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Repubblica e Cantone Ticino Dipartimento della sanità e della socialità Ufficio del medico cantonale
Servizio di promozione e valutazione sanitaria
Strategia e programma quadro di
prevenzione e promozione della salute
Cantone Ticino
2017-2020
Autori
M. Bouvier Gallacchi, O. Beretta, A. Tomada e i collaboratori SPVS Per ulteriori informazioni
Servizio di promozione e valutazione sanitaria Via Orico 5 – 6500 Bellinzona Tel + 41 91 814 30 50 [email protected] www.ti.ch/promozionesalute
Gennaio 2017
Programma SPVS 2017-2020 1
Sommario
1 Scopo del programma di prevenzione e promozione della salute 3 1.1 Considerazioni generali 3
1.2 Prevenzione e promozione della salute in Ticino 4
2 Strategia e programma quadro 2013-2015 5 2.1 Contenuti del programma cantonale 5
2.2 Primo bilancio 5
3 Quadro di riferimento del Programma quadro 2017-2020 10 3.1 Dagli obiettivi di sviluppo del Millennio agli obiettivi di sviluppo sostenibile 10
3.2 Determinanti della salute e fattori modificabili 11
3.3 Principi generali e processi di elaborazione dei programmi/progetti 13
4 La salute dei Ticinesi 15 4.1 Dati epidemiologici nelle varie fasi della vita 15
4.2 Bisogni d’intervento 26
4.3 Misure di prevenzione e promozione della salute 28
5. Raccomandazioni per il periodo 2017-2020 30 5.1 Contenuti del programma quadro 30
5.2 Implementazione del programma 32
5.2.1 Risorse umane 32
5.2.2 Principali partner 32
5.2.3 Risorse finanziarie 34
6 Sintesi 35
7 Allegati 37 Allegato 1: Glossario Prevenzione e Promozione della salute 37
Allegato 2: Tabella di valutazione dei progetti svolti nel 2013-2015 45
Scopo del programma
Programma SPVS 2017-2020 3
1 Scopo del programma di prevenzione e promozione della
salute
1.1 Considerazioni generali
La salute è un bene e una risorsa entrambi preziosi sia per le persone che per la comunità. La
salute influisce in maniera importante sullo sviluppo personale, sociale ed economico, e sulla
qualità di vita delle persone e delle popolazioni. Essa richiede varie condizioni e risorse
fondamentali, quali la possibilità di nutrirsi e alloggiarsi correttamente, di istruirsi, di disporre di un
certo reddito e di beneficiare di un ecosistema stabile, di risorse durature, di giustizia ed equità.
Laddove sono presenti questi requisiti, i progressi tecnici e medici e lo sviluppo socio-economico
osservati negli ultimi decenni hanno avuto un impatto importante sul miglioramento della salute
delle popolazioni interessate in termini di diminuzione della mortalità generale - in particolare per
quanto concerne le malattie trasmissibili - e di aumento di speranza e qualità di vita. Da
considerare che, visto il crescente invecchiamento della popolazione, le politiche di salute pubblica
saranno confrontate negli anni a venire ai bisogni di un numero sempre maggiore di persone
affette da malattie croniche.
La diffusione e il fardello (burden) globale delle malattie non trasmissibili rappresentano una sfida
molto importante per la salute pubblica e comportano un carico notevole sui servizi sanitari e sullo
sviluppo socioeconomico in tutto il mondo1.
I dati mondiali recenti2 evidenziano tendenze incoraggianti con una diminuzione del 12% del tasso
di mortalità standardizzato per l’età tra il 2002 e il 2012, così come una riduzione del 15% della
probabilità di decesso prematuro dovuto alle quattro malattie non trasmissibili più frequenti
(malattie cardiovascolari, cancro, diabete e affezioni respiratorie croniche). La causa maggiore di
diminuzione della mortalità per malattie non trasmissibili e dunque il motivo principale del
miglioramento generale della speranza di vita nei paesi ad alto reddito è dovuto alla diminuzione
del numero di decessi per malattie cardiovascolari.
Tuttavia i dati di mortalità, utilizzati da anni come indicatori sanitari nella pianificazione degli
interventi di prevenzione e promozione della salute, non sono sufficienti per stimare i bisogni di
salute di una determinata popolazione, in quanto non permettono di valutare adeguatamente
l’impatto dei problemi di salute duraturi e delle malattie croniche, in termini di benessere, qualità di
vita, costi sanitari e produttività della popolazione interessata. Per questa ragione è quindi
necessario anche tener conto di indicatori relativi alla morbilità e al grado di disabilità generati dai
problemi di salute e dalle malattie non trasmissibili.
La quantificazione dei fattori o gruppi di fattori di rischio, potenzialmente modificabili tramite
interventi mirati, è stata pubblicata in dicembre 2015. Per l’Europa occidentale, i primi cinque fattori
di rischio sono in ordine decrescente: una pressione arteriosa (PA) elevata, il tabagismo, un indice
di massa corporea (IMC) elevato, una glicemia3 a digiuno troppo elevata e il consumo di alcol. Per
1 WHO. Global action plan for the prevention and control of noncommunicable diseases 2013-2020. Geneva:
WHO, 2013 2 Noncommunicable diseases. In: Health in 2015 from MDGs to SDGs. Geneva: WHO, 2015, p. 133-135
3 La glicemia corrisponde al valore della concentrazione di glucosio nel sangue
Scopo del programma
Programma SPVS 2017-2020 4
la Svizzera, i cinque fattori sono simili, cambia però l’ordine d’importanza con in prima posizione il
tabagismo, seguito da IMC elevato, PA elevata, consumo d’alcol, glicemia elevata4.
Sebbene la morbilità e la mortalità attribuibili alle malattie non trasmissibili si manifestino
generalmente durante l’età adulta e avanzata, è importante ricordare che l’esposizione ai fattori di
rischio inizia molto presto nella vita e che quindi le azioni di prevenzione e di promozione della
salute devono essere intraprese a partire dall’infanzia e proseguite nelle varie fasi della vita per
poter osservarne gli effetti e coglierne i benefici.
1.2 Prevenzione e promozione della salute in Ticino
La prevenzione e la promozione della salute sono parte integrante delle politiche di salute pubblica
del Dipartimento della sanità e della socialità del Cantone Ticino. Le attività al riguardo sono svolte
e/o coordinate dal Servizio di promozione e di valutazione sanitaria (SPVS) dell’Ufficio del medico
cantonale, nel rispetto delle disposizioni legali in vigore nel Cantone, in particolare quelle formulate
nella Legge sulla promozione della salute e il coordinamento sanitario5 (Legge sanitaria del 18
aprile 1989), nella Legge sugli esercizi alberghieri e sulla ristorazione6 (Lear del 1° giugno 2010) e
nel Regolamento concernente la protezione contro il fumo7 del 24 aprile 2013. Inoltre, trattandosi
di attività in ambito di salute pubblica, la strategia e il programma quadro si appoggiano su
riferimenti nazionali ed internazionali discussi nel capitolo 3.
Nel dicembre 2013 (Nota a protocollo N.139/2013) è stata approvata la Strategia e programma
quadro di prevenzione e promozione della salute, Cantone Ticino, 2013-2015 che fissava il quadro
generale di riferimento, i contenuti e le priorità del Programma cantonale di prevenzione e
promozione della salute. Lo scopo del presente documento è di presentare un bilancio delle attività
svolte nel corso di questi due anni e di definire per il periodo 2017-2020 gli interventi ritenuti
prioritari e per i quali sono considerati pertinenti il proseguimento e/o lo sviluppo di programmi, di
progetti o di misure specifici.
4 GBD 2013 Risk factors Collaborators. Global, regional, and national comparative risk assessment of 79
behavioural, environmental and occupational, and metabolic risks or clusters of risks in 188 countries, 1990-2013 Lancet 2015; 386: 2287-323 5 Cfr. art. 2, art. 3 lett. a-d), art. 3 lett. i), art. 3 lett. o) e TITOLO IV della Legge sanitaria
6 Cfr. art. 2 lett. c), art. 23, art. 24 , art. 25
7 Cfr. art. 5-7
Strategia e programma quadro 2013-2015
Programma SPVS 2017-2020 5
2 Strategia e programma quadro 2013-2015
2.1 Contenuti del programma cantonale
Nel 2013, il programma cantonale aveva configurato il quadro generale di riferimento8 per la
definizione e l’implementazione dei singoli interventi secondo una logica di lavoro sintetizzata nella
figura 1. I dati epidemiologici allora disponibili avevano permesso di definire per ogni fase della vita
i seguenti temi prioritari: alimentazione e movimento per i bambini; alcol e tabacco per gli
adolescenti; stile di vita per gli adulti; movimenti/attività fisica, farmaci e alcol negli anziani.
Figura 1: Logica di lavoro per la definizione del programma cantonale quadro SPVS
Parallelamente alle priorità tematiche erano state determinate anche priorità strategiche
raggruppate in quattro temi: coordinamento, dimensioni di vita, valutazione, comunicazione.
Queste priorità strategiche richiedevano in particolare di ridefinire le relazioni ed interazioni del
SPVS con i suoi vari partner, rispettivamente servizi e istituzioni, enti e organizzazioni non
governative, media.
2.2 Primo bilancio
Sebbene sia prematuro pretendere di potere ottenere risultati da un programma attuato due anni
fa, alcune considerazioni possono essere fatte nella valutazione dei processi e degli impatti a
breve termine. Riprendendo le tabelle riassuntive delle priorità, è possibile valutare
complessivamente se gli obiettivi generali sono stati raggiunti in considerazione dei programmi e/o
dei progetti implementati.
8 Bouvier Gallacchi M, et al. Strategia e programma quadro di prevenzione e promozione della salute, Cantone
Ticino, 2013-2015. Bellinzona: Ufficio medico cantonale, 2013
Bisogni di salute Temi prioritari
Obiettivi e
indicatori Campi
d’azione
Misure, interventi
SPVS
Monitoraggio Valutazione
Associazioni, enti
Divisione salute pubblica
SPVS
Accordi di collaborazione
Strategia e programma quadro 2013-2015
Programma SPVS 2017-2020 6
Priorità tematiche
* Programmi/progetti in fase di elaborazione Obiettivo raggiunto Obiettivo non raggiunto
Priorità strategiche
Tema Scopo Attività svolte 2013-2015 Obiettivi generali
Coordinamento Migliorare l’efficienza
Contratti standardizzati di
prestazioni con i partner
Strumenti standardizzati di
valutazione dei progetti
Supervisione, formazione
Messa in rete degli attori
Promuovere sinergie tra i partner
Armonizzare i messaggi
Migliorare le competenze dei partner
Dimensioni di vita
Agire sui determinanti della salute
Analisi dei dati
Definizione dei fattori
potenzialmente modificabili e
degli interventi possibili
Individuare i bisogni specifici del Cantone
Adattare i programmi nazionali
Sostenere progetti pilota
Valutazione Favorire best practices
Definizione degli indicatori di
salute e di valutazione
Consulenza e sostegno nella
valutazione di progetti specifici
Determinare indicatori appropriati
Fornire strumenti di valutazione dei
programmi
Relazioni con media
Riposizionare UMC/SPVS
Contatti inter- e multi-settoriali
Brand promozione della salute
Presenza mediatica, sito web,
newsletter, facebook
Materiale d’informazione
Tematizzare le priorità d’azione
Creare consenso
Sostenere i progetti
Aumentare la visibilità del DSS/UMC/SPVS
Target Scopo Attività svolte 2013-2015 Obiettivi generali
Bambini e adolescenti
Crescere e svilupparsi in salute
Programma d’azione
cantonale
Peso corporeo sano 2012-16
Progetti di promozione della
salute nell’ambito scolastico
Piano d’azione cantonale
alcol 2015-2018
Programma cantonale
tabagismo 2015-2018
Progetto pilota Girasole*
Programma d’azione
cantonale anziani*
Calendario vaccinale
svizzero
Promozione della salute
Promuovere stili di vita sani
Promuovere il sentimento di agio e di benessere
Prevenzione
Ridurre i rischi di incidenti e infortuni
Promuovere le vaccinazioni secondo il calendario
vaccinale svizzero
Adulti
Vivere e mantenersi in salute
Promozione della salute
Promuovere stili di vita sani
Prevenzione
Ridurre i rischi legati a comportamenti problematici
Favorire la prevenzione del disagio professionale
Anziani
Invecchiare in modo sano
Promozione della salute
Promuovere stili di vita sani che permettono il
mantenimento al proprio domicilio
Promuovere spazi di vita favorevoli
all’invecchiamento attivo e in salute
Prevenzione
Ridurre i rischi che minacciano l’autonomia
funzionale
Strategia e programma quadro 2013-2015
Programma SPVS 2017-2020 7
Per quanto concerne le priorità tematiche, la valutazione complessiva mostra che la maggiore
parte degli obiettivi generali è stata raggiunta; la tabella inserita negli allegati offre una panoramica
più dettagliata dei vari progetti e dei risultati finora raggiunti. Per completezza, si propongono le
seguenti osservazioni:
- Il Programma d’azione cantonale “Peso corporeo sano”, cofinanziato da Promozione Salute
Svizzera, ha proseguito la promozione di stili di vita sani fin dalla prima infanzia, tramite la
formazione e il coinvolgimento di moltiplicatori (famiglie, istituti scolastici, nidi dell’infanzia,
famiglie diurne, associazioni). I molteplici progetti del Programma sono supportati da diversi
materiali creati ad hoc, quali il ricettario “Il piatto equilibrato”, la guida “L’alimentazione del
bambino da 0 a 36 mesi”, il materiale didattico “Verdure Attack” e la newsletter di informazione
“Movimento e gusto con l’equilibrio giusto!”
