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Strillone 295 - il lato più demenziale del cdg
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Marzo N°295
Organizzato da: MINISTERO DEL GIORNALE
WWW.COMUNEDEIGIOVANI.IT
Lo Strillone
Si chiedono
piccole offerte
ai lettori, che
saranno desti-
nate a sfamare
il consiglio del
Comune dei
Giovani. Rivol-
gersi a Marco
Giorgio Tomba
per consegnare
il denaro. Siate
generosi. Gra-
zie
(art. pag. 5)
CHE TRIO MISTERIOSO...
ARTICOLO PAG. 3
2 Lo Strillone 295 MARZO Lo Strillone 295 MARZO 3
Lo Strillone Lo Strillone
SOMMARIO A tu per tu con...Franco Salve a tutti! Abbiamo intervi-stato per voi Franco Battaglia per sentire il suo parere riguar-do al CDG. Alla prossima inter-vista. -CHE COSA VUOL DIRE CDG PER TE? Il Comune dei Giovani per me significa “Palestra di allenamento alla Vita” dove tutte le attività sono finalizzate a conseguire la massima forma /grandezza morale e civile di “Persona” possibile in ciascun giovane considerando la totalità dell’essere e quindi con attenzione a tutte le dimensioni (sportive, sociali, morali e trascendentali).
-COSA NE PENSI DEL FUTURO DEL CDG E COME VEDI IL PRESENTE? Il futuro del Comune dei Giovani è nelle mani di Dio e dei ragazzi che lo stanno vivendo. Più profondamente e direttamente si riesce a viverne l’ esperienza e più è naturale coinvolgere e rendere partecipi altri delle proprie scoperte e passioni. L’esperienza del Comune dei Giovani la si capisce con maggiore coscienza quando ci si stacca con l’età. Si scopre infatti che l’abitudine a pensare con una visione sociale, la capacità di confronto con le singole problematiche della vita, la capacità di interpretare fatti ed eventi assumendo con sicurezza decisioni ed atteggiamenti che vengono subito notati sono frutto di un’ abitudine a pensare ed a-nalizzare singolarmente od in gruppo problematiche e casi specifici proprio come viene fatto all’interno del Consiglio del Comune dei Giovani o nei momenti formativi. E’ essenziale che questa Scuola continui ad offrire ai giovani tutte le occasioni possibili per affronta-re direttamente i singoli problemi, discutendone democraticamente ed assumendo le necessarie decisioni alla luce del maggior bene comune possibile. Grande è la responsabilità di chi avendo vissuto il Comune tende ad esercitare di fatto un potere indiretto che riduce l’autonomia decisionale del Consiglio direttivo mortificandone la funzione e spesso gli entusiasmi. Le due mani che si incontrano nel logo del Comune dei Giovani sono le mani che portano e prendono
il testimone nella staffetta che dura già da 50 anni e voglio sperare che il testimone non finisca mai
di passare da una mano all’altra.
A tu per tu con...Franco - pag.2
Bassano Rock Festival - pag.3
Sotto i riflettori… - pag.4
Marioni vs Mariotti - pag. 4
AAA cercasi nuovo responsabile
cene - pag. 5
CDG’s doctors - pag. 6-7
Pelledipesca - pag.8
Pallavolo over the top - pag. 9
Sébè - pag.9
Il teatro va a Bellegra - pag. 10
Up & Down - pag.11
Trova le differenze - pag. 12
Foto franco
Lo Strillone 295 MARZO 3
Lo Strillone Lo Strillone
Caro Strillone,
in questi giorni mi è
capitato di bazzicare
per il nuovo sito del
Comune dei Giovani.
Devo ammettere che è
stato fatto un buon
lavoro: agenda costantemente aggiornata, immagini e racconti degli avveni-
menti quasi in istantanea, ottimi articoli sportivi e presentazioni delle prossime attività. Devi sape-
re, amato bisettimanale, che, tra queste ultime, una in particolare ha meravigliosamente affascinato
il mio interesse: BASSANO ROCK FESTIVAL!
