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Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori Lorenzo Montanari Successo INVALSI ITALIANO per la Scuola Secondaria di Primo Grado CHIAVI DI CORREZIONE DI TUTTE LE PROVE INVALSI

Successo INVALSI - it.pearson.com · 4 COMPRENSIONE DEL TESTO 1 1 PUNTO D.Lo studente può rileggere le righe 5-6: «Gli alberi avevano un fogliame delicato e leggero». 2 1 PUNTOD.Il

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Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori

Lorenzo Montanari

SuccessoINVALSIITALIANOper la Scuola Secondaria di Primo Grado

CHIAVI DI CORREZIONE DI TUTTE LE PROVE INVALSI

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TESTI NARRATIVI COMPRENSIONE DEL TESTO E QUESITI LINGUISTICI

TESTO NARRATIVO 1La trama del film Madame Bovary di Claude Chabrol (1991)

COMPRENSIONE DEL TESTO

1 1 PUNTO A. Come consigliato nella guida alla comprensione, lo studente può rispondere deducen-do dall’espressione «Monsier Roucalt» (r. 2), quale sia il cognome di Emma da nubile: dal momento che Monsieur Roucalt è il padre di Emma, il cognome della donna, prima di sposarsi, è appunto Roucalt. 2 1 PUNTO B. Monsier Roucalt e Charles Bovary sono legati da un legame di parentela per mezzo di Emma: il primo ne è il padre, il secondo il marito. Per-tanto i due sono suocero e genero. 3 1 PUNTO D. Alle righe 5-7 si può leggere: «La ragazza, stanca di vivere isolata in campagna, sogna di trasferirsi in città per condurre una vita brillante e mondana, e far avverare le sue fantasticherie roman-tiche». Lo studente vi può trovare tutte le cause della volontà di Emma di sposare Charles riportate dalle ri-sposte A, B e C. La risposta D, quindi, incorporandole tutte, risulta quella corretta. 4 1 PUNTO Masseria. Il pronome “-ne”, nel passo in cui si trova, svolge la funzione di complemento di specificazione e si riferisce alla masseria. Come suggeri-to nella guida alla comprensione, invitate gli studenti a leggere la frase alle rr. 1-2 in questo modo: “per recarsi a soccorrere il padrone di essa, cioè della masseria”. 5 1 PUNTO Léon. “Questi” è un pronome dimo-strativo singolare e maschile molto poco usato dagli studenti dell’età a cui si rivolge questo testo; tra l’altro, l’uso di questa forma pronominale è ormai tipica del livello più alto e letterario della comunicazione. L’indi-viduazione, pertanto, anche se facilmente attuabile o deducibile, potrebbe essere ostica per i ragazzini meno competenti. 6 1 PUNTO C. Alle righe 21-22 vengono presentati i motivi per cui Emma cade in uno stato di profondo malessere: «Rodolphe, che le ha fatto credere di vo-ler fuggire con lei, all’ultimo momento si tira indietro abbandonandola. La delusione è così forte che Emma si ammala per lungo tempo». È il tradimento di Rodol-phe a scatenare in Emma tanto l’amarissima delusione quanto, in seguito, la malattia. 7 1 PUNTO A. La subordinata «una volta guarita» significa “dopo essere guarita”: la guarigione di Emma, quindi, avviene prima di incontrare di nuovo Léon. Il rapporto temporale che si crea con la frase principale, quindi, è di anteriorità.

8 1 PUNTO B. Per la prima volta in questo eserci-ziario, lo studente si trova davanti a una domanda di lessico nelle cui quattro risposte vengono forniti dei sinonimi della parola oggetto di verifica, l’aggettivo “clandestina”. Questa si presenta, quindi, come l’occa-sione migliore per introdurre (o ricordare) alla classe il concetto di “elemento distrattore” o, più semplice-mente, “distrattore”. Bisogna mettere gli alunni nella condizione di capire che un “distrattore” è, all’interno del ventaglio delle risposte, un’alternativa (in questo caso, più alternative) proposta per attirare l’attenzio-ne dello studente e per indurlo a cadere in errore. La finalità dell’inserimento degli elementi distrattori, in realtà, non è solo negativa; tutt’altro: se consideria-mo la cosa dal punto di vista degli studenti, saper ri-conoscere e scartare un distrattore (quindi orientare la propria attenzione verso la risposta corretta) non significa solamente essere capaci di evitare le trappole proposte da chi redige un questionario, ma soprattut-to dimostra un livello di comprensione testuale assai profondo e competente. Saper individuare un distrat-tore, quindi, può fare la differenza durante la prova INVALSI. In questa serie di risposte si propongono dei sinonimi – tutti validi e plausibili, in linea generale – dell’aggettivo “clandestina”: la domanda, però, chiede di pensare al contesto, ossia alla parte del testo, alla frase in cui l’aggettivo si trova. Si parla di una «relazio-ne clandestina» (r. 24), quindi un tipo di rapporto che non deve emergere alla luce del sole, che deve rima-nere segreto: solo la risposta B contiene degli aggettivi pienamente accettabili. 9 1 PUNTO D. Dal momento che l’aggettivo “abile” è usato in riferimento a un mercante che porta Emma alla rovina (rr. 25-27), la sfumatura con cui viene usato nel contesto in cui si trova non può che essere nega-tiva. 10 1 PUNTO [attribuibile solamente se entrambi i riempimenti sono corretti] Emma si suicidò perché era schiacciata dai debiti e perché temeva che i suoi adulteri venissero scoperti / suoi adulteri fos-sero scoperti. 11 1 PUNTO A. Monsieur Lheureux è, nei confronti di Emma, un creditore dal momento che, come viene suggerito nella guida alla comprensione, si definisce in questo modo colui a cui deve essere restituita una somma di denaro. Emma, invece, è nella posizione del

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“debitore”, come si può leggere alle righe 25-29: «Nel frattempo contrae, all’insaputa del marito, una serie di debiti con Monsieur Lheureux, un abile mercante che le vende a credito stoffe pregiate e accessori costosi, stuzzicando la sua vanità. Quando alla fine si trova a dover restituire somme di denaro esorbitanti, Emma chiede aiuto ai suoi amanti, che però le rifiutano ogni prestito». 12 1 PUNTO B. Charles Bovary, il povero marito dell’inquieta Emma, appare spesso incapace di aiutare la moglie o, più semplicemente, indifeso, arrendevole e un po’ ingenuo. “Passivo” è l’aggettivo che meglio si addice a Charles, per come viene presentato in questo brano. La sua non è indifferenza (o disinteresse, rispo-sta C) nei confronti di Emma, perché cerca di fare tutto quello che è nelle sue capacità per realizzare i sogni più superficiali e mondani della consorte; ma è inerme da-vanti all’inquietudine e alla frivolezza della donna, per tenere testa alle quali sarebbe servito un altro modello di uomo. 13 2 PUNTI [si attribuiscono 2 punti se le risposte corrette sono tre; 1 punto se sono due] A, C, F. Le tre caratteristiche che non si addicono a Emma sono: “Amante delle cose semplici” (Emma non ama la mo-desta vita che conduce nella masseria di campagna del padre; inoltre si lascia affascinare dai prodotti lussuosi del mercante Lheureux), “Innamorata del marito” e “Monogama” (da una lettura anche solo superficiale del brano, lo studente viene a sapere che Emma ha due relazioni extraconiugali: quella con Léon e quella con Rodolphe; inoltre non è difficile intuire che Emma sposa Charles solo per poter evadere dalla vita di cam-pagna, che la annoia e non la soddisfa). 14 3 PUNTI [si attribuiscono 3 punti solo se l’ordine dei fatti è interamente corretto] 1 e) (Emma rimane orfana di madre); 2 d) (Emma non vuole più vivere iso-lata in campagna); 3 g) (Emma si trasferisce a Tostes); 4 c) (Emma diventa madre); 5 a) (Emma si trasferisce a Yonville); 6 f) (Emma ritrova Léon); 7 b) (Rodolphe e Léon si rifiutano di pagare i debiti di Emma). 15 1 PUNTO D. Il narratore di questo brano narra in terza persona, infatti sa tutto dei personaggi e racconta le vicende senza esserne coinvolto.

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QUESITI LINGUISTICI

1 1 PUNTO D. Si tratta del complemento oggetto del verbo «attraversa». 2 1 PUNTO Bellezza. 3 2 PUNTI [1 per ogni risposta corretta] a) presto; b) dove. Nel periodo preso in considerazione, «dove» si riferisce a «paesino» e il suo valore relativo può es-

sere spiegato agli studenti trasformandolo in “in cui” o “nel quale”: si procederà poi a mettere in evidenza che le forme “cui” e “quale” altro non sono che varianti del pronome relativo “che”. 4 1 PUNTO È un uomo semplice. Il riconoscimen-to è piuttosto immediato, dal momento che «è» è l’u-nica forma del verbo “essere” presente nel testo. Per avere (e individuare!) un predicato nominale, la pre-senza del verbo “essere” è necessaria. 5 1 PUNTO A. Completa il senso di «trasferirsi», ver-bo di movimento (la risposta C, pertanto, non poteva essere presa in considerazione). 6 1 PUNTO D. 7 3 PUNTI [1 per riempimento corretto: per l’attri-buzione del punto devono essere corretti tanto il ver-bo quanto l’indicazione della riga] Varie le possibilità: trasferirsi, riga 16; si lascia, riga 18; si trasferisce, riga 19; si tira, riga 22; accorgersi, riga 25; si tro-va, righe 27-28. La scelta dello studente deve avvenire all’interno dell’elenco di verbi qui presentati. 8 1 PUNTO B. Gli articoli sono evidenziati in gras-setto: «Schiacciata dai debiti, temendo che i suoi adul-teri vengano scoperti, Emma ingoia dell’arsenico, che la condurrà a una lenta e dolorosa morte, sotto gli occhi affranti del marito». Il conteggio degli articoli è reso più complicato dal vincolo dell’esclusione delle preposizioni articolate; il fatto che sia presente un arti-colo partitivo che assomiglia, nella forma, a una prepo-sizione articolata rende lo svolgimento della consegna ancora meno agevole. 9 4 PUNTI [2 punti per le risposte della colonna di sinistra e 2 punti per i completamenti della colonna di destra: per entrambe le colonne si toglie 1 punto per ogni errore commesso; le alternative possibili sono separate da una barretta diagonale] Le risposte sono le seguenti: progetterà (r. 20): Emma / Madame Bo-vary (soggetto), la fuga (complemento oggetto); ri-fiutano (r. 29): che / gli amanti di Emma / Léon e Rodolphe (soggetto), ogni prestito (complemento oggetto); vende (r. 26): Monsieur Lheureux / che (soggetto), stoffe pregiate e accessori costosi (complemento oggetto). 10 4 PUNTI [1 punto per ogni trasformazione cor-retta] a) Nonostante Charles faccia di tutto per di-vertire la moglie, tuttavia non ci riesce. – b) Emma si trasferisce a vivere nel piccolo paesino di Tostes dopo aver deciso di sposare Charles. – c) Rodolphe si tira indietro e abbandona Emma nonostante le abbia fatto credere di voler fuggire con lei. – d) Emma contrae una serie di debiti con Monsieur Lheureux senza che il marito lo sappia / il marito se ne ren-da conto.

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COMPRENSIONE DEL TESTO

1 1 PUNTO D. Lo studente può rileggere le righe 5-6: «Gli alberi avevano un fogliame delicato e leggero». 2 1 PUNTO D. Il centro del problema del quesito è la decodificazione della metafora nell’aggettivo «arsi», dal participio passato del verbo “ardere”. “Arsi”, riferito a colori, rimanda all’immagine di oggetti che hanno su-bito l’azione ustionante del fuoco o, per estensione, a tutto ciò che è luminoso come il fuoco, incandescente o incendiato. 3 1 PUNTO B. Già alla riga 11 la narratrice ci informa che il profumo dell’erba era «pungente»; la metafora, pertanto, è riferita all’intensità odorosa che da essa pro-mana, un’intensità tipica anche delle piante aromatiche come il mirto e il timo. 4 1 PUNTO D. L’aggettivo “monumentale” si riferi-sce a ciò che ha dimensioni notevoli, e dà un’impressio-ne di grandezza e di solennità. 5 1 PUNTO B. La frase contiene una sinestesia, os-sia l’associazione di due sensazioni percepibili con sensi diversi: il respiro può essere percepito con l’udito; l’im-mensità del panorama con gli occhi. Si tratta, quindi, di una descrizione intensamente emotiva e soggettiva, con la quale l’autrice vuole fondere più elementi insie-me: l’ampiezza e la vastità del panorama; la purezza dell’aria; la potenza dell’emozione provata davanti ad esso. 6 1 PUNTO C. L’ossimoro è una figura retorica at-traverso la quale vengono accostate nella medesima locuzione parole che esprimono concetti contrari: nel nostro contesto, il nome «onde» evoca il movimento incessante del mare, mentre l’aggettivo «immobili» rimanda alla stabilità, alla fermezza (a tutto ciò che è contrario al movimento). 7 1 PUNTO A. Alla riga 26 si legge che «Il vento sof-fiava incessante da nord, nord-est». Ne consegue, quin-di, che la direzione verso cui spira è sud, sud-ovest. 8 1 PUNTO B. Alla riga 42 si trovano queste esatte parole. Sarebbe interessante concentrare l’attenzione degli studenti sulla risposta D, che contiene un insidio-so distrattore: la descrizione “brunastro e punteggiato, qua e là, da chiazze di spineti” viene riferita, alle righe 43-44, solamente all’area desertica, non al paesaggio in generale. Anche altre volte, in questo fascicolo, si ricor-derà di mettere in guardia gli studenti: non è detto che una risposta sia corretta solamente perché contiene pa-role effettivamente presenti nel testo di partenza. 9 1 PUNTO A. Le risposte B, C e D sono logicamente assurde.

10 1 PUNTO B. “Prima che” è una locuzione con-giuntiva che introduce una frase subordinata; non è un avverbio come «dapprincipio». 11 1 PUNTO A. 12 1 PUNTO D. L’aggettivo “smussato” ha origine dal participio passato del verbo “smussare”, che signifi-ca “rendere meno acuto, meno aspro”, “rendere meno appuntito”, “attenuare”. In riferimento alle vette, l’ag-gettivo ne mette in evidenza la dolcezza delle forme. 13 1 PUNTO A. La similitudine «parevano un parco» vuole mettere in evidenza la quantità di verde naturale che copriva l’area delle colline, anch’esse dalle forme dolci, quasi piccolissime alture che si alzavano appena dalla pianura, coperte da una natura fertile. 14 1 PUNTO C. Il villaggio è definito «tutto cucuzzo-li» per la presenza di abitazioni dalle coperture appun-tite. Le altre tre risposte o sono logicamente assurde o non trovano riscontri nel brano di partenza. 15 1 PUNTO B. L’espressione “essere di casa” signi-fica “frequentare assiduamente un luogo”; metaforica-mente, nel contesto in cui si trova nel brano, assume il significato di “essere abitualmente in un luogo”: le giraffe e i rinoceronti trovano, in questo ambiente na-turale, un luogo dove poter vivere (e convivere) sere-namente. 16 4 PUNTI [si assegnano 4 punti se le risposte cor-rette sono sette; 3 punti se sono sei; 2 punti se sono quattro; 1 punto se sono tre] a) elemento presen-te (r. 5); b) elemento presente (rr. 10 e 44); c) ele-mento assente (rr. 8-9: in realtà, è la struttura degli alberi a ricordare il «piglio eroico e romantico di navi tutte attrezzate a partire, ma con le vele non ancora spiegate»); d) elemento presente (rr. 28-29); e) ele-mento assente (vedi, sopra, la risposta alla domanda 3); f) elemento assente (rr. 41-42: le abitazioni del villaggio indigeno, con le loro coperture appuntite, ri-cordano alla narratrice «un grappolo di tane di talpa», attraverso la figura retorica della similitudine); g) ele-mento presente (r. 45). 17 1 PUNTO C. Il fatto che la narrazione sia in prima persona può essere addotta agli studenti come prima, immediata motivazione della scelta: la narratrice sta raccontando la sua esperienza in Africa. Non risultano supportate da fatti o rilievi testuali le altre risposte. 18 1 PUNTO D. Vedi, sotto, la risposta 1 ai quesiti linguistici. 19 1 PUNTO C. Si può chiedere agli studenti di me-ditare sulla risposta alla domanda 17, per avere un pri-mo riscontro. Successivamente si può riflettere ad alta

TESTO NARRATIVO 2Karen blixen – Avevo una fattoria in Africa…

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voce sul primo verbo del brano, «avevo», chiedendo di trovarne il soggetto. 20 1 PUNTO A. Il brano ha un taglio autobiografi-co piuttosto evidente. La prevalenza delle descrizioni è lampante. L’aggettivo “realistico” (risposte B e C) è ina-deguato, dal momento che rimanda a tipologie testuali in cui è riscontrabile la volontà da parte del narratore di rappresentare gli aspetti della realtà in modo fedele e obiettivo (quindi “oggettivo”), cosa non riscontrabile nel brano. 21 1 PUNTO A. Alla luce del commento formulato per la risposta 20, la risposta C non è accettabile. Le risposte B e D non hanno riscontri nel testo di partenza.