- I progetti svolti in ambito scolastico, in collaborazione con il DECS, il Forum per la promozione
della salute nella scuola e la Rete ticinese delle scuole che promuovono la salute, hanno
sostenuto la promozione del benessere degli allievi, dei genitori e dei docenti
- L’approvazione e l’implementazione del Piano d’azione cantonale alcol, finanziato tramite la
quota della decima dell’alcol, e del Programma cantonale tabagismo, cofinanziato dal Fondo di
prevenzione del tabagismo, hanno permesso di coordinare meglio le attività dei vari partner
interessati e di ampliare e/o sviluppare dei progetti mirati sui bisogni specifici della popolazione
ticinese
- L’obiettivo di riduzione dei rischi d’incidenti e infortuni nella fascia di età giovanile è stato
parzialmente trattato nel contesto del Piano cantonale alcol
- Lo sviluppo del progetto pilota Girasole9 in partenariato con la Sezione alimentazione e attività
fisica dell’Ufficio federale della sanità, indirizzato alla promozione di stili di vita favorevoli alla
salute, ha richiesto notevoli risorse umane del SPVS, motivo per cui si è deciso di rinunciare
per il momento a sviluppare azioni di prevenzione del disagio professionale
- Per quanto concerne l’autonomia funzionale e il mantenimento della qualità di vita delle
persone anziane che vivono a domicilio, vari progetti sono stati attuati in collaborazione con
diverse associazioni come PIPA, Pro Senectute, ATTE, Generazione Più, i Servizi di
assistenza e cura a domicilio
Le priorità strategiche sono state oggetto di un’accurata attenzione, in quanto ritenute essenziali
per il buon funzionamento e lo svolgimento generale del programma quadro. Il SPVS si è quindi
dotato di vari strumenti che hanno permesso di realizzare gli obiettivi generali auspicati. Si può
osservare che:
- Il coordinamento e la supervisione da parte del SPVS dei programmi e progetti attuati nel
Cantone ha permesso di ottenere maggiore interazione, collaborazione e complementarità con
e tra i partner attivi sul territorio e di avere una visione globale delle attività
- Lo sviluppo di procedure standardizzate sia per la valutazione di richieste di sostegno di
progetti esterni che per la formulazione di contratti di prestazione con associazioni, enti o
servizi ha condotto a una gestione rigorosa ed efficiente dei finanziamenti, garantendo
trasparenza nella loro attribuzione
- L’analisi approfondita dei dati epidemiologici provenienti da varie fonti (Indagine sulla salute in
Svizzera, Monitoraggio delle dipendenze, Health Behaviour in School-aged Children) ha messo
9 Il progetto Girasole promuove attività di prevenzione e promozione della salute tramite l’empowerment e il
coaching di pazienti che consultano regolarmente il loro medico di famiglia
Strategia e programma quadro 2013-2015
Programma SPVS 2017-2020 8
in evidenza le peculiarità del cantone Ticino, permettendo di definire dei bisogni specifici e di
adattare i programmi nazionali al contesto ticinese
- Il SPVS ha proposto alcune metodologie e offerto consulenza e sostegno ai suoi partner per la
valutazione di vari progetti al fine di ottenere informazioni affidabili e utili sugli effetti dei singoli
progetti da poter integrare in una valutazione generale dei programmi in corso
- Al fine di sensibilizzare e responsabilizzare i cittadini e la popolazione in generale, i messaggi
di prevenzione e promozione della salute sono stati diffusi non solo attraverso i vari canali di
comunicazione usuali (presenza mediatica, sito web, newsletter, materiale informativo) ma
anche attraverso una pagina Facebook istituzionale
Infine per quanto riguarda i temi trasversali, alcuni aspetti sono stati trattati in maniera specifica:
Ambiente
Il Gruppo operativo salute e ambiente (GOSA) ha dovuto fare fronte durante l’estate 2015 a un
periodo di canicola estrema verificatasi per la prima volta in Ticino; questa esperienza ha
evidenziato la necessità di aggiornare il protocollo di prevenzione e protezione della salute
definito nel 2004 e ha rafforzato la convinzione del SPVS della necessità di continuare a
sostenere il ruolo del GOSA. La partecipazione del SPVS ai lavori inter- e multisettoriali di
adattamento ai cambiamenti climatici, svolti nel 2015 sotto la responsabilità del DT nell’ambito
della strategia nazionale voluta dal Consiglio federale, ha avviato in seno al GOSA la
riflessione in merito alla necessità di considerare i possibili effetti sulla salute dei cambiamenti
climatici.
Migrazione
Il gruppo di lavoro Migrazione e salute, istituito dal CdS nell’aprile 2013, ha consegnato, in
dicembre 2014, un rapporto descrittivo delle problematiche riscontrate in Ticino, elencando vari
punti critici e proponendo una serie di interventi mirati. A fine gennaio 2016 è stato istituito un
gruppo di accompagnamento diretto dal SPVS con il compito di coordinare e facilitare
l’implementazione delle misure proposte.
Inoltre sono stati attuati alcuni progetti in collaborazione con la Fondazione IdéeSport –
progetto MiniMove d’integrazione e di movimento dei bambini da 2-5 anni - e Soccorso operaio
svizzero (SOS) - progetto pilota dell’agenzia Derman, attività formazione dei mediatori
interculturali - alfine di diffondere, all’attenzione dei migranti più vulnerabili, messaggi e
materiale informativo e di aumentare le loro competenze relative alla prevenzione e alla
promozione della salute, così come ai diritti e doveri dei pazienti.
Salute mentale
L’analisi dei dati dell’Inchiesta svizzera sulla salute 2012 concernenti la salute mentale è stata
completata in dicembre 2015, permettendo di avviare una riflessione condivisa tra l’Ufficio del
medico cantonale e l’Organizzazione sociopsichiatrica cantonale. Da rilevare tuttavia che vari
progetti attuati/sostenuti dal SPVS nel contesto scolastico e nell’ambito del Piano d’azione
cantonale alcol contemplano già questa tematica.
Diritti dei pazienti
Il nuovo opuscolo “L’essenziale sui diritti dei pazienti” pubblicato nel novembre 2013 è stato
distribuito in maniera estesa (circa 28’000 esemplari negli ospedali, istituti di cura, servizi
sociosanitari, scuole professionali sociosanitarie, ecc.).
Strategia e programma quadro 2013-2015
Programma SPVS 2017-2020 9
Vaccinazioni
La promozione delle raccomandazioni pubblicate nel Calendario vaccinale svizzero e delle
strategie nazionali riguardanti le vaccinazioni sono svolte in stretta collaborazione con gli altri
servizi dell'UMC.
Quadro di riferimento
Programma SPVS 2017-2020 10
3 Quadro di riferimento del Programma quadro 2017-2020
3.1 Dagli obiettivi di sviluppo del Millennio agli obiettivi di sviluppo
sostenibile (WHO’s Sustainable Development Goals, SDGs)
Il 25 settembre 2015, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato la nuova agenda di
sviluppo “Transforming our world: the 2030 agenda for sustainable development”, elaborata sulla
base di un’analisi accurata dei progressi ottenuti in seguito all’attuazione degli obiettivi di sviluppo
del Millennio adottati nel 2000, della situazione globale rispetto alla salute a livello mondiale nel
2015 e delle principali sfide attese nei prossimi 15 anni.
Nell’Agenda di sviluppo figurano diciassette obiettivi di sviluppo sostenibile10:
L’obiettivo 3, specificamente dedicato alla salute e al benessere, è ambizioso ed esteso, ossia si
prefigge di “Garantire una vita sana e promuovere il benessere per tutti a tutte le età”; comprende
tredici target11, incluse 4 misure d’implementazione specificate da 3.a a 3.d. Quattro target
riguardano le attività del Servizio di promozione e valutazione sanitaria:
Entro il 2030, diminuire di un terzo la mortalità prematura delle malattie non trasmissibili
attraverso misure di prevenzione e di cura, e promuovere la salute mentale e il benessere (3.4)
Rafforzare la prevenzione e il trattamento dell’abuso di sostanze, tra cui il consumo di sostanze
narcotiche e il consumo nocivo di alcol (3.5)
Rafforzare l'attuazione della Convenzione Quadro dell'Organizzazione Mondiale della Sanità
sul controllo del tabacco in tutti i paesi, se del caso (3.a)
10
WHO. Health in 2015: from MDGs, Millennium Development Goals to SDGs, Sustainable Development Goals. Geneva: WHO, 2015, p. 8, table 1.2 11
Ivi, p. 8, table 1.3
Quadro di riferimento
Programma SPVS 2017-2020 11
Rafforzare la capacità di tutti i paesi, in particolare dei paesi in via di sviluppo, per quanto
concerne il riscaldamento climatico, la riduzione del rischio e la gestione dei rischi per la salute
a livello nazionale e globale (3.d)
Come già osservato in precedenza12, gli obiettivi di sviluppo sostenibili evidenziano che “… la
salute è legata a parecchi obiettivi estranei all’ambito strettamente sanitario, ciò che dimostra
quanto la salute influenza e, a sua volta, è influenzata da molti determinanti socioeconomici e
ambientali”13.
L’obiettivo di sviluppo sostenibile relativo alla salute, “Garantire una vita sana e promuovere il
benessere per tutti a tutte le età”, definisce vari indicatori globali, che dovrebbero permettere di
monitorare e di valutare le azioni che sono e saranno intraprese: la speranza di vita e il tasso di
mortalità prematura misurano effetti della prevenzione delle malattie non trasmissibili; più difficile
invece determinare indicatori che misurano il benessere, che sappiamo interagire in modo
intrinseco con la salute, in quanto lo stato di salute è un determinante importante del benessere
soggettivo. L’equità infine è un concetto fondamentale degli obiettivi di sviluppo sostenibile che
s’indirizzano a “tutti e a tutte le età”.
In Svizzera, la Strategia globale Sanità 202014, la Strategia nazionale sulla prevenzione delle
malattie non trasmissibili 2017-202415, così come la Strategia nazionale dipendenze16 e la Rete
Salute Psichica si rifanno agli obiettivi di sviluppo sostenibile, tenendo conto del contesto politico e
delle condizioni socio-economiche e sanitarie specifiche della Svizzera.
3.2 Determinanti della salute e fattori modificabili
La salute delle persone o di una popolazione è condizionata da numerosi fattori che non sono
sempre distribuiti in modo equo (p.es. condizioni socioeconomiche) e/o modificabili (p.es.
caratteristiche biologiche e genetiche). Inoltre esistono interazioni complesse tra parecchi fattori -
denominati nel contesto della promozione della salute determinanti della salute – che possono
avere effetti singoli o cumulativi positivi o negativi sullo stato di salute. Si utilizza il termine di
fattore di rischio, quando esiste un’associazione statisticamente significativa tra un fattore
specifico e la comparsa di una determinata malattia. Numerosi legami di causalità tra vari
determinanti e lo stato di salute sono stati scientificamente stabiliti.
L’impatto sulla salute dei determinanti, modificabili e non modificabili, può essere modellizzato in
maniera diversa in funzione dell’impatto finale considerato (p. es. patologia o evento specifico) e
della tipologia dei determinanti osservati. Queste modellizzazioni permettono di stimare l’effetto
globale degli interventi che si possono e/o si vogliono intraprendere per prevenire una determinata
malattia o evento. Nel contesto che ci interessa, i due modelli presentati qui sotto permettono di
stimolare la riflessione rispetto alla prevenzione delle malattie cardiovascolari (vedi figura 2),
12
WHO. Commission on Social Determinants of Health. Closing the gap in a generation: health equity through
action on the social determinants of health: final report. Geneva: WHO, 2008 13
WHO. Health in 2015, p. 9 14
Dipartimento federale dell’interno. Politica sanitaria: le priorità del Consiglio federale. Berna: Ufficio federale della sanità pubblica, 2013 15
Strategia nazionale sulla prevenzione delle malattie non trasmissibili (MNT) 2017-2024. Berna: UFSP e CDS,
2016 16
Strategia nazionale dipendenze 2017–2024. Berna: Ufficio federale della sanità pubblica, 2015
Quadro di riferimento
Programma SPVS 2017-2020 12
responsabili di decessi prematuri, e alla prevenzione delle cadute (vedi figura 3), fonti di importante
morbilità e di perdita di autonomia negli anziani.
Adatto da fig.1: The causal chain
Figura 2: Principali fattori non genetici che influenzano la malattia coronarica17
Adattato da fig. 3: Risk factor model for falls in older age
Figura 3: Fattori di rischio di cadute in età avanzata18
17
WHO. Global health risks: mortality and burden of disease attributable to selected major risks. Geneva: WHO,
2009, p. 2, fig. 1 18
WHO Global Report on Falls Prevention in Older Age. Geneva: WHO, 2007, p. 5, fig. 3
Quadro di riferimento
Programma SPVS 2017-2020 13
Da osservare che il concetto di fattore di rischio corrisponde a un indicatore di probabilità di
possibile associazione con una determinata condizione clinica; la sua assenza non esclude la
comparsa della malattia, ma la sua presenza, o la compresenza di più fattori di rischio, ne aumenta
notevolmente la probabilità. Il fattore di rischio può essere una caratteristica intrinseca o genetica,
un aspetto del comportamento o uno stile di vita, un'esposizione ambientale.
