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Anno LXXXVIII - N. 4 luglio-agosto 2019 Spedito il 24.06.2019 NOTIZIARIO Club Alpino Italiano Sezione di . VARESE Direttore responsabile: Antonella Ossola Coordinamento redazionale: Noce Damiano Aut. Tribunale di Varese n..55 del 02.01.1952 Sede sociale: Via Speri della Chiesa Jemoli 12 (VA) Telefono/fax : 0332 289267 E-mail : [email protected] Sito WEB : www.caivarese.it Cod. Fiscale : 80008820120 Stampa : JOSCA s.n.c. Spedizione : in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46 art. 1, comma 2, DCB (VARESE) -Tariffa Associazioni Senza Fini di Lucro: Poste Italiane s.p.a. Assessorato alla Cultura Realizzato con il contributo del Mercoledì 10 luglio Aula Magna Università dellInsubria Via Dunant, - Varese ore 21.00 In collaborazione con Andrea Chaves - Il poeta e le montagne La vita di Andrea, nato a Novi Ligure il 22 agosto 1996, è stata una vita intensa, entusiasta e generosa: una carriera scolasca costellata di successi, una forte dedizione e bontà verso gli amici, una grande passione per lo sport (podista ed esmatore di mountain trail, a sedici anni divenne pilota di aliante e a dicioo cintura nera di karate 1° Dan), ma soprauo, due grandi amori: Dante e la montagna. Alpinista di straordinario talento, Andrea aveva all avo i più grandiosi quaromila delle Alpi, da Punta Venezia al Pizzo Bernina (“la scala del cielo”), dal Monviso (“il Re di Pietra”) al Mont Maudit, e tan altri, ma soprauo due montagne lo ara- rono più volte: il Cervino, la montagna perfea”, lulma cima delle Alpi ad essere conquista- ta, e il massiccio del Monte Bianco con le sue numerose creste, fra cui quella del Peuterey, il sogno di mol alpinis, limpresa raramente tentata e compiuta che invece Andrea affrontò e riuscì a scalare, da solo. Grande cultore del Sommo Poeta, Andrea imparò a memoria tua la Divina Commedia, seppe incarnarlo, renderlo contemporaneo, facendo proprio il senso di una missione per il bene degli uomini e del mondo che costuiva il movo profondo delle sue scalate in solitaria: «La mia ricerca più grande è comprendere la ragione – lamore – per cui scalo le montagne e farne un dono per gli altri». Le stesse montagne che gli furono compagne quell’8 seembre 2017 mentre affrontava la difficile via Major del Monte Bianco, quando morì, tra- volto da una scarica di pietre. Aveva 21 anni. Oltre ai contribu di chi lo ha conosciuto e amato, in questo libro è Andrea stesso a raccontarsi. Diari, leere, poesie, trascrizioni dei suoi video-documentari durante le scalate, svelano una sensibilità umana e leeraria affascinante, lo sguardo limpido e poeco di un ragazzo che era già un uomo. Capitolo dopo capitolo, Marcus Risso ricostruisce la personalità di Andrea, complessa e insieme straordinariamente semplice: umiltà e volontà di dare il cento per cento. Un lavoro mecoloso, dalla prosa avvincente ed elegante: l energia di Andrea, «sempre teso come un arco che punta al cielo», travolgerà il leore e lo porterà con sé fino alle sue cime, dove si spalanca uno spea- colo meraviglioso. Andrea Chaves. Il poeta e le montagne narra la vita di «un uomo che si visse fino in fondo», come voleva essere ricordato Andrea, senza rimpian ma con tan sogni e proge. Certo, la sua storia porta con sé molte do- mande, ma anche e soprauo il desiderio di fare di più, dare di più, per- ché, diceva Andrea, «nulla al mondo si fa se non per amore».

Spedito il 24.06 - CAI Varese · 2019. 7. 2. · Cari Soci, il Sentiero Italia ... Il prossimo mese di Agosto la “staffetta” percorrerà le tappe lombarde ed in particolare nei

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  • Anno LXXXVIII - N. 4 luglio-agosto 2019

    Spedito il 24.06.2019

    NOTIZIARIO Club Alpino Italiano Sezione di . VARESE

    Direttore responsabile: Antonella Ossola Coordinamento redazionale: Noce Damiano Aut. Tribunale di Varese n..55 del 02.01.1952 Sede sociale: Via Speri della Chiesa Jemoli 12 (VA) Telefono/fax : 0332 289267 E-mail : [email protected] Sito WEB : www.caivarese.it Cod. Fiscale : 80008820120 Stampa : JOSCA s.n.c. Spedizione : in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46 art. 1, comma 2, DCB (VARESE) -Tariffa Associazioni Senza Fini di Lucro: “Poste Italiane s.p.a. “

    Assessorato alla Cultura

    Realizzato con il

    contributo del

    Mercoledì 10 luglio

    Aula Magna Università dell’Insubria

    Via Dunant, - Varese ore 21.00

    In collaborazione con

    Andrea Chaves -

    Il poeta e le montagne

    La vita di Andrea, nato a Novi Ligure il 22 agosto 1996, è stata una vita intensa, entusiasta e

    generosa: una carriera scolastica costellata di successi, una forte dedizione e bontà verso gli

    amici, una grande passione per lo sport (podista ed estimatore di mountain trail, a sedici anni

    divenne pilota di aliante e a diciotto cintura nera di karate 1° Dan), ma soprattutto, due grandi

    amori: Dante e la montagna. Alpinista di straordinario talento, Andrea aveva all’attivo i più

    grandiosi quattromila delle Alpi, da Punta Venezia al Pizzo Bernina (“la scala del cielo”), dal

    Monviso (“il Re di Pietra”) al Mont Maudit, e tanti altri, ma soprattutto due montagne lo attira-

    rono più volte: il Cervino, “la montagna perfetta”, l’ultima cima delle Alpi ad essere conquista-

    ta, e il massiccio del Monte Bianco con le sue numerose creste, fra cui quella del Peuterey, il

    sogno di molti alpinisti, l’impresa raramente tentata e compiuta che invece Andrea affrontò e

    riuscì a scalare, da solo. Grande cultore del Sommo Poeta, Andrea imparò a memoria tutta la

    Divina Commedia, seppe incarnarlo, renderlo contemporaneo, facendo proprio il senso di una

    missione per il bene degli uomini e del mondo che costituiva il motivo profondo delle sue scalate in solitaria: «La mia ricerca

    più grande è comprendere la ragione – l’amore – per cui scalo le montagne e farne un dono per gli altri». Le stesse montagne

    che gli furono compagne quell’8 settembre 2017 mentre affrontava la difficile via Major del Monte Bianco, quando morì, tra-

    volto da una scarica di pietre. Aveva 21 anni. Oltre ai contributi di chi lo ha conosciuto e amato, in questo libro è Andrea stesso

    a raccontarsi. Diari, lettere, poesie, trascrizioni dei suoi video-documentari durante le scalate, svelano una sensibilità umana e

    letteraria affascinante, lo sguardo limpido e poetico di un ragazzo che era già un uomo. Capitolo dopo capitolo, Marcus Risso

    ricostruisce la personalità di Andrea, complessa e insieme straordinariamente semplice: umiltà e volontà di dare il cento per

    cento. Un lavoro meticoloso, dalla prosa avvincente ed elegante: l’energia

    di Andrea, «sempre teso come un arco che punta al cielo», travolgerà il

    lettore e lo porterà con sé fino alle sue cime, dove si spalanca uno spetta-

    colo meraviglioso.

