Spazio/Tempo nell'Era Digitale

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    2009 Neuroscienze.netJournal of Neuroscience, Psychology and Cognitive Science

    On-line date: 2009-02-18

    Spazio/Tempo nell'era Digitale

    di Paolo Manzelli

    Keywords: Einstein, Newton, Kant, Spazio, Tempo

    Permalink:http://www.neuroscienze.net/index.asp?pid=idart&cat=3&arid=315

    Il significati di spazio e di tempo sono stati modificati piu' volte nella storia dell' uomo. (1) Ancora

    oggi l' orologio (2) ci abitua ad una misura del tempo organizzata come una successione di periodi

    numerabili, in quanto equivalenti, la cui continua somma ci indica il passare del tempo. Il

    significato di tale misurazione appartiene alla concezione temporale idealizzata dalla fisica

    classica, per la quale lo spazio ed il tempo sono assoluti, anziche relativi; lo spazio infatti

    e' considerato in guisa di un contenitore vuoto statico ed infinito,nel quale un tempo matematico ed

    astratto, scorre linearmente ed uniformemente senza nessuna interazione con qualsiasi evento

    esterno. Tale finzione interpretativa acquisisce un senso approssimato, solo nel caso delle

    immediate vicinanze che cadono sotto la nostra esperienza, cioe' in relazione allo spaziolocalizzato che e' a portata della percezione sensoriale dell' uomo, la' dove si puo' ritenere che la

    velocita' della luce sia istantanea, per cui ogni evento puo' essere considerato simultaneo ed

    indipendente dall' osservatore. Newton (3) sistematizzo' tale assunzione aprioristica delle relazioni

    tra spazio e tempo ne quadro cognitivo della fisica classica, che in seguito e' stata demolita dalla

    'fisica relativistica' di Einstein, il quale, gia' nel 1905, comprese la impossibilita' di percezione

    simultanea degli eventi , dal momento che gli esperimenti di Michelson e Morley (4) dimostrarono

    la costanza della velocita' di propagazione della radiazione, misurata in relazione al moto della

    terra. Dato che oggi il sistema elettronico di comunicazioni ci permette di delocalizzare la nostra

    attenzione in una dimensione globale e' importante capire la traccia della evoluzione dei concetti si

    spazio e tempo, per contemporaneizzarla in modo che sia utile a comprendere le condizioni di vita

    e di sviluppo dell' era digitale. Ricordiamo innanzitutto che la velocita' della radiazione molto altacioe' 300.000 chilometri al secondo (misurata approssimativamente nel vuoto) , cio' significa fare

    in un secondo circa 8 volte il giro della terra. Per quanto elevata la velocita della luce, in

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    paragone alle nostre esperienze, essa non e' infinita ; cio' significa che quanto osserviamo il sole la

    mattina, di fatto esso si era gia' elevato sulla linea dell' orizzonte, circa 8 minuti prima che lo

    potessimo vedere; similmente la Luna , essendo molto piu' vicina del sole, sorge all' orizzonte

    circa 5 secondi prima di osservarla, mentre la stella piu' vicina a noi, dopo il sole, e' distante

    approssimativamente quattro anni luce, e cio' continueremmo a percepire presente nel cielo peraltri quattro anni. Einstein sentenzio' : 'Looking at the stars is looking at history of the Universe'.

    (Osservando le stelle vediamo la storia dell' universo) La propagazione della 'radiazione luminosa'

    richiede pertanto una durata di tempo piu' o meno elevata a seconda della densita' del mezzo in cui

    interagisce, e cio' da ragione del fatto che il tempo oggettivamente esiste, infatti una velocita'

    infinita della 'luce' non necessiterebbe di alcuna percezione del tempo, infatti E.Kant asseri', in

    accordo con le idee di Newton, che il tempo era solo una illusione dell'immaginario umano . (5) Le

    concezioni relativistiche si sono affermate nella scienza del secolo scorso ed hanno

    diametralmente rovesciato le precedenti concezioni della fisica classica; e' quindi opportuno,

    vivendo agli inizi del terzo millennio, che tali concetti innovativi vengano acquisiti anche dai

    giovani e giovanissimi, per non confinarli in una visione del mondo obsoleta e incongruente con l'

