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IL MESSAGGERO DEGLI DEI N. 29 - anno 10° Dicembre 2013 "In ogni iniziativa industriale non c'è valore del successo economico se non c'è impegno nel progresso sociale" Su questa citazione di Aristide Merloni del 1967, si è aperto il convegno di studi DAI DISTRETTI ALLE FILIERE LUNGHE. MODELLI DI INTERNAZIO- NALIZZAZIONE DELLE IMPRESE E COMPETITIVITA' DEL TERRITORIO , tenutosi presso il Teatro Gentile di Fabriano il 15 novembre 2013(conti- nua nello Speciale) La notizia, acquisita dal sito del programma Leonardo da Vinci della Commissione Europea sul- l'apprendimento permanen- te e sulla mobilità , ha gra- tificato l'Istituto Supe- riore Merloni-Miliani di Fabriano, promotore del progetto G.R.E.E.E.N. , destinato a 160 studenti delle classi 4 delle scuole superiori tecniche e pro- fessionali, coinvolti in una esperienza professionaliz- zante all'estero, attraver- so una pratica di alternan- za scuola lavoro, spendibi- le in tutta Europa. (conti- nua a pag. 2) 50°Fondazione ARISTIDE MERLONI Promosso dall’ Patrocinio di: Assessorato alla Cultura e Politiche Giovanili del Comune di Fabriano Assessorato alla cultura della Comunità Montana Esino-Frasassi Speciale Report

Speciale epor · delle clas si 4 delle scuole superiori tecniche e pro- ... Picchu alla spedizione di Robert Peary al Polo Nord, ... Marco Galli marcogalli@

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IL MESSAGGERO DEGLI DEI

N. 29 - anno 10°

Dicembre 2013

"In ogni iniziativa industriale non c'è

valore del successo economico se non

c'è impegno nel progresso sociale"

Su questa citazione di Aristide Merloni

del 1967, si è aperto il convegno di

studi DAI DISTRETTI ALLE FILIERE

LUNGHE. MODELLI DI INTERNAZIO-

NALIZZAZIONE DELLE IMPRESE E

COMPETITIVITA' DEL TERRITORIO ,

tenutosi presso il Teatro Gentile di

Fabriano il 15 novembre 2013(conti-

nua nello Speciale)

La notizia, acquisita dal

sito del programma

Leonardo da Vinci della

Commissione Europea sul-

l'apprendimento permanen-

te e sulla mobilità , ha gra-

tificato l'Istituto Supe-

riore Merloni-Miliani di

Fabriano, promotore del

progetto G.R.E.E.E.N. ,

destinato a 160 studenti

delle classi 4 delle scuole

superiori tecniche e pro-

fessionali, coinvolti in una

esperienza professionaliz-

zante all'estero, attraver-

so una pratica di alternan-

za scuola lavoro, spendibi-

le in tutta Europa. (conti-

nua a pag. 2)

all’interno

50°Fondazione

ARISTIDE MERLONI

www.itismerloni.it

Promosso dall’Istituto Tecnico Industriale Statale “Sen. Aristide Merloni”

Patrocinio di:

Assessorato alla Cultura e Politiche Giovanili del Comune di Fabriano

Assessorato alla cultura della Comunità Montana Esino-Frasassi

Speciale

Il Rettore di Camerino al MerloniIl Rettore di Camerino al Merloni

INTERNAZIONALEINTERNAZIONALE

LEONARDOLEONARDO

Reporte

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L'Istituto Merloni-Miliani

suoi partners approdano suoi partners approdano in Europain Europa

a rete realizzata, rappresentata dall'Istituto

e dal suo ITS per l'efficienza energetica, un'oasi di formazione

tecnica di qualità unica nelle Marche per specificità, vede la presenza di 30 partner,

fra cui 10 Istituti tecnici e professionali delle Marche e della Campania, 2 centri di

formazione ricerca e sviluppo della Regione, fra i quali il prestigioso ENFAP, un cen-

tro tedesco di formazione per l'energia eolica, diversi intermediari europei Inglesi,

Spagnoli e di Malta, il CES, centro di formazione linguistica di Dublino, agenzie ed

imprese operanti nel settore delle energie rinnovabili. E' attraverso il settore energe-

tico che gli Istituti citati si sono voluti confrontare a livello Europeo nel relativo

bando. Gli assegnatari dei finanziamenti, che nel nostro caso ammontano a circa

300.000 euro, sono risultati 41 su diverse centinaia di concorrenti . Ora l'Istituto di

Istruzione Superiore Merloni-Miliani ha un ulteriore compito: gestire 18 mesi di attivi-

tà per tanti studenti, da svolgere con l'usuale professionalità dei suoi operatori, il

sostegno dei docenti dell'ITS , la stima dei suoi partner, cui si aggiunge la Comunità

Europea.

Una piccola cosa per i problemi del territorio, ma certo una bella speranza per i suoi

giovani residenti.

Saluti a tutti e buon Natale

il Preside

a cura dell’editore

Giancarlo Marcelli

LL

ed i

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l 13 Gennaio 1888, trentatre esploratori e scienziati si incontra-

rono al ''Cosmos Club'' di Whashington per discutere su come

incrementare la conoscenza geografica anche nella vita quotidia-

na. Nessuno di loro pensava che sarebbero riusciti a fondare una

grande società, la National Geographic. La fondazione oggi

festeggia i 125 anni nel mondo e 15 in Italia; per celebrare questo

importante avvenimento è stata allestita a Roma una mostra inti-

tolata ''La grande avventura'' che sarà aperta e visitabile dal 28

settembre 2013 al 2 marzo 2014. Sono esposte 125 foto che rap-

presentano dei momenti importanti e significativi che hanno fatto

la storia. Durante questi anni la N.G ha documentato imprese

memorabili, spedizioni nei luoghi più sperduti del pianeta, bellez-

ze della vita animale e vegetale; ha raccontato le vicende di per-

sonaggi leggendari, culture di grandi popolazioni e tribù scono-

sciute. Per citare alcune delle scoperte famose in tutto il mondo,

il National Geographic può vantare la testimonianza di avveni-

menti che vanno dalla scoperta della città perduta di Machu

Picchu alla spedizione di Robert Peary al Polo Nord, gli incontri

tra Jane Goodall e gli scimpanzè e le imprese sottomarine di

Jacques Cousteau e James Cameron.

Ad un acuto osservatore, ma anche ad un semplice amante della

fotografia, non possono sfuggire le dinamiche perfette della com-

posizione dell'immagine, i tratti vivi delle espressioni umane, la

scelta dei posti immortalati e la cura certosina che c'è nella pre-

parazione tecnica di una immagine. Dietro ad una istantanea si

nascondono settimane di appostamenti, osservazioni, studio del

territorio, delle situazioni, valutazioni. A volta però tutto questo

non basta. Tanti documentatori di notizie, fotografiche o filmate,

hanno lasciato la vita in luoghi sperduti del mondo, tra miseria,

fame, violenza. Ci sono state consegnate testimonianze uniche dai

teatri di guerra, ma spesso con un pedaggio pesantissimo: la vita

degli autori. In altre occasioni di contesto totalmente diverso, per

fortuna, il prodotto esibito è una vera opera d'arte. Vedere per

credere!

Sito della National Geographic italia : http://www.nationalgeogra-

phic.it/

NationalNational

- DI Angela Fierro 4A GRAFICA

I

GeographicGeographic

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cienziati di Harvard e del MIT stanno sfidando la nostra percezione

convenzionale sulla luce. Lavorando con i colleghi del Centro Harvard-MIT

per Atomi Ultrafreddi, un gruppo guidato da due professori di Fisica, Mikhail

Lukin e Vladan Vuletic è riuscito a indurre i fotoni a legarsi insieme sotto

forma di molecole, per formare - uno stato della materia che, fino a poco

tempo fa, era stata puramente teorica. " La scoperta, ha detto Lukin , va

contro decenni di leggi conosciute. I fotoni sono stati a lungo descritti come

particelle prive di massa, che non interagiscono tra di loro. Quello che

abbiamo fatto è creare un particolare tipo di ambiente in cui i fotoni inte-

ragiscono tra loro talmente forte, che cominciano ad agire come se aves-

sero massa, e si legassero insieme per formare molecole. Non sarebbe

un'analogia esagerata confrontare questo con i light saber di Star Wars ha

aggiunto Lukin . La fisica di ciò che sta accadendo in queste molecole è

simile a quello che si vede nei film". Lukin e colleghi, tra cui Ofer Fisterberg,

borsista, e gli studenti Alexey Gorshkov Thibault Peyronel e Qiu Liang, non

hanno potuto contare su qualcosa come la Forza, si sono invece rivolti ad

un insieme di condizioni più estreme. I ricercatori hanno cominciato pom-

pando atomi di rubidio in una camera a vuoto, poi hanno utilizzato il laser

per raffreddare la nuvola di atomi a pochi gradi sopra lo zero assoluto.

Utilizzando impulsi laser estremamente deboli , hanno poi sparato singoli

fotoni nella nube di atomi. Mentre i fotoni passano attraverso la nube di

atomi freddi, la loro energia eccita gli atomi lungo il loro percorso, obbli-

gando i fotoni a rallentare drasticamente. Questa energia è passata da un

atomo all'altro, e alla fine è uscita dalla nuvola insieme al fotone. "Quando

il fotone esce dall'ambiente, la sua identità viene mantenuta, ha detto Lukin.

