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COMUNE DI PESCASSEROLI Provincia di L’Aquila UFFICIO TECNICO SERVIZIO DI IGIENE URBANA STUDIO DI FATTIBILITA’

STUDIO DI FATTIBILITA’ - Comune di Pescasseroli (AQ) · il riconoscimento di attività di pubblico interesse data alla gestione dei rifiuti e di ... Nel campo dei rifiuti la Regione

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COMUNE DI PESCASSEROLI

Provincia di L’Aquila

UFFICIO TECNICO

SERVIZIO DI IGIENE URBANA

STUDIO DI FATTIBILITA’

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PREMESSA Il Comune di Pescasseroli, attraverso la revisione del servizio di gestione dei rifiuti urbani e assimilati, intende perseguire due obiettivi fondamentali, l’uno di tipo tecnico-economico, l’altro di tipo ambientale. Dal punto di visto tecnico-economico traducendo le dichiarazioni contenute nel presente progetto in una revisione dell’attuale assetto del servizio di igiene pubblica il cui risultato finale è quello di creare una gestione più efficace, efficiente ed economica. Dal punto di vista ambientale facendo si che l’Amministrazione Comunale adegui il proprio agire a quelle che sono le norme generali, nel rispetto del principio della “conformità legislativa”, dettate dal legislatore centrale e regionale per una migliore correttezza nella gestione ambientale delle amministrazioni pubbliche. Ancora, e nell’ottica di una gestione che non si limiti al solo e semplice rispetto delle norme correnti, l’Amministrazione Comunale di Pescasseroli vuole, contestualmente all’adeguamento del proprio comportamento alle regole minime vigenti, porre in essere una serie di obiettivi di miglioramento delle proprie performance ambientali tipicamente proprie di organizzazioni che decidono di aderire volontariamente ai cosidetti “sistemi di gestione ambientale” più moderni (tali sono le certificazioni internazionali UNI EN ISO 14001 o le registrazioni EMAS conformi alla norma comunitaria contenuta nel Regolamento CE n. 1221/2009 o Ecolabel che si calano molto bene nel settore turistico). Il tutto si traduce in un assetto organizzativo che, capace di partire dall’esame del proprio bilancio ambientale (ovviamente limitato al servizio di raccolta dei rifiuti), procede alla revisione della gestione del servizio di raccolta dei rifiuti, sfruttando tutte le economie generate da una gestione integrata degli stessi spinta quanto più possibile all’intercettazione a monte dei materiali, valorizzabili. Ma come intervenire in tale senso? I passi da compiere sono fondamentalmente:

sviluppare una gestione integrata conferimento/raccolta dei rifiuti nelle aree a maggiore densità abitativa;

utilizzare mezzi e attrezzature standardizzati e adatti al tipo di servizio effettuato; ottimizzando i tempi di raccolta/trasporto con l’utilizzo di stazioni intermedie

(stazioni ecologiche o centri di raccolta); sensibilizzando la popolazione ad una raccolta differenziata fondamentalmente

diversa dall’attuale ma con un valore aggiunto nettamente superiore sia per caratteristiche tecniche che di miglioramento ambientale.

Ciò permette un elevato grado di intercettazione dei rifiuti valorizzabili (quali carta e cartone, plastiche, metalli, vetro, organico, ecc.) a scapito di una elevata riduzione dell’intercettazione della frazione non differenziabile (almeno per il momento). 1. IL QUADRO NORMATIVO Il mondo dei rifiuti in Italia, dopo l’entrata in vigore del D.Lgs. 05/02/1997, n. 22 (comunemente conosciuto come Decreto Ronchi) ha vissuto una prima ma importante fase in cui la gestione di questi ha assunto una propria identità. In linea con gli indirizzi della Comunità Europea il rifiuto non è più visto come il risultato finale del progresso tecnologico di cui disfarsi senza problemi in discariche ma soprattutto senza accollarsi la responsabilità dei danni prodotti all’ambiente. Cominciano ad affacciarsi ed affermarsi principi quali: � il riconoscimento di attività di pubblico interesse data alla gestione dei rifiuti e di

conseguenza la necessità che il suo svolgimento contenga in se un’elevata protezione dell’ambiente;

� la prevenzione della produzione dei rifiuti; � il recupero dei rifiuti attraverso il reimpiego ed il riciclaggio;

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� l’avvio allo smaltimento dei rifiuti solo dopo essere stati ridotti attraverso forme di prevenzione e attività di riutilizzo, di riciclaggio e di recupero;

� il carattere residuale a cui è relegato, per la prima volta, lo smaltimento finale dei rifiuti in discarica;

Schema di gestione integrata dei rifiuti

adottato dall’UE 1. Prevenzione

2. Preparazione per il riutilizzo 3. Riciclaggio

4. Recupero di altro tipo (es. recupero di energia)

5. Smaltimento

Ma anche obblighi per i Comuni quali: � gestire i rifiuti urbani e quelli assimilati; � avviare sistemi di raccolta differenziata al fine di garantire una distinta gestione delle

diverse frazioni di rifiuti e promuovere il recupero degli stessi; � raggiungere i seguenti obiettivi minimi di raccolta differenziata:

a) 15% entro il 1999 b) 25% entro il 2001 c) 35% entro il 2003

� versare un tributo speciale per il conferimento di rifiuti in discarica in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi sopra fissati (primo timido approccio verso il sanzionamento dei comportamenti non conformi alle norme).

Nel frattempo però il quadro legislativo subisce una variante; il D.Lgs. 22/97 cede il passo al D.Lgs. 03/04/2006, n. 152 che mentre nella sostanza riafferma i principi già introdotti dal precedente decreto, dal punto di vista degli obblighi qualcosa cambia rimodulando gli obiettivi minimi di raccolta differenziata:

a) 35% entro il 31/12/2006 b) 45% entro il 31/12/2008 c) 65% entro il 31/12/2012

In linea con le previsioni contenute nel precedente decreto, anche il nuovo testo ambientale impone l’applicazione di un’addizionale del 20% da applicarsi sul tributo speciale (sanzione già introdotta dal Decreto Ronchi ed applicata dalla Regione Abruzzo a decorrere dal 1999) per il conferimento dei rifiuti in discarica in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi sopra fissati.

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Ma come se non bastasse a peggiorare il quadro normativo di riferimento degli oneri posti a carico dei Comuni, dopo l’entrata in vigore della Legge 27/12/2006, n. 296 (Legge Finanziaria 2007), gli obiettivi minimi di raccolta differenziata, fissati dal D.Lgs. 152/2006, sono stati integrati con altri fino a definire scadenze annuali:

a) 40% entro il 31/12/2007 b) 50% entro il 31/12/2009 c) 60% entro il 31/12/2011

Nel campo delle materie concorrenti, come definite nel Titolo V della Costituzione Italiana, in quella ambientale ciascuna regione è chiamata ad intervenire per definire lo scenario futuro del proprio territorio. Nel campo dei rifiuti la Regione Abruzzo è intervenuta con la più recente L.R. 19/12/2007, n. 45 “Norme per la gestione integrata dei rifiuti” in cui proprio la regione e gli enti locali, in particolar modo i comuni, sono chiamati ad adottare, nell’ambito della propria programmazione, tutte le misure atte a realizzare un sistema di gestione integrata dei rifiuti. Quindi viene ribadito con maggiore forza la preferenza verso misure tese a ridurre la produzione di rifiuti e soprattutto il più possibile l’avvio a smaltimento dei rifiuti preferendo quelle operazioni che favoriscono il riutilizzo, il riciclaggio ed il recupero degli stessi. Ovvio è che una tale programmazione non può far venir meno il rispetto dei principi di trasparenza, economicità, efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa, pur non venendo meno il riferimento alla salvaguardia e all’incremento dei livelli occupazionali. Di notevole portata è per la prima volta l’esplicitazione che la legge regionale da al concetto di gestione integrata dei rifiuti. Vengono rafforzati ma soprattutto resi obbligatori principi quali l’introduzione diffusa delle raccolte differenziate domiciliari, della riduzione dello smaltimento dei rifiuti residui in discariche solo al termine di una selezione a monte degli stessi (in un certo modo dove essi si generano) e dopo un ulteriore processo di trattamento meccanico, all’attivazione obbligatoria dei servizi a chiamata per il recupero di rifiuti come i beni durevoli e dei RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) fino ad oggi considerati residualmente e sottostimata la loro pericolosità per l’ambiente, la realizzazione di stazioni ecologiche a supporto delle raccolte differenziate. Le stazioni ecologiche (o stazioni di conferimento, piattaforme ecologiche o ecocentri, ecc.) una nuova categoria di impianti presi in considerazione solo oggi, ma promossi già nel piano regionale dei rifiuti approvato con L.R. 83/2000, tecnicamente descritte nelle linee guida approvate dalla Giunta Regionale d’Abruzzo con deliberazione n. 131 del 22/02/2006, e la cui importanza viene ripresa nella recente L.R. 45/2007 che addirittura le classifica quali impianti di estrema importanza nel supporto al decollo delle raccolte differenziate domiciliari. Così facendo la Regione Abruzzo non ha che sancito l’avvio di una nuova era nel campo della gestione integrata dei rifiuti urbani, allineandosi a quelle direttive europee che vogliono gli stati aderenti all’unione europea attenti ad un aspetto fondamentale della vita sociale, quello della presa di coscienza dell’impatto che ha fino ad oggi e che avrà nel futuro l’attività umana sull’ambiente in cui viviamo, ambiente inteso come il contesto in cui l’uomo opera costituito dalla terra, dall’acqua, dall’aria, dalla flora e dalla fauna. E’ quindi compito fondamentale di ciascun comune, inteso quale collettività organizzata, farsi carico di quel principio sancito dall’unione europea del “chi inquina paga”, facendo in modo che, nelle more dell’attivazione di organismi sovra comunali deputati dalle norme alla presa in carico della gestione dei rifiuti (e ci si riferisce alla futura istituzione delle Autorità d’Ambito), impegnandosi in primis all’osservanza e all’applicazione delle norme vigenti che obbligano l’attivazione delle raccolte differenziate domiciliari.