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QUESITI LINGUISTICI

1 1 PUNTO A. L’imperfetto indicativo è un tempo verbale che non indica solamente un’azione avvenu-ta nel passato, ma di questa può sottolineare anche la distanza irrecuperabile che la separa dal presente; per questo, quindi, l’imperfetto è considerato il tempo della nostalgia e della malinconia, stati psicologici tipici delle persone che avvertono la lontananza (temporale, nella fattispecie) da qualcosa che, nel passato, procura-va loro forti emozioni. 2 1 PUNTO C. 3 1 PUNTO B. Si tratta di un nome composto da un nome, “terra”, e da un aggettivo, “cotta” (derivato dal participio passato del verbo “cuocere”). 4 3 PUNTI [1 punto per ogni risposta corretta] a) B; b) C. I verbi e i predicati nominali sono evidenziati qui di seguito: «Tutti i fiori che sbocciavano sui prati o fra i rampicanti e le liane della foresta erano piccolini come quelli dei bassopiani; soltanto all’inizio delle gran-

di piogge spuntavano gigli monumentali, dal profu-mo pesante. Il respiro del panorama era immenso». c) soggetto; sbocciavano. 5 1 PUNTO Similitudine. 6 1 PUNTO Da quattro vette. L’espressione completa il senso del verbo passivo «è coronato». 7 1 PUNTO Incessantemente. Possono essere ac-cettati anche: ininterrottamente, costantemente, con-tinuamente. 8 1 PUNTO B. Il verbo della principale non è, in que-sto periodo, il primo verbo che si incontra nella lettura, ossia «imbruniva», perché appartiene a una subordinata temporale di primo grado, esplicita. «Orlasse», invece, è il verbo di una subordinata soggettiva ed esplicita, anch’essa di primo grado e dipendente da «sembrava». 9 4 PUNTI [si toglie 1 punto per ogni errore com-messo] Sono accettabili anche le citazioni dal testo tra parentesi tonda, purché non presentino altri comple-menti a espansione del soggetto: a) gli spineti («i vec-chi spineti nudi e torti»); b) i gigli («gigli monumen-tali»); c) il cielo; d) il massiccio / lo Ngong; e) le colline; f) il paesaggio («un paesaggio unico»); g) il cactus; h) la giraffa e il rinoceronte. Come si può notare, tutti i soggetti o sono spostati a destra rispetto al verbo (mentre la collocazione più frequente del sog-getto è a sinistra) o sono sottintesi. 10 5 PUNTI [2 per le risposte della colonna centra-le e 3 per i completamenti della colonna di destra: per entrambe le colonne si toglie 1 punto per ogni errore commesso, anche di tipo ortografico] Le risposte sono le seguenti: a) singolare, terrecotte; b) plurale, bas-sopiano; c) plurale, miraggio; d) singolare, cam-pagne; e) singolare, cacce; f) singolare, cactus.

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TESTO NARRATIVO 3Patrick Dennis – Il bizzarro cugino Elmore

COMPRENSIONE DEL TESTO

1 1 PUNTO Prestante / pesante. 2 1 PUNTO [attribuibile solamente se la citazione è completa e corretta] Il cugino Elmore «era un vir-tuoso del ciancicato, un rimestatore di righe e quadretti, un invasato sacerdote delle tinte for-ti» (rr. 8-9). 3 1 PUNTO C. Le camicie del cugino Elmore aveva-no colori ormai decisamente fuori moda, «da vecchia zia» (r. 12), però le loro marche «evocavano un’idea di virilità» (r. 11): Cowboy, Buccaneer (“bucaniere”, un pirata del Seicento passato alla storia per la violenza, l’audacia e lo sprezzo dei pericoli), Sportsman (“sporti-vo”). Le altre risposte presentano alcuni distrattori su cui è bene fare attenzione: nella risposta D, per esem-pio, vengono elencati colori effettivamente presenti nel testo, ma in riferimento a tutto l’abbigliamento di Elmore, non solo alle camicie. 4 1 PUNTO A. Proprio come prima, in riferimento alle marche delle camicie, anche le scarpe di Elmore erano prodotte da ditte il cui brand era particolar-mente mascolino: «Lothario Loafer, Bronco Brogue, Robin Hood, Kadet Kasual e Mr Metatarsal» (rr. 19-20): Lotario è il nome di alcuni imperatori del Sacro Romano Impero Germanico; “brogue”, nell’inglese d’Irlanda, significa “forte” o “arrogante”; il nome “kadet” rimanda a “cadetto”, quindi evoca l’idea del-la forza dei soldati; l’aggettivo “metatarsal” deriva da metatarsus, ossia la parte della struttura ossea del piede fra il tarso e le ossa delle dita, quindi rimanda, metaforicamente e per associazione di idee, alla sta-bilità e alla fermezza di un uomo ritto, resistente e saldo sulle sue gambe. 5 1 PUNTO D. 6 1 PUNTO B. Il narratore finge di non ricordare quale elemento del guardaroba rendesse Elmore tanto bizzarro e (inconsapevolmente) stravagante; lo fa con uno scopo ben preciso: passare in rassegna, con feroce e strategica ironia, tutto il guardaroba del cugino, così da renderlo ancora più ridicolo. 7 1 PUNTO B. La risposta A, pur sostanzialmente corretta, risulta debole rispetto alla risposta B, che, al contrario, è più precisa e più connotata, vista anche la presenza del punto esclamativo dopo il verbo “usava”! 8 1 PUNTO B. 9 1 PUNTO A. L’espressione «render giustizia» si usa quando si intende presentare (il più obiettivamente e concretamente possibile) i meriti o gli aspetti positivi di qualcuno o qualcosa. L’espressione è usata in senso

ironico, e trova nella risposta A la perifrasi che si avvici-na di più al suo significato in questo contesto. 10 2 PUNTI [si assegnano 2 punti se le risposte cor-rette sono sei; 1 punto se sono cinque o quattro] a) usato metaforicamente; b) usato metaforica-mente; c) usato letteralmente; d) usato lette-ralmente; e) usato metaforicamente; f) usato letteralmente. 11 4 PUNTI [si assegnano 4 punti se le risposte cor-rette sono nove; 3 punti se le risposte corrette sono otto o sette; 2 punti se le risposte corrette sono sei; 1 punto se le risposte corrette sono cinque o quattro]a) Nessuno dei due; b) Cugino Elmore; c) Cugino Elmore; d) Nessuno dei due; e) Nessuno dei due; f) Zio Beau; g) Cugino Elmore; h) Cugino Elmore; i) Zio Beau. 12 1 PUNTO B. Con l’affermazione «Amava il vitello a due – se non a tre – toni di grigio» (rr. 20-21), il nar-ratore non fa riferimento alla carne del bovino, ma alla pelle del vitello, con cui si possono produrre le tomaie delle scarpe; il narratore vuole farci sorridere raccon-tandoci che le scarpe del cugino Elmore presentavano un’agghiacciante policromia di grigi. 13 1 PUNTO C. Per la passione che il narratore mette nel ridicolizzare il parente dal pessimo gusto, l’aggettivo “ironico” è quello che meglio calza il tono generale del brano.

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QUESITI LINGUISTICI

1 1 PUNTO B. Le risposte A e D sono scorrette per-ché nel periodo non ci sono subordinate di secondo grado: alla principale («Zio Beau era sempre splendi-do»), infatti, è subordinata una frase causale esplicita («non perché lo fosse anche il suo conto in banca»), alla quale è coordinata un’altra frase causale esplicita attraverso la congiunzione coordinante avversativa “ma” («ma perché aveva un gusto eccezionale»). Per i motivi appena presentanti, anche la risposta C è scor-retta, dal momento che sia la subordinata sia la sua coordinata sono esplicite (i loro verbi sono di modo finito: «fosse» è un congiuntivo imperfetto, mentre «aveva» è un indicativo imperfetto). 2 1 PUNTO A. Con l’espressione ironica «da vecchia zia» (si tratta di un complemento di qualità) si fa ri-ferimento a qualcosa di démodé, di obsoleto, di ormai inesorabilmente passato di moda. 3 1 PUNTO C. Si può notare come i verbi forniti nelle quattro risposte possano, approssimativamen-

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te, essere tutti sinonimi del verbo «suggerire»; come nelle prove INVALSI ministeriali, anche in questo caso si è scelto di ricorrere ai distrattori per testare le reali competenze linguistiche degli studenti e per valutare quanto, davanti a una possibile sinonimia, essi riesca-no a scegliere, delle parole, il significato migliore per il contesto in cui esse effettivamente si trovano. 4 1 PUNTO Scarpe. 5 1 PUNTO D. I quattro complementi oggetto sono evidenziati qui di seguito: «Amava il vitello a due – se non a tre – toni di grigio, la paglia intrecciata e la rete, le scarpe a punta o squadrate». 6 1 PUNTO Falsi. Attenzione: non «patacconi», per-ché è un nome, non un aggettivo. 7 2 PUNTI [si sottrae 1 punto per ogni errore com-messo] a) portachiavi / portasigarette / porta-mine (tutti e tre i nomi sono corretti); b) catenella; c) dappertutto. 8 2 PUNTI [1 punto per ogni riempimento corretto] soggetto / riescono.

9 1 PUNTO Da cricket. Si dovrebbe ricordare agli studenti che il complemento di fine può essere in-trodotto dalla preposizione “da” a completamento del significato di alcuni nomi di oggetti per chiarire la funzione alla quale sono stati destinati o per la quale sono stati costruiti o creati. Alcuni esempi possono essere: occhiali da sole, sala da pranzo, carte da gioco, gomme da neve, abito da sera, cane da caccia, cavallo da corsa, nave da guerra, rete da pesca, una tazzina da caffè. 10 2 PUNTI [1 punto per ogni consegna svolta cor-rettamente] a) «a possedere una cosa del genere»; b) che avrebbe posseduto una cosa del genere. Il condizionale passato (per esprimere un’azione poste-riore rispetto a quella della principale – o della reggen-te) è necessario, quindi non si possono accogliere altre possibilità nella scelta del modo e del tempo del verbo della frase trasformata in subordinata esplicita.

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COMPRENSIONE DEL TESTO

1 1 PUNTO B. La vicenda si svolge in una fredda notte di maggio; gli studenti possono trovare queste informazioni rileggendo le righe 17-18. 2 1 PUNTO A. 3 1 PUNTO B. «Lo spettacolo durò qualche ora» (rr. 8-9). 4 1 PUNTO D. L’intensità del bagliore dello spetta-colo delle stelle cadenti è evidenziato alla riga 32; poi, alle righe 48-49, a proposito di un uomo che aveva raccolto un po’ di polvere di stelle, ci viene raccontato che «Sul suo volto il bagliore marcava le ombre fra le rughe spesse e dolorose». Alla luce di questi due ri-ferimenti testuali appare evidente che la risposta D è corretta, mentre le altre sono o incomplete (B e C) o scorrette (A). 5 1 PUNTO A. Gli abitanti di Silence violano il copri-fuoco imposto dal Regime, ma lo fanno senza creare né disordini né tentativi di sommossa. Le truppe milita-ri, quindi, si bloccano sia nel rispetto dell’ordine di non creare dispersione sia perché non vi è un reale motivo per un intervento armato: i cittadini di Silence stanno compostamente osservando un fenomeno astronomi-co meraviglioso. 6 2 PUNTI [si assegnano 2 punti se le risposte cor-rette sono cinque; 1 punto se sono quattro] a) stria-ture (r. 5); b) sibilo (r. 2); c) estasiati (r. 6); d) per-plessi (rr. 11-12); e) sfollamento (r. 14) 7 1 PUNTO D. 8 1 PUNTO B. Gli studenti possono essere invitati a rileggere le righe 19-20 per trovare conferma. 9 1 PUNTO Julia / la madre di Cljo. Il dialogo, infatti, sta avvenendo tra la madre di Cljo e Marlene Thompson, la vicina di casa. 10 1 PUNTO D. La domanda può essere dedotta dal contesto e dallo sbigottimento estasiato e fortissimo che caratterizza gli abitanti di Silence sulla collina delle betulle. Le risposte A, B, C propongono domande non compatibili con il momento della narrazione a cui si riferisce il quesito. 11 1 PUNTO A. Nel brano ci viene raccontato che quando il chiarore del cielo iniziò a diminuire a causa del numero progressivamente più basso di stelle che lo attraversavano, «Alcune donne, dapprima affascinate, poi angustiate, si ritirarono nelle loro case con i figli più piccoli, con il timore che sciogliessero la presa della mano e scappassero fra la folla» (rr. 33-35). La risposta corretta è la A perché è l’unica a proporre uno stato d’animo, dapprima meravigliato poi sempre più ango-

sciato, che si avvicina a quello delle donne “angustiate” di Silence. 12 1 PUNTO D. Alle righe 47-48 viene detto espli-citamente che «l’uomo che aveva urlato» stringeva «fra le dita un pugno di sabbia dorata». Le altre rispo-ste non sono accettabili perché non hanno riscontri testuali. 13 1 PUNTO B. 14 1 PUNTO Le stelle cadenti; accettate anche le seguenti risposte: “le stelle”, “le stelle morenti”. 15 1 PUNTO B. La parola “astante” può essere usa-ta tanto come aggettivo che come nome; deriva dal latino adstans, -antis, il participio presente del verbo adstare, ossia “stare accanto”: in italiano significa, ap-punto, “che sta, che è presente in un luogo”. 16 1 PUNTO C. 17 1 PUNTO C. Alle righe 32-33 si legge: «Il chiaro-re del firmamento celeste era abbagliante. Ma presto incominciò a diminuire, scavando buchi oscuri dove ci sarebbero dovute essere le stelle». L’espressione “buchi oscuri” è parafrasata all’interno della risposta C. Non accettabili le altre risposte. 18 1 PUNTO A. “Deboli” (risposta A) è l’agget-tivo che più si avvicina a quello usato dal narratore, ossia «stanche» (r. 64). Se gli aggettivi proposti nelle risposte C e D sono assurdi, quello contenuto nel-la risposta B potrebbe aver tratto in inganno alcuni studenti che lo hanno pensato proprio come sinoni-mo di “stanche”. Si ricordi agli alunni che l’aggettivo “affaticato” si riferisce agli esseri viventi che hanno svolto attivamente un lavoro o un’attività, mentre “debole” può perfettamente riferirsi alla caduta pas-siva delle stelle, corpi celesti inanimati ormai privi di ogni energia. 19 2 PUNTI [si assegnano 2 punti se le risposte corrette sono cinque; 1 punto se sono quattro o tre] Nelle risposte, la barra diagonale separa opzio-ni alternative, tutte corrette: a) Cljo; b) I bambini presenti sul colle delle betulle / I bambini / I bambini di Silence; c) Julia / Julia, la madre di Cljo / La madre di Cljo; d) Julia / Julia, la ma-dre di Cljo / La madre di Cljo; e) Henry e Julia / I genitori di Cljo / Henry e Julia, i genitori di Cljo. 20 2 PUNTI [si assegnano 2 punti se le risposte cor-rette sono tre; 1 punto se sono due] Le tre risposte corrette sono: B, C e F.