Di converso i fattori di protezione sono statisticamente associati al mantenimento o alla
protezione di un determinato stato di salute. Diversi fattori psicologici, sociali e comportamentali
hanno un ruolo protettivo nel corso dell’adolescenza e dell’età adulta, aumentando la resistenza
alle malattie, diminuendo o ritardando la comparsa di invalidità e permettendo un recupero più
rapido in caso di malattia19.
Sia i fattori di rischio che i fattori di protezione sono potenzialmente modificabili quando sono legati
ad un comportamento o a un contesto. Gli interventi di prevenzione e promozione della salute
devono quindi privilegiare un approccio olistico orientato alle persone e ai vari ambienti (contesti di
vita / sistemi) che identifichi ed agisca sui determinanti della salute modificabili.
3.3 Principi generali e processi di elaborazione dei programmi/progetti
I principi e processi, definiti e adottati nel 2013, sono stati utilizzati dal SPVS come base
concettuale e come quadro di riferimento per sviluppare e validare degli strumenti di lavoro efficaci
ed adatti ai programmi e progetti attuati in Ticino nel 2014-2015. In linea con i principi e processi
sostenuti da Promozione Salute Svizzera, da enti e servizi dell’amministrazione federale, così
come dai programmi in corso in vari cantoni, si continuerà a lavorare favorendo un approccio
basato sui seguenti principi e processi generali:
Prendere in considerazione i bisogni di salute delle persone e della popolazione durante tutte
le fasi della vita (life-course approach)
Applicare un approccio sistemico per l’elaborazione di programmi (modello PRECEDE
PROCEED)
Promuovere l’empowerment delle persone e delle comunità affinché esse possano scegliere
ed esercitare un maggior controllo sui fattori modificabili che determinano la loro salute
Promuovere un atteggiamento positivo rispetto alla salute basato sullo sviluppo e il
mantenimento delle risorse di cui dispongono le persone e le comunità per proteggere e
mantenere il miglior stato di salute possibile
Garantire interventi basati sulle pari opportunità
19
OMS. Rapport sur la santé dans le monde 2002: réduire les risques et promouvoir une vie saine. Genève:
OMS, 2002
I fattori di rischio e di protezione per la salute modificabili, che siano
comportamentali, ambientali o socioeconomici, sono i campi d’azione
privilegiati della prevenzione e della promozione della salute
Quadro di riferimento
Programma SPVS 2017-2020 14
Agire sui campi d’azione con un approccio inter- e multisettoriale
Effettuare il monitoraggio e la valutazione delle azioni intraprese
Sostenere le azioni sul lungo termine
I programmi / piani d’azione cantonali e di progetti specifici sviluppati tra il 2013 e il 2015 sono stati
elaborati secondo la logica di lavoro proposta nel 2013:
Campi d’azione
Comportamento individuale
Contesto / ambiente di vita
Messa in rete / coordinamento
Comunicazione
Bisogni di salute
Temi prioritari
Obiettivi specifici
Indicatori
La salute dei Ticinesi
Programma SPVS 2017-2020 15
4 La salute dei Ticinesi
In considerazione del principio che la salute della popolazione è una componente importante del
benessere globale della società e della qualità di vita di ogni cittadino e che le principali cause di
decesso e di morbilità sono dovute alle malattie croniche, la conoscenza della salute dei Ticinesi è
indispensabile per sostenere delle misure appropriate di promozione della salute e di prevenzione
delle malattie. Queste misure devono tenere conto anche delle persone già affette da incapacità o
affezioni croniche, al fine di promuovere la miglior funzionalità e qualità di vita possibili nel corso
della vita, analogamente a quanto affermato nella visione della Strategia nazionale sulla
prevenzione delle malattie non trasmissibili.
Da ricordare che la salute dipende da numerosi fattori. In un’ottica di salute pubblica è tuttavia
opportuno focalizzare l’analisi su fattori potenzialmente modificabili tramite interventi che agiscono
su comportamenti individuali e fattori ambientali e/o strutturali. Dati demografici e di mortalità erano
stati presentati in dettaglio nel 2013. Per questo motivo, di seguito sono esposti i dati
epidemiologici - basati in gran parte su sondaggi20 - più recenti e significativi per rappresentare le
tendenze attuali nel Cantone Ticino. I dati presentati per fascia di età descrivono la percezione
dello stato di salute, i fattori che giocano un ruolo protettivo e quindi positivo per la salute ed infine i
fattori e i comportamenti a rischio che possono influenzarla in modo negativo.
4.1 Dati epidemiologici nelle varie fasi della vita
a) Bambini e adolescenti
Le varie inchieste sulla salute non includono i bambini. I primi dati concernenti la percezione dello
stato di salute, le abitudini e i comportamenti a rischio includono gli adolescenti tra gli 11 e i 15
anni (studio HBSC, dati 2014).
Percezione della salute, soddisfazione e rete sociale
9 adolescenti su 10 dicono di trovarsi in “buono” o “eccellente” stato di salute
8 adolescenti su 10 dicono di sentirsi soddisfatti della propria vita
Più di 8 adolescenti su 10 dichiarano di essersi innamorati di qualcuno
Più di 8 adolescenti su 10 dichiarano di poter parlare dei propri problemi con gli amici
Alimentazione
Confrontando i dati HBSC del 2014 con quelli del 2010 (figura 4), è possibile rilevare come, tra gli
adolescenti ticinesi, l’alimentazione sembri seguire una tendenza al miglioramento. Infatti, per gli
alimenti raccomandati come frutta e verdura, il trend pare orientato verso un aumento della
frequenza di consumo. Per contro, alimenti non raccomandati quali bevande zuccherate, chips e
bevande energetiche sembrano segnare, se non un lieve calo, quantomeno una certa
stazionarietà. In particolare, gli adolescenti che consumano frutta e/o verdura più di una volta al
giorno rappresentano rispettivamente il 45.8% (5.1 punti percentuali in più rispetto al 2010) e il
20
Bouvier Gallacchi M, et al. Strategia e programma quadro di prevenzione e promozione della salute, Cantone
Ticino, 2013-2015. Bellinzona: Ufficio medico cantonale, 2013, p. 15
La salute dei Ticinesi
Programma SPVS 2017-2020 16
35.7% (2.7 punti percentuali in più rispetto al 2010). Invece, per bevande zuccherate, chips e
bevande energetiche le prevalenze risultano leggermente più basse e rispettivamente sono il
18.3% (-3.7 punti percentuali), il 5.9% (-0.3 punti percentuali) e il 2.7% (-3.0 punti percentuali).
Figura 4: Prevalenza di consumo frequente (“più di una volta al giorno”) di alimenti raccomandati (sinistra)
e non raccomandati (destra), per il 2010 (in blu) e per il 2014 (in rosso).
Attività fisica
L’analisi dei dati (figura 5) mostra come l’attività fisica, svolta negli ultimi 7 giorni per almeno 60
minuti e per 6-7 giorni alla settimana, evidenzi una relazione inversamente proporzionale rispetto
all’età: al crescere dell’età si rileva una tendenza alla progressiva riduzione della frequenza
dell’attività fisica. Si passa così dal 23.4% per gli undicenni a circa il 15.0% per i quindicenni21.
Tuttavia, come per l’alimentazione, anche in questo caso i dati mostrano una certa tendenza
positiva, poiché, rispetto al 2010, si misurano incrementi superiori ai 5 punti percentuali per
undicenni, dodicenni e quattordicenni.
Figura 5: Prevalenza di attività fisica frequente (“almeno 60 minuti per 6-7 giorni la settimana”) negli ultimi 7
giorni per fascia d’età, per il 2010 (in blu) e per il 2014 (in rosso).
Un aspetto interessante da notare è come la frequenza dell’attività fisica risulti strettamente
associata allo stato di salute dichiarato dai ragazzi (figura 6). Rappresentando, infatti, la relazione
tra la frequenza settimanale con cui viene svolta l’attività fisica e l’autovalutazione del proprio stato
21
Il dato per i quindicenni dev’essere considerato con cautela in quanto la dimensione campionaria per questa
fascia d’età è inferiore alle 30 unità.
La salute dei Ticinesi
Programma SPVS 2017-2020 17
di salute, si può rilevare un andamento direttamente proporzionale: un’attività fisica più frequente
coincide con una maggior proporzione di ragazzi che dichiarano uno stato di salute eccellente. Più
precisamente, tra coloro che non svolgono alcuna attività fisica, solo circa 3 su 10 valutano il
proprio stato di salute eccellente. Al contrario, tra i ragazzi che svolgono attività fisica tutti i giorni
della settimana, il numero di coloro che dichiara uno stato di salute eccellente sale a 6 su 10.
Figura 6: Prevalenza di una valutazione “eccellente” del proprio stato di salute rispetto alla frequenza (in
giorni) con cui si è svolta attività fisica (“almeno a 60 minuti negli ultimi 7 giorni”) nel 2014.
Sonno
L’analisi dei dati relativi alla qualità del sonno, ha permesso di evidenziare la tendenza ad un
progressivo peggioramento tra gli adolescenti ticinesi (figura 7). Il dato rappresentato, infatti,
mostra un aumento, nell’arco di un quadriennio, della proporzione di giovani che dichiara difficoltà
nell’addormentarsi almeno una volta a settimana negli ultimi 6 mesi. In particolare, nel 2010, gli
adolescenti che dichiaravano problemi nell’addormentarsi erano circa 3-4 su 10; nel 2014 questo
dato è salito a circa 5 su 10. È possibile rilevare una dinamica di peggioramento che cresce tra gli
11 e i 14 anni, con la variazione più marcata rispetto al 2010 per l’età di 13 anni (+15.1 punti
percentuali).
Figura 7: Prevalenza di adolescenti che dichiara difficoltà ad addormentarsi (“almeno una volta a settimana
negli ultimi 6 mesi”) per fascia d’età, per il 2010 (in blu) e per il 2014 (in rosso).
Come per l’attività fisica, anche il sonno risulta strettamente associato con la salute percepita. In
effetti, rappresentando la relazione intercorrente tra il dato inerente la difficoltà ad addormentarsi e
il dato riguardante la valutazione del proprio stato di salute (figura 8), si rileva come, tra coloro che
non hanno difficoltà ad addormentarsi, quasi 7 su 10 dichiarano uno stato di salute eccellente. Al
La salute dei Ticinesi
Programma SPVS 2017-2020 18
contrario, tra coloro che manifestano difficoltà ad addormentarsi, più di 8 su 10 dichiarano uno
stato di salute pessimo.
Figura 8: Prevalenza di adolescenti che dichiara di avere (linea blu) o non avere (linea rossa) difficoltà ad
addormentarsi (“almeno una volta a settimana negli ultimi 6 mesi”) rispetto allo stato di salute
dichiarato nel 2014.
Comportamenti a rischio
Per definire l’età a cui hanno inizio i comportamenti a rischio, si è rappresentata la prevalenza
cumulativa tra gli 11 e i 15 anni22 di coloro che dichiarano di aver fumato una sigaretta (“più di un
tiro”), che hanno bevuto alcol (“più di un sorso”), che si sono ubriacati e che hanno fatto uso di
canapa. Ne risulta che, a 15 anni, circa 4-5 giovani su 10 hanno bevuto alcol, circa 3-4 su 10
hanno provato a fumare una sigaretta, quasi 2 su 10 si sono ubriacati e poco più di 1 su 10 ha fatto
uso di canapa. In particolare, l’intervallo d’età che pare registrare l’accelerazione maggiore nei
comportamenti a rischio è compreso tra i 13 e i 14 anni. Inoltre, rispetto al 2010, è possibile
rilevare una generale riduzione nella prevalenza di coloro che provano per la prima volta alcol e
tabacco tra gli 11 e i 15 anni, mentre resta praticamente invariata la prevalenza nell’inizio dell’uso
di canapa.
Figura 9: Prevalenza cumulativa di adolescenti che dichiara di avere bevuto alcol (linea rossa), fumato una
sigaretta (linea blu), si è ubriacata (linea verde) o ha fatto uso di canapa (linea viola) per fascia
d’età, nel 2010 (a sinistra) e nel 2014 (a destra).
22
La prevalenza cumulativa per una classe d’età è stata calcolata come somma tra la prevalenza per quell’età e le
prevalenze di tutte le classi d’età precedenti. Quindi, ad esempio per l’alcol, il dato ai 15 anni è da interpretare come la proporzione di ragazzi di 15 anni che dichiara di aver già bevuto alcol tra gli 11 e i 15 anni. Questa
specifica domanda è stata posta solo a ragazzi di età compresa tra i 13 e i 15 anni.
La salute dei Ticinesi
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b) Adulti
I dati relativi presentati di seguito provengono dall’Indagine sulla salute in Svizzera (ISS, dati
2012). Questi dati descrivono la percezione dello stato di salute, le abitudini e i comportamenti a
rischio. Inoltre presentano degli indicatori, detti fattori di rischio metabolico, comunemente utilizzati
a livello internazionale per consentire la comparazione tra popolazioni di paesi differenti.
