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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali
STUDENTI UNIVERSITA’ DI PAVIA:
LE RISPOSTE AL QUESTIONARIO SPOSTAMENTI CASA-UNIVERSITA’ 1
Sabrina Spaghi
Università di Pavia, Collaboratrice Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali
Gli studenti dell’Università di Pavia sono stati invitati a rispondere al questionario
spostamenti casa-Università (QSCL)2 al fine di analizzare le scelte modali e le abitudini di
viaggio nei giorni feriali degli studenti universitari. Ogni studente ha potuto compilare il
questionario on-line, attraverso una piattaforma digitale, collegandosi dal proprio pc al link
indicato. Sul totale di 22.0003 studenti universitari, sono state raccolte 2.708 interviste valide
ai fini dell’elaborazione dei dati, ovvero ha partecipato all’indagine il 12,3% degli iscritti.
Il questionario è suddiviso nelle seguenti 10 sezioni tematiche:
1. Informazioni generali: include domande iniziali sulla persona intervistata e sul suo
nucleo familiare, sul suo percorso di studi universitari, domande inerenti al luogo di
residenza/domicilio per indagare l’origine degli spostamenti casa-Università;
1 Documento prodotto dall’Università degli Studi di Pavia (Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali) nell’ambito del progetto “Pavia Mobility Manager”, co-finanziato dalla Fondazione Cariplo nell’ambito del Bando 2010 “Promuovere forme di mobilità sostenibile alternative all’auto privata”. 2 Il questionario, creato nell’ambito del Progetto “Pavia Mobility Manager”, rileva le abitudini di viaggio per il tragitto casa-lavoro (ovvero casa-Università) degli studenti dell’Università di Pavia nell’anno 2013. Il questionario è stato somministrato anche ai dipendenti dell’Università di Pavia, del Comune di Pavia, della Provincia di Pavia e del Policlinico S. Matteo (con alcune differenze: per gli enti diversi dall’Università è stata prevista una versione ridotta con meno domande). Per gli studenti dell’Università di Pavia è stata creata una versione ad hoc del questionario, diversa da quella dei dipendenti degli altri enti coinvolti nell’indagine, considerata la natura diversa del “lavoro” svolto in Università dagli studenti, che consiste principalmente nel seguire le lezioni/esercitazioni didattiche e nell’attività di studio. 3 Di cui: 56% femmine, 44% maschi.
2
2. Abitazione/alloggio: include domande relative alle caratteristiche abitative del luogo di
residenza/domicilio, per analizzare eventuali correlazioni fra tali informazioni e le
scelte modali di trasporto4;
3. Abitudini di spesa: include domande sulle spese annue più rilevanti per gli studenti
(tasse universitarie, collegi, agevolazioni grazie a borse di studio) e su spese
accessorie per svago. Obiettivo è verificare l’esistenza di eventuali rapporti fra lo
status economico degli intervistati e la propensione alla mobilità sostenibile urbana;
4. Mezzi, tempi e scelte per gli spostamenti casa-Università: include domande specifiche
relative agli spostamenti degli studenti per analizzarne la durata, la distanza, il mezzo
usato, le motivazioni di certe abitudini di viaggio, ecc.;
5. Spostamenti con mezzo a motore: include domande sull’uso dell’auto/moto per i
viaggi feriali e analizza la durata del viaggio, la distanza, le caratteristiche
dell’auto/moto usata, le motivazioni della scelta, le spese mensili legate al mezzo
posseduto/usato, la propensione ad eventuali mezzi/alternative sostenibili5;
6. Spostamenti con mezzi pubblici: include domande sull’uso del trasporto pubblico
locale per i viaggi feriali indagando, oltre alla distanza percorsa e alle ragioni della
scelta, anche in merito agli abbonamenti usati6;
7. Spostamenti in bicicletta/a piedi: include domande relative alla distanza percorsa e alle
motivazioni di questa scelta modale7;
8. Sosta e parcheggi: include domande per valutare il giudizio degli intervistati sulla
situazione dei parcheggi in città e presso l’Università, oltre che le abitudini di sosta
consolidate;
9. Disponibilità e propensione a mezzi alternativi: include domande per analizzare la
disponibilità degli intervistati a provare mezzi alternativi per i tragitti casa-Università
e le condizioni necessarie per tale cambiamento;
10. Attitudini e valutazioni personali: include domande finali inerenti lo stato di benessere
personale legato agli spostamenti casa-Università e la possibilità di dare suggerimenti
sul tema della mobilità urbana8.
4 La Sezione nr. 2 è inserita nel questionario dei dipendenti e degli studenti dell’Università di Pavia, mentre è tralasciata per gli intervistati degli altri enti pubblici. 5 La Sezione nr. 5 va compilata solo da coloro che si recano abitualmente in auto/moto in Università. 6 La Sezione nr. 6 va compilata solo da coloro che si recano abitualmente in Università usando mezzi pubblici. 7 La Sezione nr. 7 va compilata solo da coloro che si recano abitualmente in Università a piedi o in bicicletta. 8 Il questionario è descritto nel dettaglio nell’appendice finale di questo rapporto.
3
Di seguito sono presentati i risultati dell’elaborazione delle risposte9 al questionario
spostamenti casa-Università degli studenti dell’Università di Pavia10.
Sezione 1: Informazioni generali
La Sezione 1 è costituita da 17 domande di carattere generale sulla persona intervistata e sul
luogo di residenza/domicilio da cui il soggetto parte ogni giorno per recarsi in Università. La
domanda n.° 111, relativa all’età degli intervistati, genera la distribuzione visibile nel Grafico
1. L’età media degli intervistati è di anni 22,5 (linea rossa). Il 47% del campione ha meno di
22 anni, un altro 45% ha età compresa fra 22 e 26 anni, il 5% fra 27 e 30 anni, mentre il
residuo 3% ha più di 30 anni: in definitiva oltre il 90% degli intervistati ha meno di 27 anni.
Grafico 1
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013. 9 Le elaborazioni sono state fatte partendo dalle 2.708 interviste valide pervenute (campione totale). Per ogni singola domanda il campione totale può però variare in funzione del numero di risposte valide pervenute (il campione quindi si riduce a essere <2.708 nel caso di una o più risposte non date). 10 Gli studenti dell’Università di Pavia sono stati invitati a compilare il questionario che comprendeva le Sezioni 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10. 11 Alla domanda n.° 1 hanno risposto 2.707 individui (1 risposta non data sul totale del campione di 2.708).
4
La distribuzione per sesso degli intervistati (domanda n.°2)12 è visibile nel Grafico 2: si
evidenzia la maggioranza della componente femminile (circa 2/3) sulla maschile. Tale quota è
leggermente superiore a quella sul totale degli studenti13, evidenziando tassi di risposta
superiore nella componente femminile. Le domande n.° 3 e 4 danno invece informazioni
relative alla dimensione del nucleo familiare dell’intervistato: in media in famiglia il numero
di persone è pari a 3,6 (Grafico 3)14 e il numero di minori di 14 anni è di 0,3 (Grafico 4)15.
Grafico 2
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
Grafico 3
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
12 Alla domanda n.° 2 ha risposto l’intero campione di 2.708 individui. 13 Vedere a proposito la nota nr. 3 a p. 1. 14 Alla domanda n.° 3 hanno risposto in 2.706 (1 risposta non data e 1 risposta eliminata per valore errato, campione totale 2.708). 15 Alla domanda n.° 4 hanno risposto in 2.518 (189 risposte non date e 1 risposta eliminata per valore errato, campione totale 2.708).
5
Grafico 4
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
Le successive cinque domande indagano invece in merito al percorso di studio
dell’intervistato. Le facoltà universitarie più rappresentate nell’indagine sono (Grafico 5)
Medicina (471 soggetti), Lettere e Filosofia (435), Ingegneria (394), Scienze MM.FF.NN.
(351), Economia (289)16. Inoltre (Grafico 6), più della metà dei rispondenti segue un corso di
Laurea Triennale (1388 soggetti, 51%), il 26% è iscritto a un corso di Laurea a Ciclo Unico
(708 soggetti), il 21% sta frequentando un corso di Laurea Specialistica (566 persone)17. La
votazione media degli esami sostenuti è compresa fra il 27 e il 30 per quasi la metà del
campione di rispondenti (47%, 1.274 individui), mentre è compresa fra 23 e 26 per un altro
38% del campione (1.031 individui) (Grafico 7)18. Infine, il 13% dei rispondenti è studente
lavoratore (Grafico 8)19, quindi svolge oltre lo studio un lavoro retribuito continuativo; il 35%
dichiara di svolgere oltre lo studio qualche lavoro occasionale (Grafico 9)20.
16 Alla domanda n.° 5 ha risposto l’intero campione di 2.708 soggetti. 17 Alla domanda n.° 6 ha risposto l’intero campione di 2.708 soggetti. 18 Alla domanda n.° 7 hanno risposto in 2.706 soggetti (2 risposte non date, campione totale di 2.708). 19 Alla domanda n.° 8 ha risposto l’intero campione di 2.708 soggetti. 20 Alla domanda n.° 9 hanno risposto in 2.705 (3 risposte non date, campione totale di 2.708).
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Grafico 5
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
Grafico 6
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
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Grafico 7
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
Grafico 8
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
Grafico 9
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
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Analizzando invece il luogo di residenza dichiarato (domande n.° 10, 11 e 12) emerge che
(Grafico 10) solo circa 1/3 degli intervistati è residente in Provincia di Pavia (32%)21 e di
questi solo una minoranza (27%)22 risiede nel territorio comunale di Pavia. Inoltre, solo circa
l’8% vive nei primi paesi di cintura al capoluogo provinciale, come Cura Carpignano, Cava
Manara, Travacò Siccomario, San Martino Siccomario, San Genesio ed Uniti, Borgarello,
Torre d’Isola, Bereguardo, Certosa e Valle Salimbene (Grafico 11). La maggioranza (65%)
del campione residente nella provincia pavese vive quindi lontano dal capoluogo. Fra coloro
che dichiarano invece di risiedere fuori dai confini provinciali, spiccano gli studenti residenti
nel milanese (15%), nell’alessandrino (8%) e nel lodigiano (8%)23 (Grafico 12). I dati descritti
confermano la capacità dell’ateneo pavese di attrarre studenti da tutta Italia: per la
maggioranza si tratta di studenti residenti in altre regioni italiane e studenti lombardi residenti
in province limitrofe a quella pavese.
Grafico 10
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
21 Alla domanda n.° 10 hanno risposto in 2.707 (1 risposta non data, campione di 2.708 individui). 22 Alla domanda n.° 11 inerente al Comune di residenza hanno risposto 866 soggetti (7 risposte non date, sotto-campione di 873). 23 Alla domanda n.° 12 hanno risposto 1.833 soggetti (1 risposta non data, sotto-campione di 1.834 soggetti).
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Grafico 11
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
10
Grafico 12
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
11
Analizzando infine il punto di origine degli spostamenti casa-Università degli studenti
(domande n.° 13-17), ovvero il luogo da cui l’intervistato parte usualmente per recarsi in
Università (che può coincidere o meno con l’abitazione di residenza), emerge che (Grafico
13) il 73% degli spostamenti ha origine in provincia di Pavia24. Fra i viaggi con origine extra-
provinciale (circa ¼ del totale dei viaggi), Milano è la provincia da cui si rilevano più
partenze per i viaggi degli studenti verso l’Università di Pavia (38% del totale), seguita dalle
province di Lodi (19%) e Alessandria (12%)25 (Grafico 14).
