Storia Economica Del Turismo (Slide Prof. Frescura)

Embed Size (px)

Citation preview

Cap. I Storia economica: Introduzione

Definizione e oggetto della storia economica: " lo studio dei fatti o avvenimenti economici e della politica economica dei diversi paesi nel breve e nel lungo periodo

Nel breve periodo, interpreta fatti, congiunture, fluttuazioni e tutto ci che non sia conseguenza del mutamento dei fatti fondamentali delleconomia Nel lungo periodo, esamina levoluzione dei sistemi economici, i problemi dello sviluppo, i trends o movimenti secolari e, in genere, tutto ci che riguarda i cambiamenti nella struttura delleconomia

La struttura economica la relazione esistente tra i tre settori principali delleconomia Primario Secondario Terziario http://unict.myblog.it Sistema economico lorganizzazione economica di un determinato territorio, volta a risolvere i problemi dellequilibrio economico.

1

Rappresentazione dei sistemi economici attraverso: Analisi statica d origine ad un sistema a riproduzione semplice Analisi dinamica d luogo ad un sistema a riproduzione allargata Nel sistema a riproduzione semplice non vi alcuna tendenza al cambiamento, perch le forze che operano allinterno del sistema si bilanciano.

Limpiego della stessa quantit di fattori permette costante la med. offerta, in grado di soddisfare la domanda anchessa stabile

Il sistema si riproduce sempre uguale a se stesso; manca qualsiasi forma di accumulazione o surplus Nel sistema a riproduzione allargata, il sistema produce laccumulazione necessaria per dare luogo a cambiamenti Lanalisi di lungo periodo ha trovato un nuovo campo di indagine nellesame delle problematiche dello sviluppo economico. Lo sviluppo economico si presenta oggi ineguale Poche nazioni ricche e una grande maggioranza di nazioni povere La differenza di reddito si allarga. Si tratta di un problema complesso per il quale non esiste teoria sul piano operativo.http://unict.myblog.it 2 2

Lanalisi storico-economica Mira ad individuare le origini delle attuali disuguaglianze Cerca di avviare un processo di crescita autonoma Analizza i fattori che provocano un incremento della ricchezza nazionale Postulati dellanalisi storico-economica sono: 1) Conoscenza delle peculiarit mentali, sociali e culturali delluomo, a livello individuale e collettivo 2) Adozione di un paradigma interpretativo per la classificazione degli argomenti secondo un ordine logico. Politici e comitati di esperti ritengono che: La situazione contemporanea sia unica, diversa dalle precedenti La storia sia irrilevante per la loro attivit Questo atteggiamento doppiamente erroneo Perch lignoranza del passato non consente generalizzazioni Senza prospettiva storica facile confondere i sintomi con le cause del problemahttp://unict.myblog.it 3 3

1- I principali termini economici usati dalla storia economica Crescita, sviluppo, progresso

Definizione di crescita economica: " laumento ed il miglioramento del volume totale dei beni e servizi prodotti Una crescita economica significativa deve comportare laumento del reddito nazionale insieme allaumento del reddito pro-capite La crescita demografica deve accompagnare, non ostacolare la crescita economica. Se il tasso di crescita demografica supera il tasso di crescita della produzione si ha: Crescita del prodotto totale, ma diminuzione del prodotto pro-capite La crescita del prodotto totale pu derivare da Impiego di maggior quantit di fattori produttivi Quantit equivalenti dei fattori produttivi impiegati con maggiore efficienza I fattori della produzione sono: Capitale Terra Lavoro (imprenditorialit) Prodotto nazionale lordo (PNL) = reddito nazionale lordo (compresi gli ammortamenti) Gli ammortamenti sono le spese necessarie per: riparazione e manutenzione periodica macchine http://unict.myblog.it manutenzione dei mezzi di trasporto ripartizione della quota "capitale" "

Il volume totale stato misurato

4

" "

"

Il prodotto nazionale lordo comprende anche la produzione di un'impresa italiana all'estero Il prodotto interno lordo (PIL) comprende anche la produzione di unimpresa straniera nel territorio nazionale Esistono 2 tipi di difficolt per gli storici economici Difficolt di confronti tra produzione e reddito nazionale tra diversi paesi difficolt di rilevare dati per il passato remoto Per sviluppo economico si intende Crescita economica accompagnata da mutamento strutturale o organizzativo dell'economia Esempi: passaggio da economia di sussistenza a economia di mercato crescita dell'industria e dei servizi a scapito dell'agricoltura La crescita economica pu dar luogo ad un processo reversibile ed essere seguita da una decadenza Lo sviluppo economico reversibile ma d luogo ad una forma di regressione economica, non ad un ritorno alle organizzazioni o strutture pre - esistentihttp://unict.myblog.it 5 5

"

Regressione economica Ritorno a forme pi semplici di organizzazione quasi mai identiche alle pre - esistenti Crescita e sviluppo economico sono frequentemente identificati con progresso economico In realt, eticamente ci non sempre vero si pu avere crescita senza progresso aumento reddito pro-capite senza equa distribuzione reddito

http://unict.myblog.it

6 6

Lo sviluppo economico nel lunghissimo periodo

Lanalisi dinamica sviluppo ha determinato la periodizzazione della storia secondo il livello di civilt della popolazione La teoria degli stadi di sviluppo (formulata da List nel 1840) classific la struttura professionale di ciascuna popolazione a seconda del livello di civilt raggiunto: Cacciatrice Pastorale Agricola manifatturiera Agricola - industriale commerciale Per migliaia di anni il regime economico stato basato su: Caccia Pesca Raccolta frutti selvatici L'uomo viveva in rifugi: caverne poi capanne o tende La vita media era di 25 - 30 annihttp://unict.myblog.it 7

La civilt era itinerante - in movimento (non stabile), senza accumulazione senza evoluzione per decine di migliaia di anni Le tradizioni venivano trasmesse oralmente

A partire dal 2000 a.c. si ha levoluzione verso la civilt agricolo - pastorale: Allevamento animali in transumanza; Allevamento stanziale; Coltivazione della terra I primi villaggi stanziali di cui si ha notizia si trovano a: Gerico In Palestina In Medio Oriente In tempi successivi, la "RIVOLUZIONE AGRICOLA si diffuse in molte parti d'Europa, d'Oriente, d'America La Civilt agricolo - pastorale:

possedeva notevole capacit accumulativa port al fiorire di citt e imperi permise l'espansione della popolazione e la diffusione della "cultura"http://unict.myblog.it 8 8

La Civilt primitiva si ripeteva sempre uguale a se stessa La Civilt agricolo - pastorale era volta al cambiamento Dopo 9 millenni l'accumulazione della conoscenza portava allevoluzione da civilt agricolo-pastorale a civilt industriale

La civilt industriale ha portato:

ad una speranza di vita triplicata all'aumento della popolazione all'urbanizzazione al cambiamento di lavoro e di vita In termini comparativi la civilt industriale una civilt "molto giovane capace di notevoli trasformazioni in tempi relativamente brevi. Ultimo stadio di civilt secondo List, quello commerciale, che pu essere raggiunto solo da nazioni ricche di risorse naturali e di capitale umanoattraverso un intervento dello Stato volto a proteggere l'industria nascente

Hildebrand, (circa ventanni dopo) elabor una periodizzazione della crescita in rapporto alla tipologia degli scambi economici distinguendo tra:a) Economia Naturale b) Economia Monetaria c) Economia Creditizia, che si andava affermando in quegli anni nel Paese pi avanzato dellepoca: lInghilterra. http://unict.myblog.it 99

DETERMINANTI DELLO SVILUPPO ECONOMICOLanalisi economica di breve periodo considera variabili fondamentali

Quantit e prezzi dei fattori di produzione Mentre considera parametri (vale a dire costanti) fattori come : gusti, tecnologie, istituzioni sociali

Nello studio dello sviluppo economico I parametri diventano variabili fondamentali Costituiscono i fattori pi dinamici di cambiamento e le sorgenti pi profonde dello sviluppo Prodotto nazionale ( e velocit di cambiamento) sono in funzione di :

Popolazione Risorse Tecnologia Istituzioni sociali

Y= f (p,r,t,x)http://unict.myblog.it 10

Popolazione, risorse e tecnologia sono interdipendenti e condizionati dalle istituzioni sociali Le istituzioni pi rilevanti sono: Struttura sociale Natura dello stato o regime politico Ideologie o inclinazioni religiose Numero, dimensione, base economica, fluidit delle classi sociali Le istituzioni minori sono: Libere associazioni Il sistema scolastico La struttura familiare Le istituzioni rappresentano un elemento di continuit e stabilit che impedisce la disgregazione della societ, Ma possono rappresentare anche una barriera allo sviluppo Linnovazione istituzionale possibile e produce risultati simili all'innovazione tecnologicahttp://unict.myblog.it 11 11

Il mutamento tecnologico non sempre rapido (es.: la tecnologia dellet della pietra durata centinaia di migliaia di anni) Le risorse determinano il limite massimo dello sviluppo economico della societ Esempi di risorse sono:

La quantit di terra La fertilit del suolo La disponibilit d'acqua Il clima La posizione geografica Attraverso la scoperta di nuove risorse O attraverso un pi efficiente uso dei fattori di produzione

Il mutamento tecnologico consente il superamento di tali limiti

http://unict.myblog.it

12 12

2- Il metodo della Storia Economica

Definizione di metodo: Processo di razionalizzazione di una scienza o dottrina al1o scopo di determinare le uniformit o le leggi che ne regolano l'oggetto studiato Tra la fine del XVIII secolo e gli inizi del XIX secolo in Inghilterra nasce l'economia come scienza organica I fondatori della scuola classica furono: Adam Smith David Ricardo Thomas R. Malthus Il metodo usato dai classici era di tipo logico-deduttivo. Significato del metodo deduttivo: Partendo da un postulato dato si individuano le uniformit di comportamento e le leggi Dal generale si scende al particolarehttp://unict.myblog.it 13

La scuola classica

I classici si ispirarono alla dottrina Giusnaturalistica, secondo la quale: In natura esiste una generale armonia, le leggi dell'economia sono insite nella natura e non devono essere decretate, ma solo scoperte Il metodo deve essere logico deduttivo; la validit dei risultati dipende dalla correttezza delle premesse Lo Stato non deve intervenire nell'economia L'equilibrio economico garantito: Dal mercato Dal gioco della domanda e dell'offerta Le leggi economiche "attinenti alla natura umana" sono leggi "eterne" valide nel tempo e per ogni regionehttp://unict.myblog.it 14

Il paese oggetto di analisi dei classici era l'Inghilterra durante la I Rivoluzione industriale, quindi in una fase di grande ottimismo. Gli economisti della scuola classica furono sostenitori del massimo liberismo La scuola classica ebbe una immediata diffusione in Francia per merito di Jean Baptiste Say.

http://unict.myblog.it

15 15

LA LEGGE DEGLI SBOCCHI (JEAN BAPTISTE SAY)

Say diede sistemazione organica all'opera di Adam Smith e la diffuse in Francia La legge degli sbocchi permette di sintetizzare gli automatismi dell'equilibrio tra domanda e offerta La legge di Say sostiene: "l'offerta crea sempre la propria domanda" Aumentando la produttivit e l'impiego dei fattori della produzione (capitale, terra, lavoro) aumenter in misura corrispondente l'offerta di beni sul mercato Poich ogni fattore ricever per il suo utilizzo un reddito monetario (profitto, interesse, rendita, salario) si generer una domanda sufficiente all'acquisto di tutti i beni prodotti Non ci sar capacit produttiva inutilizzata Non potranno verificarsi crisi generalizzate di sovrapproduzione La legge degli sbocchi presupponeva per che tutto il reddito percepito fosse speso Escludeva qualsiasi forma di tesaurizzazione Assegnava alla moneta un ruolo di semplice intermediaria nelle transazionihttp://unict.myblog.it 16

Nasce nel 1843 in Germania Contesta l'esistenza di un paradigma umano e rifiuta l'esistenza di leggi universali del divenire economico.

