48
Editore: Pixel - Reg. Trib. Ancona n. 12 del 27/06/2003 • POSTE ITALIANE SPA Sped.in abb. postale D.L. 353/2003 Conv. in L: 27/02/2004 n. 46 Art. 1, Comma 1, DCB Ancona n. 43 Gennaio Febbraio 2011 Euro 2,00 CREPET Essere più severi a volte aiuta a crescere meglio LAVORI USURANTI E vado prima in pensione? DOSSIER BIOLOGICO FOCUS 2011, L’ANNO DEL VOLONTARIATO Nel Lazio la prevenzione si fa anche al mercato ...e il carrello della spesa è sempre più BIO SANITA’ FAMIGLIA

Senzaetà SALUTE & FAMIGLIA

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Senzaetà la rivista SALUTE & FAMIGLIA www.senzaeta.it

Citation preview

Page 1: Senzaetà SALUTE & FAMIGLIA

Editore: Pixel - Reg. Trib. Ancona n. 12 del 27/06/2003 • POSTE ITALIANE SPA Sped.in abb. postale D.L. 353/2003 Conv. in L: 27/02/2004 n. 46 Art. 1, Comma 1, DCB Ancona

n. 43GennaioFebbraio 2011 Euro 2,00

CREPETEssere più severi a volte aiuta a crescere meglio

LAVORI USURANTI

E vadoprima in pensione?

DOSSIER BIOLOGICO

FOCUS2011, L’ANNODEL VOLONTARIATO

Nel Lazio la prevenzionesi fa anche al mercato

...e il carrellodella spesa è sempre più BIO

SANITA’

FAMIGLIA

Page 2: Senzaetà SALUTE & FAMIGLIA
Page 3: Senzaetà SALUTE & FAMIGLIA

I giovani che non studiano e non lavorano... che futuropotranno mai avere?

Le statistiche a volte sono implacabili. In questi giorni l’Istat ci avverte cheil 20% dei giovani non studia e non lavora. Se fossimo in un’altra comuni-tà (più civile della nostra) qualche politico avrebbe reagito. Invece no,

silenzio come se stessimo parlando di chissà quale sperduta popolazione. Si trat-ta, con tutta evidenza, di uno dei dati più allarmanti del declino del nostro pae-se.

Ci si dovrebbe chiedere: cosa fanno migliaia di giovani che non lavorano e nonstudiano? Che futuro potranno mai avere?

Alla prima domanda è ovvio rispondere che si tratta di una popolazione di per-sone sponsorizzati da ignavi genitori, del tutto incapaci ad imporre delle rego-le di minima convivenza familiare. Mi chiedo da genitore: come si fa a soppor-tare di vedere un figlio che a 25 anni ciondola tutto il giorno in casa o davantialla televisione o passa ore al computer su facebook per poi uscire la sera e rien-trare all’alba? Come non essere preoccupati? Evidentemente però, così la pen-so io mentre migliaia di genitori invertebrati sembrano del tutto incapaci di rea-gire.

Alla seconda domanda rispondo con un’altra domanda, questa volta rivolta anoi adulti: a noi interessa il futuro? Siamo davvero convinti di non essere cen-trifugati noi per primi in questa melassa in cui non si riesce più nemmeno adistinguere un minimo di buon senso?

Il mercato del lavoro si è globalizzato e questa non è affatto una cattiva notizia,credo che avere più prospettive e concorrenza possa aiutare i nostri figli, noncerto castrarli. Soltanto che se vogliamo dar loro delle vere prospettive, dobbia-mo dire una cosa molto semplice: occorre che i genitori investano nella forma-zione dei loro figli: unica garanzia per non essere triturati dalla nuova sfidamondiale.

Ma non solo, devono anche crescere autonomi, devono girare il mondo, cono-scere realtà diverse dalla nostra (ormai priva di attrattiva per ragazzi e ragaz-ze di altri paesi). Quindi altro che tenerseli in casa fino a 40 anni senza che abbia-no né arte né parte, altro che paghette e giubbottini di piuma d’oca, altro cheidromassaggio! Noi genitori dobbiamo ritrovare l’orgoglio e la dignità di oppor-ci a questa imminente sconfitta storica.

di Paolo Crepet

EDITORIALE

Page 4: Senzaetà SALUTE & FAMIGLIA

C

M

Y

CM

MY

CY

CMY

K

165x235 GALLIKA istituzionale.pdf 24-11-2010 17:06:47

Page 5: Senzaetà SALUTE & FAMIGLIA

senzaetà |5

RUBRICA DI PAOLO CREPETEssere più severi a volte aiuta a crescere meglio 6

MINISTERO DELLA SALUTEL’Unesco scopre la dieta mediterranea,il Ministero della Salute la protegge 8

UNIVERSITA’ DI CAMERINOUnicam inaugura il master per infermiere di ricerca 9

INRCARicerca e longevità attiva in linea con la UE 10

SINDACATIF.S.I costituisce il fondo per la previdenza integrativaper la Sanità e le autonomie locali 11

TURISMO SOCIALEIl turismo come arricchimento territorialee opportunità di conoscenza 12-13

SANITA’ LAZIOLa prevenzione si fa anche al mercato” 14Il nuovo dott. Cup esami e visite in 72ore 15

SANITA’ MARCHERazionalizzare sì... ma come volano per la crescita 16-17

PROGETTIPsicoradio: la radio della mente... contro i pregiudizi 19

SPECIALE LAVORI USURANTISe lavoro di notte... vado in pensione prima? 21Sacconi: “Elementi scientifici devono definire le mansioni usuranti 22Una legge che parte da lontano 23Effettività e prevalenza: due criteri per le mansioni usuranti 24-25Misurare lo stress da lavoro: attenti al sintomo! 26-27I cittadini vogliono chiarezza sui lavori usuranti 28

MARCHE - Zone TerritorialiZ.T. 5 Jesi - Radiologia all’avanguardia 29Z.T. 1 Pesaro - Il bambino obeso inizia a soffrire a scuola 30

MEDICINE ALTERNATIVECome guarire con i cibi.... la medicina cinese e Ayurveda 31

ALIMENTAZIONE BIO...e il carrello della spesa è sempre più bio 32-33Bio: perchè fa bene alla salute 34Impariamo a leggere l’etichetta del prodotto Bio 35Il gruppo Fileni ci presenta il mondo del biologico 36-37Almaverde Bio la marca e un gioco di squadra 38Convegno: “Il biologico nella ristorazione collettiva” 39

FOCUS VOLONTARIATO“Volontari! Facciamo la differenza” 40Angelipress una realtà nel territorio 41La cooperazione sarà la leva per uscire dalla crisi 42Auser: quando il volontariato è al servizio degli anziani 43Oikos: da oltre ventanni vicinaai ragazzi tossicodipendenti 44

RUBRICA DALLA PARTE DEL CITTADINORivalutazioni Istat: aumenti di 1,4% del trattamento al minimo45

OPINIONIOsservatorio socialeLa generazione dei nonni tra affetto e stress 46Dal punto di vista legale Responsabilità medica e mediazione 47

sommario

SE VUOI RICEVERE DIRETTAMENTE A CASA TUA LA RIVISTA SENZAETA’FAI IL VERSAMENTO TRAMITE BOLLETTINO POSTALE (COMPILATO COME SOTTO),

invia la ricevuta via fax allo 071. 2901110 o in busta chiusa all’indirizzo: REDAZIONE SENZAETA’ - Via Valenti, 1 - 60131 ANCONA

EDITORE PIXEL REDAZIONE via Valenti, 1 - 60131 Ancona - Tel. 071.2901110www.senzaeta.it - [email protected]: Gabriele Costantini. Capo Redattore: Riccardo Milani. Hanno collaborato: Mauro Ragaini, Luigi Sfredda, Daniele Gattucci, LinoRignanese, Julian Burnett, Claudio Acacia, Giulia Zenni, Marco Traini,Gabriele Ferretti, Laura Berrettini, Valentina Pierucci, Nicoletta Di Benedet-to, Francesco Cherubini, Elisa Mazzarini.Comitato scientifico SENZAETA’: Direttore prof. Paolo Crepet, prof. PaoloBusilacchi, direttore Scuola Ecografia, radiologo, prof.ssa Marieli Ruini,antropologa, Università La Sapienza, avv. Giovanni Conti, legale, dott.ssaMaria Lucchetti, Inrca, dott.ssa cav. Paola Michelacci, Turismo sociale.Stampa ROTOPRESS LoretoReg.Trib.Ancona n. 12 del 27/06/2003 - POSTE ITALIANE SPA Sped.in abb.postale D.L. 353/2003 Conv. in L. 27/02/2004 n. 46 Art. 1, Comma 1, DCBAnconaAbbonamenti Versamento con bollettino postale intestato a Pixel, ViaValenti, 1 - 60131 ANCONA c/c 75639823 - 10 euro per 6 numeri

Page 6: Senzaetà SALUTE & FAMIGLIA

Sono il fratello di un"ragazzo di quarant'anni”che di mestiere fa il mura-

tore e vive ancora con nostrigenitori, io sono sposato configli. La vita sentimentale dimio fratello non la conoscobene, non so se qualche volta haavuto delle storie passeggere.Ma il problema non è questo,purtroppo cinque anni fa ci haconfessato di essere un alcoli-sta e che beve da quando eraadolescente, senza che io e inostri genitori ci accorgessimodi nulla. Allora proprio cinqueanni fa ho cercato forzatamen-te di ricoverarlo per circa ven-ti giorni in una clinica per alco-listi della nostra città, ho fre-quentato con lui incontri conalcolisti, ma niente appena èuscito è ritornato a bere comeprima. L'anno scorso dopo vari

incidenti che gli sono accadutisia in auto che sul lavoro, hocercato di fargli capire che cosìnon poteva continuare e hoportato mio fratello al Sert(servizio pubblico per tossico-dipendenti) della nostra città.Dopo vari colloqui, la psicologaha deciso che sarebbe statoopportuno per lui andare perqualche mese in una comunitàper alcolisti, ma niente lui pro-prio non ne ha voluto sapere econtinua a fare così ancheadesso. Dottore io e i miei geni-tori siamo disperati non sap-piamo più cosa fare, ci dia unconsiglio. Grazie e buon lavoro.

Caro signore, proprio per-ché suo fratello ha qua-rant’anni non lo potete

considerare ancora un ragazzo.Forse la radice del vostro pro-blema è proprio questa: suo fra-tello non è mai cresciuto, ma èsoltanto invecchiato. E’ infattitipico dei tossicodipendentiessere degli immaturi che non sivogliono assumere nessuna

responsabilità. Ma voi nonpotete permetterglielo. Nonconoscendo la vostra famiglianon posso entrare nel particola-re, eppure so che tra voi c’èun’aria buonista nei suoi con-

frontiche non lo aiuta di

certo a crescere. Siate il piùseveri che potete se voletesalvarlo: ad esempio, nondategli soldi, non aiutate-lo se gli tolgono la paten-te (speriamo che l’abbia-no già fatto, perché suofratello è una minavagante e potrebbe com-binare qualcosa di graveda un momento all’altro).

Anche una comunitàpotrebbe essere utile allasua riabilitazione, però è

un uomo fatto e non lo si puòin alcun modo costringere,l’unica vostra possibilità è met-terlo di fronte alle sue responsa-bilità senza alcuna paura otimore che la cosa possa peggio-rare.

RUBRICA | SCUOLA PER GENITORI

"Un uomo a quarant’anni

non può essereconsiderato un

ragazzo. Il problema è

proprio questo:non è mai

cresciuto, è soltanto

invecchiato"

La rubrica del prof. Paolo Crepet per la rivista Senzaetà affronterà il tema delicato del cam-biamento della società, della famiglia e dei complicati rapporti genitori-figli, con le devianzeche ne seguono.Per scrivere al prof. Crepet e alla sua Scuola per Genitori:ssccuuoollaaggeenniittoorrii@@vvii..aarrttiiggiiaanniinneett..ccoommccrreeppeett..ppaaoolloo@@ggmmaaiill..ccoommwwwwww..ssccuuoollaaggeenniittoorrii..iitt wwwwww..iimmpprreessaaffaammiigglliiaa..iitt

Essere più severi a volteaiuta a crescere meglio

6 | senzaetà

Emblematica la vicenda di Lorenzo (Ricky Memphis) nel film “Immaturi”,un agente immobiliare che per nulla al mondo lascerebbe il letto a castelloe la colazione a letto che gli assicura la permanenza in casa dei genitori.

Page 7: Senzaetà SALUTE & FAMIGLIA

Il sonno è una cura di bellezza:chi dorme bene appare agliocchi degli altri più sano e attra-

ente. Lo dimostra uno studio con-dotto a Stoccolma, che ha chiestoa un gruppo di 65 volontari di giu-dicare il volto di 23 persone dai 18ai 31 anni in due occasioni, dopouna notte in cui avevano dormitobene e in un momento in cui era-no in deficit di sonno. La carenzadi sonno ha effetti ormai ampia-mente dimostrati sul cervello equindi sulle performance menta-li, memoria e apprendimento

compresi. Ma finora mancavauno studio che correlasse il dor-mir poco all'aspetto fisico. I ricer-catori svedesi hanno fotografato ivolontari in due occasioni, dastanchi e da riposati. Le immagi-ni sono state scattate in due gior-ni diversi, ma sempre tra le 2 e le3 del pomeriggio. In un caso sonostati ritratti dopo una normalenotte di sonno, nell'altro dopoaver dormito poco. Chiaramentehanno avuto la meglio i visi ripo-sati.

Idanni causati dalla sclerosimultipla potrebbero essereinvertiti, attivando le cellule sta-

minali in grado di riparare le lesio-ni del sistema nervoso centrale. Adimostrarlo è uno studio effettua-to dai ricercatori delle Universitàdi Cambridge ed Edimburgo, iquali hanno identificato un mec-canismo essenziale per la rigene-razione degli strati isolanti, noticome guaine di mielina, che pro-teggono le fibre nervose nel cer-vello. Nella sclerosi multipla, laperdita di mielina porta al danneg-giamento delle fibre nervose delcervello, importanti perchè invia-

no messaggi ad altre parti del cor-po. Gli scienziati ritengono chequesta ricerca aiuterà ad indivi-duare i farmaci per favorire lariparazione della mielina neipazienti con sclerosi multipla.

Sono migliaia gli italiani che sof-frono di ansia e depressione piùo meno grave, decine di milioni

in tutto il mondo, condizioni da nonsottovalutare a lungo termine. Perquesto negli ultimi tempi molte ricer-che si stanno concentrando sulmetodo per combatterle, e quasi tut-te portano alla stessa conclusione: lamigliore terapia è il movimento. Nonsoltanto una disciplina ginnica agoni-stica, ma basta correre al parco, pra-ticare lo yoga, il nuoto o qualsiasiattività che faccia muovere il corpo.In questo modo il fisico produceendorfine, le quali a loro volta gliregalano una sensazione di benesse-re che allevia lo stress e fa passare ladepressione.

Il Jet-lag causa dei danni alla memoria anchefino a un mese dopo il viaggio. E' l'alterazionedei ritmi circadiani a provocarci la sensazione

di spossatezza che ci resta dopo un viaggio inter-continentale o quando attraversiamo una grandedistanza in un tempo ridotto. Quel disturbo chia-mato jet-lag riduce la produzione di neuroni nel-l'ippocampo, la porzione di cervello dedicata allamemoria. La tesi è lo sbocco di una ricerca fir-mata da Lance Kriegsfiled dell'Università di Ber-keley (California). Lo studio è stato condotto sudei criceti, che hanno un ritmo circadiano di 24ore estremamente preciso e simile a quello degliesseri umani. Il team di Kriegsfiled ha alterato

l'alternanza sonno-veglia delle cavie per un tem-po di sei ore - pari a un volo New York-Parigi - elo ha fatto per due volte alla settimana per 4 set-timane. I criceti che hanno subito questo tratta-mento hanno dimostrato problemi di apprendi-mento assenti negli esemplari che hanno rispet-tato la routine. Non solo. Queste difficoltà sonodurate fino a un mese dopo il termine del test.Alla base del fenomeno, secondo il team di stu-diosi, c'è il calo di produzione di neuroni nell'ip-pocampo. Tra l'altro, Kriegsfiled sostiene che glistessi disturbi sono stati riscontrati nei lavorato-ri turnisti, soprattutto quelli che fanno il turno dinotte.

PILLOLE |

Belli e addormentati:quando il sonno è una cura

Con il Jet-Lag la memoria perde colpi per un mese

Sclerosi Multipla, le cellule staminalicontro il processodegenerativo

Ansia e depressione,basta il movimento

Èpossibile rimandare indietro le lancette dell'orologio e ringiovanire il corpo? Uno studio su topo-lini che invecchiano precocemente, a causa di un difetto genetico, dimostra che riattivando unenzima importante per mantenere intatto il Dna, gli animali ringiovaniscono a tutti gli effetti; testi-

coli, milza e intestino che erano in via di degenerazione riprendono vita, così pure il cervello. L'enzi-ma del processo di "ringiovanimento pilotato" è la telomerasi, riparatore delle estremità dei cromoso-mi (telomeri). Lo stesso metodo potrebbe essere usato per riparare organi malati e con degenerazio-ne, riattivando in modo mirato l'enzima telomerasi. Tuttavia, man mano che invecchiamo i telomeri si"sfrangiano".

Ecco la molecola che fa ringiovanire

Page 8: Senzaetà SALUTE & FAMIGLIA

MINISTERO DELLA SALUTE | DIETA MEDITERRANEA

Chi non ha mai sentito par-lare di dieta mediterra-nea?! Anzi, quando andia-

mo all’estero ne andiamo fieriammettendo, molte volte, che acasa nostra si mangia meglio.La dieta mediterranea è unmodello nutrizionale basato sulconsumo di prodotti alimentaritradizionali dei paesi del bacinomediterraneo in particolarel’Italia, la Francia meridionale,la Spagna, la Grecia e il Maroc-co. Eppure ha origini storichemolto lontane, e risale ad oltrediecimila anni or sono, nell’area

geografica dell’attuale MedioOriente considerata la culla del-la civiltà e dove si svilupparonole prime forme di agricolturache determinarono la comparsadei cereali e derivati, dei legumi,dell’olio d’oliva, degli ortaggi,della frutta e del vino oltre aiprodotti della pastorizia e dellapesca. Fu, però, solo negli Anni ’50 chegli studi effettuati dal ricercato-re statunitense Ancel Keys,misero le basi scientifiche sulladieta mediterranea, dimostran-do che le abitudini alimentari

tipiche di questa dieta, chiara-mente associata ad uno stile divita salutare e non sedentario,permettevano di ridurre ilrischio delle malattie tipichedella società del benessere.A Nairobi, in Kenia, si è riunitoil comitato intergovernativo del-l’Unesco, l’organo delle NazioniUnite, il quale ha approvatoall’unanimità la dieta mediter-ranea includendola tra i Patri-moni orali e immateriali del-l’umanità.Un’alimentazione così sana edequilibrata da essere definita,

dal comitato intergovernativodell’Unesco, la più completa ecorretta: “La dieta mediterraneaè un insieme di competenze,conoscenze, pratiche e tradizio-ni che vanno dal paesaggio allatavola, tra cui la coltivazione, laraccolta, la pesca, la conserva-zione, la trasformazione, la pre-parazione e, in particolare, ilconsumo del cibo”.

Cosa sono le piramidi alimentari?Niente altro che rappresentazio-ni grafiche utilizzate per descri-vere come comporre ogni pastodella settimana. E’ un educare a comporre i pastinel modo giusto per mangiaremeglio ma nel rispetto delle tra-dizioni, del luogo e della regio-ne, senza trascurare le tradizio-ni culturali, religiose e le diverseidentità nazionali. In sintesi, la piramide alimenta-re indica gli alimenti che vannoprivilegiati sempre nel contestodi una dieta equilibrata e sana,dove alla base si trovano ele-menti di maggior consumo e,man mano che si sale, quelli daconsumare con moderazione.

Perché contiene il segreto per vivere bene,per essere in forma e per vivere più a lun-go, senza considerare il minor costo socia-

le. Additata in passato come “piatto povero”, sibasa su verdure, legumi, pesce, olio d’oliva, uova,latte, pasta, pane, patate, spezie ed è legata allaterra, alle stagioni ed alle tradizioni.E’ una dieta a base di molta frutta e verdura, pos-sibilmente di stagione, perchè contiene fattoriprotettivi oltre agli altri alimenti ricchi di fibre(legumi, cereali, la stessa frutta e verdura), diminerali e antiossidanti, fornendo così un giustocontributo energetico giornaliero, costituendoperciò una sana, nutriente ed efficace alimenta-

zione. Con il riconoscimento dell’Unesco, la die-ta mediterranea ha ottenuto l’imprimatur ufficia-le come una delle migliori al mondo con alimen-ti molto semplici che contribuiscono al nostrobenessere e che per noi italiani già facevano par-te della nostra alimentazione giornaliera. Poichégran parte della popolazione del bacino delmediterraneo vive in un’epoca dove dispone diuna grande quantità di cibo e di una aumentatasedentarietà con un parallelo rischio di patologiequali l’obesità, l’ipertensione, il diabete, i disturbicardiovascolari e metabolici si è cercato di crea-re un modello di dieta portando alle elaborazio-ni di “piramidi alimentari”.

Perché la dieta mediterranea è così preziosa?

L’Unesco scopre la dieta mediterranea, il Ministerodella Salute la protegge

8 | senzaetà

Page 9: Senzaetà SALUTE & FAMIGLIA

UNIVERSITA’ CAMERINO | MASTER

Il mondo del lavoro cambiacontinuamente e quello del-l’Università e dell’Istruzione

deve adeguarsi. Fra i lavori piùrichiesti in questi ultimi anni c’èsicuramente quello dell’infer-miere e di tutte le professionisanitarie. Un settore che la crisinon può permettersela, vistoche si tratta della nostra salute.Per questo l’Università diCamerino è al passo coi tempied ha predisposto dei masterspecifici. E’ iniziato il 27 genna-io presso la sede dell’INRCA diAncona, la terza edizione delmaster Unicam di primo livelloin “Clinical and epidemiologicalresearch coordinator” e “Infer-miere di ricerca”, attivato dallaScuola di Scienze del farmaco edei prodotti della salute del-l’Università di Camerino in col-laborazione con l’Istituto Nazio-nale Riposo e Cura per Anziani– Istituto a Carattere Scientifico(INRCA-IRCCS). “Il Master – afferma il prof. Fio-renzo Mignini, direttore delmaster – si pone come obiettivola preparazione di professionistiin grado di seguire la peculiari-tà scientifica, la correttezza eti-ca e l’esattezza procedurale del-la sperimentazione clinica suifarmaci”.Il corso di master in “Clinicaland epidemiological research

coordinator” si propone in par-ticolare di fornire le basi teori-che e pratiche per acquisire con-cetti basilari e conoscenze sullosviluppo clinico dei farmaci alfine di consentire un’attivitàprofessionale qualificata neicampi dell’assistenza e monito-raggio di studi clinici ed epide-miologici; nella lettura criticadei protocolli degli studi clinicie lettura critica dell’evidenza;ruolo attivo nella farmacovigi-lanza; cooperazione con i Comi-tati etici, le Contract ResearchOrganization (C.R.O.), il perso-

nale amministrativo.Il corso di Master in “Infermie-re di Ricerca”, si propone, inol-tre, di fornire una formazionepiù approfondita nella gestionedella ricerca clinica e del farma-co sperimentale in reparto, non-ché della continuità assistenzia-le ospedale-territorio.In occasione della lezione inau-gurale del master, è stato anchepresentato il libro a caratterescientifico e divulgativo dal tito-lo “Alla ricerca del farmaco per-duto”, scritto da diversi studio-si coordinati dal dott. Carlo

Tomino, Direttore dell’Osserva-torio Nazionale sulle Sperimen-tazioni Cliniche dei Medicinalidell’Agenzia Italiana del Farma-co (AIFA, Roma).Il nuovo volume si pone comeobiettivo quello di descrivere lemodalità di sviluppo di un far-maco dalla sua ideazione finoalla sperimentazione clinica ealla sua effettiva commercializ-zazione, nonché di descrivere idiversi approcci nello sviluppodi nuovi prodotti farmaceuticidiscriminando tra le diversetipologie di prodotto di parten-za (farmaco chimico, farmacobiologico, categorie particolari).Un’ottima offerta formativaquella che ha messo in piedil’Università di Camerino, con ilvalore aggiunto che il corso sista svolgendo nella sede dell’In-rca, uno dei più importanti Isti-tuti a carattere scientifico delcentro Italia. Le sinergie fraUniversità, Ospedali e Ricercascientifica deve essere alla basedel buon andamento di un pae-se come il nostro. Essere a con-tatto con le strutture e il territo-rio è una delle mission fonda-mentali delle Università e del-l’Istruzione in generale.

