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Servizio di Prevenzione e ProtezioneServizio di Prevenzione e Protezione
OPUSCOLO INFORMATIVO SUI RISCHI IN OSPEDALE(Art. 36 D.Lgs. 81/2008)
OPUSCOLO INFORMATIVO OPUSCOLO INFORMATIVO SUI RISCHI IN OSPEDALESUI RISCHI IN OSPEDALE((Art.Art. 36 36 D.LgsD.Lgs. 81/2008) . 81/2008)
A cura di : A cura di : Dott.Dott. Roberto Signore (Servizio di Prevenzione e Protezio ne)Roberto Signore (Servizio di Prevenzione e Protezio ne)Geom. Andrea Geom. Andrea AndreanelliAndreanelli (Servizio di Prevenzione e Protezione)(Servizio di Prevenzione e Protezione)Dott.ssaDott.ssa Stefania Stefania GaleazziGaleazzi (Servizio di Prevenzione e Protezione)(Servizio di Prevenzione e Protezione)Dott.ssaDott.ssa Enrica Martini (SOD Igiene Ospedaliera) Enrica Martini (SOD Igiene Ospedaliera)
-- Ad uso esclusivo del personale aziendale Ad uso esclusivo del personale aziendale --
D.Lgs. 493/96 Segnaletica di sicurezza e/o di salute nei luoghi di lavoro
D.LgsD.Lgs . 493/96 . 493/96 Segnaletica di sicurezza e/o Segnaletica di sicurezza e/o di salute nei luoghi di lavorodi salute nei luoghi di lavoro
D.P.R. 547/55 Prevenzione degli
infortuni
D.P.R. 547/55 D.P.R. 547/55 Prevenzione degli Prevenzione degli
infortuniinfortuni
D.P.R. 303/56 Norme generali per l’igiene del Lavoro
D.P.R. 303/56 D.P.R. 303/56 Norme generali per Norme generali per ll ’’ igiene del Lavoroigiene del Lavoro
D.Lgs.626/94 Norme per il miglioramento
sicurezza e salute dei lavoratori
D.LgsD.Lgs .626/94 .626/94 Norme per il miglioramento Norme per il miglioramento
sicurezza e salute dei lavoratorisicurezza e salute dei lavoratori
D.Lgs. 277/91 Norme per la protezione dei lavoratori contro i rischi ….
D.LgsD.Lgs . 277/91 . 277/91 Norme per la protezione dei Norme per la protezione dei lavoratori contro i rischi lavoratori contro i rischi ……..
D.Lgs. 494/96 Norme per la sicurezza e la salute nei cantieri
D.LgsD.Lgs . 494/96 . 494/96 Norme per la sicurezza Norme per la sicurezza e la salute nei cantierie la salute nei cantieri
Altre norme sulla salute e sicurezza
………….
Altre norme sulla Altre norme sulla salute e sicurezza salute e sicurezza
……………………..
-- a tutti i settori di attivita tutti i settori di attivit àà, privati e pubblici , privati e pubblici
-- a tutte le tipologie di rischio a tutte le tipologie di rischio
-- a tutti i lavoratori e lavoratrici subordinati e auton omi a tutti i lavoratori e lavoratrici subordinati e auton omi nonchnonch éé verso quei soggetti ad essi equiparativerso quei soggetti ad essi equiparati
Il nuovo Testo Unico ha previsto inoltre l’applicaz ione di specifiche disposizione normative che riguardano alcune tipologie di lavora tori: prestatori di lavoro nell’ambito di un contratto di somministrazione, la voratori a progetto, collaboratori coordinati e continuativi, lavoratori che effettuan o prestazioni occasionali di tipo accessorio, lavoratori autonomi, componenti l’impre sa familiare, dipendenti delle imprese medie e piccole operanti nel settore agrico lo, ecc…… .
CAMPO DI APPLICAZIONE DEL TESTO UNICOCAMPO DI APPLICAZIONE DEL TESTO UNICOCAMPO DI APPLICAZIONE DEL TESTO UNICO
28.02728.027
20042004
869.439869.439
20042004
69.26369.263
20042004
Dipendenti Conto Stato
Industria e ServiziAgricoltura
28.42828.428844.852844.85266.28666.286
200520052005200520052005
Infortuni sul lavoro Infortuni sul lavoro avvenuti negli anni 2004avvenuti negli anni 2004 --2005 e denunciati all2005 e denunciati all ’’ INAILINAIL
Fonte: Rapporto INAIL 2005 (tavola n. 9)Fonte: Rapporto INAIL 2005 (tavola n. 9)
833833
20042004
31.21831.218
20042004
3.7053.705
20042004
Dipendenti Conto Stato
Industria e ServiziAgricoltura
89989929.97529.9753.6373.637
200520052005200520052005
Totale Italia 2004 : 966.729Totale Italia 2004 : 966.729
Totale Italia 2005 : 939.566Totale Italia 2005 : 939.566
Totale Marche 2004 : 35.756Totale Marche 2004 : 35.756
Totale Marche 2005 : 34.511Totale Marche 2005 : 34.511Fonte: Rapporto INAIL 2005 (tavola n. 12)Fonte: Rapporto INAIL 2005 (tavola n. 12)
INFORTUNI DENUNCIATI NEL SETTORE DELLA SANITAINFORTUNI DENUNCIATI NEL SETTORE DELLA SANITA ’’ –– ANNI EVENTO 2001ANNI EVENTO 2001-- 20052005
--22,322,3813813881881919919106010601.0461.046-- Ospedali e case di Ospedali e case di cura per lunga cura per lunga degenza (cronicari)degenza (cronicari)
--1,81,8336336300300288288539539342342-- Istituti, cliniche e Istituti, cliniche e policlinici universitaripoliclinici universitari
9,79,7293293326326344344291291267267-- Ospedali e case di Ospedali e case di cura psichiatricicura psichiatrici
18,418,43.4543.4543.4223.4223.4843.4843.3993.3992.9172.917-- Ospedali e case di Ospedali e case di cura specializzaticura specializzati
10,110,113.86913.86913.99713.99713.92713.92714.59514.59512.59712.597-- Ospedali e case di Ospedali e case di cura generalicura generali
9,39,318.76518.76518.92618.92618.96218.96219.88419.88417.16917.169Servizi OspedalieriServizi Ospedalieri
20,620,634.55834.55833.92433.92432.97332.97332.64832.64828.65528.655SanitSanit àà di cui:di cui:
Var. % Var. % 2005/20012005/20012005200520042004200320032002200220012001Tipo di servizio Tipo di servizio
sanitariosanitario
Fonte: Fonte: ““ Dati INAILDati INAIL ”” n.1 gen. 2007n.1 gen. 2007
INFORTUNI DENUNCIATI NEI SERVIZI OSPEDALIERI INFORTUNI DENUNCIATI NEI SERVIZI OSPEDALIERI PER QUALIFICA PROFESSIONALE E MODALITAPER QUALIFICA PROFESSIONALE E MODALITA ’’ DI ACCADIMENTO DI ACCADIMENTO –– ANNO EVENTO 2005ANNO EVENTO 2005
ModalitModalit àà di accadimentodi accadimento
18.76518.7653.9233.9234274274294292.6132.6133.1783.1784.0824.0824.1134.113TOTALETOTALE
2.3312.33148048064643939251251392392527527578578Altre e Altre e
indeterminateindeterminate
510510878711117761618080108108156156ImpiegatoImpiegato
897897177177171731317070161161245245196196MedicoMedico
1.0601.06017517530303131203203176176211211234234Assistente Assistente
sanitariosanitario
1.8541.85439239241413030303303277277356356455455Ausiliario Ausiliario
sanitsanit., .,
portantinoportantino
2.9792.97962862860605757445445464464669669656656OperatoreOperatore
9.1349.1341.9841.9842042042342341.2801.2801.6281.6281.9661.9661.8381.838InfermiereInfermiere
TotaleTotaleAltre e Altre e
indeterminateindeterminate
Caduta, Caduta,
crollo di crollo di
materialemateriale
Violenza, Violenza,
aggressioneaggressione
Movimento Movimento
sotto sotto
sforzosforzo
Movimenti Movimenti
scoordinatiscoordinati
Perdita di Perdita di
controllo di controllo di
mezzo, utensilemezzo, utensile
ScivolamentoScivolamentoQualifica Qualifica
professionaleprofessionale
Fonte: Fonte: ““ Dati INAILDati INAIL ”” n.1 gen. 2007n.1 gen. 2007
Azienda Ospedali RiunitiAzienda Ospedali RiunitiAnni 2005Anni 2005 -- 20062006--20072007Denunce complessiveDenunce complessive
318
324
356
0 100 200 300 400
2005
2006
2007
Azienda Ospedali RiunitiAzienda Ospedali RiunitiAnni 2006Anni 2006 --20072007
Incidenti con o senza assenza dal lavoroIncidenti con o senza assenza dal lavoro
146
142
120
107
0 50 100 150 200 250 300
2006
2007
Senza assenza Con assenza
RB53%
RFG34%
MMC13%
32
132
85
0
20
40
60
80
100
120
140
MMC RB RFG
Azienda Ospedali RiunitiAzienda Ospedali RiunitiAnno 2007Anno 2007
Suddivisione per rischioSuddivisione per rischio
RB = Rischio BiologicoRB = Rischio BiologicoRFG = Rischio Fisico GenericoRFG = Rischio Fisico GenericoMMC = Rischio Movimentazione Manuale dei CarichiMMC = Rischio Movimentazione Manuale dei Carichi
0,00%
2,00%
4,00%
6,00%
8,00%
10,00%
12,00%
14,00%
2006
2007
2006 11,89% 8,65% 7,04% 4,85%
2007 13,16% 7,87% 6,15% 4,05%
< 30 anni anni 31-40 anni 41-50 > 51anni
Azienda Ospedali RiunitiAzienda Ospedali RiunitiAnni 2006Anni 2006 --20072007
% incidenti per fasce di et% incidenti per fasce di et àà
puntura67%
schizzo11%
contatto17%
taglio5%
Azienda Ospedali RiunitiAzienda Ospedali RiunitiAnno 2007Anno 2007
Rischio BiologicoRischio Biologico
ELENCO DELLE CATEGORIE DI RISCHIO CONSIDERATEELENCO DELLE CATEGORIE DI RISCHIO CONSIDERATE
Cod.Cod.FATTOREFATTORESETTORESETTORECATEGORIACATEGORIA
141INCENDIO - ESPLOSIONEEMERGENZE
131132133
ILLUMINAZIONEIMPIANTI ELETTRICIMICROCLIMA
IMPIANTI
121122123124125126
APPARECCHI A PRESSIONEAPPARECCHI DI SOLLEVAMENTOATTREZZATURE MANUALIMACCHINARIMEZZI DI TRASPORTOVIDEOTERMINALI
MACCHINE
111112113
AREE DI TRANSITO E SCALEDEPOSITI - MAGAZZINISPAZI DI LAVOTO – SPOGLIATOI – SERVIZI IGIENICI
STRUTTURERISCHI PER LA SICUREZZA(di natura antinfortunistica)
231AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI
221222223224225
MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHIRADIAZIONI NON IONIZZANTIRADIAZIONI IONIZZANTIRUMOREVIBRAZIONI
AGENTI FISICI
211212
AGENTI CANCEROGENIAGENTI CHIMICI - RIFIUTI
AGENTI CHIMICIRISCHI PER LA SALUTE(di natura igienico ambientale)
311312313314
EMERGENZA E PRONTO SOCCORSOERGONOMIA DEL POSTO DI LAVOROLAVORI IN APPALTOFORMAZIONE ED INFORMAZIONE
RISCHI ORGANIZZATIVIRISCHI ORGANIZZATIVI(di natura trasversale)
Art. 2 comma 1 lett. b)Art. 2 comma 1 lett. b)
““ Il soggetto titolare del rapporto di Il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e soggetto che, secondo il tipo e ll ’’assetto dellassetto dell ’’organizzazione nel cui organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria ambito il lavoratore presta la propria attivitattivit àà, ha la responsabilit, ha la responsabilit ààdelldell ’’organizzazione stessa o dellorganizzazione stessa o dell ’’unitunit ààproduttiva, in quanto esercita i poteri produttiva, in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa decisionali e di spesa ……..””