La scuola storica

La Germania era ancora divisa in una miriade di piccoli statiIl frazionamento amministrativo e territoriale della Germania determin il ritardo del suo sviluppo e la tutela della propria identit nazionale I singoli Stati adottarono politiche finalizzate soprattutto: all' autosufficienza economica al recupero della tradizione La prima generazione scuola storica rappresentata da Roscher Hildebrand Knies privilegi il metodo induttivo Il metodo induttivo Parte dall' osservazione sistematica dei fatti, per pervenire ad una sintesi dell'attivit umana Va, cio,dal particolare al generale Secondo gli storici le leggi economiche sono temporalmente definite e spazialmente delimitate. Ci condusse ad una periodizzazione della storia economica (F. List) e allanalisi dinamica dello sviluppo http://unict.myblog.it 17

La "Nuova scuola storica"

La nuova scuola storica nasce nel 1870 - 80, fondata dalla seconda generazione di studiosi tedeschi rappresentata da G. Schmoller - K. Bcher ed altri. Meriti della nuova scuola storica furono quelli di: Imporre la loro dottrina in Germania e portare all'affermazione della storia economica come dottrina autonoma Il diffondersi dell'industrializzazione portava ad un maggior soddisfacimento dei bisogni individuali ed al miglioramento dello standard of life L industrializzazione accelerata portava per ad alcuni inconvenienti: lo sfruttamento delle masse; la radicalizzazione delle societ in classi : capitalisti, proprietari terrieri e lavoratori; luso crescente del lavoro femminile e minorile; la propagazione sempre pi frequente di crisi di sovrapproduzione. Il nascente capitalismo e la scuola classica inglese furono perci sottoposti a serrate e rigorose critiche, provenienti Dal Nazionalismo economico, propugnato dal movimento romantico tedesco e poi dalla stessa scuola storica; dalle diverse tendenze del Socialismo: da quella idealista, di origine francese, http://unict.myblog.it 18 a quella rivoluzionaria, di stampo marxiano.

La scuola Marginalista

A partire dal 1870 si ha il recupero dellideologia liberista e del sistema concorrenziale, ad opera della scuola marginalista I marginalisti (poi neoclassici) propugnarono Lanalisi preferenziale della domanda rispetto allofferta, con conseguente elaborazione teorica (modelli matematici) Partendo dalle motivazioni psicologiche che determinano la scelta dei beni da parte dei singoli soggetti, in rapporto allutilit ed alla rarit degli stessi, i marginalisti accentuarono la visione edonistica del comportamento umano. I marginalisti sostengono in maniera intransigente il metodo logico deduttivo Le leggi economiche sono assimilabili a quelle della fisica, leggi immutabili nel tempo e nello spazio. Gli Storici economici distinguono, invece, tra leggi morali proprie dell'economia e leggi naturali peculiari della fisica Le leggi morali sono variabili in rapporto al sistema di riferimento ed inerenti allo sviluppo storico delle istituzioni economiche I metodi adottati dalle due discipline (economia e storia economica) sono stati: A lungo contrapposti Poi sono diventati alternativi http://unict.myblog.it 19 Di recente sono diventati complementari

I dibattiti sul metodo (tra gli esponenti della scuola storica" ed i marginalisti) portarono ad alcuni risultati: a) migliore definizione dei campi di indagine dell'economia e della storia economica; b) riconoscimento, da parte della "scuola storica", della complementarit dei due metodi; c) ammissione, da parte dei marginalisti, della maggiore attinenza alla realt delle leggi fisiche rispetto alle leggi economiche. Agli inizi del 900: si ebbe laffermazione della dottrina "istituzionalista" americana, quale filiazione della "nuova scuola storica" tedesca Nascevano le prime riviste specialistiche di Storia economica e di Storia delle Dottrine economiche Dopo la I Guerra Mondiale la storia economica aveva ormai acquistato una completa autonomia scientifica e didattica con la diffusione di numerose cattedre universitarie. Negli anni '20 e '30 del '900, dalla collaborazione tra storici economici ed economisti nascevano le teorie sui cicli, basate sulle serie storiche dei dati sui prezzi e sulla produzione. Dopo la II guerra mondale la collaborazione sintensific e la storia economica divenne un supporto irrinunciabile allo studio dell'economia del sottosviluppo attraverso la riproposizione, in chiave moderna,della teoria degli stadi dello sviluppo al fine di conoscere il processo storico di formazione delle varie identit nazionali. Recentemente, la new economic history ha recuperato lapproccio neoclassico attraverso la costruzione di modelli matematici (studio delle http://unict.myblog.it 20 interrelazioni tra le diverse variabili storico-economiche, partendo, come i 20 marginalisti, da postulati universalmente validi).

3. L'interdisciplinarit

Storia economica ed economia politica sono oggi considerate complementari La Storia economica ha, inoltre, uno stretto legame con: Statistica Demografia Geografia Sociologia Per l'osservazione empirica dei fatti la storia economica utilizza la serie di dati qualitativamente e quantitativamente forniti dalla Statistica Legami pi stretti esistono con la Demografia: scienza sociale connaturata al metodo ed ai contenuti della Storia economica Lo studio dell'uomo (quale agente economico) non pu prescindere dall'ambiente, la storia si avvale quindi della Geografia La geografia esamina i rapporti tra: Il comportamento delle collettivit e l'ambiente (che la risultante di tali comportamenti) Importante anche l'ausilio della Sociologia nel determinare l'agire dei gruppi e delle classi all'interno del processo storico e nello studio dei mutamenti dinamici di tali gruppi o classi sociali. http://unict.myblog.it 21

La Geografia esamina i rapporti tra: Il comportamento delle collettivit passate e presenti e l'ambiente (che , in gran parte, la risultante di tali comportamenti) Importante anche l'ausilio della Sociologia nel determinare l' agire dei gruppi e delle classi all'interno del processo storico e nello studio dei mutamenti dinamici di tali gruppi o classi sociali Concludiamo con la definizione di storia economica data Witold Kula (1972): La storia economica la scienza che studia gli aspetti economici della vita sociale nelle differenti societ e culture Si occupa delle ricerche intese a fissare le uniformit che si manifestano nelle azioni socio-economiche e dei fattori sociali che le determinano Si occupa pure degli effetti economici, voluti o non voluti, di codeste regolarit sul tessuto economico.

http://unict.myblog.it

22 22

Cap II I SISTEMI ECONOMICI 1. LE ORIGINI

Sistema Economico linsieme delle forme istituzionali dei rapporti giuridici e consuetudinari, delle strutture sociali e delle modalit di organizzazione della produzione esistenti in un determinato territorio, in un certo periodo di tempo Il processo storico di sviluppo ha determinato il succedersi di vari sistemi Si passati dai sistemi originari: Formazioni comunitarie Formazioni tributarie e schiavistiche ai sistemi pi complessi: Sistema feudale Mercantile Capitalistico Collettivisticohttp://unict.myblog.it 23

Nella realt non esistono sistemi puri, poich in ciascuno di essi sono presenti elementi caratteristici, sia di periodi precedenti, che di quelli successivi La formazione economica comunitaria si fondava: sulla propriet collettiva della terra sul lavoro, articolato su base individuale- familiare e su base comune: clan e villaggio. Laccesso alla terra non era egualitario, ma privilegiava alcuni gruppi nellassegnazione degli appezzamenti Anche la distribuzione del prodotto, allinterno della collettivit, avveniva nel rispetto delle consuetudini e dei vincoli parentali I rapporti mercantili di scambio erano inesistenti La produzione comunitaria dava luogo ad una produzione di sussistenza, senza surplus Il passaggio alle formazioni tributarie comport laffermazione di una gerarchia sociale divisa in classi: la casta dominante, detentrice della terra, che percepiva tributi dai contadini, organizzati in comunithttp://unict.myblog.it 24 24

Il sistema tributario consentiva la formazione di un surplus interno, pi consistente o modesto, a seconda della ricchezza o della povert della formazione stessa (es. Egitto, Incas). Una formazione periferica della formazione tributaria la formazione schiavistica (es. Citt-Stato Grecia-Impero Romano) fondata: sul lavoro coatto e sui beni e servizi prodotti e commerciati La formazione schiavistica produceva un surplus interno proveniente dal lavoro coatto ed uno esterno, derivante dallesportazione di parte dei beni oggetto di quel lavoro La formazione schiavistica si mostr particolarmente debole, a causa delleccessiva dipendenza dallesterno: per lacquisizione del fattore lavoro (schiavi) per la collocazione della produzione

http://unict.myblog.it

25 25

2. Il sistema feudale. Lo sviluppo economico nellEuropa medioevale

A causa dellinfluenza degli autori rinascimentali, che sminuirono i loro immediati predecessori, elogiando le glorie della civilt classica, il Medioevo stato considerato un periodo di stagnazione sia economica che culturale. Nei fatti lEuropa medievale registr: una fioritura di creativit tecnologica e di dinamismo economico che contrasta nettamente con la routine e con la mancanza di cambiamento dellantico mondo mediterraneo Le peculiari istituzioni create nel Medioevo servirono da contesto per lattivit economica fino allavvento delle civilt industriali.

http://unict.myblog.it

26

a) La base agraria delleconomia feudale

Lagricoltura stato per secoli il settore pi importante fino allavvento della civilt industriale. Nel mondo antico, le istituzioni urbane determinavano il carattere delleconomia e della societ NellEuropa medievale, nonostante la crescita popolare urbana, furono determinanti le istituzioni agrarie e rurali Le condizioni politiche e sociali che diedero origine alleconomia medievale furono: lonere crescente della tassazione linefficienza e la corruzione dellImpero Romano il crollo finale dellautorit centrale e la conseguente anarchia lespansione dei latifondi autosufficienti la decadenza delle citt e del commercio interregionale Il Regno franco, situato nella culla dellEuropa medievale, tra la Loira ed il Reno, resistette pi di altri regni privo di un sistema regolare di tassazione e senza una burocrazia permanente fin per dipendere, per mantenere lordine e lunit, dalla lealt dei nobili A partire dallVIII secolo nuove orde di invasori minacciarono i franchi ed altri popoli europei per oltre due secolihttp://unict.myblog.it 27

Per affrontare le minacce di questi popoli i re franchi idearono un sistema di relazioni politiche e militari chiamato FEUDALESIMO, che in seguito diede origine ad un sistema economico in via di evoluzione.