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2. PERCHE’ UN SISTEMA DI RACCOLA DIFFERENZIATA La domanda più ricorrente nel settore organizzativo della raccolta dei rifiuti è “perché preferire un sistema porta a porta anziché un altro?”. Fino ad oggi, e di uso ancora corrente, la gestione dei rifiuti urbani è stata improntata esclusivamente nella intercettazione con cassonetti stradali del rifiuto misto indifferenziato. Costi contenuti sia nella raccolta dei rifiuti che nello smaltimento, ampia disponibilità di impianti in cui smaltire i rifiuti (fondamentalmente discariche), semplicità organizzativa dei servizi, scarsa cultura della protezione dell’ambiente. Già con la riforma introdotta dal D.L.vo 22/97 (cosiddetto Decreto Ronchi), seguita dalla seconda introdotta dal D.L.vo 152/2006, sono stati riconosciuti i principi fondamentali dettati dall’Unione Europea tra cui il più importante risiede nella necessità di ridurre la produzione dei rifiuti. E’ chiaro che la riduzione della produzione dei rifiuti non investe direttamente le realtà locali, fatte di consumatori finali. Esso deve necessariamente occupare la sfera della programmazione nazionale, la sola a poter incisivamente influire sull’economia mondiale a cui direttamente afferisce la problematica della sovra produzione dei rifiuti costituita quasi esclusivamente da rifiuti di imballaggi. A livello locale tuttavia è necessario intervenire per regolare i flussi di rifiuto intercettando separatamente le diverse tipologie che lo compongono al fine di convogliarle verso la corretta destinazione di fine ciclo. E’ ormai scientificamente riconosciuto che questo obiettivo non può essere perseguito se non attraverso la separazione a monte dei flussi di raccolta, quindi attraverso la raccolta differenziata, attivabile secondo varie modalità, come la raccolta domiciliare o porta a porta, la raccolta stradale (campane o cassonetti), a ritiro per appuntamento, a consegna presso strutture presidiate (piattaforme ecologiche, stazioni di conferimento, centri di raccolta, ecc.). Esaminiamo rapidamente, attraverso lo schema sotto riportato, i punti di forza e di debolezza di ciascuno di essi al fine di tentare di superare il dubbio sull’utilizzo di una modalità piuttosto che un’altra.

Modalità Punti di forza Punti di debolezza

Stradale a campane

� Economicità del servizio

� Intercettazione limitata ai rifiuti secchi (carta, cartone, plastica, vetro, lattine).

� Bassissima intercettazione dei materiali. � Minima incidenza sulla riduzione del flusso

del rifiuto indifferenziato smaltito in discarica.

� Scarsa disseminazione di contenitori sul territorio.

� Ingombro delle sedi stradali a causa delle dimensioni dei contenitori.

� Generazione di punti di accumulo e abbandono di rifiuti di qualunque tipologia.

� Assenza di controllo dei flussi da parte del gestore del servizio.

� Assenza di cultura di protezione dell’ambiente dovuta al fatto che si tratta di sistema a consegna volontaria.

Stradale a cassonetti

� Discreta economicità del servizio.

� Maggiore

� Intercettazione limitata ai rifiuti (carta, cartone, plastica, vetro, lattine, organico).

� Scarsa qualità dei materiali intercettati.

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intercettazione di materiali rispetto al sistema a campane.

� Riduzione del rifiuto indifferenziato in discarica.

� Elevata disseminazione di contenitori sul territorio a bordo strada o su aree pubbliche.

� Ingombro delle sedi stradali a causa delle dimensioni e dell’elevato numero di contenitori.

� Generazione di punti di accumulo e abbandono di rifiuti di qualunque tipologia.

� Inadeguata incidenza sulla riduzione del flusso del rifiuto indifferenziato smaltito in discarica.

� Assenza di cultura di protezione dell’ambiente dovuta al fatto che si tratta di sistema a consegna stradale senza controllo dei flussi.

Ritiro per appuntamento

� Efficace per alcune tipologie di rifiuto (materiali ingombranti, RAEE, scarti di manutenzione del verde, ecc.)

� Non generalizzabile

Consegna in centri di raccolta

� Flessibilità d’uso. � Impatto positivo sulle

utenze.

� Elevati costi di investimento. � Sottoutilizzo dell’impianto se non affiancato

ad un sistema di raccolta differenziata integrato.

Domiciliare o porta a porta

� Elevata intercettazione di tutte le frazioni raccolta.

� Elevata qualità frazioni intercettabili.

� Elevata percentuale di raccolta differenziata registrata annualmente.

� Drastico abbattimento dei conferimenti di rifiuto indifferenziato.

� Sistema implementabile anche in presenza di centri storici a viabilità ridotta.

� Elevata efficacia in presenza di territorio a densità industriale, commerciale e terziaria.

� Elevata comodità di conferimento dei rifiuti per l’utenza.

� Elevata flessibilità e personalizzazione del

� Costi di gestione elevati legati alla caratteristica propria di tali sistemi che prediligono un massiccio impiego di manodopera.

� Disagi per le utenze dovute al fatto di dover gestire contenitori e/o sacchi per la differenziazione dei rifiuti.

� Disagi per le utenze legati al fatto di dover esporre i contenitori e/o i sacchi il giorno previsto della raccolta.

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servizio di raccolta. � Elevato controllo sui

flussi conferiti. � Maggiore visibilità del

servizio. � Possibilità di effettuare

un’informazione continua e permanente.

� Elevata cultura della protezione dell’ambiente.

3. ASPETTI DELLA RACCOLTA DOMICILIARE L’implementazione di un servizio di raccolta domiciliare o porta a porta determina per la collettività interessata una fase di disorientamento che fa percepire questo come un ulteriore quanto inutile sacrificio chiesto dall’Amministrazione Pubblica ai suoi cittadini. Tale cambiamento ha effetti sia sulla popolazione interessata che sugli operatori economici che vedono trasformato un comportamento routinario come quello assunto fino ad allora. E’ chiaro che la buona riuscita di un simile servizio passa attraverso tre regole fondamentali:

1. predisporre un’efficace comunicazione 2. predisporre un’efficace formazione del personale addetto alla raccolta 3. organizzare un servizio puntuale allo stesso tempo flessibile

La prima fase di un’efficace sistema di comunicazione passa attraverso una campagna di informazione che partendo dalle scuole presenti sul territorio, esca dal nucleo centrale della città e interessi i singoli territori interessati. Particolare attenzione deve essere posta, da parte del gestore del servizio, nella fase dell’avvio del servizio. Il personale dovrà essere formato e motivato adeguatamente e pronto a rispondere alle richieste, che in massa, perverranno dalle utenze. In effetti, dopo la fase preparatoria delle dotazioni da consegnare alle utenze, il personale addetto effettuerà la materiale consegna porta a porta. Questa costituisce una fase estremamente delicata in quanto rappresenta il momento in cui l’utenza, colta da mille dubbi riversa sull’operatore tutte le domande e cerca risposte che riducano lo stato di ansia che si genera, spesso in maniera ingiustificata. Ed è proprio in questa fase che l’operatore dovrà utilizzare il giusto approccio e tranquillizzare il cittadino. Questa rappresenta la seconda fase della comunicazione istituzionale, forse la più importante perché capillare; non è importante se l’operatore, nel consegnare le dotazioni, impieghi 5 minuti anziché uno. E’ importante che il risultato sia quello di aver ridotti le criticità e le possibili conflittualità successive all’attivazione del servizio. Per ultimo un buon servizio è quello che viene reso puntualmente in maniera flessibile. I servizi domiciliari non sono servizi rigidi, ma estremamente flessibili. Successivamente alla loro attivazione devono potersi predisporre ad eventuali assestamenti in corso d’opera. D'altra parte, come già detto, l’iniziale disorientamento dell’utenza, se opportunamente recepito e fronteggiato, viene gradualmente superato una volta assimilato e messo a regime. E’ ovvio per esperienza che i più importanti assestamenti interesseranno il primo mese di avvio del servizio, entro il quale solo l’abilità dell’organizzazione riesce a porvi rimedio con i dovuti accorgimenti.