Art. 2, comma 1, lettera d)Art. 2, comma 1, lettera d)
““ persona che, in ragione delle persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla gerarchici e funzionali adeguati alla natura dellnatura dell ’’ incarico conferitogli, attua incarico conferitogli, attua le direttive del Datore di Lavoro le direttive del Datore di Lavoro organizzando lorganizzando l ’’attivitattivit àà lavorativa e lavorativa e vigilando su di essavigilando su di essa ””
Il nuovo Testo Unico attribuisce al Dirigente i med esimi Il nuovo Testo Unico attribuisce al Dirigente i med esimi obblighi e le medesime responsabilitobblighi e le medesime responsabilit àà del datore di del datore di lavoro eccezion fatta per i rapporti con il Servizi o di lavoro eccezion fatta per i rapporti con il Servizi o di Prevenzione e Protezione e con il Medico CompetentePrevenzione e Protezione e con il Medico Competente
OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO E DEL DIRIGENTE (art. 18 D.Lgs. 81/2008)
OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO E DEL DIRIGENTE OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO E DEL DIRIGENTE (art. 18 (art. 18 D.LgsD.Lgs . 81/2008). 81/2008)
�� Nominare il Medico CompetenteNominare il Medico Competente
�� Designare preventivamente i lavoratori incaricati d ellDesignare preventivamente i lavoratori incaricati d ell ’’attuazione delle attuazione delle misure di sicurezzamisure di sicurezza
�� NellNell ’’affidare i compiti ai lavoratori tenere conto delle capacitaffidare i compiti ai lavoratori tenere conto delle capacit àà e delle e delle condizioni degli stessi in rapporto alla loro salut e e alla sicucondizioni degli stessi in rapporto alla loro salut e e alla sicu rezzarezza
�� Fornire ai lavoratori i necessari idonei dispositiv i di protezioFornire ai lavoratori i necessari idonei dispositiv i di protezio ne ne individualeindividuale
�� Prendere le misure appropriate affinchPrendere le misure appropriate affinch éé soltanto i lavoratori che hanno soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni e specifico addestrame nto accedano ricevuto adeguate istruzioni e specifico addestrame nto accedano alle alle zone che li espongono ad un rischio grave e specifi cozone che li espongono ad un rischio grave e specifi co
�� Richiedere lRichiedere l ’’osservanza da parte dei singoli lavoratori delle no rme osservanza da parte dei singoli lavoratori delle no rme vigenti, nonchvigenti, nonch éé delle disposizioni aziendali in materia di sicurezz a e di delle disposizioni aziendali in materia di sicurezz a e di igiene del lavoroigiene del lavoro
Il Il Datore di LavoroDatore di Lavoro che esercita le attivitche esercita le attivit àà di cui alldi cui all ’’art. 3, e i art. 3, e i dirigentidirigenti , che , che organizzano e dirigono le stesse attivitorganizzano e dirigono le stesse attivit àà secondo le attribuzioni e secondo le attribuzioni e competenze ad essi conferite devono:competenze ad essi conferite devono:
�� Adottare le misure per il controllo delle situazion i di rischio Adottare le misure per il controllo delle situazion i di rischio in caso di in caso di emergenzaemergenza
�� Informare il piInformare il pi ùù presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato circa il rischio stesso e le disposizpericolo grave e immediato circa il rischio stesso e le disposiz ioni prese ioni prese o da prendere in materia di protezione o da prendere in materia di protezione
�� Assicurare a ciascun lavoratore una formazione suff iciente ed adAssicurare a ciascun lavoratore una formazione suff iciente ed ad eguata eguata in materia di salute e sicurezza anche rispetto all e conoscenze in materia di salute e sicurezza anche rispetto all e conoscenze linguistichelinguistiche
�� Astenersi dal richiedere ai lavoratori di riprender e la loro attAstenersi dal richiedere ai lavoratori di riprender e la loro att ivitivit àà in una in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo gr ave e immediasituazione di lavoro in cui persiste un pericolo gr ave e immedia toto
�� Consentire ai lavoratori di verificare, mediante il rappresentanConsentire ai lavoratori di verificare, mediante il rappresentan te dei te dei lavoratori per la sicurezza, llavoratori per la sicurezza, l ’’applicazione delle misure di sicurezza e di applicazione delle misure di sicurezza e di protezione della saluteprotezione della salute
�� Consegnare tempestivamente al rappresentante dei la voratori per Consegnare tempestivamente al rappresentante dei la voratori per la la sicurezza, su richiesta, copia del documento relati vo alla valutsicurezza, su richiesta, copia del documento relati vo alla valut azione dei azione dei rischi e comunque elaborare la documentazione richi esta e consenrischi e comunque elaborare la documentazione richi esta e consen tire tire ll ’’accesso a tutti i dati relativi alla sicurezza e al laccesso a tutti i dati relativi alla sicurezza e al l ’’ igiene sul lavoroigiene sul lavoro
OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO E DEL DIRIGENTE (art. 18 D.Lgs. 81/2008)
OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO E DEL DIRIGENTE OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO E DEL DIRIGENTE (art. 18 (art. 18 D.LgsD.Lgs . 81/2008). 81/2008)
�� Adottare le misure necessarie ai fini della prevenz ione incendi Adottare le misure necessarie ai fini della prevenz ione incendi e e delldell ’’evacuazione dei luoghi di lavoroevacuazione dei luoghi di lavoro
�� NellNell ’’ambito dello svolgimento di attivitambito dello svolgimento di attivit àà in regime di appalto e di in regime di appalto e di subappalto, munire i lavoratori di apposita tessera di riconoscisubappalto, munire i lavoratori di apposita tessera di riconosci mento, mento, corredata di fotografia, contenente le generalitcorredata di fotografia, contenente le generalit àà del lavoratore e del lavoratore e ll ’’ identificazione del datore si lavoroidentificazione del datore si lavoro
�� Nelle unitNelle unit àà produttive con piproduttive con pi ùù di 15 lavoratori, convocare la riunione di 15 lavoratori, convocare la riunione periodica prevista dalla normativaperiodica prevista dalla normativa
�� Aggiornare le misure di prevenzioneAggiornare le misure di prevenzione
�� Comunicare annualmente allComunicare annualmente all ’’ INAIL i nominativi dei rappresentanti dei INAIL i nominativi dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezzalavoratori per la sicurezza
�� Vigilare affinchVigilare affinch éé i lavoratori peri quali vige li lavoratori peri quali vige l ’’obbligo di sorveglianza obbligo di sorveglianza sanitaria non siano adibiti alla mansione lavorativ a specifica ssanitaria non siano adibiti alla mansione lavorativ a specifica s enza il enza il prescritto giudizio di idoneitprescritto giudizio di idoneit àà
�� …………..
�� …………
OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO E DEL DIRIGENTE (art. 18 D.Lgs. 81/2008)
OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO E DEL DIRIGENTE OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO E DEL DIRIGENTE (art. 18 (art. 18 D.LgsD.Lgs . 81/2008). 81/2008)
AdempimentiAdempimentinon non delegabilidelegabili
AdempimentiAdempimentidelegabilidelegabili
a)a) La valutazione di tutti i rischi La valutazione di tutti i rischi e le l ’’elaborazione del relativo elaborazione del relativo documentodocumento
b)b) La designazione del R.S.P.P.La designazione del R.S.P.P.
Tutti gli altri adempimentiTutti gli altri adempimenti
La delega di funzioni non esclude mai lLa delega di funzioni non esclude mai l ’’obbligo di vigilanza obbligo di vigilanza in capo al datore di lavoro in ordine al corretto e spletamento din capo al datore di lavoro in ordine al corretto e spletamento d a a
parte del delegato delle funzioni trasferiteparte del delegato delle funzioni trasferite
LA DELEGA DI FUNZIONI : LIMITI E CONDIZIONILA DELEGA DI FUNZIONI : LIMITI E CONDIZIONILA DELEGA DI FUNZIONI : LIMITI E CONDIZIONI
Deve risultare da atto Deve risultare da atto scritto recante data certascritto recante data certa
Il delegato deve possedere Il delegato deve possedere tutti requisiti di tutti requisiti di
professionalitprofessionalit àà ed esperienza ed esperienza richiesti dalla specifica natura richiesti dalla specifica natura
delle funzioni delegatedelle funzioni delegate
Deve attribuire al delegato tutti i Deve attribuire al delegato tutti i poteri di organizzazione, poteri di organizzazione,
gestione e controllo richiesti gestione e controllo richiesti dalla specifica natura delle dalla specifica natura delle
funzioni delegatefunzioni delegate
Deve attribuire al Deve attribuire al delegato ldelegato l ’’autonomia autonomia di spesa necessaria di spesa necessaria
allo svolgimento delle allo svolgimento delle funzioni delegatefunzioni delegate
Deve essere accettata Deve essere accettata dal delegato per iscrittodal delegato per iscritto
NELLNELL ’’AZIENDA OSPEDALI RIUNITI AZIENDA OSPEDALI RIUNITI IL DATORE DI LAVOROIL DATORE DI LAVORO
HA DELEGATOHA DELEGATO
DIRETTORI DELLE S.O. D.DIRETTORI DELLE S.O. D.DIRETTORI DELLE S.O. D.
DIRIGENTI PER LA SICUREZZADIRIGENTI PER LA SICUREZZADIRIGENTI PER LA SICUREZZA
===
Art. 2, comma 1, lettera e)Art. 2, comma 1, lettera e)
“ persona che, in ragione delle persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dellalla natura dell ’’ incarico conferitogli, incarico conferitogli, sovrintende allsovrintende all ’’attivitattivit àà lavorativa e lavorativa e garantisce lgarantisce l ’’attuazione delle direttive attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di esercitando un funzionale potere di iniziativainiziativa ””
OBBLIGHI DEL PREPOSTO (art. 19 D.Lgs. 81/2008)
OBBLIGHI DEL PREPOSTO OBBLIGHI DEL PREPOSTO (art. 19 (art. 19 D.LgsD.Lgs . 81/2008). 81/2008)
�� Sovrintendere e vigilare sullSovrintendere e vigilare sull ’’osservanza da parte dei singoli lavoratori osservanza da parte dei singoli lavoratori dei loro obblighi di legge nonchdei loro obblighi di legge nonch éé delle disposizioni aziendali in materia delle disposizioni aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di uso dei mezzi di proteziondi salute e sicurezza sul lavoro e di uso dei mezzi di protezion e collettivi e collettivi e dei dispositivi di protezione individuali messi a loro disposie dei dispositivi di protezione individuali messi a loro disposi zione e, in zione e, in caso di persistenza della inosservanza, informare i loro superiocaso di persistenza della inosservanza, informare i loro superio ri direttiri diretti
�� Verificare affinchVerificare affinch éé soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni accedano alle zone che li espongono ad u n rischio graistruzioni accedano alle zone che li espongono ad u n rischio gra ve e ve e specificospecifico
�� Richiedere lRichiedere l ’’osservanza delle misure per il controllo delle situ azioni di osservanza delle misure per il controllo delle situ azioni di rischio in caso di emergenza e dare istruzioni affi nchrischio in caso di emergenza e dare istruzioni affi nch éé i lavoratori, in i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato e inevitabile, ab bandonino il caso di pericolo grave, immediato e inevitabile, ab bandonino il posto di posto di lavoro o la zona pericolosalavoro o la zona pericolosa
�� Informare il piInformare il pi ùù presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato circa il rischio stesso e le disposizpericolo grave e immediato circa il rischio stesso e le disposiz ioni prese ioni prese o da prendere in materia di protezioneo da prendere in materia di protezione
OBBLIGHI DEL PREPOSTO (art. 19 D.Lgs. 81/2008)
OBBLIGHI DEL PREPOSTO OBBLIGHI DEL PREPOSTO (art. 19 (art. 19 D.LgsD.Lgs . 81/2008). 81/2008)
�� Astenersi, salvo eccezioni debitamente motivate, da l richiedere Astenersi, salvo eccezioni debitamente motivate, da l richiedere ai ai lavoratori di riprendere la loro attivitlavoratori di riprendere la loro attivit àà in una situazione di lavoro in cui in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave ed immediatopersiste un pericolo grave ed immediato
�� Segnalare tempestivamente al datore di lavoro o al dirigente siaSegnalare tempestivamente al datore di lavoro o al dirigente sia le le deficienze dei mezzi e delle attrezzature di lavoro e dei disposdeficienze dei mezzi e delle attrezzature di lavoro e dei dispos itivi di itivi di protezione individuale, sia ogni altra condizione d i pericolo chprotezione individuale, sia ogni altra condizione d i pericolo ch e si e si verifichi durante il lavoro, delle quali venga a co noscenza sullverifichi durante il lavoro, delle quali venga a co noscenza sull a base a base della formazione ricevutadella formazione ricevuta
�� Frequentare appositi corsi di formazione Frequentare appositi corsi di formazione
SULL’ATTUAZIONE DEGLI OBBLIGHI E DEGLI
ADEMPIMENTI DI SICUREZZA
SULLSULL ’’ATTUAZIONE DEGLI ATTUAZIONE DEGLI OBBLIGHI E DEGLI OBBLIGHI E DEGLI
ADEMPIMENTI DI SICUREZZAADEMPIMENTI DI SICUREZZA
OSSERVANZA DA PARTE DEI SINGOLI LAVORATORI
OSSERVANZA DA PARTE DEI OSSERVANZA DA PARTE DEI SINGOLI LAVORATORISINGOLI LAVORATORI
Delle disposizioni e delle istruzioni specificatamente impartite dal Datore di Lavoro, dai Dirigenti e dai Preposti ai fini della protezione collettiva ed individuale (D.Lgs. 81/2008 art. 20 comma 1, lett. b)
Delle disposizioni e delle Delle disposizioni e delle istruzioni specificatamente istruzioni specificatamente impartite dal Datore di Lavoro, impartite dal Datore di Lavoro, dai Dirigenti e dai Preposti ai dai Dirigenti e dai Preposti ai fini della protezione collettiva fini della protezione collettiva ed individuale (ed individuale ( D.LgsD.Lgs . 81/2008 . 81/2008 art. 20 comma 1, lett. b)art. 20 comma 1, lett. b)
Delle norme vigenti nonchédelle disposizioni aziendali in materia di sicurezza ed igiene del lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei DPI messi a loro disposizione (D. Lgs. 81/2008 art. 19 comma 1, lett. a)
Delle norme vigenti nonchDelle norme vigenti nonch éédelle disposizioni aziendali in delle disposizioni aziendali in materia di sicurezza ed igiene materia di sicurezza ed igiene del lavoro e di uso dei mezzi del lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei di protezione collettivi e dei DPI messi a loro disposizione DPI messi a loro disposizione (D. (D. LgsLgs . 81/2008 art. 19 comma . 81/2008 art. 19 comma 1, lett. a)1, lett. a)
DOVERI DI VIGILANZA DEL PREPOSTODOVERI DI VIGILANZA DEL PREPOSTODOVERI DI VIGILANZA DEL PREPOSTO
OGGETTIVAOGGETTIVAOGGETTIVA SOGGETTIVASOGGETTIVASOGGETTIVA
OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO, DIRIGENTI, PREPOSTIOBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO, DIRIGENTI, PREPOSTI
HANNO IL DOVERE, NELLHANNO IL DOVERE, NELL ’’AMBITO DELLE RISPETTIVE ATTRIBUZIONI E COMPETENZEAMBITO DELLE RISPETTIVE ATTRIBUZIONI E COMPETENZE
IL DATORE DI LAVORO I DIRIGENTI I PREPOSTI
ESERCITA SOVRINTENDONO
LL’’ATTIVITAATTIVITA ’’ DI IMPRESADI IMPRESA
I DIRIGENTI
Degli obblighi Degli obblighi e degli adempimentie degli adempimenti
di sicurezza di sicurezza
IL DATORE DI LAVORO I PREPOSTI
SullSull ’’attuazione degli obblighi eattuazione degli obblighi edegli adempimenti di sicurezzadegli adempimenti di sicurezza
(c.d. vigilanza oggettiva)(c.d. vigilanza oggettiva)
SullSull ’’osservanza osservanza da parte dei singoli lavoratorida parte dei singoli lavoratori
(c.d. vigilanza soggettiva)(c.d. vigilanza soggettiva)
DI VIGILANZADI ATTUAZIONE
DIRIGONO
““ persona che, indipendentemente dalla tipologia persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge una attivitcontrattuale, svolge una attivit àà lavorativa lavorativa nellnell ’’ambito dellambito dell ’’organizzazione di un datore di organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, anche al solo fine di apprendere un mestiere, unun ’’arte o una professionearte o una professione ……..””