E' lo stesso effetto che vediamo con la rifrazione della luce in un bicchiere

d'acqua. La luce entra nell'acqua, rilascia fuori parte della sua energia, al

suo interno esiste come luce e materia accoppiati tra loro, ma quando

esce, è sempre luce. La ragione per cui si formano queste molecole mai

viste prima? Un effetto chiamato Bloccaggio di Rydberg. Il risultato è che

due fotoni si spingono e attragono a vicenda, attraverso la nube, mentre la

loro energia passa da un atomo all'altro. E 'una interazione fotonica che è

mediata dalla interazione atomica, ed ha alcune applicazioni pratiche pure,

come nella quantistica. L'handicap, però, è che i fotoni non interagiscono

tra di loro. Per costruire un computer quantistico, ha spiegato, i ricerca-

tori hanno bisogno di costruire un sistema in grado di conservare l'infor-

mazione quantistica, ed elaborarla utilizzando le operazioni logiche quanti-

stiche. Quello che abbiamo dimostrato con questo processo ci permette di

farlo. Il sistema potrebbe anche essere utile nel calcolo classico conside-

rando le sfide di dissipazione di potenza che i produttori di chip ora stanno

ad affrontare". Un certo numero di aziende, tra cui IBM, hanno lavorato per

sviluppare sistemi che si basano su router ottici che convertono i segnali

luminosi in segnali elettrici, ma questi sistemi affrontano determinati osta-

coli. Lukin ha anche suggerito che il sistema potrebbe un giorno anche

essere usato per creare complesse strutture tridimensionali, come i cri-

stalli, composte totalmente di luce. .

LA LUCE IN UNA LA LUCE IN UNA

S

NUOVA LUCENUOVA LUCE- Di Alexandru Refec 4A Inf.

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MERCURIUS

Periodico dell’ITIS “Sen.Aristide Merloni”

nato come POF dal 2000

Dal Quotidiano all’Esame di StatoEDITORE

Dirigente Scolastico

Giancarlo Marcelli

DIRETTORE RESPONSABILE

Marco Galli [email protected]

COORDINATORE EDITORIALE

IDEAZIONE GRAFICA

Marco Galli

IMPAGINAZIONE E GRAFICA

Erminia Stroppa Marco Galli

OTTIMIZZAZIONE ESTAMPA

Erminia Stroppa

DISTRIBUZIONE

Redazione Mercurius

REDAZIONE

presso l’ ITIS

“Sen.Aristide.Merloni”

Largo S.D’Acquisto 2,60044 FABRIANO (AN)Tel. 0732 2322 Fax. 0732 629047

email: [email protected]

sito: www.iismerlonimiliani.it

LA REDAZIONE

Rachiglio Antonio 4A Inf.Grossi Emma 4A Graf.El Qandyly Hayat 5A Chim.Fierro Angela 4A Graf.Porfiri Sara 4A Graf.Ciabattoni Naomi 5A Inf.Lippolis Martina 5A Chim.Marsili Luana 4AGraf..Baghdad Saloua 5A Chim.Bellini Marco 4AGraf..Refec Alexandru Costantin 4A Inf.

BIOSTAMP

a tecnologia fa un grande passo avanti e da indossabile diventa parte

del nostro corpo, dagli oggetti come smartwatch o occhiali intelligenti, a

veri e propri "innesti cibernetici". A leggere la descrizione di Motorola (da

due anni controllata da Google), il sistema non ha un vero e proprio micro-

fono ma un sensore che riceve il flusso audio direttamente dalla gola, lo

decodifica e poi lo invia sotto forma di suono al telefono o al tablet tramite

Bluetooth. Si parla quindi senza muovere la bocca, semplicemente pronun-

ciando le parole. ma senza emettere alcun suono. Così si eliminano alla

fonte tutti i rumori di fondo ed eventuali interferenze e in un centro com-

merciale affollato, allo stadio o a un concerto, la comunicazione risulterà

chiara come in una stanza insonorizzata. Siamo ben lontani dalle prospetti-

ve futuristiche del microfono senza suoni ma a quanto pare le aziende stan-

no lavorando ai "cerotti-cibernetici" chiamati BIOSTAMP, dei cerotti traspa-

renti con dei circuiti elettronici che si collegano senza fili allo smartphone.

Lo scorso maggio il Presidente della ricerca e sviluppo della Motorola aveva

dato un esempio di questi cerotti: bastava avvicinare il proprio smartpho-

ne al corpo e quello si sbloccava; si lavora anche per impiegare i biostamp

in medicina, potranno riprodurre un ECG, temperatura corporea e altro.

Fondatore Marco Galli

LL

e TATUAGGIO-MICROFONOe TATUAGGIO-MICROFONO

IL MESSAGGERO DEGLI DEI

- di Antonio Rachiglio 4A Inf.

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l disegno è il metodo di comunicazione più antico ed allo

stesso tempo il più attuale che esista; l'uomo ha sempre asse-

gnato al disegno molteplici scopi ed finalità. Dall'utilizzo per la

comunicazione di notizie, come per le pitture rinvenute nelle

caverne, che davano indicazioni sui luoghi di caccia e sui

metodi di cattura, al manifestare dei propri sentimenti, al

significato religioso, alla semplice comunicazione fra popoli

diversi per lingua e cultura, sino ad arrivare all'uso per la pro-

gettazione di fabbricati e macchine. In poche parole si tratta

di un linguaggio universale. Fin dalla nascita dell' uomo ad

oggi, questo grafico artistico ci ha sempre seguito in ogni inse-

gnamento, prima di scoperte o invenzioni. Nel linguaggio visi-

vo chiamano ''segno'' qualunque traccia fatta consapevol-

mente per esprimere e comunicare un certo significato. Segni

antichissimi sono ad esempio le pitture preistoriche o le incisio-

ni rupestri. Mentre in epoca moderna il "segno" di un artista

può essere il tratto nei suoi prodotti, la particolare pennellata,

il modo di dar forma alle superfici di una scultura. Ma che cos'è

il disegno, più nel dettaglio? E' un'immagine che si ottiene

tracciando un insieme di segni su una superficie, è un linguag-

gio, come già detto, antichissimo; difatti le prime opere che

abbiamo sono risalenti all'età della pietra. E' adatto ad espri-

mere un'idea in modo immediato e sintetico, ne abbiamo le

prove nei graffiti ritrovati in alcune grotte preistoriche. Così il

disegno inizia ad evolversi come quello rappresentato da sim-

boli, prendiamo ad esempio la scrittura Egizia. Con il passare

del tempo, insieme alla pittura, hanno mutato parte del loro

primitivo utilizzo: una parte si è addirittura trasformata in

vera e propria espressione di sentimenti e sensazioni della vita,

sia quotidiana che sociale. Nel tempo si sono create anche vere

e proprie scuole di insegnamento su questi temi artistici, i quali

hanno sviluppato stili diversi, influenzando popoli e culture.

Tutt'ora il disegno si evolve, e continuerà ad evolversi con

forme astratte e geometriche, e secondo un mio punto di vista,

scomparirà in buona parte il lato artistico per dare spazio alla

modernità e ai colori più accesi, oltre al fatto che non sarà più

cartaceo, ma si sposterà tutto sul digitale.

I

- di Luana MARSILI 4 A GRAFICA

EVOLUZIONE DEL DISEGNO

disegno di Luana MARSILI

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l comportamentismo nasce nel 1913 con Watson. E'una corrente

della psicologia che definisce l'uomo come essere passivo, il quale

vive in funzione degli stimoli che gli vengono dati. I comportamentisti

vedono l 'uomo come un soggetto da osservare e sostengono che

l'individuo nasce come una "tabula rasa", sulla quale le influenze

ambientali hanno la possibilità di incidere qualsiasi informazione, al

pari di un organismo che si sviluppa con l' esperienza. Risultano fon-

damentali le condizioni del contesto fisico-sociale dell' individuo. Sono

stati effettuati test anche con degli esperimenti, sia su animali che su

persone.

Riguardo gli animali, possiamo citare l'esperimento del cane di Pavlov,

il quale salivava al suono di una campanella, cioè al suono al quale

era stato associato precedentemente il cibo. In sostanza il cane con

l'effetto acustico provocato, capiva che doveva mangiare.

Riguardo le persone, c'è da annotare l'esperimento del piccolo

Albert. Albert era solito giocare con un topolino bianco, finché, un

giorno l'animale, non gli venne presentato associato ad un forte

rumore. Successivamente al test, il soggetto presentò una forte

paura per i topi.

L'associazione con un altro stimolo (topolino/suono) aveva creato

una condizione tale, per cui il bambino era rimasto condizionato e

preposto ad avere paura anche del piccolo roditore. A causa della

generalizzazione dello stimolo, la paura permaneva anche in altre

situazioni in cui animale e acustica venivano accoppiati con caratteri-

stiche simili al caso testato. Per Watson, le leggi che regolano l'ap-

prendimento erano ascrivibili e collegabili a diversi aspetti situaziona-

li e materiali; condizionamenti da sviluppare con l'apprendimento, tra-

mite insegnamento, che si tratti di emozioni o abitudini. La spiegazio-

ni dei processi psicologici superiori, come il pensiero e i suoi rappor-

ti col linguaggio. erano un problema più difficile. Per il ricercatore,

l'acquisizione del linguaggio avviene, anche qui, per condizionamen-

to. Il bambino percepisce un'associazione tra un oggetto e il suo

nome e per "riflessione", il nome evoca la stessa risposta abbinata

all'oggetto. In progressione, al comportamento motorio delle corde

vocali, viene a sostituirsi una parte di movimenti, per cui la parola

viene solo pronunciata sotto voce. Watson riteneva che è in questa

maniera, che si viene a formare il pensiero. Una complessa operazio-

ne, dove le sinapsi innescano e fanno transitare un messaggio, che

va dal motorio all'apparato fonatorio. Sul piano teorico, le prove psi-

coanalitiche del medico comportamentista, avevano decretato che il

pensiero è il risultato di un insieme di apprendimenti comunicativi.

verbali e non verbali.

