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Acea, Roma e lo sport Cultura, sociale e ambiente per un’azienda vicina ai cittadini

SPORT CLUB SPECIALE ACEA

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Acea, Roma e lo sportCultura, sociale e ambiente per un’azienda vicina ai cittadini

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Sommario

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sommarioSpeciale Ambiente

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Sport Club Editori srlvia Morlupo, 51 ß 00191 Romatel. 06 97600342fax 06 [email protected]

Direttore editoriale Luigi Capasso

Sport Club Speciale AceaAnno VII - n. 57 - Marzo 2010Reg. trib. di Roma n. 591/2004 del 30-12-2004

Direttore responsabile Luigi Capasso [email protected]

Hanno collaborato a questo numeroMatteo Cirelli, Silvia Rossicone, Francesco Pruzzo,

Presidente Onorario Giuseppe Capelli

Progetto grafico e ImpaginazioneAdversign [email protected]

Pubblicità Adversign s.r.l.Davide CampanellaVia Morlupo, 51 - 00191 Romatel. 06 97600342cell. 335 [email protected]

Stampa Plus Group s.r.l. - RomaFinito di stampare nel mese di novembre 2009

Salvo accordi scritti o contratti di cessione di copyright, la collaborazione a questo periodico è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In nessun caso si garantisce la restituzione dei materiali giunti in redazione.

Foto Fabio Anghelone, Archivio Acea, Archivio Storico Acea

È vietata la riproduzione anche parziale di testi, grafica e immagini

Sport Club è anche su

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3 EditorialeUn cuore che batte da cento anni

4 IntervistaAcea - città di Roma: un legameindivisibile

10 Maratona15.000 Abebe Bikila

16 Mezza MaratonaA distanza dimezzata la passionenon cambia

18 VolleyFra una schiacciata e un sorsod’acqua

22 NasoniI Nasoni di Roma

26 VirtusIn Roma stat Virtus

32 DisabiliIl valore aggiunto della disabilità

36 Acea per Roma

46 AttivitàAcea: una politica inustriale eticae responsabile

52 AmbienteUna ricchezza collettiva, un valorestrategico

56 SolidarietàL’energia della solidarietà

62 StoriaAcea. Storia di un’azienda al servizio della CApitale

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el 2009 Acea ha festeggiato il suo centesimo complean-no. In oltre un secolo d'attività la società si è evoluta, mo-dernizzata, ma è sempre rimasta fedele al suo originaleimpegno: armonizzare tecnologia e risorse naturali, ri-

spetto per l'ambiente ed esigenze degli utenti distribuendo alla Cit-tà Eterna (e non solo) servizi essenziali quali la luce e l'acqua. L'e-voluzione di Roma negli ultimi cento anni è stata accompagnata dal-la presenza sapiente e appassionata dell'azienda, che non solo prov-vede all'approvvigionamento idrico ed elettrico di milioni di citta-dini, ma ha sotto la sua responsabilità l'illuminazione artistica e lefontane, che rendono i monumenti romani così unici e invidiati. Uncompito che Acea svolge quotidianamente come un dovere morale,consapevole di quanto il suo contributo sia essenziale alla crescitadella città. Ma l'azienda non si limita ad offrire un servizio multiu-tility. La sua presenza è nelle attività sociali, culturali, sportive fit-tamente presenti nel denso calendario della capitale. Eventi come laMaratona di Roma e il torneo scolastico Volley Scuola, la partners-hip con la Virtus, le tante iniziative culturali e solidaristiche, sonoespressioni dell'impegno dell'azienda per tutte quelle manifestazio-ni che rappresentano i valori del rispetto, dellattenzione al territorioe che sono abbinate al concetto di energia pulita. Il cuore di Acea batte con vitalità, mentre la sua mente è proiettata alfuturo. L'incessante impegno nel mondo dei giovani, con cui cerca diinstaurare un dialogo atto ad accrescere il senso civico e socialmenteresponsabile delle nuove generazioni, e l'attenzione verso i temi del-la sostenibilità e dell'uso di fonti rinnovabili sono le due facce con cuiAcea continua, a distanza di cento anni dalla sua nascita, a crederenel suo ruolo di azienda vicina alle esigenze e ai bisogni dei cittadinie dell'ambiente.

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Un cuore che batte da cento anni

Editoriale

di Luigi Capasso

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Intervista

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Intervista al presidente Acea Giancarlo Cremonesi

Acea - città di Roma:un legame indivisibiledi Matteo Cirelli

osa rappresenta Acea per la cit-tà di Roma?Il nome Acea non può prescinde-re da Roma: è un dato di fatto

inopinabile. Il percorso dell’azienda, infatti,si lega indissolubilmente alla storia degli ul-timi cento anni della Città Eterna e allo svi-luppo culturale, industriale e sociale che lacapitale ha registrato negli ultimi decenni. Loconfermano le principali indagini sui datomacroeconomici. Il tasso di crescita di Romaè risultato negli ultimi anni superiore a quel-lo di vaste aree delle zone più sviluppate delnord Italia. A questo risultato lusinghiero,Acea ha contribuito in maniera fattiva e so-stanziale, erogando servizi di primaria utili-tà come acqua ed energia. E ci rallegriamo delfatto che Acea contribuisce, sempre più, asmentire il luogo comune secondo il qualeRoma è la città dei ministeri e dei dipenden-ti pubblici. I passi da gigante registrati nelcampo imprenditoriale sono anche il fruttodella qualità dei servizi forniti dalla reginadelle utilities romane.

L'azienda ha compiuto lo scorso anno il suocentesimo anno di vita. Come è cambiataAcea in questo secolo?In cento anni di storia i cambiamenti sonotanti e inevitabili. Il più significativo è il pas-saggio, a fine anni novanta, da azienda mu-nicipalizzata a società quotata in borsa. Pas-sando poi alla leadership indiscussa che Aceavanta oggi nel settore idrico per numero diclienti serviti e per fatturato. Acea è anche ilsecondo distributore italiano di energia. Ri-sultati che sono stati raggiunti nel lungo pe-riodo, grazie al lavoro e all’impegno di gene-razioni di dipendenti che si sono succeduti al-l’interno dell’azienda. L’azienda, pertanto, haseguito l’inevitabile progresso derivante dalcostante ciclo storico di modernizzazione in-dustriale e - grazie alla pianificazione di in-

vestimenti oculati - ha registrato nei decen-ni un costante e inarrestabile miglioramentonella qualità e nella quantità dei servizi resie risultati pregevoli anche sul piano econo-mico-finanziario. L’unica cosa che non è cambiata è il forte sen-so di appartenenza che lega gli uomini e ledonne che lavorano in Acea: questa passio-ne, mi sento di dire, non si è mai attenuata.

Il rapporto che lega Acea ai cittadini roma-ni è molto stretto, e non si esemplifica so-lo nella fornitura di acqua ed energia elet-trica. Tante infatti sono le iniziative socia-li, ambientali e sportive promosse dall'A-zienda. Quanto ritiene importante questapolitica di approccio multidimensionale ver-so la città di Roma?L’Azionista di maggioranza è il Campidoglioe questo ha un impatto positivo sulle nume-rose iniziative che Acea promuove per soddi-sfare particolari istanze collettive. Dalla soli-darietà allo sport, dalla cultura all’arte, Aceada sempre persegue l’obiettivo di aiutare ilterritorio a crescere. Un’azienda come la no-stra deve prevedere investimenti non sono so-lo di natura finanziaria, ma anche obiettiviben precisi nel campo della promozione so-ciale e culturale della realtà in cui opera.

Oltre ai servizi per i privati, Acea gestiscel'illuminazione e la fornitura idrica dei mo-numenti e delle fontane della Città Eterna.Un compito che vi rende indubbiamenteonore. Ma quanto è difficile trovare la giu-sta chimica fra il mantenimento del patri-monio artistico di Roma, l'efficienza e laqualità di questo servizio?L’illuminazione artistica rappresenta un fioreall’occhiello di Acea. La bellezza dei monu-menti di Roma illuminati ha un valore ine-stimabile per i milioni di turisti che ogni an-no visitano la Città Eterna. Acea contribui-

sce, così, in modo concreto alla valorizzazio-ne del patrimonio artistico, riuscendo a co-niugare efficienza e qualità del servizio attra-verso un know how consolidatosi nel corsodegli anni. Ormai la collaborazione fra l’a-zienda e le pubbliche amministrazioni prepo-ste alla gestione dei beni culturali (Comune,Ministero, Soprintendenze, ecc.) fanno partedi un’esperienza che poche altre utilities almondo possono vantare.

Fra Maratona di Roma, la Mezza Maratona,il Volley scuola, la squadra di basket dellaVirtus e molto altro ancora, l'impegno diAcea nel mondo dello sport può considerar-si onnicomprensivo. Cosa vi porta ad esse-re così presenti nelle attività sportive dellaCapitale?Consentire l’accesso a strutture sportive, e fa-vorire le relative iniziative, è un impegno chepromuoviamo da anni con orgoglio. Acea dasempre mira a favorire la crescita di queglisport che non vantano la stessa popolarità delcalcio, come basket, pallavolo e la Maratona.La nostra azienda crea così nuove opportu-nità e consolida vecchie iniziative, affiancan-do in modo concreto quei soggetti - pubblicie privati - che attraverso la nostra partners-hip aiutano lo sport a diventare un elementocardine per aiutare a crescere. Soprattutto lenuove generazione.Abbiamo citato il Volley scuola. Il torneoscolastico di pallavolo è solo una però del-le iniziative che hanno al centro le nuovegenerazioni. Vi sentite responsabili della lo-ro crescita non solo sportiva, ma anche esoprattutto civica?L’educazione al risparmio idrico ed energeti-co è una delle azioni principali compiute daArse (Acea Reti e Servizi Energetici), societàdel Gruppo Acea. Arse nasce allo scopo di pro-muovere lo sviluppo delle fonti rinnovabili ela cultura del risparmio nel consumo di acqua

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ed energia. La distribuzione di lampadine adalta efficienza, e dei riduttori del flusso idri-co da applicare ai rubinetti, altro non è cheuna delle tante iniziative realizzate da Arseper sensibilizzare e stimolare i consumatori aun uso ragionevole delle due risorse. I nostrisforzi maggiori si compiono all’interno dellescuole, dove la nostra azione di promozioneal risparmio è continua e costante.

I dipendenti Acea sono direttamente coin-volti in iniziative sociali e di solidarietà. Cene vuole parlare?

Nel 2005 nacque il Comitato Iniziative Uma-nitarie per l’Africa formato da Acea, dal Circo-lo ricreativo aziendale (Cra) e dall’associazio-ne Medaglie d’Oro, costituita da dipendenti epensionati con almeno 20 anni di servizio.L’obiettivo è quello di sostenere le popolazio-ni africane portando acqua e elettricità lad-dove esistono solo siccità e desertificazione.I dipendenti del Gruppo si fanno promotoridei singoli progetti realizzati in collaborazio-ne con organizzazioni umanitarie e associa-zioni no profit e ne seguono lo sviluppo di-ventandone “garanti morali”. Il Comitato so-

vrintende l’evoluzione delle proposte per as-sicurare piena trasparenza e per verificare siala gestione dei fondi messi a disposizione sial’effettiva attuazione dei progetti.Le iniziative, circa 25 quelle realizzate finoad oggi oltre a quelle presentate nel 2009,sono sostenute economicamente su base vo-lontaria dagli stessi dipendenti e dal con-tributo diretto di Acea, del Cra e dell’asso-ciazione Medaglie d’Oro. Un impegno cheritengo renda onore, merito e prestigio al-l’azienda e, in particolare, a chi lavoro so-do per renderlo concreto.

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Intervista

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La tutela dell'ambiente è una tematica concui un'azienda come l'Acea deve inevitabil-mente rapportarsi. Come si sostanzia la vo-stra politica ambientale?Acea può definirsi, sul piano ambientale,un’azienda integrata verticalmente. Dal pri-mo manager al neoassunto, tutti i dipenden-ti dell’azienda sono chiamati in causa nelprocesso della responsabilità ambientale. Leattività produttive rispondono a precisi stan-dard industriali in materia di rispetto am-bientale, mirando, contestualmente, al rag-giungimento di due obiettivi principali: la

prevenzione dell’inquinamento e la riduzio-ne del rischio ambientale.

Qual è il futuro di Acea?In più di un’occasione ho espresso la mia fi-ducia sul futuro a breve e medio periodo,nonostante la crisi non abbia ancora chiu-so il suo ciclo. La recessione di fatto è iniziata con il len-to, ma inesorabile collasso del sistema fi-nanziario americano che, a sua volta, ha in-fluenzato l’“economia reale” e gli investi-menti delle aziende. Il comparto energetico,

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come tutti del resto, ha subito inevitabili ri-flessi dalla crisi congiunturale. Occorre farpresente, tuttavia, che gli ingenti investi-menti profusi dalle utilities come Acea (ba-sti pensare ai cantieri aperti per la costru-zione di impianti di produzione da fonti rin-novabili o per i progetti di riqualificazionidelle reti, sia del comparto idrico che ener-getico) stanno formando un solido argineall’estensione del fenomeno recessivo. Dal

settore energetico, e delle utilities inparticolare, è partito un circolo vir-tuoso per l’economia nazionale e glieffetti già iniziano a farsi sentire. Apartire dal 2010, sono sicuro, i risvol-ti positivi prodotti dagli investimentiin materia di energia si riveleranno inmaniera ancora più decisa. Le prospet-tive sul nostro futuro, posso dire, so-no solide e rassicuranti.