Bassano Rock Festival? E che cos’è? Mi sono detta: vuoi vedere che i
miei amici del CdG mi stupiscono ancora…
Ho voluto, quindi, approfondire la conoscenza di tale evento. UAOH!!!
Un’intera giornata di puro e totale divertimento all’insegna dello stare
assieme, del gioco e della buona musica. I ministeri di Attività Ricreative,
Marcia&Gite e Musica dei tre tenori Tobia Fietta, Andrea Cerantola e
Ricky Maso con i corrispettivi vice-ministri
Alberto Facchin, Davide Illuminati e Alberto Menegon ed i loro staff
daranno vita a qualcosa di spettacolare. Leggevo che nel giorno di Pa-
squetta, ovvero il 9 Aprile, dalle 10:00 alle 18:00, ben sette band si con-
tenderanno la possibilità di aprire il concerto del sabato sera della Gio-
vaninfesta 2012. Ma non solo, sarà in
tutto e per tutto un vero Festival: bir-
reria, stand gastronomico, giochi e
divertimenti di vario genere, oltre,
quindi, ad un palco calcato da band
emergenti e grande musica.
Mio amato Strillone, credo proprio
che questa prima edizione sarà un
qualcosa di semplicemente sensazio-
nale.
Io ci sarò!
BASSANO ROCK FESTIVAL
Salve a tutti! Abbiamo intervi-stato per voi Franco Battaglia per sentire il suo parere riguar-do al CDG. Alla prossima inter-vista. -CHE COSA VUOL DIRE CDG PER TE? Il Comune dei Giovani per me significa “Palestra di allenamento alla Vita” dove tutte le attività sono finalizzate a conseguire la massima forma /grandezza morale e civile di “Persona” possibile in ciascun giovane considerando la totalità dell’essere e quindi con attenzione a tutte le dimensioni (sportive, sociali, morali e trascendentali).
-COSA NE PENSI DEL FUTURO DEL CDG E COME VEDI IL PRESENTE? Il futuro del Comune dei Giovani è nelle mani di Dio e dei ragazzi che lo stanno vivendo. Più profondamente e direttamente si riesce a viverne l’ esperienza e più è naturale coinvolgere e rendere partecipi altri delle proprie scoperte e passioni. L’esperienza del Comune dei Giovani la si capisce con maggiore coscienza quando ci si stacca con l’età. Si scopre infatti che l’abitudine a pensare con una visione sociale, la capacità di confronto con le singole problematiche della vita, la capacità di interpretare fatti ed eventi assumendo con sicurezza decisioni ed atteggiamenti che vengono subito notati sono frutto di un’ abitudine a pensare ed a-nalizzare singolarmente od in gruppo problematiche e casi specifici proprio come viene fatto all’interno del Consiglio del Comune dei Giovani o nei momenti formativi. E’ essenziale che questa Scuola continui ad offrire ai giovani tutte le occasioni possibili per affronta-re direttamente i singoli problemi, discutendone democraticamente ed assumendo le necessarie decisioni alla luce del maggior bene comune possibile. Grande è la responsabilità di chi avendo vissuto il Comune tende ad esercitare di fatto un potere indiretto che riduce l’autonomia decisionale del Consiglio direttivo mortificandone la funzione e spesso gli entusiasmi. Le due mani che si incontrano nel logo del Comune dei Giovani sono le mani che portano e prendono
il testimone nella staffetta che dura già da 50 anni e voglio sperare che il testimone non finisca mai
di passare da una mano all’altra.
4 Lo Strillone 295 MARZO Lo Strillone 295 MARZO 5
Lo Strillone Lo Strillone
Ci siamo intrufolati dentro le mura di una delle case di Via
Chiuppani per incontrare la famigerata Paoletta Bizzotto e
il silenzioso Filippo Mariotto per capire come è la vita in
una casa Mariotto come tante…buona lettura…
1. Qual'è la frase che dici più di frequente a Filippo?
"Fil, ci sei?...sei con noi?"