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TESTO NARRATIVO 4Christian Mascheroni – Una pioggia di stelle morenti

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QUESITI LINGUISTICI

1 1 PUNTO A. I verbi fraseologici sono detti anche “aspettuali” perché possono presentare l’azione in un momento particolare del suo svolgimento, in questo caso l’inizio, i primi momenti. 2 1 PUNTO «la volta celeste frusciava come un campo di granoturco», rr. 7-8. Si accetta anche il solo paragone «come un campo di granoturco». 3 1 PUNTO «di non creare dispersione». 4 1 PUNTO Accettabili tutte le seguenti risposte: stelle, astri, stelle cadenti, stelle morenti (o espressioni sinonimiche). 5 1 PUNTO [assegnabile solamente se entrambi i verbi sono corretti] Fosse stata / sarebbe stata. Ricordare agli studenti che il periodo ipotetico dell’ir-realtà nel passato richiede obbligatoriamente il con-giuntivo trapassato nella subordinata introdotta da “se” (protasi) e il condizionale passato nella sua prin-cipale (apodosi). Gli studenti che hanno usato il modo indicativo all’imperfetto o al trapassato prossimo van-no guidati a riflettere sul fatto che questo uso è limi-tato alla colloquialità e all’informalità, pertanto deve essere evitato in ogni altra situazione più formalizzata. 6 1 PUNTO C. Eccoli messi in evidenza: «“Domani ne parleranno tutti i giornali” disse il padre di Cljo, per

ritrovare un dialogo con la moglie. Ma la donna era as-sorta. Calpestava la sabbia dorata. La signora Thomp-son cercava di toglierla con le unghie dai capelli ricci; il prurito la stava facendo impazzire». 7 1 PUNTO A. Il complemento di tempo continua-to è “qualche ora”. Nelle risposte B, C e D “presto”, “in poche ore” e “all’inizio” sono complementi di tempo determinato. 8 2 PUNTI [si assegnano 2 punti se le risposte cor-rette sono sette; 1 punto se sono sei o cinque] a) PV; b) AUS (il predicato verbale è “furono spezzati”, divi-so dalla locuzione verbale “all’improvviso”); c) PV; d) PN (“assorta” è un aggettivo, quindi nome del pre-dicato); e) PN (“trasparente” è un aggettivo, quindi nome del predicato); f) PV (“esserci” è sempre pre-dicato verbale). 9 1 PUNTO C. 10 3 PUNTI [si assegna 1 punto solo se, nello stesso discorso indiretto, le forme verbali inserite sono tutte corrette] a) pensava / pensasse; stesse (non ac-cettabile “stava”, in quanto il verbo reggente è “pen-sare”, quindi l’uso del congiuntivo è obbligatorio); b) stavano; sarebbero state; c) avrebbero parlato.

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COMPRENSIONE DEL TESTO

1 1 PUNTO C. «Il papà era morto nel secondo anno di guerra», si legge nelle righe 8-9. Per i protagonisti della vicenda, tutti di nazionalità tedesca e residenti in Germania, il secondo anno di guerra è il 1940, dal momento che la Seconda guerra mondiale scoppiò nel 1939 tra Germania e Polonia. La vicenda si svolge nel 1944, pertanto il padre di Willi, al tempo dei fatti nar-rati, è morto da quattro anni. 2 1 PUNTO B. Alle righe 19-20 si legge che il nome in codice del giovane che portava i volantini a casa di Willi è proprio “Scoiattolo”. 3 1 PUNTO D. Come si legge alle righe 5-7 la madre è al corrente dell’attività di Dieter e di ciò che Willi sta per fare: lo considera eccessivamente rischioso, anche se ammette la necessità della battaglia contro il Regime nazista di Hitler. La risposta A, pur sostanzialmente cor-retta, risulta incompleta. 4 1 PUNTO B. 5 1 PUNTO D. Le risposte A e B non trovano riscon-tri nel testo; la C potrebbe essere plausibile, ma meno verosimile della D, quindi da scartare. 6 1 PUNTO C. La risposta B, pur corretta, è più vaga rispetto alla C. 7 1 PUNTO A. Per le altre tre risposte non è possi-bile trovare riscontri testuali che le rendano possibili. 8 1 PUNTO B. 9 1 PUNTO A. Il salto temporale è evidente anche a livello narrativo: la vicenda si interrompe, prima degli asterischi, al momento in cui Willi esce di casa; dopo gli asterischi, la narrazione riprende dal momento in cui a Willi manca solo un volantino prima di esaurire il plico che aveva preso con sé. Non sono plausibili le risposte B e C, per mancanza di dati a riguardo. La D è scorretta perché all’interno del testo i paragrafi sono già separati con opportuni “a capo”, senza il bisogno di usare gli asterischi a ogni cambio. 10 1 PUNTO D. 11 1 PUNTO C. Alle righe 54-55, infatti, possiamo leggere: «II cuore, che per un istante gli era sembrato di pietra, aveva ripreso a battere». Il soggetto grammaticale è il pronome relativo “che”, il quale sostituisce “cuore”. 12 1 PUNTO D. L’azione che Willi sta commetten-do non è un reato in sé, ma lo diventa alla luce di ciò che impone il Regime: si tratta del reato di “resistenza”, come viene specificato alla riga 51. 13 3 PUNTI [si attribuiscono 3 punti se le risposte corrette sono sette; 2 punti se sono sei o cinque; 1 punto se sono quattro] a) falso (il testo non ripor-

ta queste informazioni; probabilmente il cappotto è stretto e corto perché Willi è cresciuto in fretta di re-cente); b) falso (rr. 15-16: «Non aveva chiesto niente, Dieter»); c) falso (queste caratteristiche sono riferite – tranne che per il dettaglio sul cappello – solamente al secondo uomo); d) vero (vedi r. 31); e) vero; f) falso (si tratta di un gruppo di soli maschi, di varie età); g) vero (rr. 20-21: «Quella mattina aveva solo fatto finta di andare a scuola»). 14 1 PUNTO D. Monaco è una città nel sud della Germania, non un villaggio (risposta A) o un paesino (risposta C). 15 4 PUNTI [si assegnano 4 punti se le risposte cor-rette sono nove; 3 punti se sono otto; 2 punti se sono sette o sei; 1 punto se sono cinque] a) Willi; b) Die-ter; c) Willi; d) Il ragazzo della tipografia / Sco-iattolo; e) Le lettere; f) Il primo uomo / l’uomo con il cappello grigio; g) Willi; h) Il primo uomo / l’uomo con il cappello grigio; i) Willi. 16 1 PUNTO C. Nonostante la vicenda sia ripor-tata dal punto di vista di Willi, il narratore non è di-rettamente coinvolto nella vicenda ma esternamente la osserva e ce la racconta. La risposta A, pertanto, è errata, mentre priva di agganci testuali risulta essere la risposta B. Scorretta anche la risposta D, dal momento che noi non sappiamo nulla del narratore, esterno – appunto – ed estraneo alla vicenda raccontata. 17 1 PUNTO B. La definizione data dalla risposta B, seppur parziale, è quella che descrive meglio il brano letto. Agli studenti che avessero segnalato come cor-retta la risposta A, si può spiegare – molto semplicisti-camente, ma in modo efficace – che la definizione di “romanzo” non può essere accettabile per un brano di così modeste dimensioni. Non può essere accetta-ta nemmeno la risposta C per via del taglio narrativo e non cronachistico del testo. Il fatto che il brano sia narrato in terza persona, poi, rende assurda la rispo-sta D.

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QUESITI LINGUISTICI

1 1 PUNTO D. I due punti, nella sezione testuale proposta, introducono la conseguenza della situazione espressa nella prima frase. Il periodo proposto dalla ri-sposta D riproduce fedelmente, anche da un punto di vista sintattico, tale rapporto. 2 1 PUNTO A. Alla principale («Si calò il berretto sulle orecchie») è coordinata una frase («avanzò con-

TESTO NARRATIVO 5Helga Schneider – Willi viene arrestato

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tro il vento»); da quest’ultima dipende una subordinata relativa di primo grado («che gli tagliava le orecchie»). 3 1 PUNTO C. I due punti, per loro natura, posso-no introdurre la causa (in questo caso il fatto di avere la febbre) dell’azione espressa dalla frase che precede questo segno (in questo caso l’essere ammalato). 4 1 PUNTO B. I due avverbi sono evidenziati qui di seguito: «Era stato rapido, attento. Già immaginava la faccia di Dieter. Forse mi sgriderà, pensò». 5 1 PUNTO B. I pronomi sono evidenziati qui di se-guito: «Qualcuno lo sorresse, gli fece posto. Quando i suoi occhi si furono abituati all’oscurità dell’interno, distinse molte facce. Quindici, venti. Ragazzi, uomi-ni. Poi il portellone fu richiuso e il furgone si mise in moto». I due pronomi riflessivi sono sottolineati. 6 3 PUNTI [si toglie 1 punto per ogni errore com-messo] a) azzardato, sicuro; b) bassa, squillante; c) circospetto, imprudente; d) sovrappensiero, attento. 7 1 PUNTO D. Il complemento di termine è dato dal pronome personale «gli», che significa “a lui”, a completamento del senso del verbo «tese» (ossia “al-lungò”, “porse”). Nella risposta A, “alla fine” è un com-

plemento di tempo determinato, mentre nella risposta B possiamo notare la presenza del pronome personale «vi» che presenta la medesima forma sia per il comple-mento oggetto che per quello di termine; in questo caso, significando “voi” (e non “a voi”), è complemen-to oggetto. 8 1 PUNTO C. Nelle risposte A e D, le due frasi che formano il periodo sono coordinate da una congiun-zione (copulativa nella A, avversativa nella D). Nella ri-sposta B, invece, le due frasi sono legate da un rappor-to di subordinazione, dal momento che la frase «Dieter non poteva agire» è introdotta dalla congiunzione su-bordinante condizionale (o ipotetica) «se». 9 3 PUNTI [si toglie un punto per ogni errore com-messo] a) Tre voci roche; b) Una confezione di carte grigie; c) Una relazione sui regimi tirannici in Asia; d) Molte / Numerose difficoltà; e) Le astronavi viaggiano a velocità impossibili. 10 1 PUNTO A. I complementi oggetto sono: il pronome indefinito «niente» (risposta B) e il pronome personale «lo» (risposte C e D).

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COMPRENSIONE DEL TESTO

1 1 PUNTO A. Alla riga 42, Leonia viene definita la «metropoli sempre vestita a nuovo». Le opzioni fornite dalle altre risposte non trovano riscontri nel testo. 2 1 PUNTO C. Si tratta di un “apparecchio” con il quale si possono ascoltare «le ultime filastrocche» (r. 4), pertanto l’opzione proposta dalla risposta C è pie-namente plausibile. Troppo generiche sia la risposta A sia la D, assurda la B. 3 3 PUNTI [si attribuiscono 3 punti se le risposte corrette sono sette o sei; 2 punti se sono cinque; 1 punto se sono quattro] Le espressioni corrette sono le seguenti: A, C, D, F, L, O, P. 4 1 PUNTO L’assenza della virgola. I tre verbi, infatti, sono giustapposti senza segni di punteggiatura né congiunzioni coordinanti: questo rende l’asindeto particolarmente inusuale ma molto espressivo (è una caratteristica dello stile di Italo Calvino). 5 1 PUNTO A. 6 1 PUNTO C. Alle righe 25, 32 e 33, la tripla me-tafora che accosta gli ammassi dei rifiuti alle catene montuose («acrocoro di montagne», «crinale» e «montagne di rifiuti») indirizza già lo studente ver-so la risposta C. I cumuli di pattume sono poi me-taforicamente paragonati a «bastioni infetti» (r. 35), immagine dalla quale lo studente può dedurre che le montagne di spazzatura sono particolarmente malsa-ne. Le altre risposte contengono parole effettivamen-te presenti nel testo o fanno riferimento a immagini in cui il giovane lettore si è imbattuto scorrendo le righe del brano, ma in esso non trovano alcun riscon-tro testuale. 7 2 PUNTI [1 punto per ogni risposta corretta-mente individuata] B; F (vedi rr. 15-17). La risposta E non può essere accettata perché è iperbolica ed esagerata rispetto al reale rapporto che si crea tra gli abitanti e gli addetti allo smaltimento dei rifiuti; an-che C e D non sono accettabili dal momento che gli abitanti di Leonia, pur non curandosi affatto del de-stino dei loro rifiuti e della seconda parte del lavoro dei netturbini, sono sinceramente grati (anche se si tratta di una gratitudine interessata) per la ripulitura continua della città, che ne crea le condizioni per il suo rinnovo. 8 1 PUNTO B. La sostanza di cui sono fatti i rifiuti di Leonia diventa più resistente con i miglioramenti tec-nici e tecnologici dei beni prodotti in città. 9 1 PUNTO B. Si possono rileggere le righe 10-11: «L’opulenza di Leonia si misura dalle cose che ogni

giorno vengono buttate via per far posto alle nuove». Si può ricordare agli studenti che l’opulenza è la ric-chezza nei suoi aspetti più fastosi e sfarzosi. 10 1 PUNTO D. Alle righe 37-44 il narratore pro-spetta un possibile futuro apocalittico per Leonia: la sommersione nei suoi stessi rifiuti o per un catacli-sma accidentale (per esempio un barattolo, un vec-chio pneumatico, un fiasco che, rotolando giù, trasci-ni su Leonia una vera e propria valanga di spazzatura) o per l’azione delle ruspe di un’altra città alla ricerca di nuovi spazi dove accumulare il proprio pattume. Le risposte B e C sono molto imprecise e sfocate: pur utilizzando parole effettivamente presenti nel testo, contengono informazioni sbagliate (per esempio, il citato “cataclisma” potrebbe provocare, per l’auto-re, lo spianamento delle montagne di rifiuti, non di Leonia). 11 1 PUNTO A. Leonia non esiste; è una metafora, o meglio è il simbolo tragico del futuro nero che, secon-do Calvino, attende la civiltà consumistica. 12 1 PUNTO B. Le risposte A e C sono incomplete; la D, invece, non è supportata da alcun riscontro nel testo: lo scopo di Calvino, in generale, non è quello di ridicolizzare, ma di prospettare, anche in forma grotte-sca, un futuro tragico per la società consumistica, di cui Leonia è piena rappresentante. 13 2 PUNTI [1 punto per ogni risposta corretta] a) Bastioni infetti (r. 35); b) sordida catena mon-tuosa (rr. 41-42). 14 1 PUNTO Si può trattare tanto degli spazza-turai quanto degli abitanti delle città limitrofe a Leonia. 15 3 PUNTI [si assegnano 3 punti se le risposte cor-rette sono sette; 2 punti se sono sei o cinque; 1 punto se sono quattro] a) 4 (in particolare, rr. 26-27 e 39-40); b) 3 (rr. 22-23); c) 2 (rr. 7-11); d) 3 (rr. 15-18); e) 1 (rr. 1-5); f) 4 (rr. 33-36); g) 2 (rr. 7-11).