Percezione e attenzione alla propria salute, soddisfazione al lavoro
8 adulti su 10 giudicano il proprio stato di salute tra “buono” e “molto buono”
8 adulti su 10 dichiarano di non essere limitati nelle attività quotidiane per un problema di salute
Più di 8 adulti professionalmente attivi su 10 dicono di essere soddisfatti dal proprio lavoro
8 adulti su 10 dicono di aver fatto controllare la loro pressione arteriosa negli ultimi 12 mesi
BMI e sedentarietà
I dati relativi all’indice di massa corporea (IMC)23, evidenziano in Ticino nel 2012 una tendenza
crescente delle prevalenze in funzione dell’età. La proporzione di persone con un indice ponderale
elevato, infatti, cresce in modo quasi lineare fino ai 55-64 anni, passando da circa 1 persona su 10
in sovrappeso o obesa tra i 15-19 anni a più di 5 persone su 10 tra i 55 e i 64 anni (Figura 10).
Parallelamente - anche se in modo più discontinuo - la sedentarietà cresce proporzionalmente con
l’età, passando da circa 1 persona inattiva su 10 tra i 15 e i 19 anni, a più del doppio tra i 55 e i 64
anni (figura 10).
Figura 10: Prevalenza per fascia d’età di giovani-adulti con un indice di massa corporea (IMC) elevato (linea
blu) e che si dichiarano inattivi (linea rossa), in Ticino nel 2012.
È interessante notare come, tra le persone che si dichiarano “attive”, 8 su 10 descrivono il proprio
stato di salute tra buono e molto buono. Questa proporzione scende invece a circa 5 su 10 tra
coloro che si dichiarano “inattive” (figura 11)
23
L’indice di massa corporea corrisponde al rapporto tra peso, espresso in kg, e quadrato dell’altezza, espressa in
metri, utilizzato come indicatore per valutare i rischi correlati al sovrappeso e all’obesità in soggetti adulti
La salute dei Ticinesi
Programma SPVS 2017-2020 20
Figura 11: Prevalenza di giovani-adulti che valutano il proprio stato di salute da buono a molto buono
rispetto al livello di attività fisica praticata (inattivo, parzialmente attivo e attivo), in Ticino nel
2012.
Sfera psicologica
L’Indagine sulla salute in Svizzera (ISS 2012) misura il disagio psicologico attraverso un indice
sintetico denominato Mental Health Inventory (MHI)24. Tale indice è il risultato dell’integrazione di 5
stati d’animo rilevati dalle persone nel corso delle 4 settimane precedenti l’indagine e sono: essere
nervoso, giù di morale, calmo o sereno, scoraggiato, felice.
Il grafico riportato (figura 12) mostra la prevalenza in Ticino del disagio psicologico di grado da
medio a importante e, come si può notare, circa un quarto della popolazione sembra risentirne. Il
dato è superiore alla media svizzera e tale differenza risulta statisticamente significativa. La
tendenza sembra indicare un maggior disagio nelle donne rispetto agli uomini e la fascia d’età più
interessata sembra quella compresa tra i 50-64 anni.
Figura 12: Prevalenza di persone che presentano dei sintomi di disagio in Ticino nel 2012
24 L’MHI-5, una scala della salute mentale composta da 5 domande, è uno dei moduli del questionario sullo stato
di salute MOS SF-36 (36-item Short-Form Health Survey Questionnaire). Per ulteriori dettagli, vedi: Ware JE,
Sherbourne CD. The MOS 36-Item short-form health survey (SF-36). I. Conceptual framework and item selection.
Medical Care 1992; 30: 473–48
La salute dei Ticinesi
Programma SPVS 2017-2020 21
Considerando singolarmente le cinque variabili e comparandole tra uomini e donne (figura 13), si
osserva un contributo dei fattori globalmente simile tra i due sessi ma delle ampiezze, in termini di
prevalenza, maggiori nelle donne. Le tendenze riscontrate sembrano suggerire che le due variabili
più rilevanti nella determinazione del disagio psicologico siano il nervosismo e l’essere raramente
o mai calmo e sereno.
Figura 13: Prevalenza delle componenti del disagio psicologico per sesso in Ticino nel 2012
Paragonando invece le varie fasce d’età (figura 14), si può rilevare che il pattern del disagio
psicologico pare subire delle modificazioni nel corso del tempo. Infatti, se tra i 15-34 anni paiono
prevalere nervosismo e assenza di calma e serenità, nelle fasce d’età successive anche altri
aspetti tendono ad acquisire progressivamente importanza come, ad esempio, la mancanza di
felicità, con delle maggiori ampiezze nei 50-64 anni.
Figura 14: Prevalenza delle componenti del disagio psicologico per fascia d’età in Ticino nel 2012
L’analisi delle caratteristiche comportamentali e dello stato di salute fisico delle persone affette da
un disagio di grado medio-alto ha mostrato che tra esse: 32.9% sono sottopeso, 41.6% sono
La salute dei Ticinesi
Programma SPVS 2017-2020 22
sedentarie, 33.6% fumano regolarmente, 42.2% hanno un consumo d’alcol cronico a rischio,
83.5% assumono dei psicofarmaci e 49.0% soffrono di disturbi fisici importanti.
Fattori di rischio metabolico
Tra gli indicatori più frequentemente utilizzati a livello internazionale nella valutazione della salute
della popolazione - con riferimento in particolare alle malattie non trasmissibili - vi sono i fattori di
rischio metabolico quali ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia e diabete. E’ bene considerare
che questi parametri solo parzialmente sono legati agli stili di vita – e dunque modificabili – poiché
esiste una rilevante componente genetica che ne determina l’origine e lo sviluppo in età più
avanzata.
Dall’analisi dei dati (figura 15) è possibile notare come ipertensione e ipercolesterolemia
evidenzino una crescita ad alta correlazione fino ai 64 anni. In particolare, tra i 20 e i 34 anni ne
soffre circa 1 persona su 10; tale proporzione tende a crescere linearmente fino a raddoppiare tra
45 e 54 anni (circa 2 persone su 10) per poi accelerare ulteriormente, quadruplicando tra 55 e 64
anni (circa 4 persone su 10). Il diabete, invece, segue una crescita più lenta, concentrata
soprattutto nel passaggio tra i 45-54 anni e i 55-64 anni (circa 1 persona su 10).
Figura 15: Prevalenza di giovani-adulti che dichiarano di soffrire di ipertensione arteriosa (linea blu), di
ipercolesterolemia (linea rossa) e di diabete (linea verde), in Ticino nel 2012.
Comportamenti a rischio
Confrontando comportamenti a rischio come il consumo di alcol e tabacco (figura 16), è possibile
rilevare che, in Ticino nel 2012, l’andamento delle prevalenze varia in funzione dell’età. Più
precisamente, il comportamento tabagico si connota come un comportamento precoce e
principalmente giovanile, raggiungendo un massimo di circa 4 persone su 10 nella fascia d’età dei
25-34 anni. Da qui segue un repentino declino che porta la prevalenza a stabilizzarsi a circa 3
persone su 10 dai 35-44 anni fino ai 55-64 anni. Diversamente dal comportamento tabagico, il
consumo regolare di alcol (almeno due volte al giorno) si caratterizza come un fenomeno tardivo,
tipico dell’età avanzata e legato principalmente al consumo di vino. Si può notare come l’aumento
La salute dei Ticinesi
Programma SPVS 2017-2020 23
della prevalenza sia praticamente lineare a partire dai 35-44 anni, passando da una proporzione
inferiore a 1 persona su 10 ad una prossima a 2 persone su 10 all’età di 55-44 anni.
Figura 16: Prevalenza di giovani-adulti che consumano alcol almeno due volte al giorno (linea rossa) e che
dichiarano di essere attualmente dei fumatori (linea blu), in Ticino nel 2012.
c) Anziani
L’analisi dei dati (ISS, 2012) relativi alla popolazione anziana ha privilegiato un approccio basato
sulla qualità di vita, l’autonomia funzionale, i rischi specifici e le caratteristiche della rete sociale.
Ritenuto come la popolazione anziana presenti dei bisogni differenti in considerazione delle
caratteristiche appena elencate, ma soprattutto del contesto abitativo (in autonomia o in casa per
anziani), è opportuno puntualizzare che i dati considerati, ad eccezione del dato sulla popolazione
residente nelle case per anziani, riguardano unicamente le persone che vivono a domicilio.
Percezione della salute, rete sociale ed autonomia
Più di 5 persone di 65+ su 10 giudicano il proprio stato di salute tra “buono” e “molto buono”
9 persone di 65+ su 10 dichiarano avere una o più persone di fiducia con cui poter parlare di problemi personali
Malgrado la presenza di un handicap fisico in 4 persone di 80+ su 10, meno di 2 persone su 10 dichiarano limitazioni nella vita quotidiana
1 persona su 100, tra 65 e 79 anni, risiede in una casa per anziani; 16 persone su 100 a partire dagli 80 anni25
Limitazioni funzionali, strumentali e nelle attività della vita quotidiana
Dato il livello raggiunto in Ticino in termini di speranza di vita tra le più alte al mondo – superiore a
81 anni per gli uomini e 85 anni per le donne – risulta più informativo descrivere il grado di salute
degli anziani in termini di qualità della vita piuttosto che in termini di mortalità. Uno dei fattori che
25
Soins de longue durée dans les établissements de personnes âgées. In: Rapport de base sur la santé pour le
canton du Tessin. Lausanne: Obsan, 2014, p. 111
La salute dei Ticinesi
Programma SPVS 2017-2020 24
influenza sensibilmente tale qualità è rappresentato dalle limitazioni fisiche che possono, al
contempo, ridurre tanto l’autonomia e l’indipendenza quanto il benessere soggettivo (limitazioni
nelle attività della vita quotidiana e strumentali). Tra queste si possono distinguere tre tipi di
limitazioni: le limitazioni funzionali (vedere, udire, parlare, camminare), le limitazioni nelle attività
della vita quotidiana (mangiare, coricarsi, vestirsi, andare in bagno, farsi la doccia senza aiuto) e le
limitazioni nelle attività strumentali della vita quotidiana (preparare i pasti, usare il telefono, fare
acquisti, svolgere lavori domestici, usare i trasporti pubblici senza aiuto). Dall’analisi emerge che,
in Ticino nel 2012, le limitazioni funzionali tendono al raddoppio di prevalenza nel passaggio dai
65-79 anni agli 80 e più (rispettivamente da circa 2 persone su 10 a circa 4 persone su 10). Un
andamento simile, anche se con prevalenze ridotte circa della metà, è riscontrabile anche per le
limitazioni nelle attività della vita quotidiana e per le attività strumentali (figura 17).
Figura 17: Prevalenza di persone che percepiscono da alcune a molte difficoltà nelle limitazioni funzionali
(linea blu), nelle limitazioni nelle attività della vita quotidiana (linea rossa) e nelle limitazioni nelle
attività strumentali della vita quotidiana (linea verde), in Ticino nel 2012.
Assunzione farmaci
Le tendenze relative all’assunzione di farmaci in Ticino (figura 18), permettono di rilevare un
andamento simile e un picco di prevalenza per due specifiche categorie di farmaci: quelli contro
l’ipertensione e quelli contro il colesterolo. In particolare, gli anti-ipertensivi mostrano una crescita
nella prevalenza nell’assunzione quotidiana praticamente lineare rispetto all’età fino ai 65-79 anni,
seguita poi da una stabilizzazione nel passaggio agli 80 anni (circa 4 persone su 10). È rilevabile,
inoltre, una marcata tendenza all’assunzione di sonniferi a partire dai 65 anni (circa 2 persone di
80 anni e più su 10), una crescita progressiva di farmaci contro il diabete (dagli 80 anni, 1 persona
su 10) e una prevalenza nell’assunzione quotidiana di antidolorifici che, a partire dai 50-64 anni,
resta costante nel corso del tempo (circa 1 persona su 10).
La salute dei Ticinesi
Programma SPVS 2017-2020 25
Figura 18: Prevalenza nell’assunzione quotidiana di farmaci in Ticino nel 2012: contro l’ipertensione (linea
blu), contro il colesterolo (linea rossa), antidolorifici (linea verde), contro il diabete (linea viola) e
sonniferi (linea azzurra).
Cadute, alcol, sedentarietà e psicofarmaci
Le cadute rappresentano un parametro indiretto rilevante su una potenziale perdita anche notevole
di autonomia e qualità di vita. A loro volta le cadute sono particolarmente condizionate da fattori
comportamentali e farmacologici.
Comparando gli andamenti di cadute, consumo di alcol, sedentarietà e assunzione di psicofarmaci
(figura 19), si può notare che la sedentarietà non subisce variazioni di rilievo fino ai 70-74 anni.
Tuttavia, a partire da questa fascia di età si osserva un incremento considerevole della prevalenza
che passa, rispettivamente, da circa 2 persone a quasi 5 persone su 10. Le cadute e l’assunzione
di psicofarmaci seguono un andamento simile: una tendenza alla crescita costante della
prevalenza a partire dai 65-69 (più di 3 persone su 10 a 75 anni e più). Infine, il rischio medio-alto
nel consumo di alcol non sembra subire variazioni significative tra i 60-64 e i 75 anni e oltre, e
corrisponde a circa 1 persona su 10.
