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Sistemi e strumenti di valutazione- autovalutazione in funzionecms.dea.esperienzaweb.it/convegni/wp-content/uploads/...Firenze- 29 marzo 2017 TEST Strumenti standardizzati di analisi

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  • Sistemi e strumenti di valutazione-autovalutazione in funzione

    dell’individualizzazione dell’insegnamento.

    Valter Durigon

    Firenze- 29 marzo 2017

  • Firenze- 29 marzo 2017

    SIGNIFICATO DEL TERMINE “VALUTAZIONE”

    • Evaluation: valutazione (dal latino “valeo”

    = dare valore).

    • Assessment: processo valutativo (dal

    latino “assideo” = sedersi assieme).

  • Firenze- 29 marzo 2017

    FUNZIONI DELLA VALUTAZIONE

    ✓Funzione diagnostica

    ✓Funzione regolativa

    ✓Funzione certificativa

  • Firenze- 29 marzo 2017

    MOMENTI VALUTATIVI

    ✓Valutazione iniziale

    ✓Valutazione intermedia o formativa

    ✓Valutazione finale o sommativa

  • Firenze- 29 marzo 2017

    TIPOLOGIE DI VALUTAZIONE

    ✓Valutazione assoluta

    ✓Valutazione relativa

  • INDICE DI SPRINT

    Peso dell’atleta (kg) + Statura (cm)Risultato prova (dec.sec.)

    INDICE DI SALTO

    Peso dell’atleta (kg) + h (dm.) x h.jump (m.)

    Es.: 80 + 20,0 x 0.6 = 60

    INDICE DI FORZA ELASTICA-REATTIVA

    Peso dell’atleta (kg) + h. drop (cm) + h.jump (cm)

    INDICE DI AGILITY

    Peso dell’atleta (kg) + Altezza (cm)

    Tempo di esecuzione (sec.)

    Firenze- 29 marzo 2017

    Cuzzolin ’97

  • Firenze- 29 marzo 2017

    TEST Strumenti standardizzati di analisi e controllo che possiedono caratteristiche di:

    ✓uniformità

    ✓ validità (grado di precisione nella misurazione ed esatta individuazione di ciò che si vuole misurare)

    ✓ attendibilità (fedeltà e sensibilità)

    ✓obiettività

    • nei materiali

    • nella descrizione e/o dimostrazione

    • nel comportamento dei somministratori

    • nella rilevazione dei dati

    • nelle osservazioni

  • Firenze- 29 marzo 2017

    CARATTERISTICHE DELLA VALUTAZIONE

    ✓ Scelta dell’oggetto (osservazione): cosa

    valutare?

    ✓ Misura (codifica): quali strumenti

    adottare e misurazione vera e propria.

    ✓ Interpretazione (analisi e giudizio):

    analisi e confronto; definizione dei criteri

    e dei parametri. Amplaz

  • Firenze- 29 marzo 2017

    SCOPI DELLA VALUTAZIONE

    ✓Monitoraggio: valutazione estensiva

    spaziale (trasversale) o temporale

    (longitudinale).

    ✓Verifica: verifica dell’ipotesi.

  • Firenze- 29 marzo 2017

    FINALITÀ DELLA VALUTAZIONE

    ✓ Diagnosi delle caratteristiche individuali.

    ✓ Orientamento della programmazione.

    ✓ Prescrizione di procedure e proposte metodologiche

    differenziate e individualizzate.

    ✓ Verifica e aggiustamento del programma in atto.

    ✓ Verifica del ritmo di adattamento e di sviluppo delle capacità.

  • Firenze- 29 marzo 2017

    L'AUTOVALUTAZIONE

  • Firenze- 29 marzo 2017

    AUTOVALUTAZIONE E INDIVIDUALIZZAZIONE

    ✓Adattare le proposte alle esigenze degli allievi tenendo

    conto di età, esperienza, capacità, motivazioni.

    ✓Formare gruppi omogenei.

    ✓Assegnare difficoltà crescenti.

    ✓Richiedere prestazioni differenziate.

    ✓Assegnare compiti differenziati.

    ✓Incoraggiare al lavoro autonomo.

    ✓Incoraggiare alla collaborazione con i compagni.

  • Firenze- 29 marzo 2017

    INDICAZIONI E PROCEDURE PER L’AUTOVALUTAZIONE

    • Fornire all’allievo schede di valutazione e richiedere verifiche sistematiche dei livelli personali di prestazione.

    • Incoraggiare l’allievo a stabilire periodicamente obiettivi significativi e realistici sulla base delle verifiche e degli incrementi.