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QUESITI LINGUISTICI

1 2 PUNTI [1 punto per ogni risposta corretta] a) A; b) C e D (negli altri verbi, il prefisso “ri-” comunica l’idea del “fare di nuovo”, esattamente come in “rifà”, nel contesto in cui si trova). 2 1 PUNTO D. “Popolazione” deriva da “popolo”, “Vestaglie” da “veste”, “spazzaturaio” da “spazzatura”. 3 1 PUNTO C. Si tratta del presente, indicativo, im-personale del verbo “chiedersi”.

TESTO NARRATIVO 6Italo Calvino – L’inquinamento della città di Leonia

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4 1 PUNTO [assegnabile solamente se tutti e tre i riempimenti sono corretti] I riempimenti corretti sono: esplicita, primo, soggettivo. 5 2 PUNTI [si assegnano 2 punti se le risposte cor-rette sono cinque; 1 punto se sono quattro] a) con-giunzione; b) congiunzione; c) pronome; d) pro-nome; e) congiunzione. 6 1 PUNTO C. Il complemento di causa efficiente è “da crateri”. Le altre risposte contengono frasi con complementi introdotti dalla preposizione “da”, ma la loro funzione è evidentemente quella di distrattori. Nella risposta A, “da ogni lato” è complemento di sta-to in luogo; nella B e nella D, invece, “dall’involucro” e “dal frigorifero” sono complementi di provenienza. 7 4 PUNTI [si sottrae 1 punto per ogni errore com-messo] a) participio passato; b) congiuntivo presente; c) gerundio presente; d) condiziona-le presente; e) congiuntivo presente; f) infinito presente.

8 1 PUNTO D. Le parole “ieri” e “altroieri” sono trat-tate come nomi: questa è la trappola in cui gli alunni sono chiamati a non cadere. «Di ieri» e «dell’altroieri» sono, quindi, complementi di specificazione. Nelle al-tre risposte compaiono complementi di tempo: nella A, è presente «tutti i giorni»; nella B, «ogni mattina»; nella C, «ogni anno»: si tratta di complementi di tempo determinato. 9 2 PUNTI [si assegnano 2 punti se le risposte corrette sono sei; 1 punto se sono cinque] a) città; b) carichi; c) metropoli; d) pneumatici; e) fiaschi; f) tracce (attenzione, in questo caso, all’ortografia! Non è accet-tabile “traccie”). 10 2 PUNTI [si assegnano 2 punti se vengono rico-nosciute tutte e quattro le parole; 1 punto se ne ven-gono riconosciute tre] A, D, F, H.

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COMPRENSIONE DEL TESTO

1 1 PUNTO D. Alle righe 42-43 la narratrice fa rife-rimento alla «prigionia in Giappone», ma già alla riga 3 accenna a «due anni di campo di concentramento e di guerra». Non accettabile, pertanto, è la risposta B, mentre la A, con il riferimento generico a un “campo”, sembra voler distrarre l’attenzione dello studente (il “campo” a cui si fa riferimento nel testo è un campo di concentramento); la risposta C riporta un’abitudine at-testata dal brano, ma non influente (il riferimento, poi, al dialogo con eventuali “amiche” non è supportato da alcun dato nel brano). 2 1 PUNTO C. Lo si può dedurre dal riferimento ai marines (e all’ufficiale) americani (r. 10). 3 1 PUNTO [assegnabile solamente se tutta la se-quenza delle tappe è corretta] 1a tappa (partenza): Tokyo – 2a tappa: Napoli – 3a tappa: Palermo – 4a tappa (arrivo): Bagheria. Il viaggio può essere rico-struito, con un procedimento “al contrario” rispetto alla narrazione, rileggendo le righe 1-2. 4 1 PUNTO A. I due punti possono introdurre il rap-porto causale tra due frasi, di cui la seconda è il motivo per cui si realizza l’azione della prima. 5 1 PUNTO B. Alla riga 14 sulla nonna della narra-trice ci viene detto che «viveva nel culto della sua bel-lezza passata»; si tratta, quindi, di una donna incapace di accettare il corso del tempo; più che “tristissima” (come suggerisce la risposta D), la signora, pensando costantemente al suo passato, appare nostalgica e ma-linconica. 6 2 PUNTI [si assegnano 2 punti se le risposte cor-rette sono tre; 1 punto se sono due] A; C; D. I parenti della narratrice vengono descritti in modo sintetico – ma molto efficace – alla riga 15: «chiusi e sospettosi». 7 1 PUNTO A. Alle righe 18-19 si afferma che la famiglia della narratrice era «senza soldi e senza pro-prietà». 8 1 PUNTO Palermo. Alle righe 15-16 la narratrice ricorda che la famiglia prese una carrozza al porto di Palermo, per poi proseguire attraverso strade e luoghi cittadini (rr. 20-24), e infine uscire dal capoluogo sici-liano (rr. 26-27). 9 1 PUNTO B. Come si dice nella prima riga, la vi-cenda è ambientata nel 1947, nel secondo dopoguerra; si deduce che le macerie siano state causate proprio nel corso del conflitto. Le risposte A, C e D sono molto ingenue e non trovano riscontro nel testo. 10 1 PUNTO D. Rileggendo le righe 28-30, lo stu-dente può rendersi conto che il motivo per cui la nar-

ratrice non aveva intrapreso prima questo viaggio nella memoria è di natura squisitamente emotiva: temeva, infatti, di sentirsi invadere da un’ondata di ricordi che avrebbe potuto farla precipitare nello sconforto e nel dolore. 11 1 PUNTO D. Ci sono il padre e la madre della narratrice, le sue due sorelle e la narratrice stessa. 12 1 PUNTO A. 13 1 PUNTO C. La risposta può essere motivata chiedendo agli studenti di rileggere le righe 42-45, in cui si fa proprio riferimento ai dialoghi che la narratrice ha, con ogni probabilità, con le sue sorelle o i suoi ge-nitori (o altri internati di origine siciliana nel campo di concentramento). 14 2 PUNTI [1 punto per quesito] a) trompe-l’oeil; b) finestre e balaustre (come si può ricavare dalla riga 57: «le finestre finte, le balaustre finte»). 15 1 PUNTO A. Se gli studenti rileggono le righe 60-61, trovano agevolmente la risposta: «Sembra che si reggano, quei muri, solo perché si appoggiano l’uno all’altro»; questa descrizione ci fa quasi “vedere” questi muretti instabili, realizzati in fretta, probabilmente, e senza il controllo e l’esperienza di un esperto in mate-ria (r. 60: «senza neanche l’occhio del geometra a con-trollare»). Da ciò consegue che devono essere escluse sicuramente le risposte B e C; la risposta D è scorretta dal momento che le abitazioni a cui fa riferimento la narratrice sono descritte come povere e malridotte, ma non necessariamente vittime dell’incuria o del de-grado (a cui, nel testo, non si fa riferimento). 16 2 PUNTI [si attribuiscono 2 punti se le risposte corrette sono cinque; 1 punto se le risposte corrette sono quattro o tre] A (r. 40); B (r. 27); E (r. 62); G (r. 41); H (rr. 55-58). 17 1 PUNTO C. La narratrice descrive il padre «nel pieno della sua bellezza e seduzione» (r. 31); lo studen-te può quindi dedurre che la figlia ne fosse fortemen-te affascinata; lo stesso tipo di intensità non si ritrova né per la madre (risposta A), più opacamente dipinta come «fresca e bella anche lei» (r. 32), né per i nonni (risposte B e D). 18 1 PUNTO D. Dal momento che la vicenda nar-rata si svolge nel 1947 (r. 1), siamo nel secondo dopo-guerra. 19 1 PUNTO B. L’atmosfera che si respira leggendo il brano è di una terra un tempo ricca e nobile, ma poi lasciata andare, quindi povera (non si vedono altro che campi in cui crescono uliveti, piante di limone e vigne, quindi nulla che faccia pensare a un’agricoltura rigo-gliosa e curata, anche perché, come ha opportunamen-

TESTO NARRATIVO 7Dacia Maraini – Ritorno a Bagheria

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te osservato Margherita Mirabile, “si tratta di colture che nascono in terreni poveri e che non necessitano di cure o attenzioni particolari”); anche il cavallo che trasporta la famiglia della narratrice è «magro» (r. 37) e mangia poco cibo per sopravvivere (rr. 71-72). Tanto la risposta A quanto la D riportano caratteristiche della regione e della cultura siciliana sicuramente citati nel testo, ma assai marginali e non determinanti se riferiti alla domanda, che chiede allo studente di immedesi-marsi negli occhi della narratrice e di riportare che cosa lei effettivamente veda della Sicilia di quei tempi. Scor-retta la risposta C, che propone un quadro della Sicilia del secondo dopoguerra decisamente distorto. 20 1 PUNTO A. La narratrice è interna, in prima persona e onnisciente. Raccontando il ritorno a Baghe-ria in prima persona, un’esperienza direttamente vissu-ta sulla sua pelle, la narratrice non può rispondere alle caratteristiche presentate alle risposte B, C e D. 21 1 PUNTO C. La descrizione soggettiva dei per-sonaggi (risposta D) occupa una breve parte del testo (rr. 13-15 per i nonni e i parenti; rr. 31-37 per i genitori e le sorelle). Non trova riscontri nel testo la risposta B, mentre la risposta A non è corretta dal momento che la descrizione del paesaggio siciliano è talmente carica di emotività e così caratterizzata da metafore (le case dapprima viste come cataste di legna, poi come cubi alla riga 52) da essere pienamente soggettiva.

TOTALE PUNTI REALIzzAbILI: 24

QUESITI LINGUISTICI

1 1 PUNTO D. “Palermo”, il nome proprio a cui «dove» si riferisce, è il luogo in cui la protagonista è appena arrivata. 2 1 PUNTO «Con la nave» oppure «con un’altra nave» (r. 2). 3 1 PUNTO A. Il soggetto di questo verbo è «le eser-citazioni»; il verbo equivale a “erano fatte”. 4 4 PUNTI [1 punto assegnabile per le risposte della colonna centrale (che devono essere tutte corrette) +

3 punti per le risposte della colonna di destra, da scor-porare e conteggiare così: 1 punto se le crocette sono collocate tutte correttamente + 1 punto se le trasfor-mazioni sono tutte corrette + 1 punto se le motivazioni sono tutte corrette] a) attiva – la trasformazione NON è possibile perché il verbo “arrivare” è in-transitivo; b) passiva – la trasformazione è pos-sibile: I marines americani mi amavano molto; c) attiva – la trasformazione è possibile: La saliva in bocca era prosciugata dalla fame; d) attiva – la trasformazione NON è possibile perché il verbo “venire” è intransitivo. 5 1 PUNTO C. 6 1 PUNTO D. 7 1 PUNTO B. Si tratta di una subordinata causale, perché la frase implicita, se trasformata in esplicita, ri-sulta avere questo significato: “L’abbiamo caricata di tutti i nostri averi che erano in verità pochissimi, dal momento che / poiché / perché eravamo tornati dal Giappone nudi e crudi”. 8 1 PUNTO C. 9 2 PUNTI [si assegnano 2 punti se le risposte cor-rette sono quattro; 1 punto se le risposte corrette sono tre o due] a) falso (occorre far ragionare gli studenti sul distrattore, ossia la presenza, per entrambe le for-me verbali, della coppia “essere” + participio: nel pri-mo caso “essere” è ausiliario per formare un tempo del passato del verbo intransitivo “arrivare”, mentre nel secondo è sì ausiliare, ma serve alla formazione della forma passiva del verbo transitivo “amare”. Nel det-taglio: ero arrivata: modo indicativo, tempo trapassato prossimo, forma attiva; ero amata: modo indicativo, tempo imperfetto, forma passiva); b) falso (in que-sto caso significa “a lei” e non risponde alla domanda “chi?”, “che cosa?”); c) vero; d) vero (sono entrambi al modo condizionale e al tempo passato). 10 1 PUNTO A. Le altre sono tutte subordinate con-cessive, proprio come la frase subordinata da sostituire.

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COMPRENSIONE DEL TESTO

1 1 PUNTO B. L’inferenza è possibile attraverso un’opportuna considerazione dell’inciso «temo» (r. 4), con il quale la narratrice desidera comunicare al lettore una sua preoccupazione, più che una paura. 2 1 PUNTO B. 3 1 PUNTO D. «L’ha costruita un antenato che aveva fatto fortuna», si legge alla riga 8. Avendo notevoli di-sponibilità economiche, l’antenato della narratrice de-cise di destinare la somma di denaro di cui disponeva alla costruzione di una casa che mettesse in evidenza la sua ricchezza. 4 1 PUNTO A. Al secondo piano della casa, le stan-ze sono disposte in modo che «se si lasciano le porte aperte, dal bagno che si trova a un capo della casa si può vedere l’austera, piccola camera da letto» (rr. 14-15), che il padre aveva deciso di destinare a camera da letto personale. Le altre risposte, alla luce di quanto appena evidenziato, sono errate. 5 1 PUNTO C. Alla riga 27, la narratrice ci raccon-ta che il silenzio della soffitta «pare perfetto», quindi assoluto, totale, turbato solamente dai rintocchi del-le campane del vicinissimo campanile (rr. 28-30). Alle righe 36-37, poi, veniamo a sapere che nella soffitta ci sono non pochi bauli, «come in ogni soffitta che si rispetti, che raccolgono di tutto». La soffitta non può essere “buia” (risposta A), perché la narratrice insiste sull’ampiezza della veduta (rr. 25-26) e sul dettaglio che le finestre sono sempre aperte per far asciugare la biancheria (rr. 39-40). Le risposte B e D contengono dettagli (“è umida”, “è infestata dalla muffa”) non ri-scontrabili nel testo. 6 1 PUNTO B. La domanda chiede di rileggere e analizzare quale tipo di emozione la narratrice vuole farci pervenire scrivendo queste righe: «C’è vista, lassù, sui tetti intorno, sulle campagne, sul lento fiume d’ar-gento, sul silenzio che là in alto pare perfetto, senza le voci, senza le auto, senza le saracinesche dei negozi, senza le musiche forti: ogni cosa attutita dalla distanza, dall’altezza e dal vento». La sensazione che emerge da queste parole è di silenzio, di calma e di pace. Non vi è tristezza né malinconia in questa descrizione, né tanto meno un eccesso di felicità (come erroneamente pro-posto dalle altre risposte). 7 1 PUNTO B. Utilizzando le medesime parole del testo, la risposta C contiene come un insidioso distrat-tore, infatti riferisce la serie di oggetti in essa presentati a tutta la casa (mentre dal testo noi sappiamo che essi sono stipati esclusivamente nella soffitta); occorre ri-

cordare agli studenti che se una risposta contiene delle parole presenti nel testo non significa automaticamen-te che essa sia la risposta corretta. 8 1 PUNTO D. Dei quattro attributi riferiti agli ar-redi nelle varie risposte (“polverosi”, “antichi”, “acca-tastati”, “malridotti”), solo la risposta D ne contiene uno perfettamente riferibile agli oggetti dell’elenco che il pronome indefinito «tutto» riprende gramma-ticalmente. Che gli arredi siano impolverati e polverosi viene specificato subito dopo l’uso del pronome, non prima, quindi la risposta A non può essere accettata. 9 1 PUNTO B. Le risposte A e C sono assurde, dal momento che nel testo non si parla dei bambini che giocano in soffitta né del fatto che gli oggetti malridot-ti presenti nella soffitta siano utilizzabili in occasione di feste o riunioni familiari. La risposta D fornisce una prima informazione che risulta corretta, ma nella se-conda parte presenta un’informazione non avvalorata dal testo o dal pensiero della narratrice. 10 1 PUNTO D. Il fatto che in passato la stanza della narratrice sia stata occupata dalla servitù non la rende poco desiderabile; il suo aspetto, invece, sì. Assurda la risposta C, mentre la risposta A contiene un’informa-zione che non trova riscontro nel testo. 11 1 PUNTO C. Alla riga 58, la stufa presente nella camera da letto della narratrice viene definita «rustica e squadrata, non ornata, non slanciata come le altre»; da ciò è possibile dedurre che le risposte A, B e D sono errate (in particolare, si ricordi agli alunni che hanno dato come valida la risposta D che il fatto che la stufa non sia decorata e che sia “rustica” non la rende gioco-forza “esteticamente brutta”). 12 1 PUNTO A. La risposta corretta è facilmente accessibile se lo studente rilegge con attenzione le ri-ghe 64-66, in cui la narratrice racconta come si sente e come vive ogni volta che ritorna nella sua vecchia casa di famiglia: «senza responsabilità, con niente da pen-sare, niente da prevedere, niente da organizzare […] mi lascio cullare dai distanti rumori rassicuranti». Sono parole che infondono nel lettore un profondo senso di pace e di dolcissimo abbandono ai rassicuranti piaceri domestici. 13 1 PUNTO C. La casa deve essere stata costruita nel Seicento, se, come leggiamo alla riga 5, «sono quat-trocento anni che sta lì». 14 1 PUNTO C. Con la parola “livello”, in architet-tura, si intende ogni tipo di piano, di superficie di un edificio in cui ci sono stanze o spazi calpestabili. Il pri-mo livello è dato dal cosiddetto “piano terra” (la cui presenza è deducibile dal fatto che, essendoci un piano