Equiparati:Equiparati:�� Il socio lavoratore di cooperative o di societIl socio lavoratore di cooperative o di societ àà, anche di fatto, anche di fatto�� il soggetto beneficiario delle iniziative di tirocini formativi il soggetto beneficiario delle iniziative di tirocini formativi e di e di
orientamento di cui allorientamento di cui all ’’art. 18 della Legge 24/06/1997 n. 196art. 18 della Legge 24/06/1997 n. 196�� ll ’’allievo degli istituti di istruzione ed universitari e il partecallievo degli istituti di istruzione ed universitari e il partec ipante ai ipante ai
corsi di formazione professionale nei quali si faccia uso di corsi di formazione professionale nei quali si faccia uso di laboratori, attrezzature di lavoro in genere, agenti chim ici, filaboratori, attrezzature di lavoro in genere, agenti chim ici, fi sici e sici e biologici, ivi comprese le apparecchiature fornite di v ideotermibiologici, ivi comprese le apparecchiature fornite di v ideotermi nalinali
Art. 2 comma 1 lettera a)Art. 2 comma 1 lettera a)
Il lavoratore è responsabile della realizzazione della propria sicurezza, di quella dei colleghi di lavoro o di altre persone presenti
Il lavoratore Il lavoratore èè responsabile responsabile della realizzazione della della realizzazione della propria sicurezza, di quella propria sicurezza, di quella dei colleghi di lavoro o di dei colleghi di lavoro o di altre persone presentialtre persone presenti
Il lavoratore è sanzionato penalmente se è stato adeguatamente informato e formato
Il lavoratore Il lavoratore èè sanzionato sanzionato penalmente se penalmente se èè stato stato adeguatamente informato e adeguatamente informato e formatoformato
LAVORATORELAVORATORELAVORATORE
SOGGETTO ATTIVO DEL SISTEMA DI PREVENZIONE
SOGGETTO ATTIVO SOGGETTO ATTIVO DEL SISTEMA DI PREVENZIONEDEL SISTEMA DI PREVENZIONE
MaggioreResponsabilizzazione
MaggioreMaggioreResponsabilizzazioneResponsabilizzazione
Destinatariodi sanzioni penali
DestinatarioDestinatariodi sanzioni penalidi sanzioni penali
===
Obblighi generaliObblighi generali
Comportamento diligente Comportamento diligente nellnell ’’osservanza delle misure osservanza delle misure
di prevenzione e di prevenzione e collaborazione con le altre collaborazione con le altre componenti aziendali per componenti aziendali per realizzare e migliorare le realizzare e migliorare le condizioni di sicurezzacondizioni di sicurezza
Relativi a particolari Relativi a particolari situazioni e a situazioni e a
determinate attivitdeterminate attivit àà
Art. 20 comma 1
Obblighi specificiObblighi specifici
“Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salut e e sicurezza e di quella delle altre persone presenti su l luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle s ue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro”
““ Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti su l e sicurezza e di quella delle altre persone presenti su l luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle s ue azioni luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle s ue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione, alle o omissioni, conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoroistruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro ””
all’adempimento degli obblighi previsti a tutela de lla salute e sicurezza allall ’’adempimento degli obblighi previsti a tutela della adempimento degli obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza salute e sicurezza
le disposizioni e le istruzioni impartite dal Dator e di lavoro, Dirigenti e Prepostile disposizioni e le istruzioni impartite dal Dator e di le disposizioni e le istruzioni impartite dal Dator e di lavoro, Dirigenti e Prepostilavoro, Dirigenti e Preposti
correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanz e e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto, nonché i dispositivi di sicurezza
correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanz e e i correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanz e e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto, nonchpreparati pericolosi, i mezzi di trasporto, nonch éé i i dispositivi di sicurezzadispositivi di sicurezza
in modo appropriato i dispositivi di protezione mes si loro a disposizionein modo appropriato i dispositivi di protezione mes si in modo appropriato i dispositivi di protezione mes si loro a disposizioneloro a disposizione
CONTRIBUIRECONTRIBUIRECONTRIBUIRE
OSSERVAREOSSERVAREOSSERVARE
UTILIZZAREUTILIZZAREUTILIZZARE
UTILIZZAREUTILIZZAREUTILIZZARE
al Datore di lavoro, al Dirigente o al Preposto le deficienze dei mezzi di lavoro o dei dispositivi di sicurezza ed eventuali condizioni di pericolo, adoperandosi direttamente in caso di urgenza, nell’ambito delle proprie competenze e possibilità p er eliminare e ridurre le situazioni di pericolo grave e incombente
al Datore di lavoro, al Dirigente o al Preposto le al Datore di lavoro, al Dirigente o al Preposto le deficienze dei mezzi di lavoro o dei dispositivi di deficienze dei mezzi di lavoro o dei dispositivi di sicurezza ed eventuali condizioni di pericolo, sicurezza ed eventuali condizioni di pericolo, adoperandosi direttamente in caso di urgenza, adoperandosi direttamente in caso di urgenza, nellnell ’’ambito delle proprie competenze e possibilitambito delle proprie competenze e possibilit àà per per eliminare e ridurre le situazioni di pericolo grave e eliminare e ridurre le situazioni di pericolo grave e incombenteincombente
SEGNALARESEGNALARESEGNALARE
Dal rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di con trolloDal rimuovere o modificare senza autorizzazione i Dal rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di con trollodispositivi di sicurezza o di segnalazione o di con trollo
Dal compiere di propria iniziativa operazioni o man ovre che non sono di loro competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavo ratori
Dal compiere di propria iniziativa operazioni o man ovre Dal compiere di propria iniziativa operazioni o man ovre che non sono di loro competenza ovvero che possono che non sono di loro competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavo ratoricompromettere la sicurezza propria o di altri lavo ratori
ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro ai programmi di formazione e di addestramento ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro organizzati dal datore di lavoro
ai controlli sanitari previsti dalla normativa o comunque disposti dal Medico Competenteai controlli sanitari previsti dalla normativa o ai controlli sanitari previsti dalla normativa o comunque disposti dal Medico Competentecomunque disposti dal Medico Competente
ASTENERSIASTENERSIASTENERSI
ASTENERSIASTENERSIASTENERSI
PARTECIPAREPARTECIPAREPARTECIPARE
SOTTOPORSISOTTOPORSISOTTOPORSI
ESSERE SOTTOPOSTIESSERE ESSERE SOTTOPOSTISOTTOPOSTI
RICEVERERICEVERERICEVERE
RICEVERERICEVERERICEVERE
a visite mediche facendone richiesta al Medico Comp etente qualora la stessa richiesta sia ritenuta dal Medico Competente correlata ai rischi lavorativi
a visite mediche facendone richiesta al Medico Comp etente a visite mediche facendone richiesta al Medico Comp etente qualora la stessa richiesta sia ritenuta dal Medico qualora la stessa richiesta sia ritenuta dal Medico Competente correlata ai rischi lavorativiCompetente correlata ai rischi lavorativi
una sufficiente ed adeguata formazione in materia d i sicurezza e di salute sul lavoro secondo quanto pre visto all’art. 37 del T.U.
una sufficiente ed adeguata formazione in materia d i una sufficiente ed adeguata formazione in materia d i sicurezza e di salute sul lavoro secondo quanto pre visto sicurezza e di salute sul lavoro secondo quanto pre visto allall ’’art. 37 del T.U.art. 37 del T.U.
una adeguata informazione sui rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro secondo quanto previsto all’ar t. 36 del Testo Unico
una adeguata informazione sui rischi per la salute e la una adeguata informazione sui rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro secondo quanto previsto allsicurezza sul lavoro secondo quanto previsto all ’’art. 36 del art. 36 del Testo UnicoTesto Unico
AVEREAVEREAVERE a disposizione idonei dispositivi di protezione ind ividualea disposizione idonei dispositivi di protezione ind ividualea disposizione idonei dispositivi di protezione ind ividuale
Art. 59
arresto fino a un mese o ammenda da 200 a 600 euroarresto fino a un mese arresto fino a un mese o ammenda da 200 a 600 euroo ammenda da 200 a 600 euro
sanzione amministrativa pecuniaria da 50 a 300 eurosanzione amministrativa sanzione amministrativa pecuniaria da 50 a 300 europecuniaria da 50 a 300 euro
Violazione dell’art. 20, comma 2, lett. b), c) d), e), f), g), h), e i)Violazione dellViolazione dell ’’art. 20, comma 2, art. 20, comma 2, lett. b), c) d), e), f), g), lett. b), c) d), e), f), g), h),h), e e i)i)
Violazione dell’art. 20 comma 3Violazione dellViolazione dell ’’art. 20 comma 3art. 20 comma 3
““ persona, eletta o designata persona, eletta o designata per rappresentare i per rappresentare i lavoratori per quanto lavoratori per quanto concerne gli aspetti della concerne gli aspetti della salute e della sicurezza salute e della sicurezza durante il lavorodurante il lavoro ””
Art. 2, comma 1, lettera i)Art. 2, comma 1, lettera i)
TorretteTorretteIgiene OspedalieraIgiene OspedalieraBruschi RobertoBruschi Roberto
Via Via CorridoniCorridoniMedicina e Chirurgia di Medicina e Chirurgia di AccettAccett . e d. e d’’Urgenza Urgenza PediatricaPediatrica
MazzoniMazzoni NadiaNadia
Via Via CorridoniCorridoniAttivitAttivit àà TecnicheTecnicheMontironiMontironi MaurizioMaurizio
TorretteTorretteCentralinoCentralinoMiscioMiscio RaffaeleRaffaele
Via Via CorridoniCorridoni -- TorretteTorretteDialisiDialisiMinora AngelaMinora Angela
TorretteTorretteClinica di NeurologiaClinica di NeurologiaMicheliMicheli AntonellaAntonella
TorretteTorretteImmunologia Clinica e Immunologia Clinica e TipTip . . TessutaleTessutaleGambellaGambella MassimoMassimo
P.zzaP.zza CappelliCappelliGestione del PersonaleGestione del PersonaleFrancioniFrancioni OrestinaOrestina
TorretteTorretteServizio Servizio EconomaleEconomaleFanesiFanesi FabrizioFabrizio
c/o Ambulatori Viale c/o Ambulatori Viale della Vittoriadella VittoriaCardiologiaCardiologiaCuccaroniCuccaroni GiacomoGiacomo
SalesiSalesiPortineriaPortineriaAgostinelliAgostinelli MaurizioMaurizio
SedeSedeS.O.D.S.O.D.NominativoNominativo
Art. 2 comma 1, lett. l)Art. 2 comma 1, lett. l)
““ Insieme delle persone, Insieme delle persone, sistemi e mezzi esterni o sistemi e mezzi esterni o interni all'azienda finalizzati interni all'azienda finalizzati all'attivitall'attivit àà di prevenzione e di prevenzione e protezione dai rischi protezione dai rischi professionali per i lavoratoriprofessionali per i lavoratori ””
““ persona in possesso delle capacitpersona in possesso delle capacit àà e e dei requisiti professionali di cui alldei requisiti professionali di cui all ’’art. art. 32, designata dal datore di lavoro, a cui 32, designata dal datore di lavoro, a cui risponde, per coordinare il servizio di risponde, per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischiprevenzione e protezione dai rischi ””
Art. 2 comma 1, lettera f) Art. 2 comma 1, lettera f)
Svolge un ruolo di consulenza e di ausilio per il Datore di Lavoro
Svolge un ruolo di consulenza e di Svolge un ruolo di consulenza e di ausilio per il Datore di Lavoroausilio per il Datore di Lavoro
SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
SERVIZIO DI SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONEPREVENZIONE E PROTEZIONE
Gode di autonomia rispetto alla linea operativa costituita dal Datore di
Lavoro, Dirigenti e Preposti
Gode di autonomia rispetto alla linea Gode di autonomia rispetto alla linea operativa costituita dal Datore di operativa costituita dal Datore di
Lavoro, Dirigenti e PrepostiLavoro, Dirigenti e Preposti
E’ costituito dal Responsabile e dagli addetti (in possesso di determinati requisiti fissati D.Lgs. 195/2003 ),
designati dal Datore di Lavoro
EE’’ costituito dal Responsabile e dagli costituito dal Responsabile e dagli addetti (in possesso di determinati addetti (in possesso di determinati requisiti fissati requisiti fissati D.LgsD.Lgs . 195/2003 ), . 195/2003 ),
designati dal Datore di Lavorodesignati dal Datore di Lavoro
Individua i fattori di rischio, effettua la valutazione dei rischi, individua le misure per la sicurezza e la salubrità
degli ambienti di lavoro
Individua i fattori di rischio, effettua Individua i fattori di rischio, effettua la valutazione dei rischi, individua le la valutazione dei rischi, individua le misure per la sicurezza e la salubritmisure per la sicurezza e la salubrit àà
degli ambienti di lavorodegli ambienti di lavoro
S.P.P.S.P.P.S.P.P.
Elabora le misure preventive e protettive nonché le procedure
di sicurezza
Elabora le misure Elabora le misure preventive e protettive preventive e protettive nonchnonch éé le procedure le procedure
di sicurezzadi sicurezza
Propone i programmi di informazione e
formazione
Propone i programmi Propone i programmi di informazione e di informazione e
formazioneformazione
Partecipa alle riunioni in tema di tutela della salute e di sicurezza
( v. art. 35)
Partecipa alle riunioni Partecipa alle riunioni in tema di tutela della in tema di tutela della salute e di sicurezza salute e di sicurezza
( v. art. 35)( v. art. 35)
Fornisce ai lavoratori le informazioni di cui
all’art. 36
Fornisce ai lavoratori Fornisce ai lavoratori le informazioni di cui le informazioni di cui
allall ’’art. 36art. 36
I COMPITI DEL S.P.P. I COMPITI DEL S.P.P. I COMPITI DEL S.P.P.
Art. 2, comma 1, lettera h)
““ medico in possesso di uno dei titoli e medico in possesso di uno dei titoli e dei requisiti formativi e professionali di dei requisiti formativi e professionali di cui allcui all ’’art. 38, che collabora, secondo art. 38, che collabora, secondo quanto previsto allquanto previsto all ’’art. 29, comma 1, art. 29, comma 1, con il datore di lavoro ai fini della con il datore di lavoro ai fini della valutazione dei rischi ed valutazione dei rischi ed èè nominato nominato dallo stesso per effettuare la dallo stesso per effettuare la sorveglianza sanitaria e per tutti gli sorveglianza sanitaria e per tutti gli altri compiti ..altri compiti .. ””
Viene nominato dal Datore di Lavoro
Viene nominato dal Datore di Lavoro
Visita gli ambienti di lavoro
Visita gli ambienti di lavoro
Effettua gli accertamenti
sanitari ed esprime i giudizi di idoneità
alla mansione specifica
Effettua gli accertamenti
sanitari ed esprime i giudizi di idoneità
alla mansione specifica Collabora
alla attività di informazione e formazione dei
lavoratori.
Collabora alla attività di
informazione e formazione dei
lavoratori.