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I risultati ottenibili dall’implementazione di un sistema di raccolta domiciliare sono molteplici:

elevata tutela ambientale riduzione del rifiuto conferito in discarica incremento dell’avvio a recupero dei materiali valorizzabili migliore qualità, rispetto ad altri sistemi di raccolta, dei rifiuti raccolti in maniera

differenziata incremento dell’intercettazione dei rifiuti pericolosi e di quelli ingombranti responsabilizzazione individuale con presa di coscienza della propria produzione di

rifiuti educazione ambientale della cittadinanza al rispetto dell’ambiente crescita occupazionale offerta di un servizio sistematico e puntuale che permetta all’utenza di conferire il

proprio rifiuto comodamente senza dover scendere in strada alla ricerca del contenitore

contatto diretto con gli operatori e il gestore del servizio riduzione della spesa di smaltimento in discarica maggiore efficienza del servizio possibilità in futuro di adottare un sistema di tassazione con sistema puntuale concretezza e visibilità dell’Amministrazione Comunale sui temi ambientali incremento ed attendibilità delle informazioni in possesso dell’amministrazione in

materia di gestione dei rifiuti 4. INQUADRAMENTO Il Comune di Pescasseroli è uno dei 108 comuni costituente la provincia dell’Aquila, situato nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo. La zona geografica di appartenenza è definita come montagna interna, e con una superficie di 92,5 kmq., posti ad una altitudine di circa 1200 metri sul livello del mare, esso è classificato come comune totalmente montano. Appartiene alla Comunità Montana Alto Sangro Cinquemiglia. Confina con i Comuni di Alvito (FR), Bisegna (AQ), Campoli Appennino (FR), Gioia dei Marsi (AQ), Lecce dei Marsi (AQ), Opi (AQ), San Donato Val Comino (FR), Scanno (AQ), Villavallelonga (AQ). Per queste sue peculiarità fisiche, affiancate ad un turismo montano molto sviluppato, è anche un comune caratterizzato da flussi turistici che si concentrano in particolar modo in due periodi dell’anno, quello invernale dei mesi di dicembre e gennaio e quello estivo dei mesi di luglio e agosto. La popolazione residente si attesta sui 2263 abitanti distribuiti in 964 famiglie di numerosità media di 2,35 componenti per nucleo famigliare. La densità demografica ammonta a circa 24,46/ab./kmq. L’architettura della città presenta un nucleo urbano storico centrale caratterizzato da costruzioni basse più antiche realizzate in sequenza a ridosso di strette vie e camminamenti, a cui fa eco una fascia urbanizzata più recente caratterizzata da costruzioni moderne e che si dispone in forma stellare rispetto a questo. Si stima la presenza di circa 2800 fabbricati realizzati sul territorio comunale.

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Tra il tessuto storico e quello di più recente realizzazione, si frappongono una serie di strutture ricettive composte da hotel, affittacamere, B&B, campeggi e villaggi turistici, che fronteggiano la quasi totalità dei flussi migratori turistici nei periodi di punta sopra richiamati. Nella fascia centrale del capoluogo si concentrano la quasi totalità delle attività commerciali, come ristoranti, bar e caffè, istituti di credito, vendita di prodotti alimentari, altre attività e servizi.

DEMOGRAFIA ECONOMIA Popolazione residente 2263 Strutture ricettive 50

Nuclei familiari 964 Ristoranti 20 Numerosità media del nucleo familiare

2,35 Bar e caffè 15

Stima dei fabbricati presenti sul territorio

2800 Negozi e botteghe 56

Edifici pubblici Uffici, agenzie, studi professionali 25 Sede Municipale 1 Distributori carburanti 2 Scuole 2 Istituti di credito 3 Edifici forze dell’ordine 2 Circoli culturali, associazioni, ecc. 5

Impianti sportivi 4 Nella sottostante tabella osserviamo la distribuzione della popolazione per vie e la dislocazione delle attività economiche.

PIAZZA/VIA/LOCALITA’ N. NUCLEI FAM.

N. ABITANTI N. ATTIVITA’ ECON.

Via Acque Sorgente 10 29

Via Arenaro 8 18

Piazza Benedetto Croce 1 2 2

Viale Benedetto Croce 25 75 5

I Traversa Viale Benedetto Croce 3 8

II Traversa Viale Benedetto Croce 6 19

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III Traversa Viale Benedetto Croce 13 36