Una famosa citazione di Watson:

"Datemi una dozzina di bambini sani,ne potrei fare dei buonidottori,magistrati o artisti"

di Emma Grossi 4a grafica

I

INFORMAZIONEINFORMAZIONECOMPORTAMENTISTICACOMPORTAMENTISTICA

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Nazionale

oma 16 novembre 2013: la rottura di un partito politico, e nello specifi-co quello del "Popolo delle libertà". L'atto che ha reso concreta la scissioneè stato l' annuncio della costituzione, da parte degli Alfaniani, di gruppi par-lamentari autonomi, che si chiameranno "Nuovo Centrodestra". Alfano, VicePresidente del Consiglio, figlioccio prediletto del Cavaliere Silvio Berlusconi,ha "rotto gli ormeggi" e si appresta a navigare in mare aperto con altri fuo-rusciti.Il Cavaliere, il giorno precedente, aveva cercato invano di compiere un ulti-mo tentativo per scongiurare la divisione, inviando un messaggio a tutti i par-lamentari piediellini. Un estremo richiamo all'unità, ma anche un chiaroavvertimento ai "Filogovernativi" (con i Ministri nel Governo), a coloro cioèche non vogliono seguirlo insieme all' ala dura del partito, i cosiddetti leali-sti, rifondatori di Forza Italia. Alfano, in proposito, ha dichiarato: "Noi siamocomunque sempre al fianco di Silvio Berlusconi, continueremo a sostenerlo,e a collaborare con lui e con il suo movimento politico che è stato anchenostro" ma ha puntualizzato, che quella non era più la Forza Italia conosciu-ta nel 94.Una sofferta decisione, quella di dare vita a nuovi gruppi parlamentari, cheha portato il capogruppo del Pdl al Senato, Renato Schifani, a dimettersi dal-l'incarico con le seguenti parole: "Dopo aver preso atto della costituzione delnuovo gruppo al Senato, nato da una costola del Pdl" ,ha detto Schifani ,"ritengo doveroso rassegnare le mie dimissioni da Presidente a PalazzoMadama". Medesima decisione è stata presa dal Vice Capogruppo GiuseppeEsposito.I nuovi gruppi parlamentari sembrano già avere una loro consistenza. IlSenatore Roberto Formigoni, uno dei più decisi a non seguire Berlusconinella rinnovata avventura di Forza Italia, aveva sentenziato, poco tempo

prima: "Abbiamo proposto a Berlusconi il nostro documento per salvaguar-dare il Governo e lui ne sembrava convinto, ma i falchi gli hanno detto di no".A monte, c'era quindi più che una idea, sulla nascita di un nuovo soggettopolitico. Formigoni non aveva mai usato mezzi termini per evidenziare, sot-tolineare una verità assoluta: oltre al Parlamento, c'erano e ci sono sul ter-ritorio consiglieri e amministratori che decideranno di non rimanere nel vec-chio partito, "riverniciato" con un antico nome, dai radicali lealisti. Il NuovoCentrodestra invece, è una naturale evoluzione, in cui non ci sarà una vocesola a decidere, ma il collettivo.Il Ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, ha sostenuto dal canto suo, che'"…e' con grande sofferenza e grande dispiacere che andiamo verso la for-mazione di gruppi autonomi. Abbiamo lavorato per l'unita' del nostro parti-to, sul sostegno al governo: riteniamo che non si possa lasciare al buio ilPaese, che non lo si possa mettere in ginocchio e soprattutto che quello chenasce (FI) non puo' essere un partito estremista". Partiti, gruppi, sottogruppi, movimenti, destra centro o sinistra… in un momento di grande crisi,quanto costano al popolo italiano? E le alleanze e scissioni fra i partiti? Èveramente importante per l 'Italia, la creazione di tanti soggetti, con tutte lespese che, a cascata, si portano dietro? I costi si riverseranno sempre sullepovere spalle dei cittadini della nostra stremata Nazione. Non basterebbe unpartito unico, fatto di coalizioni leali, per affrontare il futuro così incerto edrammatico? Da parte di onorevoli e senatori, non c'è il timore che la "piaz-za" possa implodere e dar luogo a situazioni violente? Ci sono persone chedavvero non ce la fanno più ad andare avanti. Occorrono delle riforme strut-turali da subito, per fare ripartire l'economia, i consumi e dare un tetto occu-pazionale sicuro ai lavoratori

GOVERNATIVI

RDI Hayat El Qandyly 5A Chimica

E LEALISTIE LEALISTI

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Esteri

uesto è accaduto al nuovo Presidente iraniano Hassan Rouhani

che, nonostante la storia con gli USA (nemici da tempo) e le aperture,

non ha rinunciato ad esempio a partecipare alla "Giornata Nazionale

della Lotta contro l'Arroganza Globale", cioè l'anniversario dell'assal-

to all'ambasciata americana a Teheran nel 1979. Proprio perché una

volta eletto il suo obbiettivo principale è stato quello di allentare la

pressione delle sanzioni internazionali che soffocano l'economia irania-

na, in un contesto attento però a non scontentare i radicali. Ha subito

proposto delle soluzioni vantaggiose per tutti, visto che anche

l'America non è in condizioni di poter affrontare un nuovo scontro mili-

tare. Sono prove di dialogo con l'occidente, basate per il momento, su

aspetti di modernità mentale. Potrebbe sembrare o forse è davvero

cosi, che il Neo Presidente stia provando a lasciarsi alle spalle i vecchi

trascorsi. L'obiettivo primario è proporre alla più grande potenza del

globo un contratto-accordo sul nucleare, nonostante ci siano molti

pareri contrari, come quello della guida suprema, l'ayatollah Ali

Khamenei. I motivi per cui queste relazioni necessitano di una riappa-

cificazione, sono principalmente di natura economica. I rapporti tra i

due paesi si sono deteriorati completamente 34 anni fa, quando una

fazione politica iraniana tenne in ostaggio per 444 giorni, 52 persone

nella sede che ospitava l'ambasciata americana (dal 4 novembre 1979

al 20 gennaio 1981), "avventura" terminata poi con la firma degli

accordi di Algeri e la fine degli accordi diplomatici fra i due paesi.

Nonostante la voglia di pace, molti persiani non si fidano più del nemi-

co ormai storico. Ottimi segnali però fanno capolino; tempo fa, Il capo

della diplomazia iraniana Mohammad Javad Zarif e il Segretario di Stato

americano John Kerry, durante l'assemblea generale dell'ONU, si sono

mostrati in sintonia scambiandosi battute, anche se, certamente, un

semplice dialogo è il primo passo verso un' obiettivo che sembra volu-

to dai due. La tregua e le buone intenzioni reggeranno? Non si sa

nemmeno se gli accordi nucleari giungano a buon fine, e questo è un

capitolo fondamentale per tutto il pianeta. Più comprensione e più uma-

nità andrebbe usata da tutti gli stati del mondo, per venirsi incontro e

non commettere più certi errori. Scopo: cercare di aiutarsi in qualsiasi

caso tra popoli.

IRAN E USAIRAN E USA

QQ

NUOVE RELAZIONI DIPLOMATICHE?

- di Naomi Ciabattoni 5a inf.

…Al rientro nel suo Paese, ha potuto vedere gruppi di persone sia a suo favore ma anche contro, e molto

dubbiosi, per timori che catastrofi dell' epoca riformista potrebbero ripetersi ancora...

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o Stato democratico ha diritto alla ricerca di informazioni riserva-

te ed all'acquisizione di notizie in qualsiasi modo rilevanti per la dife-

sa della propria integrità e della sicurezza pubblica.

La cultura giuridica italiana ha più volte affrontato il problema della

definizione di questo diritto ed ha analizzato le norme e le strutture

istituzionali che ad esso fanno capo. Il Parlamento ha dedicato al

medesimo tema specifiche inchieste ed attività ricognitive, volte a

verificare l'applicazione delle leggi vigenti e la legittimità delle prassi

formatesi nel tempo. Dalle iniziative e dai lavori parlamentari hanno

spesso tratto origine i contributi della dottrina.

La dottrina, nel definire il diritto d'informazione e di prevenzione

dello Stato, ha fissato tre limiti necessari. Il primo è che l'ambito di

competenza degli organi militari dev'essere limitato alle indagini per

la difesa da potenziali nemici esterni. Il secondo è che la raccolta di

informazioni sulle idee politiche dei cittadini è illegittima. Il terzo è

che l'impegno assunto mediante trattati o accordi internazionali di

sottoporre ad una particolare sorveglianza determinate categorie di

cittadini, per la loro appartenenza ad un partito politico, o per le loro

opinioni, è ugualmente illegittimo ed in contrasto con la Costituzione.

L'azione che gli apparati di informazione e sicurezza sono chiamati a

svolgere deve avere invece come fondamento e come linea di confi-

ne proprio i principi della Costituzione. Anzitutto l'articolo 52, che

definisce la difesa della Patria come sacro dovere del cittadino; in

secondo luogo, combinato con il precedente, l'articolo 54, il quale sta-

bilisce che "tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla

Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi". Le attività di

intelligence e di sbarramento all'attività informativa di altri Stati o

poteri, con tutto ciò che hanno di non convenzionale nei mezzi (per

cui possono prevedersi deroghe alle ordinarie disposizioni di legge),

sono comunque ordinate a quelle finalità. Chi appartiene ai Servizi di

informazione e sicurezza ha il dovere di essere fedele alla Repubblica,

ma questo è anche per lui un diritto che dovrebbe comportare rifiu-

to e denuncia delle deviazioni.

