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STATUTO DELLA FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE
“ATTUA”
ARTICOLO 1 - COSTITUZIONE
È costituita una Fondazione denominata “ATTUA”, con sede in
Napoli in via dei Fiorentini n. 10.
La Fondazione è regolata dal presente Statuto.
Essa risponde ai principi e allo schema giuridico della
Fondazione di partecipazione nell'ambito del più vasto genere
di fondazioni disciplinato dal codice civile e leggi collegate.
La Fondazione non persegue fini di lucro e non può distribuire
utili.
ARTICOLO 2 – DELEGAZIONI E UFFICI
Le finalità della Fondazione si esplicano nell’ambito regionale
e nazionale, europeo e internazionale. Delegazioni e uffici
potranno essere costituiti sia in Italia che all’estero onde
svolgere, in via accessoria e strumentale rispetto alle finalità
della Fondazione, attività di promozione nonché di sviluppo e
incremento nella necessaria rete di relazioni nazionali e
internazionali di supporto alla Fondazione stessa.
ARTICOLO 3 – FINALITA’
La Fondazione non ha scopo di lucro e i proventi del suo
patrimonio e delle sue attività sono destinati integralmente al
2
conseguimento degli scopi statutari; risponde ai principi e allo
schema giuridico della Fondazione di partecipazione, nell’ambito
del più vasto genere di fondazioni disciplinato dagli articoli
14 e seguenti del codice civile e dell’articolo 1 comma 1 del
D.P.R. 361/2000.
La Fondazione persegue la finalità generale di favorire pratiche
di organizzazione di comunità e lo sviluppo e attuazione di
progetti di welfare comunitario e di valorizzazione sociale e
ambientale di assets territoriali attraverso la più ampia
partecipazione delle persone alla loro formulazione, proposta e
attuazione. La Fondazione promuove, altresì, iniziative
legislative, finalizzate a migliorare i servizi di comunità e
la coesione sociale nei territori del Mezzogiorno e, più in
generale, in Italia e in ambito Euro-mediterraneo.
La Fondazione persegue conseguentemente, in relazione alle
dinamiche, ai bisogni e alle politiche pubbliche per lo sviluppo
del benessere sostenibile sociale, economico e ambientale delle
comunità, le finalità di:
• promozione e attuazione, in collaborazione con stakeholder
territoriali, di iniziative innovative e sperimentali di
sviluppo locale equo e sostenibile;
• assistenza e supporto ai cittadini, agli Enti del Terzo
Settore, come individuati dalla nuova riforma del Terzo
Settore, e alle imprese, per analizzare, individuare e
predisporre idee e progetti che contribuiscano a migliorare
3
le condizioni di vita delle comunità territoriali;
• promozione di analisi e valutazioni di politiche pubbliche e
di interventi volti a conseguire risultati socialmente
misurabili a livello territoriale o nazionale;
• studio e ricerca su fenomeni, dinamiche e impatti delle
politiche locali, nazionali e internazionali di sviluppo
locale, welfare comunitario e forme organizzate di
partecipazione civica;
• formazione di classi dirigenti politiche, amministrative e
imprenditoriali per la diffusione di competenze
nell’organizzazione di comunità e la progettazione e
attuazione di interventi di sviluppo sociale orientati a
risultati misurabili;
• promozione di eventi e pubblicazioni sui temi di interesse,
anche al fine di attivare reti informative e di network che
consentano la circolazione delle informazioni, la loro
condivisione e comparazione.