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Intervista

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ACEA. IL TUO MONDO AL CENTRO DEL NOSTRO.

DAL 1909 ACEA E LA CITTÀ DI ROMA FANNO PARTE DI UN’UNICA STORIA.UNA STORIA FATTA DI PASSIONE, INNOVAZIONE E RISPETTO PER L’AMBIENTEE LE PERSONE. UNA STORIA DI ENERGIE CONDIVISE INSIEME A TUTTI IROMANI PER VIVERE AL MEGLIO LO SPLENDORE DELLA NOSTRA CITTÀ.

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ono oltre quindicimila i podisti cheparteciperanno alla sedicesima edi-zione della Maratona di RomaAceaElectrabel. Un numero enor-

me che sottolinea quanto l'evento sia diventa-to nel corso degli anni un appuntamento im-prescindibile nel calendario nazionale e inter-nazionale dell'atletica leggera. A riprova diquanto la Maratona AceaElectrabel abbia con-quistato i cuori degli sportivi di tutto il mondo,

gli organizzatori hanno reso noto la percentua-le di maratoneti stranieri che saranno allo startdi domenica 21 marzo in via dei Fori imperia-li (partenza ore 9, diretta su Rai 3): il 40% deltotale degli iscritti (6.512 atleti provenienti da83 nazioni, su un totale di 15.446 partecipan-ti, nuovo record italiano per la competizione).Praticamente la metà dei corridori arriverà quin-di dall'estero nella città Eterna per una corsache ha un fascino unico, potendo contare su un

tracciato che non ha eguali nel Pianeta. Quest'anno la gara è dedicata a Abebe Bikilache cinquant'anni fa, durante i Giochi Olimpi-ci di Roma 1960, vinse la maratona correndo i42 chilometri a piedi scalzi. In suo onore la scritta "Abebe the Legend" sa-rà su tutti i materiali ufficiali della gara e il pet-torale numero 11, numero con il quale Bikilacorse nel 1960, è stato ritirato e consegnato alsindaco, Gianni Alemanno, che ha dichiarato:

Nel cinquantennale della vittoria del campione scalzo, la Maratona di RomaAceaElectrabel rende omaggio all'impresa di Bikila. Record di partecipanti per unevento che affascina e coinvolge migliaia di atleti provenienti da tutto il mondo

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Maratona

di Matteo Cirelli

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"Lo terrò con me, ma se nel 2020 le Olimpiadisi dovessero tenere a Roma, lo consegnerò adun atleta africano che vi parteciperà o che par-teciperà alla maratona. Intanto lo consegneròai miei successori".L'evento quindi non si fonda solo sul suo aspet-to squisitamente competitivo, ma è pervaso an-che da uno spirito di collaborazione e intera-zione fra i popoli, accomunati dai valori saniche risiedono nello sport della corsa. Gli stessivalori che vengono condivisi e appoggiati daAceaElectrabel, per il quarto anno consecutivotitle sponsor dell'evento dopo il passaggio ditestimone con Acea partner della manifestazio-ne dal 1998. “L'obiettivo di AceaElectrabel – ha sottolinea-to l’amministratore delegato di AceaElectrabelSergio Agosta durante la conferenza stampa dipresentazione svoltasi il 10 marzo in Campido-glio – è come sempre quello di essere vicina airomani, anche nelle occasioni di svago e nellegiornate di festa. Sotto questo e molti altri aspet-

ti, la Maratona di Roma è un evento perfetto,che unisce il divertimento alla solidarietà, losvago alla conoscenza, lo sport all’energia. Ener-gia che per Acea diventa valore aggregante emotore di sviluppo del territorio.”Anche quest'anno la Maratona di Roma saràaffiancata da diverse iniziative, che riscuoto-no da tempo un grande successo di pubblico.Nei giorni precedenti alla corsa sarà allestitopresso il Palazzo dei Congressi dell'Eur il Ma-rathon Village, il grande expò che ospiterà ol-tre 100 espositori del settore e decine di even-ti sportivi e culturali. In uno stand dedicatointeramente al tema del gioco AceaElectrabelaccoglierà i visitatori, che potranno scoprireanche alcune novità dedicate alle famiglie chevogliono contenere i costi energetici. Il Mara-thon Village fungerà anche da check-in per irunners che ritireranno nell'area il proprio pet-torale e pacco gara e per le migliaia di citta-dini (si stima intorno alle 100.000 unità) cheparteciperanno alla RomaFun – La Stracitta-

dina. Alla passeggiata non competitiva di 4chilometri prenderanno parte, come di con-sueto, anche i centri anziani, le scuole di Ro-ma e Lazio, le parrocchie romane e i gruppiscout. La Stracittadina è anche abbinata al“Progetto Charities”, che darà l'opportunità adecine di associazioni solidaristiche di racco-gliere fondi per i propri progetti.

Nel segno di Bikila

La sedicesima edizione della Maratona cadrànel cinquantennale della storica vittoria di Abe-be Bikila nelle Olimpiadi di Roma 1960 (bissa-ta quattro anni dopo a Tokyo). Una ricorrenzatroppo importante per non essere giustamentecelebrata dalla città che vide il soldato etiopeimporsi a piedi scalzi nella disciplina principedei Giochi. Molte infatti saranno le iniziativelegate al nome del grande campione, scompar-so all'età di 41 anni ad Addis Abeba. Già la me-daglia, che andrà a tutti i protagonisti della cor-

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sa, è un omaggio a Bikila. La fusione di metal-lo con cui è realizzata rappresenta la fusione disport ed arte e il maestro scultore Alfiero Ne-na, creatore del premio, ha assorbito e reinter-pretato l'epopea dell'etiope, trasfigurato nell'in-confondibile runner androgino ideato dall'ar-tista. Sul pettorale del corridore è poi inciso ilnumero 11, lo stesso indossato da Bikila nelgiorno del suo trionfo romano. Il 21 marzo a nessun atleta sarà dato il pet-torale numero 11, ritirato in onore dell'etio-pe, ma tutti i corridori avranno un bollino sulpetto proprio con lo storico numero. Dato cheai maratoneti saranno distribuiti anche unaT-shirt e uno zaino raffigurante l'etiope, quelgiorno i 15.000 di Roma saranno tutti, a loromodo, Abebe Bikila.Nel corso della presentazione della manife-stazione nell’Aula di Giulio Cesare in Campi-doglio, il presidente della Maratona di Roma,Enrico Castrucci, ha consegnato al sindacoGianni Alemanno la pettorina numero 11, pro-prio quella che indossò l'atleta definito ''thelegend'' durante la sua vittoria ai giochi olim-pici di Roma nel 1960. Da quel giorno quelnumero non fu di nessun altro.Adesso sarà il sindaco Alemanno a custodir-la fino alle Olimpiadi del 2020 che potrebbe-ro svolgersi nella capitale. Nel segno di Bikila anche il rapporto creatosifra il presidente della Maratona di Roma-AceaE-lecrabel Enrico Castrucci e il governatore dellacittà di Tokyo Shintaro Ishihara, insieme per unaccordo che prevede l'istituzione di un trofeo“Roma – Tokyo”, oltre alla reciproca promozio-ne turistico-sportiva e all'invito ad alcune de-legazioni di atleti amatoriali italiani e nipponi-ci a recarsi nelle due città in occasione delle ri-spettive maratone. E proprio con Tokyo, Ro-ma potrebbe dar vita a un'alleanza per le Olim-piadi del 2020 e del 2024. La capitale giappo-nese potrebbe appoggiare la candidatura del-la capitale nel 2020, mentre Roma potrebbefare lo stesso sostenendo Tokyo per le succes-sive Olimpiadi del 2024. La proposta è stata lan-ciata dal sindaco Alemanno a margine dellapresentazione della maratona: “La possibile al-leanza tra Roma e Tokyo in chiave olimpica –ha detto il primo cittadino - nasce da un'ideavenuta a Enrico Castrucci, quando ha propostodi gemellare le due maratone di Roma e Tok-yo. Ci lavoreremo sopra. C’è stata anche un’in-tervista del governatore della capitale giappo-nese favorevole a questa ipotesi e ne parleròcon lui quando mi recherò in Giappone, a me-tà aprile, per i viaggi della memoria. Se si met-

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Maratona

In alto Bikila durante la sua marcia trionfale fra le strade romane;in basso il vincitore della Maratona di Roma 2009 Benjamin Kiptoo Koulum

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tesse in piedi una staffetta e un'alleanza tra Ro-ma e Tokyo per i Giochi del 2020 e 2024- hadichiarato ancora il sindaco Alemanno- sareb-be un buon passo in avanti per ottenere le Olim-piadi a Roma".

Sesta per velocità

Nel 2009 la Maratona di Roma- AceaElectrabelè risultata la sesta manifestazione del mondoin fatto di velocità. Sommando infatti i tempidei primi dieci atleti di entrambi i sessi classi-ficati in tutte le maratone del pianeta, Romacon il tempo di 4:39:55 si piazza al sesto po-sto, preceduta da Londra (la più veloce in as-soluto, con 4:32.57), Parigi (seconda con4:36.58), Dubai (4:38.14), Chicago (4:39.33) eFrancoforte (4:39.39), ma davanti a Berlino (set-tima) e New York (undicesima). I record del trac-ciato appartengono al keniota Benjamin Kip-too (2:07.17 nel 2009) e alla russa Galina Bo-gomolova (2:22.53 nel 2008). Nell'entry list diquesta edizione sono ben 18 gli atleti che si pre-sentano con un personale al di sotto delle 2 oree 12 minuti, con i best time nelle gambe di Ben-son Barus (2:08.42) e Nicholas Manza Kamak-

ya (2:08.42). I due favoriti kenioti dovrannoguardarsi, oltre che da molti altri loro compa-trioti, anche dagli etiopi, con Habteselassie Ge-mechu e Siraj Gena capaci di fermare il crono-metro sotto le 2 ore e 11 minuti. Fra gli azzur-ri si attendono conferme da Migidio Bourifa,campione italiano in carica (2:09.07) e da Da-niele Meucci, all'esordio nella gara lunga dopoun ottimo 1:02.41 sulla mezza.In campo femminile Etiopia, Europa e Giappo-ne sono le nazioni con le migliori atlete al via.Firehiwot Dado (2:27.08) tenterà di bissare ilsuccesso dello scorso anno. Ma tante sono leatlete riuscite ad abbattere il muro delle 2 oree mezzo. Fra queste Kebebush Haile, TiruworkMekonnen, Konjit Biruk e Fate Tola Geleto. Nel-la fortissima rappresentativa etiope figura an-che il giovane talento di Mare Dibaba, a soli 20anni, capace di fermare il crono sulla mezza a1:07.13, centrando così il record nazionale e av-vicinandosi alla migliore prestazione mondia-le (1:06.25). In campo europeo spicca la parte-cipazione della lituana Zivile Balciunaite(2:25.15), dell'ucraina Tetyana Filonyuk(2:26.55), seconda a Roma nel 2009, e della rus-sa Yelena Sokolova (2:31.54). Infine quattro

giapponesi: Kayoko Obata (2:25:14), Junko Is-hikava (2:28.20), Mineko Yamanouchi (2:28:51)e Satoko Uetani (2:33.55). Da record anche iljackpot della competizione, avvicinatosi al mi-lione di euro. In caso di miglior prestazionemondiale (U 2:03.59, D 2:15.25), sia in campomaschile che femminile saranno equamente di-visi i 500.000 euro in palio. In caso di nuovoprimato italiano (U 2:07.22, D 2:23.47), saran-no spartiti 150.000 euro mentre, in caso di mi-gliore prestazione su suolo italiano (U 2:07.17Roma 2009, D 2:22.53 Roma 2007), la quota ingioco è di 100.000 euro.

L'Acea che corre

Anche quest’anno, Acea è direttamente coin-volta nella Maratona con un proprio team po-distico. Infatti, in questa edizione un nutrito eben allenato gruppo di dipendenti prenderà par-te alla gara, e non solo per fare attestato di pre-senza, ma cercando di migliorare ulteriormen-te i buoni risultati raggiunti negli anni passati. Causa un infortunio al piede, il 21 marzo nonci sarà nel team dell'azienda Giovanni Vivarel-li, Direttore Illuminazione Pubblica di Acea Dis-

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“La Maratona di Roma èun evento perfetto, cheunisce il divertimentoalla solidarietà, lo svagoalla conoscenza, lo sportall’energia. Energia cheper Acea diventa valoreaggregante e motore disviluppo del territorio.”Sergio Agosta, AD AceaElectrabel

il team di podisti Acea

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tribuzione (società del gruppo Acea) e grandeamante della corsa, tanto da poter vantare 13Maratone di altissimo livello (6 a Roma, 2 aNew York, Parigi, Vienna, Praga, Firenze e Ve-nezia). “ Mi spiace molto non poter partecipa-re a questa edizione della Maratona di Roma –ci dice il Direttore – che spero, e credo, sarà unacorsa fantastica. Roma non ha niente da invi-diare alle altre corse mondiali. Ha il tracciatopiù bello di tutti, una cornice mozzafiato. Lasquadra di Acea è un ottimo team, e siamo or-gogliosi di vestire il completino dell'aziendanella corsa della capitale. Siamo tutti atleti ama-toriali, il mio record è di 3h e 40m, ma nellamaratona è importante correre per uno scopo.Questa è la magia di uno sport che più di tuttimette sullo stesso campo di gara fenomeni egente comune”. Nella sua “carriera” da podista,Vivarelli ha girato parecchio e non possiamonon chiedergli di paragonare la corsa di Romaalla più famosa maratona del mondo: “ NewYork ha un fascino particolare. Da quando ven-gono a prenderti con il pulmino per portarti al-lo start, allo staff che ti incita come se fossi ilpiù forte maratoneta di tutti i tempi, alla corsafra i grattacieli, fino alla gente ai lati della stra-

da che ti incita con passione, la giornata dellacorsa nella Grande Mela è un'esperienza inde-scrivibile. Roma sta crescendo parecchio comegara, l'organizzazione è eccezionale, e anno do-po anno sono state limate anche alcune picco-le imperfezioni nel tracciato. Mi ricordo che fi-no a qualche tempo c'erano molte più curve, eall'altezza di San Paolo il percorso era ad “anel-lo” e devo ammettere che era frustrante incro-ciarsi in quel punto con i corridori che eranoparecchio più avanti di te”. L'organizzazionedella Maratona di Roma, insieme con tutti glisponsor che partecipano all'evento, ha però uncompito ancora tutto da completare, cioè quel-lo di sensibilizzare ancora di più la città allagiornata: “A New York gli italiani sono la “squa-dra” estera più numerosa – continua Vivarelli– e nel nostro Paese le maratone sono tantissi-me e c'è un movimento di oltre 40.000 podisti.Roma può e deve crescere nei numeri, ma è im-portante soprattutto far capire l'importanza del-la giornata ai cittadini ancora troppo diffiden-ti nella maratona, che deve essere percepita nonsolo come un evento sportivo, ma come un'e-sperienza sociale, culturale irrinunciabile per lacrescita della capitale”.

