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Stagione 2005-2006 Stagione 2005-2006 Sede: via Filippo Turati, 3 – Milano Centro sportivo: Milanello – Carnago Presidente: Silvio Berlusconi, carica vacante dal 28-12-2004 Vice-presidenti: Paolo Berlusconi, Gianni Nardi Vice-presidente vic. e amministratore delegato: Adriano Galliani Assistente vice-pres. vic. Leonardo Nascimeto de A. Direttore generale: Ariedo Braida Direttore organizzativo: Umberto Gandini Segreteria tecnica: Mary Buscaglia, Cristina Moschetta Direttore della comunicazione: Vittorio Mentana Team manager: Silvano Ramaccioni Allenatore: Carlo Ancelotti Allenatore in 2a: Mauro Tassotti Allenatori dei portieri: William Vecchi (resp.), Beniamino Abate Coordinatore sett. sanitario: Jean Pierre Meersseman Responsabile settore sanitario: Armando Gozzini Medico sociale: Massimiliano Sala Preparatori atletici: Daniele Tognaccini (resp.), Giovanni Mauri Assistente tecnico: Luigi Balestra Massaggiatori: Roberto Boerci, Giorgio Puricelli, Roberto Morosi, Tomislav Vrbnjak Capitano: Paolo Maldini Campo di gioco: Stadio San Siro “Giuseppe Meazza” Sponsor: Opel (sponsor tecnico: Adidas) Palmares: Trofeo Casinò Lugano Trofeo Luigi Berlusconi Trofeo Seat Coppe minori Coppe minori 2005: V TROFEO TIM (triangolare in un solo giorno con partite da 45 minuti) Trieste (stadio “Nereo Rocco”), 20 luglio 2005 Internazionale-Milan 0-0 (5-4 dopo i calci di rigore) Milan (4-3-2-1): Eleftheropoulos; Cafu, Stam, Nesta (32’ Costacurta), Kaladze; Gattuso, Pirlo (32’ Ambrosini), Seedorf; Rui Costa, Serginho; Vieri (36’ Ardemagni). All.: Ancelotti. Internazionale (4-4-2): Julio Cesar, Zé Maria (43’ Arrie- ta), Cordoba, Materazzi, Wome, Stankovic, C. Zanetti, Pizarro, Solari, Cruz (43’ Momenté), Martins. All.: Man- cini. Arbitro: Rizzoli di Bologna. Sequenza dei rigori: Seedorf (M) gol, Arrieta (I) fuori, La “rosa” del Milan 2005-2006. Almanacco delle Amichevoli e delle Coppe minori Almanacco delle Amichevoli e delle Coppe minori Rui Costa (M) gol, Julio Cesar (I) gol, Serginho (M) palo, Materazzi (I) gol, Costacurta (M) gol, Martins (I) gol, Ardemagni (M) gol, Solari (I) gol, Ambrosini (M) fuori, Wome (I) gol. Note: spettatori 17.516 paganti. Ammonito: Kaladze. Trieste (stadio “Nereo Rocco”), 20 luglio 2005 Milan-Juventus 2-1 Milan (3-4-2-1): Fiori; Simic, Costacurta, Nesta (39’ Marzorati); Cafu, Pirlo, Ambrosini, Serginho (30’ Ka- ladze); Seedorf (34’ Gattuso), Rui Costa; Vieri (45’ Ar- demagni). All.: Ancelotti. Juventus (4-4-2): Chimenti, Zebina, Thuram, Cannavaro, Chiellini, Olivera, Vieira, Tacchinardi (26’ Gianniched- da), Nedved, Trezeguet, Ibrahimovic (26’ Zalayeta). All.: Capello. Arbitro: Morganti di Ascoli Piceno. Reti: 10’ Vieri (M) su rigore, 25’ Rui Costa (M), 39’ Tre- zeguet (J). Note: spettatori 17.516 paganti. Ammonito: Ibrahimo- vic. 20 luglio 2005. Milan-Juventus 2-1. Bobo Vieri viene festeggiato dai compagni dopo il gol ▸ Trofeo Tim. E' subito Inter Trieste - Ai muscoli non interessa se la gente ha pagato il biglietto e ci sono 28 tv collegate in tutto il mondo. Juve, Milan e Inter sono al lavoro da pochi giorni, in più questa è una di quelle serate in cui già scendere dal pullman ti mette l'affanno. Le si prenda allora per quel- lo che sono: mezze partite di mezza estate, un business a ritmo di milonga, con molti tocchi approssimativi, rare cose buone e interventi spesso scomposti, anche se Da sinistra in piedi: Vogel, Ardemagni, Serginho, Dida, Kaladze, Pirlo, Fiori, Inzaghi, Vieri, Gilardino, Kalac, Stam, Simic, Cafu; seduti: Seedorf, Gattuso, Jankulovski, Shevchenko, Maldini, An- celotti (allenatore), Kakà, Albertini, Nesta, Rui Costa, Costacur- ta

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Stagione 2005-2006Stagione 2005-2006