-...e alla Paola?
"Ma sei drogata??????" oppure " seivecchia!!!"
2. Paola,cosa ne pensi degli ambienti che frequenta Filip-
po?
"penso che siano degli ottimi ambienti, dove circolano buone idee, buoni valori e dove i ragazzi vengono valoriz-zati e preparati(almeno in parte) alla vita nella società"
3. Qual è il più grande difetto di Filippo?
"ha sempre le cuffiette nelle orecchie e anche se non ce le ha è come se le avesse : canta sempre così non mi sente!!"
-... e il suo miglio pregio?
"canta sempre e si sa organizzare a scuola e nello sport"
-Qual'è il più grande difetto e pregio
della Paoletta?
"è un difetto essere vecchi?? A parte gli scherzi penso che il suo più gran-de difetto sia essere insistente spesso e volentieri! Un suo pregio, nono-stante la sua età troppo avanzata, è quello di essere sempre attiva ed entusiasta nella cose che fa!”
4. Ti è mai capitato di pensare: ”mamma te si proprio in-
drio!”
“è un pensiero molto ricorrente, soprattutto per gli orari che devo rispettare alla sera, mi fa discorsi della serie:” Ai miei tempi bisognava tornare a casa prima che facesse buio”. Oppure un altro caso è quando non ci sente o non capisce le cose e bisogna ripetergliele 5 volte, ma sono sicuro che lei direbbe la stessa cosa di me!” Grazie per la disponibilità e alla prossima. Andremo sicu-
ramente a casa di ...<<testo illeggibile>>
Sotto i riflettori
Cari lettori, vi presento oggi un
ragazzo del 1998 di nome Ales-sandro Bosio…è un calciatore dei
Giovanissimi conosciuto con
molti soprannomi;
NOME E COGNO-
ME:Alessandro Bosio
SOPRANNOMI:Panzer (per via
della pancetta),Sorosio (soprannome inventato da
Matteo Cortese) e Big Foot (perché in ritiro i suoi
passi si sentivano un po’ troppo).
ETA’:13 anni
ABITAZIONE:Bassano Del Grappa
SPORT:Calciatore dei Giovanissimi con recenti
infortuni;mangiare quanto più si può!
COSA BISOGNA SAPERE SU ALESSANDRO:Se
non riuscite a finire qualche panino, ci penserà lui a
finirli sicuramente!!
Ecco l’ essenziale per conoscere Alessandro!…Alla
prossima!! Marioni vs Mariotti
Lo Strillone 295 MARZO 5
Lo Strillone Lo Strillone
AAA Cercasi nuovo responsabile cene
Ogni iscritto almeno una volta nella vita si sarà chiesto, che fanno i ministri a consiglio? Ecco qui l’articolo che farà luce su questo mistero. Non molti sapranno che l’ultimo consiglio è stato svolto in una location deci-samente spartana e particolare, malga Rossano in Monte Grappa. Luce solo attraverso il generatore e servizi igienici decisamente retrò, chiedete a Chiara Bernardi, ma senza dubbio il posto ideale per fare gruppo, per stare insieme due gior-ni e per vivere al meglio la compagni- a del consiglio.
Ma perché, vi sarete chiesti, il consiglio ha bisogno di un ritiro? Purtroppo fino a questo momento, cioè ben sette mesi dopo la sua elezione, il responsabile cene sta
deludendo un po’ tutti. Infatti finora le cene vere e proprie (le pizze immangiabili non valgono come cena) si contano sulle dita di una mano.