Figura 19: Prevalenza della sedentarietà (linea verde), delle cadute negli ultimi 12 mesi (linea blu),
dell’assunzione di psicofarmaci (linea viola) e del rischio medio-alto nel consumo di alcol (linea
rossa), in Ticino nel 2012.
La salute dei Ticinesi
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Relazioni sociali
Per descrivere le relazioni sociali tra le persone più anziane, sono state analizzate tre differenti
prevalenze: quella relativa a coloro che dichiarano di avere un numero ridotto di persone su cui
poter contare (pari a 1-2), quelle che dichiarano di avere un numero ampio di persone su cui poter
contare (superiore a 5) e quelle che dichiarano di percepire il senso di solitudine con una
frequenza che va da qualche volta a molto spesso (figura 20). Dai dati emergono almeno due
aspetti interessanti: il primo è che la prevalenza di chi dichiara di poter contare su un gruppo
piccolo di persone tende ad aumentare progressivamente fino a raggiungere un massimo in età
avanzata. Il secondo aspetto è che, a fronte di questa riduzione, non si rileva un corrispondente
aumento della sensazione di solitudine. Curiosamente, infatti, laddove il gruppo di persone su cui
poter contare è più ampio, il senso di solitudine percepito è più elevato (5-6 persone su 10),
mentre dove il gruppo di persone su cui poter contare si riduce, la prevalenza per il senso di
solitudine tocca il suo minimo (3-4 persone su 10).
Figura 20: Prevalenza che dichiara di avere attorno a sé un gruppo di persone su cui contare di una
dimensione pari a 1-2 unità (linea blu), pari a più di 5 unità (linea rossa) e prevalenza di persone
che dichiara di percepire un senso di solitudine con una frequenza che va da qualche volta a
molto spesso (linea verde), in Ticino nel 2012.
4.2 Bisogni d’intervento
In sintesi, dagli indicatori di salute, in particolare quelli più recenti per quanto concerne la fascia di
età giovanile, emergono i seguenti aspetti:
Percezione dello stato di salute
Anche se inferiore alla media nazionale (il 74% dei Ticinesi considera la propria salute buona o
molto buona rispetto al 80.2% della media svizzera), la percezione dello stato di salute risulta
globalmente buona in tutte le fasce d’età se si tiene conto dell’insorgenza inevitabile di
affezioni croniche con l’avanzare degli anni.
Esami preventivi
I ticinesi rivolgono un’attenzione particolare ad esami preventivi quali, ad esempio, il controllo
della pressione arteriosa e del tasso di colesterolo (in Ticino rispettivamente l’80.5% e il 57.8%
contro il 74,9% e il 44.5% della media svizzera).
La salute dei Ticinesi
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Stato ponderale
L’evoluzione dello stato ponderale (indice di massa corporea, IMC) sull’arco della vita non
mostra ancora un’inversione di tendenza positiva, anche se si osserva nei più giovani un
consumo lievemente più frequente di frutta e verdura e meno frequente di bevande zuccherate;
la proporzione di persone fisicamente attive, se pure cresciuta negli ultimi dieci anni, rimane
tuttora inferiore alla media svizzera (60.8% di persone attive in Ticino contro il 72.5% in
Svizzera nel 2012). Tale tendenza è sicuramente da sostenere e sviluppare precocemente
poiché, come mostrano i dati, il declino di una regolare attività fisica è rilevabile già a partire
dall’adolescenza.
Sedentarietà
La proporzione di persone che adotta uno stile di vita sedentario cresce progressivamente con
l’età, fino a raggiungere il suo massimo in età avanzata. Questo tipo di comportamento si
sviluppa probabilmente in modo insidioso, poiché le attività quotidiane, lavorative e non, si
svolgono principalmente oggigiorno con un livello molto ridotto di attività fisica. Questo
determina un certo grado di inconsapevolezza che porta alla sottovalutazione del fenomeno.
Inoltre è bene considerare che la sedentarietà non è un evento isolato bensì strettamente
associato ad altri aspetti come la cattiva alimentazione, l’incremento dello stato ponderale, i
fattori di rischio metabolico (ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia, diabete) e, in ultima
istanza, le principali malattie non trasmissibili come quelle cardiovascolari, il cancro e il
diabete. Parallelamente a ciò, è importante ricordare che ridurre la sedentarietà determina
effetti positivi anche sulla salute percepita: un’attività fisica regolare, infatti, si riflette in una
valutazione significativamente migliore del proprio stato di salute.
Qualità del sonno
Una tendenza sempre più documentata e marcata, sia a livello nazionale che internazionale, è
la riduzione della qualità del sonno. Questo fenomeno, un tempo associato ad una fase
avanzata della vita, oggi si caratterizza sempre più come evento precoce che inizia a
manifestarsi a partire dall’adolescenza. Più che a fattori organici, è molto probabile che le
ragioni siano in parte riconducibili agli stili di vita e, per questo, siano potenzialmente
modificabili. Tuttavia occorre studiare maggiormente il fenomeno per poterlo meglio
caratterizzare e individuare così interventi opportuni. È, infine, importante ricordare come
questa tendenza sia da seguire con particolare attenzione in quanto risulta essere strettamente
associata allo stato di salute percepito, alla conseguente qualità di vita e alla potenziale
assunzione di psicofarmaci negli anni successivi.
Disagio psicologico
Il disagio psicologico può avere diverse cause ed essere il risultato di un momento di difficoltà
o di una condizione prolungata che una persona può trovarsi ad affrontare nel corso della
propria vita. Dai dati emerge che, in Ticino, circa un quarto della popolazione dichiara sintomi
di disagio, associati soprattutto a un elevato nervosismo e a una ridotta sensazione di serenità.
In particolare, le donne e la fascia d’età compresa tra i 50 e i 64 anni risultano i gruppi di
popolazione più sensibili a questa problematica. Dato che il disagio psicologico può
rappresentare une condizione in grado di evolvere in disturbi ben più seri - ad esempio quelli
dello spettro depressivo - è importante approfondire il tema mediante un’indagine specifica.
Dovrebbe essere possibile, in questo modo, quantificare la reale dimensione del problema,
descrivere i fattori di rischio e di protezione ad esso associati e definire la gamma dei bisogni
La salute dei Ticinesi
Programma SPVS 2017-2020 28
della popolazione in termini di promozione della salute e prevenzione. L’obiettivo è la
progettazione e l’implementazione di interventi atti a fornire ai gruppi bersaglio le competenze
in termini di gestione del disagio e resilienza.
Consumo di tabacco e alcol
Resta importante l’attenzione rivolta ai comportamenti a rischio quali il consumo di alcol e di
tabacco. Dai dati emerge che l’iniziazione a tali comportamenti è precoce attestandosi
frequentemente tra i 13 e i 14 anni. Tuttavia, è interessante notare come l’evoluzione degli
stessi segua poi dinamiche differenziate: il tabagismo raggiunge il suo picco tra i 25-34 anni a
cui segue un parziale declino e una relativa stabilizzazione; il consumo cronico di alcol, invece,
tende a crescere significativamente a partire 40-50 anni, raggiungendo le prevalenze più
elevate in età avanzata.
4.3 Misure di prevenzione e promozione della salute
Le misure di prevenzione e di promozione della salute possono interessare vari contesti e gruppi
bersaglio (figura 21). Per quanto concerne le misure di prevenzione raccomandate in ambito
medico, sebbene il numero annuo di consultazioni mediche si situa nella media nazionale, il Ticino
risulta essere il cantone in cui la proporzione di persone che effettua esami della pressione
arteriosa e del tasso di colesterolo è tra le più alte in Svizzera, tra l’altro, con una prevalenza
sostanzialmente identica tra uomini e donne. Un discorso analogo vale per gli esami relativi al
depistaggio del cancro (collo dell’utero, seno, prostata) che evidenziano delle prevalenze
significativamente superiori rispetto alla media nazionale.
Accanto a misure di cura e prevenzione - storicamente legate all’ambito sanitario - è essenziale
lavorare anche a monte su stili di vita e comportamenti in quanto cause evitabili di malattia. Si
tratta di un approccio di promozione della salute volto a elaborare e implementare interventi mirati
sui determinanti della salute e sui fattori modificabili, così da rendere consapevoli e
responsabilizzate le persone e le comunità affinché sviluppino delle competenze rispetto al
mantenimento e/o miglioramento della loro salute.
Figura 21: Definizione delle aree d’intervento di prevenzione e promozione della salute
La salute dei Ticinesi
Programma SPVS 2017-2020 29
Tale prospettiva implica una continua analisi dei bisogni, una definizione precisa di gruppi target e
di misure appropriate, strategie mirate di comunicazione, implementazione e valutazione degli
interventi.
L’obiettivo finale della promozione della salute è di favorire, più che il semplice
concetto del rispetto di una raccomandazione, la partecipazione pro-attiva
delle persone alle scelte che possono permettere di avere un maggior
controllo sulla propria salute, mantenendola e/o migliorandola.
Raccomandazioni
Programma SPVS 2017-2020 30
5. Raccomandazioni per il periodo 2017-2020
5.1 Contenuti del programma quadro
L’analisi degli indicatori di salute della popolazione ticinese conforta nella scelta delle priorità per
fascia di età, definite nel 2013, per quanto concerne l’adozione e il mantenimento di abitudini e
comportamenti favorevoli alla salute rispetto ai temi dell’alimentazione, dell’attività fisica, del
consumo di alcol e tabacco. L’obiettivo finale infatti è la riduzione dell’impatto delle principali
malattie non trasmissibili soprattutto in termini di morbilità. Oltre a questi classici indicatori, si è
voluto prestare maggiore attenzione alla sedentarietà, al sonno e al disagio psicologico, tematiche
che si distinguono per: i) nuove tendenze rispetto al passato (per esempio il sonno negli
adolescenti), ii) differenze statisticamente significative e durature tra la Svizzera e il Ticino (ad
esempio, livello di sedentarietà, caratteristiche del disagio).
Gli obiettivi generali del programma quadro rimangono invariati e sono formulati sulla base del
modello di Kalache & Kickbusch26 riguardante lo sviluppo e il mantenimento delle capacità
funzionali nel corso della vita:
Crescere e svilupparsi in salute durante l’infanzia e l’adolescenza
Vivere e mantenersi in salute in età adulta
Invecchiare in modo sano in età avanzata
Al fine di realizzare questi obiettivi generali, il programma quadro prevede rispetto ai temi prioritari
il proseguimento delle attività di promozione della salute e di prevenzione nei quattro campi
d’azione - comportamento individuale, contesto / ambiente di vita, messa in rete / coordinamento,
comunicazione - già definiti nel 2013-2015. Il programma prevede di continuare lo sviluppo e
l’adattamento a livello cantonale dei programmi nazionali contemplati nella Strategia nazionale
sulla prevenzione delle malattie non trasmissibili e delle misure che ne derivano e di consolidare i
progetti cantonali intersettoriali / interdipartimentali esistenti.
Inoltre si continuerà a seguire e, se necessario, ampliare i temi trasversali riguardo l’ambiente e la
migrazione, temi che richiedono particolare attenzione ed impegno per la salute pubblica.
Per quanto concerne i vari aspetti della vaccinazione, le attività previste (aggiornamento del
Calendario vaccinale svizzero, implementazione delle raccomandazioni e delle strategie nazionali,
promozione della vaccinazione presso la popolazione e i professionisti interessati) continueranno
ad essere concordate e effettuate con gli altri servizi dell’UMC.
Gli obiettivi specifici di programma e i rispettivi indicatori di valutazione figurano nei documenti
concernenti i singoli programmi e progetti tematici.
26
Kalache A, Kickbusch I. A global strategy for healthy ageing. World Health 1997; 50:4-5
Raccomandazioni
Programma SPVS 2017-2020 31
a) Attività di promozione della salute
Nel 2016, Promozione Salute Svizzera ha modificato le sue condizioni quadro, proponendo ai
cantoni di includere nei programmi d’azione cantonali oltre alla fascia di età giovanile anche la
popolazione anziana e sostenendo sia progetti nell’ambito dell’alimentazione e del movimento che
progetti legati all’agio e al benessere. Considerato che il programma d’azione cantonale “Peso
corporeo sano” cofinanziato da Promozione Salute Svizzera è terminato a dicembre 2016, il SPVS
ha elaborato uno nuovo programma d’azione cantonale per il periodo 2017-2020, denominato
“Promozione della salute”, la cui richiesta di sostegno finanziario è stata approvata dal Consiglio di
Fondazione di Promozione Salute Svizzera a inizio novembre 2016. Questo nuovo programma
prevede in un primo tempo, a partire da gennaio 2017, lo svolgimento di progetti che promuovono
l’adozione e il mantenimento di comportamenti favorevoli alla salute rispetto all’alimentazione e il
movimento nei giovani / anziani e nei vari contesti di vita; in seguito all’attuazione di questi progetti,
il programma d’azione cantonale potrà essere completato con lo sviluppo di progetti in relazione
con l’agio e il benessere, sempre per i due gruppi bersaglio.
Altre attività di promozione della salute sono sostenute attraverso progetti cantonali intersettoriali
nell’ambito della migrazione e nel contesto della promozione della mobilità lenta (progetto Meglio a
piedi).
b) Attività di prevenzione
Le attività di prevenzione per quanto concerne il consumo di tabacco e alcol comprendono sia
misure di prevenzione comportamentale individuale che misure di prevenzione strutturale. Gli
obiettivi generali dei rispettivi programmi sono: sviluppare competenze personali rispetto alla
salute, favorire il cambiamento di un comportamento a rischio, agire sulle norme sociali per
modificare abitudini o comportamenti nocivi per la salute e, in particolare, tutelare la salute
giovanile.
