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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI ROMA TRE Dipartimento di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Civile Anno Accademico 2014/2015
Corso di Tecnica delle costruzioni Prof. Gianmarco de Felice
ESERCITAZIONE N°3
0.80
N7
N2
N620 KN P
1.50
Q5 KN
COSTRUZIONI IN ACCIAIO: TIPOLOGIE STRUTTURALI
SOLUZIONI
Esercizio 1 Con riferimento alla trave reticolare rappresentata in figura, determinare gli sforzi nelle aste
Dati geometrici
h =0.80m
L=1.50m
Azioni esterne (valori di calcolo)
P=10 kN
Determinazione degli sforzi nelle aste
Utilizzando il metodo delle sezioni di Ritter:
Equilibrio alla rotazione intorno a P:
P/2 P/2P P P
1 2
6
3
7
4
9
8
5
nodo AL L L L
h
28.0725rad 49.01.500.80arctg
0N6:Qa intorno rotazionealla Equilibrio
kN 875.314706.015
sen15N2
15N2sen: verticaleazionealla trasl Equilibrio
kN 125.280.801.50-15N7
01.5015-0.80-N7
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Corso di Tecnica delle costruzioni Prof. Gianmarco de Felice
ESERCITAZIONE N°3
0.80
1.50
10 KN
N8 P
N4
Q N9
20 KN
1.50
5 KN
10 KNN9
N5
N9
Equilibrio alla rotazione intorno a P:
-N90.80-153.0+101.50=0
Equilibrio alla traslazione verticale:
N4 sen α = 5
N4= 5/0.4706= 10.62 kN
Equilibrio alla rotazione intorno a Q:
N80.80-151.50=0
Per quanto riguarda l’asta di parete 1,3 e 5 si utilizza il metodo dei nodi:
Equilibrio alla traslazione verticale:
N5+10= 0
N5= -10 kN
kNN
PsenNNsenNPN
2012/)28(.21
0)28(.22/1
kNNPsenNN
senNPN
153)28(.43
0)28(.43
kN 125.280.801.5015N8
kN 5.370.80
1.510-3.015-N9
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Corso di Tecnica delle costruzioni Prof. Gianmarco de Felice
ESERCITAZIONE N°3
Esercizio 2 Con riferimento alla capriata metallica in figura sollecitata da forze di progetto Fd = 50 kN applicate in corrispondenza
dei nodi dei correnti superiori, si determini la massima sollecitazione nei seguenti elementi:
(a) corrente superiore compresso, (b) corrente inferiore teso, (c) aste di parete verticali, (d) aste di parete inclinate
Si procede al calcolo degli sforzi nelle aste con il metodo delle sezioni di
Ritter:
[trazione]kN 1.303Neorizzontal azionealla trasl equilibrio 0cosNN
one][compressikN 35030sin
25200N
verticaleazionealla trasl equilibrio 025RsinN
kN 2002
252507R
12
112
1
1
25 KN
50 KN
50 KN
50 KN
50 KN
200 200 200 200R R
A
1
2
1230°
200 200200200
25 KN
50 KN
50 KN
50 KN
3
4
5 6
7 8
9 10
11
13 14 15
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ESERCITAZIONE N°3
[trazione] kN 1.303Neorizzontal e tralazionalla equilibrio 030cos30N
one][compressi kN 50N 030sin30sin25-R50
verticalee tralazionalla equilibrioone][compressi kN 300N
022504257 6, 13, aste le convergono cuiin nodo al intorno rotazione alla equilibrio
13
1362
6
62
2
2
NNco
NN
NR
Per quanto riguarda la determinazione dello sforzo nell’asta 5 si utilizza il metodo dei nodi:
0N0N30sinN30sinN30sinN50
5
5621
Riprendendo il metodo delle sezioni di Ritter:
[trazione]kN 260Neorizzontal azionealla trasl equilibrio 0N41sinN30coN
one][compressikN 25.66N
verticaleazionealla trasl equilibrio 03.2
2tancosN30sinN505025-R
9 8, 14, aste le convergono cui in nodo nel rotazionealla equilibrio 03N650625R
14
1483
8
183
3
Per quanto riguarda la determinazione dello sforzo nell’asta 7 si utilizza il metodo dei nodi:
N3
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ESERCITAZIONE N°3
[trazione]kN 25N0N41cosN30sinN30sinN50
7
7832
Riprendendo il metodo delle sezioni di Ritter:
[trazione]kN 5.216Neorizzontal azionealla trasl equilibrio 0N30sinN30cosN
one][compressikN 6.86N verticaleazionealla trasl equilibrio 030cosN30sinN35025-R
one][compressikN 200N11 10, aste15, le convergono cui in nodo nel azionealla trasl equilibrio 030sin8N24650825R
15
15104
10
104
4
4
Per quanto riguarda la determinazione dello sforzo nell’asta 9 si utilizza il metodo dei
nodi:
[trazione]kN 50N030sinN30sinN30cosNN--50
9
34109
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ESERCITAZIONE N°3
Ed, infine, per quanto riguarda la determinazione dello sforzo nell’asta 11 si utilizza il metodo dei nodi:
[trazione]kN 150N
0N30sinN250
11
114
Esercizio 3 Un telaio in acciaio, soggetto a soli carichi verticali, ha campate di luce l=6.00 m. I valori caratteristici dei carichi
permanenti e variabili che agiscono su ciascuna campata sono rispettivamente gk =20 kN m-1 e qk =30 kN m-1. Il telaio è
realizzato saldando in officina a ciascuna colonna tratti di trave lunghi 80 cm e collegando poi in cantiere la parte
restante di ciascuna trave (4.40 m) mediante bullonatura in grado di trasmettere solo taglio. Indica lo schema di calcolo
e determina le caratteristiche di sollecitazione nella trave.