    epoca scientifica e tecnologica nella quale vivono. Le deduzioni sulle modalita di pensare

    che conseguono a queste considerazioni sulla relativita' sono assai ampie. Infatti se la

    velocita della luce e' finita nessuno puo' dire di sapere cosa avviene nel presente Di

    conseguenza siamo costretti ad assumere una mentalita probabilistica, proprio in quanto il

    presente e' inosservabile nell' istante medesimo in cui avviene; cio' indubbiamente vale quanto piu'

    abbandoniamo una percezione del mondo macroscopico direttamente percepito nostri dai sensi, e

    cerchiamo di verificare i fondamenti del microcosmo in cui avvengono le interazioni tra energia e

    materia, mediante misure che permettono di estrarre una informazione strumentalmente

    percepibile, per dare sviluppo alle nostre conoscenze. E' pertanto opportuno sottolineare che il

    tempo, come lo misuriamo con orologi stazionari in base ad una successione di durate temporali

    prestabilite, ha un valore significativo del tutto convenzionale, appropriato soltanto ad unaosservazione a dimensione locale di eventi macroscopici sensorialmente accessibili, tali da poter

    considerare spazio e tempo, come in possesso di un carattere assoluto e pertanto estraneo alle reali

    dimensioni relativistiche dei fenomeni naturali. Tale limitativa interpretazione in vero dimostra di

    non aver alcun senso compiuto, non solo nella scienza dell' indagine del micro-cosmo atomico e

    molecolare, ma anche quando, il nostro pensiero si impegna a ragionare in dimensione

    delocalizzata dello spazio, come e' ad es. la dimensione globale del World Wide Web. L' era

    digitale pertanto induce la necessita' di una piu' coscenziosa comprensione della natura relativistica

    dello spazio/tempo : infatti prima della teoria delle relativita' , la possibilita' di assumere la

    concezione di falsa simultaneita' nel tempo tra eventi unicamente separati della dimensione

    spaziale, ha generato la conseguenza di acquisire certezza nella interpretazione di relazioni di

    causa ed effetto tra gli eventi considerati linearmente successivi. L' idea di base che in seguito e'

    risultata essere fuorviante, gia' compresa dall' analisi del scientifica microcosmo a partire dal 1927

    (Principio di Indeterminazione della Meccanica Quantistica), in sostanza e' quella che esista una

    fittizia traiettoria nella dinamica della successione temporale degli eventi, in modo tale da poter

    assumere che il precedente sia la causa del successivo come e' deducibile da una palla da biliardo

    che urta un' altra palla che di conseguenza si mette in moto, senza che venga considerata l' azione

    del giocatore. Quindi la impostazione causale e' del tutto arbitraria se viene estesa al di fuori di un

    universo meccanico locale, proprio in quanto fa' assumere l' idea di una generale relazione esatta

    tra spazio tempo e causalita', che in ultima analisi significa concepire il futuro perennemente come

    prosecuzione lineare degli eventi passati, anziche' essere per sua natura indererminato, proprio in

    quanto in quanto viene ad essere funzione delle azioni che non sono la sintesi di attivita'simultanee e compresenti, ma che in vero possono appartenere sia alla sfera del passato, ma anche

    e quella della intuizione percettiva ovvero dell' immaginazione del futuro. Infatti la percezione

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    una elaborazione di informazione creativa attuata dal cervello inclusiva dell' immaginario mentale

    proprio della nostra specie. Durante il Rinascimento l' arte si rese conto della possibilita' di

    effettuare una ricostruzione mentale rappresentativa della terza dimensione spaziale mediante la

    prospettiva, delineandola nell' ambito di una rappresentazione di un disegno bidimensionale;oggigiorno, per certi aspetti, similmente a quel tempo, l' immaginario percettivo, che e' consistente

    con le nostre attivita' di pensiero, rende oggi necessario il superamento della concezione dualistica

    dello spazio e del tempo, considerati entita' distinte di per se stesse esistenti indipendentemente

    cioe' dalle attivita' di percezione del soggetto. Il cervello infatti trasforma la informazione

    spazio-temporale degli eventi ricevuta dall' occhio su una struttura bidimensionale della retina, in

    onde bio-elettriche, nei due emisferi cerebrali, per poi definire le forme delle immagini, su base