Circoscrivendo l’attenzione ai soli viaggi con origine nella provincia pavese, emerge che
(Grafico 15 e Figura 1) il 69% di essi ha origine all’interno del comune di Pavia26, mentre il
restante 31% proviene in maggioranza dai Comuni pavesi dell’Oltrepò e Lomellina (Grafico
16 e Figura 2), in particolare dalle città di Voghera e Vigevano. I primi Comuni di cintura alla
città di Pavia generano un flusso di spostamenti casa-Università non particolarmente
significativo, considerando la loro breve distanza dal capoluogo27.
Grafico 13
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
24 Alla domanda n.° 13 relativa all’origine dei viaggi in Provincia di Pavia ha risposto l’intero campione di 2.708 intervistati. 25 Alla domanda n.° 14 relativa all’origine extra-provinciale dei viaggi ha risposto l’intero sotto-campione di 723 persone. 26 Alla domanda n.° 15 inerente all’origine dal capoluogo pavese o meno hanno risposto 1.962 soggetti (23 risposte non date, sotto-campione di 1.985 soggetti). 27 Alla domanda n.° 16 hanno risposto 602 soggetti (2 risposte eliminate perché aventi valori errati, sotto-campione di 604).
12
Grafico 14
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
13
Grafico 15
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
Figura 1: Spostamento casa-Università (livello territoriale provinciale)
Fonte: Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl studenti Università di
Pavia, 2013.
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Grafico 16
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
15
Figura 2: Spostamento casa-Università (livello territoriale macroarea)
Fonte: Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl studenti Università di
Pavia, 2013.
Osservando i viaggi interni a Pavia (ovvero i viaggi con origine e destinazione in città)28, si
nota nelle risposte la netta prevalenza, come punto di origine degli spostamenti casa-
Università, della zona 1 (Centro storico, 49% del campione), seguita in seconda battuta dalle
zone 8 (Pavia nord est, 10%) e 4 (Pavia ovest, 10%) (Grafico 17 e Figura 4).
Figura 3: Zonizzazione comune di Pavia
Fonte: Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl studenti Università di
Pavia, 2013.
28 Alla domanda n.° 17 relativa ai viaggi con origine Pavia hanno risposto 1.357 soggetti (1 risposta non data, sotto-campione di 1.358).
16
Grafico 17
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
Figura 4: Spostamento casa-Università (livello territoriale comunale)
Fonte: Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl studenti Università di
Pavia, 2013.
I dati sull’origine dei flussi confermano quindi la presenza di molti studenti non pavesi,
residenti in altre regioni italiane o province lombarde sufficientemente lontane da Pavia per
giustificare la domiciliazione nel capoluogo pavese. Si tratta per lo più di studenti alloggiati a
Pavia presso collegi o in affitto in appartamenti privati in condivisione con altri studenti.
17
Coloro che risiedono in Lombardia o in regioni limitrofe spesso tornano a casa nel fine
settimana, gli altri rimangono a Pavia stabilmente durante il periodo di lezioni ed esami,
tornando al luogo di residenza solo saltuariamente nei periodi di festa e durante la pausa
estiva dagli impegni universitari. Gli studenti pavesi e coloro che risiedono fuori provincia,
ma a distanze contenute da Pavia, possono permettersi di viaggiare giornalmente tramite i
mezzi pubblici o l’auto, risparmiando in tal modo le spese di alloggio a fronte di un costo
inevitabile per il viaggio casa-Università.
Riassumendo, è possibile distinguere gli studenti in funzione del luogo di origine degli
spostamenti casa-Università:
Studenti il cui viaggio origina in città In questo gruppo sono compresi i soggetti
che nei giorni di lezione/studio (dal lunedì al venerdì) sono alloggiati a Pavia:
o Studenti residenti fuori provincia, in altre regioni italiane;
o Studenti residenti in altre province lombarde lontane da Pavia;
o Studenti residenti a Pavia.
Studenti il cui viaggio origina fuori città In questo gruppo sono compresi i soggetti
che nei giorni di lezione/studio (dal lunedì al venerdì) non sono alloggiati a Pavia, che
quindi devono viaggiare con frequenza più o meno giornaliera per raggiungere
l’Università dal luogo in cui abitano:
o Studenti residenti in province limitrofe alla provincia pavese;
o Studenti pavesi residenti fuori dal capoluogo.
Con riferimento al primo gruppo, si tratta prevalentemente di studenti non pavesi alloggiati a
Pavia, dato confermato anche dalla fortissima presenza di studenti in partenza per i viaggi
casa-Università dal centro storico di Pavia (zona 1): questa zona, infatti, è sede di molti
collegi storici e in ogni caso è prediletta come luogo dove abitare in città dagli studenti che
frequentano facoltà ubicate nel centro (per comodità). I flussi che originano in città dalle altre
zone sono molto più moderati, e coinvolgono principalmente le zone 8 e 4 due zone
strategiche per gli studenti che alloggiano a Pavia: la zona 8, infatti, è in prossimità del centro,
facilmente raggiungibile a piedi, e ha il vantaggio di garantire prezzi di affitto più bassi; la
zona 4, invece, è molto comoda per chi frequenta le sedi universitarie del Cravino e del Polo
Scientifico di Via Ferrata, oltre che essere in prossimità di diversi collegi universitari di nuova
costruzione e anch’essa garantire prezzi di affitto in appartamento più contenuti rispetto al
centro città.
18
Sezione 2: Abitazione/alloggio
La Sezione 2 include 7 domande relative alle caratteristiche abitative del luogo di
residenza/domicilio, per analizzare eventuali correlazioni fra tali informazioni e le scelte
modali di trasporto.
Alla domanda n.° 1829 è chiesto ai rispondenti di indicare il tipo di fabbricato in cui vivono30
(Grafico 18): il 55% del campione vive in condominio, il 31% in villa, il 14% in residenze
universitarie e collegi.
Grafico 18
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
In media l’abitazione (o l’alloggio) è grande circa 101 m2 (domanda n.° 1931, Grafico 19) e è
occupata in media da circa 3 persone (3,3) (domanda n.° 2032, Grafico 20). Gli intervistati
vivono per la maggioranza con i genitori (53%), mentre il 39% dichiara di vivere da solo o
con altri studenti in affitto/subaffitto (domanda n.° 2133, Grafico 21).
29 Alla domanda n.° 18 hanno risposto 2.564 soggetti (114 risposte non date sul campione totale di 2.708). 30 Qui inteso come il luogo da cui partono normalmente per recarsi in Università. 31 Alla domanda n.° 19 hanno risposto 1.211 soggetti (1.496 risposte non date e 1 risposta eliminata perché il valore è errato, campione totale di 2.708). 32 Alla domanda n.° 20 hanno risposto 2.195 soggetti (509 risposte non date e 4 risposte eliminate perché il valore è errato, campione totale di 2.708). 33 Alla domanda n.° 21 hanno risposto 2.199 soggetti (509 risposte non date sul campione totale di 2.708).
19
Grafico 19
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
Grafico 20
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
20
Grafico 21
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
La domanda n.° 2234 quantifica l’affitto mensile per l’abitazione/alloggio presso cui dimora lo
studente che vive a Pavia: si tratta in media di 274 euro mensili (Grafico 22).
La domanda n.° 2335 indaga in merito alla spesa media mensile per utenze domestiche.
Emerge che la spesa media mensile per energia elettrica è pari a 56 euro (Grafico 23), la spesa
media mensile per gas da rete (riscaldamento e acqua calda) è circa 86 euro (Grafico 24), la
spesa media mensile per telefono (compresi cellulari) è pari a 37 euro (Grafico 25).
Alla domanda n.° 2436 è chiesto invece agli intervistati di indicare approssimativamente la
rendita catastale dell’abitazione in cui si vive: ne risulta un valore medio pari a 368 euro
(Grafico 26).
34 Alla domanda n.° 22 hanno risposto 710 persone (137 risposte non date, 3 eliminate per valore errato, sotto-campione totale di 850). 35 Alla domanda n.° 23 hanno risposto in media 736 persone (in media 1.972 risposte non date sul campione totale di 2.708). 36 Alla domanda n.° 24 hanno risposto 9 soggetti (2.699 risposte non date sul campione totale di 2.708).
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Grafico 22
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
Grafico 23
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
22
Grafico 24
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
Grafico 25
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
23
Grafico 26
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
Sezione 3: Abitudini di spesa
La Sezione 3 comprende 6 domande sulle spese annue più rilevanti per gli studenti (tasse
universitarie, collegi, agevolazioni grazie a borse di studio) e su spese accessorie per svago.
Osservando alcuni indicatori di spese per il tempo libero, si evidenzia una spesa di circa 33
euro annui per la lettura di giornali (domanda n.° 25, Grafico 27)37 e di circa 15 euro annui
per concerti (domanda n.° 26, Grafico 28)38.
Le domande n.° 27-30 sono invece inerenti le spese universitarie: le tasse universitarie sono
pari in media a 1.652 euro l’anno (Grafico 29)39, mentre le spese per chi alloggia in collegio
sono pari in media a 4.290 euro l’anno (Grafico 30)40. Inoltre, solo l’11% dei rispondenti
37 Alla domanda n.° 25 hanno risposto 1.192 persone (1.516 risposte non date sul campione di 2.708). 38 Alla domanda n.° 26 hanno risposto 1.169 persone (1.539 risposte non date sul campione di 2.708). 39 Alla domanda n.° 27 hanno risposto 1.474 persone (1.230 risposte non date e 4 eliminate per valore errato, campione di 2.708). 40 Alla domanda n.° 28 hanno risposto 240 persone (122 risposte non date, sotto-campione di 362).
24
possiede una borsa di studio (Grafico 31)41, che in media è di circa 2.862 euro l’anno (Grafico
32)42.
Grafico 27
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
Grafico 28
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
41 Alla domanda n.° 29 hanno risposto 2.491 persone (217 risposte non date, campione di 2.708). 42 Alla domanda n.° 30 hanno risposto 170 persone (116 risposte non date, sotto-campione di 286).
25
Grafico 29
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
Grafico 30
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
26
Grafico 31
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
Grafico 32
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
27
Sezione 4: Mezzi, tempi e scelte per gli spostamenti casa-Università
La Sezione 4 si focalizza sulle caratteristiche degli spostamenti casa-Università degli
intervistati: i tempi medi di viaggio, la distanza percorsa, le eventuali tappe durante gli
spostamenti e le motivazioni associate, i mezzi privati posseduti in famiglia, le scelte modali
abituali nei giorni feriali.
Per iniziare si indaga sulla destinazione dei viaggi casa-Università, ovvero in quale edificio
l’intervistato frequenta abitualmente le lezioni/esercitazioni e si dedica allo studio, osservando
la seguente distribuzione (domanda n.° 31, Grafico 33)43:
Il 43% dei rispondenti ha come destinazione di arrivo i palazzi universitari del centro
storico di Pavia (Palazzo Centrale, Palazzo del Maino, Palazzo San Tommaso, Palazzo
San Felice, Palazzo Botta, Fondazione Mondino di via Boezio);
Il 30% dei rispondenti ha come destinazione di arrivo le strutture universitarie della
zona Policlinico S. Matteo-viale Taramelli, situate in zona semi-centrale della città
verso nord ovest (Policlinico San Matteo, viale Taramelli, via Bassi, via Forlanini);
Il 26% dei rispondenti ha come destinazione di arrivo le strutture universitarie di più
recente costruzione situate oltre la tangenziale di Pavia in zona ovest (Via Ferrata,
Fondazione Mondino, Fondazione Maugeri, Campus Aquae).