IV Traversa Viale Benedetto Croce 10 32

Via Balzanetto 4 12

Largo Barbottina 10 33

Via Barone Gentile 3 3

Largo Borghetto 4 12

Via Canala Pratorosso 3 12

Via Salita Caprio 2 5

Via Carmelo Sipari 6 14 1

Via Castello 11 31

Vico Cieco Cooperativa 3 14

Vico Cieco Gentile III 2 10

Vico Cieco Gentile VI 1 4

Vico Cieco Ortolano 8 19

Vico Cieco Pace 2 4

Vico Cieco Piazza Vittorio Emanuele III

4 8

Salita Ciolli 5 5

Via Collacchi 3 5 6

I Traversa Via Collacchi 6 13

Via Circonvallazione Collacchi 4 6

I Traversa Circonvallazione Collacchi

1 1

IV Traversa Circonvallazione Collacchi

1 4

V Traversa Circonvallazione Collacchi

2 3

VI Traversa Circonvallazione Collacchi

1 2

VIII Traversa Circonvallazione Collacchi

1 2

Via Circonvallazione Vallecupa 1 2

Salita Codone 3 9

Via Colli Bassi 10 25 1

Via Colli Bassi – Prato Verde I 7 9

Via Colli Bassi – Prato Verde II 5 7

Via Colli Bassi – Residence Erica 4 7

Via Colli Bassi – Residence Ginestra 5 5

Via Colli Bassi – Residence Primula 16 22

Via Colli Dell’Oro 28 62

Viale Colli Dell’Oro 21 45 11

I Traversa Viale Colli Dell’Oro 4 7

V Traversa Viale Colli Dell’Oro 5 17

VI Traversa Viale Colli Dell’Oro 1 2

VII Traversa Viale Colli Dell’Oro 3 6

X Traversa Viale Colli Dell’Oro 2 3

Via Collinetta 8 18

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Vico Consultore 3 10

Vico Corto 1 2

Largo Costa Greca 2 7

Largo del Carmine 7 17

Via della Chiesa 55 130 7

Via della Piazza 42 97 7

Via delle Pinete 5 13 4

Via Difesa Monte Tranquillo 20 43 3

Piazza Duca degli Abruzzi 2 9 1

Viale Erminio Sipari 17 42

Via Fiume 4 8

Via Fonte Fracassi 7 17 2

I Traversa Fonte Fracassi 1 4

II Traversa Fonte Fracassi 2 5

III Traversa Fonte Fracassi 1 2

Vico Fraggiorno 1 2

Via Francavilla 3 4

Viale Gabriele D’Annunzio 20 55 6

Traversa Viale Gabriele D’Annunzio 7 17

Piazza Gabriele D’Annunzio 13 23

Piazza G. Di Pirro 2 2

Via Gessaro 4 14

Via Gorizia 10 21

I Traversa Sangro 7 16 4

II Traversa Sangro 2 3

III Traversa Sangro 4 6

IV Traversa Sangro 5 11

V Traversa Sangro 3 9

VII Traversa Sangro 4 4

VIII Traversa Sangro 1 3

IX Traversa Sangro 5 9

X Traversa Sangro 4 4

Via S. Donato 14 30 5

I Traversa S. Donato 7 21

II Traversa S. Donato 2 8

III Traversa S. Donato 4 11

Viale Principe di Napoli 39 102 35

I Traversa Viale Principe di Napoli 6 16

Via Isonzo 15 30 3

Traversa Via Isonzo 4 12

Salita Iurico 2 7

Via Livenza 7 23

Località Vallechiara 5 8

Via Lungo Sangro 14 36 2

Vico Macelli 2 4

Via Malafede 5 11 1

Via Molinari 2 7

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12

Via Oppieto 24 51 2

Via Pagliarelle 1 1

Via Pagliaro Scafato 9 24 1

Via Piave 5 9 4

Corso Plistia 29 62 1

II Traversa Corso Plistia 2 4

Via Porta Piccola 9 24

Via Portico Romano 1 1

Via Pozzo Guerriello 3 12

Vico Purgatorio 3 4

Vico Ricciardi 1 1

Via Roma 3 6

Via Rovereto 5 10 6

Piazza S. Antonio 6 11 7

Viale S. Lucia 2 3 9

Largo Sagrestia 1 4

Via Sorgenti 9 15

Strada Statale Marsicana 4 11 5

Via Tagliamento 31 74 2

Via Taverna Vecchia 8 20

Vico Torto 4 10

Via Vicenna 6 12 1

Traversa Via Vicenna 3 4

Via Trento 22 42 1

Via Trieste 10 28

Piazza Umberto I 6 11 1

Via Valle Cicala 5 7

Via Valle Cornacchia 11 17

Via Valle del Fiume 7 11

Via Valle del Parco 5 9

Via Valle S. Paolo 25 67 5

Piazza Vittorio Emanuele III 9 30 7

Piazza Vittorio Veneto 17 47 12

Viale Fausto Grassi 0 0 2

Via Tre Confini 0 0 1

Piazzale della Cabinovia 0 0 7

SS 83 Km. 43 0 0 1

Colle Massarello 0 0 1

Via Prato della Corte 0 0 1

Via Castel Mancino 0 0 1

TOTALE 964 2264 185

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5. GESTIONE DEI RIFIUTI AD OGGI NEL COMUNE DI PESCASSEROLI Proviamo ad esaminare i dati quantitativi e qualitativi della produzione dei rifiuti nel territorio del Comune di Pescasseroli negli anni per capire le scelte operate negli ultimi sei anni. Va chiarito da subito che oggi il Comune di Pescasseroli raccoglie i rifiuti prodotti sul suo territorio mediante ricorso a impresa specializzata nel settore, in modo differenziato con tecnica mista porta a porta/stradale a cassonetti. La domanda che sorge spontanea è la seguente: Qual’é la necessità dell’Amministrazione Comunale di rivedere il servizio? Prima di giungere a conclusioni affrettate è meglio elaborare i dati, proiettarli e commentarli.

Anni 2006 2007 2008 2009 2010 2011

U.m.

Abitanti n. 2130 2130 2130 2254 2251 2271

RUI t/a 2286,84 2125,90 1939,02 1212,95 784,53 1039,57

RD t/a 52,60 106,10 970,79 885,85 1311,66 898,57

RU tot. t/a 2339,44 2232,00 2909,81 2098,80 2096,19 1938,14

RU pro-capite Kg/ab/a 1098,33 1047,89 1366,11 931,14 931,23 853,43

RU pro-capite Kg/ab/g 3,01 2,87 3,74 2,55 2,55 2,34

RD pro-capite Kg/ab/a 24,69 49,81 455,77 393,01 582,70 395,67

RUI % 97,75 95,25 66,64 57,79 37,43 53,64

RD % 2,25 4,75 33,36 42,21 62,57 46,36

Tabella 1: Produzione rifiuti

0,00

500,00

1000,00

1500,00

2000,00

2500,00

2006 2007 2008 2009 2010 2011

Produzione rifiuti

RUI

RD

I dati riportati nella tabella 1 sono stati estratti dalle pubblicazioni ufficiali dell’Osservatorio Regionale Rifiuti della Regione Abruzzo fino all’anno 2010. Nel solo caso dell’anno 2008 vi è un’anomalia nella percentuale di raccolta differenziata pubblicata dall’Osservatorio

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Regionale che accredita il Comune di Pescasseroli del 10,24. Non disponendo di dati più precisi sono stati riportati quelli contenuti nella pubblicazione regionale ma con l’indicazione della percentuale del 33,36 che viene effettuata in automatico dal sistema. I dubbi che non siano esatti i dati pubblicati e che la percentuale reale sia il 10,24 e non il 33,36 restano; soprattutto se confrontiamo i dati 2008 con quelli del 2009. Nell’anno 2009 viene registrata una percentuale del 42,21 grazie all’apporto dato dai valori di intercettazione della frazione organica avvenuta dal mese di agosto a quello di dicembre 2009. Senza di essa la percentuale si attesterebbe a circa il 29%. Nel 2008 la raccolta della frazione organica non esisteva e i valori delle altre frazioni intercettate non potevano essere enormemente superiori agli anni successivi e tali da ridurre drasticamente il conferimento di indifferenziato in discarica. I dati dell’anno 2011 sono stati forniti dall’ufficio tecnico del Comune di Pescasseroli. Da un primo esame di questi emergono due distinti scenari che hanno caratterizzato la gestione dei rifiuti; il primo afferisce al quadriennio 2006/2009 e l’altro al triennio 2010/2012. E’ bene chiarire al lettore che l’anno 2012 non è qui direttamente rappresentato per ovvia limitata disponibilità di dati. Tuttavia se ne farà cenno per chiarire meglio il quadro attuale. L’esperienza fatta nel periodo 2006/2009 dal comune di Pescasseroli nel campo della raccolta differenziata dei rifiuti registra dati alquanto negativi. Il sistema di raccolta differenziata stradale con utilizzo di cassonetti allora adottato presentava due forti limiti, quello di essere stato da sempre considerato “circuito secondario” rispetto al ciclo tradizionale di smaltimento dei rifiuti e l’altro di tipo fisico insito nei sistemi cosiddetti “a consegna” che non riescono ad intercettare i grandi flussi di materiali. La percentuale di raccolta differenziata del comune di Pescasseroli ha raggiunto la sua massima espressione nel 2008 attestandosi al 10,24% (dati dell’O.R.R. Regione Abruzzo). Si pensi che il passato Decreto Legislativo 5 febbraio 1997, n. 22 (Decreto Ronchi) fissava al 31/12/1999 la percentuale minima di raccolta differenziata nel 15%, mentre il D.L.vo 152/2006 ripartiva dal 2006 fissando tale obiettivo al 31/12/2006. La percezione che si ha leggendo il grafico (proiezione dei dati della tabella 1) è di come le due linee, che descrivono l’andamento della gestione dei rifiuti a Pescasseroli, siano molto lontane a disegnare un’indipendenza che li porta in direzioni opposte, come se non condividessero un percorso comune. Questo scenario è tipico come già detto di gestioni in cui il percorso di raccolta differenziata appena accennato che nessuna influenza riesce ad avere sulla gestione complessiva. Si assiste ad un aumento della produzione dei rifiuti dovuta soprattutto ai flussi turistici. Dal mese di agosto 2009 in poi qualcosa cambia con l’affiancamento, alla tradizionale raccolta dei rifiuti stradale, di un circuito di raccolta differenziata con sistema porta a porta. Tale sistema viene introdotto nel centro di Pescasseroli ad interessare parte di esso soprattutto la parte storica della città. Il servizio viene ridisegnato assumendo l’aspetto riportato nella tabella:

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ZONA “A” (corrispondente al centro storico e comunque a circa 400 utenze)

Calendario Luned

ì Marted

ì Mercoled

ì Gioved

ì Venerd

ì Sabat

o Domenic

a

ORGANICO

PLASTICA

CARTA e CARTONE

VETRO

ACCIAIO e ALLUMINIO

INDIFFERENZIATO

ZONA “B” (corrispondente al restante territorio ed a circa 600 utenze)

Le restanti parti del territorio di Pescasseroli vengono servite con servizio stradale a contenitori differenziati dal colore. Tali contenitori sono dislocati su circa 36 isole ecologiche rappresentate da un semplice affiancamento di contenitori lungo alcune vie del territorio. Complessivamente i cassonetti dislocati sul territorio sono 216, di cui 72 da litri 2400 per la raccolta dell’indifferenziato, n. 36 da litri 1100 per la raccolta della carta e del cartone, n. 36 da litri 1100 per la raccolta della plastica, n. 36 da litri 1100 per la raccolta del vetro, n. 36 da litri 1100 per la raccolta degli imballaggi in alluminio. Le indicazioni diffuse dal Comune di Pescasseroli alle utenze del territorio possono essere così riassunte: � I sacchi, molto probabilmente riferibili alla raccolta della frazione organica, devono

essere tassativamente trasparenti MATER-BI (biodegradabili), che devono essere acquistati negli esercizi commerciali (alimentari e market).

� La raccolta nel centro storico, a cura dell’impresa affidataria del servizio, viene effettuata dalle ore 8,00 alle ore 11,00.