    • Richiedere la trascrizione su schede personali dei progressi quando questi si manifestano in modo stabile.

  • Firenze- 29 marzo 2017

    EDUCAZIONE FISICA E SPORT NELLA SCUOLA ANNO XLI – NUM. 89 – 1988

    MOVIMENTO ANNO 7 – NUM. 2 – 1999 EDIZIONI POZZI - ROMA

  • Firenze- 29 marzo 2017

    PRINCIPI DIDATTICI E METODOLOGICI

    ISTRUZIONI PRE-PRATICA

    • Definizione e formulazione degli obiettivi

    • Presentazione del compito

    CONSIDERAZIONI DURANTE LA PRATICA

    • Quantità, organizzazione e distribuzione della pratica

    • Variabilità e Interferenza Contestuale

    • Tipologia di pratica (per parti o globale)

    • Transfer, strategie e metastrategie di apprendimento

    CONSIDERAZIONI POST-PRATICA

    • Feedback aggiuntivo e correzione dell’errore

  • Firenze- 29 marzo 2017

    GINNASTICA

    FUNICELLA: saltelli CAPOVOLTA AVANTI: simmetria ed equilibrio SALTI AL TRAMPOLINO: forma ed arrivo

    Saltelli

    sul posto

    corda giro

    dietro:

    6 saltelli

    Incrociato

    avanti:

    3 volte

    Doppio giro

    avanti:

    3 volte

    Rialzarsi su

    1 gamba

    senza spinta

    braccia

    Lancio e

    ripresa della

    palla dopo

    un rimbalzo

    Lancio e

    ripresa della

    palla al volo

    Lancio e

    ripresa della

    pallina da

    tennis al

    volo

    Lancio e

    ripresa della

    palla al volo

    con ½ giro

    In volo

    toccare il

    piede

    sx con la

    mano dx

    In volo

    toccare il

    piede dx con

    la mano sx

    In volo

    flettere le

    gambe con

    mani dietro

    le ginocchia

    Toccarsi i

    piedi a

    gambe

    flesse

    Toccarsi i

    piedi a

    gambe tese

    V. Durigon

  • Firenze- 29 marzo 2017

  • Firenze- 29 marzo 2017

    PERCEPTUAL and MOTOR SKILLS, 75, 555-562.

  • Firenze- 29 marzo 2017

  • Firenze- 29 marzo 2017

    INTERFERENZA CONTESTUALE

    (organizzazione della variabilità)

    1) Alternanza programmi motoriEs. passare, correre, saltare più volte in

    ordine casuale o seriale.

    2) Alternanza parametri movimento

    variatiEs. effettuare passaggi corti, medi, lunghi più

    volte in ordine casuale o seriale.

  • Firenze- 29 marzo 2017

    EFFETTI VANTAGGIOSI INTERFERENZA

    CONTESTUALE

    Variazioni ripetute parametri e/o programmi

    sollecitano processi cognitivi di:

    1)elaborazione e confronto delle abilità

    (ipotesi di elaborazione)

    2)generazione, abbandono e ricostruzione

    piani esecutivi delle abilità (ipotesi della

    dimenticanza)

  • Firenze- 29 marzo 2017

    MODALITÀ DI ORGANIZZAZIONEEs. Ginnastica

    1a lezione 2a lezione 3a lezioneDistribuz. NO (fra sessioni) Variabilità: ? Interferenza: NO

    45’ salto-giro 45’ verticale 45’ rondata

    Distr. SI Var. SI (di programmi motori) Interf. BASSA

    15’ salto-giro

    15’ verticale

    15’ rondata

    15’ salto-giro

    15’ verticale

    15’ rondata

    15’ salto-giro

    15’ verticale

    15’ rondata

    Distr. SI Var. SI (di programmi motori) Interf. SI

    5’ salto-giro

    5’ verticale

    5’ rondata

    X 3 volte

    5’ salto-giro

    5’ verticale

    5’ rondata

    X 3 volte

    5’ salto-giro

    5’ verticale

    5’ rondata

    X 3 volte

  • Firenze- 29 marzo 2017

    MODALITÀ DI ORGANIZZAZIONEEs. Ginnastica

    1a lezione 2a lezione 3a lezioneDistr. SI Var. SI (programmi e parametri) Interf. SI

    5’ salto-giro A

    5’ verticale A

    5’ rondata A

    5’ salto-giro B

    5’ verticale B

    5’ rondata B

    5’ salto-giro C

    5’ verticale C

    5’ rondata C

    5’ salto-giro A

    5’ verticale A

    5’ rondata A

    5’ salto-giro B

    5’ verticale B

    5’ rondata B

    5’ salto-giro C

    5’ verticale C

    5’ rondata C

    5’ salto-giro A

    5’ verticale A

    5’ rondata A

    5’ salto-giro B

    5’ verticale B

    5’ rondata B

    5’ salto-giro C

    5’ verticale C

    5’ rondata C

  • Firenze- 29 marzo 2017

    INTERFERENZA CONTESTUALE

    ✓ Esercitare più abilità all’interno della stessa lezione.