Grafico 33
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
43 Alla domanda n.° 31 hanno risposto 2.376 soggetti (332 risposte non date, campione di 2.708).
28
Analizzando l’origine e destinazione dei flussi di spostamento abituale emerge che il 45,4%
circa di coloro che partono dalla zona 1 ha come destinazione una sede dell’Università nella
medesima zona (Centro storico, via Luino o via Boezio), mentre il restante 54,6% si reca nelle
sedi universitarie situate nella zona 5. Tale flusso di scambio dalla zona 1 alla zona 5,
comunque importante, risulta essere inferiore a quanto registrato nel caso dei dipendenti
dell’Università di Pavia (la cui percentuale è risultata del 66,5%)44. Nel complesso, tenendo
conto che la zona 1 rappresenta la fetta preponderante delle origini in ambito urbano, si
conferma la rilevanza dei flussi che vanno a gravare sulla rete stradale e ciclo pedonale di
raccordo dal centro alla zona 5, a cui si vanno ad aggiungere i numerosi arrivi da fuori città
che convergono sulle stazioni ferroviaria e dei bus extraurbani. Il 75% circa di coloro che
risiedono nelle zone 4 e 5 si reca a lavorare in sedi universitarie della zona 5 (Policlinico S.
Matteo, Polo Cravino e Strutture medico-scientifiche), mentre solo il 25% circa degli studenti
ivi residenti studia in zona 1. Tra coloro che studiano in centro, il 39% proviene da fuori45; tra
questi ultimi la zona est copre circa la metà del totale. Tra coloro invece che frequentano le
diverse facoltà scientifiche in Zona 5, solo una parte limitata compie tragitti di prossimità
(25% circa da 4, 5, 6), mentre una quota preponderante confluisce dalla direttrice da est (72%
circa da zone 1, 7, 8, 9 e 10). In particolare, quasi il 30% arriva dalle zone 7, 8, 9, con
implicazioni importanti in termini di distanze e di tempi di percorrenza46.
Nel complesso si conferma l’importanza dell’asse est-ovest per gli spostamenti pendolari
interni (come già ampiamente emerso nel caso dei dipendenti).
In merito alla frequenza dei viaggi casa-Università (Grafico 34) si rileva una sostanziale
differenza secondo il periodo dell’anno accademico considerato: durante i mesi di lezione il
67% degli studenti si reca in Università 5 volte la settimana o più, il 22% 3-4 volte a
settimana; durante il periodo di esami, invece, il 46% si reca nelle strutture universitarie solo
1-2 volte a settimana, prevalentemente quindi per sostenere gli esami (domanda n.° 32)47. Nel
complesso si può quindi concludere che l’Università è vissuta soprattutto come luogo fisico
utile per seguire le lezioni, mentre per l’attività di studio in corrispondenza degli esami è
preferita dalla maggioranza la propria abitazione. Inoltre, va considerato che la breve distanza
domicilio/Università facilita la frequentazione delle lezioni e consente quindi agli studenti di
44 Ciò è probabilmente dovuto al fatto che gli studenti, in particolar modo quelli fuori sede, scelgono il proprio domicilio anche in funzione della sede di studio, limitando così i flussi interzonali. 45 Tale % è risultata molto maggiore nel caso dei dipendenti dell’Università di Pavia (64%). Ciò conferma il ruolo delle Residenze Universitarie e degli alloggi privati dedicati a studenti che tendono a concentrarsi in tale area. 46 Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl studenti Università di Pavia, 2013. 47 Alla domanda n.° 32 hanno risposto in media 2.377 soggetti (in media 330 risposte non date, campione di 2.708).
29
rimanere al passo con gli impegni universitari (la residenza in collegio inoltre agevola i
rapporti interpersonali con altri studenti e favorisce la creazione di gruppi di studio).
Grafico 34
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
Partendo dall’analisi della durata degli spostamenti casa-Università (domanda n.° 33)48,
emerge la seguente distribuzione delle risposte (Grafico 35): circa ¼ dei rispondenti dichiara
di impiegare fra 30 e 60 minuti per il tragitto, il 22% dichiara un tempo fra 10 e 20 minuti, il
19% meno di 10 minuti, il 17% fra 20 e 30 minuti, il 16% oltre 60 minuti. Riassumendo:
Oltre il 40% dei rispondenti ha una durata di viaggio maggiore di 30 minuti, in questo
gruppo rientrano con probabilità tutti coloro che arrivano da fuori Pavia e devono
attraversare, con mezzi privati o pubblici, il traffico cittadino per raggiungere la
propria facoltà;
Circa il 40% dei rispondenti ha una durata di viaggio compresa fra 10 e 30 minuti, in
questo gruppo rientrano con probabilità sia gli studenti che entrano in città
percorrendo un breve tragitto extraurbano, sia gli studenti che abitano in città
(residenti e non) non vicino alla sede di studio, dovendo quindi usare un mezzo di
trasporto come bus urbano, bicicletta o andare a piedi;
Il 19% dei rispondenti ha una durata di viaggio inferiore ai 10 minuti, in questo gruppo
rientrano quindi tutti coloro che vivono in prossimità della facoltà presso cui studiano,
i cui spostamenti avvengono a piedi o in bicicletta per brevi tratti.
48 Alla domanda n.° 33 hanno risposto 2.381 individui (327 risposte non date sul campione totale di 2.708).
30
Grafico 35
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
La dimensione temporale è influenzata quindi dalla collocazione del luogo di partenza. Il 36%
circa degli studenti dell’Università di Pavia che partono nel comune di Pavia dichiara un
tempo di spostamento che varia tra 10 e 20 minuti; il 26% raggiunge la propria sede
universitaria in un tempo compreso tra 5 e 10 minuti, mentre il 10% circa impiega meno di 5
minuti. Complessivamente, quindi, solo il 28% degli studenti dichiara tempi di spostamento
superiori ai 20 minuti. Guardano alle diverse zone comunali, emerge un’incidenza molto
elevata (superiore al 50%) degli spostamenti > a 20 minuti per le zone 8, 9 e 10; di contro, le
zone con una minore incidenza (<20%) risultano essere, come prevedibile, la 5, la 1 e la 4.
Alla luce della collocazione delle sedi universitarie, non sorprende di trovare che gli accessi
dalle zone est del Comune risultino in proporzione le più dispendiose in termini di tempo.
Guardando agli studenti provenienti da fuori città, la numerosità dei soggetti che impiegano
meno di 10 minuti è prevedibilmente molto diminuita rispetto ai residenti in città (meno del
4%) ed è ragionevolmente riconducibile ai soli comuni di primissima cintura; inoltre diventa
preponderante il numero di soggetti che impiegano più di 30 minuti, con una quota
complessiva intorno al 60%, di molto superiore (circa il doppio) al corrispondente valore
registrato per i dipendenti; tale differenza è riconducibile, da una parte, alla minore
concentrazione degli studenti nei Comuni di prima cintura e, dall’altra, alla limitata
disponibilità di auto private per i propri spostamenti casa-Ateneo. Valutando invece in merito
31
agli studenti provenienti da altre province, circa il 50% impiega abitualmente più di 60 minuti
per raggiungere la propria sede universitaria: vi è quindi un quota non trascurabile degli
studenti (pari a quasi il 13% del campione che ha risposto a questa domanda) che dedica più
di due ore giornaliere per andare e tornare dall’Ateneo49.
Indagando in merito alla distanza percorsa emerge che (domanda n.° 34, Grafico 36)50 il 33%
dei rispondenti dichiara un viaggio compreso fra 10 e 50 km, il 20% dichiara un viaggio di
lunghezza compresa fra 1 e 3 km, il 12% fra 3 e 5 km, un altro 12% meno di 1 km, un altro
12% maggiore d 50 km, l’8% fra 5 e 10 km. Riassumendo:
Il 45% percorre più di 10 km, si tratta di coloro che partono fuori provincia o dalle
zone della provincia di Pavia lontane dal capoluogo;
Il 20% percorre una distanza fra 3 e 10 km, si tratta con probabilità di coloro che
partono in provincia, non lontano dal capoluogo;
Il 30% percorre meno di 3 km, con partenza in città, quindi si tratta di coloro che
vivono a Pavia vicino all’Università (chi dichiara meno di 1 km) o più lontano ma
sempre nel territorio cittadino (1-3 km).
A livello comunale, il 24% circa degli spostamenti è di lunghezza inferiore ad un chilometro,
il 39% circa compreso tra 1 e 3 chilometri; un ulteriore 22% circa è di lunghezza intermedia,
compresa tra 3 e 5 chilometri, e un residuale 15% circa ha una lunghezza superiore a 5
chilometri.51 Rispetto ai medesimi dati dei dipendenti si nota una maggiore concentrazione
delle risposte nelle classi di prossimità (inferiore ai 3 km), evidente effetto della tendenza
degli studenti fuori sede a scegliere la propria realtà abitativa (Collegio, residenza o
appartamento privato) anche in base al luogo della propria attività formativa. La lunghezza
del tragitto per coloro che partono dalla zona 1 (in cui si concentrano molte sedi e residenze
universitarie) è inferiore a 3 chilometri per il 73% dei rispondenti; nel caso delle zone 4 e 5,
anch’esse in prossimità dei principali luoghi di destinazione degli studenti dell’Università di
Pavia, il 77% circa dei rispondenti dichiara un tragitto inferiore a 3 chilometri; la parte est
mostra caratteri di maggiore marginalità, con le zone 8, 9 e 10 che hanno più del 30% degli
spostamenti che comportano una distanza superiore ai 5 km.
La lunghezza del tragitto cresce sensibilmente passando ad analizzare i flussi con origine in
provincia di Pavia: per questo livello territoriale l’80% dei flussi ha lunghezza compresa fra
49 Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl studenti Università di Pavia, 2013. 50 Alla domanda n.° 34 hanno risposto 2.380 individui (328 risposte non date sul campione totale di 2.708). 51 Va tenuto conto che le risposte di chi ha indicato uno spostamento > 50 km sono chiaramente frutto di un’errata interpretazione del senso della domanda.
32
10 e 50 km. A livello extra-provinciale, invece, il 40% dei flussi sono superiori a 50 km e il
58% compresi fra 10 e 50 km. Esiste quindi una quota significativa di studenti che ogni
giorno percorre più di 100 km per andare/tornare dall’Università52.
Grafico 36
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
Lo spostamento abituale per recarsi in Università è “indiretto” (ovvero prevede fermate/tappe
intermedie per ragioni varie) solo per il 6% degli intervistati (domanda n.° 35, Grafico 37),
mentre tale percentuale sale al 9% per lo spostamento di ritorno a casa (domanda n.° 36,
Grafico 38)53.
52 Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl studenti Università di Pavia, 2013. 53 Alle domande n.° 35 e 36 hanno risposto 2.381 soggetti (327 risposte non date, campione di 2.708).
33
Grafico 37
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
Grafico 38
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
La domanda n.° 3754 dà informazioni sul numero di mezzi privati di trasporto posseduti
dall’intervistato e dal suo nucleo familiare (Grafico 39): il 20% del campione dichiara di
avere un auto in famiglia, il 48% due auto, il 23% più di 2 auto. Quindi oltre il 90% del
54 Alla domanda n.° 37 hanno risposto in 2.384 (324 risposte non date sul campione totale di 2.708).
34
campione possiede almeno un auto (Grafico 39.a). I motocicli sono meno diffusi, vediamo ad
esempio che il 70% degli intervistati non ne possiede, il 22% ne possiede solo 1 (Grafico
39.b). Il 21% del campione non possiede biciclette in famiglia, a cui si contrappone un buon
43% che invece ne possiede un minimo di 3 in famiglia (Grafico 39.c).
La domanda n.° 3855 chiede invece se l’intervistato ha a disposizione un mezzo privato per
andare/tornare dall’Università: il campione si divide equamente nelle risposte, ovvero una
metà dei rispondenti dichiara di avere tale disponibilità (sempre o solo alcuni giorni la
settimana), l’altra metà no (Grafico 40).