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� Il rifiuto organico, a libera scelta dell’utenza, può essere conferito nei contenitori stradali di colore marrone o nel mastello di colore verde in dotazione alle utenze della fascia A;

� Il rifiuto indifferenziato deve essere conferito nei contenitori stradali di colore verde. � Il vetro deve essere conferito nel contenitore di colore giallo. � La plastica deve essere conferita nel contenitore blu/azzurro. � La carta e il cartone devono essere conferiti nel contenitore bianco. � L’alluminio e l’acciaio devono essere conferiti nel contenitore rosso. � Le pile esauste in apposito contenitore dislocato sul territorio. � I farmaci scaduti in apposito contenitore dislocato sul territorio. � Gli ingombranti mediante conferimento presso l’ecocentro. � Il verde ritiro a prenotazione. Tabella 2 – Produzione rifiuti (2009-2011)

MESI

ANNI

2009 187580 15440 2580 10160 0 0 9060 0 0 0 0

2010 49600 14020 5660 13660 2360 97360 0 0 0 0 0

2011 103780 13660 8340 16660 5100 15700 4480 0 0 0 0

2009 118600 6620 2000 9180 1760 0 0 0 0 0 0

2010 56400 6120 4560 9800 8370 84710 6200 0 0 0 0

2011 64700 12280 5980 5780 5500 17880 0 6880 2180 0 0

2009 105560 11860 1720 7840 1560 0 6480 0 0 0 0

2010 69920 12080 4260 8320 5200 58120 8260 0 0 0 0

2011 79100 15020 8840 9600 3640 11240 7940 0 0 0 0

2009 118950 10820 6140 8380 1880 0 3820 0 0 0 0

2010 60340 14540 7800 16580 9220 53000 3680 0 1360 29100 0

2011 84460 13300 6000 20220 13640 9820 4860 4000 0 0 0

2009 101310 6840 4220 7880 0 0 11280 0 0 0 0

2010 46300 1620 2440 9380 10700 52900 3700 0 0 0 0

2011 59940 14620 7400 8520 4900 9360 0 3800 4000 0 0

2009 101750 10760 4540 14040 1620 0 10980 0 2080 0 0

2010 50430 17280 9900 8140 13320 47300 16000 0 0 9480 0

2011 108020 10260 7220 9360 8750 0 3000 3680 0 0 0

2009 141230 15380 5880 20520 1360 0 0 0 0 0 0

2010 86040 17420 8240 17880 6690 68880 2020 0 4500 0 0

2011 104980 22680 7920 8120 7660 95640 0 6960 0 0 0

2009 157510 25020 9180 30460 9920 83290 6800 0 3700 0 0

2010 120540 28700 7420 22580 6300 120790 9160 0 0 14520 0

2011 180700 31420 14840 24720 2220 20600 3280 0 0 0 0

2009 67700 11320 3240 7040 5440 90430 14260 0 0 0 0

2010 42960 14540 5320 17380 5300 59070 6380 0 1580 0 3200

2011 77600 16480 8280 18920 23240 11090 0 5040 0 0 0

2009 23900 9480 5680 8220 10520 65670 11200 0 0 0 4440

2010 51620 16200 5040 9520 8880 22290 4700 3960 0 0 0

2011 53570 15620 5500 7540 10300 24500 0 4100 0 0 0

2009 22800 7340 4840 16060 6780 62230 8860 0 2040 0 0

2010 47480 10500 6880 12820 5500 31250 0 0 0 0 0

2011 55820 10480 5780 8940 18300 19400 4960 5280 3520 0 0

2009 66060 14440 4100 9480 0 96350 4420 0 1000 0 4440

2010 93760 19140 7900 11460 12000 27430 5540 9560 3020 0 0

2011 66900 19180 6640 17520 5050 28840 0 4600 0 0 0

2009 1212950 145320 54120 149260 40840 397970 87160 0 8820 0 8880

2010 775390 172160 75420 157520 93840 723100 65640 13520 10460 53100 3200

2011 1039570 195000 92740 155900 108300 264070 28520 44340 9700 0 0

2009 57,61 6,90 2,57 7,09 1,94 18,90 4,14 0,00 0,42 0,00 0,42

2010 36,18 8,03 3,52 7,35 4,38 33,74 3,06 0,63 0,49 2,48 0,15

2011 53,64 10,06 4,79 8,04 5,59 13,62 1,47 2,29 0,50 0,00 0,00

% per

categoria

Pneum.Organico Legno Tessili RAEE Inerti

TOTALI

Luglio

Agosto

Settembre

Ottobre

Novembre

Dicembre

R.U.I. Carta Plastica Vetro Metalli

Giugno

Gennaio

Febbraio

Marzo

Aprile

Maggio

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I grafici relativi ai livelli di indifferenziato e organico intercettato ci fanno capire come si modificano gli scenari di gestione dei rifiuti urbani successivamente alla introduzione di tecniche basate sulla raccolta spinta delle frazioni differenziabili. In effetti, a decorrere dal mese di agosto 2009 data di implementazione di un sistema porta a porta su parte del territorio comunale, assistiamo ad un’impennata dell’intercettazione della frazione organica del rifiuto a scapito di un minor conferimento in discarica dei rifiuti. La controtendenza delle linee azzurre è netta. Da agosto in poi la sensibilità delle linee è notevole, aiutandoci a capire meglio i picchi riferibili all’incremento delle presenze turistiche sul territorio. Ma è con le linee rosse (2010) che si assiste alla massima espressione. Curve molto alte di intercettazione della frazione organica fanno crollare i conferimenti di indifferenziato in discarica. Si pensi al fatto che da sola la frazione organica o umida del rifiuto urbano conta per una percentuale variabile tra il 25%-30% del totale. Si giustifica così il raggiungimento nell’anno 2010 della percentuale di circa il 63% di raccolta differenziata. Nota dolente quanto ingiustificata è il fatto che le linee appena esaminate cominciano da subito ad entrare in crisi. Si noti che passata la stagione estiva l’intercettazione della frazione organica subisce un netto crollo con l’indifferenziato che mostra un lieve ripresa verso l’alto. La tendenza ad invertirsi è inesorabile nel 2011, l’organico tende a sparire, con un picco nei mesi estivi; l’indifferenziato riprende quota riportandosi in alcuni casi a livelli presenti prima della raccolta porta a porta. Il crollo è fin troppo repentino.

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Le linee che tracciano il trend di intercettazione dei materiali valorizzabili sono alquanto confuse con andamenti altalenanti che non ci fanno capire la validità dei servizi in essere. Tranne il solito picco estivo, sempre più accentuato legato forse alla maggiore presenza sul territorio dei flussi turistici, il resto dell’anno non ci aiuta a capire la provenienza dei materiali stessi. Una cosa è evidente, vi è più cura nell’intercettare tali categorie di rifiuto valorizzabile.

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Il vetro è forse il materiale che più rappresenta l’andamento dei servizi. Tale tipologia di materiale è facilmente intercettabile anche utilizzando contenitori stradali quali le campane o i cassonetti. E a ciò si affianca un’intercettazione di tipo domiciliare, allora capiremo che a primavera ed estate il consumo di bevande è maggiore che nel restante periodo dell’anno. La mdesima cosa non vale per i metalli. Si ricordi che nell’animo del servizio effettuato sul territorio di Pescasseroli, vi è la intercettazione di alluminio (quale lattine o piccoli imballaggi) e forse dell’acciaio (quale piccoli imballi). Pertanto quello rappresentato nel grafico sottostante non può assolutamente essere riferibile a ciò. Molto probabilmente fa riferimento a raccolte di ingombranti ferrosi o conferimenti volontari di questi da parte delle utenze presso l’ecocentro.

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Nei grafici sottostanti possiamo osservare la ripartizione per categorie dei rifiuti raccolti nel triennio 2009/2011. Questo tipo di grafici ci permettono di avere una percezione immediata della grandezza delle quantità intercettate e degli incrementi/decrementi a cui sono sottoposti per fenomeni esterni.

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Come possiamo osservare nel grafico sopra riportato, relativo a dati dell’anno 2012 (periodo gennaio/settembre), le impressioni negative di fine 2010 e del 2011 vengono confermate da un incremento della frazione indifferenziata a danno di quella umida e nel complesso di tutte le restanti. Ciò che sorprende è che la produzione complessiva dei rifiuti tende a scendere. Sarà l’effetto della crisi economica? 6. CONCLUSIONI Tralasciamo la disquisizione in atto essendo le tabelle ed i grafici abbastanza semplici da esaminare e giudicare, e passiamo a concludere su ciò che potrebbe essere utile a revisionare l’attuale servizio affinché possa essere potenziato e migliorato nell’ottica di una efficiente ed economica gestione dei rifiuti urbani. Un progettista di sistemi di raccolta domiciliare oggi non disegnerebbe un calendario per la raccolta domiciliare con un’architettura a cui è assoggettato il Comune di Pescasseroli. Utilizzerebbe uno schema simile a questo:

Calendario Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica

ORGANICO Alta

stagione Bassa

stagione Bassa

stagione

PLASTICA

CARTA e CARTONE

VETRO

ACCIAIO e ALLUMINIO

INDIFFERENZIATO

I sistemi di raccolta domiciliare spinta si basano sull’intercettazione delle frazioni valorizzabili, intese come tali tutte quelle frazioni diverse dal secco residuo o indifferenziato finale.

