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Nutrizione minerale e idrica della vite In una viticoltura specializzata e sostenibile la nutrizione è determinante per raggiungere gli obiettivi qualitativi ed economici che ci si è prefissati. La fertirrigazione – da sola o in combinazione con concimi a lenta cessione ricoperti – soddisfa le reali esigenze fisiologiche e nutrizionali della vite e permette di svincolarsi dagli andamenti meteo. Una prova dimostrativa sul vitigno Glera esemplifica i risultati ottenibili. PAG. 42 SU GLERA MIGLIORANO QUANTITÀ, QUALITÀ E PLV PAG. 39 PROGRAMMARE E GESTIRE MEGLIO LA NUTRIZIONE CHIMICA E MINERALE DELLA VITE Coordinato da Clementina Palese [email protected] SPECIALE AGGIORNAMENTO TECNICO 37 14/2015 • L’Informatore Agrario © 2015 Copyright Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l.

SPECIALE Nutrizione · tendo sempre garantire la nutrizione della vite auspicata in funzione di mo- ... fabbisogno e fasi fenologiche. Il tecni-co viticolo ha, quindi, più opportunità

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Nutrizione minerale e idrica della vite

In una viticoltura specializzatae sostenibilela nutrizione

è determinante per raggiungere

gli obiettivi qualitativi ed economici

che ci si è prefi ssati. La fertirrigazione – da

sola o in combinazione con concimi a lenta cessione ricoperti –

soddisfa le reali esigenze fi siologiche

e nutrizionali della vite e permette di svincolarsi dagli andamenti meteo. Una prova dimostrativa

sul vitigno Glera esemplifi ca i risultati

ottenibili.

PAG.

42 SU GLERA MIGLIORANO QUANTITÀ, QUALITÀ E PLV

PAG.

39 PROGRAMMARE E GESTIRE MEGLIO LA NUTRIZIONE CHIMICA E MINERALE DELLA VITE

Coordinato daClementina Palese

[email protected]

SPECIALE

AGGIORNAMENTO TECNICO

3714/2015 • L’Informatore Agrario

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meglio la nutrizione idrico-minerale, cioè in sintonia con le esigenze nu-trizionali e fi siologiche della vite che come noto sono differenti e specifi che per ogni fase fenologica.

È necessario orientarsi a una viti-coltura altamente specializzata che soddisfi le reali esigenze fi siologiche e nutrizionali della vite, il più possibile affrancata dagli andamenti stagiona-li e dal cambiamento climatico e che tenga conto delle specifi che caratteri-

stiche pedologiche dei siti di coltiva-zione. Gli apporti di concime e acqua non possono essere più fatti sulla ba-se di presunte rese o aspettative, ma devono basarsi base sulla reale ferti-lità del suolo vitato e sull’andamento microclimatico.

Fino a oggi la nutrizione idrica e mi-nerale è stata gestita in modo separa-to e non sinergico e la biodisponibili-tà dei concimi granulari tradizionali a pronto effetto spesso non era quel-la voluta, essendo condizionata dagli andamenti meteorologici sempre più imprevedibili. La concimazione granu-lare tradizionale negli ultimi decenni ha evidenziato i suoi limiti, non po-tendo sempre garantire la nutrizione della vite auspicata in funzione di mo-delli viticoli sempre più specializzati e in considerazione anche delle mutate esigenze del mercato e del consuma-tore. Questo ha portato il più delle vol-te il tecnico viticolo a non percepire la concimazione come determinante nel raggiungimento degli obiettivi di qualità dell’uva, enologici e di reddi-to voluti, ma come un intervento rou-tinario secondario rispetto alle altre tecniche colturali, inducendolo a fare attenzione piuttosto a non eccedere per non avere squilibri e cali di quali-tà nell’uva raccolta.

Oggigiorno possiamo affrancarci da tali consuetudini e utilizzare la tec-nica della fertirrigazione e prodotti, quali i concimi con azoto a cessione controllata, che ci permettano di con-trastare maggiormente andamenti cli-matici imprevedibili, ricercando una biodisponibilità dei concimi e un as-sorbimento dei nutritivi da parte del-la vite più in sintonia con i picchi di fabbisogno e fasi fenologiche. Il tecni-co viticolo ha, quindi, più opportunità per gestire il vigneto e perseguire gli obiettivi enologici voluti (vedi riquadro a pag. 40: Tecniche di concimazione a confronto).

