Sperimentare 1968_08

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  • 8/3/2019 Sperimentare 1968_08

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    perlmentareR IV ISTA M EN SILE 01 TEC NIC A ELETTRO NICA E FO -TO GR AFJC AD I ELETTR OTECN ICA C HIM ftA E A LTR E SC IEN ZE A PPLIC ATE

    M X - 2A T T R A V E R S A

    I M U R I

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    Giradischi stereo GARRARDMod. 25MKII4 veloclta - motore sincrono a 4 poliBraccio in lega leggeraSenza cartucciaSede cartuccia: standardDispositivo di discesa frenata delbraccioAI imentazione:Dimensioni:Altezzasopra la piastra:Altezza sotto la piastra:Part i r il r icambio principal i:braccio RA/2164-00motore RA/1150-00

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    2 N 3924 Po> 4W con v .; = 13,5 V ed f = 175 MHz2 N 3926 Po> 7W con V~.= 13,5 V ed f = 175 MHz2 N 3927 Po> 12 W con Vc. = 13,5 V ed f 0..= 175 MHz2 N 3553 Po> 2,5 W con Vo. = 28 V ed f = 175 MHz2 N 3375 Po> 3 W con v.; = 28 V ed f = 400 MHz2 N 3632 Po> 13,5 W con v.; = 28 V ed f = 175 MHzBFW 16 Po >70 mW con Vo. = 18 V ed f = 200 MHzF. = = 1,65 GHz con Vc. = 18 V ed 1.= 50 mA

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    In copertina:II sensibilissimo M X 2

    M X - 2A T T R A V E R S A

    I M U R I

    Editore J.C.E.Direttore responsabile: ANTONIO MARIZZOLIConsulente e realizzatore: GIANNI BRAZIOLI S O M M A R I Oivista mensile di tecnica elettronicae fotografica, di elet trotecnica, chimicaed altre scienze applicate.Direzione, Redazione, Pubblicita:Viale Matteotti , 6620092 Cinisello Balsamo - MilanoTel. 92.81.801Amminisirazione:Via V. Monti, 15 - 20123 MilanoAutorizzazione alia pubblicazione:Tribunale di Milanonumero 392-66 del 4 novembre 1966Stampa: S.Ti.E.M. - 20097 San Donato MilaneseConcessionario esclusivoper la diffusione in Italia e aWEstero: SODIPVia Zurettl, 25 - 20125 Milano - Tel. 68.84.251Spedizione in abbonamento posta Ie gruppo 111/70Prezzo della rivista L. 350Numero arretrato L. 700Abbonamento annuo L. 3.500per l'Estero L. 5.000I versamenti van no indirizzati a:SperimentareVia V. Monti, 15 - 20123 Milanomediante emissione di assegno circolare,cartolina vaglia 0 utilizzandoil c/c posta Ie numero 3/2204.Pe r i c am b i d 'i nd ir iz zo ,allegare alia comunicazione l'Irnportodi L. 300, anche in francobolli,e indicare insierne al nuovoanche il vecchio indirizzo.

    Tutti i diritti di riproduzione 0 traduzionedegli articoli pubblicali sono riservati.

    Questo mese parliamo di .M X 2: ascolta attraverso i muriLe cartucce .per giradischi" Micro Stereo .

    pag. 530

    532536541

    Minidip: strumento per laregolazione e la verifica deiricetrasmettitori .

    Generatore di C.A.per autovetture .

    La chimica delle incisioniUn economico survoltoreLa clessidra elettronicaAmpiificatore-si nton izzatore

    stereo Beomaster 900 'Come progettare i circuiti

    stam'patiCostruzione di un

    fenendoscopio" robot che segue il soleSSB per tutte Ie radioLenti liquide per i piccoli

    televisori .Come eapire Ie pellicole .Costruzione di un cicalinoCorrispondenze dei transistor

    546

    550 555 559 563

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    ) 569

    574}) 581 587

    }} 592) 594 599)} 601

    529PERIM 'ENTARE - N. 8 ~ 1968

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    questa mese...qualche cosa

    parliamo di...di insolito

    Anzi, di un argomento che, per ora, non ha relazione con gli sperimen-tatori, salvo la curtosita scientiflca che, per essi, e flamrna inesauribile.Ogni tanto fa bene spingersi un po' lontano ad osservare orizzonti piGvasti, preclusi a noi che stiamo seduti ai tavoli di hobbista. Ma nelle pros-sime generazioni, chissa, anche la nostra categoria si rnuovera agevolmentenegli spazi che in questa seconda meta di secolo appartengono alia purascienza. E porteranno anche in futuro il loro contributo per che ricordia-moci bene, noi amatori/sperimentatori siamo il lievito delle realizzazioni,mentre dalle nostre schiere.escono talvolta i grandi iniziati del sapere scien-tifico: ricordiamo soltanto Edison e Marconi, e non diciamo altro,Dunque, dicevamo di cambiare argomento per cui parleremo brevissi-mamente, a solo titolo di curioslta, dell'energia atomica applicata aliamedicina.

    Sa pete tutti che esiste 10 stimolatore cardiaco funzionante a pile ilquale, se ha il grandissimo merito di conservare in vita gente che, neitempi passati, sarebbe stata inesorabilmente condannata a lasciare questavalle di lacrime, presenta 10 svantaggio di costringere i pazienti a subireun'operazione chirurgica ogni 2-3 anni per sostituire Ie pile. SI, perche glistimolatori, per ragioni mediche, vanno impiantati all'interno del corpoumano.

    Ebbene, la Commissione americana per I'energia atomica - AECha collaudato il modello di uno stimolatore cardiaco alimentato con ungenera tore ad energia nucleare.

    Ci si sta quindi avviando verso stimolatori cardiaci della durata di 10anni e si prevede, in un secondo tempo, che potranno durare almeno 20 anni.

    Anche se, almeno all'inizio, gli stimolatori ad energia nucleare sarannoverosimilmente plu costosi di quelli alimentati a batterie, va tenuto contodella minore spesa, e del minor disagio, per la soppressione dei frequentiinterventi chirurgici.

    Ed ora qualche dato tecnico. Si tratta di un generatore di impulsi elet-trici, usato nel trattamento del blocco cardiaco. Funziona a bassa po-tenza, circa 160 microwatt, e viene alimentato con plutonio-238.

    Si e pensato anche alia riduzione, a livelli accettabili, dell'esposizioneaile radiazioni cui si trovera sottoposto il corpo del paziente. A cia si eprovveduto con I'assoluto conflnamerito del combustibile radioisotopico econ la riduzione al minima delle dimensioni e del peso, in modo da faci-litare anche I'impianto nel corpo umano.

    La scelta del plutonio-238 dipende dal fatto che questa combustibilerichiede una schermatura mol to modesta e perche I'isotopo ha un tempodi dimezzamento relatlvamente lungo in 89,6 anni. lnflne, perche e suffi-ciente la modesta quantita di 3 decirni di grarnmo. Lo stimolatore nuclearefunziona a termoelettrlcita, per la diretta conversione del calore sviluppatodalla disintegrazione del plutonio-238 in energia elettrica.

    Che ne dite? siamo andati un po' fuori del nostro campo, rna una voltatanto ci consentirete di aprire una finestr-a dall'altra parte del nostrosolito panorama. Respiriamo aria che viene da un altro punto cardinale.

    Ed ora, nelle pagine che seguono, torniarno ai nostri dilettevoli espe-rimenti.

    Ci rivediamo.

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    OSCILLOSC'OPIOmod. G45L'Oscilloscopio G 45 e stato particolarmente studiato per soddisfare Ie esi-genze dei laboratori che si occupano di televisione, ma, essendo dotatodi un amplificatore verticale in corrente continua ed a larga banda, puoessere utilmente impiegato per qualsiasi applicazione in cui siano presentiforme d'onda comprese fra la corrente continua e 8 MHz.L'amplificatore verticale e del tipo bilanciato con accoppiamento direttoIra i vari stadi e pertanto consente di ottenere elevate stabllita e sensibi-lita. Un particolare circuito calibratore perrnette di tarare direttamenteJ'amplificatore in Vpp. Come generatore di asse dei tempi viene impiegatouno speciale multivibratore, che presenta il vantaggio di fornire una ten-sione con forma a dente di sega lineare in tutto il campo di frequenzacompresofra 1 Hz e 100 KHz. II segnale di sincronizzazione, opportuna-mente amplificato controlla direttamente il generatore a denti di sega perl'asse dei tempi ed appositi comandi consentono di rego/arne /'ampiezzae la polarita,Viene impiegato un tubo da 5" alimentato con 1000 V di accelerazione inmodo da ottenere una traccia brillante, e opportunamente protetto da cam-pi magnetici esterni ed interni mediante uno schermo in mumetal. Un reti-colo graduato ed un calibratore ad onde rettangolari, consentono di deter-minare con buona precisione Ie ampiezze verticali.L'Oscilioscopio G 45 e contenuto in una cassetta metallicacon pannellolitografato ed e lorn ito corredato degli accessori di uso e delle istruzioni.A richiesta possono essere forniti i seguenti accessori: Partitore di ingres-so tipo P 102 - Demodulatore tipo P 103.

    Principali caratteristiche:Amplificatore verticaleSensibilita: 50 mVpp/cm.Risposta di frequenza: dalla cc a 8 MHz.Altenuatore: tarato in Vpp/cm, regolazione continua ed a scatti (9 posiz.).Impedenza di ingresso: 1 Mfl con 50 pF in parallelo.Calibratore: consente di tarare I'amplificatore vertica/e direttamente in Vpp/cm tramite un generatore internead onda trapezoid a/e.Amplificatore orizzontaleSensibilita: 100 mVpp/cm.Risposta di frequenza: da 5 Hz a 500 KHz.Attenuatore: regolazione continua ed a scatti (2 posiz.).Impedenza di ingresso: 1Mil con 50 pF in parallelo.Asse dei tempi: da 1 a 100.000 Hz in 5 gamme decadiche; regolazione continua con rapporto massimo di 10.Soppressione automatica della traccia di ritorno in tutto il campo di frequenza.Sincronizzazione: interna, estern a ed alia frequenza di rete, con possibtllta di regolazione continua ed in-versione di polarlta.Asse Z: un impulse posltlvo spegne la traccia.Tubo aRC: da 5" a schermo piatto. Traccla color verde a media persistenza.

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    PERIMENTARE - N. 8 - 1968 531

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    Presentiamo un apparecchietto che non manchera di darvi notevolisotldisfaxioni. Unisce ad una sensibilita eccexianale, una estrema sem-plicita di man,taggia. Cosfruitela! ma usatela sola mente per fini Jeciti.

    ,

    MX2 . It .... '. . _-.... .. . asco .ta , 8 1t: ..rQuando i venditori di armi produ-

    cono 0 vendono una pistola, non 10fanno ovviamente col preciso intentodi accoppare il prossimo, ma per met-tere quest'ultimo in condizione dilegittimamente difendersi.

    Cosl, chi costruira questa apparec-chio spionistico MX 2, sara in re-gola con la legge e la sua coscienzase 10 usera per fini leciti. Ad esern-pio: ascoltare al di la del muro diuna stanza cosa dicono i propri bam-bini durante i giochi per meglio com-prenderli ed educarli, per scoprirerumori sospetti nel sottostante proprionegozio, per cogliere sui fatto dipen-denti infedeli, ecc.Quindi cio che puc essere lecito 0

    meno, non e I'apparecchio in se stes-so, quanta l'uso che se ne fa. Infatti,questo piccolo apparecchietto puc an-che essere usato come stetoscopio ,per mettere in risalto particolari vi-brazioni di macchinari e motori, comepure di strutture di cemento 0 me-taIIiche, ecc.Esso infatti e in qredo di captare,

    entre una vastissima gamma di fre-quenze udibili, qualsiasi vibrazioneche si propaghi attraverso mezzi ela-stici anche diversi dall'aria. II suo

    532

    impiego e oltremodo semplice. Com-pletamente alimentato a batteria, egrazie all'uso di un circuito integratoche congloba un completo amplifica-tore di bassa frequenza di notevolepotenza, si avvale di uno 0 piu cap-tatori (microfoni di va rio tipo e con-cezione), appoggiando i qua Ii al mu-ro od alia struttura di cui si voglionoascoltare i suoni 0 Ie vibrazioni rie-sce possibile sentire anche tutto cioche in condizioni normali e ad orec-chio nudo non si sarebbe mai potu toascoltare.