TESTO NARRATIVO 8Isabella bossi Fedrigotti – Nella città dei ricordi

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“nobile”, deve per forza esserci un livello ad esso infe-riore); il secondo livello è occupato dal piano nobile (di cui si parla alle righe 10-11); il terzo livello è occupato dal secondo piano (rr. 13-16); il quarto livello dalla sof-fitta (rr. 24-53). Vi è, poi, un minuscolo “mezzo piano” (rr. 54 e seguenti) adibito esclusivamente a camera da letto per la narratrice. 15 2 PUNTI [si assegnano 2 punti se le risposte cor-rette sono quattro; 1 punto se sono tre o due] Le ri-sposte corrette sono: B, E, G, I. 16 3 PUNTI [si assegnano 3 punti se le risposte cor-rette sono otto; 2 punti se sono sette o sei; 1 punto se sono cinque o quattro] a) vero; b) falso; c) falso (non vi è alcuna relazione tra l’antenato costruttore della casa e il «prozio andato prete» di cui si parla alla riga 39; per alcuni studenti può costituire un ostacolo alla comprensione della frase l’espressione “prendere i voti”); d) vero; e) falso (alle righe 11-13, la narratrice ci informa che il piano nobile della casa fu realizzato «come se in quella sperduta campagna si dovesse far festa ogni giorno, con ricevimenti, concerti, balli e in-stancabili viavai di ospiti»; la comparazione ipotetica data dalla locuzione «come se» ci fa capire che siamo nell’ambito dell’irrealtà); f) vero (alla riga 51 si par-la di un tetto dalla «misura sconfinata»); g) vero (rr. 60-62); h) vero (la camera da letto del padre viene definita «austera» e «piccola» alla riga 15; la camera da letto della narratrice, alle righe 55-58 risulta «minusco-la» e molto semplice: ha un «soffitto basso», «finestre piccole», un «grezzo pavimento di legno», una «grande stufa di maiolica rustica e squadrata, non ornata, non slanciata come le altre»). 17 1 PUNTO B. Lo studente può dedurre questa informazione dalla presenza capillare, in casa, di stufe di maiolica e pavimenti spessi di legno (rr. 20-23: «per salvarsi dai freddi, non ha potuto fare a meno, l’antena-to, di mettere in ogni salotto e in ogni stanza spessi pa-vimenti di legno e alte stufe di maiolica che immedia-tamente tradiscono la vera latitudine alla quale sorge la mia casa»; si insista, con gli studenti, sulla parte qui sottolineata, dal momento che essa rappresenta lo sco-po dell’azione dell’antenato); dalla presenza costante di secchi e catini nella soffitta, poi, lo studente può de-durre che i giorni di pioggia, nella zona in cui si trova la casa della narratrice, siano tutt’altro che rari (rr. 46-50).

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QUESITI LINGUISTICI

1 2 PUNTI [si assegnano 2 punti se le risposte cor-rette sono almeno sette; 1 punto se sono sei o cinque] a) rompere; b) tondeggiante; c) tozza; d) allar-manti; e) si chiudono; f) quaggiù; g) ordinario. 2 1 PUNTO D. Il nome «concerto» è usato metafori-camente ed evoca non uno solo, ma una serie di suoni perfettamente udibili, quindi le risposte A e B sono er-rate; la parola “brusio” della risposta C fa riferimento a un bisbiglio, un rumore sommesso e lieve, incompati-bile con l’idea del suono, plurale e forte, a cui rimanda il termine «concerto». 3 1 PUNTO [assegnabile solo se tutti i verbi sono stati riconosciuti correttamente] a) sarebbe stata trasformata (r. 25); b) sorgesse (r. 24); c) riempi-te (r. 38); d) si rispetti (r. 37). 4 1 PUNTO [assegnabile solo se entrambe le rispo-ste sono corrette] No. Il primo “mi” è complemento oggetto (“protegge” me), il secondo è complemento di termine (“dà sicurezza” a me). 5 1 PUNTO B. Nella frase di partenza “quei recipien-ti” svolge la funzione di soggetto (è soggetto del ver-bo “stanno”). Nelle risposte A, C, D “quei recipienti” è complemento oggetto. Sarebbe bene ricordare agli studenti che il soggetto solitamente si trova a sinistra del verbo, ma questa condizione non è necessaria: in questo caso si trova a destra. Solo un ragionamento corretto sulla relazione tra il verbo e il soggetto può permettere l’individuazione corretta di quest’ultimo. 6 2 PUNTI [si assegnano 2 punti se le risposte cor-rette sono sette; 1 punto se sono sei o cinque] a) sog-gettiva; b) relativa; c) relativa; d) soggettiva; e) interrogativa indiretta; f) oggettiva, g) tempo-rale. 7 1 PUNTO Famiglia (r. 2). 8 1 PUNTO Aspirapolvere (rr. 67-68: «un aspira-polvere che geme lontano»). 9 1 PUNTO C. I due pronomi indefiniti sono i due “tutto”, soggetti del verbo “è”, sottinteso per il secon-do pronome («tutto [è] sotto controllo»). 10 1 PUNTO B.

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COMPRENSIONE DEL TESTO

1 1 PUNTO Europa. 2 1 PUNTO B. Alle righe 5-6 si legge: «Secondo i piani, fu disinserito l’impianto di raffreddamento d’e-mergenza. Questo fu il primo e il più fatale degli erro-ri». Il disinserimento dell’impianto di raffreddamento, quindi, è considerato un errore, l’origine della trage-dia. Non fu tanto l’esperimento in sé a determinare la tragedia, quanto, piuttosto, l’errore allucinante dei tecnici, che aggiunse un elemento di fortissimo rischio a un esperimento di per sé molto pericoloso, ma non necessariamente determinante il disastro. 3 1 PUNTO A. Con l’espressione «sulla carta», l’au-tore del pezzo vuole far capire al lettore che l’esperi-mento al reattore dell’unità 4 sarebbe stato comunque molto rischioso, anche senza il bisogno di una dimo-strazione scientifica concreta. Le altre risposte sono illogiche. 4 1 PUNTO B. 5 1 PUNTO [assegnabile se sia la risposta sia l’indica-zione della riga sono corrette] La direzione della cen-trale di Chernobyl decise di effettuare l’esperimento proprio nel reattore numero 4 perché esso era il più recente dell’impianto. L’informazione è reperibile alla riga 5. 6 1 PUNTO A. 7 1 PUNTO Due. 8 1 PUNTO C. La risposta è individuabile alle righe 15-18: «La grafite, carica degli elementi radioattivi che aveva già assorbito col caldo incandescente all’interno del reattore, a 1.100 °C iniziò a bruciare e i suoi fumi radioattivi si diffusero rapidamente nell’atmosfera, tra-sportati dai venti». 9 1 PUNTO C. 10 1 PUNTO D. Dal momento che, con l’avverbio «direttamente», l’autore del testo ci vuole comunicare che le cifre che sta per riportare si riferiscono al disa-stro nel momento e nel luogo in cui è avvenuto, non può essere sostituito dall’espressione riportata nella risposta D. 11 2 PUNTI [1 punto per ogni risposta corretta] Le risposte corrette sono: C e F. 12 1 PUNTO D. 13 1 PUNTO A. Il testo letto è di tipo “informati-vo” dal momento che l’avvenimento centrale (ossia il disastro nucleare a Chernobyl) viene presentato in modo dettagliato e accompagnato da dati certi con

lo scopo di “informare” il lettore, per arricchire la sua conoscenza sui fatti e farlo riflettere. Il brano non può essere definito “argomentativo” perché in esso non sono presentati la discussione di una tesi e l’abbatti-mento della sua antitesi. L’aggettivo “cronachistico”, invece, si riferisce solitamente a un testo che si limita a raccontare fatti di cronaca, spesso locale. Assurda la risposta D.

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QUESITI LINGUISTICI

1 2 PUNTI [1 punto per ogni complemento partiti-vo riconosciuto e trascritto correttamente] Lo studen-te può scegliere tra questi tre complementi partitivi: «della storia» (r. 2), «dell’impianto» (r. 5), «degli errori» (r. 6). 2 2 PUNTI [si attribuiscono 2 punti se le risposte corrette sono due; 1 punto se è stata individuata una sola risposta corretta] Le analisi corrette sono quelle contrassegnate dalle lettere B e D. 3 1 PUNTO D. La subordinata ha valore finale, come si può anche intuire dalla forma implicita introdotta da “per”. 4 1 PUNTO C. Il complemento “dai venti” è di cau-sa efficiente, pertanto allo studente viene chiesto di cercare l’unica frase in cui non vi sia un complemento di causa efficiente, presente nella A (“dai temporali e dalla grandine”), nella B (“dalla sua notevole intelligen-za”), nella D (“da uno strato sottile”). Nella frase della risposta C, invece, c’è sì un complemento introdotto dalla preposizione “da”, ma di tipo diverso: si tratta, infatti, di un complemento di provenienza. 5 1 PUNTO A. «Solo», nel contesto in cui si trova, è un avverbio; lo studente può riconoscere la categoria morfologica di questa parola in modo agevole, se viene invitato a riflettere sul fatto che può essere sostituito con “solamente”. 6 1 PUNTO C. Lo schema del periodo è totalmen-te verticale: alla principale («Non sarà mai possibile») è subordinata una frase soggettiva implicita di primo grado («valutare le conseguenze della nuvola radioatti-va»), dalla quale, a sua volta, dipende una subordinata relativa di secondo grado, esplicita («che ha investito le popolazioni europee nelle settimane seguenti»). Alla luce di questa analisi, lo studente potrà capire per quali motivi le risposte A, B e D sono scorrette.

TESTI ESPOSITIVI/INFORMATIVI

TESTO ESPOSITIVO/INFORMATIVO 1L’incidente di Chernobyl e alcune delle sue conseguenze più tragiche

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7 1 PUNTO D. La locuzione “tutt’al più” non ha va-

lore avversativo come il “tuttavia” di partenza e i suoi

sinonimi forniti nelle risposte A, B, C; significa, inve-

ce, “al massimo”, “nel peggiore dei casi”, “nell’ipotesi

meno favorevole”.

8 1 PUNTO Si possono accettare i seguenti aggettivi

(o i loro sinonimi): funzionanti, attive, operative.

9 1 PUNTO A.

10 4 PUNTI; 4 punti se le risposte corrette sono otto; 3 punti se sono sette o sei; 2 punti se sono cin-que; 1 punto se sono quattro a) aggettivo dimo-strativo; b) pronome dimostrativo; c) aggettivo possessivo; d) aggettivo possessivo.

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COMPRENSIONE DEL TESTO

1 1 PUNTO radici selvatiche (r. 7). 2 1 PUNTO B. Agli studenti che hanno fornito la risposta sbagliata si potrebbe spiegare il passaggio lo-gico in questo modo, usando una subordinata causale: dal momento che / poiché radici e tuberi contengono molti carboidrati, essi sono da sempre stati considerati «fonti di approvvigionamento alimentare molto ambi-te dall’uomo». 3 1 PUNTO B. Alle righe 5-8 viene infatti spiegato che le radici e i tuberi sono diventati molto più popo-lari e comuni («ortaggi privilegiati della nostra cucina italiana») anche grazie a processi di crescita determi-nati dall’uomo («un lunghissimo processo di domesti-cazione»). 4 1 PUNTO A. Alle righe 9-10 leggiamo che la carota «in origine era bianca o rossastra e molto piccola»; ne consegue che la risposta corretta è la A: ora la carota è più grande e di colore diverso. 5 1 PUNTO una vera perla in cucina (r. 12). 6 1 PUNTO A. Alle righe 14-15 possiamo leggere che alcune varietà di rape sono considerate «regine delle cucine del Mezzogiorno italiano». 7 1 PUNTO C. 8 1 PUNTO A. Vedere il commento alla risposta 2. 9 1 PUNTO Europa. 10 1 PUNTO D. 11 1 PUNTO Spuntino. Meno bene, quindi da re-spingere, “merenda” perché poco adatto al contesto in cui la parola “snack” si trova: il topinambur veniva consu-mato crudo ogni giorno come alimento “spezza fame”. 12 1 PUNTO Alla riga 18. Lo si può dedurre dall’e-spressione «miseri pasti invernali dei contadini». 13 6 PUNTI [si assegnano 6 punti se le risposte cor-rette sono otto; 5 punti se sono sette; 4 punti se sono sei; 3 punti se sono cinque; 2 punti se sono quattro; 1 punto se sono tre] a) topinambur (r. 32: «spesso da ingerire crudo»); b) pastinaca (rr. 11-12: «dal sapore

di carota con la tessitura della patata»); c) topinam-bur (r. 27: «arrivò dall’America Settentrionale»); d) to-pinambur (r. 29: «dal delicato gusto “carciofato”»); e) rapa (r. 14 – vedere il commento alla risposta 6); f) carota (rr. 9-10: «in origine […] era molto piccola»; vedere il commento alla risposta 4); g) rapa (r. 16, in ri-ferimento alla rapa di Caprauna, in provincia di Cuneo) e topinambur (rr. 28-29: «una vera istituzione nella bagna cauda e in altri piatti della cucina piemontese»); h) pastinaca (r. 11: «un ortaggio dimenticato»). 14 1 PUNTO D. Alle righe 23-26 leggiamo che «L’euforia di trovare nuove radici buone da mangia-re e ricche di principi nutritivi ha non solo segnato la storia delle patate nel Vecchio Continente, ma anche quella di altre piante venute da lontano: è il caso del topinambur». La risposta A è sbagliata perché è il to-pinambur ad avere un delicato gusto carciofato (r. 29), non le rape; la B contiene un errore nel riferimento temporale (che si presenta come un distrattore, su cui è bene attirare l’attenzione di tutti gli studenti, non solo quella di coloro che hanno sbagliato): alla riga 27 veniamo a sapere che il topinambur «arrivò dall’Ameri-ca Settentrionale agli inizi del 17° secolo», cioè agli inizi del Seicento, non del Settecento; inaccettabile anche la risposta C dal momento che, alla riga 17, siamo infor-mati del fatto che le rape sono «ortaggi prettamente autunnali». 15 1 PUNTO C.