    ✓ Dopo una prima fase di apprendimento, alternare fra loro esercitazioni relative a più abilità nella stessa lezione.

    ✓ Combinare l’esecuzione di più abilità con variazioni della singola abilità.

    ✓ Richiamare gli elementi esecutivi con una certa costanza distribuendoli nel tempo.

  • Firenze- 29 marzo 2017

    Durigon, V. (2005). La valutazione della prestazione negli sport di squadra. Venezia: SSIS 7° Modulo OL, 9.

  • Firenze- 29 marzo 2017

    PALLAVOLO• PALLA CONQUISTATA: generalmente primo tocco in difesa oppure un muro che,

    toccando la palla, facilita la ricezione dei compagni.

    • PALLA NEUTRA: palla "facile" giocata senza errori che però non mette in difficoltà gli avversari; potrebbe essere anche una palla non controllata e rinviata direttamente, quasi casualmente, nel campo avversario oppure un 2° tocco che non costruisce un'efficace azione d'attacco.

    • PALLA OFFENSIVA: il punto conquistato oppure un'alzata precisa nell’esecuzione e nella scelta (es.: passaggio ad un compagno "smarcato" dal muro).

    • PALLA PERSA: errore che concede il punto agli avversari (palla non ricevuta nella propria zona di competenza, lanciata fuori, fallo, ecc.).

    • TIRO EFFICACE: battuta o attacco che, pur non consentendo la realizzazione del punto, impegna la squadra avversaria in ricezione compromettendo la successiva costruzione dell'attacco.

    N.B. È consigliabile utilizzare un numero ridotto di giocatori (3 vs 3 – 4 vs 4) e

    campi caratterizzati da dimensioni ridotte.

  • Firenze- 29 marzo 2017

    Durigon, V. (2005). La valutazione della prestazione negli sport di squadra. Venezia: SSIS 7° Modulo OL, 10.

  • V. Durigon

    Firenze- 29 marzo 2017

  • Individua la posizione

    della base e…

    Posizione della base

    livello 1 livello 2 livello 3 livello 4 livello 5

    … associala

    alla posizione

    del vertice

    Lavoro

    a 2

    Proni o

    supini

    Seduti su

    talloni

    5 o 4

    appoggi

    In

    ginocchio

    2

    appoggi

    Lavoro

    a 3

    Proni/sup

    + 2 app.

    Seduti +

    2 app.

    8 o 7

    appoggi

    6 o 5

    appoggi

    4 o meno

    appoggi

    Lavoro

    a 4

    Proni/sup

    + 4 app.

    Seduti +

    4 app.

    10 o 9

    appoggi

    8 o 7

    appoggi

    6 o meno

    appoggi

    livello 1 Seduti o 4 app. senza vertice

    2 punti 3 punti 4 punti 5 punti 6 punti

    livello 2 Piedi sostenuti posizioni basse

    3 punti 4 punti 5 punti 6 punti 7 punti

    livello 3 1 piede sost. posizioni basse

    4 punti 5 punti 6 punti 7 punti 8 punti

    livello 4 Mani in appoggio basso

    5 punti 6 punti 7 punti 8 punti 9 punti

    livello 5 Piedi sostenuti posizioni alte

    6 punti 7 punti 8 punti 9 punti 10 punti

    Firenze- 29 marzo 2017 PYRAMIDS AND BALANCES

  • Firenze- 29 marzo 2017

    prof. Valter Durigon

    ISTITUTO MAGISTRALE STATALE "DUCA DEGLI ABRUZZI" – TREVISO

    A.S.: Classe: Studente: Età: F.C.b.:

    CIRCUIT-TRAINING

    t. lavoro: t. recupero: rip. circuito: pausa:

    TEST % RE-TEST N° ordine

    ESERCIZIO Rip. F.C. Rip. F.C. Rip. F.C.