Ma passiamo ora alla vita vera e propria del consiglio; il tutto inizia sempre alla grande con una riflessione fatta da uno dei ministri, anche se dalle facce non si direbbe si raggiungano sem-pre punti molto toccanti e profondi grazie al libretto preparato ad hoc da sindaco e segretario. Dopo di che si passa alla lettura del verbale della seduta precedente e una volta approvato inizia la fase scottante della serata, infatti inizia la discussione dei vari punti dell’ordine del giorno; il bello di questi punti è che da qualsiasi di esso, anche se all’apparenza snello e rapido, possono partire discussioni di ore che arrivano a una conclusione solo dopo aver sparso sangue, vere e proprie guerre! Negli anni scorsi dopo tutto questo svenarsi e scambiarsi questi amichevoli pareri era routine banchettare a casa di qualche amico del CdG per recuperare le forze e passare un altro paio d’ore insieme, invece quest’anno il consiglio finisce raramente a pancia piena, vero Marco Ferro-nato? Diamo una mano ai ministri, offritevi in massa per qualche cena e contattate il responsabile so-pracitato Tomba. Speriamo che almeno dopo questo annuncio dopo consiglio ci sarà una cena ogni tanto!
Un Anonimo ministro
6 Lo Strillone 294 MARZO
Lo Strillone
CDG’S DoCtorS Nel giro di una settimana S. Croce ha a disposi-zione tre nuovi dottori magistrali. Giovedì 8 Mar-zo si sono laureati Stefano Bonato (Bonny) in Psicologia a Rovereto, Andrea Menegon (Said) in Ingegneria a Padova e Giovedì 15 Marzo Mar-co Ferronato (Tomba) in Ingegneria a Padova. Conseguire la laurea dopo anni di sacrifici e studi è una bella soddisfazione ma c’è sempre una grande paura nell’affrontare i tunnel, gli scherzi ed il papiro con la caricatura che ne conseguono. Il nostro Bonny nel giorno della sua laurea per esaltare le sue passioni per cibo, musica e viaggi è stato vestito da hostess della Ryanair e ha dovuto affrontare un im-maginario tour enogastronomico tra le città e i paesi che ha visitato in questi anni: Amsterdam, Londra, Monaco di Ba-viera, Napoli, Spagna. Dopo aver mangiato in sequenza baston-cini di pesce congelato, patate crude, wurstel crudi con maionese e ketchup, babà, paella congelata e bevuto birra rossa e bionda, limoncello e sangria il festeggiato ha concluso la serata al locale Il Capolinea di Rovereto non riuscendo a leggere tutto il papiro. Chi è riuscito invece a leggere tutto il papiro è stato il nostro se-gretario Said nonostante i vari travestimenti che ha dovuto sopportare durante la lettura legati al suo amore verso il prossimo soprattutto se di razza diversa dalla sua. Vestito da cinese mangiando bambù o da africa-no lavando occhiali o da pakistano vendendo rose ha dovuto leggere un capitolo donne del papiro molto scottante vista la presenza all’Osteria al
Portego di Cittadella di molte interessate. Tomba invece a causa di un’indigestione di fanta ha rischiato di non par-
tecipare al banchetto alla casetta degli alpini di Cu-sinati. Una provvidenziale puntura del Dott. Disse-gna gli ha evitato il coma etilico da fanta e la lavan-da gastrica a causa del gorgonzola ingerito e l’amorevole assistenza dell’inferimiera Francesca Iacovelli gli ha permesso di presentarsi alla sua fe-sta per mangiare due belle fette di pasticcio alla fac-cia dei problemi intestinali. Il pomeriggio era iniziato con la presenza di una cassa da morto fuori dall’università gentilmente concessa dall’azienda di famiglia e con la simulazione di vari tipi di morte per il laureato (avvelenamento, guerra, incidente stra-
dale). Le scene più belle sono state senza dub-bio le scosse che il fratello Ale gli infieriva con un ingegno diabolico creato già da al-cune settimane per l’occasione e gli insulti di Nonna Norma e Don Guerrino mentre gli amici cantavano: Dottore, Dottore, Dottore dal buso del cul…
Dopo le fatiche e le feste consigliamo ai neodottori un po’ di sano riposo e auguriamo di cuore di trova-re un lavoro che li realizzi e che permetta loro di mettere a frutto gli studi fatti.