Sede: via Filippo Turati, 3 – MilanoCentro sportivo: Milanello – Carnago Presidente: Silvio Berlusconi, carica vacante dal 28-12-2004Vice-presidenti: Paolo Berlusconi, Gianni NardiVice-presidente vic. e amministratore

delegato: Adriano GallianiAssistente vice-pres. vic. Leonardo Nascimeto de A. Direttore generale: Ariedo BraidaDirettore organizzativo: Umberto GandiniSegreteria tecnica: Mary Buscaglia, Cristina MoschettaDirettore della comunicazione: Vittorio MentanaTeam manager: Silvano RamaccioniAllenatore: Carlo AncelottiAllenatore in 2a: Mauro TassottiAllenatori dei portieri: William Vecchi (resp.), Beniamino AbateCoordinatore sett. sanitario: Jean Pierre MeerssemanResponsabile settore sanitario: Armando GozziniMedico sociale: Massimiliano SalaPreparatori atletici: Daniele Tognaccini (resp.), Giovanni MauriAssistente tecnico: Luigi BalestraMassaggiatori: Roberto Boerci, Giorgio Puricelli, Roberto Morosi, Tomislav VrbnjakCapitano: Paolo MaldiniCampo di gioco: Stadio San Siro “Giuseppe Meazza”Sponsor: Opel (sponsor tecnico: Adidas)Palmares: Trofeo Casinò Lugano Trofeo Luigi Berlusconi Trofeo Seat

Coppe minoriCoppe minori2005: V TROFEO TIM(triangolare in un solo giorno con partite da 45 minuti)Trieste (stadio “Nereo Rocco”), 20 luglio 2005Internazionale-Milan 0-0(5-4 dopo i calci di rigore)Milan (4-3-2-1): Eleftheropoulos; Cafu, Stam, Nesta (32’Costacurta), Kaladze; Gattuso, Pirlo (32’ Ambrosini),Seedorf; Rui Costa, Serginho; Vieri (36’ Ardemagni).All.: Ancelotti.Internazionale (4-4-2): Julio Cesar, Zé Maria (43’ Arrie-ta), Cordoba, Materazzi, Wome, Stankovic, C. Zanetti,Pizarro, Solari, Cruz (43’ Momenté), Martins. All.: Man-cini.Arbitro: Rizzoli di Bologna.Sequenza dei rigori: Seedorf (M) gol, Arrieta (I) fuori,

La “rosa” del Milan 2005-2006.

Almanacco delle Amichevoli e delle Coppe minoriAlmanacco delle Amichevoli e delle Coppe minori

Rui Costa (M) gol, Julio Cesar (I) gol, Serginho (M) palo,Materazzi (I) gol, Costacurta (M) gol, Martins (I) gol,Ardemagni (M) gol, Solari (I) gol, Ambrosini (M) fuori,Wome (I) gol.Note: spettatori 17.516 paganti. Ammonito: Kaladze.

Trieste (stadio “Nereo Rocco”), 20 luglio 2005Milan-Juventus 2-1Milan (3-4-2-1): Fiori; Simic, Costacurta, Nesta (39’Marzorati); Cafu, Pirlo, Ambrosini, Serginho (30’ Ka-ladze); Seedorf (34’ Gattuso), Rui Costa; Vieri (45’ Ar-demagni). All.: Ancelotti.Juventus (4-4-2): Chimenti, Zebina, Thuram, Cannavaro,Chiellini, Olivera, Vieira, Tacchinardi (26’ Gianniched-da), Nedved, Trezeguet, Ibrahimovic (26’ Zalayeta). All.:Capello.Arbitro: Morganti di Ascoli Piceno.Reti: 10’ Vieri (M) su rigore, 25’ Rui Costa (M), 39’ Tre-zeguet (J).Note: spettatori 17.516 paganti. Ammonito: Ibrahimo-vic.

20 luglio 2005. Milan-Juventus 2-1. Bobo Vieri viene festeggiatodai compagni dopo il gol

▸ Trofeo Tim. E' subito InterTrieste - Ai muscoli non interessa se la gente ha pagatoil biglietto e ci sono 28 tv collegate in tutto il mondo.Juve, Milan e Inter sono al lavoro da pochi giorni, in piùquesta è una di quelle serate in cui già scendere dalpullman ti mette l'affanno. Le si prenda allora per quel-lo che sono: mezze partite di mezza estate, un businessa ritmo di milonga, con molti tocchi approssimativi,rare cose buone e interventi spesso scomposti, anche se

Da sinistra in piedi: Vogel, Ardemagni, Serginho, Dida, Kaladze,Pirlo, Fiori, Inzaghi, Vieri, Gilardino, Kalac, Stam, Simic, Cafu;seduti: Seedorf, Gattuso, Jankulovski, Shevchenko, Maldini, An-celotti (allenatore), Kakà, Albertini, Nesta, Rui Costa, Costacur-ta