Programmare e gestire al meglio la nutrizione minerale

e idrica e della vite

di L. Vazzoler, M. Luison, W. Biasi, T. Maschio

S ia che si vogliano produrre vini di alta qualità o di largo consu-mo è necessario che il vigne-to esprima il suo stato vege-

to-produttivo predisponendo la produ-zione dell’uva in funzione di specifi ci obiettivi enologici. Per ottenere tale risultato è necessario, tra i vari inter-venti di tecnica colturale, gestire al

● PROVA DIMOSTRATIVA 2013-2014 SU GLERA IN VENETO

L’adozione di tecniche innovative, come la fertirrigazione e/o l’utilizzo di concimi granulari con una parte dell’azoto a cessione controllata permette di razionalizzare gli apporti di nutrienti e acqua in funzione degli obiettivi enologici ricercati e di migliorare la redditività della coltura. Buoni i risultati ottenuti sul vitigno Glera

Foto 1 In una viticoltura sostenibile gli apporti di concime e acqua devono basarsi sulla fertilità reale del suolo e sull’andamento microclimatico. Nella foto un grappolo di Glera

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Concimazione tradizionale con formulati a pronto effet-to. Apporto dei concimi granulari a pronto effetto in due o tre momenti della stagione (uscita dall’inverno, fi ne fi oritura-allegagione e fase di maturazione legno), con conseguente loro biodisponibilità legata agli anda-menti meteorici o a sporadiche irrigazioni soprachio-ma: impossibilità di guidare con precisione l’ottimale nutrizione idrica e minerale (asporti – ruolo fi siologico degli elementi) in quanto la biodisponibilità dei conci-mi non è programmabile al meglio. Rischio di crescite vigorose non controllate o scarsa effi cienza e utilizzo. La scelta del concime granulare in genere è fatta su un unico tipo di formulato, a prescindere dal tipo di vitigno e dall’obiettivo enologico, differenziando even-tualmente solo la dose in funzione della produzione raggiungibile stimata.

Concimazione con tecniche innovative (fertirrigazione).Apporto degli elementi nutritivi con la giusta dose e con il loro mirato bilanciamento specifi co per fase fenologi-ca. In mancanza di precipitazioni o quando si vuole so-stenere maggiormente la vegetazione si apportano con i concimi anche dei quantitativi di acqua tali da mantenere il giusto grado di umidità nel terreno; all’opposto, con il terreno già adeguatamente bagnato si apporta una quan-tità minima di acqua solamente per veicolare i concimi

idrosolubili (2-3 mm) così da non alterare lo stato idrico del terreno (microirrigazione tecnica) ma apportare gli elementi nutritivi necessari.

I concimi idrosolubili per fertirrigazione, rispetto i tra-dizionali concimi granulari, sono più effi cienti anche per la loro purezza e totale assimilabilità, quindi si possono ridurre i dosaggi in un contesto di viticoltura sostenibile.

Concimazione granulare con concimi a cessione con-trollata. Apporto di concimi completi con una quota di azoto di più pronta disponibilità e una a cessione control-lata (longevità media 3-4 mesi) così da avere nella fase di inizio germogliamento un’azione sinergica con le riserve della pianta per il rinnovo della vegetazione primaveri-le e nel contempo accompagnare lo sviluppo della pianta durante la stagione in modo progressivo ed equilibrato. La somministrazione di tali concimi nella fase di matu-razione del legno (da fi ne agosto a metà ottobre) permette di avere l’accumulo ottimale di riserve nella pianta. Tale tipologia di concimi permette di studiare specifi che for-mulazioni più versatili alle varie condizioni operative in quanto sono concimi composti ottenuti per miscelazione, con calibratura delle componenti e massima biodisponi-bilità e solubilità: si possono ridurre i dosaggi rispetto ai concimi granulari tradizionali in un contesto di viticoltura sostenibile. •

TECNICHE DI CONCIMAZIONE A CONFRONTOTECNICHE DI CONCIMAZIONE A CONFRONTO

Gestione intelligente della nutrizione

L’affermazione che il buon vino «… po-teva essere prodotto solamente da uve alle quali si era fatta soffrire la sete e la fame…» è nei fatti superata da scenari nuovi. Oggi è auspicabile gestire al me-glio la nutrizione idrico-minerale della vite e, dove possibile, fare fertirrigazio-ne e/o utilizzare concimi a cessione con-trollata. Diversi sono infatti i vantaggi.

● Aumentate conoscenze scientifi che e tecnologiche. La possibilità di micro-irrigare e conseguentemente di fertir-rigare, regolando al meglio i volumi di adacquamento, ha permesso di otte-nere produzioni e perseguire obietti-vi di qualità enologici che sembrava-no preclusi con la tradizionale tecni-ca di concimazione (acidità, rapporto produzione/°Brix, azoto prontamente assimilabile-Apa, corredo aromatico, contenuto in tannini e polifenoli).

● Cambiamenti climatici. L’opportuni-tà di gestire in modo specifi co e mira-to la nutrizione idrica e minerale della vite con la fertirrigazione ha permesso di perseguire ottimali produzioni an-che in presenza di prolungati periodi di siccità e concentrazione delle pre-cipitazioni.● Disponibilità di concimi granulari innovativi con azoto a cessione con-trollata. Le formulazioni complete con una mirata percentuale di azoto ri-

TABELLA 1 - Unità fertilizzanti da apportare in base alla tessitura del terreno e alla dotazione in elementi (1)

Dotazione del terreno

Tessitura prevalente del terreno - classi USDA (1)

sabbiosi(S, SF, FS)

medio impasto(F, FSA, FL, AS, L)

argillosi(A, FA, AL, FLA)

Insuffi ciente fertirrigazione 1/3 granulare2/3 fertirrigazione

2/3 granulare1/3 fertirrigazione

Suffi ciente fertirrigazione fertirrigazione 1/3 granulare2/3 fertirrigazione

Elevata fertirrigazione fertirrigazione fertirrigazione

(1) Le 12 classi di tessitura USDA. Terreni sabbiosi: S = sabbiosa; SF = sabbioso-franca; FS = franco-sabbiosa. Terreni medio impasto: F = franca; FSA = franco-sabbiosa-argillosa; FL = franco-limosa; AS = argilloso-sabbiosa; L = limosa. Terreni argillosi: A = argillosa; FA = franco- argillosa;AL = argilloso-limosa; FLA = franco-limosa-argillosa.