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Maratona

Intervista a EnricoCastrucci, Presidentedella XVI Maratona diRoma AceaElectrabel La 16°edizione della Maratona cade nelcinquantesimo anniversario della storica vittoriadi Abebe Bikila alle Olimpiadi di Roma del1960, bissata quattro anni dopo a Tokyo. Cosaavete ideato in collaborazione con ilgovernatore della capitale nipponica ShintaroIshihara?Uno scambio a più livelli, che stiamo mettendo inpratica queste settimane. E cioè: congiuntaattività istituzionale, promozione reciproca,scambio di atleti a rimarcare il carattere popolaredel running, e scambio di componenti dello staffper condividere i know-how organizzativi. Tutto èbenedetto dai governi delle due città, i cui sindaciaccolgono il presidente in visita. L’amicizia fraItalia e Giappone ha trovato un nuovo capitolo.

In ricordo di Bikila, il Maestro scultore AlfieroNena ha disegnato la medaglia dellamanifestazione che, nella forgiata tramite unafusione di metalli, rappresenta la fusione frasport e arte, insieme contro ogni

discriminazione. Quanto è importante per voiquesto messaggio?La Maratona di Roma-AceaElectrabel da semprevalorizza il sociale. Siamo un evento di massa, unmomento nel quale la specie umana è unita einsieme. E poi da anni, in collaborazione conUNAR – Ufficio Nazionale AntidiscriminazioniRazziali, promuoviamo un messaggio diintegrazione. I partecipanti della Maratonaprovengono da oltre 80 nazioni nel mondo. Per noila fratellanza tra genti è uno stile di vita.

Allo start del 21 marzo ci saranno oltre 15000podisti. Un numero pazzesco che si incrementaanno dopo anno. E dato ancora piùsorprendente, il 40% del totale degli atleti alvia provenienti dall'estero. Segno che laMaratona di Roma è sempre più unappuntamento di caratura internazionale. Comeleggete questi dati?La Città Eterna ha un fascino che non può cheessere vincente. In tutto il mondo. Noi lo abbiamosupportato con una promozione internazionalemassiccia e mirata, con tappe in 35 maratone ecittà di tutto il mondo. Ed ecco i 6.512 stranieridel 2010.

Sommando i tempi dei primi dieci uomini edonne classificati, la Maratona di Roma è la

sesta corsa più veloce del pianeta, ben cinqueposizioni avanti a quella di New York. Tuttomerito dei sampietrini?Il risultato ci inorgoglisce e ci ripaga del grandelavoro fatto. La 42 chilometri di Roma è stata dasempre un trampolino di lancio per campioni delrunning.

Grande entusiasmo anche RomaFun – “LaStracittadina”, la passeggiata di 4 km chepunta ai 100.000 partecipanti. Quali sono leiniziative legate a RomaFun?Sono tantissime. Di partecipazione e di solidarietà.Insieme, ci permetteranno di raggiungere anchequest’anno il traguardo di 85,000 persone sullestrade della città – che sommate ai 15milamaratoneti (15.446, per la precisione) fanno100.000.

Quanto è importante la partnership conAceaElecrabel, title sponsor dell'evento?

E' importantissima. AceaElectrabel rappresenta unservizio della città sempre stimato, e verso il qualei cittadini sono intensamente fidelizzati. Allostesso modo la Maratona di Roma ha comeobiettivo la fidelizzazione del popolo dei runnersverso il proprio marchio.

Giovanni Vivarelli direttore dell'illuminazione pubblica di Acea

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ACEA. IL TUO MONDO AL CENTRO DEL NOSTRO.

DAL 1909 ACEA E LA CITTÀ DI ROMA FANNO PARTE DI UN’UNICA STORIA.UNA STORIA FATTA DI PASSIONE, INNOVAZIONE E RISPETTO PER L’AMBIENTEE LE PERSONE. UNA STORIA DI ENERGIE CONDIVISE INSIEME A TUTTI IROMANI PER VIVERE AL MEGLIO LO SPLENDORE DELLA NOSTRA CITTÀ.

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Mezza Maratona

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anni di storia, successi e passio-ne. Tante sono le edizione dellamezza maratona Roma Ostia, ma-nifestazione nata il 31 marzo

1974 e oggi diventata uno degli eventi podi-stici più partecipati di tutta la penisola. Dal-la prima corsa che porta dall'Eur alla Roton-da di Ostia qualcosa è cambiato, ma il fasci-no è rimasto invariato. Per tagliare il traguar-do Umberto Risi, primo vincitore della RomaOstia, dovette percorrere 28 chilometri, 7 inpiù della lunghezza attuale. Dietro di lui, al-tri 312 runners, precursori di una gara cheanno dopo anno ha raccolto sempre più ade-sioni, fino ai 10.000 iscritti che hanno “inva-so” la Cristoforo Colombo lo scorso 28 feb-braio. Numeri che non fanno che sottolinea-re quanto questo appuntamento abbia con-quistato nel tempo il cuore di tantissimi ap-passionati. E come abbia conquistato l'atten-zione di Acea, major sponsor della corsa dal2002. Ma non poteva essere altrimenti, datal'attrazione fatale dell'azienda per tutti que-gli eventi che hanno in sé i tratti somatici delrispetto per l'ambiente e della cultura per lasana competizione sportiva. Dal corridore della domenica all'atleta di pro-fessione, dal giovane sportivo al gagliardopensionato, la corsa unisce più di tanti altrisport tutte le fasce d'età, di ceto e di prepara-zione fisica, fuse insieme in un lungo serpen-tone colorato che si muove a ritmo sinuoso eincessante, verso l'invisibile e agognata lineadell'arrivo. La mezza maratona Roma Ostia ri-calca la tradizione delle migliori gare del pia-neta e, con gli 8.520 atleti (fra cui 1.130 don-ne) al traguardo dell'edizione 2010, ha battu-

to i record delle “gemelle” di tutta Italia. Negli anni molti sono stati i grandi campio-ni ad affiancare il proprio nome a quello del-la 21,097 chilometri capitolina. Come SteveJones, primatista del mondo di Maratona, oRobert Cheruyot, con il tempo di 60.06 deten-tore del record del circuito, fino Stefano Bal-dini, trionfatore nell'edizione del 1997 e ter-zo classificato nel 2004 a pochi mesi dallosplendido successo nella 42 km olimpica diAtene. Al loro fianco, almeno nei primi chi-lometri, le migliaia di runners più o menoamatoriali, che rappresentano ogni anno lavera forza di una manifestazione diventataorgoglio della città di Roma.Il percorso non presenta grandi pendenze equesto ha permesso a molti corridori di sta-bilire proprio su questo tracciato il propriorecord personale. La partenza è stabilita alPalazzo dello Sport. Da lì si percorre per17.200 km la Cristoforo Colombo fino al-l'entrata sul Lungomare di Ostia (altri

3.600Km) per poi terminare la gara a La Ro-tonda. L'edizione 2010 è stata condizionatada un forte vento, e il record di Cherut è ri-uscito a sopravvivere agli attacchi dei ke-nioti Peter Kimeli (vincitore con il tempo1:01.51) e di Alice Timbil il (prima donna altraguardo con il tempo di 1:10.34). Cometutti gli altri concorrenti, anche i trionfato-ri della 36° edizione della Mezza maratonahanno dovuto combattere con le forti raffi-che che, soprattutto negli ultimi chilometripercorsi sul litorale, hanno fatto perdere qua-si un minuto agli atleti, trovatisi di fronte aun vero muro d'aria. Fra gli italiani è statapositiva la prova di Rosalba Console, run-ner delle Fiamme Gialle giunta seconda(staccata di 20'' dalla Timbilil),ma che deverecriminare per aver perso tempo per rial-lacciarsi una scarpa a pochi chilometri daltermine della gara. Cosimo Caliando e Da-niele Meucci, i migliori fra gli uomini, han-no chiuso invece in 1:02.41 piazzandosi co-sì a pari merito quarti alle spalle di Kimeli.Rotich e Megersa. Il forte vento che ha condizionato la gara nonè bastato a rovinare una giornata di festa che,oltre a confermare lo strapotere degli africa-ni nella corsa, ha anche visto tagliare il tra-guardo, confusi fra le migliaia di partecipan-ti, tanti volti noti come l'ex centrocampistadella Lazio Giuliano Giannichedda (che hachiuso con un buon 1:41.58) e il cantante sem-preverde Gianni Morandi (1:51.06) oltre al de-legato allo Sport del Comune di Roma Ales-sandro Cochi e Umberto Risi, che a 70 anni ea 36 edizioni dalla sua storica vittoria, non èvoluto mancare all'appuntamento.

A distanza dimezzata la passione non cambia

36di Massimiliano Soze

Grande successo per la 36°edizione della Mezza Maratona Roma Ostia con Acea MajorSponsor. Degli oltre 10.000 partenti del palazzo dello Sport dell'Eur, più di 8000 sonogiunti fino al traguardo di Ostia. Dominio keniota, con le vittorie di Kimeli e Timbilil.

La mezza maratona Roma Ostia ricalca la tradizione delle migliorigare del pianeta e, con gli8.520 atleti al traguardodell'edizione 2010 habattuto i record delle“gemelle” di tutta Italia.

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Volley

Fra una schiacciata e un sorso d’acqua

Nell'anno dei Mondiali di pallavolo di scena ad ottobre a Roma, parte la 17° Edizione delVolley Scuola - Trofeo Acea. Oltre 1500 i ragazzi impegnati in quasi 600 incontri dellamanifestazione che oltre ad essere un appassionato appuntamento sportivo contribuiscealla crescita civica ed ecologicamente consapevole delle nuove generazioni

18di Matteo Cirelli

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È giunta alla sua 17°edizione la ma-nifestazione Volley Scuola – TrofeoAcea, il torneo di pallavolo che ve-de impegnate, da febbraio a mag-

gio, 168 squadre maschili e femminili in rap-presentanza di un centinaio di Istituti Scolasti-ci Superiori di Roma e Provincia. Il successo del-l'evento è garantito da una macchina organiz-zativa che vede ancora una volta il coinvolgi-mento di Acea. Alla realizzazione dell'eventopartecipano anche la Provincia di Roma e il Co-mitato Regionale Fipav. Il connubio fra istitu-zioni sportive e politiche laziali è stato raffor-zato anno dopo anno dalla consapevolezza diquanto un progetto del genere sia fondamenta-

le per la crescita etica e culturale delle nuovegenerazioni. Il Volley Scuola infatti non è soloun appuntamento di natura sportiva, ma si po-ne l'obiettivo di sensibilizzare i ragazzi verso te-matiche civiche, di solidarietà e ambientali, pro-mosse attraverso le molteplici iniziative che gra-vitano intorno l'evento. Avvenuta lo scorso 22 febbraio presso il Palaz-zo dello Sport di Piazza Apollodoro alla presen-za di tante personalità della politica, dello spet-tacolo e dello sport italiano, la presentazionedella 17° Edizione del torneo ha dato il via aglioltre seicento incontri che coinvolgono più di1500 giovani pallavolisti. Quella del 2010 saràinoltre una Special Edition nell'anno che vede

Roma città ospitante, dal 2 a 10 ottobre prossi-mi, delle Finali del XVII Mondiale di Pallavolo.L'Italia, che ha vinto la manifestazione iridataper tre volte (dal 1990 a 1998), si presenta al-l'appuntamento da grande favorita, insieme aifortissimi team di Brasile, Stati Uniti e Russia.Nell'anno dei Mondiali dunque il Volley Scuo-la – Trofeo Acea assume un'importanza ancoramaggiore, in quanto evento di avvicinamentoall'importante kermesse internazionale. Comegià ricordato però, il torneo scolastico non avràil suo centro solo nelle competizioni sportive,ma porterà con sé messaggi di educazione civi-ca, di solidarietà e di temi ambientali rivolti aitanti studenti degli Istituti Superiori laziali.

