essere finanziati i titoli, cosiddetti tossici, emessi a fronte della cartolarizzazione e poi sottoscritti dai risparmiatori.

I risparmiatori chiedono la restituzione dei depositi, le banche non hanno liquidità, non possono far fronte alle richieste di rimborso e falliscono.

In America nel 2008 falliscono 25 banche tra cui il gigante della finanza Lehman Brothers, nel 2009 ne falliscono oltre 100.

La crisi investe tutte le Borse del mondo che si influenzano a vicenda ed ogni giorno si perdono miliardi di capitalizzazione.

Gli investitori non hanno più fiducia nelle banche e queste non hanno fiducia tra di loro perché ognuna pensa che l’altra possa avere in pancia quantità pericolose di titoli tossici.

Le banche non concedono più credito alle famiglie ed alle imprese. Le prime riducono i consumi e le imprese riducono la produzione e gli investimenti.

I prezzi al consumo si contraggono per invogliare gli acquirenti e si va verso quella fase economica in cui il crollo dei consumi provoca un calo significativo dei prezzi che, a sua volta, causa una drastica riduzione dei ricavi delle imprese che, per sopravvivere, riducono la produzione e i costi,ed in primis, quelli sul Personale con il licenziamento dei dipendenti.

In una parola: RECESSIONE.

In America, il quadro recessivo appare subito nella sua gravità e si estende velocemente in tutti i Paesi del mondo compresa la Cina e le altre potenze emergenti.

La finanza creativa, con i suoi nuovi strumenti, ha generato ulteriore confusione nel mercato, rendendo ancora più incomprensibile il profilo di rischio-rendimento sottostante ai nuovi prodotti.

Il liberismo che ha scommesso sulla capacità delle libere forze del mercato di essere le sole regolatrici delle attività economiche e finanziarie e che ha dato credibilità ai sostenitori della

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finanza creativa, deve fare marcia indietro e, da tutte le parti, si invoca l’intervento pubblico ed il ritorno alla teoria Keynesiana che, attraverso l’intervento discreto e misurato dello Stato, mira a conseguire la stabilità economica, la piena occupazione e l’equa distribuzione della ricchezza.

Per fronteggiare la crisi si segnalano due atteggiamenti.

Gli USA e l’Inghilterra sostengono la necessità di immettere massicce dosi di liquidità nel sistema finanziario che, a sua volta, dovrebbe finanziare le famiglie e le imprese per la ripresa dei consumi e della produzione. A tale scopo, intervengono con forti finanziamenti a favore del sistema finanziario anche per evitare il fallimento di altre banche.

L’unione Europea chiede, inoltre, nuove regole per il mercato finanziario internazionale per ridefinire gli equilibri valutari mondiali e per risolvere lo squilibrio della bilancia dei pagamenti mondiali che, da una parte, registra un deficit enorme di circa 650 miliardi di dollari a carico degli USA e, dall’altra, un attivo altrettanto enorme di circa 700 miliardi di dollari concentrato specialmente in Cina.

I più recenti dati macro-economici fanno registrare il rallentamento della caduta libera delle economie di tutti i Paesi del mondo. Forse si possono intravedere alcuni spiragli di miglioramento, ma grave resta la situazione a livello mondiale specialmente per l’occupazione.

In Italia,dai dati ISTAT resi noti a marzo 2010, si sono persi nel 2009 circa 380.000 posti di lavoro.

Senza alcun dubbio, si può affermare che non si deve sottovalutare la pericolosità della crisi recessiva ancora in corso e non si può abbassare il livello di attenzione. Il richiamo alla prudenza è stato drammaticamente riproposto dalla bolla finanziaria che, sviluppatasi a fine novembre 2009 a Dubai, sempre intorno al settore immobiliare, ha fatto tremare le Borse di tutto il mondo

E’ necessario, in relazione alla situazione di ogni singolo Stato, nel rispetto degli accordi internazionali per fronteggiare tutti insieme la crisi, l’avvio di un processo di concertazione con il coinvolgimento di tutte le parti politiche, economiche e sociali per il sostegno delle fasce più povere, per il rilancio dei consumi delle famiglie e per agevolare gli investimenti e l’accesso al credito delle imprese, sempre e comunque nel rigoroso rispetto delle regole che sono alla base della valutazione del merito creditizio. Il sistema bancario italiano, infatti, ha meglio reagito alla crisi finanziaria, rispetto al sistema americano ed a quello di altri stati europei, proprio in virtù dell’attenzione usata dalle banche italiane nelle concessioni di credito almeno in generale anche se, nel particolare, sappiamo che anche in Italia ci sono state, nel recente passato, gravi crisi aziendali, come Parmalat e Cirio, nelle quali il sistema bancario italiano ed il sistema dei controlli istituzionali, hanno palesato gravi inefficienze ancora al vaglio della magistratura. Gli altri punti di forza del nostro Paese, nel fronteggiare la crisi, sono stati la propensione al risparmio e la solidarietà delle famiglie.

Infine, poiché la crisi dei mutui subprime e la conseguente crisi economica e finanziaria che sta devastando le economie di tutto il mondo si sono sviluppate per la mancanza di regole da parte degli intermediari finanziari e per la mancanza di etica degli stessi istituti e di tutti i soggetti politici, economici e finanziari preposti al loro controllo, non si può prescindere dall’assoluta necessità di riposizionare al centro di ogni settore dell’attività umana, da quello politico a quello economico, da quello finanziario a quello sociale, che influenzano direttamente la vita dei popoli ed in particolare delle fasce più deboli e bisognose, un alto concetto di ETICA che, mi piace qui ricordare, Albert Scweitzer definiva ” Un comune senso di solidarietà con gli altri”.

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Sostegno alla scuola Virgilio 4 di Scampia

Napolinternos: non solo visite guidate, ma anche impegno sociale dove la vita è più difficile. di Rosa Coppeto

Scampia è uno dei quartieri più difficili di Napoli, tristemente famoso ed emblema della criminalità organizzata.

Un luogo che è un concentrato di solitudine e di abbandono. Qui i camorristi trovano facilmente chi è disposto a lavorare per loro: la camorra paga buoni stipendi e protegge le famiglie.

In questo immenso quartiere, oltre alla camorra, dilagano anche assenteismo scolastico, tossicodipendenze, disoccupazione. Qui criminalità e legalità fanno a pugni ogni giorno.

Ma a Scampia esiste anche un tessuto sociale alternativo, composto da gente che non si arrende a una storia di degrado e che continua a impegnarsi per garantire, ai più giovani, un futuro fatto di rispetto delle leggi, di lavoro pulito.

In questa difficile realtà lavorano gli operatori scolastici del Virgilio 4, Istituto comprensivo: scuola materna, elementare e media.

Le problematiche da affrontare sono numerose e ciò crea gravi disagi e difficoltà. La percentuale di evasione scolastica, come è facile intuire, è significativa e le Istituzioni non intervengono a sufficienza per aiutare gli alunni indigenti e le loro famiglie. L’Istituto ha, quindi, organizzato una mensa scolastica, attiva cinque giorni la settimana, per incentivare i genitori a mandare i figli a scuola. Ha, inoltre, cercato di coinvolgere anche operatori impegnati nel volontariato e nel sociale

Con il contributo della Fondazione “Il Meglio di Te”, Napolinternos da quest'anno ha deciso di sostenere l'Istituto Virigilio 4 di Scampia con un progetto didattico della durata di 3 anni, rivolto alle medie, cominciando con le 3 prime medie, e articolato in lezioni e visite guidate.

Le lezioni in classe, propedeutiche alle visite guidate, sono state un indispensabile supporto culturale. Hanno consentito agli operatori di Napolinternos di avviare una relazione di conoscenza personale con i ragazzi, permettendo loro di svolgere ricerche documentarie e produrre elaborati creativi che potranno essere presentati in manifestazioni pubbliche.