Unicam inaugurail master per ‘infermiere di ricerca’

Piazza Cavour 19/f62032 Camerino (MC)

www.unicam.it

Numero verde 800-054000

Università degli Studi di

Camerino

Continua la sinergia fral’Universitàdi Camerinoe l’Inrca per i master in ‘Clinicaland epidemiologicalresearch’ e ‘Infermiere di ricerca’

senzaetà |9

Page 10: Senzaetà SALUTE & FAMIGLIA

RICERCA | INRCA

10 | senzaetà

L’Inrca come Istituto diricerca (IRCCS) naziona-le, ha molti progetti

riguardanti la geriatria, sia inlinea con gli obiettivi europei checon quanto andrà a fare l’Agenziaper l’Invecchiamento, il Networkche il ministero ha disposto a farebase proprio nella sede di Ancona.Abbiamo rivolto due domande alDirettore scientifico dell’Inrca,dott.ssa Fabrizia Lattanzio.Che pensa degli Obiettivi del-l’Anno europeo 2011 e 2012,ossia “Solidarietà” e “Longe-vità attiva”?La scelta dell’Unione Europea didichiarare il 2001 come “AnnoEuropeo del Volontariato” contri-buisce a creare per la società civi-le condizioni favorevoli al volon-tariato, nonché aumentare lavisibilità ed il riconoscimento del-le attività di volontariato. L’otti-ca è quella di accrescere le oppor-tunità per la società civile di “par-tecipare” e per questo le iniziati-ve per l’Anno europeo offronosostegno alle autorità locali,regionali e nazionali per lo scam-bio di esperienze e buone prati-che. Le opportunità 2011 potran-no trovare continuità nell’invito adichiarare il 2012 «Anno Euro-peo dell'invecchiamento attivo edella solidarietà intergenerazio-nale», partito dall'Age PlatformEurope, network europeo diorganizzazioni per la tutela deidiritti degli anziani. L'obiettivonon è solo garantire servizi sani-tari e assistenziali più adeguati,ma anche assicurare a tutti i cit-tadini dell'Unione il manteni-mento, anche in età avanzata,della capacità di partecipazionead attività sociali, economiche,

culturali. L’auspicio è che tali ini-ziative possano favorire la sensi-bilizzazione, la promozione dellacooperazione e delle sinergie fragli Stati membri nonché la crea-zione di condizioni-quadro favo-revoli per misure e impegni con-creti sulle tematiche identificate.Ci illustri i progetti e l’Attivi-tà scientifica dell’INRCA.L’INRCA già opera cercando diintegrare al meglio lo studio e losviluppo di progetti e programmiper aumentare la conoscenza del-le problematiche legate all’invec-chiamento. L’attività scientificadell’INRCA è infatti organizzatain 4 direttrici:1 Biogerontologia2 Prevenzione e trattamento

della fragilità3 Invecchiamento e Farmaci4 Valutazione multidimensio-

nale e continuità assisten-ziale.

Sono otre 100 i progetti per que-st’ultimo punto, condotti da

medici e ricercatori in tutti i Pre-sidi Ospedalieri di Ricerca. Ecco-ne alcuni esempi:1. MEDICINA MOLECOLAREIdentificazione di marcatori didiagnosi e prognosi del cancroalla prostata; valutazione diparametri genetici e molecolariper la diagnosi differenziale diAlzheimer attraverso l’utilizzodella piattaforma Affimetrix2. RUG-IIIImplementazione del sistemaRUG-III HC per la classificazionedel fabbisogno assistenziale e ladefinizione del case-mix dellecure domiciliari rivolte all’anzia-no fragile.3. CASAMICARealizzazione di una smart housecome residenza pre-dimissioneall’interno dell’Unita Operativadi Riabilitazione e Recupero perfacilitare il ritorno a casa deipazienti come “allenamentoall’autonomia” .4. CRIME

Nuovi criteri per individuare far-maci inappropriati per gli anzia-ni5. REPORT-AGEOsservatorio epidemiologico sul-le condizioni di salute degli ultra-sessantacinquenni6. INVECCHIARE CON CURAIniziative per un’attività fisicaprecoce per ridurre il rischio didisabilità nell’invecchiamento;realizzazione di un modello di“palestra del benessere” consupervisione sanitaria e volta alWellness anzichè Fitness.7. SPIDER@LeccoSviluppare un Ecosistema soste-nibile per la riabilitazione basatosu una rete di centri di eccellenzasul territorio che, interagendo fraloro e interfacciandosi con le real-tà del territorio, sia in grado difornire servizi e competenze dialto livello in ambito clinico e perla fruibilità di tecnologie avanzatein riabilitazione.8. EURHOMAPRaccogliere le informazioni sul-l'assistenza professionale a domi-cilio in 30 paesi europei: organiz-zazione e offerta di servizi assi-stenziali domiciliari, costo efinanziamenti, categorie di utentie relativi bisogni, politiche etrends, "inventario" delle fonti diinformazione nazionali sull'assi-stenza domiciliare.

Ricerca e longevità attivaInrca in linea con la UE

I progettiprincipali checaratterizzanol’impegno perla conoscenzae lo sviluppodella curadellapopolazione anziana

Il Direttore scientifico dell’Inrca, dott.ssa Fabrizia Lattanzio

MISSION La missione dell’Inrca-IRCCS e garantire ai pazienti anziani l’eccellenza nelle cure e nell’assistenza e contribuire al progresso scientifico attraverso un prodotto di ricerca trasferibile al SSN in campo biomedico e nella gestione dei servizi. Le problematiche gerontologiche e geriatriche della terza eta vengono affrontate scientificamente attraverso tre ambiti diversi fortemente interrelati fra loro: • ricerca "di base", diretta alla identificazione di segni

precoci di invecchiamento o di malattie ad esso associate;

• ricerca clinica applicata, orientata alla diagnosi ed alla terapia medico-chirurgica delle malattie dell'invecchiamento ed ai sussidi riabilitativi;

• ricerca economico-sociale, per l'analisi dei bisogni degli anziani e delle loro famiglie, con particolare attenzione alle situazioni connesse con il ricovero ospedaliero.

IL GRUPPO REGIONE MARCHE Presidio Ospedaliero di Ricerca “U.Sestilli”Via della Montagnola 8160125 ANCONA • Tel. 071.8001 Polo Scientifico-Tecnologico "N. Masera” Via Birarelli 960121 ANCONA • Tel. 071.8004332 Presidio Ospedaliero di Ricerca ad indirizzoCardiocerebrovascolareContrada Mossa 63023 FERMO (AP)• Tel. 0734.2311 Residenza Sanitaria Medicalizzata Riabilitativa Via IV Novembre62010 APPIGNANO (MC) • Tel. 0733.57081 REGIONE LAZIO Presidio Ospedaliero di Ricerca ad Indirizzo Riabilitativo e MetabolicoVia Cassia 1167, 00189 ROMA • Tel. 06.303421

REGIONE LOMBARDIA Presidio Ospedaliero di Ricerca Riabilitativo ad Indirizzo PneumologicoVia Monteregio 13CASATENOVO (LC) • Tel. 0399.2321 REGIONE CALABRIA Presidio Ospedaliero di Ricerca ad Indirizzo CardiovascolareContrada Muoio Piccolo87100 COSENZA • Tel. 0984.68211 REGIONE SARDEGNA Presidio Ospedaliero Riabilitativo ad Indirizzo PneumologicoVia delle Cicale 11 PIRRI09134 CAGLIARI • Tel. 070.55991

IL MANAGEMENT Piero Ciccarelli Direttore Generale f.f.Fabrizia Lattanzio Direttore ScientificoSerenella David Direttore Sanitario f.f.Irene Leonelli Direttore Amministrativo Sede Legale e AmministrazioneVilla Gusso Via S. Margherita 5, 60124 ANCONA, Tel 071.8004714

I NUMERI Un investimento in competenze specialistiche geriatriche e gerontologiche al servizio del progresso scientifico Medici: 169Ricercatori Area Biomedica 45Posti Letto: Divisioni di Geriatria 145Specialita Mediche 287Specialita Chirurgiche 42Riabilitazione 79Lungodegenza 24RSA 35

L’ALTA FORMAZIONE L’International Center for Learning on Aging (ICLA) nasce con l’obiettivo di creare un centro di eccellenza per l’interscambio, il confronto e l’aggiornamento costante che costituiscono i presupposti irrinunciabili per la crescita e la qualificazione professionale dei ricercatori nazionali ed internazionali. Il Centro intende altresi sviluppare comunita di professionisti in grado di condividere le migliori esperienze nell’ottica di costruire soluzioni innova-tive.

LA TECNOLOGIA Attrezzature ad elevato contenuto tecnologico per affrontare il fenomeno ‘invecchiamento’ in maniera integrata • Affymetrix • Immunizzazione Genica • Servizio Allevamento e Sperimentazione Animale

- SPF (Modelli Animali Transgenici per Invecchiamento

e Patologie eta-correlate) • Telemedicina • Fitness Metabolico

I PARTNER Miur Universita degli Studi di Bologna Universita degli Studi della Calabria Universita degli Studi di Camerino Universita degli Studi di Roma La Sapienza Universita degli Studi di Urbino Carlo Bo Universita Politecnica delle Marche Istituto Superiore di Sanità Istituto Auxologico Italiano

Istituto Ricerche Farmacologiche Mario Negri Fondazione Don Carlo Gnocchi Fondazione S. Maugeri Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa Societa Italiana Gerontologia e GeriatriaUniversità Cattolica Sacro Cuore di RomaAz. Osp. Universitaria Careggi di FirenzeNational Institute on Aging di BaltimoraIstituto di Riabilitazione S. Stefano di Porto P. PicenaIstituto Ortopedico Rizzoli di Bologna

Page 11: Senzaetà SALUTE & FAMIGLIA

FSI costituisce il fondo per la previdenza integrativa per Sanità e Autonomie locali

SINDACATI | F.S.I.

La questione delle pensionie delle pensioni integrati-ve tiene banco da qualche

anno. Con l'istituzione del Fon-do Perseo prende il via la previ-denza complementare ancheper i lavoratori pubblici di Sani-tà ed Enti locali. A fine dicembre la FSI, Federa-zione Sindacati Indipendenti hapartecipato alla costituzione delFondo Perseo, apponendo la fir-ma in calce al rogito notarile(completando così il percorsoiniziato con la sottoscrizione diapposite norme nei CCNL dicategoria) ed alla nascita di unsistema pensionistico articola-to, in grado di garantire ai lavo-ratori pubblici un reddito ade-guato anche dopo l’uscita dalmercato del lavoro.“Un percorso lungo e moltoatteso dai lavoratori sin dallariforma Dini - ha commentatoClaudio Acacia, segretarionazionale FSI all’Inrca di Anco-na - iniziato con i CCNL e con-tinuato con la sottoscrizione diun apposito protocollo nel 2007e con una lunga serie di incon-tri tecnici”.Si tratta di una grande opportu-nità che riguarda 1.300.000potenziali iscritti a livello nazio-

nale. “Un risultato - sottolineaAcacia - che viene incontro allerichieste dei lavoratori giusta-mente preoccupati del lorofuturo previdenziale. Tanto piùalle soglie dell'andata a regimedel sistema contributivo chedeterminerà una netta riduzio-ne dell'importo della pensione"obbligatoria" erogata ancheper i lavoratori pubblici”.Il rapporto tra pensione ed ulti-ma retribuzione, infatti, è desti-nato a diminuire drasticamen-te, rispetto al sistema retributi-vo, scendendo dall'80% fino al60% o 50%. Un rischio previ-denziale che tocca soprattutto ilavoratori più giovani (in parti-colare nella fascia di età tra i 45

ed i 50 anni) ma che potrebbenon risparmiare coloro cherientrano nel cosiddetto siste-ma misto (parte retributivo eparte contributivo). “La previdenza complementareè fondamentale - concludeClaudio Acacia - sia per garanti-re un reddito pensionisticoaggiuntivo, sia per annullare glieffetti della riduzione dell'im-porto della pensione. Oltre a unrendimento presumibilmentesuperiore a quello previsto perlegge per il Tfr”. Chi deciderà di aderire al fondopotrà infatti beneficiare di unversamento contributivo men-sile da parte del datore di lavo-ro, della deduzione Irpef dei

contributi versati, della possibi-lità di richiedere per specificheesigenze l'anticipo su quantomaturato.

La Regione Marcheha emanato le diret-tive alle Aziande

Sanitarie, Inrca compre-sa, per i corsi di formazio-ne complementare per gliOSS.Questa importante figuraaggiungerà la terza S.Un’ottima soluzione performare dei professionistidella Sanità ancora piùspecializzati. Perché ilmondo del lavoro esoprattutto della Sanitàdeve aggiornarsi e stare alpasso coi tempi. Questicorsi permetteranno unaspecializzazione e unulteriore livello di specia-lizzazione. Un cambia-mento che non può chenon essere preso conentusiasmo.

Gli OSS aggiungono una terza S

Dichiarazione

dei redditi Modelli

730

ISEE REDICI

Assistenza Contrattuale e di LavoroContrattazione nazionale e integrativa locale, tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, tutela e sostegno della maternita e della paternità, assistenza pratiche danno biologico, causa di servizio, equo indennizzo, pensione ordinaria e privilegiata, ecc.

Assistenza FiscaleAssistenza pratica 730, modello ISEE, modello RED, iscrizio-ne INPS e INAIL, assicurazione casalinghe, ecc.

Ufficio VertenzeAssistenza nel tentativo obbligatorio di conciliazione; consulenza legale in materia di diritto civile, penale, di lavoro, assicurazioni, infortunistica e di famiglia.

Patronato sindacalePensione ordinaria e privilegiata, inabilità, ricongiunzioni, ricostituzioni, assegno sociale, ecc.

Difesa dei diritti civiliInformazione ed assistenza in tema di diritti civili in qualità di utenti e contribuenti.

FormazioneFormazione ed aggiornamento professionale e sindacale effettuata e gestita direttamente e/o in convenzione con MIUR e le migliori università italiane ed europee.

U . S . A . E . Il nostro impegnoal tuo servizio

Unione SindacatiAutonomi Europei

FED

ER

AZ

IONE SINDACATI IND

IPE

ND

EN

TI * F.S.I. *

Federazione Sindacati Indipendenti

FSI REGIONALEvia Esino, 60/A - 60020 Torrette AnconaTel. 071 880674SEGRETERIA TERRITORIALE FSI INRCATEL. 338.5917064

Nei nostri centri trovi la puntualità, la correttezza e la riservatezza che ti serve per presentare le tue dichiarazioni

SempliceConvenienteSenza errori

FED

ER

AZ

IONE SINDACATI IND

IPE

ND

EN

TI * F.S.I. *

Page 12: Senzaetà SALUTE & FAMIGLIA

FOCUS | TURISMO SOCIALE

Una nuova sala congressinel pieno rispetto dellostile Michelacci. Vale a

dire oltre a ospitalità, comfort epiena sicurezza, un tocco d’ele-ganza unita all’avanguardia tec-nologica. Il rilancio appartieneda sempre alla ferma volontà dicombattere ogni crisi e alla stra-tegia del gruppo, proprietariofra gli altri del Grand HotelMichelacci di Gabicce Mare. E’qui che la dott.ssa Paola Miche-lacci ci accoglie, presentandociquest’ultima “fatica”, l’inaugu-razione della sala denominataTritone, anch’essa polifunzio-nale, 400 mq divisibili in 5 sale

da 60mq denominate ‘Acqua-marina’, ‘Corallo’, ‘Madreperla’,‘Delfino’ e ‘Stella Marina’. Quin-di estremamente duttile e tra-

sformabile per ogni esigenza.Con una qualità in più, nasco-sta: la tecnologia. Interamentecablata, integrata per qualsiasitipo di collegamento, potenzia-ta con sistemi wireless e satelli-tari in rete, video a led, insono-rizzata, adattissima per con-gressi, meeting pubblici e azien-dali, manifestazioni e spettacolidi livello internazionale, quil’ultimo dell’anno si sono esibi-ti dei ballerini di tango profes-

sionali e pochi giorni dopo haavuto luogo il congresso azien-dale della Mapei. Ma questo investimento, cometanti altri, la dott.ssa Paola l’havoluto in un’ottica lungimiran-te. “Stiamo organizzandoci per un2011 davvero intenso – ha dettola Michelacci – vogliamo darerisposte concrete alla crescentedomanda di un turismo mirato,sempre più esigente”. A tale

DI JULIAN BURNETT

Paola Michelaccipresenta la nuova

sala congressi...ospitalità, confort,

eleganza e tecnologia

all’avanguardia

Il turismo come arricchimento territoriale e opportunitàdi conoscenza

Booking CenterP.zza Giardini Unità d’Italia, 1

61011 Gabicce Mare (PU)Tel. 0541-954361 • Fax 0541-954544

www.michelacci.com [email protected]

12 | senzaetà

Page 13: Senzaetà SALUTE & FAMIGLIA

senzaetà |13

proposito, le richieste turistichee un’approfondita analisi delterritorio, sono il tema dell’in-contro del 4 febbraio con ilprof. Martufi, che risponde alladomanda “perché scegliere laprovincia di Pesaro Urbino perun soggiorno turistico?”. Unarelazione storica e scientificainsieme (ne parleremo nel pros-simo numero) che preannunciauna serie di iniziative di valoriz-zazione e conoscenza dellestrutture ricettive a marchioGHM di Gabicce mare. Molti glienti e le associazioni che hanno

aderito e che daranno il benve-nuto a oltre 250 ospiti che han-no già sottoscritto la presenzacon prenotazione. Dall’incontrocon il tartufo di Acqualagna allemigliori produzioni enogastro-nomiche locali, alle escursionisu un territorio che ha davverotanto da offrire. Ma anche que-st’anno il clou di un certo tipo diturismo sociale, quello chepotremmo ben definire cultura-le-religioso, cadrà nel periododella Pasqua ebraica. Allorchè ilGrand Hotel Michelacci, com’è

tradizione ospiterà la delegazio-ne di alte cariche di Israele perdieci giorni. Un soggiorno direlax e riflessione per alte auto-rità come il rabbino capo diMilano, che desiderano stare inserenità in un posto bello e cheha tutto… rispettando le diverseabitudini ebree.“Oltre ai nostri cuochi chiamia-mo sempre uno chef israeliano– afferma Paola Michelacci –perché per Pasqua la cucinaKosher si arricchisce di ricettemolto particolari. Non dobbia-mo e non vogliamo sbagliarenulla, come sempre”. L’occasio-ne poi della benedizione dell’os-so di Agnello il giorno dellaPasqua vedrà la presenza nelleMarche, da Milano, delle Tavo-le della Legge, con la specialecerimonia relativa che si terràprobabilmente proprio nellanuova splendida sala Tritone.Ancora una volta tali iniziative emanifestazioni, questa tipologiaturistica curata e ricercata inogni particolare, arricchisconole Marche e ne fanno apprezza-re, oltre che i valori naturali epaesaggistici al di là delle risor-se balneari, anche l’alta qualitàturistica dell’accoglienza inter-nazionale di livello. Non occor-re sottolineare che tali apertureculturali, l’ospitalità di usi ecostumi religiosi costituisconouna vera ricchezza e un’oppor-tunità per tutti: crescere nellaconoscenza significa allargare ipropri orizzonti.

Il Grand Hotel Michelacci di Gabicce Mare e la nuova sala polifunzionaledenominata Tritone, una sala congressi con tecnologia all’avanguardia per ospitare convegni e manifestazioni di livello internazionale comeuno spettacolo di Tango

“Ci stiamo organizzando

per un 2011 davvero intenso.

Vogliamo darerisposte concrete

alla crescentedomanda di un

turismo mirato, ed esigente”

FOCUS | TURISMO SOCIALE

Page 14: Senzaetà SALUTE & FAMIGLIA

SANITA’ | REGIONE LAZIO

14 | senzaetà

La Regione Lazio punta tuttosulla prevenzione. Durante lefestività natalizie 6.500 don-

ne hanno potuto effettuare visitegratuite aderendo a “Progetto Don-na - Mi state a cuore”, campagnaper la prevenzione del tumoreall’utero e al seno fortemente volu-ta dal presidente Renata Polverinie finanziata con i fondi di rappre-sentanza della presidenza.Davanti ai centri commerciali dellecinque province del Lazio su cam-per attrezzati della Regione Lazio,dove grazie al supporto del perso-nale medico dell’Istituto San Galli-cano di Trastevere, guidato dalprofessor Aldo Morrone, si sonosottoposte a controlli gratuiti: dalpap test alla mammografia, ma

anche visite dermatologiche, oculi-stiche e odontoiatriche.Solo a Roma i controlli medicieffettuati sono stati 4.498; nelleprovince, invece, il numero totaledelle prestazioni mediche si attestaintorno 1.948, di cui: 419 a Frosi-none, 417 a Latina, 384 a Rieti e726 a Viterbo. Una iniziativa che hariscontrato apprezzamento da oltrel’80 per cento delle donne. E che siripeterà nella giornata dell’8marzo per la Festa delle don-ne. “Un successo oltre le nostreaspettative - ha spiegato la Polveri-ni - questo progetto è nato in formasperimentale ma vista la rispostaentusiasta abbiamo deciso di tra-

sformarla in un percorso stabile diprevenzione attraverso nuove cam-pagne”.E già da febbraio, i camperdella Regione Lazio tornano afare prevenzione. Questa voltasenza distinzione di sesso e giran-do tra i mercati rionali del Lazio dal28 febbraio al 2 aprile. ‘Saluteper i 50 e… oltre’ è lo sloganscelto per la nuova iniziativache consentirà a uomini edonne di effettuare controlligratuiti per prevenire le prin-cipali patologie a rischio come:visita dermocosmetologica, con-trollo diabete, controllo pressionearteriosa, consulenza oculistica,

consulenza odontoiatrica e igieneorale, counseling psicologico, visi-ta cardiologica, visita urologica,visita internistica, controllo cole-sterolo, consulenza epatologica,ecografia pelvica, pap test. “Abbia-mo pensato che i mercati rionalifossero il luogo più idoneo per posi-zionare i camper, perché special-mente di mattina sono molto fre-quentati da questa categoria di per-sone” ha spiegato Polverini. LaRegione Lazio sta già lavoran-do ad una terza campagna diprevenzione “strutturata sul-lo stesso modello che saràrivolta agli adolescenti”, haconcluso Polverini.

Record di visite perProgetto Donna, campagna finanziata con i fondi di rappresentanza dellapresidentePolverini

“Viaggiare informati nei Castelli romani” è ilnuovo progetto della Regione Lazio per fornireai disabili uno strumento ad hoc per visitare la

campagna romana.La presidente,Renata Polveri-ni, e l’assessore alle Politichesociali, Aldo Forte, hannopresentato la guida “Viag-giare informati nei Castelliromani”, realizzata dal Co.In.Onlus con il patrocinio delParco dei Castelli. La pubbli-cazione illustra, accanto alladescrizione delle strutture edei servizi generali, percorsi studiati e mirati allediverse disabilità, informazioni attendibili e verifi-cate in loco relativamente alle caratteristiche di

fruibilità e degli spazi e all'eventuale presenza dibarriere architettoniche. E’ realizzata anche in for-mato mp3 per i non vedenti, secondo la tecnicadegli audio-libri. “Questo volume - ha aggiunto

Polverini - renderà piùaccessibile il turismo nelLazio anche a chi è affettoda disabilità, guardandocon attenzione ad unadelle parti più belle nostraregione, i Castelli Romani.Proseguiremo con tutte lealtre zone che meritano

dal punto di vista turistico. Con questa guida met-tiamo insieme tante delle grandi questioni chestanno a cuore alla mia Giunta”.

