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studio di singoli geni, tramite il loro effetto fenotipico, e delle modalità di trasmissione in famiglie e nelle popolazioni
studio dei geni, della studio dei geni, della struttura molecolare, struttura molecolare, delle funzioni e delle delle funzioni e delle loro interazioni con il loro interazioni con il patrimonio genico e patrimonio genico e con i fattori con i fattori ambientali ambientali
• circa il 25% di tutti i pazienti in età pediatrica manifestano problemi associati a malattie genetiche/ereditarie
• alcune malattie ereditarie si manifestano molto tempo dopo la nascita (vengono chiamate “ad esordio tardivo”, per esempio il morbo di Alzheimer, la malattia di Huntington)
• alcune malattie ereditarie sono molto più frequenti in alcune popolazioni (per esempio: la fibrosi cistica tra gli Europei, l’anemia falciforme nel Mediterraneo ed in Africa, il TaySachs negli Ebrei askenaziti)
Rilevanza clinica delle malattie genetiche
Malattie genetiche
•Non tutte le malattie genetiche sono ereditarie
•Non tutte le malattie genetiche ereditarie sono congenite
•Non tutte le malattie congenite sono ereditarie
Cataratta congenita
malattie congenite NON genetiche
Coroidoretinite necrotizzante
Idrocefalocongenito
toxoplasmosi
rosolia
Malattie genetiche
•Geniche semplici (monofattoriali)
•Geniche complesse (poligeniche o polifattoriali)
•Cromosomiche
Il DNA è presente in due sedi: nel nucleo e nei mitocondri
Cromosomi: autosomici sessuali (X)
Trasmissione non classicaTrasmissione
mendeliana classica
E r e d it a r i e t à m e n d e l ia n a c la s s i c a
• a u t o s o m ic a v s . X l in k e d
• d o m in a n t e v s . r e c e s s iv a
Malattie Autosomiche Dominanti
• Gli eterozigoti per un allele mutante sono affetti• Individui affetti in generazioni multiple• Affetti in ugual misura maschi e femmine• Rischio di ricorrenza 50%• Possibilità di nuove mutazioni
Malattie Autosomiche Recessive
• Richiedono due copie dell’ allele mutante
• Gli eterozigoti sono portatori sani (“carriers”)
• Individui affetti di solito in una sola generazione
• Affetti in ugual misura maschi e femmine
• Rischio di ricorrenza 25%
M a la t t i e X l in k e d r e c e s s iv e
• Trasmissione da madri “carrier” a figli maschi
• Tutte le figlie di maschi affetti sono “carriers”
• Penetranza e espressività nelle femmine influenzata dall’inattivazione della X
• 1/3 dei caratteri genetici letali, nuove mutazioni
M a la t t i e X l in k e d d o m in a n t i
• Trasmissione da femmine a figli di entrambi I sessi
• Tutte le figlie di maschi affetti sono affette
• Penetranza e espressività nelle femmine influenzata dall’inattivazione della X
G e n o t ip o v s . F e n o t ip o• Una mutazione, una malattia
anemia “sickle cell”, acondroplasia
• Molte mutazioni, una malattia fibrosi cistica:
sufficienza pancreatica
età alla diagnosi
concentrazione del Cl nel sudore
• Mutazioni diverse, malattie differenti RET protooncogene:
malattia di Hirschsprung vs. sindromi cancerose
• Geni multipli, una malattia cancro nonpoliposico del colon (diversi geni)
Penetranza:frequenza (probabilità) che un genotipo esprima il fenotipo (clinico)
– la penetranza incompleta di un carattere si manifesta in una proporzione di figli affetti minore di quella attesa dalle proporzioni mendeliane (comunemente il 50% e 25% nei casi di caratteri autosomici rispettivamente dominanti e recessivi)
– molte malattie autosomiche dominanti sono a penetranza incompleta: vengono all’osservazione come fenotipi che saltano una generazione
– si esprime come una percentuale o una frazione di uno
Esempio: Ritardo mentale da sindrome dell’X fragile: penetranza del 80% (8 su 10 con il genotipo della malattia esprimono il fenotipo)
gravità del fenotipo a parità di genotipo
– individui differenti, pur avendo lo stesso genotipo, possono essere affetti in misura più o meno grave
Esempio: la Neurofibromatosi 1 si può manifestare solo con chiazze caffè latte, neurofibromi multipli, neurofibromi plessiformi o tumori cerebrali
Espressività:
un gene si manifesta con una varietà di effetti fenotipici
– anomalie morfologiche, biochimiche, fisiologiche, o cliniche multiple
Esempio: la sindrome di Marfan, si manifesta con un ampio spettro di gravità clinica:
Pleiotropia:
difetti a carico dello scheletro, del cuore e degli occhi
Infatti la S. di Marfan è un disordine del connettivo ed essendo questo tessuto diffuso in tutto l’organismo, possono risultare affetti ossa, legamenti, occhio cuore a grandi vasi.