Le visite guidate sono state strutturate in modo da stimolare, tramite il gioco, la riflessione e l’apprendimento non mediante la somministrazione e la fruizione passiva dei contenuti, apparentemente distanti dalla realtà, ma

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sollecitando, attraverso l’esercizio della fantasia e lo sviluppo di un gusto personale, l’integrazione con l’ambiente circostante e il dialogo tra la storia e il presente.

L'intento, condiviso con i Professori e il Dirigente Scolastico, era quello di aiutare i ragazzi ad allargare il proprio orizzonte di vita e la percezione di se stessi a nuove dimensioni spaziali e temporali, tramite il confronto con la storia e soprattutto il contatto con luoghi percepiti come avulsi dalla vita quotidiana.

E’ stato un lavoro coinvolgente e appagante che ha dato buoni risultati. I ragazzi sono stati alquanto partecipativi, dimostrando attenzione e curiosità nel riconoscere, durante le visite guidate, i luoghi loro presentati nel corso delle lezioni propedeutiche. Questa esperienza al Virgilio 4 di Scampia ci ha riservato sorprese inaspettate: l'importanza della cultura della legalità e della solidarietà, del rispetto delle regole di convivenza, la coscienza dei propri diritti e dei propri doveri sono qui sviluppate in maniera direttamente proporzionale alla problematicità del contesto sociale.

La disperazione può innescare la voglia di reagire, divenire carburante per l’orgoglio e, miscelata forse all’irrefrenabile vitalità dei bambini che abbiamo conosciuto, mutarsi nel suo opposto: un risoluto entusiasmo che non è ottuso ottimismo, ma caparbia energia costruttiva.

Con il Virgilio 4 abbiamo conosciuto una scuola di eccellenza, punto di riferimento alle famiglie del quartiere, che interagisce con il territorio ed offre ai ragazzi un’alternativa alla strada.

Nella scuola troviamo laboratori di informatica, sala proiezioni, teatrino, palestra e sala da ballo, e persino un “giornale” fatto dai ragazzi con la collaborazione dei docenti e dei genitori. Tutto viene ampiamente adoperato. Innumerevoli sono i progetti in corso, proprio laddove la scuola era vista con estrema diffidenza, quasi un male “non necessario”.

Abbiamo condiviso la meraviglia del piccolo S., 1ª media, che nel passeggiare sotto la Galleria Umberto I, mano nella mano con la guida, confida: “Io ‘na passeggiata accussì nun l’aggio mai fatta”.

Abbiamo visto i bambini urlare di entusiasmo all’appello del Cardinale Sepe, che con la visita del 18 maggio ha voluto fare del Virgilio 4 un “emblema della speranza”, invitandoli ad arruolarsi nel suo esercito del bene e della legalità, per fare di Scampia “terra di pace e di giustizia“.

Abbiamo verificato lo sforzo dei docenti di orientare gli alunni verso ciò che è più giusto per sé e per gli altri, verso ciò che è veramente importante, verso i

propri sogni, la propria dignità, e per farlo abbiamo dovuto reimpararlo noi stessi con maggiore consapevolezza.

Abbiamo riflettuto sul monito che campeggia sulla parete alle spalle della scrivania del Preside Paolo Battimiello “Non lasciare che ciò che sei, sia di ostacolo per ciò che vuoi diventare”. Valido per questi ragazzi, valido per tutti noi!

Torneremo a Scampia per far sapere ai ragazzi che non sono soli. Torneremo a Scampia per conoscere meglio noi stessi.

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50 ANNO 42 N. 3/2010

Il Banco di Napoli - La Branch di New York La storia di una gloriosa filiale di Aldo Pace

Con la legge 24 del 1° febbraio 1901 fu affidato al Banco di Napoli il servizio della raccolta, tutela, impiego e trasmissione nel Regno dei risparmi degli emigrati Italiani.

Il Ministero del Tesoro dette facoltà al Banco di stabilire speciali accordi con le case bancarie e col Ministero delle Poste e Telegrafi. Nello stesso tempo, il Banco fu autorizzato ad istituire proprie agenzie all’estero in caso di necessità.

A partire da tale anno il Banco iniziò a svolgere il servizio rimesse emigrati con la collaborazione di corrispondenti esteri. Nell’anno 1906 il Direttore Generale del Banco Comm. Nicola Miraglia propose al Consiglio di

Amministrazione di aprire un’Agenzia a New York per rendere più agevole, ai nostri emigrati, la trasmissione di somme di denaro in Italia.

Nella riunione del Consiglio di Amministrazione dell’8 gennaio 1907 il Comm. Miraglia, richiamandosi a quanto già detto nella tornata del 7 novembre 1906, informò il Consiglio che era stato prescelto l’impiegato da destinare a New York per coadiuvare l’Ispettore del Banco, già presente in America, e supplirlo in caso di eventuale assenza. L’impiegato prescelto era il Ragioniere di nuova nomina Sig. Armando Caruson, al quale doveva essere corrisposta una indennità di residenza da fissarsi in base alle esigenze locali. Stessa indennità doveva essere corrisposta al Ragioniere Consiglio, già a New York. Ad entrambi doveva essere corrisposta una somma per le spese di entrata in carica.

Nella riunione del Consiglio di Amministrazione del 16 Dicembre 1908, il Direttore Generale Comm. Nicola Miraglia ricordò le deliberazioni dell’8 febbraio e dell’11 ottobre 1905, del 24 gennaio e del 14 marzo 1906 relative all’impianto di un’agenzia a New York, approvata dal Consiglio Generale nella tornata del 26 marzo 1906. Riferì, altresì, che le difficoltà non erano state poche, come risultava dalla relazione dell’Ufficio e dalla corrispondenza con i Ministeri degli Affari Esteri e del Tesoro e con le Autorità diplomatiche e Consolari.

Continuando nel suo intervento, il Direttore Generale indicò le condizioni alle quali sarebbe stato consentito ad un Istituto bancario estero di aprire un’Agenzia a New York:

non prendere depositi;

non fare operazioni di credito;

pagare una tassa del 5% all’anno sugli utili;

fare annualmente un rapporto al Controllore di Stato sulla situazione della Banca;

New York: Agenzia n. 2 del Banco di Napoli

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ANNO 42 N. 3/2010 51

assoggettarsi alla ispezione del Soprintendente delle Banche, pagando le spese dell’ispezione.

Espose, altresì, le basi del progetto per l’impianto dell’Agenzia.

La spesa d’impianto sarebbe stata di lire 42 mila, la spesa di esercizio di lire 130 mila annue, comprese lire 78.820 per il personale, costituito da un Direttore , un Ragioniere, un Cassiere, un impiegato, due avventizi ed un fattorino.

L’Agenzia avrebbe potuto cominciare a funzionare nel primo trimestre del prossimo anno 1909.

Le operazioni da porre in essere sarebbero state le seguenti:

emissione e pagamento dei vaglia per gli emigrati;

emissione di vaglia da convertire in depositi sulla Cassa di Risparmio del Banco o su quella postale;

compravendita di biglietti che avevano corso legale in Italia;

vendita francobolli Italiani;

emissione di assegni in lire italiane, pagabili dalle filiali del Banco e dai suoi corrispondenti in Italia;

emissione di lettere di credito;

vendita di biglietti marittimi e ferroviari;

compravendita di titoli del Debito Pubblico del Regno d’Italia o di altri titoli emessi in Italia con relative commissioni;

ricevere per l’incasso qualunque specie di titoli pagabili in Italia;

pagamento dei vaglia in dollari emessi dalle filiali del Banco in Italia a favore degli emigranti in partenza;

pagamento degli cheques in lire italiane emessi dalle filiali del Banco in Italia, dei vaglia cambiari emessi dagli Istituti di emissione, delle fedi di credito del Banco di Napoli e di Sicilia;

pagamenti in America in via ordinaria e telegrafica per conto della Direzione Generale;

pagamento della Rendita Italiana e di qualunque altro debito del Governo Italiano negli Stati Uniti d’America.