    II circuitoL'apparecchietto, che nella sua ver-

    sione sperimentale e raffigurato nel-la fig. sopra il titolo, e realizzato se-condo il circuito di fig. 1.In questa circuito si vede che la

    parte piu importante di tutto l'ap-parecchio e il circuito integrato Q1del tipo N30-0M, equivalente al tipoTAA 300. Questo circuito integrato hanel suo interno ben 11 transistor e5 diodi ed e in sostanza un comple-to amplificatore di bassa frequenzache se viene .munito di una adattaaletta di raffreddamento puc fornirela potenza di uscita di 1 W con il

    rendimento del 58 per cento ed unsensibilita di entrata di pochi milli-volt.Q1 e provvistodi 10 terminali ch

    nella fig. 1 sono numerati da 1 a 10Si notera che il n. 3 non viene utilizzato. L'ingresso corrisponde al terminale n. 7 mentre I'uscita corrispon-de al terminale n. 2.Sempre riferendoci alia fig. 1

    condensatore C1 che fa capo all'entrata jack E invia il segnale all'in-gresso di Q1, mentre il condensatoreC2 elimina eventuali componentifrequenza troppo elevata. II condonsatore C3 serve esclusivamente di fiItraggio per I'alimentazione di Q1tramite la ghiera metallica di E vaa massa.

    " condensatore C4, unitamente aliaresistenza Rl, costituisce un filtro.Variando i valori di questi due componenti si puc modificare in modonotevole la curva di risposta dell'am-plificatore, e cio puc riuscire moltoutile quando si devono eliminare, durante particolari ascolti, rumori estranei, ecc.La resistenza R2 va regolata d

    volta in volta (inserire in un primotempo al suo posto un potenziometro

    SPE'R IMENTARE - N . 8 - 1968

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    2S.000 D) in modo che il con-mo dell'amplificatore in quiete siacirca 8 mAo II segnale entrato inattraverso il terminale 7, esce dal

    minale 2 e tramite il condensatore, che puc essere da 200 0 piG IJ.Fcapo alia presa jack U a cui va ap-cato I'auricolare PH 0 comunquedispositivo che si e scelto (ancheentuali registratori a nastro, ecc.).Tutto I'amplificatore che ha dimen-ni molto ridotte e alimentato daa piccola batteria miniatura a 9 Vpuc quindi essere facilmente oc-

    II condensatore C6 che comparella fig. 1 serve per assicurare unabillta aile piG alte frequenze ed ellegato internamente a 01 al col-ttore ed emettitore dei transistorali. Occorre notare che Q1 forniscea potenza d'uscita di 1 W quandomunito di un'aletta di raffreddamen-che abbia almeno Ie dimensionistrate in fig. 3.In tal caso il valore del carico checollega in U pucessere di 8-10 D.01, come e il caso del modellino

    ppresentato in fig. 1, viene uti liz-to senza alcuna aletta di raffred-mento, la potenza massima che puce diO,5 W; in tal caso I'impe-nza del carico dev'essere dell'ordi-di circa 16 D, oppure si deve

    itare di ricavare dall'amplificatorelle potenze superiori a 0,5-0,6 W.L'impedenza di entrata e invece dica 18 kn e cio permette d'lrnpie-re una vasta gamma di microfonicaptatori senza particolari adatta-

    L'apparecchietto puc essere mon-te su un circuito stampato comeello raffigurato nella fig. 3. Va tut-

    ERIMENTARE - N. 8 - 1968

    tavia notato che la. distanza che se-para i 10 terminali di 01 e oltremodominima e quindi s'incontreno nonpoche difficolta nel sistemare 01 inmodo appropriato.Le dimensioni del circuito stampa-

    to possono essere di 35 x 70 mm e01 puc trovare posto al centro delcircuito stampato. Nella fig. 3, sene

    riportati anche i jack di entrata (E)e di uscita(U) a cui vanno collegatii microfoni e 91i organi di ascoltoscelti di volta in volta.Si deve tener presente che la resi-

    stenza R2 va determinata nel suovalore esatto in sede di prove: infat-ti, vi possono essere differenze fravari circuiti integrati, sia pure dello

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    r-1 9 I IL ~ _ _ ' _ ' _ _ _ ' _ ' l & - I = - " " " " " " - - u . . . I

    ~--~--28------~Fig. 2 . Aletta di raffreddamento per Ql:'

    stesso npe, per cui. si deve procederein un primo tempo ad inserire al po-sto di R2 un potenziometro di 20-25 kn, e solo dopo aver determinatoil valore esatto che porta il consu-mo dell'amplificatore a circa 8 mAin condizione di riposo, si puo inse-rire al posto di R2' una resistenzafissa.

    Messa a punto ed usoQuesto apparecchietto non rich

    de aIcuna messa a punto. Se corrtamente real izzato, senza erroricircuito e componenti difettosi, defunzionare subito. La presenze el lcircuito integrato, in luogo d",; sotransistor, fa sl che i collegamensiano della massima sernplicitaalia portata di chiunque.L'unica operazione da effettuar

    come gia detto, e quella di trovaiI va lore di R2 che corrispondeun consume, senza segnale in entta, di 8 mA.

    Nel modellino che abbiamo realiz-zato questa valore era di circa 10 kn.La batteria a B 1 , e flsseta al di fuo-

    ri del circuito stampato e collegata aquest'ultimo mediante una treccioladi fili colorati ed apposito attacco." collegamento va effettuato nei pun-ti segnati rispettivamente + e -nella fig. 3, ovviamerite rispettandola polarita, Quando il circuito non ein usc, non essendo previsto un in-terruttore, s'interrompe la corrente,per non consumare la pila, semplice-mente staccando quest'ultima dal pro-prio attacco a clips.

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    Numero PrenoI MATERIAL! di Catalogo di ListinoG.B.C.

    Rl resistore d. 47 n . '12 W 10% DR/32 14R2 resistore da 10 kn . '1 2 W (v. testo) DR/32 14Cl condensatore elettrolit ico da :2 p.F 12 V M B/33S 100C2 condensatore ceramico pin.up da 680 pF B/ll 30C3 condensatore elettrolitico da 100 p.F - 12 V e.c. 8/339-1 120C4 condensatore elettrolit ico da 50 [J.F . 12 V e.e, 8/3381 110CS condensatore elettrolitico da 200 jJ.F 12 V e.e. 8/339.2 160C6 condensatore ceramicoda 47 kpF 8/1783 44Ql circuito integrato N 30 OM oppure TAA300 Philips 7.700AL altoparlanteimpedenza 40 n A/393 900M capsula magnetica impedenza 810 n Q/433 380E-U 2 prese jack GP/340 110E-U 2 spinotti GP/l030 120B-1 pila Hellesens" da 9 V 1/762 3801 presa polarizzata per pila 9 V GG/l0 76

    L'apparecchietto s'impiega collegan-o al suo ingresso il piccolo altopar-nte AL ed all'uscita l'auricolare M.enche cio possa apparire assai stra-o, ossia che I'altoparlante vngaollegato in entrata e non in USCit9rquesta la disposizione piu fficaceuando si vogliono captare suoni at-averso opere in muratura, porte, di-isori ecc.L'altoparlante AL, non va usato

    ppoggiando il cono centro la parete,bensl in un certo senso alia rove-

    cia ossia appoggiando centre il rnu-la parte meta II ica che corrisponde

    del magnete perrna-ente. II cono vero e proprio vauindi rivolto verso il lato oppostoel muro. E' questa una disposizioneovata sperimentalmente e che harnito i migliori risultati. AI postolll'altopariante AL si possono usarealcuni casi anche comuni microfoniagnetodinamici, oppure dei pick-up;risultati variano di volta in volta se-ondo Ie condizioni ambientali.

    ta di collegare pure ad U anche unrele fonico che scatti quando I'ele-mento captatore AL accusi che nel-I'ambiente sotto sorveglian;za e avve-nuto un rumore di una certa intenslts.II'uscita U puo essere collegatana cuHia od un auricolare M, oppu-

    un registratore a nastro od, anco-a, un lungo cavetto che permette unomodo ascolto a distanza. Nulla vie-

    Puo darsi che il livello dei rumorinell'ambiente tenuto sotto sorveglian-za sia molto esiguo per cui occorre

    P O N T E D I P R E C IS IO N E P E R R A D IO F R E Q U E N Z ALa Wayne Kerr Co., Ltd., New Malden, Surrey, 'Inghilterra, annuncia il 8201 unnuovo ponte di precisione porta tile, per misurare capacitanza e conduttanza aradiofrequenza tra 100 kHz e 1 MHz. La precisione d'esercizio e dello 0,1%;la portata, tuttevie, si preste a venir eslesa fino a 5 MHz, a precisione ridotta.I I ponte e aoteto di batteria a ra ddrizza lore, spina prelievo alimenlazione e ri-vetetore, indicatore della zero e va/ori di riferimento. Per l'impiego di cuffie, sideve regolare la modulazione interna a 1000 Hz, e far uso delle apposite presesui rivetetore. II livello del segnale e il guadagno del rivelatore sono regolabili.La zona di portata osci/la da 0,0001 pF a 0,1 jJ.F, e da 0,001 ! J S 2 a 1 n./ rapportidi precisione tra tensione e corrente sono assicurati da trasformatori.Delli rapporti vengono usati per il confronto della componente incognita con ivalori interni di riferimento di capacitanza e induttanza. Un terminale neutrosulla scatola di derivazione permette di neutralizzare l'eitetto di capacitanza 0induttanza di shuntaggio sui valori del componente in corso di misura. II grup-po a/imentazione e rivelatore viene fornito per 100 KHz e 1 MHz, pero e possi-

    bile eftettuare il colle-gamento con apparec-chi addizionali per por-tere la misura tra100 kHz e 5 MHz. Ledimensioni dello stru-mento sono di cm. 30,5x 30,5 x 12,7 di altezza;peso 5,5 Kg.

    poter disporre all'entrata di un segna-Ie assai consistente. In tal caso, l'el-toparlante AL va collegato all'entratainterponendo un trasformatore T1 da40 -;- 10.000 f! adattatore d'impeden-za (vedasi fig. 4) che, unitamente adun potenziometro R3, consenta disfruttare al massimo Ie possibilita diamplificazione. II potenziometro R3puc avere un valore di 10 kn e,come si constater a ben presto da pro-ve pratiche, basta un minimo inseri-mento della sua resistenza per avergia dei fortissimi segnali in uscita.Si puo avere anche i I caso di ru-

    mori particolari che devono essereeliminati, oppure scelti ed esaltati fraaltri. Allo scopo, si puo in tal casodiminuire od aumentare il valore diC1 (diminuendolo vengono eliminateIe frequenze piu basse) od aumentatoil valore di C2 (in tal caso vengonoeliminate Ie frequenze piu alte). E'anche possibile variare il valore diC4-R1 (in fig. 2) in modo da modi-ficare la curva di risposta dell'am-plificatore.Riscontrandosi in pratica moltissimi

    casi differenti fra loro, e difficile da-re una regola genera Ie, per tutte Iecircostanze. Tuttavia, con un'opportu-na scelta dell'elemento captatore Le della curva di risposta, questa pic-colo apparecchietto puo fornire deipreziosi ed utili risultati.