Collabora con il Datore
di Lavoro e con il SPPalla valutazione dei rischi
e alla predisposizione dell’attuazione delle misure
per la tutela della salute e dell’integritàpsico-fisica dei
lavoratori
Collabora con il Datore
di Lavoro e con il SPPalla valutazione dei rischi
e alla predisposizione dell’attuazione delle misure
per la tutela della salute e dell’integritàpsico-fisica dei
lavoratori
Istituisce,aggiorna e custodisce
sotto la propria responsabilità una cartella sanitaria
e di rischio
Istituisce,aggiorna e custodisce
sotto la propria responsabilità una cartella sanitaria
e di rischio
DIRIGENTEDIRIGENTEDIRIGENTE
DATORE DI LAVORO
DATORE DI DATORE DI LAVOROLAVORO
PREPOSTOPREPOSTOPREPOSTO
LAVORATORELAVORATORELAVORATORE
SERVIZIO DIPREVENZIONEE PROTEZIONE
SERVIZIO DISERVIZIO DIPREVENZIONEPREVENZIONEE PROTEZIONEE PROTEZIONE
MEDICOCOMPETENTE
MEDICOMEDICOCOMPETENTECOMPETENTE
RAPPRESENTANTEDEI LAVORATORI
PER LA SICUREZZA
RAPPRESENTANTERAPPRESENTANTEDEI LAVORATORIDEI LAVORATORI
PER LA SICUREZZAPER LA SICUREZZA
Art. 173 comma 1 lett. a)Videoterminale: “uno schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo di procedimento di visualizzazione utilizzato”
Art. 173 comma 1 lett. c)Lavoratore: chi “utilizza una attrezzatura munita di videoterminali, in modo sistematico o abituale, per venti ore settimanali, dedotte le interruzioni di cui all’art. 175”
ATTREZZATURE MUNITE DI VIDEOTERMINALI
Non sono un rischio perla gravidanza !!!
Non emetto radiazioni ionizzanti
e non ionizzanti al di sopra dei limiti
prescritti !!!
Non sono pericoloso se mi usano
correttamente !!!
Sono marcato CEE
EEEEEEEEFFFFFFFFFFFFFFFFEEEEEEEETTTTTTTTTTTTTTTTIIIIIIII SSSSSSSSUUUUUUUULLLLLLLLLLLLLLLLAAAAAAAA SSSSSSSSAAAAAAAALLLLLLLLUUUUUUUUTTTTTTTTEEEEEEEE
Lo stress …..come si manifesta
mal di testa
insonnia
stanchezza eccessivadigestione difficile
ansia
tensione nervosa
irritabilità
depressione
Lo stress …..le principali cause
� scarsa conoscenza del software e dell’hardware
� mancanza di informazioni sulla organizzazione e sui risultati del lavoro
� responsabilità troppo alta o troppo scarsa rispetto alle proprie capacità
� fattori ambientali: rumore, spazi insufficienti, ec c.
� contenuto e complessità del lavoro: monotono, ripeti tivo, ecc.
� carico di lavoro troppo elevato o troppo scarso
� rapporti conflittuali con superiori e colleghi
� software e hardware inadeguati
AAFFFFAATTIICCAAMMEENNTTOO VVIISSIIVVOO……....CCOOMMEE SSII MMAANNIIFFEESSTTAA
Questi disturbi reversibili costituiscono nel compl esso la sindrome da fatica visiva (astenopia). Fino ad oggi non è stato possibile comprovare danni permanenti agli occhi legati all’utilizzo di videoterminali.
� lacrimazione
� secchezza
� ipersensibilità alla luce
� stanchezza alla lettura
� senso di abbagliamento
� bruciore
� cefalea
� campo visivo annebbiato
� campo visivo sdoppiato
� ammiccamento frequente
AAFFFFAATTIICCAAMMEENNTTOO VVIISSIIVVOO…….... LLEE CCAAUUSSEE
� Ambiente interno:
� Impegno visivo:
� Difetti della vista:non corretti
� Illuminazione : - eccesso o insufficienza di illuminazione
- riflessi provenienti da superfici lucide
- luce diretta naturale o artificiale su occhi o schermo
- scarsa definizione di caratteri sullo schermo
- il fumo del tabacco
- l’aria interna troppo secca
- il rilascio di sostanza dagli arredi e dai rivestimenti (formaldeide)
- un impianto di condizionamento poco efficiente
-distanza inadeguata dagli oggetti. Tanto più sono vicini, tanto
più i muscoli per la messa a fuoco e per la motilità oculare
sono sollecitati. L’impegno aumenta tanto quanto più
l’oggetto viene fissato nel tempo
-presbiopia, miopia, ipermetropia, ecc... Non sono causati dai
VDT ma, in certe particolari condizioni, possono contribuire a
far comparire i disturbi astenopici. E’ quindi importante
correggere tale difetti per evitare di impegnare ulteriormente
la vista durante il lavoro.
senso di peso, senso di fastidio, dolore, intorpidi mento, rigidità a:
collo
schiena
spalle
braccia
mani
I sintomi sono generalmente la conseguenza della de generazione dei rischi della colonna vertebrale, di un eccessivo affaticamento m uscolare o di una infiammazione dei tendini.
Posizioni di lavoro inadeguate per l’errata scelta e disposizione degli arredi
Posizioni di lavoro fisse mantenute per lungo tempo anche in presenza di postazioni di lavoro correttamente strutturate
Movimenti rapidi e ripetitivi delle mani, digitazio ne o utilizzo del mouse per periodi prolungati
Datore di Lavoro e/o Dirigente :
� Ambiente � Postazione di lavoro� Organizzazione del lavoro � Software� Informazione e Formazione� Sorveglianza Sanitaria
Lavoratore:
� Svolgimento del lavoro � Postura
oculo - visivi
affaticamento mentale
muscolo-scheletrici
E’ opportuno che il lavoratore alterni il piùpossibile il lavoro al videoterminale con altri lavori, anche per pochi minuti, cercando di interrompere la postura fissa
Tempi e modalità
Interruzioni L’art. 54 del D.Lgs. 626/94 recita: “il lavoratore, qualora svolga la sua attività per almeno quattro ore consecutive , ha diritto ad una interruzione della sua attività mediante pause ovvero cambiamento di attività.”
In assenza di una disposizione contrattuale, la pausa è fissata in 15 minuti ogni 120 minuti di applicazione continuativa al VDT
Orientare ed inclinare lo schermo per eliminare, per quanto possibile, riflessi sulla sua superficie
Illuminare correttamente il posto di lavoro.L’illuminazione generale o specifica devono garanti re un’illuminazione sufficiente ed un contrasto appropriato tra lo schermo e l’ambiente. Le condizi oni di maggior confort visivo sono raggiunte con illuminamenti non eccessivi e con fonti luminose poste al di fuori del campo visivo. Regolare tende e veneziane.
Assumere la postura corretta in modo che la distanza occhi- schermo sia pari a circa 50-70 cm.
Disporre il porta-documenti , se presente, alla stessa altezza e distanza dagli occhi, dello schermo, rico rrendo ai meccanismi di regolazione
Distogliere periodicamente lo sguardo dal video per guardare oggetti lontani, al fine di ridurre l’affa ticamento visivo
Durante le pause ed i cambiamenti di attività, non dedicarsi ad attività che richiedano un intenso impe gno visivo
Utilizzare eventuali mezzi di correzione della vista se prescritti
Assicurarsi della pulizia periodica del monitor, tastiera e mouse
� Eseguire le indicazioni e la formazione ricevuti per l’uso dei programmi e delle procedure informatiche
� Rispettare la corretta distribuzione delle pause
� Utilizzare software per il quale si è avuta l’informazione necessaria, ovvero facile da usare
Postura corretta
TroncoMantenere la schiena appoggiata allo schienale della sedia nel tratto lombare, regolando allo scopo l’altezza della sedia e l’inclinazione dello schienale (tra 90°-110°)
GambeTenerle piegate a 90° regolando l’altezza del sedile. I piedi devono poggiare al pavimento; dove è necessario utilizzare apposito poggiapiedi
AvambracciAppoggiare gli avambracci nello spazio libero tra t astiera e bordo del tavolo (ca 15 cm.)
Schermo del videoDi fronte all’operatore; distanza occhi-schermo 50- 70 cm.
Disposizione delle apparecchiature
Tastiera Davanti allo schermo
MouseSullo stesso piano della tastiera
Come lavorare
�Eseguire la digitazione e utilizzare il mouse evita ndo irrigidimenti delle dita e del polso
�Evitare il più possibile posizione di lavoro fisse p er tempi prolungati. Nel caso in ciò non fosse possibi le, si raccomanda frequenti esercizi di rilassamento.
POSTURE NON CORRETTEPOSTURE NON CORRETTE
SOLLEVARESOLLEVARE
DEPORREDEPORRE
SPINGERESPINGERE
TIRARETIRARE
PORTAREPORTARE
SPOSTARESPOSTARE
UN CARICOUN CARICO
CHE COSA SI INTENDE PER MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI?CHE COSA SI INTENDE PER MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI?
CON QUESTO TERMINE SI INTENDONO LE OPERAZIONI DI CON QUESTO TERMINE SI INTENDONO LE OPERAZIONI DI TRASPORTO TRASPORTO E SOSTEGNO DI UN CARICOE SOSTEGNO DI UN CARICO DA PARTE DI UNO O DA PARTE DI UNO O PIUPIU’’ LAVORATORI,LAVORATORI,
COMPRESE LE AZIONI DEL:COMPRESE LE AZIONI DEL:
OPERAZIONI CHE POSSONO COMPORTARE, TRA LOPERAZIONI CHE POSSONO COMPORTARE, TRA L ’’ALTROALTRO ……..
RISCHI DI LESIONIRISCHI DI LESIONIDORSODORSO--LOMBARILOMBARI
OSSAOSSA
MUSCOLIMUSCOLI
TENDINITENDINI
NERVINERVI
VASIVASI
GENERALMENTE IL SOLLEVAMENTO MANUALE DI PESI GENERALMENTE IL SOLLEVAMENTO MANUALE DI PESI INFERIORE A 3 KG. NON EINFERIORE A 3 KG. NON E ’’ DA CONSIDERARSI RISCHIOSODA CONSIDERARSI RISCHIOSO
PREVENZIONE DI LOMBALGIA IN OPERAZIONIPREVENZIONE DI LOMBALGIA IN OPERAZIONIGENERICHE DI MOVIMENTAZIONE DEI CARICHIGENERICHE DI MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI
�� NON TENERE LE GAMBE DRITTENON TENERE LE GAMBE DRITTE
�� PORTARE LPORTARE L ’’OGGETTO VICINO AL CORPO E PIEGARE LE GINOCCHIAOGGETTO VICINO AL CORPO E PIEGARE LE GINOCCHIA
�� TENERE UN PIEDE PITENERE UN PIEDE PIÙÙ AVANTI DELLAVANTI DELL ’’ALTRO PER AVERE PIALTRO PER AVERE PI ÙÙ EQUILIBRIO.EQUILIBRIO.
NONO SISI
SE SI DEVE SOLLEVARE DA TERRA UN CARICOSE SI DEVE SOLLEVARE DA TERRA UN CARICO
�� EVITARE DI PRELEVARE O DEPOSITARE OGGETTI A TERRA O EVITARE DI PRELEVARE O DEPOSITARE OGGETTI A TERRA O SOPRA LSOPRA L ’’ALTEZZA DELLA TESTA.ALTEZZA DELLA TESTA.
�� EVITARE DI TORCERE IL TRONCO E DI TENERE IL CARICO EVITARE DI TORCERE IL TRONCO E DI TENERE IL CARICO LONTANO DAL CORPO.LONTANO DAL CORPO.
NONO NONO
PREVENZIONE DI LOMBALGIA IN OPERAZIONIPREVENZIONE DI LOMBALGIA IN OPERAZIONIGENERICHE DI MOVIMENTAZIONE DEI CARICHIGENERICHE DI MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI
EE’’ PREFERIBILE SPOSTARE OGGETTI PREFERIBILE SPOSTARE OGGETTI NELLA ZONA COMPRESA TRA LNELLA ZONA COMPRESA TRA L ’’ALTEZZA ALTEZZA DELLE SPALLE E LDELLE SPALLE E L ’’ALTEZZA DELLE ALTEZZA DELLE NOCCHE (MANI A PUGNO LUNGO I NOCCHE (MANI A PUGNO LUNGO I FIANCHI). FIANCHI).
SI EVITERSI EVITERÀÀ IN TAL MODO DI ASSUMERE IN TAL MODO DI ASSUMERE POSIZIONI PERICOLOSE PER LA POSIZIONI PERICOLOSE PER LA SCHIENA.SCHIENA.
NONO
NONO
H. NOCCHE CM. 60-70ALTEZZAMINIMA
H. SPALLE CM.140-150
ALTEZZAMASSIMA
SISI
PREVENZIONE DI LOMBALGIA IN OPERAZIONIPREVENZIONE DI LOMBALGIA IN OPERAZIONIGENERICHE DI MOVIMENTAZIONE DEI CARICHIGENERICHE DI MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI
NONO SISI
SE SI DEVONO SPOSTARE OGGETTI SE SI DEVONO SPOSTARE OGGETTI AVVICINARE LAVVICINARE L ’’OGGETTO AL CORPO.OGGETTO AL CORPO.
EVITARE DI RUOTARE SOLO IL TRONCO, EVITARE DI RUOTARE SOLO IL TRONCO, MA GIRARE TUTTO IL CORPO, USANDO MA GIRARE TUTTO IL CORPO, USANDO LE GAMBE.LE GAMBE.
PREVENZIONE DI LOMBALGIA IN OPERAZIONIPREVENZIONE DI LOMBALGIA IN OPERAZIONIGENERICHE DI MOVIMENTAZIONE DEI CARICHIGENERICHE DI MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI
PREVENZIONE DI LOMBALGIA IN OPERAZIONIPREVENZIONE DI LOMBALGIA IN OPERAZIONIGENERICHE DI MOVIMENTAZIONE DEI CARICHIGENERICHE DI MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI
�� SE LSE L’’OGGETTO OGGETTO ÈÈ MUNITO DI MANICO,MUNITO DI MANICO,SI PUÒ PORTARE LUNGO IL CORPOSI PUÒ PORTARE LUNGO IL CORPO(OVVIAMENTE SE NON (OVVIAMENTE SE NON ÈÈ TROPPOTROPPOPESANTE) CON LPESANTE) CON L ’’ACCORTEZZA DIACCORTEZZA DICAMBIARE FREQUENTEMENTE ILCAMBIARE FREQUENTEMENTE ILLATO.LATO.