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Le criticità rilevate nel servizio reso dal Comune di Pescasseroli, e che sono molto probabilmente alla base della crisi immediata ed in corso registrata, possono essere così sintetizzate: 1. il servizio di raccolta porta a porta è attivo solo su una porzione del territorio

coincidente più o meno al centro storico cittadino; 2. il servizio di raccolta porta a porta è ingiustificatamente sbilanciato a favore della

intercettazione della frazione indifferenziata; 3. il servizio di raccolta porta a porta è ingiustificatamente potenziato sul piano della

intercettazione della frazione organica delle utenze domestiche ed economiche; 4. il servizio di raccolta porta a porta è ingiustificatamente potenziato nella raccolta della

plastica alle utenze domestiche ed economiche; 5. il territorio servito dalla raccolta porta a porta confina con parti del nucleo cittadino

servite da isole ecologiche composte da cassonetti di grandi capacità (litri 1100 e 2400); è chiara la migrazione dei rifiuti nelle zone servite dalle isole ecologiche essendo queste incustodite e di facile accesso, come altrettanto chiara è la perdita di qualità della frazione organica raccolta che spesso viene trasformata dagli impianti in frazione indifferenziata con incremento dei costi;

6. il servizio di raccolta domiciliare non prevede la fornitura gratuita di sacchi per la raccolta differenziata; ci si riferisce soprattutto ai sacchi in mater-bi di difficile accesso nei supermercati e dal costo elevato;

7. il servizio di raccolta porta a porta della plastica viene effettuato con utilizzo di contenitori azzurri in dotazione alle utenze domestiche che rallentano il lavoro di vuotamento da parte degli operatori; tale servizio dovrebbe essere alleggerito con l’utilizzo di sacchi in polietilene riciclato.

Le possibili soluzioni passano attraverso la presa di coscienza che: 1. il circuito di raccolta differenziata domiciliare non è compatibile con altri sistemi di

raccolta se non con quelli che concorrono a completarlo, quali quelli a sostegno dei conferimenti volontari da parte delle utenze (es. centri di raccolta), quelli migliorativi della raccolta domiciliare (es. servizi a prenotazione), le raccolte selettive (piccoli accumulatori, medicinali scaduti, ecc.);

2. è fondamentale eliminare o ridurre drasticamente i circuiti basati sulla raccolta stradale con cassonetti di grandi capacità, ampliando il circuito domiciliare; i circuiti stradali fanno migrare le utenze servite dal porta a porta, con l’effetto di incoraggiare abitudini non corrette;

3. non é possibile porre sullo stesso piano raccolte così diverse quali quelle della frazione organica e quella dell’indifferenziato. E’ inconcepibile per un sistema porta a porta raccogliere per sette giorni la settimana il rifiuto indifferenziato che per effetto erosivo delle altre raccolte valorizzabili (soprattutto l’organico) si riduce di oltre la metà in peso e non produce più disagi dovuti alla fermentazione aggravati dalla miscelazione con altre tipologie di materiali anche nocive; è invece accettabile che le raccolte da 2 passino al massimo a 3 o 4 in presenza di utenze economiche che hanno una maggiore produzione di tale frazione;

4. non è accettabile neanche che la frequenza della raccolta dell’organico sia assicurata per sette giorni la settimana, essendo più che sufficiente, almeno per le utenze domestiche, un circuito basato su 2 raccolte settimanali nel periodo di bassa stagione (si considera bassa quel numero di mesi più freddi e in cui non vi è l’aggressione di eventuali flussi turistici), incrementato a 3 nel periodo di alta stagione; è invece più accettabile garantire la raccolta su 7 giorni per le utenze economiche che producono la frazione organica (si pensa alle strutture ricettive, ai ristoranti e bar);

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5. è accettabile disegnare un calendario che preveda, esclusivamente per le utenze economiche, frequenze incrementate di una raccolta della carta, del cartone, della plastica, del vetro;

6. è necessario assegnare tra le dotazioni anche i sacchi in mater-bi per la raccolta dell’organico;

7. è necessario dover sostituire le dotazioni per la raccolta della plastica passando dai contenitori ai sacchi che rendono più veloce la raccolta.

7. SVILUPPO DI UN NUOVO SISTEMA DI RACCOLTA DEI RIFIUTI Partendo dagli elementi esaminati nel precedente punto 7, è stato effettuato uno studio che prendesse in considerazione la fattibilità di procedere ad una revisione dell’intero servizio di conferimento/raccolta dei rifiuti urbani nel Comune di Pescasseroli. Il territorio deve necessariamente essere diviso in due aree geografiche distinte per facilitare i circuiti di raccolta senza sovraccaricarli. La fascia territoriale “A” è quella che dovrebbe coincidere con l’abitato delimitato nella planimetria sottostante. La fascia territoriale “B” è quella che si trova fuori.

La scelta sulla tipologia di raccolta differenziata di possibile implementazione sul territorio di Pescasseroli è un insieme di tecniche differenti ma complementari tra loro. Il cuore del servizio è comunque di tipo domiciliare spinto o “porta a porta” che punta all’intercettazione dell’organico, delle frazioni valorizzabili (carta, cartone, plastica, vetro) e del secco residuo, da implementare sulle utenze domestiche e economiche presenti nel comune. Nelle aree residue a bassa densità o sparse (intese queste quelle abitazioni completamente isolate dal circuito istituito e di difficile raggiungimento), viene intercettato mediante realizzazione di punti di prossimità la sola frazione secca indifferenziata. Per tutte le aree viene implementato un doppio sistema di raccolta dei beni ingombranti, dei RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche e Elettroniche) e della frazione verde del rifiuto (quello derivante dalla manutenzione di giardini domestici) sia a prenotazione con ritiro a domicilio che a conferimento volontario presso il centro di raccolta.

Fascia A

Fascia B

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Restano le sole raccolte a contenitori stradali relative a piccole accumulatori domestici e ai medicinali scaduti. Queste raccolte cosidette selettive andranno potenziate coprendo i punti che verranno considerati più sensibili a tali intercettazioni (si pensa più esercizi commerciali, a tutte le farmacie e studi medici presenti sul territorio, oltre ad un punto specifico direttamente nella sede comunale. La presenza di un centro di raccolta comunale dei rifiuti conferiti dalle utenze in modo differenziato è oggi uno strumento di fondamentale importanza a cui il Comune deve pensare. Non è pensabile implementare sistemi di raccolta domiciliare in assenza di un centro sul proprio territorio o in territori limitrofi. Oltre alla sua vocazione principale che è quella di accogliere il cittadino conferitore, i centri di raccolta svolgono un importante funzione di supporto al circuito di raccolta domiciliare consentendo economie sia nella efficienza del servizio reso alla città che nei costi necessari per la movimentazione dei materiali dal territorio servito agli impianti di recupero/smaltimento che sono sempre più distanti dai comuni. L’incrocio tra le differenti modalità a crearne una che racchiuda i punti di forza di ognuna di esse, soddisferà tutto quanto il legislatore chiede affinché si avvii una corretta gestione dei rifiuti urbani. La raccolta verrà implementata nel rispetto del disegno urbanistico del comune eliminando i contenitori stradali presenti rivalorizzando dal punto di vista ambientale ed estetico le vie cittadine. La complementarietà tra le tecniche “a prenotazione” e “a consegna presso il centro di raccolta”, permetterà di gestire correttamente quei rifiuti che correntemente sono oggetto di abbandoni incontrollati, quali gli ingombranti, i RAEE (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche), gli scarti della manutenzione di parchi e giardini, oltre che tutte le altre tipologie che diversamente non sono intercettabili (tra cui gli oli vegetali, le batterie delle auto, i contenitori per le vernici, ecc.). Si precisa in questa sede che lo stesso circuito previsto per le utenze domestiche vale, ovviamente con i limiti e le restrizioni dovute alla natura delle attività, anche per quelle economiche. I limiti e le restrizioni applicate alle utenze economiche sono necessarie in quanto i rifiuti da queste prodotti vengono classificati quali “rifiuti speciali” assoggettati, quindi, ad un regime di raccolta diverso da quello urbano. Una ulteriore precisazione è quella che le sedi di servizi relativi alla pubblica amministrazione, quali la sede comunale, le scuole, gli uffici periferici, gli impianti sportivi, le caserme delle forze dell’ordine, ecc., sono considerate come utenze economiche e per questo assoggettate ai circuiti a queste riservati. Nella tabella che segue viene evidenziato il confronto tra i servizi attivi fino ad oggi e quelli che verranno attivati dopo l’entrata in esercizio del nuovo servizio, distinti per fasce territoriali. Con tale esercizio si fa una sorta di checklist della conformità legislativa nazionale e regionale.