    Andrea Chaves. Il poeta e le montagne narra la vita di «un uomo che si

    visse fino in fondo», come voleva essere ricordato Andrea, senza rimpianti

    ma con tanti sogni e progetti. Certo, la sua storia porta con sé molte do-

    mande, ma anche e soprattutto il desiderio di fare di più, dare di più, per-

    ché, diceva Andrea, «nulla al mondo si fa se non per amore».

  • NOTIZIARIO SEZIONALE 2

    Carissimi,

    Proponiamo per il 13/14/15 LUGLIO il Giro

    del Confinale in Alta Valfurva (SO) Meravi-

    gliosa tre giorni in uno scenario mozzafiato nel

    Parco dello Stelvio al cospetto del Gruppo Ort-

    les-Cevedale. Diverse le Valli che attraversere-

    mo, Valle dei Forni, Val Cedec, Valle del Con-

    finale e Val Zebrù. Il percorso è vario e ci porterà ad ammirare

    vari ambienti, dal verde e fiorito al selvaggio popolato da animali

    quali Aquila Reale, Gipeto, Cervi, Stambecchi, Camosci, Marmot-

    te e Volpi al Ghiacciaio dei Forni e dell'intero gruppo, alle baite

    stile Walser fino ai resti militari del Passo dello Zebrù. Punto più

    alto del'intero giro è il Passo dello Zebrù 3.005 mt, Pernottamento

    Rifugio Branca 2.493 mt e Rifugio V Alpini 2.878 mt. La tre giorni è riservata ai ragazzi da 11 anni e che già frequentano le

    Attività di Alpinismo Giovanile.

    Anticipiamo l’appuntamento per il 7/8 SETTEMBRE la due giorni aperta a tutti i ragazzi iscritti all’attività di AG presso il

    Rifugio GATTASCOSA in alta Val Bognanco, da dove spazieremo tra il Colle Gattascosa, i Laghi Tschwiner, il Passo del

    Monscera e potremo ammirare il fantastico panorama che si apre sui vicini 4.000 del Vallese.

    I programmi dettagliati verranno pubblicati sul sito sezionale. e a mezzo newsletter e mail agli interessati.

    SENTIERO ITALIA Cari Soci, il Sentiero Italia è ormai una straordinaria realtà che premia lo sforzo del nostro Sodalizio per un progetto che sta avendo una grande risonanza su tutti i mezzi d’informazione. La nostra Sezione si è impegnata a dare il proprio contributo, tracciando le tappe che, in successione, conduco-no dal Monte Sette Termini a San Maffeo, completando così il percorso del Sentiero iniziato dal CAI Luino, inerente la tratta della Provincia di Varese. Il CAI centrale, come avrete letto sulla rivista “Montagne 360” ha preso l’iniziativa di percorrere l’intero Sen-tiero Italia, quale “atto di rinascita” dello stesso con una sorta di “staffetta” di Gruppi di Soci, e per dare dare ancor maggior risalto al progetto. Il prossimo mese di Agosto la “staffetta” percorrerà le tappe lombarde ed in particolare nei giorni 10 (sabato) e 11(domenica), quelle tracciate dal CAI di Luino e di Varese.

    Tutti i Soci della Sezione, in particolare gli Escursionisti ed i Senior, sono invitati a prender parte all’evento, che sicura-mente si trasformerà in una grande festa. Percorreremo il nostro straordinario territorio dai meravigliosi paesaggi e boschi, ricco di elementi di interesse (dal geologico Sass de Bol alla Torre romana di San Maffeo), attraversando i Comu-ni di Marchirolo, Marzio, Cuasso, P.to Ceresio, Besano, Viggiù, Cantello. Ognuno potrà scegliere la(e) tappa(e) del Sen-tiero più consona alle proprie possibilità.

    Coloro che, in via preliminare, intendono aderire all’invito sono pregati di darne comunicazione alla Segreteria della Sezione. Sulla base delle Vostre indicazioni e sentita la disponibilità delle Amministrazioni locali interessate, sarà definito un programma con maggiori dettagli, orari, punti d’incontro, notizie di massima sulle caratteristiche delle tappe e quant’altro necessario ai par-tecipanti. Ne sarete informati per conferma. L’iniziativa è aperta anche ai non soci che dovranno versare la quota additiva per la copertura assicurativa obbligatoria come avviene per le escursioni sociali.

    Il Gruppo Sentieri Il Presidente di Sezione

    28 Luglio: Cervinia, Cime Bianche e dintorni Dislivello: 1700 m Distanza: 34 km Difficoltà: MC/MC Capogita: Giorgio Benzoni e Elio Pesci

    Giro impegnativo nell’alta valle del Cervino con grandiosi panorami sugli imponenti 4000 della valla-ta ed i relativi ghiacciai, sfruttando le ripide piste di servizio agli impianti. L’itinerario si spinge fin oltre il Colle Superiore delle Cime Bianche raggiungendo, in un paesaggio quasi lunare, i 3100 metri ai margini del Ghiacciaio di Ventina.

    https://www.itinerari-mtb.it/cervinia-cime-bianche/

  • IL CAI VI AUGURA BUONE VACANZE

    DAL 10 al 22 AGOSTO !!!

    NOTIZIARIO SEZIONALE 3

    Rassegna ricca quest'anno con 5 date: 4 a tema speleologico ed una new entry, il torrentismo. Le serate si svolgeranno di giovedì con inizio alle 21.15 e sono aperte a tutti, dagli esperti del settore ai curiosi del mondo di sotto, delle sue tecniche, delle sue esplorazioni.

    Aprirà la rassegna il 10 ottobre a Sala Montanari Amedeo Gambini con "Antro delle gallerie". L'autore presenta gli esiti delle ricerche effet-tuate nell'ultimo decennio nell'ipogeo artificiale sito in Valganna, con rilievo digitale, foto, interpretazioni, contenute nel libro di recente pub-blicazione, di cui Amedeo è l'autore. La "sfinge della Valganna" dopo la proiezione sarà un po' meno un enigma. Il 24 ottobre, in sede, verrà presentato il nuovo splendido video rea-lizzato dal Gruppo Speleologico Prealpino relativo al Bus del Reme-ron dal titolo "Luci nel buio - storia ed esplorazioni della Grotta del Remeron". A presentarlo e a spiegare cosa è successo dietro le quin-te ci saranno la regista Claudia Crema e lo sceneggiatore Guglielmo Ronaghi.