    genetica, le quali ci permettono di interpretare la struttura tridimensionale della materia e ci

    indicano la probabilita' delle nostre interazioni corporee del mondo circostante, in vero con

    qualche possibilita' di errore. Quindi dall' informazione del passato ed il confronto mnemonico, il

    cervello riesce a fare la previsione delle probabili interazioni future con l' ambiente realizzando in

    tal guisa la nostra percezione del mondo materiale circostante. La precedente significazione della

    percezione cerebrale emerge da una piu' cosciente rappresentazione cerebrale dello spazio tempo,

    non piu' correlata alla semplice visione oculare delle regioni vicinali della percezione sensoriale, in

    quanto essa risulta essere una esigenza epocale di innovazione cognitiva espressa in modo da

    permettere ai giovani di interpretare creativamente le relazioni sussistenti tra realta' e virtualita' che

    si attuano nel mondo delocalizzato della informazione globale. (6) Molti bambini ad es., ancora si

    stupiscono quando ad es vedono alla TV che la mezzanotte del capodanno in Australia avviene

    quasi un giorno prima dalla stessa manifestazione a Firenze; pertanto in un mondo dove con un

    click del mouse, o con un telefonino si puo' parlare con un amico dall' altro capo della terra,

    diviene assurdo mantenere una interpretazione dell' evento come se fosse una semplice estensione

    in modo sensoriale localizzato e simultaneo, al quale da tempo siamo stati abituati a pensare comefosse reale; tale erronea estensione cognitiva , purtroppo depriva i giovani da una piu' appropriata

    acquisizione concettuale, che di fatto e' alla base della scienza moderna e tramite la quale sono ha

    attuate le moderne tecnologie di comunicazione elettronica. E' necessario pertanto che la nuova

    dimensione del sapere non rimanga nascosta alla formazione mentale di base dei giovani, altresi'

    favoriremo la loro incoscienza ed incapacita' di gestire il loro avvenire, proprio in quanto il mondo

    scientifico e tecnologico contemporaneo sembrera' loro un inspiegabile mistero, nascosto dietro il

    semplice cliccare e il pigiare tasti. La mancanza di coerenza tra concezioni e condizioni di vita

    provoca una deprivazione, che puo' generare intense ed estese dissociazioni psichiche tra i giovani

    ed il mondo di informazione globale in cui sono immersi. (7) Bisogna quindi attuare progettazioni

    educative nelle quali i giovani possano rendersi conto di come, nella vita quotidiana sia ancora

    possibile distinguere tra la dimensione dello spazio dalla dimensione del tempo, a patto di capire

    bene gli errori storicamente commessi nell' aver concettualizzato una interpretazione per la quale il

    movimento e considerato essere solo un trasferimento di forme invarianti osservabili entro una

    dimensione localizzata. Pertanto la progettazione educativa di scienza e tecnologia per i giovani e'

    oggi particolarmente importante, ed e' necessario realizzarla in modo che essi comprendano come

    e quando possiamo ancora utilizzare di comodi modelli cognitivi semplificati per la vita di ogni

    giorno; ma al contempo e' importante saperne leggerne i limiti concettuali, al fine di poter

    ragionevolmente distinguere cio' e' oggettivamente errato nella descrizione semplificata dello

    spazio/tempo. L' interpretazione piu' immediata ed abituale, ha pertanto ancora valore, ma solo se

    circoscritta alla situazione locale, mentre in caso di una necesari approfondimenti e riflessioni piu'

    generali, essa diviene ingannevole come un film, nel quale si riproduce il movimento sulla base diuna successione di foto statiche riprese ad istanti successivi del moto. In vero lo spazio/tempo sono

    due aspetti indistinguibili della percezione; di fatto mentre il film puo' essere riavvolto all' indietro

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    rovesciando fittiziamente le relazioni tra futuro ed il passato, nella realta' lo svolgimento

    spazio/temporale e' unitario ed irreversibile. Per evitare di ricadere negli errori cognitivi del

    passato e' necessario porre attenzione ai significati del linguaggio; ad es facciamo un errore di

    significazione, quando scambiamo la distanza che dipende dalla velocita' del moto, con la misura

    statica della lunghezza tra due eventi. Il concetto di distanza contiene inclusa la dimensione deltempo, come gia' avevano compreso gli antichi greci, trattando dei paradossi di Zenone. (8) Infatti

    e' la velocita del moto quella che definisce la distanza effettiva di una qualsiasi lunghezza. Ad es.