    G . A . U .

    535

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    Ltestine 0 cartucce di lettura, so-no elementi fissati all'estrernita delbraccio del giradischi che hanno il:ompito di tradurre in tensioni elettri-che variabili, i segnali incisi sui disco,che rappresentano iI suono. Ciascunosa che esistono dischi monofonici estereofonici, e che la loro incisioneviene fatta in modo diverse.II tracciato monofonico, come si ve-

    de in fig. 1, ha la forma di una sinu-soide sernplice, e Ie due facce del sol-co sono identiche.In assenzadel segnale sonoro, I'inci-

    sore traccia una spirale ideale dal bor-do esterno del disco fino al solco cen-trale.Quando perc neltracciato si invia

    un segnale musicale, si iscrive sui di-sco una sinusoide rappresentante esat-

    nusoide pura, e cia e dovuto al fattoche il suono e composto da una seriedi sinusoidi rappresentanti la fonda-menta Ie e Ie sue armoniche.La seconda parte della figura 1 rap-

    presenta una incisione stereofonica, iIfondo del solco, come si puc vedere,sembra seguire pill da vicino la spi-rale, ed i due fianchi del tracciato nonsono pill identici.Infatti su uno dei fianchi la registra-

    zione rappresenta I'informazione de-stinata al canale di sinistra, sull'altroI'informazione destinata al canale didestra.E' evidente quindi che Ie testine de-

    stinate alia lettura dei dischi stereo-fonici saranno differenti da quelle de-stinate alia lettura dei dischi monofo-nici. Le testine stereofoniche comun-

    In figura 2 si puc notare che la putina di lettura, non tocca il fondo dsolco, ma appoggia sui due fianchiesso.La figur.a inoltre ci mostra chiar

    mente che la puntina di lettura huna forma conica terminante all'estremita secondo una sezione sferica.Le dimensioni indicate dai fabbr

    cati nelle loro nomenclature sono prprio relative al raggio di questa sferI maggiori istituti internazionali ha

    no stabilito delle norme ben precisper Ie puntine; esse sono.

    Dischi monofonici: raggio massim26 I J . , minimo 18 IJ .

    Dischlstereofonici: raggio massim18 I J . , minimo 13 (.1.

    C IO ' C H E B IS O G N A S A P E R E S U L L

    P E R G IR A D IS C H Itamente il segnale musicale stesso.Questa sinusoide ela stessa che siQua vedere sullo schermo di un oscil-loscopio; anche se in reaIta, un segnalemusicale lion rappresenta mai una si-

    Fig. 1 _ T,acciato monofonico e ole,p.ofonico.

    536

    que possono leggere anche i dischimonofonici, mentre il contrario non esernpre possibile.Cerchiamo in questa articolo di spie-

    gare attraverso schemi chiarissimi co-me sono fabbricati e come funzionanoi diversi modelli di cartucce.Prima di parlare delle cartucce stes-

    se pero e necessario parlare delle pun-tine di lettura. Esse rappresentano lasola parte movibile delle cellule fono-captatrici, e per evitare di logorare idischi vanno periodicamente sostituite.La puntina di lettura e costituita da

    uno zaffiro 0 da un diamante tagliato,collocato su una linguetta metallicache si introduce nella testina di let-tura. Lo scopo di quest'ultima e di tra-smetfere alI'equipaggio mobileinfor-mazioni che avre letto sui solco deldisco.

    L'angolo della puntina inoltre devessere compreso tra 40 e 50.Alcuni costruttori di cartucce pe

    alta fedelta utilizzano delle puntindette ellittiche (fig. 3) che sono abbstanza complesse.Per semplificare Ie cose, direm

    semplicemente che una puntina ellitica puo essere ottenuta appiattenduna puntina conics. La sezione dcono in questa caso diventa ellittice la puntina ha una forma che si dfinisce attraverso la misura dei sudue raggi, di cui il minore e parallelal solco ed ha un valore di 5(.1, il magiore varia leggermente secondo ipi, ma in genera Ie e ugualeal diametro di una puntina conica.Gli allungamenti laterali della sin

    soide che animano 1 0 spostamento de

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    a puntina intorno alia sua postzionei equilibrio, devono essere integral-nte trasmessi all'equipaggio mobilemai al braccio, che in teoriadovreb-e seguire la spirale ideaIe del solco.Lo spostamento latera Ie della pun-

    ina attorno alia sua posizione d'equi-ibrio puc essere di 1OOJJ.ed eolto piu rapido quanta piu elevateono Ie frequenze.Per seguire perfettamente anche Iete frequenze la pressione esercitataui solco non deve superare i pochi

    In quasi tutti i giradischi dl grandeiffusione questa pressione e deter-inata attraverso la regolazione dina molla, mentre in certi apparecchii aIta fedelta molto perfezionati la

    La conoscenza delle cartucce per giradischi, e indispensabile per larealizzazione di un impianto ad alta fedelta. Riteniamo quindi utile, percoloro che aspirano ad una tale realizzazione, fornire Ie caratteristichedei diversi tipi. Nei prossimi numeri pubblicheremo la realizzazione di untale impianto nei suoi elementi principali: amplificatore e preamplificatore.

    ressione viene determinata con 1 0postamento di un contrappeso a mez-o di una vite micrometrica.In genera Ie la pressione della pun-

    ina sui disco oscilla entro 3 e 5

    Vediamo ora come sono compostidifferenti equipaggi mobili utilizza-ili nelle cartucce per giradisch.

    E CARTUCCE A CRISTALLOCERAMICHEQuesti due tipi di cartucce (fig. 4)anno dei risu Itati abbastanza soddi-facenti, ed equipaggiano tutti i gira-ischi di tipo comune, eccettuatl glipparecchi ad aIta fedelts. II loronzionamento e basato sulle proprietai certi cristaIIi piezoelettrici che ge-erano una corrente elettrica sotto l'ef-

    PERIMENTARE - N. 8 - 1968

    fetto di una pressione 0 di una de-formazione. La fabbricazione e sern-plicissima; il cristallo viene fissato auna delle due estremite su un sup-porto fisso, mentre l'altra estrernita e

    Fig. 3 . Se:rion" di una puntina ellittica ed i una puntina conica.

    solidale alia puntina di lettura. Ledeformazioni del cristallo, causate dal-Ie oscillazioni, della puntina di lettura,genera no una corrente elettrica sinu-soidale praticamente proporzionale al-1 0 spostamento della puntina. Questacorrente e raccolta da degli elettrodisistemati su due facce opposte delcristallo 0 del ceramico. La tensionegenerata da una cartuccia di questatipo puc arrivare a circa 500 mY.Questa tensione di uscita elevata

    facilita di molto la fabbricazione diamplificatori. Inoltre, Ie tensioni gene-rate sono praticamente proporzionaliagli spostamenti della puntina, ciovuol dire che Ie frequenze basse, co-me per Ie frequenze alte, la tensionecorrisponde aile caratteristiche d'inci-sione dei dischi. COS! Ie correzioni daapportare alia curva dell'amplificatore

    537

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    Ba5~ fissa

    P.rt~mobil~Cristallo piezo elettricoo ceramico

    Fig. 4 - Rappresentazione schematica di una carlvcci. monofonic. a cristallo 0 ceramica.

    saranno rnirume. Inoltre, Ie cartuccedi questa genere non sonoinifluenzateda campi magnetici esterni.E' da notare pero che I'impedenza

    di queste cellule e molto elevata, eI'adattamento all'entrata dell'ernpliflca-tore, soprattutto se e a transistor, faperdere gran parte delle loro que litenaturali.

    CARTUCCE MAGNET ICHEIn realta esistono due tipi di car-

    tucce magnetiche (fig. 6): a magneteflsso e a magnete mobile. Per distin-guere Ie seconde dalle prime, si ri-cordi che Ie seconde sono chiamatemagnetodinamiche.Esaminiamo 1 0 schema d'una car-

    tuccia del primo tipo, a magnete flsso,che noi chiameremo solamente magne-tica e che alcuni chiamano a riluttanzavariabile. Essa e costituita da un ma-gnete a forma d'anello, generalmentedi sezione rettanqolere, sullaquale siavvolgono un gran numero di spire difllo isolato. Nel traferro di questo ma-gnete si mette una placchetta di ferrodolce che e collegata alia puntina dilettura. Tutto il movimento di questaplacca fara variare il campo magne-tico nel traferro, e per conseguenzanell'avvolgimento, cosicche in esso sigenera un segnale elettrico. Viceversase la parte mobile e un magnete el'anello e in ferro dolce si ha un tipomagnetodinamico.L'impedenza di queste cartucce e

    generalmente compresa tra 10 e 50k!1; malgrado ci a la tensione di uscita

    538

    P lachett.mobile

    Fig. 6 Rappresentazione schematica diuna cartuccia monofonica magnetica (A)e magnetodinamica (8).

    Fig. 7 . Rappresentazione sehematica diuna. cartuccia -monofonica dinamica.

    e bassa e varia all'incirca tra 1,259 rnv. Cia vuol dire che il guadagndegli ampliflcatorl dovra essere pelevato che non utilizzando cartucpiezo.La curva di risposta data, e genera

    mente buona, pero la curva dell'amplificatore dovrs essere carretta, pche con questa tipo di testina di ltura, non si ha correzione automaticdella curve d'incisione.A favore di queste cartucce, com

    di quelle che descriveremo plu avansta il fatto che Ie cedevolezze laterae verticali non sono funzione dellagidita del cristallo, ma sono determnati dal costruttore stesso.Praticamente tutti i giradischi

    alta fedelta scnoequlpaqqieti con catucce di questo tipo.

    Fig.S . Alcune eartueee stereofoniche eeramiehe e cr;slalio delle case: SONOTONE, .P.ERPETUUM, ELAC e LESA.

    RC/1260

    RC/1330

    RC/1390

    SPERIMENTARE N. 8 - 196

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    RC!630

    RC/860

    RC/740

    RC/1010

    Fig. 8 Aleune eartueee magnetiehe stereofoniehe delle case: PICKERING, B. & 0., ELACe Shure.

    ARTU CCE DINAM ICHELe cartucce dinamiche (fig. 7) sono

    ostituite da un magnete a forma dinello di sezione rettangolare, e nel

    Punt ina di letturaFig. 9 . Cartuecia ceramica 0 a eristallo inversione stereofonica.

    campo magnetico esistente nel trafer-ro s'introduce una bobina collegataalia puntina di lettura. In realra, e persempliflcare Ie spiegazioni, diciamoche un elemento dinamico funzionaesattamente aII'inverso di un voltme-tro che e costituito a110stesso modo.In un voltmetro, se si invia una ten-sione nell'avvolgimento,la lancetta sisposta, in una cellula dinamica invecedella spostamento della lancetta sigenera una tensione elettrica. Eviden-temente, una tale bobina non puc por-tare molte spire e I'impedenza e bas-sa, inoltre, poiche gli spostamenti dellapuntina sono di piccola ampiezza, latensione generata non supera qua Ichecentinaia di microvolt.Queste cellule sono adatte per im-

    pieghi professionali, poiche la loro cur-

    Fig. 10 Cartvcci. magnetic.in versione stereofonica.