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Molte saranno le iniziative legate alla cono-scenza, al rispetto e all'utilizzo dell'acqua. Aquesto proposito l'Acea, attraverso il proprio si-to www.ambientandoci.it, promuove per il quar-to anno consecutivo una campagna di educa-zione civica attraverso la creazione, da partedegli studenti, di slogan sull'uso consapevoledell'acqua, inteso come un bene da rispettare eproteggere. Il concetto chiave con cui Acea cer-ca di educare i giovanissimi è quello di “Acquacome Valore”, che sarà in quest'ottica ripetuta-mente espresso anche all'interno degli incontriche l'Azienda organizzerà durante il periodo deltorneo nelle scuole laziali. Insieme alla Provin-cia di Roma – Assessorato allo Sport, Acea re-galerà poi agli Istituti reti di gioco e palloni.Non poteva inoltre mancare il supporto del COLRoma dei Mondiali, che distribuirà a tutti i par-tecipanti della 17° Edizione del Volley Scuolale T-shirt “Volly atterra a Roma”. Dal 22 marzosarà infine on line il nuovo sito www.volley-scuola.it, dove sarà possibile vincere premi e bi-glietti per i prossimi Mondiali di Pallavolo. Altra importante iniziativa legata ad Acea èla distribuzione ai pallavolisti impegnati nelTrofeo di borracce con il marchio dell'Azien-da. Oltre ad essere fondamentale tonico per leattività di tutti gli sportivi, l'acqua è elemen-to essenziale per la vita del Pianeta e cono-scerla è il primo passo per poterla difendere.Proprio per questo gli studenti sono invitatia scoprirne le caratteristiche, riportate sullaCarta di identità dell’acqua potabile di Romarealizzata da Acea, riconosciuta come una del-le migliori del nostro Paese. Fra le tematiche che stanno più a cuore al Vol-ley Scuola c'è sicuramente la solidarietà. Il Co-mitato Regionale Fipav del Lazio quest’anno havoluto appoggiare due grandi Associazioni: So-lidai e Incontra Donna. Solidai lega il suo no-me al progetto "Portiamo l’acqua a chi non neha", coordinando la raccolta di tappi di plasti-ca per la successiva riciclabilità. Incontra Don-na invece propone l’iniziativa "Prendi ‘al volo’la prevenzione". Anche quest’anno sono con-fermati i concorsi "Raccontaci Volley Scuola –Trofeo Gioco del Lotto", "Click&Volley" e "Fu-metti che Passione – Trofeo Berlitz", scintillan-ti palcoscenici aperti alla fantasia dei ragazzi. Ivincitori dei concorsi riceveranno una borsa distudio di inglese della Berlitz, ma potranno an-che aggiudicarsi i biglietti per le gare di Romadei Mondiali di Pallavolo.

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ltre alle tante iniziative legate al Vol-ley Scuola il rapporto che lega Aceaal mondo dei giovani ha portato l'A-zienda a lanciare il progetto “Chia-

re, fresche e dolci acque” che, diviso in due per-corsi distinti, si rivolge sia agli studenti delle isti-tuti superiori sia a quelli delle scuole elementa-ri. In collaborazione con il Comune di Roma -Assessorato alle Politiche Educative Scolastiche,l'iniziativa ha lo scopo di “far crescere il sensocivico dei nostri ragazzi senza annoiarli e al tem-po stesso promuovere e valorizzare il nostro pa-trimonio idrico, visto che Roma è conosciuta co-me regina delle acque", come ha ricordato l'as-sessore Laura Marsilio in occasione della confe-renza stampa di presentazione. "L'Acea ha unforte interesse a insegnare il valore dell'acquanelle scuole” ha spiegato il direttore delle Rela-zioni Esterne di Acea, Pierguido Cavallina, cheha aggiunto: “A Roma c'e' un consumo medio di330 litri pro capite al giorno, 120.450 litri ognianno per ogni cittadino. Un consumo importan-te, per questo l'azienda nel 2010 sarà costante-mente attiva finanziando questi progetti. Con-tiamo sulla creatività dei giovani".Il primo progetto che è stato presentato è: “Lefontane di Roma: una suggestione in musica".Le classi superiori coinvolte sono impegnatenella realizzazione di una composizione di pa-role e musica sul tema dell’acqua. Dopo avervisitato le fontane storiche di Piazza Navona,Piazza di Spagna e Villa Borghese, ai ragazzi èchiesto di scegliere il genere musicale che me-glio esprime le suggestive sonorità dell'acqua.Le prime dieci scuole che aderiranno al proget-to avranno l’opportunità di ospitare l’evento-spettacolo curato da Edoardo Vianello. Il famo-so cantautore proporrà le opere musicali crea-te da grandi musicisti contemporanei come En-nio Morricone, Stelvio Cipriani, Amedeo Min-ghi e Luca Barbarossa. “Sono un appassionatodi Roma – dice Vianello – dei suoi tesori e inprimis delle fontane, l'unico monumento vivo,sempre in movimento, a volte impercettibile,altre volte impetuoso. Da quando ero ragazzole ho censite, fotografate e poi filmate. Infineho pensato di fondere col fragore dell’acqua isuoni di un’orchestra impegnata nell’esecuzio-ne di musiche di compositori che apprezzo”. Il

cantautore spiega poi il perché del suo impe-gno nel mondo dei giovani: “Ora vorrei tenta-re di trasmettere ai giovani lo stesso amore cheho io per le fontane, suscitare le loro curiositàmostrandogliele in una forma ed una veste ina-spettate, allo scopo di sensibilizzarli sulla asso-luta necessità per tutti di imparare a rispettaresia l’acqua, bene preziosissimo, che le stessefontane, vere opere d’arte, di cui Roma orgo-gliosamente è la città al mondo più ricca”.Il connubio fra acqua e musica rivive anche nelconcorso “Sound Brand – Acqua ed Energia”, nelquale i ragazzi hanno il compito di elaborare unsound logo in grado di veicolare contenuti e si-gnificati propri dell'Acea, impegnata da oltre cen-to anni in molteplici attività tra cui la distribu-zione dell’acqua potabile, la gestione degli im-pianti di depurazione, la produzione dell’ener-gia, anche da fonti rinnovabili come il fotovol-taico e l’eolico, e l’illuminazione pubblica. Il vi-deo dovrà avere una durata compresa tra i 3 egli 8 secondi e dovrà essere accompagnato dauna scheda che spieghi motivazioni e percorsoper la creazione dello spot. Alla scuola vincitri-ce del concorso sarà installato un impianto apannelli per la produzione di energia fotovoltai-ca realizzato e gestito dalla società Arse (AceaReti e Servizi Energetici).Il progetto per le scuole elementari si chiama in-vece “Acqua spreco zero”. Nata dalla collabora-zione fra Acea e l'associazione Next GenerationAct, l'iniziativa si sostanzia nell'approfondimen-to da parte dei bambini di argomenti di naturastorico-artistica, ambientale e tecnologica lega-ti ai temi dell’acqua. “Acqua spreco zero" vuo-le con questo promuovere azioni educative de-dicate al risparmio idrico e all’uso consapevoledella risorsa acqua. In particolare, gli alunni del-le classi IV e V delle scuole elementari dovran-no scrivere un breve racconto incentrato su ideee proposte concrete a favore del risparmio del-l’acqua potabile. Gli elaborati più interessantiverranno pubblicati nella raccolta “L’acqua inventi righe" che verrà donata a tutte le famigliedegli alunni partecipanti e che verranno succes-sivamente presentati nell’ambito della manife-stazione "La Scuola in festa" che si svolgerà nelmese di maggio 2010 nei Giardini "Nicola Cali-pari" a Piazza Vittorio.

Acea e il mondo dei giovaniO

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Laura Marsilio, assessore alle Politiche EducativeScolastiche, della Famiglia e della Gioventù con PierguidoCavallina, direttore delle Relazioni Esterne di Acea

Amedeo Minghi

Edoardo Vianello

Il tavolo dei relatori di “Chiare e fresche dolci acque”

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romani lo chiamano affettuosamente Nasone ed è molto diffuso nella capitalecon oltre 2.500 esemplari. E’ la fontanella dalla caratteristica forma cilindricainstallata in tante piazze e vie della città. Di solito è in ghisa, alcuni modelli so-no in travertino e esistono rari esemplari a tre cannelle come quello di via del-

la Cordonata, nelle vicinanze di via Nazionale. L’acqua potabile che erogano è la stessa dis-tribuita nelle case dei romani.Acea e Comune di Roma hanno recentemente presentato: “L’acqua è un tesoro. E Acea ti re-gala la mappa”. Un’iniziativa tutta dedicata ai romani e ai tanti turisti che visitano la capi-tale. La mappa, un opuscolo tascabile che ha le dimensioni di una card e testi in italiano ein inglese, riporta su un lato notizie utili sulle fontanelle, la carta di identità sull’acqua po-tabile distribuita a Roma, alcuni cenni storici sui nasoni e un profilo del Gruppo Acea. Trale curiosità riportate, la prima fontanella romana risalente al 1872 con una particolare ca-ratteristica: tre cannelle a forma di drago.Sul lato opposto, è stampata la mappa che riproduce nella quasi totalità il territorio del IMunicipio, alcune strade vicine alla Basilica di San Pietro, a Castel Sant’Angelo e alla sedeAcea di piazzale Ostiense. Nella cartina sono segnalati gli oltre 200 Nasoni dell’area con l’e-lenco di piazze e vie. Non sono indicate, invece, perché di forma diversa, le tante fontane efontanelle artistiche, circa una novantina, sempre con acqua potabile dislocate sempre nelcentro storico. Tra quelle più conosciute, segnaliamo la Barcaccia a piazza di Spagna e lafontanina incassata nel muro in via della Fontanella Borghese.La mappa dei Nasoni è disponibile presso il Salone del Pubblico della sede Acea di piazza-le Ostiense, 2. Prossimamente saranno lanciate ulteriori iniziative per la diffusione del pre-zioso opuscolo.

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II Nasoni di Roma

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In Roma stat Virtus

a storia della Pallacanestro VirtusRoma, espressione massima del ba-sket della capitale, è legata fin dal-la sua fondazione alla storia recen-

te della città. Nel corso degli anni infatti è pro-prio grazie ad imprenditori e sponsor locali cheha tratto linfa e vitalità.Oggi la Virtus è fortemente radicata sul terri-torio e con esso sviluppa ogni anno iniziative

a carattere sociale ed etico: il progetto “Obiet-tivo Giovani” ne è un esempio. Ideato con lavolontà di diffondere la cultura sportiva, pro-muove e organizza iniziative per aggregare eunire nel segno della passione con l’aiuto del-le Istituzioni, Università, Associazioni ed En-ti. Assieme a partner prestigiosi come Lotto-matica e Acea, da sempre attenta alla difesa ealla valorizzazione delle risorse ambientali a

Roma, nel Lazio e non solo, la Virtus ha coin-volto più di 20.000 tra bambini, ragazzi, stu-denti, allenatori e praticanti, offrendo loro cor-si di formazione, progetti scuola e varie ma-nifestazioni. Tra le iniziative speciali anche esi-bizioni di squadre composte da ragazzi condisabilità intellettiva e relazionale. Il più pre-sente sul territorio ed il più attivo tra i gioca-tori è senza dubbio Angelo Gigli, ala grande

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Storia di un legame indissolubile quello tra la città di Roma e la Virtus,massima espressione della pallacanestro capitolina. La nascita, i trionfi,la polvere e la resurrezione.

di Francesco Pruzzo

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della Virtus e della Nazionale italiana, chespesso (e volentierissimo) ha prestato il suovolto e speso il suo tempo per stringere an-cora di più il legame tra la squadra e la città. “Il presidente Toti e la società stanno facen-do molto – dice Gigli, nato in Sudafrica maromano in tutto e per tutto – per far si che ilrapporto tra Roma e la Virtus diventi ogni an-no sempre più vero e profondo. E non parlonaturalmente solo di sforzi a livello cestisti-co. C’è ben altro. A Roma ci sono due gran-di squadre di calcio e questo frena un po’ l’at-tenzione che il pubblico riserva al basket. Mala gente va trascinata e in questo dobbiamoessere bravi noi. Quando il PalaLottomatica siriempie dà emozioni indescrivibili e ti inon-da di affetto e calore. Uno spettacolo”. L’impegno di Gigli, e dell’intera Virtus, è l’a-pice di un impegno cominciato nel 1960. An-che allora come oggi alla passione si unironogli sforzi determinanti dei partner.Il primo assist della città di Roma alla neona-ta società arriva dal Banco di Roma, uno dei

principali istituti di credito italiani fondato nel1880 su iniziativa di alcuni nobili romani e dal-la spiccata vocazione internazionale (primabanca italiana ad avere filiali all’estero). Il do-polavoro dell’Istituto, allora in Promozione,chiese di potersi fondere con la Virtus Aurelia,società nata dalla fusione del San Saba e delGruppo Borgo Cavalleggeri con la successivaannessione della Società Ginnastica Roma per

dar vita ad una società direttamente gestita dal-la banca. Nasce la Virtus Banco di Roma. E daallora in poi comincerà la scalata dei giallo-rossi, questi i colori sociali sulle canotte di la-na, ai vertici della pallacanestro nazionale edeuropea. Con la discesa sul parquet dell’Istitu-to di credito, cambia tutto. Dagli assetti socie-tari alla mentalità, che di colpo abbandona lasua vocazione dopolavoristica per abbracciareuna dimensione ben più ampia. Il feeling con i tifosi è ancora tutto da costrui-re ma quando, sulla panchina, arriverannoNello Paratore, già coach della Nazionale ma-schile, e Valerio Bianchini, uno Scudetto, unaCoppa Campioni e una Coppa delle Coppe conCantù, Roma comincerà a tifare Virtus. E co-mincia anche ad entusiasmarsi per le giocatedel folletto nero Larry Wright, immediatamen-te ribattezzato “l’Ottavo Re di Roma”, stessosoprannome che in quegli anni venne affib-biato a Paulo Roberto Falcao. “Tra i giovani di Roma – ricorda Giuliano Me-cozzi, general manager della Virtus fino al