La Fondazione opera sulla base di piani quadriennali con i
seguenti obiettivi:
• contribuire ad aumentare la conoscenza di azioni e pratiche
di successo, volte all’affermazione di un nuovo paradigma del
welfare di comunità e delle forme di coinvolgimento
comunitario per lo sviluppo locale su una maggiore coesione
sociale e un minor consumo di risorse;
• favorire l’incontro fra soggetti protagonisti di nuove
4
pratiche innovative nel settore dell’organizzazione di
comunità e di pratiche di welfare comunitario, quali opinion
leader, studiosi e attori locali, in particolare per favorire
una più compiuta dimensione di cittadinanza europea e
mediterranea;
• promuovere azioni innovative attraverso progetti, occasioni
di confronto e di apprendimento, soprattutto con un più
adeguato coinvolgimento dei giovani;
• divulgare i risultati delle attività e dei progetti promossi
e partecipare alla diffusione dei nuovi filoni di
approfondimento e ricerca a livello internazionale;
• sostenere le azioni di sistematizzazione e di diffusione di
pratiche virtuose e di esperienze significative che
favoriscano l’apprendimento collettivo e contribuiscano a
rafforzare scelte e comportamenti individuali e collettivi;
• stabilire organici rapporti con altre fondazioni, movimenti,
associazioni ed ETS aventi finalità simili o integrate;
• partecipare, direttamente o per il tramite di soggetti a tale
fine costituiti, e anche in partenariato con altri soggetti
pubblici e/o privati, a procedure di evidenza pubblica, bandi
tematici comunali, regionali, nazionali, europei e
internazionali indetti per l’aggiudicazione di risorse o
servizi, funzionali al raggiungimento delle finalità della
Fondazione.
5
ARTICOLO 4 – ATTIVITA’ STRUMENTALI, ACCESSORIE E CONNESSE
Per il raggiungimento delle proprie finalità la Fondazione potrà
tra l’altro, svolgere le seguenti attività:
• stipula di atti o contratti con soggetti pubblici o privati
considerati utili o opportuni per il raggiungimento degli
scopi della Fondazione;
• partecipazione ad associazioni, enti, istituzioni,
organizzazioni pubbliche e private la cui attività sia
rivolta, direttamente o indirettamente, al perseguimento di
scopi simili o affini a quelli della Fondazione;
• costituzione, o concorso alla costituzione, sempre in via
accessoria e strumentale, diretta o indiretta, al
perseguimento degli scopi istituzionali, di società di
persone e/o capitali, nonché partecipare a società del
medesimo tipo;
• promozione di forme di cooperazione e scambio tra soggetti
pubblici e privati, nazionali ed esteri, operanti nel settore
interessato dalla attività della Fondazione;
• volgimento di ogni altra attività idonea al perseguimento
degli scopi istituzionali.
Le attività conseguenti alla elaborazione e predisposizione di
proposte, progetti, disegni di legge sono frutto di indicazioni
e idee derivanti dall’ascolto dei partecipanti e sono eseguite,
in caso di bisogno, utilizzando apposite donazioni ricevute da
persone e/o organismi attraverso modalità di fundraising e
6
crowdfunding, gestite direttamente o attraverso l’accordo con
enti terzi, e dagli eventuali utili di gestione annuale della
Fondazione stessa.
È compito del Consiglio dei Fondatori di cui all’articolo 14,
su proposta della Consiglio di Amministrazione, definire i
termini di riferimento di ogni iniziativa, le modalità di azione
ed elaborazione, le risorse occorrenti e gli strumenti per
l’eventuale finanziamento, i termini e i tempi di avvio e di
conclusione delle attività.
ARTICOLO 5 – PATRIMONIO
Il patrimonio della Fondazione è composto:
- dal fondo di dotazione costituito dai conferimenti – in
proprietà, uso o possesso a qualsiasi titolo – di denaro o beni
mobili e immobili, o altre utilità impiegabili per il
perseguimento degli scopi, effettuati all’atto della
costituzione ovvero successivamente dai Fondatori e dai
Partecipanti;
- dai beni mobili e immobili che pervengano o perverranno a
qualsiasi titolo alla Fondazione;
- dalle elargizioni fatte da Enti o da privati con espressa
destinazione a incremento del patrimonio;
- da contributi attribuiti al patrimonio da organismi e
istituzioni locali, nazionali e internazionali.