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FASCIA TERRITORIALE “A” Tipologia di servizio Utenze

domestiche Utenze

economiche Attivo Progetto Attivo Progetto Raccolta porta a porta della frazione organica Raccolta porta a porta della carta e del cartone Raccolta porta a porta della plastica

Raccolta porta a porta della plastica e dell’alluminio

Raccolta porta a porta del vetro Raccolta porta a porta dell’indifferenziato Raccolta stradale pile, farmaci, T/F Raccolta domiciliare dei rifiuti ingombranti e dei RAEE

Raccolta domiciliare del verde Conferimento volontario di ingombranti, RAEE, verde

FASCIA TERRITORIALE “B” Tipologia di servizio Utenze

domestiche Utenze

economiche Attivo Progetto Attivo Progetto Raccolta porta a porta della frazione organica C C Raccolta porta a porta della carta e del cartone C C

Raccolta porta a porta della plastica C C Raccolta porta a porta della plastica e dell’alluminio

C C

Raccolta porta a porta del vetro C C Raccolta porta a porta dell’indifferenziato C C Raccolta stradale pile, farmaci, T/F C C Raccolta domiciliare dei rifiuti ingombranti e dei RAEE

C

Raccolta domiciliare del verde C C C C

Conferimento volontario di ingombranti, RAEE, verde

C C C C

CALENDARIO BASE: La tabella seguente descrive un calendario standard che dovrebbe essere sottoposto all’esame di possibili concorrenti in fase di pubblicazione di avviso di gara d’appalto per la ricerca di un contraente al quale affidare il servizio.

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FASCIA TERRITORIALE “A” – “B”

Tipologia utenza

Tipologia di rifiuto UTENZE DOMESTICHE UTENZE ECONOMICHE

Frequenza di raccolta (porta a porta)

ORGANICO 2 gg./settimana (bassa stagione) 3 gg./settimana (alta stagione)

CARTA e CARTONE 1 g./settimana 2 g./settimana

PLASTICA e METALLI 1 g./settimana 2 g./settimana

VETRO 2 gg./mese 1 g./settimana

INDIFFERENZIATO 1 g./settimana 2 g./settimana

* BASSA STAGIONE: settembre – giugno + ottobre - novembre

* ALTA STAGIONE: luglio – agosto + dicembre - febbraio

SERVIZI COMUNI ALLE DUE FASCE TERRITORIALI

Tipologia di rifiuto Frequenza di raccolta (a prenotazione)

INGOMBRANTI (Mobili, reti, materassi, grandi imballi, inerti, ecc.)

2 gg./mese RAEE (frigoriferi, congelatori, cucine, lavatrici, lavastoviglie, TV, computer, ecc.)

Tipologia di rifiuto Frequenza di raccolta (a consegna)

Qualsiasi tipologia (Carta, cartone, plastica, metalli, vetro, ingombranti, RAEE, verde, olio vegetale, ecc.)

2 gg./settimana

Raccolta stradale selettiva di pile, farmaci e contenitori T/F

In prossimità di farmacia, esercizi commerciali

Le tabelle sopra riportate non rappresentano una visione rigida e immodificabile in quanto resta nella sfera della libera contrattazione tra ente e azienda, verificabile in sede di gara d’appalto, stabilire eventuali miglioramenti o previsioni di nuovi servizi, nonché i giorni di conferimento dei rifiuti fissandoli in un calendario. Tuttavia va ribadito che qualsiasi calendario dovrà essere ben bilanciato in quanto, come riscontrato nell’attuale servizio reso sul territorio comunale, gli aumenti delle frequenze di raccolta non corrisponde ad un miglior servizio né qualitativamente né quantitativamente. Un servizio di raccolta domiciliare é innanzitutto un modo per trasmettere al cittadino un nuovo modo di concepire il rispetto per l’ambiente che ha insito all’origine la comodità di non dover pellegrinare per la città alla ricerca di anonimi ed a volte colmi e sporchi contenitori.

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8. STIME E VALORI DEL NUOVO SERVIZIO Passiamo all’esame di quello che potrebbe essere lo scenario che si presenta con l’implementazione del nuovo servizio di raccolta dei rifiuti tenendo ben presente che in sede di aggiudicazione di un appalto le imprese concorrenti sono chiamate a formulare eventuali nuovi servizi o semplicemente a migliorare e potenziare quelli proposti. Nella elaborazione delle potenzialità nell’intercettazione delle varie frazioni si è utilizzata, per completezza di dati, quale base di partenza la produzione complessiva dei rifiuti registrata nell’anno 2011.

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Frazione rifiuto Composizione Quantità (Kg./a)Obiettivo RD

%

RD

(kg./a)

RD

(kg./ab/a)Residuo (kg./a)

frazione organica utenze domestiche 30,00% 581.442,00 80,00% 465.153,60 205,46 116.288,40

frazione organica utenze non domestiche 6,00% 116.288,40 80,00% 93.030,72 41,09 23.257,68

frazione organica da autocompostaggio 0,00% 0,00 100,00% 0,00 0,00 0,00

verde 5,00% 96.907,00 60,00% 58.144,20 25,68 38.762,80

carta utenze domestiche 10,00% 193.814,00 60,00% 116.288,40 51,36 77.525,60

carta pubblici servizi 2,00% 38.762,80 80,00% 31.010,24 13,70 7.752,56

cartone commerciale 6,00% 116.288,40 80,00% 93.030,72 41,09 23.257,68

plastica 10,00% 193.814,00 70,00% 135.669,80 59,92 58.144,20

vetro 8,00% 155.051,20 70,00% 108.535,84 47,94 46.515,36

alluminio 1,00% 19.381,40 60,00% 11.628,84 5,14 7.752,56

tessili 2,00% 38.762,80 70,00% 27.133,96 11,98 11.628,84

metalli 5,00% 96.907,00 80,00% 77.525,60 34,24 19.381,40

legno 5,00% 96.907,00 70,00% 67.834,90 29,96 29.072,10

ingombranti vari 2,00% 38.762,80 70,00% 27.133,96 11,98 11.628,84

RAEE (elettrodomestici, PC, lampade, ecc.) 2,00% 38.762,80 80,00% 31.010,24 13,70 7.752,56

Pile esauste, farmaci scaduti, contenitori T/F 0,03% 581,44 90,00% 523,30 0,23 58,14

inerti 1,00% 19.381,40 80,00% 15.505,12 6,85 3.876,28

accumulatori al piombo 0,30% 5.814,42 90,00% 5.232,98 2,31 581,44

oli esausti 0,40% 7.752,56 80,00% 6.202,05 2,74 1.550,51

pneumatici usati 0,50% 9.690,70 80,00% 7.752,56 3,42 1.938,14

sottovaglio ed altri 3,77% 73.067,88 0,00% 0,00 0,00 73.067,88

TOTALI 100,00% 1.938.140,00 1.378.347,02

TOTALE INDIFFERENZIATO 559.792,98

frazione organica utenze domestiche 1.938.140 465,15

frazione organica utenze non domestiche 2.264 93,03

frazione organica da autocompostaggio 0

verde 58,14

carta utenze domestiche 116,29

carta pubblici servizi 31,01

cartone commerciale 93,03

plastica 135,67

vetro 108,54

alluminio 11,63

tessili 27,13

metalli 77,53

legno 67,83

ingombranti vari 27,13

RAEE (elettrodomestici, PC, lampade, ecc.) 31,01

Pile esauste, farmaci scaduti, contenitori T/F 0,52

inerti 15,51

accumulatori al piombo 5,23

oli esausti 6,2

pneumatici usati 7,75

sottovaglio ed altri 73,07

Produzione rifiuti per categorie

frazione organica utenze domestiche

frazione organica utenze non domestiche

frazione organica da autocompostaggio

verde

carta utenze domestiche

carta pubblici servizi

cartone commerciale

plastica

vetro

alluminio

tessili

metalli

legno

ingombranti vari

RAEE (elettrodomestici, PC, lampade, ecc.)