Il Consiglio approvò le anzidette proposte, salvo ad esaminare, dopo un primo periodo di esperimento, se convenisse aggiungere, alle operazioni indicate, altre operazioni come i conti correnti e le anticipazioni in titoli di Stato. In quanto al dubbio se per l’impianto dell’Agenzia di New York occorresse il Decreto del Ministro del Tesoro, tenendo presenti le disposizioni dello Statuto del Banco che parlava di Agenzie nel Regno e della Legge 1° febbraio 1901, il Consiglio ritenne rimettersi al Ministero, ove questo ritenesse fissare con apposito Decreto l’istituzione dell’Agenzia.

Nel Consiglio di Amministrazione del 13 gennaio 1909 il Direttore Generale comunicò che, con Decreto Ministeriale del 4 gennaio 1909, il Banco di Napoli era stato autorizzato ad istituire a New York un’Agenzia per il servizio delle rimesse e dei risparmi degli emigrati italiani. La Filiale di New York iniziò la piena attività il 3 giugno 1909, con le norme ed operazioni già stabilite.

Successivamente e, precisamente, il 9 settembre 1909, il Direttore Generale presentò al Consiglio le fotografie della Filiale di New York e del personale ivi trasferito.

Nel corso del mese di novembre dell’anno 1909 il Segretario Sig. Teodoro d’Afflizio fu trasferito dalla Direzione Generale del Banco di Napoli all’Agenzia di New York, per fare fronte alle accresciute esigenze lavorative.

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Il 15 dicembre 1909 venne presentato al Consiglio il Bilancio di previsione dei costi per l’Agenzia di New York e del servizio dell’emigrazione per il 1910. I costi per sostenere l’operatività dell’Agenzia, compresi quelli relativi alla pubblicità, ammontavano a lire 135.245: quelli complessivi, compresi i costi del personale ed altro, a lire 305.734,28. Il Direttore Generale ritenne che, per il momento, non era il caso di prevedere un conferimento di denaro a favore dell’Agenzia, riservandosi, dopo l’esame dei risultati finanziari della gestione in sede di Bilancio consuntivo, di chiedere al Commissariato dell’Emigrazione di partecipare ad una metà della eventuale perdita così come avveniva per la metà degli eventuali utili.

Il Direttore Generale Comm. Nicola Miraglia comunicò al Consiglio, nella seduta dell’11 gennaio 1911, che, su istanza di diversi banchieri, la Corte Suprema dello Stato di New York aveva dichiarata incostituzionale la Legge Sullivan – Foley, la quale disponeva che non si poteva esercitare il servizio delle rimesse degli emigrati e raccogliere depositi senza prima ottenere una speciale licenza del controllore dello Stato e senza depositare una speciale cauzione, presso la Tesoreria, variabile dai 20 ai 60 mila dollari.

Continuando nel suo intervento, il Direttore Generale riferì che l’Agenzia di New York aveva successivamente comunicato che, con una recente sentenza, la legge stessa era stata definitivamente dichiarata costituzionale dalla Corte Suprema degli Stati Uniti, in Washington, giustificandola con la necessità di proteggere i risparmi di “ignoranti e poveri emigrati”, appena arrivati.

Agli inizi del 1911 cominciò un periodo difficile per alcuni istituti bancari americani: a distanza di pochi giorni due banche di New York dovettero chiudere per ordine del Dipartimento di Stato. In tale clima, l’Agenzia di New York si affermò sempre di più, conquistando la fiducia del pubblico che ritirava dalle

altre banche in crisi i propri depositi. Nei primi mesi dell’anno 1913, l’Agenzia di New York inviò alla Direzione Generale di Napoli una relazione sul lavoro svolto nell’anno 1912 che, rispetto al lavoro del 1911, si differenziò per un apprezzabile incremento, nonostante la concorrenza di altre banche.

Nella stessa relazione, detta agenzia propose di istituire una sub-agenzia nel quartiere della città di New York denominato “Italy”, popolato da italiani e privo di altre banche. Tale proposta restò sospesa in attesa di accertamenti, poichè sembrava che le autorità locali non consentivano l’apertura di sub agenzie. Sempre nella stessa relazione, l’Agenzia accennò alle pratiche fatte per ottenere la concessione della vendita di biglietti marittimi e ferroviari agli emigranti.

Nell’aprile del 1914 un gruppo di banchieri privati, di concerto con altre due banche americane,

minacciarono una azione legale contro il Banco, sostenendo che raccogliere risparmi degli immigrati, rilasciando vaglia pagabili a vista, costituiva una forma larvata di deposito in elusione della legge.

Detti banchieri erano anche adirati contro il Banco per la pubblicità che veniva espletata mediante la diffusione di avvisi, cartoline, opuscoli che mettevano in risalto le attività svolte dall’Agenzia di New York. Il Direttore dell’ Agenzia sospese, temporaneamente, l’emissione dei vaglia, ma la Direzione Generale non fu d’accordo e consigliò di consultare un avvocato, in quanto l’improvvisa sospensione di detto servizio poteva essere interpretata come ammissione di colpa.

Little Italy: un negozio tipico

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ANNO 42 N. 3/2010 53

Il 10 novembre 1915 l’Agenzia di New York venne autorizzata, dal Consiglio, al pagamento della rendita nominativa italiana. Tale decisione venne assunta anche perché in America si trovavano numerosi sottoscrittori del nuovo prestito nazionale 4,50%, equiparabile, a tutti gli effetti, alle rendite consolidate.

Purtroppo la lotta intrapresa da alcuni banchieri americani contro l’agenzia di New York, continuò nell’anno 1916 con il fine di farne diminuire le operazioni e cancellarla del tutto dalla piazza di New York. Per raggiungere il primo scopo si denunziò al Soprintendente delle Banche in New York che l’agenzia operava con alcuni corrispondenti non in regola con le leggi bancarie locali. Al fine di evitare ulteriori problemi, l’Agenzia fu autorizzata dalla Direzione Generale a disdire la nomina di quei corrispondenti non in regola con le leggi dello Stato. Per cancellarla dalla Piazza di New York, i ricorrenti asserirono che essa lavorava in condizioni di privilegio rispetto alla estesa classe degli altri banchieri per le agevolazioni ad essa concesse dalla legge 1° febbraio 1901. Di tutto ciò fu informato il Ministero del Tesoro Italiano, affinché avvisasse le autorità diplomatiche italiane in New York, onde evitare spiacevoli sorprese.

Con l’intervento di detta autorità l’Agenzia ebbe il rinnovo della licenza bancaria da parte del Soprintendente delle Banche, il quale però fu irremovibile sulla questione dei corrispondenti precisando che, per vendere i vaglia del Banco di Napoli, essi dovevano essere banchieri legalmente autorizzati. Nel mese di marzo del 1918 le autorità americane autorizzarono il Banco di Napoli ad aprire una seconda agenzia in New York. Il Consiglio del Banco del 3 Aprile 1918, in presenza delle difficoltà sorte per la prima guerra mondiale, demandò alla discrezionalità del Direttore Generale di provvedere: il 9 dicembre del 1918 venne aperta la seconda agenzia nella città di New York.

Agli inizi dell’anno 1921 si acuì la grave crisi industriale che affliggeva gli Stati Uniti. Da un rapporto trasmesso dalla Filiale di New York alla Direzione Generale del Banco di Napoli si evinse che circa il 40% degli operai era senza lavoro ed il 60% lavorava solo tre o quattro giorni alla settimana con paghe ridotte dal 15% al 25%. I nostri connazionali ridussero le spedizioni delle loro rimesse in Italia, preferendo tenere infruttiferi i loro risparmi per fronteggiare i casi di bisogno. Anche il collocamento dei titoli italiani subì un decremento.