�� SE DEVONO ESSERE TRASPORTATI VARI SE DEVONO ESSERE TRASPORTATI VARI CARICHI CON MANICO, CARICHI CON MANICO, ÈÈ OPPORTUNO OPPORTUNO PRENDERNE UNO PER OGNI LATO PRENDERNE UNO PER OGNI LATO FACENDO IN MODO DI DIVIDERE FACENDO IN MODO DI DIVIDERE EQUAMENTE IL PESO.EQUAMENTE IL PESO.
PER IL TRASPORTO IN PIANO FARE USO DI SPECIFICI CAR RELLIPER IL TRASPORTO IN PIANO FARE USO DI SPECIFICI CAR RELLI
2 RUOTE: 2 RUOTE: 5050--100 KG 100 KG MASSIMOMASSIMO
TRANSPALLET MANUALE: TRANSPALLET MANUALE:
FINO A 600 KG. CIRCA.FINO A 600 KG. CIRCA.
4 RUOTE:4 RUOTE:
FINO A 250 KG. FINO A 250 KG. CIRCA.CIRCA.
PREVENZIONE DI LOMBALGIA IN OPERAZIONIPREVENZIONE DI LOMBALGIA IN OPERAZIONIGENERICHE DI MOVIMENTAZIONE DEI CARICHIGENERICHE DI MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI
LA MOVIMENTAZIONE DEL PAZIENTE IN OSPEDALELA MOVIMENTAZIONE DEL PAZIENTE IN OSPEDALE
QUANDO SI DEVE SPOSTARE IL PAZIENTE VERSO IL CUSCIN OQUANDO SI DEVE SPOSTARE IL PAZIENTE VERSO IL CUSCIN O(SEMPRE 2 OPERATORI)(SEMPRE 2 OPERATORI)
1 1 -- FAR PRIMA SEDERE IL PAZIENTE.FAR PRIMA SEDERE IL PAZIENTE.
GLI OPERATORI:GLI OPERATORI:
�� TENGONO I PIEDI DISTANTI E GLI ARTI TENGONO I PIEDI DISTANTI E GLI ARTI INFERIORI FLESSI;INFERIORI FLESSI;
�� APPOGGIANO LA MANO DIETRO LA APPOGGIANO LA MANO DIETRO LA SPALLA DEL PAZIENTE;SPALLA DEL PAZIENTE;
�� SOLLEVANO IL PAZIENTE FACENDO SOLLEVANO IL PAZIENTE FACENDO FORZA SUGLI ARTI INFERIORI E SUL FORZA SUGLI ARTI INFERIORI E SUL BRACCIO LIBERO.BRACCIO LIBERO.
2 2 -- SPOSTARE IL PAZIENTE VERSO IL CUSCINO.SPOSTARE IL PAZIENTE VERSO IL CUSCINO.
GLI OPERATORI:GLI OPERATORI:
�� APPOGGIANO UN GINOCCHIO SUL LETTO APPOGGIANO UN GINOCCHIO SUL LETTO DIETRO IL BACINO DEL PAZIENTE;DIETRO IL BACINO DEL PAZIENTE;
�� METTONO IL PAZIENTE A BRACCIA METTONO IL PAZIENTE A BRACCIA ”” CONSERTECONSERTE”” ;;
�� EFFETTUANO LA PRESA CROCIATA EFFETTUANO LA PRESA CROCIATA AFFERRANDO SALDAMENTE CON UNA MANO AFFERRANDO SALDAMENTE CON UNA MANO ENTRAMBI GLI ARTI SUPERIORI;ENTRAMBI GLI ARTI SUPERIORI;
�� CON LCON L’’ALTRA MANO AFFERRANO LALTRA MANO AFFERRANO L ’’ARTO ARTO INFERIORE DIETRO IL GINOCCHIO;INFERIORE DIETRO IL GINOCCHIO;
�� SOLLEVANO E SPOSTANO IL PAZIENTE VERSO SOLLEVANO E SPOSTANO IL PAZIENTE VERSO IL CUSCINO.IL CUSCINO.
QUANDO SI DEVE SPOSTARE IL PAZIENTE VERSO IL CUSCIN OQUANDO SI DEVE SPOSTARE IL PAZIENTE VERSO IL CUSCIN O(SEMPRE 2 OPERATORI)(SEMPRE 2 OPERATORI)
LA MOVIMENTAZIONE DEL PAZIENTE IN OSPEDALELA MOVIMENTAZIONE DEL PAZIENTE IN OSPEDALE
1 1 -- METTERE IL PAZIENTE SEDUTO SUL LETTOMETTERE IL PAZIENTE SEDUTO SUL LETTO(COME (COME GIAGIA’’ PRECEDENTEMENTE DESCRITTO)PRECEDENTEMENTE DESCRITTO)
2 2 -- TRASFERIMENTO VERO E PROPRIOTRASFERIMENTO VERO E PROPRIO
�� IL PRIMO OPERATORE SI PONE ALLE IL PRIMO OPERATORE SI PONE ALLE SPALLE DEL PAZIENTE ED EFFETTUA LA SPALLE DEL PAZIENTE ED EFFETTUA LA PRESA CROCIATA PONENDO UN PRESA CROCIATA PONENDO UN GINOCCHIO SUL LETTO;GINOCCHIO SUL LETTO;
�� IL SECONDO OPERATORE, DOPO AVER IL SECONDO OPERATORE, DOPO AVER SISTEMATO LA CARROZZINA AL FIANCO SISTEMATO LA CARROZZINA AL FIANCO DEL LETTO, AFFERRA IL PAZIENTE SOTTO DEL LETTO, AFFERRA IL PAZIENTE SOTTO IL CAVO POPLITEO, TENENDO LE PROPRIE IL CAVO POPLITEO, TENENDO LE PROPRIE GINOCCHIA IN POSIZIONE FLESSA;GINOCCHIA IN POSIZIONE FLESSA;
�� AGENDO IN COORDINAZIONE E AGENDO IN COORDINAZIONE E CONGIUNTAMENTE SPOSTANO IL CONGIUNTAMENTE SPOSTANO IL PAZIENTE SULLA CARROZZINA.PAZIENTE SULLA CARROZZINA.
SPOSTARE IL PAZIENTE DA LETTO ALLA CARROZZINA:SPOSTARE IL PAZIENTE DA LETTO ALLA CARROZZINA:(SEMPRE 2 OPERATORI)(SEMPRE 2 OPERATORI)
LA MOVIMENTAZIONE DEL PAZIENTE IN OSPEDALELA MOVIMENTAZIONE DEL PAZIENTE IN OSPEDALE
TRASFERIMENTO MANUALE DAL LETTO ALLA BARELLATRASFERIMENTO MANUALE DAL LETTO ALLA BARELLA(SEMPRE 3 OPERATORI)(SEMPRE 3 OPERATORI)
FASE 1:FASE 1:
•• 2 OPERATORI SI DISPONGONO AI LATI DEL LETTO 2 OPERATORI SI DISPONGONO AI LATI DEL LETTO CON UN GINOCCHIO SUL BORDO;CON UN GINOCCHIO SUL BORDO;
•• PONENDO LE MANI SOTTO IL BACINO E LA SPALLA PONENDO LE MANI SOTTO IL BACINO E LA SPALLA DEL PAZIENTE, LO SPOSTANO VERSO IL BORDO DEL PAZIENTE, LO SPOSTANO VERSO IL BORDO DEL LETTO;DEL LETTO;
FASE 2:FASE 2:
•• IL PRIMO OPERATORE PONE LE BRACCIA SOTTO LE IL PRIMO OPERATORE PONE LE BRACCIA SOTTO LE SPALLE DEL PAZIENTE;SPALLE DEL PAZIENTE;
•• IL SECONDO OPERATORE AFFERRA IL BACINO DEL IL SECONDO OPERATORE AFFERRA IL BACINO DEL PAZIENTE;PAZIENTE;
•• IL TERZO OPERATORE SOSTIENE GLI ARTI IL TERZO OPERATORE SOSTIENE GLI ARTI INFERIORIINFERIORI
•• CONGIUNTAMENTE E BEN COORDINATI I TRE CONGIUNTAMENTE E BEN COORDINATI I TRE OPERATORI SOLLEVANO IL PAZIENTE TENENDOLO, OPERATORI SOLLEVANO IL PAZIENTE TENENDOLO, PER QUANTO POSSIBILE, IN POSIZIONE PER QUANTO POSSIBILE, IN POSIZIONE ORIZZONTALEORIZZONTALE
•• IL PAZIENTE VIENE TRASPORTATO SINO ALLA IL PAZIENTE VIENE TRASPORTATO SINO ALLA BARELLA E NELLA FASE DI ADAGIAMENTO GLI BARELLA E NELLA FASE DI ADAGIAMENTO GLI OPERATORI FLETTONO LE GINOCCHIA TENENDO IL OPERATORI FLETTONO LE GINOCCHIA TENENDO IL BUSTO ERETTOBUSTO ERETTO
LA MOVIMENTAZIONE DEL PAZIENTE IN OSPEDALELA MOVIMENTAZIONE DEL PAZIENTE IN OSPEDALE
SOLLEVAMENTO DA TERRASOLLEVAMENTO DA TERRA(SEMPRE 2 OPERATORI)(SEMPRE 2 OPERATORI)
GLI OPERATORI:GLI OPERATORI:
�� PRIMO OPERATORE SI PONE ALLE SPALLE DEL PRIMO OPERATORE SI PONE ALLE SPALLE DEL PAZIENTE CON UN GINOCCHIO PER TERRA ED PAZIENTE CON UN GINOCCHIO PER TERRA ED EFFETTUA UNA PRESA CROCIATAEFFETTUA UNA PRESA CROCIATA
�� IL SECONDO OPERATORE, IN POSIZIONE IL SECONDO OPERATORE, IN POSIZIONE ACCOVACCIATA, AFFERRA SOTTO IL CAVO POPLITEO ACCOVACCIATA, AFFERRA SOTTO IL CAVO POPLITEO GLI ARTI INFERIORI DEL PAZIENTEGLI ARTI INFERIORI DEL PAZIENTE
�� NELLA NELLA PIUPIU’’ PERFETTA SINCRONIA I DUE OPERATORI PERFETTA SINCRONIA I DUE OPERATORI SOLLEVANO IL PAZIENTE TRASFERENDO LO SFORZO SOLLEVANO IL PAZIENTE TRASFERENDO LO SFORZO SUI PROPRI ARTI SUPERIORI, TENENDO I PIEDI BEN SUI PROPRI ARTI SUPERIORI, TENENDO I PIEDI BEN DIVARICATI ED IL BUSTO IN POSIZIONE ERETTADIVARICATI ED IL BUSTO IN POSIZIONE ERETTA
�� TRASFERISCONO IL PAZIENTE SUL LETTO O SULLA TRASFERISCONO IL PAZIENTE SUL LETTO O SULLA BARELLA, FLETTENDO NEL MOMENTO IN CUI BARELLA, FLETTENDO NEL MOMENTO IN CUI ADAGIANO IL PAZIENTE, LE GINOCCHIAADAGIANO IL PAZIENTE, LE GINOCCHIA
LA MOVIMENTAZIONE DEL PAZIENTE IN OSPEDALELA MOVIMENTAZIONE DEL PAZIENTE IN OSPEDALE
RIPOSIZIONAMENTO NEL LETTO DEL PAZIENTE COLLABORANT ERIPOSIZIONAMENTO NEL LETTO DEL PAZIENTE COLLABORANT E(E L(E L’’OPERATORE EOPERATORE E’’ SOLO)SOLO)
PAZIENTE:PAZIENTE:
�� FLETTE GLI ARTI INFERIORIFLETTE GLI ARTI INFERIORI�� AIUTANDOSI CON GLI ARTI INFERIORI SI SPINGE AIUTANDOSI CON GLI ARTI INFERIORI SI SPINGE
VERSO IL CUSCINOVERSO IL CUSCINO
OPERATORE:OPERATORE:
�� SI PONE DA UN LATO DEL PAZIENTESI PONE DA UN LATO DEL PAZIENTE�� APPOGGIA UN GINOCCHIO SUL BORDO DEL LETTOAPPOGGIA UN GINOCCHIO SUL BORDO DEL LETTO�� PONE UNA MANO SOTTO LA REGIONE GLUTEA DEL PONE UNA MANO SOTTO LA REGIONE GLUTEA DEL
PAZIENTEPAZIENTE�� AIUTA LA SPINTA DEL PAZIENTE VERSO IL AIUTA LA SPINTA DEL PAZIENTE VERSO IL
CUSCINOCUSCINO
LA MOVIMENTAZIONE DEL PAZIENTE IN OSPEDALELA MOVIMENTAZIONE DEL PAZIENTE IN OSPEDALE
TRASLAZIONE DEL PAZIENTE DAL LETTO ALLA SEDIATRASLAZIONE DEL PAZIENTE DAL LETTO ALLA SEDIA(E L(E L’’OPERATORE EOPERATORE E’’ SOLO)SOLO)
PAZIENTE:PAZIENTE:
•• SPOSTA GLI ARTI INFERIORI AL DI FUORI DEL BORDO SPOSTA GLI ARTI INFERIORI AL DI FUORI DEL BORDO DEL LETTODEL LETTO
•• SI PONE SEDUTO AIUTANDOSI CON GLI ARTI SI PONE SEDUTO AIUTANDOSI CON GLI ARTI SUPERIORISUPERIORI
•• SI SOLLEVA IN UNA POSIZIONE ERETTASI SOLLEVA IN UNA POSIZIONE ERETTA•• PONE LE SPALLE ALLA SEDIAPONE LE SPALLE ALLA SEDIA•• COLLABORA A METTERSI SEDUTOCOLLABORA A METTERSI SEDUTO
OPERATORE:OPERATORE:
•• PONE LA SEDIA ALLPONE LA SEDIA ALL ’’ALTEZZA DEL CUSCINO DEL ALTEZZA DEL CUSCINO DEL PAZIENTEPAZIENTE
•• AIUTA IL PAZIENTE A METTERSI SEDUTO SUL BORDO AIUTA IL PAZIENTE A METTERSI SEDUTO SUL BORDO DEL LETTO PONENDOGLI UNA MANO DIETRO LA DEL LETTO PONENDOGLI UNA MANO DIETRO LA SCHIENASCHIENA
•• ESEGUE LESEGUE L’’OPERAZIONE FLETTENDO LE GINOCCHIA E OPERAZIONE FLETTENDO LE GINOCCHIA E NON IL BUSTONON IL BUSTO
•• APPENA IL PAZIENTE EAPPENA IL PAZIENTE E ’’ IN POSIZIONE ERETTA, LO IN POSIZIONE ERETTA, LO SOSTIENE A LIVELLO DEL BACINOSOSTIENE A LIVELLO DEL BACINO
•• FRENA E GUIDA LA DISCESA VERSO LA SEDIAFRENA E GUIDA LA DISCESA VERSO LA SEDIA
LA MOVIMENTAZIONE DEL PAZIENTE IN OSPEDALELA MOVIMENTAZIONE DEL PAZIENTE IN OSPEDALE
ROTAZIONE NEL LETTOROTAZIONE NEL LETTO(E L(E L’’OPERATORE EOPERATORE E’’ SOLO)SOLO)
•• PONENDO UN PIEDE PONENDO UN PIEDE PIUPIU’’ AVANTI AVANTI DELLDELL ’’ALTRO, ALLARGA LA PROPRIA BASE ALTRO, ALLARGA LA PROPRIA BASE DI APPOGGIODI APPOGGIO
•• FLETTE LE GINOCCHIA, EVITANDO DI FLETTE LE GINOCCHIA, EVITANDO DI FLETTERE IL BUSTO AFFERRA IL PAZIENTE FLETTERE IL BUSTO AFFERRA IL PAZIENTE A LIVELLO DI SACRO E SCAPOLAA LIVELLO DI SACRO E SCAPOLA
•• ESEGUE LA ROTAZIONE DEL PAZIENTEESEGUE LA ROTAZIONE DEL PAZIENTE
LA MOVIMENTAZIONE DEL PAZIENTE IN OSPEDALELA MOVIMENTAZIONE DEL PAZIENTE IN OSPEDALE
SOLLEVAMENTO CON AUSILISOLLEVAMENTO CON AUSILI
AUSILI PER OPERAZIONI AUSILI PER OPERAZIONI DI IGIENE DEL PAZIENTE DI IGIENE DEL PAZIENTE NON AUTOSUFFICIENTE.NON AUTOSUFFICIENTE.SERVONO PER LAVARE SERVONO PER LAVARE COMODAMENTE IL PACOMODAMENTE IL PA --ZIENTE.ZIENTE.