Grafico 39
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
55 Alla domanda n.° 38 hanno risposto in 2.378 (330 risposte non date sul campione totale di 2.708).
35
Grafico 39.a
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
Grafico 39.b
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
36
Grafico 39.c
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
Grafico 40
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
37
Le domande 39 e 4056 sono invece inerenti alle scelte modali degli intervistati, ovvero danno
informazioni in merito a quale mezzo di trasporto viene usato abitualmente per recarsi in
Università e tornare a casa. Era possibile per ogni studente identificare l’utilizzo di più di un
mezzo per lo stesso tragitto casa-Università (inter-modalità), indicando la sequenza con una
numerazione progressiva. Nei Grafici 41 e 4257 sono descritte le abitudini degli intervistati in
merito ai viaggi feriali: l’auto come conducente copre solo il 15% degli spostamenti, il 6% si
fa trasportare come passeggero. L’uso dei motocicli è marginale, ricoprendo solo l’1% dei
tragitti. Analizzando invece la situazione del trasporto pubblico locale, vediamo che il mezzo
più usato è il bus cittadino (25% degli spostamenti), mentre per le distanze più lunghe che
coinvolgono il territorio extra-città è preferito il treno (13%) rispetto al bus (7%). Osservando
i mezzi non motorizzati, è preferito l’andare a piedi (23% degli spostamenti); la bicicletta è
scelta infatti solo per il 9% dei tragitti casa-Università, probabilmente anche a causa della
mancanza del mezzo e dell’alto rischio di furto che esiste in città.
Disaggregando i dati per origine degli spostamenti si evidenzia a livello comunale un uso
molto significativo dei mezzi non motorizzati (51%), soprattutto nelle zone 1 (57%) e 5
(55%), grazie alla vicinanza delle sedi universitarie rispetto al luogo di domicilio. Tale valore
scende al 45% nella zona 7 e sotto al 40% nelle zone 6, 8, 9 e 10: si conferma quindi la
maggiore dipendenza dai mezzi motorizzati delle zone nord ed est. A livello comunale
l’autobus urbano è, in generale, il mezzo più utilizzato con circa il 34% degli spostamenti
complessivi; è preferito in particolare da chi parte dalle zone 7, 8, 9, 10, ciò conferma
l’importanza di garantire tragitti efficaci e adeguati sulla direttrice est-ovest.
A livello provinciale l’auto diventa il mezzo più utilizzato (39% degli spostamenti), i mezzi
non motorizzati si assestano sul 10% (usati specialmente come raccordo con le stazioni di
Tpl), il bus urbano tiene il 14% dei flussi e è usato sia per collegare il capoluogo con i primi
comuni di cintura urbana, sia per spostamenti intermodali interni alla città.
A livello extra-provinciale il treno è il mezzo più usato, coprendo il 27,5% degli spostamenti:
sulle distanze medio-lunghe è preferito per la sua economicità e il minor stress da viaggio
rispetto all’auto. L’auto privata (sia come conducente, sia come passeggero) risulta il secondo
mezzo più utilizzato, con il 27% degli spostamenti; per gli autobus si evidenzia una quota
ancora rilevante per il trasporto urbano (circa il 17% degli spostamenti, con funzione
complementare ad altri mezzi collettivi), mentre appare meno rilevante la quota degli autobus
56 N.B.: i risultati dell’analisi delle risposte alle domande n.° 39-40 sono stati elaborati calcolando le percentuali di scelta modale sul totale degli spostamenti (e non sul totale delle persone). 57 Alla domanda n.° 39 hanno risposto in 2.378 (330 risposte non date, campione di 2.708); alla domanda n.° 40 hanno risposto in 2.307 (401 risposte non date, campione di 2.708).
38
extraurbani (11% circa); si mantiene una quota attorno al 15% per la mobilità ciclo-pedonale
legata gli spostamenti intermodali. Nel complesso, i dati degli spostamenti che originano al di
fuori del territorio comunale evidenziano un significativo afflusso di spostamenti studenteschi
verso le due stazioni del trasporto collettivo extraurbano (bus e treno), situate entrambe in
zona 1: spostamenti destinati a tradursi in altrettanti tragitti o interni alla zona 1 o verso le
strutture della zona 5. Una circostanza che accentua ancor più l’importanza di tali linee
direttrici nell’economia della mobilità sistemica cittadina, sia in termini di collegamenti con il
bus urbano, sia in termini di percorsi ciclo-pedonali58.
Gli studenti tendono quindi a muoversi per andare e tornare dall’Università con i mezzi
pubblici e non motorizzati, mentre usano poco l’automobile. Questi dati confermano alcuni
aspetti già osservati: da un lato, l’alta percentuale di studenti che vivono a Pavia senza
risiedervi, categoria che solitamente non dispone dell’auto sul territorio pavese e sceglie
quindi di spostarsi con i mezzi pubblici o non motorizzati; dall’altro la scarsa disponibilità
dell’auto per i più giovani nelle famiglie degli studenti pavesi. Infine, la giovane età porta gli
studenti a non avere ancora manifestato un forte attaccamento all’auto tale da renderli “auto-
centrici”, contribuendo a spiegare la preferenza verso altri tipi di mezzi per muoversi in città.
Nel complesso, le scelte modali per gli spostamenti casa-Università (e ritorno) degli studenti
dell’Università di Pavia sono quindi le seguenti (Figura 5):
I mezzi privati a motore (auto + moto) coprono circa il 22% degli spostamenti;
Il trasporto pubblico locale (treno + bus) circa il 45%;
I mezzi non motorizzati (bici + piedi) circa il 32%;
E’ presente un marginale 1% coperto da altri mezzi di trasporto non specificati.
Assumendo come mobilità sostenibile sia i mezzi non motorizzati sia il trasporto pubblico, ne
deriva la seguente partizione: mobilità non sostenibile 22%, mobilità sostenibile 77%.
58 Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl studenti Università di Pavia, 2013.
39
Figura 5
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
Grafico 41
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
40
Grafico 42
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
Questa distribuzione delle scelte modali cambia nel periodo estivo? La risposta è affermativa,
in quanto (Grafici 43 e 44)59 si riduce l’uso del bus urbano e treno (le cui quote perdono
rispettivamente 3 e 4 punti percentuali), mentre aumenta l’uso della bicicletta (8 punti) e
l’andare a piedi (2 punti): in città nel periodo estivo gli studenti quindi si spostano più
volentieri in bicicletta e a piedi, meno in bus, probabilmente grazie al clima migliore. Nel
complesso quindi si riduce il numero di spostamenti attraverso il Tpl, mentre aumenta
l’attrazione verso i mezzi non motorizzati. I mezzi motorizzati privati su quattro ruote non
subiscono variazioni significative (4 punti percentuali totali): chi sceglie l’auto per
andare/tornare dall’Università non è influenzato dalle condizioni climatiche favorevoli del
periodo estivo, e nemmeno dalla minore congestione cittadina per via di vacanze e scuole
chiuse, dimostrando quindi una preferenza ben radicata per il mezzo privato difficile da
modificare. Cresce, invece, se pur marginalmente (1-2 punti) l’uso delle due ruote.
Nel complesso, le scelte modali per gli spostamenti casa-Università (e ritorno) degli studenti
dell’Università di Pavia nel periodo estivo sono le seguenti (Figura 6):
59 Alla domanda n.° 41 hanno risposto in 682 (2.026 risposte non date, campione totale di 2.708); alla domanda n.° 42 hanno risposto in 647 (2.061 risposte non date, campione totale di 2.708).
41
I mezzi privati a motore (auto + moto) riguardano circa il 20% degli spostamenti;
Il trasporto pubblico locale (treno + bus) circa il 37% del campione;
I mezzi non motorizzati (bici + piedi) circa il 42% del campione;
E’ presente un marginale 1% coperto da altri mezzi di trasporto non specificati.
La presenza di condizioni climatiche migliori porta quindi a far sbilanciare, anche se in
misura minima, le preferenze verso scelte di mobilità più sostenibili (mobilità non sostenibile
20%, mobilità sostenibile 79%).
Se le condizioni climatiche peggiorano, ad esempio perché piove, il 90% degli intervistati
dichiara di non variare la scelta del mezzo usato per gli spostamenti casa-Università, mentre
un fisiologico 10% dichiara di preferire un altro tipo di mezzo (Grafico 45)60.
Figura 6
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
60 Alla domanda n.° 43 hanno risposto in 2.379 (329 risposte non date, campione totale di 2.708).
42
Grafico 43
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
Grafico 44
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
43
Grafico 45
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
Sezione 5: Spostamenti con mezzo a motore
La Sezione 561 include domande sull’uso dell’auto/moto per gli spostamenti casa-Università e
analizza la durata del viaggio, la distanza, le caratteristiche del mezzo a motore usato, le
motivazioni della scelta, le spese mensili, la propensione ad eventuali alternative sostenibili di
trasporto.
Consideriamo, per questa sezione 5, come campione di riferimento 980 soggetti, ovvero la
media di coloro che hanno dichiarato di scegliere l’auto/moto per andare/tornare
dall’Università62. La domanda n.° 44 esamina quale tipologia di mezzo privato a motore è
scelto per gli spostamenti casa-lavoro (Grafico 46): il 61% del campione63 dichiara di usare
un’auto di cilindrata tra i 1.000 e i 2.000 cc, mentre solo il 19% usa una vettura con cilindrata
inferiore ai 1.000 cc.
61 La Sezione nr. 5 va compilata solo da coloro che si recano abitualmente in auto/moto in Università. 62 Rispondendo alle domande n.° 39-40: auto come conducente, auto come passeggero, moto/motocicli. 63 Alla domanda n.° 44 hanno risposto 818 persone (162 risposte non date, sotto-campione di 980).
44
Grafico 46
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
L’età media del parco auto/moto di proprietà degli intervistati è di 6 anni (Grafico 47)64.
Grafico 47
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
64 Alla domanda n.° 45 hanno risposto 811 soggetti (166 risposte non date e 3 eliminate perché errate, sotto-campione di 980).
45
Nel 57% dei casi si tratta di auto/moto alimentate a benzina, nel 29% a gasolio e a
Gpl/metano nel 13% dei casi. Nuove forme di alimentazione, più sostenibile, potrebbero
essere comprese nella voce “altro”, peraltro poco significativa (1%) (Grafico 48)65.
Le successive 4 domande (47-50) danno informazioni relative ai costi di possesso/uso
dell’auto/moto. E’ importante calcolare questi dati, in quanto potrebbero costituire un
possibile deterrente all’uso dell’auto, specie in nuclei familiari non abbienti. Analizzando le
spese inerenti l’uso del mezzo privato motorizzato, emerge che ogni mese la spesa media in
carburante per gli spostamenti casa-Università è pari a circa 100 euro (Grafico 49)66, mentre
la spesa media per il ticket di parcheggio67 è circa 6 euro (Grafico 50)68. Sul fronte invece
delle spese inerenti al possesso dell’auto/moto che si usa per gli spostamenti casa-Università,
si rileva una spesa media annua di 160 euro per il bollo (Grafico 51)69 e di 686 euro per
l’assicurazione (Grafico 52)70. Quindi ne deriva una spesa media mensile totale di 176 euro,
senza considerare le spese di manutenzione e ammortamento del mezzo.
Grafico 48
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
65 Alla domanda n.° 46 hanno risposto in 814 (166 risposte non date, sotto-campione di 980). 66 Alla domanda n.° 47 hanno risposto 469 persone (511 risposte non date, sotto-campione di 980). 67 Costo del parcheggio per recarsi in Università, quindi della sosta auto durante il periodo di lezioni/studio. 68 Alla domanda n.° 48 hanno risposto 467 persone (513 risposte non date, sotto-campione di 980). 69 Alla domanda n.° 49 hanno risposto in 232 (748 risposte non date, sotto-campione di 980). 70 Alla domanda n.° 50 hanno risposto in 254 (726 risposte non date, sotto-campione di 980).