Le necessit di truppe a cavallo e limpossibilit di mantenere tali truppe senza un sistema efficace di tassazione e in assenza di una economia monetaria I militari erano necessari per il mantenimento dellordine interno, mentre per lamministrazione statale erano necessari funzionari locali, che non potevano essere pagati direttamente dallo Stato. La soluzione trovata: fu quella di concedere ai guerrieri il reddito di grandi propriet (beneficio) in cambio di servizio militare Signori e cavalieri avevano anche la responsabilit del mantenimento dellordine e dellamministrazione della giustizia nei loro possedimenti I grandi nobili possedevano latifondi con molti villaggi, alcuni furono concessi ai signori o cavalieri loro vassalli in cambio di un giuramento di omaggio e di fedelt, questa procedura fu chiamata in seguito sub infeudazionehttp://unict.myblog.it 28 28

Allinterno del sistema feudale si and formando una organizzazione economica e sociale detta CURTIS Le origini della CURTIS risalgono al tardo impero romano quando I latifondi furono trasformati in propriet autosufficienti; I coltivatori furono legati alla terra in forza di legge e dietro pressioni economiche e sociali dirette (servi della gleba) Il sistema curtense si assest definitivamente nei secoli VIII e IX dopo le invasioni saracene, vichinghe e magiare Il sistema ricevette la sua impronta definitiva diventando il fondamento economico del sistema feudale

http://unict.myblog.it

29 29

b) Il sistema curtense

La CURTIS non assunse mai una forma tipica. Per comodit, ci riferiamo ad un modello ideale ed ipotetico:

Da un punto di vista funzionale, la terra era divisa in:

Arativo Prato o pascolo Bosco, foresta o terreni incolti.Dal punto di vista legale, la terra era divisa in:

Pars dominicia (appartenente al signore) Pars massaricia (suddivisa in appezzamenti ai contadini o terre comuni) La terra coltivata dai contadini era costituita da larghi campi aperti, suddivisi in strisce. Lappezzamento di terra spettante ad una famiglia era chiamato MANSO Prati, pascoli, boschi e foreste erano terre comuni. Sulle foreste il signore manteneva particolari privilegi Il signore proprietario di pi curtis poteva cedere una curtis ad un signore minore o vassallo sotto forma di beneficio feudale Il vassallo acquisiva il dominio sulla curtis in cambio di aiuto militare http://unict.myblog.it 30

Anche i soggetti religiosi potevano possedere curtis che: potevano essere cedute a vassalli essere amministrate direttamente o affidate ad intendenti o amministratori laici La funzione del signore: era quella della difesa e amministrazione della giustizia Poteva interessarsi direttamente allo sfruttamento della terra dominicia, tuttavia spesso delegava questa attivit ad un dipendente, detto BALIVO I contadini-servi dovevano al signore canoni e tributi in denaro ed in natura, alcuni riscossi regolarmente, come laffitto annuo in denaro, altri canoni riscossi in occasioni speciali, come ad esempio nel caso del passaggio di un manso da un contadino defunto al suo erede. I contadini erano tenuti ad effettuare prestazioni dopera gratuite (le cosiddette corves) sui terreni del signore o allinterno del castello Le donne filavano e tessevano nel castello o nelle loro case I bambini venivano impiegati come servitori nella casa del signore Lapprovazione di una rendita originata dal lavoro non creava un surplus anzitutto perch il feudatario tendeva a far corrispondere la quantit di prodotti acquisiti alle esigenze proprie e della famiglia http://unict.myblog.it 31 e soprattutto per lassenza di un mercato, elemento questultimo che 31 impediva lo scambio e quindi la commercializzazione dei prodotti stessi.

Lesiguit delle eccedenze alimentari permetteva alla rendita il mantenimento di pochi soggetti improduttivi: il signore coloro che gerarchicamente vantavano diritti sulla terra ed in parte gli ecclesiastici, che pur essendo allinterno di questa organizzazione sociale, non partecipavano direttamente al relativo processo di produzione. Fino al secolo XI, il feudalesimo si configur come uneconomia chiusa, basata sullautoconsumo, sugli scambi in natura e sullassenza pressoch completa di rapporti mercantili monetarizzati. Si trattava di un sistema economico stazionario, che si ripeteva sempre uguale a se stesso, secondo lo schema della riproduzione semplice.

http://unict.myblog.it

32 32

c) Mutamenti nelleconomia feudale

A partire dal XII secolo iniziarono taluni mutamenti nelleconomia chiusa feudale Le cause del mutamento furono: la Crescita della popolazione e la Creazione di una eccedenza o surplus (dovuta allIntroduzione di Innovazioni) La cessazione delle invasioni barbariche originarono una fase di crescita demografica accelerata, che durer fino al 1300 Nel 1342 lo scoppio dellepidemia di peste (XIV secolo XV secolo) e di altre epidemie, carestie e guerre porteranno nuovamente una drastica riduzione della popolazione

http://unict.myblog.it

33

Le innovazioni in agricoltura

Il sistema feudale curtense mantenne a lungo la continuit e la stabilit sociale, sub unevoluzione con lintroduzione di cambiamenti tecnologici Le Innovazioni pi importanti nellagricoltura medievale furono: Ladozione della rotazione triennale collegata con altre due innovazioni: Lintroduzione dellaratro pesante e luso dei cavalli come animali da tiro, che dipese a sua volta da altre innovazioni nella bardatura e nei finimenti per cavalli Rotazione biennale: i campi venivano coltivati ad anni alterni, per preservare la fertilit del suolo e far accumulare lumidit Nella Rotazione triennale tipica invece: Il campo veniva diviso in tre parti: coltura primaverile (avena, orzo, piselli, fagioli) il cui raccolto avveniva in estate; semina autunnale: cereali (grano o segale), da raccogliere lestate seguente un anno di maggese (per ripristinare la fertilit del suolo) I Romani usavano laratro leggero in legno ma laratro pesante, in ferro risult pi idoneo per penetrare in profondit e rivoltare i suoli grassi ed argillosi dellEuropa del centro-nord Qualche tempo dopo fu introdotta la pratica di ferrare i cavalli per proteggere gli http://unict.myblog.it 34 zoccoli delicati

La terza innovazione fu il moderno collare da cavallo. I Greci ed i Romani usavano un finimento con collare alla gola che premeva la vena giugulare, soffocando lanimale. Nel Primo Medioevo fu inventata la fascia pettorale, nel Tardo Medioevo il collare di spalla Limpiego dei cavalli come animali da tiro risult vantaggioso solo in determinate circostanze ed in determinati paesi le Regioni pi produttive del Medioevo e dellepoca moderna:

Francia settentrionale Fiandre Germania Inghilterra nelle quali si ebbero: la rotazione triennale luso del cavallo laratro pesante

Non esiste una causa unica per spiegare le innovazioni tecnologiche e innovazioni nei prodotti Spesso lo scopo dellinventore era risparmiare la fatica o ridurre lonere, leffetto finale fu per quello di rendere il lavoro pi efficiente A differenza dellagricoltura antica, lagricoltura medievale rifletteva: lesistenza di incentivi

la capacit dei coltivatori di rispondere ad essi http://unict.myblog.it

35 35

la prova pi evidente fu la:

crescita redditi, lo sviluppo economico e la crescita demografica La messa a coltura di nuove terre, lincremento di produttivit del lavoro sia nelle terre concesse ai contadini che su quelle dei feudatari portarono ad una accresciuta disponibilit di derrate e di manufatti ed alla creazione di eccedenze. Ci rese pi vantaggioso per il signore cedere tutta la terra ai contadini, sostituendo le corves con rendite in natura. La trasformazione della rendita da rendita in natura a rendita monetaria avvenne per effetto del comune interesse del signore e del contadino alla produzione di eccedenze da destinare agli scambi Laumento degli scambi fu funzionale alla crescita ed allo sviluppo delle economie urbane.

http://unict.myblog.it

36 36

e) La rivoluzione urbana

Il sorgere o il risorgere delle citt nellEuropa nei secoli XI XIII segn una svolta nella storia della civilt europea Le citt avevano prosperato nel mondo greco romano, la decadenza dellimpero e le invasioni germaniche ne decretarono la fine Dopo la caduta dellimpero romano lEuropa del Nord miglior lentamente, mentre nellVIII secolo il mondo mediterraneo si spacc in due: la parte europea, impoverita, si leg strettamente con la parte settentrionale del sub-continente sotto un comune credo religioso emerse in embrione lEuropa, povera e primitiva,fatta da tanti microcosmi rurali Tra il secolo XI ed il XIII il sorgere delle citt rappresent un fatto nuovo Alla base del fenomeno cittadino vi fu un massiccio movimento migratorio Le citt si formarono e crebbero perch crebbe la loro popolazione La popolazione cittadina non crebbe per movimento naturale, ma crebbe per le migrazioni dalle campagne La gente emigra per due ragioni: per ragioni di repulsioni PUSH http://unict.myblog.it 37 per ragioni di attrazione - PULL

Le condizioni economiche nelle campagne volgevano al meglio

per le innovazioni tecnologiche per i maggiori investimenti per una certa riorganizzazione della propriet

Sotto la pressione delle forze di mercato il sistema curtense cominciava a disintegrarsi Le condizioni economiche miglioravano, tuttavia al contadino era precluso ogni miglioramento nella condizione sociale. La citt rappresent lelemento di rottura Il luogo in cui tentare nuove fortune non solo per il servo (che diventava libero), ma anche per la nobilt minore e per il mercante o lartigiano Le citt erano esistite nel mondo antico, ma erano parte di un tutto circostante, organi di organismi pi vasti Centri di amministrazione politica Di raccolta di rendita fondiaria La citt medioevale non fa parte di un organismo pi vasto, ma un organismo autonomo, in netta contrapposizione al mondo circostante Circondata da un mondo ostile la citt avvert la necessit dellunione e della cooperazione reciproca Nel mondo feudale era prevalente unorganizzazione verticale della societ Nella citt trionf lorganizzazione orizzontale, la cooperazione tra uguali: La corporazione La confraternita Luniversit http://unict.myblog.it 3838