Se ad essere interessata è l’aorta, la malattia può assumere un decorso fatale.
lo stesso fenotipo causato da mutazioni in geni diversi
– mutazioni in geni che codificano per diverse unità o subunità di una proteina, o per proteine che interagiscono con altre proteine, o che agiscono a stadi diversi di un processo metabolico
Eterogeneità genica:
Esempio: Osteogenesis Imperfecta (OI), La tripla elica del collagene di tipo I è formata da 2 catene α1 (codificate sul cromosoma 17) e 1 catena α2 (codificata sul cromosoma 7). Mutazioni nei geni che modificano la produzione o la struttura di queste catene danno luogo a diversi tipi clinici di OI.
Eterozigosi composta:fenotipo causato da eterozigosi per mutazioni diverse nello stesso gene
- Esempio: Emocromatosi (HFE) più spesso sostenuta dalla mutazione C282Y, con decorso severo senza terapia, può anche essere dovuta ad eterozigosi composta per C282Y/H63D: in tal caso l’espressione è lieve e a bassa penetranza
Manifestazione tardiva:
gene mutato presente nel genoma ma con manifestazione in età avanzata- Esempio: Corea di Huntington, malattia neurodegenerativa a lenta ma inesorabile progressione che inizia a manifestarsi mediamente attorno alla 4° decade di vita pur essendo autosomica dominante
Anticipazione:il gene mutato, che di norma si manifesta in età avanzata, tende ad anticipare la sua manifestazione con il passare delle generazioni
- Esempio: Corea di Huntington, tipica condizione che presenta anticipazione* soprattutto se a trasmetterla è il padre.
*Vedremo come questo fenomeno abbia una ben precisa base molecolare
Geni modificatori
geni che influenzano* l’espressione di altri geni.
- Esempio: il carattere “fossetta” delle guance o del mento è ereditato come carattere autosomico dominante ma è sotto l’effetto di un gene modificatore che ne condiziona l’espressione. Il carattere si manifesta solo in opportuni genotipi.
MC Mc mC mc
MC MMCC MMCc MmCC MmCc
Mc MMCc MMcc MmCc Mmcc
mC MmCC MmCc mmCC mmCc
mc MmCc Mmcc mmCc mmcc
Se M è il gene modificatore dominante e C è il gene per la fossetta, vi saranno solo tre genotipi compatibili con la manifestazione del carattere.
* v. penetranza
“Genomic imprinting”Rappresenta un’altra modalità di controllo epigenetico dell’espressione genica e gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo animale e vegetale, dove è essenziale ottenere una stabile repressione di geni in specifiche cellule e in epoche ben definite dello sviluppo.
Si dicono soggetti ad “imprinting” quei geni la cui espressione dipende dal fatto che siano ereditati del padre o dalla madre.
Negli ultimi anni è divenuto chiaro che l’effetto “silenziamento” dei geni sottoposti ad “imprinting” è per la maggior parte dovuto alla metilazione del DNA. Gli alleli materni e paterni dei loci “imprinted” possiedono regioni caratterizzate da una metilazione differenziale (differentially methylated regions' - DMRs), dove l’allele non espresso generalmente è maggiormente metilato.
metile
L’imprinting è essenziale per il normale sviluppo dei mammiferi ed è ora noto che rappresenta un fattore determinante per un crescente numero di malattie e neoplasie. Per un normale sviluppo o per una fisiologica funzione i geni “imprinted” devono essere espressi come segue:
Se questo meccanismo viene alterato in modo che sia rappresentato solo l’allele materno o quello paterno, si manifesta una patologia.
-Esempio: nell’uomo la regione 15q11-13 è sottoposta ad imprinting. In caso di delezione* della regione, si avrà la Sindrome di Prader-Willi (PWS) oppure la Sindrome di Angelman (AS) a seconda della provenienza materna o paterna dell’unico allele
allele solomaterno
allele solopaterno
Al momento sono noti almeno una cinquantina di geni sottoposti ad imprinting sia nell’uomo che nel topo, la cui errata trascrizione determina patologie più o meno severe.
Prader-Willi Angelman
* Delezione = perdita (v. oltre)
Disomia uniparentale (UPD)*Nel caso in cui vi siano due copie dell’allele materno e l’assenza del trascritto paterno (assenza degli alleli paterni), ci si trova di fronte alla disomia uniparentale materna. Nel caso in cui siano assenti gli alleli materni e vi sia doppia dose dell’allele paterno si avrà la disomia uniparentale paterna, in entrambi i casi si avrà una iperespressione degli alleli attivi con conseguenze patologiche simili a quelle determinate da difettoso “imprinting”.
-Esempio: per quanto riguarda la regione 15q11-13, la PWS per UPD materna e la AS per l’UPD paterna (20-30% dei casi).