Dall’anno 1925 il Banco cominciò ad esaminare la possibilità di trasformare l’Agenzia di New York in istituto azionario autonomo (Trust Company) secondo la legge americana ma molteplici erano gli ostacoli da superare fra i quali quello di riservare al capitale americano il 49% del capitale azionario.

Considerato che il Banco non poteva privarsi del possesso del 67% delle azioni della Trust Co., per garantire in modo efficace il suo controllo ed esercitare la sua volontà anche in quei casi di fusione con altre banche, per le quali la legge richiedeva il consenso dei 2/3 degli azionisti, per non incorrere nelle difficoltà frapposte dalla Soprintendente delle Banche Americane, si decise di costituire una “Holding” come società americana, assicurandosi in tal modo il 67% del Capitale della costituenda Trust Co.

Con delibera del 18 gennaio 1929 a firma del Direttore Generale On. Avv. Rag. Giuseppe Frignani, il Banco decise la costituzione di una Holding con la denominazione di “Banco di Napoli Corporation”, con

The Newy York Trust Co.

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Capitale iniziale di $ 1.500.000, da prelevarsi dall’Azienda Bancaria, diviso in azioni preferenziali da $ 25 ciascuna, con diritto di voto e di esclusiva proprietà del Banco, mentre i successivi aumenti di Capitale sarebbero stati fatti con azioni senza diritto di voto. Nella stessa delibera venne disposto di utilizzare $1.000.000 per l’acquisto di almeno il 67% delle azioni del “Banco di Napoli Trust Co of New York”, e fu dato l’incarico al Comm. Augusto Iaccarino di provvedere alla costituzione della Holding e della Trust Co, con il rilascio di apposita procura per rappresentare il Banco nell’espletamento di tutte le pratiche legali.

Con delibera del 16 aprile 1930 il Consiglio deliberò di nominare il “Banco di Napoli Trust Co.” di New York corrispondente del Banco di Napoli, in quanto Ente separato e costituito ai sensi delle leggi

americane, al quale affidò il servizio di trasmissione delle rimesse emigrati, esonerandolo dall’obbligo del versamento cauzionale.

Nel 1932, perdurando le condizioni di gravissima crisi, la Filiale di New York intraprese una strada che tese più a consolidarsi e preservarsi, che a conseguire ulteriori sviluppi. Migliorò la situazione dei propri investimenti alleggerendo ulteriormente gli impegni in titoli ed accrebbe le disponibilità liquide. Nello stesso periodo pur attuando una riduzione dei tassi di interesse si registrò un modesto incremento dei conti a risparmio e dei depositi vincolati della clientela.

Nonostante la crisi bancaria, che negli Stati Uniti d’America ebbe la sua fase culminante nel febbraio e nel marzo 1933, la Filiale di New York riuscì ad incrementare i depositi a risparmio, ampliando la rete dei corrispondenti nei territori americani, ove esistevano numerose comunità italiane. Anche nel 1934 la predetta filiale, oltre a disimpegnare l’importante lavoro delle rimesse emigrati ed il servizio di pagamento delle pensioni di guerra per conto del Regio Tesoro, fece registrare un incremento nei depositi e nelle operazioni di impiego.

Il servizio rimesse emigrati subì, nell’anno 1935 un aumento numerico in quanto da n°152.627 applicazioni dell’anno 1934 passò a n° 167.146 dell’anno 1935, registrando, però, una contrazione dell’importo che da lire 135.475.000 passò a lire 108.209.000 per le cause già dette. Alla fine del predetto anno, la branch aumentò la solidità e la liquidità del suo bilancio e migliorò i risultati economici a seguito dell’incremento dei depositi e delle operazioni d’impiego migliorando i servizi di carattere commerciale.

Nel 1936 la Filiale, anche a seguito di importanti incarichi svolti per conto del R. Governo, come corrispondente dell’Istituto Nazionale dei cambi negli Stati Uniti, oltre a svolgere un intenso lavoro nel settore turistico conseguì un utile netto di $ 137.303,16. In base alla convenzione stipulata fra il Banco di Napoli ed il Banco di Sicilia, il 13 ottobre del 1936, la filiale assorbì il “Bank of Sicily Trust Company” of New York, in base a direttive impartite dai superiori organi di vigilanza. Sotto la data del 31 dicembre 1936 incominciò la nuova gestione e ciò consentì alla Filiale di New York più vaste possibilità di lavoro.

1929: La crisi finanziaria

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Nel 1939 la branch americana attraverso la sede principale e le cinque agenzie della città (Harlem, BrooKlin, Fordham, Eastside e Bronx) estese sensibilmente la propria attività tanto da passare dai 17.716.742,21 dollari di fine 1938, ai 22.247.372,25 dollari del 31 dicembre 1939. Nello stesso tempo, l’ammontare dei depositi passò da 14.005.153,13 dollari a 16.371.294,44 dollari.

Alla fine del 1938 la branch aveva fondi patrimoniali per dollari 1.826.731,14, con un capitale azionario di dollari 1.000.000, surplus dollari 608.000, riserve speciali ed utili indivisi per dollari 218.731,14. In relazione all’incremento dei depositi ed allo sviluppo degli investimenti e dei servizi, si ritenne opportuno, previo accordo con il Ministero degli Scambi e Valuta ed il Dipartimento bancario dello Stato di New York, di effettuare un aumento di dollari 480.000, destinando dollari 300.000 ad aumento di capitale, con emissione di oltre 6.000 azioni di dollari 50 ciascuna, interamente sottoscritte dal Banco di Napoli e dollari 180.000 ad incremento del surplus. L’utile netto risultò di dollari 96.047,49 : di questi, dollari 30.000 furono distribuiti come dividendo mentre il resto fu destinato ad ammortamenti ed accantonamenti.

Anche per la fiducia dei nostri connazionali d’America, la Filiale di New York, nonostante le ben note difficoltà della situazione e le ostilità che da tempo provenivano da parte degli Organi Governativi locali, conservò nell’anno 1941 un elevato ritmo di lavoro, un’ottima situazione patrimoniale ed economica e quasi integro il complesso dei depositi. Purtroppo, dopo la dichiarazione di guerra fra l’Italia e gli Stati Uniti, la Filiale fu chiusa dal Dipartimento bancario americano,che l’aveva sequestrata.

Nell’anno 1942, a seguito del citato sequestro, la filiale fu messa in liquidazione da commissari statali. In sostanza fu posta in essere una forzata liquidazione ed in tale circostanza fu rilevata, oltre ad un’ ottima consistenza aziendale, anche una perfetta regolarità della gestione. Fino all’ultimo, la filiale fu circondata dalla fiducia e dall’affetto dei nostri connazionali anche per l’assistenza disinteressata che essa aveva svolto per circa quarant’anni a favore degli italiani che vivevano in America.

Durante l’anno 1944 il Banco riattivò il servizio rimesse emigrati e riscosse, per la sua organizzazione, il compiacimento non solo delle Autorità alleate, ma anche di tutti i corrispondenti esteri.

Detto servizio offrì l’opportunità di riallacciare rapporti con i vecchi corrispondenti degli Stati Uniti e consentì di acquisirne numerosi altri, fino a costruire una rete di corrispondenti nell’America del nord con ben 68 Istituti di Credito.

Con delibera del Consiglio del 25 aprile del 1945 il Banco dispose l’apertura di un Ufficio di rappresentanza a New York e nominò il Sig. Ildo Marchisio quale reggente di detto Ufficio. Questa decisione fu assunta anche per tutelare gli interessi dell’Istituto per la liquidazione ancora in atto del Banco di Napoli Trust Co. di New York, oltre che per coltivare ed incrementare le relazioni con i vari corrispondenti esteri specialmente per quanto riguardava il servizio delle rimesse emigranti. L’ufficio di rappresentanza sorse in alcuni locali presi in fitto a Wall Street.