Col tempo queste associazioni volontarie, volte a difendere interessi comuni si trasformarono in governi cittadini I Comuni trattarono con i signori feudali per ottenere franchigie, oppure li combatterono con lo stesso obiettivo (nel 1035 Milano conquist lindipendenza con le armi) In Italia le citt si rivelarono abbastanza forti, tanto da espandere il loro potere sulla campagna circostante Nelle nazioni europee centrali, dove il mondo feudale circostante era troppo potente, la citt rest sulle difensive, chiusa allinterno delle sue mura In altre regioni dEuropa, si ebbe uno sviluppo urbano pi tardivo e meno intenso Unica regione europea paragonabile allItalia per lo sviluppo urbano fu quella dei Paesi Bassi meridionali Fiandre e Brabante, dove si ebbero un maggior numero di abitanti, maggiore densit di popolazione e unagricoltura pi avanzata e intensiva Lesistenza della citt e lo sviluppo commerciale stimolarono la maggiore produzione e produttivit o viceversa? E chiara lesistenza di reciproche influenze, tuttavia lagricoltura pi intensiva e produttiva in vicinanza delle citt conferma il ruolo importante della domanda e dei mercati urbani http://unict.myblog.it 3939

3. La transizione al capitalismo: Il mercantilismo e la fisiocrazia

1) 2) 3) 4) 5) 6)

Secondo la periodizzazione pi diffusa la fine del Medioevo e linizio dellet moderna si fanno risalire alla fine del secolo XV Una serie di cambiamenti e avvenimenti epocali danno credito a questa ripartizione LUmanesimo; Lascesa degli Stati nazionali La Riforma protestante Le grandi scoperte geografiche La colonizzazione e lo sfruttamento economico di nuove terre Il forte sviluppo del commercio internazionale Attraverso queste tappe fondamentali la civilt occidentale entr nella fase dellindustrializzazione

http://unict.myblog.it

40

a) Le grandi scoperte geografiche

Rappresentano il culmine di un lungo processo di arricchimento delle conoscenze geografiche e delle tecniche di navigazione Si viaggiava per la suggestione dei luoghi lontani carichi di ingenti ricchezze, ma soprattutto per raggiungere, per altre strade, i paesi orientali La strada inesplorata era lOceano Atlantico, per questa ragione le prime spedizioni oltre lo stretto di Gibilterra, partirono dal Portogallo Nel 1492 Cristoforo Colombo raggiunse lAmerica centrale credendo di toccare le estreme propaggini del continente asiatico Furono i Regni di Spagna e Portogallo a dividersi le nuove terre con il contratto di Cordesillas (1494) Alla scoperta delle nuove terre segu la conquista degli europei, con conseguenze notevoli per la vita economica e sociale Una gran quantit di piante e di animali furono portati dagli europei in America Dalle Americhe, oltre ai metalli preziosi, furono importati una serie di prodotti assolutamente nuovi:

Tabacco Cioccolata Patata Mais Chinino Pomodoro Fagiolini Noccioline tacchino

http://unict.myblog.it

41

Le altre nazioni parteciparono in misura minore al movimento espansionistico coloniale I francesi esplorarono il Canada, gli inglesi e gli olandesi il territorio dei futuri Stati Uniti, ma soltanto nel XVII secolo questi territori furono popolati. Per questo motivo tali nazioni allinizio cercarono di inserirsi nei percorsi commerciali di spagnoli e portoghesi Conseguenza epocale delle scoperte fu lo spostamento dei traffici dal Mediterraneo allAtlantico Sulle nuove rotte oceaniche si apr lepoca del capitalismo commerciale Questa fase caratterizzata dallemergere della figura del MERCANTE, che attraverso laccumulazione graduale del capitale preparava lavvento delleconomia industriale Dal punto di vista ideologico il successo del capitalismo commerciale port ad una serie di osservazioni, proposte, precetti, elaborati da: uomini daffari Statisti responsabili di compagnie commerciali, che diedero vita ad un sistema economico conosciuto col nome di MERCANTILISMO

http://unict.myblog.it

42 42

a) Il ruolo dei mercanti e le dottrine della chiesa

Si discusso molto sul ruolo che i mercanti ebbero nella costituzione degli Stati nazionali Se ne dedotto che il mercante godeva gi nel XV secolo di un crescente prestigio Nel XVI secolo grazie alla Riforma protestante il mercante riusc a superare lopposizione della Chiesa Le DOTTRINE dei primi CANONISTI divennero inadeguate alla realt economica, soprattutto quelle del giusto prezzo e dellusura Il divieto di prestito ad interesse fu superato con leccezione del danno emergente e del lucro cessante DANNO EMERGENTE: il danno subito dal mutuante per la mora intercorsa tra il momento del prestito e quello del rimborso Il LUCRO CESSANTE riguarda la perdita di opportunit di guadagno essendo il danaro impegnato nel prestito GIUSTO PREZZO del bene quello rapportato al costo di produzione, pi un tanto necessario al mantenimento del produttore e della sua famiglia La dottrina della Chiesa dapprima riabilit lattivit mercantile, poi giustific il profitto del mercante, in quanto la sua attivit recava beneficio allo Stato ed alla collettivit dei cittadini Il mercante non fu soltanto una presenza influente nel governo, ma fece parte del governo stesso Tuttavia, furono le scoperte geografiche ed i traffici notevoli a creare una vera e http://unict.myblog.it 43 propria osmosi tra Stato e commercio.

b) i fondamenti economici del mercantilismo

Il sistema economico mercantile si basava sul commercio su grandi distanze e sullacquisizione di profitti monopolistici Profitti derivanti dalla differenza di costi e dei valori duso dei diversi prodotti nelle diverse aree geografiche Esso si diffuse prevalentemente nellEuropa occidentale tra la fine del XV secolo e la II met del XVIII secolo I principali esponenti del mercantilismo svilupparono le loro argomentazioni su tre linee principali: LINTERVENTO DELLO STATO in tutti i settori delleconomia mediante controlli e privilegi Alla MONETA veniva attribuito un ruolo essenziale ai fini della ricchezza del paese La potenza dello Stato derivava da una politica volta a realizzare lobiettivo di una Bilancia Commerciale favorevole La politica mercantile ebbe connotazioni diverse nei singoli Stati: http://unict.myblog.it 44

Spagna: Il BullionismoLa Spagna privilegi la TESAURIZZAZIONE dei metalli preziosi che importava direttamente dai suoi possedimenti oltre Oceano Attu una prima rudimentale forma di mercantilismo, chiamata Bullionismo I caratteri del BULLIONISMO erano: I beni venduti allestero dalla Spagna dovevano essere remunerati in moneta I beni acquistati venivano scambiati con altri prodotti Nonostante queste circostanze favorevoli leconomia spagnola non riusc a progredire, anzi sub un regresso, a partire della met del secolo XVI Cause del declino furono: le esorbitanti spese dei sovrani la perversit delle loro politiche economiche laumento della domanda di beni, senza corrispondente aumento della produzione.http://unict.myblog.it 45

Francia: il Colbertismo

In Francia il mercantilismo legato al nome di COLBERT, che ne formul i principi e ne applic rigidamente i contenuti Favor lemanazione di circa 150 REGOLAMENTI di fabbrica per rendere la produzione francese la migliore dEuropa e la pi richiesta sui mercati esteri, si trattava in genere di manufatti di qualit e di lusso Fond e sovvenzion diverse Manufactures Royales, appartenti alla Corona La pi famosa fu quella fondata a Parigi dai Gobelins, rilevata da Colbert, che divenne la pi famosa dEuropa per la produzione di arazzi e stoffe per tappezzerie.

http://unict.myblog.it

46

Inghilterra: Il Colbertismo parlamentareLInghilterra diede grande impulso alla marina mercantile per incrementare anche attraverso i noli le proprie riserve di metalli preziosi A tal fine eman i cosiddetti Atti di navigazione (Navigations acts), in tal modo cre un monopolio alle navi britanniche per il trasporto delle merci provenienti dalle colonie inglesi Dopo la Rivoluzione di Cromwell (1688-89), i rappresentanti dei mercanti e dei banchieri conquistarono il potere effettivo allinterno dello Stato. Nonostante ci, le leggi e i regolamenti promulgati nel settore economico continuarono a riflettere un equilibrio di interessi (Colbertismo parlamentare): Interessi fondiari e agricoli emanazione atti di chiusura (Enclosures) Interessi industriali (Calic acts) Interessi marittimi e commerciali (Navigations acts)http://unict.myblog.it 47

LOlanda

Le scelte economiche olandesi furono molto diverse da quelle degli Stati Nazione Motivi di differenza: la struttura di governo diversa, si trattava infatti di una Repubblica, che riuniva sette province. Vivendo soprattutto di commercio non potevano permettersi le politiche restrittive e protezionistiche dei loro vicini LOlanda stabil al suo interno il LIBERO MERCATO, favor lingresso nei porti e mercati ai commercianti di tutte le nazioni LOlanda divenne il CENTRO FINANZIARIO del mondo nella BORSA di Amsterdam si negoziavano: azioni delle maggiori compagnie mercantili titoli del debito pubblico di numerosi altri stati Le monete commerciali olandesi godevano della fiducia degli operatori e avevano corso nelle altre nazioni La decadenza dellOlanda stata attribuita alla ricchezza dei suoi cittadini che vivevano di rendita, pi che di profitto Si parla di mancanza di investimenti, in realt la decadenza fu provocata dallaffermazione sulla scena economica mondiale dellInghilterra e della Francia, dove si svilupparono le prime forme moderne di capitalismo 48 http://unict.myblog.it

c) La fine del mercantilismo La rivoluzione dei prezzi

Lanalisi dei mercantilisti era stata assai carente, essi confusero la ricchezza con la moneta Non compresero che il costante attivo della bilancia commerciale, attraverso lafflusso di oro e di argento causava aumento della circolazione monetaria e conseguente aumento dei prezzi, rendendoli meno competitivi sui mercati internazionali Non tutti gli storici credono possibile stabilire un rapporto tra afflusso di metalli preziosi e inflazione Considerano importante la crescita demografica dellepoca, che fece aumentare la domanda di mercato Non potendo soddisfare le accresciute esigenze con le scarse risorse disponibili, fu inevitabile un rapido incremento dei prezzihttp://unict.myblog.it 49

La fisiocrazia

Come parziale reazione al mercantilismo nacque in Francia agli inizi del 700 la scuola fisiocratica FISIOCRAZIA un termine di origine greca, che significa dominio della natura La Fisiocrazia si ispirava alla DOTTRINA GIUSNATURALISTICA, incentrata sul principio dellordine naturale ed affermava: leconomia retta da leggi naturali immutabili. Il mondo governato da leggi che si possono scoprire, ma non modificare. Sono il portato dellopera di Dio, finalizzate alla felicit degli uomini Di conseguenza il diritto positivo deve uniformarsi al diritto naturale (le droit naturelle) Il diritto naturale garantisce la felicit di ciascuno e tutela larmonia della societ Lo Stato non deve intervenire nelleconomia, deve lasciare che lequilibrio economico sia raggiunto con le sole forze esistenti in natura (Laissez faire http://unict.myblog.it 50 laissez passez).