    CARATTERISTICHEDI ALCUNE FRA LE MIGLIORI CARTUCCE STEREO

    Casa e Sigla B.&O. SHURE PICKERING PHILIPS ELAC , ADCSP 7 M55E V.15!AME.2 GP/404 STS322E I 770, I

    ITipo I magnetica magnetica magnetica magneto-dinamiea magnetiea magnetica, I,Raggio puntina 17 !J - 18 !J. o S x 22. ill 18 !J. 5 x 22 \ . l . 18 J .lPressione sui disco 1+3 g 0,75+ 1,5 g 0,75+3 9 I 3+5 9 1,5+3 9 2+6 9Cedevolena 12+15xI0-' cm/dyna I 25 x 10-' em/dyna IS x 10-' cm/dyn" 4,7 x 10' ernldyna 12 x 10' cm/dyna IS x 10-' emJdynaRisposta .di frequenza 20 + 20.000 Hz 20+20.000 Hz 20 + 20.000 Hz 30 + 20.000 Hz 20+20.000 Hz 10+ 20.000 Hz

    I 1ivellodi uscita ad 1 kHz 7 mV as emls 6,6 mV a 5 cmls 5,5 mV s s. s cmfs I mVad 1 emls 10 m'V a 10 cmls 8 mV as,S emlsPERIMENTARE - N. 8 - 1968 539

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    Poli c a natesinis Ito

    COllamita mobil.

    Fig. 11 Cartueeia dinamica in version. Itereofoniea.

    va di risposta e eccellente. Per aumen-tare il livello d'uscita, e facilitare I'im-piego di queste cellule, i fabbricantiincorporano sovente un preamplifica-tore nella testina di lettura stessa.Questo preamplificatore aumenta il li-vello d'uscita a qualche millivolt, cioepraticamente al livello d'uscita dellecellule msqnetiche.Le fig. 9-10-11 rappresentano tutteIe cellule che abbiamo descrittoin ver-

    sione stereofonica. Le realizzazio~imeccaniche sono differenti, ma Iespie-gazioni date permettono ugualmente

    Pu n tina Pun lin anuov.a logorala

    1 1 1 ' \ 'l iI I 1 1 1 1 ' , l l i i1 l , l : 1 1 1 ' 1 : , , 1 1 : 1 l i : i i ~ ! ' ! i l

    sui quale esse appoggiano; cosiccdopo un lungo uso la puntina prenla forma che appare schematizzataFig. 13.Arrivati a questo punto la puntin

    non appoggia piu sui solchi del traciato, ma sui fondo, e genera coslnotevole rumore di fondo, ed unaproduzione difettosa.Le puntine sono fobbricate con d

    materiali durissimi, zaffiri 0 diaman. Ie durate ammesse per Ie puntine prfessionali sono di 20 ore per 1 0 zaffie 200 per il diamante. E' evidente cqueste durate sono molto brevi ma ncrediamo sinceramente che si possoammettere solo quando si voglia coservare dei dischi di musica classin perfetto stato.

    di comprendere il funzionamento. Neitipi stereoe molto importante la se-parazione tra i due canali, che devesuperare almeno venti 20 dB.IV ISTA

    D I FRONTESenso di rc ta z ion edel disco

    VISTA DJ PROFILO LOGO RIO DELLE PUNTINE01 LETTURAFig. 13 Come Ii presenta una puntina

    logorata.

    540

    Le puntine di lettura si logorano co-me pure i fianchi (fig. 12) del solco

    Quando si usano dei dischi di scso valore, si possono concedere periodi uso piu lunghi: 1000 ore per un dmante e 100 ore per uno zaffiro.di lit di questi tempi la puntina iniza rovinare i dischi, ancor prima cheoda il classico rumore di fondo. Quina1tenzione aile puntine se non volerovinare i vostri dischil

    SPERIMENTARE - N. 8 - 19

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    OSTRUIAMO ILMICROS EREO~\' I~~-:-\~;'. - L . - ~ ., ' , _ 1 , l L '- " . -0 ~ ,;.'I:-~_. ~ ~. . .1 _ . . . . 1~ ~~ -;.._ _ . : . l ' ; " ~ .__'!..~L ,t.. _..~ ......__ .

    C'era una volta ... un amplificatore stereofonico costituito da una miriade dipezzi: condensatori a decine, trasformatori, una fortuna in diodi e transistor,circuiti e panneHi complicati... mazzi di fili!Eh: c'era una volta.E ogSi? Beh, oggi 1 0 steree 1 0 si pub realizzare con una scarsa manciatinadi pezzi: due Circuiti integrati alcuni complementi, poche connessioni. In vero,odiernamente, la costruzione di un amplificatore stereofonico e discesa)) al-la portata d'i chiunque: anche dell'amatore piu sprovveduto. UN PR0GETTO

    DI GIANNI BRAZIOLI

    L'han detto sopra e non 10 ripetero:a... maniscalchi e gasisti, flnalmenteche voi potete costruirvi 10 stereo!No, non voglio essere irriverente conhi ferra i nobili anima Ii, e lungi da mebene una scarsa considerazione per iasisti: moderni emuli di Prometeoon la Rolls-Royce Silver Ghost evilla sull'Appia anti.ca, grazie alia

    rofessione artigiana!Dicendo Maniscalchi e gasisti in-ndo dire meno esperti di elettro-

    , null'altro. 51, perche proprio aostoro mi rivolgo propohendo la co-truzlone di un ampliflcatore stereofo-ico: il bravo due canali .Amico lettore, non si sventoli oramane dalle dita raccolte a maz-

    etto davanti alia sua fronte pensosa:reda, sono in perfette condizioni men-li, almeno per quel tanto che questitrani tempi permettono (sic!).Lo provero dicendo che questo am-

    llflcatore stereofonico prevede l'irn-iego di ventiquattro pezzi in tutto, ee, come cablaggio, e dotato di unale semplicita costruttiva da richiama-quella del ricevitorino a tre 0 quat-

    o transistor.

    PERIMENTARE - N. 8 - 1968

    Usa allora delle unite premontate?No, no: eh, dove andrebbe allora lasoddlsfazione di costruire?Usa invece due CIRCUITI INTEGRA-

    TI, i nuovi se non nuovissimi TAA300 della Philips; unite estremamen-te minuscole, che perc dissipano cia-scuna 900 mW offrendo una potenzamusicale (IHFM) che eccede il W: anzi,che giunga a 1,5 W.Questo e un dato, uno solo dello

    stereo: vediamo quindi gli altrL Oltreche una potenza di 1,5 + 1,5 W, l'arn-pliflcatore offre:- una distorsione che NON supera

    10 0,5 per cento ad 1 W di potenza(per canale). Questo e un valore dav-vero HI-FI, degno di riproduttori ditipo professionale;- una risposta (banda passante) che

    si estende tra 40 Hz e 100.000 Hz en-tro 6 dB. La banda a - 3 dB (valoreclassico per la valutazione degli im-pianti HI-FI) vale SO Hz-S2.000 Hz;- una stabilitil termica provviso-

    ria assai buena, anche se non ecce-zionale nel prototipo (vedremo poiilperche) e cornunque tale da assicurare

    OMINISTEREO~ tc AMPLIFIER

    Aspetlo del pannello de l micro-stereo.il funzionamento lineare del comples-so tra 10C e 45C;- un rumore di fondo tanto ridotto

    da essere inavver1'ibi Ie in assoluto (60dB sorto aI segna le).Buoni, questi dati, nevvero? Tali da

    far venire ... I'acquolina a ben piu di

    541

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    statato che tale potenza e pili che suf-ficiente: provate pure anche Vol, conil volume al massimo, 1,5 + 1,5 Wfanno un bel baccano; anche se e incorso una festicciola lMolti diranno allora: Perche Ie

    fabbriche costruiscono gli impiantistereo da 20 + 20 W 0 addiritturada 5.0+ 50 W? se la potenza di 1,5 Wpuo bastare?Beh, vediamo: 50 + 50 W e una

    potenza ... americana ; una possibi-lita di tornado fonico che da noinon trova utilita. Va bene per chi hala villa con il friggibarbecue "I11'a-perto e la piscina. Per chi ha dei vi.cini; non dei coinquilini ne dei con-domini. Possibilmente dei viciniposti a venti minuti d'automobile 0gili di 11.Anche 20 + 20 W sono una bella

    potenza, e sono certo che difficilmentechi possiede un amplificatore del ge-nere ne ha mai sfruttato il massimovolume. V'e comunque una considera-zione da fare: ed e che I'orecchio uma-no ha un funzionamento non lineare;ne relativamente alia frequenza nealia potenza.Per esempio, se voi udite un disco

    riprodotto da un amplificatore dellapotenza di soli 5.00 mWt e poi unopotenza di soli 250 mW, e poi unoda 2,5 W, e non sapete a priori Iecaratteristiche degli apparati, saretepronti a giurare che I'amplificatorepili grosso possiede una potenzaal massimo doppia dell'altro ma NONcerto quintupla. Cosl se voi ascoltateun disco riprodotto a 1,5 W ed a 5-6W, note rete una differenza nel vo-lume, ma non vi perra certo tale da

    giustificare una potenza pili che tripltuttocio, appunto, per la diversa sesibilita dell'orecchio ai suoni via vpiu intensi.Ora, alia luce di quanta detto,

    possibi Ie affermare che tra la poteza sonora di questa apparecchioquella prodotta da uno stereo d4 0 5 W per canale, poco ci corril che, in sostanza conferma l'assuto della praticita di un amplificatoreda soli 1,5 + 1,5 W, come questper sonorizzare un impianto stereofonico casalingo . Come volevasi dmostrare.Come dice quel lettore con Ie b

    sette che gli si congiungono sui me, Quello con gli occhiali in eccier

    alia Ringo Starr? Che ho stancatil pubblico >~?

    Beh, beh, al tempo: una introduzione ci voleva, e chi mai vi avevfatto notare amici, Ie caratteristichdel particolare udito umano e delsua strana risposta?Comunque, se I'introduzione e st

    ;a lunga, prolissa, spremo una lagmuccia di pentimento e vengo al fattoanzi: allo schema. Prima di tutto vdiamo I'ICS.Figura 1, eccolo 11:e i1 TAA 3.0E' il circuito integrato che forma

    clou ; il pezzo principale, il cure dell'assieme.Ditino e contare: uno, due, tr

    quattro ... perol II TAA 300 comprende ben undici transistor, cinque diodtredici resistenze, un condensatoreChe zuppa!

    I I < .

    Fig. I ' Schema elettrico del circuito integratoTAA 300.

    un audiofilo! Ho forse esagerato? No,no, vi garantisco io, Gianni Brazioli,che i dati suesposti sono veritieri,scrupolosamente esatti e magari ar-rotondati per difejto.Si tratta quindi di uno Stereo-

    minimo assolutamente fedele, checome qualita batte moltissime realiz-zazioni cosiddette di classe, indu-striali, e parimenti tutti gli amplifies-tori detti economici .Certo amici, Voi direte che 1,5 ++ 1,5 W di potenza non sono proprio

    quel checi vuole per sonorizzare uncinematografo: ma Voi avete delle salecinematografiche da alimentare? 10no, e per I'impiego casalingo ho con-

    ,--------------4 -lI __--------------~--~~I I3 r

    AP:811

    Fig. 2 ' Circuito di principio in cui il TAA 300 deve operare.

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    ,J

    A

    8Fig. 4

    deve avere effettivamente la cape-dta detta; se la sua tolleranza 1 0 por-ta ad un valore reale minore, puo in-nescersi una oscillazione ultrasonicache comprometfe II funzionamento:impiegando dei condensatori al 20%di tolleranza e quindi meglio abun-dare quam defkere! ... Come dicevaquel Presidente della Cassazione, com-minando un ergastolo.Come abbiamo visto, il TAA 300e un circuito integrato piccolino ma...

    muscoloso : puo elaborare dei se-gnali forti ed ampi.Nella serie campione che per vie

    traverse ho avuto, codeste ICS ha ilcontenitore SOT 14 : vale a dire,che e incapsulato in un involucroTO-5 ribassato, piatto.Scalda, e giunge rapidamente a

    temperature proibitivenel caso chesia impiegato al limite delle presta-zioni.