LA CARROZZINA PER LA CARROZZINA PER ESSERE FUNZIONALE DEVE ESSERE FUNZIONALE DEVE POSSEDERE ALMENO LE POSSEDERE ALMENO LE SEGUENTI CINQUE CARATSEGUENTI CINQUE CARAT --TERISTICHE:TERISTICHE:-- POGGIAPIEDI ESTRAIBILI;POGGIAPIEDI ESTRAIBILI;-- BRACCIOLI ESTRAIBILI;BRACCIOLI ESTRAIBILI;--SCHIENALE BASSO (MAXSCHIENALE BASSO (MAXCM. 95 DA TERRA);CM. 95 DA TERRA);
-- FRENI BEN FUNZIONANTI;FRENI BEN FUNZIONANTI;-- BUONA MANOVRABILITBUONA MANOVRABILIT ÀÀ..
AUSILI AD IMBRAGATURA AUSILI AD IMBRAGATURA PER PAZIENTI TOTALMENTE PER PAZIENTI TOTALMENTE NON COLLABORANTI.NON COLLABORANTI.SERVONO PER NUMEROSE SERVONO PER NUMEROSE OPERAZIONI TRA CUI LO OPERAZIONI TRA CUI LO SPOSTAMENTO:SPOSTAMENTO:-- LETTO/CARROZZINA LETTO/CARROZZINA -- LETTO/BARELLA.LETTO/BARELLA.
LA MOVIMENTAZIONE DEL PAZIENTE IN OSPEDALELA MOVIMENTAZIONE DEL PAZIENTE IN OSPEDALE
RISCHIO CHIMICORISCHIO CHIMICORISCHIO CHIMICO
NOCIVINOCIVI
ESPOSIVIESPOSIVI
ESTREMAMENTE INFIAMMABILIESTREMAMENTE INFIAMMABILI
FACILMENTE INFIAMMABILIFACILMENTE INFIAMMABILI
INFIAMMABILIINFIAMMABILI
MOLTO TOSSICI MOLTO TOSSICI
COMBURENTICOMBURENTI
TOSSICITOSSICI
IRRITANTIIRRITANTI
SENSIBILIZZANTISENSIBILIZZANTI
CANCEROGENICANCEROGENI
MUTAGENIMUTAGENI
CORROSIVICORROSIVI
TOSSICI PER IL CICLO PRODUTTIVOTOSSICI PER IL CICLO PRODUTTIVO
PERICOLOSI PER LPERICOLOSI PER L ’’AMBIENTEAMBIENTE
ClassificazioneSostanze e Preparati pericolosi
ClassificazioneClassificazioneSostanze e Preparati pericolosiSostanze e Preparati pericolosi
XNXN
XN = NOCIVOXN = NOCIVO
T e T+T e T+
Le sostanze ed i preparati che in caso di inalazion e, ingestioneLe sostanze ed i preparati che in caso di inalazion e, ingestione o o assorbimento cutaneo, possono essere letali oppure provocare assorbimento cutaneo, possono essere letali oppure provocare lesioni acute o cronichelesioni acute o croniche
T = TOSSICOT = TOSSICO
Le sostanze ed i preparati che, in caso di inalazio ne, ingestionLe sostanze ed i preparati che, in caso di inalazio ne, ingestion e o e o assorbimento cutaneo, in piccole quantitassorbimento cutaneo, in piccole quantit àà, possono essere letali , possono essere letali oppure provocare lesioni acute o cronicheoppure provocare lesioni acute o croniche
T+ = MOLTO TOSSICOT+ = MOLTO TOSSICO
Le sostanze ed i preparati che, in caso di inalazio ne, ingestionLe sostanze ed i preparati che, in caso di inalazio ne, ingestion e o e o assorbimento cutaneo, in piccolissime quantitassorbimento cutaneo, in piccolissime quantit àà, possono essere , possono essere letali oppure provocare lesioni acute o croniche letali oppure provocare lesioni acute o croniche
SIMBOLI ED INDICAZIONI DI PERICOLOSIMBOLI ED INDICAZIONI DI PERICOLOSIMBOLI ED INDICAZIONI DI PERICOLO
Medicina Legale – Anatomia PatologicaAldeide formica (formaldeide)
Servizi TecniciSolventi per vernici
GuardarobaSmacchianti (tricloroetilene)
TUTTE le U.O.Disinfettori
DISINFETTORIVeleno
LABORATORIMetanolo, alcool etilico, smacchiatori, spray impermeabilizzanti
Gli aereosol sono più pericolosi (inalazione)
Lavorare preferibilmente all’esterno od in un local e bene areato
Per evitare ogni contatto con la pelle, utilizzare mezzi di protezione: guanti, schermo, tuta da lavoro, ecc..
ESEMPI DI PRODOTTI E U.O. INTERESSATEESEMPI DI PRODOTTI E U.O. INTERESSATE
MISURE PREVENTIVEMISURE PREVENTIVE
OO
O = COMBURENTEO = COMBURENTE
F e F+F e F+
Le sostanze ed i preparati che a contatto con le al tre sostanze,Le sostanze ed i preparati che a contatto con le al tre sostanze,soprattutto se infiammabili, provocano una forte re azione soprattutto se infiammabili, provocano una forte re azione esotermicaesotermica
F = FACILMENTE INFIAMMABILEF = FACILMENTE INFIAMMABILE
1)1) Le sostanze ed i preparati che, a contatto con lLe sostanze ed i preparati che, a contatto con l ’’aria, possono aria, possono subire innalzamenti termici ed infiammarsisubire innalzamenti termici ed infiammarsi
2)2) Le sostanze ed i preparati solidi che possono facil mente Le sostanze ed i preparati solidi che possono facil mente infiammarsi dopo un breve contatto con una sorgente di infiammarsi dopo un breve contatto con una sorgente di accensione e che continuano a bruciare o a consumar si anche accensione e che continuano a bruciare o a consumar si anche dopo il distacco della sorgente di accensionedopo il distacco della sorgente di accensione
3)3) Le sostanze ed i preparati liquidi il cui punto di infiammabilitLe sostanze ed i preparati liquidi il cui punto di infiammabilit ààèè molto bassomolto basso
4)4) Le sostanze ed i preparati che, a contatto con lLe sostanze ed i preparati che, a contatto con l ’’acqua o lacqua o l ’’aria aria umida, sprigionano gas estremamente infiammabili in quantitumida, sprigionano gas estremamente infiammabili in quantit ààpericolose pericolose
F+ = ESTREMAMENTE INFIAMMABILEF+ = ESTREMAMENTE INFIAMMABILE
Le sostanze ed i preparati liquidi con il punto di infiammabilitLe sostanze ed i preparati liquidi con il punto di infiammabilit ààestremamente basso ed un punto di ebollizione basso e le estremamente basso ed un punto di ebollizione basso e le sostanze ed i preparati gassosi che a temperatura e pressione sostanze ed i preparati gassosi che a temperatura e pressione ambiente si infiammano a contatto con lambiente si infiammano a contatto con l ’’ariaaria
Purificatori d’aria
LABORATORI – SERVIZI TECNICIAcetone, solventi per vernici, vernici metalliche
LABORATORIAlcooli, alcool etilico, metanolo
Petrolio, benzina
Stoccare i prodotti in un locale ben areato
Non indossare abiti in nylon e tenere sempre un est intore a portata di mano
Conservare i prodotti infiammabili (simbolo F) ben separati dai prodotti comburenti (simbolo O)
Vietato fumare
Non usare mai in prossimità di una sorgente di calor e, di una superficie calda e vicino a scintille o fiamma libera
ESEMPI DI PRODOTTI E U.O. INTERESSATEESEMPI DI PRODOTTI E U.O. INTERESSATE
MISURE PREVENTIVEMISURE PREVENTIVE
CC
C = CORROSIVOC = CORROSIVO
XiXi
Le sostanze ed i preparati che, a contatto con i te ssuti vivi, Le sostanze ed i preparati che, a contatto con i te ssuti vivi, possono esercitare su di essi unpossono esercitare su di essi un ’’azione distruttivaazione distruttiva
XI = IRRITANTEXI = IRRITANTE
Le sostanze ed i preparati non corrosivi, il cui co ntatto direttLe sostanze ed i preparati non corrosivi, il cui co ntatto dirett o, o, prolungato o ripetuto con la pelle o le mucose può provocare unaprolungato o ripetuto con la pelle o le mucose può provocare unareazione infiammatoria reazione infiammatoria
LABORATORIAmmoniaca
SERVIZI TECNICIMastice, poliestere
LABORATORI – TUTTE LE U.O.Ipoclorito di sodio
SQUADRA DELLE PULIZIEDetergenti per forni, bagni
LABORATORIOAcidi, acido solforico
LABORATORI – SQUADRA PULIZIESoda caustica, solventi
Sturatori per conduttore, disincrostatori
ESEMPI DI PRODOTTI E U.O. INTERESSATEESEMPI DI PRODOTTI E U.O. INTERESSATE
MISURE PREVENTIVEMISURE PREVENTIVE
Proteggere gli occhi e la pelle da eventuali schizz i
Essere molto prudenti quando si versa il prodotto o quando viene cosparso
Usare sempre i guanti e gli occhiali di protezione
Dopo l’uso lavarsi bene le mani
Vigilare sulla sistemazione. Non metterli mai sulle mensole delle finestre, ecc. (rischio di caduta)
Conservare i prodotti nell’imballaggio originale (r ecipienti ben chiusi, tappi di sicurezza)
EE
E = ESPLOSIVOE = ESPLOSIVO
Le sostanze ed i preparati solidi, liquidi, pastosi o gelatinosiLe sostanze ed i preparati solidi, liquidi, pastosi o gelatinosi che, che, anche senza lanche senza l ’’azione dellazione dell ’’ossigeno atmosferico, possono ossigeno atmosferico, possono provocare una reazione provocare una reazione esotermicaesotermica con rapida formazione di gas con rapida formazione di gas e che, in determinate condizioni di prova, detonano , deflagrano e che, in determinate condizioni di prova, detonano , deflagrano rapidamente o esplodono in seguito a riscaldamento in rapidamente o esplodono in seguito a riscaldamento in condizioni di parziale contenimentocondizioni di parziale contenimento
TUTTE LE U.O.Bombolette spray (anche se vuote) oltre i 50°sono delle potenziali bombe
LABORATORIAlcuni acidi (acido picrico)
ESEMPI DI PRODOTTI E U.O. INTERESSATEESEMPI DI PRODOTTI E U.O. INTERESSATE
MISURE PREVENTIVEMISURE PREVENTIVE
Divieto categorico di fumare
Non metterli mai in prossimità delle sorgenti di cal ore, lampade, radiatori, ecc.
Evitare il surriscaldamento e gli urti, proteggere dai raggi solari, ecc.