Compito proprio dello Stato quello di preservare la propriet e difendere lordine naturale. La fisiocrazia si soffermava sullanalisi della ricchezza nazionale e sulla sua distribuzione, individuando la fonte esclusiva della ricchezza di una nazione nella produzione agricola Quesnay e Turgot ritennero lagricoltura lunico settore in grado di creare un surplus. Questo settore era il solo che poteva essere soggetto ad unimposta. Il surplus, che essi chiamarono prodotto netto (produit net) era costituito dalla: Differenza tra produzione agricola totale e spese necessarie per ottenerla Le altre attivit non possono incrementare la ricchezza nazionale I manufatti sono somma di valori gi esistenti La fisiocrazia rappresentava un passo avanti rispetto allo statalismo mercantilista, che riteneva immodificabili lo stock di risorse esistenti

http://unict.myblog.it

51 51

4. Il sistema capitalistico

un sistema caratterizzato da: Formazione e impiego produttivo del capitale Divisione internazionale del lavoro fondato su: Impresa Propriet privata dei mezzi di produzione Economia di mercato Perch un sistema si possa definire capitalistico necessario che tutte le sue componenti coesistano e siano generalizzate Fino alla Rivoluzione Industriale non possibile configurare il capitalismo nel suo complesso, se ne possono individuare alcuni elementi costitutivi. La progressiva accumulazione di capitale e il diffondersi di strumenti che ne assicurassero la tutela, spinsero il mercante ad allargare la propria azione.http://unict.myblog.it 52

I prodromi di questo processo risalgono al Basso Medioevo, anche se si presentarono in modo non sistematico. Nelle citt il dominio delle corporazioni dei mercanti su quelle degli artigiani port al decadimento del ruolo del maestro, che spesso disponeva solo in parte dei mezzi di produzione Contemporaneamente, nelle campagne la presenza di piccoli proprietari terrieri e di contadini, che detenevano telai per uso personale, permise alla borghesia mercantile di svolgere la sua nuova funzione nel mondo rurale, estendendo la propria azione alla sfera della produzione. La prima forma di inserimento del mercante nella produzione fu il putting out.

http://unict.myblog.it

53 53

a) Il Putting out

"

Originariamente le famiglie contadine fabbricavano nelle loro abitazioni panni di lana per uso proprio Tali panni venivano indossati allo stato grezzo, senza operazioni di follatura, tintura e finitura. Questa attivit fu trasformata dai mercanti fiamminghi in una attivit fiorente e lucrosa. Col putting - out il mercante vendeva al tessitore la materia prima (lana) per poi acquistarla manufatta. Questo sistema avvantaggiava limprenditore, che realizzava gi un guadagno allatto della cessione della lana e non era tenuto a ricomprarla. La dipendenza dei tessitori dai capitalisti fu la causa di agitazioni e sommosse in Inghilterra e nelle Fiandre. Il Puttingout rappresent anche un primo esempio di divisione internazionale del lavoro Gli allevatori inglesi vendevano la lana ai mercanti fiamminghi che la davano fuori (Put it out) ai filatori ed ai tessitori inglesi o fiamminghi, che la trasformavano in panno Il panno veniva sottoposto alle fasi finali della lavorazione in loco, oppure veniva venduto ai mercanti italiani che ne affidavano la finitura a esperti maestri italiani (famosa era larte di Calimala di Firenze) http://unict.myblog.it 54 Il panno poi veniva smerciato nelle citt musulmane del Mediterraneo

b) Il domestic systemFu nelle campagne inglesi che venne introdotto un ulteriore elemento peculiare del capitalismo: " Il salario anche se nella fattispecie di salario a cottimo, questo passaggio avvenne attraverso lorganizzazione domiciliare della produzione nota come: domestic system. A differenza del mercante fiammingo, limprenditore inglese era proprietario della materia prima e spesso anche dei mezzi di produzione, di conseguenza gli operai contadini potevano essere assimilati a dei salariati a contratto, remunerati in base alla quantit di prodotto trasformato (salario a cottimo)

http://unict.myblog.it

55

c) il factory systemI capitalisti tra il 500 ed il 600 ritennero pi redditizio accentrare i telai nelle loro abitazioni, prima in edifici appositamente adibiti, poi questi edifici presero il nome di manifatture Il factory system o sistema di manifattura si diffuse in diverse nazioni europee sorretto dalla politica mercantilistica Esempi: le ferriere inglesi; larsenale statale di Venezia; i cantieri navali olandesi Spesso il sistema della manifattura era gestito direttamente dallo Stato, come in Francia o in Russia " La manifattura, riunendo un gran numero di operai e introducendo una fattispecie di disciplina di fabbrica cre solo alcune delle condizioni del capitalismo industriale Il lavoro era svolto con metodi artigianali e non sempre era salariato (ad es. in Russia) Le manifatture il pi delle volte appartenevano ai governi, mancava la propriet privata Le attrezzature e gli strumenti di produzioni esistenti non consentivano una produzione finalizzata al consumo di massa Non si impiegavano macchine azionate da energia meccanica http://unict.myblog.it La transizione dalla proto fabbrica alla fabbrica pu dirsi conclusa solo con 56 la Rivoluzione Industriale

GLI ECONOMISTI CLASSICI 1.Adam SmithNel periodo compreso tra lultimo quarto del XVIII sec. e la met del XIX sec., parallelamente allaffermarsi del capitalismo industriale si assiste alla nascita e allo sviluppo del pensiero economico classico Lopera che pone le basi delleconomia classica (Indagine sulla natura e le cause della ricchezza delle nazioni) fu pubblicata da Smith nel 1776 ed espone la dottrina del Laissez Faire: La necessit di limitare al massimo il ruolo e quindi lintervento del potere pubblico lasciando ai privati la risoluzione dei problemi economici, grazie al sistema di mercato. Liniziativa del singolo individuo, pur se stimolata dalla ricerca del guadagno personale (tornaconto personale) tende a realizzare, nel contempo, linteresse della collettivit come se fosse sospinta da una mano invisibile Pertanto il fisco non deve turbare le condizioni di equilibrio determinatesi spontaneamente, cio deve essere neutrale " A differenza dei fisiocratici Smith indicava la fonte della ricchezza nel lavoro produttivo capace di generare un surplus ed impiegato nella fabbricazione di beni materiali (tangibili)http://unict.myblog.it 57

"

Larricchimento di un paese dipende anche dallaccumulazione del capitale che permette di accrescere la produttivit del lavoro, ma anche di aumentare il numero dei lavoratori produttivi consentendo altres il progresso e la crescita della produzione nazionale. Laumento della produttivit del lavoro dipende dal maggior impiego di capitali i quali, attraverso la divisione del lavoro, aumentano la ricchezza nazionale (o reddito nazionale). Secondo Smith invece le attivit oggi definite terziarie o di servizio non erano in grado di generare un surplus La divisione del lavoro era la conseguenza della diffusione della meccanizzazione, (che causava la specializzazione dei compiti allinterno dellindustria) e del continuo ampliamento degli scambi Se il lavoro finalizzato alla creazione di merci destinate alla vendita necessario stabilire i criteri che determinano il valore di tali merci " Smith distingue per ogni bene un valore duso, che indica lutilit del bene, cio la capacit di soddisfare i bisogni soggettivi di un individuo e un valore di scambio che rappresenta la facolt, la capacit di un bene di acquistare altri beni sul mercato Esistono beni che hanno un elevato valore duso ed un basso valore di scambio (come lacqua) o viceversa beni che hanno un basso valore duso ed un alto valore di scambio (come i diamanti). Smith focalizz la sua attenzione sul valore di scambio Saranno i neo classici, dopo il 1870, a risolvere lapparente contraddizione, attribuendo il valore di un bene alla utilit ed alla rarit, spostando lanalisi economica sulla domanda, cio sulle scelte soggettive che determinano la domanda.http://unict.myblog.it 58 58

Teoria del valore lavoro

Smith si pone successivamente il problema di come determinare il prezzo di un bene, introducendo quella che sar poi nota come teoria del valore lavoro " Smith afferma che il costo di un bene determinato dal lavoro impiegato per produrlo, di conseguenza il prezzo di un bene maggiore o minore a seconda del tempo e della fatica necessari per produrlo. Un bene per la cui produzione sono occorse tre ore di lavoro (lavoro contenuto) pu comprare (comandare) un altro bene che contiene ugualmente 3 ore di lavoro, oppure tre beni contenenti ciascuno 1 ora di lavoro. In una societ pre capitalistica nella quale il lavoratore proprietario dellintero bene (perch possiede il proprio lavoro ed anche gli strumenti di produzione) lavoro contenuto e lavoro comandato coincidono e lo scambio non crea forme di surplus In una societ capitalistica il valore non coincide pi con il lavoro contenuto nel bene, perch il valore di scambio deve remunerare anche gli altri fattori produttivi, perci Smith sostiene che il capitale ha il potere di disporre del lavoro, perch fornisce al lavoratore materie prime e strumenti di produzionehttp://unict.myblog.it 59

" Il capitale comanda il maggior quantitativo possibile di lavoro, in modo da realizzare uneccedenza dalla vendita del prodotto, che gli consenta di poter remunerare anche il profitto e la rendita che si configurano quindi come due deduzioni dal prodotto del lavoro In conclusione in una societ capitalistica il lavoro comandato maggiore del lavoro contenuto. Attraverso il gioco della domanda e dellofferta il prezzo di mercato di una merce si adeguer al suo prezzo naturale o valore di scambio

http://unict.myblog.it

60 60

2. David Ricardo a) La teoria del valoreAnche per Ricardo il criterio del valore di un bene il lavoro Per valore sintende il criterio che consente di attribuire un certo prezzo ad un bene in considerazione della cause che lo determinano. " Ricardo per formula una teoria del valore lavoro diversa da Smith perch esclude la rendita quale componente del valore di scambio. Ricardo escludeva la rendita perch a suo parere non rappresentava un reddito originario ma derivato Secondo Ricardo lincremento della popolazione causava laumento di produzione delle derrate agricole era perci necessario mettere a coltura nuove terre la cui fertilit andava man mano diminuendo mentre il costo di produzione tendeva ad aumentare. Poich il prezzo di mercato del prodotto determinato dal costo del prodotto proveniente dal terreno meno fertile o marginale, solo gli appezzamenti pi fertili godono di una rendita (differenza tra prezzo e spese sostenute)http://unict.myblog.it 61

b) Concetto di capitaleRicardo assimil il capitale al lavoro accumulato nel tempo ed incorporato nei mezzi di produzione, negli impianti o nella costruzione degli opifici. " Ricardo distingueva tra: lavoro diretto il lavoro prestato dalloperaio nel processo di fabbricazione e lavoro indiretto che il lavoro accumulato nel tempo. Il valore di scambio di un bene determinato dalla somma tra lavoro indiretto e lavoro diretto, tra lavoro passato e lavoro presente. Due merci che contengono la stessa quantit di lavoro diretto possono avere prezzi diversi. Avr maggior valore la merce che ha richiesto un tempo pi lungo di utilizzo del capitale, cio la merce che contiene un maggior quantitativo di lavoro indiretto. " Il tempo, che nella teoria classica totalmente assente, nel pensiero di Ricardo un elemento di importanza rilevante.http://unict.myblog.it 62

c) La teoria dei costi comparatiRicardo pone la sua attenzione soprattutto sul problema delle distribuzione delle risorse, formulando la sua teoria dei costi comparati, nella quale dimostr i benefici della divisione internazionale del lavoro. " Due nazioni con differente produttivit di lavoro potevano scambiare i loro prodotti con reciproco vantaggio se ciascuna si fosse specializzata nella produzione di quel bene il cui costo relativo fosse risultato inferiore. Il problema dei costi comparati si pose nellOttocento non solo tra nazioni (es. Inghilterra e Italia) che, per i medesimi prodotti potevano avere costi differenti, ma anche tra settori produttivi che risultavano pi facilitati in alcuni luoghi (es. agricoltura e industria). Ricardo sostiene che le merci e i beni si allocano nel miglior modo possibile in relazione allattitudine di una determinata area alla produzione. Il commercio internazionale si allinea al livello di prezzo minore proposto dalla competitivit del mercato internazionale.http://unict.myblog.it 63

