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ALMA MATER STUDIORUM – UNIVERSITA’ DI BOLOGNA SECONDA FACOLTA’ DI INGEGNERIA CON SEDE A CESENA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA MECCANICA Classe 10 Sede di Forlì ELABORATO FINALE DI LAUREA in DISEGNO ASSISTITO DAL CALCOLATORE STUDIO DI MASSIMA DI UN MICRO-GENERATORE EOLICO AD ASSE VERTICALE Candidato: Relatore: BUONAGURA DAVIDE Chiar.mo LUCA PIANCASTELLI Anno Accademico 2007-2008 Sessione II

STUDIO DI MASSIMA DI UN MICRO-GENERATORE EOLICO … Internet/Catalogo Tesi... · vena fluida Rugosità del ... Scelgo di utilizzare una dinamo per i seguenti motivi: Il vento ha una

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ALMA MATER STUDIORUM – UNIVERSITA’ DI BOLOGNA

SECONDA FACOLTA’ DI INGEGNERIA

CON SEDE A CESENA

CORSO DI LAUREA

IN INGEGNERIA MECCANICA

Classe 10

Sede di Forlì

ELABORATO FINALE DI LAUREA in

DISEGNO ASSISTITO DAL CALCOLATORE

STUDIO DI MASSIMA DI UN MICRO-GENERATORE EOLICO

AD ASSE VERTICALE

Candidato: Relatore:

BUONAGURA DAVIDE Chiar.mo LUCA PIANCASTELLIAnno Accademico 2007-2008

Sessione II

17/12/2008 2BUONAGURA DAVIDE

POTENZA TEORICA MESSA A DISPOSIZIONE DAL VENTO

ENERGIA EOLICA

31

2P A v W

Dove:

V = velocità del vento

A = area interessata dalla

vena fluida

ρ = densità dell’aria Rugosità del suolo.

0( ) ( ) 0( / )n

z zv v z z

Dove:

n = coefficiente di rugosità

del suolo 0<n<1

17/12/2008 3BUONAGURA DAVIDE

LIMITE DI BETZ

Albert Betz1885 - 1968

La potenza che in realtà si può catturare dalla massa di aria in moto risulta

ridotta del 60%. Questo valore è frutto dalla trattazione teorica chiamata

Legge di Betz, che prescinde dalla forma del generatore eolico.

1) PRINCIPIO ALLA BASE DELLA TEORIA

Non si può avere una massa d’aria perfettamente immobile

in uscita dal rotore, perché essa impedirebbe l’ingresso della

successiva corrente, impedendo alle pale di ricevere ulteriore

energia.

160.593 60%

27PC

Nel momento in cui si considerano tutti gli effetti realmente presenti in

una turbina eolica, si rileva che il CP, oltre a risultare inferiore al citato limite

di Betz, non risulta costante ma varia con la velocità del vento.

17/12/2008 4BUONAGURA DAVIDE

TURBINE EOLICHE

Lavorano principalmente sfruttando

la resistenza aerodinamica.

AEROGENERATORI AD ASSE VERTICALE

Sono macchine molto versatili, adatte all’uso domestico, come alla

produzione centralizzata di energia elettrica nell’ordine del GW, anche se, la

minore efficienza, rispetto alle macchine ad asse orizzontale, ne ha frenato la

diffusione.

Sono contraddistinte da una struttura con un numero ridotto di parti

mobili, il che le conferisce un'elevata resistenza alle forti raffiche di vento e la

possibilità di sfruttarne qualsiasi direzione senza la continua necessità di

correzione dell’orientamento nei confronti della vena fluida.

17/12/2008 5BUONAGURA DAVIDE

PROGETTOOBIETTIVI

L’obiettivo iniziale, è quello di studiare una soluzione di aerogeneratore

ad asse verticale, che possa produrre una potenza di 200W in condizioni di

ventosità medie di 10m/s.

Questa è la potenza necessaria ad alimentare in un abitazione elementi

a basso consumo energetico, ma che sono utili per il benessere delle

persone stesse, come ad esempio una caldaia oppure un frigorifero.

L’aerogeneratore dovrà provvedere, oltre che alla produzione di energia

elettrica, anche all’aspirazione dei fumi caldi provenienti dal camino

dell’abitazione.