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più per stanchezza che per cattiva volontà. Alla fine, poiché le classifiche si devono fare sempreanche nei tornei da spiaggia, vince l'Inter, grazie alsuccesso ai rigori sul Milan e all'1-0 sulla Juve, battutaanche dai rossoneri (2-1). Trattandosi tuttavia di poco più che un allenamento aporte aperte, e ricordando che la Juve venne travoltaanche l'anno scorso, si prega vivamente di non trarredal risultato né indicazioni tecniche né, tantomeno,eccitazioni/depressioni per la stagione che verrà. Il derby d'apertura, finito 0-0 nei 45', dice che - sianouna cosa seria oppure no - i rigori fanno sempre male alMilan. I rossoneri, come nel Tim dell'anno scorso, ce-dono all'Inter dal dischetto (5-4, decidono l'errore diAmbrosini e il centro di Wome) e, anche se Istanbul fumolto peggio, rivedere subito certi fantasmi non dev'es-sere un bel modo per ricominciare. Oltre i rigori peròc'è poco. La cosa migliore è l'esterno sinistro con cuiSeedorf smarca Serginho davanti a Julio Cesar e labella risposta del portiere, che si ripeterà al 45' sulgiovane Ardemagni e poi, dato che non si è brasilianiper nulla, segnerà pure un rigore nella serie finale. Il Milan è giusto questi due lampi, in capo e in coda.Con Eleftheropulos in porta, la difesa con Cafu, Stam,Nesta e Kaladze, il trio di centrocampo Gattuso, Pirlo eSeedorf, e il duo Rui Costa-Serginho dietro Vieri, lasquadra di Ancelotti è ancora un albero di Natale fuoristagione. E Vieri? Appare solo nei titoli di testa, quandosi saluta senza troppo calore con gli ex compagni. Poiuna comparsata di 35', stretto nella morsa Cordoba-Materazzi e ricoperto di fischi a ogni palla toccata.Quando esce Ancelotti gli stringe comunque la mano.Bei momenti. L'Inter, per parte sua, non offre molto di più. Mancini,scelta la via delle due amichevoli in un giorno (3-0 aBrunico con il Bolzano, doppietta di Choutos, gol diDiarra), propone qui una difesa con Zé Maria, Cordoba,Materazzi e Wome, una mediana con Stankovic, Pi-zarro, C. Zanetti e Solari e il duo di punta Cruz-Martins.L'Inter non è meglio del Milan, solo tira un po' di più(Stankovic due volte, Materazzi, Cruz). Il Milan si riprende subito dopo contro la Juve. SenzaEmerson in vacanza, Buffon col mal di schiena e DelPiero in panchina, con Vieira già a testa alta e Ibra-himovic già nervoso e ammonito, la squadra di Capello,in un'irreale maglia rossa, fa acqua in difesa e cede 2-1:segnano Vieri su rigore (Bobo, più tonico che nel primomatch, colpirà anche una traversa), Rui Costa e Tre-zeguet. Novità che farà dibattere: Ancelotti, a tratti, haprovato la difesa a tre. Una rivoluzione avanza? (A. Pa-sini – Corriere della Sera, 21-7-2005)

Classifica finale:Internazionale p. 5, Milan p. 4, Juventus p. 0.

2005: WORLD SERIESBoston (Stati Uniti), 24 luglio 2005Chelsea-Milan 1-0 (1-0)Milan (4-3-2-1): Eleftheropoulos; Cafu, Stam (46’ Si-mic), Nesta, Kaladze; Gattuso, Pirlo (46’ Vogel), See-dorf; Rui Costa, Serginho; Vieri (80’ Ardemagni). All.:Ancelotti.Chelsea (4-4-2): Cudicini (46’ Cech), Gallas (46’ Johson),Ricardo Carvalho (46’ Terry), Paulo Ferreira (46’ Hutt),Geremi (46’ Del Horno), Robben (46’ Wright-Phillips),Lampard (65’ Drogba), Makele (80’ Diarra), Duff (46’ J.Cole), Crespo (46’ C. Cole, 79’ Jarosik), Gudjohnsen (57’Tiago). All.: Mourinho.Arbitro: Vaugn (Stati Uniti).Rete: 13’ Robben.Note: spettatori 25.000 circa. Ammoniti Serginho, JoeCole e Cafu. Espulso Gattuso. Recuperi 1’ + 2’.▸ Il Milan perde il primo round contro il ChelseaBoston - Una volta lo chiamavano il calcio d'agosto, lepartite sfumavano dentro la festa paesana e i verdettierano sempre miti. Adesso, in questo luglio torrido di

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test e presunte amichevoli, cogli Carlo Ancelotti direfrasi tipo: «Serginho e Cafu hanno corso come deidannati. Devo pensare a farli rifiatare». Ciò accadedopo la gara promozionale persa dal Milan 1-0 contro ilChelsea (gol di Robben), di fronte ai 25mila spettatoridel Foxboro Stadium, ennesima infusione di calcio comesi deve nelle vene del popolo americano. Peccato chetra i 25 mila, gli indigeni saranno meno della metà. Ilresto siamo noi, gli oriundi di ogni latitudine venuti finqui per braccare un sorriso o una maglietta ricordo.José Mourinho è molto più preso dalla parte rispetto adAncelotti, nel farci credere che questo è già calcio vero.I suoi, avanti nella preparazione (in Inghilterra la sta-gione parte a metà agosto), hanno giocato decisamentemeglio. Dice il portoghese: «Questa partita non m'ha insegnatonulla. Avevo previsto tutto. Stiamo giocando benissimoin tutti i reparti. Siamo più forti dello scorso anno,pronti ad andare in fondo ad ogni competizione. Dove-vamo fare più gol». Poi ammette: «Siamo realisti: al Mi-lan mancava qualche giocatore». Qualche? Kakà, Shev-chenko, Maldini, Gilardino e Dida: che ne dice? (R. Ro-mani – Corriere della Sera, 26-7-2005)