L’azione della rappresentanza di New York si intensificò nel corso dell’anno 1946 creando rapporti sempre più stretti fra il Banco ed i corrispondenti statunitensi allo scopo di agevolare il commercio tra i due paesi. Fu istituita, presso la rappresentanza, una Sezione Studi, il cui proficuo funzionamento iniziale lasciò intravedere promettenti sviluppi.

Il Consiglio del Banco, con delibera del 30 Aprile 1946, da informazioni assunte dall’Ufficio Rapporti con l’Estero, prese atto che il ricavato della liquidazione della Trust di New York era stato versato presso il Custode dei beni stranieri in America e che, molto probabilmente, il Banco ne sarebbe entrato in possesso a pace conclusa.

Considerato che, per fortuna, era finito il conflitto mondiale, il Banco incominciò a porre in essere tutte le procedure per riaprire la filiale di New York tanto è vero che il Consiglio, in data 28 aprile 1949, ne deliberò l’apertura dando mandato al Servizio Estero e Scambi Commerciali di espletare tutti gli adempimenti relativi con le autorità italiane ed americane.

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Il motivo che spinse il Banco alla riapertura fu che la stessa aveva già operato sulla piazza di New York per oltre 40 anni, riscuotendo la generale simpatia, per cui aveva la possibilità di sfruttare qualsiasi occasione di lavoro, che l’attuale Ufficio di rappresentanza non poteva avere.

Il costo della licenza per l’apertura della nuova agenzia fu di $ 250 l’anno, rinnovabile automaticamente, mentre il costo per le pratiche legali fu di $ 2.500 una tantum.

Il 9 luglio 1949 l’Ufficio Vigilanza della Banca d’Italia autorizzò l’apertura della Filiale, mentre il primo settembre dello stesso anno il Dipartimento Bancario dello Stato di New York autorizzò il Banco di Napoli ad aprire l’Agenzia di New York, che segnò un ulteriore passo della espansione all’estero del Banco.

Negli anni cinquanta la Filiale estese sempre più il campo d’azione, assolvendo degnamente al suo ruolo potenziatore del lavoro del Banco con

gli Stati Uniti d’America. Nello stesso tempo, continuò a svolgere la sua attività con andamento favorevole, dimostrando indiscutibile valore per l’incremento del turismo americano in Italia.

Nell’anno 1958 la filiale di New York, pose in essere una serie di transazioni che rappresentarono un prezioso aiuto ai fini dello sviluppo del lavoro del Banco con gli U.S.A..

Agli inizi degli anni sessanta l’attività della filiale fu caratterizzata da un più vivace dinamismo, che consentì di conseguire un maggior inserimento nelle operazioni di interscambio, indice della felice evoluzione dell’attività svolta dal Banco di Napoli. L’azione di sviluppo all’estero proseguì anche con altre varie iniziative, come visite a fiere estere e partecipazioni a missioni economiche che consolidarono la presenza del Banco nei mercati americani.

Nell’anno 1965 e seguenti l’attività svolta dalla filiale ebbe un notevole rilievo soprattutto nel lavoro mercantile, che contribuì ad una maggiore penetrazione nelle banche americane e dette un impulso alle operazioni di finanziamenti in divisa, con vivaci e continui interventi sui mercati internazionali.

Nell’anno 1974, al fine di consentire all’agenzia di New York un maggior campo operativo, il Banco iniziò la procedura per trasformarla in “branch”, cosa che avvenne nel mese di settembre del 1976 con l’inaugurazione dei nuovi locali della filiale di New York. La branch fu abilitata ad effettuare ogni operazione e servizio, in modo da assicurare la diretta presenza in uno dei più importanti centri d’affari del modo, con prospettive di inserimento nel settore delle operazioni oltre il breve, nel quale registrava un generalizzato crescente interesse delle più qualificate industrie nazionali.

Alla fine degli anni settanta meritevole è stata l’attività svolta dalla branch, nonostante le particolari condizioni in cui operava ed in un clima di intensa concorrenza.

Negli anni 1980-1981-1982 e 1984 la branch di New York raggiunse brillanti risultati, facendo registrare notevole incremento degli impieghi alla clientela privata e pervenne a significativi inserimenti in rapporti con aziende statunitensi di vari settori economici. Inoltre, l’attività della branch si sviluppò anche nel “money market” e nell’America Latina, che da sempre era stata il naturale sbocco del “finanziario” di quella piazza.

Nell’anno 1986, l’attività della branch, con la presenza dei “domestic-loans”, sviluppò ancora di più il settore degli impieghi alla clientela privata e consolidò, nello stesso tempo, la sua operatività nel

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“trade financing”, curando l’avvio di relazioni con le emanazioni USA di aziende italiane, per l’acquisizione di ulteriori flussi di lavoro commerciale. Alla fine dell’anno 1988 il Banco costituì una specifica sussidiaria, la BdN Commercial Paper Inc. di Wilmington, strumento utilizzato dalla branch per la realizzazione di un programma di emissione di carta commerciale sul mercato statunitense. Tale programma iniziò nel mese di novembre ed ebbe un immediato successo e la carta in circolazione, alla fine dell’esercizio, era già su livelli molto vicini a quelli massimi prestabiliti, pari a 500 milioni di dollari USA. Tutto ciò consolidò il prestigio internazionale del Banco.

A partire dal 1990 la branch di New York si avvalse anche del punto operativo off-shore di “Cayman Islands”, operando in un contesto difficile in quanto la fase recessiva dell’economia americana caratterizzò in modo particolare il secondo semestre dell’anno, inducendo la branch alla cautela nell’assunzione di nuovi rischi. Ciò malgrado, i risultati economici furono molto positivi per effetto dei lusinghieri risultati del programma di emissione dei commercial paper e dell’utilizzo di Cayman Islands, fattori che consentirono di abbassare il costo del faunding.

La branch di New York, insieme agli altri punti operativi esteri, migliorò la redditività lorda nell’anno 1993 grazie alla maggiore presenza operativa nei segmenti finanziari: i prodotti derivati raggiunsero infatti un valore nominale di 48.716 miliardi.

Nel 1995, l’attività delle filiali estere venne ridimensionata a causa della progressiva diminuzione della capacità aziendale di raccogliere sui mercati internazionali. Sempre nell’ottica di conseguire una forte riduzione del ricorso all’interbancario ed un minore assorbimento patrimoniale, il Banco incominciò a ridimensionare anche la struttura della Filiale di New York.

Nell’esercizio 1999, sempre significativo, presso la Filiale di New York, apparve il portafoglio delle “liquidity facilities”, operazioni in grado di esaltare il reddito con contenuto impegno di patrimonio di vigilanza, consistenti in partecipazioni ad operazioni in favore di controparti di primario standing, a sostegno dei programmi di emissione di commercial paper.

Anche nel corso dell’anno 2000 il portafoglio delle liquidity facilities mantenne un trend positivo.

Al 31 dicembre del 2001 gli impieghi alla clientela fecero registrare una netta riduzione connessa al ridimensionamento dell’operatività delle filiali di New York e Londra.

Purtroppo, nell’anno 2002 continuò il disimpegno delle attività svolte dalla rete estera, con la cessione a terzi della Filiale di Londra e la vendita dell’immobile della Filiale di New York, la cui attività bancaria era stata già chiusa nell’anno 2001.

Fonti di Ricerca:

Verbali del Consiglio di Amministrazione

Relazioni ai Bilanci

New York – La sede del Banco di Napoli

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D’ANNUNZIO FESTIVAL 24-31 LUGLIO 2010 CENTENARIO SPETTACOLI DI AVIAZIONE

Pescara si appresta a celebrare, nel prossimo mese di luglio, la prima edizione del D’Annunzio Festival, una kermesse di grande prestigio realizzata in collaborazione con la Provincia e la Regione, che vedrà tutta una serie di iniziative di teatro, musica, danza, cinema che coinvolgeranno tutta la città e che saranno fondamentalmente incentrate nella magnifica cornice dell’Ex-Aurum.