Nel Lazio la prevenzione si fa anche al mercato

Il camper di "Prevenzione Donna" al CentroCommerciale Parco Leonardo di Roma

Camper attrezzati e personale medico per effettuare visite gratuite agli anziani

Turismo: i Castelli romani accessibili ai disabili

La guida può essere scaricata gratuitamante al www.presidiolazio.it

Page 15: Senzaetà SALUTE & FAMIGLIA

SANITA’ | REGIONE LAZIO

senzaetà |15

Prestazioni sanitarieurgenti garantite entro tregiorni e abbattimento del-

le liste di attesa dei pronto soc-corso. Sono questi i punti quali-ficanti dell'intesa siglata tra lapresidente Renata Polverini e irappresentanti delle organizza-zioni sindacali dei medici dimedicina generale e i pediatri dilibera scelta. L'accordo agisceinnanzitutto sul fronte delleprestazioni urgenti, con un nuo-vo progetto denominato 'Nuo-vo Dottor Cup' grazie al qualea partire dal 15 gennaio laRegione Lazio garantisce l'ap-puntamento entro 72 ore dallaprenotazione per le prestazioni"qualificate urgenti" relativealle branche di radiologia,radiodiagnostica (tac, rmn, eco-grafie, mammografie), cardio-logia (visita, ecg, ecocardio),angiologia (ecodoppler). I

medici di famiglia possono atti-varsi direttamente nella preno-tazione di prestazioni sanitarieambulatoriali attraverso l'utiliz-zo del numero verde regionaleunico dedicato al servizio delNuovo DrCUP per prestazioniin regime di urgenza. Ma l’abbattimento delle listed’attesa passa anche attraversouna maggiore responsabilità deicittadini e per questo grazie adun sistema di ReCall automati-co si chiederà a chi ha effettua-to una prenotazione di confer-marla, altrimenti l’appunta-mento sarà disdetto e messo adisposizione per un altropaziente."Questo nuovo progetto di salu-te per il Lazio - ha commentatola presidente Polverini presen-tando il piano - dimostrerà aicittadini che il piano di rientronon è solo quello descritto falsa-mente nei mesi passati, mapunta a mettere il paziente alcentro delle nostre politichesanitarie".Il protocollo prevede, inoltre, lacollaborazione dei medici difamiglia (con l'accesso agli stu-di di medicina generale nell'ar-co delle 12 ore diurne) al fine dirisolvere il problema del sovraf-follamento dei pronto soccorso.Sempre nell’ottica di evitare le

file al pronto soccorso, la Regio-ne Lazio ha messo a puntoanche un progetto pilota conl'obiettivo di incrementare laquota di prestazioni disponibiliaprendo gli ambulatori nei gior-ni di sabato e domenica inizial-mente in tre strutture ospeda-liere romane (San Giovanni,Sant'Andrea e San Camillo) perparticolari prestazioni speciali-stiche. Grazie ai risparmi otte-nuti con la lotta agli sprechiportata avanti dalla Giunta Pol-verini, saranno messe da subito

a disposizione mensilmenteoltre 620 Tac, circa 630 Rmn,480 Ecografie, circa 400 Ecoco-lordoppler più altre prestazionidi visita cardiologia, oncologicae chirurgia vascolare per untotale di oltre 2.500 prestazionial mese dedicate esclusivamen-te alla riduzione delle liste diattesa. "In questo modo – haaggiunto la presidente RenataPolverini - tanta gente nondovrà più prendere giorni diferie dal lavoro per svolgere levisite mediche".

Con il nuovo ‘dottor Cup’ esami e visite in 72 ore

Un numero verde contro l’usura a sostegno di famiglie eimprese.A presentarlo il presidente Renata Polverini e l’as-sessore alla Sicurezza, Giuseppe Cangemi. Con il numero

verde regionale 800.86.28.61, e una e-mail dedicata, [email protected], si vuole fornire supporto informativo e aiu-to ai cittadini del Lazio che vivono situazione di disagio econo-mico o che sono potenziali vittime del reato d’usura. Operatorispecializzati risponderanno a partire dal 17 gennaio dal lunedì alvenerdì, dalle 9 alle 18. L’iniziativa sarà sostenuta a una forte cam-pagna di comunicazione e sensibilizzazione che nella prima par-te dell’anno sarà rivolta alle imprese con lo slogan ‘Chiuso perusura’ e nella seconda alle famiglie con il messaggio ‘L’usuradivora’.“La Regione investirà 11 milioni di euro nel prossimo bien-nio nella lotta all’usura e presentiamo due azioni concrete - haspiegato la presidente Polverini - Nel Lazio le province di Latinae Frosinone sono le più colpite dal fenomeno, ma anche a Romabisogna tenere alta l'attenzione”. L'assessore Cangemi ha sottoli-neato che:“I dati raccolti verranno inoltrati alle questure e le pre-fetture. Da qui a qualche mese avremo un prospetto più chiaro diquella che è la situazione del fenomeno dell'usura nella Regionee quelle che sono le richieste dei cittadini che rimangono vittimedel fenomeno”.

800.86.28.61Istituito il numero verde regionale anti usura

Siglata l’intesa conle organizzazionisindacali dei medicidi medicina generale e i pediatri di libera scelta

La Regione Lazio in campo per

abbattere le liste diattesa nei ProntoSoccorso e per le

visite specialistiche

Page 16: Senzaetà SALUTE & FAMIGLIA

| SANITA’

16 | senzaetà

Le Marche sono l’unicaRegione con i conti inequilibrio. Non solo ha

rispettato la programmazionedelle risorse per la Sanità, maaddirittura avrebbe potutospendere di più di quanto stan-ziato a programma per il 2009,dimostrando così il più elevatolivello di efficienza in Italia. E’quanto emerso da uno studiodel Cerm (Competitività Rego-lazione Mercati) correlatoall’introduzione del federali-smo fiscale e dei costi standard.Questi argomenti sono statiapprofonditi nel corso di unWorkshop su federalismo esanità organizzato dalla Regio-ne Marche e dall’UniversitàPolitecnica delle Marche al qua-le ha aderito in qualità di rela-tore il presidente del CermFabio Pammolli.“I preziosi risultati raggiunti -ha sottolineato Almerino Mez-zolani, assessore alla Salute del-la Regione Marche a conclusio-ne del workshop - saranno tute-

lati e incrementati dal nuovoPiano Sanitario regionale. Unpiano che mira a garantire unaefficace risposta alla forterichiesta di razionalizzazionedelle risorse e consente ilmiglioramento delle condizionidi accessibilità, fruibilità e tem-pestività dei servizi e delle pre-stazioni erogate. I vantaggi giàottenuti non si limiteranno agliaspetti più squisitamente clini-ci, sanitari, sociali e di processo

del sistema sanitario regionale,ma avranno un significativoimpatto, sia in termini dimiglior uso delle risorse dispo-nibili, sia come volano per unacrescita produttiva delle diverserealtà regionali”.Ad aprire i lavori è stato il Ret-tore Marco Pacetti che ha evi-denziato le potenzialità dellasanità marchigiana come moto-re economico e la qualificazionedella spesa sanitaria come fat-tore di investimento. Su questoargomento si è concentrata larelazione di Gianluca Gregori,preside della Facoltà di Econo-mia di Ancona.“Lo studio del Cerm - ha detto ilpresidente della Regione GianMario Spacca - che rappresentauna prima vera ‘simulazione’dell’applicazione del federali-smo e dei costi standard, evi-denzia come le Marche siano laRegione più virtuosa in Italiaper spesa e qualità dei servizi.Un risultato di cui andiamo fie-ri visto che la sanità marchigia-na partiva a inizio decennio daun dato drammatico, con undisavanzo che sfiorava i 150milioni di euro anno su anno. Illavoro di ristrutturazione e diriqualificazione che abbiamo

Mezzolani: “I preziosi risultatiraggiunti sarannotutelati e incrementati dalnuovo Piano Sanitario Regionale. Un piano che miraa garantire unaefficace rispostaalla forte richiestadi razionalizzazio-ne delle risorse”

Razionalizzare sì...Ma come volano per la crescita

L’assessore regionale alla SanitàAlmerino Mezzolani

Page 17: Senzaetà SALUTE & FAMIGLIA

SANITA’ | REGIONE MARCHE

senzaetà |17

attuato, ha portato oggi la sani-tà ai dati che Cerm registra. Maquesto non ci basta. Dobbiamolavorare per conservare la qua-lità del nostro sistema sanitariosia in termini economici che diservizio, attraverso un continuomiglioramento delle perfor-mance. Uno dei problemi piùgrandi del Paese è la produttivi-tà e da questo punto di vista lapubblica amministrazione rap-presenta un elemento di parti-colare debolezza. Ecco perché ènecessario sviluppare sempre dipiù le conoscenze al serviziodella decisione e formare unmanagement competente, gra-zie anche al contributo dell’Uni-versità. Di fronte ad uno scena-rio di risorse in forte calo,occorre migliorare sempre piùgli aspetti organizzativi, perinnalzare il livello della rispostaai cittadini. Istituzioni e opera-tori del settore insieme, sonochiamate a riflettere e ad agire,in tempi rapidi”.Lo studio del Cerm ipotizzaquale possa essere la spesa sani-taria complessiva di ogni singo-la Regione se, nel rispetto dei

Livelli Essenzialidi Assistenza

(LEA), fosseroadottati i

livelli diefficienza

di unpool di

c i n -

que Regioni (tutte a statutoordinario) caratterizzate dal-l’equilibrio di bilancio e da unottimo livello di erogazione del-le prestazioni sanitarie. L’obiet-tivo è contribuire a costruireun’agile strumento di ben-chmarking interregionale ai finidell’applicazione del federali-smo fiscale e dei costi standardil cui scopo finale è quello dimigliorare i livelli di efficienzadelle Regioni, consentendo unmiglior utilizzo delle risorse,sempre più limitate rispettoall’andamento della spesa, cor-relata direttamente anche aimutamenti demografici ed alprogresso tecnologico. “Per determinare gli standarddi spesa sanitaria - ha spiegatoil presidente del Cerm, FabioPammolli - si selezionano leRegioni che, nel corso degli ulti-mi anni, hanno rispettato laprogrammazione realizzandocondizioni di sostanziale equili-brio di bilancio e, inoltre, han-no erogato prestazioni di quali-tà, testimoniate da rilevazioni eriflesse da un saldo attivo deiflussi di mobilità. Le Regioniassunte come benchmark sonostate: Emilia Romagna, Lom-bardia, Toscana, Umbria, Vene-to. A queste abbiamo accomu-nato anche le Marche che, afronte di una qualità già eleva-ta, potrebbero addirittura per-mettersi di ottenerla con unamaggiore spesa (ca. 95 milionidi Euro/anno in più)”.“La Regione Marche - sottoli-neato il dirigente del Servizio

Salute Carmine Ruta - haconseguito negli ultimi anni

importanti risultati in ter-mini di qualità assisten-ziale avendo garantitonel contempo il pareg-gio di bilancio. Oggiquindi la Sanità mar-chigiana rappresentauna fondamentalerisorsa per lo svilup-

po economico ancheattraverso la sua capacità

progettuale orientata all’in-novazione e alla creazione di

valore”.

Gli standard di salute in Somalia, secondo i dati della WorldBank sono tra i peggiori in Africa. Una delle principali pro-blematiche alle capacità già carenti del sistema sanitario

statale di far fronte alle emergenze, è rappresentata dai numerosicampi profughi sparsi in tutto il territorio nazionale. Questi accam-pamenti, in situazioni di totale assenza di infrastrutture sia idricheche igieniche,quotidianamente si accrescono del sempre maggiornumero di sfollati provenienti dal Sud della Somalia martoriatodalla guerra.“La pace, la crescita e lo sviluppo hanno come fonda-menta la Sanità e la Cultura”. Un dottore ogni 50mila abitanti, quat-tro ospedali funzionanti per un milione di persone, una mortalitàsotto i 5 anni pari al 10%, la diarrea come principale causa di mor-te. Questo il drammatico quadro della situazione in Somalia. C’èperò un’area, il Puntland, dove la guerra non arriva e che si candi-da ad essere il cuore della rinascita dell’intero Paese. Lo ha spiega-to il Ministro della Sanità somalo Ali Abdullahi Warsame in visitanelle Marche nel’ambito della campagna di sensibilizzazioneSomalia Action Perigeo dell’omonima Onlus che prevede unaserie di incontri istituzionali e informativi in Italia per far conosce-re il Puntland e trovare nuove collaborazioni. Warsame, accompa-gnato da Gianluca Frinchillucci, direttore della Perigeo (www.peri-geo.org), ha avuto un incontro con l’assessore alla Salute Almeri-no Mezzolani. Il Ministro Warsame ha ringraziato per l’impegno deivolontari marchigiani tra i primi a stabilire relazioni nell’area soma-la, ha poi spiegato le finalità dell’iniziativa ricevendo il pienoappoggio della Regione. “La Regione Marche – ha assicurato Mez-zolani – grazie al risanamento compiuto in questi anni, può vanta-re una Sanità di eccellenza e farà quanto nelle sue possibilità peraiutare la Somalia sia in termini di formazione del personale ospe-daliero sul posto o qui che inviando macchinari medici in disusoda noi, ma ancora utilissimi. Per quanto riguarda l’opera del volon-tariato sappiamo bene quanto i marchigiani siano generosi in que-sto settore. Non a caso siamo ai primi posti in Italia per la concen-trazione di associazioni”.Un gemellaggio tra le Marche e il Puntland, che verrà presto for-malizzato, contribuirà a rendere più salda l’amicizia. Intanto pro-prio dalle Marche a fine gennaio partirà il primo gruppo di volon-tari e il primo contanier con materiale medico e tecnico.

Cooperazione fra Marche e Somalia:

un progetto per aiutare il Puntland

L’assessore alla Salute della Regione Marche all’incontro con il Ministro della Sanità somalo Warsame e Gianluca Frinchilluci, direttore della Perigeo

Page 18: Senzaetà SALUTE & FAMIGLIA

La Regione è impegnata nella progettualità diretta per la CATTU-RA DI RISORSE libere nel bilanci statali, europei e internazionali. Tale azione è sempre più strategica considerando il costante ve-nire meno dei trasferimenti automatici di Stato e Unione Europea.Esempi recenti di progettualità virtuose realizzate della Regione Marche: l’accordo di programma per gli interventi a difesa del territorio e a favore di montagna, coste e strade; il meccanismo difinanziamento BEI per le PMI; il progetto Jade nel VII programma quadro di ricerca e innovazione dell’UE.

Il Bilancio 2011 definisce il progetto di CASA INTELLIGENTEPER LA LONGEVITÀ ATTIVA: risponde alle esigenze di “security,safety&usability” degli anziani e si lega al progetto di rete nazio-nale per la longevità attiva vede la Regione Marche quale capofila. La finalità è di arrivare entro il 2015 alla casa intelligente per glianziani, con ricadute di lavoro, ricerca e investimenti per le PMI in tutti i settori economici con una modalità innovativa (progetto apollo)

Nel Bilancio 2011 viene anche definita la priorità MARCHE 2020:

il progetto mira alla collaborazione tra istituzioni, fondazioni, cen-tri di ricerca e formazione, università, per realizzare una visione al 2020 della società e dell’economia regionale; l’obiettivo è offrire alla programmazione a breve medie termine dei policy-makers un orizzonte strategico delle prospettive delle Marche.

Nel 2011 la manovra di resistenza anti-crisi interesserà oltre 25.000 lavoratori e attiverà 500 milioni di finanziamenti per la protezione del lavoro, il rilancio dell’economia, la difesa delle fa-sce deboli della comunità. Il Bilancio Regionale 2011 ha ricevuto ilparere favorevole sia del Consiglio Regionale dell’Economia e del Lavoro (CREL) che dal Consiglio delle Autonomie Locali (CAL).

Alcuni interventi operativi delle quattro priorità regionali 2011:

COESIONE SOCIALEConferma degli stanziamenti regionali 2010 e fondo aggiuntivo a favore degli Enti locali per compensare i tagli nazionali sui servizi essenziali ai cittadini delle politiche sociali. Incremento del fondo per la non autosuffi cienza.

LAVOROContratti e contributi di solidarietà; incentivi per assunzioni di gio-vani laureati e stabilizzazione contratti precari; agevolazioni sani-tarie (esenzioni ticket e farmaci) e sostegno agli studi dei figli difamiglie in diffi coltà lavorative; progetti per i precari della scuola; reti territoriali per l’occupazione; blocco canoni Erap; Fondo So-ciale Europeo per ammortizzatori sociali in deroga per lavoratoridi piccole imprese; progetto Appennino; prestito d’onore per nuo-ve imprese; welfare to work.

SVILUPPOFondo regionale di garanzia per agevolare l’accesso al credito delle PMI; progetto domotica orientato alla longevità attiva; in-vestimenti per ricerca e innovazione; fondo di sviluppo della gre-en economy per lavori delle PMI di efficientamento energetico di scuole e ospedali; finanziamenti BEI agevolati per le PMI.

CULTURA E TURISMOIniziative culturali per nuova occupazione; recupero beni immobiliper finalità culturali e turistiche; ammodernamento strutture ri-cettive; promozione territoriale.

Cattura di risorse, Casa intelligente, Marche 2020

Lavoro, fiducia, rilancio dell’economiaBilancio Regionale 2011

Il 2011 sarà l’anno “orribile”della finanza pubblica anchenelle Marche: alla Regionemancheranno circa -170 milio-ni di euro di trasferimenti sta-tali per i tagli che il Governonazionale ha deciso con la leg-ge n.122/2010.

“Le Marche - dichiara il Pre-sidente della Regione GianMario Spacca - resistono, so-prattutto sul fronte del lavoro,nonostante la pesantissimacrisi internazionale. L’annoprossimo sarà ancora più diffi -cile. La Regione ha operatonotevoli risparmi di spesa percompensare gli effetti della ri-duzione di circa -80% dei tra-sferimenti dello Stato,che co-munque restano pesanti. Inve-stiamo su quattro aree priori-tarie: coesione sociale, lavoroe occupazione, rilanciodell’economia, nuova impren-ditorialità nel turismo e nellacultura. L’impegno del 2011 èdi rafforzare la cattura proget-tuale delle risorse libere nelbilancio dello Stato, dell’UE edegli altri enti internazionali.Su questa finalità saranno va-lutati i dirigenti regionali esarà potenziata l’integrazionetra istituzioni, per evitare so-vrapposizioni. Importante saràanche la collaborazione trapubblico e privato.”

“Di fronte alla concertazionesociale ed alla collaborazioneistituzionale - dichiara l’As-sessore al Bilancio PietroMarcolini - che anche quest’anno si realizza nella re-gione, si osserva, nella mano-vra finanziaria del Governo,una chiara volontà di annulla-re di fatto la capacità gestiona-le delle risorse, la possibilità direalizzare interventi e assicu-rare alla comunità i servizi dasempre garantiti. È lecito chie-dersi, allora, se la scelta che ilGoverno ha fatto non sia la ne-gazione del federalismo, tutto-ra obiettivo principale del suo programma tanto da dedicarvi due Ministeri delineando, nel-la stretta inevitabile, uno sco-po preciso: scaricare le pro-prie responsabilità, esautorarele scelte decisionali delle Re-

Prima Dopo (2011)

221

51

Trasferimenti Statali annualialla Regione Marche

prima e dopo la manovranazionale Legge 122/2010:

-170 milioni(Valori in milioni di euro)

LA RIDUZIONE DEITRASFERIMENTI STATALI: -80%

20112010200920082007200620052004

1.07

1

1.00

7

943

893

830

767

714 66

0

Regione Marche:debito regionale contratto

(Valori in milioni di euro)

RIDOTTO IL DEBITO: -38%

MAR

CHE

Emilia

Rom

agna

Tosc

ana

Vene

to

Abru

zzo

Umbr

ia

Lazio

Lom

bard

ia

Mol

ise

Ligu

ria

Piem

onte

ITAL

IA

Basil

icat

a

Cala

bria

Pugl

ia

Cam

pani

a

-42,

9-9

,6 8,5

11,4

14,3 42

,6

57,7 88

,0

94,2

115,

410

3,4

95,9 12

7,3 17

3,7

247,

4 281,

4

Fonte: Rielaborazione dati della Corte dei Conti (Relazione sulla gestionefinanziaria delle Regioni esercizi 2008-2009) e Adnkronos

Regioni a Statuto OrdinarioVariazione tributi pro-capiteValori assoluti Confronto 2005-2009

PRIMATO MARCHE PER RIDUZIONE FISCALE PRO-CAPITE

ITALIA

III trimestre 2009 III trimestre 2010

Fonte: Istat, rapporto del 21 dicembre 2010

Confronto trimestraledel tasso di disoccupazioneValori %

7,3

6,6

7,6

5,6

MARCHE

LA DISOCCUPAZIONE

gioni, disunire i territori e mi-nare la coesione tra Regione,Enti locali e cittadini.”

Nonostante questo contestodifficilissimo, il profi lo genera-le della manovra fi nanziaria re-gionale 2011 testimonia la qua-lità e l’efficacia della strategiaregionale.

Risorse regionali: con il Bi-lancio 2011 la Regione mette adisposizione della comunità

25.000 lavoratoriinteressati e

500 milioni difinanziamenti per

resistenza e sviluppo

Marche 2020:il futuro della comunità

marchigiana

strutture, retribuzioni, numerodirigenti, ecc.) con recuperopluriennale di 26 milioni dieuro impegnati per attenuaregli effetti della riduzione deitrasferimenti dello Stato.

Manovre anti-crisi: program-mati consistenti investimentiper la protezione del lavoro e losviluppo delle piccole impresecon la conferma, nonostante itagli nazionali, del pacchettodi interventi anticrisi. Alcuni

imprese; 8.000 PMI coinvoltee 350 milioni di fi nanziamentigarantiti attraverso il fondo re-gionale per l’accesso al credi-to; completo utilizzo del fondoper l’azzeramento dell’Irap re-gionale legato al sostegnodell’occupazione; accordi diprogramma territoriali e setto-riali; semplificazione e rapiditàdi pagamento della P.A..

Pressione fi scale: nelle Mar-che è inferiore alla media ita-liana; dal 2004 le addizionaliregionali Irpef e Irap sono sta-te ridotte di -46%, da 169 a 92milioni di euro; oltre i 2/3 deicittadini marchigiani sonoesentati dall’addizionale Irpef;tra il 2005 e il 2009 in Italia ilvalore medio dei tributi proca-pite delle Regioni a Statuto Or-dinario è aumentato di +115euro per cittadino, mentre leMarche registrano la miglioreperformance fiscale con unadiminuzione di -42 euro percittadino (dati elaborati da Re-lazioni Corte dei Conti e Adn-kronos).

Debito contratto: è sceso dai1070 milioni di euro del 2004ai 660 previsti nel 2011 (-38%),con un trend in continua disce-sa, in controtendenza rispettoalle altre Regioni.

Conti sanitari: sono in equili-brio, con la spesa sanitaria cheda tre anni non registra disa-vanzi secondo i report del ta-volo nazionale di monitorag-gio; le Marche sono per questonel gruppo ristretto di Regionivirtuose e modello in Italia perl’applicazione del federalismoe dei costi standard. Marche al1° posto per “buona sanità”, se-condo gli ultimi dati di con-fronto tra le Regioni elaboratidalla Commissione parlamen-tare. Anche il CERM certifi cacon molteplici indicatori diprestazione la qualità elevatadel sistema sanitario marchi-giano.

Evasione fi scale: recuperoprogrammato di 22 milioni dieuro, che si aggiungono ai 110milioni già recuperati nell’ulti-mo quadriennio.

marchigiana un ammontare dirisorse proprie di circa 650 mi-lioni di euro, in incremento ri-spetto all’anno precedente.