    Il 7 novembre, in sede si proseguirà con un'altra serata varesina: Peter Lindner presenterà "Canyoning: i torrenti delle Prealpi varesine". Valli impervie, strette gole e grandi cascate, l’offer-ta torrentistica delle Prealpi Varesine è molto più ampia di quanto si possa pensare. Attraverso

    filmati e racconti i ragazzi del GSV ci porteranno negli angoli più umidi e nascosti delle nostre montagne. Il 21 novembre, in sede, serata di approfondimento tecnico. Giandomenico Cella, appas-sionato speleologo e sapiente chimico del Gruppo Grotte Novara, presenterà "Tutto sugli armi chimici". La nuova frontiera dell'attrezzamento delle verticali in superficie ed in sotter-raneo.

    Chiuderanno la rassegna il 28 novembre in Sala Montanari Alessandro Uggeri e Diego Zanzi con una serata dal titolo Namek 2019: le gotte nel sale in Iran. I due speleologi varesini hanno partecipato nel febbraio 2019 alla spedi-zione di La Venta nei diapiri salini persiani, che ha portato alla scoperta di 3 chilometri di grotte situate in scenari che voi umani non potreste immaginarvi (cit. Blade runner): nei deserti si-tuati tra Marte e Luna si celano gli accessi agli inferi, popolati da migliaia di pipistrelli.

    DALLA PARTE DELLE RADICI

  • Venerdì 2 - Sabato 3 - Domenica 4 agosto 2019 Monte ADAMELLO m. 3539 e Sentiero dei Fiori dal Ponte del Guat (Malonno) al passo del Tonale - BS-TN Riservata ai soli soci Ritrovo e partenza: da definire Viaggio: con auto proprie Quota partecipazione: soci, approssima-tiva, € 130 oltre ad eventuali impianti o mezzi pubblici Difficoltà: EEA - AGR Informazioni e iscrizioni presso: Piera Martignoni Attrezzatura e abbigliamento: Alpinistica da alta quota, imbrago, picoz-za, ramponi, cordino da ghiacciaio, 2/3 cordini, 3 moschettoni a ghiera, set da ferrata, corda, caschetto, occhiali da sole, crema da sole. Abbigliamento ade-guato alla quota e alla stagione.

    ISCRIZIONI, ACCOMPAGNATE DA CAPARRA, ANTICIPATE NEI GIORNI 25 e 28 GIUGNO, 2 e 5 LUGLIO – Po-

    sti limitati.

    L’itinerario proposto si svolge tra vie attrezzate e ghiacciai ed è riservata ai soli soci CAI esperti con adeguata pre-parazione. Il Gruppo dell´Adamello si estende sulle province di Trento e di Brescia; il confine occidentale di questo massiccio è dato dalla linea tra le due provincie che si identifica con l´elevato crinale che dalla Punta del Castellaccio sopra il Passo del Tonale a nord, tocca il Monte Fumo ed il Monte Re di Castello, e termina a sud presso Ponte Caffaro. A nord il limite è dato dal tratto che dai Corni di Lagoscuro e da Passo Presena scende in Val di Genova fino a Pinzolo. Segue il più marcato confine orientale che per la Val Rendena e le Giudicarie Interiori si chiude a Ponte Caffaro. Geo-logicamente il gruppo è prevalentemen-te formato da rocce vulcaniche intrusive (diorite quarzifera detta tonalite o, an-che, granito dell´Adamello). Il sistema glaciale dell´Adamello è molto esteso: alcuni dei suoi ghiacciai sono imponenti, (la vedretta del Mandron è il secondo ghiacciaio d´Italia per estensione) e rap-presentano celebri campi di sperimenta-zione glaciologica.

    1^ giorno: avvicinamento al rifugio Gnutti (m. 2166) dal Ponte del Guat Tempo di percorrenza: h 2.00 Dislivello in salita: mt. 638 Lasciata la S.S. 42 del Tonale, al se-maforo di Malonno si gira a destra in direzione di Zazza e si prosegue fino ad un incrocio con 4 strade. Da qui si seguono le indicazioni per la Val Malga e i rifugi della zona. Superato il ristoro Val Malga, fino al termine della strada asfaltata, si raggiunge la località Ponte del Guat G (m.1528) dove si lascia l’auto. In breve si raggiunge la Malga con ristoro annesso Premassone (m. 1585). Dopo il guado sul torrente Re-mulo, si prosegue sul sentiero n°23 fino a giungere alla Malga Frino (m. 1695). Si continua verso la testata della Val Malga, dove il sentiero si inerpica su gradoni di granito e, superando dei tornanti scavati nella roccia, si arriva in cima alle mitiche “Scale del Miller” (m. 2050).Da questo punto il percorso sarà più agevole e andando oltre un grup-petto di baite e verdissimi pascoli si giungerà alla diga del lago Miller. Il rifugio è appena sopra, sulla sinistra (m. 2166). 2^ giorno : Rif. Gnutti (m. 2166) - Monte Adamello (m. 3539) per la via Terzulli - Rifugio Mandron Città di Trento (m. 2449) per il Pian di Neve e la Vedretta di Mandrone percorrenza: in salita ore 4,30-5: in discesa ore 5 Dislivello: in salita m. 1380 – in discesa m. 1100 Dal rifugio, si prosegue transitando presso la ex cabina elettrica (sembra una chiesetta) ora deposito/rifugio in-vernale, si attraversa il ponticello sul torrente artificiale che scende dallo sbocco della galleria proveniente dal Baitone e si segue il segnavia n°23 per comodo sentiero in direzione nord-ovest fino ad arrivare ad un evidente canale in cemento armato; lo si segue, dopo qualche centinaio di metri si pren-de a sinistra il sentiero che poco dopo raggiunge il piccolo laghetto del Miller (m. 2270). Si continua per ripida traccia fino al pantano del Miller e per dossi, dove inizia la lunga morena che scende dal passo Adamello, la si percorre stan-do sulla dorsale fino al suo termine, poi, per massi intervallati da neve, si giunge all’attacco della via attrezzata Terzulli (m. 2.900 - bollo rosso sulle rocce e madonnina; ore 2,30). Si risale la via attrezzata con chiodi e catene disconti-nue fino alla sommità, per poi giungere al passo Adamello (m. 3240 - ore 3.30). Dal passo si prosegue stando a sini-stra, prima per ghiacciaio, passando sotto il bivacco Ugolini, poi, rimanendo sotto la cresta in lato sud, raggiungen-do in un’ora la vetta dell’Adamello (m. 3539 – ore 4,30-5). Inizia qui la discesa

    Le gite di

    Luglio Agosto

    SABATO 13 e DOMENICA 14 LUGLIO MONTEROSA: Capanna Regina Marghe-rita (Punta Gnifetti), punte Parrot, Zumstein, Ludwigshohe (diversi itine-rari) da Alagna 1°giorno dal Passo dei Salati al Rifu-gio Citta di Mantova via Stolemberg. 2° giorno alla Vetta