Foto 2 Esempio di concime composto ottenuto per miscelazione calibrata NPK + Mg + S con una quota di azoto a cessione controllata ricoperto (sostanza di ricopertura: MCT) (nella foto i granuli di colore nocciola scuro)

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AZIONI E PASSAGGI PER REALIZZARE LA FERTIRRIGAZIONE

• Analisi del suolo e dell’acqua irrigua (da ripetere nel corso degli anni con indagini mirate)

• Progettazione razionale dell’impianto di microirrigazione per gestire al meglio il fabbisogno irriguo e la fertirrigazione (ricerca della massima uniformità di distribuzione e settori omogenei per vitigno e obiettivo enologico), microirrigazione tecnica

• Individuazione delle attrezzature e strumentazioni necessarie per l’iniezione nel sistema irriguo del concime idrosolubile in funzione del tipo di fertirrigazione che si vuole realizzare (fertirrigazione quantitativa o proporzionale)

• Defi nizione del fabbisogno della coltura in Unità Fertilizzanti (quantità, epoche e rapporti)

• Programmazione del piano di concimazione valutando eventuali sinergie e integrazioni fra concimazione con concimi granulari e fertirrigazione

• Programma di fertirrigazione: fabbisogno irriguo/disponibilità, scelta del concime, concentrazione/quantità d’acqua, durata degli interventi

• Manutenzione del sistema microirriguo per prevenire occlusioni e perdite di effi cienza

CARATTERISTICHE DEI CONCIMI IDROSOLUBILI PER LA FERTIRRIGAZIONE

• Esenti da cloro, sodio e carbonati e altre sostanze fi totossiche o condizionanti lo sviluppo della vite

• Nell’etichetta dei concimi deve essere riportato in modo chiaro la dicitura «a basso tenore di cloro» (per indicare che contengono come massimo il 2% di cloro, altrimenti se non viene scritto in etichetta «a basso tenore di cloro» vuol dire che contengono più del 2% di cloro)

• Confezionati direttamente negli stabilimenti produttivi, evitando trasporti «alla rinfusa» in nave che possono generare inquinamenti non voluti, minore purezza e maggiori rischi di impaccamento

• Totalmente e prontamente solubili in acqua e compatibili con tutti i sistemi di dosaggio

• Le soluzioni concentrate devono rimanere stabili nel tempo e non creare problemi di fl occulazione

• Nei concimi NPK l’azoto sotto forma nitrica deve essere nettamente preponderante rispetto le altre forme azotate

• A un maggiore contenuto totale di NPK (alte titolazioni ) deve corrispondere una maggiore purezza del concime

• Basso contenuto in zolfo per evitare la formazione di precipitazioni derivanti dalla reazione con il calcio in acque dure

• Compatibilità e miscibilità con i concimi idrosolubili e fi tofarmaci nel rispetto delle indicazioni suggerite

• Presenza dei microelementi cationici in forma chelata (EDTA o EDDHA)

• Presenza di eventuali traccianti colorati per agevolare il controllo in fase di distribuzione

coperto e una sua studiata longevi-tà (tempi di rilascio ) si adattano al-le varie situazioni così da permettere uno sviluppo del vigneto equilibrato e robusto in sintonia con gli obiettivi enologici voluti, riducendo anche gli interventi di concimazione durante la stagione ( foto 2). ● Nuove esigenze del consumatore.

Produrre uve per rispondere alle nuo-ve esigenze del mercato che richiedono in particolare vini a minor gradazione, con maggiore freschezza e corredo aro-matico ricco.

La fertirrigazioneNuovi quadri normativi e maggiore

competizione con mercati emergenti impongono l’uso di fertilizzanti sem-pre più effi cienti rispetto ai tradizio-nali concimi granulari, più in sintonia con gli equilibri naturali nel suolo, ri-ducendo l’impatto ambientale e mas-simizzando il reddito ottenibile dal lo-ro impiego. Per tale motivo la tecnica della fertirrigazione si sta diffondendo sempre più negli areali dove sia possi-bile avere acqua irrigua.

Nelle Linee guida nazionali di pro-duzione integrata del 2013 nella parte dei «Principi e criteri generali» per le «Pratiche agronomiche della produ-zione» viene scritto «…Si consiglia di adottare, quando tecnicamente realiz-zabile, la pratica della fertirrigazione per migliorare l’effi cienza dei fertiliz-zanti e dell’acqua distribuita e ridurre i fenomeni di lisciviazione…» (Capitolo 12 Irrigazione - pag. 5).