Il Gruppo operativo salute ambiente ha come missione di elaborare e attivare, se del caso, piani e
procedure per prevenire e/o mitigare l’impatto sulla salute di situazioni ambientali prevedibili, quali i
periodi di canicola e di smog estivo (ozono) / invernali (polveri sottili). Verrà discussa la necessità
di sviluppare attività più specifiche nel contesto dei cambiamenti climatici e, se del caso, le relative
modalità d’implementazione.
Il progetto Alleanza contro la depressione, appena iniziato, prevede lo sviluppo di attività di
prevenzione e di presa in carico precoce e appropriata della depressione. Il progetto fa parte della
pianificazione sociopsichiatrica cantonale 2015-2018 il cui finanziamento è stato approvato nel
marzo 2015. Gli interventi verranno elaborati e implementati sotto la supervisione del SPVS per la
parte prevenzione e dell’OSC per la parte cure sanitarie.
c) Progetto-pilota Girasole
Questo progetto, cofinanziato dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), fa parte delle
misure del Piano d’azione della Strategia nazionale sulla prevenzione delle malattie non
trasmissibili in fase di elaborazione. Il progetto Girasole promuove attività di prevenzione e
Raccomandazioni
Programma SPVS 2017-2020 32
promozione della salute tramite l’empowerment e il coaching di pazienti che consultano
regolarmente il loro medico di famiglia. Al termine della fase pilota (ottobre 2016 – dicembre 2017),
che comprenderà una valutazione esterna complessiva del progetto, si deciderà se diffondere ed
ancorare queste attività di prevenzione all’insieme dei medici di famiglia sia in Ticino che in altri
cantoni.
d) Modalità e metodologia di lavoro
I vari programmi, progetti e singoli interventi prevedono il coinvolgimento degli attori interessati e
attivi sul territorio permettendo la collaborazione e il coordinamento delle attività tra i partner. La
definizione dei bisogni, l’elaborazione dei programmi / progetti e la loro valutazione seguono
sempre le varie tappe di pianificazione del modello PRECEDE-PROCEED, adottato nel 2013 27.
5.2 Implementazione del programma
5.2.1 Risorse umane
Al 31 dicembre 2016, il Servizio dispone di 10 collaboratori che rappresentano 8.1 unità attive.
Sono da segnalare inoltre 0.6 unità inserite a tempo determinato nel Servizio ed attribuite all’Ufficio
del medico cantonale per il progetto “Alleanza contro la depressione” che si svilupperà nei prossimi
quattro anni nell’ambito della pianificazione OSC.
Circa il 25% delle attività del SPVS è legato alla gestione corrente del servizio e alla collaborazione
intradipartimentale, il 75% restante è dedicato allo sviluppo, al coordinamento, all’implementazione
e alla valutazione dei programmi così come all’informazione della popolazione e di gruppi
specifici.
5.2.2 Principali partner
Amministrazione cantonale
– Dipartimento del territorio – Sezione della mobilità
– Ufficio dell’aria, del clima e delle energie rinnovabili
– Ufficio segnaletica stradale
– Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport – Ufficio delle scuole comunali
– Ufficio delle scuole medie
– Ufficio fondi Swisslos e Sport-toto
– Ufficio dello sport
– Dipartimento delle finanze e dell’economia
– Ufficio per lo sviluppo economico
27
Strategia e programma quadro 2013-2015, p.11
Raccomandazioni
Programma SPVS 2017-2020 33
– Dipartimento della sanità e della socialità – Ufficio degli anziani e delle cure a domicilio
– Ufficio del sostegno a enti e attività per le famiglie e i giovani
– Dipartimento delle istituzioni – Progetto Strade più sicure
– Sezione Polizia amministrativa
Amministrazione federale
– MeteoSvizzera
– Regia federale degli alcol
– Vari Uffici (sanità pubblica, statistica, sport, ecc.)
Organizzazioni internazionali
– OMS – Regions for Health Network
Fondazioni e associazioni cantonali
– Agenzia Derman di intepretariato interculturale, SOS Ticino
– Associazione PIPA – Prevenzione incidenti persone anziane
– Associazione Svizzera Non-fumatori
– Associazione Traffico Ambiente
– Associazione ticinese delle strutture d’accoglienza per l’infanzia
– ATTE Associazione ticinese terza età
– Conferenza cantonale delle famiglie diurne
– Fondazione IdéeSport
– Fourchette verte Ticino
– Ingrado - Servizi per le dipendenze
– Mobilità pedonale svizzera
– OMCT
– Pro Juventute – Associazione Svizzera italiana
– Radix Svizzera italiana
– Servizi Assistenza e Cura a Domicilio (SACD)
– slowUp Ticino
– Ticino Addiction
– Ufficio prevenzione incidenti Ticino
Fondazioni e associazioni nazionali
– Addiction Suisse
– Collegio di medicina di base
– Fondo per la prevenzione del tabagismo
– Fondo lotteria intercantonale
– Promozione Salute Svizzera
Raccomandazioni
Programma SPVS 2017-2020 34
5.2.3 Risorse finanziarie
Gli investimenti a favore della prevenzione e della promozione della salute sono in parte sostenuti
dalla Confederazione, in parte a preventivo del Cantone. L’ammontare complessivo in CHF dei vari
programmi e progetti è annualmente di circa:
Programma Promozione della salute
o prima parte alimentazione e attività fisica (2017-2020) 639’500
o seconda parte agio e benessere (event. 2019-2020) 250'000
Programma cantonale Prevenzione del tabagismo (2015-2018) 685’000
Alcol e altre dipendenze (accordi annuali) 745’000
Alleanza contro la depressione (programma quadriennale) 150’000
Progetto Meglio a piedi (accordi annuali) 70’000
Progetto-pilota di prevenzione e promozione (progetto Girasole 2017) 100’000
Promozione della salute nelle scuole (accordi annuali) 80’000
Promozione della salute in vari setting (accordi annuali) 100’000
Studi e ricerche epidemiologiche (accordi quadriennali ISS e HBSC) 65’000
Ambiente GOSA (accordi annuali) 30’000
Migrazione (accordi annuali) 20’000
Varia (quota associazioni) 10’000
Il programma d’azione cantonale Promozione della salute, il programma cantonale Prevenzione
del tabagismo, il Piano di azione cantonale alcol e il progetto-pilota Girasole sono cofinanziati
rispettivamente dalla Fondazione Promozione Salute Svizzera, dal Fondo per la prevenzione del
tabagismo, dal Fondo alcol tramite la decima dell’alcol e dall’Ufficio federale della sanità pubblica.
L’importo complessivo annuale a carico del Cantone ammonta a CHF 670'000.
L’attuazione del Programma quadro di prevenzione e promozione della salute 2017-2020 non
comporta, nelle condizioni attuali, nessun nuovo importo a carico del Cantone.
Sintesi
Programma SPVS 2017-2020 35
6 Sintesi
Sulla base degli indicatori di salute più recenti e degli indicatori di valutazione disponibili, il
presente Programma quadro si prefigge di proseguire le misure e attività di prevenzione e
promozione della salute, implementate negli ultimi anni e ritenute pertinenti, e di sviluppare nuovi
progetti nell’ambito di un programma d’azione cantonale di promozione de la salute, sostenuto e
cofinanziato da Promozione salute svizzera, nell’arco dei prossimi quattro anni.
PROGRAMMA QUADRO SPVS 2017 - 2020
Promozione della salute Prevenzione
Programmi cantonali Sviluppo e adattamento dei programmi nazionali
Programma d’azione cantonale a) Alimentazione, movimento
2017 - 2020
Programma d’azione cantonale tabagismo 2015-2018
Target 0-20 anni 65+ anni
Target Adolescenti Adulti
Responsabilità UMC - SPVS Responsabilità UMC - SPVS
Coordinamento SPVS Coordinamento SPVS
Finanziamento DSS / PSCH Finanziamento DSS / FPT
b) Agio e benessere Piano cantonale alcol 2015 - 2018
Target 0-20 anni 65+ anni
Target Giovani Senior
Responsabilità UMC - SPVS Responsabilità UMC - SPVS
Coordinamento SPVS Coordinamento SPVS
Finanziamento DSS / PSCH Finanziamento Fondo Alcol
Progetti cantonali intersettoriali / interdipartimentali
Migrazione e salute 2016-2019
Salute e ambiente 2016 - 2019
Target Migranti vulnerabili Target Persone a rischio Popolazione generale
Responsabilità GA intersettoriale Responsabilità GOSA
Coordinamento SPVS Coordinamento SPVS
Finanziamento DSS Finanziamento DSS
Meglio a piedi Alleanza contro la depressione Target Bambini, anziani Target Adulti
Responsabilità GA intersettoriale Responsabilità GA DSP
Coordinamento SPVS Coordinamento SPVS
Finanziamento DSS-DT (DI, DECS) Finanziamento DSS
Progetti pilota Non inseriti in programmi cantonali
Girasole Target Adulti Responsabilità UMC - SPVS Coordinamento SPVS Finanziamento DSS / UFSP
Visione: garantire una vita sana e promuovere il benessere per tutti a tutte le età (OMS, Health in 2015, 2015)
Allegati
Programma SPVS 2017-2020 37
7 Allegati
Allegato 1: Glossario Prevenzione e Promozione della salute28
Benessere (Wellbeing/Wellness)
Il benessere è lo stato ottimale di salute di singoli individui e gruppi di persone,
caratterizzato da due aspetti fondamentali: la realizzazione delle massime potenzialità di
una persona a livello fisico, psichico, sociale, spirituale ed economico e la soddisfazione
delle aspettative del proprio ruolo nella famiglia, nella comunità, nel contesto lavorativo e in
altri contesti.
Riferimento bibliografico: Smith BJ, Tang KC, Nutbeam D. WHO Health Promotion
Glossary: new terms. Health Prom Int 2006; 21 (4): 340-5 (trad e adatt.SPVS)
Il benessere percepito (subjective wellbeing) si basa su tre aspetti: la valutazione - aspetti negativi
e positivi - della propria vita (life evaluation), i sentimenti e le emozioni personali (affect) e il
funzionamento e la realizzazione delle proprie potenzialità (eudaimonia). La salute è un
determinante importante del benessere percepito; altri determinanti possono essere il tipo di
personalità, la cultura, i contatti sociali, il reddito, l’attività professionale.
Riferimento bibliografico: OECD. OECD Guidelines on Measuring Subjective Well-Being. Paris:
OECD, 2013 (trad. SPVS)
Competenze per la salute (Health Literacy)
L’health literacy indica le abilità cognitive e sociali che determinano la motivazione e la
capacità degli individui di accedere alle informazioni, di comprenderle e utilizzarle in modo
da promuovere e mantenere un buono stato di salute
Riferimento bibliografico: Health Promotion Glossary. Geneva: WHO, 1998 (trad. DoRS)
In alcuni contesti, l’health literacy è tradotto come “alfabetizzazione sanitaria” che fa riferimento al
corretto utilizzo del sistema sanitario.
28 La fonte principale utilizzata per redigere questo glossario è il glossario della promozione della salute voluto
dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e pubblicato per la prima volta nel 1986 nella collana Health for All Series, ampiamente rivisto e aggiornato nel 1998 con il titolo Health Promotion Glossary e aggiornato nuovamente nel 2006 con l’inserimento di nuovi termini (Health Promotion Glossary: New Terms). Per la traduzione in italiano del glossario dell’OMS ci si è basati sull’edizione curata dal Centro Regionale di Documentazione per la Promozione della Salute DorS Regione Piemonte al quale l’OMS ha concesso i diritti di traduzione e pubblicazione: Glossario OMS della Promozione della Salute, a cura del Centro Regionale di Documentazione per la
Promozione della Salute DoRS, 2012. Trad di: Health Promotion Glossary (WHO, 1998) Traduzione disponibile all’indirizzo: http://www.dors.it/dl.php?idalleg=991
Glossario OMS della promozione della salute: nuovi termini, traduzione a cura del Centro Regionale di Documentazione per la Promozione della Salute DoRS, 2007. Trad di: WHO Health Promotion Glossary: new terms (WHO, 2006) Traduzione disponibile all’indirizzo: http://www.dors.it/dl.php?idalleg=980
Allegati
Programma SPVS 2017-2020 38
Determinanti della salute (Determinants of health)
Sono l’insieme dei fattori personali, sociali, economici ed ambientali che determinano lo
stato di salute di persone o popolazioni.
Riferimento bibliografico: Health Promotion Glossary. Geneva: WHO, 1998 (trad. DoRS
modificata SPVS)
I fattori che influenzano la salute sono molteplici e interagiscono tra loro. La promozione della
salute ha a che fare essenzialmente con azioni e sensibilizzazione (advocacy), volte ad affrontare
tutti i determinanti potenzialmente modificabili, non solo quelli legati alle azioni individuali, quali i
comportamenti e gli stili di vita, ma anche i determinanti sanitari, ambientali e socioeconomici. La
combinazione di questi fattori produce condizioni di vita differenti, che hanno un impatto sulla
salute.