    ISCRIZIONI, ACCOMPAGNATE DACAPARRA, ANTICIPATE NEI GIORNI

    28 GIUGNO, 2 e 5 LUGLIO - GRAZIANO 3388663384

    VEDI NOTIZIARIO PRECEDENTE

    DOMENICA 28 luglio 2019 Monte Giove mt. 3009 da Sagersboden mt.1772 – Formazza - VCO Ritrovo e partenza ore: Piazzale a lato di via Foresio ore 6,00 Viaggio: Autobus + seggiovia Quota partecipazione: soci € 22, non soci € 31, +12 € a/r seggiovia Difficoltà: EE- E Dislivello: ↑↓ mt.1237 Tempo di percorrenza: ↑↓ ore 5 - 3 + seggiovia Punti appoggio: Rifugio Myriam e Rifugio Margaroli Informazioni e iscrizioni presso: in Se-de, Mariangela Berti e Maurizio Ingalli-na Attrezzatura e abbigliamento: Adeguata alla quota e alla stagione, cappello, ba-stoncini telescopici, ghette, scarponi suola rigida, occhiali da sole. Descrizione itinerario: da Valdo -che significa bosco- si prende la seggiovia che arriva a Sagersboden mt. 1772. Il percorso della panoramica e complessa cima rocciosa, ha inizio su ampio sentiero fino alla diga del Vannino a mt. 2194 dove, presso l’omonimo al-peggio-zona di produzione del rinomato Formaggio Bettelmatt, poco sotto il Rifu-gio Margaroli, si dirama il sentiero che percorre il lato sinistro del lago, dove vive una colonia di marmotte. Giunti in fondo al lago si sale verso il Passo del Busin (mt. 2493) passando per alpe Cor-tenova. Dal passo si scende al lago del Busin inf. (mt. 2398) e, costeggiando la sponda, si raggiunge il muro della diga. Qui voltando a sinistra (mt. 2400), inizia la salita al Monte Giove seguendo gli ometti ed i segnavia (vernice bianco-rosso). La salita alla vetta si svolge su sfasciumi, piccoli nevai e terreni franosi, è bene in questo tratto prestare partico-lare attenzione. Il rientro si svolge sullo stesso sentiero.

    NOTIZIARIO SEZIONALE 4

    I laghi del Vannino e Busin

  • per cresta Nord-Est. In breve si arriva al pian di Neve solcato da una fitta rete di crepacci, che dovranno essere attraver-sati o aggirati in direzione del rifugio delle Lobbie (Caduti dell’Adamello) senza rag-giungerlo. La discesa prosegue lungo la vedretta di Mandrone. Giunti alle sabbie moreniche e al lago di fusione glaciale iniziano le rocce montonate e si risale fino al Rifugio Mandron Città di Trento m. 2449 ore 9-10 complessive). 3^ giorno – Rifugio Mandron (m. 2449), - Corno di Lagoscuro (m. 3166) - Sentiero dei Fiori -Passo Paradiso (m. 2573) - Passo del Tonale (m. 1882) percorrenza: in salita ore 4,30-5: in di-scesa ore 5 Dislivello: in salita m. 720 – in discesa m.. 593 Dal rifugio si sale verso il passo di Lago-scuro (m. 2960) dove inizia il Sentiero dei Fiori, transitati presso il Bivacco “Amici della montagna” in breve si raggiunge il Corno di Lagoscuro (m. 3166), punto più alto del Sentiero dei Fiori. Tra cenge e ponti sospesi estremamente panoramici si giunge senza particolari problemi a Passo Castellaccio (m. 2963). Con disa-gevole sentiero si scende rapidamente verso il passo Paradiso (m.. 2585), dove si trova la stazione della funivia per scen-dere al Tonale.

    VENERDI 23 – LUNEDI 26 AGOSTO 2019Trekking Tour della Bessanese - TO Ritrovo e partenza ore: piazzale a lato di via Foresio ore 7.00 Viaggio: con auto proprie Quote partecipazione: soci € 180 ca Difficoltà: EE Dislivello: 1° Giorno ↑ 809 mt. 2° Giorno ↑↓550 mt, 600 mt. 3° Giorno ↑↓ 900 mt, 1300 mt. 4° Giorno ↑↓1100 mt, 1230 mt. Tempo di percorrenza: 1° Giorno ↑ ore 2.30 ca 2° Giorno ↑↓ ore 4 ca 3° Giorno ↑↓ ore 6/7 ca 4° Giorno ↑↓ore 8 ca Informazioni e iscrizioni presso: Antonel-la Ossola, Edoardo Verrengia La partecipazione è riservata ai Soci Cai. N. massimo di partecipanti 20. Le iscrizioni sono anticipate e si rac-colgono in sede nelle serate di apertu-ra 19, 23 e 26 luglio dietro versamento di caparra di 50€. Attrezzatura e abbigliamento: Adatti alla stagione e alla quota (si consi-deri che si camminerà tra i 2600 e i 3200

    mt.ca). I pernottamenti avverranno in tre rifugi con trattamento di mezza pensione. Indispensabili il sacco lenzuolo e i prodotti per l’igiene personale. Per precauzione è opportuno portarsi un paio di ciabatte qua-lora in rifugio non fossero disponibili. Utile una torcia elettrica. Occorrono uno spez-zone di 5 mt di cordino da 7/8 mm diame-tro, uno spezzone da 3 mt di cordino da 5/6 mm diametro e due moschettoni con ghiera a molla. E’ possibile trovare zone coperte dalla neve, e si percorrerà il ghiacciaio di Pian Gias; possono quindi risultare indispensabili ramponcini (8 pun-te) e picozza. Da non dimenticare: copertura impermea-bile per noi e per lo zaino, occhiali da so-le, crema solare. Ulteriori eventuali aggior-namenti verranno forniti in prossimità della data di partenza. La Bessanese è una montagna delle alpi Graie, alta quasi 3600 metri, situata sulla costiera di confine con la Francia. Il filo di cresta su cui si erge la collega a sud con il Rocciamelone e a nord con l’Uja di Cia-marella e le Levanne. Il suo versante ovest è in territorio francese nel Parco Nazionale della Vanoise. Quello italiano, rivolto ad est, si affaccia sulle valli di Lan-zo; la si può raggiungere dalle valli di Viù e Ala. Da quest’ultima avrà inizio la nostra escursione. Similmente al trekking dello scorso anno, il nostro tour si sviluppa cir-colarmente intorno alla Bessanese e si mantiene a quote elevate; si marcia tra i 2600 e i 3200 mt di quota, fatta eccezione per il rifugio Averole che si trova ad una quota di 2230 mt. Lo sviluppo dell’itinera-rio supera i 30 km, si tratta quindi di un percorso impegnativo e di media/alta quo-ta che richiede buon allenamento. Cammi-neremo per metà in territorio italiano e metà in territorio francese. Il primo giorno, giunti a Lanzo Torinese, si risale in auto-mobile la valle di Ala fino al Pian della Mussa a 1850 mt., oltre la località Balme. Da qui ha inizio il percorso a piedi verso la