46
Grafico 49
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
Grafico 50
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
47
Grafico 51
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
Grafico 52
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
48
Per capire il ruolo dell’auto privata negli spostamenti casa-Università, si è chiesto (domanda
n.° 51)71 agli intervistati di quantificare la distanza abitualmente percorsa in auto per
raggiungere la facoltà sede di studio. Oltre la metà dei rispondenti (57%, Grafico 53) percorre
in auto un tragitto maggiore di 10 km, circa il 26% copre invece distanze entro i 5 km. Se si
analizzano le risposte alla domanda n.° 51 confrontate con la zonizzazione per origine degli
spostamenti, emerge che, a livello comunale, il 24% circa degli spostamenti degli studenti
dell’Università di Pavia è di lunghezza inferiore ad un chilometro, il 39% circa compreso tra 1
e 3 chilometri72. E’ dunque su questa parte di studenti che un eventuale piano di spostamenti
casa-Università potrebbe dare i risultati maggiori in termini di mobilità sostenibile, proprio
perché sugli spostamenti interni a Pavia è più facile proporre e ottenere un cambiamento delle
scelte modali di trasporto a favore di mezzi non motorizzati.
Grafico 53
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
71 Alla domanda n.° 51 hanno risposto in media 812 persone (in media 168 risposte non date, sotto-campione di 980). 72 Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl studenti Università di Pavia, 2013.
49
Ai soggetti che utilizzano abitualmente l’auto/moto per recarsi in Università è stato chiesto
(domanda n.° 52)73 se incontrano abitualmente coda nel tragitto: la grande maggioranza del
campione di rispondenti (78%) dà una risposta affermativa (Grafico 54).
Grafico 54
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
Analizzando le motivazioni di utilizzo del mezzo privato a motore (domanda n.° 53)74 emerge
che le tre ragioni principali di questa scelta sono: autonomia del movimento (23%), comodità
del viaggio (19%), durata del viaggio (19%) (Grafico 55). Da rilevare che fra gli aspetti meno
rilevanti appaiono “l’economicità rispetto al mezzo pubblico” e “l’abitudine”. Disaggregando
i dati per origine degli spostamenti emerge che: per gli studenti residenti in città l’uso
dell’auto è dovuto con uguale importanza a comodità (23%), durata (22%) e autonomia
(22%); a livello provinciale, la motivazione più rilevante è l’autonomia di movimento (26%),
seguita dalla carenza di servizi collettivi (20%) e la comodità (19%); a livello extra-
provinciale importanti sono l’autonomia di movimento e la durata del viaggio (entrambe al
20%), mentre scende al 16% il fattore comodità.
73 Alla domanda n.° 52 hanno risposto 814 persone (166 risposte non date, sotto-campione di 980). 74 Alla domanda n.° 53 hanno risposto in media 716 persone (263 risposte non date, sotto-campione di 980).
50
Grafico 55
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di Pavia, 2013.
51
Considerato che la libertà di movimento, la comodità e durata del viaggio sono i fattori più
importanti per i rispondenti, sarebbe utile potenziare l’offerta di trasporto pubblico locale in
modo da offrire un servizio efficiente75, veloce76 e affidabile77. Questa considerazione è
confermata dalla disaggregazione dei dati: se come dato aggregato l’insufficienza di mezzi
pubblici diretti non è una motivazione significativa, lo è invece per alcune zone di Pavia (1 e
8)78 (Tabella 1). Un viaggio casa-Università in libertà, comodo e breve è infatti un obiettivo
facilmente raggiungibile con i mezzi non motorizzati (bici e a piedi), che tipicamente si
distinguono dalle altre modalità di trasporto per questi indubbi vantaggi. Il Tpl per incontrare
le esigenze degli studenti deve invece migliorarsi dal lato dell’offerta. La poca significatività
della voce “abitudine” fa dedurre infine l’esistenza di una buona propensione dello studente
che viaggia in auto a cambiare mezzo di trasporto a certe condizioni.
Tabella 1: Motivazioni per uso della macchina/moto (livello territoriale comunale), Valori assoluti
Fonte: Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl studenti Università di Pavia, 2013.
Si è inoltre chiesto agli intervistati di indicare la loro preferenza di mezzo alternativo
all’auto/moto, nel caso non si potesse usare il mezzo privato (domanda n.° 54)79. Le prime
alternative scelte sono (Grafico 56) il mezzo pubblico (59%) e il farsi accompagnare in auto
75 Che garantisca una buona copertura del territorio, limitando la probabilità di dovere cambiare linea. 76 Un servizio di trasporto che permetta di raggiungere la destinazione in tempi brevi. 77 Puntualità d’orario e nessun ritardo. 78 Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl studenti Università di Pavia, 2013. 79 Alla domanda n.° 54 hanno risposto in 814 (166 risposte non date, sotto-campione di 980).
52
da qualcuno (parente/amico/collega, 20%). Da notare che quest’ultima opzione supera di sette
punti percentuali l’opzione dei mezzi non motorizzati: ciò dimostra che chi usa l’auto è
disposto a cambiare scelta modale solo verso il bus urbano, mentre preferisce farsi
accompagnare piuttosto che recarsi in Università a piedi o in bici. Assimilando il Tpl alla
mobilità sostenibile, oltre la metà del campione quindi farebbe una scelta di mobilità
sostenibile in assenza dell’auto. Notare che, disaggregando i dati per origine degli
spostamenti, tali preferenze alternative cambiano. Per coloro che risiedono nel Comune di
Pavia, la prima scelta alternativa all’auto/moto è il bus urbano (50%) seguito da un incalzante
42% dei mezzi non motorizzati: la breve distanza da percorrere stimola l’andare a piedi o in
bici in Università. A livello extraurbano, invece, circa in media il 60% delle preferenze è per
il trasporto pubblico, mentre assume ancor più rilevanza l’opzione di farsi accompagnare in
auto (18%) o rimanere a casa (10%)80.
Grafico 56
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di Pavia, 2013.
Le ultime tre domande della sezione 5 riguardano la diffusione del car pooling. Da una prima
analisi (domanda n.° 55)81, il 30% dei rispondenti condivide abitualmente l’auto durante il
viaggio casa-Università (Grafico 57), con in media 2,5 persone che occupano l’abitacolo
80 Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl studenti Università di Pavia, 2013. 81 Alla domanda n.° 55 hanno risposto in 815 (165 risposte non date, sotto-campione di 980).
53
(domanda n.° 56, Grafico 58)82. Andando poi a studiare le motivazioni (domanda n.° 57)83,
spiccano le voci “amicizia” (37%) ed “economia” (30%) (Grafico 59). Tali dati sembrano
segnalare una certa attitudine da parte del corpo studentesco a condividere il viaggio in auto e
a farlo con compagini composite: un’attitudine che può trovare origine sia in fattori legati
all’età, sia nella minore disponibilità di mezzi, sia infine nel fatto che la condivisione di
appartamenti o la vita comune in residenze favorisce la formazione degli equipaggi. La
propensione al car pooling diminuisce se si considerano gli studenti dell’Università di Pavia
che risiedono fuori dal capoluogo; dichiarano infatti di effettuare il car pooling circa il 25%
dei rispondenti che risiedono sia nei comuni della provincia di Pavia sia in comuni esterni.
L’abbassamento dei valori rispetto al contesto urbano sembra essere riconducibile alla
maggiore difficoltà di organizzazione dei tragitti comuni in un contesto con origini più
sparpagliate e con meno opportunità di legami interpersonali. È’ interessante notare che nei
casi in cui il costo dello spostamento è maggiore, quindi per gli studenti dell’Università di
Pavia che si spostano abitualmente da fuori della provincia, la motivazione economica è
decisamente più significativa: il 35,8% di coloro che effettua il car pooling lo fa per ridurre i
costi contro il 20% di coloro che risiedono in Pavia e il 34,8% di coloro che provengono da
altri comuni pavesi84.
Grafico 57
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
82 Alla domanda n.° 56 hanno risposto in 241 (1 risposta non data, sotto-campione di 242). 83 La domanda n.° 57 ha registrato 258 risposte (16 oltre il campione di 242 individui), perché era prevista la possibilità di selezione fino a 2 risposte per intervistato. 84 Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl studenti Università di Pavia, 2013.
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Grafico 58
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
Grafico 59
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
55
Sezione 6: Spostamenti con mezzi pubblici
La Sezione 685 analizza gli spostamenti casa-Università con i mezzi pubblici, indagando in
merito alla distanza percorsa, alle motivazioni di questa scelta modale e ai costi ad essa
associati, alla diffusione degli abbonamenti al Tpl urbano. Alla domanda n.° 5886 è chiesto
agli studenti dell’Università di Pavia che dichiarano87 di usare abitualmente i mezzi pubblici
per recarsi in Università di indicare i km di distanza percorsa (Grafico 60): il 44% dei
rispondenti copre un tragitto entro i 5 km, mentre il 45% un tragitto superiore ai 10 km.
Osservando l’origine dei viaggi con mezzi pubblici, il 48% parte dal Comune di Pavia,
precisamente dalle zone 1 e 888. Allungando la distanza percorsa, quindi considerando gli
studenti che partono dalla provincia o da fuori provincia, se evince che tutti coloro che
percorrono più di 10 km utilizzano il mezzo pubblico89.
Grafico 60
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
85 La Sezione nr. 6 va compilata solo da coloro che si recano abitualmente in Università usando mezzi pubblici. 86 Alla domanda n.° 58 hanno risposto 1.590 persone (440 risposte non date, sotto-campione di 2.030 persone). Per tutta la sezione nr. 6 è scelto il campione di 2.030 persone, ovvero la media fra i soggetti che hanno dichiarato questa scelta modale in andata/ritorno dall’Università. 87 Nelle domande n.° 39-40. 88 Vedere mappa a p. 15. 89 Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl studenti Università di Pavia, 2013.
56
Indagando sulle preferenze di questa scelta modale (domanda n.° 59)90, emerge che (Grafico
61) chi sceglie il mezzo pubblico lo fa soprattutto per economicità (25%) e mancanza di un
mezzo privato disponibile (24%). L’indisponibilità fisica del mezzo è quindi una forte leva a
favore di scelte modali meno individualistiche. L’economicità, a conti fatti, è un punto fermo
del Tpl: da un lato, a causa delle alte spese di possesso/uso dell’auto91, dall’altro grazie agli
abbonamenti convenzionati per studenti che l’Università da anni ha concordato con la società
Line (che gestisce il servizio di bus a Pavia)92. Nel complesso, un’altra importante
motivazione all’uso del trasporto pubblico è la difficoltà di parcheggio vicino al luogo di
studio (8%), a conferma di quanto i problemi di sosta avvantaggino la mobilità sostenibile,
come già noto in letteratura. Infine, da notare come gli studenti giudichino altrettanto valide
come motivazioni (sempre con circa 8 punti percentuali) il rispetto dell’ambiente e il buon
livello del servizio: con probabilità la giovane età spinge lo studente a essere più attento verso
le problematiche sociali e meno esigente in termini di qualità del Tpl rispetto ad altre
categorie intervistate93.
Per coloro che compiono gli spostamenti più lunghi (provenienze da comuni della provincia
di Pavia escluso il capoluogo e da comuni esterni alla provincia) diventano via via più
significativi i motivi legati al minore stress rispetto all’uso del mezzo privato, oppure quelli
dovuti alla possibilità di leggere durante il tragitto (a livello cittadino queste motivazioni sono
indicate rispettivamente dal 2% e dal 2,5% dei rispondenti, valori che salgono fino al 10,3% e
8% per il livello territoriale interprovinciale)94.