Questo è in sintesi il modello normativo, il quadro di valori e finalità

a cui possono ricondursi nel nostro ordinamento i Servizi di informa-

zione e sicurezza.

La loro credibilità, anche in relazione ai principi costituzionali, è diret-

tamente proporzionale alla legittimità delle direttive ed alla serietà

dei controlli, a cominciare da quello parlamentare, che nell'attuale

legislazione è invece approssimativo ed insufficiente.

Oggi, comunque, I'esercizio corretto del potere di controllo che spetta

all'organo parlamentare deve partire da una considerazione.

Numerose deviazioni e ricorrenti illegalità hanno pesantemente con-

dizionato i Servizi di informazione e sicurezza nelle vicende italiane

dell'ultimo trentennio. A più riprese si è verificato un cattivo uso della

discrezionalità.

La partecipazione a disegni eversivi, il depistaggio di delicate indagi-

ni giudiziarie volto a coprire quei disegni, i rapporti con centri di pote-

re occulti, l'appropriazione illecita del pubblico danaro sono tra gli

effetti di questa degenerazione istituzionale.

Il mutato quadro internazionale (con il venir meno della guerra fred-

da e delle ragioni di una "doppia lealtà" dei Servizi), e contempora-

neamente i profondi mutamenti in corso nel sistema politico italiano,

rappresentano un'occasione storica. è possibile fare luce sugli abusi

del passato, su come la discrezionalità sia stata piegata a fini di parte,

sulle ragioni del silenzio o del depistaggio, nell'ambito dei Servizi,

riguardo ad alcuni grandi delitti di terrorismo. è possibile ripensare le

funzioni e rinnovare dalle fondamenta le strutture organizzative di

questi apparati. Coloro che all'interno dei Servizi lealmente operano

non possono non condividere un'esigenza di pulizia, di maggiore effi-

cacia del proprio lavoro, di criteri obiettivi per il reclutamento e per

la valutazione di ciascuno.

FONTE: Comitato Parlamentare per i Servizi di informazione e di sicurezza

gni anno, numerose scuole del territorio marchigiano,

incluso l' IISS Merloni-Miliani, partecipano al progetto English

For You. Questo permette a molti ragazzi di prendere parte

ad un corso di 80 ore di Inglese, al termine del quale gli stu-

denti ottengono la certificazione PET, in un contesto che da

inoltre l'occasione di studiare e visitare, per tre settimane, la

città di Dublino.

Io vi ho preso parte quest'estate e non posso fare a meno di

definirla una magnifica esperienza di vita, che se potessi ripe-

terei volentieri.

Di Dublino mi rimarranno scolpiti nella memoria i paesaggi

mozzafiato di Howth e Bray, la Cattedrale di San Patrick, la

GuisnessStore House, le avventure, le corse per arrivare alla

stazione della Dart (ndr. Minimetropolitana)… Ricorderò la

delusione che è stata la visita alla National Gallery, i musei che

sembravano vuoti e i catelli che sono semplici palazzi ...

Grazie a questo viaggio ho capito che in ogni luogo, come per

tutte le cose, ci saranno sempre lati positivi e negativi e che la

cucina Italiana non si batte!

Sono partita da Fiumicino pensando che avrei trovato un

paese dove vi è un tasso di criminalità veramente molto basso

e invece, almeno per quanto riguarda la mia esperienza, ho

costatato l'esatto opposto. Infatti a Dublino fin dai primi gior-

ni, noi del gruppo, ci siamo resi conto che la delinquenza è

molto diffusa, in particolare tra i giovani. Basta citare un fatto

ad esempio: poco tempo dopo il nostro arrivo, un uomo, verso

le 8 della mattina, è stato ucciso con un colpo sparato alla

testa.

Noi ragazzi, che eravamo sul pullman diretti alla scuola,

abbiamo visto l'intervento dei soccorsi e delle autorità.

L'accaduto non è particolarmente eclatante per una grande

città, ma da questo è partita la mia riflessione, sul fatto che noi

Italiani solitamente ci lamentiamo per l'andamento decaden-

te dell'Italia. Ho pensato che parliamo spesso negativamente

del nostro Paese e ci lamentiamo in continuazione, conside-

rando idilliaco tutto ciò che si trova all'esterno dei confini della

penisola italica, ma quanto di quello che diciamo e crediamo

è vero, o almeno completamente vero?

Andando fuori e vedendo una infinitesima parte di mondo

esterno, ho appurato quello che in realtà dentro di me già

sapevo, che però non avevo ancora visto con i miei occhi: in

tutte le nazioni, nella vita, ci saranno sempre lati negativi e

positivi ed è necessario fare delle distinzioni. Si dovrebbero

apprezzare maggiormente i dettagli che rendono affascinan-

te un luogo, una situazione, un oggetto.

Personalmente suggerisco a tutti i ragazzi che frequentano il

quarto o il quinto anno, di partecipare e comunque, se non ne

hanno l'occasione quest'anno di viaggiare, di farlo in futuro; di

non limitarsi ad andare su e giù per il corso cittadino, che se

pur ha il suo fascino, è una barriera per la riflessione e il con-

fronto. Invito voi e ricordo a me stessa di visitare, osservare, ciò

che c'è fuori, ciò che le diverse culture ci offrono, perché è la

maniera più proficua per aiutare a crescere e guidare verso

una coscienza critica.

L

a cura marco galli direttore responsabile

Enjoytravells … SERVIZI INFORMAZIONE

10

ANSA 20 Novembre 2013 DATA GATE,

LETTA "007 non hanno violato privacy italiani"..

E SICUREZZA Dublin

O

Di Martina Lippolis 5A Chimica

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La legge n°189 del 20 luglio 2004 contiene le disposizioni concernenti

il divieto del maltrattamento sugli animali, nonché contro l' impiego degli

animali in combattimenti clandestini o in competizioni non autorizzate.

Molto importante sotto tanti punti di vista l'aggiunta con Titolo, "Dei

delitti contro il sentimento per gli animali". Cosa bisognerebbe fare

quando si intende segnalare un caso di maltrattamento?

Chiunque, che sia privato cittadino o un'associazione, può rivolgersi ad

un qualsiasi organo di Polizia Giudiziaria (Carabinieri, Polizia di Stato,

Guardia di Finanza, Corpo Forestale, Vigili Urbani, etc...) segnalando uno

dei casi di illeciti previsti dalla nuova legge, per richiedere un interven-

to, al fine di accertare il reato ed impedire che questi vengano portati

ad ulteriori e peggiori conseguenze.

In diversi comuni italiani, è stato istituito lo Sportello per i diritti degli ani-

mali, aperto al pubblico per informazioni e segnalazioni. Ogni estate in

Italia vengono abbandonati circa centomila cani e cinquantamila gatti,

Invece bisognerebbe combattere il randagismo, non il randagio.

Il paradosso è che molti abbandonano questi animali domestici, per poi

lamentarsi dei cani o gatti senza proprietari. E' la mancanza di coscien-

za civile e di senso di responsabilità, che porta a lasciare il proprio cane

o gatto per strada, perché non lo si vuole più in casa; oltre ad essere

una grande mancanza di sensibilità. Come si fa a separarsi da un esse-

re vivente che ti da tanto affetto, dopo averlo avuto con sé? E' assurdo!

L'abbandono è un reato punito dal Codice penale: "chiunque abbando-

na animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è

punito con l'arresto fino ad un anno o con l'ammenda da 1.000 a

10.000 euro". Si dovrebbe riflettere a lungo, prima di decidere se avere

o no un animale nella propria casa. Possederne, sarà una convivenza di

parecchi anni, che cambierà radicalmente alcune abitudini della nostra

vita e della nostra famiglia. Rendersi conto di non poter accudire un

cane, potrebbe costringere alla scelta dolorosa di doversene separare.

In questo caso non si dovrebbe arrivare a sbarazzarsene attraverso

sistemi incivili. Esistono delle strutture specifiche come: canili e rifugi

che, seppure tra mille difficoltà, si occupano di questi amorevoli quattro

zampe, per poi renderli adottabili. Comunque è' sempre l'uomo a esse-

re spietato, a creare condizioni estreme di sofferenza.

Una recente legge italiana. Votata dalla Camera e Senato, pubblicata

sulla Gazzetta Ufficiale, inasprisce per fortuna in maniera positiva, la

Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia,

fatta a Strasburgo il 13 novembre 1987. Ritengo che la Convenzione

sopra menzionata riconosca "l'obbligo morale" dell'uomo a "rispettare

tutte le creature viventi" e "l'importanza degli animali da compagnia",

grazie al contributo che essi forniscono alla qualità della vita dell'uomo

e dunque il loro valore per la società". Chi non ha mai avuto un animale

domestico, non potrà mai capire l'amore incondizionato che può dare e

lo spazio affettivo che distribuisce, all'interno di una casa. Il calore di un

camino e di una "bestiolina" sono incomparabili. Parola di amori pelosi!

RISPETTO PER RISPETTO PER GLI ANIMALI

- di Baghdad Saloua 5a chim.

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i è mai capitato di chiedervi come mai solitamente siamo

attratti da una certa tipologia (molto spesso fisica) di persona?