    prima tappa, il rifugio Gastaldi, dove avverrà il primo pernottamento. Si at-traversa il torrente Stura sul ponte della sterrata a sinistra del parcheggio e si inizia la salita su sentiero che, attraverso L’alpe Venoni, la parte ini-ziale del Canale delle Capre e una serie di tornanti, prende quota e rag-giunge, con l’ausilio di mancorrenti in un tratto, un colletto da dove è possibi-le vedere il rifugio, collocato in una splendida conca sotto al versante est della Uja della Bessanese. Il secondo giorno il sentiero si sviluppa tra i 2600 e 2900 mt. di quota, attraver-so una serie di saliscendi tra conche glaciali, rocce a volte detritiche, a volte montonate e laghetti, tra cui il lago Collarin e il più grande lago della Ros-sa. Ammirando sulla destra le cime della Punta d’Arnas e della Croce Ros-sa si devono risalire due piccoli valichi, rispettivamente il Collarin d’Arnas e il Colle Altare, prima di raggiungere il Piano del Sabiunin, dove è collocata la nostra seconda meta: il rifugio Cibrario a quota 2616 mt. Il terzo giorno, decisamente più impe-gnativo per dislivello e sviluppo, ci conduce, dapprima attraverso la zona morenica della conca del non più esi-stente ghiacciaio di Bertà, al colle Sulè a 3073 mt. e, successivamente, scen-dendo nuovamente a quote più basse e risalendo balze rocciose costellate di laghetti, al colle “passaggio chiave” della giornata: il Colle Autaret. Situato anche questo a quota 3070 mt. dà accesso, in territorio francese, al Val-lon de la Lombarde. La valle si percor-re quasi totalmente in discesa (dal passaggio sul torrente di fondo si do-vranno risalire ca un centinaio di me-tri), per tutta la sua lunghezza fino a giungere, dopo un breve tratto in sali-ta, il rifugio Averole, tappa della gior-nata, proprio al cospetto del versante ovest della Uja della Bessanese.

    NOTIZIARIO SEZIONALE 5

    Il lago Collarin e la Croce Rossa

    Il Vallone de la Lombarde dall’Averole

  • Il quarto ed ultimo giorno, anche que-sto impegnativo ma anche più tecnico, ci ricondurrà in Italia attraverso il pas-so del Collarin a quota 3079 mt. Inizial-mente su prati in prossimità del rifugio, il sentiero, in buona parte molto ripido, torna a percorrere terreni di origine glaciale, su morene o conche detriti-che come quella che si percorre sovra-stata dai resti del ghiacciaio Des Gran-des Pareis e dove non sempre il per-corso è chiaramente identificabile. La discesa dal colle si svolge su pendio ripido di detriti instabili e, in caso di resti di neve, specialmente se dura e ghiacciata, può necessitare l’utilizzo di ramponi e picozza. Questa conduce poi al Ghiacciaio Pian Gias, perlopiù coperto da detriti, dove nuovamente può rivelarsi utile l’attrezzatura specifi-ca. Si segue la traccia al centro del pendio e al bivio per il rifugio Gastaldi si devia a sinistra per il Pian della Mus-sa che lo si raggiunge riprendendo il sentiero di salita del primo giorno, in località al Pian dei Morti. Si suggerisce la consultazione del percorso detta-gliato sui siti collegati ai link indicati sotto: per il raggiungimento del rifugio (primo giorno) http://www.rifugiogastaldi.com/dove-siamo/ Per il percorso completo http://www.tourdellabessanese.eu/it/home DOMENICA 1 SETTEMBRE 2019 via FERRATA del FALCONERA al monte Tovo da Varallo Sesia 450 mt.ca (VC) Ritrovo e partenza ore: piazzale a lato di via Foresio ore 7.00 Viaggio: con auto proprie Quote partecipazione: soci 20€ Classificazione e Difficoltà: EEA – Mol-to D.

    Dislivello tot: ↑↓400 mt. ca Quota max: 850 mt. ca Tempo di percorrenza: ↑↓ ore 3 ca – 2 ca. Informazioni e iscrizioni presso: Fabia-no Mondini e Graziano Torniero Attrezzatura e abbigliamento: adatto alla stagione e alla quota di bassa mon-tagna, obbligatori kit da ferrata omolo-gato, imbragatura, casco, guanti da ferrata. Suggeriti 2/3 cordini e 2/3 mo-schettoni a ghiera supplementari. La salita su ferrata è riservata ai soci. La ferrata del Falconera è un percorso atletico di impegno fisico e tecnico; 400 mt. di fune per superare anche alcuni tratti strapiombanti e percorrere cenge orizzontali, occorre buona preparazione fisica con forza nelle braccia. Realizza-ta in collaborazione tra gli alpinisti loca-li, il soccorso alpino e le guide di Ala-gna presenta difficoltà tecnica, esposi-zione e impegno fisico quasi al massi-mo livello possibile per una ferrata, l’interesse paesaggistico è notevole: fantastici sono i panorami su Varallo e le montagne valsesiane. Avvicinamen-to: da Varallo Sesia parcheggio Casa Serena per il sentiero 651 in 30 min. circa fino alla base della parete. La ferrata ha una durata di circa 2 ore. Rientro: una volta in punta al monte Tovo si segue il sentiero 636 - 636B -

    Le gite di

    Luglio Agosto

    22a Gita – Giovedì 4 Luglio Anello di Gerra (Val Verzasca) (TI/CH) 23a Gita – Domenica 7 luglio - Domenica 14 luglio Trekking Alta Via della Valmalenco L'Alta Via della Valmalenco è un percorso escursionistico in quota costituito da 8 tappe per circa 110 km, che alla fine riporta al punto di partenza. C'è un itinerario principa-le o delle varianti che uniscono i più impor-tanti rifugi della Valmalenco. Durante il tragitto si toccano i punti maggiormente significativi e panoramici della valle: la conca di Chiareggio, il lago Palù, il vallone

    636C per Varallo Sesia. Il tempo per quest’ultimo può variare fino a 2 ore, in funzione del percorso che verrà scelto. Per una dettagliata descrizione si ri-manda la lettura si siti VieFerrate.it e Ferrate365.it a cui si collegano i link sotto. https://www.vieferrate.it/pag-relazioni/piemonte/120-alpi-pennine/408-falconera.html https://www.ferrate365.it/vie-ferrate/ferrata-falconera-varallo-monte-tovo/

    Addestramento ed Esercitazione Escursionisti

    Con l’obiettivo di rendere autonomi i parteci-panti alle escursioni alpinistiche nel legarsi e procedere in cordata, si organizza una serata

    di ADDESTRAMENTO ED ESERCITAZIO-

    NE sui principali NODI utilizzati. Serata aperta a tutti,

    MARTEDI 2 LUGLIO

    Ore 21.15 – 22.30 In Sede

    Si auspica la presenza di quanti vorranno

    partecipare alle prossime escursioni alpini-stiche.

    dello Scerscen, le dighe di Campo Moro e di Campo Gera. Nel fantastico panorama tra pascoli, alpeggi, laghi, boschi, cave e valichi si possono ammirare i maestosi ghiacciai del Disgrazia, del Bernina e dello Scalino. L'Alta Via richiede un discreto sforzo fisico e una buona preparazione. Ci sono infatti alcuni tratti che non devono essere affrontati con superficialità, ma con un equipaggiamento da montagna. Prudenza e attenzione sono co-munque qualità richieste a tutti. L'allenamen-to è comunque consigliato per le tappe più impegnative. Siccome si toccano quote attor-no ai 3.000 metri l'Alta Via risulta effettuabi-le solo nei mesi estivi.