La tecnica. La fertirrigazione, come già sottolineato, permette di sommi-nistrare i concimi tramite l’acqua di irrigazione modulando in modo mi-rato gli apporti di elementi nutritivi e volumi di adacquamento (microir-rigazione tecnica, si parla di 2 mm in media a intervento) ottimizzando l’impianto di irrigazione. Tuttavia, sciogliere velocemente un concime e distribuirlo in modo uniforme con l’acqua di irrigazione è solo la con-dizione necessaria, ma da sola non suffi ciente. Solo coniugando le cono-scenze impiantistiche e idrauliche, agronomiche (caratteristiche del ter-reno), nutrizionali (fabbisogno idri-co e asporti minerali) e tecnologiche dei concimi si possono ottenere tutti i vantaggi economici e ambientali della tecnica (riquadro Azioni e passaggi per realizzare la fertirrigazione, in alto).

ni di qualità superiori, espressione del territorio.

I concimi per la fertirrigazione devo-no essere di massima purezza e solu-bilità (riquadro Caratteristiche dei con-cimi idrosolubili per la fertirrigazione, qui sopra).

Uno degli aspetti determinanti per la buona riuscita della fertirrigazione è

Vantaggi agronomici della fertir-rigazione. Sono molteplici (riquadro Principali vantaggi della fertirrigazio-ne in viticoltura a pag. 42) ma si posso-no sintetizzare affermando che grazie alla fertirrigazione si ha una migliore produzione quali-quantitativa di uve, per ottenere l’ottimale redditività dal vigneto grazie alla produzione di vi-

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controllare il più possibile la quantità di concime che si apporta per litro fi nale (g/litro): minore è la concentrazione mag-giore è l’effi cienza in fase di utilizzo de-gli elementi nutritivi da parte della vite.

Piano di concimazione e fertirrigazione

Nei nostri areali produttivi lo svi-luppo dell’apparato radicale in gene-re non si limita all’area di bagnatura ma si allarga anche nell’interfi lare, in particolare nei terreni di medio impa-sto e più pesanti, anche se il maggior capillizio assorbente si concentra nel volume di terra bagnato. Per sfruttare al meglio le potenzialità della coltu-ra potrebbe risultare utile fare un ap-porto in unità fertilizzanti principali per circa il 30% del totale con concimi granulari a cessione controllata nella fase di germogliamento e/o in fase di maturazione legno (tabella 1).

● AZIENDA SANTA MARGHERITA A FOSSALTA DI PORTOGRUARO (VENEZIA)

Su Glera migliorano quantità, qualità e plv

N el 2013 si è iniziata un’at-tività dimostrativa sul vi-tigno Glera per verifi care i vantaggi tecni-

co-agronomici, economici e ambientali della fertirriga-zione e di concimi granulari innovativi con azoto a ces-sione controllata (sostanza di ricopertura MCT) in modo comparato con la tradizio-nale concimazione granula-re realizzata con formulati a pronto effetto. La prova si è svolta presso i vigneti dell’A-zienda Santa Margherita a Fossalta di Portogruaro (Ve-nezia). L’uva Glera è destina-ta a produrre un vino base spumante da rifermentare in autoclave per la produzione di Prosecco doc.

Obiettivo di tale sperimen-tazione era trovare risposte ad alcune domande basilari (riquadro Le Domande a cui rispondere per costruire pia-

Foto 3 Visione dall’alto dei settori di vigneto trattaticon concimazioni differenti

idrico-minerale di Glera nell’areale di coltivazione considerato; per acquisire elementi di conoscenza per la gestione razionale e pratica della fertirrigazio-ne all’interno dell’azienda vitivinicola e, infi ne, per valutare l’azione nutri-zionale di piani di concimazione con concimi granulari con azoto a cessione controllata e fertirrigazione.

Prova pluriennale su Glera

Nel vigneto di Fossalta di Portogruaro (Venezia) si è in-dividuata un’area con terre-no omogeneo in cui è sito un vigneto coetaneo (anno d’im-pianto 2009) in produzione di Glera e all’interno di ta-le vigneto si sono individua-ti 5 settori (mediamente del-la grandezza di 2 ha) ( foto 3) dove si sono applicate strate-gie differenti di concimazio-ne (tabelle 2 e 3). Qui si esa-mineranno i primi due anni (2013 e 2014).

Tesi a confronto. Una linea di concimazione granulare tradizionale è stata posta a confronto con due specifi che

PRINCIPALI VANTAGGI DELLA FERTIRRIGAZIONE IN VITICOLTURA

• Induzione nelle piante di un equilibrio vegeto-produttivo che perdura negli anni

• Raggiungimento di una maturazione tecnologica sempre più corrispondente a quella fenolico/aromatica

• Aumento dell’effi cienza nell’assorbimento degli elementi nutritivi e dell’acqua irrigua

• Possibilità di impostare un piano nutrizionale in funzione delle specifi che esigenze del vitigno/portinnesto e dell’obiettivo enologico ( acidità totale, grado zuccherino - °Brix; azoto prontamente assimilabile – Apa; corredo aromatico)

• Riduzione delle dosi di fertilizzante e dei fabbisogni idrici

• Riduzione delle perdite per dilavamento, insolubilizzazione e volatilizzazione degli elementi nutritivi