Bilancio a base zero: realizza-ti riqualifi cazioni di interventi,ristrutturazione di capitoli dispesa, risparmi amministrativi(taglio di enti, cda, auto blu,

dati esemplificativi a rendicon-to delle misure regionalidell’anno scorso: 15.000 lavo-ratori coinvolti nei contributi econtratti di solidarietà e neglialtri interventi a difesa del la-voro e della coesione sociale;35.000 lavoratori protetti attra-verso il fondo ammortizzatorisociali in deroga per le piccole

Page 19: Senzaetà SALUTE & FAMIGLIA

PROGETTI | PSICORADIO

senzaetà |19

Una radio che tratta argo-menti di psicologia e psi-chiatria, una voce della

mente contro i pregiudizi di chile voci le sente davvero. Unorgano di informazione per farconoscere e risvegliare dellecomponenti della personalità.Psicoradio, la radio della men-te, è una testata giornalisticache produce programmi radio-fonici, e anche un corso di for-mazione per operatore radio. Nasce a Bologna nel marzo del2006 con la direzione dalladott.ssa Cristina Lasagni dellaFacoltà di Scienze della Comu-nicazione dell'Università diLugano, Psicoradio, la radio chedà voce a pazienti psichiatrici,che costituiscono gran partedella redazione. Grazie anche all'impegno dialcuni professionisti del settoreradiofonico e alla collaborazio-ne di Arte e Salute Onlus e del-l'Azienda USL di Bologna –Dipartimento di salute mentale,è stato organizzato per i pazien-ti un corso di formazione pro-fessionale per imparare a fareradio.Questo progetto offre loro lapossibilità di esprimersi edisporre di un mezzo che per-mette, attraverso la parola, di

modificare l'idea che la gente hamolto spesso della malattiamentale, in generale il loro è un“impegno contro il pregiudi-zio”. La mission è di dar voce achi una voce non ce l'ha.La redazione, in tutto diciottopersone tra tutor, redattori edirettrice, trasmette ogni giove-dì alle 15 una puntata di dieciminuti che va in onda sulleradio italiane che compongonoil network di Radio Popolare ela domenica replicano la tra-smissione sulle frequenze diRadio Città del Capo di Bolognacon l'aggiunta di altri ottominuti dedicati ad argomenti

legati a Bologna e al territorio.Il punto di partenza è l’ipotesiche in molti pazienti psichiatri-ci l’intelligenza, la sensibilità edi talenti vengono nascosti, manon annullati dal disturbo men-tale. Dunque, è possibile risve-gliare queste componenti fon-damentali della personalitàattivando alcune capacità speci-fiche.Come ci viene riferito dallaredazione stessa, ogni puntataradiofonica tratta un argomen-to con un taglio che il gruppo diPsicoradio definisce “psi” (tuttociò che ha a che fare con la psi-che).Si prende spunto dalla realtà,dall'attualità, si parla del testodi legge che vuole modificare lalegge 180, si intervistano perso-naggi che hanno a che fare conil mondo “psi”; spesso si partedalle esperienze personali, lacasa, il lavoro, le relazioni o dal-le proprie passioni.L'intento principale che ha por-tato alla nascita di Psicoradio èquello di combattere i pregiudi-zi e lo stigma legato alla malat-tia mentale. La sensibilità di chiha vissuto la sofferenza psichicapuò dar luogo a una comunica-zione meno ‘ingabbiata’, meno

prevedibile. Inoltre il progettoha anche una finalità terapeuti-ca e di inclusione, poiché il lavo-ro in radio permetterà aipazienti di risvegliare ed espri-mere pienamente i talenti, l'in-telligenza e la sensibilità chevengono sì nascosti ma nonannullati dal disturbo mentale.I programmi di Psicoradioesplorano temi come lo starbene e lo star male, la differen-za, la fantasia, la malinconia, ilsogno, il disagio sociale e l’arte,nella convinzione che, rispetto acerti territori, la sensibilità dichi ha vissuto la sofferenza psi-chica può produrre, se opportu-namente formata, una comuni-cazione meno prevedibile. Nonpura testimonianza, ma la ricer-ca una comunicazione nonovvia. Una comunicazioneinsieme destabilizzante e, para-dossalmente, rassicurante, per-ché ribalta lo stereotipo dellapericolosità del paziente psi-chiatrico, che diventa inveceproduttore di messaggi interes-santi.

Psicoradio, la radio della mente... contro i pregiudizi

“Noi ‘folli' possiamo conviverecon i ‘normali', non bisogna per forza rinchiuderci".Ecco il progettoPsicoradio, la radioche dà voce a pazienti psichiatrici, che costituisconogran parte della redazione

su Radio Popolareogni giovedì alle 15.00

su Radio Città del Capoogni domenica alle 13.15

WebRadio su www.psicoradio.itPsicoDiario su www.ideeradio.it

email: [email protected] redazione: 333-7620044

DI VALENTINA PIERUCCI

Psicoradio

Page 20: Senzaetà SALUTE & FAMIGLIA
Page 21: Senzaetà SALUTE & FAMIGLIA

Dopo il referendum di Mirafiori e gli accordi aPomigliano e Torino “si chiude la stagione ideolo-gica del conflitto immanente fra capitale e lavoro

e si apre una nuova stagione in cui è possibile un rilanciodel patto sociale. Si apre la sfida della condivisione, del-la cooperazione e, anche, della partecipazione ai risulta-ti e agli stessi utili d'impresa”. La questione del lavoro èal centro della vita politica e sociale dell’Italia. Si parla dicontratti, collaborazioni, accordi con i sindacati, di stresslavoro correlato e grandi riforme strutturali. Una di que-ste riforme riguarda l’annoso problema dei lavori usuran-ti. Un iter lungo quasi dieci anni, ma finalmente si sta perraggiungere un risultato, un ottimo risultato per i lavora-tori. Il problema da risolvere è modulare i requisiti di etàe contributi, circoscrivere i lavori usuranti e definire lemodalità per documentare il diritto allo sconto. Tutto giàscritto nella legge 247/2007. Quindi ci siamo: la finanzia-ria ha stanziato i soldi, i lavoratori stanno portando ledomande all’Inps.

se lavoro di notte... vadoin pensione prima?

speciale lavori usuranti

Page 22: Senzaetà SALUTE & FAMIGLIA

SPECIALE | LAVORI USURANTI

22 | senzaetà

Lavoro dipendente, lavoropubblico, precariato,disoccupazione. Molti

sono gli aspetti che riguardanoil lavoro. Moltissimi sono stati itraguardi raggiunti a favore deilavoratori, molte le polemichesui contratti, collettivi, di cate-goria e individuali. Ma certo uncampo che da anni è sulla boccadi tutti è quello dei lavori usu-ranti. Cos’è un lavoro usurante,quali sono le mansioni ritenuteusuranti e quali i benefici perquesti lavoratori, soprattutto alivello pensionistico? Cosa pen-sa il Ministro del Lavoro e Poli-tiche Sociali Maurizio Sacconiin merito?Perché è importante defi-nire bene cos’è il lavorousurante?“La questione della definizionedi “Lavoro Usurante” è impor-tantissima perché dà diritto allavoratore di beneficiare dialcuni vantaggi anzitutto pen-sionistici. Il punto principale èquello di una definizione di que-ste mansioni, basata su criteri"oggettivi" su cui si stacostruendo anche in Italia unaletteratura. Una corretta defini-zione è dunque un punto crucia-le per la sostenibilità della rifor-ma ancora in atto. Una recente ricerca effettuatasu un campione casuale di indi-vidui ultra-cinquantenni (datiShare 2004) con informazionisullo stato di salute attuale esulla vita lavorativa non hagarantito un’elevata significati-vità statistica dei risultati. Tut-tavia, il campione permette diindividuare le mansioni usu-ranti in considerazione anche diindicatori della qualità dellavita, come le limitazioni psicofi-siche e un indice del livello disalute mentale, oltre che di pre-valenza di malattie croniche o

potenzialmente letali.Dallo studio risulta che, basan-dosi sui codici Isco 88 per laclassificazione delle mansioni,le prime tre posizioni per preva-lenza di malattie croniche sonogli artigiani e operai specializza-ti della meccanica di precisionesu metalli e materiali similari(2,75 malattie in media), le pro-fessioni non qualificate delleminiere e delle costruzioni(2,53) e gli addetti non qualifi-cati a servizi di pulizia in impre-se ed enti pubblici e assimilati(2,51). Per rendere i dati omo-genei si sono considerati solocasi in cui la mansione è statasvolta per almeno dieci anni”. Il luogo di lavoro quantoincide sul riconoscimentodel Lavoro usurante?“A differenza dell’elenco deldecreto Salvi, riferito principal-mente al luogo di lavoro, in que-sto caso si può tenere conto inmaniera esplicita degli effettisulla salute della mansioneeffettivamente svolta, senzadover ricorrere a un criteriostringente come quello dellaeffettiva invalidità.Una individuazione fondata suelementi scientifici delle man-sioni usuranti potrebbe evitarela proliferazione di proposte di

tipo soggettivo da parte dei variattori della concertazione epotrebbe aiutare a definire unasoluzione basata non solo sullariduzione della fase attiva”. In Italia, quanti sono i lavo-ratori che fanno lavori usu-ranti?“Nel documento d’intesa firma-to da governo e sindacati haavuto grande spazio il tema deibenefici previdenziali da asse-gnare ai lavoratori che svolgonomansioni usuranti: secondo lestime del Ministero del Lavorola lista di queste mansionidovrebbe coinvolgere quasi 1,4milioni di lavoratori con uncosto massimo pari a 2,9 miliar-di dei 10 preventivati per l’abo-lizione dello scalone”.Il lavoro notturno è sempreconsiderato usurante?“Se il lavoratore svolge la suaattività in un luogo rischioso enon a norma, può fare doman-da lo stesso di averne benefici afini pensionistici o rischiaanche lui perché doveva avver-tire le autorità”.

Sacconi: “Elementi scientifici devono definire le mansioni usuranti”

Secondo il decretolegislativo 11 ago-sto 1993, n. 374 i

lavori usuranti sonoquelli per cui è richiestoun impegno psicofisicoparticolarmente inten-so e continuativo, con-dizionato da fattori chenon possono essere pre-venuti da misure ido-nee. Per queste mansio-ni è previsto un anticipodel limite di età pensio-nabile di due mesi perogni anno di occupazio-ne, fino a un massimo dicinque anni, e una ridu-zione del limite dianzianità contributivadi un anno ogni dieci dioccupazione in questeattività, fino a un massi-mo di quattro anni. Ilriferimento legislativoattuale sul tema è ildecreto ministeriale 19maggio 1999, n. 208 (ilcosiddetto decreto Sal-vi) che riprende di fattoil decreto legislativoprecedente.

Ma cosa siintende per

lavoro usurante?

Il Ministro del Lavoro e PoliticheSociali Maurizio Sacconi

Secondo le stime del Ministero del

Lavoro la lista dellemansioni usuranti

dovrebbe coinvolgere 1,4

milioni di lavoratori con un

costo pari a 2,9miliardi

Page 23: Senzaetà SALUTE & FAMIGLIA

SPECIALE | LAVORI USURANTI

senzaetà |23

Parte da lontano la legge suilavori usuranti ma l’arri-vo, più volte a portata di

mano, non sembra molto vicino.E’ esattamente l’11 agosto 1993quando per la prima volta lalegislazione descrive i lavoricosiddetti usuranti e prevede deibenefici previdenziali per i lavo-ratori addetti a mansioni parti-colarmente faticose e pesanti.Secondo il D.L. 11 agosto 1993,n. 374 (in attuazione della L.421/1992) i lavori usurantisono quelli per cui è richie-sto un impegno psico-fisicoparticolarmente intenso econtinuativo, condizionatoda fattori che non possonoessere prevenuti da misureidonee. Per queste mansioni fuallora previsto un anticipo dellimite di età pensionabile di duemesi per ogni anno di occupa-zione, fino a un massimo di cin-que anni, e una riduzione dellimite di anzianità contributivadi un anno ogni dieci di occupa-zione in queste attività, fino a unmassimo di quattro anni.L’applicazione di tale normativaha però subito notevoli ritardi.In particolare, a causa dellamancata definizione (previstaall’art. 1, comma 2 e all’art. 2,comma 3 del D.M. 19 maggio1999) tra le parti sociali dei cri-teri di attuazione della normati-va di cui al menzionato D.Lgs.374/1993, non sono mai statiemanati i provvedimenti attua-tivi necessari per individuare lemansioni particolarmente usu-

ranti e determinare le aliquotecontributive per la copertura deiconseguenti oneri, in modo darendere concretamente operati-vi, al di là della disciplina transi-toria, i relativi benefici.Interveniva nel frattempo a defi-nire il lavoro notturno, entratosuccessivamente tra i lavori usu-ranti, il Decreto Legislativo 8aprile 2003, n. 66 “Attuazionedelle direttive 93/104/CE e

2000/34/CE concernenti taluniaspetti dell'organizzazione del-l'orario di lavoro”. Al fine disuperare la situazione di stallovenutasi a creare la Legge247/2007 include tra i lavoriusuranti i conducenti di veicolipesanti adibiti a servizi pubblicidi trasporto di persone ha previ-sto una delega legislativa con loscopo di concedere ai soli lavo-ratori dipendenti impegnati in

lavori o attività connotati da unparticolare indice di stress psi-co-fisico, che maturano i requi-siti pensionistici a decorrere dal1° gennaio 2008, la possibilità diaccedere anticipatamente altrattamento pensionistico. Tut-tavia, per la caduta del governoProdi il termine finale (30 mag-gio 2008) per l’esercizio delladelega è scaduto senza che nes-sun decreto legislativo venissedefinitivamente emanato.Con l’attuale governo Berlusco-ni, il 3 marzo 2010 è stato appro-vato dal Senato il Disegno di leg-ge n. 1167-B (“collegato lavoro”)in materia di “Deleghe al Gover-

no in materia di lavori usuranti,di riorganizzazione degli enti, dicongedi, aspettative e permessi,di ammortizzatori sociali, di ser-vizi per l’impiego, di incentiviall’occupazione, di apprendista-to, di occupazione femminile,nonché misure contro il lavorosommerso e disposizioni intema di lavoro pubblico e di con-troversie di lavoro”. Il testo delega il Governo per ilriordino della disciplina deilavori usuranti. Nello specificoall’art. 1 del disegno di legge inquestione recita testualmente:“Il Governo è delegato ad adot-tare, entro tre mesi dall’entratain vigore della legge, uno o piùdecreti legislativi per la ridefini-zione della normativa dei lavo-ratori dipendenti, privati e pub-blici, impegnati in lavori e attivi-tà particolarmente usuranti chematurino i requisiti inferioririspetto a quelli richiesti per lageneralità dei lavoratori dipen-denti, secondo i principi e i cri-teri direttivi dettati dall’art. 1comma 3 lettere da a) ad f) del-la legge 24 dicembre 2007, n.247”.

Marco Luchetti

Èusurante il lavoro notturno prestato peralmeno sei ore, comprensive dell'arco ditempo tra la mezzanotte e le cinque del

mattino, per almeno 78 notti l'anno e scatta unbonus di 36 mesi. Così come è usurante l'attivitàdi quanti, tutte le notti lavorative,sono impegna-ti per almeno tre ore tra la mezzanotte e le cin-que. La bozza di decreto legislativo che il mini-stero del Lavoro ha messo a punto sui lavori usu-ranti collega il bonus pieno per i requisiti di etàe contributi alla quota di 78 notti, ma per quan-ti maturano i requisti "scontati" dal 1° luglio 2009sono previsti benefici.Chi svolge lavoro riconosciuto usurante potràavere, per andare in pensione, un abbuono finoa tre anni per quanto riguarda il requisito ana-

grafico per la pensione; il minimo dei contributi,in generale, è fissato in almeno 35 anni. Quelladel lavoro notturno è certamente la principalenovità per quanto riguarda la platea degli inte-ressati. La delega infatti fa riferimento al decretolegislativo 66/2003,che qualifica come notturno:1) qualsiasi lavoratore che durante il periodonotturno svolga almeno tre ore del suo tempo dilavoro giornaliero impiegato in modo normale;2) qualsiasi lavoratore che svolga durante ilperiodo notturno almeno una parte del suo ora-rio di lavoro secondo le norme definite dai con-tratti collettivi di lavoro. Se manca la disciplinacollettiva è notturno “qualsiasi lavoratore chesvolga per almeno tre ore lavoro notturno per unminimo di 80 giorni lavorativi all'anno”.

Il lavoro notturno avvicina la pensione

Lavori usuranti... una leggeche parte da lontano

Con l’attuale governo Berlusconi, il 3 marzo 2010 è stato approvato dalSenato il Disegno dilegge n. 1167-B inmateria di “Deleghe al Governo in materiadi lavori usuranti”

Page 24: Senzaetà SALUTE & FAMIGLIA

SPECIALE | LAVORI USURANTI

Nel definire le “mansioni”usuranti, c’è la necessitàdi riferirsi a criteri ogget-

tivi, per accertare l’attribuibilitàdel beneficio pensionistico.E’ opportuno soffermarsi sulvalore del termine “mansione”che descrive il contenuto effetti-vo della prestazione lavorativa diun soggetto, che si concretizzanello svolgimento di una serie diattività. Sulla base di ciò si deter-mina l’inquadramento della pre-stazione del lavoratore. Quandoil datore di lavoro procede all’at-tribuzione della qualifica è coa-diuvato da una prassi logica che,a partire dall’accertamento dellamansione concretamente svoltadal lavoratore, riconduce alledeclaratorie dei contratti colletti-

vi (descrizioni delle attività diogni mansione) per individuareil livello di inquadramento corri-spondente. Il principio di “effet-tività” della mansione svolta è

ben più determinante, dunque,di quanto possa risultare da regi-strazioni documentali quali ilibri che il datore di lavoro èobbligato a tenere.

Tale importanza emerge peraltrodall’art. 2103 c.c.: “il prestatoredi lavoro deve essere adibito allemansioni per le quali è statoassunto o a quelle corrisponden-

Ecco l’elenco dei mestieriLe mansioni particolarmente usu-ranti, stabilite con criteri tra i qualila ridotta attesa di vita, elevata fre-quenza degli infortuni, l’esposizio-ne ad agenti dannosi, e il cui svol-gimento garantisce la possibilità dipensionamento anticipato, sono:- lavori in galleria, cava o minie-ra: mansioni svolte in sotterra-neo con carattere di prevalenza econtinuità;

- lavori nelle cave: mansionisvolte dagli addetti alle cave di

materiale di pietra e ornamenta-le;

- lavori in cassoni ad aria com-pressa;

- lavori svolti dai palombari;- lavori ad alte temperature:

mansioni che espongono ad altetemperature, quando non siapossibile adottare misure di pre-venzione, quali, a titolo esempli-ficativo, quelle degli addetti allefonderie di 2ª fusione, noncomandata a distanza, dei refrat-

taristi, degli addetti ad operazio-ni di colata manuale;

- lavorazione del vetro cavo:mansioni dei soffiatori nell'indu-stria del vetro cavo eseguito amano e a soffio;

- lavori espletati in spazi ristret-ti, con carattere di prevalenza econtinuità e in particolare lacostruzione, riparazione e manu-tenzione navale, le mansionisvolte continuativamente all'in-terno di spazi ristretti, quali inter-capedini, pozzetti, doppi fondi, dibordo o di grandi blocchi strut-ture;

- lavori di asportazione del-l'amianto: mansioni svolte concarattere di prevalenza e conti-nuità.

A questo elenco, secondo l’accordoraggiunto il 20 luglio, andrebberoaggiunti anche i lavoratori notturni,i lavoratori addetti alle linee a cate-na e i conducenti di mezzi pubblicipesanti.

Ein Europa? La posizione dell’Unione Europeanon è esattamente in linea con l’Italia: alcuneindicazioni interessanti sono contenute nella

comunicazione n. 622/2000 della Commissione Euro-pea, dove viene sottolineata l’impossibilità per i siste-mi pensionistici, data la struttura dell’età della popo-lazione, di sostenere nel futuro i costi derivanti da pre-pensionamento per lavoratori che svolgono lavoriusuranti. L’Ocse è andata oltre, sostenendo che l’istitu-zionalizzazione del lavoro usurante tende a disincen-tivare gli sforzi per rendere più umano e sicuro l’am-biente di lavoro.Nonostante l’attenzione dell’Italia per

la tematica, il legislatore comunitario sembra piùorientato verso forme di progressive retirement ancheper i lavoratori "usurati", nel tentativo di limitare alminimo pratiche di pensionamento anticipato difficil-mente sostenibili da un punto di vista finanziario. Maanche in considerazione di alcuni recenti studi epide-miologici che hanno mostrato una relazione tra anti-cipo del pensionamento e riduzione dell’attesa di vita.Se i paesi dell’Europa mediterranea dedicano maggio-re attenzione al tema, in altri,come la Germania, il pen-sionamento anticipato è concesso solo a lavoratori incondizioni di inabilità oggettiva.

Cosa fanno gli altri paesi

Effettività e prevalenza: duecriteri per le mansioni usuranti

DI STEFANO CAROTTI

24 | senzaetà

Page 25: Senzaetà SALUTE & FAMIGLIA

ti alla categoria superiore cheabbia successivamente acquisitoovvero a mansioni equivalentialle ultime effettivamente svolte[…]”. L’effettività della mansioneè fondamentale anche per defini-re le mansioni “equivalenti” cui illavoratore può essere adibito:egli svolge legittimamente unamansione equivalente a quellaper cui è stato assunto quando,oltre a mantenerne il trattamen-to retributivo, il contenuto dellanuova mansione consenta diestrinsecare la professionalitàacquisita. Lo stesso criterio valeper il riconoscimento dello svol-gimento di mansioni “superiori”:il lavoratore svolge mansioni“superiori” quando effettiva-mente adibito a mansioni dilivello superiore.

Ulteriore principio del processodi inquadramento è quello dellaprevalenza della mansione. Nelcaso in cui il lavoratore svolgapiù di una mansione, è inquadra-to in base all’attività prevalente.I principi qui richiamati (effetti-vità e prevalenza) sembrano ave-re il loro peso anche nella nor-mativa in materia di lavori usu-ranti. Già l’art. 3 del D.M. 19maggio 1999 (Criteri per l’indivi-duazione delle mansioni usuran-ti), richiedeva che per la declara-toria delle mansioni espletate sifacesse riferimento, oltre aglielementi emergenti dalla bustapaga e a quelli in possesso degliistituti previdenziali assicurato-ri, a quelli accertati da attivitàispettiva del Ministero del Lavo-ro e della previdenza sociale,rimarcando l’importanza delconcreto realizzarsi dell’attivitàlavorativa. L’art. 1 dello stessodecreto richiama il principio del-la prevalenza, per l’individuazio-ne delle mansioni particolar-mente usuranti e la determina-zione delle relative aliquote con-tributive. All’art. 2 si esplicitanoulteriormente le caratteristichedi prevalenza e continuità, per ladescrizione di talune mansioniafferenti a determinati ambiti diattività.