Lo Strillone 294 MARZO 7
Lo Strillone
CDG’S DoCtorS Nel giro di una settimana S. Croce ha a disposi-zione tre nuovi dottori magistrali. Giovedì 8 Mar-zo si sono laureati Stefano Bonato (Bonny) in Psicologia a Rovereto, Andrea Menegon (Said) in Ingegneria a Padova e Giovedì 15 Marzo Mar-co Ferronato (Tomba) in Ingegneria a Padova. Conseguire la laurea dopo anni di sacrifici e studi è una bella soddisfazione ma c’è sempre una grande paura nell’affrontare i tunnel, gli scherzi ed il papiro con la caricatura che ne conseguono. Il nostro Bonny nel giorno della sua laurea per esaltare le sue passioni per cibo, musica e viaggi è stato vestito da hostess della Ryanair e ha dovuto affrontare un im-maginario tour enogastronomico tra le città e i paesi che ha visitato in questi anni: Amsterdam, Londra, Monaco di Ba-viera, Napoli, Spagna. Dopo aver mangiato in sequenza baston-cini di pesce congelato, patate crude, wurstel crudi con maionese e ketchup, babà, paella congelata e bevuto birra rossa e bionda, limoncello e sangria il festeggiato ha concluso la serata al locale Il Capolinea di Rovereto non riuscendo a leggere tutto il papiro. Chi è riuscito invece a leggere tutto il papiro è stato il nostro se-gretario Said nonostante i vari travestimenti che ha dovuto sopportare durante la lettura legati al suo amore verso il prossimo soprattutto se di razza diversa dalla sua. Vestito da cinese mangiando bambù o da africa-no lavando occhiali o da pakistano vendendo rose ha dovuto leggere un capitolo donne del papiro molto scottante vista la presenza all’Osteria al
Portego di Cittadella di molte interessate. Tomba invece a causa di un’indigestione di fanta ha rischiato di non par-
tecipare al banchetto alla casetta degli alpini di Cu-sinati. Una provvidenziale puntura del Dott. Disse-gna gli ha evitato il coma etilico da fanta e la lavan-da gastrica a causa del gorgonzola ingerito e l’amorevole assistenza dell’inferimiera Francesca Iacovelli gli ha permesso di presentarsi alla sua fe-sta per mangiare due belle fette di pasticcio alla fac-cia dei problemi intestinali. Il pomeriggio era iniziato con la presenza di una cassa da morto fuori dall’università gentilmente concessa dall’azienda di famiglia e con la simulazione di vari tipi di morte per il laureato (avvelenamento, guerra, incidente stra-
dale). Le scene più belle sono state senza dub-bio le scosse che il fratello Ale gli infieriva con un ingegno diabolico creato già da al-cune settimane per l’occasione e gli insulti di Nonna Norma e Don Guerrino mentre gli amici cantavano: Dottore, Dottore, Dottore dal buso del cul…
Dopo le fatiche e le feste consigliamo ai neodottori un po’ di sano riposo e auguriamo di cuore di trova-re un lavoro che li realizzi e che permetta loro di mettere a frutto gli studi fatti.
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Lo Strillone
PELLEDIPESCA Questo articolo non è adatto ad un pubblico sensibilmente intelligente. Leggere accompagnati dai genitori o in alternativa da dei Little Pony (attenzione a quello col cuore…in realtà è maschio).
Cari amici, cari lettori, cari animali del bosco, dovete sapere che il nostro Joi Biz-zotto è stato a Roma in que-sti giorni per il ritiro del tea-tro. Qui ha incontrato il no-stro amico e guida spirituale Don Paolo. Joi detto anche “Pelle di pe-sca”, si è fatto subito notare grazie al suo infinito stomaco e alle migliaia di boiate che uscivano dalla sua bocca! Subito Don Paolo non lo ave-va notato, ma poi grazie ad
alcuni amici che gli hanno suggerito le sue origini e sto-rie amorose passate, gli è subito venuto in mente. Da quel momento in poi Don P, ha chiamato per 3 giorni il nostro “ Pelle di pesca” in questi modi:
Lisca di pesce
Spina di cactus fiocco di neve buccia di pera filo di canapa
gemma di zafferano seme di farro
ciuffi di ananas pelle di mandorla squama di cobra
chicco di mais stinco di porco testa di cuoio
succo di mango spina di foca
tronco di noce cappio di forca
chicco di senapa trancio di pizza
pel di carota coda di cervo
succo d'anguria buccia di cedro Polpa di melone
cima di rapa polpa di mela
branchia di trota cuore di zucca burro di cacao
sugo di cervo succo di papaja
foglia di carciofo.