    Prima tappa

    Alpe Piasci (1700 m) - Arcoglio sup. (2123 m) - Sasso Bianco (2490 m) - Rif. Bosio-Galli (2086 m)

    Il rifugio dai caratteristici infissi rossi, giace su una conca di origine glaciale. Tel. 0342 451655 -Servizio ristorante e 50 posti letto -

    Quota massima: 2490 m - Dislivelli: salita 900 m – discesa 510 m - Tempo netto: 4 h 30 min. - Difficoltà: E - Segnaletica: ottima.

    Seconda tappa Rif. Bosio-Galli (2086 m) – A. Mastabbia (2077 m) – A. Giumellino (1756 m) - La-ghetti Sassersa (2369 m) - Passo Ventina (2675 m) - Alpe Ventina (1960 m) - Rif. Gerli-Porro (1960 m). Sul pianoro ricco d’acqua, tra radi larici e grossi blocchi di pietra, giace il rif. Gerri-Porro di proprietà del CAI di Milano. Tel 0342 451404 - Servi-zio ristorante e 70 posti letto. - Quota massi-ma: 2675 m - Dislivelli: salita 980 m – disce-sa 1100 m - Tempo netto: 6 h 30 min. - Dif-ficoltà: E; tratti EE - Segnaletica: ottima.

    Terza tappa

    Alpe Ventina (1960 m) – Rif. Gerli-Porro (1960 m) - Forbicina (1656 m) - Chiareggio (1612 m) – Alpe dell’Oro (2010 m) – Rif. Longoni (2450 m) Tel. 0342 451120 – 3483110010.

    NOTIZIARIO SEZIONALE 6

    https://www.vieferrate.it/pag-relazioni/piemonte/120-alpi-pennine/408-falconera.htmlhttps://www.vieferrate.it/pag-relazioni/piemonte/120-alpi-pennine/408-falconera.htmlhttps://www.vieferrate.it/pag-relazioni/piemonte/120-alpi-pennine/408-falconera.htmlhttps://www.ferrate365.it/vie-ferrate/ferrata-falconera-varallo-monte-tovo/https://www.ferrate365.it/vie-ferrate/ferrata-falconera-varallo-monte-tovo/

  • te - A26 - uscire a Romagnano Sesia - se-guire indicazioni per Alagna – Riva Valdob-bia - Cà di Janzo. Nota: La gita al Lago Bianco è senza dubbio una delle più belle salite in alta Valsesia. Il sentiero percorre la selvaggia Val Vogna, e sale l'incantevole Vallone del Rissuolo. Itinerario: da Cà di Janzo, 1354 m, si prose-gue su strada asfaltata (traffico veicolare limitato nel periodo estivo) fino alla frazione Sant'Antonio, 1380 m, dove si trova il Punto tappa GTA Rifugio Valle Vogna nel locale delle vecchie scuole, di fronte a una graziosa chiesetta. Si procede su sterrata (itinerario 201) fino al bivio a quota 1400 m circa (ore 0.45 da Ca' di Janzo, con una cinquantina di metri di dislivello). Qui inizia il percorso salendo a destra per sentiero tra radi larici; si attraversa lo stretto canalone del Rio Cam-biaveto o delle Pisse che scende dal Vallone delle Pisse, si lascia a destra l'itinerario 211 per il Vallone del Forno e si raggiunge la frazione Piane, 1494 m. Si attraversa il pa-scolo e si affronta l'erta salita a stretti tornan-ti che porta all'Alpe Spinale, 1904 m. Con un altro strappo in terreno più aperto si raggiun-ge il Rifugio Carestia all'Alpe Pile, 2201m, situato su di un dosso panoramico. Qui arri-va da destra l'Alta Via Tullio Vidoni (AVTV) che con largo e impegnativo per-corso effettua il tour del Corno Bianco.

    Il sentiero corre alto sul fianco della monta-gna lungo il tracciato che era un tempo un canaletto irriguo, con bella vista sulla cascata del Rissuolo, sull'Ospizio Sottile e sulla sottostante Alpe Larecchio da dove sale il nuovo sentiero 201d. Lasciando in basso i pochi ruderi dell'Alpe Pile Vecchie, 2173 m, si valica un torrentello nella pietraia e si giunge all'ex Punto d'Appoggio dell'Alpe Rissuolo, 2264 m, ora ristrutturato da privati. Si entra nel vallone omonimo superando la cascata e fiancheggiando il torrente per rag-giungere in breve il Lago Bianco, 2332 m. AVVISO: questa escursione prevede per chi non volesse raggiungere il Lago Bian-co, la possibilità di fermarsi al Rifugio Carestia, dopo 850 m di salita da Cà di Janzo. 25a Gita – Giovedì 25 luglio Alpe e laghetto Loo in Val di Gressoney (Valle d’Aosta) (Intermedia) Ritrovo: Piazzale Stadio ore 6.00; partenza ore 6.15 Fermata: Cimitero Azzate ore 6.30 Mezzo di trasporto: pullman Difficoltà: E Dislivello: salita e discesa 870 m. Tempo di percorrenza: Salita 3.00 ore; di-scesa 2.30 ore. Tipologia: A/R.

    Equipaggiamento: Di media montagna, scar-

    poni, consigliati i bastoncini. Accompagnatori: Ambrosetti Enrica –

    Località di partenza: Alpe Ventina - Quota massima: 2450 m - Dislivelli: salita 1050 m – discesa 560 m - Tempo netto: 6 h - Diffi-coltà: E - Segnaletica: ottima.

    Quarta tappa Rif. Longoni (2450 m) - A. Sasso nero (2304 m) - Rif. Lago Palù (1947 m) - Rif. Musella (2020 m) Tel. 3477938825. Quota massima: 2450 m - Dislivelli: salita 700 m – discesa 1130 m - Tempo netto: 7 h - Difficoltà: E - Segnaletica: ottima - Particola-rità: naturalistiche-paesaggistiche-storico-geomineralogico.

    Quinta tappa Alpe Musella (2020 m) - Vallone di Scerscen - Rif. Marinelli-Bombardieri (2813 m) Tel. 0342 51157 – 3475200146 Quota massima: 2893 m - Dislivelli: salita 920 m – discesa 130 m - Tempo: 5 h - Diffi-coltà: E - Segnaletica: buona.

    Sesta tappa

    Rif. Marinelli-Bombardieri (2813 m) – Rif. Carate Brianza (2638 m) – Forcella di Fella-ria (2819 m) - Rif. Bignami (2382 m) Tel. 0342 451178 – 3405402100.

    Quota massima: 2819 m - Dislivelli: salita 250 m – discesa 680 m - Tempo netto: 3.30 h - Difficoltà: E, tratto EE - Segnaletica: buona

    Settima tappa Rif. Bignami (2382 m) - A Gembrè (2190 m) - A Val Poschiavina (2230 m) - Passo Can-ciano (2464 m) - Passo Campagneda (2601 m) - Rif. Cristina (2227 m) Tel. 0342 452398 – 3393574221. Quota massima: 2601 m - Dislivello: salita 600 m – discesa 700 m - Tempo netto: 6.30 h - Difficoltà: E - Segnaletica: ottima.