SPECIALE | LAVORI USURANTI

Non è facile inquadrarela prestazione di un lavoratore...effettivitàe prevalenzasono i criteri che vengono in aiuto

Il presidente dell’INPS

Mastrapasqua:“Serve più

cultura previdenziale”

Riforme si, riforme no. Il tormentone che investe ogni ambito delsistema economico italiano riguarda anche il capitolo pensioni.Antonio Mastrapasqua, una delle voci più autorevoli del settoreprevidenziale, in virtù del suo ruolo di Presidente dell’Inps, affer-ma che i conti sono in equilibrio, proprio in conseguenza delle seiriforme che, dal 1992 ad oggi, hanno interessato il sistema previ-denziale: “L’esigenza – ci spiega il Presidente Inps Mastrapasqua- è che i cittadini ora acquisiscano maggiore consapevolezza del-la propria situazione, e per far ciò diventa indispensabile l’attivi-tà di informazione e comunicazione”.Secondo Mastrapasqua il mondo delle pensioni non è affattoimmobile, poiché ci sono state e continuano ad esserci numeroseriforme, basti pensare alle modifiche sul capitolo età pensionabi-le: “riflessione e consapevolezza devono, infatti, creare le premes-se per il sorgere di un’autentica cultura previdenziale, favorendoin tal modo il patto tra le generazioni. Spetta quindi ai vari enticollaborare affinché il contribuente abbia sempre chiara la pro-pria posizione e possa fare le proprie valutazioni: l’Inps, dal can-to suo, sta per rendere disponibile online l’estratto con-to individuale di coloro che hanno una posizione apertapresso l’Istituto, proprio per favorire la conoscenza del-la situazione personale attraverso la consultazione delconto previdenziale. Direi che sulle pensioni si è fatta la rifor-ma strutturale più coraggiosa della manovra. Si tratta del migliorbiglietto da visita per i mercati che devono valutare il nostro bilan-cio”.

senzaetà |25

Isindacati sono in prima linea per seguire gli sviluppi della nuo-va normativa sui lavori usuranti. Abbiamo rivolto alcunedomande al Segretario Confederale UIL Domenico Proietti del

Servizio Politiche Fiscali e Previdenziali di Roma.La Uil si occupa di questo delicato tema e a che livello?“La UIL ha dedicato sempre attenzione alle problematiche riguar-danti i lavoratori che svolgono mansioni particolarmentefaticose e usuranti soprattutto con l'obiettivo di garan-tire ai lavoratori il riconoscimento di particolari edoverose tutele. Come UIL abbiamo infatti sem-pre sostenuto che i lavori non sono tutti uguali,fissare regole eccessivamente rigide rischia diprodurre ingiustizie ed iniquità. E' evidenteche chiedere ad un addetto alla catena dimontaggio di lavorare due o tre anni in piùè cosa ben diversa dal chiederlo ad un pro-fessore universitario. Per questo nel corsodelle riforme previdenziali degli ultimi anniabbiamo sempre chiesto una tutela particola-re del lavoro usurante, tutela riconosciuta dal-la Legge n. 247/07”.Avete affrontato di recente il problema del-l'aggiornamento della legge?“Proprio in quest'ultimo periodo abbiamo affrontato il tema dicome concretizzare il decreto in materia di anticipo dell'età pen-

sionabile per i lavoratori che svolgono mansioni particolarmenteusuranti. La UIL ha chiesto che nel concetto di lavoro notturnovenga riconosciuta anche la disponibilità notturna che, secondorecenti sentenze della Corte di Giustizia Europea è lavoro a tuttigli effetti. Così come riteniamo doveroso ampliare le categorie dilavoratori notturni includendo tra i potenziali beneficiari anche

gli infermieri che lavorano di notte e i lavoratori dell’ediliziache svolgono mansioni particolarmente esposte e fati-

cose.Per la UIL è comunque positivo che il Governo

abbia ripreso l’emanazione della delega in coe-renza con quanto pattuito nel 2007 con il Pro-tocollo sul welfare e dando una risposta atanti lavoratori che attendono di poter usu-fruire di un diritto loro riconosciuto dallalegge”.Avete colto nelle persone che si rivolgo-no a voi, delle particolari richieste o

situazioni? “Le richieste più importanti che riceviamo sono

proprio quelle che riguardano l'età pensionabile.Per questi lavoratori rimanere anche un anno in più

al lavoro è pesante e difficile ed è per questo che chiedo-no un atteggiamento di buon senso da parte del legislatore in

un settore nel quale le rigidità non funzionano”.

La UIL chiede buon senso e leggi chiare

Page 26: Senzaetà SALUTE & FAMIGLIA

SPECIALE | LAVORI USURANTI

Il lavoro nobilita l’uomo, malo stress lo distrugge. IlMinistero del Lavoro ha

lavorato per la redazione dellavalutazione dei rischi da stressda lavoro correlato. Le impresedovranno confrontarsi con unadempimento, con tante rac-comandazioni e, per ora,pochissimi obblighi.Lo stress lavoro corre-lato viene disciplinatoin Italia da un’am-pia normativa. Pri-ma il Dlgs 626/94che attesta la con-dizione di assenzadi rischio o dirischio accettabi-le. Nel 2002 l’ar-ticolo 4 del Dlgsviene modificatoe si determinache la valutazio-ne deve riguarda-re tutti i rischi.Con il Decretolegislativo n.81/2008 si stabiliscedefinitivamente cheanche lo stress lavoro correla-to deve essere sottoposto a“valutazione” come rischio.Dal primo gennaio le impresedevono avviare le attività divalutazione secondo le meto-

dologiche della commissioneconsultiva. In concreto, ciascundatore di lavoro dovrà direcome e con quali tempi intendemisurare lo stress dei suoidipendenti (indici infortunisti-

ci, assenze, turnover, san-zioni disciplinari, orari,carichi di lavoro, conflit-

ti interpersonali).Quello chemanca ès o p r a t t u t t ol'elaborazionedelle procedu-re standardiz-zate ched o v r e b b e r oessere seguitedai datori di

lavoro che occu-pano fino a dieci

lavoratori e chepossono effettuare

la valutazione deirischi da

stress lavo-ro-correlatos e c o n d ostandard chet e n g o n oconto deiprofili dirischio e

degli indiciinfortunistici

di settore. I datori di lavoro chenon superano questi limitidimensionali possono, comun-que, fino alla scadenza deldiciottesimo mese successivoalla data di entrata in vigore deldecreto interministeriale chefissa i parametri (e, comunque,non oltre il 30 giugno 2012)autocertificare l'effettuazionedella valutazione dei rischi. Frale misure di prevenzione, parti-colare rilievo assumono la con-sultazione e l'informazione, chemeglio di altri strumenti posso-no favorire la consapevolezza diquesto rischio, non certo nuovoma oggi particolarmente pre-sente.

Individuare i sintomi da stressIndividuare i sintomi di stressda lavoro è una delle forme diprevenzione in materia di sicu-rezza e salute sui luoghi di lavo-ro. I sintomi dello stress corre-lato al lavoro non sono esatta-mente circoscrivibili perchépotrebbero essere confusi conaltri sintomi non strettamenteinerenti l’attività lavorativa, perquesto motivo è sempre neces-sario avvalersi di figure profes-sionali come il medico compe-tente per l’individuazione deisintomi e indicatori di stress.

Il Ministero delLavoro ha lavoratoper la redazionedella valutazionedei rischi da stressda lavoro correlato.Dal primo gennaiole imprese devonoavviare le attivitàdi valutazione

Lo stress lavoro-correlato è uno squilibrio che si verifica quando il lavo-ratore non si sente in grado di corrispondere alle richieste lavorative.Tale condizione è spesso accompagnata da disturbi o disfunzioni di

natura fisica, psicologica o sociale. Successivamente all’approvazione del TestoUnico 81 del 2008 (articolo 28) e al decreto correttivo 106 del 2009 l’argomento“stress lavoro correlato” è diventato una tematica protagonista nella Sicurezza sulLavoro. Ma cosa è lo stress lavoro correlato? Come si manifesta negli ambien-ti di lavoro? Tra le cause più frequenti che determinano l’insorgenza dello stress correlato allavoro:incapacità di comunicazione da parte del management- ricoprire un ruolo inadatto alle proprie capacità e inclinazioni

- lavorare in un ambiente dove le attrezzature risultano non idonee- il mobbing- eccessiva focalizzazione dell’Azienda solo sugli obiettivi da raggiungere.

Stress lavoro correlato

Misurare lo stress da lavoro... Attenti al sintomo!

26 | senzaetà

Page 27: Senzaetà SALUTE & FAMIGLIA

senzaetà |27

Quali sono i principali sintomidi stress da lavoro? Tra i piùgenerici sintomi dovuti a condi-zioni di stress da lavoro trovia-mo, oltre a un diffuso malesse-re psicofisico, stanchezza, dolo-ri muscolari, calo delle difeseimmunitarie quindi maggiorepropensione ad ammalarsi, ipe-rattività, depressione e ansia,irritabilità, problemi all’appa-rato digerente, incapacità diesprimersi correttamente. Qua-li sono le fonti di stress sui luo-ghi di lavoro? Sono riconducibi-li a due categorie: quella ineren-ti il contesto lavorativo e quellainerente, invece, le attività dilavoro. Un lavoratore che a cau-sa dello stress perde la con-centrazione e l’attenzionerischia seriamente di mette-re a repentaglio la propriaincolumità fisica o addiritturala propria vita.

Effetti dello stresssui lavoratoriGli effetti dello stress lavorocorrelato sui lavoratori possonoessere di diversa entità, dipen-de dal livello di stress al qualesono sottoposti e dalla durata diquesta condizione.La definizione di stress se appli-cata all’ambito lavorativo non èdi per sé negativa, la differenza

è data da quanto tempo il lavo-ratore è sottoposto a una condi-zione di stress.In generale possiamo dire chetra gli effetti prodotti sui lavora-tori, i più frequenti sono: erroridi disattenzione, infortuni,assenteismo, problemi discipli-nari. Tutti questi effetti hannodelle ricadute in ambito lavora-tivo che si ripercuotono negati-vamente sulla produttività del-l’azienda.

Affrontare il capo, i colleghi e la pesante giornatadi lavoro... non è mai stato così difficile

L’Accordo europeoper lo stress lavo-ro correlato del

08/10/2004 e recepitodall’Italia nel 2008, è sta-to fortemente voluto e sot-toscritto dal sindacatoeuropeo e dalle organiz-zazioni dei datori di lavo-ro al fine di realizzare del-le linee guida comuni,europee, per la prevenzio-ne e la valutazione delrischio stress da lavorocorrelato.Si legge nell’Accordo che“lo scopo dell’accordo èmigliorare la consapevo-lezza e la comprensionedello stress da lavoro daparte dei datori di lavoro,dei lavoratori e dei lororappresentanti, attirandola loro attenzione sui sin-tomi che possono indicarel’insorgenza dei problemidi stress da lavoro”.L’Agenzia europea per lasicurezza e la salute sullavoro (EU-OSHA) hareso pubblici gli ultimidati inerenti lo stresslavoro correlato inseguitoall’indagine ESENER ilcui titolo del comunicatorende già molto benel’idea: “Il 79% dei dirigen-ti europei è preoccupatodallo stress legato al lavo-ro, ma meno di un terzodelle aziende ha stabilitoprocedure per affrontar-lo”.Questa attenzione a livel-lo europeo verso lo stresslavoro correlato dimostraquanto e come tale pro-blematica sia avvertitacome importante ai finidella tutela del lavorato-re, della sua sicurezza esalute psico-fisica.

Che cosasuccede in Europa

Sei un usurato del settore

edilizia?

La Commissione Nazionale paritetica per le Casse Edili(CNCE), con la nota del 29 settembre 2010, ha comunicatoche, a decorrere dal 1° ottobre 2010 (secondo quanto previ-

sto dall'allegato n°14 dell'accordo di rinnovo del CCNL per l'indu-stria edile), è obbligatorio un contributo per i lavori pesanti e usu-ranti.La CNCE invita le Casse Edili ad informare le imprese in meri-to all'incremento contributivo da applicare,nonché ad istituire unapposito Fondo presso cui accantonare la contribuzione da ver-sare in più. Risulta essere importante specificare che il contribu-to per lavori usuranti concorre alla determinazione dell'imponi-bile su cui calcolare il 15%, da assoggettare a contribuzione pre-videnziale.

SPECIALE | LAVORI USURANTI

Page 28: Senzaetà SALUTE & FAMIGLIA

SPECIALE | LAVORI USURANTI

28 | senzaetà

Sono moltissimi i cittadiniche ci pongono domande erichiedono chiarimenti sui

lavori usuranti e sui benefici diquesta norma. Ogni giorno la redazione di Sen-zaetà riceve decine di contatticon domande delle persone chevogliono far chiarezza. I cam-biamenti sono tanti e non è faci-le stare dietro e seguire tutte lemodifiche di leggi, leggine edecreti del Governo. Non possoriportare tutti gli esempi, maalcuni, fra i più significativi,possono essere esemplificativi.Le testimonianze dei cittadinimettono in luce la confusioneche questa norma si porta die-tro, ma i commenti dei lavorato-ri che si considerano ‘usurati’dalla propria mansione, sonotanti.

LucianaCoordinatrice caposala

“Il mio è un lavorousurante, io loconsidero moltousurante. Chi nonè infermiere non sipuò rendere contodella tensione psicologica che sivive in un reparto di medicina edell’equilibrio emotivo che sideve avere nel vivere con ipazienti tutto il giorno. Moltospesso si lavora in un ambienteclimatizzato appositamente peri pazienti (giustamente), manon adatto al lavoro degli ope-ratori del sistema sanitario. Iltema dei lavori usuranti è unargomento sentito fra questacategoria. Anche perchè si lavo-ra in turnazione, si lavora la not-

t ee vi

a s s i c u r oche per chi ha fami-

glia non è proprio ilmassimo. Bisogna essere sem-pre disponibili e con il sorrisosulle labbra, e assicuro che dopotanti anni lo stress e il peso dellavoro fisico si fa sentire”.

ClaudioMedico di Medicina Interna ePronto Soccorso

“La specificità della mia attivitàche alterna periodi di regolarelavoro diurno (in corsia ospeda-liera e pronto soccorso) a perio-di di lavoro festivo e notturno ha

un’al-t e r -nanza

che non segueritmi regolari e prevedibili.Questo comporta stress fisico epsicologico, in relazione al tur-bamento dei normali cicli biolo-gici giorno e notte e riposo set-timanale. Secondo me, in pros-simità dei sessant’anni di età econsiderata la normale e fisiolo-gica riduzione delle performan-ce fisiche e dei riflessi, è oltre-modo penoso e pericolososostenere tensioni continue. Avolte per più urgenze ed emer-genze contemporanee, nell’atti-vità di pronto soccorso che spes-so si svolge anche oltre le 10 orenotturne continuative. L’estre-ma difficoltà a gestire urgenzeche si verificano in contempora-neità, causano uno stato confu-sione mentale, di tensioneestrema, di rabbia e di desideriodi sbattere violentemente laporta e di non tornare mai più.Spesso c’è una forte depressionepsichica nel giorno antecedenteai turni notturni e turbe del son-no nei giorni successivi. Questisintomi condizionano sia il miolavoro che la mia vita personaleperché la mancata serenità,l’estrema tensione e l’inadegua-tezza ad affrontare le urgenze dipronto soccorso, quasi sempreda solo (di notte “medico uni-co”) possono portare ad erroriprofessionali potenzialmentegravi. La mia vita personale ècaratterizzata da una difficileintegrazione sociale, poiché iritmi hanno portato ad un pro-gressivo isolamento da un con-testo di vita come dire ‘norma-le’”.

I cittadini voglionochiarezza sui lavori usuranti

DI LINO RIGNANESE

Maestri e professori sempre più stressati.Su un campione di 5.264 docen-ti mette in evidenza che tre su quattro ammettono di sentirsi stressatia causa del lavoro logorante. A causare lo stress maggiore agli educa-

tori delle scuole italiane sono nell'ordine:gli studenti (26%), i loro genitori (20%),i colleghi (20%) e solo all'ultimo il dirigente scolastico (2%). Il dato preoccupan-te è che metà degli intervistati dichiara di essere "decisamente" stressato e sol-tanto il 27% si dichiara "sereno". Le cause? Le tantissime riforme sulla scuoladegli ultimi anni, i ragazzi e i genitori sempre più difficili da gestire. Ma anche la

globalizzazione, le nuove tecnologie e tutte le novità degli ultimi annimettono in crisi i docenti. L'aspetto che comunque pesa maggiormen-

te su maestri e professori è lo scarso riconoscimento sociale del lavorosvolto. Dal 2007, in Francia ogni 300 insegnanti è previsto uno psichiatra e

anche in Germania e in Giappone si è affrontato il problema.

E quando la scuola logora gli insegnanti?

Page 29: Senzaetà SALUTE & FAMIGLIA

Novità significative alreparto di Radiologiadella Zona Territoriale 5

di Jesi come il progetto di infor-matizzazione completa del Ser-vizio di Radiologia in grado didigitalizzare completamente leinformazioni prodotte, incluse leimmagini. Il Direttore dell’UnitàOperativa di Diagnostica perImmagini dott. Osvaldo Piranispiega i motivi di questi cambia-menti e gli aspetti positivi per gliutenti. Il servizio di Diagnosticaper Immagini della nostra ZonaTerritoriale è composto da 10medici, 25 tecnici e cinque infer-mieri che gestiscono in modounitario tutti i presidi radiologi-ci inclusi Cingoli, Cupramonta-na, Montecarotto e Filottrano.Nei primi sei mesi dell’anno laradiologia ha prodotto 52.889prestazioni tra esami radiografi-ci convenzionali, ecografie, TAC,risonanze magnetiche e mam-mografie. “Il processo - spiega il dott.Pirani - prevede la ristruttu-razione totale organizzativa e

tecnologica della radiologia che,finora, ha consentito di gestire inmodo digitale tutti i dati che ven-

gono prodotti, siano essi refertiche immagini. È stato possibilemettere in comunicazionel’Ospedale di Jesi con quello di

Cingoli consentendo di creareun unico ambiente operati-vo e di refertare gli esamiindipendentemente dal luo-go in cui vengono prodotti”. In questo modo sarà possibi-

le ottenere un consistente abbat-timento dei costi di produzione(non saranno più prodotte pelli-cole radiografiche), una ottimiz-zazione dei processi di lavoro, unmiglioramento della qualitàdegli esami e una riduzione deitempi di attesa per il ritiro deireferti e per l’esecuzione delleindagini, tempi che già ora sonoinferiori ai parametri definitidalla Regione Marche.“La vera novità di questi sistemiinformatici - conclude il dott.Pirani - sta nella possibilità digestire la comunicazione dei datiquindi i Medici di Base e le strut-ture sanitarie del territorio, chesono tra i principali utilizzatoridella radiologia, potranno essereintegrati nel sistema e avere leinformazioni relative ai loropazienti direttamente nel pro-prio ambulatorio. Un sistemainnovativo in cui la tecnologiaabbatte il rischio di commettereerrori e facilità di molto il lavo-ro”.

Zona Territoriale 5 di JesiRadiologia all’avanguardia

OSPEDALI | ZONE TERRITORIALI

Un albero, simbolo del continuo rinnovarsi dellavita, è il nuovo logo della nuova azienda ospe-daliera nata dal matrimonio tra il presidio ospe-

daliero di Pesaro e quello di Fano.Un albero con la chioma folta e i rami colorati da cuispunta il nome stilizzato, quello degli Ospedali RiunitiMarche Nord.E’stato scelto tra le 32 proposte dei partecipanti al con-corso aperto agli studenti dell’Università di Scienzedelle Comunicazioni dell’Università Carlo Bo di Urbinoe dell’Istituto Isia di Urbino.Alla cerimonia erano presenti l’Assessore regionale allaSanità Almerino Mezzolani, il sindaco Luca Ceriscioli,gliassessori comunali alla sanità delle due città GiancarloParasecoli e Davide Del Vecchio, il Presidente della Pro-vincia Matteo Ricci, la Professoressa Lella Mazzoli,Direttore del Dipartimento di Scienze della Comunica-zione, Licia Caprara esperto in Comunicazione e gior-

nalista de “Il Sole 24 Ore Salute”e il Direttore dell’Azien-da Aldo Ricci che con immenso orgoglio ha premiatoil vincitore del concorso.Il logo rappresenta l’immagine con cui identificarsi, è ilmarchio che deve comunicare la nuova realtà sanita-ria; si è scelto quindi di affidare la creazione ai giovanistudenti affinchè potessero esprimere, con il nuovologo, il concetto di “tradizione nel cambiamento”; nesono nate 32 proposte ma la commissione all’unanimi-tà ha scelto quella realizzata da Andrea Aversa a cui vail merito di aver ideato e creato il nuovo logo che andràad identificare la nuova azienda.Nell’occasione sono stati dati un “po’ di numeri” perdare il senso della nuova azienda che si è costituita:2.350 dipendenti, un bilancio di 330 milioni, 76.000accessi annui al Pronto soccorso, 40.000 ricoveri,17.000 interventi chirurgici.

Elisa Massarini

Si è svolta al Liceo Classico“F. Stelluti ” di Fabriano, “Apiccoli passi verso una

maggiore consapevolezza”,un’interessante proposta di pro-mozione della salute degli stu-denti, per iniziativa del SIAN(Servizio Igiene Alimenti e Nutri-zione) della ZT6 dell’ASUR. L’ini-ziativa si inserisce tra le attivitàdel progetto “Stili di vita ed edu-cazione alla salute” del Liceo e siprefigge di monitorare, attra-verso la somministrazione di unquestionario e l’utilizzo per tregiorni di un contapassi elettroni-co, l’attività motoria giornalie-ra e comprendere la percezionedei giovani in termini di abitu-dine al movimento.

Z.T. 6Alimentazione eattività fisica:

la strategia vincente

per la salute

senzaetà |29

Ecco il logo degli Ospedali Marche Nord

Page 30: Senzaetà SALUTE & FAMIGLIA

OSPEDALI | ZONE TERRITORIALI

La prevalenza dell’obesitàsta aumentando moltorapidamente, anche nel

nostro territorio, sia nell’adultoche in età pediatrica. Questofenomeno è stato definito dal-l’Organizzazione Mondiale del-la Sanità come un’epidemia glo-bale. Nei paesi europei la preva-lenza dell’obesità si è triplicatanegli ultimi venti anni e riguar-da soprattutto i bambini.Si èsvolta a Pesaro la giornatanazionale di sensibilizzazionesu sovrappeso e obesità pro-mossa dall’Associazione Italia-na di Dietetica e Nutrizione cli-nica con la collaborazione delDipartimento di Prevenzione diPesaro - Unità Igiene Alimenti edella Nutrizione e l’Assessoratoalle Politiche Educative delComune di Pesaro dal titolo“INFO POINT SULLA NUTRI-

ZIONE”.“L’alimentazione è unodei fattori che più fortementeincidono sull’accrescimento,sullo sviluppo fisico e mentale esulla capacità dell’individuo dicontrollare, mantenere emigliorare la salute”, commen-ta la dott.ssa Elsa Ravaglia

Responsabile dell'U.O. Igienedella Nutrizione. Questa gior-nata rappresenta la prima edi-zione ed ha come obiettivo lasensibilizzazione della popola-zione sui temi dell’alimentazio-ne, declinata sotto vari aspetti,con particolare riguardo ai

rischi di una scorretta alimenta-zione in eccesso o in difetto e suibenefici di apporti nutrientiequilibrati, in associazione aduno stile di vita attivo. Vista larisposta positiva della cittadi-nanza seguiranno sicuramentealtre edizioni sulle tematicheannesse e connesse”.Nelle Marche si stima che unaquota rilevante (43%) degliadulti (18-69 anni) presenta uneccesso ponderale, in particola-re il 34% è in sovrappeso ed il9% è obeso. Non solo di obesitàsi è trattato, ma anche dell'im-portanza della ristorazione sco-lastica e dei complessi e impor-tanti rapporti che legano abitu-dini e scelte alimentari alla psi-che.

Il bambino obeso inizia a soffrire a scuola: l’impegno della ZT1 di Pesaro

DI ELISA MASSARINI

Da sinistra Claudia Monaldi, il Prof. Bertoli, la Dott.ssa Ravaglia, la Prof.ssaFerretti e il Dott. Fresina

Nuovo prelievo multiplo di organi al SanSalvatore. Il sesto dell’anno in corso. Mar-tedì 16 novembre i familiari di una

paziente ricoverata nell’Unità Operativa di Ria-nimazione hanno acconsentito all’espianto direni, fegato e vasi iliaci destinati dal “Nord ItaliaTrasplant” (NITp), Centro nazionale di riferimen-to per la regione Marche dell’attività trapianto-logica, all’Ospedale Circolo Macchi di Varese eall’Azienda Ospedaliera “Ospedali Riuniti” diAncona. Le procedure chirurgiche di prelievomultiplo, effettuate nel Blocco Operatorio delSan Salvatore, si sono svolte nell’arco tempora-le di 17 ore, esattamente tra le 9 del mattino dimartedì 16 novembre e le due di mercoledì 17.Le procedure medico legali inerenti l’accerta-mento della morte cerebrale, quelle organizza-tive relative al prelievo e trasporto degli organie le verifiche cliniche dell’idoneità degli organial trapianto, sono state condotte dal CollegioMedico composto dai professionisti della Riani-

mazione, della Neurologia e della DirezioneSanitaria di Presidio in collaborazione con il per-sonale infermieristico della Rianimazione, delBlocco Operatorio e con il personale della Cen-trale Operativa 118; inoltre hanno contribuitoall’effettuazione delle procedure gli specialistidi Anatomia Patologica, Laboratorio Analisi,Oculistica, Urologia, Chirurgia, Cardiologia,Radiologia e Dermatologia.Il Collegio Medico e le equipe esterne interve-nute per il prelievo di organi hanno lavorato,anche in questa occasione, in coordinamentocon il “Nord Italia Trasplant”(NITp),Centro nazio-nale di riferimento per la regione Marche dell’at-tività trapiantologica. Con 3 donazioni nel 2008,4 nel 2009 e le attuali 6 nel corso dell’anno 2010,si conferma la volontà di sensibilizzare la popo-lazione verso la donazione di organi e tessuti,ungesto di solidarietà dei familiari dei pazientideceduti che riaccende la speranza per altrevite.