Oppure perché vi colpisce qualcuno pur non avendolo mai

visto? Questo è un meccanismo molto potente e primordiale,

quasi istintivo, con un forte lato psicologico dettato dalle

nostre esperienze personali, da dei ricordi inconsci, dalla ricer-

ca del nostro lato nascosto nella persona che ci troviamo di

fronte. Non tutti sanno, però, che è dato da delle sostanze chi-

miche presenti nel nostro corpo, le quali sono principalmente

due ormoni sessuali: il testosterone e l'estrogeno; due neurotra-

smettitori, la dopamina e la serotonina. Essenzialmente il pro-

cesso di un rapporto si divide in quattro fasi principali: attra-

zione; amore passionale; amore assistenziale; amore duraturo

o rottura del rapporto stesso. Concentriamoci sul primo di que-

sti aspetti: l'attrazione. Può essere un colpo di fulmine, oppure

può nascere dopo diverso tempo dalla conoscenza, entrambi

sono influenzati da alcune variabili. Può innescare un ricordo

che quella persona fa scaturire dentro di noi, un sentimento

inconscio che mette in moto nella nostra mente delle sensazio-

ni positive, questo è principalmente dato dal rilascio della

dopamina. E' bene distinguere però l'attrazione fisica del

primo sguardo, con l'innamoramento vero e proprio. Entriamo

quindi nella seconda fase, quella dell'amore passionale e del

romanticismo. In questo processo più si sviluppa il rapporto di

coppia, più i livelli di dopamina aumentano, rendendo il sen-

timento sempre più forte ed intenso; contemporaneamente i

livelli di serotonina diminuiscono, facendo nascere una specie

di ''ossessione'' verso il partner. La terza parte di un rapporto è

quella dell'amore assistenziale e l'attaccamento, dove la rela-

zione si approfondisce e viene liberata nel nostro cervello l'os-

siticina, che ci porta ad una voglia di coccole sempre maggio-

re e quindi, piano piano, alla monogamia. Siamo giunti alla

quarta, ed ultima fase, quella dove si stabilisce l'esito del rap-

porto, sia che esso sia duraturo, sia che esso sia destinato a fini-

re. Dopo circo 18\30 mesi dall'inizio della relazione il nostro cer-

vello si assuefa a tutte quelle sostanze chimiche che vengono

rilasciate quando si incontra il proprio patner ed entra qui in

gioco il lato psicologico ed emotivo. Se si tiene alla persona

amata e ci si vuole impegnare a mantenere questo rapporto,

si ha un rilascio di endorfine che riducono l'ansia ed infondono

calma ed intimità, anche se non si hanno più quelle sensazioni

forti e passionali che si provavano all'inizio. Molto più frequen-

temente, è proprio questa assuefazione che porta alla fine di

una relazione se non ci sono le basi e la volontà di portarla

avanti, spesse volte i partner non raggiungono questa tappa

contemporaneamente. L'amore essenzialmente è un fattore

chimico.

V

- di Sara Porfiri 4a grafica

LA CHIMICA DELL'AMORE

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l giorno d'oggi tutti salvo pochi, vorrebbero un mondo migliore e più democratico, ma nonostante ciò, è usanza comune farsi scivolare addosso tutte

le ingiustizie che vengono inflitte quotidianamente da quei pochi che sono al potere e di fronte a questi non tutti chinano la testa. Fra coloro che hanno

la forza e l'audacia di andare controcorrente vi è Julian Assange. Giornalista, informatico e attivista australiano, grazie alla carica di capo-redattore di

Wikileaks è stato proposto più volte al premio Nobel per la pace dai suoi numerosi estimatori, per la trasparenza e la sua attività di informazione; è

andato avanti come un treno, nonostante il pericolo di rimetterci la vita in prima persona. Infatti in questi 8 anni di attività, è riuscito a farsi molti nemi-

ci, fra tutti spiccano gli Stati Uniti, presi di mira in più di una circostanza dall'organizzazione Wikileaks, con ripetute pubblicazioni di milioni di documen-

ti riservati, riguardanti fatti scomodi e scottanti per gli USA. Per questo Assange, dall'agosto 2012, è rifugiato presso l'ambasciata dell'Ecuador a Londra,

dove gli è stato concesso asilo politico per il forte rischio di estradizione negli Stati Uniti, dove lo attende un processo per spionaggio. Un' accusa che

può costargli l'ergastolo o addirittura la pena di morte. Il rischio non lo corre solo chi, come Assange pubblica questi documenti riservati, ma lo corro-

no anche le fonti, che non sempre riescono a muoversi nell'anonimato. Nell'ultimo anno questa sorte è toccata a Bradley Manning, un ormai ex soldato

dell'esercito americano di soli 25 anni, che dopo aver scoperto le crudeltà e barbarie commesse dai suoi commilitoni contro civili nella guerra in Iraq,

le ha volute rendere pubbliche tramite Wikileaks. Ora si ritrova a dover scontare 35 anni di carcere. La stessa sorte, se non peggio, aspetterebbe ad

Edward Snowden, la "talpa" della National Security Agency USA, che nel 2013 ha innescato lo scandalo DATAGATE, il quale ha portato alla luce le attività

di spionaggio dell'intelligence americana. Dal famigerato 11 settembre 2001, gli Stati Uniti hanno iniziato a monitorare comunicazioni via internet e a rac-

cogliere un'infinità di "metadati" sulle conversazioni telefoniche e sugli scambi di e-mail. L'NSA statunitense ha accesso ai server di società come

Facebook, Google, Yahoo, Apple ed è in grado di intercettare telefonate e messaggi inviati dalla gran parte degli smartphone, iphone e quelli con siste-

ma android su tutti. Gli Stati Uniti giustificano tutto ciò, vantandosi di aver sventato decine di possibili attentati terroristici, e concludendo che non esi-

ste un compromesso tra sicurezza e libertà, ma devono esser portati avanti entrambi, di pari passo. A questo punto la domanda sorge spontanea: per-

ché spiare gli altri stati membri del G8, come hanno fatto per 10 anni con il cellulare della cancelliera tedesca Angela Merkel? Una domanda a cui anco-

ra non abbiamo risposta, ma sicuramente non giustificabile con esigenze di sicurezza nazionale. Alla luce di questi fatti, come si può anche solo pensa-

re di vivere in un mondo libero, quando si viene a sapere che ogni tua azione può essere controllata da altri? Poi ci dicono lo facciamo per la vostra

sicurezza. Sicurezza per cosa… se voi siete i primi a muovere guerre, ingannare, spiare,s fruttare il prossimo solo per il vostro tornaconto? E come si

fa a non provare disgusto per una persona che prima predica bene dicendo "yes we can" davanti a milioni di persone che si fidano ciecamente, per poi

tradire la loro fiducia cercando di occultare il tutto senza alcun rimorso di coscienza, continuando a fare lo "splendido", negando l'evidenza davanti a

tutti? Fortunatamente c'è chi ha detto basta a questo scempio, cercando di aprire gli occhi e farli aprire a tutte noi povere "pecore".

EROI VITTIME

A

di Marco Bellini 4a grafica

It's impossibile to correct abuses unleses we

know that they're going on. (Julian Assange)

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'1 Complesso dei principi di comportamento pubblico e pri-vato che un individuo o un gruppo di individui scelgono eseguono: l'e. cristiana; l'e. giovanile; l'e. politica

Etica professionale, deontologia.2 FILOS Studio della moralità degli atti umani, dell'idea e delfondamento del dovere e della virtùEstens. Opera che contiene la trattazione di tale parte dellafilosofia. La parola etica deriva dal greco antico, èthos e significa "carattere","comportamento", "costume", "consuetudine". E' una branca della filoso-fia che ci permette di distinguere i comportamenti umani buoni, giusti, omoralmente leciti, da quelli ritenuti cattivi o moralmente inappropriati.Questo concetto è applicabile a molti ambiti della società: politica, econo-mia, lavoro, media, comunicazione, religione, teologia, scienza, ambiente emolti altri. Spesso alla parola "etica" viene associato il sinonimo "morale",ma i due termini hanno accezioni diverse: la prima riguarda lo studio filo-sofico universale del bene e del male e quindi della morale, la secondaindica l'insieme delle consuetudini sociali legate ad una certa tradizioneculturale o gruppo sociale o individuo particolare. Quindi l'etica ha un livel-lo di astrazione più alto rispetto a morale, ma nel linguaggio comune ven-gono utilizzate indifferentemente.Tra le varie branche dell'etica è sicuramente molto attuale e oggetto didiscussione la bioetica, che può essere definita come una disciplina che sioccupa di questioni morali correlate alla ricerca biologica e alla medicina.In particolare, tra le tante tematiche trattate ci sono l'aborto, l'ingegneriagenetica, l'eutanasia, le pratiche anticoncezionali, le cure della sterilitàdella coppia, la sperimentazione sulle cellule staminali embrionali, il tra-pianto e il testamento biologico. In Italia, il Comitato Nazionale per laBioetica è nato nel 1990 ed è un organo consultivo della Presidenza del

Consiglio dei Ministri. È composto da studiosi, accademici e scienziati pro-venienti da diverse aree disciplinari e ad esso sono affidati i compiti di:orientare gli atti legislativi volti a definire i criteri che devono guidare lapratica medica e lo sviluppo biotecnologico al fine di tutelare i diritti umanied evitare abusi; garantire una corretta informazione dell'opinione pubbli-ca sui problemi bioetici sollevati dal progresso biomedico. A livello mon-diale, l'UNESCO è l'unico comitato di bioetica su scala internazionale, men-tre in Europa è presente il Comitato Direttivo per la Bioetica e il GruppoEuropeo sull'etica nella scienza e nelle nuove tecnologie, oltre ai comitatipresenti nei singoli paesi dell'Unione Europea. L'intento comune è uno solo:elaborare e pubblicare pareri e mozioni su questioni attuali di particolarerilevanza etica e sociale, che possono riguardare temi bioetici fondamen-tali e generali come quelli riportati sopra, ma anche problemi più specifi-ci come la circoncisione e l'adozione per la nascita di embrioni criocon-servati. Prendendo come esempio la circoncisione, molto spesso la bioe-tica tira in ballo la religione e le tradizioni culturali, mettendo a confrontopareri anche molto diversi tra di loro. A tale proposito esistono più teorie,sia tra le diverse religioni che nel popolo laico, basate ognuna sul proprio"credo" e sui propri concetti di bene /male e di giusto/sbagliato, ma nonsi può stabilire obiettivamente quale sia corretta e quale no. L'etica non hamode, non ha tempo, è un pensiero ed un fare che risiedono nel centrodella vita per l'eternità.

socialesociale

ETICA,

Corrispondente Università Bologna

di Giulia Violini

giusto o sbagliato?giusto o sbagliato?