    Ottava tappa

    Rif. Cristina (2227 m) - Alpe Acquanera (2116 m) - Piazzo Cavalli (1710 m) - Ca-spoggio (1098 m)

    Quota massima: 2300 m - Dislivelli: salita 60 m – discesa 1250 m - Tempo netto: 4.30 h - Difficoltà: E - Segnaletica: buona. – Rientro a Varese. 24a Gita – Giovedì 18 luglio Lago Bianco 2332 m, da Cà di Janzo (VC) (Intermedia) Ritrovo: Stadio ore 6.15 partenza ore 6.30 Fermata: Cimitero di Azzate ore 6.45 Mezzo di trasporto: pullman Difficoltà: E Tipologia: A/R Dislivello: salita e discesa 980 m Tempo di percorrenza: 6 ore Equipaggiamento: di media montagna, scar-poni, necessari bastoncini Accompagnatori: Castoldi Valter e Fuma-galli Patrizia Quote: Soci € 16.00; non Soci € 25.00 Percorso stradale: Varese - Azzate - Vergia-

    Parnigoni Annamaria. Quote: 22.00 €, non soci 31.00 €. Notizie di interesse generale: Festa di S. Lorenzo all’Alpe Loo Superiore il 10 ago-sto con S. Messa alla cappelletta. Percorso Stradale: Autostrada A5 – Uscita Pont Saint Martin – direzione Gressoney fino a Loomatten. Descrizione itinerario escursione: Dal parcheggio di Loomatten, s'imbocca la stradina che sale sulla sinistra della cappel-la di San Nicola, risalente al 1600. Le abita-zioni che ben presto si incontrano apparten-gono al nucleo superiore di Loomatten e risalgono allo stesso periodo. Si prende il sentiero n. 12 in direzione sud-est. Lascian-do il villaggio, ha inizio la mulattiera che risale il fianco sinistro della Valle del Lys, in breve si arriva ad un ponte che attraversa una bella cascata e permette di raggiungere la sponda sinistra del torrente Loo, succes-sivamente si inerpica sempre nel bosco, inizia a salire in modo più deciso e si porta verso l’interno del vallone, intersecando antiche frane, si perviene a una piccola area attrezzata su un balconcino naturale, il sentiero si addolcisce poco prima di riattra-versare il torrente Loo, (m. 1845, 1h30’). Si prosegue e si arriva all'Alpe inferiore di Loo (m. 1854, 1h45'). A questo punto, qua-si in falsopiano, si prosegue accanto al torrente avendo davanti agli occhi la tozza sagoma del Monte Kick, si passa tra bellis-sime baite, muretti in pietra che un tempo dividevano le proprietà ed alcuni alpeggi isolati e si sale fino a raggiungere l'Alpe superiore di Loo (m. 2084, 2h30’), dove c’è una chiesetta del 1700 dedicata a San Lo-renzo, si prosegue superando l’alpe, si risa-le un ultimo pendio e lasciando il sentiero, sulla destra con breve tratto pianeggiante si raggiunge il laghetto di Loo. (m. 2200, 3h). AVVISO: Possibilità di sosta intermedia all’Alpe superiore di Loo a m. 2084, do-po 2h30’ di salita e un dislivello di ca. m. 754, dove c’è possibilità di trovare acqua. La discesa per lo stesso itinerario di salita. 26a Gita – Giovedì 1 agosto Passo del Lucomagno-Campo Blenio (CH) Ritrovo: Piazzale Stadio ore 6.15; partenza ore 6.30 Fermata: Cimitero Belforte ore 6.45 Mezzo di trasporto: pullman Difficoltà: E Tempo di percorrenza: ore 5.30 Dislivello: 548 m. in salita – 1200 m in discesa Tipo di escursione: TR Equipaggiamento: di montagna, necessari scarponi, consigliati i bastoncini. Accompagnatori: Pallaro Sergio – Binda Franco Quote: Soci € 15.00, non Soci € 24.00 Necessita documento d’identità. Percorso Stradale: Varese – Gaggiolo – Autostrada della Valle Leventina – Biasca – Passo del Lucomagno. Descrizione itinerario escursione: dal Pas-so del Lucomagno (1915 m.) prendendo il sentiero ben segnalato al di là della strada, si sale dapprima dolcemente e poi un po’ più ripidamente si raggiunge il Passo di Gana Negra (2415 m.), punto più alto dell’escursione, dominato dall’imponente cima del Pizzo del Corvo (3015 m.). Si

    Lago retico (CH)

    Lago Bianco (Val Vogna)

    NOTIZIARIO SEZIONALE 7

  • Località partenza: Alpe Ciamporino (Varzo, VB). Punti appoggio: Rifugio 2000 (Alpe Ciam-porino). Accompagnatori: Galbiati Francesco - Cassani Giambattista. Quote: soci 18.00 €, non soci 27.00 € (Alla quota va aggiunto il costo della seggiovia San Domenico-Ciamporino e ritorno di € 8.00). Note: Stupenda gita in ambiente di alta mon-tagna. Descrizione itinerario escursione: Da San Domenico saliamo con la seggiovia all'Alpe Ciamporino (1936 m.-Rifugio) da qui se-guiamo strada di montagna per biciclette, sentieri e tracce fino al Dosso dove arriva un'altra seggiovia da Ciamporino (m. 2500). Ora si sale più faticosamente per sentiero e pietraie sotto il ripido versante NO del Pizzo Diei (segnavia rosso-bianco-rosso) che però, a tratti si perde tra enormi massi insta-bili, il percorso è però sempre evidente. Si raggiunge la sella a quota 2700 m, ove è presente un cartello che indica a sx la cima del Pizzo Diei (30'), a dx il Monte Cistella (55'). In circa 30' ci si ritrova sulla calotta sommitale seguendo gli ometti (utili in neb-bia), questa cima (2906 m.) è praticamente piatta, "lunare". Panorama immenso a 360o verso le Lepontine e le Alpi, in particolare si ammira la mole del Monte Leone con l'im-pressionante parete rocciosa e il ghiacciaio a picco sopra l'alpe Veglia, il Pian Cistella (antico ghiacciaio ormai estinto) che si estende per circa 1,5 chilometri fino alla cima del Cistella. Il ritorno è per la stessa via di salita. Rifugio 2000-Vetta Pizzo Diei: 3h-30' Monte Cistella-Rifugio 2000: 2h-30'. 29a Gita – Giovedì 29 agosto Giro dei laghetti del San Gottardo con Antecima del Pizzo d’Orsirora (2603 m) Ritrovo: Stadio ore 6.15; partenza ore 6.30. Fermate: Cimitero Belforte ore 6.45. Mezzo di trasporto: Pullman. Difficoltà: T2. Tempo di percorrenza: Ore 5.00. Dislivello: 600 m. Percorso globale ca. 12 km. Tipo d’escursione: Anello. Equipaggiamento: Di media montagna, scar-poni, consigliati i bastoncini. Accompagnatori: Reto Nai (CAS Bellinzo-na) Quote: Soci 16.00 €; non Soci 25.00. €. N.B. Necessita un documento valido per l’espatrio Percorso stradale: Varese – Valico del Gag-giolo – Mendrisio – Autostrada Lugano-Bellinzona-Passo del Gottardo – Uscita dall’autostrada ad Airolo per immettersi nella semiautostrada fino all’uscita dell’O-spizio del San Gottardo; si prosegue verso la diga del Lucendro. Descrizione: Dopo le piacevoli esperienze di gita in compagnia degli amici del CAI Vare-se, rinnoviamo quest’anno l’appuntamento con un’escursione che affascina sempre. L’antecima del Pizzo d’Orsirora (con altitu-dine pari al Pizzo) è una sommità facilmente raggiungibile con una bellissima vista ad ampio raggio sulle Alpi. Si parte dal posteg-gio, ai piedi della diga del Lucendro a quota 2078 m, per salire lungo la stradina carroz-zabile fino a un bivio (2146 m). Da qui si scende una ventina di metri per proseguire