Chicago (Stati Uniti), 27 luglio 2005Milan-Chicago Fire 3-1 (1-1)Milan (3-4-1-2): Fiori; Stam, Nesta (46’ Costacurta),Maldini (46’ Kaladze); Cafu (46’ Simic, 51’ Marzorati),Vogel (65’ Gattuso), Ambrosini, Serginho; Rui Costa (46’Pirlo); Vieri (46’ Seedorf), Gilardino (84’ Ardemagni).All.: Ancelotti.Chicago Fire 3-4-3): Thornton (89’ Mahoney), Caballero(89’ Montz), Brown, Curtin, Pause, Marsch (60’ Thiago),Armas (66’ Buete), Guerrero (75’ Stewart), Rolfe (72’Johnso), Herron (60’ Barret), Mapp (82’ John). All.: Sa-rachan.Arbitro: Kennedy (Stati Uniti).Reti: 21’ Vieri (M), 22’ Rolfe (CF), 76’ Gilardino (M), 93’Serginho (M).Note: spettatori 22.000 circa. Recuperi 1’ + 4’.▸ Milan, subito GilaChicago - L'estate sta finendo. Chris Rolfe, un venti-duenne dell'Ohio con una laurea in Economia, si com-porta un po' da zelante bagnino, di quelli che ti sottrag-gono la sdraio da sotto al sedere quanto tu vorrestigoderti l'ultima brezza di stagione. È il 22 minuto dellasfida Milan-Chicago Fire, quando il ragazzo s'inventauna piroetta che lascia di marmo Stam e Nesta e confacilità infila nell'angolino basso di sinistro da fuoriarea. I volonterosi fan dei rossi padroni di casa esplo-dono di gioia. Fino a quando non spunta Gilardino. Caro Milan, l'estate è finita. Lo leggi sul volto abbron-zato del tecnico Carlo Ancelotti: «Stiamo provandosoluzioni nuove. C'e ancora qualche problema. È un be-ne che vengano fuori adesso».Ricapitolando. Quella che per il Milan poteva essereuna comoda esibizione s'è trasformata in un'interes-sante, e non proprio esaltante, seduta di laboratorio.Risultato finale: 3-1 per i rossoneri. Ma qui bisognaspiegare. Chicago, squadra di vertice nel campionatoUsa, ha colpito un palo, una traversa, fallendo varieoccasioni, quasi per paura di offendere l'illustre ospite.I suoi campioni sono lo stagionato Armas, centro-campista con 58 presenze in nazionale, e un tale Cabal-lero, terzino che svernò pure all'Udinese. Quando l'inso-lente Rolfe ha pareggiato, si è dunque capito che l'Ame-rica non è più un prato adatto a comodi pic-nic. Un dato. Migliore in campo del Milan: Valerio Fiori, 36anni, portiere numero 3, ma forse anche numero 2, inattesa di Dida. E qui chiudiamo con le critiche, perché iltempo per correggersi c'è. La squadra è sottoposta acarichi di lavoro che fanno sembrare fenomeni anchedegli onesti impiegati del pallone, e la difesa a tre, nelsuo rapporto col centrocampo, funziona ancora comeun cellulare in una gola di montagna: a volte c'ècopertura, a volte no. Gli spazi tra reparti si dilatano e

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qualcuno là in mezzo dovrà prendere qualche ripe-tizione, prima che il calcio diventi serio. Tutto qui. Dunque, meglio guardare alle cose belle, constatandoche la prima uscita con le due punte ha prodotto gliesiti sperati. Gol di Vieri, che anche qui fa società conMaldini quando viene pescato con un cross da sartoria(capocciata, respinta del portiere, gol di destro); rad-doppio di Gilardino, facile appoggio, dopo un illusioni-smo di Seedorf; chiusura di Serginho. (R. Romani - Cor-riere della Sera, 29-7-2005)

New York (Stati Uniti), 31 luglio 2005Milan-Chelsea 1-1 (0-0)Milan (4-3-1-2): Eleftheropoulos (46’ Fiori); Cafu, Nesta,Stam (46’ Costacurta), Kaladze; Gattuso (68’ Vogel),Pirlo, Ambrosini (89’ Marzorati); Seedorf (46’ RuiCosta); Vieri, Gilardino. All.: Ancelotti.Chelsea (4-5-1): Cudicini (46’ Cech), Paulo Ferreira (46’Ricardo Carvalho), Gallas (55’ Johnson), Terry (74’Huth), Del Horno, J. Cole (46’ Wright-Phillips), Gudjohn-sen (69’ Geremi), Makele (60’ Tiago), Lampard, Duff,Crespo (46’ Drogba). All.: Maurinho.Arbitro: Hall (Stati Uniti)Reti: 64’ Drogba (C), 80’ Rui Costa (M).Note: spettatori 35.000 circa. Ammonito Ambrosini.Recuperi 2’ + 3’.▸ Rui Costa inventa il gol-anti ChelseaNew York - Questo Milan-Chelsea oltre-oceanico asso-miglia al primo giorno di scuola. Il rientro sui banchi,dopo una lunga vacanza con i compiti fatti solo a metà.I ragazzi sanno che fioccheranno i primi 5 in pagella efanno di tutto per scamparla. Il Milan va in diretta tv inItalia all'ora di cena e lascia perdere i castelli di sabbiache ha costruito fino ad ora (leggi difesa a tre) e tornaal più confortevole, almeno per ora, modulo 4-4-2,senza Maldini acciaccato. Il Chelsea fra sei giorni èatteso al primo compito in classe della stagione (Cha-rity Shields, contro l'Arsenal), e l'atteggiamento è moltomeno spregiudicato rispetto a sette giorni fa, nella sfidadi Boston. Insomma, almeno con la testa, qualcuno di-rebbe «calcio vero». Il risultato ricorda due squadrepericolanti a fine stagione: innanzitutto non farsi male. Ma i 35.500 spettatori che sono venuti a a bollirsi den-tro al Giants Stadium (30 gradi) pensando di assistere auna finale di Champions anticipata, hanno rimpiantocerte baraonde della locale Major League Soccer, pocastrategia però gol a fiocchi. Qualcuno dirà che anche latattica esasperata ha il suo fascino, ma qui in Americasono un po' all'antica: volevano vedere i gol di Gilardinoe Crespo, mica la diagonale impeccabile di Paulo Fer-reira. Ma questo è il calcio di quasi-agosto. Il Milan ritrova oltre a un pizzico di brillantezza, lacompattezza dello schema presidenziale, che qui ha isuoi lati positivi, ma anche qualche carenza: i cross peri due corazzieri in prima linea, Vieri e Gilardino, sonoinfatti meno della metà rispetto alle prime due usciteamericane. Non si può avere tutto dalla vita. Gilardino èancora opaco, spesso in fuorigioco e impreciso. MeglioVieri, ma solo nella ripresa. E pure gli inserimenti degliesterni sono prevedibili come prenotazioni alberghiere,specie contro una squadra dal centrocampo sovraffol-lato come quello dei blues. Nel primo tempo la squadra di Ancelotti si rende minac-ciosa una volta con Cafu, ben servito da Gattuso e poigrazie a una bella combinazione Seedorf-Vieri, ma l'exinterista pasticcia prima che Ambrosini rovini tuttodefinitivamente. Il Chelsea è appena un po' più vispo epotrebbe passare con Joe Cole in contropiede, maanche con Gudjojohnsen al 6', che si beve Nesta per poisbagliare la conclusione. Visto la calura non è dal se-condo tempo che ci si può aspettare il cambio di passo.Eppure al 19' Drogba, riposato dai primi 45' in panchi-na, schizza in contropiede, asfalta il povero Costacurtae batte Fiori. E solo a quel punto succedono le cose piùdivertenti: un gol annullato a Vieri in modomisterioso (traversa di Pirlo su punizione, piatto in gol);