7
ARTICOLO 6 – FONDO DI GESTIONE
Il Fondo di gestione della Fondazione è costituito:
- da ogni eventuale provento, contributo, donazione o lascito
destinato all’attuazione degli scopi statutari e non
espressamente destinato all’incremento del patrimonio;
- dalle rendite e dai proventi derivanti dal patrimonio e dalle
attività della Fondazione medesima;
- dai ricavi delle attività istituzionali, accessorie,
strumentali e connesse;
- dai finanziamenti per la progettazione di idee e proposte per
il benessere comune acquisiti solo attraverso elargizioni e
donazioni senza alcun interesse diretto da parte di persone
fisiche e giuridiche.
Le rendite e le risorse della Fondazione saranno impiegate per
il funzionamento della Fondazione stessa e per la realizzazione
dei suoi scopi.
ARTICOLO 7 – ESERCIZIO FINANZIARIO
L’esercizio finanziario ha inizio il 1° gennaio e termina il 31
dicembre di ciascun anno.
Entro il mese di novembre l’Assemblea dei Partecipanti approva
il bilancio di previsione dell’esercizio successivo ed entro il
30 aprile successivo il conto consuntivo di quello decorso.
Gli organi della Fondazione, nell’ambito delle rispettive
competenze, possono contrarre impegni e assumere obbligazioni
8
nei limiti degli stanziamenti del bilancio approvato.
Gli impegni di spesa e le obbligazioni, direttamente contratti
dal rappresentante legale della Fondazione o da membri del
Consiglio di Amministrazione muniti di delega, non possono
eccedere i limiti degli stanziamenti approvati; gli eventuali
avanzi delle gestioni annuali dovranno essere impiegati per la
ricostituzione del patrimonio eventualmente necessaria a seguito
della gestione annuale, prima che per il potenziamento delle
attività della Fondazione o per l’acquisto di beni strumentali
per l’incremento o il miglioramento della sua attività.
È vietata la distribuzione di utili o avanzi di gestione nonché
di fondi e riserve durante la vita della Fondazione se la
destinazione o la distribuzione non siano imposte per legge.
Gli eventuali utili di gestione sono destinati alle attività di
promozione, progettazione, ricerca e studi secondo le finalità
di cui all’articolo 3.
ARTICOLO 8 – MEMBRI DELLA FONDAZIONE
I membri della Fondazione si dividono in:
- Fondatori Promotori
- Fondatori
- Partecipanti
ARTICOLO 9 – FONDATORI PROMOTORI
Sono Fondatori Promotori i soggetti che hanno costituito il
9
“Comitato promotore della Fondazione di partecipazione
denominata ATTUA”, che sono:
Gianni Pittella, nato a Lauria (PZ) il 16 novembre 1958 ed ivi
residente in Via Rosa 134, CF PTTGNN58S19E483C;
Mario Caputo, Castelluccio Inferione (PZ) il 10 maggio 1966 e
residente a Roma (RM) in Via dei Sabelli 211, CF
CPTMRA66E10C199O;
Claudio Cipollini, nato a Roma (RM) il 20 dicembre 1953 ed ivi
residente in Via Luca Marenzio 4, CF CPLCLD53T20H501I;
Carmine Nino, nato a Cosenza (CS) il 09 agosto 1984 ed ivi
residente in Via Don Silvestro Marano 5, CF NNICMN84M09D086S;
Domenico Pittella, nato a Maratea (PZ) il 09 settembre 1986 e
residente a Lauria (PZ) in via Rosa 134, CF PTTDNC86P09E919B;
Ludovica Pittella, nata a Maratea (PZ) il 15 giugno 1988 e
residente a Lauria in Via R. Scotellaro 85, CF PTTLVC88H55E919M;
Rossella Cantoni, nata a Castelnovo di Sotto (RE) il 25 marzo
1957 e residente a Gattatico (RE) in Via Dante Alighieri 33, CF
CNTRSL57C65C218N;
Vanio Balzo, nato a Cerea (VR) l’11 marzo 1959 e residente a
Roma (RM) in Via dei Quintili 184, CF BLZVNA59C11C498M;
Livio Falcone, nato a Napoli (NA) il 08 settembre 1983 ed ivi
residente in Via Nilo 15, CF FLCLVI83P08F839U.