In occasione della presentazione del nuovo logo “Pescara Città Dannunziana” abbiamo avuto l’onore di ospitare il Prof. Giordano Bruno Guerri, Presidente del Vittoriale degli Italiani e notissimo storico, autore, tra l’altro, dell’ultima fortunata biografia del Poeta dal titolo “L’amante guerriero”.

Nel suo libro, il Guerri, definisce d’Annunzio “l’uomo che marchiò il proprio tempo ed influenzò il futuro”, “l’uomo che sferrerà colpi formidabili alla vecchia cultura italiana, impaludata nel classicismo carducciano. Quell’Italia, provinciale e appena uscita dalle illusioni risorgimentali, trovò in Gabriele d’Annunzio un poeta che le additava un’esistenza diversa, un riscatto o, almeno un sogno”.

Ideato per rilegare fortemente l'immagine e l'opera del Vate alla sua città natale, il D'Annunzio Festival prevede otto giorni intensi di spettacoli, eventi, convegni, dibattiti e incontri di respiro internazionale, sull'opera e intorno all'opera di Gabriele D'Annunzio.

Il D'Annunzio Festival raggrupperà, in un'unica unità di luogo e di tempo, prestigiose compagnie ed esponenti artistici provenienti da tutta Italia e dall'estero e produrrà in proprio alcuni eventi e spettacoli che coinvolgeranno le migliori realtà esistenti a Pescara e nell'intera regione.

Comprenderà, inoltre, incontri di approfondimento su varie tematiche legate a D'Annunzio, momenti conviviali e proiezioni di film per approfondire le esperienze più interessanti e significative, a livello internazionale, sull'opera e intorno all'opera di Gabriele d'Annunzio.

Il D'Annunzio Festival è un evento aperto a tutte le forme di espressione contemporanea delle arti, dal teatro alla visual art, dalla musica al cinema, dalle esperienze cross media al fumetto e via dicendo.

In un mondo culturalmente interconnesso, il D'Annunzio Festival offrirà la possibilità di poter seguire tutti i suoi eventi culturali che siano concentrati nel tempo, condensati nello spazio, omogenei nell'argomento scelto, aperti a tutti e magari anche fuori dai luoghi istituzionali.

Caratteristica inoltre, dell’estate 2010, sarà quella di presentare due eventi, legati per spazio temporale e connotati dalla stessa importanza di risorse impegnate e produzione realizzata.

Il 31 luglio 2010 rappresenterà il giorno della chiusura del d’Annunzio Festival e l’apertura del Centenario degli Spettacoli di Aviazione che terminerà il 7 agosto.

Il 31 luglio 2010 la Città di Pescara ospiterà l’attesa esibizione aerea della Pattuglia Acrobatica Nazionale - Frecce Tricolori, presenti per l’apertura del Centenario degli Spettacoli di Aviazione, ideati e promossi, proprio cento anni fa, da Gabriele d’Annunzio.

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ANNO 42 N. 3/2010 59

CALENDARIO D’ANNUNZIO FESTIVAL 2010

24 LUGLIO sabatoore 17.00 Inaugurazione MOSTRE (AURUM) ore 18.30 Conferenza ENZO FIMIANI/Prof. STEFANO TRINCHESE (AURUM) ore 20.30 Cerimonia gemellaggi città dannunziane e lancio aereo dei volantini sull’Ex Aurum - Fly Story ore 21.30 LA FIGLIA DI IORIO di G. d’Annunzio regia J. Ferrini (AURUM) ore 22.30 Conferenza - Spettacolo ADRIANA GANDOLFI & DISCANTO (CASA NATALE)

25 LUGLIO domenicaore 18.30 Conferenza FRANCO FARIAS (AURUM) ore 21.30 IL VOLO spettacolo danza SOSTA PALMIZI (AURUM) ore 21.30 GABRIELLA CASTIGLIONE in concerto (AUDITORIUM PETRUZZI) ore 22.30 FESTIVAL DANNUNZIANO concerto dell’ OF MEDITERR ( PARCO EX- CASERMA DI COCCO)

26 LUGLIO lunedìore 18.30 Convegno D’ANNUNZIO E IL VITTORIALE (AUDITORIUM DE CECCO)ore 21.00 Conferenza G.B. GUERRI e recital di Daniela Musini (AUDITORIUM CONSERVATORIO) ore 22.00 Conferenza - Spettacolo FIUME D’AMORE E DI GLORIA Franca Minnucci (CASA NATALE)

27 LUGLIO martedìore 18.30 Conferenza GABRIELE MARCONI (AURUM) ore 21.30 ALESSANDRO PREZIOSI LEGGE D’ANNUNZIO e Accademia M.P. (TEATRO D’ANNUNZIO)ore 22.30 CABIRIA (AURUM)

28 LUGLIO mercoledì ore 18.30 Conferenza Prof. VITO MORETTI/REMO DI LEONARDO (AURUM) ore 21.30 RAFFAELE PAGANINI (TEATRO D’ANNUNZIO) ore 22.30 MIA DIVINA ELEONORA (AURUM)

29 LUGLIO giovedìore 18.30 Conferenza GIANANDREA DE ANTONELLIS (AURUM) ore 21.30 L’INNOCENTE (TEATRO D’ANNUNZIO) ore 22.30 RASTRELLI CELLO QUARTET concerto (AURUM)

30 LUGLIO venerdìore 18.00 Conferenza (AURUM) FRANCO DI TIZIO,UMBERTO RUSSO,G.B. GUERRI ore 19.00 Conferenza MARCELLO VENEZIANI (AURUM) ore 21.30 5 VOLTE D’ANNUNZIO (AURUM) ore 21.30/23.00 LETTERE D’AMORE (AUDITORIUM PETRUZZI) ore 22.00 DUSE D’ANNUNZIO ( PARCO EX- CASERMA DI COCCO)

31 LUGLIO sabatoore 18.00 FRECCE TRICOLORI (Centenario degli spettacoli di Aviazione) ore 19.00 Conferenza GABRIELLA ALBERTINI (AURUM) ore 21.00 MICHELE DI TORO in concerto (PARCO EX CASERMA DI COCCO) ore 22.00 SOGNO DANNUNZIANO (AURUM) ore 21.30/23.00 LETTERE D’AMORE (AUDITORIUM PETRUZZI)

MOSTRE APERTE FINO AL 18 SETTEMBRE.

SETTEMBRE LA FIGLIA DI IORIO di G. d’Annunzio regia C. Di Scanno (TEATRO MARRUCINO)

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60 ANNO 42 N. 3/2010

Ipad: il nuovo oggetto del desiderio Vediamo di cosa si tratta e a quali utilizzi si presta.

di Luigi Quintavalle

Da circa un mese nei tanti negozi di elettronica è possibile vedere, esposto in bella mostra, un nuovo PC portatile: l’Ipad. Questo nuovo “aggeggio” suscita molta curiosità principalmente perché non si percepisce con immediatezza che cos’è e a cosa serve.

Somiglia molto a un Iphone (il famoso telefonino innovativo ormai in circolazione da tempo), ma non è un telefono cellulare. Forse è un computer? Ma non ha la struttura a cui tutti siamo abituati a pensare. E allora dove si colloca e perché sta riscuotendo tanto successo?

Prima di tutto proviamo a descriverlo: è una tavoletta di dimensioni ridotte (19 x 24,3 cm.) dal peso di circa 700 gr. che ne consente la portabilità anche in una borsa. Non ha unità esterne (non ha neanche le famose porte USB), non ha né mouse né tastiera in quanto è dotato di uno schermo “touch screen” cioè sensibile al tatto, simile a quello dell’Iphone. Ha uno schermo molto nitido e per questo molto adatto alla lettura. Ha la particolarità di adattare automaticamente il contenuto del video a seconda dell’orientamento (verticale o orizzontale). E’ dotato di collegamento Wi-Fi (al router wireless di casa) oppure 3G (mediante operatore telefonico) aggiuntivo a quello Wi-Fi.