Riferimento bibliografico: Health Promotion Glossary. Geneva: WHO, 1998 (trad. DoRS modificata
SPVS)
Educazione alla salute (Health education)
L’educazione alla salute comprende le opportunità di apprendimento costruite
consapevolmente che implicano modalità di comunicazione finalizzate a migliorare le
competenze rispetto alla salute. Ciò include il miglioramento delle conoscenze e lo sviluppo
di abilità psicosociali che contribuiscono alla salute degli individui e delle comunità.
Riferimento bibliografico: Health Promotion Glossary. Geneva: WHO, 1998 (trad. DoRS
modificata SPVS)
L’educazione alla salute concerne non solo la comunicazione d’informazioni, ma anche lo sviluppo
della motivazione, delle competenze e dell’autostima necessarie per agire nell’ottica di migliorare
la propria salute.
Riferimento bibliografico: Health Promotion Glossary. Geneva: WHO, 1998 (trad. SPVS)
Empowerment per la salute (Empowerment for health)
Nell’ambito della promozione della salute, si definisce “empowerment” il processo attraverso
il quale le persone acquisiscono un maggiore controllo rispetto alle decisioni e alle azioni
che riguardano la propria salute.
Riferimento bibliografico: Health Promotion Glossary. Geneva: WHO, 1998 (trad. DoRS)
L’empowerment può essere un processo sociale, culturale, psicologico o politico attraverso il quale
gli individui e i gruppi sociali sono in grado di esprimere i propri bisogni e le proprie preoccupazioni,
individuare le strategie per essere coinvolti nel processo decisionale e intraprendere azioni di
carattere politico, sociale e culturale che consentano loro di soddisfare tali bisogni. Attraverso
questo processo gli individui riescono a percepire una più stretta corrispondenza tra i propri
obiettivi di vita e il modo in cui raggiungerli, ma anche una correlazione tra gli sforzi compiuti e i
risultati ottenuti.
Viene fatta una distinzione tra empowerment degli individui ed empowerment di comunità. Il primo
si riferisce soprattutto alle capacità del singolo individuo di prendere decisioni e di assumere il
Allegati
Programma SPVS 2017-2020 39
controllo della propria vita. L’empowerment di comunità, invece, si riferisce agli individui come
insieme che a livello collettivo agiscono per riuscire a influenzare e controllare maggiormente i
determinanti della salute e la qualità di vita nella propria comunità.
Riferimento bibliografico: Health Promotion Glossary. Geneva: WHO, 1998 (trad. DoRS)
Prevenzione delle malattie (Disease prevention)
La nozione di prevenzione descrive l’insieme delle azioni, delle attitudini e dei
comportamenti finalizzati ad evitare l’insorgenza di malattie o traumatismi o a mantenere e
migliorare la salute.
Riferimento bibliografico: Bourdillon F, Brucker G et Tabuteau D. Traité de santé publique.
Paris: Flammarion, 2004 (trad. SPVS)
La prevenzione delle malattie comprende non solo misure finalizzate a prevenire
l’insorgenza delle malattie come ad esempio la riduzione dei fattori di rischio, ma riguarda
anche misure volte ad arrestare l’evoluzione di una malattia già insorta e a ridurne le
conseguenze.
Riferimento bibliografico: Glossary of terms used in Health for all series. Geneva: WHO,
1984 (trad. SPVS)
Complessivamente le misure di prevenzione si possono suddividere in due categorie: quelle
comportamentali e quelle strutturali.
Prevenzione comportamentale
Misure di prevenzione orientate sulla persona e/o gruppi di persone che hanno come scopo lo
sviluppo di competenze personali nell’ambito della propria salute e il cambiamento di un
comportamento a rischio
Prevenzione strutturale
Misure di prevenzione che hanno lo scopo principale di agire sulle strutture e sugli ambienti,
cercando di modificare e/o proporre alternative ad abitudini o comportamenti nocivi per la
salute, condivisi da un gruppo di persone.
Promozione della salute (Health promotion)
La promozione della salute è il processo che consente alle persone di esercitare un maggior
controllo sulla propria salute e di migliorarla.
Riferimento bibliografico: Ottawa Charter for Health Promotion. Geneva: WHO, 1986 (trad.
DoRS)
Questo processo non comprende solo azioni volte a rafforzare le abilità e le capacità dei singoli
individui ma anche azioni volte a modificare le condizioni sociali, ambientali ed economiche in
modo da ridurre il loro impatto sulla salute del singolo e della collettività.
Esso considera la salute come una risorsa con la quale un gruppo o un individuo può:
realizzare le proprie aspirazioni e soddisfare i propri bisogni
evolvere o adattarsi al contesto nel quale vive
Allegati
Programma SPVS 2017-2020 40
Riferimento bibliografico: Ottawa Charter for Health Promotion. Geneva: WHO, 1986 (trad e adatt.
SPVS)
Il documento dell’Ufficio regionale per l’Europa dell’OMS “Salute 2020” propone quattro aree
prioritarie di intervento:
Investire in salute attraverso un approccio che considera l’intero arco della vita e mirare
all’empowerment delle persone
Affrontare le principali sfide per la salute nel campo delle malattie non trasmissibili e
trasmissibili
Rafforzare i sistemi sanitari centrati sulla persona, le capacità in salute pubblica e la
preparazione, la sorveglianza e la risposta alle emergenze
Creare comunità resilienti e ambienti favorevoli alla salute individuale e collettiva
L’obiettivo condiviso è quello di migliorare in misura significativa la salute e il benessere delle
popolazioni, ridurre le disuguaglianze nella salute, rafforzare la salute pubblica e garantire sistemi
sanitari centrati sulla persona che siano universali, equi, sostenibili e di elevata qualità.
Riferimento bibliografico: Santé2020. Copenhague: OMS Bureau régional de l’Europe, 2013 (trad.
Ministero della salute italiano e DoRS)
Nel campo di attività del SPVS la promozione della salute mira a creare le condizioni affinché le
persone e le comunità abbiano la capacità di esercitare un controllo sulla propria salute e di
migliorarla e, quindi, di soddisfare i propri bisogni e adattarsi al variare delle condizioni di vita. La
promozione della salute vuole essere un processo dinamico e partecipativo, che garantisca nel
contempo equità e sostenibilità.
Protezione della salute (Health protection)
La protezione della salute ricopre l’insieme delle misure e delle attività che contribuiscono a ridurre
al minimo il rischio di problemi di salute relativi a fattori ambientali, in particolare nel campo degli
infortuni, della sicurezza e della salute sul posto di lavoro, dei rischi ambientali, della sicurezza
alimentare e dei farmaci, dell’igiene orale. La priorità è quindi data alla creazione di un ambiente
sano con la speranza di proteggere la salute delle persone e della collettività.
Riferimento bibliografico: Glossaire européen en santé publique. Paris: Université de Paris, Département de santé publique, 2003 (trad. SPVS)
Qualità di vita (Quality of life)
La qualità di vita è definita dalle percezioni che le persone hanno della propria posizione
nella vita in relazione al contesto culturale e al sistema di valori in cui vivono e rispetto ai
propri obiettivi, aspettative, standard e interessi. Si tratta di un concetto ampio che include,
in un sistema complesso, lo stato di salute fisico e psicologico di una persona, il livello
d’indipendenza, le relazioni sociali, le credenze personali e la propria relazione con le
componenti più importanti dell’ambiente.
Riferimento bibliografico: What quality of life? The WHOQOL Group. World Health Forum
1996; 17(4): 354-6 (trad. DoRS modificata SPVS)
Allegati
Programma SPVS 2017-2020 41
Questa definizione mette in evidenza l’idea che la qualità di vita si riferisce ad una valutazione
soggettiva che ha dimensioni sia positive sia negative e che si inserisce in un contesto culturale,
sociale e ambientale. L’OMS ha definito sei grandi ambiti per descrivere gli aspetti essenziali della
qualità della vita in una prospettiva transculturale: un ambito fisico (ad es. energia e stanchezza),
un ambito psicologico (ad es. sentimenti positivi), il livello di indipendenza (ad es. mobilità), le
relazioni sociali (ad es. concreto sostegno sociale), l’ambiente (ad es. accesso ai servizi sanitari) e
le credenze personali (ad es. senso della vita). Gli ambiti riguardanti la salute e la qualità di vita
sono complementari e parzialmente sovrapposti.
Riferimento bibliografico: Health Promotion Glossary. Geneva: WHO, 1998 (trad. DoRS)
La qualità di vita riflette la percezione delle persone nel vedere che sono soddisfatti i propri bisogni
e che non sono negate le opportunità di essere felici e di sentirsi realizzati, indipendentemente
dallo stato di salute fisico o dalle condizioni socioeconomiche. L’obiettivo di migliorare la qualità di
vita è diventato un obiettivo sempre più importante nella promozione della salute, accanto alla
prevenzione dei problemi di salute evitabili; ciò assume una particolare rilevanza quando si cerca
di soddisfare i bisogni degli anziani, delle persone disabili, dei malati cronici e dei malati in fase
terminale.
Riferimento bibliografico: Health Promotion Glossary. Geneva: WHO, 1998 (trad. DoRS)
Salute (Health)
Definizione storica
La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non solo l’assenza
di malattia o di infermità.
(Costituzione OMS 1948)
Nel contesto della promozione della salute, la salute viene considerata non tanto come
condizione astratta quanto come mezzo al servizio di un fine. In concreto, la si può
rappresentare come una risorsa che permette alle persone di condurre un’esistenza
individuale, sociale ed economica produttiva.
Riferimento bibliografico: Ottawa Charter for Health Promotion. Geneva: WHO, 1986 (trad.
SPVS)
La salute è una risorsa per la vita di tutti i giorni e non lo scopo dell’esistenza. Si tratta di un
concetto positivo che valorizza le risorse sociali e personali, così come le capacità fisiche.
Riferimento bibliografico: Ottawa Charter for Health Promotion. Geneva: WHO, 1986 (trad.
DoRS)
La salute è creata e vissuta nei vari contesti della vita quotidiana laddove si impara, si lavora, si
gioca o si ama.
Riferimento bibliografico : Ottawa Charter for Health Promotion. Geneva: WHO, 1986 (trad. SPVS)
In linea con l’assunto che la salute sia un diritto umano fondamentale, la Carta di Ottawa mette in
evidenza alcuni prerequisiti necessari: pace, cibo e abitazione, istruzione, risorse economiche
adeguate, ecosistema stabile ed uso sostenibile delle risorse, giustizia ed equità. Il riconoscimento
di questi prerequisiti sottolinea la complessità dei legami tra le condizioni sociali ed economiche,
Allegati
Programma SPVS 2017-2020 42
l’ambiente fisico, gli stili di vita individuali e la salute. Questi legami permettono una comprensione
olistica della salute, fondamentale per definire la promozione della salute.
Riferimento bibliografico: Health Promotion Glossary. Geneva: WHO, 1998 (trad. DoRS)
Nell’ambito delle attività del SPVS, la salute è la capacità di adattamento, d’interazione e di
autogestione delle persone e delle comunità di fronte alle sfide sociali, fisiche ed emotive poste
dall’ambiente e dalle condizioni di vita.
Riferimento bibliografico: Huber M. How should we define health? BMJ 2011; 343:d4163 (trad. e
adatt. SPVS)
Salute globale (Global health)
La salute globale viene definita come un'area di studio, ricerca e pratica che pone l'accento
sul miglioramento della salute e sulle pari opportunità di salute di tutte le persone in tutto il
mondo. La salute globale considera le questioni di salute transnazionali, i relativi
determinanti e soluzioni; coinvolge molte discipline – scienze sociali, umane, naturali,
biomediche, epidemiologia, ecc. - e promuove una collaborazione interdisciplinare.
Riferimento bibliografico: Koplan JP et al. Towards a common definition of global health.
Lancet 2009; 373: 1993-5 (trad. e adatt. SPVS)
La salute globale riguarda gli impatti transnazionali della globalizzazione sui determinanti e
sui problemi di salute che si collocano oltre il controllo delle singole nazioni.
Riferimento bibliografico: Smith BJ, Tang KC, Nutbeam D. WHO Health Promotion
Glossary: new terms. Health Prom Int 2006; 21 (4): 340-5 (trad. DoRS)
I problemi dell’agenda della salute globale comprendono le disuguaglianze causate da modelli di
commercio e d’investimento internazionali, gli effetti del cambiamento climatico globale, la
vulnerabilità delle popolazioni migranti, il marketing di prodotti dannosi da parte delle società
transnazionali e la trasmissione di malattie dovuta agli spostamenti delle persone tra i diversi
paesi. La differenza fondamentale tra i problemi di salute globale e quelli che concernono la salute
internazionale è che i primi sfidano il controllo da parte delle istituzioni dei singoli paesi. Queste
minacce globali alla salute richiedono collaborazioni di promozione della salute sia a livello
nazionale che internazionale.
Riferimento bibliografico: Smith BJ, Tang KC & Nutbeam D. WHO Health Promotion Glossary: new
terms. Health Prom Int 2006; 21 (4): 340-5 (trad. SPVS)
Salute pubblica (Public health)29
La salute pubblica è la scienza e l’arte di promuovere la salute, prevenire le malattie e
prolungare la vita attraverso gli sforzi organizzati della società.