• Prevenzione dei danni per eccesso di salinità a foglie e radici

• Riduzione del compattamento del suolo dovuto al minor numero di operazioni colturali

• Minor sviluppo delle infestanti

• Entrata in produzione dei nuovi vigneti anticipata

• continua a pag. 47

ni di fertirrigazione mirati) per costru-ire piani di fertirrigazione mirati per la migliore gestione della nutrizione

SPECIALE FERTIRRIGAZIONE VITE

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Terreno. La tessitura è franco-limo-sa; la conducibilità bassa; il pH è sub alcalino e tale alcalinità è di tipo co-stituzionale con bassa concentra-zione in calcare attivo. Sono consi-gliati concimi fi siologicamente acidi. La dotazione in sostanza organica e azoto medio alta. Il terreno non ten-de a bloccare N minerale. Il terreno ha una media capacità di trattene-re gli elementi nutritivi. La dotazio-ne complessiva di macroelementi, a parte il potassio, è buona. Si eviden-zia un potenziale antagonismo del magnesio a sfavore del potassio. Tra i microelementi solamente il boro è insuffi ciente.

Acqua irrigua. Il pH è sub-alcalino, anche se non supera il limite mas-simo accettabile per acqua irrigua. La conducibilità è media (C2); tro-va controindicazioni all’uso solo in suoli a scarsissima permeabilità o per colture estremamente sensibi-li. Il SAR (Sodium Adsorption Ratio; Rapporto di adsorbimento del sodio) è basso (S1) e quindi non si corrono rischi diretti per le quote di sodio

scambiabile; considerando la quota di sodio l’acqua si può considerare idonea a tutti gli effetti per irrigare qualsiasi terreno e coltura. Sulla ba-se di tali parametri (C2 S1) si tratta di un’acqua di qualità media o buo-na, da usare con qualche precau-zione solo su terreni mal drenati o su colture particolarmente sensibi-li. Sembra esserci la possibilità che si formi carbonato di sodio residuo (RSC) e quindi vi potrebbero essere problemi di innalzamento del pH del suolo nel tempo. La qualità dell’ac-qua nel complesso è medio-buona per uso irriguo. Il contenuto in clo-ruri e solfati non preclude l’utilizzo dell’acqua. Il contenuto in bicarbo-nati è medio. Considerando il con-tenuto in bicarbonati, il rischio di concrezioni minerali nel sistema ir-riguo è medio. Per mitigare la durez-za dell’acqua è opportuno utilizzare in fertirrigazione concimi acidi e/o iniettare acido fosforico al 85% di [C]. Sulla base dell’ipotetico volume di adacquamento annuale l’apporto di nutritivi è signifi cativo solo per magnesio e calcio. •

ANALISI DEL TERRENO E DELL’ACQUA IRRIGUAANALISI DEL TERRENO E DELL’ACQUA IRRIGUA

linee di concimazione, una costituita da soli interventi di fertirrigazione e l’altra determinata da una concima-zione granulare con concimi completi contenenti una quota dell’azoto a ces-sione controllata (sostanza di ricoper-tura: MCT) integrata con interventi di fertirrigazione; tali due linee di con-cimazione si caratterizzavano anche per avere due specifi ci apporti di azo-to e potassio con differente rapporto N:K : 1:1 e 1:2, per verifi care come il potassio potesse eventualmente inter-ferire con il quadro acidico dei mosti di tali zone.

Sono state condotte le analisi del ter-reno e dell’acqua irrigua (vedi riqua-dro sopra).

Piano di fertirrigazione e impianto.È stato realizzato facendo 8 interven-ti durante la stagione. Si riporta co-me esempio il piano di fertirrigazione della tesi granulare con azoto a ces-sione controllata + fertirrigazione a rapporto N:K 1:2 (grafi co 1, le fasi nel grafi co sono 7 ma gli interventi sono stati in totale 8 poiché da fi oritura a pre-chiusura grappolo gli interventi sono stati 3 e non solo 2).

LE DOMANDE A CUI RISPONDERE PER COSTRUIRE PIANI DI FERTIRRIGAZIONE MIRATI

• Come riuscire a creare un equilibrio vegeto-produttivo nella pianta che permetta di produrre negli anni un’uva aromatica adatta a dare una base spumante, punto di partenza per uno charmat di qualità, fresco e piacevole?

• Come rendere più effi caci le Unità Fertilizzanti apportate, magari diminuendole, per ottenene risultati quali-quantitativi migliori, aumentando così la sostenibilità ambientale ed economica del vigneto?

• Convertendo l’impianto da irrigazione soprachioma (o per aspersione) a microirrigazione o irrigazione localizzata, la concimazione granulare (epoche, dosi e modalità) deve rimanere la stessa o è meglio passare alla fertirrigazione?

• Gli obiettivi enologici prefi ssati sono raggiungibili con la concimazione granulare tradizionale o altre modalità ( fertirrigazione – concimi a cessione controllata) consentono di conseguirli più facilmente?

• Con i recenti cambiamenti climatici la concimazione granulare tradizionale svolge sempre al meglio la sua azione nutrizionale o si devono pensare strategie differenti per garantire la migliore nutrizione idrico-minerale?