Non posso aggiungere altro,
tranne le lacrime. Vi allego
anche questa foto di Joj che
rinuncia ai Babba della Jole
(tipico ristorante Romano
dai cibi leggeri) perché ha
mangiato troppo.
Lo Strillone 295 MARZO 9
Lo Strillone Lo Strillone
Pochi privilegiati lo conoscono, il mitico Davide Sebellin è in prati-ca un bellissimo esemplare di essere umano in sovrappeso al punto giusto, che gioca oramai da alcuni anni con il S.Croce. È famoso sopratutto per la straor-dinaria bellezza dei suoi pettorali e per una grezza abilità nel gio-co del calcio. Nella squadra rico-pre due ruoli molto importanti: uno è il centrocampista l'altro è responsabile dei cellulari della squadra, senza di lui non avrem-mo la sicurezza per fare una grande partita.
Il suo soprannome “Sèbe” è entrato a far parte del vocabolario italiano solo da pochi mesi, senza un signi-ficato vero e proprio, può essere usato come aggettivo (es. sèbello-so), verbo (es. sèbellare), nome (es. sei un sèbe!) o come esclama-zione in contesti inappropriati senza nessun reale motivo. Questo è tutto quello che so del nostro ragazzone, vi sprono a co-noscerlo meglio e a coinvolgerlo nelle nostre attività.
sébè
La squadra di cui vi voglio
parlare ora si trova per il
momento al primo posto e
tra una partita avrà termi-
nato l’andata. Questa miti-
ca squadra,allenata da
Paolo Dal Monte e Cristi-
na Bizzotto,è composta da 16 ragazze (alcune
non ufficiali) tra le quali quattro vengono
dall’under 14.
Partendo proprio da loro abbiamo:l’alzatrice
Anna Meneghetti, detta “Mene”, gli attaccanti
Ilaria Torresan,Veronica Fietta e Marta Tasi-
nazzo.
Passando alle 96 e 97 troviamo, sempre par-
tendo dagli alzatori, Alessia Oro e Sara Zilio,
dette “le gemelle” (per ulteriori spiegazioni
rivolgersi a loro) e Giulia Donan-
zan,soprannominata “Donni” che si allena
con questa squadra una volta alla settimana
perché ha ruolo di palleggiatore nell’under
18.
Gli attaccanti sono Martina Babassana, Lucia
Di Paola, Monica Donanzan, Elisa Marin che
penso tutti conosciate per le sue barzellette
senza senso, Valentina Baggio, Serena Cari-
nato, Sara Guidolin e Elena Zeni,famosa per i
suoi dolcetti dopo le partite.
Ultimo ma non per importanza il mitico libe-
ro:Greta Lancerin. Da non dimenticare la
fantastica dirigente Anna
Beraldin,alla quale la bat-
tuta pronta non manca
mai.
Auguro quindi un buon
fine per l’andata e un “in
bocca al lupo”per il ritor-
no.