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due occasioni clamorose sprecate da Lampard a pochimetri da Fiori, e una da Gilardino bravo a liberarsi, mastracco al momento di tirare. Infine il pareggio di RuiCosta, come sempre autore di gol improbabili: destro arientrare da posizione decentrata. Come primo giornodi calcio vero può bastare. Senza promossi né bocciati.(R. Romani – Corriere della Sera, 1-8-2005)

24 luglio 2005. Chelsea-Milan 1-0. L'ex rossonero Ernan Crescoviene contrastato da Stam

Classifica finale:Chelsea p. 7, Milan p. 4, Chicago Fire p. 0.

Notizie e curiosità24-31 luglio 2005: la mini-tournée pre-campionato in AmericaRiepiloghi:- Partite disputate: 3; vittorie 1; pareggi 1; sconfitte 1;reti fatte 4; reti subite 3. - Giocatori impiegati (20): Cafu (3), Gattuso (3), Nesta(3), Pirlo (3), Kaladze (3), Rui Costa (3), Seedorf (3),Stam (3), Vieri (3), Vogel (3), Ambrosini (2), Ardemagni(2), Costacurta (2), Eleftheropoulos (2), Fiori (2),Gilardino (2), Marzorati (2), Serginho (2), Simic (2),Maldini (1). - Marcatori: Gilardino (1), Rui Costa (1), Serginho (1),Vieri (1).

2005: I TROFEO CASINO’ LUGANOLugano (Svizzera), 11 agosto 2005Milan-Lugano 7-0 (2-0)Milan (4-3-1-2): Dida (46’ Eleftheropoulos); Cafu (67’Marzorati), Nesta (46’ Simic), Stam (46’ Maldini),Jankulovski (46’ Kaladze); Ambrosini (46’ Gattuso),Vogel (46’ Pirlo), Seedorf (46’ Serginho); Kakà (46’ RuiCosta); Shevchenko (67’ Ardemagni), Gilardino (46’Vieri). All.: Ancelotti.Lugano (4-1-4-1): Bolli, Giordano (60’ Labriola), Rota,Lodigiani (67’ Elia), Immersi (46’ Brenna), Bressan (46’Russo), Mollard (46’ Guastavino), Milicevic (67’ RitoMadu-reira), Andreoli (46’ Jelmorini), Aubameyang (67’Sul-moni), Viola Sanchez (46’ Rossetti). All.:Schonwetter.Arbitro: Busacca di Lugano.Reti: 21’ Kakà, 34’ Jankulovski, 53’ Shevchenko, 57’Serginho, 70’ Vieri, 82’ Rui Costa, 89’ Vieri. Note: spettatori 10.000 circa. Ammonito Gattuso.▸ Milan, cercasi intesa tra Sheva e GilardinoLugano - Il Milan del primo tempo, quello imperniatosulla nuova ditta (ma non ancora premiata) Shevchenko& Gilardino, vince 2-0, ma i gol li fanno Kaká eJankulovski (destro al volo su respinta difensiva). Zoned'ombra, insomma, attorno al super-tandem, anche per-ché se Sheva si muove a tutto tondo, incrociandosi e so-vente allineandosi a Kaká, Gilardino fa la prima punta adenominazione di origine controllata, è stanziale nell'a-rea di rigore. E siccome il Milan non sa cosa sia l'essen-zialità e conserva il vizio antico di avvicinarsi alla porta

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con il più alto numero possibile di passaggi e di tocchet-ti di ogni tipo, se ne evince che per lui la vita è grama. A dire il vero il Milan non esalta neppure in difesa: iticinesi fanno tenerezza e sbagliano un paio di gol. Didaè incerto e le calamite che aveva nei guantoni nonfunzionano più perché troppi palloni gli scivolano via inmaniera imbarazzante. Nesta è distratto, tanto checoncede a tale Mollard il brivido di scheggiare un paloesterno (molto esterno) con un forte destro. Esanguel'elvetico Vogel, centrale a protezione della retro-guardia con Ambrosini e Seedorf ai lati, mentre Cafucorre come un dannato. Quesito: se va come lo Shuttlea Ferragosto, come si può pretendere di farlo amma-rare sano e salvo a maggio? Il Milan del secondo tempo, quello della difesa a tre,superstiti i soli Shevchenko e Cafu, va decisamentemeglio, anche perché i padroni di casa, imbottiti dipanchinari, sbracano pesantemente, e raccoglie di con-seguenza (cinque gol). Segna subito Sheva (assist diRui Costa) ma il cambio di partner (da Gilardino a Vieri)non c'entra, vanno a bersaglio pure Serginho (volatonedi Cafu), Vieri che fa una doppietta (ma quando Shev-chenko è già uscito, comunque bello il suo destro ravvi-cinato per la rete del 5-0 e il suo fiuto per quellaconclusiva) e Rui Costa (merito del ragazzino Ardema-gni, un attaccante, che lo smarca di tacco). Se non ècome sparare sulla Croce Rossa, è qualcosa che gliassomiglia molto. (A. Costa – Corriere della Sera, 12-8-2005)