Per questo, lo studio inizierà esaminando le potenzialità di un tirafumo

tradizionale, successivamente si analizzeranno altre soluzioni di

aerogeneratori ed infine si valuterà la soluzione che risponde meglio a

questi parametri:

• INGOMBRO • COSTI • EFFICIENZA

17/12/2008 6BUONAGURA DAVIDE

TIRAFUMO

2) MISURA DELLE PERDITE

Ho utilizzato un approccio sperimentale: ho

registrato un video del tirafumo azionato da una forza

impulsiva e ho valutato le perdite di energia cinetica ad

ogni rotazione.

2 2

1 2

1 1

2 2Jw Jw R

85%mecc

1) DESCRIZIONE OGGETTO

Il tirafumo è un terminale per sistemi d’areazione, è

indicato in zone poco o mediamente ventilate, per

effetto della rotazione eolica, depressurizza il condotto

creando un’azione di tiraggio “forzato”.

17/12/2008 7BUONAGURA DAVIDE

TIRAFUMO

0.25

" "

PC

BARTOLAZZI ANDREA Leenergierinnovabili

3) CALCOLO DELLE DIMENSIONI PER OTTENERE P=200W CON

V=10m/s.

Il tirafumo in questione sfrutta il principio di funzionamento cosiddetto a

portanza.

Considero come rendimento della conversione aerodinamica il valore di

CP:

21.54A m31

2P vP C A v

Per ottenere la potenza richiesta nelle condizioni di progetto e

considerando il rendimento meccanico visto in precedenza, occorre un

diametro utile pari a:

2200D mm

17/12/2008 8BUONAGURA DAVIDE

SAVONIUS1) DESCRIZIONE OGGETTO

La turbina Savonius è ad azione differenziale, cioè è caratterizzata

dall’utilizzo della resistenza aerodinamica come forza propulsiva.

E’ chiamato in altro modo “Rotore ad S”. L’asse di rotazione è verticale.

La forza motrice è garantita dalla spinta maggiore generata dalla

superficie concava rispetto alla superficie convessa, a causa dei diversi

coefficienti di resistenza delle due pareti.

CD=0.35 CD=1.35

Oltre alla forza resistente, durante la rotazione si

creano delle forze di portanza L, concordi con il

moto della turbina, un ipotesi corretta è che queste

forze annullino il contributo negativo della forza D

prodotta dalla superficie convessa.

17/12/2008 9BUONAGURA DAVIDE

SAVONIUS

1.35DC 85%mecc

3) CALCOLO DELLE DIMENSIONI PER OTTENERE P=200W CON

V=10m/s.

Utilizzando le ipotesi viste in precedenza sul coefficiente di resistenza e

considerando un rendimento meccanico simile a quello del tirafumo, cioè:

Quindi per ottenere la potenza richiesta nelle condizioni di progetto,

occorre una superficie normale alla vena fluida pari a:

max 0.2PC

21.92cA m31

2P c wP C A v

Il coefficiente di potenza massimo è pari a:

17/12/2008 10BUONAGURA DAVIDE

1) DESCRIZIONE OGGETTO

Col nome di panemoni vengono considerate macchine a pale piane fisse

dotate di schermo mobile oppure a pale mobili il cui orientamento avviene

tramite l’azione del vento.

La macchina esaminata permette l’orientamento delle pale in modo da

consentire il funzionamento del rotore senza necessità di schermi.

SOLUZIONE PANEMONE

Φ

1

2

3

4

Le pale forniranno forza motrice

solo nella regione superiore

dell’aeromotore, cioè:

0 0

2 0

forza motrice

forza motrice

17/12/2008 11BUONAGURA DAVIDE

SOLUZIONE PANEMONE2) CALCOLO DELLE DIMENSIONI PER OTTENERE P=200W CON

V=10m/s.

Utilizzo un coefficiente di resistenza per una lamina piana perpendicolare

alla direzione del vento pari a:

2DC

75%mecc

Ipotizzo, che il rendimento meccanico della trasmissione, sia inferiore di

un 10% rispetto al rendimento del tirafumo, a causa delle perdite dovute agli

urti delle pale sugli appoggi e delle perdite per l’orientamento delle pale, cioè:

Per ottenere la potenza richiesta nelle condizioni di progetto occorre una

superficie di rotore normale alla direzione vento pari a:

21.45cA m

max 0.3PC

31

2P c wP C A v

17/12/2008 12BUONAGURA DAVIDE

SOLUZIONE BUONAGURA1) DESCRIZIONE OGGETTO

L’aeromotore in esame ha praticamente lo stesso principio di

funzionamento del panemone precedente, la differenza principale è la

direzione del perno di rotazione delle pale.