Per risolvere questa situazione quindi necessario comprendere qual il settore produttivo pi consono ad ogni singola regione, in relazione alle risorse disponibili per una migliore produzione ed una maggiore competitivit sul mercato nazionale ed internazionale. Un esempio di attuazione di questa visione economica si ebbe in Italia con Cavour. Egli non prevedeva attivit industriale nel Mezzogiorno, perch mancavano i presupposti economici per garantire una produttivit competitiva di tale settore Cavour ritenne pi opportuno per leconomia italiana mantenere il Sud come riserva di prodotti agricoli e lasciare che il Nord del Paese sviluppasse la vocazione industriale

http://unict.myblog.it

64 64

3. T. R. MALTHUS

"

Nel 1798 Thomas R. Malthus, pastore protestante economista - appartenente alla scuola classica - pubblica il saggio sul principio di popolazione, nel quale esamina la relazione esistente tra popolazione e risorse alimentari nella fase della proto-industrializzazione II presupposto da cui parte Malthus che la popolazione cresce in " progressione geometrica" (2,4,8,16,32), mentre le risorse alimentari crescono in "progressione aritmetica" (2,4,6,8,10) L' incremento demografico,- tramite laumento della domanda causava linnalzamento dei prezzi delle derrate agricole, con conseguente diminuzione del gi precario livello di sussistenza delle classi meno abbienti Il rimedio proposto da Malthus era il ricorso alla restrizione morale: Celibato Matrimonio in tarda et, quando i lavoratori sarebbero stati in grado di mantenere se stessi e le proprie famiglie " Linnalzamento dellet avrebbe influito sulla potenziale riduzione delle nascite e ricondotto allequilibrio (tramite il pareggiamento della domanda e dellofferta di beni di consumo) Importanti le innovazioni per la teoria sulla popolazione di Malthus La mancata previsione di Malthus dovuta alla serie di innovazioni tecnologiche e istituzionali conseguenti alla Rivoluzione industriale, che hanno determinato 65 http://unict.myblog.it laccrescimento della produttivit e delle risorse disponibili.

5. Il Marxismo e le economie socialiste

Marx sub linfluenza del metodo dialettico di Hegel perci neg la immutabilit della natura umana, in quanto questa subisce le trasformazioni della storia, che, a sua volta, il portato dellattivit e della volont dellessere. " Marx trasform il metodo di Hegel ed in parte lo trasfer alleconomia, dando vita al materialismo dialettico Ogni forma di produzione comporta determinati rapporti sociali, che costituiscono la struttura economica di un sistema. La natura di tale struttura in funzione del livello raggiunto dalle forze produttive allinterno del sistema stesso. Su questa struttura economica (rapporti sociali) si crea una sovrastruttura politica, istituzionale, giuridica, ideologica che ne riflette le caratteristiche essenziali. La sovrastruttura muta ad ogni cambiamento della struttura. I rapporti sociali di produzione consentono il massimo utilizzo delle forze produttive fino al punto da diventare inadeguate allespansione del sistema.http://unict.myblog.it 66

"

Questa contraddizione porter alla loro modificazione e perci al mutamento della sovrastruttura, attraverso una rivoluzione politica che integra levoluzione precedente creando un nuovo ordine economico. In tale contesto Marx ritenne il capitalismo solo una fase storica dellintero processo di sviluppo. Il capitalismo era caratterizzato da una contraddizione fondamentale: da un lato, era organizzato sulla propriet privata dei mezzi di produzione; dallaltro i suoi processi di produzione richiedevano rapporti sociali di tipo cooperativo. Questa dicotomia tra capitale e lavoro si sarebbe manifestata con la lotta di classe e con il passaggio, attraverso una crisi violenta del capitalismo, ad una societ socialista caratterizzata dalla propriet collettiva dei mezzi di produzione e dalla socializzazione dei rapporti di produzione Con lo studio della dicotomia tra capitale e lavoro Marx riprender i problemi lasciati insoluti dalla scuola classica nellanalisi del valore lavoro e su questa costruir la teoria del plus-valore

http://unict.myblog.it

67 67

Teoria del plus valore

Lidea cardine di Marx quella del valore lavoro mutuata dai classici ed in particolare da Ricardo La differenza tra Ricardo e Marx sta nella concezione di lavoro Ricardo utilizza il lavoro perch una merce che ci permette di attribuire un valore a tutte le altre essendo ununit di misura astratta e priva di contenuto effettivo Secondo Marx il lavoro non qualcosa di astratto, per cui lavori differenti devono essere retribuiti in modo diverso, in quanto uno dei due potrebbe richiedere una preparazione ed una conoscenza pratica che giustifica un maggior valore Il valore fisso e si sposta da settori meno avanzati tecnologicamente, a settori pi avanzati, poich quelli meno avanzati sottoutilizzano il capitale e sprecano risorse. " Marx non nega la concorrenza, ma solo il lavoro che determina ricchezza. Per Marx il surplus si presenta in tre forme: 1) Lavoro non pagato 2) Beni (corves, decime, ecc.); 3) Moneta = Profitti (surplus monetario) Ci che accomuna tali forme di manifestazioni di plus valore che si tratta di lavoro non pagato. http://unict.myblog.it 68

"

" Il plusvalore dunque una sottrazione. E lo sfruttamento da parte delle classi dominanti dei redditi dei proletari. Il punto di partenza di tale teoria che i lavoratori non sono proprietari degli strumenti di produzione, ma posseggono esclusivamente la forza lavoro. Il lavoro senza mezzi solo lavoro potenziale. Il sistema capitalistico considera il lavoro come un qualunque altro bene. Il lavoro come bene di scambio assoggettato alla legge della domanda e dellofferta. Il capitalista non acquista lavoro, ma forza lavoro, cio la capacit di lavoro di un operaio. Questa remunerata al suo valore di scambio, che determinato dalla quantit di tempo di lavoro necessario a produrre i beni indispensabili alla sua sussistenza e riproduzione. Ma la forza lavoro pu essere usata per un tempo superiore rispetto al tempo di lavoro che essa costa, Il plus valore appunto la differenza tra: il valore duso e il valore di scambio della forza lavoro per esempio: il capitalista paga un salario giornaliero ad un operaio, corrispondente a 6 ore di lavoro: questo valore misura il valore di scambio della forza lavoro, ma il capitalista utilizza la forza lavoro per 8 ore. Le due ore di http://unict.myblog.it tra il valore duso e quello di scambio differenza 69 69 rappresentano il plus valore, di cui il profitto e la rendita sono lespressione monetaria.

"

Il plus valore la conseguenza: della propriet privata dei mezzi di produzione del sistema del lavoro salariato, cio della divisione in classi della societ. " Questa contrapposizione tra capitale e lavoro la contraddizione fondamentale del capitalismo, che condurr il proletariato a ribellarsi e a conquistare il potere politico per creare una societ socialista senza classi incentrata sulla propriet collettiva dei mezzi di produzione. Per aumentare i loro profitti, gli imprenditori tendevano a pagare salari sempre pi bassi, favoriti dalla pressione della disoccupazione (esercito indipendente di riserva). Inoltre gli imprenditori tendevano ad aumentare nella composizione organica del capitale la quota dei macchinari (capitale fisso) diminuendo la quota di lavoro (capitale variabile) . Diminuendo il monte salari, i consumi erano bassi e creavano delle crisi di sovrapproduzione. Soprattutto la tendenza ad aumentare nella composizione organica del capitale la quota di capitale fisso dava luogo alla caduta tendenziale del saggio di profitto che avrebbe portato al crollo del sistema capitalistico. Infatti sostituendo sempre pi le macchine agli operai, gli imprenditori potevano sfruttare di meno la classe operaia e poich il profitto dipende dal plus valore, che dipende a sua volta dal lavoro operaio, la tendenza a diminuire la quota di lavoratori occupati si tradurr secondo Marx in 70 una http://unict.myblog.it 70 caduta dei profitti.

Il saggio di profitto viene indicato da Marx col rapporto tra il plusvalore e la somma tra il capitale fisso e capitale variabile

La teoria marxista prevedeva quindi: il crollo del capitalismo a causa delle sue logiche interne e la sua sostituzione con un sistema in cui la propriet privata era abolita. La critica pi ovvia alle previsioni deterministiche della teoria marxiana nasce proprio dalla storia, in quanto i regimi socialisti si instaurarono non in paesi dal capitalismo avanzato, ma in paesi quali la Russia e la Cina dove la struttura economica era ancora di tipo feudale. Nelle nazioni capitalistiche invece la nascita dei sindacati ha contrastato la tendenza allimpoverimento degli operai che difendono il potere dacquisto dei salari, inoltre la diffusione del Welfare State e di adeguate legislazioni sociali ha tutelato lo status e le condizioni di lavoro Infine i progressi teorici compiuti dalla scienza economica dopo Marx hanno contribuito alla sopravvivenza e allespansione del capitalismo. Tra i maggiori fautori di tale progresso un posto di rilievo spetta a John http://unict.myblog.it 71 71 Maynard Keynes (1883-1946)

Differenze tra sistema capitalistico e sistema collettivistico

"

"

Le caratteristiche del sistema capitalistico sono: la formazione e limpiego produttivo del capitale la libert e la divisione internazionale del lavoro i fondamenti su cui si basa il sistema capitalistico sono: la propriet privata di mezzi di produzione leconomia del profitto (impresa) il mercato (libera concorrenza tra imprenditori) I fondamenti del sistema collettivistico sono: lappropriazione collettiva dei mezzi di produzione la scomparsa della propriet privata e del profitto leliminazione del mercatohttp://unict.myblog.it 72

Teorie di Marx ed Engels

"

"

"

Secondo Marx la presa del potere da parte del proletariato avrebbe comportato il passaggio della propriet dei mezzi di produzione alla collettivit Col termine proletariato, Marx ed Engels intendevano indicare la classe dei lavoratori salariati, i quali non detenevano pi i mezzi di produzione, ma solo la prole. I mezzi di produzione sono: fabbriche, terra, altri (macchinari, mezzi di trasporto banche, assicurazioni in un sistema collettivistico la produzione e la distribuzione dei beni vengono gestite direttamente dalla collettivit, cio dallo Stato La circolazione delle merci, cio il mercato scompare, sostituito dalla economia pianificata. Secondo Marx ed Engels sarebbe dovuta scomparire anche la moneta, ma ci non mai avvenuto nei sistemi collettivistici. Secondo Marx il I stadio da raggiungere per una societ collettivistica era quello del socialismo, in cui il prodotto sociale sarebbe stato distribuito in base al lavoro svolto da ciascuno. Questo stadio avrebbe portato ad una grande espansione della produzione. Il II stadio da raggiungere sarebbe stato quello del comunismo, in cui si sarebbe realizzata una economia di abbondanza, nella quale il prodotto sociale http://unict.myblog.it 73 sarebbe stato distribuito secondo i bisogni di ciascuno.

