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STUDIO E OTTIMIZZAZIONE DI UN AEROGENERATORE AD ASSE VERTICALE DI CONCEZIONE
INNOVATIVA
ALMA MATER STUDIORUM – UNIVERSITA’ DI BOLOGNA
FACOLTA’ DI INGEGNERIA
Corso di Laurea Ingegneria Meccanica
Tesi di Laurea in Disegno Tecnico Industriale
Candidato: Relatore:
Luca Pontellini Chiar.mo Prof. Luca Piancastelli
Correlatori:
Prof. Ing. Gianni Caligiana
Prof. Ing. Alfredo Liverani
Anno accademico 2010/2011I sessione
OBIETTIVO DELLA TESI
Sviluppare una possibile configurazione per un aerogeneratore ad asse verticale, cercando di rispettare le seguenti specifiche:
Potenza nominale di 100 kW con un vento di 16 m/s
Evitare le fondamenta, che richiedono grossi esborsi iniziali e di smantellamento per ripristinare il sito allo stato iniziale
Evitare trasporti eccezionali
limitazione dimensionale: 10 m
Progettare una soluzione di facile assemblaggio e manutenzione
Proporre un aspetto gradevole
LO SVILUPPO DELL’ EOLICO
Negli ultimi 15 anni si è osservata una crescita
esponenziale di impianti eolici, settore dominato da
macchine ad asse orizzontale dello stesso tipo
che presentano alcuni problemi
necessità di diversificare e ampliare l’offerta di aerogeneratori per il
mercato.
[Dati EWEA The European Wind Energy Association]
PROBLEMI PALE AD ASSE ORIZZONTALE
rumore dovuto alle pale, che passano ciclicamente davanti la torredi sostegno, e al moltiplicatore di giri
altezza da terra della navicella elevata che crea problemi per lamanutenzione e il pericolo di essere colpita da fulmini, causa difrequenti cortocircuiti
molte parti in movimento e alte probabilità di guasto per le elevatesollecitazioni
costi di installazione elevati: per unarealizzazione tradizionale ammontano adun 20÷25% della spesa iniziale ecomprendono anche le fondamenta e iltrasporto
costi di smantellamento elevati perrimuovere le fondamenta
necessità di un dispositivo di orientamentoche incrementa i costi
TECNOLOGIA AD ASSE VERTICALE
presentano il generatore in basso,vicino al terreno facilitando leoperazioni di manutenzione
bassa produzione di rumore infattile pale sono sempre alla stessadistanza dalla torre di sostegno
minori costi iniziali poiché mancaun sistema di orientamento dellamacchina
minor probabilità di essere colpite daun fulmine
minori parti in movimento e minoripossibilità di guasto
DARRIEUS A PALE RETTILINEE
Per garantire una soluzione aiproblemi precedenti si sceglie diadottare la tecnologia ad asseverticale, in particolare si sceglieuna Darrieus, che sfruttando leforze di portanza, è l’unica agarantire prestazioni elevate. Tresono le tipologie di turbineDarrieus
Si adotta la tipologia a palerettilinee per la facilità direalizzazione, che comportacosti minori e per la possibilitàdi dotare in futuro la pala diflap mobili utili nelle fasi diavviamento e frenata
MODELLO MATEMATICO
Per prevedere le prestazioni dell’aerogeneratore e giungere alledimensioni ottimali, si utilizza la teoria “BEM” (Blade ElementMomentun), nella versione proposta da Strickland.
Il modello matematico, piuttosto laborioso, consiste nel suddividereil volume occupato dal rotore in tanti tubi di flusso e applicare inognuno:
la conservazione della quantità di moto
le regole dell’aerodinamica classica per determinare portanza eresistenza del profilo
definire un fattore di interferenza da valutare tramite iterazionisuccessive, che rappresenta il rallentamento della vena fluidadurante l’attraversamento del rotore, parametro necessario per ledue relazioni sopra
È stato necessario ricorrere ad un computer
PROGRAMMA
il codice tiene conto della distribuzione di velocità con la quotaper effetto dello strato limite e della variazione delle prestazionidel profilo palare al variare del numero di Reynolds
trascura lo stallo dinamico e la tridimensionalità della pala, effettiche in parte si compensano tra loro
non considera la resistenza aerodinamica dei bracci di sostegno,quindi i risultati numerici saranno leggermente superiori allarealtà
È stato sviluppato un codice che in base alle dimensioni del rotore ealla velocità del vento restituisce la potenza e la coppia generata.