“La gente va trascinata e in questo dobbiamoessere bravi noi.Quando il PalaLottomaticasi riempie dà emozioniindescrivibili e ti inonda di affetto e calore. Unospettacolo”

Angelo Gigli

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In alto Ilary Blasi, Francesco Totti e Gianni Malagò sugli spalti durante una partita della Virtus; in basso Vitali dà il cambio a Giachetti, nella pagina accanto Gigli

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1992 - ci fu la corsa a presentarsi alle leve chela società indiceva.La Pallacanestro Virtus Banco di Roma fucampione d’Italia nella categoria Allievi nel1981 ed ottenne dei lusinghieri piazzamentinelle categorie superiori generalmente appan-naggio di storici settori giovanili quali VirtusBologna, Olimpia Milano, Cantù, Varese.Nel frattempo, dopo un anno giocato a Sette-bagni, la squadra cominciò a giocare le pro-prie gare interne al Palazzetto dello Sport diViale Tiziano, che divenne ben presto un cam-po difficile da espugnare per il caloroso tifodei sostenitori, che regolarmente riempivanoal massimo l’impianto. Avere 3.500 spettato-ri fissi era una eccezione per molte società”.Se con Falcao c’era Bruno Conti, con Wrightc’era Enrico Gilardi, testaccino doc detto “Co-re de Roma”, guardia tutta corsa e talento chediede il via alla storica rivalità tra Roma e Mi-lano. Con lui il “gruppo dei romani” compo-sto da Fulvio Polesello, Stefano Sbarra e Ro-berto Castellano, grimaldello che permise su-bito ai tifosi di identificarsi con la squadra. La sfida tra il Banco di Bianchini, Wright e Gi-lardi e la Billy di Peterson, Meneghin e D’An-toni è un classico di quegli anni e la Roma delbasket sogna in grande. Saranno 14.348 glispettatori al PalaEur il giorno della finale Scu-detto contro l’Olimpia Milano, un record tut-t’ora imbattuto per la pallacanestro italiana.La Virtus è Campione d’Italia, Roma ha unanuova passione. Che vive un ennesimo entu-siasmante capitolo la stagione successiva conla conquista della Coppa dei Campioni ai dan-ni degli spagnoli del Barcellona. A seguire laVirtus, il giorno del trionfo a Ginevra, arriva-rono oltre tremila tifosi giallorossi. C’è spazio ancora per una Coppa Interconti-nentale vinta in Brasile e per la prima Cop-

pa Korac (1986) con Mario De Sisti alla gui-da della squadra ma l’era del Banco si av-via al tramonto. Il decennio 1990/2000 sarà piuttosto delica-to per la Virtus. In principio arriva una nuo-va proprietà: il gruppo Ferruzzi facente capoall’omonima famiglia. E’ tempo di grandi am-bizioni e grandi sogni, ai quali purtroppo enonostante gli sforzi economici corrisponde-rà solamente la conquista di una Coppa Ko-rac (1992). E’ la Virtus sponsorizzata da Il Mes-saggero, storico quotidiano romano al qualela Capitale è da sempre molto affezionata. Isogni svaniranno ben presto, trasformandosiaddirittura in incubi quando Mani Pulite tra-scinerà nella melma lo stesso gruppo Ferruz-zi, tirando con se involontariamente la Vir-tus. Azzeramento dei vertici societari e delleambizioni di qualunque genere. Anche i ro-mani, sentendosi traditi, non saranno più co-si numerosi alle gare della Virtus, e quelli chenon mollano saranno costretti ad un umilian-te campionato concluso alla penultima posi-zione con conseguente retrocessione in A2.Proprio quando tutto sembrava ormai persosarà Giorgio Corbelli a salvare la derelitta Vir-tus, acquisendo i diritti sportivi di Desio, ap-pena fallita, permettendo a Roma di rimane-re in Serie A. Il legame con la città, da sempre molto forte,subisce uno scossone in una normalissimagiornata estiva, mentre la Virtus era impegna-ta a Gubbio per preparare la stagione1997/1998. Davide Ancilotto, guardia 23ennedi grandissime speranze, si accascia al suolovittima di un aneurisma cerebrale. Davide mo-rirà una settimana dopo all’ospedale San Fi-lippo Neri di Roma. I tifosi virtussini e la so-cietà non smetteranno mai di ricordarlo, pri-ma ritirando la maglia numero 4, poi intito-landogli la Curva, che ancora oggi per tutti è“La Curva Ancilotto”. Il Comune gli dedicheràuna targa nei pressi del Pala Lottomatica e uncampo da basket al Celio porta il suo nome. Il resto è storia recente, con l’arrivo ai verti-ci dell’imprenditore romano Claudio Toti ed ilsempre maggiore impegno per portare la cit-tà al PalaLottomatica e restituire a Roma unasquadra degna dei fasti degli anni ’80. A co-minciare da chi la Virtus ce l’ha nel cuore: “E’il mio sogno da bambino giocare a Roma –confessa Gigli – e ne sono veramente orgo-glioso perché nella storia della società non so-no stati molti i romani a farne parte. Per me,che ci arrivo dopo anni in giro per l’Italia, èun punto di partenza e non certo di arrivo”.

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“E’ il mio sogno dabambino giocare a Roma –confessa Gigli – e ne sonoveramente orgogliosoperché nella storia dellasocietà non sono stati moltii romani a farne parte. ”

Angelo Gigli

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e molteplici iniziative di solida-rietà promosse da Acea testimo-niano la costante attenzione aitemi sociali che nascono nel pic-

colo, nell’esperienza quotidiana, nell’ambien-te domestico, nel contesto sanitario, nei ter-ritori in cui l’Azienda è radicata. Nei numerosi contesti dove Acea mette ilproprio ruolo imprenditoriale e il proprio so-stegno economico a favore delle cause so-ciali più diverse, un occhio di riguardo vie-ne riservato al mondo dei disabili e alle lo-ro famiglie.

L’Azienda offre il proprio appoggio per age-volare e rendere migliore la quotidianità deicittadini diversamente abili, promuoverneun’integrazione concreta, superare le barrie-re fisiche e sociali, dimostrando così la tesiche, quando lo spirito di solidarietà diventaazione, può scaturire un senso migliore del-la vita anche dall’esperienza più drammati-ca. Acea è particolarmente sensibile verso chipromuove attività benefiche a sostegno del-la salute, in particolare verso quegli enti eassociazioni no profit attenti al benesserepsicofisico soprattutto dei bambini come te-

stimonia Acea il rinnovato impegno nei con-fronti di iniziative che vedono coinvolto l’O-spedale Pediatrico Bambino Gesù. Acea si rapporta alla dimensione del diver-samente abile, facendosi portavoce, sosteni-trice di numerosissime iniziative direttamen-te rivolte ai portatori di handicap, ai mala-ti, a coloro che seguono terapie riabilitative.La Società è partner di Ail (Associazione Ita-liana contro le Leucemie, Linfomi e Mielo-mi) e RomAil nella manifestazione “Gara perla vita”, XVII Trofeo Regionale di golf: loscopo dell’iniziativa è quello di raccogliere

Disabili

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Il valore aggiuntodella disabilità

Ldi Silvia Rossicone

la delegazione che ha partecipato agli Special Olympics World Winter Games, Idaho, USA 2009

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fondi per finanziare l’assistenza domiciliareai malati affetti da patologie ematiche e dipotenziare la ricerca contro i tumori del san-gue, nonché di sovvenzionare la onlus delprofessor Franco Mandelli, che al quarante-simo anno di attività, promuove la forma-zione e l'aggiornamento di medici, biologi,infermieri e tecnici di laboratorio, collaboraal sostentamento dei Centri di ematologia edi trapianto di cellule staminali e alla realiz-zazione di laboratori di ricerca e di unità as-sistenziali. Inoltre, il Gruppo sostiene assiduamente or-ganizzazioni e associazioni impegnate nel pro-muovere e realizzare attività di informazionee di supporto relative a gravi malattie dege-nerative. Favorisce anche la realizzazione dimanifestazioni che coniugano sport e disabi-lità, attività competitive e volontariato. Presente anche in ambiti meno noti, Acea so-stiene, ad esempio, l’attività dell’Associazio-ne Pagaie Rosa Dragon Boat, onlus compo-sta da donne operate di tumore al seno, lacui finalità principale è quella di testimonia-re, attraverso l'attività sportiva del Dragon

Boat e degli sport di pagaia in generale, cheil tumore al seno non vince le donne costrin-gendole a un muto e compassionevole iso-lamento, ma può trasformarsi, come nel ca-so delle Pink Butterfly - squadra dell’asso-ciazione - in un'opportunità di coraggio e diriscatto. Ancora diversa la partnership diAcea con gli Special Olympics, programmainternazionale di allenamento sportivo ecompetizioni atletiche per più di 3 milioni dipersone, ragazzi e adulti, con disabilità in-

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In alto il team di snowboard con gli atleti cheAcea ha adottato, Daniele Carlini e Emilio

Principe, insieme al tecnico Marco Marangon;in basso Emilio Principe

Acea si rapporta alladimensione deldiversamente abile,facendosi portavoce,sostenitrice dinumerosissime iniziativedirettamente rivolte ai portatori di handicap,ai malati, a coloro che seguono terapie riabilitative.

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tellettiva. Special Olympics Inc. è riconosciu-to dal Comitato Olimpico Internazionale, co-sì come dal Comitato Paralimpico, ma le dueorganizzazioni sono separate e distinte e han-no diverse premesse e diversa filosofia. Men-tre il Comitato Paralimpico opera coerente-mente con i criteri dei Giochi Olimpici, at-traverso gare competitive riservate ai miglio-ri, Special Olympics, ovunque nel mondo ea ogni livello (locale, nazionale e internazio-nale), è un programma educativo, che pro-pone e organizza allenamenti ed eventi so-lo per persone con disabilità intellettiva e perogni grado e tipo di abilità. Le manifestazio-ni sportive sono aperte a tutti e premianotutti, sulla base di regolamenti internaziona-li continuamente testati e aggiornati. La mis-sione di questo movimento è di promuove-re gli allenamenti e la pratica dello sportolimpico per individui con disabilità intel-lettive, dando loro continue opportunità disviluppo fisico e psichico, facendo loro di-mostrare coraggio, capacità, e creando sem-pre nuovi stimoli, e nuove occasioni di en-tusiasmo e condivisione per le famiglie deidisabili, gli amici e i sostenitori.

Promotrice del contesto sportivo come dimen-sione privilegiata dove azzerare le differenze,Acea è sostenitrice della campagna “Adottaun Campione”, World Winter Games Idaho2009, sponsor esclusivo del Team Snowboard,partecipando da vicino e attivamente allo spi-rito e alla missione del Programma: sostene-re lo sport come mezzo per favorire la cresci-ta personale, l’autonomia e la piena integra-zione delle persone con disabilità intellettiva. Con lo stesso approccio, per la stagione 2009-2010, l’Azienda ha finanziato l’attività del-

l’associazione sportiva disabili “Don Orio-ne”, fondata nel 1977, per promuovere losport dei disabili come insostituibile stru-mento per lo sviluppo delle capacità moto-rie residue del soggetto. La squadra di basketha partecipato al campionato nazionale diserie B, classificandosi al primo posto, vin-cendo tutti i quattordici incontri disputati edentrando di diritto nella serie A2. Infine, so-lo come ultimo esempio di un impegno tra-sversale e interdisciplinare, si può citare lapartecipazione di Acea alla Nikis Rider Cup,torneo di golf organizzato in memoria delgiovane Nicklas Caponetti, morto in un in-cidente stradale appena un anno fa. Gioca-to contemporaneamente nei circoli più pre-stigiosi di Finlandia e Scozia, arriva anchein Italia, a Roma e Perugia. Le squadre par-tecipanti all’edizione 2010 sono il SasrfvikGolf Club per la Finlandia, il Lorrin Golf St.Andrwes per la Scozia, il circolo peruginoAntognolla e il Parco di Roma Golf Club. Lafinale si giocherà nel circolo Parco di Romae alla premiazione conclusiva è prevista lapartecipazione del Comune di Roma e diAcea, sponsor della manifestazione.

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Disabili

Special Olympics, ovunquenel mondo e a ogni livello(locale, nazionale einternazionale), è unprogramma educativo, chepropone e organizzaallenamenti ed eventi soloper persone con disabilitàintellettiva e per ogni grado e tipo di abilità.

AS Don Orione

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ACEA. IL TUO MONDO AL CENTRO DEL NOSTRO.

DAL 1909 ACEA E LA CITTÀ DI ROMA FANNO PARTE DI UN’UNICA STORIA.UNA STORIA FATTA DI PASSIONE, INNOVAZIONE E RISPETTO PER L’AMBIENTEE LE PERSONE. UNA STORIA DI ENERGIE CONDIVISE INSIEME A TUTTI IROMANI PER VIVERE AL MEGLIO LO SPLENDORE DELLA NOSTRA CITTÀ.