2005: XV TROFEO LUIGI BERLUSCONIMilano (San Siro), 14 agosto 2005Milan-Juventus 2-1 (0-1)Milan (4-3-1-2): Dida; Cafu, Stam, Maldini (46’ Nesta),Jankulovski (46’ Kaladze); Gattuso (46’ Seedorf), Pirlo,Ambrosini; Kakà (63’ Rui Costa); Vieri (46’ Gilardino),Shevchenko (70’ Serginho). All.: Ancelotti. Juventus (4-4-2): Buffon (58’ Chimenti), Zebina (53’ Bla-si), Thuram (58’ Kovac), Cannavaro, Zambrotta, Nedved(18’ Mutu), Vieira, Emerson (70’ Giannichedda), Pes-sotto, Trezeguet (70’ Zalayeta), Ibrahimovic (58’ DelPiero). All.: Capello.Arbitro: Dondarini di Finale Emilia.Reti: 19’ Vieira (J), 52’ Kakà (M), 77’ Serginho (M).Note: spettatori 30.931. Ammoniti Maldini, Blasi eCannavaro. Recuperi 2’ + 4’.▸ Il Milan è da sprint, la Juve perde BuffonMilano - La consolazione è parziale perché l'8 maggio,con il decisivo assalto juventino allo scudetto, non è chesi possa scordare così facilmente, però il 2-1 con cui ilMilan si aggiudica in rimonta il Trofeo Berlusconi èsempre meglio di niente. In vantaggio con Vieira e dopoavere espresso una netta superiorità fotografata anchedal palo di Ibrahimovic, i campioni d' Italia, che lungo ilpercorso perdono prima Nedved e poi Buffon si pian-tano anche perché Capello è costretto a raschiare il fon-do della panchina. Il Milan, sempre agganciato alla difesa a quattro, puòrisalire così la corrente pareggiando il conto con il goldi Kaká, ma anche con un palo colpito da Rui Costa. Ilsuo parco macchine è più attrezzato di quello bianco-nero. In effetti la prima mezz'ora della Juve è deva-stante nonostante Capello, poco dopo il quarto d'ora,debba rinunciare a Nedved (botta ad una caviglia) pereffetto di un casuale impatto con Maldini, sostituendolocon Mutu. Fosse davvero questo il Milan, ci sarebbe damettersi le mani nei capelli. Pure Silvio Berlusconi, intribuna, pare perplesso. I bianconeri aprono la retro-guardia rossonera come se fosse una scatoletta di pe-lati: un tocco e via. Ogni volta che accarezza il pallo-ne,Ibrahimovic scatena il panico, tanto che in più di unaoccasione davanti a Dida sembra di rivedere la bandadel buco. Il fatto è che i campioni d'Italia, anche perl'atteggiamento stranamente remissivo dei milanisti,riescono ad ottimizzare la loro manovra in pochi es-senziali passaggi.

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14 agosto 2005. Milan-Juventus 2-1. Il secondo gol del Milan,realizzato da Serginho

La squadra di Ancelotti, al contrario, non riesce adettare i ritmi, subisce, incappa sempre nel vizio anticodella prolissità. Evidentemente da qualche parte aMilanello deve esserci una tabella con un numerominimo di tocchi e tocchetti per ogni azione. Fatto stache Vieri e Shevchenko non ce la fanno a liberarsi per iltiro. Quando ci riesce, l'ex interista è in fuorigioco (25')e comunque calcia su Buffon. La capacità di sintesidella Juve produce subito un secco destro di Ibrahi-movic (verticalizzazione di Vieira) cui Dida si opponecon i guantoni ma anche con la faccia, il vantaggio diVieira smarcato in solitudine da Zebina ed il palo diIbrahimovic (sinistro dalla lunetta) poco oltre la mez-z'ora. Questa trama, con tutto quanto ne consegue (unatrentina di interminabili secondi in cui la palla è sempretra i piedi degli ospiti mentre la retroguardia di Ance-lotti balla la rumba), rappresenta il punto più allar-mante della serata milanista. Da questo momento pren-de infatti corpo un'altra partita e il segnale della svoltaè caratterizzato dal risveglio improvviso di Kaká, che intre minuti (36' e 39') sfiora prima il palo su assist diShevchenko e poi costringe Buffon al paratone con undestro basso a rientrare.

14 agosto 2005. Milan-Juventus. Il Milan, dopo aver battuto laJuventus per 2 a 1, conquista il Trofeo Berlusconi

A riscrivere lentamente la gara, oltre al furore rosso-nero, contribuiscono in maniera decisiva pure i cambi:globalmente, infatti, il tasso tecnico delle riserve di An-celotti è superiore a quello delle seconde linee di Ca-pello. Così, ideale prosecuzione del finale del primotempo, la ripresa del Milan scorre a senso unico. Segnasubito Gilardino ma è in fuorigioco, poi segna perdavvero Kaká girando da fermo un passaggio destrorsodi Sheva (7'), poi Buffon deve rischiare la pelle su Kakáe difatti ci rimette la spalla. Ancora: Rui Costa, tirato alucido come non capitava da tempo, prima smarcaShevchenko che, tallonato da Cannavaro, sfiora il palopiù lontano della porta di Chimenti, poi (drop di Pirlo)centra il palo (29') e infine pennella una parabola chi-