ARTICOLO 10 – FONDATORI
Sono Fondatori i soggetti, aventi cittadinanza italiana o
10
estera, che hanno aderito in qualità di soci al Comitato
promotore della Fondazione.
Sono Fondatori tutti coloro che abbiano contribuito, entro la
data della costituzione della Fondazione, al Fondo di dotazione
o al Fondo di gestione nelle forme e nella misura determinata
nel minimo dal Consiglio del Comitato Promotore.
Possono divenire altresì Fondatori e componenti del Consiglio
dei Fondatori, a seguito di delibera adottata a maggioranza
semplice dei presenti dal Consiglio medesimo, le persone fisiche
e giuridiche, pubbliche e private, gli enti o agenzie, italiane
o estere, che contribuiscano al Fondo di dotazione o al Fondo
di gestione nelle forme e nella misura determinata annualmente
nel minimo dal Consiglio medesimo, ai sensi dell’articolo 14 del
presente Statuto.
I Fondatori, ogni anno, sono tenuti a rinnovare l’adesione alla
Fondazione mediante il versamento di una quota minima stabilita
annualmente dal Consiglio di Amministrazione. In caso di mancato
rinnovo annuale per due anni consecutivi, i Fondatori perdono,
o non possono assumere, eventuali cariche esecutive, pur
mantenendo ruolo e funzioni stabilite dal presente Statuto;
detta condizione di esclusione sarà sempre revocabile qualora
il socio Fondatore provveda a versare le quote pregresse non
corrisposte.
11
ARTICOLO 11 - PARTECIPANTI
Possono ottenere la qualifica di Partecipanti, a seguito di
delibera del Consiglio di Amministrazione, le persone fisiche e
giuridiche, pubbliche e private, gli enti e le associazioni,
italiane o estere, che contribuiscano agli scopi della
Fondazione:
1) con conferimenti in denaro in misura non inferiore a quella
stabilita annualmente dal Consiglio di Amministrazione;
2) con l'attribuzione di beni, materiali e immateriali, e
servizi;
3) con attività professionali di particolare rilievo.
Il Consiglio di Amministrazione potrà determinare, con
regolamento, la possibile suddivisione e il raggruppamento dei
Partecipanti per categorie di attività e partecipazione alla
Fondazione, in relazione alla continuità, qualità e quantità
dell'apporto e in funzione della natura pubblica o privata dei
soggetti. Segnatamente, ai soggetti pubblici Partecipanti potrà
essere attribuita dal Consiglio di Amministrazione la qualifica
di Partecipanti Istituzionali.
Possono divenire Partecipanti anche soggetti aventi cittadinanza
o sede all’estero.
I Partecipanti, ogni anno, sono tenuti a rinnovare l’adesione
alla Fondazione mediante il versamento di una quota minima
stabilita annualmente dal Consiglio di Amministrazione. In caso
di mancato rinnovo annuale per due anni consecutivi, i
12
Partecipanti perdono, o non possono assumere, eventuali cariche
esecutive, pur mantenendo ruolo e funzioni stabilite dal
presente Statuto; detta condizione di esclusione sarà sempre
revocabile qualora il socio Partecipante provveda a versare le
quote pregresse non corrisposte.
ARTICOLO 12 - ESCLUSIONE E RECESSO
Il Consiglio dei Fondatori decide a maggioranza semplice
l'esclusione di Fondatori e Partecipanti per grave e reiterato
inadempimento degli obblighi e doveri derivanti dal presente
Statuto tra cui, in via esemplificativa e non tassativa:
- condotta incompatibile con il dovere di collaborazione con le
altre componenti della Fondazione;
- comportamento contrario al dovere di prestazioni non
patrimoniali.