E ora veniamo all’utilizzo. La Apple, casa produttrice dell’Ipad (anche dell’Ipod e dell’Iphone) lo presenta come lo strumento ideale per navigare su Internet, per leggere i libri in formato elettronico (“ebook”) e per giocarci. In effetti un minicomputer dedicato al tempo libero.

Gli esperti informatici non hanno molto apprezzato l’Ipad perché ne sottolineano la carenza elaborativa (il sistema operativo non è “multitasking”, significa cioè che gira un programma per volta) e per l’impossibilità di gestire cartelle di documenti come si è abituati a fare normalmente sui computer tradizionali.

Penso, invece, che la scelta sia davvero indovinata e che realmente l’Ipad vada a coprire un segmento finora trascurato. Vediamo perché. Spesso mi capita di incontrare persone (di tutte le età per intenderci) che hanno difficoltà ad apprendere l’utilizzo di un computer, o meglio, l’utilizzo di Windows o comunque di un sistema “visuale”. Siamo sinceri, ma chi non ha trovato difficoltà inizialmente per comprendere il sistema delle finestre (apri, chiudi, riduci a icona, ecc.)? Quanti, ancora oggi, non hanno ancora chiaro come gestire i documenti tra cartelle, sottocartelle, directory, ecc.? E quanti riescono ad utilizzare Internet per le sue capacità (Youtube, Flickr, Facebook, ecc.)?

Del resto non si può pretendere che tutti siano in grado di gestire un proprio spazio sul web, caricare foto, inserire articoli, commenti e partecipare quindi al “villaggio globale” fatto di infinite comunità virtuali. E allora perché precludere a tutti la possibilità di navigare in maniera semplice, scorrere i quotidiani online ed accedere ai vari siti informativi senza passare per l’immancabile “gogna” del computer che fa domande strane alla partenza, che avvia decine e decine di programmi prima di essere pronto all’uso e via discorrendo?

Ed è qui che si colloca l’Ipad. Ormai viviamo in un sistema in cui tanti inseriscono informazioni su Internet e molti di più, vi accedono soltanto per leggerle. Lasciamo quindi agli esperti e a chi ha il compito di alimentare il web tutte le difficoltà dei sistemi operativi e dei computer tradizionali e consentiamo a chi vuole essere soltanto un “lettore” di disporre di uno strumento di utilizzo immediato.

Bisogna riconoscere che ancora una volta la Apple ci ha sbalorditi per l’impiego di tecnologia all’avanguardia e, soprattutto, perché riesce a vedere più lontano degli altri.

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Spett.le Unione Nazionale fra i Pensionati del Banco NapoliVia Paolo E. Imbriani, 1980132 - NAPOLI

Spett.le Intesa SanPaoloAmministrazione del PersonaleVia Toledo, 17780132 - NAPOLI

SCHEDA DI ISCRIZIONE

I… sottoscritt… cognome ………………………………………… nome …………………………………………,

nat… il ……/……/……… a …………………………………… prov. ……… nazione ……………………………,

codice fiscale ………………………………………………………,

residente a ………………………………………………………… prov. ……… nazione …………………………,

indirizzo …………………………………………………………………………………………… cap ………………,

telefono ……………………, cellulare …………………, indirizzo e-mail …………………………………………,

in qualità di: ❏ Pensionato ❏ Accompagnato ❏ Dipendente in servizio

provenienza: ❏ Banco di Napoli ❏ Altro ………………………………………………

se Pensionato o Accompagnato: Anagrafico ………………… Data di cessazione ……/……/………

categoria di appartenenza: ❏ Dirigente ❏ Funzionario o Quadro direttivo

❏ Quadro o Pers. Impiegatizio ❏ Commesso o Ausiliario

a conoscenza dello Statuto Sociale, chiede l’iscrizione all’Unione Nazionale fra i Pensionati del Banco di

Napoli, in qualità di: ❏ Socio ordinario ❏ Socio simpatizzante

Delega inoltre la Banca Intesa-SanPaolo a trattenere mensilmente dai propri emolumenti, a decorrere dalladata di iscrizione, la quota associativa nella misura stabilita per il successivo versamento all’UnionePensionati. La presente delega decorre dal primo giorno del mese di iscrizione fino alla revoca da parte delsottoscritto, da comunicare per lettera, fermo restando che l’eventuale disdetta avrà effetto dal 1° gennaiodell’anno successivo.

Firma

Data di iscrizione …………………………………… ………………………………………

Informativa sul trattamento dei dati personali

Ai sensi e per gli effetti del D.lgs. 196/03, il sottoscritto esprime il proprio consenso alla comunicazione deisuoi dati personali come sopra riportati, esclusivamente per le finalità previste dallo Statuto dell’UnionePensionati.

FirmaData…………………………… ………………………………………

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ESTRATTO DALLO STATUTO RELATIVO ALL’ISCRIZIONE ALL’ASSOCIAZIONE FRA I PENSIONATI DEL BANCO DI NAPOLI

L’iscrizione alla’Associazione è riservata a tutti i titolari di pensione diretta od indiretta, beneficiari delle prestazioni previdenziali erogate dal Banco di Napoli ovvero dal Fondo di Previdenza Complementare per il Personale del Banco di Napoli, nell’attuale configurazione o in eventuali assetti futuri, che ne facciano richiesta. Inoltre è consentita l’iscrizione agli ex Dipendenti che lasciano l’attività beneficiando degli strumenti di accompagnamento all’esodo ovvero percettori di assegno di sostegno al reddito sino al pensionamento. Tale possibilità è estesa anche ai pensionati delle Aziende del Gruppo incorporante e garante delle prestazioni a carico del vecchio Fondo pensioni, nonché agli ex Dipendenti non fruitori di pensione del Banco di Napoli. Potranno aderire all’Associazione lavoratori anziani (con almeno venti anni utili a pensione) delle Aziende controllate e/o controllanti le Aziende del Gruppo comunque denominate. Sarà consentito ai familiari e/o conviventi dei soci viventi o deceduti, che esibiscano idonea certificazione, di aderire all’Associazione in qualità di “simpatizzanti” usufruendo delle prestazioni assicurate dall’Unione ai soci, per quanto possibili. Per tale adesione sarà dovuta una quota annua d’iscrizione, fissata dal Consiglio Direttivo. I “simpatizzanti” non potranno candidarsi alle cariche sociali, né avere diritto di voto nelle assemblee. Non costituisce motivo d’incompatibilità l’appartenenza ad altre Associazioni di analoga natura o l’iscrizione ad albi di carattere professionale. Il Comitato Esecutivo delibera sulle domande di ammissione, motivando i rifiuti. I Soci sono tenuti a corrispondere i contributi associativi nelle misure deliberate dal Consiglio Direttivo con le modalità ed i criteri fissati dal Comitato Esecutivo.L’Associazione è indipendente da qualsiasi aggregazione politica ed ha come riferimento i valori della Costituzione Italiana ed di quella Europea. Essa, avvalendosi delle disposizioni di legge e regolamentari che disciplinano le pensioni, si propone di realizzare, nei limiti delle proprie possibilità ed insindacabile disponibilità, i seguenti scopi di natura sindacale, previdenziale, assistenziale, tecnica, culturale e ricreativa:a) Rappresentare collettivamente e/o individualmente gli Associati verso le Istituzioni, le forze politiche e sociali, il mondo della cultura e l’opinione

pubblica in ogni sede idonea; b) Mantenere permanentemente rapporti con qualsiasi controparte in materia di previdenza e assistenza; c) Difendere e tutelare gli interessi delle Categorie rappresentandole nella trattazione di vertenze collettive e, quando richiesto, ovviamente senza

alcun onere a carico dell’Unione, individuali nei confronti dei terzi e di qualsiasi autorità; d) Prestare consulenza in favore di tutti gli iscritti; e) Promuovere ed attuare ogni iniziativa di carattere, sociale e tecnico-culturale nell’interesse generale dei partecipanti; in particolare, attraverso il