    II TAA 300 contenuto neil'SOTl4 eperc un tipo vecchio, ed il mio proto-tipo, che ne impiega due in tal gui-sa e da ritenersi superato. Infatti, laPhilips, annuncia ora che il TAA 300non sara plu prodotto con il caseSOTl4,ma con il Dual-in-line chesi vede nella flgura 4, familiarmentedetto ... millepiedi .Mentre scrivo non so ancora Ie

    connessioni che avra tale milliepie-di , rna ovviamente saranno assai logiche ed il lettore non avre laminima difflcolta nell'interpretarle.Perche mai la Philips ha preferito

    544

    Fig. 4-A - Connessioni del lAA 300oggi in distribuzione, con Uconteni~lere 50114.. B Vista del radiator ..che e ne.enuie montara ' sui TAA300"I finedi ,icilv_.e, I.. mauima poten"".enn supera re 1 8 d issipuione.C - 'Vi-5 1 . . in pianta e profllo del' nuoye TAA300, mu nito dicontenitore piaHo euseila lalerali. 5i noti: le d.alo, di rama(copper) che funge da radialer,,, inter-no incorporalo in 'I"u'o modello ,ag-9iorn810 d"lI'ICS.

    in seguite il dual in line al pri-miero e piu piccolo SOT 14? t logico,PROPRIO perche 1 0 SOT14 e troppopiccino, e non puo dissipare piu diquel tanto. Con il TAA 300 nel mil-lepiedi la Casa otterra un marginedi dissipazione tale da garantire Ieprestazioni migliori anche nelle peg-giori condizioni d'impiego: in partico-lare, considerando che rnunira la nuo-va versionedi una piastrella di legaad alta conduzione termica diretta-mente saldata al contenitore. Un ra-diatore incorporato, mscmma.AI lettore, I'ICS perverts in questaversione ultimo strillo . 10. . . beh

    io m'accontento!Vediamo ora 10 schema genera Ie

    del sistema stereo)} presentato: fl-gura 3. Come si nota, il tutto e for-mate da due ampliflcatori identicial-la flgura 2, muoiti delle stereo-ba-lance ovvero del sistema di reqola-zione che crea parallele caratteristichedi funzionamento per ambedue gliampfiflcatori (R3).Ho spiegato prima il canale singolo;

    non occorre quindi che mi ripeta per1 0 stereo: ogni commento in meritosarebbe un duplicato.Mi accorgo anzi che la chiacchiera-

    ta e divenuta anch'essa .. long-tailed:ha una ... coda lunghissimaTaglio quindi; taglio secco e passo

    telegraflcamente aile note di realiz-zezione pratica.II prototipo da me costruito non e

    una gran bellezza ... di rado, comun-

    que gli apparecchi sperimentali hano una estetica brillante. Nondirnenoe razionale e la sua impostazione pessere presa come idea-base da pte del lettore per una successiva eborazione.Ha un pannellino scatolate inallu

    minio che regge il doppio controldi volume (R1-R2) ed il potenziometrdi bilanciamento R3.I due TAA 300 i condensatori e

    resistenze ftsse sono sistemati suuna basettina a settori stampati:cune parti sono sopre alia plasca. altre (R6-R7-C3-C4-C13) sono motate al di sotto con Ie varie interconessioni. Le parti sono dispostecondo una logica funzionaleche pscinde dalle squadrature e dai parlelismi.Gli ICS sono infilati in due picc

    dissipatori a stella , Jer~iyn-GBCalia massima potenza, con questidiatori, non raggiungono una tempratura tale da rischiare il fuori usCome ho detto, i TAA 300 )} nu

    va serie non avranno problemiternperatura--qulndl nulla da aggiugere.Se non si mantengono corte Ie co

    nessioni, i circuiti integrati innescana frequenza elevata: I'ampliflcatorequesto caso flschia e distorce. E' quinnecessario curare bene la fllatura:particolare, i condensatori di fugadisaccoppiamento (C5-C6-C9-C10-C(4) devono giungere ai punti cmuni con la massima brevita,Vi sarebbero varie altre cosette

    commentare, ma nessuna e nuovadi particolare interesse: quindi mi pre di aver dato a chi legge sufficieninformazioni per una felice riuscidel montaggio. Vediamo allorecollaudo.II pick-up stereo da abbinare

    I'ampliflcatore bicanale deve essemagnetico e deve avere una impdenza compresa tra qualche migliaidi n ed una quindicina di kn. Dealtresl erogare un segnale minimo efleece di 10 mV per canale, ad ottnere la massima potenza di uscprevista.Trattasi comunque di una ampie

    za tanto modesta che ogni testinapuo erogare, salvo sporadici e parcolari casi.

    SPERIMENTARE - N. 8 - 19

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    Inutile dire che il pick-up deve es-ere HI-Fl.Gli altoparlanti connessi all'uscita,

    ebbono presentare ad ogni canale,un carico compreso tra 6 e 12 n, eevono possedere una qualita eleva-a oltre che una potenza non inferio-re a 3 W.Con gli altoparlanti collegati, ma

    enze segnale d'ingresso vi e comun-ue una duplice regolazione da ef-ettuare, prima del collaudo. Si trattai portare i potenziometri semiflssiR6-R7 ad un valore tale che la cor-rente di riposo di ogni TAA 300 (in-ressi in cortocircuito a massa) siapari ad 8 mA. Per effeftuare la misu-ra, si stacchers dal positivo genera IeS1) Ii'! connessione numero 4 di cia-cun ICS ed ivi si inserira il testerommutato sulla portata xl0 mA fon-o scala. Fig. 5 - Aspetto interno dell'amplificatore.

    III.B. L'elenco dei maleriali che segue, si riferisce al circuilo di ligura 3. Le varie voci nonhanna quindi alcuna altinenza can I'amplificalore monofonico riporlato a litolo d'esempionella figura 2.

    I MATERIALINumero

    di calalogoG.B.C.

    Prezzodi Listino

    RlR2: polenziometro doppio a varrazrone logaritmica da25.000 +25.000 !1 (oppure 22.000 + 22.000!1)R3R4R5R6

    potenziometro a variazione lineare da 50.000 !1resistore da 47!1 1(2 W 10%come R4trimmer resistivo a cacciavite da 25 kil, variazionelinearecome R67

    51 interrullore unipolareCl condensatore micro elettrolitico da 10f.lF 12 VLC2 come ClC3 condensatore ceramic a da 500 pFC4 come C3C5 condensatore micro elellrolitico da IOOf.lF 12 VLC6 come C5C7 condensatore micro elettrolitico da 50 iJ.F . 12 VLC8 come C7C9 condensatore ceramico da SO kpF quadro ..Cl0: come C9Cll: condensatore elettrolitico da 500 f.lF . 35 VLC12: come enC13: come CllB pila da 9 V formata collegando in serie due pile

    ( piatte da 4,5 VCIRCUITI INTEGRATI: Ambedue del t ipo TAA 300J1 : [ack tripolare per ingresso "stereo Altoparlanti cOrlsigliati2 . Oissipatori per i T AA 300

    PERIMENTARE - N . 8 - 1968

    OP/1910PP/l110DR/32DR/32D P / a oDP/30Gl/1140B/337.1B/337.1B/158B/1S8B/306.3B/30638/306.28/306.28/178.38/178.38/533.28/533.28/53321/742

    GQ/1170A/41722GC/1460

    1.0005501414

    260260850100100282811011090904444340340340210

    7.700980

    4.850250

    Regolati che siano ambedue i trim-mer, si ripristineranno Ie connessionie si potrs di conseguenza provare ilcomplesso.Forse non sarete sorpresi dalla po-

    tenza del vostro Microstereo : 1 0sarete perc dalla qvalita del suono sepick-up e diffusori avranno la classeauspicabile.Effettivamente, e difficile udire nel

    comune una purezza musicale coslelevata ed una cos1totale assenza dirumore e distorsione!Comunque: giudicate Voi. II costo

    dei TAA 300 e di tutti gli altri com-ponenti presi assieme e di gran lun-ga minore di 10.000 lire (pick-up edaltoparlanti, ovviamente esclusi - sic!).Quindi, vista la limitata dlfflcolta co-struttiva, e certo che la maggioranzadei lettori, se 1 0 desiderano, possonotentare la realizzazione di questo pro-getto.

    1 0 penso a rag ion veduta che nevalga la pena.Ebbene, ai posteri ...Beh, ciao gente: ci sentiamo! Dite-

    mi come avete trovato questo proget-tino, all'atto pratico e ditemi se mam-ma Philips vi ha fornito il TAA 300nel Dual-in-line : come dice quellavecchia canzone?... Mandatemi una bella cartoli-

    naa... }) Ciao!

    545

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    Chi non ha sui tavolino degli espe-rimenti un qualche misuratore auto-costruito? Chi non ha la scatolettamezzo-scassata da cui occhieggianoboccole e spuntano cavetti vari e tal-volta abbastanza spelacchiati?Puc essere un alimentatore, 0 chis-sa, un oscilloscopio: e perc semprequalcosa di meditato, qualcosa dielaborato in seguito ad una precisanecessita scoperta trafficando con i

    fl!i ed i condensatori.Inquesto articolo presenteremo unapparato della medesima specie, na-to da constatazioni essenzialmentepratiche, ed in particolare dalla re-golazione di numerosi apparati rice-venti 0 emittenti previsti per la gam-ma tipica delle applicazioni radiote-lefoniche: quella situata tra 27 e29 MHz.II nostro, e In sostanza un gene-ratore RF a diodo-tunnel, ma puc

    rientrare nella categoria dei grid-dip-meter e degli ondametri, gra-zie al particolare circuito di cui edotato.

    Lo schema e nella figura 1: vedia-molo.

    Se si esclude il circuito formatoda M1-0G 1-C2, la disposizione del-I'apparecchio e quella classica per gli546

    C O S T R U I AS T R U M E ,N T O P E R tA R E

    oscillatori R.F. a diodo Tunnel. Trami-te il potenziometro R2 il diodo pucessere portato all'oscillazione, e tra-mite C1 il relativo segnale RF pucessere sintonizzato nella gamma 26-30 MHz, comprendente per intero labanda 27-29 MHz dei radiotelefoni.

    Vediamo ora la figura 1/ B .Qui si nota un Jack in apertura

    che puc interrompere il circuito traR1 - R2 ed iI diodo Tunnel.Inserendo nel Jack il secondario abassa impedenza facente parte di untrasformatore di usc i ta (3-8 n) e pos-sibile modulare I'oscillatore. Infatti ilprima rio del trasformatore, munitodell'apposita impedenza scelta casoper caso, puc essere collegato ad unqualsiasi generatore audio (multivi-bratore, osci lIatore bloccato, appa-recchio autocostruito 0 di serie) cheessurnera Ie funzioni di modulatore.Oi conseguenza, il nostro strumen-to potra fungere da generatore diRF pura 0 modulata.Vediamo ora quella parte di cir-cuito che avevamo trascurato prima:

    C2, OG1, M1.I tre, formano un misuratore RF cheha un duplice scopo.Allorche il diodo DT e postoin oscillazione, Ml segnala I'ampiez-

    za del segnale a radiofrequenza presente ai capi del circuito oscillanteL 1-Cl .Se ad esso si accosta un secondocircuito oscillante che abbia una identica frequenza, si assistera al passag-gio di energia RF verso questo. D

    conseguenza, calera I'ampiezza desegnale disponibile ai capi di Ll-Cl.Ora se C 1 ha una se e la tarata ifrequenza di accordo, e se il circuitooscillante accoppiato a quello dell'in-dicatore, ha una frequenza incogni

    ta, osservando l'indicazione della scala sara faci Ie arguire l'accordo decircuito oscillante accoppiato: quandosi verifica il passaggio di energia Red f y ' I 1 segnala il minor valore, essosara eguale a quello del generatore.II nostro strumento, in tal modo as

    sumera Ie tipiche funzioni del griddip-meter a valvole: sia pure con tutti i vantaggi di miniaturizzazioneleggerezza che com porta.Non e tutto: oltre che da genera-tore RF e modulato, oltre che d grid-dip questa apparecchio pucservire anche da ondametro ad assorbimento.Questa funzione si compie automaticamente aprendo Sl. In tal casoil DT rimane inerte, passivo, eil circuito dello strumento e limtato a Ll-C1-C2-DG1-Ml.SPERIMENTARE - N . 8 - 196

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    Nessuno strumento e tanto utile e tanto pratico come il grid-dip-meter, per'l'aggiu5tamento degli apparati ricetrasmittenti.Se poi a questo e abbinato un ondametro, 10 strumento vale un interobanco di prova!