Nel caso di enti e/o persone giuridiche, l'esclusione ha luogo
anche per i seguenti motivi:
- estinzione, a qualsiasi titolo dovuta;
- apertura di procedure di liquidazione;
- fallimento e/o apertura delle procedure concorsuali anche
stragiudiziali.
I Partecipanti possono, in ogni momento, recedere dalla
Fondazione ai sensi dell'articolo 24 del codice civile, fermo
restando il dovere di adempimento delle obbligazioni assunte.
13
ARTICOLO 13 - ORGANI DELLA FONDAZIONE
Gli organi della Fondazione sono:
- il Consiglio dei Fondatori
- il Presidente
- il Consiglio di Amministrazione
- il Comitato Tecnico-Scientifico
- il Revisore dei Conti
- il Direttore Generale
- l'Assemblea Generale
- il Collegio dei Garanti
ARTICOLO 14 - CONSIGLIO DEI FONDATORI
Il Consiglio dei Fondatori è l'organo al quale è riservata la
deliberazione degli atti essenziali alla vita della Fondazione
e al raggiungimento dei suoi scopi.
È composto dai Fondatori Promotori e dai soci Fondatori che ne
fanno parte per tutta la vita della Fondazione fino a volontaria
rinuncia all'incarico o decesso da parte dei membri.
Il Consiglio, in particolare:
- stabilisce, secondo le proposte formulate dall’Assemblea dei
Partecipanti, le linee generali delle attività della Fondazione
secondo un piano di durata quadriennale, sottoposto
all’approvazione dell’Assemblea Generale, per il perseguimento
delle finalità di cui all'articolo 3 del presente Statuto;
- stabilisce i criteri e i requisiti per l'attribuzione della
14
qualifica di Fondatore e di Partecipante ai sensi degli articoli
10 e 11;
- elegge i componenti del Consiglio di Amministrazione;
- elegge il Revisore dei Conti;
- approva i regolamenti della Fondazione, predisposti dal
Consiglio di Amministrazione;
- delibera in ordine al patrimonio della Fondazione;
- svolge le ulteriori funzioni statutarie.
Delibera altresì sulla nomina del Presidente della Fondazione e
sulle eventuali modifiche del presente Statuto.
Le deliberazioni sono adottate a maggioranza semplice dei
presenti, ad eccezione:
- della nomina del Presidente della Fondazione, per cui occorre
il voto favorevole del cinquanta percento più uno del Consiglio
dei Fondatori;
- della modifica dello Statuto, per la quale occorre il voto
favorevole dei due terzi del Consiglio dei Fondatori;
- dello scioglimento e della devoluzione del patrimonio, per
cui è richiesto il parere favorevole dei tre quarti del Consiglio
dei Fondatori.
È consentito l’intervento a mezzo di collegamento in
teleconferenza e/o videoconferenza, a condizione che tutti i
partecipanti possano essere identificati, dal Presidente e da
tutti gli altri intervenuti, che sia loro consentito di seguire
la discussione, di intervenire in tempo reale alla trattazione
15
degli argomenti discussi, di scambiarsi i documenti relativi a
tali argomenti e che di tutto quanto sopra venga dato atto nel
relativo verbale.
Verificandosi tali presupposti, la riunione si considera
comunque tenuta nel luogo in cui si trovano il Presidente e il
Segretario.
ARTICOLO 15 - PRESIDENTE
Il Presidente ha la rappresentanza legale della Fondazione.
Resta in carica per un quadriennio ed è rieleggibile.
Presiede il Consiglio dei Fondatori, il Consiglio di
Amministrazione e l'Assemblea Generale.
Cura le relazioni con enti, istituzioni, imprese, parti sociali
e altri organismi per instaurare rapporti di collaborazione a
sostegno delle attività della Fondazione.
In caso di dimissioni del Presidente, un consigliere delegato
dal Consiglio dei Fondatori ne assume le funzioni e la
rappresentanza legale fino alla nomina di un nuovo Presidente.