Prelievo multiplo di organi al San Salvatore: il sesto dell’anno 2010 U

n progetto a cinquestelle che consentel’accesso al testo

completo di circa 3000periodici online. Si trattadella biblioteca virtuale diArea Vasta a disposizionedelle zone territoriali ASURdi Ancona, Fabriano, Jesi eSenigallia. È possibile con-sultare pubblicazioni dellemaggiori case editrici inambito internazionale, scel-te per autorevolezza e ric-chezza del loro catalogo eper la capacità di darerisposta ai bisogni informa-tivi di operatori attivi indiversi ambiti della salute.Ogni Zona Territorialedispone di propri PC colle-gati alle banche dati in pos-sesso della biblioteca virtua-le, indispensabile per la for-mazione professionale.

La formazione viaggia in rete

30 | senzaetà

Page 31: Senzaetà SALUTE & FAMIGLIA

L’alimentazione ed il suomodo di concepirla haavuto un ruolo importan-

te se non essenziale per l’evolu-zione dell’uomo in ogni civiltà edepoca legando il valore del ciboalla cultura, alle usanze, alla sim-bologia a seconda del luogo. Con il progresso economico e losviluppo delle tecnologie sonoindubbiamente migliorate lecaratteristiche di molti alimentiassicurando migliori qualitànutrizionali generando però pro-blematiche legate all’uso di con-servanti, coloranti, grassi idroge-nati, estrema raffinazione deicereali e degli zuccheri. Una corretta alimentazione servea garantire il fabbisogno energe-tico di cui l’organismo umano habisogno, a procurare soddisfazio-ne ed appagamento, a preveniredisturbi e malattie, ma anche atrattare e curare alcune di esse.

Scegliere gli alimenti in base alle necessitàTanto nella medicina convenzio-nale occidentale che in quella tra-dizionale cinese e ayurvedica,l’alimentazione riveste un’impor-tanza notevole: scegliendo gli ali-menti secondo le necessità del-l’organismo si possono trattare ecurare certe malattie seppure perprincipi, ragioni e conseguenzeparzialmente differenti. La dietetica tradizionale cineseguarda con attenzione all’intera-zione cibo-organismo. I cibi vengono studiati nelle lorocaratteristiche di natura, sapore eodore, colore, forma, vitalità e intutti gli effetti che producono sin-golarmente o combinati fra loronel nostro corpo.Proprio perché attenta alla sinto-nia e all’armonia fra tutti gli ele-menti del cosmo, la medicina tra-dizionale cinese ritiene impor-tanti anche le scelte spontanee di

alcuni cibi, che possono rifletterealmeno in un organismo noninquinato da sapori adulterati damessaggi pubblicitari, il partico-lare equilibrio energetico interno.Probabilmente anche agli alboridella fitoterapia, le piante medici-nali venivano scelte con gli stessicriteri.Un detto molto celebre fra i medi-ci cinesi recita “cura con le medi-cine, guarisci con i cibi”.Ciò che mangiamo e l’aria cherespiriamo entrano dunque inti-mamente a far parte di noi stessi.Ciò è confermato con altri termi-ni dalla moderna biologia che ciinformano che i nostri tessuti etutte le sostanze contenute nelnostro corpo sono costruite usan-do le materie prime contenutenegli alimenti che introduciamo enell’aria che respiriamo.

L’alimentazione AyurvedaPoiché l’ayurveda è una discipli-na olistica, per una maggiore uti-lità dell’alimentazione suggerisce

di mangiare sempre con attenzio-ne e consapevolezza, meditandoanche su tutti i processi di produ-zione, di preparazione del ciboche stiamo mangiando allo scopodi dare ai cibi l’impronta energe-tica a noi più favorevole.Per una dieta appropriata laAyurveda prevede di tenere con-to di sette fattori: le qualità natu-rali dei cibi, il modo in cui questequalità possono essere modifica-te, gli effetti delle combinazionidegli alimenti, la quantità e pro-porzione di cibo più adatte a cia-scuno, il luogo e il clima dove ognicibo è stato coltivato e preparato,nonché il luogo dove viene man-giato, gli effetti delle stagioni edelle ore del giorno, le abitudinialimentari di ciascuno.Le qualità dei cibi possono esseremodificate dalla preparazione,per esempio dalla cottura, o daaggiunte di spezie e condimenti.Ci sono inoltre fattori modifican-ti più sottili legati alle energie chei cibi possono aver assorbito

durante il ciclo di produzione epreparazione e alle perdite dienergia dovute ai moderni siste-mi di impacchettamento e con-servazione.Per questo prima di introdurre uncibo nel nostro corpo bisogna fareuna piccola meditazione e con-centrazione sulle qualità che vor-remmo avesse per noi. Il cibo pre-parato con amore ha qualità ener-getiche migliori dei cibi preparatiindustrialmente o peggio ancoracon rabbia o altri sentimentinegativi. Quando qualcosa non funzionanel nostro organismo l’Ayurvedaha due mezzi principali per inter-venire: rimuovere gli ostacolipulendo e purificando, sostenerei tessuti con una dieta appropria-ta e medicamenti naturali. L’Ayurveda coinvolge la personain questi procedimenti, la portaad assumere un ruolo attivo nellasua guarigione, il che è molto piùefficace che non affidarsi passiva-mente ad un trattamento.

L’alimentazione,insieme alla respirazione,sono le due fontidell’energia che permette al nostro corpo di svilupparsi e vivere

Come guarire con i cibi...la medicina cinese e Ayurveda

senzaetà |31

DI MAURO RAGAINI

MEDICINA | MEDICINE ALTERNATIVE

Page 32: Senzaetà SALUTE & FAMIGLIA

ALIMENTAZIONE | BIO

Il carrello della spesa si riem-pie sempre più di prodottibiologici, sinonimo di quali-

tà e benessere per un crescentenumero di famiglie. E le rileva-zioni confermano non solol'evoluzione dei numeri (+12%nel 2010 rispetto all'anno pre-cedente), ma anche il mutatoapproccio del consumatore. Peril “bio”, tramontata da tempol'era che lo associava ad unasemplice moda, sta sempre con-solidandosi il concetto di sceltaconsapevole, frutto di una infor-mazione attenta e matura. Ed il mercato è sempre più orga-nizzato con quasi 50 mila azien-de italiane ormai proiettate apieno titolo sul biologico. Pro-

dotti da consumare in casa, pergarantire a tutta la famigliaun'alimentazione sana, senzasostanze chimiche, additivi,

pesticidi e quant'altro. Idealetanto per i bambini, quanto peri grandi. Capace non solo direstituirci un sapore naturale,ma un senso di benessere diffu-so. In casa si diceva. Ma da ogginon più solo in casa. Già, perchéla ristorazione italiana è pronta

a fornire la sua innovativa pro-posta, offrendo a quanti consu-mano pasti fuori dalla propriaabitazione un menù bio. È lascommessa che parte dalla fiera

DI FRANCESCO CHERUBINI

Terreni vivi e fertili, acque senza residui di pesticidi ed unlivello più basso di nitrati, biodiversità, conservazione delpaesaggio, un legame più forte con il territorio ed un

contributo concreto alla riduzione dei gas serra: l’agricolturabiologica si può veramente definire un’attività amica dell’am-biente e dell’uomo. La produzione e la trasformazione dellederrate alimentari avviene senza l’utilizzo dei prodotti chimi-ci di sintesi, utilizzando la lotta biologica, le consociazioni, larotazione delle colture, il riutilizzo delle materie organiche;mentre le malattie delle piante si prevengono anche utilizzan-do specie rustiche, locali e più resistenti. È vietato l’utilizzo diOGM, e l’allevamento degli animali è sempre estensivo, maiintensivo, in spazi aperti, rispettoso del loro benessere ancheattraverso l’uso, ove necessario, delle “medicine dolci”, omeo-patia e fitoterapia.Lungo tutta la filiera, su cui opera il controllo degli Organismidi Certificazione, gli operatori rispettano specifici regolamen-ti comunitari, che privilegiano processi il più possibile rispet-tosi degli ecosistemi e delle specie animali che li popolano.

I valori del biologico:l’agricoltura amica dell’ambiente

L’agricoltura biologica è un sistema di produzione agri-cola che ha come obiettivo il rispetto dell’ambiente,degli equilibri naturali e della biodiversità, proteggen-

do al contempo la salute dell’operatore e del consumatore.L’azienda agricola biologica è un unico “agro-eco-sistema” nelquale l’attività dell’uomo si inserisce utilizzando tecnicherispettose della fertilità del suolo, delle singole colture, deglianimali e dell’equilibrio ambientale: tali tecniche escludonol’impiego di concimi, fitofarmaci e medicinali veterinari chimi-ci di sintesi e organismi geneticamente modificati (Ogm).

COS’È L’AGRICOLTURA BIOLOGICA?

Cresce in Italia l'acquisto di derratealimentari senzaadditivi o prodottichimici...E dalla Fiera diRimini arrivanooriginali idee perlanciare il “bio”anche fuori casa

...e il carrellodella spesa è sempre più BIO

32 | senzaetà

Page 33: Senzaetà SALUTE & FAMIGLIA

senzaetà |33

di Rimini dove, in occasione di“Sapore”, la tradizionale rasse-gna espositiva dedicata all'ali-mentazione extradomestica, ilsettore biologico si presenta conuna nutrita schiera di esposito-ri e soprattutto con un precisoobiettivo, racchiuso nel titolo diun interessante appuntamento“Il biologico fuori casa: unanuova opportunità per il setto-re” in programma lunedì 21 feb-braio.“Oggi in Italia - spiega RosaMaria Bertino curatrice dell'An-nuario nazionale del biologico edel portale Bio Bank - contiamocirca 200 ristoranti biologiciche fanno fatica a crescere ealtrettanti agriturismi conalmeno 25 posti ristorante cheutilizzano nei loro menù pro-

dotti biologici in una misuranon inferiore al 70%. Ma perl'immediato futuro prende sem-pre più campo una nuova ten-denza per il biologico, stavoltanon 00più prodotto esclusivo,viceversa abbinato ad altre tipo-logie alimentari e addirittura adaltre categorie merceologiche:dunque non solo ristoranti chepresentano un doppio menù,quello tradizionale e quello bio,ma anche centri benessere onegozi specializzati con punti diristoro biologici. La stessa Ikeaha inserito il bio dapprima sulmenù per bambini e poi lo haesteso anche ai più grandi. Lelibrerie Feltrinelli, da parteloro, offrono caffè bio ai loroclienti. Il biologico sta insommadiventando un punto distintivo

di qualità per una attività pro-duttiva anche non strettamentealimentare. E questa visioneapre nuovi interessanti scena-

ri”. “I dati delle vendite sonomolto positivi, che dimostranocome il comparto sia in conti-nua fase crescente - commentaPaolo Carnemolla, presidentedi FederBio - I consumatori siavvicinano sempre di più a que-sto genere di prodotti certificatie quindi garantiti, sia in super-mercati e ipermercati sia nelcanale specializzato. La necessi-tà di sicurezza alimentare e l’at-tenzione per la tutela ambienta-le sono infatti due fattori impor-tanti che trovano la naturalerisposta nel biologico. Ecco checon questa chiave di lettura èmolto interessante notare lacontrotendenza del compartobio rispetto agli alimenti con-venzionali, che nel 2010 hannoregistrato una flessione del 2%.Va registrato anche che la con-tinua crescita del volume dellevendite si traduce in una ridu-zione di prezzo dei prodotti bio-logici, sempre più alla portata ditutti i consumatori consapevo-li”.

I primi venti prodotti BIO confezionatie la loro quota sul paniere biologico

fonte: ISMEA

Uova 8,3%Latte fresco 6,6%Yogurt 5,7%Bevande alla frutta 4,9%Bevande alla soia 4,5%Miele 3,6%Omogeneizzati 3,4%Pasta di semola 3,3%Olio di oliva 2,8%Confetture 2,7%Cereali preparati 2,2%Latte Uht 2,0%Biscotti frollini 1,5%Brioches 1,2%Cereali infanzia 1,1%Pomodori polpa 1,1%Crackers 1,1%Infusi 1,1%Olio di semi 1,0%

I dieci prodotti orticoli più venduti in Italia

AsparagiCarciofiCaroteCetrioli

Insalata trevisanaLattughePomodoriRadicchio

SpinaciVerza

I dieci prodotti frutticoli più venduti in Italia

AlbicoccheAranceBananeCiliegie

ClementineFragole

KiwiLimoniMelePere

Alla fiera ‘Sapore’ di Rimini l’alimentazione Bio ha un palcoscenico di riguardo. Sempre più aziende e espositori

trattano questo tipo di prodotti, sintomo che qualcosa sta cambiando... in meglio per la nostra salute

BIO | ALIMENTAZIONE

Page 34: Senzaetà SALUTE & FAMIGLIA

Il regime alimentare è in gra-do di influire, anche in modosensibile, sul benessere degli

individui e delle comunità. L’ali-mentazione sana include diversisignificati: si parla di alimenta-zione equilibrata, variata, sicuraper l’organismo e per l’ambiente.Alimentazione sana significaanche ricca di nutrienti e priva disostanze nocive. Per "qualitànutrizionale" si intende l’insie-me delle proprietà e delle carat-teristiche di un prodotto checonferiscono ad esso le capacitàdi soddisfare varie esigenze. Inquesto contesto è importanteintrodurre il concetto di mangia-re cibo biologico: la scelta di ali-menti biologici inseriti in unregime alimentare secondo laDieta Mediterranea è una stradapercorribile per tutelare la salu-te del singolo e della collettività.Studi recenti, effettuati pressol’Università di Roma “Tor Verga-ta”, dimostrano che il consumodi prodotti biologici in un regimedietetico mediterraneo puògarantire un’efficace azioneantiossidante, in grado di con-trastare gli effetti dei radicaliliberi e diminuire i processiinfiammatori, azioni importantiper la prevenzione di patologiecronico-degenerative.I risultati indicano un diversoeffetto sull’organismo dei pro-

dotti di origine biologica rispettoai “convenzionali”, quando inse-riti in un regime dietetico equili-brato secondo i dettami dellaDieta Mediterranea: l’effetto èdecisamente più salutare. PerDieta Mediterranea biologica siintende una dieta moderata cherispetta gli indicatori di qualitànutrizionale, in cui prevalgonoalcuni gruppi di alimenti tipicimediterranei provenienti daagricoltura biologica: cereali,legumi, ortaggi, frutta fresca esecca, olio extra vergine di oliva,prodotti della pesca, e comebevande alcoliche vino rosso.L’idonea combinazione, qualita-tiva e quantitativa, di questi ali-menti permette di prevenire lainadeguatezze nutrizionali, pereccesso e per difetto, e forniscenutrienti e componenti alimen-tari dotati di elevati effetti pro-tettivi nei riguardi delle malattiecronico-degenerative.L’informazione e l’educazionealimentare, a partire dai più pic-coli, rappresentano uno stru-mento fondamentale nella stra-tegia preventiva. Il patrimonioinformativo diventa alloraun’eredità culturale che può por-tare ad un cambiamento nelmodo di pensare e di agire, perdare alla corretta alimentazioneun posto in prima linea per legenerazioni future.

34 | senzaetà

Dall’analisi completadei dati forniti al Mini-stero delle Politiche

Agricole Alimentari e Fore-stali dagli Organismi di Con-trollo operanti in Italia, risultache gli operatori del setto-re sono 48.509 di cui: 40.462produttori esclusivi; 5.223preparatori (comprese leaziende che effettuano atti-vità di vendita al dettaglio);2.564 che effettuano sia atti-vità di produzione che di tra-sformazione; 56 importatoriesclusivi; 204 importatori cheeffettuano anche attività diproduzione o trasformazio-ne.La distribuzione degli opera-tori sul territorio nazionalevede la Sicilia seguita dallaCalabria tra le regioni conmaggiore presenza di azien-de agricole biologiche; men-tre per il numero di aziendedi trasformazione impegnatenel settore la leadership

spetta all’Emilia Romagnaseguita dalla Lombardia.La superficie interessata, inconversione o interamenteconvertita ad agricoltura bio-logica, risulta pari a1.106.684 ettari, con unaumento rispetto all’annoprecedente di circa +10,4%.Il principale orientamentoproduttivo è la cerealicoltu-ra.Un’ampia percentuale è rap-presentata poi da foraggi,prati e pascoli. Seguono, inordine di importanza, lasuperfici investite ad olivicol-tura e a viticoltura.Per le produzioni animali,distinte sulla base delle prin-cipali specie allevate, i datievidenziano un decrementodel numero di capi in partico-lare per quanto riguarda ilpollame, le pecore ed i maia-li, ossia gli allevamenti cheavevano registrato una fortecrescita lo scorso anno.

I numeri del biologico

La scelta di alimenti biologici inseriti nel regime alimentare è una strada percorribile per tutelare la salute del singolo e della collettività

ALIMENTAZIONE | BIO

Bio: perché fabene alla salute

Page 35: Senzaetà SALUTE & FAMIGLIA

senzaetà |35

Il termine “biologico” non-ché i rispettivi derivati eabbreviazioni “bio” e “eco”,

possono essere utilizzati, singo-larmente o in abbinamento, nel-l’etichettatura e nella pubblicitàdei prodotti biologici che soddi-sfano le prescrizioni previstedalla legislazione europea. Per prodotti trasformati il rife-rimento “biologico” può essereriportato:a) direttamente nella denomi-

nazione di vendita (nome delprodotto), purché gli alimentitrasformati siano stati pro-dotti conformemente allanormativa e almeno il 95% inpeso degli ingredienti di origi-ne agricola sia biologico;

b) per prodotti con meno del95% di componenti “bio”, l’in-dicazione dell’origine biologi-ca è consentita soltanto nel-l’elenco degli ingredienti.

Deve essere comunque indi-cata la percentuale totale diingredienti biologici.

Se in etichetta è utilizzato il ter-mine “biologico” o le relativeabbreviazioni e derivazionisopra citate, deve comparire ilnumero di codice dell’organi-smo di controllo, il logo comu-

nitario (per gli alimenti precon-fezionati, obbligatorio dal 1°luglio 2010) e deve essere ripor-tata l’indicazione del luogo incui sono state coltivate le mate-rie prime agricole di cui il pro-dotto è composto:- Agricoltura UE quando la

materia prima agricola è stata coltivata nell’Unione euro-pea;

- Agricoltura non UE quando lamateria prima agricola è statacoltivata in Paesi terzi;

- Agricoltura UE/non UEquando parte della materiaprima agricola è stata coltiva-ta nella Comunità e/o in unPaese terzo).

Per quanto riguarda il “codice”identificativo dell’organismoche controlla il produttore ed ilprodotto, questo compare inetichetta sotto al logo comunita-rio, e deve essere costituito dauna sigla identificativa delloStato membro, da un termineche rinvia al metodo di produ-

zione biologico e da unnumero di riferimentostabilito dall’autoritàcompetente. Inoltre, inetichetta deve comparireil numero di codice del-l’operatore, che ha pro-dotto o effettuato la pre-parazione più recentedel prodotto biologico,numero che viene attri-buito allo stesso dall’Or-ganismo di Controllo.

Impariamo a leggere l’etichetta del prodotto BIO

Corrono i consumi bio in Italia nonostantela crisi e l'andamento negativo delladomanda di generi alimentari. I primi die-

ci mesi del 2010 hanno evidenziato un incre-mento della spesa domestica in prodotti biolo-gici del 12,1% sul pari periodo del 2009, raffor-zando il trend positivo degli ultimi due anni(+6,9% nel 2009 , +5,2% nel 2008).La rilevazione conferma per il segmento bio unanetta controtendenza rispetto al resto dei pro-dotti alimentari, che nello stesso periodo hannosubito una flessione del 2%. A trainare le vendi-te del biologico,con aumenti compresi tra il 16%e il 20% ed un peso sul totale degli acquisti parial 16%, è il comparto dei cereali e derivati (pasta,pane e sostituti, biscotti, dolciumi e snack), adeccezione del riso che cede l'8,5%.Per l'ortofrutta fresca e trasformata, che rappre-senta il 22% degli acquisti totali, la crescita,rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, èstata del 5,5%,con punte del 76,5% per le melan-zane, del 15,2% per le mele e del 11,8% per lezucchine. Le rilevazioni mostrano, al contrario,riduzioni del 6,4% per i pomodori e del 4,4% perle pere.

Prosegue l'andamento positivo del compartolattiero caseario che segna un incremento com-plessivo della spesa bio del'11,1% (18,4% il pesosul totale della spesa) grazie in particolare aimaggiori acquisti di latte fresco (+24,3%), burro(+11,7%) e yogurt (+1,6%).A contribuire alla cre-scita sono stati, in questi primi dieci mesi, anchel'olio extravergine (+10,3%) e le uova (+8,1%).Riguardo all'andamento dei prezzi al dettaglio,valori in discesa per i principali prodotti confe-zionati rispetto al 2009, mentre emergono rinca-ri per l'ortofrutta fresca e sfusa.

La crisi non ferma il consumo “naturale”

La Comunità Europea ci tutelacon una legge e ci indica quali sono i prodotti biologici... ma bisogna saperleggere queste etichette per noncadere in errore

BIO | ALIMENTAZIONE

Page 36: Senzaetà SALUTE & FAMIGLIA

36 | senzaetà

Anche nel settore alimen-tare la crisi si fa sentire.Meno che nel mondo del

biologico. Essendo un problemamolto sentito dalle famiglie ita-liane e avvicinandosi la datadella Fiera dell’Alimentazione,il Sapore di Rimini, questo gior-nale ha deciso di affrontare l’ar-gomento, con una guida d’ecce-zione: Roberta Fileni. Oltre cheessere praticamente nata nel-l’azienda fondata da suo padre,Giovanni Fileni, famosa per il“Pollo di Madre Terra” e per unaserie di prodotti genuini chetengono alta la qualità marchi-giana, Roberta è vicepresidentedel Consorzio Almaverde Bio, lapiù importante società italianache abbraccia 10 marchi illustri,licenziatari in esclusiva del pro-prio settore merceologico. A lei chiediamo: come mai

il mondo Bio, dove ancheFileni è molto presente,non conosce crisi?“Il consumatore oggi chiedeanzitutto sicurezza, garanzie e

qualità. Vuole conoscere tuttodi ciò che porta sulla sua tavola.Il Biologico soddisfa tali esigen-ze con prodotti certificati, otte-nuti senza l’uso di sostanze chi-miche, additivi o altro, facendoricorso a processi di produzioneche salvaguardano l’ambiente el’uomo. Per questo il fatturatodel biologico è in forte crescitain tutta Europa (oltre 18 miliar-di di euro) e una famiglia suquattro, secondo le rilevazioni,dichiara di acquistare prodottibio mentre un italiano su due èconvinto che un’alimentazionefortemente indirizzata al biolo-gico abbia riscontri positivi ediretti sulla propria salute”. Come ha scelto Fileni diaderire a questo indirizzoBIO?“E’ stata una scelta del tuttonaturale e spontanea. Abbiamo

Il gruppo Fileni ci presentail mondo del biologico

Il consumatorevuol conoscere tutto di ciò che

porta in tavola:

solo il marchio Biomette insieme

sicurezzaqualità e

tracciabilità

prodotto fileni

ALIMENTAZIONE | BIO

Page 37: Senzaetà SALUTE & FAMIGLIA

senzaetà |37

già genuinità e qualità, abbiamosempre fatto molta attenzioneagli ambienti di produzione, allavoro delle persone, alla certi-ficazione di ogni passaggio pro-duttivo, dal mangime, (no ogm)al prodotto finito. I nostri polliallevati in questo modo hannocure omeopatiche e cresconocon luci adatte e cure particola-ri per più di due mesi. Il Bio pernoi è conseguenza e obiettivoallo stesso tempo. La produzio-ne convenzionale così vieneaffiancata da quella biologicache però, nelle nostre strategied’impresa, non deve richiedereal consumatore prezzi troppoalti, ma essere a portata delletasche di tutte le famiglie”.Quindi per produrre Bionon si deve per forza esse-re una piccola fattoria...“Esatto, è il messaggio chevogliamo far passare. La produ-zione biologica ha bisogno diimportanti investimenti ininnovazione e ricerca. Perun’azienda strutturata puòessere più semplice affrontarequesti cambiamenti. Se poi c’è

l’affidabilità di un marchio giàconosciuto e apprezzato, il con-sumatore conferma la sua fidu-cia...”.E’ in tale contesto che si muoveAlmaverde Bio Italia. Una real-tà nata nel 2000 con l’obiettivodi realizzare una politica dimarca nel settore del biologico.Impariamo a conoscerla.