    certamente la lunghezza di una strada tra due punti , a parte gli errori di misura, e' costante; ma la

    distanza concreta dipende da la velocita' ( cioe' dalla relazione dello spazio sul tempo), che deve

    prendere in considerazione la rapidita' possibile del mezzo utilizzato per passare da un capo all'

    altro della lunghezza stradale misurata staticamente. (9) Queste riflessioni sulla relativita'

    indirizzate al fine di evitare confusione mentale in relazione al significato dello spazio/tempo, sono

    oggi definitivamente importanti se non vogliamo risulti incomprensibile il mondo contemporaneo

    basato su la comunicazione globale di onde di energia, che viaggiano a velocita che si

    approssimano a quelle della luce, le quali permettono gli scambi di informazione interattiva e di

    conseguenza anche i nuovi aspetti della organizzazione economica e del lavoro della societa' della

    condivisione delle conoscenze. Eistein si rese perfettamente conto della difficolta' di superare le

    antiquate concezioni dello spazio tempo. Egli infatti scrisse : ('We fare no better in our

    speculations than a fish which should strive to become clear as to what is water') (10), cio' perche'

    il tempo relativistico da rigido e linearmente immutabile, diviene con la relativita'

    spazio-temporale, intrinsecamente flessibile, essendo relativo alla percezione dell' osservatore ;

    comunque dobbiamo essere coscienti che nel mondo contemporaneo per molteplici aspetti

    interpretativi del mondo contemporaneo e' necessario superare la falsa concezione dualistica dello

    spazio tempo, concepita per interpretare un dominio localizzato di esperienze sensoriali empiriche

    a cui oggi non e' piu' sufficiente far riferimento. Un esempio della inapplicabilita' delle concezioni

    statiche nell' ambito di eventi dinamici, (dove spazio e tempo, appartenendo ad una unicadimensione detta ' Cronotopo' possono mescolarsi -Vedi Nota), e' relativo alla comprensione della

    corrente di elettricita', che certamente e' importante nella vita contemporanea. Le cariche elettriche

    statiche degli elettroni essendo tutte negative dovrebbero respingersi creando una resistenza molto

    intensa al fluire delle cariche in un filo metallico, infatti se esse fossero concepite come il trasporto

    di una successione di singole particelle statiche, la resistenza al moto sarebbe elevatissima; ma

    effetti induttivi della dinamica di sviluppo del campo elettromagnetico, variano la resistenza

    prodotta delle cariche elettriche dello stesso segno, diminuendo la resistenza media del flusso di

    elettricita'. Infatti il campo elettromagnetico non e' definibile come somma delle proprieta' statiche

    di singole particelle cariche, ma viene a dipendere lalle loro interazioni dinamiche per le quali

    spazio e tempo appartengono alla stesso indistinguibile insieme. Concludo questi cenni,

    puntualizzando ancora il fatto che, vivendo in un mondo elettrificato ed automatizzato nonche'

    fortemente connesso dalla informazione elettronica, vengono gradualmente a modificarsi tutti

    processi di produzione e di relazione commerciale a livello globale, mediante la utilizzazione della

    rete del WWW, e di conseguenza variano con rapidita' le condizioni di sviluppo sociale ed

    economico del prossimo millennio. Quanto sopra e' indubbiamente un bene, come ogni

    cambiamento che valorizza la liberta' dell' uomo dal lavoro fatica e l' incremento della

    comunicabilita' tra gli uomini, ma certamente diviene sempre piu' necessario e doveroso, condurre

    i giovani a saper interpretare le basi cognitive che nel secolo scorso, sono state il fondamento

    concettuale di una cosi' ampia e profonda trasformazione, affinche' essi possano esprimere nell'

    arte e nella scienza e nel lavoro, una percezione adeguata a gestire coscientemente la propria vita e

    quella di uno sviluppo sociale ed economico creativo nel prossimo futuro.

    'Cronotopo' termine composto da Crono = tempo e Topos = spazio introdotto dalla nella teoria

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