ARTICOLO 16 - CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Il Consiglio di Amministrazione è composto da 15 membri eletti
dal Consiglio dei Fondatori tra i suoi membri, di cui 7
individuati tra i Fondatori Promotori e 8 tra i Fondatori.
I membri del Consiglio di Amministrazione, nominati secondo
quanto previsto dal presente articolo, restano in carica per un
16
quadriennio e sono rieleggibili, salvo revoca da parte
dell'organo che li ha nominati prima della scadenza del mandato.
I componenti il Consiglio di Amministrazione provvedono, secondo
le rispettive deleghe se previste, all'amministrazione ordinaria
e straordinaria e alla gestione della Fondazione con criteri di
economicità, efficacia ed efficienza, ai fini dell'attuazione
del piano quadriennale di attività deliberato dal Consiglio dei
Fondatori.
Il Consiglio di Amministrazione provvede a predisporre il
bilancio preventivo e il conto consuntivo da sottoporre
all’approvazione dell’Assemblea Generale.
Provvede a predisporre gli schemi dei regolamenti della
Fondazione da sottoporre al Consiglio dei Fondatori per
l'approvazione e delibera in merito alle singole iniziative di
predisposizione di idee, proposte e progetti secondo i termini
di cui all’articolo 3.
Il Consiglio di Amministrazione nomina i componenti del Comitato
Tecnico-Scientifico.
L'eventuale compenso, o rimborso spese, è determinato all'atto
della nomina per l'intero periodo di durata dell'incarico.
Il Consiglio di Amministrazione è validamente costituito con la
presenza della maggioranza dei membri in carica e delibera a
maggioranza dei presenti.
È consentito l’intervento a mezzo di collegamento in
teleconferenza e/o videoconferenza, a condizione che tutti i
17
partecipanti possano essere identificati, dal Presidente e da
tutti gli altri intervenuti, che sia loro consentito di seguire
la discussione, di intervenire in tempo reale alla trattazione
degli argomenti discussi, di scambiarsi i documenti relativi a
tali argomenti e che di tutto quanto sopra venga dato atto nel
relativo verbale.
Verificandosi tali presupposti, la riunione si considera
comunque tenuta nel luogo in cui si trovano il Presidente e il
Segretario.
ARTICOLO 17 - COMITATO TECNICO-SCIENTIFICO
Il Comitato Tecnico-Scientifico è l'organo interno della
Fondazione che formula proposte e pareri al Consiglio dei
Fondatori in ordine ai programmi e alle attività della Fondazione
e definisce gli aspetti tecnici e scientifici dei piani delle
attività.
I suoi componenti sono nominati dal Consiglio di Amministrazione
in funzione delle specifiche competenze possedute nei settori
di interesse della Fondazione, e si organizzano in sottogruppi
in relazione ai temi rilevanti e agli ambiti di intervento della
Fondazione. È presieduto da una personalità di particolare
rilievo proposta dal Presidente della Fondazione al Comitato
medesimo.
La funzione di coordinamento del Comitato Tecnico-Scientifico è
svolta da uno dei suoi membri individuato a maggioranza al suo
18
interno.
I suoi componenti restano in carica per un quadriennio, decadono
insieme al Consiglio di Amministrazione e sono rieleggibili.
L'eventuale compenso, o rimborso spese, è determinato all'atto
della nomina per l'intero periodo di durata dell'incarico.
L'incarico può cessare per dimissioni, incompatibilità o revoca.
Il Comitato Tecnico-Scientifico delibera a maggioranza dei
presenti.
ARTICOLO 18 - REVISORE DEI CONTI
Il Revisore dei conti è nominato dal Consiglio dei Fondatori.
Resta in carica quattro esercizi e può essere riconfermato.
Può essere revocato per giusta causa.
È organo consultivo contabile della Fondazione, vigila sulla
gestione finanziaria, esamina le proposte di bilancio preventivo
e di conto consuntivo, redigendo apposite relazioni ed effettua
verifiche di cassa.