fornire la scheda informativafornire la scheda informativa gratuitamente al destinatario gratuitamente al destinatario della sostanza o preparato su supporto cartaceo o magn etico della sostanza o preparato su supporto cartaceo o magn etico in occasione o anteriormente alla prima forniturain occasione o anteriormente alla prima fornitura
aggiornare la schedaaggiornare la scheda informativa se informativa se èè venuto a conoscenza di venuto a conoscenza di nuove e rilevanti informazioni sulla sicurezza e la tu tela dellanuove e rilevanti informazioni sulla sicurezza e la tu tela dellasalute e dellsalute e dell ’’ambienteambiente
OBBLIGHI DEL FABBRICANTE, IMPORTATORE, DISTRIBUTORE:OBBLIGHI DEL FABBRICANTE, IMPORTATORE, DISTRIBUTORE:
trasmettere la scheda aggiornata trasmettere la scheda aggiornata al fornitoreal fornitore
Elementi identificativi della sostanza o del prepara to e della Elementi identificativi della sostanza o del prepara to e della SocietSociet àà / Impresa/ Impresa
Composizione / Informazione sugli ingredientiComposizione / Informazione sugli ingredienti
Indicazione dei pericoliIndicazione dei pericoli
Misure di pronto soccorsoMisure di pronto soccorso
Misure antincendioMisure antincendio
Misure in caso di fuoriuscita accidentaleMisure in caso di fuoriuscita accidentale
Manipolazione e stoccaggioManipolazione e stoccaggio
Controllo dellControllo dell ’’esposizione / Protezione individualeesposizione / Protezione individuale
ProprietPropriet àà fisiche e chimichefisiche e chimiche
StabilitStabilit àà e reattivite reattivit àà
Informazione tossicologicheInformazione tossicologiche
Informazioni ecologicheInformazioni ecologiche
Considerazione sullo smaltimentoConsiderazione sullo smaltimento
Informazioni sul trasportoInformazioni sul trasporto
Informazioni sulla regolamentazioneInformazioni sulla regolamentazione
Altre informazioniAltre informazioni
CONTENUTO:CONTENUTO:
Denominazione della sostanza (come da Allegato IDenominazione della sostanza (come da Allegato I °°) / ) / Denominazione o nome commerciale del preparatoDenominazione o nome commerciale del preparato
Nome ed indirizzo completi Nome ed indirizzo completi -- compreso il numero di telefono compreso il numero di telefono --del responsabile delldel responsabile dell ’’ immissione sul mercato stabilito immissione sul mercato stabilito nellnell ’’Unione Europea (fabbricante o importatore o distrib utore)Unione Europea (fabbricante o importatore o distrib utore)
Nome chimico delle sostanze presenti nel preparato Nome chimico delle sostanze presenti nel preparato responsabili dei rischi piresponsabili dei rischi pi ùù rilevanti della saluterilevanti della salute
Simboli e indicazioni di pericoloSimboli e indicazioni di pericolo
Le frasi tipo relative ai rischi specifici, dette Le frasi tipo relative ai rischi specifici, dette ““ frasi (R)frasi (R) ””
Le frasi tipo relative ai consigli di prudenza, det te Le frasi tipo relative ai consigli di prudenza, det te ““ frasi (S)frasi (S) ””
Il numero CE (se assegnato alla sostanza)Il numero CE (se assegnato alla sostanza)
Etichetta CE (per le sostanze indicate nellEtichetta CE (per le sostanze indicate nell ’’Allegato)Allegato)
Valutazione preliminare Valutazione preliminare del rischiodel rischio
Verifica dellVerifica dell ’’adeguatezza adeguatezza delle misure preventive delle misure preventive e protettive gie protettive gi àà in usoin uso
Adozione di ulteriori Adozione di ulteriori interventiinterventi
Evitare errori di Evitare errori di manipolazionimanipolazioni
Corretto Corretto stoccaggiostoccaggio
Comportamento necessario Comportamento necessario in caso di incendio o in caso di incendio o
infortuniinfortuni
Evitare miscele Evitare miscele incompatibiliincompatibili
I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
(DPI)
I DISPOSITIVI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDI PROTEZIONE INDIVIDUALE
(DPI)(DPI)
I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE(DPI)
I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE(DPI)(DPI)
““ SI INTENDE PER DISPOSITIVO DI PROTEZIONE INDIVIDUALE SI INTENDE PER DISPOSITIVO DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) QUALSIASI ATTREZZATURA DESTINATA AD ESSERE (DPI) QUALSIASI ATTREZZATURA DESTINATA AD ESSERE INDOSSATA E TENUTA DAL LAVORATORE ALLO SCOPO DI INDOSSATA E TENUTA DAL LAVORATORE ALLO SCOPO DI PROTEGGERLO CONTRO UNO O PROTEGGERLO CONTRO UNO O PIUPIU’’ RISCHI SUSCETTIBILI DI RISCHI SUSCETTIBILI DI MINACCIARE LA SICUREZZA E LA SALUTE DURANTE IL LAVO RO, MINACCIARE LA SICUREZZA E LA SALUTE DURANTE IL LAVO RO, NONCHENONCHE’’ OGNI COMPLEMENTO O ACCESSORIO DESTINATO A OGNI COMPLEMENTO O ACCESSORIO DESTINATO A TALE SCOPO TALE SCOPO ““
DEFINIZIONE DEI D.P.I.DEFINIZIONE DEI D.P.I.
OBBLIGO DOBBLIGO D ’’USOUSO
I D.P.I. DEVONO ESSERE IMPIEGATI QUANDO I RISCHI NON I D.P.I. DEVONO ESSERE IMPIEGATI QUANDO I RISCHI NON POSSONO ESSERE EVITATI O SUFFICIENTEMENTE RIDOTTI DA POSSONO ESSERE EVITATI O SUFFICIENTEMENTE RIDOTTI DA MISURE TECNICHE DI PREVENZIONE, DA MEZZI DI PROTEZIONE MISURE TECNICHE DI PREVENZIONE, DA MEZZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA, DA MISURE, METODI O PROCEDIMENTI DI COLLETTIVA, DA MISURE, METODI O PROCEDIMENTI DI RIORGANIZZAZIONE DEL LAVORO.RIORGANIZZAZIONE DEL LAVORO.
�� DEVONO ESSERE CONFORMI ALLE NORME DI CUI AL DECRETO DEVONO ESSERE CONFORMI ALLE NORME DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO 4 DICEMBRE 1992, N. 475LEGISLATIVO 4 DICEMBRE 1992, N. 475
�� DEVONO ESSERE ADEGUATI AI RISCHI DA PREVENIRE, SENZ A DEVONO ESSERE ADEGUATI AI RISCHI DA PREVENIRE, SENZ A COMPORTARE DI PER COMPORTARE DI PER SESE’’ UN RISCHIO MAGGIOREUN RISCHIO MAGGIORE
�� DEVONO ESSERE ADEGUATI ALLE CONDIZIONI ESISTENTI SU L LUOGO DI DEVONO ESSERE ADEGUATI ALLE CONDIZIONI ESISTENTI SU L LUOGO DI LAVOROLAVORO
�� DEVONO TENERE CONTO DELLE ESIGENZE ERGONOMICHE O DI SALUTE DEVONO TENERE CONTO DELLE ESIGENZE ERGONOMICHE O DI SALUTE DEL LAVORATOREDEL LAVORATORE
�� DEVONO POTER ESSERE ADATTATI ALLDEVONO POTER ESSERE ADATTATI ALL ’’UTILIZZATORE SECONDO LE UTILIZZATORE SECONDO LE SUE NECESSITASUE NECESSITA’’
�� IN CASO DI RISCHI MULTIPLI CHE RICHIEDANO LIN CASO DI RISCHI MULTIPLI CHE RICHIEDANO L ’’USO SIMULTANEO DI USO SIMULTANEO DI PIUPIU’’ D.P.I., QUESTI DEVONO ESSERE TRA LORO COMPATIBILI E TALI DA D.P.I., QUESTI DEVONO ESSERE TRA LORO COMPATIBILI E TALI DA MANTENERE, ANCHE NELLMANTENERE, ANCHE NELL ’’USO SIMULTANEO, LA PROPRIA EFFICACIA USO SIMULTANEO, LA PROPRIA EFFICACIA NEI CONFRONTI DEL RISCHIO E DEI RISCHI CORRISPONDENTINEI CONFRONTI DEL RISCHIO E DEI RISCHI CORRISPONDENTI
REQUISITI DEI D.P.I.REQUISITI DEI D.P.I.
D.P.I. 1°CATEGORIAD.P.I. 1°CATEGORIA
D.P.I. 2°CATEGORIAD.P.I. 2°CATEGORIA
D.P.I. 3°CATEGORIAD.P.I. 3°CATEGORIA
RISCHI MINIMIRISCHI MINIMIRISCHI MINIMI
RISCHI MEDIRISCHI MEDIRISCHI MEDI
RISCHI ELEVATIRISCHI ELEVATIRISCHI ELEVATI
CATEGORIE DPICATEGORIE DPI
NORMA TECNICA DI RIFERIMENTO (REQUISITI GENERALI)NORMA TECNICA DI RIFERIMENTO (REQUISITI GENERALI)
NORMA TECNICA DI RIFERIMENTO PER RISCHIONORMA TECNICA DI RIFERIMENTO PER RISCHIO
MARCATURA CEMARCATURA CE
PITTOGRAMMA DI RIFERIMENTO PER RISCHIOPITTOGRAMMA DI RIFERIMENTO PER RISCHIO
INDICAZIONI OBBLIGATORIEINDICAZIONI OBBLIGATORIE
CATEGORIACATEGORIA
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DELLA TESTADISPOSITIVI DI PROTEZIONE DELLA TESTA
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DELLDISPOSITIVI DI PROTEZIONE DELL ’’UDITOUDITO
DISPOSTIVI DI PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISODISPOSTIVI DI PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DELLE MANI E DELLE BRACCI ADISPOSITIVI DI PROTEZIONE DELLE MANI E DELLE BRACCI A
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DEI PIEDI E DELLE GAMBEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE DEI PIEDI E DELLE GAMBE
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DELLA PELLEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE DELLA PELLE
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DEL TRONCO E DELLDISPOSITIVI DI PROTEZIONE DEL TRONCO E DELL ’’ADDOMEADDOME
DISPOSITIVI DELLDISPOSITIVI DELL ’’ INTERO CORPOINTERO CORPO
INDUMENTI DI PROTEZIONEINDUMENTI DI PROTEZIONE
I Dispostivi vengono suddivisi in:I Dispostivi vengono suddivisi in:
Il DATORE DI LAVOROIl DATORE DI LAVOROIl DATORE DI LAVOROIl DATORE DI LAVORO
IL LAVORATOREIL LAVORATOREIL LAVORATOREIL LAVORATORE
FORNISCE AL LAVORATORE I DPI CONFORMI AI REQUISITI RICHIESTI DALLA LEGGE
ASSICURA UNA FORMAZIONE ADEGUATA E ORGANIZZA, SE NECESSARIO, UNO SPECIFICO ADDESTRAMENTO CIRCA L’USO CORRETTO E L’UTILIZZO PRATICO DEI DPI
UTILIZZA i DPI MESSI A SUA DISPOSIZIONE
SI SOTTOPONE AL PROGRAMMA DI FORMAZIONE E ADDE-STRAMENTO
SEGNALETICA DI
SICUREZZA
SEGNALETICA SEGNALETICA DI DI
SICUREZZASICUREZZA
RossoRosso
Segnali di divietoSegnali di divieto
Pericolo Pericolo -- AllarmeAllarme
Materiali e attrezzature antincendioMateriali e attrezzature antincendio
Giallo oGiallo ogiallogiallo --arancioarancio Segnali di avvertimentoSegnali di avvertimento
Segnali di prescrizioneSegnali di prescrizione
Segnali di salvataggio o soccorsoSegnali di salvataggio o soccorso
Situazione di sicurezzaSituazione di sicurezza
AzzurroAzzurro
VerdeVerde
Materiale infiammabile
o alta temperatura
Materiale esplosivo Sostanze velenose
Sostanze corrosive Materiali radioattivi Carichi sospesi
Carrelli di
movimentazione
Tensione elettrica
pericolosa
Pericolo generico
SEGNALI DI AVVERTIMENTOSEGNALI DI AVVERTIMENTO
Raggi laser Materiale comburente Radiazioni
non ionizzanti
Campo magnetico
intenso
Pericolo di inciampo Caduta con dislivello
Rischio biologico Bassa temperatura Sostanze nocive
o irritanti
SEGNALI DI AVVERTIMENTOSEGNALI DI AVVERTIMENTO
Protezione obbligatoria
degli occhi
Casco di protezione
obbligatoria
Protezione obbligatoria
dell’udito
Protezione obbligatoria
delle vie respiratorie
Calzature di sicurezza
obbligatoria
Guanti di protezione
obbligatoria
SEGNALI DI PRESCRIZIONESEGNALI DI PRESCRIZIONE
Protezione obbligatoriaProtezione obbligatoria
del corpodel corpoProtezione obbligatoriaProtezione obbligatoria
del visodel visoProtezione individuale Protezione individuale
obbligatoria contro le caduteobbligatoria contro le cadute
Passaggio obbligatorio
per i pedoni
Obbligo generico (con eventuale
cartello supplementare)
SEGNALI DI PRESCRIZIONESEGNALI DI PRESCRIZIONE
Percorso / Uscita di emergenza
Direzione da seguire
(Segnali di informazione addizionali ai pannelli che seguono)
SEGNALI DI SALVATAGGIOSEGNALI DI SALVATAGGIO
Pronto soccorso Barella Doccia di sicurezza
Lavaggio per occhi
e pronto soccorso
Telefono per salvataggio
SEGNALI DI SALVATAGGIOSEGNALI DI SALVATAGGIO
Lancia antincendio Scala Estintore Telefono per gli
Interventi antincendio
Direzione da seguire (Cartello da aggiungere a quelli che precedono)
SEGNALI PER ATTREZZATURE ANTINCENDIOSEGNALI PER ATTREZZATURE ANTINCENDIO
L’EMERGENZALL’’EMERGENZAEMERGENZA
PROCEDURE DI EMERGENZAPROCEDURE DI EMERGENZAPROCEDURE DI EMERGENZA
IL PIANO DI EMERGENZA INTERNO (P.E.I.) CONTIENE LE IL PIANO DI EMERGENZA INTERNO (P.E.I.) CONTIENE LE INFORMAZIONI SPECIFICHE DI COMPORTAMENTO PER INFORMAZIONI SPECIFICHE DI COMPORTAMENTO PER FRONTEGGIARE OGNI POSSIBILE CAUSA O EVENTO FRONTEGGIARE OGNI POSSIBILE CAUSA O EVENTO STRAORDINARIO CHE STRAORDINARIO CHE PUOPUO’’ DIRETTAMENTE INTERAGIRE DIRETTAMENTE INTERAGIRE CON IL LIVELLO DI SICUREZZA DELLCON IL LIVELLO DI SICUREZZA DELL ’’AZIENDA STESSA.AZIENDA STESSA.
IN PARTICOLARE NEL P.E.I. SONO CONTENUTE LE ISTRUZ IONI PER FAR IN PARTICOLARE NEL P.E.I. SONO CONTENUTE LE ISTRUZ IONI PER FAR FRONTE ALLE SEGUENTI SITUAZIONI STRAORDINARIE:FRONTE ALLE SEGUENTI SITUAZIONI STRAORDINARIE:
�� EMERGENZA CONSEGUENTE AD INCENDIOEMERGENZA CONSEGUENTE AD INCENDIO�� EMERGENZA CONSEGUENTE AD ESPLOSIONEEMERGENZA CONSEGUENTE AD ESPLOSIONE�� EMERGENZA CONSEGUENTE A FUGHE DI GASEMERGENZA CONSEGUENTE A FUGHE DI GAS�� EMERGENZA COSEGUENTE A FUGA DI SOSTANZE RADIOATTIVEEMERGENZA COSEGUENTE A FUGA DI SOSTANZE RADIOATTIVE�� EMERGENZA PER EVENTI NATURALI (TERREMOTO ETC.)EMERGENZA PER EVENTI NATURALI (TERREMOTO ETC.)�� EMERGENZA CONSEGUENTE AD ATTENTATIEMERGENZA CONSEGUENTE AD ATTENTATI
•• allontanare ove necessario gli ospiti (visitatori, allontanare ove necessario gli ospiti (visitatori, personale non dipendente)personale non dipendente)
•• soccorrere le persone e curare i feritisoccorrere le persone e curare i feriti•• evitare ulteriori infortunievitare ulteriori infortuni•• limitare i danni alle cose e alllimitare i danni alle cose e all ’’ambienteambiente•• controllare lcontrollare l ’’evento e rimuovere la causa, se evento e rimuovere la causa, se
possibilepossibile•• collaborare coi soccorsi esternicollaborare coi soccorsi esterni•• conservare la registrazione dei fatticonservare la registrazione dei fatti
OBIETTIVI DEL P.E.I.OBIETTIVI DEL P.E.I.OBIETTIVI DEL P.E.I.