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PONTE SANT’ANGELOFu costruito nel 134 d.C. dall’Imperatore Publio Elio Adriano per collegare il suo Mausoleo alla riva sinistra del Tevere. Sotto il pontificato di Clemente IX, Gian Lorenzo Bernini realizzò la straordinaria serie didieci angeli con il simbolo della passione, trasformando il Ponte in un vero e proprio capolavoro d’arte barocca

Acea per Roma

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PONTE MAZZINIFu inaugurato nel 1904 per facilitare il collegamento con il gianicolo. È realizzato in muratura rivestita di travertino e ornato conoriginali lampioni in bronzo con teste di arieti e rostri di navi

SORGENTI DEL PESCHIERADalle sorgenti del fiume comincia l’acquedotto che porta l’acqua fino alla Capitale. La sua portata media complessivamente addotta alla città di Roma è di approssimativamente 14 m3/s (14.000 litri/s) e la sua lunghezza totale è di quasi 130 km, il 90% dei quali è sotterraneo

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FONTANA DI TREVIUno dei monumenti in assoluto più famosi del mondo, la Fontana di Trevi è meta di milioni di turisti che ogni anno giungono a Roma per ammirarequesta splendida opera d’arte tardo settecentesca. La società Acea Ato 2cura la manutenzione idrica della fontana, la cui vasca viene alimentata conun flusso idrico di circa 120 litri al secondo

Acea per Roma

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FONTANA DEL MOSÈIdeata per alimentare i rioni alti della città come il Quirinale e il Viminale,l’opera rappresenta anche la fontana di mostra dell’Acquedotto Felice.

PONTE SISTOLungo 108 metri e realizzato in travertino, il ponte è stato innalzato nel1473 da papa Sisto IV sui piloni di un antico ponte romano per collegare i rioni Regola e Parione con Trastevere in previsione dell’Anno Santo 1475.L’occhialone al centro serviva da idrometro segnalando alle autorità e ai cittadini l’eccessivo aumento della acque del Tevere

Acea per Roma

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FONTANA DEL NETTUNOOpera di Giacomo della Porta del 1774, restaurata poi nel XVII secolo dal

Bernini su incarico di papa Innocenzo Pamphilj. Inizialmente fu conosciutaanche con il nome “dei Calcarei”, perchè la parte di piazza dove fu ubicata

era affollata da artigiani che lavoravano vari utensili di rame e metallo

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PONTE GARIBALDIAl momento della sua realizzazione (1887-88) era il terzo ponte del mondo per lunghezza (120, 40 metri). Nei pressi del ponte vi era la famosa spiaggia della Renella che, con i suoi tipici stabilimenti balneari, divenne elementoimportante del folklore romano

Acea per Roma

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FONTANA DELLE NAIADIParticolare della fontana di Piazza della

Repubblica, considerata una delle fontanepiù rappresentative e importanti tra quelle

costruite in epoca contemporanea

Acea per Roma

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FONTANA DI PIAZZA FARNESEOriginariamente i due catini si trovavano

presso le Terme di Caracalla, ma furono inseguito trasferiti nel 1466 da papa Paolo II

in Piazza San Marco di fronte al palazzoVenezia appena costruito

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el multiforme panorama naziona-le di operatori industriali il mo-dello societario di Acea rappre-senta una sorta di isola felice, un

esempio di integrazione possibile fra un va-lido esempio di politica industriale e benes-sere collettivo, fra sviluppo delle tecnologie,applicate alle risorse di pubblica utilità, e re-sponsabilità etica. Grazie al forte radicamen-to nel territorio, all’esperienza centenaria nel-

l’area romana, alla valorizzazione dell’indot-to da una parte, alla politica delle alleanze,dall’altra, Acea si è subito identificata comeil motore di uno sviluppo tecnologico e indu-striale strettamente compenetrato alla vita deicittadini, nei suoi aspetti più quotidiani. Incentrata sul consolidamento e la valoriz-zazione delle due risorse fondamentali, ener-gia e acqua, l’attività del Gruppo Acea siestende e si diversifica nella gestione di ser-

vizi energetici, ambientali e idrici: produzio-ne, distribuzione e vendita di energia, svi-luppo di fonti rinnovabili, smaltimento e va-lorizzazione energetica dei rifiuti, illumina-zione pubblica e artistica, servizio idrico in-tegrato (acquedotto, fognatura e depurazio-ne). Da sempre sensibile al tema della re-sponsabilità sociale d’impresa, la politicaaziendale di Acea cerca, da una parte, di co-niugare soddisfazione dei bisogni primari dei

Attività

Acea:una politica industriale etica e responsabile

N

di Silvia Rossicone

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clienti e creazione di valore per gli azioni-sti, attraverso una particolare attenzione atutti gli stakeholder, alla redditività, alla qua-lità dei servizi e allo sviluppo sostenibile,dall’altra, di farsi portavoce di un sistema diregole e di valori collettivi che si riflettononella Corporate Governance, ovvero nell’in-sieme di strategie imprenditoriali e gestio-nali attuate dal Gruppo per dare applicazio-ne ai principi di rispetto del proprio ruolo di

operatore sociale, cura dello sviluppo soste-nibile, globalizzazione, tutela ambientale, ef-ficienza energetica ed energia rinnovabile.Acea ritiene, infatti, che l’adozione di un mo-dello di governo societario ispirato a princi-pi di trasparenza e di equilibrio tra gestionee controllo, sia condizione imprescindibileper il perseguimento dei valori alla base del-la propria missione. La volontà di un orien-tamento etico, coerente e solido, è da sem-

pre il cardine della condotta imprenditoria-le di Acea, basata su quegli stessi principi ditrasparenza, correttezza, efficienza, spiritodi servizio, collaborazione e valorizzazioneprofessionale, confluiti prima nel 2001 nel-la Carta dei Valori e poi nel 2004 nel Codi-ce Etico, e riconosciuti dal Comitato Eticocome le norme comportamentali del singo-lo professionista e le linee guida delle atti-vità imprenditoriali dell’Azienda.

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Il metodo più efficaceper far arrivare un

messaggio di impegnoper la sostenibilità?

Progetti, manifestazioni,iniziative ed eventi con

cui l’Azienda vive Romacon i romani.

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Il valore più significativo dell’esperienza socie-taria di Acea, risiede nella scelta di non limita-re la propria responsabilità etica ai soli obietti-vi aziendali e allo sterile tornaconto economi-co, ma di incanalarla in una progettualità posi-tiva e allargata, che vada oltre i confini della re-lazione operatore-utente rafforzando un rappor-to vitale e attivo fra le due parti, anch’esso in li-nea con il sistema di valori della Società. È inquesta prospettiva che Acea diventa promotri-ce e partner di una serie di iniziative eterogeneee progetti multidisciplinari, attraverso i quali l’A-zienda esce dal semplice ruolo di operatore diservizi idrici ed energetici integrati, per diven-tare l’anello di congiunzione fra l’economia in-dustriale e la realtà collettiva e individuale, en-trare nella quotidianità, nella gestione del tem-

po libero, nei processi educativi e nelle occasio-ni ricreative. Lo spirito progettuale di Acea con-fluisce, così, in numerose manifestazioni edeventi che danno vigore alla vita associativa del-la capitale e contribuiscono al benessere dellacittadinanza romana, delle comunità locali e del-la collettività in genere, realizzati in quattro fon-damentali ambiti d’interesse: promozione cul-turale, impegno sociale, sostenibilità ambienta-le, manifestazioni sportive.

Acea per la cultura

Con l’obiettivo di rafforzare sempre di più lapropria vicinanza al Comune di Roma e di esten-derla ai cittadini dei comuni dove è presentecon le proprie attività, Acea offre un ricchissi-

mo calendario di eventi di alta qualità, mostre,manifestazioni, premi, incontri internazionaliche hanno animato e animano trasversalmen-te l’ambiente culturale romano e non solo, rein-vestendo lo scenario della capitale di un ruoloattivo e vitale all’interno del brulicante pano-rama artistico internazionale e valorizzandolocome inedito spazio produttivo nel quale si in-tersecano esperienze multiformi di artisti diver-si, linguaggi eterogenei, stimoli culturali origi-nali. Acea ha promosso, infatti, eventi e mani-festazioni che spaziano dalla rivisitazione del-l’arte classica e rinascimentale, al centro dellamostra Il Potere e la Grazia, allestita a PalazzoVenezia da ottobre 2009 e gennaio 2010, allacelebrazione del centenario del futurismo, ar-ticolata in una serie di molteplici “serate futu-

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Attività

Motore della centrale Montemartini di Via Ostiense

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riste in città”, organizzate fra febbraio e mag-gio 2009 nell’ambito della manifestazione Fu-turoma Futurista; l’Azienda ha contribuito, an-cora, alla retrospettiva Sergio Leone. Uno sguar-do inedito nell’ambito del Festival Internazio-nale del film di Roma dello scorso anno, le in-stallazioni realizzate per Le dee di Roma e il mi-to dell’acqua, nel suggestivo scenario dei Mer-cati di Traiano, e ancora il prestigioso FestivalUto Ughi per Roma, col quale il maestro e Aceahanno collaborato per avvicinare gratuitamen-te i giovani alla musica classica.

Acea per il sociale

Accanto alla promozione culturale, l’impegnosociale è un altro fondamentale tema nel qua-

le Acea investe impegno e risorse, in linea conla responsabilità etica che la contraddistingue:iniziative sociali e umanitarie, sostegno ad as-sociazioni no profit che organizzano raccoltefondi per cause di grande rilievo sociale, pro-getti di solidarietà, sono solo alcuni esempi del-l’intensa attività attraverso cui l’Azienda sce-glie di mettere le proprie risorse e le proprie tec-nologie al servizio di chi non ha accesso allaricchezza comune e al benessere primario. Esem-plare, in tal senso, è stata la fondazione, nel2005, del Comitato Iniziative Umanitarie perl’Africa. Un segno di impegno tanto radicale,da parte di un’impresa, è estremamente signi-ficativo, ma va solo a rafforzare un’attività giàstratificata e capillare, che va dalle iniziative asostegno dei terremotati abruzzesi, o del Tele-

fono Azzurro, al rinnovo della nuova illumina-zione con led del reparto pediatrico del Policli-nico Umberto I, all’organizzazione di importan-ti raccolte fondi per la ricerca contro i tumorio malattie fortemente debilitanti.

Acea per l’ambiente

Sul piano della sostenibilità ambientale, analo-gamente, Acea si contraddistingue per un im-pegno in prima linea, diretto, crescente e radi-cato sul territorio, orientato in modo particola-re a incrementare la cultura e le tecnologie del-le fonti rinnovabili e del risparmio energeticoe idrico. Anche in quest’ambito Acea ha messoa punto una politica di penetrazione diretta delterritorio, attraverso la quale l’Azienda stabili-

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Particolare della nuova illuminazione del colonnato della basilica di San Pietro

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sce una comunicazione capillare e immediatacon gli utenti, raggiunti periodicamente me-diante campagne informative, incontri, confe-renze, manifestazioni, convegni e iniziative le-gate ai numerosi e specifici progetti, attraver-so cui si cerca di promuovere e sensibilizzare icittadini a un uso più attento e consapevole del-le risorse. In tal senso, il tentativo più signifi-cativo di veicolare un’informazione costruttivae produrre una cultura razionale del risparmio

energetico nelle generazioni future è stata lacreazione del sito web www.ambientandoci.it,portale realizzato con il patrocinio dell’Asses-sorato Politiche Educative e Scolastiche del Co-mune di Roma che, traducendo in chiave lu-dica la tematica ambientale, guida, in modocreativo e divertente, giovani studenti e inse-gnanti verso la comprensione del valore dellerisorse essenziali e dell’importanza di uno svi-luppo sostenibile.

Acea per lo sport

Infine lo sport. Da una parte lo sport come di-mensione collettiva da incentivare e promuo-vere, come momento di aggregazione e con-divisione di valori positivi da sostenere e in-crementare; dall’altra, ancora una volta un’oc-casione di incontro collettivo da cogliere perveicolare un messaggio etico e stimolare i piùgiovani a un’attenzione vigile e attuale allasostenibilità. Il marchio della Società è lega-to da anni ad alcuni degli eventi sportivi piùprestigiosi della capitale, come la “Maratonadi Roma”, la Virtus Roma, la “Mezza Marato-na” e il “Volley Scuola - Trofeo Acea”. Si trat-ta di manifestazioni di ampio respiro, nazio-nale e internazionale, che vede una grandepartecipazione di atleti e pubblico. Senza di-menticare di coniugare sport e solidarietà, at-tività competitive e volontariato, Acea ha inol-tre promosso molteplici iniziative di benefi-cenza e ha costantemente valorizzato l’espe-rienza sportiva diversamente abile. Proponendosi in ogni occasione non solo co-me un operatore di servizi fondamentali perla vita quotidiana, ma anche come una real-tà industriale sensibile alle dinamiche dellacittà, partecipe e sempre presente. Acea vivela realtà di Roma insieme ai Romani, la creae la stimola per renderla maggiormente co-struttiva e contemporaneamente esorta, conil suo esempio, a un impegno responsabile ea una coscienza etica vigile e pragmatica, concui vivere l’oggi e costruire il domani.