Le strutture sono molto simili e anche in questo caso, avremo produzione

di forza motrice utile solo per metà della rotazione dell’aerogeneratore.

Φ

1

2

3

4

0 0

2 0

forza motrice

forza motrice

17/12/2008 13BUONAGURA DAVIDE

SOLUZIONE BUONAGURA

21.45cA m

2DC

2) CALCOLO DELLE DIMENSIONI PER OTTENERE P=200W CON

V=10m/s.

Ipotizzando trascurabili le perdite dovute al sollevamento delle pale

attorno al perno di rotazione.

Utilizzando sempre gli stessi parametri CD e η, le dimensioni delle pale,

saranno le stesse di quelle viste per la soluzione tradizionale di panemone,

cioè:

F

75%mecc

17/12/2008 14BUONAGURA DAVIDE

SCELTA DEL MODELLOANALIZZO ASSIEME LE QUATTRO SOLUZIONI SULLE BASE DEI

PARAMETRI DI CONFRONTO IMPOSTI.

INGOMBRO

FRONTALE

COSTO

AEROMOTORE

ALTI

≈1900 Є

ALTI

≈705 Є

BASSI

≈175 Є

BASSI

≈170 Є

EFFICIENZA ALTA

85%

ALTA

85%

MEDIA

75%

MEDIA

75%

22.18A m21.45A m21.92A m21.54A m

17/12/2008 15BUONAGURA DAVIDE

PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA1) SCELTA DEL MOTORE ELETTRICO

Scelgo di utilizzare una dinamo per i seguenti motivi:

Il vento ha una velocità troppo variabile per mantenere costante in numero di

giri del rotore, inoltre, se si vuole immagazzinare l’energia prodotta,

dobbiamo utilizzare delle batterie, le quali richiedono corrente continua.200P W 16.7Q N m 28.65 / minn giri

I dati di partenza a mia disposizione, per la scelta del motoriduttore sono:

17/12/2008 16BUONAGURA DAVIDE

PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA2) TRASMISSIONE DEL MOTO

Per trasmettere il moto dall’albero di trasmissione al motore utilizzo una

cinghia dentata, in questo modo si ha la possibilità di posizionare il motore

fuori dall’asse della canna fumaria, evitando che interagisca con i fumi caldi

che escono dal camino.

17/12/2008 17BUONAGURA DAVIDE

COMPLETAMENTO STRUTTURA1) BASE DELL’AEROMOTORE

La base verrà costruita in relazione al comignolo dove sarà posizionato

l’aerogeneratore.

L’albero dell’aeromotore viene collegato alla base utilizzando dei cuscinetti

a sfera a bagno d’olio contenuti in una calotta a tenuta.

Sulla base viene ancorato con dei fermi il motoriduttore.

17/12/2008 18BUONAGURA DAVIDE

COMPLETAMENTO STRUTTURA2) VENTOLA TIRAFUMO

Per la funzione di tirafumo, si collega solidalmente all’albero

dell’aeromotore una ventola, la quale sfruttando il moto dell’aerogeneratore

depressurizzerà la canna fumaria.

La ventola viene posizionata nella parte finale dell’albero di trasmissione

per avere a disposizione la sezione di flusso maggiore possibile.

17/12/2008 19BUONAGURA DAVIDE

PROTOTIPO1) COSTRUZIONE DEL PROTOTIPO

Per verificare l’effettiva funzionalità del progetto fin qui studiato, ho

costruito un prototipo che possa dimostrare l’efficienza o meno della

soluzione costruttiva scelta.

Le pale sono in cartone plastificato, ciò permette una notevole riduzione

dei pesi e abbassa molto la forza necessaria al loro sollevamento durante il

moto.

17/12/2008 20BUONAGURA DAVIDE

PROTOTIPO2) COSTRUZIONE DEL PROTOTIPO

La struttura è totalmente costruita in legno e l’accoppiamento con la base

di sostegno è effettuata, per semplicità, tramite l’utilizzo di bronzine e non

con i cuscinetti visti in precedenza.

Un’altra modifica apportata al progetto teorico nel prototipo, è l’utilizzo di

un sistema composto da due anelli di acciaio, in sostituzione dei cuscinetti,

per garantire la rotazione delle pale attorno ai perni.

17/12/2008 21BUONAGURA DAVIDE

PROTOTIPO3) TEST AEROMOTORE

In una giornata abbastanza ventosa, ho effettuato una prova dell’effettiva

funzionalità dell’aeromotore, riprendendo il tutto con una videocamera.