[è-ti-ca]

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narrativanarrativa

o non ho paura" è un romanzo scritto da Nicolò Ammaniti, pubblica-

to nel 2001 dalla casa editrice Einaudi.

L'autore in 230 pagine narra la storia di Michele accaduta, in una tor-

rida estate del 1987, ad Acqua Traverse, paesino del meridione.

Michele, un bambino di nove anni, che, insieme ai suoi amici trova,

nascosta tra le montagne, una casa all'apparenza abbandonata. Ma

l'abitazionedel tutto abbandonata non è, Michele, in una buca, trova

Filippo, un bambino che ha la sua stessa età. Il piccolo è tenuto in pes-

sime condizioni, a stento riceve un po' d'acqua. Tra i due bambini si

instaura un rapporto di amicizia basato sulla fiducia: Michele fornisce

a Filippo cibo e acqua nonché qualcuno con il quale possa parlare. I

rapitori di Filippo sono gli abitanti di Acqua Traverse, tra loro anche i

genitori di Michele, il cui intervento sarà fondamentale alla salvezza

dell'ostaggio.

"Io non ho paura di niente": la prima volta che Michele pronuncia que-

ste parole, si sta calando in una buca dove sente un respiro umano e al

cui fondo scopre un essere apparentemente privo di vita.

Leggendo tali parole mi sono meravigliata e mi sono chiesta come

possa un bambino non aver paura. Io credo che nessuno sia immune

dalla paura. Ci sarà sempre la paura di fallire, di soffrire, di amare …

Quando da piccoli ci rigiriamo nelle coperte ripetendo, come se fosse

un mantra "io non ho paura" del buio, probabilmente, mentiamo a noi

stessi; forse quella semplice frase è in grado di infonderci il coraggio

di dormire con la luce spenta, farci accettare un fallimento, una soffe-

renza e forse questo è quello che accade anche al piccolo Michele

quando sta per calarsi nella buca per aiutare qualcuno in difficoltà.

Il protagonista oltre a dover affrontare una situazione estrema, è

costretto anche a subire il tradimento del migliore amico: Salvatore.

Questi racconterà ai rapitori tutto ciò che Michele sa di Filippo. Il tra-

dimento, a mio parere, rappresenta la ferità psicologica più grande che

una persona possa subire, ma non è detto che in situazioni estreme,

non sia possibile superarlo.

"Si deve aver paura degli uomini non dei mostri": Michele ricorda que-

sta frase quando ha la consapevolezza che l'uomo che l'ha pronuncia-

ta, ovvero suo padre, è uno dei rapitori di Filippo. Michele non riesce a

credere che suo padre, così come il resto del paese, sia un mostro, una

di quelle persone dalle quali è sempre stato messo in guardia. Oggi

giorno se ne sentono tante di storie dove uno dei genitori uccide il pro-

prio figlio o dove un uomo uccide un altro uomo. Tutte le volte che sento

di queste notizie mi chiedo, senza sapermi dare una risposta: perché

l'essere umano è sempre propenso a far del male al suo prossimo?

Ho trovato la narrazione, anche se a tratti inquietante, molto entusia-

smante, di facile lettura. Il racconto invoglia "a mangiarne" le pagine

per scoprire come andrà a finire la vicenda di Michele e del suo amico

Filippo. Se volete approfondire la riflessione e conoscere il finale di "Io

non ho paura" si può andare in biblioteca o in libreria e trovarlo al

costo di 11 Euro.

Io non ho paura

- di Martina Lippolis 5A Chimica

II

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of the spotlesof the spotless minds mind

cinemacinema

iorno di san Valentino, Joel (Jim Carrey) si sveglia da solo nella sua

camera e svolge la sua routine per andare a lavoro. Inizia così '' Eternal

sunshine of the spotless mind'' - ''Se mi lasci ti cancello'' è un film del

2004 diretto da Michel Gondry; la traduzione in italiano del titolo è stata

molto criticata, in quanto richiama la classica commedia americana

totalmente diversa da ciò che questo film è realmente. Le scene inizia-

li sono una prolessi, il protagonista, Joel, incontra in riva al mare una

ragazza, Clementine (Kate Winslet), i due non conoscendosi hanno una

conversazione veramente imbarazzante che sarà l'inizio della loro sto-

ria d'amore. Joel è goffo e impacciato, timido, con la paura di buttarsi in

una nuova relazione dopo la separazione dalla ex ragazza. Clementine,

invece, mostra la sua corazza da dura, vuole vivere ogni secondo come

se fosse l'ultimo, nascondendo le sue insicurezze e i suoi dubbi, che la

perseguitano fin da quanto era piccina. Si interrompe così la prima

parte, dando inizio all'analessi, storia vera e propria, cioè la fine della

relazione tra i due. Joel, dopo esser venuto a conoscenza della ''Lacuna

INC'' dove Clementine lo ha fatto cancellare dalla propria memoria, si

avvicina a questa procedura e vi ci si sottopone la vigilia di san

Valentino. Durante la seduta di cancellazione. Joel ripercorre mental-

mente i due anni vissuti al fianco della donna amata. In queste prime

scene della seconda parte, non si distingue chiaramente il presente dal

passato, in quanto vi è una grande presenza di flashback; infatti il film

stesso lo è. La loro storia viene ripercorsa all'incontrario, dall'ultima liti-

gata fino ad arrivare al giorno nel quale si sono conosciuti. Molto

importante durante tutta la durata della pellicola è il valore che

Clementine dà al colore dei propri capelli: rossi nel periodo dove l'amo-

re è all'apice, arancioni quando il sentimento si sta affievolendo e

azzurri dopo aver cancellato Joel dalla sua mente; rappresentano in un

certo senso gli stati d'animo e le emozioni che la ragazza prova.

Quando Joel è a metà percorso per cancellare Clementine dalla sua

mente, decide che non è quello che vuole veramente, ma ormai è trop-

po tardi; tutto intorno a lui diventa una specie di incubo astratto in un

buio tunnel di ricordi e proprio li, la coppia, o meglio le loro memorie,

si adoperano per salvare il salvabile, senza successo. Arriviamo così al

punto il cui la fine è un nuovo inizio e di conseguenza tutto riporta alla

fase primaria del film stesso : luogo uguale, uguali persone, cambia

solo il colore dei capelli di Clementine; come se avessimo viaggiato in

un grande cerchio di ricordi di una storia morta e sepolta, dimenticata,

ma destinata a durare ancora. Personalmente, credo che poter cancel-

lare un avvenimento o addirittura una persona dalla propria memoria, di

primo impatto, possa essere una cosa veramente bella. ma pensandoci

meglio… perché si dovrebbe cancellare qualcosa o qualcuno se, quan-

do abbiamo vissuto il momento, credevamo di essere nel giusto? Ogni

avvenimento, ogni persona, ogni giorno ci sono ed esistono per un

motivo ben preciso. Magari inizialmente, crediamo che certe situazioni

ci siano solo per farci del male, col passare del tempo però, si capisce

che tutto è utile per una crescita mentale, in quanto alla fine nelle sto-

rie, come al cinema, quello che ci resta è il finale.

- Di Sara Porfiri 4A graf.

G

Eternal sunshine Eternal sunshine

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avid Teie violoncellista americano della NationalSymphony Orchestra, insieme a Charles T. Snowden, psico-logo dell'University of Wisconsin, ha effettuato degli studisul comportamento degli animali durante l'ascolto dellamusica. I due studiosi hanno rilevato che alcuni suoni nor-malmente graditi agli esseri umani non sono invece apprez-zati dagli animali che preferiscono al contrario altre sinfoniemusicali, e in particolare i gatti hanno gusti decisamenteparticolari. La musica che i gatti amano deve rigorosamenterispondere a delle precise regole armoniche, quella cheapprezzano maggiormente sono i fruscii che ricordano ilsuono dell'allattamento, poi le sonorità più allegre di versi dianimali e in particolare i cinguettii che stimolano positiva-mente i felini e inf ine il suono delle fusa che suscita vivideemozioni ai micini. l violoncellista americano che ha pub-blicato i suoi studi lo scorso settembre nel Biology Letters ofthe Royal Society ha analizzato dapprima le scimmieTamarin facendo loro ascoltare quattro tipi diversi di sinfo-nie composte appositamente per i mammiferi. Dallo studioè emerso che le scimmie all'ascolto delle ballate si sono rilas-sate, mentre con le musiche più ritmate si sono agitate. Da