    III E L A V E R I F I C A O I E I R I C I E T R A S M E T T I T O R I

    cinque, particolarmente, forma-no un ondametro ed M1 segna lamassima intensita ove L1-C1 siano ac-coppiati ad un circuito identicamenteaccordato e percorso da un segna IeRF. Se per esempio sl vuole sapereache esatta frequenza stia funzio-nando un oscillatore, e sufficiente ec-coppiare la bobina del nostro stru-

    Profilo del Minidip : in primo piano siscorge una boccola isolata accoppiata me--diante un condensatore ceramico alle sta-tore del variabile. Si tratta di una varlantethe puo essere ignorata;' in pratica sitratta di una uscita. RF supplement .. .,. da Isarsi. ove risulti scomodo l'aeeeppiamen-to induttivo al circuito in esame.

    SPERIMENTARE - N. 8 - 1968

    mento alia bobina di usc ita dello sta-dio in esame e regolare C1.Nel momento in cui M l indica lamassima corrente, I'accordo sara per-fetto e bastera controllare la scalatracciata attorno alia manopola del

    condensatore per conoscere la fre-quenza cui e accordato I'oscillatore inprova.Da quanta detto, appare evidentela estrema uti lita del nostro stru-mento. Poniamo sia da tarare un ri-cevitore: si potranno allineare i cir-cuiti di ingresso alia frequenza de-siderata impiegandolo come grid-dip:poi si potra inettare sull'apparecchioun segnale RF modulato sempre colnostro apparecchio e regolare i circuitidi media frequenza ... cos) via.Nel caso sia un trasmettitore, l'ap-parecchio in fase di collaudo, lafunzione di grid-dip rechers analoghivantaggl evitando lunghe e noioseregolazioni dei nuclei e dei compen-satori.ilnostro strumento poi, funzionan-do da ondametro, consenrir a iI rapi-do ottenimento della maggiore po-tenza, I'allineamento di ogni stadioper la migliore efficienza (oscillatore,pilota, finale)e persino, nel caso ditrasmettitori a potenza ridotta, lasostituzione dell'osci IIatore per varieprove sugli stadi amplificatori RF

    (banda passante, funzionamento inFM, ecc. ecc.).Tuttocio scusate I'immodestia, none poco per un dispositivo cosl sern-plice: come si vede allo schema, ba-stano appena undici parti per costrui-re il Minidip ,

    Vista posteriore del Minidip : il cavosulla deslra e quello di alimentaxlone, Sinoti il diodo rivelatore, direttamente eel-legato ai morsetti dell'indicatore e la bre-vita dei c

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    II

    +

    I--- .......___.-- - - - 1 +B1:1.5V

    Fig. 1 - Schema elettrico.

    Anche nelle fotografie che illustra-no il testo, baiza all'occhio la sem-plicita dell'apparecchio.

    I collegamenti sono pochini, facil-mente eseguibili, ben spaziati. A chivuole realizzare un duplicato del Mi-nidip noi consigliamo I'impiego diun contenitore metallico. Usando que-sto, I'effetto di capac ita verso terraintrodotto dalla mane dell'operatore,e nocivo per la precisione delle mi-sure, sara assai me no rnarcato. Quasiirrilevante.Sulfronte della scatola, come mo-strano Ie foto e 1 0 schema partlco,si rnontera . I'indicatore. II variabiledeve essere accostato ai terminali del-Ia bobina Ll, ovviamente, per mante-nere Ie connessioni pili corte possibi-Ie. Se la bobina e posta alia sommi-ta del contenitore, come nel case> delnostro erototipo (soluzione assai con-sigliabile sotto ogni aspetto)il varia-bile verra a trovarsi sopra all'indi-catore.Sempre per ebbreviareTe' connes-sioni, conviene collegare DGI dirette-mente al morsetti di MI. Fate-peroattenzione alia polarita dell'uno edel-I'altro che deve essere corrispondente.La polarita di M 1 e indicata suifondello: al positivo, collegate il ter-minale de] DGl che esce dalla parteL-'ntras~fegnata da una striscetta bian-ca. i: questo il catododel diode: CoI-legate direttamente C2 dal morsetto

    548

    negativo di M1 allo statore del varia-bile: il rotore di questo, ovviamenteandre al morsetto positivo dell'indi-catore ed alia massa genera Ie.Allo statore del variabile, sara col-legato anche il catodo del diodo tun-

    AVVISOI PREZZI ELENCATINELLE TABELLE DEIMATERIALI SONO 01 LI-STINO; SUGLI STESSIVERRANNO PRATICATIFORTI SCONTI DALLAG.B.C.

    o r j') 1 "_,+ 1 - - b -.JJACK PER LA MODULAZIONE ESTERNAIDA INSERIRE NEl PUNTa -A' I

    FiS l/B.

    nel: curate bene di non invertirequest'ultimo, perche nel caso potreb-be rovinarsi, oltre ad impedirefunzionamento dello strumento. Osservate quindi con gran cura il foglietto alleqato al semiconduttore, prima di connetterlo.Re'lativamente al circuito di polarizzazione del DT, la eventuale lun

    ghezza dei collegamenti non ha eccessiva importanza: R1, R2 ed R3 saranno connesse con cura e {(logicama senza eccessive preoccupazioni.Prima di collaudare ' 0 strumento,osservate bene la connessione dellapila: curate che il NEGATIVO vada acatoclo del DG1, al positivo di M1. arotore del C1.Se la pila e esattamente inserita,dopo una ultima occhiata el verso de DT}), azionate pure I'interruttore.Ruotando con lentezza R2, vedreted'un tratto I'indice di M 1 portarsiverso il fondo-scala. Non appena cloaccade, il diodo oscilla.Regolate ancora R2 con dei piccoli spostamenti della manopola: I'in

    - . . . . . PreaiI MA 1'IIWW til .....G.I .C. ... UIIIeeII I _.....IIQ IW1~ HI- r p.te.................. O ",/'11. m. ; ....... 1101W' .. 0 1 . / atI : pit. .',1Y...... " f l O . 1 7 0Cl t _ ........... .,.nQa.ad ... Ie It" 0 , . tOtct. . . . .- - - . . . . . . "" I/n atDGh . . . . . . . a J ca.n.-Io O A II - J O ODr, ....."'-I.,...,. - 5 . 1 11 : . . . . . . . . . . . . . . " . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . -. . . . . . . . . . . . . '-- . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .- . . . . . . . . ,. . . . !lfs . . ,. . .: . .. .. .. .. .. . 1iA ... .. .. .SJ I . . . . . . . . . . . . . . . . . . . , . . _nne -, . . . . . . . . . . . . U itIIae

    SPER IMENTARE - N . 8 - 196

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    Fig. 2 - Schema di (ablaggio.

    ice, andra esattamente a fondo-sca-la. Ruotate poi C1; raggiunta la mi-nore cepaclta, I'indicazione sulla scalai M1 calera leggermente: compensa-e la variazione riportando a fondocala M1 mediante R2.A questa punto, il collaudo e riu-

    dana completamente M1 manlfesterauna notevole indicazione. Regolandoallora con maggiore lentezza C1, sirintreccera il punto in cui I'indice saleal massimo. Avvenuto cio, il circuitoosciliante del nostro strumento e insintonia coni segnale del generatore:e quindi regolato a 26 MHz; si scri-vera questa indicazione, sulla scaladel Minidip, accanto al riferimentodella manopola del variabile.L'operazione sara ripetuta a 26,1

    MHz, poi a 26,2 MHz e via via, sem-pre segnando i riferimenti sulla scala.Terminato il lavoro, a 30 MHz epoco piu (il valore esatto dipendedalle capacita parassitarie del cablag-gio) iI tutto sara pronto.Osiamo dire che, in possesso del

    Minidip , ogni qual volta dovreteregolare qualche trasmettitore 0 ra-diotelefono, sa rete lieti di aver lettoquesto articolo!

    Per ottenere uno strumento usabi-Ie in laboratorio, sara comunque ne-essario tracciare la scaletta per it

    In molti casi, si tratta di una ope-razione assai difficile e complicata:non in questo.Per un risultato rapido, con S1perto, si accoppiera un .osciliatorea radioriparazioni, tarato, alia L1 e

    1 0 si reqolera per una ernissione diRF non modulata alia frequenza di26 MHz. Si porters alia cepacite mas-simaCl; prima che Ie lame lie si chiu-

    MOSTRANAZIONAtE RADIOTElEVISIONEE SALONEINTERNAZIONALECOMPONENTIElLETTRONICI

    II quartiere della Fiera campionaria di Milano ospltera, anche quest'anno, Ie ormaitradizionali mostre dell'ANIE.La decisione, infatti, di renderle annuali e stata accolta con vivo favore tanto dagliespositori quanto dagli operatori economici.La 33' Mostra Nazionale Radio-Televisionesi inaugurera iI 1 settembre contempo-raneamente al SSalone Internazionale Componenti, Strumenti di misura elettronicie Accessori. Essi si concluderanno iI giorno 8 settembre.Nel quadro del Salonedei Componenti, verra pure organizzato il 6ConvegnoTecnicoComponenti Elettronici. Si tratta di una manifestazione di alto interesse lnterna-zionale, che e ormal divenuta parte integrante delle mostre promosse dall'ANIE.SPERIMENTARE - N. 8 - 1968

    Percheusare

    un aspirapolvereper dissaldare

    N. G.B.C.LU/6130

    Schreiben Sie an ERSA698 Wertheim/Main

    549

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    Esistono numerose apparecchiature elettriche di mmime dimensioni, ilcui impiego puc, risultare utile anche in un'autovettura, e che di solitofunzionano con alimentazione a corrente alternata di rete. Ad esernpie,a questa categoria di apparecchi appartengono i piccoli ventilatori, irasel elettrici, eee, Orbene, indipendentemente dal fatto che Ie apparee-chiature di questo genere esistono anche con alimentazione a batterie,puc, risultare utile per qualche lettore realizzare questa piccolo alimen-tatore, mediante il qua Ie e possibile trasformare la, tensione continua di12 V dell'impianto elettrico di bordo in una tensione alternata a 220 V,ed avente una frequen,za di 50 Hz, con un rendimento dell'ordine del40%.