    continua un po’ in falsopiano e poi scenden-do per la Valle di Campo, magnifico esempio di solco glaciale, in un paesaggio caratteriz-zato da grandi sfasciumi, fino all’Alpe Bova-rina (2008 m.), dove il paesaggio cambia, con i prati che diventano i grandi protagoni-sti. Sempre in discesa si raggiunge la Capan-na Bovarina (1870 m.) e poi, su comodi sen-tieri sempre ben segnati, che intersecano la strada carrozzabile che collega i vari alpeggi, si arriva a Campo Blenio (1216 m.) dove aspetta il pullman per il ritorno. 27a Gita – Giovedì 8 agosto Lago Retico da Pradasca (CH) Ritrovo: Cimitero Belforte ore 6.00 partenza 6.15. Mezzo di trasporto: auto proprie. difficoltà: E. Tempo di percorso: salita ore 2.40 - discesa ore 2.20. Dislivello: in salita e discesa 750 m. Quota massima: 2398 m. Equipaggiamento: di media montagna, scar-poni e bastoncini. Località partenza: Pradasca (Blenio - CH). Punti appoggio: Capanna Bovarina. Accompagnatori: Galbiati Francesco – Castoldi Valter Quote: soci 20.00 €, non soci 29.00 € Necessita documento d’identità. Necessario bollino autostradale svizzero. Percorso stradale con Bollino Autostrada: Varese – Gaggiolo – Autostrada Chiasso-San Gottardo – Uscita a Biasca, prendere per il Lucomagno, procedere fino a Olivone - Usci-re a dx per Campo Blenio, entrare a sinistra tra le case e proseguire per Pradasca. – Fare attenzione perché è poco indicata la direzione per l'Alpe di Pradasca che si raggiunge dopo circa 6-7 chilometri, qui c'è un ampio posteg-gio (1720 metri). Descrizione itinerario escursione: Dal par-cheggio, seguiamo il sentiero per la capanna Bovarina che si snoda attraverso il bosco di abeti. Nell'ultimo tratto si esce dal bosco e, dopo circa 40' di cammino dalla partenza, si giunge alla capanna Bovarina, situata a un’altezza di 1870 metri. (Fontana con ac-qua). Ora si prende il sentiero marcato che porta in direzione del Lago Retico, dove si arriva in circa 2 h dalla capanna. Prima per un buon tratto in piano, poi il sentiero inizia a salire attraverso i pascoli e diventa ripido, un ultimo ripido tratto porta a un piccolo laghet-to e subito dopo al Lago Retico, 2372 m., uno dei più bei laghetti alpini della Svizzera! Da qui si costeggia il lago e si arriva al Pass Cristallina, 2398 metri, il quale collega Tici-no e Grigioni, da dove è possibile ammirare il lago Laites. Qui faremo la sosta pranzo. Il ritorno è per la stessa via di salita. 28a Gita - Giovedì 22 agosto Pizzo Diei (Seggiovia San Domenico-Ciamporino) (VCO) Ritrovo: Piazzale Stadio ore 6.00 partenza 6.15. Fermate: Cimitero di Azzate ore 6.30. Mezzo di trasporto: bus. difficoltà: EE. Tempo di percorso: salita ore 3.30 discesa 2.30. Dislivello: in salita e discesa 970 m. Quota vetta/quota massima: 2906 m. Equipaggiamento: di media montagna, scar-poni e bastoncini.

    lungo un canale che convoglia le acque di quel versante nel lago di Lucendro. Arrivati a una presa d'acqua, si procede su sentiero verso la Cascina di Giacobbe a quota 2157 m. per comodamente raggiungere il lago Orsino (2286 m). Si prosegue per il Lago d’Orsirora superiore (2444 m) e per il Passo d’Orsirora o Gatscholalücke (2528 m) che offre una vista verso la valle sottostante e sulle Alpi Urane. Proseguendo verso nord, con un ultimo sforzo di un quarto d’ora, si raggiunge la quota 2603 m. Pranzo al sacco. Nel ritorno si passa dai Laghi della Valletta per scendere alla Cascina della Gana e da qui si raggiunge la strada carrozzabile che contorna il Lago di Lucendro. Il posteggio è oramai vicino. Carte topografiche: CN 1:25'000 - No 1231 Urseren e No 1251 Val Bedretto Quadraconcept: alta Leventina Valle Bedretto.

    30a Gita – Giovedì 5 settembre Rifugio Bezzi (Vaudet-Valgrisenche) (Valle d’Aosta) Ritrovo: Piazzale Stadio ore 6.00; partenza ore 6.15 Fermata: Cimitero Azzate ore 6.30 Mezzo di trasporto: pullman Difficoltà: E Dislivello: salita e discesa 500 m. Tempo di percorrenza: Salita 2.00 ore; di-scesa 1.50 ore. Tipologia: A/R.

    Equipaggiamento: Di media montagna,

    scarponi, consigliati i bastoncini. Accompagnatori: Marina Pasquali - Virgi-nia Gattere. Quote: 23.00 €, non soci 32.00 €. Percorso Stradale: Varese - Aosta - Arvier - Valgrisenche - Bonne Surrier (Uselieres). Descrizione itinerario escursione: Dal par-cheggio di Uselieres si imbocca una strada sterrata chiusa al traffico sino ad un bivio. Si prosegue a destra lasciando la dirama-zione per il rif. Epee e si continua fino al pianoro dove sorgono le baite di Le Chalet (1926 m). Si segue la sterrata fino alle rovi-ne delle baite di Sasse de Savie (2036 m). Qui inizia il sentiero che entra in una stret-toia fino a che, dopo alcune svolte, conti-nua a salire in un ampio vallone in breve arriva al rif. Bezzi (2284 m). Giunti al rifu-gio ci si trova avvolti dai monti, ai piedi di splendidi ghiacciai come quello della Grand Sassieres, quello delle Plattes de Chamois e quello della Grande Traversieres. Il ritorno si effettua sullo stesso sentiero dell’andata.

    Rifugio Bezzi (Valgrisenche)

    NOTIZIARIO SEZIONALE 8