Carichi agenti gk = 20 kN/m qk = 30 kN/m La combinazione di carico, nel caso sfavorevole è la seguente: Qd
TOT = gk γg+ qk γq = 20x1.3 + 30x1.5 = 71 kN/m
Geometria Nella seguente figura è riportata la geometria della struttura individuata nel testo:
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ESERCITAZIONE N°3
In particolare la struttura è costituita da pilastri a cui è saldata in officina una trave di lunghezza pari a 0.8 m, una volta
in cantiere, questi elementi vengono collegati inbullonando una trave di lunghezza pari a 4.4 m agli estremi delle due
mensole saldate.
NB: le dimensioni degli elementi strutturali e delle unioni è del tutto indicativa.
Schema statico Lo schema di calcolo dal adottarsi in questo caso è il seguente:
In particolare questo schema viene adottato sotto tre ipotesi:
Pilastri molto più rigidi alla flessione nel piano del foglio rispetto alla trave;
Si ipotizza che la saldatura ripristini la continuità tra gli elementi;
Il collegamento bullonato nella trave si ipotizza che interessi solo l’anima e quindi sono permesse rotazioni
relative tra i tre elementi (testo) e quindi non è presente una trasmissione del momento flettente ma piuttosto
solo del taglio.
Dalle prime due ipotesi né si deduce che la trave può essere studiata separatamente ai pilastri vincolando gli estremi con
degli incastri in modo tale da tener conto della continuità, mentre dalla terza ipotesi si ha che il collegamento bullonato
è modellato come una cerniera.
Soluzione schema statico
La struttura può essere risolta scomponendola, in particolare è possibile considerare il tratto centrale BC come una trave
appoggiata-appoggiata:
Evidentemente la reazione agli “appoggi” è pari a:
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ESERCITAZIONE N°3
Per cui si hanno i seguenti diagrammi del taglio e del momento flettente:
Le due mensole restanti sono simmetriche quindi saranno sollecitate nello stesso modo, in particolare, oltre al carico
distribuito su di esse agiranno anche le reazioni verticali calcolate per il tratto BC, ovvero:
Imponendo l’equilibrio alla traslazione verticale e dei momenti si determinano le reazioni all’incastro:
156.2 kN
-156.2 kN
171.82 kNm
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ESERCITAZIONE N°3
Per cui le due mensole risultano sollecitate nel seguente modo:
Mettendo insieme i due risultati si ha che la sollecitazione nella trave è la seguente:
213 kN 156.2 kN
-147.7 kNm
213 kN 156.2 kN
-156.2 kN -213 kN
-147.7 kNm
171.82 kNm
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ESERCITAZIONE N°3
Esercizio 4 Una passerella pedonale di larghezza a=3.60 m e lunghezza totale L=48 m è realizzata mediante un solaio con unica
campata di luce a che scarica su travi in acciaio di lunghezza L/8 collegate tra loro mediante perni che realizzano delle
cerniere perfette. Ciascuna delle due file di travi è sostenuta da un pilastro centrale e da cavi in acciaio (barre di sezione
circolare) come mostrato in figura. I valori caratteristici dei carichi permanenti e variabili sul solaio sono
rispettivamente gk=4.2 kN m-2 e qk=5.0 kN m-2. Trascurando il peso proprio degli elementi strutturali, determina le
caratteristiche della sollecitazione per verifiche allo stato limite ultimo facendo riferimento a due sole combinazioni di
carico: una col carico variabile agente su tutte le campate della trave; l’altra col carico variabile agente solo nelle
campate poste a destra del pilastro. In particolare:
a) calcola il massimo sforzo normale agente nei cavi in acciaio;
b) disegna il diagramma del momento flettente nelle travi e determinane il valore massimo;
c) disegna il diagramma del momento flettente nel pilastro e indica il valore massimo del momento flettente e
dello sforzo normale, separatamente per le due condizioni di carico.