    COSTRUITEVI

    una tensione primaria del trasformato-re T. Gli avvolgimenti Ll ed L4 sonoinvece i due avvolgimenti di reazione,che provvedono ad applicare aile basdi entrambi i transistor i segna Ii provenienti dall'accoppiamento induttivotra i quattro avvolgimenti primari, cola fase e I'ampiezza opportune per determinare 1 0 state di oscillazione.Gli avvolgimenti so no dimensionatiin modo tale da ottenere ai capi delI'avvolgimento totale L2-L3 una ten

    UN GENE

    Se un tempo, per convertire unatensione continua fornita da una bette-ria di accumulatori in una tensione al-ternata, ci si serviva di un complessovibratore a contatti mobili, iI cui ren-dimento era assai basso a causa dellaenorme quentlta di energia che anda-va persa per il gioco di commutazione,oggi la medesima applicazione puo es-sere realizzata con l'impiego dei semi-conduttori, ottenendo un rendimentonotevolmente maggiore.Per ottenere la frasformazione del-I'energia da un tipo all'altro, e suffl-ciente in pratica creare un cireuitooscillante, che funzioni sulla frequen-za desiderata, e che trasformi quindiI'energia a corrente continua fornitadalla batteria di accumulatori in unacorrente alterna'ta. Tale corrente al-ternata, avente una frequenza che di-pende esclusivamente dalle caratteri-stiche intrinseche del circuito che pro-duce Ie' oscillazioni, puo quindi esse-re aumentata di ampiezza 0 ridotta,usufruendo semplicemente del noteprincipio. del trilsformatore di tensione.ln base a quanta sopra, non esisto-no gravi difficolta nel realizzare uneircuito che oscilli sulla frequenza di

    550

    50 Hz (eorrispondente cioe a quellaunificata della tensione di rete in tuttaItalia), ottenendo cosl una vera e pro-pria corrente a I ternata che puo essereportata al valore voluto con un ade-guato rapporto di trasformazione.La figura 1 illustra il circuito elettri-co del dispositive che intendiamo de-scrivere. Esso consiste sostanzialmentein due transistor, del tipo AD149, fun-zionanti entrambi come osci lIatori inopposizione di fase. Infatti, TR1 costi-tuisce un vero e proprio oscillatoreunitamente ai componenti R1, R2, L1ed L2! e TR2 costituisce uno stadio as-solutamente eguale e simmetrico, uni-tamente ai componenti R3, R4, L3,

    ed L4.In pratica, i due stadi oscillatorifunzionano simultaneamente ed in op-posizione di fase, per cui i dueavvol-gimenti L2 ed L3, in serie tra loro edavvolti nel medesimo senso, vengonopercorsi da due correnti alternate (so-vrapposte naturalmente ad una com-ponente che costituisce la corrente diemettitore dei due transistor) e pre-sentano tra i capi esterni una differen-za di potenziale alternata che puc es-

    sere considerata alia stessa stregua di

    sione alternata avente una intensita dcorrente di valore adeguato per ottenere al secondario (L5) una tensionealternata avente I'ampiezza di 22'0 Ved una frequenza di 50 Hz. Le capacltaC1 e C2 so no anch'esse eguali tra loroed hanno il compito di stabilire con lmassima esattezza possibile il valoredella frequenza di funzionamento dedue stadi oscillatori.In pratica, il trasformatore puc essere calcolato in base ai medesimi dati con i quali si puo calcolare un tresformatore funzionante alia normaletensione alternata di rete: infatti, qualsiasi trasformatore di piccole dimen-sioni avente un primario adatto alitensione di rete di 220 V, 50 Hz, viene avvolto con un determinato numero di spire, e con un conduttore di sezione adeguata all'intensita della corrente. Oltre a cio, il fattore spire/voltviene stabilito in base alia frequenzaed alia sezione del nucleo.

    Realizzazione del trasformatoreII trasformatore necessario per questa tipica costruzione non e facilmentereperibile in cornrnercio, per cui e beSPERIMENTARE - N. 8 - 196

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    ne fornirne i dati costruttivi. In lineadi massima, qualsiasi tipo di lamierinomagnetico e adatto, purche sia di di-mensioni relativamente plcco le, e pos-sa costituire una sezione interna delnucleo pari approssimativamente a6 cm quadrati. In altre parole, tale se-zione potra essere otten uta - adesempio - con una larghezza del nu-cleo di 20 mm, ed uno spessore di30 mm: un altro caso potra esserequello di un lamierino avente una lar-

    A PER AUTOVETTUREghezza di 24 mm, con uno spessore di25 mm circa.

    La figura 2 illustra a titolo indicativoIe caratteristiche del tipo di lamierinoche e possibile usare. In pratica, affin-che il lamierino sia adatto alia costru-zione del trasformatore, e sufficienteche il prodotto tra la larghezza dei la-mierini (L)e I'altezza n'l), ossia 1 0 spes-sore del nucleo, entrambe espresse inmillimetri, dia un valore corrispon-dente appunto a 6 cm2

    L'intero trasformatore pub essereavvolto in un carcassino realizzato incartone bachelizzato, col sistema chesupponiamo sia gia note al lettore, coslcome e illustrato alia figura 3. Agli ef-fetti dell'avvolgimento, sara bene pro-cedere come segue: per prima cosa siavvolgeranno L2 ed L3, col sistemadell'avvolgimento bi-fllare: clo signi-flea che occorre avvolgere 120 doppiespire, con conduttore di rame smal-tato del diametro di 1 mm. Natural-mente, occorre rammentare che al ter-mine di ciascuno strato, e bene sovrap-porre uno strato di carta paraffinataSPERIMENTARE - N . 8 - 1968

    12 v c .c . L5 C3 220 V C .A.0---------'

    Fig. 1 . Circuito eleltrico del dlspos.ilivo.

    551

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    28/84

    abbastanza sottile (spessore 0,1 rnrn),onde separarlo da 1 1 0 strato successi-yo. Non ci dilunghiamo sui metodo diancoraggio delle estrernita dell'avvol-gimento, in quanta ~ presumibile che illettore abbia gia la necessaria espe-rienza: in ogni modo, e sufficienteche Ie estrernite del doppio avvolgi-mento vengano flssate con un brevesegmento di nastro adesivo in plasti-ca, e vengono portate all'esterno delcarcassino .tramite dei fori apposita-mente praticati nelle pareti.

    /'1 _ --

    1./

    Fig. 2 - Rappresentazione dell'aspeno delpacco lamellare, con drcuito magnetico iIIu.strato volutamente aperto, per mettere inevidenza la sezione del nucleo centrale.

    Fig. 3 Esempio di aspetto che e possibileconferiTe. al carcassino per la realizzazionedell'avvolgimento.

    552

    II dopplo avvolgimento cosntulto daL2 ed L3 deve essere quindi ricopertocon un unico strato di lateroid, dellespessore di 0,2 mrn. Lo strato di que-sto cartoncino isolante potra essere TIS-sate in modo da evitare che siapra,con I'aiuto di un breve segmento di na-stro isolante, si provvedera ad avvol-gere (sempre col sistema bi-fllare) gliavvolqirnenti di reazione LIed L4. Ta-li avvolgimenti consistono in un totaledi 40 doppie spire con conduttore inrame smaltato avente un diametro di0,6 mm. Si rammenti che questo secon-do avvolgimento bi-fllare deve esserenecessariamente avvolto nel medesimosenso di rotazione in cui sono stati av-volti i due avvolgimenti precedenti.Ultimato questa secondo avvolgi-

    mento, I'ultimo strato verra a sua vol-ta ricoperto con uno strato di lateroidcostituito da 3 spire complete del me-desimo cartoncino usato per la sepa-razione precedente (dello spessore di0,2 mm). AI di sopra del suddetto stra-to isolante si provveders inflne ad av-volgere (sempre nel medesimo sen-so) un totale di 1.800 spire di con-duttore di rame avente una sezionedi 0,15 mm. Naturalmente, anche perquest'ultimo avvolgimento e indispen-sabile separare uno strato dall'altrocon un sotti Ie fog lie di carta paraffi-nata.AI di sopra dell'ultimo strato di

    quest'ultimo avvolgimento si appliche-ranno lnflne tre 0quattro giri comple-ti di cartoncino lateroid sempre dellaspessore di 0,2 mm, per proteggereesternamente il trasformatore. Cia fat-to, si potranno inserire i lamierini neltrasformatore in modo da chiutlere ilcircuito magnetico in modo alterno.Cia siqniflce che un lamierino ad M verra inserito da un lato, mentre lalamella rettilinea verra applicata dal-l'altro, cia fatto, si lnserire un lamieri-no ad M dal lato opposto, mentrela lamella rettflinea verra applicatadall'altro lato, e cosl via, fino all'in-troduzione dell'ultimo lamierino chedeve essere pressato nella flnestra delnucleo tanto quanta basta per evitareche I'intero pacco lamellare entri in vi-brazione durante il funzionamento.

    Realizzazione del circuitoII circuito puo essere realizzato as-

    sai semplicemente montandolo su diuna basetta di bachelite dello spesso-

    re di circa 2 rnrn, cos1come e illustrato alia figura 4. Essamette in evidenzala poslzione dei due transistor, nonchela posizione delle quattro resistenzeR1, R2, R3 ed R4, e quella delle trecapecita CI, C2 e C3.Come e facile rilevare, non esistono

    difflcclte ag~i effetti del montaggio, einoltre ~ data la sempllcita del circuito - non sussistono in pratica possibilita di errore. Unico particolare choccorre tenere nella massima considerazione e I'ordine di collegamento devari terminali degli avvolgimenti primari del trasformatore. Sotto questaaspetto, si rammenti che, per quantariguarda L2 ed L3, essi vanno consderati come due avvolgimenti separati. Leestremits di entrambi escono contemporaneamente dai due medesimfori del carcassino,per cui occorreradistinguere i terminali di ciascuno dessi.L'inizio di uno qualsiasi di essi fara

    capo ~ adesempio ~ all'emettitoredi TR1, mentre l'estrernita opposta demedesimo avvolgimento verra unitaall'inizio del secondo avvolgimento adesso affiancatol per far capo al terminale positivo della batteria di bordoL'estrernlts opposta di questo secondo avvolgimento fara invece capo a. I'emettitore di TR2. Anche per quantariguarda gli avvolgimenti Ll ed L4, innanzitutto occorrera individuare conesettezza il terminale opposto corrispondente a quello di inizio di ciascuno dei due avvolgimenti: cia fatto, sara sufficiente collegare un'estremlts duno di essi alia base di lRl, e I'altraestrernita aI punto di unione tra R1 edR2, e procedere in modo analogo neconfronti del secondo avvolgimentodel secondo stadio TR2. Si rammentipero che la fase di collegamento dquesti due avvolgimenti di reazionee quindi la fase dei segnali applicatiaile due basil devono essere tali da determinare 1 0 state di oscillazione sirnmetrico: di conseguenza, al momentbdel collaudo, qualora il funzionamentonon venisse riscontrato regolare, occorrera provare tutte Ie possibile cornbinazioni delle connessioni dei relativiterminali. Cia signiTIca .,', in pratica -che occorrera in primo luogo invertiretra loro i terminali di uno solo dei dueavvolgimenti, e verificare il funziona-mento. Se esso non e ancora regolare,occorrera provare edinvertire tra loroterminali del secondo avvolgimento,

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    ed in un terzo tentativo invertire dinuevo i collegamenti del primo, e sue-cessivamente (ove cia si renda neces-sario) anche quelli del secondo avvol-gimento. Con tutti questi tentativi, siflnira certamente col trovare I'ordinedi collegamento dei terminali di L 1 edL4, tale da stabilire Ie condizioni di fa-se necessarie per ottenere al seconda-rio la tensione di 220 V .Messa a punto del convertitoreLe operazioni di messa a punto so-

    no gia state in parte teste descritte, el-meno per quanta riguarda I'ottenimen-to dello state normale di oscillazionenel circuito prirnario. Cia che resta dafare e stabilire che la frequenza diosci Ilazione corrisponda effettivamen-te al valore di 50 Hz, cosa che puo es-sere fatta esc1usivamente con I'aggiun-ta della cepecita C1 e C2, in paralleloaile due sezioni dell'avvolgimento pri-mario centrale.I valori del.le suddette cepacita non

    possono essere stabi lite a priori conassoluta esattezza, in quanto dlipendo-no sie dalle caratteristiche intrinsechecon cui e state realizzato I'avvolgi-mento (vale a dire dal valore induttivorisul'tante in pratica a costruzione ul-timata), sia da lie caratteristiche dei duetransistor, che possono variare da ti-po a tipo. Di conseguenza, potendo di-sporre di un generatore di segnali aBassa Frequenza e di un oscilloscopic,e assai facile ottenere la frequenza ne-cessaria provando vari valori capaci-tivi simmetrici (ossia eguali per C1 eC2), fino ad ottenere il valore volutedalla frequenza di oscillazione. In casocontra rio, ossia non potendo disporredei due strumenti suddetti, un sistemaempirico ma abbastanza soddisfacen-te potra consistere nell'applicare ad unqualsiasi amplificatore di Bassa Fre-quenza il segnale che si sviluppa aicapi di L2 ed L3, tramite una capecitsdi protezione del va lore approssirna-tivo di 1.000 pF, all'ingresso di un am-plificatore di Bassa Frequenze, e pa-ragonare ad orecchio la frequenza delronzio che in tal modo si oftiene conla frequenza del ronzio che si ottieneinvece toccando con la punta dl un cac-ciavite il contatto di ingressodellostesso amplificatore. Un altro metodoempirico ma altrettanto efficace consi-ste semplicemente nel collegare ai ca-pi dell'avvolgimento secondario L5 undispositivo qualsiasi di utilizzazione (ad