Partecipa, senza diritto di voto, alle riunioni del Consiglio
dei Fondatori e del Consiglio di Amministrazione.
Il compenso è determinato all’atto della nomina per l’intero
periodo di durata dell’incarico.
ARTICOLO 19 – DIRETTORE GENERALE
Il Direttore Generale è nominato dal Presidente della Fondazione
fra una rosa di esperti predisposta dal Consiglio di
19
Amministrazione. Il Direttore generale resta in carica per un
quadriennio ed è rinnovabile.
Il Direttore Generale può assumere la rappresentanza legale
della Fondazione di fronte a terzi, se delegata dal Presidente.
Il Direttore Generale, relativamente ai poteri eventualmente
delegati ai sensi del presente Statuto, può assumere piena
autonomia decisionale, poteri di firma e di delega nell’ambito
dei programmi, delle linee di sviluppo della Fondazione e degli
stanziamenti approvati dal Consiglio di Amministrazione della
medesima.
Il Direttore Generale è responsabile operativo della Fondazione,
partecipa senza diritto di voto alle riunioni del Consiglio dei
Fondatori e del Consiglio di Amministrazione.
Risponde del proprio operato innanzi agli organi collegiali
della Fondazione.
Il Direttore Generale, in particolare:
- provvede alla gestione operativa e amministrativa della
Fondazione, nonché alla organizzazione e promozione delle
singole iniziative, predisponendo mezzi e strumenti necessari
per la loro concreta attuazione e procedendo alla verifica dei
risultati;
- dà esecuzione, nelle materie di sua competenza, alle
deliberazioni del Consiglio dei Fondatori, nonché degli atti del
Presidente;
- cura l’attuazione delle deliberazioni del Consiglio dei
20
Fondatori e del Consiglio di Amministrazione;
- predispone budget previsionali;
- nomina esperti per settori di intervento, ovvero comitati
tecnico/operativi.
ARTICOLO 20 - ASSEMBLEA GENERALE
È costituita dai Fondatori Promotori, dai Fondatori e dai
Partecipanti.
L'Assemblea formula proposte, idee e progetti sulle attività,
programmi e obiettivi della Fondazione, e approva il piano
quadriennale.
L’Assemblea delibera in ordine al Codice Etico ed elegge i
componenti del Collegio dei Garanti.
L’Assemblea approva i bilanci preventivo e consuntivo.
È presieduta dal Presidente della Fondazione ed è convocata
almeno due volte l'anno.
L'Assemblea delibera a maggioranza dei presenti.
È consentito l’intervento a mezzo di collegamento in
teleconferenza e/o videoconferenza, a condizione che tutti i
partecipanti possano essere identificati, dal Presidente e da
tutti gli altri intervenuti, che sia loro consentito di seguire
la discussione, di intervenire in tempo reale alla trattazione
degli argomenti discussi, di scambiarsi i documenti relativi a
tali argomenti e che di tutto quanto sopra venga dato atto nel
relativo verbale.
21
Verificandosi tali presupposti, la riunione si considera
comunque tenuta nel luogo in cui si trovano il Presidente e il
Segretario.
ARTICOLO 21 – PRESIDENTE ONORARIO
Il Consiglio di Amministrazione può conferire la carica di
Presidente onorario a un’eminente personalità che, per ruoli
ricoperti, per riconosciuto prestigio, per attività svolte,
impersoni i principi e le finalità della Fondazione. Tale carica
viene conferita a titolo onorifico e non implica alcun ruolo
direttivo o esecutivo.
Il Presidente onorario non partecipa alle riunioni del Consiglio
di Amministrazione.
ARTICOLO 22 – CODICE ETICO E COLLEGIO DEI GARANTI
La Fondazione si dota e approva il Codice Etico redatto secondo
i principi e le finalità della stessa.
L’Assemblea nomina un Collegio dei Garanti, che dura in carica
quattro anni ed è rieleggibile, costituito da tre a cinque
personalità esterne alla Fondazione e individuate per le
peculiari caratteristiche personali e professionali.