Pallavolo over the top
10 Lo Strillone 295 MARZO Lo Strillone 295 MARZO 11
Lo Strillone Lo Strillone
I giorni 17-18-19 si è tenuto l’ormai annuale ritiro a Bellegra (nei pressi di Roma) della pri-ma compagnia del teatro del CdG: La Carova-na. Sabato mattina alle ore 6 partivano dal par-cheggio dei campi sportivi i 3 furgoni che a-vrebbero accompagnato gli attori e il resto degli aiutanti addetti a montare il palcoscenico alla volta di 8 ore di autostrada (mantenute comun-que allegre dall’armonia della comitiva). Una volta arrivati a destinazione Don Paolo ha ac-colto tutti e spedito ognuno alle rispettive case ospitanti nei quali erano stati divisi. Prima di sera l’intero gruppo però si riunisce e si sposta in una città vicini dove si prepara per recitare, viene montato il palco e sistemata la parte tec-nica, alle 9 la commedia inizia e con gratifica-zione anche molto partecipata. Il pubblico esal-tato al termine scoppia in applauso lasciando a tutti una grande soddisfazione. Si può andare a cenare. Ospitati nella cano-nica del don tutti si rifocillano con una “leggera” pasta e fagioli seguita da un momento insieme. Il giorno dopo il ritrovo era alle 11 e mezza ad assistere alla messa, una volta finita il don si avvicina a tutti con sguardo sconfitto e prima di dividere tutti tra le famiglia dice: “ragazzi, io ho tentato di dirgli di farvi po-
co da mangiare, ma…” Il ritrovo seguente fu alle 3 nel quale c’era una pesantez-za nell’aria lasciata dal pran-zo di 10 kili in più che appe-santiva un po’ tutti ma non fu questo ad intimorire gli animi, alle 5 ci sarebbe stata l’altra replica dello spettacolo, la più
importante al quale avrebbero assistito più di 500 persone secondo i biglietti venduti. La tensione era tanta ma alla fine tutto filò li-scio. Fu un portento!!! Per festeggiare andaro-no tutti a mangiare alla trattoria “Da zia Io-le” (chi ci va una volta se lo ricorda per il resto della sua vita) qui i romani hanno letteralmente tentato di uccidere gli ospiti tentando di farli esplodere a causa delle porzioni del cibo. I pochi sopravvissuti all’ingozzata invece rotola-rono fino alla casa del don per il digestivo. Il giorno seguente alle 9, dopo aver ringraziato e salutato tutti si ripartì per casa, durante il tragitto intanto si disputò una gara a chi arriva-va primo tra due guidatori dei furgoni (Cali e il Tomba) il quale vide impegnata abilità, astuzia e anche qualche scorrettezza anche se la vitto-ria finale fu assegnata al possessore della cas-
safaggia. In sostanza il ritiro è stato un SUC-CESSONE!!!
Il teatro va a bellegra
Lo Strillone 295 MARZO 11
Lo Strillone Lo Strillone
Tomba “Giorgio” Ferronato: Porta il suo ministero del teatro in
una gita a Roma fantastica!
Grande iniziativa
Filippo Mariotto:
Dopo anni di faticosi sforzi, si me-
rita il suo nuovo profilo facebook.
Buongiorno principessa. Benvenuta
nel mondo dei giovani.
Pietro Alessio:
Viene colto in flagrante a ingozzarsi
di patatine DIXI che nascondeva
nelle tasche della felpa. L’accaduto
è datato lunedì 12 marzo. Saranno
presi seri provvedimenti.
Marina Magalini:
Finisce anche lei tra la gente scom-
parsa dal mondo dei vivi. Trovatela.
Up & down UP
DOWN
12 Lo Strillone 294 MARZO
Lo Strillone
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LA REDAZIONE Direttore: Paolo Battaglia
Vicedirettore: Francesco Baggio
Segretaria: Giorgia Alessio
Impaginatori: Alice Gastaldello, Mattia Brunello
Disegnatrici: Sara Zilio, Martina Babassana
Redazione: Nicola Angelini, Jonathan Bizzotto, Federico Pontarollo, Gia-
como Alessio, Ilaria Torresan, Giovanni Fuga, Anna Meneghetti
Organizzato da: MINISTERO DEL GIORNALE
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Andrea Cortese è Toni Servillo nel film "Il Divo" dove
interpreta Giulio Andreotti.