In merito agli abbonamenti al Tpl (domande n.° 60-61)95, l’88% di coloro che usano il mezzo
pubblico per recarsi in Università dichiara di avere un abbonamento, per la maggioranza di
tipo annuale (Grafico 62) e valido per i mezzi urbani (63%) (Grafico 63). Infine (domanda n.°
62), la spesa media mensile dichiarata dagli utenti del trasporto pubblico (45 euro, Grafico
6496) risulta decisamente inferiore a quella dichiarata da chi utilizza il mezzo privato (176
euro97).
90 Alla domanda n.° 59 hanno risposto in 1.504 (526 risposte non date, sotto-campione di 2.030). 91 Vedere pp. 46-47 di questo rapporto. 92 Per approfondimenti vedere a proposito la Nota Breve 25 del progetto “Pavia Mobility Manager” al link: http://mobility.unipv.it/mobility/wp-content/uploads/2012/04/Nota-breve-25-Aggiornamento-convenzioni-Line-Universit%C3%A0-di-Pavia.pdf 93 I dipendenti dell’Università di Pavia e degli altri enti pubblici coinvolti nell’indagine. 94 Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl studenti Università di Pavia, 2013. 95 Alla domanda n.° 60 hanno risposto in 1.590 (440 risposte non date, sotto-campione di 2.030). Alla domanda n.° 61 hanno risposto in 1.362 (668 risposte non date, sotto-campione di 2.030). 96 Alla domanda n.° 62 hanno risposto in 1.033 (995 risposte non date, 2 risposte eliminate perché errate, sotto-campione di 2.030). 97 A p. 45 del presente rapporto.
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Grafico 61
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di Pavia, 2013.
58
Grafico 62
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
Grafico 63
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
59
Grafico 64
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
Sezione 7: Spostamenti in bicicletta/a piedi
La Sezione 798 include un paio di domande (n.° 63-64)99 inerenti gli spostamenti casa-
Università di chi sceglie il mezzo non motorizzato (in bicicletta o a piedi). Il 75% dei
rispondenti percorre una distanza inferiore ai 3 km, il 30% addirittura inferiore a 1 km
(Grafico 65).
Disaggregando i dati per origine del viaggio, emerge che per gli studenti residenti nel
Comune di Pavia i tragitti in bicicletta sono nel 43% dei casi inferiori a 3 km, nel 30% dei
casi inferiori a 1 km. Anche il 30% gli studenti dell’Università di Pavia che risiedono fuori da
capoluogo dichiarano una lunghezza dei tragitti casa-Università percorsi in bicicletta inferiore
a 1 km100.
98 La Sezione nr. 7 va compilata solo da coloro che si recano abitualmente in Università a piedi o in bicicletta. 99 Alla domanda n.° 63 hanno risposto in 1.146 (314 risposte non date, sotto-campione di 1.460); alla domanda n.° 64 hanno risposto in 1.139 (321 risposte non date, sotto-campione di 1.460). Il campione totale scelto per la sezione nr. 7 è di 1.460 soggetti, ovvero la media di chi dichiara la scelta modale “bici/piedi” in andata e ritorno. 100 Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl studenti Università di Pavia, 2013.
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Grafico 65
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
Fra le motivazioni, emerge in primo luogo il benessere psico-fisico (22%) e la libertà di
movimento (20%) (Grafico 66). Altra ragione di rilievo è l’economicità (14% nel complesso e
1° motivo scelto insieme alla libertà di movimento). I ciclisti/pedoni abituali dei giorni feriali
dimostrano inoltre una certa sensibilità alle tematiche ambientali (il 10% circa dichiara fra i
primi 3 motivi dell’elenco il “rispetto per l’ambiente”). Da notare infine che il 12% dichiara
di usare i mezzi non motorizzati per mancanza del mezzo privato. Tali preferenze sono
confermate anche nell’analisi per origine di viaggio e non cambiano allargando il livello
territoriale di riferimento (Tabella 2).
Tabella 2: Motivazioni utilizzo bicicletta (livello territoriale comunale) valori assoluti
Fonte: Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl studenti Università di Pavia,
2013.
61
Grafico 66
Fonte: Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl studenti Università di Pavia, 2013.
62
Sezione 8: Sosta e parcheggi
La Sezione 8 include otto domande per valutare il giudizio degli intervistati sulla situazione
dei parcheggi in città e presso la propria sede di studio, oltre che le abitudini di sosta dei
rispondenti.
In primo luogo, con le domande n.° 65-66-67, si vuole indagare il grado di utilizzo da parte
degli intervistati dei parcheggi di interscambio presenti nella città di Pavia. Solo il 2% del
campione dichiara di utilizzare questo tipo di parcheggio per effettuare un cambio di mezzo
(bus o bici) (Grafico 67)101.
Grafico 67
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
Chi ne utilizza (solo 55 persone sul totale del campione)102 usa abitualmente, fra i parcheggi
di interscambio indicati, quello di Viale Indipendenza (4 studenti), Strada Campeggi (3), Area
Ticinello (1) e via Amendola (1). Nel complesso, 28 persone usano i parcheggi di
interscambio in città, mentre l’altra metà del sotto-campione (27 persone) usa i parcheggi di
interscambio fuori dal comune di Pavia (Grafico 68). L’interscambio avviene per la grande
maggioranza con i mezzi pubblici (89%) (Grafico 69).
101 Alla domanda n.° 65 hanno risposto in 2.221 (487 risposte non date, campione di 2.708). 102 Il sotto-campione di riferimento per le domande n.° 66-67 è molto limitato (solo 55 persone). Alle domande 66-67 ha risposto l’intero sotto-campione di 55 persone.
63
Nel complesso, si evidenzia fra gli studenti dell’Università di Pavia una situazione di scarsa
propensione circa la possibilità di usufruire di questi parcheggi situati in zone periferiche e
poi di continuare il viaggio verso la sede lavorativa usando altri mezzi come bus o bicicletta.
Grafico 68
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
Grafico 69
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
64
Inoltre, osserviamo (domanda n.° 68, Grafico 70)103 che secondo il 44% dei rispondenti
esistono gravi problemi di sosta in prossimità del luogo di studio e che (domanda n.° 69,
Grafico 71)104 quasi la metà dei rispondenti (464 individui) dichiara di parcheggiare
abitualmente in uno spazio gratuito fornito dall’ateneo.
Per favorire la mobilità sostenibile dei propri studenti, l’Università di Pavia potrebbe quindi
ridurre nelle proprie sedi il numero dei posti auto gratuiti disponibili per gli immatricolati.
Facendo leva, infatti, sulla difficoltà a trovare parcheggio presso il luogo di studio, si potrebbe
aumentare la percentuale di studenti che sceglie altre modalità di trasporto per gli spostamenti
nei giorni feriali. Inoltre, si potrebbe studiare una serie di misure di incentivazione all’uso dei
parcheggi di interscambio e di riduzione dell’utilizzo dell’auto nel centro cittadino. Gli
interventi da cui partire sono:
Coordinare i mezzi e gli orari di treni/bus, favorendo una migliore offerta in
corrispondenza dei parcheggi di interscambio;
Sistemare e mettere in sicurezza le piste ciclabili esistenti e collegarle con nuove, oltre
che predisporre il bike sharing in corrispondenza dei suddetti parcheggi (come
indicato nel Grafico 69 solo l’11% usufruisce di interscambio con la bicicletta);
Ridurre il numero di aree a sosta gratuita vicino alle facoltà universitarie (soprattutto
nella zona Cravino, dove esiste un’offerta di parcheggi gratuiti dell’ateneo talmente
ampia da superare la domanda di studenti/dipendenti).
Grafico 70
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013. 103 Alla domanda n.° 68 hanno risposto in 2.220 (488 risposte non date, campione di 2.708). 104 Alla domanda n.° 69 hanno risposto in 962 (18 risposte non date, sotto-campione di 980).
65
Grafico 71
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
Analizzando le abitudini di sosta degli intervistati presso la propria residenza (domanda n.°
70)105, si registra (accantonato un 40% che dichiara di non avere mezzo privato) che il 36% di
rispondenti parcheggia in garage privato, mentre il 21% su strada gratuitamente (Grafico 72).
Significative anche le risposte alla domanda n.° 71106 inerente al tempo impiegato per trovare
parcheggio presso il luogo di studio (Grafico 73): all’andata il 27% dei rispondenti dichiara di
impiegare meno di 1 minuto per trovare parcheggio, al ritorno tale percentuale sale al 64%.
Ciò conferma che più della metà del campione osservato ha un facile accesso alla sosta
gratuita e che le difficoltà di sosta, laddove esistono, sono maggiori quando si deve trovare
parcheggio presso la sede di studio rispetto alla propria abitazione.
Infine, il 35% degli intervistati giudica “carente” il servizio di posti auto/moto presso la sede
di studio all’Università di Pavia; in merito al servizio di parcheggio biciclette, il 36% dà
giudizio sufficiente e un altro 36% giudizio buono/ottimo (Grafico 74)107.
Come evidente, esiste un contrasto apparente fra l’offerta di posti auto gratuiti presso la sede
di studio (che è ampia, come descritto nel grafico 71) e il giudizio degli stessi da parte degli
studenti. Chi usa il mezzo privato esprime una propensione che potrebbe ulteriormente
peggiorare la situazione reale, considerando il posto auto gratuito vicino al luogo di studio
105 Alla domanda n.° 70 hanno risposto in 2.219 (489 risposte non date, campione di 2.708). 106 Alla domanda n.° 71 hanno risposto in media 904 persone (75 risposte non date in media, sotto-campione di 980). 107 Alla domanda n.° 72 hanno risposto in 2.219 (489 risposte non date, campione di 2.708).
66
come una sorta di diritto: un diritto difficilmente conciliabile con le esigenze generali in
termini di mobilità sostenibile e di suddivisione del suolo pubblico tra i diversi usi.
Grafico 72
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
Grafico 73
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
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Grafico 74
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
Sezione 9: Disponibilità e propensione a mezzi alternativi
La Sezione 9 include domande per analizzare la disponibilità degli intervistati a provare mezzi
alternativi per i tragitti casa-Università e le condizioni necessarie per tale cambiamento.
Con la domanda n.° 73108 è chiesto agli intervistati di indicare la propria disponibilità a
partecipare a forme di trasporto di gruppo organizzate dall’Università: il 74% dà una risposta
affermativa (Grafico 75). Le sedi maggiormente coinvolte da questo tema sono il Centro
Storico (29% dei disposti), il Polo Cravino (28%) e le Strutture Med. Sc. (20%); seguono la
sede di via Boezio, il Policlinico San Matteo, e la sede di via Luino109.
108 Alle domanda n.° 73 hanno risposto in 2.196 (512 risposte non date, campione di 2.708). 109 Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl studenti Università di Pavia, 2013.
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Grafico 75
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università
di Pavia, 2013.
In merito alla disponibilità a usare la bicicletta per gli spostamenti casa-Università (domanda
n.° 74)110, il Grafico 76 descrive la situazione: risposta affermativa per il 51% degli
intervistati, anche se per il 14% del campione tale disponibilità è condizionata all’esistenza di
alcuni elementi, fra cui (Grafico 77) la presenza di piste ciclabili migliori e più sicure (36%),
di ricoveri dedicati e sicuri per le bici (30%) e di biciclette gratuite presso i parcheggi di
interscambio (22%)111. Disaggregando i dati per destinazione dei flussi, mostrano più
interesse all’andare in Università in bici gli studenti del Polo Cravino e del Centro Storico
(entrambe 27%) e quelli che si recano presso le Strutture Medico-Scientifiche (24%).
Disaggregando le risposte in funzione invece dell’origine degli spostamenti casa-Università,
emerge quanto si vede in Figura 7: il 52% degli studenti universitari che si recano
all’Università partendo dal comune di Pavia e che sarebbero disposti ad utilizzare la bicicletta
partono dal centro storico (zona 1); nelle restanti zone si registrano valori inferiori al 10%,
con una incidenza più elevata nelle zone 4, 5, 7 e 8. La sovrapposizione di questa mappatura
con le piste ciclabili esistenti mostra interessanti elementi per una implementazione mirata di
tali piste e una loro messa a sistema112.