• Come è possibile gestire al meglio la concimazione in sintonia con la fertilità naturale dei terreni senza avere impatto negativo sull’ambiente?

• Quale impegno in manodopera ho con la fertirrigazione a confronto con la concimazione granulare e complessivamente che tipo di impegno?

Foto 4 Strategie di nutrizione «più fi ni» della concimazione granulare tradizionale consentono di assecondare meglio le esigenze della vite nelle diverse fasi fenologiche

● segue da pag. 42

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Sono stati utilizzati concimi idroso-lubili in polvere solubile e acido orto-fosforico bianco alla concentrazione del 85% [C].

I concimi sono stati solubilizzati in un dissolver (cisterna con agitatore idraulico per favorire la solubilizza-zione) e poi la soluzione concentrata è stata iniettata con una pompa idrau-lica nel sistema irriguo ( foto 5).

L’impianto di microirrigazione è in subirrigazione con ala gocciolante au-tocompensante, passo 60 cm e por-tata 1,6 L/ora, posizionata a circa 30 cm dal fi lare e alla profondità di circa 30 cm (rapporto di irrigazione di 1,1 mm/ora) e gli interventi di fertirriga-zione hanno apportato ogni volta in media 2 mm/ha a seconda della fase d’intervento.

TABELLA 2 - Tesi di concimazione confrontate (5) e corrispondenza con i settori del vignetoSet-tori

(1) (n.)

Rap-porto N:K

Modalità distributive

1 1:1 fertirrigazione2 1:2 fertirrigazione

3 1:1 granulare tradizionale pronto effetto (test)

4 1:1granulare con azoto a cessione controllata + fertirrigazione

5 1:2granulare con azoto a cessione controllata + fertirrigazione

(1) La dislocazione dei settori è visibile nella foto 3.

Concimazione granulare a pronto effetto (test). È stata realizzata con 3 interventi: in fase di ripresa vegetativa con un concime complesso NPK + Mg + S + micro ( 15.5.20 + 2 + 20) alla dose di 200 kg/ha, in post-fi oritura con sol-fato ammonico 100 kg/ha, in post-rac-colta-maturazione legno con un con-cime complesso NPK + Mg + S + micro (12.12.17+2+20) alla dose di 240 kg/ha.

Andamento microclimatico

L’andamento microclimatico delle due annate in esame (2013 e 2014) (gra-fi co 2), considerando il periodo da aprile a settembre, è stato molto differente: il 2013 ha avuto una primavera molto piovosa, con un periodo a ridosso del-

la fi oritura più freddo della media degli anni precedenti; la piovosità è ripresa a fi ne stagione con vere proprie «bombe d’acqua»; nel 2014 si è avuto un limitato apporto di piogge fi no a inizio giugno, mentre l’estate è stata molto piovosa fi no alla vendemmia con temperature primaverili più elevate rispetto la me-dia degli anni precedenti; le tempera-ture estive, invece, sono state inferiori alla media. Il 2014 in tale areale di col-tivazione ha registrato un totale di pio-vosità annua di oltre 2.100 mm (quasi il doppio della media decennale).

Risultati in vignetoLa vendemmia è stata eseguita nei

vari settori e sono stati raccolti i dati anche da specifi ci campionamenti da parcelle interne ai settori (tabella 4).

TABELLA 3 - Ripartizione delle unità fertilizzanti apportate nella provaTesi Granulari Fertirrigazione Totale

Rapporto N:K Modalità distributive

N to

tale

N p

ront

o (1 )

N c

essi

one

cont

rolla

ta (2 )

P 2O

5

K2O

MgO

SO3

N to

tale

P 2O

5

K2O

MgO

SO3

N to

tale

N p

ront

o (1 )

N c

esso

neco

ntro

llata

(2 )

P 2O

5

K2O

MgO

SO3

1:1 fertirrigato 0 0 0 0 0 0 0 60 29 60 9 0 60 60 0 29 60 20 0

1:2 fertirrigato 0 0 0 0 0 0 0 60 29 120 9 0 60 60 0 29 120 20 0

1:1 granulare con azoto a cessione controllata + fertirrigazione 27 14 13 11 44 15 29 53 28 36 9 0 80 67 13 39 80 30 29

1:2 granulare con azoto a cessione controllata + fertirrigazione 27 14 13 11 44 15 29 53 28 116 8 0 80 67 13 39 160 30 29

1:1 Granulare a pronto effetto (test) 80 80 0 39 81 9 139 0 0 0 0 0 80 80 0 39 81 9 139

(1) Azoto a pronto effetto. (2) Azoto con membrana di ricopertura (MCT) autorizzata in base alla normativa vigente (Gazzetta Uffi ciale n. 121 del 26 maggio 2010 - Supplemento Ordinario n. 106, decreto legislativo 29 aprile 2010, n. 75 - Allegato 6 Prodotti ad azione specifi ca, 2.2 Ricoprenti, n. 3 ).