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Attività

Particolare della sala operativa idrica di Acea Ato 2

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Ambiente

Ambienteuna ricchezza collettiva,un valore strategico

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Da politica aziendale, a patrimonio di risorse alternative, a obiettivo educativo.Acea porta il valore dell’ambiente nel quotidiano, per costruire una nuovacultura del consumo consapevole.

di Silvia Rossicone

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a tutela dell’ambiente è uno deivalori portanti del Gruppo Acea,che persegue, ormai da molti an-ni, l’obiettivo di coniugare le esi-

genze derivanti dai business industriali (ac-qua e energia) con la salvaguardia ambien-tale. Sia nel settore idrico che in quello ener-getico, la Società pone massima attenzioneall’armonizzazione dei propri siti e impian-ti con il territorio circostante. L’Azienda ha adottato dal 1998 una vera epropria politica ambientale, costituita dastrategie volte al miglioramento continuati-vo dei risultati ottenuti nel campo della pro-tezione e gestione dell’ambiente, concen-trando gli sforzi sulla prevenzione dell’in-quinamento e la minimizzazione dei rischi

ambientali. L’obiettivo principale è quello diridurre il più possibile gli impatti generatidalle attività industriali sull’ambiente natu-rale, nell’ottica del “miglioramento conti-nuo”. Il ruolo prioritario della sostenibilitàambientale nella politica aziendale, l’inte-grazione fra responsabilità sociale (garan-tire servizi di qualità, opportunità di cresci-ta e rispetto dei diritti umani), rispetto perl’ambiente, efficienza energetica e energiarinnovabile, è ulteriormente testimoniatodalla pubblicazione annuale del Bilancio diSostenibilità, un documento che offre unmonitoraggio ciclico delle performance d’im-presa, attribuendo lo stesso valore strategi-co alla questione ambientale, alla gestioneeconomica e alla valutazione sociale.

Responsabilità sociale:Acea ottiene riconoscimentoeuropeo dal CEEP

Nel dicembre dello scorso anno Acea ha ot-tenuto un premio europeo per il suo impe-gno nella responsabilità socio-ambientalenel biennio 2009-2010. La Società ha rice-vuto il prestigioso riconoscimento “CEEP-CSR LABEL”, promosso nell’ambito del pro-getto Discerno 3. Il premio, promosso dallaCommissione Europea, viene assegnato dalCEEP (Centro Europeo delle aziende di ser-vizi di pubblica utilità) alle società che si di-stinguono nell’applicazione degli standardeuropei sulla responsabilità sociale d’impre-sa e che integrano le norme sociali e am-bientali, su base volontaria, nelle proprie at-tività. Al progetto Discerno 3 hanno parte-cipato 100 aziende da tutta Europa e di que-ste ne sono state premiate 15, tra cui Aceae la società toscana partecipata Acque. Il Co-mitato scientifico del CEEP, di cui fanno par-te rappresentanti dell’Onu, della Commissio-ne Ue e dell’Ocse, ha attribuito il prestigio-so bollino ad Acea dopo una dettagliata ana-lisi che si basa su 63 criteri e l’esame di al-cuni parametri sulle singole attività. Innan-zitutto, è stata presa in esame la costituzio-ne di Acea8cento, l’azienda del Gruppo chesi occupa della gestione del servizio di callcenter. Oltre ai risultati sulla qualità e quan-tità del servizio reso alla clientela, Acea haillustrato al CEEP anche il percorso di inte-grazione dei 120 lavoratori impiegati nelleaziende esterne a cui era delegato il servi-zio di contact center Acea. Questi lavorato-

a,

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LNella pagina accanto pannelli fotovoltaici pressol’aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino;in basso il parco eolico Longano in Molise e i laboratori di Acea

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Ambiente

Acea e la festa dell’acqua e dell’energiaNel giugno del 2009, l’evento-spettacolo la “Festa dell’Acqua e dell’Energia”e il villaggio della solidarietà “CittàComune”, realizzati in occasione dellecelebrazioni per il Centenario della Società, hanno trasformato piazza del Popolo in uno spazio collettivo in cui oltre centomila cittadini sono stati coinvolti in iniziativelegate all’impegno sociale, allo sviluppo sostenibile e alla sicurezza. Con l’obiettivodi evidenziare il rapporto tra il cittadino-cliente e il suo territorio, la città e i suoiservizi, nella grande tensostruttura del villaggio erano presenti, oltre alle società del gruppo Acea, istituzioni e organizzazioni con attività e progetti a sostegno diRoma, come capitale della solidarietà e dello sviluppo sostenibile. Sul grande palcodi 300 metri quadrati e sui diversi livelli del Pincio sono andate in scena magicherappresentazioni di Roma: le terme, le naumachie, i ponti, i laghi nelle ville, il mare.Più volte nel corso dello spettacolo, tutto dedicato all’acqua e alla luce di Roma,l’Africa ha fatto capolino, grazie alla presenza di artisti africani e afro-americani,sottolineando il legame decennale dell’Azienda con il continente nero.

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ri, legati in precedenza da contratti saltuari (sta-gisti, lavoratori stagionali e occasionali,Co.co.co), sono stati assorbiti nell’organico diAcea e formati per un’ulteriore crescita profes-sionale all’interno del servizio di call center. IlComitato scientifico ha esaminato anche ulte-riori elementi che hanno permesso ad Acea diconseguire il prestigioso riconoscimento. Un punteggio molto alto è stato assegnato al-le iniziative promosse nel campo del risparmioenergetico e delle fonti rinnovabili e, in parti-colare, alla nascita di Arse, Acea Reti e Servizienergetici, la società del gruppo specializzata,tra l’altro, nel settore del fotovoltaico. In parti-colare, un alto valore è stato attribuito al con-siderevole risparmio di Tep (tonnellate equiva-lenti di petrolio), ottenuto grazie alle numero-se iniziative realizzate dalla stessa Arse. In te-ma di fonti rinnovabili ed energie pulite, Aceasi colloca in prima linea nell’ambito della ricer-ca e dello sviluppo delle nuove tecnologie, rea-lizzando progetti innovativi. Il Gruppo punta aincentivare l’uso e l’istallazione di impianti de-dicati al solare fotovoltaico attraverso una se-rie di misure e soluzioni operative che rendo-no più accessibile e agevole l’utilizzo della ri-sorsa, sia sul piano economico, sia sul pianotecnico della messa in opera e della manuten-zione.Il CEEP ha considerato molto positive anche leiniziative di comunicazione attuate per sensi-bilizzare e informare i cittadini sulle miglioripratiche di comportamento da adottare nel cam-po del risparmio energetico. Infine, l’ente euro-peo ha ritenuto rilevanti alcuni fattori presen-ti nella Governance di Acea, tra cui il CodiceEtico e l’adesione – non obbligatoria - dell’a-zienda di piazzale Ostiense al Codice di Auto-disciplina delle società quotate promosso daBorsa Italiana. Lo scorso anno, Acea aveva ot-tenuto il label CEEP CSR, il riconoscimento pro-mosso nell’ambito del progetto Discerno+, a cuiavevano partecipato 269 aziende europee e 36di queste, tra cui Acea e la partecipata Acque,hanno ottenuto l’attribuzione del label.

Acea per Roma, capitale della solidarietà e dello sviluppo sostenibile

Tante le iniziative finalizzate a rinnovare unarelazione attiva tra i cittadini romani e le tema-tiche dell’ambiente e della solidarietà e a sti-molare, soprattutto nelle nuove generazioni, lacultura del rispetto e della sostenibilità nella vi-ta quotidiana. Acea, in collaborazione con Na-

tional Geographic, sponsorizza la Earth Day,Missione Roma per la Giornata Mondiale dellaTerra, trasformando piazza del Popolo nel sug-gestivo scenario di un concerto al quale parte-cipano musicisti di portata internazionale. Ci-tiamo ancora, tra i molteplici eventi che han-no visto la partecipazione di Acea, la Giornatamondiale del Vento a Villa Borghese, Ecopolisalla Nuova Fiera di Roma, manifestazione in-ternazionale dedicata alle città sostenibili.L’azienda, si rivolge inoltre, con sempre mag-giore attenzione, al mondo della scuola, comelaboratorio sperimentale particolarmente sen-

sibile e reattivo dove coltivare il consumo con-sapevole e il rispetto ecologico. Nel febbraio 2010, ha dato vita al progetto“Chiare, fresche e dolci acque…", (vedi box apagina 21) presentato in Campidoglio e rivoltoagli studenti di Roma, per sensibilizzarli sui te-mi della tutela dell'ambiente e della risorsa ac-qua. L'iniziativa, promossa insieme all'Asses-sorato alle Politiche Educative e Scolastiche, siarticola in due percorsi, "Le fontane di Roma:una suggestione in musica", per gli studenti del-le scuole superiori e "Acqua Spreco Zero" rivol-to, invece, agli alunni delle elementari.

Ambientandoci.itCon il patrocinio dell’Assessorato Politiche Educative e Scolastiche delComune di Roma, Acea ha dato vita al progetto “Metti in giocol’ambiente”, che, attraverso l’avventura virtuale di ambientandoci.it (pergiovani navigatori del web e non solo) e GiocAcea (kit ecologico digioco per gli studenti dai 9 ai 12 anni), sviluppa un viaggio interattivospazio-temporale nell’ambiente, avvicina i più piccoli al mondo dellanatura, li porta a familiarizzare con le risorse essenziali, luce, acqua edenergia, e a coglierne in modo creativo e divertente il valorefondamentale nel quotidiano. Attraverso internet, accompagnati dallefigure e i personaggi animati di ambientandoci.it, i giovani si muovonoalla scoperta delle risorse idriche ed energetiche e della loro relazionecon il patrimonio culturale di Roma. Adottando la chiave ludica ecombinando tecnologia telematica e gioco cartaceo, Acea non solo creaun’occasione di integrazione e interazione sociale - tra l’altro concepitatenendo conto dei fattori di multiculturalità e accessibilità agli strumentiinformatici per i disabili – ma propone una modalità inedita per esperirel’ambiente e affrontare una tematica complessa ma cruciale per lasopravvivenza del pianeta, quella della tutela delle risorse idriche,energetiche e ambientali.

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Solidarietà

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egli ultimi anni Acea ha dato il viaa un nuovo corso che ha visto in-tensificarsi il legame fra la politicaaziendale e il valore della solida-

rietà. Le recenti campagne istituzionali di Acea(2009 e 2010) coniugano, infatti, crescita eco-nomica e rispetto dell’uomo e dell’ambiente, fa-cendo sì che la tensione etica di apertura soli-dale verso le realtà disagiate, confluisca diret-tamente nella politica stessa dell’Azienda. Nederiva un impegno in prima linea sul versantedella solidarietà sociale, sviluppata attraversoiniziative e progetti di ampio respiro, che inte-ressano diverse categorie di individui, affron-tano molteplici problematiche collettive, elabo-rano strategie di intervento mirate, spazianodalla singola microrealtà individuale, a quellacomunitaria o locale. La campagna istituzionale realizzata dalla Di-rezione Relazioni Esterne e Comunicazione diAcea nel 2009 pone al centro le persone con laloro vitalità, la loro passione, la loro forza. Unmondo che Acea conosce fin dalla sua nascita:un universo di energie come quelle che ognigiorno restituisce sotto forma di servizi prima-ri, di impegno sociale e attenzione all’ambien-te. Un legame solido, centenario, che nei sog-getti della campagna diventa quasi tangibile:come un abbraccio, infatti, le parentesi del lo-go Acea testimoniano la sua presenza nel vis-suto quotidiano della gente; concetto rafforza-to nel pay off: “Acea. Il tuo mondo al centro delnostro”. Per rafforzare il proprio ruolo sempre più atti-vo sulle tematiche sociali, Acea sostiene enti eorganizzazioni e associazioni di volontariatoimpegnati nel promuovere e realizzare attivitàlegate al mondo della salute. Tra le iniziative,citiamo quelle a favore della Banca degli Occhi

del Lazio, per i trapianti di cornea presso l’o-spedale S. Giovanni Addolorata, diretta dal pro-fessor Mario Stirpe; l’Airs, per la Giornata na-zionale per la lotta alla sordità; l’Ail e Romail,attraverso le iniziative “Una mano per l’Ail” e“Una gara per la vita”, XVII Trofeo regionale digolf; l’Uildm, per il sostegno alla lotta contro ladistrofia muscolare; l’Associazione Pagaie Ro-sa Dragon Boat, per il sostegno alle attività spor-tive riabilitative per donne operate di tumore alseno; l’associazione disabili “don Orione”, co-me sponsor della squadra di basket in carroz-zina; l’Avad, associazione di volontari che si oc-cupano del recupero e reinserimento dei disabi-li. E ancora, la prima Maratona del Sangue, cam-pagna di sensibilizzazione dei donatori di san-gue di Roma e del Lazio, portata nelle maggio-ri piazze romane per far fronte, secondo i pro-motori, a “una vera e propria emergenza sani-taria che deriva dalla cronica carenza di san-gue” presente nell’intera regione, e in partico-lare nella capitale. Acea ha sostenuto “Vorrei... 2009”, spettacolo gratuito organizzato dallaFondazione per la Ricerca sulla fibrosi cistica,e la “Giornata del Diabete” istituita nel 1991dall'International Diabetes Federation e dall’Or-ganizzazione Mondiale della Sanità, con alle-stimento di presidi diabetologici, consulenzamedica qualificata, distribuzione di materialeinformativo e questionari diagnostici, screeningper la rilevazione della glicemia.Particolare attenzione viene riservata anche al-la salute dei bambini, ai quali Acea si rivolgeattraverso il sostegno all’Ospedale pediatricoBambino Gesù, a partire dal Concerto di bene-ficenza, svoltosi in piazza del Campidoglio agiugno, per celebrare i 140 anni del nosoco-mio, fino al Concerto di Natale all’Auditorium,eseguito dall’Accademia di Santa Cecilia. De-

L’energia della solidarietà

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N

Insieme all’acqua e all’elettricità, Acea mette in circolo la terza grande risorsa energetica della capitale.E la solidarietà diventa il motore pulsante dell’Aziendae della comunità.di Silvia Rossicone

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stinatari dei numerosi progetti legati alla tute-la della condizione dei bambini sono anche en-ti e associazioni no profit, attenti al benesserepsicofisico dei minori: l’associazione DavideCiavattini, che vede coinvolto ancora il Bam-bino Gesù e che si occupa di attività di clownterapia per il Reparto di ematologia; la onlusNuovArmonia, con cui Acea ha partecipato al-la realizzazione della nuova illuminazione aLed per il Reparto pediatrico del Policlinico Um-berto I; l’associazione Andrea Tudisco, impe-gnata nella raccolta fondi per l’assistenza aibambini affetti da gravi patologie e alle lorofamiglie. Nel solo 2009, inoltre, l’Azienda hasostenuto il Telefono Azzurro, con la tradizio-nale iniziativa Fiori d’Azzurro, la Betulla On-lus, per la realizzazione del “World hospice &palliative care day”, la Comunità di Sant’Egi-dio, con il progetto “Illuminare l'identità deibambini in Africa”, l’Anlaids Lazio, per la rac-colta fondi a favore di un orfanotrofio in Ca-merun. Infine, in seguito al terremoto in Abruz-zo, la Società si è impegnata in numerose ini-ziative a favore delle popolazioni locali, conparticolare attenzione ai bambini.