110 Alla domanda n.° 74 hanno risposto in 2.196 (512 risposte non date, campione di 2.708). 111 Alla domanda n.° 75 ha risposto l’intero sotto-campione di 311 persone. 112 Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl studenti Università di Pavia, 2013.
69
Grafico 76
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
Grafico 77
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
70
Figura 7: Disponibilità a recarsi in Università in bicicletta, sede di studio e piste ciclabili
Fonte: Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl studenti Università di Pavia,
2013.
La disponibilità a recarsi a lavoro usando mezzi pubblici (domanda n.° 76)113 è descritta nel
Grafico 78: 87% di risposte affermative, con un 16% però vincolato ad alcune condizioni,
descritte nel Grafico 79114. Per la metà degli intervistati sono importanti i tempi di
spostamento, che devono essere contenuti, mentre un altro 33% sarebbe disposto a viaggiare
usando mezzi pubblici solo se ricevesse un contributo per l’acquisto dell’abbonamento.
Disaggregando i dati per destinazione emerge che i più interessati a passare al trasporto
collettivo sono gli studenti delle sedi Centro storico (32%), Polo Cravino (26%) e Strutture
Medico Scientifiche (22%). Disaggregando i dati per origine degli spostamenti, emerge che il
50% degli studenti universitari che si recano all’università partendo dal comune di Pavia e che
sarebbero disposti ad utilizzare il bus partono dal centro storico (zona 1); nelle restanti zone si
registrano valori inferiori al 10% (zona 4 e 8). La sovrapposizione di questa mappatura con le
linee di autobus urbano ed extraurbano esistenti (Figura 8) mostra interessanti elementi per un
maggiore utilizzo di tali mezzo di trasporto, lavorando dal punto di vista del numero e degli
orari delle corse e sulle singole linee bus che, con piccole modifiche, potrebbero arrivare a
servire ancora più gli studenti dell’Università115.
113 Alla domanda n.° 76 hanno risposto in 2.194 (514 risposte non date, campione di 2.708). 114 Alla domanda n.° 77 ha risposto l’intero sotto-campione di 343 persone. 115 Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl studenti Università di Pavia, 2013.
71
Grafico 78
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
Grafico 79
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
72
Figura 8: Disponibilità a recarsi in Università in Tpl, sede di studio e linee di autobus esistenti
Fonte: Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl studenti Università di Pavia,
2013.
Alla domanda n.° 78116 è chiesto ai rispondenti che propensione hanno al car pooling, ovvero
a condividere il viaggio in auto con altri studenti dividendo i costi. Il 78% del campione
(Grafico 80) si dichiara favorevole, con peraltro il 25% solo ad alcune condizioni (domanda
n.° 79, Grafico 81117). Le condizioni più importanti in tal senso sono: l’esistenza di un sistema
organizzativo per mettersi in contatto con altri studenti con le stesse esigenze di orario e
tragitto (30%), i tempi di percorrenza migliori rispetto ad altre modalità di viaggio (25%), il
fatto di condividere l’auto con conoscenti (25%). Disaggregando i dati per origine degli
spostamenti si evidenzia una maggiore propensione al car pooling degli studenti che partono
dalle zone 2, 4, 9, 10 di Pavia: per queste aree la disponibilità alla sperimentazione supera il
70% (Figura 9). Allargando il territorio di riferimento oltre il capoluogo, emerge che i
soggetti più interessati al car pooling si trovano prevalentemente nei comuni di cintura a Pavia
e nei centri di maggiore dimensione come Vigevano e Voghera. A livello extra-provinciale si
dimostrano interessati soprattutto gli studenti provenienti da Milano e da Lodi118.
116 Alla domanda n.° 78 hanno risposto in 2.196 (512 risposte non date, campione totale di 2.708). 117 Alla domanda n.° 79 ha risposto l’intero sotto-campione di 541 persone. 118 Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl studenti Università di Pavia, 2013.
73
Grafico 80
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
Grafico 81
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
74
Figura 9: Disponibilità al car pooling e zone di partenza (livello comunale)
Fonte: Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl studenti Università di Pavia,
2013.
Alla domanda n.° 80119 è chiesto invece ai rispondenti di valutare la propria disponibilità a
modificare l’organizzazione degli spostamenti casa-Università verso soluzioni a minor
impatto ambientale (Grafico 82): l’86% del campione dichiara una propensione elevata/buona
in tal senso. Con la domanda n.° 81120 si indaga infine il giudizio di importanza degli
intervistati in merito alle tematiche ambientali descritte (Grafico 83): la “qualità dell’aria”
accoglie la maggior sensibilità del campione (81% dei giudizi “molto importante”).
119 Alla domanda n.° 80 hanno risposto in 2.196 (512 risposte non date, campione totale di 2.708). 120 Alla domanda n.° 81 hanno risposto in 2.197 (511 risposte non date, campione totale di 2.708).
75
Grafico 82
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
Grafico 83
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
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Sezione 10: Attitudini e valutazioni personali
La Sezione 10 include domande finali inerenti lo stato di benessere personale legato agli
spostamenti casa-Università e la possibilità di dare suggerimenti sul tema della mobilità
urbana. Per questa sezione, il questionario studenti dell’Università di Pavia prevede sei
domande. La prima, la n.° 82121, esamina il giudizio dei rispondenti in merito al Tpl
disponibile per gli spostamenti casa-Università (Grafico 84): fra le risposte negative (colore
rosso) spiccano l’insufficienza di comfort di viaggio, la scarsa qualità dell’offerta per il
periodo estivo e i problemi inerenti alla puntualità e ai costi (tariffe troppo alte e non sempre
integrabili). Si tratta di indicazioni importanti e utili al fine di perseguire il miglioramento, ma
che soffrono spesso di alcune contraddizioni interne. Ad esempio, il giudizio sulla “carente”
economicità non è confermato dal confronto svolto in precedenza con i mezzi privati, nè dalle
più generali valutazioni disponibili sul tema.122 Al contempo, si riscontra spesso123 come i
giudizi più negativi provengano in maggior misura da chi non è un utente abituale,
segnalando la presenza di un pregiudizio.
Grafico 84
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
121 Alla domanda n.° 82 hanno risposto in 2.159 (549 risposte non date, campione totale di 2.708). 122 Cfr. Fonte: Minetti L. (2014), Nota breve 24, I mezzi pubblici italiani sono davvero cari?, Progetto Pavia Mobility Manager, http://mobility.unipv.it/mobility/. 123 Ciò è emerso anche nel corso di questo progetto: cfr. Fonte: Minetti L.. (2014), Rapporto 7, Trasporto pubblico locale pavese: analisi della domanda, dell’offerta e dei possibili scenari futuri nei percorsi casa-lavoro, Progetto Pavia Mobility Manager, http://mobility.unipv.it/mobility/
77
Le domande n.° 83 e 84124 esaminano invece il livello di stress eventualmente sopportato
dallo studente per i suoi spostamenti casa-Università e quali sono le fonti principali di tale
disagio. Come descritto nel Grafico 85, solo il 10% del campione dichiara di non subire stress
correlato agli spostamenti casa-Università, mentre circa il 24% comunica un livello di stress
molto elevato. Con riferimento alla provenienza degli intervistati, l’origine dello spostamento
al di fuori del Comune di Pavia determina un’accentuazione delle risposte con un grado
medio-alto di stress correlato rispetto a quanto avviene per gli studenti che si muovono
all’interno del comune di Pavia: le voci abbastanza+molto+moltissimo incidono infatti per il
79% per chi parte da altre provincie, per il 67% per chi parte da altri comuni pavesi e per il
44% per chi compie tragitti urbani. Indicazioni nella medesima direzione si hanno anche dal
dettaglio delle zone in ambito comunale (Tabella 3), dove prevalgono le risposte “poco” e
“abbastanza”, con i valori medio-alti (abbastanza e oltre) che superano il 50% solo nelle zone
7, 8 e 9 per cui sono già emerse criticità in termini di accessibilità e tempi di spostamento125.
Grafico 85
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
124 Alla domanda n.° 83 hanno risposto in 2.161 (547 risposte non date, campione totale di 2.708); alla domanda n.° 84 hanno risposto in 2.164 (544 risposte non date, campione totale di 2.708). 125 Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl studenti Università di Pavia, 2013.
78
Tabella 3: Stress percepito in relazione al luogo di provenienza (livello comunale)
% per Zona
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Nessuno 20 20 0 13 14 21 8 11 3 0 Poco 43 28 38 44 40 21 31 31 30 29 Abbastanza 23 32 23 28 29 34 33 35 36 29 Molto 11 12 0 10 6 3 12 12 14 6 Moltissimo 3 0 15 1 5 0 10 5 5 3 Totale 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 Fonte: Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl studenti Università di Pavia, 2013.
Lo stress correlato agli spostamenti casa-Università è causato principalmente dal tempo
impiegato (30%) (Grafico 86). Altre ragioni importanti sono il traffico e il costo economico
del viaggio, rispettivamente indicate dal 24% e dal 20% degli intervistati. La difficoltà di
parcheggio non è fra le motivazioni significative. Con riferimento alla provenienza degli
intervistati, gli studenti universitari che provengono da fuori la provincia di Pavia o da fuori il
comune di Pavia evidenziano un’accentuazione delle risposte legate al tempo di percorrenza
e, in particolar modo, ai costi. Gli studenti provenienti dall’interno del comune di Pavia
evidenziano invece una maggiore incidenza del fattore traffico, con una consistente quota di
assenza di disagio (22%) (Figura 10)126.
Grafico 86
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
126 Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl studenti Università di Pavia, 2013.
79
Figura 10: Fonte di disagio in relazione al luogo di provenienza (livello territoriale comunale)
Fonte: Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl studenti Università di Pavia,
2013.
Riassumendo, lo stress cresce all’aumentare della durata del viaggio e le cause del disagio
sono da imputare ai tempi e ai costi degli spostamenti quando essi sono lunghi, al traffico
quando invece gli spostamenti sono brevi. E’ possibile allora ridurre il livello di stress
correlato agli spostamenti casa-Università attuando due politiche di mobilità sostenibile:
Favorire l’utilizzo del trasporto pubblico, non solo da parte degli studenti del
capoluogo ma anche dei residenti nella provincia di Pavia. Esistono tariffe ad hoc per
gli studenti che permettono di ridurre significativamente i costi di viaggio. Per
aumentare la quota di coloro che fanno questa scelta di trasporto bisogna agire sia sul
fronte della domanda (maggiore sensibilizzazione e informazione) sia sul fronte
dell’offerta (migliorare il servizio in termini di numero di corse, orari e puntualità);
Per la città di Pavia, favorire, oltre l’uso del Tpl, anche la scelta di mezzi non
motorizzati per i viaggi interni al capoluogo. Aumentando la percentuale di coloro che
si spostano in città nelle ore di punta con mezzi sostenibili, si potrebbe avere una
riduzione significativa del traffico autoveicolare. A tal fine è importante che il
cambiamento di scelte modali coinvolga, oltre gli studenti dell’Università di Pavia,
80
anche i lavoratori degli altri enti pubblici a cui è stato sottoposto il presente
questionario (dipendenti dell’Università, del Comune di Pavia, della Provincia di
Pavia, del Policlinico S. Matteo).