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QUESITI LINGUISTICI

1 1 PUNTO B. Seminario è l’unica parola in cui non c’è il prefisso “semi-” che invece, nella altre, a secon-da della parte restante della parola a cui si lega, può significare “mezzo, a metà, per metà”, o anche, più ge-nericamente, “in parte, parzialmente, quasi”. Il nome “seminario” deriva dal latino seminarium, ossia “semen-

TESTO ESPOSITIVO/INFORMATIVO 2Andrea Pieroni – Sapori underground

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zaio”, “vivaio”, a sua volta derivato da semen, “seme”, e il suffisso -arium, tipico dei nomi indicanti un luogo in cui veniva riposto qualcosa. 2 1 PUNTO B. Dal momento che «delicato» è riferi-to al gusto del topinambur, solo l’aggettivo “gradevo-le” può sostituirlo come sinonimo. 3 1 PUNTO A. 4 1 PUNTO D. 5 4 PUNTI [1 punto per ogni risposta corretta] a) complemento oggetto (del verbo «troviamo», il cui soggetto sottinteso è “noi”); b) soggetto (del predi-cato nominale «era bianca»); c) soggetto (del verbo passivo «venivano lasciate»); d) soggetto (del verbo «arrivò»). 6 4 PUNTI [1 punto per ogni nome della tabella, attribuibile a patto che entrambe le consegne, quella della colonna centrale e quella della colonna di destra, siano svolte correttamente] a) plurale – varietà; b) singolare – specie; c) plurale – decennio; d) sin-golare – snack (in italiano, non si rende plurale un sostantivo di origine inglese usando la desinenza “-s”; si considera invariabile).

7 4 PUNTI [1 punto per ogni risposta corretta] a) predicato verbale (ausiliare del verbo «è rappre-sentato», indicativo, presente, passivo del verbo “rap-presentare”); b) predicato nominale; c) predicato verbale (ausiliare del verbo «è stata selezionata», indicativo, passato prossimo, passivo del verbo “sele-zionare”); d) predicato verbale (ausiliare del verbo «è trasformata», indicativo, presente, passivo del verbo “trasformare”). 8 4 PUNTI [1 punto per ogni risposta corretta] a) «emblematico» (r. 9); b) «vitrea» (r. 29); c) «quotidiano» (r. 32); d) «istituzione» (r. 28). 9 1 PUNTO B. 10 1 PUNTO B. Si può ricordare agli studenti i due valori fondamentali di “mentre”, quello temporale e quello avversativo; quest’ultimo è facilmente identifi-cabile quando “mentre” può essere sostituito da “in-vece”.

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COMPRENSIONE DEL TESTO

1 1 PUNTO Anni. 2 1 PUNTO Range (r. 2). 3 1 PUNTO C. Alle righe 1-3 si legge che «la diffu-sione dei social network in Italia si colloca al 57% […] allineata con la media europea (59%)». La percentuale di diffusione, in Italia, è inferiore di due punti percen-tuali rispetto a quella europea. Alla luce della citazione, si capisce che le risposte A e B sono sbagliate, mentre la risposta D riporta un dato che risulta esagerato. 4 1 PUNTO A. Alle righe 5-6 si dice che non è tanto il sesso di appartenenza che determina una differenza visibile nell’uso dei social network, quanto l’età: con l’avanzare degli anni, dall’infanzia all’adolescenza, au-menta anche il numero degli iscritti. 5 1 PUNTO B. Gli «altri» sono i social network diver-si da Facebook, che si ritagliano una quota bassissima di mercato tra gli adolescenti: solo il 6%, dal momento che il 94% degli intervistati dichiara di avere un profilo su Facebook e non altrove. 6 1 PUNTO [attribuibile solamente se tanto l’avverbio quanto la riga sono esatti] Sensibilmente (riga: 26). 7 1 PUNTO A. Si possono rileggere le righe 29-31, dove si afferma che circa la condivisione del numero

del telefono, gli adolescenti italiani risultano «al di sot-to della media dei loro coetanei europei». 8 4 PUNTI [si sottrae 1 punto per ogni dato riporta-to in maniera errata] a) 57% (r. 1); b) 94% (rr. 10-12); c) 52% (deducibile dal dato alla r. 17, ossia il 48%); d) 96% (deducibile dal dato alla r. 30, ossia il 4%). 9 8 PUNTI [si sottrae 1 punto per ogni errore com-messo] a) dato presente o deducibile (rr. 5-6: «Le percentuali di diffusione sono pressoché analoghe fra maschi (56%) e femmine (57%)»); b) dato presente o deducibile (rr. 23-24: «Sembra, inoltre, determi-nante il passaggio da un ciclo di istruzione all’altro»); c) dato presente o deducibile (rr. 14-15: il dato è deducibile dalla percentuale di ragazzini che dice di essere attiva su internet e di avere un profilo su Face- book, ossia il 70%); d) dato assente e/o falso (la percentuale che viene riportata nell’affermazione, ossia il 48%, si riferisce ai ragazzi che risiedono nel Nord Italia e che dichiarano di avere un profilo sui social network, come indicato alle righe 16-17); e) dato presente o deducibile (alla riga 30 lo studente viene informato che solamente il 6% degli adolescenti maschi decide consapevolmente di condividere il proprio numero di telefono sui social network); f) dato presente o de-

TESTO ESPOSITIVO/INFORMATIVO 3Andrea Cuman, Elisabetta Locatelli – La diffusione e l’uso dei social network fra i giovanissimi in Italia

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ducibile (alle righe 11-12 si afferma che il 57% dei gio-vani europei ha un profilo attivo su Facebook); g) dato assente e/o falso (piuttosto è vero il contrario, come si può leggere alle righe 27-28); h) dato presente o deducibile (come specificato alla riga 1). 10 1 PUNTO D (alle righe 7-8 e 18-20 viene riba-dito il ruolo centrale della crescita dell’età per quanto riguarda l’iscrizione dei giovani sui social network). 11 1 PUNTO A. Le risposte B e C sono palesemen-te scorrette dal momento che gli autori del testo non esprimono opinioni sui dati che presentano, né li criti-cano né li prendono come punto di partenza per espri-mere le loro preoccupazioni sulla diffusione dei social network. Anche la risposta D è scorretta, in quanto lo studio riguarda anche le fasce di età che precedono l’a-dolescenza.

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QUESITI LINGUISTICI

1 1 PUNTO C. Si può ricordare agli studenti i due valori fondamentali di “mentre”, quello temporale e quello avversativo; quest’ultimo è facilmente identifi-cabile quando “mentre” può essere sostituito da “in-vece”. 2 2 PUNTI [1 punto per ogni risposta corretta] a) Un nome; b) Dall’articolo “il”. 3 1 PUNTO B. Si tratta di un riflessivo apparente dal momento che è seguito e completato nel senso da un complemento oggetto, ossia «una quota minima». 4 1 PUNTO B. Il verbo «detto» è un participio passa-to, pertanto è di modo indefinito (o infinito). Le altre

risposte sono errate perché contengono informazio-ni scorrette: nell’inciso non è presente un aggettivo, come erroneamente proposto nella risposta A; il sog-getto del verbo non è ricavabile dal participio, modo indefinito, appunto, quindi privo di un soggetto ad esso concordato grammaticalmente, quindi anche la risposta B è scorretta; per quanto riguarda la risposta D, l’inciso, in questo contesto, non ha funzioni di chia-rimento ma di ripetizione e conferma. 5 2 PUNTI [1 punto per ogni risposta corretta] a) il passaggio; b) sì, “determinante”. 6 1 PUNTO [assegnabile solamente se entrambe le risposte sono corrette] sale, verbo. 7 1 PUNTO D. L’elemento determinante per il rico-noscimento del grado superlativo relativo dell’agget-tivo è la presenza dell’articolo determinativo “il”, as-sente se si trattasse di un comparativo di maggioranza. 8 2 PUNTI [1 punto per ogni risposta corretta] a) B; b) B (si potrebbe sciogliere così “la percentuale del quale”, ossia del dato riguardante il numero di te-lefono). 9 1 PUNTO coetanei. 10 3 PUNTI [così suddivisibili: 1 punto per la pri-ma risposta; 2 punti per la seconda risposta aperta, a patto che sia corretta e circostanziata] A. L’indicativo è il modo dell’oggettività e della realtà, per questo è particolarmente indicato per testi come questo, a pre-valenza espositiva e informativa, in cui sono riportati dati scientificamente provati, quindi né probabili, né possibili, né soggetti a opinioni.

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COMPRENSIONE DEL TESTO

1 1 PUNTO Riga 1. In questa riga iniziale, infatti, si legge: «L’aria condizionata “secca” l’ambiente». 2 1 PUNTO C. Il “bilancio in perdita”, di cui si parla alle righe 3-4, si riferisce ai liquidi che si introducono e a quelli che si perdono, per via del caldo e dell’azione disidratante dell’aria condizionata sull’ambiente. 3 1 PUNTO B. Le righe 5-6 informano i lettori che la sudorazione è una forma preziosa di adattamento del corpo all’ambiente esterno; la sudorazione è inoltre uno dei meccanismi principali della termoregolazione (sudorazione termica): l’evaporazione dell’acqua con-tenuta nel sudore induce, infatti, un abbassamento del-la temperatura corporea, ma se il corpo è privo di liqui-

di la sudorazione avviene in modo più problematico. 4 1 PUNTO A. Due passaggi del brano possono essere indicati agli studenti per convalidare la bontà della risposta A: 1) righe 4-5: «il colpo di calore, più probabile proprio se si è disidratati»; 2) righe 11-14: «bisogna bere per reintegrare il deficit di liquidi che, oltre a contribuire alla comparsa del colpo di calore, può provocare irrequietezza, carenza di concentrazio-ne, calo delle performance fisiche e, nei casi più seri, tachicardia e ipertensione». 5 1 PUNTO C. La risposta al quesito può essere tro-vata alle righe 36-38: «Le donne in gravidanza devono bere molto (2,3 litri al giorno i liquidi indispensabili), perché una buona idratazione favorisce il passaggio delle sostanze nutrienti al piccolo».

TESTO ESPOSITIVO/INFORMATIVO 4Elena Mell – Bere! Bere! Bere!

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6 1 PUNTO B. Questi due litri di acqua, indicati come la dose minima necessaria per la nostra salute, sono definiti «famigerati» dall’autore del testo proprio perché si sente parlare continuamente e ossessivamen-te della necessità di assumerli, ma ben poche persone seguono questa indicazione terapeutica. 7 1 PUNTO [attribuibile solamente se entrambi i riem- pimenti sono corretti] Il pronome “-ne” è riferito ai li-quidi e ai sali minerali. 8 1 PUNTO A. Alle righe 38-40 si legge che «duran-te l’allattamento occorre introdurre ancora più liquidi, per favorire la produzione del latte». I litri raccoman-dati sono 2,7. 9 6 PUNTI [si toglie un punto per ogni risposta errata] a) vero (rr. 17-18: «se si passa molto tempo in ambienti climatizzati […] non si ha […] la percezione del caldo che stimola a dissetarsi di più»); b) vero (il testo sembra proprio invitarci ad aiutare a bere di più anche chi av-verte meno lo stimolo della sete, come gli anziani; con il passare degli anni, non passa anche la necessità di idratarsi, anzi tutt’altro); c) falso (ci sono periodi della vita in cui è necessario bere di più, come si può leg-gere alle righe 29-40); d) falso (dal brano veniamo a sapere che la maggioranza degli italiani beve una quan-tità d’acqua che non supera un litro: nello specifico, ai 650 ml in media occorre aggiungere, per gli uomini, caffè, latte, succhi e bevande zuccherate, mentre per le donne tè, tisane, caffè, latte e succhi, come leggiamo alle righe 22-24); e) vero (r. 25: «La varietà di liquidi è importante»); f) vero (rr. 27-29: «gli alimenti ricchi di acqua […] apportano dal 20 al 30 per cento dei liquidi necessari ogni giorno»). 10 2 PUNTI [1 punto per ogni categoria individuata correttamente] Le due categorie sono le seguenti: B (rr. 40-41: «Anche gli anziani devono sforzarsi di bere, indipendentemente dal senso della sete, che in questi soggetti è molto scarso») e D (rr. 25-26: «La varietà di liquidi è importante, dicono gli esperti, per aiutare a bere di più anche chi avverte meno lo stimolo della sete, come i bambini o gli anziani»). 11 3 PUNTI [si toglie un punto per ogni risposta errata] Le risposte corrette sono le seguenti: 1,3 litri circa: piccoli fra due e tre anni (r. 35); 1,6 litri circa: piccoli fra quattro e otto anni (r. 35); 1,9 litri circa: femmine fra i 9 e i 13 anni (rr. 33-34); 2,1 litri circa: maschi fra i 9 e i 13 anni (rr. 33-34); 2,3 litri circa: donne in gravidanza (rr. 36-37); 2,5 litri circa: ma-schi di 14 anni e oltre (r. 33). 12 1 PUNTO C.

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QUESITI LINGUISTICI

1 2 PUNTI [1 punto per ogni consegna eseguita cor-rettamente] a) «Per stare meglio»; b) A. 2 2 PUNTI [1 punto per ogni riempimento ese-guito correttamente] participio; condizionale. La sequenza dei verbi (attenzione: non dei predicati ver-bali!) è la seguente: condotta – ha mostrato – sa – do-vrebbe – bere – supera; pertanto la sequenza dei modi è: participio (passato), indicativo (passato prossimo), indicativo (presente), condizionale (presente), infini-to (presente), indicativo (presente). Si ricordi agli alun-ni che “dovrebbe fare” è un predicato verbale unico formato da due verbi distinti: un verbo servile e un infi-nito ad esso legato grammaticalmente e logicamente). 3 1 PUNTO B. Si tratta di un pronome relativo misto (definito da qualche testo di grammatica italiana, ma meno efficacemente, “relativo doppio”). 4 6 PUNTI [1 punto per ogni verbo coniugato per-fettamente nel modo, nel tempo e nella persona] a) sia favorita; b) sia, dovrebbero; c) Bevendo, mangiando, sono stati persi (oppure “è stata per-sa”, se si riferisce il verbo a “quantità” e non a “quei sali minerali e quei liquidi”). 5 1 PUNTO B. Il soggetto di “bisogna” è il verbo “bere”, che forma anche una subordinata soggettiva di primo grado, implicita; da questa dipende la finale di secondo grado, implicita, introdotta da “per”. 6 1 PUNTO D. Il complemento da cui parte l’analisi dello studente, ossia «dei liquidi necessari», è di tipo partitivo; compito dello studente, quindi, è quello di trovare l’unica frase in cui questo complemento non compare. La risposta è D, dal momento che le altre op-zioni ne presentano uno: “di voi” nella risposta A; “del mondo” nella risposta B; “Dei miei compagni” nella risposta C. 7 1 PUNTO B. L’aggettivo femminile “incinta” ha il plurale regolare “incinte”. 8 4 PUNTI [1 punto per ogni parola individuata cor-rettamente] a) disidratazione (r. 41); b) imprescin-dibile (rr. 15-16); c) deficit (r. 11); d) irrequietezza (r. 13). 9 1 PUNTO C. 10 2 PUNTI [1 punto per ogni analisi svolta tutta correttamente] a) personale (corrisponde a “noi”), complemento oggetto (del verbo “disidrata”); b) indefinito, complemento d’agente (del partici-pio passato “dimenticata”).

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1 1 PUNTO Quorum. La guida alla comprensione fornisce un primo indizio importante e da non sottova-lutare: suggerisce di rileggere il testo con la precisa in-tenzione di cercare una parola latina, quindi poco fami-liare per gli studenti. L’unico nome presente nel testo che soddisfa le richieste della consegna e l’indizio della guida è quorum, parola che viene usata in occasione di votazioni in cui è necessario raggiungere un numero minimo o una percentuale minima prestabilita perché avvenga, come in questo caso, un’elezione. 2 1 PUNTO Nessuno. In entrambe le votazioni, nessuno dei candidati ha ottenuto un numero di voti sufficiente per raggiungere il quorum di 672 voti. 3 6 PUNTI [si toglie un punto per ogni risposta er-rata] a) falso (i senatori hanno ottenuto lo stesso nu-mero di voti nei due scrutini); b) falso (il numero dei votanti è diminuito nella seconda votazione); c) vero; d) falso (il numero dei voti che ha ottenuto, ossia dieci, è rimasto invariato); e) vero; f) falso (con il termine “irregolarità” si intende la compilazione sbagliata della scheda, non il lasciarla in bianco; sono irregolari, per-tanto, le cosiddette “schede nulle”. Il numero di queste schede è decisamente inferiore rispetto alla percentua-le richiesta dal quesito – 97 schede nel primo scrutinio e 84-85 nel secondo); g) vero (sono sempre i deputati a essere in cima alle preferenze dei votanti); h) vero (si ricordi agli alunni che l’avverbio “sensibilmente” in italiano significa “molto”, “molto evidentemente”).