VALIDITÀ DEL PROGRAMMA
Turbina Marsta Simulazione turbina Marsta
Per valutare la bontà del programma si sono confrontati i risultati delle simulazioni, con valori sperimentali.
Risposta alla variazione della velocità angolare
IL PROGRAMMA RISULTA VALIDO
PARAMETRI DIMENSIONALI
profilo: NACA 0018 (spessore maggiore tra quelli consigliati)
corda media profilo: 0.65 m
quota minima centro rotore: 7 m
altezza rotore: 8 m
diametro rotore: 12 m
numero pale: 3
Dopo diversi tentativi si è giunti alle dimensioni che ottimizzano le prestazioni:
Senza attriti si generano 116 kW con un vento di 16 m/s e 70 rpm
PRIMA VERSIONE: BASE
eliminazione della torre centrale di sostegno, che pregiudica il funzionamento delle pale sottovento, mantenendo un basamento in cemento di ridotte dimensioni, cavo internamente, per contenere il generatore
piastra circolare di appoggio per una guida circolare di diametro di 4 m realizzata in 4 parti componibili
PRIMA VERSIONE: ROTORE
Rotore realizzato con tre bracci in profilato a sezione rettangolare
tre carrelli posizionati sotto il rotore svolgono la funzione di centraggio, di sostegno e di sicurezza grazie ad una contro-ruota
PRIMA VERSIONE COMPLETA
profilati non aerodinamici
struttura dei bracci debole
assenza copertura guida circolare
difficoltà di manutenzione del generatore che necessita il sollevamento di tutto il rotore
difficoltà nel garantire concentricità tra albero generatore e rotore
eliminazione torre centrale
semplicità di assemblaggio
rispettata la limitazione dimensionale dei 10 m (maxdimensione: 9,4 m pale in carbonio )
Pregi
Difetti
SECONDA VERSIONE:BASE
in sostituzione del basamento in cemento, tre lunghi piedi che andranno sotterrati su cui posizionare dei contrappesi
piastra di appoggio su cui assemblare la guida per i carrelli
flangia centrale di piccole dimensioni per sorreggere il generatore e svolgere la funzione di centraggio
SECONDA VERSIONE:ROTORE
utilizzo del carbonio per realizzare una struttura compatta e alleggerita
sede di alloggiamento centrale per una flangia
montaggio rapido per i bracci porta-pale, simili a quelli degli alianti, tramite due perni e innesto conico
carrelli accoppiati tramite un inserto metallico ed estraibili radialmente
SECONDA VERSIONE:CARRELLI
carrelli semplificati che svolgono solo la funzione di sostegno e di sicurezza tramite la contro-ruota
presenza di una piastra rettangolare che chiude l’apertura sul rotore necessaria all’estrazione dei carrelli
disposizione inclinata dei perni ruota per ridurre gli attriti
SECONDA VERSIONE:CENTRAGGIO
il centraggio è garantito da una flangia metallica solidale al rotore che porta tre rotelle che scorrono sulla pista della flangia circolare che sostiene il generatore; un sistema di tre piccole bielle permette di recuperare l’eccentricità tra albero generatore e rotore e trasferisce il moto ad un trascinatore che andrà collegato al generatore
SECONDA VERSIONE:MONTAGGIO si posiziona la base
con già la guida circolare dei carrelli
si posiziona il rotore con già la flangia e i carrelli (privi di contro-ruota da installare in seguito)
si installa il generatore
si accoppia il trascinatore alle biellette e al generatore
si fissa il trascinatore
si installano porta-pale e poi pale
ottenendo
CONCLUSIONI
100 kW con vento di 16 m/s, generatore sincrono e nessun moltiplicatore di giri
si sono evitate fondamenta
eliminazione della torre centrale
facile realizzazione, installazione e manutenzione
dimensioni paragonabili a quelle di macchine ad asse orizzontale di pari potenza: altezza totale 13 m e diametro rotore di 12 m
forma gradevole
SVILUPPI FUTURI
verificare la resistenza delle pale
valutare la convenienza di un sistema attivo di orientamento delle pale
sviluppare un freno attivo e un sistema di avviamento sfruttando dei “flap” sulle pale
migliorare il modello matematico introducendo gli effetti dello stallo dinamico, della tridimensionalità della pala e della scia prodotta