Il Collegio dei Garanti ha la funzione specifica di dirimere
qualsivoglia problematica insorta fra i vari organi della
Fondazione o fra i componenti di uno stesso organo, nonché dare,
a richiesta degli stessi, un proprio giudizio di merito.
22
Il Collegio dei Garanti si esprime, altresì, sulla coerenza
degli atti programmatici della Fondazione con i suoi fini ed
esprime valutazione di merito sulle istanze di scioglimento
della Fondazione.
ARTICOLO 23 - CONTROLLO SULL'AMMINISTRAZIONE DELLA FONDAZIONE
Il Prefetto della Provincia in cui ha sede legale la Fondazione
esercita il controllo sull'amministrazione dell'ente con i
poteri previsti dal capo II, titolo II, libro I, del codice
civile e, in particolare, dall'articolo 23, ultimo comma, e
dagli articoli 25, 26, 27 e 28.
Al fine di favorire e rendere concreto l'esercizio dei poteri
di controllo, l'organo competente della Fondazione trasmette
annualmente al Prefetto le delibere e gli atti rilevanti
concernenti l'amministrazione della Fondazione.
L'annullamento delle delibere, nei casi previsti dall'articolo
25 del codice civile, può essere altresì chiesto, con documentata
istanza indirizzata al Prefetto, da un terzo dei componenti
dell'organo che abbia fatto constatare il proprio dissenso nel
verbale di adozione della delibera.
Qualora le disposizioni contenute nell'atto di costituzione
della Fondazione non possano attuarsi ovvero qualora gli
amministratori non agiscano in conformità dello Statuto e dello
scopo della Fondazione ovvero commettano gravi e reiterate
violazioni di legge, i competenti organi della Fondazione ovvero
23
un terzo dei componenti del Consiglio dei Fondatori o del
Consiglio di Amministrazione sono tenuti a dare tempestiva
informazione al Prefetto il quale, ove ricorrano i presupposti,
provvede all'adozione degli atti previsti dall'articolo 25 del
codice civile per assicurare il funzionamento dell'ente.
L'inosservanza degli obblighi di informazione e comunicazione
al Prefetto, di cui ai commi 2 e 4, può essere valutata ai fini
dell'adozione del provvedimento di scioglimento
dell'amministrazione di cui all'articolo 25 del codice civile.
ARTICOLO 24 - SCIOGLIMENTO DELLA FONDAZIONE
In caso di scioglimento della Fondazione per qualsiasi causa,
il patrimonio verrà devoluto, con deliberazione del Consiglio
dei Fondatori, ai sensi dell'articolo 14 del presente Statuto,
ad altri enti che perseguano finalità analoghe, ovvero a fini
di pubblica utilità.
I Fondatori possono richiedere lo scioglimento della Fondazione
in caso di non operosità della medesima o di modifiche, anche
di fatto, degli scopi per cui la Fondazione stessa è stata
costituita.
La verifica degli elementi che giustificano la richiesta di
scioglimento è rimessa alla valutazione del Collegio dei
Garanti.
Sono fatte salve le norme di legge in materia.
24
ARTICOLO 25 - CLAUSOLA ARBITRALE
Tutte le controversie relative al presente Statuto, comprese
quelle inerenti alla sua interpretazione, esecuzione e validità,
saranno deferite a un Collegio arbitrale di tre arbitri, due dei
quali nominati da ciascuna parte e il terzo, con funzione di
Presidente, scelto congiuntamente dai due arbitri.
In caso di disaccordo, il Presidente sarà scelto dal Presidente
del Tribunale di competenza, al quale spetterà altresì la nomina
dell'eventuale arbitro non designato dalle due parti.
ARTICOLO 26 - CLAUSOLA DI RINVIO
Per quanto non previsto dal presente Statuto e dall'atto
costitutivo si applicano gli articoli 14 e seguenti del codice
civile e le altre norme vigenti.