4 1 PUNTO A. Il primo scrutinio, ossia la conta effet-tiva dei voti, è iniziato alle ore 9.30; il secondo scrutinio è iniziato alle ore 11. Lo spazio compreso tra i due mo-menti è di un’ora e mezza, comprensivo delle opera-zioni del primo scrutinio e delle votazioni del secondo; il tempo di queste seconde votazioni, pertanto, è dura-to sicuramente meno di un’ora e mezza. 5 1 PUNTO A. La guida alla comprensione mette lo studente davanti a una serie di dati che dovrebbero permettergli di riflettere opportunamente su questa difficile inferenza. Si può partire da qui per ricostruire quanto accaduto tra il primo e il secondo scrutinio: una scheda elettorale viene definita “bianca” quando chi ha diritto a esprimere un voto, in realtà, non scri-ve nulla, quindi riconsegna la scheda così come gli è stata data; questo gesto comunica, solitamente, che il votante non ha alcuna idea, e si trova in una tale inde-cisione e in uno stato di smarrimento tale da non sen-tirsi di esprimere una preferenza. L’altissimo numero di schede bianche è riscontrabile al secondo scrutinio: è evidente che, alla luce di quanto appena spiegato, la mancata elezione a Presidente del deputato Sternieri al primo scrutinio abbia creato uno stato di indecisione particolarmente marcata tra i votanti. Illogiche le altre risposte, anche perché nel testo non si trovano dati che le avvalorino.

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1 3 PUNTI [si attribuiscono 3 punti se le risposte corrette sono quattro; 2 punti se sono tre; 1 punto se sono due] a) fototipo; b) olivastro / olivastra; c) lentiggini; d) gradualmente. 2 5 PUNTI [si attribuiscono 5 punti se le risposte corrette sono sei; 4 punti se sono cinque; 3 punti se sono quattro; 2 punti se sono tre; 1 punto se sono due] a) SPF 20 (fototipo 2); b) SPF 10 (fototipo 6); c) SPF 20 (fototipo 2); d) SPF 10 (fototipo 4); e) SPF 6 (fo-totipo 5); f) SPF 10 (fototipo 5). 3 7 PUNTI [si sottrae un punto per ogni risposta er-rata] a) falso (chi ha la pelle chiara – fototipo 2 – deve scegliere una crema con SPF alto o molto alto se decide

di esporsi al sole per più di tre ore); b) vero; c) vero (chi ha, per esempio, un fototipo 1 o 2 si scotta con facilità. Chi, invece, ha un fototipo contrassegnato da un nume-ro molto alto non si scotta o, nei rari casi in cui ciò acca-da, si scotta lievemente); d) vero (sempre e solo il SPF 50+); e) falso (nella tabella è scritto che è sconsigliatis-simo esporsi al sole tra le 11 e le 15; nessun medico, per-ciò, consiglierebbe di prendere il sole in quegli orari); f) vero; g) falso (deve usare una protezione media – SPF 15 – se vuole esporsi per più di quattro ore); h) vero; i) vero (più si è sensibili ai raggi solari, come capita ai fototipi 1 e 2, meno ci si abbronza).

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TESTI NON CONTINUI

TESTO NON CONTINUO 1L’elezione del Presidente della Repubblica

TESTO NON CONTINUO 2Consigli per scegliere la crema solare con il fattore di protezione (SPF) adeguato al proprio fototipo

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1 8 PUNTI [si sottrae un punto per ogni risposta er-rata] a) falso (non c’è alcun riferimento alla crema tra gli ingredienti; la crema, poi, si prepara con le uova, che non compaiono tra gli ingredienti); b) vero (il gelato, infatti, contiene latte scremato in polvere che è stato reidratato, ossia è stato riportato allo stato liquido con l’aggiunta di acqua); c) falso (vedi la risposta prece-dente); d) falso (il gelato è di produzione industriale; si può chiedere agli studenti che non si accontentano di questa spiegazione se hanno notato in primo luogo che il testo proposto è un’etichetta, poi se sui gelati freschi che comprano in gelateria – quelli in cui il ge-lataio, per intenderci, distribuisce i gusti del gelato di-rettamente sul cono o nella coppetta – trovano le eti-chette); e) vero (il gelato contiene farina di frumento, che i celiaci non possono mangiare); f) falso (lo stecco contiene solo una piccola percentuale di estratto di li-quirizia, ossia il 3,5% dell’intero gelato, una quantità ir-risoria rispetto al prodotto intero); g) vero (la scaden-za è prevista per il mese di ottobre del 2016); h) vero (la percentuale di succo di limone è 8,9%); i) vero; l) falso (dall’etichetta, piuttosto, emerge che i dati sono

relativi solo a chi segue una dieta da 2.000 kcal al gior-no; questi dati sono suscettibili di variazioni a seconda dell’età, del sesso, del peso e dell’attività fisica). 2 1 PUNTO 78 grammi, come si nota nell’intesta-zione della terza colonna della tabella. 3 1 PUNTO B. Vedere risposta 1 f). 4 1 PUNTO D. GDA è l’acronimo di Guide Daily Amount, come si può ricavare dalla nota in fondo alla tabella. 5 1 PUNTO A. I consumatori sono coloro che acqui-stano beni di consumo, ossia quei beni che producono un’utilità diretta all’acquirente, come per esempio gli alimenti, i capi di abbigliamento, gli elettrodomestici, i libri. I consumatori sono, per dirla molto semplice-mente, i clienti sia dei negozi dove si vendono i beni di consumo sia delle ditte che li producono. 6 4 PUNTI [1 punto per ogni risposta corretta] Le risposte corrette sono le seguenti: B; D; G; H. Possono essere ricavate dalla nota in fondo alla tabella in cui si afferma che «Il fabbisogno individuale varia in funzio-ne dell’età, del sesso, del peso e dell’attività fisica».

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TESTO NON CONTINUO 3Etichetta di un gelato al limone

TESTO NON CONTINUO 4Sigonio Orienta

1 5 PUNTI [si attribuiscono 5 punti se le risposte corrette sono nove; 4 punti se sono otto oppure set-te; 3 punti se sono sei; 2 punti se sono cinque; 1 pun-to se sono quattro] a) vero (sotto la tabella dell’ora-rio dell’opzione Economico-Sociale viene chiarito che «Con un congruo numero di domande sarà organizzato un corso opzionale di Spagnolo»; vedi la risposta h) per ulteriori chiarimenti); b) falso (l’indirizzo Musicale pre-vede 32 ore settimanali di lezione, mentre gli altri due indirizzi 27 ore durante il primo biennio e 30 ore per i successivi tre anni); c) falso (la scuola rimane aperta un solo sabato in inverno; le altre due aperture straordina-rie sono in autunno); d) vero (si guidi l’attenzione degli studenti sulla nota introdotta da due asterischi); e) vero (per almeno tre ore settimanali; nell’indirizzo Economi-co-Sociale le lingue straniere previste dal piano di studi sono due); f) vero (come riportato dalla scritta sotto la tabella oraria dell’indirizzo Musicale); g) falso (non si tratta di tre istituti diversi, ma di tre indirizzi all’inter-no del medesimo istituto, ossia il Liceo “Carlo Sigonio”, come si legge in cima al volantino); h) falso (l’insegna-mento di Spagnolo è opzionale, quindi facoltativo e ag-

giuntivo al piano di studi dell’indirizzo Economico-So-ciale presentato sul volantino); i) falso (come riportato dalla nota preceduta da un solo asterisco, l’insegnamen-to di Matematica prevede una parte di Informatica in tutti e tre gli indirizzi). 2 1 PUNTO D. Fisica è l’unica materia che passa da zero ore nel primo biennio a due ore nei successivi tre anni. 3 1 PUNTO B. Sarebbe opportuno segnalare agli studenti che hanno fornito le risposte sbagliate che la prova di ammissione verifica le competenze già con-solidate nei candidati. Occorre quindi che, chi intende frequentare il Liceo, sia già capace di suonare almeno uno strumento e abbia una buona preparazione musi-cale di base. 4 6 PUNTI [1 punto per ogni risposta corretta] a) LSU (si tratta dell’unico indirizzo in cui le Scienze natu-rali sono studiate per tutti e cinque gli anni; inoltre, dal momento che Alessia vuole diventare una maestra di scuola Primaria, solo in questo indirizzo potrà trovare gli insegnamenti di Scienze umane, fondamentali per la sua probabile futura attività lavorativa); b) LSU (Fabio

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può trovare solo nel Liceo delle Scienze Umane la pos-sibilità di studiare le materie per le quali si sente por-tato e per le quali nutre una sincera passione); c) LM (Giovanna ha competenze musicali già acquisite, visti i suoi studi di pianoforte, quindi per lei potrebbe non essere un problema superare la prova di ammissione per il Liceo a indirizzo Musicale, l’unico che le permet-te di approfondire la sua passione per la musica); d) LES (presso il Liceo “Sigonio”, Marco ha la possibilità di studiare due o tre lingue straniere solamente nell’in-dirizzo Economico-Sociale; questa opzione, poi, per-metterebbe al giovane di approfondire i suoi interessi legati all’attualità, all’economia e alla finanza); e) LM (come Giovanna, presentata nella risposta c), anche Maria Teresa ha competenze musicali che potrebbero facilitarle l’accesso al Liceo Musicale; tra l’altro questo è l’unico indirizzo in cui la ragazzina potrebbe studiare Storia dell’arte, che lei ama tanto, sin dal primo anno e non dal terzo come negli altri due indirizzi); f) LES (nel Liceo a opzione Economico-Sociale Susanna ha la possibilità di studiare le materie che la affascinano di più, in particolare Storia, Diritto ed Economia politica, Filosofia, e che meglio riuscirebbero a soddisfare le sue curiosità). 5 1 PUNTO A. Sotto il quadro orario del Liceo Mu-sicale è riportata la seguente nota: «L’iscrizione al Liceo Musicale è subordinata al superamento di una prova di ammissione, per affrontare la quale lo studente deve

essere già in possesso di specifiche competenze mu-sicali». 6 1 PUNTO A. Non percorribili le opzioni B e C, dal momento che molto difficilmente una mail di risposta potrebbe contenere tutte le informazioni richieste nel-la consegna del quesito. L’opzione D è altrettanto poco interessante perché una pagina su un social network non potrà mai contenere tutte le informazioni detta-gliate e aggiornate reperibili ormai sui siti delle varie scuole, che, nella stragrande maggioranza dei casi, or-mai, sono costantemente aggiornati sugli argomenti oggetto di domanda nel quesito. 7 1 PUNTO C. Nell’opuscolo, il cui carattere è infor-mativo, si trovano solamente i quadri orari dei tre Licei e la disponibilità del personale della scuola a tenere aperto l’istituto per accogliere gli alunni che mostra-no delle curiosità sui vari corsi di studi. La risposta D è generica, mentre le risposte A e B non sono corrette perché l’opuscolo non contiene elementi pubblicitari o argomentativi volti a convincere i lettori a iscriversi alla scuola. 8 1 PUNTO B. Assurda la risposta A, troppo generica la risposta C (l’iscrizione al Liceo non è rivolta ai soli ragazzini residenti nella città di Modena); per quanto riguarda la risposta D, nel volantino non si fa alcun rife-rimento a una preiscrizione all’istituto.

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TESTO NON CONTINUO 5Italia, ultima in Europa per numero di laureati!

1 1 PUNTO A. Il dato può essere ricavato dalla se-conda riga della tabella: nei tre anni presi in considera-zione, la percentuale risulta essere in costante aumento. 2 1 PUNTO C. 3 1 PUNTO C. 4 3 PUNTI [si attribuiscono 3 punti se gli Stati in-dividuati sono quattro; 2 punti se sono tre; 1 punto se sono due] Bulgaria, Estonia, Finlandia, Spagna. 5 1 PUNTO Target. Agli studenti che avessero for-nito una risposta sbagliata o avessero lasciato lo spa-zio in bianco, si può suggerire un ragionamento per esclusione: le uniche due parole di origine inglese pre-senti nel testo sono «target» (r. 6) e «partner» (r. 8); il riconoscimento, a questo punto, dovrebbe essere più agevole, dal momento che statisticamente il sostantivo “partner” è, per i preadolescenti, una parola più fre-quente rispetto a “target”, parola più scientifica, setto-riale, pertanto dal significato meno immediato. 6 1 PUNTO B. In Romania la percentuale di laureati nel 2010 era del 18,1%, mentre in Italia era del 19,8%.

7 1 PUNTO B. La risposta può essere ricavata dalle righe 16-18, laddove si afferma: «Questo dato è piut-tosto preoccupante per un Paese alle prese, in questi anni, con la crisi economica più grave del secondo do-poguerra, per una nazione che avrebbe bisogno pro-prio dei laureati per risollevarsi». Chi ha scritto il pezzo vuole farci riflettere sul fatto che la crisi economica è collegata al tasso percentuale così basso di laureati: le famiglie, infatti, non possono più permettersi di paga-re i costosissimi studi universitari dei figli; questo, nella sua opinione, è paradossale e tragico perché proprio in questo momento storico il nostro Paese avrebbe bi-sogno di giovani con competenze universitarie e post- universitarie che, grazie a studi raffinati, potrebbero trovare una via d’uscita alla crisi. 8 1 PUNTO B. Si osservino nella tabella i dati relati-vi alla percentuale di laureati nell’Unione europea e in Italia nei tre anni presi in considerazione. 9 2 PUNTI [assegnabili se la risposta è corretta e circostanziata; se la risposta è corretta ma non sup-

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portata da dati desunti dal testo, quindi risulta poco circostanziata, si assegna 1 punto] Il dato è in contro-tendenza rispetto a quanto riportato alle righe 4-5, in cui si dice che, dei laureati italiani, il 26,3% sono donne e solo il 17,2% uomini. Nei corsi di laurea del settore scientifico, invece, la maggioranza di coloro che non sono arrivati alla laurea o non si sono proprio iscritti (i «laureati che mancano all’appello», rr. 22-23) è di sesso femminile. 10 8 PUNTI [si sottrae 1 punto per ogni Stato errato o per le risposte lasciate in bianco; per la risposta c) si assegna il punto intero solamente se entrambi gli Sta-ti sono stati individuati] a) Irlanda (l’obiettivo è del 60%); b) Cipro (+ 3,7%; il dato è ricavabile dalla quin-ta colonna della tabella); c) Francia e Rep. Slovacca (+ 0,3% per entrambi gli Stati – è importante sottoli-neare nella correzione che il quesito chiede di trovare una variazione positiva, quindi quella con il segno ma-tematico + davanti al valore percentuale); d) Estonia (la percentuale negativa è pari a –1,2%); e) Bulgaria (il dato è ricavabile mettendo a confronto i dati della quinta riga della tabella); f) Lussemburgo (il dato è facilmente ottenibile sommando la percentuale euro-pea, ossia 40%, alla differenza posta dal quesito, os-sia 9,6%: si ottiene la percentuale 49,6% ottenuta dal solo Lussemburgo); g) Italia (con una percentuale del

20,3%); h) Irlanda (51,1%; il dato è facilmente ricava-bile dalla riga della tabella riferita all’Irlanda). 11 8 PUNTI [si sottrae 1 punto per ogni risposta errata] a) vero (nel 2012, la percentuale dei laure-ati irlandesi era del 51,1%, mentre quella dei laureati cechi era del 25,6%, circa la metà); b) vero (l’ultimo posto è occupato dall’Italia con 21,7%, il penultimo dalla Romania con 21,8%, il terzultimo da Malta con 22,4%); c) vero; d) falso (la quinta colonna presenta la variazione nella media dei laureati tra l’anno 2011 e il 2012); e) vero (il dato è ricavabile dall’ultima ca-sella a destra nella riga dedicata all’Unione europea, con fondino colorato); f) vero (rr. 4-5: in Italia «ce l’ha fatta il 26,3% delle donne e solo il 17,2% degli uomini»); g) vero (il numero dei laureati nelle mate-rie scientifiche continua a essere alto; rr. 20-21: l’area che risente in maniera minore del crollo delle lauree è proprio quella scientifica); h) falso (gli Stati che han-no percentuali di laureati superiori alle attese dell’U-nione europea – quindi superiori al 40% – sono ben dodici: Belgio, Cipro, Danimarca, Finlandia, Francia, Irlanda, Lituania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Regno Unito, Spagna, Svezia).