Fondo di Solidarietà, intervenire in favore di soci particolarmente bisognosi. f) Sostenere e favorire, anche con il concorso delle Fondazioni interessate, di istituzioni pubbliche e private e delle società bancarie e non

bancarie presso cui gli associati hanno prestato servizio, l’attività di Case di riposo e cura, di organismi ricreativi, di biblioteche, ecc. g) Promuovere gli accordi di definizione stragiudiziale ovvero gli atti legali che si rendessero necessari nei confronti delle società del Gruppo

incorporante e garante delle prestazioni a carico del vecchio Fondo pensioni, dell’INPS, del Fondo pensioni di appartenenza e di terzi in genere a tutela dei diritti vantati dagli iscritti. Qualora fosse necessario, l’Unione potrà costituirsi direttamente in giudizio in base a deliberazioni del Comitato Esecutivo.

h) Stipulare contratti assicurativi, allo scopo di offrire ai pensionati aderenti alle polizze, anche se non associati all’Unione, assistenza sanitaria integrativa del servizio pubblico nonché condizioni di favore per altre tipologie di contratti assicurativi attinenti la famiglia.

i) Stipulare accordi o convenzioni per offrire ai soci assistenza fiscale.

L’Associazione per il raggiungimento degli scopi sopra enunciati e favorire lo scambio di esperienze può aderire ad Organismi confederalistabilendo rapporti di collaborazione con analoghe Organizzazioni rappresentative di altre categorie i cui obiettivi siano comunque compatibili con quelli della Categoria rappresentata. Per far parte dell’Associazione si deve presentare apposita domanda di iscrizione nella quale l’interessato si obbliga, fra l’altro, al pagamento di una quota di iscrizione e di una quota mensile nella misura e con le modalità stabilite annualmente dal Consiglio Direttivo. L’adesione all’Unione comporta l’obbligo dell’osservanza dello Statuto, degli eventuali Regolamenti nonché delle deliberazioni che, in base agli stessi Statuto e Regolamenti, saranno adottati dai competenti Organi e portate a conoscenza dei Soci attraverso l’organo di stampadell’Associazione.Gli Associati hanno la facoltà di chiedere, preferibilmente per iscritto, agli Organi dirigenti dell’Associazione, chiarimenti, consigli ed assistenza su tutto quanto riguarda gli scopi di cui all’art. 3. All’uopo, saranno stabiliti i giorni e le ore in cui gli uffici della Segreteria ed il Consigliere di turno sono a disposizione degli iscritti nei locali dell’Associazione. La qualità di associato si perde: per dimissioni - per morosità; - per incompatibilità - per indegnità. Le dimissioni debbono essere presentate per iscritto, il socio dimissionario è obbligato al pagamento delle quote associative mensili fino al 31 dicembre dell’anno in corso.E’ fatto obbligo di comunicare qualsiasi modificazione del recapito, nonché l’eventuale sopravvenienza di motivi di incompatibilità con la qualità di socio.La decadenza per morosità deve essere preceduta da diffida al socio a mezzo lettera raccomandata con invito a regolarizzare la mora entro il termine di trenta giorni. Costituiscono causa di decadenza o revoca delle cariche sociali, oltre quelle di cui all’art. 2382 c. c. in quanto applicabili, l’assunzione di cariche in Organismi e/o Amministrazioni i cui scopi o funzioni ricoperti siano contrastanti o non compatibili con quelli dell’Unione e, in genere, qualsiasi comportamento o manifestazione personale ritenuti lesivi del prestigio dell’Unione e sui quali si sia pronunciato il collegio dei Probiviri.La decadenza per indegnità è dichiarata per gravi atti contrari all’etica del sodalizio ed alla dignità dei singoli iscritti. Essa è pronunciata dalla Giunta su conforme proposta del Collegio dei Probiviri al quale è deferita la competenza della preventiva istruttoria procedurale. I soci che cessino per qualsiasi motivo, non potranno vantare alcun diritto sul fondo sociale di cui al presente Statuto.

Quote in vigore alla data dell’1/1/2007 (valori mensili espressi in euro)

Grado in servizio Pensioni dirette Pensioni indirette e reversibili

- Ex dirigenti 5,50 3,50 - Ex funzionari e quadri direttivi 3,50 2,30 - Ex quadri e impiegati 2,50 1,70 - Ex commessi e ausiliari 1,50 1,10 - Ex dirigenti accompagnati 4,13 - Ex funzionari e quadri direttivi accompagnati 2,58 - Ex quadri e impiegati accompagnati 1,55 - Ex commessi e ausiliari accompagnati 0,52 - Personale in servizio 1,00

Fermo rimanendo la somma di un euro, una tantum, all’atto dell’iscrizione e la doppia mensilità a dicembre

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ANNO 42 N. 3/2010 63

che accogliamo con simpatia:

Raffaele Antoniotti (Rossano), Silvio Aprea (Potenza), Gabriele Auricchio (Napoli), SalvatoreBellantone (Cannitello), Francesco Cagnola (Lucca), Umberto Cerutti (Senna Lodigiana), PietroCianchi (Firenze), Fabio Cao (Selargius), Anna Rosa Conti (Pontecagnano), Rosalba Costantino(Brindisi), Aniello Daniele (Caserta), Canio De Canio (San Chirico Nuovo), Paolo De Rogatis(Napoli), Luigi Esposito (Napoli), Ida Maria Chiara Farbo (Sassari), Angelo Farina (Salerno),Tommaso Foglia (Bologna), Antonio Galasso (Anacapri), Francesco Gatta (Napoli), MariaTeresaGiuliotti (Napoli), Carmela Izzo (Roma), Giuseppe Manca (Sassari), Giuseppe Maretto(Mercogliano), Anna Massiglio (Alessandria), Adriana Mazio (Napoli), Salvatore Napolitano(Napoli), Giuseppe Ortense (Portici), Salvatore Pancari (S.Giuliano Terme), Alfredo DonatoPapaccio (Pescara), Paola Pellegrino (Napoli), Andrea Petrone (Napoli), Lidia Pittella (Praia aMare), Crescenzo Schettini (Tramutola), Rosaria Scrivo (Napoli), Silvana Scurci (Milano),Salvatore Serpe (Caserta), Maria Teresa Sollai (Monserrato), Paola Speranza (Firenze),Costantino Trapani (Caserta), Roberto Tritapepe (Lanciano), Armando Valente (Paola), CarmineVitolo (Napoli)

Il nostro commosso rimpianto, ricordando:

Luigi Benedetto (Cerro al Lambro), Enzo Biasucci (Napoli), Ciro Celentano (Nocera Inferiore),Vincenzo De Bonis (Rocca di Papa), Angelino Di Terlizzi (Taranto), Luigi Donzelli (Pandino),Caradio Esposito (Napoli), Luigi Girace (Castellamare di Stabia), Francesco Grisi (Bari), MariaIppolito (Napoli), F.Paolo Masciandaro (Matera), Maria Martusciello (Napoli), Raffaele Matino(Firenze), Antonietta Micillo (Napoli), Grazia Molino (Roma), Angela Nicodemi (Avellino),Leonardo Nucci (Perugia), Maria Pirozzi (Giugliano in Campania), Sestino Pizzuti (Roseto degliAbruzzi), Antonio Ramires (Trani), Giuseppina Schiesari (Mezzolombardo), MarioSechi(Sassari), Alberto Settimio (Bari), Ermenegilda Teta (Foggia)

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