a
pilastro in cemento armato
travi in acciaio
PIANTA (dimensione pilastri e
travi non in scala)
cavi in acciaio
pilastro in cemento armato
travi in acciaio 4.00
1.00 1.00
8.00
l = L/8 l = L/8VISTA LATERALE
(solo linea d’asse)
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8.03sin 13.53683
6.02sin 87.361292
4856.01sin 05.2918101
arctg
arctg
arctg
Prima condizione di carico: carico variabile agente su tutta la pensilina
Su ogni trave grava il carico agente su metà pensilina. Quindi l’area d’influenza sarà:
Il valore del carico agente sulle campate della trave per la prima combinazione di carico è:
P d
A B C D E
1 2 3
mkNQGP
mkNQaqQ
mkNGagG
ddd
dqkd
dgkd
245.135.10
variabilecarico 5.138.15.152
permanente carico 5.108.13.12.42
48
3.6
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M f l= 1 0 8 k N m
N1 Y B
X BC α 1
l
Le equazioni di equilibrio nel tratto AB impongono che la reazione verticale in
A sia pari a:
Per calcolare il valore dello sforzo normale di trazione nei cavi si può considerare che ogni cerniera di sospensione
dell’impalcato deve fornire una reazione verticale pari a:
da cui, detti αi gli angoli di inclinazione del cavo sull’orizzontale si ha:
L’inclinazione del cavo comporta anche l’insorgere di una componente di sforzo normale nell’impalcato che vale: Il massimo sforzo normale di trazione agisce sul cavo 1 ed è pari a: N1=297kN Nelle campate della trave il momento flettente ha andamento parabolico come in figura ed è massimo in mezzeria,
dove è pari a:
kNmplM 1088
2
max
kNlPYYY dDCB 144
2.5593tan
;2.4512tan
;2.2591018144
1tan
D
CDDEC
BCCDB
BCY
XXY
XXY
X
kNlPdYA 722
1808.0
1443 2406.0
1442 2974856.01441 NNN
isenlP
Ni d
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Lo sforzo normale di compressione nel pilastro ha questo andamento:
Seconda condizione di carico: carico variabile agente solo sulle campate a destra del pilastro
Si considera ora una condizione di carico asimmetrica in cui i carichi variabili agiscono solo su una campata (quella di
destra) mentre l’altra (quella di sinistra)è soggetta solo ai carichi permanenti:
campata dx: Pd1=Gd+Qd=24kN/m;
campata sx: Pd2=Gd=10.5 kN/m.
Si calcolano le sollecitazioni della campata sinistra per la quale valgono le stesse considerazioni fatte nella condizione
di carico precedente salvo ridurre il carico di progetto. Si ha:
La reazione verticale in F vale:
kNXkNXkNYX
kNNkNNkNlPN
kNlPYYYkNlPY
DECDB
BC
d
dDCBdA
247 ,3.199 ,5.114tan
.5.793 ,1062 ,131sin
1
6.63 ;8.312
1
1
2
2
2 8 8 kN 5 7 6 k
N 8 6 4 kN
1 0 0 8 kN
s fo rz i a g e n t i s u l p i la s t ro X 1 = 2 5 9 .2
X D E = 5 5 9 .2
Y F = 1 0 0 8
X 2 = 1 9 2 X 3 = 1 0 8
g ra f ic o d e l lo s fo rz o a g e n te s u l p i l a s tro
Y i= 1 4 4 i= 1 ,2 ,3
Y D E = 7 2
kNYlPY AdF 10082)2
(
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Il momento flettente che agisce su pilastro è dato dall’azione delle forze che provengono dai cavi e dalla trave:
normale
726.6kN
415.2kN207.6kN
622.8kN
taglio
312.2kN
251.9kN144.7kN
momento
396.6kNm
144.7kNm
2894.2kNm
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ESERCITAZIONE N°3
Esercizio 6 Individuare le aste tese e le aste compresse nelle seguenti strutture reticolari (lo studente è libero di ipotizzare le dimensioni della capriata rispettando gli schemi in figura, considerando un carico costituito da forze verticali uniformi dirette verso il basso applicate ai nodi del corrente superiore):
Le aste di colore blu sono compresse, mentre quelle di colore rosso sono tese
a) c)
d) b)
e)
Esercizio 7 Date le tre strutture reticolari in figura confrontarne il comportamento meccanico determinando, per ciascuna, se gli sforzi di compressione e di trazione nei correnti superiori ed inferiori sono crescenti, decrescenti o se si mantengono all’incirca costanti, procedendo dagli appoggi verso il centro.
Crescente verso il centro Costanti Decrescente verso il centro
a) b) c)