Nell’attuale difficile sce-nario economico cheha fatto rallentare o

sospendere la produzione dimolte aziende Fileni è riusci-ta ad investire in un nuovostabilimento e assumere cen-tinaia di persone! Un fortespirito imprenditoriale e scel-te mirate, un percorso azien-dale che interpreta passo pas-so le abitudini e le esigenzedelle famiglie italiane, sonoalla base del successo di que-sta azienda marchigiana: allostesso modo con il biologicoFileni ha colto una tendenzaforte, che chiede prodottidiversi, sani e sicuri, sosteni-bili per l’ambiente. Accre-scendo la fiducia di tutti glistakeholders, è stato così pos-sibile affrontare questa nuovasfida con un agire responsabi-le, un ruolo attivo sul territo-rio, capace di valorizzare ilcapitale umano e la coesionesociale.

La scelta di Fileni

BIO | ALIMENTAZIONE

Nelle immagini la campagna televisiva di Almaverde Bio

Page 38: Senzaetà SALUTE & FAMIGLIA

Almaverde Bio è un giocodi squadra – recita unodegli slogan più centrati

delle ultime campa-gne di immagine epromozione televisiva– Dalla rete di impreseche coopera alla produ-zione di una gamma com-pleta e articolata di prodottiagroalimentari biologici,saltano fuori i punti diforza dei singoli marchi:legame con il territorio el’ambiente; rapporto direttocon la produzione; un’esperien-za storica del proprio settore euna comprovata esperienzaspecifica nel comparto del Bio.Così, Almaverde Bio ha dentrodi sé, oltre che le carni bianchee rosse di Fileni, la frutta e ver-dura fresca di Cà Nova, i netta-ri di frutta e ortaggi surgelati diFruttagel, la frutta secca edessiccata di Besana, le spremu-te di agrumi Oranfrizer, uova e

derivati di Novissime (GruppoEurovo), la pasta di semola eall’uovo di

Astrabio;l’olio e le olive, i sot-

toli, sottaceti, sughi e condi-menti di Isalpa (Gruppo Saclà),il pesce fresco di Circeo Pesca ele polpe e gli omogeneizzati diNatura Nuova. Autonome sulpiano commerciale, queste

azien-de fanno

squadra nelsenso che

investono incomune sulla

marca e fanno sinergiasullo sviluppo del mercato: conun trend che nel 2010 ha vistouna crescita del 12%, Almaver-de Bio ha fatturato nel 200926,2 milioni di euro conferman-dosi leader nel mercato italianoe attestandosi ad uno “share” dinotorietà di oltre il 69%. Meritoanche delle incisive e indovina-

te campagne di comunicazione. L’ultima, televisiva, dal tonoistituzionale, spiega le “ragionidel biologico” con dei testimo-nial scientifici. Il prof. GiorgioCelli, ad esempio, celebre ento-mologo, racconta i vantaggi del-le colture biologiche per l’am-biente in cui viviamo. La dott.ssa Alessandra Bordoni,nutrizionista dell’Università diBologna, illustra i pregi diun’alimentazione equilibrata evaria come il biologico garanti-sce. Infine, il prof. Dino Amadori,oncologo di fama internaziona-le, ricorda come nutrirsi sano ebiologico è uno dei fattori chia-ve per prevenire l’insorgenza ditumori proteggendo l’organi-smo più a lungo.Insomma, come ci ha detto inconclusione Roberta Fileni:“Sempre più persone oggi sonoconsapevoli dell’importanza dimetodi produttivi che preserva-no l’ambiente. Ecco perché aderendo a Alma-verde Bio, anche Fileni scom-mette su un marchio consolida-to e sicuro, che guarda al futurodell’alimentazione. Un marchio che, nell’immagi-nario collettivo, è già sinonimodi garanzia e qualità. Almaverde Bio promuove unanuova cultura Bio, dove alla ste-reotipa immagine della fattoriasi affianca una moderna produ-zione per tutti di prodotti certi-ficati, con autorizzazioni mini-steriali e una tracciabilità che neavvalora garanzia e sicurezza”.

Almaverde Bio, una marcae un gioco di squadra

ALIMENTAZIONE | BIO

L’organismo che certifi-ca i prodotti biologici èil Consorzio CCPB

(Consorzio per il Controllo deiProdotti Bio) esiste dal 1988 edal 2008 ha dato luogo alla srlCCPB, società operativa scien-tifica le cui attestazioni sonoriconosciute sia in Europa chenel resto del mondo. Al presidente del CCPBLino Nori chiediamo dispiegarci il boom attualesia del settore che delleaziende.“La scelta di molte aziende èstata rafforzata dalla tempesti-va introduzione della certifica-zione dei prodotti biologici,anche quando questa non era

ancora obbligatoria per legge.Ciò ha stimolato il consumo ela diffusione di una consapevo-lezza da parte delle famiglieitaliane verso il mondo Biofacendo accrescere fiducia econsensi”.Come si posizionano i con-sumi?“Fino a qualche anno fa viveva-mo la contraddizione di essereleader nella produzione mamolto indietro nei consumi delbiologico, in Europa. Oggi lasituazione si è bilanciata e lapercentuale dei consumi siattesta sopra la media deglialtri Paesi per un fatturato di2,5 miliardi di euro annui. Ciòche non consumiamo esportia-

mo, in particolare frutta e ver-dura, pasta, olio e derivati delpomodoro, verso Nord Euro-pa, Usa e Giappone. All’esteroapprezzano la nostra elevataqualità e riconoscono la nostralunga esperienza produttiva inquesto settore”.

Dentro il mondo Bio, tanti controlli e certificazioni

38 | senzaetà

Page 39: Senzaetà SALUTE & FAMIGLIA

Nella società contempora-nea, saper educare legiovani generazioni, a

partire dalle scuole, a mangiarecibi sani e genuini, frutta e ver-dure di stagione certificate bio-logiche è molto importante pervivere una vita in equilibrio psi-co-fisico e prevenire alcunepatologie cosiddette del benes-sere, in particolare obesità emalattie cardio-circolatori. Inlinea con questi presupposti sipone l’azione amministrativadella Regione Marche, in mate-ria di prevenzione sanitaria ededucazione alimentare, attra-verso un progetto presentatorecentemente dall’AssessorePaolo Petrini, vice Presidente eAssessore all’agricoltura dellaRegione Marche, dal titolo“Frutta nelle scuole”, finalizzatoad orientare le merende deibambini sul consumo di fruttafresca.

Il biologico nella ristorazionecollettiva, oltre a soddisfare unlegittimo bisogno dei cittadinidi dare, almeno ai bambini, cibicoltivati in assenza di pesticidi,privi di OGM, di alto valore

nutrizionale e basso conte-nuto in residui, può for-

nire importanti oppor-tunità per lo sviluppo

di una economiasostenibile sul ter-

ritorio. L’utilizzodei prodotti

biologici, inun’ottica di

sistema enel rispet-to dellastagionali-tà, dellafreschezza,dei bassii m p a t t ienergeti-ci impie-g a t i ,d e l l adistri-

buzione prevalente in filieracorta dal produttore al consu-matore, ci permettono di con-vertire gradualmente il nostrostile di vita verso nuove formedi risparmio energetico dettatedalla green economy. Su questenuove sfide la Regione Marcheè da tempo impegnata a sensi-bilizzare l’opinione pubblica, apartire dalle scuole, con campa-gne mirate di promozione einformazione, cercando di ren-dere accessibile il biologico sututte le tavole dei consumatoriattraverso gli incentivi per ilconcreto sviluppo di tutto l’in-dotto produttivo marchigiano.Le nostre aziende agricole bio-logiche oggi producono cereali,carne, vino, formaggi, mielifrutta e verdura e prodotti deri-vati, con certificazione bio edalti standard qualitativi, tantoda essere sempre più richiestianche dai mercati esteri. Dieta mediterranea e biologicodunque, sono il giusto mix diingredienti per una sana e cor-retta alimentazione. Valorinutrizionali, qualità dei prodot-ti, certificazioni, territorialitàsono i pilastri portanti delle die-te proposte nelle mense.

“Il Biologico nella ristorazione collettiva”

Le mense biologiche,oltre a soddisfare unlegittimo bisogno dei

cittadini di dare almeno aibambini cibi senza pesticidie senza OGM e di alto valorenutrizionale,possono fornireimportanti opportunità peruno sviluppo sostenibile chefavorisca le economie locali.Per il settore del biologico,nella continua ricerca dinuove forme di commercia-lizzazione, quello della risto-razione collettiva potrebbedimostrarsi un mercato inte-ressante, in grado di coniu-gare concetti come la terri-torialità e la stagionalità del-le produzioni, qualità e salu-brità degli alimenti. Unimportante contributo inquesto senso, nelle Marchesi è avuto con la legge regio-nale sulle mense biologiche,tra le prime in Italia (L.R. n.4/2002). Dal 1999 al 2002nelle mense scolastichemarchigiane gestite daiComuni sono stati finanziatiprogetti di informazione edivulgazione dei prodottibiologici rivolti al personaledi cucina, agli insegnanti e aigenitori. Dal 2003 il contri-buto è stato allargato all’ac-quisto dei prodotti biologiciutilizzati nelle mense scola-stiche e ospedaliere.

Introduzione di prodotti bio nei menù delle mense scolastiche

Progetto Bioregione

Marche

BIO | ALIMENTAZIONE

senzaetà |39

Page 40: Senzaetà SALUTE & FAMIGLIA

“Volontari! Facciamo ladifferenza!”

FOCUS | VOLONTARIATO

“Se non vogliamo che lenostre speranze di costruireun mondo migliore e più

sicuro restino vane, ci serviràsempre più l'impegno dei volon-tari” ha dichiarato Kofi Annan.È con questo spirito che 100milioni di europei mettono adisposizione il loro tempo e laloro esperienza per aiutare chiha bisogno e contribuire allosviluppo delle proprie comuni-tà. Ci sono mille modi di fare ladifferenza. Per dare risalto a queste inizia-tive e incoraggiare un maggiornumero di cittadini a impegnar-si a loro volta, la Commissioneeuropea ha inaugurato a genna-io l’Anno europeo del volonta-riato 2011. La vicepresidente VivianeReding, commissaria UEresponsabile per la giustizia, idiritti fondamentali e la cittadi-nanza, insieme a Jean-MarcDelizée, segretario di Stato pergli affari sociali del Governo

federale belga, e a Marian Har-kin, parlamentare europea, hapresentato lo slogan dell’Annodel volontariato: Volontari!Facciamo la differenza!.“Voglio rendere omaggio aimilioni di europei che si adope-rano per migliorare il nostromondo - ha dichiarato VivianeReding, commissaria UEresponsabile per la giustizia, idiritti fondamentali e la cittadi-nanza - Ciascuno di noi ha den-tro di sé la capacità di farsiavanti e assistere chi si trova indifficoltà. Il volontariato rafforza i nostrivalori europei fondamentali: lasolidarietà e la coesione sociale.Inaugurando l’Anno europeodel volontariato, voglio invitarea sostenere quanti contribuisco-no a fare la differenza. È tempodi condividere e di restituire, diimpegnarci ad aiutare chi aiu-ta!”. Da un’indagine Eurobaro-metro del maggio 2010 risultache 3 europei su 10 dichiarano

di essere impegnati in attività divolontariato. Il volontariato puòassumere molte forme: si puòlavorare per un circolo sportivo,una scuola, un ospedale o un’as-sociazione caritativa. Esistono molte definizioni e tra-dizioni diverse in materia, mac’è un aspetto che accomunatutte queste attività: ogniqual-volta le persone si incontranoper aiutarsi a vicenda e sostene-re chi ha bisogno, l’intera socie-tà e i singoli volontari ne esconoavvantaggiati.Il volontariato permette allepersone di acquisire conoscen-ze, sfruttare le proprie capacitàe ampliare le proprie reti socia-li e spesso questo comporta

nuove o migliori opportunità dilavoro, oltre a contribuire allosviluppo personale e sociale.

DI RICCARDO MILANI

“Il volontariato è unadelle dimensioni fon-damentali della citta-

dinanza attiva e dellademocrazia, nella qualeassumono forma concre-ta valori europei quali lasolidarietà e la nondiscriminazione e in talsenso contribuirà allo svi-luppo armonioso dellesocietà europee”. Cosìrecita la Decisione delConsiglio, pubblicata aBruxelles sulla Gazzettaufficiale dell’UnioneEuropea il 22 gennaio2010 (2010/37/CE), cheformalizza la proclama-zione del 2011 Anno euro-peo delle attività di volon-tariato che promuovonouna cittadinanza attiva.

Cosa dice laComunità Europea

Per mettere in luce il lavoro dei volontari, inco-raggiare altri a unirsi a loro e sormontare ledifficoltà che essi devono affrontare, l'Anno

europeo del volontariato 2011 persegue quattroobiettivi principali:- ridurre gli ostacoli al volontariato nell’UE;- conferire autonomia e responsabilità alle orga-

nizzazioni di volontariato e migliorare la qualitàdel volontariato;

- premiare e riconoscere le attività di volontariato;- sensibilizzare al valore e all’importanza del

volontariato.

Per conseguire tali obiettivi, la Commissione inco-raggerà lo scambio di buone pratiche tra le autori-tà degli Stati membri e le organizzazioni di volon-tariato. Verrà rivolta particolare attenzione alla for-mazione dei volontari, all’accreditamento e allacertificazione della qualità e a un collegamentoefficiente ed efficace tra i potenziali volontari e leopportunità di volontariato. La Commissioneincentiverà nuove iniziative europee per la costitu-zione di reti onde favorire gli scambi transfrontalie-ri e le sinergie tra le organizzazioni di volontariatoe altri settori, segnatamente le imprese.

Quali sono gli obiettivi dell’anno del volontariato

Jean-Marc Delizée, segretario di Stato per gli affari sociali del Governofederale belga, Viviane Reding, commissaria UE responsabile per la giustizia e i diritti fondamentali e Marian Harkin, parlamentare europea

40 | senzaetà

La Commissione Europea inaugura l’anno dedicato al Volontariato

Page 41: Senzaetà SALUTE & FAMIGLIA

FOCUS | VOLONTARIATO

“Angelipress”,una realtà nel territorio

Il 2011 è dedicato all’”AnnoEuropeo del Volontariato”,un appuntamento molto

importante per il mondo del ter-zo settore. Per questo la squadradi “Angelipress”, l’agenzia che sioccupa del sociale e fornisce lenewsletter ai parlamentari ita-liani, ha voluto festeggiare i suoidieci anni di attività con un con-vegno dal titolo “Il tuo Prossi-mo”, riunendo il 26 gennaioscorso presso la Camera deiDeputati, Sala della Regina, ileader e i dirigenti di numeroserealtà che operano nel volonta-riato italiano. L’interventointroduttivo è stato affidato aFrancesco Colucci, Questoredella Camera dei deputati e al

Cardinale Elio Sgreccia, Presi-dente emerito della PontificiaAccademia per la vita. Coordi-nati da Lorenzo Del Boca, Con-sigliere Ordine nazionale gior-nalisti, sono intervenuti PaolaSeverini, Direttore dell’AgenziaAngelipress, Mario Marazziti,

portavoce della Comunità diSant’Egidio, Salvatore Pagliuca,Vicepresidente nazionale Uni-talsi, Saveria Dandini de Sylva,Presidente dell’Istituto Vaccari,Stefano Zamagni, Presidentedell’Agenzia per le Onlus, Gior-gio Righetti, Direttore generaledelle Acri, padre Mariano Stef-fan, Segretario Conferenza deiSuperiori Cappuccini, padreGiulio Albanese, MissionarioComboniano e Santino Spinelli,Ambasciatore per la CulturaRom nel mondo. Il terzo settore, o non-profit, èuna realtà, per fortuna, moltoramificata sul territorio che col-locandosi tra le istituzioni e lasocietà riesce a dare voce, a por-tare sostegno, a fronteggiare legrida di aiuto che arrivano pur-

troppo da sempre più comparti.Come ha affermato Marazziti,della Comunità di Sant’Egidio,“il non-profit è l’antidotoall’egoismo di una societàdepressa, stordita e che ha pau-ra del futuro”. Invece per il Cardinale Sgreccia“quando parliamo di volonta-riato il cuore si allarga anche adun fatto, ad un bisogno educati-vo che ne indichi una necessitàin tutti e in tutte le case e anchein qualche modo in tutti i lavo-ratori”. Nel corso del convegno è statoillustrato il nuovo portale diAngelipress che mette a disposi-zione degli utenti l’archivio dinotizie raccolte nei dieci anni diattività. Il gruppo "Ladri di carrozzelle"ha eseguito alcuni brani musi-cali del suo repertorio.

L’anno delvolonta-r i a t o

2011 è statoufficialmenteinaugurato dalpresidente del-la Repubblica Ungherese e pre-sidente di turno della Commis-sione Europea, Pal Schmitt.“Sono circa 100 milioni i cittadi-ni europei che fanno volonta-riato – ha commentato il presi-dente Pal Schmitt – Questivolontari svolgono ogni giornoun lavoro importantissimo peraiutare gli altri e per la coesio-ne sociale. Io stesso sono statoun volontario per 20 anni comemembro della commissioneolimpica ungherese. Anche miamoglie si occupa di attività inorganizzazioni no-profit inUngheria. I volontari riflettonola diversità delle società euro-pea, persone di tutte le età,uomini e donne, studenti eimpiegati, persone di diverseetnie. Tutti sono coinvolti.Democrazia, solidarietà e par-tecipazione, sono questi i valorifondamentali in azione giornoper giorno”.

L’inaugurazione del presidente UE

Pal Schmitt

DI NICOLETTA DI BENEDETTO

Paola Severini, direttore delgruppo Angeli-press, è nata a

Roma nel 1956, maha origini marchigia-ne. Da 15 anni è alservizio del volonta-riato, ha iniziato conla rivista “Angeli”sullacultura sociale, realiz-zata da ragazzi han-dicappati. Dal 1974 al1979 ha partecipato direttamen-

te ad un progetto sulla PsichiatriaDemocratica tenutoa Parma e in alcunecittà delle Marche.Inseguito ha condottola rubrica radiofoni-ca su Rai Radio1“Punto d’incontro”,comunicazione edhandicap. La voca-zione per la comuni-cazione legata al

terzo settore è continuata con

l‘organizzazione, nel 1984 a Pesa-ro,per il Primo Festival Internazio-nale della Cinematografia “Oltrela Norma”,dedicato alla cinemato-grafia sulla disabilità fisica, psichi-ca, sensoriale e ambientale.Il resto è storia recente, da diecianni con il portale www.angeli-press.com da voce a iniziative,battaglie, progetti a tutto ciò cheè no profit.

Il Cardinale Elio Sgreccia

Paola Severini e una missione: la comunicazione nel sociale

Un anno per rendere omaggio

all’opera dei volontari,

facilitare il lorolavoro e

incoraggiare altri ad impegnarsi

al loro fianco

senzaetà |41

Page 42: Senzaetà SALUTE & FAMIGLIA

FOCUS | VOLONTARIATO

Le cooperative sociali sonoil fiore all’occhiello di unasocietà che del territorio e

del rapporto con i cittadini fa ilsuo principio fondante. Moltidei servizi a favore della comu-nità sono proprio offerti dallecooperative sociali che spesso‘aiutano’ gli enti locali a miglio-rare lo stato di salute e vivibili-tà di un comune e una regione.Abbiamo preso spunto da que-sta analisi per fare alcunedomande ad Andrea Scocchera,vice presidente della CoossMarche.Dott. Scocchera, il 2011sarà l’anno della solidarie-tà e del volontariato. Quan-to è importante trattarequesto tema in Europa enelle Marche?“In una fase in cui la crisi eco-nomica perdurante condizionaanche le priorità nella scala deivalori etici e morali, l’anno del-la solidarietà e del volontariatocontribuisce a tenere viva lacoscienza e l’attenzione sui temiche riguardano l’impegnosociale e le politiche nei con-fronti delle fasce più deboli del-la popolazione. Sia in Europache nella nostra Regione assi-stiamo ad un progressivoaumento dei soggetti interessa-ti e coinvolti dalle conseguenzedella crisi: alle categorie tradi-zionalmente classificate come“protette” si aggiungono le nuo-ve povertà, i disoccupati, i pre-cari, i cassaintegrati. Anche perquesto motivo sarebbe auspica-

bile una maggiore sensibilità suquesti temi soprattutto da par-te delle istituzioni. Com’è la situazione per lacooperazione sociale inquesto periodo di crisi?“Si percepisce chiaramente ildisorientamento rispetto allamancanza di certezze nel futuroe alla difficoltà diffusa nel repe-rire le risorse necessarie nonsolo per avviare nuovi servizima anche per dare continuità aiservizi già esistenti. Gli Entilocali, con cui la maggior partedella Cooperazione Sociale col-labora, vedono progressiva-mente assottigliarsi le risorseeconomiche necessarie a garan-tire i servizi fino ad oggi erogatie riflettono automaticamentetale disagio sulle cooperativesociali che gestiscono i servizi.Sul piano della applicazione deiprotocolli di intesa e dei regola-menti regionali emerge una cer-ta preoccupazione per il manca-

to rispetto delle tariffe e dei cri-teri di valutazione proprio per lascarsità di risorse che inducequalche amministrazione localead individuare scorciatoie perrendere compatibile la spesasociale. Allo stesso tempo peròsi assiste ad un aumento gene-ralizzato della domanda di ser-vizi socio assistenziali prove-niente dai cittadini e che nonsempre passa attraverso il filtrodell’Ente Locale (aggregazionegiovanile, doposcuola, spazi perl’infanzia, centri diurni peranziani). Su questo terreno laCooperazione Sociale può offri-re soluzioni innovative e speri-mentare formule e modalità digestione più flessibili”.Può essere la cooperazionesociale un settore trainanteper uscire dal periodo dicrisi?“In una visione che punti allavalorizzazione della coesionesociale, al miglioramento dellaqualità della vita delle fascedeboli, alla razionalizzazione edottimizzazione dei servizi diwelfare la cooperazione socialepuò certamente svolgere unruolo significativo e contribuirein stretta collaborazione conaltri settori economici al supe-ramento graduale della crisisoprattutto partendo dallariqualificazione professionaledelle figure espulse dal mondo

del lavoro e dalla loro riconver-sione in servizi socio assisten-ziali. Sotto questo profilo laRegione Marche, interessata inalcune aree territoriali in parti-colare dalla crisi di alcuneaziende, potrebbe puntare sullosviluppo dell’offerta di welfarefavorendo una riconversionegraduale dei lavoratori espulsidal mercato del lavoro”. Quali sono i progetti futuridella Cooss sul territorio?“Cooss Marche cerca di inter-cettare le esigenze provenientidai territori e dalle comunitàlocali della Regione in funzionedi progettare nuovi servizi osoluzioni appropriate per cerca-re di risolvere le singole critici-tà nel settore socio assistenzia-le. In questa direzione collaboracon altre cooperative e soggettiprivati in grado di offrire agliinterlocutori istituzionali pro-poste concrete per affrontare leproblematiche sociali maggior-mente percepite e per raziona-lizzare gli interventi su scalaregionale. Inoltre esistono set-tori di intervento considerati dinicchia sui quali si riscontrauna significativa richiesta daparte dell’utenza e su cui inter-venire naturalmente in accordoe sinergia con le politiche dellaRegione Marche”.