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Stagione 2005-2006 / pag. 5Stagione 2005-2006 / pag. 5

rurgica per Serginho che, entrato in area dalla sinistra,firma il sorpasso decisivo. Per stavolta può bastare. (A.Costa – Corriere della Sera, 15-8- 2005)

Andriy Shevchenko con il Trofeo Berlusconi(archivio Magliarossonera.it)

2005: III TROFEO SEATMilano (San Siro), 21 agosto 2005Milan-Sampdoria 3-2 (1-0)Milan (4-3-2-1): Dida; Simic, Costacurta, Stam (46’ Ca-fu), Kaladze; Ambrosini (62’ Gattuso), Vogel (62’ Pirlo),Seedorf (46’ Vieri); Rui Costa, Serginho (62’ Janku-lovski); Shevchenko (70’ Kakà). All.: Ancelotti.Sampdoria (4-4-2): Antonioli (46’ Castellazzi), C. Ze-noni, Sala, Castellini, Pisano (46’ Zauli), Diana, Palombo(66’ Dalla Bona), Edusei (62’ Volpi), Tonetto, Bonazzoli(57’ Kutuzov), Flachi (70’ Borriello). All.: Novellino.Arbitro: Tagliavento di Terni.Reti: 16’ Ambrosini (M), 51’ Vieri (M), 58’ Palombo (S),79’ Borriello (S), 81’ Kakà (M). Note: spettatori 4.748. Recuperi 0’ e 3’.▸ Kakà firma la prova d'orchestra MilanMilano - Dopo la Juve, il Milan addomestica pure laSamp, formazione di fascia medio-alta del campionatoprossimo venturo. Il 3-2 conclusivo è maturato a mar-gine di una partita senza acuti, fiacca, condotta a ritmiamatoriali, giusto per rodare a puntino il motore.Complessivamente meglio i rossoneri, e non soltantoper effetto del risultato. La squadra di Ancelotti è parsapiù completa in tutti i suoi effettivi di quella, peraltrotosta, pilotata da Novellino. Gol di Serginho nel primotempo e di Vieri (che poi ha causato l'autogol dell'1-2 subotta di Palombo), Borriello e Kaká. Lo scenario della sfida, desolante, ha ovviamente con-tribuito al clima da saldi di Ferragosto che si annusavaieri a San Siro. Soltanto 4.748 paganti, a testimonianzadi come, forse, l'offerta calcistica estiva sia giunta adun pericoloso punto di saturazione. Ad aumentare ildisagio per così dire «ambientale» hanno poi dato unamano i tifosi blucerchiati, giustamente indignati (e dun-que assenti perché impegnati a presidiare simboli-camente la loro curva) per l'inversione di campo dellasfida, originariamente programmata a Marassi. Pareche alla base della singolare scelta ci siano motivi diordine pubblico collegati alla esplosiva situazione delGenoa, ma è proprio questo il punto: in Italia non siamopiù in grado di garantire un minimo di regole di civileconvivenza? Perché la teppaglia mascherata dietro l'im-probabile bandiera del tifo deve costantemente goderedi una corsia preferenziale al limite dell'impunità? Sedovesse passare il principio che ha impedito all'altrametà di Genova di assistere ad una gara di cartello (egarantito che, a ruoli invertiti, Marassi si sarebbe pre-so la rivincita con un pienone), allora il rischio è quelloche i tifosi blucerchiati debbano essere sempre co-stretti ad una stagione itinerante e questo non è ovvia-mente concepibile in un Paese che voglia essere nor-male. In uno stadio che pareva lo spot di una partita a porte

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chiuse, tanto Ancelotti quanto Novellino hanno badatosoprattutto ai fatti loro, nel senso che si sono serviti diquesto test per consentire ai propri giocatori di fare lagamba, come si dice in gergo. Così i rossoneri, adesempio, hanno preventivamente rinunciato a Maldini,Nesta e Gilardino, a bordo campo in qualità di ospitinon paganti, esattamente come Pippo Inzaghi, inprocinto di ritornare ad Anversa per l'ultimo ciclo dellamessa a punto sotto la regia del professor Martens. Mamentre Novellino è rimasto tenacemente abbarbicatodal 4-4-2 d'ordinanza, Ancelotti ha sfruttato le seisostituzioni concordate per ruotare i moduli: primotempo con l'albero di Natale che tanto infastidisce ilsuo illustre collega, l'«allenatore» Berlusconi (Shev-chenko punta, Rui Costa e Serginho a sostegno), ri-presa con la difesa a tre (Simic, Costacurta e Kaladze) econ i due attaccanti (prima Sheva e Vieri, poi Vieri eKaká, sempre con Rui Costa a suggerire). A smuovere iltorpore generale ha provveduto, nella prima frazionedella sfida, soprattutto il gol di Ambrosini, giunto,guarda caso, a corredo di una delle poche accelerazionial di fuori del tran tran della serata. Bella la trama conSerginho che accelerava sull'assist di Seedorf per ser-vire rasoterra e centrale il sinistro al volo di Shev-chenko: sulla ribattuta di Antonioli, Ambrosini sparavadi sinistro a porta vuota. Anche ai ritmi di allenamento il Milan è parso più com-petitivo della Samp visto che nel secondo tempo Castel-lazzi, alternatosi con Antonioli, doveva subito esaltarsiin una doppia ribattuta ravvicinata su Vieri (colpo ditesta) e Ambrosini (destro) prima di arrendersi (6') alraddoppio firmato da Vieri che incappava casualmentesul destro ravvicinato di Shevchenko. La Samp siriavvicinava ai rossoneri fino ad agguantarli, in manieraabbastanza casuale: dapprima Vieri in versione difen-siva spiazzava nettamente Dida sul potente destro diPalombo (13'), poi Simic si impappinava, favorendo lapregevole torsione dell'ex Borriello. Ma sul 2-2 inter-veniva Kaká con la forza della sua classe dopo un pallo-ne conquistato da Gattuso: poderosa discesa in verti-cale e gran destro vincente dal limite. Era il match ballche scongiurava i calci di rigore. Dopo Istanbul, chissàcome avrebbero reagito i vicecampioni d'Europa. (A.Costa – Corriere della Sera, 22-8-2005)