"

La dottrina marxiana affermando lesistenza e la frequenza delle crisi di sovrapproduzione aveva posto in discussione uno dei capisaldi su cui si poggiava il regime di libera concorrenza e cio la legge degli sbocchi di J. Baptiste Say. Questa legge in verit era gi stata smentita un cinquantennio prima della pubblicazione delle opere di Marx. In Inghilterra allindomani delle guerre napoleoniche (1815-16) la sovrabbondanza di merci invendute e la diffusa disoccupazione assunsero caratteri drammatici. Leccedenza dellofferta era stata provocata dal calo della domanda di forniture militari e dalla riconversione dellindustria a scopi civili, che aveva portato ad una netta riduzione delle esportazioni. In verit lo stesso Say aveva gi previsto situazioni simili e a difesa della sua legge sostenne che le difficolt che gravavano sul commercio internazionale non dipendevano dalleccedenza dei prodotti inglesi, ma dalla povert delle altre nazioni. In altre parole, tali difficolt non erano causate dal fatto che lInghilterra produceva troppo, ma dal fatto che altre nazioni producevano troppo poco. In effetti i paesi importatori furono impossibilitati allo scambio dalla carestia del 1816 17 che imped loro lesportazione di derrate alimentari. " Nonostante queste spiegazioni la durata della recessione e la sua intensit spinsero http://unict.myblog.it 74 Thomas R. Malthus (1776 1834) ad indagare sulle cause che potevano condurre il capitalismo ad una crisi di sovrapproduzione e a proporne i rimedi

6. Crisi di sovrapproduzione e rinascita del capitalismo a) le crisi di sovrapproduzione

Le crisi di sovrapproduzione secondo MalthusMalthus che fu uno dei fondatori della scuola classica per taluni aspetti pu essere considerato un critico della stessa in quanto anticip il lavoro di Keynes come ammesso da questultimo circa 115 anni pi tardi. Secondo Malthus se lofferta supera la domanda bisogna fare in modo di aumentare la domanda, ma da quale settore pu venire questa domanda suppletiva? " Malthus ritiene che tale domanda non pu venire dai lavoratori in quanto sono retribuiti con quanto necessario alla loro sussistenza e riproduzione. Il loro salario sar speso di conseguenza tutto in beni di consumo e non vi sar margine per il risparmio. Daltronde se le loro condizioni migliorassero secondo la stessa teoria malthusiana sulla popolazione aumenterebbe lofferta di mano dopera sul mercato, facendo ridiscendere il livello dei salari. " La domanda suppletiva non pu venire dagli imprenditori perch per accumulare i capitali per linvestimento tendono a diminuire la domanda di beni di consumo e, impiegando i capitali risparmiati e trasformandoli in capacit produttiva aumentano lofferta sul mercato. http://unict.myblog.it 75

" Malthus proponeva di superare lo squilibrio attraverso il consumo alimentato dai lavoratori improduttivi vale a dire: domestici impiegati militari tutti coloro che non partecipavano al processo produttivo ma offrivano soltanto dei servizi. Questi lavoratori ricevevano la remunerazione per le loro prestazioni dai ricchi cio dai proprietari terrieri " Perci Malthus individu nella rendita la fonte del consumo improduttivo, difendendo il ruolo sociale ed economico dei redditieri allinterno del sistema capitalistico. Pi in generale Malthus ritenne che la domanda effettiva (necessaria ad assorbire lofferta) poteva essere sostenuta anche da attivit quali: la riparazione delle strade, i lavori pubblici che potevano essere finanziati attraverso le imposte da parte dello Stato.

http://unict.myblog.it

76 76

b) la rinascita del capitalismo I neo - classiciDopo il 1870 gli studiosi marginalisti cominciarono a studiare i problemi della distribuzione e dei cicli economici per confutare Marx La scuola neo - classica assumendo come chiave della condotta umana un calcolo razionale teso alla massimizzazione dellutilit faceva del comportamento dei singoli soggetti loggetto della ricerca economica. Lintroduzione di un soggettivismo port allabbandono della teoria del valore e dispens da ogni indagine sulle differenze sociali degli individui. " Il nuovo principio dellutilit marginale portava alla conclusione che il valore di un prodotto non era dovuto alla quantit di lavoro in esso contenuto, ma alla utilit attribuita dal consumatore allultima unit acquistata. In questo modo alla teoria oggettiva del valore lavoro, subentrava la teoria soggettiva delle scelte del consumatore e lattenzione degli studiosi si spostava dalla sfera della produzione a quella del consumo. Lutilit marginale decrescente, nel senso che quanto maggiore la disponibilit di un bene, tanto minore la soddisfazione che dal suo consumo si ricava e, quindi, tanto minore il prezzo che per esso si disposti a pagare. http://unict.myblog.it 77

Attraverso i mutamenti del proprio gusto e delle proprie scelte, il consumatore influenzava il mondo della produzione, determinando laggiustamento dei prezzi. Questa impostazione fu favorita dallaccentuato sviluppo delleconomia mondiale tra la fine dell800 e gli inizi del 900, ma la terribile depressione economica del 29 doveva spazzare via molte certezze acquisite dallanalisi neo classica La presenza di capacit produttiva inutilizzata, pur in presenza di milioni di disoccupati contraddiceva lassunto neo classico secondo il quale il sistema economico riusciva sempre e comunque a ritrovare un suo punto di equilibrio a condizione che non vi fossero interferenze esterne. Spetter allanalisi keynesiana il compito di rifondare su nuove basi la scienza economica

http://unict.myblog.it

78 78

J. M. KEYNES

"

"

a) b)

La scuola neo classica aveva basato la sua visione ottimistica dei fenomeni economici sulla acritica accettazione della legge di Say. Gi altri autori avevano confutato la validit di questa legge, ma la critica pi radicale fu quella di Keynes. Con la pubblicazione del Trattato sulla moneta (1930) e soprattutto con la Teoria generale delloccupazione, dellinteresse e della moneta (1936) Keynes sostenne lintervento dello Stato per regolare il sistema capitalistico con efficaci misure di politica economica. Nel trattato Keynes forniva il primo motivato rifiuto della legge sugli sbocchi basandolo sulla distinzione fra: Decisioni di risparmio e Decisioni di investimento. Queste decisioni dipendono infatti da due gruppi sociali diversi: le famiglie e gli imprenditori Esiste quindi la possibilit che queste decisioni non siano compatibili fra di loro. Queste due grandezze dipendono da due variabili diverse: il reddito - per il risparmio http://unict.myblog.it 79 il saggio dinteresse per gli investimenti

Veniva cos a mancare lanello di congiunzione fra domanda e offerta di risparmio che i neo classici avevano individuato nel saggio di interesse " Condizione necessaria allequilibrio economico era luguaglianza tra risparmio ed investimento sia per i neo classici che per Keynes Tuttavia mentre per i neo classici questo equilibrio veniva determinandosi spontaneamente tramite il saggio dinteresse Per Keynes questo equilibrio si determina attraverso le variazioni del reddito Il volume degli investimenti sar determinato secondo Keynes dal saggio di rendimento che gli imprenditori prevedono di ottenere, ossia dallefficienza marginale del capitale in confronto al saggio dinteresse che devono pagare per acquisire la moneta necessaria per gli impieghi. " Le aspettative di ricavi futuri rappresentano, quindi, le motivazioni psicologiche della decisione di investire. Di conseguenza le attese soggettive degli uomini daffari hanno una influenza preponderante sullinvestimento rispetto a quella che ha il saggio dinteresse. Un abbassamento del saggio dinteresse favorisce, ma non necessariamente provoca un aumento dellinvestimento Anzi quando le aspettative sono negative gli imprenditori non prendono a prestito denaro, malgrado il basso costo preferiscono trattenere in forma liquida i loro fondi (preferenza per la liquidit) questo processo andr avanti fino a che luguaglianza fra risparmio e investimento sar ripristinata. http://unict.myblog.it 8080

" Per favorire la ripresa degli investimenti dovr intervenire lo Stato attraverso una politica di spesa pubblica che porter ad un aumento del reddito, avviando un circuito inverso al precedente. importante notare che nello schema keynesiano linvestimento ha un effetto moltiplicativo sul reddito nel senso che questultimo aumenta pi che proporzionalmente rispetto al primo; ad esempio, se una societ distribuisce il reddito per 1/3 al risparmio, per 2/3 al consumo, il moltiplicatore linverso della propensione al risparmio. Il reddito complessivo dovr crescere di un ammontare pari a 3 volte lincremento degli investimenti. " Lo Stato potr ottenere le risorse necessarie allinvestimento mediante un programmato disavanzo del bilancio (deficit spending). Disavanzo finanziato con il ricorso al prestito il cui onere e la cui restituzione saranno coperti dal maggior reddito prodotto, che accrescer il gettito delle imposte. " La ripresa potrebbe essere finanziata anche col ricorso allespansione monetaria in tal caso bisogner poi ritirare dalla circolazione il denaro eccedente. La spesa aggiuntiva dovr essere indirizzata a) allattuazione di lavori pubblici b) alla creazione di infrastrutture in settori cio che aumentano la domanda senza dare impulso allofferta e senza generare concorrenza con lindustria privata. http://unict.myblog.it " La teoria economica keynesiana trov una pronta, anche se non fedele, 81 81 applicazione nel New Deal Roosveltiano.