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Solidarietà

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Acea per l’Africa

Il Comitato IniziativeUmanitarie per l’Africa,formato da Acea, dalCircolo ricreativo aziendale(Cra) e dall’associazioneMedaglie d’Oro, costituitada dipendenti e pensionaticon almeno 20 anni diservizio, nasce conl’obiettivo di sostenere le popolazioni africaneportando acqua edelettricità laddove esistonosolo siccità edesertificazione. Idipendenti del Gruppo sifanno promotori dei singoliprogetti realizzati incollaborazione conorganizzazioni umanitarie e associazioni no profit e ne seguono lo sviluppodiventandone “garantimorali”. Il Comitatosovrintende all’evoluzionedelle proposte perassicurare pienatrasparenza e per verificaresia la gestione dei fondimessi a disposizione, sial’effettiva attuazione deiprogetti. Le iniziative, oltre25 quelle realizzate fino al 2009, sono sostenuteeconomicamente, su basevolontaria, dagli stessidipendenti e dal contributodiretto di Acea, del Cra e dell’associazioneMedaglie d’Oro.Il sistema di valori delsingolo dipendente sispecchia nel codice eticodell’Azienda e viceversa,e l’impegno individuale siconcretizza nell’interventodel Gruppo, in un raroesempio di responsabilitàetica globale che diventasolidarietà umanitariatangibile.

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www.acea.it

Quando si parla di creare il futuro, niente mezzi termini. Lo facciamo da cent’anni.

IL FUTURO È ALLE PORTE. DI ROMA.

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AZIO

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NUOVE ENERGIE

IL TUO MONDO AL CENTRO DEL NOSTRO.

Con Acea i primi impianti di trigenerazione per la produzione di energia elettrica, termica e

frigorifera sono già una realtà. Nei complessi immobiliari urbani Porta di Roma, Saxa Rubra

e Torrino, gli impianti di trigenerazione, alimentati a gas-metano, producono in maniera

combinata calore, freddo ed elettricità per oltre 2000 appartamenti e ville.

Dunque, energia elettrica e acqua calda sempre, energia termica per riscaldamento nei

mesi invernali e energia frigorifera nei mesi estivi. In termini economici, un risparmio medio

per ogni utente del 13%. In termini ambientali, una riduzione delle emissioni inquinanti di

CO2 pari a circa 1.500 tonnellate annue.

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l 20 settembre 2009 Acea ha com-piuto 100 anni. Nata nel 1909, l'A-zienda ha accompagnato la storiae lo sviluppo della città con risor-

se professionali e tecnologiche che sono statesempre al servizio dei cittadini, spesso all'a-vanguardia rispetto al resto dell'Italia, a voltedell'Europa.Si deve alla giunta capitolina, presieduta nel1909 dal sindaco Ernesto Nathan, il progettotecnico finanziario legato alla nascita dell'Aem(l'antenata dell'attuale Acea) comprendente lacostruzione di un impianto idroelettrico sul-l'Aniene presso Castel Madama, l'edificazionedi una centrale termica sulla via Ostiense, el'installazione di una rete di distribuzione per

erogare nella città l'energia prodotta dalle duecentrali. L'approvazione del piano fu accom-pagnata dalla decisione di sottoporre alla cit-tadinanza un referendum consultivo per “lamunicipalizzazione completa” del servizio elet-trico mediante la costituzione di un'aziendaautonoma a norma della legge n. 103 del 1903.Il 20 settembre 1909 ci fu l'esito favorevoledel referendum. E il 20 luglio 1912, con l'en-trata in vigore della centrale termoelettrica diSan Paolo intitolata poi all'assessore al tecno-logico e teorico della municipalizzazione Gio-vanni Montemartini, partì a pieno regime l'at-tività dell'Azienda. Quella data rappresentò ilmomento in cui, dal primo impianto pubblicoromano di produzione elettrica, partì il primo

impulso che accese le lampade elettriche chesostituirono gli 8500 fanali a gas e che illu-minarono il quartiere Prati, le rampe di piaz-za del Popolo, via Ferdinando di Savoia, piaz-za Margherita, piazza della Libertà, un trattodi via Cicerone, piazza dell'Unità e via Cola diRienzo fino a piazza del Risorgimento. Lo scoppio del primo conflitto mondiale de-terminò la necessità di installazione di nuoviimpianti idroelettrici come conseguenza del-l'aumento della domanda energetica. Infatti sealla fine del 1912 le utenze private servite dal-l'Aem erano 1152, al termine del primo annodi guerra raggiungevano quasi quota 22mila.Nel 1915, oltre 5mila fanali elettrici illumina-vano Roma.

Storia

Acea Storia di un'azienda al servizio della Capitale

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I

di Mirella Martino

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Al termine del primo conflitto si mirò alla ri-presa e allo sviluppo industriale di Roma, e l'e-nergia elettrica prodotta dall'Aem - della cuicommissione amministratrice dal 1917 facevaparte Guglielmo Marconi - fu il fattore fonda-mentale per tale progetto di modernizzazionedella città in costante crescita urbanistica e de-mografica. Si determinò la necessità di poten-ziare la centrale di Montemartini con l'aggiun-ta di due motori, gemelli di quelli che nel 1933consentirono al transatlantico Rex di stabili-re il nuovo record di velocità nell'attraversa-mento dell'Oceano Atlantico.Negli anni Trenta le utenze private raggiun-sero quota 128.500 mentre si contavano piùdi 34mila lampioni.Nel 1937 il Governatore di Roma affidò all'a-zienda ( trasformata in Agea, Azienda gover-natoriale elettricità ed acque) la costruzione el'esercizio di acquedotti e reti idriche di distri-buzione per la città. Si doveva intervenire su-gli antichi acquedotti Vergine a bassa pressio-ne, Felice e Paolo, prima gestiti direttamentedal Comune, e che presentavano tutti scarsegaranzie igieniche e precarie condizioni di sta-bilità. Venne affidata inoltre all'Azienda la di-rezione per il riordinamento e il completamen-to dell'Acquedotto del Peschiera e degli im-pianti idroelettrici da realizzare lungo l'acque-dotto. Si trattava della centrale di Salisano checostituì il primo esempio in Europa di impian-to in caverna comandato a distanza e alimen-tato direttamente da un acquedotto con acquapotabile. La centrale fu inaugurata l'8 maggiodel 1940.Gli eventi bellici del secondo conflitto dan-neggiarono impianti idrici ed elettrici ed ar-restarono lo sviluppo dell'Azienda (Acea dalgiugno del 1944) proprio quando, al terminedella guerra, iniziava lo sviluppo di Roma re-so evidente nell'incremento dell'edilizia e dal-l'aumento dei consumi individuali di energiaelettrica.Furono le Olimpiadi romane del 1960 a dareil via all'ammodernamento degli impianti diilluminazione pubblica della città e furono l'oc-casione per estendere il servizio anche in mol-te strade delle periferie in via di espansione.Lampioni di modernissima concezione illumi-narono la zona del Foro Italico e del Villag-gio Olimpico. Ma l'evento fu anche occasioneper interventi di illuminazione artistica che in-teressarono la Piramide Cestia, il Palazzo del-la Civiltà del Lavoro all'Eur, La Colonna Traia-na, la chiesa dei Santi Apostoli e l'Ara Pacis.Durante la crisi economica degli anni Settan-

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ta l' Azienda, costretta alle sole opere di stret-ta necessità, si impegnò in una politica di ri-sanamento idrico-ambientale ed igienico-sa-nitario soprattutto delle borgate romane sortespontaneamente ai margini delle città, per lequali furono costruiti impianti di acqua pota-bile, reti fognarie e per le quali furono instal-late lampade al sodio ad alta pressione con unamaggiore resa luminosa e in grado di assicu-rare risparmi sui costi di impianto e di eserci-zio. Come conseguenza della crisi mondiale

energetica, l'azienda cominciò ad approfondi-re la possibilità di sfruttare l'energia solare perla produzione di elettricità. Quando negli an-ni Ottanta ebbe dal Comune il compito di am-modernare e ristrutturare la rete dei depurato-ri, l'Acea dette inizio ad una impegnativa ope-ra di ammodernamento ed ampliamento delsettore, che si concluse nel 1984 con la costru-zione della fognatura circumlacuale del lagodi Bracciano con il relativo impianto di depu-razione per il risanamento del bacino lacustre

destinato ad alimentare il nuovo acquedottoper la città di Roma. Nello stesso anno venivarealizzata la centrale termica di cogenerazio-ne di Tor di Valle – il primo del genere nell'I-talia del centro-sud - che produceva acqua cal-da destinata al teleriscaldamento domestico delquartiere Torrino Sud, sfruttando l'80%del pro-cesso di combustione. L'impianto forniva van-taggi sostanziali in termini di rendimento ener-getico e di impatto ambientale con minori emis-sioni in atmosfera a parità di energia prodot-ta. Gli anni Ottanta furono anche quelli in cuil'Azienda ebbe l'affidamento del servizio dipubblica illuminazione in regime di municipa-lizzazione e non più secondo la formula “perconto”utilizzata dal 1923. Accanto alla ordi-naria gestione degli impianti elettrici, i tecni-ci dell'Azienda programmarono interventi nel-l'illuminazione artistica che riguardarono: Por-ta Tiburtina; Porta Maggiore; Porta Furba; Ter-me di Caracalla; Pantheon; San Giovanni inLaterano; la fontana di piazza della Rotonda;la piazza, le fontane, l'obelisco, il colonnato,via della Conciliazione e le strade circostantipiazza San Pietro. Nuove luci anche per il Co-losseo, che diventerà poi dal 2000 testimonialdel diritto alla vita, con i fasci luminosi giallooro che partono dai suoi fornici proiettandosiverso il cielo ogni qualvolta, nel mondo, vie-ne sospesa o annullata l'esecuzione di una pe-na capitale. Ancora luci per le zone adiacentilo Stadio Olimpico, in previsione dei Campio-nati mondiali di Calcio.Gli importanti eventi degli anni Novanta fu-rono accompagnati da interventi di ammoder-namento e riqualificazione dei servizi da par-te della Azienda. Così per i Mondiali di calcio,così soprattutto per il Giubileo, ma anche perla riapertura al pubblico della Domus Aurea,per il ripristino, tra giochi d'acqua e luci, diVilla Adriana a Tivoli e di Ostia.Il terzo millennio si apre per l'Azienda con ra-dicali cambiamenti. Cambia marchio e lanciauna campagna istituzionale che coniuga la cre-scita economica con il rispetto per l'uomo el'ambiente. Il gruppo Acea acquisisce da Enelil ramo di distribuzione di energia elettrica nel-l'area metropolitana di Roma, diventando co-sì il secondo distributore di energia elettrica.Con la società belga Electrabel crea una jointventure per lo sviluppo delle attività del setto-re energia. Consolida la sua leadership nazio-nale nel servizio idrico, entra nel settore dellatermovalorizzazione con l'acquisizione di TadEnergia e Ambiente, oggi Acea Risorse e Im-pianti per l'Ambiente....

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800-130330Acea Distribuzione Illuminazione cimiteriale

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A partire dal 1 gennaio 2010 sono stati ampliati alcuni servizi telefonici dedicati ai clienti. Per semplificare e rendere più agevole il contatto tra i cittadini e le società del Gruppo, Acea ha istituito unaserie di nuovi numeri verdi per l’elettricità e l’acqua.

Si ricorda che è possibile effettuare operazioni commerciali anche attraverso i siti Internet www.aceaelectrabel.itper il settore Elettrico e www.aceaato2.it per il settore idrico.

Inoltre, i servizi dedicati alla clientela sono svolti presso gli sportelli di piazzale Ostiense, 2 e di via Rutilio Namaziano,24 (Ostia) dalle ore 08.00 alle 16.00 dal lunedì al giovedì e dalle 08.00 alle 13.00 il venerdì.

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