• continua a pag. 50

Foto 5 Solubilizzazione dei concimi per la preparazione della soluzione concentrata da iniettare nel sistema irriguo

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TABELLA 4 - Dati produttivi e qualitativi alla vendemmia (2013 e 2014)

TesiProd. uva (t/ha) Medio °Brix (%) Monte gradi

(t/ha)

Prod. media uva

(t/ha)2013

e 2014

Medio °Brix(%)

2013 e 2014

Monte gradi(t/ha)2013

e 20142013 2014 2013 2014 2013 2014

N:K 1:2 - granulare con azoto a cessione controllata + fertirrigazione 19,9 15,9 16,9 16,2 3,4 2,6 17,9 16,5 3,0

N:K 1:1 - granulare con azoto a cessione controllata + fertirrigazione 21,3 20,8 16,5 15,9 3,5 3,3 21,1 16,2 3,4

N:K 1:2 - fertirrigazione 11,9 17,9 18,1 16,9 2,1 3,0 14,9 17,5 2,6N:K 1:1 - fertirrigazione 15,2 19,0 17,2 17,2 2,6 3,3 17,1 17,2 2,9Granulare tradizionale pronto effetto (test) 15,8 15,8 17,3 16,8 2,7 2,7 15,8 17,0 2,7Confronto tra le medie delle tesi con diverso rapporto N:KGranulare con azoto a cessione controllata + fertirrigazione 20,6 18,4 16,7 16,2 3,4 3,0 19,5 16,4 3,2

Fertirrigazione 13,6 18,5 17,6 17,0 2,4 3,2 16,1 17,3 2,8Granulare tradizionale pronto effetto (test) 15,8 15,8 17,3 16,8 2,7 2,7 15,8 17,0 2,7Le due tesi che prevedono granulare con azoto a cessione controllata + fertirrigazione o la sola fertirrigazione risultano più produttive e con grado zuccherino superiore; le differenze delle performance nelle due annate è ascrivibile al diverso andamento meteorologico.

TABELLA 5 - Produzione lorda vendibile (plv) totale e al netto dei costi dei concimi nel 2014

Tesi Plv (euro/ha)

Plv al netto di costo concimi

(euro/ha)

N:K 1:2 - granulare con azoto a cessione controllata + fertirrigazione 11.130 10.688

N:K 1:1 - granulare con azoto a cessione controllata + fertirrigazione 14.560 14.117

N:K 1:2 - fertirrigazione 12.530 11.964

N:K 1:1 - fertirrigazione 13.300 12.737

Granulare tradizionale pronto effetto (test) 11.060 10.790

Confronto tra le medie delle tesi con diverso rapporto N:K

Granulare con azoto a cessione controllata + fertirrigazione 12.859 12.355

Fertirrigazione 12.950 12.447

Granulare tradizionale pronto effetto (test) 11.060 10.790

La plv al netto dei costi dei concimi per le tesi granulare con azoto a cessione controllata + fertirrigazione e fertirrigazione è superiore di circa il 15%.

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30

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5

0

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uva

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Azoto Fosforo Potassio Magnesio

GRAFICO 1 - Piano di fertirrigazione della tesi granulare con azoto a cessione controllata (MCT) + fertirrigazione a rapporto N:K 1:2

Sono stati fatti 8 interventi; per la fertirrigazione sono stati usati concimi idrosolubili in polvere solubile e acido ortofosforico bianco alla concentrazione dell’85% [C].

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Prec

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zion

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m)

302826242220181614121086420

Tem

pera

tura

med

ia (°

C)

Temp. media 2013 (°C)

Temp. media 2014 (°C)

1-4

8-4

15-4

22-4

29-4 6-5

13-5

20-5

27-5 3-6

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17-6

24-6 1-7

8-7

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26-8 2-9

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16-9

23-9

30-9

Precipitazioni 2013 (mm)

Precipitazioni 2014 (mm)

GRAFICO 2 - Andamento della temperatura e della piovosità da aprile a settembre nelle annate 2013 e 2014

Le annate 2013 e 2014 sono state molto diverse, in particolare per la distribuzione e l’entità delle piogge che hanno condizionato la disponibilità degli elementi nutritivi nel terreno.

Foto 6 È possibile mitigare gli effetti dell’andamento meteorologico sull’assorbimento dei nutrienti con la fertirrigazione e con il ricorso a concimi a cessione controllata ricoperti con MCT. Nella foto: carenza di magnesio su Glera. Foto 7 Un momento della degustazione dei vini provenienti dalle diverse tesi

66 77

● segue da pag. 48

Esaminando i dati medi si evidenzia che nei due anni in esame si è ottenu-ta una produzione inferiore nella tesi granulare tradizionale, rispetto alle tesi in cui è stata fatta la fertirrigazio-ne e si sono utilizzati concimi granu-lari con una quota di azoto a cessione controllata.

Nonostante la tesi fertirrigata ha prodotto una maggiore quantità, l’uva

ha raggiunto una gradazione in °Brix superiore alla tesi granulare tradizio-nale.

L’apporto d’acqua negli interventi in fertirrigazione è stato veramente esiguo (circa 2 mm per ogni inter-vento), grazie alla razionale proget-tazione dell’impianto irriguo e della programmazione della fertirrigazio-ne stessa.