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TESTO NON CONTINUO 6Incidenti stradali a Grinzago

1 4 PUNTI [1 punto per ogni risposta corretta] a) sinistri; b) picco; c) morti / vittime; d) feriti. 2 1 PUNTO C. “Comunitario” è un aggettivo che non significa solamente “relativo a una comunità”; re-centemente è diventato l’aggettivo che per eccellenza si riferisce alla Comunità europea, ai suoi progetti, ai suoi obiettivi, alle sue leggi. 3 3 PUNTI [si assegnano 3 punti se le risposte cor-rette sono quattro; 2 punti se sono tre; 1 punto se sono due] a) tendenza all’aumento (si noti il passaggio dai 1.260 incidenti del 1995 ai 1.349 del 2014; sicura-mente il numero degli incidenti stradali è diminuito dopo i picchi tragici dell’inizio degli anni Duemila, ma la domanda chiede di valutare una tendenza alla luce di tutti i dati riportati nella tabella 1. La stessa indicazione sul metodo da seguire per leggere i dati andrebbe data agli studenti anche per gli altri fatti su cui verte il que-sito); b) tendenza alla diminuzione; c) tendenza all’aumento; d) tendenza alla diminuzione. 4 2 PUNTI [si attribuiscono 2 punti se le risposte corrette sono tre; 1 punto se sono due o una sola; si va-

lutano solo gli anni segnalati correttamente; eventuali anni segnalati erroneamente non sono calcolati come errori, quindi non contribuiscono alla decurtazione del punteggio; la valutazione è di tipo positivo] 2003 (da 50 a 25), 2009 (da 23 a 10) e 2011 (da 21 a 9). 5 2 PUNTI [si attribuiscono 2 punti se le risposte corrette sono tre; 1 punto se sono due] Le risposte corrette sono le seguenti: C, D, G. 6 1 PUNTO B. Alle righe 23-25 possiamo leggere che durante la fascia oraria 18-20 «gli effetti della stan-chezza si sommano alla diminuzione della luminosità diurna, non ancora completamente sostituita dall’il-luminazione artificiale»: questa è la motivazione che, secondo chi scrive, sta alla base dell’alto numero di incidenti. Nelle altre tre risposte si forniscono motiva-zioni che non sono supportate da dati riscontrabili nel testo di partenza. La risposta A, citando l’illuminazione artificiale, presenta un distrattore. 7 1 PUNTO D. 8 1 PUNTO A. Nel paragrafo oggetto del quesito non si presenta una tesi o un’opinione (risposta B),

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né chi scrive intende approfondire i dati fornendone una causa (risposta D); ciò che ci viene proposto è una serie di dati scientificamente determinati, rispetto ai quali l’autore del testo non prende alcuna posizione (risposta C). 9 1 PUNTO C. “Infatti” è una congiunzione coor-dinante con valore esplicativo; non a caso, la seconda parte del paragrafo spiega nel dettaglio quanto propo-sto nella prima. 10 4 PUNTI [si attribuiscono 4 punti se le risposte corrette sono sei; 3 punti se sono cinque; 2 punti se sono quattro; 1 punto se sono tre] a) falso (nella ta-bella lo studente può individuare anni in cui il numero dei morti è stato più alto: 38 nel 1995; 37 nel 1996 e nel 1997; 34 nel 2001; 50 nel 2002; 36 nel 2005); b) falso (in tutto il testo non viene data una giustifica-

zione per il numero così alto e drammatico di morti nel 2002); c) vero; d) falso (si proponga agli studenti questo esempio: nel 2002 ci sono stati più incidenti del 2001, ma il numero dei feriti è più basso; nel 2003, invece, il numero degli incidenti è diminuito rispetto all’anno precedente, ma il numero dei feriti è aumen-tato); e) vero (tra il 2001 e il 2005, gli incidenti stradali hanno superato di gran lunga quota 1.700, cosa fortu-natamente mai più accaduta); f) vero (il 2002, infatti, è stato l’anno in cui c’è stato il numero più alto di morti e di incidenti, ma questo non vale per il numero dei feriti, i cui picchi sono avvenuti l’anno precedente e l’anno successivo).

TOTALE PUNTI REALIzzAbILI: 20

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A1 A. A2 C. A3 a) Sì; b) Sì; c) No; d) No; e) Sì; f) No. La risposta è considerata corretta quando tutte e 6 le risposte sono corrette. A4 D. A5 Riporta una delle seguenti risposte O espressioni simili: • Aver avuto una figlia prodigio;• Aver avuto una figlia diversa dagli altri;• Aver partorito un genio (come lei). A6 1) Lanciando sguardi lampeggianti di superbia; 2) Io dispettosa rispondevo: – A te che te ne importa? A7 A. A8 D. A9 Completa il testo in uno dei modi seguenti O con espressioni simili: • I suoi fratelli prima si precipitavano al suo lettino,

(con viso compunto) ma poi si guardavano fissi sbottando a ridere.

• I suoi fratelli prima si precipitavano al suo lettino, (con viso compunto) ma poi in preda ad ilarità furiosa si buttavano per terra (e si davano pugni).Accettabili anche risposte del tipo: • I suo fratelli prima vanno da lei ma poi si mettono a ridere. • I suo fratelli prima entrano nella stanza ma poi scop-piano a ridere.Corretta: quando tutta la frase è completata corretta-mente. A10 C. A11 A. A12 D. A13 B. A14 Estatico / RapitoCorretta: quando sono sottolineate entrambe le parole. A15 C. A16 B. A17 Indicativo imperfetto. A18 D.

ESAME DI STATO 2016

PARTE PRIMA TESTO APrima della classe

PARTE PRIMA TESTO bDemografia. Dove ci porterà l’aumento della popolazione

B1 B. B2 C. B3 B. B4 I Paesi in via di sviluppo. B5 Sottolinea entrambe le seguenti espressioni: • restare stabile, • forte incremento.N.B. Le parole possono essere anche barrate o cerchia-te, oltre che sottolineate. B6 A. B7 D. B8 Inserire negli spazi le seguenti parole: 1. meta-forico, 2. letterale, 3. impatto, 4. ambiente, 5. dimensione, 6. squilibrio, 7. popolazione, 8. ri-sorse. N.B. le ultime due parole sono interscambiabili.Attribuire il codice Corretta quando vengono inserite correttamente almeno 7 delle 8 parole.

B9 a) Sì; b) No; c) Sì; d) Sì; e) Sì; f) No.La risposta è considerata corretta quando sono esatte 5 risposte su 6. B10 B. B11 D. B12 C. B13 D. B14 B. B15 Indica una delle seguenti risposte o espressioni simili: • Consumano molto, ma dispongono di enormi risorse; • Hanno un alto tenore di vita ma anche immense ri-sorse energetiche.Accettabile anche la copiatura della frase del testo: «Pur avendo adottato un modello di sviluppo tutt’altro che sostenibile, dispongono di immense risorse ener-getiche».

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C1 D. C2 a) Oggetto; b) Soggetto; c) Oggetto; d) Soggetto; e) Soggetto.La risposta è considerata corretta quando tutte e 5 le risposte sono corrette. C3 C. C4 a) Esprime un’azione futura (4.); b) Espri-me un’ipotesi (2.); c) Esprime una concessione (3.); d) Esprime un comando (1.); e) Esprime un’azione futura (4.).La risposta è considerata corretta quando sono esatte 4 risposte su 5. C5 B. C6 a) Vero; b) Falso; c) Vero; d) Vero; e) Falso.La risposta è considerata corretta quando sono esatte 4 risposte su 5. C7 a) È un prefisso; b) Non è un prefisso; c) È un prefisso; d) Non è un prefisso; e) Non è un prefis-so; f) È un prefisso; g) Non è un prefisso.La risposta è considerata corretta quando tutte e 7 le risposte sono corrette.

C8 Completa la tabella nel modo seguente:

Predicativo del soggetto

Predicativo dell’oggetto

a) (molto) triste

b) (come) sindaco

c) sola

d) (molto) stanchi

e) (veramente felice)

Attribuire il codice Corretta quando riporta corretta-mente almeno 4 dei 5 predicativi richiesti. C9 A. C10 a) prima (nel tempo); b) di nuovo; c) con-tro; d) molto; e) senza; f) di nuovo.La risposta è considerata corretta quando tutte e 6 le risposte sono corrette.

B16 A. B17 Completa lo schema nel modo seguente:

crescita della popolazione

crescita dei consumi

energetici

sovrasfruttamento ambientale

rischio di non riuscire a soddisfare i bisogni di tutta

la popolazione mondiale

Corretta: quando TUTTO lo schema è completato cor-rettamente.

B18 Riporta la seguente frase: La risposta (alla do-manda che ci siamo posti all’inizio) non potrà essere che negativa.

PARTE SECONDA RIFLESSIONE SULLA LINGUA

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A1 B. A2 C. A3 D. A4 C. A5 A. A6 C. A7 Riporta una delle seguenti risposte: • Per renderla più autonoma OPPURE indipendente

OPPURE responsabile;• Per farla maturare OPPURE crescere;• Perché smetta di essere un impiastro.Esempi risposte studenti: • Deve crescere; • Per farla svegliare; • Per insegnarle le regole della vita. A8 Indica una delle seguenti frasi:• Avevo sentito mio padre dichiarare che ero un im-

piastro per sempre: e che la colpa non era mia, ma di mia madre, che m’aveva tirato su male e m’aveva viziato.

• Guai a te se la mandi a scuola sola, aveva urlato a mia madre; e mia madre gli aveva assicurato che m’a-vrebbe sempre accompagnato la donna. Mentiva; e io me ne accorsi.

• Io odiavo d’essere all’origine d’una lite fra i miei genitori: era la cosa che odiavo e temevo di più al mondo.

Accettabile anche se ricopia una delle seguenti frasi: • Ero persuasa che mio padre avrebbe presto scoperto

che a scuola non mi accompagnava nessuno e allora tutte le cose che io facevo al mattino mi sarebbero state proibite, dai bagni caldi al pane mangiato leg-gendo e per terra.

N.B. non è indispensabile che le frasi siano riportate in-tegralmente purché siano state chiaramente individua-te dallo studente. A9 a) No; b) Sì; c) Sì; d) No; e) Sì.

La risposta è considerata corretta quando sono esatte 4 risposte su 5. A10 C. A11 Il padre è fuori casa OPPURE lei è sola in casa. A12 Riporta una delle seguenti frasi:• Mi alzavo tardi; • Facevo bagni lunghi e caldissimi; • Mangiavo a lungo frutta e pane; • Con un pezzo di pane mi mettevo a leggere, stando

carponi sul pavimento; • Dai bagni caldi al pane mangiato leggendo e per

terra;• Le mie mattinate erano pura poltroneria;• Mangiando pane e leggendo romanzi con un vago

senso di colpa e con profondo piacere. A13 a) alla madre; b) della madre; c) al padre; d) del padre; e) della madre.La risposta è considerata corretta quando sono esatte 4 risposte su 5. A14 A. A15 C. A16 Perché era abituata alle sfuriate del padre, ben più dure e violente (rispetto a cui le sgridate della mae-stra erano nulla/impallidivano) O ESPRESSIONI SIMILI in cui emerga il confronto tra il comportamento del pa-dre e quello della maestra.Esempio: perché erano meno dure di quelle del padre. A17 Riempire TUTTI e tre gli spazi nel modo se-guente: (1) collerico; (2) capelli; (3) rossi.Attribuire il codice Corretta quando vengono inserite correttamente tutte e tre le parole. A18 a) Avviene; b) Avviene; c) Non avviene; d) Avviene; e) Non avviene.La risposta è considerata corretta quando sono esatte tutte e 5 le risposte. A19 A. A20 B.

ESAME DI STATO 2017

PARTE PRIMA TESTO AIo e la scuola

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C1 a) Né accento né apostrofo; b) Apostrofo; c) Né accento né apostrofo; d) Accento; e) Né ac-cento né apostrofo; f) Accento; g) Accento.La risposta è considerata corretta quando sono esatte 6 risposte su 7. C2 D. C3 D. C4 a) Tu (non corretto “soggetto sottinteso”); b) (La) verdura; c) Voi (non corretto “soggetto sottinte-so”); d) Tu; e) Questo spettacolo / (lo) spettacolo; f) Tutti.Attribuire il codice Corretta quando riporta corretta-mente almeno 5 dei 6 soggetti richiesti. C5 giovine, tristizia, amistà, novo.Corretta: quando cerchia TUTTE e SOLO le 4 parole richieste.N.B. se oltre alle 4 parole viene cerchiata qualsiasi altra parola la risposta deve essere considerata errata.

C6 a) di OPPURE dell’ OPPURE d’ OPPURE della; b) sulla; c) a; d) a; e) da.Attribuire il codice Corretta quando riporta corretta-mente almeno 4 delle 5 preposizioni richieste. C7 A. C8 D. C9 Sei OPPURE 6. C10 (1) però; (2) ma; (3) perciò.Attribuire il codice Corretta quando vengono inserite correttamente tutte e tre le parole.

B1 Le persone che hanno imparato a interagire con le tecnologie digitali fin dalla prima infanzia. B2 B. B3 Gli apparecchi digitali impediscono una naviga-zione efficiente dei testi lunghi. B4 Navigare. B5 D. B6 a) Lettura su carta; b) Lettura su carta; c) Tutte e due; d) Lettura su schermo.La risposta è considerata corretta quando sono esatte tutte e 4 le risposte. B7 Perché solo così si attivano i circuiti cerebrali de-dicati alla lettura.Accettabile anche: per sviluppare il loro cervello O espressioni simili. B8 A. → 3. B. → 5. C. → 1. D. → 2.Attribuire il codice Corretta quando tutti i collegamenti sono corretti.

B9 1. (1) scomparire; (2) generazioni; (3) carta; (4) schermo.Attribuire il codice Corretta quando vengono inserite correttamente tutte e quattro le parole. 2. (1) entrambe; (2) sapere; (3) usare; (4) quando.Attribuire il codice Corretta quando vengono inserite correttamente tutte e quattro le parole.3. (1) risultati; (2) schermo; (3) invalicabili; (4) coerente.Attribuire il codice Corretta quando vengono inserite correttamente tutte e quattro le parole. B10 C. B11 D. B12 A. B13 C.

PARTE PRIMA TESTO bCarta contro pixel

PARTE SECONDA RIFLESSIONE SULLA LINGUA

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Progetto editorialeElisabetta Cavallone

Progetto grafico e e impaginazioneType&Type di Maurizio Belardinelli,Quarta di Copertina

CopertinaTatiana Fragni, Luca Federico

Coordinamento editoriale Fernanda Antico, Elisa Smaniotto

RedazioneRoberta Crepaldi, Elisa Smaniotto

Controllo qualitàLuca Federico

Foto di copertinaIbrida/Shutterstock

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