Pile esauste, farmaci scaduti, contenitori T/F

inerti

accumulatori al piombo

oli esausti

pneumatici usati

sottovaglio ed altri

RUI

Tipologia delle dotazioni da assegnare alle utenze Sarà cura del gestore del servizio, e a sue spese, procedere alla consegna delle attrezzature sopra citate utenza per utenza provvedendo anche a predisporre un censimento delle stesse in formato elettronico da consegnare in copia all’Amministrazione Comunale. Si ribadisce in questa sede che la distribuzione delle attrezzature alle utenze

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non è un atto fine a se stesso, ma deve rappresentare un momento di incontro tra le esigenze del servizio e quelle dei cittadini che vogliono essere rassicurati rispetto ad una nuova esperienza. Per quanto concerne la tipologia e le quantità necessarie per l’avvio e il successivo ordinario svolgimento del servizio, si è optato su una organizzazione che prevede l’utilizzo di sacchetti in mater-bi, ritenuto fondamentale dagli impianti riceventi la frazione organica, di sacchi in polietilene di maggiore capacità per la raccolta della plastica e imballaggi in alluminio per rendere più celere lo svolgimento del servizio tenuto conto anche delle quantità che si stima di intercettare, e per il resto la consegna di contenitori di varia capienza. Nel caso delle utenze domestiche per la raccolta dell’indifferenziato non viene prevista la consegna di sacchetti potendosi utilizzare i comuni sacchetti della spesa.

SERVIZI ATTIVI – STATO DI PROGETTO

UTENZE

Tipologia di attrezzatura da consegnare DOMESTICHE ECONOMICHE

Pattumiera litri 10/12 colore marrone – RACCOLTA ORGANICO

SI -

Pattumiera litri 25 colore marrone – RACCOLTA ORGANICO

SI -

Pattumiera litri 40 colore bianco – RACCOLTA DELLA CARTA

SI -

Pattumiera litri 40 colore verde – RACCOLTA DEL VETRO

SI -

Pattumiera litri 40 colore grigio – RACCOLTA DEL SECCO RESIDUO

SI -

Sacco in mater-bi litri 10/12 – RACCOLTA ORGANICO

SI -

Sacco in PE litri 70/80 colore giallo – RACCOLTA DELLA PLASTICA e METALLI

SI -

Contenitore carrellato litri 120 colore marrone – RACCOLTA ORGANICO

SI (*) SI

Contenitore carrellato litri 240 colore bianco – RACCOLTA DELLA CARTA e CARTONE

SI (*) SI

Contenitore carrellato litri 240 colore giallo – RACCOLTA DELLA PLASTICA e ALLUMINIO

SI (*) SI

Contenitore carrellato litri 240 colore verde – RACCOLTA VETRO

SI (*) SI

Contenitore carrellato litri 240 colore grigio – RACCOLTA SECCO RESIDUO

SI (*) SI

Cassonetto litri 1000 – CARTA, CARTONE, PLASTICA, SECCO RESIDUO

SI (*) SI

Sacco in mater-bi litri 110 – RACCOLTA ORGANICO - SI

Eco calendario SI SI

Compostiera (se prevista) SI -

(*) in presenza di fabbricati plurifamiliari (più di 6 appartamenti)

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TIPOLOGIA E ONERI PER ACQUISTO ATTREZZATURE DA CONSEGNARE ALLE UTENZE

Tipo contenitore Rifiuto Quantità P.u. Totale

Pattumiera 10/12 litri Organico 2800 1,70 4.760,00

Mastello 25 litri Organico 2000 4,25 8.500,00

Mastello 40 litri Carta 1500 6,10 9.150,00

Mastello 40 litri Vetro 1500 6,10 9.150,00

Mastello 40 litri Secco residuo 1500 6,10 9.150,00

Carrellato 120 litri Organico 40 29,50 1.180,00

Carrellato 240 litri Carta 50 33,50 1.675,00

Carrellato 240 litri Plastica/lattine 50 33,50 1.675,00

Carrellato 240 litri Vetro 100 33,50 3.350,00

Carrellato 240 litri Secco residuo 40 33,50 1.675,00

Cassonetto 1000 litri Vari 250 160,00 40.000,00

Contenitore 100 litri Farmaci 3 45,00 135,00

Contenitore 10 litri Pile 10 35,00 350,00

Sacco mater-bi 10/12 litri

Organico 800000 0,046 36.800,00

Sacco mater-bi 110 litri Organico 30000 0,263 7.890,00

Sacco in polietilene 60/70 litri

Plastica/Metalli 200000 0,031 6.200,00

Sommano 141.640,00

I.V.A. 21% 29.744,40

TOTALE 171.384,40

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Tipologia delle dotazioni da assegnare al centro di raccolta

B ATTREZZATURE NECESSARIE PER LA GESTIONE

DELL’ECOPIAZZOLA

Tipologia di rifiuto Tipologia di attrezzatura Quantità

ORGANICO Contenitore scarrabile con coperchio pneumatico di capacità di mc. 15 (non in dotazione all’impianto)

1

VETRO Contenitore scarrabile di capacità di mc. 20 (non in dotazione all’impianto)

1

CARTA/CARTONE Contenitore scarrabile di capacità di mc. 30 (non in dotazione all’impianto)

1

PLASTICA/LATTINE Contenitore scarrabile di capacità di mc. 30 (non in dotazione all’impianto)

1

LEGNO Contenitore scarrabile di capacità di mc. 30 (non in dotazione all’impianto)

1

INGOMBRANTI Contenitore scarrabile di capacità di mc. 30 (non in dotazione all’impianto)

1

VERDE Contenitore scarrabile di capacità di mc. 30 (non in dotazione all’impianto)

1

RAEE

Contenitori da chiedere al CENTRO NAZIONALE DI COORDINAMENTO RAEE successivamente all’accreditamento della struttura di varia capacità (in dotazione all’impianto)

5

OLIO VEGETALE

Contenitore da chiedere al CONSORZIO NAZIONALE OLII COOU successivamente all’accreditamento della struttura di capacità di litri 500 (non in dotazione all’impianto)

1

ONERI PER ACQUISTO ATTREZZATURE DI DOTAZIONE DELL’ECOCENTRO

Tipo contenitore Rifiuto Quantità P.u. Totale

Scarrabile 15 mc. Organico 1 3.000,00 3.000,00

Scarrabile 20 mc. Vari 6 2.800,00 16.800,00

Sommano 19.800,00 I.V.A. 21% 4.158,00

TOTALE 23.958,00

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Tipologia di servizio attivato

CANONE ANNUO PER GESTIONE SERVIZIO (oneri per manodopera e attrezzature impiegati)

Tipologia del servizio Costo netto

Raccolta frazione organica (porta a porta utenze domestiche) 59.871,74

Raccolta frazione organica (porta a porta utenze economiche) 34.451,82

Raccolta della carta e del cartone (porta a porta utenze domestiche) 25.092,69

Raccolta della carta e del cartone (porta a porta utenze economiche) 13.283,38

Raccolta della plastica e metalli (porta a porta utenze domestiche) 23.425,88

Raccolta della plastica e metalli (porta a porta utenze economiche) 11.616,56

Raccolta del vetro (porta a porta utenze domestiche) 12.325,80

Raccolta del vetro (porta a porta utenze economiche) 15.477,07

Raccolta indifferenziato (porta a porta utenze domestiche) 52.399,62

Raccolta indifferenziato (porta a porta utenze economiche) 33.159,63

Raccolta ingombranti, RAEE, selettiva (pile e farmaci) 13.619,96

Gestione centro di raccolta comunale 13.730,86

Avviamento servizio 3.000,00

Comunicazione 3.000,00

SOMMANO 314.455,01

I.V.A. 10% 31.445,50

COMPLESSIVAMENTE 345.900,51

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STIMA DEI RICAVI DELLE FRAZIONI VALORIZZABILI (al lordo degli oneri di carico e trasporto, eventuali operazioni di selezione)

Tipologia di rifiuto t/anno Tariffe medie

Ricavo Destinazione

Carta da utenze domestiche

240,33 40,00 9.613,20 Recupero Carta da utenze economiche

Cartone commerciale

Imb. in plastica da utenze dom.

135,67 100,00 13.667,00 Recupero Imb. in plastica da utenze econ.

Alluminio 11,63 100,00 1.163,00 Recupero

Vetro da utenze domestiche

108,54 20,00 1.085,40 Recupero Vetro da utenze economiche

Metalli 77,52 30,00 2.325,60 Recupero

TOTALE 573,69 27.854,20

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9. QUADRO ECONOMICO FINALE

VOCE DI COSTO

IMPORTO DI PROGETTO

A Canone annuo netto per servizio (rif. pag. 27) 314.455,01

B Quota ammortamento attrezzature varie (5 anni compresi oneri finanziari e manutenzioni – rif. pag. 25 - 26)

34.548,16

C Ricavi da cessioni materiali valorizzabili (a detrarre – rif. pag. 28)

- 27.854,20

D Importo netto annuo (A + B - C) – (da indicare a base d’asta in sede di gara d’appalto)

321.148,97

E I.V.A. 10% 32.114,90

F Sommano (D + E) 353.263,87

G ONERI PER LA SICUREZZA (non soggetti a ribasso) 6.000,00

H I.V.A. 21% 1.260,00

I Importo complessivo del progetto (F + G + H) 360.523,87