ciò è nata la decisione del musicista americano di comporremusica esclusivamente per animali, e la scelta è caduta perla prima prova sui gatti perché essendo degli animali dome-stici molto diffusi, è possibile osservare da vicino le loro rea-zioni anche perché David Teie ha impegnato gli stessipadroni dei simpatici felini a monitorare la reazione di miciall'ascolto della musica. Il progetto musicale realizzato daDavid Teie e Charles Snowden si chiama "Music for Cats" econsiste in un cd con una suite di brani composti dallo stes-so violoncellista americano esclusivamente per i gatti.L'intenzione dello studioso è pure quella di estendere il pro-getto nel prossimo futuro anche ad altri animali come canie cavalli, cercando di creare delle musiche e dei suoni capa-ci di risvegliare il loro interesse e l'istinto proprio della natu-ra animale. Il lavoro e gli studi di David Teie e Charles T.Snowden sono stati apprezzati da molte persone amantidegli animali e non, tanto che il New York Times l'ha inse-rito tra le migliori idee dell'anno 2009. Perciò oggi è diven-

tata una notizia "normale"…

MUSICAMUSICA

ARCIBALDO

D

CHI LO AVREBBE MAI DETTO!CHI LO AVREBBE MAI DETTO!Sembra incredibile ma è proprio così i gatti hanno dei veri e propri gusti

musicali è questa la conclusione cui sono giunti dopo anni di studi un

violoncellista americano e uno studioso di psicologia

dell'Università del Wisconsin

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l calcio, è indubbiamente lo sport più seguito e praticato nel mondo, e perciò è da sempre terra di conquista per impren-

ditori e paperoni. Questa moda di investire nel "pallone" senza buon senso, si è accentuata in modo preoccupante negli ulti-

mi decenni, portando all'indebitamento dei club europei, con dichiarate perdite finanziarie in costante aumento. Tutto ciò

comporta instabilità economica e squilibrio nel mondo del calcio, per questo l' UEFA (Unione delle Federazioni Calcistiche

Europee) ha deciso di intraprendere un ambizioso percorso che garantirà un futuro più pulito e regolamentato. L'intervento

a gamba tesa di Michel Platini (Presidente della UEFA) sui presidenti spendaccioni, è il fair play finanziario, che punta al risa-

namento del bilancio delle società calcistiche europee, processo che verrà attuato in circa 6 anni, fino al pareggio dei conti

nei bilanci previsto nel 2018. Il provvedimento chiede ai club del vecchio continente un massimo di 45 milioni di euro in pas-

sivo per gli esercizi 2012, 2013 e 2014, limite abbassato a 30 milioni di euro negli esercizi 2015,2016 e 2017, fino ad arrivare

al 2018 in cui ogni club europeo non dovrà superare la soglia dei 5 milioni di euro in passivo. L'obbiettivo di Platini è quello di

insegnare alle squadre a gestirsi con i soli introiti annuali, adottando una strategia a medio-lungo raggio, sostenibile nel

tempo, puntando maggiormente sui settori giovanili, spesso trascurati e sulle infrastrutture sportive; su queste ultime non

ci saranno limitazioni, anzi l' UEFA ne incentiverà sempre più gli investimenti a tal proposito. Se veramente avrà un esito posi-

tivo questo piano, molto improbabile viste le situazioni alquanto critiche di svariati club, avremo dei campionati nazionali e

competizioni europee più giuste, pulite e soprattutto sostenibili nel tempo; cosa per niente scontata visto la crisi economica

che ha colpito l'Europa in quest'ultimi anni. Ora non rimane che attendere i primi responsi ad anno nuovo, sperando in una

presa di coscienza da parte delle società che più sono lontane dalle richieste UEFA. Dieci di queste sono riportate nei sotto-

stanti grafici e fanno parte della élite delle squadre più importanti a livello europeo.

SPORTSPORT

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II

DI MARCO BELLINI 4A INF.

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N. 29 - anno 10°

Dicembre 2013

GABBIANIdi Vincenzo Cardarelli

Non so dove i gabbiani abbiano il nido,ove trovino pace.Io son come loro,in perpetuo volo.La vita la sfioro

com'essi l'acqua ad acciuffare il cibo.E come forse anch'essi amo la quiete,

la gran quiete marina,ma il mio destino è vivere

balenando in burrasca.

L'Angolo della Crvsca in versi

ILMESSAGGERODEGLIDEI

Promosso dall’Istituto Tecnico Industriale Statale “Sen. Aristide Merloni”

Patrocinio di:

Assessorato alla Cultura e Politiche Giovanili del Comune di Fabriano

www.itismerloni.it

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n'entusiasmante incontro si è svolto, al termine del precedente anno scolastico, presso l'Istituto d'Istruzione Superiore

Merloni-Miliani di Fabriano, nel quale sono state consegnate tre borse di studio, offerte dalla Fondazione Carifac, inti-

tolate all'illustre Prof. Abramo Galassi, ex docente dell'ITIS Merloni, grande imprenditore, fondatore dell'azienda Faber e

Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana dall'anno 2001 fino al giorno in cui si è spento,

a causa di una grave malattia, nel 2012. Le borse dell'ammontare di euro mille cadauna, sono state consegnate ad alunni meri-

tevoli, eccellenze vere e proprie, segnalate dall'istituto e nello specifico a: Luca Boldrini 4 A Informatica, Martina

Lippolis 4°A Chimica e Jael Chinigioli 5° A Informatica. Il punteggio che ha permesso di devolvere un premio così signi-

ficativo agli studenti, è stato un ex-eco di altissimo livello, raggiunto dai tre protagonisti, pari a una media di 9.10.

Alla cerimonia erano presenti Il dott.re Guido Papiri neo-Presidente, già figura di spicco dell'Asur territoriale N°5 e 6

per molti anni, il Dirigente Scolastico Giancarlo Marcelli, che ha fatto gli onori di casa e si è prodigato in profonde paro-

le sulla figura dell'illustre insegnante scomparso, Il dott. Roberto Malpiedi Segretario Generale della Fondazione e il dott.

Alvaro Galassi ospite rappresentativo, figlio del compianto Abramo. Il Sindaco della città Giancarlo Sagramola ha voluto

essere presente anche lui a questo avvenimento definito importante, come lui stesso ha connotato l'iniziativa. Papiri, duran-

te la cerimonia, ha ricordato l'imprenditore Abramo Galassi, del quale aveva una lunga conoscenza personale, con grande

trasporto e affetto. Uno stralcio delle sue parole "…un grande uomo che si è sempre impegnato per il bene della nostra cit-

tadinanza, contribuendo a far crescere la sanità fabrianese, offrendo nuove tecnologie e macchinari all'ospedale. Ha permes-

so la realizzazione del reparto hospice, per malati terminali, che si trova all'interno del nostro ospedale e che rimane uno

dei più efficienti padiglioni specialistici della Regione Marche...". Il Sindaco di Fabriano Giancarlo Sagramola si è poi

complimentato con i tre ragazzi modello insieme al Preside dell'istituto; quest'ultimo andando oltre, ha cercato di invo-

gliare tutti i discenti ad impegnarsi seriamente, con parole e argomenti convincenti, per creare già partendo dall'ambien-

te scolastico, un futuro lavorativo migliore, in un momento di grande crisi. Al termine della premiazione, sono state rivol-

te alcune domande al Dott.re Guido Papiri, da parte della redazione di MERCURIUS Il Messaggero Degli Dei, giornale

del'Istituto. Significativi i passi in cui sono state illustrate le disponibilità di finanziamento che hanno dato il via

alla donazione di tablet, lavagne multimediali, da parte della Carifac, di cui gli studenti dovranno fare tesoro, per acce-

dere allo studio, tramite le ultime tecnologie che offre il mercato; un mezzo moderno, intrigante e pratico per incentiva-

re l'approccio alla didattica. Su un'altra domanda posta dalla redattrice, riguardo le potenzialità di aiuti in denaro alle

realtà più deboli presenti sul territorio, sia che siano enti o persone fisiche, il dott.re Papiri ha sottolineato il mece-

natismo della Fondazione, che si prodiga costantemente in elargizioni verso progetti di valenza culturale, sportiva, ecc.

Sempre in "prima linea", per quello che sono le sue possibilità, per aiutare lo sviluppo a 360° del comprensorio.

IL MESSAGGERO DEGLI DEI

REPORT n°29 anno 10 dicembre 2013

U

IIS MERLONI-MILIANI

Report

FONDAZIONE CARIFAC FONDAZIONE CARIFAC

ED ECCELLENZE ED ECCELLENZE

A cura di Hayat el QandylyFoto di Sara Porfiri

Articolo uscito anche sulla rivista "Innovazione e Tradizione",

Fondazione Cassa di Risparmio Fabriano e Cupramontana

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e eccellenze non si sono fermate all'aspetto appena citato, ma venerdì 29 novembre 2013, dopo alcuni giorni che eranostati consegnati dei tablet individuali agli alunni delle classi I°, la scuola ha potuto esibire, ad una platea composta

da Dirigenti Scolastici delle Medie inferiori del comprensorio, insegnanti referenti per l'orientamento e classi del trien-

nio interno, le punte di diamante dell'Istituto Merloni: i due corsi ITS di Alta Formazione Tecnica post diploma, che hanno

licenziato i loro primi diplomati e di cui già diversi sono stati assunti, mentre è ripartito il secondo ciclo biennale; Il

progetto Fixo, che si occupa di formazione e innovazione, per favorire l'occupazione, tramite attività di intermediazione

tra scuola-lavoro-università; il progetto G.R.E.E.N Leonardo, in collaborazione con altre scuole del territorio nazionale

(con l'Istituto Aristide Merloni Capofila) che ha l'obiettivo di fornire una esperienza di formazione professionale "lear-

ning by doing", per il gruppo coinvolto, in imprese dell'Unione Europea. Tre alte potenzialità che da sole dimostrano come

l'IIS Merloni-Miliani, con la sua vocazione tecnica proiettata al futuro, abbia a cuore e sia determinata a dare un baga-

glio perfetto, a livello di didattica, laboratorio, con stage anche all'estero, ai suoi studenti. La mira finale è quel-

la di un inserimento nel mondo del lavoro, con un alto grado di professionalità acquisita sul campo. La frase scelta dal