Riferimento bibliografico: adattamento dall’”ACHESON Report”, Londra 198830
29
Il termine "salute pubblica" è il corrispondente di "public health", anche se in Italia è piuttosto frequente l'uso del termine "sanità pubblica" per "public health" . Risulta invece essere una peculiarità tutta svizzera. quella di usare il termine "sanità pubblica" per "sistema sanitario".
Allegati
Programma SPVS 2017-2020 43
La salute pubblica è un concetto sociale e politico volto a migliorare la salute, a prolungare e
migliorare la qualità della vita di intere popolazioni, attraverso la promozione della salute, la
prevenzione delle malattie e altre forme di intervento per la salute.
Nell’ottica della promozione della salute, rispetto alla definizione originaria, è emerso nella
letteratura il concetto di “nuova salute pubblica” (new public health) che comprende una visione
globale del modo in cui gli stili di vita e le condizioni ambientali determinano lo stato di salute.
Questo nuovo concetto si basa inoltre sulla consapevolezza della necessità di mobilitare risorse e
investire nelle politiche, nei programmi e nei servizi che creano, mantengono e tutelano la salute,
sostenendo stili di vita sani e creando ambienti favorevoli alla salute.
Riferimento bibliografico: Health Promotion Glossary. Geneva: WHO, 1998 (trad. SPVS)
30
Acheson D et al. Public health in England: the report of the Committee of inquiry into the future development of the public health function. London: HMSO, 1988
Allegati
Programma SPVS 2017-2020 45
Allegato 2: Tabella di valutazione dei progetti svolti nel 2013-2015
TEM
I P
PR
IOR
ITA
RI
Gruppi bersaglio
Bambini Scopo: crescere e svilupparsi in salute
Adolescenti Scopo: crescere e svilupparsi in salute
Adulti Scopo: vivere e mantenersi in salute
Anziani Scopo: Invecchiare in modo sano
Obiettivi Programma
Misure Risultati operativi 2015 Obiettivi
Programma Misure Risultati operativi 2015
Obiettivi Programma
Misure Risultati operativi 2015 Obiettivi
Programma Misure Risultati operativi 2015
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La maggioranza dei moltiplicatori (educatori, insegnanti, genitori, operatori sociosanitari) coinvolti dalle misure aumenta le proprie conoscenze e competenze
Formazione docenti e genitori nell’ambito del Programma d’azione cantonale Peso corporeo sano (PAC – PCS)
67 docenti formati 923 genitori raggiunti 1015 bambini raggiunti
La popolazione conosce le raccomandazioni di alimentazione equilibrata e attività fisica regolare
Informazione e formazione di moltiplicatori tramite i progetti del Programma d’azione cantonale Peso corporeo sano (PAC – PCS)
67 docenti formati 923 genitori raggiunti 130 famiglie diurne formate 8 educatori di nidi dell’infanzia formati 11 docenti hanno seguito una formazione continua organizzata presso la SUPSI-DFA 1324 persone ricevono 4 volte all’anno la newsletter del PAC “Movimento e gusto con l’equilibrio giusto!”
Le persone anziane conoscono le raccomandazioni sull’attività fisica regolare
Diffusione di materiale informativo
11 mila copie della brochure “Se mi muovo mi mantengo in forma” prodotto e distribuito dall’associazione PIPA
Formazione famiglie diurne, educatori asili nido (PAC – PCS)
130 famiglie diurne formate 8 educatori di nidi dell’infanzia formati (progetto pilota in corso)
Promozione di ristoranti, mense aziendali Fourchette Verte
22 marchi Adulti (16-64 anni) per mense, ristoranti, self-service 38 marchi per eventi grande pubblico o eventi temporanei
Sostegno all’attuazione di progetti specifici
Aggiornamento formazione monitori Allez Hop
Partecipazione a manifestazioni di grande pubblico (Slow Up, Sportissima, ecc.) (PAC – PCS)
Partecipazione a slowUp 2013/14/15 (60'000 flyer, 70'000 persone) Sportissima 2013/14/15 (30'000 persone) EstateInsieme Bellinzona: serviti 1'181 "Piatto della salute"
Informazione tramite media
Pubblicazione di 6 articoli dell’associazione PIPA su settimanali a larga diffusione (Azione, Cooperazione, …) Pubblicazione di materiale informativo sul sito internet dell’associazione PIPA
Il numero delle scuole e degli asili nido che offrono dei pasti equilibrati ai bambini con marchio Fourchette Verte è aumentato rispetto al 2013
Assegnazione di marchi Fourchette Verte (PAC – PCS)
2 nidi dell’infanzia hanno ottenuto il marchio 1 catering che serve un nido dell’infanzia ha ottenuto il marchio 12 marchi Junior (4-15 anni) sono stati attribuiti
Il numero dei comuni che
sostiene misure infrastrutturali favorevoli al movimento aumenta rispetto al 2012
Interventi di sensibilizzazione e sostegno dei comuni per uno sviluppo territoriale basato sui determinanti della salute
Il numero dei comuni che
sostengono misure infrastrutturali per il movimento degli anziani aumenta rispetto al 2013
Interventi di sensibilizzazione e sostegno dei comuni per uno sviluppo territoriale basato sui determinanti della salute
Locarno estensione PMS Anziani 2015 3 interventi di sensibilizzazione realizzati da PIPA in collaborazione con Mobilità Attiva nei centri diurni di Monte Carasso, Melide e Bellinzona
Il numero di luoghi d’accoglienza (asili nido, scuole, famiglie diurne) con proposte di alimentazione equilibrata e occasioni di movi-mento è aumentato rispetto al 2013
Interventi presso istituti scolastici, asili nido, famiglie diurne (PAC – PCS)
8 istituti scolastici 130 Famiglie diurne 1 nido dell’infanzia
Il numero di persone che raggiunge la soglia attiva di movimento aumenta rispetto al 2012
Sostegno all’attuazione di progetti specifici (Urban training/ Paprika, ecc.)
Progetto Girasole (avviato feb. 2015): preparazione per l’implementazione del progetto-pilota: - formazione 4 medici formatori - sviluppo del materiale informativo e strumenti Coaching Salute e Paprica - repertorio attività fisica Ticino (564 attività, 200 percorsi)
Nei Meglio a piedi gli anziani che si spostano a piedi aumentano
Interventi di informazione e di motivazione della popolazione anziana
Aumentano il numero di bambini che vanno a scuola a piedi e il numero dei comuni che sostengono misure strutturali favorevoli al movimento rispetto al 2010
Sensibilizzazione dei comuni a cambiamenti strutturali
27 Comuni con PMS (6500 allievi SI/SE/SM) Premio upi Bellinzona nel 2013
Gli anziani che raggiungono la soglia attiva di movimento aumenta rispetto al 2012
Sostegno all’attuazione di progetti specifici (Urban training, Paprika, ecc.)
Sostegno alla realizzazione di PMS
Sussidi Swisslos ai PMS 300'000 CHF Manuale PMS 500 copie distribuite Sito internet MaP Facebook MaP
Valutazione dell’impatto degli interventi sulla prevalenza dei bambini in sovrappeso
Realizzazione di uno studio di coorte
Allegati
Programma SPVS 2017-2020 46
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Gli allievi delle scuole medie migliorano le
competenze e aumentano le loro risorse personali per fronteggiare situazioni di disagio e di conflitto
Interventi di sensibilizzazione
Mostra Conflitti e litigi in 3 scuole medie, raggiunti: 1047 allievi 140 docenti 440 genitori Diario scolastico pubblicato in 18 mila copie distribuito agli allievi delle scuole medie
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La frequenza degli adolescenti non fumatori è in aumento rispetto ai dati HBSC 2010
Interventi di sensibilizzazione degli adolescenti in vari setting Progetto di monitoraggio delle abitudini tabagiche dei giovani
2014: elaborazione del PCT 2015-2018 2015: implementazione PCT tramite 5 partner sul territorio di 10 progetti, tra cui: Teatro interattivo (Radix): 9 scuole medie, 750 allievi, coinvolgimento di docenti e famiglie Mostra No Smoking Be Happy (ASN): 3000 allievi SME, 172 classi, 188 insegnanti Progetto Apprendistato senza fumo (Lega Polmonare TI): 98 apprendisti Progetto Ever:Fresh (Fondazione Idée:Sport): 3200 giovani coinvolti, 43 coach
Il numero di fumatori regolari diminuisce rispetto al 2012
Sensibilizzazione specifica dei fumatori regolari
Progetti previsti dal PCT 2015-2018: Progetto Aziende senza fumo: 2 aziende coinvolte Progetto Consulenza collettiva/aziendale: 3 aziende coinvolte
Il divieto di vendita di tabacco ai minorenni è rispettato
Interventi di sensibilizzazione dei commercianti e gerenti di esercizi pubblici
Attività di ASN e Radix Svizzera italiana
Programmi ambulatoriali di disassuefazione
Formazione di: - 9 medici - 1 dentista - 1 farmacista - 20 professionisti del settore socio-sanitario Presi in carico: - 299 pazienti pari a 869 consultazioni (PCT 2015-2018)
Implementazione di misure di controllo
Realizzazione di test d’acquisto in 8 distretti per 5 distinte categorie commerciali (PCT 2015-2018)
Servizi di consulenza per fumatori Hospital Quit Support
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La frequenza di adolescenti con un consumo puntuale eccessivo di alcol e relative conseguenze sanitarie è in diminuzione rispetto ai dati HBSC 2010
Interventi di sensibilizzazione degli adolescenti e di commercianti/ organizzatori di eventi
Attività di Radix Svizzera italiana nell’ambito del contratto di prestazione 2013-2015
Il numero di persone con un consumo problematico di alcol diminuisce rispetto al 2012
Interventi di sensibilizzazione della popolazione generale
Partecipazione a eventi nell’ambito della settimana alcol 2015
La prevalenza del consumo cronico di alcol negli anziani diminuisce rispetto al 2010
Interventi di sensibilizzazione informazione degli anziani
Realizzazione di 15 rappresentazioni del teatro forum Ala mè età nei centri diurni ATTE, Pro Senectute e Generazione Più
Creazione di una rete di prevenzione e riduzione del danno
Istituzione dei gruppi di lavoro “Interventi nei pronto soccorso” e “Focus group monitoraggio consumo ricreativo” nell’ambito del Piano d’azione cantonale alcol 2015-2018
Formazione continua specifica (depistaggio e diagnosi precoce) degli operatori medico sanitari
Sensibilizzazione del personale sanitario dei pronto soccorso e sviluppo di procedure di intervento per i casi di intossicazione etilica acuta (PCA 2015-2018)
Coordinamento e creazione di una banca dati ad hoc
Prevista dal PAC 2015-2018, in fase di sviluppo
Creazione e coordinamento di una banca dati ad hoc
Prevista dal PAC 2015-2018, in fase di sviluppo
Accesso alla rete di cura
Creazione e coordi-namento del Gruppo di accompagnamento al Piani d’azione cantonale alcol 2015-2018
Il divieto di vendita di alcol ai minorenni è rispettato
Interventi di sensibilizzazione dei commercianti, gerenti di esercizi pubblici
Attività di Radix Svizzera italiana nell’ambito del contratto di prestazione 2013-2015
Gli interventi di prevenzione del danno correlato all’alcol sono sostenuti dalla popolazione
Informazione della popolazione
Attività dei partner del Gruppo di accompagnamento PAC 2015-2018
Le principali associazioni che si occupano di anziani promuovono l’uso adeguato di farmaci e la riduzione del consumo problematico di alcol
Interventi di sensibilizzazione e di messa in rete delle principali associazioni: - ATTE, - Pro Senectute - Generazione Più - PIPA e dei medici di famiglia
Realizzazione di una giornata di messa in rete degli attori cantonali Pomeriggio di formazione per i coordinatori dei centri diurni socio-assistenziali in collaborazione con l’Ufficio anziani Pomeriggio di studio per medici di famiglia
Implementazione di misure di controllo
Realizzazione di test d’acquisto in 8 distretti per 5 distinte categorie commerciali (PCA 2015-2018)
Sensibilizzazione e formazione per i responsabili di manifestazioni locali
Attività di consulenza di Radix Svizzera italiana
Definizione di regole condivise durante gli eventi più importanti del Cantone
Istituzione del gruppi di lavoro “Focus group monitoraggio consumo ricreativo” (PAC 2015-2018)
Allegati
Programma SPVS 2017-2020 47
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Le cadute in relazione ad un consumo non adeguato di farmaci e/o di alcol diminuiscono rispetto al 2013
Sensibilizzazione del personale medico e socio-sanitario
2 pomeriggi di formazione (oltre 200 operatori coinvolti)
Le principali associazioni che si occupano di anziani promuovono l’uso adeguato di farmaci
Interventi di sensibilizzazione di messa in rete delle principali associazioni ATTE, Pro Senectute, Generazione Più, PIPA
Informazione dei responsabili cantonali di ATTE, Pro Senectute e Generazione Più Messa a disposizione di 2000 copie dell’opuscolo Ala mè età
Gli anziani conoscono i rischi legati alla polifarmacoterapia e sanno come adottare un comportamento appropriato
Interventi di sensibilizzazione e informazione degli anziani
Realizzazione di 15 rappresentazioni del teatro forum Ala mè età nei centri diurni ATTE, Pro Senectute e Generazione Più Distribuzione di 2000 copie dell’opuscolo Ala mè età presso i centri diurni
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2 giornate di formazione nell’ambito del CAS – SUPSI annuale per infermieri di famiglia