Unaltra crisi: La stagflazione degli anni 70Gli aggiustamenti apportati al sistema capitalistico mediante politiche fiscali e monetarie restrittive o espansive della spesa e dellinvestimento avevano assorbito gli effetti negativi delle perturbazioni di breve periodo e reso pi stabile lo sviluppo, che si registr pressoch ininterrotto dalla II guerra mondiale fino agli inizi degli anni 70 quando una nuova crisi, con connotazioni diverse dalle precedenti, si abbatt sui paesi industrializzati. " La crisi fu originata dallaumento del costo delle materie prime ed in particolare del petrolio inoltre venne ad innestarsi su una progressiva inflazione gi in atto negli anni 60. Laumento del costo della vita spingeva i sindacati a chiedere salari pi elevati che, rientrando nelle spese di produzione, davano ulteriore impulso allincremento dei prezzi, inducendo i sindacati a reiterare le loro istanze. Ci si trov cos di fronte ad una situazione contraddittoria: in presenza di un accelerato accrescimento dei prezzi, gli imprenditori non trovavano conveniente http://unict.myblog.it 82 utilizzare appieno gli impianti per lalto costo dei fattori.

Questa situazione, assieme alle rigide politiche deflazionistiche attuate dai diversi stati, provocava un rallentamento dello sviluppo e lampliamento della disoccupazione " La presenza contemporanea di una stagnazione dei livelli di produttivit e di una continua inflazione venne definita col termine di stagflazione (stagnazione + inflazione). I paesi industrializzati reagirono con politiche che riflettevano la loro memoria storica. Germania ed Austria ricordando liperinflazione, che li aveva colpiti dopo la prima guerra mondiale, cercarono di frenare landamento dei salari. In Francia ed in Italia fu pi difficile superare la spirale inflazionistica, per la elevata conflittualit sindacale e per la presenza di partiti di opposizione. In tutte le nazioni ricche lo sviluppo del Welfare state ha funzionato da ammortizzatore delle tensioni sociali finch nella II met degli anni 80 la lotta allinflazione poteva considerarsi superata. " Mancano a tuttoggi soluzioni teoriche adeguate agli sviluppi pi recenti del capitalismo, nuovi strumenti di politica economica in grado di lenire la disoccupazione, che permane su livelli piuttosto elevati, rappresentando uno dei problemi insoluti della societ contemporanea. http://unict.myblog.it 8383

Cap III I CICLI ECONOMICI 1. Onde lunghe e onde brevi nellattivit economica

Lo sviluppo del capitalismo industriale stato caratterizzato da una grande instabilit A periodi di prosperit ed espansione della produzione sono seguiti periodi di depressione e di disoccupazione Nel lunghissimo periodo la tendenza della produzione (il trend secolare) rimasta all'aumento Mentre il trend dei prezzi ha toccato punti d'inversione di tendenza Nel breve e medio periodo le variabili prezzi-quantit hanno oscillato con ritmo ciclico attorno ai trends Queste variazioni del ritmo di sviluppo di carattere ciclico sono state oggetto di riflessione da parte degli studiosi Nel 1862 il medico parigino Clement Juglar not che in Francia Inghilterra e Stati Uniti si verificavano onde brevi dell'attivit economica Di durata oscillante tra i sei e i dieci anni contraddistinte da: Una fase di prosperit Una crisi 84 Una conseguente recessione http://unict.myblog.it

La crisi, solitamente, si manifestava con crolli finanziari, fallimenti, disoccupazione Le crisi si collocavano come punti di inversione di tendenza in una serie di onde successive di espansione e di depressione A differenza di altri autori che consideravano tali eventi casuali, Juglar ne evidenzi la elevata frequenza " e ne spieg le origini in fenomeni legati all'espansione e contrazione del credito e del livello del saggio d'interesse Nel 1923 Joseph Kitchin studiando le statistiche dei tassi d'interesse e dei prezzi all'ingrosso in Inghilterra e Stati Uniti " Rilev l'esistenza di un ciclo minore o ipociclo pi corto del ciclo di Juglar della durata di circa 40 mesi Tre anni pi tardi l'economista russo Kondrat'ev stabil l'esistenza di onde successive della durata compresa tra i 40 ed i 60 anni Caratterizzate da una fase di rialzo ed una di ribasso dei prezzi: la crisi come punto d'inversione di tendenza sopravveniva dopo un periodo di prosperit " Kondrat'ev osserv che l'origine di queste fluttuazioni corrispondeva con gli inizi del processo di industrializzazionehttp://unict.myblog.it 85 85

Egli dimostr anche che le onde lunghe erano connotate dallo stesso processo dinamico complessivo di quelle brevi Per semplicit possiamo rappresentare i movimenti di Kondrat'ev come appoggiati sul trend secolare I cicli di Juglar si appoggiano sulle diverse fasi di rialzo o di ribasso (vedi grafico) dei prezzi dei movimenti di Kondrat'ev

Cicli brevi (Juglar)

http://unict.myblog.it

86 86

2. Teoria di Shumpeter

Ci permise all'economista austriaco Joseph Schumpeter di elaborare nel 1939 una teoria organica dei cicli di lunga e breve durata " Fondata sul ruolo dell'innovazione nel processo di sviluppo economico La diversa ampiezza dei periodi di gestazione e di assorbimento degli effetti delle nuove tecnologie determinano la lunghezza temporale delle fluttuazioni Si configurano come innovazioni: Nuovi prodotti o nuovi processi di produzione Nuove forme di organizzazione Nuove fonti di energia o di materie prime La conquista di nuovi mercati Le innovazioni si concretizzano in nuove occasioni d'investimento Le innovazioni si presentano in sciami o grappoli e sono il risultato della dinamicit di alcuni imprenditori L'introduzione dell'innovazione consente all'imprenditore di realizzare un profitto che supera la normale remunerazione dell'imprenditore Schumpeter chiama questo, tipo di remunerazione profitto netto derivante dall'introduzione nel processohttp://unict.myblog.it di una innovazione economico 87

"

"

Questo tipo di reddito temporaneo perch all'inizio l'innovazione d origine ad una fase di espansione del ciclo, in seguito, a mano a mano che l'innovazione si estende all'intero sistema, i profitti netti si riducono e la domanda si satura fino a quando la conquista di nuovi mercati o lintroduzione di una nuova innovazione rimette in moto il processo Secondo Schumpeter i cicli lunghi corrispondono alle successive rivoluzioni industriali che hanno dominato il processo di sviluppo capitalistico e che hanno trovato nell'innovazione la loro spinta propulsiva Esse hanno, inoltre, comportato ampie trasformazioni nella societ La rivoluzione industriale inglese fu originata dalla diffusione della macchina a vapore La comparsa della fabbrica e l'affermazione del lavoro salariato costituirono il pi importante mutamento sociale dell'epoca La seconda rivoluzione industriale fu caratterizzata dall'uso mobile della macchina a vapore cio dalla rivoluzione dei trasporti Quando termin il secondo ciclo si ebbe l'ampliamento delle dimensioni dell'impresa dal punto di vista tecnico-finanziario ma anche i primi tentativi di internazionalizzazione del movimento operaio in conseguenza della diffusione delle dottrine di Marx http://unict.myblog.it 8888

"

La successiva rivoluzione industriale ha introdotto nuove fonti di energia Il petrolio e l'elettricit La pi importante trasformazione conseguente allintroduzione delle nuove fonti energetiche stata lespansione dellinteresse pubblico nelleconomia Le fluttuazioni di lungo periodo furono, studiate anche da Gaston Imbert egli rilev per G. B., Francia, Germania e USA una correlazione diretta tra produzione e prezzi Imbert constat un anticipo del movimento della produzione rispetto ai prezzi Di tale sfasatura temporale e delle fluttuazioni di lungo periodo in genere diede una spiegazione simile a quella di Schumpeter Al termine di ogni fase di recessione sono disponibili sul mercato fattori di produzione inutilizzati di cui si pu disporre Le imprese pi dinamiche che costituiscono le industrie trainanti possono prendere l'iniziativa e utilizzare le risorse disponibili per incrementare la produzione senza che ci determini una pressione sui prezzi e sui salari http://unict.myblog.it 8989

Il maggior reddito distribuito provoca Un aumento della domanda effettiva mettendo, cos, in moto effetti di trazione Via via che il sistema si avvicina al pieno impiego aumenta la rigidit dei meccanismi sul mercato, si sviluppano tensioni di scarsit i prezzi si orientano al rialzo Un altro autore Kuznets nel 1930 individu degli ipercicli o secondary movements questi si ponevano al centro tra le onde brevi di Juglar e quelle lunghe di Kondrat'ev Avevano una durata di18 - 20 anni e furono utilizzati per lo studio dell'edilizia residenziale negli USA e in G. B. In media tre cicli di Kitchin formano un ciclo Juglar e sei Juglar formano un Kondrat'ev Essi provocano recessioni meno gravi se cadono nel periodo ascendente, della fluttuazione lunga Pi gravi per i motivi opposti, cio se cadono in una fase di depressionehttp://unict.myblog.it 90 90

3. MOVIMENTI DI LUNGO PERIODO DI KONDRAT'EV

Dalla fine del XVIII sec. le fasi principali dell'andamento dei prezzi o cicli di Kondrat'ev sono state le seguenti: Fasi di rialzo Dal 1789 al 1814 Dal 1850 al 1873 Dal 1896/97 al 1920/21 Fasi di ribasso Dal 1815 al 1849 Dal 1874 al 1896 Dal 1921 al conflitto mondiale Per gli Stati Uniti dal 1929 I punti di inversione di tendenza (crisi) 1814-1815 per Inghilterra e Francia, 1873 per Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti 1920-1921 per Francia e Gran Bretagna 1929 per Stati Unitihttp://unict.myblog.it 91

http://unict.myblog.it

92

4. Gli effetti delle fasi di crescita e di depressione. Le crisi Gli

effetti delle fasi di crescita, grazie alla introduzione di un grappolo d'innovazioni sono stati: Aumento degli investimenti Aumento del reddito Aumento della domanda globale Aumento dei prezzi Aumento della produzione Gli effetti delle fasi di depressione hanno registrato: Sovrapproduzione Rarefazione delle occasioni di investimento Abbassamento dei livelli dell'attivit economica Riduzione della produzione di oro Riduzione dei prezzihttp://unict.myblog.it 93

"

"

Le guerre infatti accompagnavano l'espansione accelerando lo sviluppo di industrie di base Ma erano generalmente seguite da crisi di sovrapproduzione che accentuavano la tendenza all'inversione del ciclo La prima fase di depressione (1815-49) fu successiva al blocco continentale e alla Restaurazione Fu provocata dalla continua discesa dei prezzi agricoli, che Nei lunghi anni di guerra e durante la carestia del 1816-17 raggiunsero livelli particolarmente elevati Questa discesa dei prezzi fu ulteriormente aggravata: Dalla messa a coltura di nuove terre Dalla riduzione della produzione di oro L'Inghilterra non trovando sbocchi ai propri prodotti, soffr gli effetti di una grave crisi di sovrapproduzione La seconda fase di depressione (1874-96) ebbe inizio dopo la guerra di secessione degli Stati Uniti,