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    esempio un rasoio elettrico, e speri-mentare vari valori eguali tra loro diC1 e C2, fino ad ottenere la normaleveloclta di rotazione da parte del ra-soio.In genere, se il trasformatore e sta-

    to realizzato con un minimo di perdite,e se la tensione fornita dalla batteriae del va lore esatto di 12 V, ossia nel-Ie condizioni ideali di funzionamento,il valore delle due cepacita C1 e C2potra essere compreso tra un minimodi 50 kpF, ed un massimo di 500 kpF.In ogni modo la messa a punto puo es-sere effettuata solo sperimentalmente,ed i I lettore non avra certamente diffi-colta a provare eventualmente variecoppie di condensatori, sistemati inparallelo a due a due a seconda delleesigenze, fino ad ottenere Ie condi-zioni di funzionamento idea Ii. Regola-te la frequenza, I'aggiunta di C3, divalore compreso anch'esso tra 50.000

    e 500.000 picofarad, e utile per rende-re la tensiene di uscita il piu possibilesinusoidale.

    ConclusioneL'intero apparecchio cos1 concepito

    occupa un volume totale pari a pochediecine di centimetri cubi, per cui iltutto puo essere comodamente instal-lato in una scatoletta di plastica: la sud-detta scaroletta, potra recare sulla som-mita I'interruttore genera Ie collegatoin serie alia batteria di bordo, la qualedeve far capo (ben inteso con la po-larita contrassegnata nel circuito di fi-gura 1) rispettivamente al punto diunione dei due collettori di TR1 e TR2,ed alia presa centrale dell'avvolgi-mento primario, vale a dire al pun-to in cui L2 ed L3 sono direttamenteunite tra loro. Su uno dei lati dellasuddetta scatoletta puo invece essere

    C1

    Tr1R3R l

    IN T E R R U T T O R E~=-- ( tSAT T )

    -t---Tr2. . _ _~ , . . .BATT.

    Fig. 4 Aspetto della basetta di materiaIe isolante sulla quaIe vengono installati tutti i eempe-nenti, ivi compreso il trasform.tore. Per i due. transistor e bene prevedere due pastrine dialluminio aventi dimensioni adeguate, onde facilitare I. dispersione del calore che inevitabil.mente essi sviluppano.

    R2 R4

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    installata una normale presa di cor-rente, adatta doe all'inserimento diuna comune spina bipolare da 6 A,per il collegamento del dispositivo diutilizzazione (rasoio, ventilatore, ecc.).

    radiolina tascabile, che puo essere fa-cilmente trasportato in occasione dieventuali spostamenti. Oltre a cio, undispositive di tali dimensioni puc es-sere facilmente installato in modopermanente in un punto qualsiasi del-le paretl interne dell'autovettura, col-legando direttamente alia batteria ilcircuito prima rio tramite I'apposito in-

    terruttore: in tal caso, il coliegamentopuo essere effettuato sia tramitepresa della corrente continua a 12solitamente disponibile in qualsiasipo di autovettura, sia effettuandoconnessione di rettamente attraversopunto di ancoraggio dei vari circuialimentati dalla batteria. In ogni casper taIe collegamento e sempre consgliabile rivolgersi ad un elettrauto, ode evitare di compromettere I'integritadell'impianto di bordo.La realizzazione di questa semplic

    dispositivo. che al vantaggio della sempllcita abbina anche quello di un cosassai limitato, si rivelera assai utile pechiunque abbia frequente occasiondi usare la vettura, in modo particolarequando si compiono lunghi viaggspecie nella stagione calda. Esso ifettipermettera a chiunque di radersin macchina, ed anche di usufruireuno dei tanti piccoli ventilatori chesolito si usano nell'ambito domesticosenza dover necessariamente acquistare tali dispositivi previsti per il funzionamento in corrente continua edbassa tensione.

    MILANO VIA VALLAZZE, 95 TEL. 23.63.815

    Si tratta in sostanza di un dispositiveche non dovrebbe presentare dimen-sioni maggiori di quella di una comune

    Numero PrezzoI MATERIALI di Ca'alogo 'di ListinoG.B.C.

    Rl resistore da 10 kn 1 W - 10% DRl42 30R2 resistore da 150 n-l W-I0"lo DRl42 30R3 come Rl DRl42 30R4 come R2 DR/42 30Cl : vedi testo- 160VL(2 : v.,di lesto - 160 VL(3 : vedi testo 1.000 VLTRI Iransistor AD 149 1.800TR2 come TRI 1.800T1 vedi testo1 inlerruttore generale GL/1190 220

    ELECTRONIC

    :p.~D CA C

    SP 1

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    554

    VOLTMETRO ELETTRONICOMod. A.V.O. 7 I ETensioni cc: 1,55 . 15 - 50 150 . 500 . 1500 V 30 kV ,max 50 kV can puntale AT 7 I ETensioni ca: 1,5 5 . 15 - 50 - 150 500 . 1500 VTensioni pp: 440 - 140 . 400 . 1400 - 4000 VLivelli di uscita: - 20 a + 65 dB 7 portateFlesistenze: 1 10 - 100 . 1000 kil; 10 100 . 1000 MilResistenza d'ingresso cc: 11 Mil co..n 2pF:Resistenza d'ingresso ca: 1,4 Mil can 15 -7- 30 pFBanda passante: 30 Hz -7- 10 MHz; 250 MHz can sonda

    RF 7/EPrecisione: V e e 2,5%, V e a 4% il 3%Alimentazione: 220 V 50-60 HzDimensioni: 184 X 164 X 80

    .>. \. . . . , : > . ', . , . , ..'

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    LA CHIMICAdelle InCISIonIl.'acido fluoridrico ed alcuni suo; sa-

    Ii sono Ie sostanze generalmente usateper incidere vetri, cristalli ed anchesuperfki di quarzo.l.'acido fluoridrico si trova in com-

    mercio in recipienti di polietilene 0,pili raramente, in bombolette di piom-boo tuna sostanza fortemente causti-ca e pertanto va maneggiata con estre-ma prudenza, usando guanti, bacinelledi polietilene ed operando sotto cappein locali ben ventilati. Infatti, anche ivapori che si sviluppano dall'acido du-rante I'incisione, sono fortemente ag-gressivi ed occorre evitare che rag-giungano concentrazioni nocive accu-mulandosi negli ambienti di lavoro.Le incisioni che si possono effettua-

    re, raggiungendo anche notevoli pro-fondita, possono essere sia del tipotrasparente che smerigliato .L'acido da usare non dev'essere

    quello puro per analisi ed usi chimici(che tra l'altro e assai costoso) ma quel-1 0 commerciale al 50%, adatto per in-cisioni, che viene venduto anche inpiccole confezioni da 250 e 500 gr perpoche centinaia di lire. Poiche I'acidofluoridrico intacca indiscriminatamentequalsiasi superflcie di vetro 0 cristallocon cui viene a contatto direttamenteod anche solo sotto forma di vapore,occorre proteggere tutte Ie parti che sivogliono lasciare intatte con uno spe,cia Ie strato proteHivo che, in gergo,chiamasi riserva . Fig. 1 . Con l'sclde fluoridrico ed i suo; sali si possono realinare dei eepelaverl.

    Presentiamo un elencodi metodi semplici e praticiper lncldere tutti i materiali,vetri e metalli, di usopili comune.

    _" .,;>' v / ; / '"\\ r /{' . . . ... ,

    \./ . - - l "

    Allo scopo puo essere usata dellacera (bitume 0 paraffina) sciolta in unamiscela di benzina, petrolio ed essen-za di trementina (acquaragia). Si ottie-

    ne una specie di vern ice, la cui consi-stenza puo essere opportunamente re-golata variando i quantitativi e Ie pro-porzioni dei solventi e che viene stesa

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    sulle parti di vetro, di quarzo, di cri-stallo da proteggere, mediante un pen-nello.Dopo essicazione completa e perfet-

    fa, Ie lastre ed i pezzi daincidere van-no immersi in una bacinella di polie-ti lene contenente un quatitativo diacido fluoridrico sufficiente a coprirli.Una variante a questa sistema, studia-to per risparmiare molto acido ed ap-plicabile specialmente aile lastre divetro piane, consiste nel trasformarela lastra stessa in vaschetta.Allo scopo si prepara una pasta as-

    sai dense mescolando a lungo paraffi-na con poca benzina, in modo da otte-nere una specie di stucco ceroso mo-dellabile. Si applica allora questa pa-sta attorno alia zona da incidere in mo-do da forrnare un bordo continuo ca-pace di trattenere I'acido. Quest'ulti-mo, quando verra versato sulla lastrain modico spessore (4-7 mm) sara trat-tenuto dal bordo che gl'impedira dispargersi oltre.

    II tempo necessario per ottenere l'in-cisione del vetro dipende da molti fat-tori (profodita da raggiungere, tempe-rature, qualita del vetro, ecc) ma, ingenere, risultati bastevoli per i casi

    556

    pili comuni si otterigono lasciando agi-re l'acldo per mezz'ora od un'ora.Occorre tuttavia osservare che du-

    rante I'incisione si formano dei crista 1-Ii di fluosilicato che tendono a deposi-tarsi sull'incisione stessa ostacolando-ne il progredire. Pertanto, occorre diquando in quando sfregare legger-mente con una bacchetta di polietile-ne 0 di ebanite Ie parti sottoposte al-I'azione dell'acido per allontanare icrista IIi che mana a mana si formano epermettere COS! alI'acido che possa rag-giungere Ie zone da incidere.Quando si giudica che la profondi-

    ta dell'incisione he raggiunto il valo-re desiderato, la lastra viene rimossae lavata con abbondantissima acqua,eventualmente mescolata con un pocodi carbonato di soda. L'acido cresciu-to puo essere riposto in bottiglie bentappate per venir utilizzato altre volte.Le incisioni che COS! s'ottengono 50-

    no del tipo trasparente.Desiderando delle incisioni del ti-

    po opaco 0 smerigliato , si de-ve procedere come gia indicato, conla sola differenza di non pulire perle-dicamente durante il procedere dell'in-cisione la lastra, in modo che i cristal-

    Ii di fluosiliceto ehe si formano su dessa conferiscano al vetro una certaopecita. Tuttavia, l'opacite che si ottiene con questa sistema e aneora piuttosto scarsa per certe applicazioni pecui si pub ricorrere, quando si richiedeun grado di smerigliatura massimo, al'uso del seguente bagno: si aggiungeall'acido flluoridrico diluito usato peI'incisione, del cerbonaro di sodio commerciale (soda Solvay) ossia la cornune soda dacucina )} e si ottiene COSdel flluoruro di sodio ehe rimane sciolto nel bagno d'incisione." rapporto da dare ai veri ingredien-