21 agosto 2005. Milan-Sampdoria 3-2. I rossoneri conquistato ilTrofeo Seat

AmichevoliAmichevoliCarnago-Milanello, 24 agosto 2005Milan-Al Ittihad 6-0 (2-0)Milan (4-3-1-2): Eleftheropoulos (31' Fiori); Cafu (31'Simic), Costacurta (31' Stam), Maldini (31' Legati), Ka-ladze (31' Jankulovski); Gattuso (31' Ambrosini), Pirlo(31' Vogel), Seedorf (31' Serginho); Rui Costa (31' Ka-kà); Vieri (45' Ardemagni), Shevchenko. All.: Ancelotti.Reti: Vieri (3), Shevchenko, Ardemagni, Kakà.

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24 agosto 2005. Carnago-Milanello. Il Milan e la squadra sau-dita dell'Al Ittihad posano per una foto ricordo prima dell'ami-chevole

Note: giocati 2 tempi di 30 minuti. ▸ Il Milan ne fa 6Carnago-Milanello – Tripletta di Vieri, ieri pomeriggio aMilanello, in un'amichevole di due tempi da mezz'oral'uno giocata dai rossoneri contro la squadra sauditadell'Al Ittihad di Jeddah. La gara si è conclusa colpunteggio tennistico di 6-0. Due gol di Vieri nei primi'45, e nella ripresa terza rete di Bobone seguita dai goldi Shevchenko, Ardemagni (giovane della squadra Pri-mavera, classe 1987) e Kakà. (La Stampa, 25-8-2005)

Profili in rossoneroMarcos Evangelista de Moraes Cafu

“A 7 anni Cafu entrò nellegiovanili del Nacional e poipassò a quelle della Portu-guesa e dell'Itaquecetuba,dove guadagnò il suo so-prannone Cafu per la gran-de velocità che ricordavaquella dell'ala brasilianaCafuringa.Nei primi anni '80 fu ri-fiutato dalle giovanili di va-rie squadre fino a quando,nel 1988, entrò nelle giova-nili del San Paolo e con cuivinse il torneo giovanile del-la Coppa San Paolo. Dal 1988 al 1994 giocò nel-la serie A brasiliana con il

San Paolo, col quale vinse due scudetti (1991 e 1992) edue Coppe Libertadores nel 1992 e nel 1993. A dicem-bre 1993 conquistò a Tokyo la Coppa Intercontinentale,giocando contro il Milan, sua futura squadra. Nel 1994venne nominato Calciatore sud-americano dell'anno. Nel 1995, dopo aver iniziato la stagione nella Juven-tude, si trasferì in Spagna al Real Saragozza, con cuivinse la Coppa delle Coppe e in cui disputò 16 partite. Nel giugno 1995, però, tornò in patria nel Palmeiras,con cui giocò due anni (19 partite la prima stagione, 16la seconda). Nel 1997 fu acquistato dalla Roma, con cui rimase persei stagioni, fino al 2003. Con i capitolini vinse lo scu-detto nel 2001 e la Supercoppa italiana nel 2001.Nel 2003, a 33 anni, dopo aver pensato di trasferirsi inGiappone con gli Yokohama Marinos, passò al Milan,con cui conquistò un altro scudetto, una SupercoppaEuropea e un'altra Supercoppa Italiana.

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Sempre con i rossoneri nella 2006-2007 ha vinto laChampions League, unico trofeo internazionale che nonaveva ancora conquistato. Le confortanti prestazioni difine campionato hanno convinto la dirigenza rossoneraa rinnovare il contratto di Cafu anche per la stagione2007-2008, nel corso della quale il giocatore ha vinto laSupercoppa europea e la Coppa del Mondo per club. Il 16 maggio 2008, nel corso della trasmissione tele-visiva “Segni Particolari” in onda su Milan Channel,Cafu e il connazionale Serginho hanno annunciato l'ad-dio al Milan e il giorno seguente Cafu ha scritto unalettera aperta per salutare i suoi tifosi. Il 18 maggio ha segnato uno dei gol con cui il Milan hasconfitto per 4-1 l'Udinese nell'ultima giornata delcampionato 2007-2008.” (da Wikipedia.it)

Profili in rossoneroJaap Jakob Stam

“Abile sia come terzino de-stro che come centrale, ilruolo da lui preferito. Fortenel gioco aereo e nell'unocontro uno, grazie alle suedoti atletiche. Difatti uniscead altezza e potenza fisicauna grande velocità (3.2ssui 20 metri). In fase offen-siva risulta molto utile suicalci piazzati, sia come sal-tatore che come tiratore,essendo dotato di elevatapotenza di tiro.Al Milan, giunge all'iniziodella stagione 2004-2005.Durante il primo campio-nato in maglia rossonera,

dopo alcuni mesi di sosta dovuti ad un infortunio, hadato prova della sua abilità, sia nelle 17 presenze incampionato sia nei diversi incontri di Champions Lea-gue disputati. A gennaio 2006 il Milan ha annunciato il trasferimentoa titolo definitivo di Stam all'Ajax al termine dellastagione, soddisfacendo la richiesta del calciatore dispostarsi in Olanda per motivi familiari.“ (da Wikipe-dia.it)