*tre possibili meccanismi (v. oltre)
Meccanismi:
UPD
•Duplicazione di un cromosoma in uno zigote monosomico ("monosomic rescue“).
Tutti questi meccanismi richiedono due errori consecutivi.
•Fecondazione di un gamete con due copie di un cromosoma da parte di un gamete privo di quel cromosoma (“gamete complementation”).
•Perdita di un cromosoma da parte di uno zigote trisomico ("trisomic rescue“).
• “Trisomic rescue” in seguito a errore in meiosi I
Cromosomi giallo e blu di originematerna, verde di origine paterna
zigote trisomico
Tre possibilità:•Il cromosoma giallo può venire perso, lasciando quello blu (materno) e quello verde (paterno), Normale
•Il cromosoma blu può venire perso, lasciando quello giallo (materno) e quello verde (paterno), Normale, oppure
rescue
•Il cromosoma verde può venire perso , lasciando quello giallo (materno) e quello blu (materno), UPD*
• “Trisomic rescue” in seguito a errore in meiosi I
•Il cromosoma giallo può venire perso, lasciando quello blu (materno) e quello verde (paterno), Normale
Cromosomi giallo e blu di originematerna, verde di origine paterna
Tre possibilità:
zigote trisomico
rescue
Disomia uniparentale materna
•Il cromosoma blu può venire perso, lasciando quello giallo (materno) e quello verde (paterno), Normale, oppure
monosomia
•Il cromosoma verde può venire perso , lasciando quello giallo (materno) e quello blu (materno), UPD*
• “Trisomic rescue” in seguito a errore in meiosi I
•Il cromosoma giallo può venire perso, lasciando quello blu (materno) e quello verde (paterno), Normale
Cromosomi giallo e blu di originematerna, verde di origine paterna
Tre possibilità:
zigote trisomico
rescue
Disomia uniparentale materna
* In questo caso si parla di eterodisomia uniparentale
•Il cromosoma verde può venire perso , lasciando quello giallo (materno) e quello blu (materno), UPD*
•Il cromosoma blu può venire perso, lasciando quello giallo (materno) e quello verde (paterno), Normale, oppure
monosomia
• “Trisomic rescue” in seguito a errore in meiosi II.
zigote trisomico
Cromosomi blu di origine materna, verde di origine paterna
• “Trisomic rescue” in seguito a errore in meiosi II.
Tre possibilità, di cui due identiche:
•Il cromosoma verde può venire perso, lasciando i due blu (materni), UPD*
zigote trisomico
Cromosomi blu di origine materna, verde di origine paterna
•2 volte un cromosoma blu può venire perso, lasciando un blu (materno) e quello verde (paterno), Normale.
Disomia uniparentale materna
rescue
monosomia
• “Trisomic rescue” in seguito a errore in meiosi II.
Tre possibilità, di cui due identiche:
•Il cromosoma verde può venire perso, lasciando i due blu (materni), UPD*
* In questo caso si parla di isodisomia uniparentale
zigote trisomico
Cromosomi blu di origine materna, verde di origine paterna
•2 volte un cromosoma blu può venire perso, lasciando un blu (materno) e quello verde (paterno), Normale.
Disomia uniparentale materna
rescue
monosomia
definizione:
contemporanea presenza di due (o più) linee cellulari con diverso patrimonio genetico nello stesso individuo
Mosaico
Eredit arietà Non- Mendeliana : il Genoma Mitocondriale
•Ereditarietà strettamente materna
•Elevato numero di copie di mtDNA nella maggior parte delle cellule
•La maggior parte delle copie identiche: omoplasmia
•Mutazioni ritrovate solo in alcune copie: eteroplasmia
•Disordini dei tessuti fortemente dipendenti dalla fosforilazione ossidativa (cuore, muscoli scheletrici, SNC)
•Variabilità clinica dovuta all’eteroplasmia nei tessuti bersaglio
•Esempi: neuropatia ottica ereditaria di Leber
•Encefalomiopatia mitocondriale con “ragged-red muscle fibers” (MERRF)
Patologia da “DNA repeats”
NB = Mutazioni instabili o dinamiche
Malattie associate ad espansioni ripetute di trinucleotidi
Le espansioni ripetute di trinucleotidi interferiscono con l’espressione del gene o della proteina codificata
Patologia da “DNA repeats”
Le espansioni ripetute di trinucleotidi interferiscono con l’espressione del gene o della proteina codificata
Patologia da “DNA repeats”
Le espansioni ripetute di trinucleotidi interferiscono con l’espressione del gene o della proteina codificata
Patologia da “DNA repeats”
Le espansioni ripetute di trinucleotidi interferiscono con l’espressione del gene o della proteina codificata
Patologia da “DNA repeats”
•Premutazione (fenotipo normale)
Mutazione instabile o dinamica
Il numero di triplette è soggetto a “espansione”, cioè ad aumentare con il passare delle generazioni
•mutazione piena