Preside Giancarlo Marcelli di Albert Einstein, come sfondo alla giornata "Non ho mai insegnato nulla ai miei studenti, hosolo cercato di metterli nelle condizioni migliori per imparare", è la cartina al tornasole, per sintetizzare la passionedei relatori verso gli studenti impegnati ad affrontare il futuro. Il significato degli interventi del Dirigente Scolastico

prima, degli insegnanti ed esperti che hanno accompagnato le presentazioni poi ed infine dell'illustre Direttore UNICAM

prof. Re Flavio Corradini , quale ospite d'onore, è stato all'insegna del massimo impegno programmatico, formativo, tec-

nologico, di concezione moderna e interculturale. Cercare di offrire le chiavi di massima apertura e sicurezza ai ragaz-

zi, impegnati verso le vie dell'occupazione reale. Marcelli e Corradini, nelle loro rispettive vesti, si sono spesi con con-

vinzione, l'uno sugli indirizzi rivisti e arricchiti dal Ministero che offre l'Istituto, l'altro sulle metodologie richie-

ste nello studio universitario e accesso alle professioni. Il rettore ha spaziato a tutto campo, sull'input delle domande di

interessati studenti presenti in sala. In termini marinari si direbbe, "Avanti così, mantenere la rotta, con la barra drit-

ta". Vietato far scemare, ma anzi rafforzare costantemente l'interesse tra Istituzioni-Scuola-Univerità-Lavoro. L'epilogo

della mattinata è stato sulla presentazione di un progetto, targato Moda dell'IPSIA Miliani, premiato dalla Regione Marche.

LA REDAZIONE

L

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"In ogni iniziativa industriale non c'è valore del successo economico se non c'è impegno nel progresso sociale"

Su questa citazione di Aristide Merloni del 1967, si è aperto il convegno di studi

DAI DISTRETTI ALLE FILIERE LUNGHE. MODELLI DI

INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE E

COMPETITIVITA' DEL TERRITORIO

IL MESSAGGERO DEGLI DEI

Speciale n°29 anno 10 dicembre 2013

Speciale

tema del Cinquantenario (1963-2013) della "Fondazione Aristide Merloni", tenutosi presso il Teatro Gentile di Fabriano il 15 novembre 2013.La mattinata ha visto gli interventi del Sindaco della città Giancarlo Sagramola, di Francesco Merloni: Fondazione Merloni - 50 anni al serviziodel territorio, Giuseppe De Rita del Censis con: Le Marche, dai distretti alle filiere lunghe, e ancora Donato Jacobucci dell'UniversitàPolitecnica delle Marche e Francesco Estrafallaces di nuovo del Censis, relazionare su: Le trasformazioni del sistema industriale marchigiano.A Gian Luca Gregori sempre del Politecnico, il compito di illustrare: Modelli di internazionalizzazione e competitività d'impresa. Alle relazioni, sisono aggiunte le testimonianze di Enrico Loccioni (AEA), Alberto Mazzoni (Ist. Marchigiano di tutela dei vini), Diego Mingarelli (Diasen),Enrico Paniccia (Giano). Nel pomeriggio Giuseppe De Rita, Mario Bartocci, Emma Cecchi, Francesca Merloni e Enzo Rullani hanno ricor-dato la figura del grande industriale capostipite, a cui è dedicato l'anniversario dei 50 anni che porta il suo nome, con un titolo stringato ma signi-ficativo: Aristide Merloni, la sua terra e la sua gente. Nella fase finale del convegno, è stato Francesco Merloni a presentare gli ospiti e ad apri-re i vari interventi dei convenuti. In primis, l'annuncio del video collegamento con il Presidente del Consiglio Enrico Letta, previsto e atteso aFabriano come invitato d'onore, ma impossibilitato all'ultimo momento, causa impegni con il Consiglio dei Ministri. E' stata poi la volta di AndreaGuerra, A.D. Luxottica, Gian Mario Spacca, Governatore della Regione Marche. Ha chiuso Romano Prodi, economista, Professore allaCEIBS (Shanghai) e alla Brown University (USA). Gremito di invitati il teatro Gentile. Presenti alte personalità delle istituzioni, dell'impren-ditoria, dei vertici militari, della Chiesa, tra cui il Vescovo Mons. Giancarlo Vecerrica, e cittadinanza. Tra gli altri anche l'intera redazione del gior-nale dell'ITIS Merloni "MERCURIUS Il Messaggero Degli Dei", come rappresentante del mondo dell'Istruzione e organo di stampa.

Alcuni passi, raccolti dai redattori, riferiti al clou del seminario di studiLETTA:" ….Mi concentro però per dare un messaggio molto puntuale nel perché siete li. Io non ho conosciuto Aristide Merloni ,ma conoscobene Francesco Merloni e l'affetto, la stima , la riconoscenza nei suoi confronti è talmente alta ed elevata che tramite lui ho potuto conoscere lastoria di quanto Aristide Merloni ha fatto per le Marche e non soltanto per le Marche. Credo che sia stata una delle più belle storie di succes-so del nostro Paese, Francesco l'ha portata avanti e la porta avanti ancora oggi con una determinazione straordinaria. Alle volte, lo dico a tuttivoi, Francesco mi stupisce; mi fissa appuntamenti in giro per il mondo: andiamo in Vietnam a inaugurare una fabbrica o dobbiamo andare in Cinainsieme. Sono tutte cose che a me fanno venire un pò il patema della fatica, anche fisica. Ma Francesco lo fa con una tranquillità ed una capaci-tà di assorbimento che stupiscono assolutamente me stesso e tutti quelli che vedono e sanno la fatica che si fa per fare tutte queste attività.

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Quindi per me oggi vuole essere anche un modo e un motivo per dare un ringraziamento pubblico e un grandissimo incoraggiamento aFrancesco, per quello che ha fatto, fa e farà nei prossimi anni, a far si che il nostro sistema imprenditoriale, la nostra manifattura abbia unosguardo lungo sul futuro. E quello che state facendo in questo momento, in queste ore va esattamente in quella direzione…… L'altro aspet-to è sicuramente il tema del lavoro e qui lo cito anche perché so che le Marche e in particolare il distretto di Fabriano ma non solo, anche tantialtri distretti, hanno vissuto e stanno vivendo dei momenti difficili sul terreno del lavoro e sul terreno della disoccupazione. Abbiamo messo incampo in questo anno 2013 molte risorse per la cassa integrazione, l'altro giorno è stato firmato il decreto son state erogati ulteriori 500 milio-ni di euro che serviranno a dare sollievo a quei lavoratori in cassa integrazione che non vedevano risorse da qualche mese a questa parte, con-tinueremo sulla strada di aiutare i lavoratori in difficoltà ma vogliamo soprattutto lavorare a un rilancio che passi attraverso il buon utilizzo deglistrumenti a disposizione, questa è una fase nella quale viviamo un momento di incentivazione del lavoro giovanile….. L'intervento che so che nonha soddisfatto ne i sindacati ne le imprese ne gli imprenditori, che volevano più riduzione fiscale, però a loro dico guardate quanto è difficile latrattativa con i mercati e con Bruxelles che oggi appunto dice che ci vuole ancora più rigore e ancora più rigidità…..".PRODI:" ……Io spero molto che siamo all'inizio della ripresa, ma dai dati che ci vengono dati, abbiamo perso il 7 per cento di crescita e abbia-mo recuperato lo 0,8 per cento. Mi chiedo anche perché dobbiamo essere sotto esame, sempre in modo statico? C'è un momento della crisiin cui le regole vanno cambiate. Se non ci mettiamo insieme, ad esempio alla Spagna o alla Francia, a progettare una piattaforma diversa perdare la possibilità di mettere i conti in ordine, ma correndo in avanti e non andando indietro, credo che purtroppo la crisi durerà ancora molto.Non è possibile che il dibattito" sull'austerity "salti fuori solo quando gli americani sgridano i tedeschi. Il tuo governo è impegnato ma c'è unmomento in cui bisogna anche "litigare". Credo che questa sia la lezione da prendere. Andare in Europa e farsi sentire…".Al termine dei lavori, con l'uscita dei protagonisti, il giornale ha potuto scambiare alcune parole con il Presidente della Fondazione FrancescoMerloni che, con gentilezza e disponibilità, ha consigliato i giovani per un traghettamento positivo nel futuro, con uno slogan in inglese : " Education, Education, Education", come le parole in sala, che hanno strappato applausi, dell'amministratore delegato di Luxottica

Guerra: " Il Governo italiano non può prescindere dalla scuola se vuole far ripartire il Paese, per cui l'attenzione primaria va rivolta proprio allaSCUOLA". Anche noi, parte in causa, ci associamo a questo appello verso le autorità che legiferano e ci rappresentano.

Comitato redazione MERCURIUS Il Messaggero Degli Dei, Angela Fierro, Luana Marsili, Marco Bellini, Antonio Rachiglio, SaluaBaghdad, Naomi Ciabattoni

Contributo alla registrazione audio del Sig.re Prodi, Emma GrossiContributo alla registrazione audio del Sig.re Merloni, Hayat El Qandyly

Foto di Sara Porfiri

Ottimizzazione Direttore Responsabile Marco Galli

(DISPONIBILE PRESSO L'ARCHIVIO DI MERCURIUS, LA TRASCRIZIONE COMPLETA DEL VIDEOINTERVENTO DI ENRICO LETTA a cura di Marco Bellini ed Emma Grossi