Le ultime tre domande sono di carattere accessorio, servono unicamente per descrivere lo
stato emotivo dello studente intervistato e la sua soddisfazione personale e professionale
attuale127. Alla domanda n.° 85 è chiesto quali sono gli aspetti più importanti nella vita per
l’intervistato: assumono rilevanza la famiglia e lo studio/lavoro, mediamente importanti sono
anche gli amici e il tempo libero, mentre i rispondenti mostrano poco interesse verso la
politica e la religione (Grafico 87). La maggioranza del campione (66%) si ritiene piuttosto
felice e un 12% molto felice (domanda n.° 86, Grafico 88). Infine, quasi la metà del campione
(46%) dichiara di ritenere importante fare un lavoro gratificante che dia l’impressione di aver
raggiunto un obiettivo (Grafico 89).
Grafico 87
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
127 Alle domande n.° 85-86-87 hanno risposto in 2.161 (547 risposte non date, campione di 2.708).
81
Grafico 88
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
Grafico 89
Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-Università (Qscl) studenti Università di
Pavia, 2013.
82
L’ultima domanda della sezione 10 (e dell’intero questionario), la n.° 88128, è a risposta
aperta, ovvero si chiede agli intervistati se hanno suggerimenti da dare sull’indagine a cui
hanno partecipato o se hanno da segnalare situazioni particolari legate alla mobilità.
Considerate tutte le osservazioni e proposte sopra-esposte129, si può riassumere in 6 punti ciò
che l’Università di Pavia potrebbe realizzare per incontrare la volontà dei propri studenti e
contribuire a migliorarne le scelte modali per i viaggi casa-Università:
- Ampliare il più possibile i servizi on-line per gli studenti così da ridurre il numero dei
viaggi per motivi amministrativi;
- Fare un accordo con la Società Line che gestisce il Tpl in città per introdurre alcune
linee di autobus solo per studenti universitari che colleghino negli orari di punta delle
lezioni (la mattina fra le 8 e le 9 soprattutto) i principali luoghi frequentati (come
stazione, polo Cravino, polo scientifico Nave, centro storico);
- Segnalare alla società Line la necessità di una frequenza maggiore di autobus delle
linee 3, 5 e 7 la mattina fra le 8 e le 9;
- Creare convenzioni con Trenitalia e Trenord per studenti dell’Università di Pavia;
- Introdurre postazioni di bike sharing nelle principali sedi dell’Università, soprattutto al
polo Cravino-Nave; segnalare all’Amministrazione Comunale di Pavia la necessità di
ampliare le postazioni d bike sharing cittadino anche in prossimità dei parcheggi di
interscambio;
- Segnalare all’Amministrazione Comunale di Pavia la necessità di piste ciclabili
continuative e sicure fra la zona 1 e le zone 4-5 della città, tragitto più frequente degli
studenti universitari;
- Definire orari di lezione che riducano al minimo gli spostamenti degli studenti in città
durante i giorni feriali; introdurre in alcune facoltà la possibilità di posticipare l’inizio
delle lezioni la mattina (verso le 10) e terminare le lezioni più tardi il pomeriggio
(verso le 19), così da differenziare gli orari di spostamento di studenti-docenti ed
evitare sovraffollamenti sui mezzi pubblici.
128 Alla domanda n.° 88 hanno dato una risposta 239 soggetti, ovvero circa l’8,8% del campione. 129 Le risposte aperte degli studenti dell’Università di Pavia alla domanda n.° 88 sono stati analizzati e elaborati nella Nota breve 23 disponibile sul sito web del progetto di ricerca Pavia Mobility Manager sotto la voce “Documenti - Note brevi”, oppure direttamente al link: http://mobility.unipv.it/mobility/wp-content/uploads/2012/04/Nota-breve-23-Studenti-Universit%C3%A0-di-Pavia-Le-risposte-aperte-al-Qscl.pdf
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Appendice: Domande del questionario spostamenti casa-Università per gli studenti
dell’Università di Pavia
Sezione 1: Informazioni generali
D 1 – Qual è la sua età?
D 2 – Di che sesso è?
D 3 – Da quante persone è composto il suo nucleo familiare?
D 4 – Nel suo nucleo familiare quanti sono i minori di 14 anni?
D 5 – Qual è la facoltà presso cui studia?
D 6 – Qual è il suo corso di laurea?
D 7 – Qual è la votazione media degli esami sostenuti finora?
D 8 – E’ studente lavoratore?
D 9 – Svolge qualche lavoro saltuario oltre lo studio?
D 10 – E’ residente in provincia di Pavia?
D 11 – In quale comune in provincia di Pavia risiede?
D 12 – Se non risiede in provincia di Pavia, in quale altra provincia risiede?
D 13 – Il luogo da cui parte usualmente per recarsi in Università è in provincia di Pavia?
D 14 – Se il luogo da cui parte usualmente per recarsi in Università non è in provincia di
Pavia, qual è la provincia da cui parte?
D 15 – Il luogo da cui parte usualmente per recarsi in Università è all’interno del comune di
Pavia o in altro comune della provincia pavese?
D 16 – Da quale comune in provincia di Pavia parte per usualmente per recarsi in Università?
D 17 – Da quale zona del comune di Pavia parte usualmente per recarsi in Università?
Sezione 2: Abitazione/alloggio
D 18 – La sua abitazione/alloggio che tipo di fabbricato è?
D 19 – A quanto ammonta approssimativamente la superficie netta dell’abitazione/alloggio
(m2)?
D 20 – Quante persone occupano l’abitazione/alloggio?
D 21 – A che titolo occupa l’abitazione?
D 22 – A quanto ammonta l’affitto mensile per l’abitazione/alloggio?
D 23 – A quanto ammonta la spesa mensile per energia elettrica, gas da rete e telefono?
D 24 – A quanto ammonta la rendita catastale?
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Sezione 3: Abitudini di spesa
D 25 – Quanto spende approssimativamente in un anno per l’acquisto di giornali?
D 26 – Quanto spende approssimativamente in un anno per l’acquisto di biglietti per concerti?
D 27 – A quanto ammontano le tasse universitarie in un anno?
D 28 – A quanto ammonta approssimativamente la spesa per il collegio in un anno?
D 29 – Possiede una borsa di studio?
D 30 – Se possiede una borsa di studio, qual è il suo ammontare?
Sezione 4: Mezzi, tempi e scelte per gli spostamenti casa-Università
D 31 – Qual è la destinazione dei suoi viaggi casa-Università?
D 32 – Con quale frequenza percorre il tragitto casa-Università (e ritorno)?
D 33 – Quanti minuti impiega mediamente per andare in Università (e tornare a casa)?
D 34 - Quanti km percorre nel tragitto casa-Università (e nel tragitto Università-casa)?
D 35 – Qual è il tipo di spostamento abituale per recarsi in Università?
D 36 – Qual è il tipo di spostamento abituale per tornare dall’Università?
D 37 – Quali e quanti mezzi di trasporto possiede nel suo nucleo familiare?
D 38 – Ha a disposizione un mezzo privato per i suoi spostamenti casa-Università?
D 39 – Quali mezzi utilizza abitualmente per recarsi in Università?
D 40 – Quali mezzi utilizza abitualmente per tornare a casa dall’Università?
D 41 – Quali mezzi utilizza abitualmente per recarsi in Università d’estate?
D 42 – Quali mezzi utilizza abitualmente per tornare a casa dall’Università d’estate?
D 43 – Quando piove utilizza gli stessi mezzi di trasporto?
Sezione 5: Spostamenti con mezzo a motore
D 44 – Che tipo di mezzo utilizza generalmente per gli spostamenti casa-Università?
D 45 – Quanti anni ha la sua auto/moto?
D 46 – Come è alimentata la sua auto/moto?
D 47 – A quanto ammonta la spesa media mensile in carburante per gli spostamenti casa-
Università?
D 48 – A quanto ammonta la spesa media mensile in parcheggi per raggiungere il luogo di
studio in Università?
D 49 – A quanto ammonta il bollo annuo per il mezzo che utilizza negli spostamenti casa-
Università?
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D 50 – A quanto ammonta la spesa annuale per l’assicurazione del mezzo che utilizza negli
spostamenti casa-Università?
D 51 – Quanti km percorre in auto/moto negli spostamenti casa-Università?
D 52 – Le capita di incontrare coda o traffico durante il percorso?
D 53 – Per quali motivi utilizza l’auto/moto?
D 54 – Qualora non potesse utilizzare l’auto/moto, quali soluzioni alternative adotterebbe?
D 55 – Di solito va a lavoro in auto con altre persone (car pooling)?
D 56 – Se va in Università in auto con altre persone (car pooling), in quante persone siete?
D 57 – Se va in Università in auto con altre persone (car pooling), può indicarne le ragioni?
Sezione 6: Spostamenti con mezzi pubblici
D 58 – Quanti km percorre con il mezzo pubblico negli spostamenti casa-Università?
D 59 – Per quale motivo utilizza i mezzi pubblici?
D 60 – Possiede un abbonamento per il trasporto pubblico?
D 61 – Se possiede un abbonamento, che tipo di abbonamento è?
D 62 – A quanto ammonta la spesa media mensile per raggiungere l’Università con i mezzi
pubblici?
Sezione 7: Spostamenti in bicicletta/a piedi
D 63 – Quanti km percorre con il mezzo non motorizzato (bici o a piedi) negli spostamenti
casa-Università?
D 64 – Per quali motivi utilizza il mezzo non motorizzato?
Sezione 8: Sosta e parcheggi
D 65 – Utilizza parcheggi di interscambio con servizi di trasporto pubblico o bici?
D 66 – Se utilizza un parcheggio di interscambio, qual è?
D 67 – Se utilizza un parcheggio di interscambio, con quale mezzo ne usufruisce?
D 68 – Ci sono gravi problemi di sosta in prossimità del luogo di studio?
D 69 – Se si sposta in auto o in moto per recarsi in Università, dove parcheggia abitualmente?
D 70 – Presso la sua residenza, dove parcheggia abitualmente?
D 71 – Se si sposta in auto o in moto per recarsi in Università, quanti minuti impiega
mediamente per trovare parcheggio?
D 72 – Come giudica la qualità dei seguenti servizi presso la sede di studio?
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Sezione 9: Disponibilità e propensione a mezzi alternativi
D 73 – Sarebbe disposto a partecipare a forme di trasporto di gruppo organizzate
dall’Università?
D 74 – Sarebbe disposto a recarsi in Università usando la bicicletta?
D 75 – Quali sono le condizioni per cui sarebbe disposto a recarsi in Università utilizzando la
bicicletta?
D 76 – Sarebbe disposto a recarsi in Università utilizzando mezzi di trasporto pubblici?
D 77 - Quali sono le condizioni per cui sarebbe disposto a recarsi in Università utilizzando
mezzi pubblici?
D 78 – Sarebbe disposto a condividere il viaggio in automobile con altri studenti, come
conducente o come passeggero, dividendo i costi (car pooling)?
D 79 - Quali sono le condizioni per cui sarebbe disposto a recarsi in Università in car
pooling?
D 80 – Come valuta la sua disponibilità a modificare l’organizzazione degli spostamenti casa-
Università verso soluzioni a minor impatto ambientale?
D 81 – Quanto ritiene importanti e meritevoli di intervento le tematiche ambientali indicate?
Sezione 10: Attitudini e valutazioni personali
D 82 – Esprima un giudizio sul trasporto pubblico che ha a disposizione per recarsi in
Università
D 83 – Quanto stress ha sperimentato a casa dei suoi spostamenti casa-Università?
D 84 – Qual è la fonte principale di disagio correlato ai suoi spostamenti casa-Università?
D 85 – Quanto sono importanti nella sua vita i seguenti aspetti?
D 86 – Tutto considerato, direbbe di essere
D 87 – Se dovesse cercare un lavoro, quale dei seguenti fattori riterrebbe più importante?
D 88 – Ha suggerimenti da darci su questa analisi o situazioni particolari legate alla mobilità
che intende segnalarci?
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