Questo ha permesso di intervenire anche quando il terreno risultava ba-

gnato senza peggiorare lo stato idrico del suolo, garantendo comunque gli apporti nutritivi.

Nelle stesse condizioni con la con-cimazione granulare tradizionale si sono avuti forti dilavamenti e perdi-te di effi cienza.

Panel test per la base spumanteNel 2013 le uve provenienti dalle di-

verse tesi (settori di vigneto diversi) sono state vinifi cate separatamente e con lo stesso protocollo. Si è deciso di degustare le base spumante a fi ne dicembre 2013 ( foto 7) per valutare le caratteristiche organolettiche del vi-no Prosecco proveniente dalle diver-se tesi.

Nell’annata 2013 la tesi granulare con azoto a cessione controllata + fer-tirrigazione è stata quella che ha dimo-strato un miglior equilibrio gustativo e piacevolezza (grafi co 3).

Nel 2014 problemi organizzativi non hanno permesso di replicare il panel test.

Risultati economici

A scopo esemplifi cativo e sulla base dei prezzi medi di pagamento delle uve nell’area (0,7 euro/kg) si è calcolata la produzione lorda vendibile totale e al netto dei costi dei concimi, relativa ai dati della vendemmia 2014 (tabella 5).

SPECIALE FERTIRRIGAZIONE VITE

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87654321

Colore

AciditàAmaro

Morbidezza

Strutturagustativa

Piacevolezza Olfatto positivo

Olfattonegativo

Fiori

Fruttato

Granulare con azoto a cessione controllata + fertirrigazioneGranulare tradizionale a pronto effettoFertirrigazione

GRAFICO 3 - Risultati del panel test su base spumante (media)

La tesi granulare con azoto a cessione controllata + fertirrigazione ha dato basi spumanti con caratteristiche organolettiche più vicine al profi lo ideale del Prosecco doc, in particolare per piacevolezza, acidità e note olfattive positive.

Caratteristiche organolettiche del vino Prosecco.- colore: colore giallo paglierino (spuma fi tta e perlage fi ne e persistente).- odore: ampio e intenso con note di mela, albicocca, pera e rosa (armonico ed elegante con aromi di grande freschezza)- sapore: armonico ed elegante, di grande morbidezza e freschezza (fruttato ricco, con buona pienezza e lunghezza, coerente con i profumi).

Le foto scattate il 27 giugno 2014 mettono in evidenza le differenze tra le pareti fogliari in due tesi. Si nota uno sviluppo della parete fogliare più equilibrato nella tesi con rapporto N:K 1:2 granulare con azoto a cessione controllata ricoperti con MCT + fertirrigazione (foto 8) rispetto a quella con concimazione granulare tradizionale (foto 9)

88

99Risultati tecnici ed economici interessanti

Sulla base dei primi due anni di at-tività si possono trarre alcune conclu-sioni preliminari.

Si sono notate durante la stagione evidenti differenze tra le piante, con uno sviluppo della parete fogliare più equilibrato e completo nelle tesi fer-tirrigate e fertirrigate + concimazione granulare a cessione controllata ( foto 8) rispetto alle tesi in cui erano stati ap-portati solo concimi granulari tradi-zionali ( foto 9).

La tesi granulare con azoto a cessio-ne controllata + fertirrigazione e quella con la sola fertirrigazione hanno evi-denziato in media la migliore effi cien-za delle unità fertilizzanti apportate (kg di uva prodotta/UF apportata): si sono apportate nel complesso meno Unità Fertilizzanti rispetto alla conci-mazione granulare ottenendo comun-que gli stessi, se non migliori, risultati quali-quantitativi. A questo corrispon-de evidentemente una migliore soste-nibilità ambientale.

A fronte di una produzione più ele-vata della tesi granulare con azoto a

cessione controllata + fertirrigazione non si sono avuti parametri qualitati-vi peggiorati, sia considerando le uve sia la base spumante.

Il giudizio del panel test sulle basi spumante ha evidenziato come la tesi granulare con azoto a cessione control-lata + fertirrigazione ha dato vini con caratteristiche organolettiche più vi-cine a quelle ritenute più desiderabili, rispetto alla concimazione granulare tradizionale.

Dal punto di vista economico, la plv al netto dei costi dei concimi, consi-derando il valore dell’uva, le tesi gra-nulare con azoto a cessione control-lata + fertirrigazione e la tesi con sola fertirrigazione hanno dato un risulta-to economico superiore (circa il +15%) rispetto alla concimazione granulare tradizionale a pronto effetto.

La realizzazione della fertirrigazio-ne non ha creato problemi organizza-

tivi e gestionali all’interno dell’azien-da vitivinicola, grazie a buon impianto di microirrigazione e relativi sistemi solubilizzazione e dosaggio della solu-zione concentrata.

Loris Vazzoler, Massimiliano LuisonSanta Margerita spa

Fossalta di Portogruaro (Venezia) Walter Biasi, Tiziano MaschioProgettoNatura - Studio Associato

Santa Lucia di Piave (Treviso)

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Programmare e gestire al meglio la nutrizione minerale e idrica e della vite

● ARTICOLO PUBBLICATO SU L’INFORMATORE AGRARIO N. 14/2015 A PAG. 39

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