“La cooperazione sarà la leva per uscire dalla crisi”Intervista ad Andrea Scocchera, vicepresidente Cooss Marche

42 | senzaetà

Page 43: Senzaetà SALUTE & FAMIGLIA

FOCUS | VOLONTARIATO

L’Italia è un Paese con unindice di invecchiamen-to molto alto e attual-

mente sono ancora presenti alivello culturale e sociale moltistereotipi e semplificazioniriguardo all’anziano. In partico-lare viviamo in una società incui il valore di una persona simisura in base al lavoro e allasua capacità produttiva per cuiaccade che l’individuo, uscendodal sistema produttivo, perda ilriconoscimento del suo ruolosociale. Numerosi sono glianziani che ad un certo puntodella loro vita si avviano versopercorsi di solitudine e di pro-gressiva non autosufficienza.L’Auser si inserisce in questocontesto e per fronteggiare oprevenire eventuali situazionedi disagio tenta di attuare unastrategia culturale e politicacapace di incidere sui pregiudi-zi della società. Molti anziani scelgono di fare

volontariato, di mettersi in gio-co, di essere attivi e protagoni-sti. In mille modi, con fantasia evolontà di fare, si pongono alservizio dei propri concittadiniper una migliore qualità dellavita. Inventano un giardinovivibile, aprono la biblioteca edil museo, sorvegliano l’ingressodelle scuole, raccontano ai bam-bini e ai ragazzi il “come erava-mo”, offrono sostegno alle per-sona che vive in una condizionedi disagio e difficoltà. Un feno-meno positivo, diffuso e in cre-scita e non solo nel nostro Pae-se. L'Auser nasce come una asso-ciazione di uomini e donne chesi uniscono per perseguire unobiettivo strategico e condiviso:arricchire la vita delle comunitàtramite la valorizzazione dellerelazioni tra le persone e andan-do in tal modo incontro ai biso-gni espressi dai singoli e dallacollettività. Principio fonda-

mentale è considerare che ognietà abbia un valore e ogni per-sona un suo progetto di vita. L’Auser ha preso molto sul seriola sua sfida e questa è diventatala sua mission.Come Associazione di volonta-riato e di promozione sociale,

l’Auser si impegna a promuove-re l’invecchiamento attivo deglianziani e a far crescere il lororuolo nella società. Si proponedi contrastare ogni forma diesclusione sociale; migliorare laqualità della vita; diffondere lacultura e la pratica della solida-rietà e della partecipazione;valorizzare l’esperienza, lecapacità, la creatività e le ideedegli anziani; sviluppare i rap-porti di solidarietà e scambiocon le generazioni più giovaniaffinché ogni età abbia un valo-re e ogni persona un suo proget-to di vita attraverso cui diventa-re una risorsa per sé e per glialtri.La proposta associativa diAuser è rivolta prioritariamenteagli anziani, operando con essie attraverso le loro competenze,ma offre altresì spazio alle rela-zioni tra generazioni, nazionali-tà e culture diverse attraverso ildialogo, gli incontri, le attivitàformative o di svago affinchéognuno possa dare e trovareaiuto, incontrare gli altri, arric-chire le proprie competenze econtribuire alla crescita dellacomunità in cui vive.

Auser: quando il volontariato è al servizio degli anziani

La Fiat Panda attrezzata per il periodo invernale da adibire al trasportosociale e migliorare i servizi che si trovano in difficoltà, acquiatata dall’ l’Auser Alta Vallesina e i Comuni di Serra San Quirico e Mergo

Il Filo d’Argento Auser è il servizio di telefoniasociale dell’Auser impegnato a contrastare soli-tudine ed emarginazione degli anziani. Dal 2002

è dotato del Numero Verde Nazionale totalmentegratuito 800995988 attivo dalle 8 alle 20 per tuttii giorni dell’anno (festivi compresi). Con una sem-plice telefonata si ha la possibilità di avere compa-gnia telefonica; il trasporto protetto per visite econtrolli medici; ricevere aiuto per piccoli interven-ti domiciliari, richiedere la consegna della spesa odei farmaci; l’accompagno alla posta o dal medico,informazioni sui servizi attivi nella propria città esulle opportunità di svago e intrattenimento offer-te dall’associazione. Attraverso il Numero Verde delFilo d’Argento gli anziani possono inoltre segnala-re abusi e disservizi.Alcuni numeri, 6000 i volontari coinvolti nel Filod’Argento; 120 punti d’ascolto collegati al NumeroVerde. Il 70% delle telefonate proviene da donnemolto anziane che vivono da sole con un’età com-

presa fra i 75 e gli 85 anni. Anziani che esprimonobisogni di compagnia, socialità, necessità di spo-starsi nel territorio, aiuti a domicilio. I volontari delFilo d’Argento Auser hanno realizzato in un anno 1milione 300mila interventi di aiuto a favore di374.000 anziani in difficoltà.

800-995988 Filo d'Argento Auseril telefono amico al servizio dei nostri nonni

Le sedi del Filo d’Argento nelle Marche:

Filo d’Argento Dorico: Tel 071.2801070 Filo d’Argento Ascoli: Tel 0736.240169

Filo d’Argento Centobuchi: Tel 0735.704723 Filo d’Argento Fano: Tel 0721.825805

Filo d’Argento Macerata: Tel 0733.234886 Filo d’Argento Moie: Tel 0731.776035

Filo d’Argento S.Elpidio: Tel 0734.877095 Filo d’Argento Urbino: Tel. 0722.329659

senzaetà |43

Page 44: Senzaetà SALUTE & FAMIGLIA

FOCUS | VOLONTARIATO

Nell’ambito delle associa-zioni che operano con ilproprio personale spe-

cializzato nel sostegno e nellasolidarietà ai giovani con pro-blemi di droga, abbiamo parla-to con Claudio Cardinali, delCentro Studi, Documentazionee Prevenzione dell'OIKOSOnlus di Jesi. Qual è la situazione delvolontariato nella RegioneMarche, anche in base acome si muove l’UE?“Nella nostra regione vi sonomolte realtà di volontariatooperanti nei più diversi settori,e tutte hanno un denominatorecomune: tendono a far aumen-tare quanto più possibile lasocializzazione, lo spirito soli-daristico e incentivano la parte-cipazione attiva alla vita dellasocietà e alle scelte nel campodelle politiche sociali. Il fattoche l’Europa si sia accorta delvolontariato è dovuto anche alfatto che il settore del volonta-riato rappresenta circa il 5% delPIL delle nostre economienazionali. Il volontariato, dun-que, come serbatoio anche dilavoro sotto forma di collabora-

zione, ma anche come rispar-mio rispetto a un intervento distampo pubblico. Il volontaria-to riesce a modificare le suestrategie d’azione in poco tem-po, adattandosi alle mutazionidei bisogni in minor temporispetto all’intervento pubbli-co”.Ma entriamo nello specifi-co della sua Associazione.Cos’è l’Oikos, cosa fa?“Nel 2010 l’Oikos onlus ha cele-

brato con soddisfazione i suoiventi anni di attività. L’Oikos hainiziato il suo cammino nel1990 su iniziativa di don Giulia-no Fiorentini. Il primo passo èstato l’apertura delle comunitàterapeutiche per ragazzi tossi-codipendenti, poi, nel 1998, si èiniziato ad intervenire anche suiminori in stato di abbandono eminori con mamme che faceva-no uso di sostanze stupefacenti.Ad oggi l’Oikos conta tre comu-

nità terapeutiche e due comuni-tà educative per minori”.Quindi avete da pocofesteggiato il ventennale...“E proprio con le iniziative deiVenti Anni si è voluto sottoli-neare questo lungo percorso dicrescita e di risultati che hannoportato fino ad oggi a far usciredalla dipendenza tanti ragazzi ea ridare una famiglia a tantibambini che rischiavano di per-derla. Sono state allestite duemostre con contributi fotografi-ci e video che hanno ripercorsole tappe fondamentali dell’As-sociazione. Hanno fatto, poi,seguito alcuni convegni conesperti nei quali sono statiaffrontati temi che sono allabase del lavoro dell’Oikos: l’im-portanza del volontariato nellerelazioni d’aiuto, la tutela deiminori, la droga come causa diproblemi psichiatrici e l’emer-genza educativa nelle famiglie”. Quali sono i progetti per ilfuturo?“Le nuove sfide per il futuro,che poi significa nuovi servizi,provengono dal campo delladipendenza che è molto mutatonel tempo, non solo nellesostanze ma anche nelle patolo-gie correlate, spesso di tipo psi-chiatrico. Le sostanze e lemodalità di assunzione varianoe si modificano anche in basealle nuove richieste culturali deiconsumatori”.

Oikos: da oltre 20 anni vicinaai ragazzi tossicodipendenti

L’Oikos Onlus è stata di nuovo selezionataper portare avanti il progetto di prevenzio-ne EDU.CARE, un progetto del Diparti-

mento Politiche Antidroga della Presidenza delConsiglio dei Ministri. Il Progetto tiene conto delfatto che essere genitore di fronte ai grandi muta-menti sociali del nostro tempo è compito partico-larmente difficile, ancor più complesso quando ilbambino presenta un temperamento o tratti dipersonalità problematici. Il progetto mira ad abi-litare nei giovani genitori le capacità di comunica-zione e di gestione della vita familiare, suggeren-do comportamenti appropriati e rinforzando lapercezione della autorevolezza. Il Centro Interna-zionale di Formazione dell’ILO (agenzia specializ-zata delle Nazioni Unite) in stretta collaborazionecon United Nations Office on Drug and Crime(UNODC), ne esegue il coordinamento. "EDU.CARE” è un progetto che ha innanzituttol’obiettivo di rafforzare le competenze dei genitori

di ragazze e ragazzi di età dagli 8 ai 12 anni nelgestire il rapporto con i propri figli, al fine di pre-venire o gestire disturbi comportamentali. In sintesi intende offrire una formazione semplicee mirata al tempo stesso, all’intero nucleo familia-re e all’ambiente della Scuola e dell’Educazione.EDU.CARE offre una vera e propria formazionebreve, opportunamente certificata, volta a crearele competenze per identificare ed interpretare isegnali che si rivelano nei comportamenti deiragazzi. Genitori ed insegnanti sono coinvolti insieme nelprogetto educativo, che intende facilitare il dialo-go tra la scuola ed il nucleo familiare.

Unità Operativa Progetto EDU.CARE

Coordinatore: dott. Claudio Cardinali

Viale dell’Industria, 560035 Jesi (AN) Tel. 0731213125Fax [email protected]

OIKOS Onlus

EDU.CARE, a protezione delle famiglie

La festa in piazza a Jesi per i 20 anni dell’Oikos con il taglio della tortacon don Giuliano Fiorentini fondatore dell’associazione e S. E. Mons. donGerardo Rocconi, Vescovo di Jesi

44 | senzaetà

Page 45: Senzaetà SALUTE & FAMIGLIA

RUBRICA | DALLA PARTE DEL CITTADINO

senzaetà |45

Agennaio ci sono stati pic-coli aumenti dell’assegnoper 18 milioni di pensio-

nati grazie allo sconto della ‘sca-la mobile’. Con la perequazioneautomatica, i trattamenti sali-ranno dell’1,4% in linea conl’andamento dell’infrazioneregistrata dall’Istat.La perequazione automatica èun aumento delle pensioni chesi applica ogni anno dal primogennaio su tutte le pensioni(art. 14 della legge 23 dicembre1994, n. 724).Con Decreto del Ministero del-l’Economia e delle Finanze, inbase alla variazione del costodella vita accertata dall’IstitutoNazionale di Statistica (ISTAT),alla fine di ogni anno viene sta-bilita la variazione percentuale,stimata in via provvisoria, daapplicarsi per l’anno in corsosull’importo della pensionemensile.

Modalità di calcolo anno 2011Con la rata di pensione del mese

di gennaio 2011 l’Inpdap prov-vede:- ad applicare l’aumento

dell’1,4% per l’anno 2011, cal-colato in base alla variazionepercentuale previsionale sul-le pensioni in pagamento adicembre del 2010, salvo con-guaglio da effettuarsi in sededi perequazione per l’annosuccessivo;

- ad attribuire, a decorrere dalprimo gennaio 2010, il valoredefinitivo della perequazione

automatica nella misura del0,7% .

Il valore di variazione percen-tuale definitivo per l’anno 2010non si discosta da quello stima-to in via previsionale per ilmedesimo anno; pertanto l’ap-plicazione della percentualedefinitiva di perequazione auto-matica per l’anno 2010 noncomporta nessun conguagliosui relativi trattamenti pensio-nistici.L’ammontare mensile dellapensione minima Inps da pren-dere a riferimento per la deter-minazione delle fasce d’importoè fissato, per l’anno 2011, a euro467,43 (annuo euro 6.076,59).Contro i 461,00 dell’anno pre-cedente.

Chi può beneficiare dell’aumento?Ne possono beneficiare i pen-sionati che hanno determinatirequisiti di età e di reddito.Sono richiesti almeno 70 annidi età, ridotti a 60 anni per chiha un’invalidità totale.Per quanto riguarda il reddito,quello personale non deve esse-re superiore a 9.524,03 auromentre se coniugati, quello del-la coppia, non deve essere supe-

riore ai 15.000,00 euro.Ai fini della maggiorazione siconsiderano i redditi di qualsia-si natura.

Assegni e pensioni socialiCon la stessa percentuale del1,4% verrà aggiornato anchel’importo dell’assegno socialeche salirà da 412 a 417,30 euroal mese. Mentre le vecchie pen-sioni sociali, di cui beneficianogli ultrasessantacinquenni chehanno raggiunto l’età della pen-sione prima del dicembre 95,aumenteranno da 340 a 344euro al mese.

E per le pensioni superiori al minimo?!Per le pensioni di importo supe-riore al minimo, l’aliquota diincremento si applica a scalareper fasce di importo. La legge127/2007 aveva stabilito cheper il triennio 1008/1010 venis-se garantita una copertura del-l’inflazione. Di conseguenzal’aumento per il 2011 sarà così:1,4% sulla fascia di pensionemensile sino a 1382,91; 1,26%sulla fascia di pensione tra1.382,91 e 2.304,85 euro; 1,05%sulle pensioni superiori a2.304,85 euro.

Rivalutazioni Istat: aumenti di 1,4% del trattamento al minimo

DI LINO RIGNANESEPotete fare domande riguardanti le pensioniall’esperto Lino Rignaneseinviando unaemail a [email protected]

Page 46: Senzaetà SALUTE & FAMIGLIA

46 | senzaetà

Osservatorio Sociale

Prof. Marieli RuiniUniversità La Sapienza, Roma

Aproposito di longevitàattiva figure emergentisono i nonni i quali,

occupando gli spazi tradizio-nalmente riservati a madricasalinghe e a balie, assumo-no oggi una nuova, semprepiù impegnativa veste rico-prendo funzioni che andreb-bero altrimenti remunerate eche non sarebbero altrettantogarantite.

Pare una propo-sizione interes-sante e gratifi-

cante il riconosci-mento di sostitutigenitori e al tempostesso di “maestri divita” per bambini cheormai sono più nipotiche figli.Questo pensiero riportaad una memoria perso-nale dalla quale nessunosi distacca, perché nonvuole e perché è insitanella nostra mente. Lamemoria di figure impor-tanti che hanno seguito eseguono una parte dellanostra vita non è infattisolo un ricordo ma diventacultura ed è insita in un vissu-to che non ci abbandona mai. Oggi i nonni sono sempre piùgiovani-anziani e la loro pre-senza riveste un valore socio-economico oltre che affettivoe personalistico. Basta osservare queste nuovefigure sociali, attive, di bellapresenza, di tanta volontà,per meglio conoscere unospaccato della nostra società. Nonni che nutrono con ilbiberon bebè non ancorasvezzati, mentre le madri cor-rono a mantenere un posto dilavoro, nonni che accompa-gnano e riprendono i bambi-ni a scuola, portano zainettipesanti di libri e una volta a

casa, seguono compiti di“nuova generazione”, per cuile tabelline sono un retaggio ele poesie a memoria una tra-dizione passata. Questi nonni insegnano lebuone maniere a tavola, lecanzoni, i nomi dei giocatoridi calcio, la passione per unasquadra ma anche le preghie-re e un po’ di storia vissuta. Inonni saltano il riposo pome-

ridiano per andare nei parchi,in piscina, nei maneggi e poiriaccompagnano i bimbi acasa e, in attesa del ritornodei genitori fingono di diver-tirsi con la play station, persi-no con il Pc. Sono nonni eroi,nonni che la storia l’hannovissuta e le favole non le han-no dimenticate. Perché la loro generazione è ilfrutto di una guerra finita cheha insegnato che la speranzaesiste. Che, con buona volontà si puòricostruire un paese, che isogni si avverano, perchéanche la nascita di un nipoteè un sogno avverato. Sono questi i nonni dei qualivoglio proporre l’immagine,

neo pensionati, sereni, spiri-tosi, attivi, che godono anco-ra dei piccoli piaceri della vitae sanno come coinvolgersinelle necessità obiettive delquotidiano. Sono loro, ancora, nell’incer-tezza di un sociale minacciatoda crisi, disastri ecologici,incertezze, una delle opportu-nità che la vita riserva, nonsolo per la loro presenza sul

campo ma per la componenteumana e l’identità culturaleche diventa una garanzia diappartenenza quasi tribale.Ma, sempre più me ne con-vinco, la vita riserva sorprese.E una fra queste è la delusio-ne di aver scoperto che anchele immagini rosee hanno iloro lati oscuri.

Leggo che in Spagna daqualche tempo un nuovotermine si accompagna ainonni: quemados chesignifica bruciati. Il loroimpegno è considerato daprofessori dell’UniversitàComplutense di Madrid una“professione altamente usu-rante” (Corriere della Sera, 8

gennaio 2011). E allora lariflessione va oltre. E ladomanda si pone su quantopossa essere equo ed onestoutilizzare termini forti riferitia quella che è una partecipa-zione, per quanto spessonecessaria che non è profes-sione se non per il valoresocio-economico che rivestenel bilancio domestico, e cheè la componente umana di un

affetto familiare e non unarivendicazione sindacale.Sono altre le realtà chebruciano e fanno bruciare.

A Johannesburg Chi-rac disse “la casa bru-cia e noi guardiamoaltrove”. Bruciano società investiteda troppo rapidi processidi modernizzazione e glo-balizzazione, rilfettevaLévi-Strauss. A livello psi-cologico burn out è unasindrome tipica che “bru-cia” chi svolge lavori adalto rischio per sé e per glialtri e che si impegna neiconfronti di chi è in stato

di grave necessità. E lo scambio generazionaleconferma: i nonni di oggi rap-presenterebbero secondoqueste ricerche la “gioventùbruciata” degli anni ’50!Se non possiamo non ricono-scere che la responsabilità el’impegno richiesto ai nonnisono pesanti, personalmente,non riesco ad immedesimar-mi nella schiera dei disfattistiche non trovano la poesianemmeno nelle tenere imma-gini di nonni che rivivono feli-cità già vissute e che, collabo-rando con i figli, aiutano inprimo luogo loro stessi, pro-tagonisti di una “longevitàattiva”.

La generazione dei nonni... tra affetto e stress

Page 47: Senzaetà SALUTE & FAMIGLIA

senzaetà |47

Dal punto di vista legale

Avv. Giovanni Conti, Roma

Dopo la nostra passeg-giata nel campo dellaresponsabilità medica

è d’obbligo segnalare che dal20 marzo 2011, salvo ripensa-menti del Governo, per avvia-re una causa del genere sidovrà esperire previamenteun procedimento di media-zione. Il Decreto legislativon.28 del 4 marzo 2010 hainteso favorire la soluzioneamichevole delle controver-sie (cosiddetta mediazionefacilitativa) e la formulazionedi proposte di soluzione(cosiddetta mediazione valu-tativa).

La mediazione saràobbligatoria in moltematerie: diritti reali,

condominio, divisione, suc-cessioni ereditarie, patti difamiglia, locazione, comoda-

to, risarcimento del dannoderivante dalla circolazionedei veicoli e dei natanti e daresponsabilità medica, diffa-mazione a mezzo stampa opubblicità, contratti assicura-tivi, finanziari e bancari. IlGiudice, oltre a verificare chela mediazione sia stata tenta-ta, potrà anche invitare leparti a praticarla anche senon obbligatoria (cosiddettamediazione delegata) e ciòfino alle conclusioni del gra-do di appello. Le parti stessepossono decidere di avvalersidella mediazione (cosiddettavolontaria). L’accordo omo-logato dal tribunale avrà l’ef-ficacia dei titoli esecutivi,come sentenze, decretiingiuntivi, cambiali, assegni.Come si farà la mediazione?Senza formalità: basterà

discutere liberamente (epacatamente) avanti almediatore, il quale cercheràdi “ingrandire la torta” anzi-ché ridurla. Nella mediazionepossono risultare vincitricientrambe le parti (cosiddettoprincipio del win to win).Dove si farà la mediazione?Avanti a mediatori professio-nisti formati sotto il controllodel Ministero della Giustizia,particolarmente presso gliOrdini degli Avvocati, chehanno esperienza in materiadi liti. La mediazione avrànotevoli agevolazioni fiscalirispetto alle cause ordinarienei tribunali, perché è stabili-to un credito di impostaquando il valore della litesupera 50.000 euro. Fino aquesto importo le mediazionisono esenti da imposta di

registro, diversamente daiprovvedimenti del Giudice. Ilcosto della mediazione (sicu-ramente inferiore ad una cau-sa) è determinato con Decre-to ministeriale (ad es. una litedel valore di 25.000 eurocosterà a ciascuna parte 360euro). Non male se si pensaalle lungaggini della giustiziaed ai costi e balzelli connessi.In quattro mesi, tempo mas-simo, il procedimento saràconcluso e non vi sarannorischi di prescrizione deidiritti. Dunque avviciniamocia questa nuova esperienzacon l’animo di cedere qualco-sa per avere qualcosa, sapen-do che l’esito di una lite giu-diziaria è sempre dubbio e lostrazio di una causa non fabene al morale, al fisico né alportafoglio.

Responsabilitàmedica e mediazione

Cinquant’anni di sacerdozio euna grande festa nella sua Filot-trano: padre Fausto Guazzati ètornato a casa, fra la sua gente,la sua famiglia. E stavolta è stata festa grande,nonostante la sua umiltà. Un’intera comunità si è strettaintorno al suo missionario, ilpadre bianco che ha trascorsooltre trent’anni in Congo e havisto le guerre, la povertà, lemalattie dell’Africa, vivendosempre per l’amore e le soffe-renze degli altri. Un benvenuto etanti complimenti per quelloche egli stesso considera non untraguardo ma solo una tappa,nel cammino della vita. Come hanno ricordato nella S.Messa in suo onore il Vescovo diAncona-Osimo mons. Meni-chelli, i superiori missionaribianchi, poi i suoi amici parroci,i colleghi e compagni del semi-nario di Osimo e di Fano e il sin-daco di Filottrano Coppari,

padre Fausto ha sempre condot-to una vita pericolosa, al limitedel rischio, per stare in mezzo achi più ha bisogno. E il messag-gio che parte da qui ha qualcosadi straordinario, di irresistibile.Il fascino di un amore moltogrande per la vita e per gli altriche costituisce un altissimomessaggio e un valoroso esem-pio. Pur se non lo vogliono mainemmeno dire, sono i missiona-ri i veri eroi dei nostri tempi.Anche il nostro giornale siaffianca a tutti coloro che hannoaccolto e abbracciato Padre Fau-sto complimentandosi con lui efacendogli un grande augurio dicontinuare il suo percorso cosìcome egli ha detto, alla fine delsuo discorso: “Finche i miei pie-di mi reggeranno, finchè il miocervello mi spingerà, finchè ilmio cuore funzionerà”.La sua missione, siamo certi,riparte da Filottrano per faretanta strada ancora.

Un padre bianco nella sua Filottrano

L’abbraccio del Vescovo di Ancona - Osimo, Mons. Menichelli e dei suoisuperiori missionari al padre bianco Fausto Guazzati

Page 48: Senzaetà SALUTE & FAMIGLIA