TEL N. 2023TEL N. 2023PORTINERIA SALESIPORTINERIA SALESI
TEL. N. 4920/10200TEL. N. 4920/10200GENERAL ELETTRIC (G.E.) GENERAL ELETTRIC (G.E.) TORRETTETORRETTE
TEL. N. 4950 TEL. N. 4950 S.O.L.S.O.L.
TEL. N. 4970TEL. N. 4970GLOBAL SERVICEGLOBAL SERVICE
TEL. N. 4037TEL. N. 4037CENTRALE OPERATIVA 118CENTRALE OPERATIVA 118
TEL. N. 3194TEL. N. 3194RESP.SQUADRA DI EMERGENZA RESP.SQUADRA DI EMERGENZA (TORRETTE)(TORRETTE)
TEL. N. 4195TEL. N. 4195PORTINERIA TORRETTEPORTINERIA TORRETTE
TEL. N. 4016/4061TEL. N. 4016/4061PRONTO SOCCORSO TORRETTEPRONTO SOCCORSO TORRETTE
N. TELEFONO INTERNIN. TELEFONO INTERNISENZA CODICE PERSONALESENZA CODICE PERSONALE
1011910119071071--22222222222222VIGILI URBANIVIGILI URBANI
40374037118118CENTRALE CENTRALE OPERATIVA 118OPERATIVA 118
1012210122QUESTURAQUESTURA
071071--22223072222307SINDACOSINDACO
1012610126071071--2282122821PREFETTURAPREFETTURA
1012110121POLIZIA STRADALEPOLIZIA STRADALE
36453645--31803180POSTO DI POLIZIA AL POSTO DI POLIZIA AL P.S.P.S.
1011810118113113POLIZIAPOLIZIA
1012410124112112CARABINIERICARABINIERI
1012010120115115VIGILI DEL FUOCOVIGILI DEL FUOCO
NUMERO TELEFONO NUMERO TELEFONO SENZA CODICE SENZA CODICE
PERSONALE CON PERSONALE CON TELEFONO INTERNOTELEFONO INTERNO
NUMERO TELEFONO NUMERO TELEFONO CON CELLULARE E/O CON CELLULARE E/O
CON TELEFONO CON TELEFONO PUBBLICOPUBBLICO
ENTEENTE
S.O.D. /S.O.(con sede Torrette)
PORTINERIA TEL. 4195
RESPONSABILEDELL’EMERGENZA
RESPONSABILE SQUADRA
DI EMERGENZA
SQUADRA DIEMERGENZA
LA CHIAMATA AI V.V.F. VIENE EFFETTUA DALLA PORTINER IASALVO I CASI IN CUI L’INCENDIO NON E’ CONTROLLABILE
CENTRALE CONTROLLO
PERSONALE CL. MALATTIE
(centrale di controllo)
S.O.D./S.O. INTERESSATA PER VERIFICA ALLARME
VERO/FALSO
SE VERO: RESPONSABILE
SQUADRA DI EMERGENZASQUADRA DI EMERGENZA
SE FALSO
S.O.D./ S.O. SALESI
(con sede Via Corridoni)
PORTINERIA TEL. 2023
RESPONSABILEDELL’EMERGENZA
SQUADRA DIEMERGENZA
PORTINERIA SALESI
TEL. 2023
RESPONSABILEEMERGENZA
S.O.D./S.O.(con sede Via Toti)
CENTRALE DI CONTROLLO
SQUADRA DI EMERGENZA
S.O.D. /S.O.(con sede Largo Cappelli)
RESPONSABILEDELL’EMERGENZA
RESPONSABILE SQUADRA
DI EMERGENZA Torrette 3194
SQUADRA DIEMERGENZA
LA CHIAMATA AI V.V.F. VIENE EFFETTUA DALLA S.E.SECONDO IL TIPO DI EMERGENZA
PERSONALE ADDESTRATO MAGAZZINO VIA PASTORE
R.S.E. SEDE TORRETTESQUADRA DI EMERGENZA
PORTINERIA TORRETTETEL. 2023
La persona che individua un'emergenza deve:La persona che individua un'emergenza deve:•• rimanere calma;rimanere calma;•• recarsi al pirecarsi al pi ùù vicino telefono internovicino telefono interno•• comporre il numero 4195comporre il numero 4195 --2023 o allertare 2023 o allertare
i R.S.E. al numero 3194 (valido solo per Torrette)i R.S.E. al numero 3194 (valido solo per Torrette)
e comunicare alla Portineria:e comunicare alla Portineria:
1.1. proprio nome e cognomeproprio nome e cognome2.2. qualifica o mansione o comunicare se degentequalifica o mansione o comunicare se degente3.3. ubicazione (esatta) dell'incendio (segnalando il pi ano, la stanzubicazione (esatta) dell'incendio (segnalando il pi ano, la stanz a o il a o il
corridoio) corridoio) 4.4. presenza di altre persone e lpresenza di altre persone e l ’’eventuale presenza di feriti eventuale presenza di feriti 5.5. gravitgravit àà delldell ‘‘emergenza (controllabile emergenza (controllabile –– non controllabile)non controllabile)
Chiunque dovesse notare una situazione che a suo av viso può evolChiunque dovesse notare una situazione che a suo av viso può evol versi in una versi in una situazione incidentale di qualsiasi genere deve dar ne immediata situazione incidentale di qualsiasi genere deve dar ne immediata comunicazione.comunicazione.
4195 Torrette - Via Pastore
2023 Salesi - Villa Maria
SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONESERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
S.O. ATTIVITAS.O. ATTIVITA ’’ TECNICHETECNICHE
GLOBAL SERVICEGLOBAL SERVICE
S.O.L.S.O.L.
G.E.G.E.
CENTRALE DI CONTROLLOCENTRALE DI CONTROLLO
ALTRE FIGURE COINVOLTENELL’EMERGENZA
ALTRE FIGURE COINVOLTEALTRE FIGURE COINVOLTENELLNELL ’’EMERGENZAEMERGENZA
PortatilePortatilePolverePolvere
Portatile Portatile CO2CO2
CarrelatoCarrelatoPolverePolvere
TIPI DI ESTINTORITIPI DI ESTINTORITIPI DI ESTINTORITIPI DI ESTINTORITIPI DI ESTINTORITIPI DI ESTINTORITIPI DI ESTINTORITIPI DI ESTINTORITIPI DI ESTINTORITIPI DI ESTINTORITIPI DI ESTINTORITIPI DI ESTINTORI
Tira il fermo. Questo sblocca la leva Tira il fermo. Questo sblocca la leva per lper l ’’utilizzo e permette allutilizzo e permette all ’’agente agente estinguente di uscire dallestinguente di uscire dall ’’estintore.estintore.
Punta in basso. Indirizza il getto Punta in basso. Indirizza il getto delldell ’’estintore alla base del fuoco.estintore alla base del fuoco.
Schiaccia la leva. Scarica lSchiaccia la leva. Scarica l ’’agente agente estinguente dallestinguente dall ’’estintore. Se rilasci la estintore. Se rilasci la leva il getto si interrompe.leva il getto si interrompe.
Passa il getto da destra a sinistra e Passa il getto da destra a sinistra e viceversa. Muoviti con attenzione viceversa. Muoviti con attenzione verso il fuoco, puntando il getto verso il fuoco, puntando il getto delldell ’’estintore alla base del fuoco sino estintore alla base del fuoco sino al suo spegnimento.al suo spegnimento.
NON VOLTARE MAINON VOLTARE MAILE SPALLE AL FUOCOLE SPALLE AL FUOCO
LevaLeva
FermoFermo
COME UTILIZZARE LCOME UTILIZZARE LCOME UTILIZZARE LCOME UTILIZZARE L’’’’ESTINTOREESTINTOREESTINTOREESTINTORECOME UTILIZZARE LCOME UTILIZZARE LCOME UTILIZZARE LCOME UTILIZZARE LCOME UTILIZZARE LCOME UTILIZZARE LCOME UTILIZZARE LCOME UTILIZZARE L’’’’’’’’ESTINTOREESTINTOREESTINTOREESTINTOREESTINTOREESTINTOREESTINTOREESTINTORE
IL RISCHIO BIOLOGICO IL RISCHIO BIOLOGICO IL RISCHIO BIOLOGICO IL RISCHIO BIOLOGICO
PER GLI OPERATORI SANITARIPER GLI OPERATORI SANITARIPER GLI OPERATORI SANITARIPER GLI OPERATORI SANITARI
Enrica Martini Servizio di Igiene Ospedaliera
RISCHIO BIOLOGICO O INFETTIVO
Cheratocongiuntivite epidemica
Pediculosi
TBC Meningite
Scabbia SARS
Influenza
HIV
RISCHIO BIOLOGICO O INFETTIVO
La trasmissione dei patogeni per via
ematica rappresenta la componente più
importante del rischio occupazionale
negli operatori sanitari
RISCHIO INFETTIVO NEGLI
OPERATORI SANITARI
Il rischio da agenti trasmissibili per via
ematica è riferibile fondamentalmente ad
HIV, HBV e HCV
Infezioni virali trasmesse per via parenterale
Rischio occupazionale• Variabili:
� Prevalenza di infetti tra i pazienti
� Frequenza di punture accidentali o di esposizione di altra natura a sangue infetto nei diversi operatori
� Efficacia di trasmissione a seguito di una singola esposizione al virus
� Prevalenza di immunizzati tra gli operatori esposti
Prevalenza nella popolazione
HIV 90.000 persone
HBV 2 milioni di persone
HCV 1,5 - 2 milioni di persone
Popolazione Popolazione afferente Operatorigenerale a strutture sanitarie sanitari
HCVHCVHCVHCV 3-16% 4% 2%
HBVHBVHBVHBV 1-2% 2% 2%
HIVHIVHIVHIV 0,1% 1% <0,1%
Prevalenza nella popolazione
Infezioni virali trasmesse per via parenterale
Rischio occupazionale• Variabili:
� Prevalenza di infetti tra i pazienti
� Frequenza di punture accidentali o di esposizione di altra natura a sangue infetto nei diversi operatori
� Efficacia di trasmissione a seguito di una singola esposizione al virus
� Prevalenza di immunizzati tra gli operatori esposti
Infezione occupazionale da HIV e casi di AIDS per Paese
Francia
Spagna
Italia
Germania
Regno Unito
Belgio
Svizzera
Olanda
Danimarca
110
120
90
35
25
7.5
12
14
3.1
13
5
5
3
5
2
2
-
-
29
-
-
26
8
1
1
2
1
42
5
5
29
13
3
3
2
1
USA
Altri
820 55 136 191
12 13 25
stima sogg. viventi*casi
documentati probabili Totale
PHLS ‘99* in migliaia
Infezione occupazionale da HIV
� Il 90% dei casi documentati sono stati
acquisiti attraverso esposizione
percutanea
� L’8% sono stati causati da esposizione
cutaneo-mucosa
� Nel 2% dei casi l’esposizione non è
stata specificata?
PHLS ‘99
Tipo di esposizioneTipo di esposizione
Sorveglianza delle infezioni occupazionali in Italia
•• AREA:AREA:
�� Chirurgica Chirurgica
�� Medica Medica
�� Terapia intensiva e laboratorio Terapia intensiva e laboratorio
48% 48%
37%37%
15%15%
S.I.R.O.H. S.I.R.O.H. -- EPINetEPINet
Distribuzione delle esposizioniDistribuzione delle esposizioni
•• OPERATORI *OPERATORI * ::–– Infermieri Infermieri 57%57%
–– Chirurghi Chirurghi 8%8%
–– Altri operatoriAltri operatori 7%7%
–– Medici Medici 5%5%
Sorveglianza delle infezioni occupazionali in Italia
* il 12% delle esposizioni si è verificato in persone in formazione (soprattutto allievi infermieri e studenti di Medicina)
S.I.R.O.H. S.I.R.O.H. -- EPINetEPINet
Distribuzione delle esposizioniDistribuzione delle esposizioni
Infezioni virali trasmesse per via parenterale
Rischio occupazionale• Variabili:
– Prevalenza di infetti tra i pazienti
– Frequenza di punture accidentali o di esposizione di altra natura a sangue infetto
– Efficacia di trasmissione a seguito di una singola esposizione al virus
– Prevalenza di immunizzati tra gli operatori esposti
Trasmissione a seguito di singola esposizione
* in ambito clinico è relativamente basso
concentrazione del virus nel sangue (viral load)
volume dell’inoculo * (dose infettante)
perdità di infettività prima del trasferimento dell’inoculo
via di penetrazione
PATOGENI PER VIA EMATICA
Variabili:
HBV
HCV
HIV
102 - 108
100 - 106
100 - 103
6,0 - 30
2,7 - 6,0
0,3
(da LANPHEAR BP, Epidemiologic Reviews 1994; 16: 437- 450)
PATOGENI PER VIA EMATICA:
CONCENTRAZIONE VIRALE
E TRASMISSIONE
Particelle virali / ml(siero o plasma)
Puntura accidentale(tasso di trasmissione)
� Dopo singola esposizione percutanea = 0,3%
� Dopo esposizione cutaneo-mucosa = 0,03%
Infezione occupazionale da HIV
* La stima è stata ricavata da studi trasversali e prospettivieseguiti su operatori sanitari
Stima del rischio*
Infezioni virali trasmesse per via parenterale
Rischio occupazionale• Variabili:
� Prevalenza di infetti tra i pazienti
� Frequenza di punture accidentali o di esposizione di altra natura a sangue infetto
� Efficacia di trasmissione a seguito di una singola esposizione al virus
� Prevalenza di immunizzati tra gli operatori esposti
VACCINAZIONI RACCOMANDATE PER GLI OPERATORI SANITARI
VACCINAZIONE ANTI EPATITE B
VACCINAZIONE ANTI-INFLUENZALE
PREVENZIONE
VACCINAZIONE ANTI EPATITE B
PRECAUZIONI STANDARD/CONTATTO
FORMAZIONE ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE
DISPOSITIVI DI SICUREZZA
RISCHIO INFETTIVOPrevenzione
La valutazione del rischio, l’informazione
e la formazione degli operatori,
le campagne vaccinali
rappresentano componenti fondamentali dei
programmi specifici di prevenzione e della
qualità globale dell’assistenza
Sono disponibili presidi di sicurezza e procedure adeg uateper il contenimento
Le conoscenze epidemiologiche appaiono consolidate