Durante il test ho calcolato la velocità del vento con un anemometro,

questa è risultata essere mediamente pari a:

35 /wv Km h

17/12/2008 22BUONAGURA DAVIDE

PROTOTIPO4) PROBLEMI RISCONTRATI

Il primo problema che si evidenzia è che le pale, quando vengono sollevate

dal vento, ruotano attorno ai perni, oltre la posizione voluta.

Il secondo problema è che il materiale usato per le pale, essendo molto

leggero, consente a queste di essere sollevate senza particolari perdite, ma

non offre la giusta resistenza alla vena fluida, infatti nella posizione di

massima resistenza le pale tendono a piegarsi.

Il terzo problema riscontrato,

sono le forti oscillazioni della

struttura di sostegno, la quale

risulta essere troppo flessibile,

creando molte perdite di energia

cinetica sull’aeromotore.

17/12/2008 23BUONAGURA DAVIDE

PROTOTIPO5) MODIFICHE APPORTATE ALLA STRUTTURA

Per eliminare il problema della rotazione eccessiva delle pale, ho

posizionato dei blocchi nella parte superiore dei perni, in questo modo è

concessa solamente la rotazione di 90 gradi desiderata.

Per il problema della bassa rigidezza delle pale, ho aggiunto su di esse, un

rinforzo posizionato posteriormente alla superficie che interagisce con il

vento.

Per aumentare la rigidezza della

struttura di sostegno, è necessario

ridurre lo sbalzo a disposizione

dell’albero, ma per far ciò dovrei

ricostruire interamente il prototipo,

quindi apporto la modifica solamente

sul progetto finale.

17/12/2008 24BUONAGURA DAVIDE

PROTOTIPO6) VALUTAZIONE DELLE MODIFICHE APPORTATE AL

PROGETTO

Per verificare se il funzionamento è migliorato con le modifiche effettuate

sul progetto, effettuo un’altra prova sperimentale rimettendo in funzione

l’aeromotore.

Misuro nuovamente la velocità del vento con l’anemometro, ottengo una

velocità praticamente uguale a quella misurata durante il primo test, cioè:

35 /wv Km h

17/12/2008 25BUONAGURA DAVIDE

STRUTTURA FINALE1) CONCLUSIONE PROGETTO

L’utilizzo degli anelli di acciaio al posto dei cuscinetti è risultato molto

positivo nelle prove, quindi, visto il vantaggio economico che si ha adottando

questa soluzione, rispetto al trascurabile aumento di perdite, la sfrutto anche

nel progetto finale.

Per la struttura portante dell’aeromotore utilizzo un unico tubo piegato,

dal quale ricavo sia i blocchi alla rotazione superiori, che le anse per gli anelli,

ottenendo un ulteriore riduzione dei costi di produzione.

COSTO 16 CUSCINETTI

80 EURO

17/12/2008 26BUONAGURA DAVIDE

STRUTTURA FINALE2) CONCLUSIONE PROGETTO

Termino lo studio disegnando l’aerogeneratore completo di motore, con le

modifiche utili viste in precedenza e con la sola aggiunta di una protezione

della canna fumaria per le possibili intemperie.

17/12/2008 27BUONAGURA DAVIDE

ANALISI DEI COSTI

CORPO AEROGENERATORE (FE 360) → 23 Є

2 CUSCINETTI (SKF 61903) → 10 Є

4 PALE (PVC RIGIDO) → 30 Є

MOTORIDUTTORE (COURTEZ) → 30 Є

VENTOLA (ALLUMINIO) → 1 Є

BASE (FE 360) → 12 Є

COMPONENTI VARI → 25Є

VALUTO IL COSTO DEI SINGOLI COMPONENTI

DELL’AEROGENERATORE

TOTALE ≈ 130 Є

17/12/2008 28BUONAGURA DAVIDE

CONCLUSIONI

Il progetto finale risponde agli obiettivi posti inizialmente: la

turbina garantisce le prestazioni richieste con un basso costo di

costruzione.

Questo studio non può prescindere da ulteriori analisi strutturali

e sperimentali, ma offre comunque le basi per una possibile

soluzione di sfruttamento della risorsa eolica.

Naturalmente un sistema come questo, non può risolvere i

problemi sulla crescita dell’inquinamento globale, ma può essere

utile in tutti quei casi, nei quali è sufficiente un accumulo minimo

di energia da sfruttare in situazioni di emergenza o in parallelo con

il sistema principale di alimentazione elettrica.

RINGRAZIAMENTI