    ESERCIZIO 1 (descrizione):

    ...........................................................…

    ESERCIZIO 2 (descrizione):

    ...........................................................…

    ESERCIZIO 3 (descrizione):

    ...........................................................…

    ESERCIZIO 4 (descrizione):

    ...........................................................…

    ESERCIZIO 5 (descrizione):

    ...........................................................…

    ESERCIZIO 6 (descrizione):

    ...........................................................…

    ESERCIZIO 7 (descrizione):

    ...........................................................…

    ESERCIZIO 8 (descrizione):

    ...........................................................…

    ESERCIZIO 9 (descrizione):

    ...........................................................…

    F.C. alla fine di ogni giro F.C. dopo 1' di recupero

    1° 2° 3° 1° 2° 3°

    1a seduta 1

    a seduta

    2a seduta 2

    a seduta

    3a seduta 3

    a seduta

    4a seduta 4

    a seduta

    5a seduta 5

    a seduta

  • Firenze- 29 marzo 2017

  • Firenze- 29 marzo 2017

    EMOZIONEReazione ad un evento-stimolo reale o

    immaginario

    • Cambiamenti viscerali e muscolari

    • Esperienza soggettiva

    • Tendenze all’azione

  • Firenze- 29 marzo 2017

    Giornale Italiano di

    Psicologia dello Sport, 2000

    vol.1 n.1: 21-24

  • Firenze- 29 marzo 2017

  • Firenze- 29 marzo 2017

    TAAM

    Test Ansia Attività Motorie

    a. Questo lo vorrei fare subito, è divertente.

    b. Ci penserei un po’, ma lo farei.

    c. Non so se lo farei: forse si, forse no.

    d. Non mi fiderei molto a farlo.

    e. Non lo farei, sembra troppo pericoloso.

  • Firenze- 29 marzo 2017

    DIMENSIONI DELLE EMOZIONI FACILITANTI

    Mobilizzazione

    energie

    Mobilizzazione

    e utilizzo energie

    Utilizzo

    inappropriato

    energie e, a volte,

    sovraccarico

    Demobilizzazione

    energie e disturbo

    nell’utilizzo

    INIBENTI

    NE

    GA

    TIV

    E

    (Sp

    iacevo

    li) P

    OS

    ITIV

    E

    (Pia

    cevo

    li)

  • Firenze- 29 marzo 2017

    Pauroso Calmo AttentoIncerto Incapace AudaceSicuro Sconvolto EccitatoFiducioso Reattivo ScoraggiatoFelice Depresso SerenoVergognoso Inerte NervosoTeso Determinato AgitatoSfiduciato Aggressivo RilassatoGioioso Pigro VivaceDispiaciuto Allegro ImpauritoAllarmato Entusiasta SoddisfattoMotivato Concentrato CoraggiosoPreoccupato Inquieto TranquilloIrritato Orgoglioso AttivoInsicuro Insoddisfatto TurbatoDubbioso

    DESCRITTORI EMOZIONALI COLLEGATI ALLA PRESTAZIONE

  • Firenze- 29 marzo 2017

    Tensione muscolare Muscolatura rilassata Sete

    Assenza di sete Muscoli del volto contratti Stanchezza fisica

    Bocca asciutta Tensione muscoli spalle Ritmo regolare respiro

    Muscolatura braccia rilassata Bruciore agli occhi Piedi freddi

    Elevata frequenza cardiaca Movimenti energici Senso di fame

    Bisogno di andare in bagno Percezione battito cardiaco Ritmo cardiaco irregolare

    Mani fredde Mani sudate Sensazione di freddo

    Movimenti decisi Tensione ai muscoli del collo Sbadigli

    Insensibilità al freddo Mani sudate e fredde Ritmo irregolare respiro

    Tensione muscoli braccia Emicrania Sudorazione

    Gambe molli Movimenti fluidi Tensione allo stomaco

    Tensione ai muscoli dorsali Sentirsi freschi (non sudati) Tic nervosi

    Mani contratte Tensione muscoli gambe Ritmo cardiaco regolare

    Astenia Movimenti rigidi Dolore alla schiena

    Movimenti lenti Muscolatura del volto rilassata

    DESCRITTORI SOMATICI COLLEGATI ALLA PRESTAZIONE

  • Firenze- 29 marzo 2017

  • Firenze- 29 marzo 2017

    Robazza, C., & Bortoli, L. Changing

    students’ attitudes toward risky motor

    tasks: An application of the IZOF

    model. Journal of Sports Sciences.

    Optimal-dysfunctional and

    pleasant-unpleasant mean

    scores of emotions in

    experimental groups of males

    (O) and females () pre-

    intervention and post-

    intervention (direction of change

    indicated by arrows).

  • Firenze- 29 marzo 2017

    Durigon, V., Robazza, C., e Bortoli, L. (2000). Ansia ed emozioni in attività motorie

    con elementi di rischio. Giornale Italiano di Psicologia dello Sport, 1, 21-24.