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SUPERFICIE COLTIVATA A
CEREALI E SOIA
2000-2013
Andamento della superficie delle principali coltivazioni cerealicole dal 2000 ad oggi.
Fonte dati: Istat
Elaborazione dati: MIPAAF – Unità PIUE IV
Riunione filiera cereali - Roma, 21/10/2013
1
Cereali: Frumento tenero e duro, granoturco,
orzo, avena, segale e cereali minori.
-
500
1.000
1.500
2.000
2.500
3.000
3.500
4.000
4.500
Superficie (.000 ha)
2
Cereali - considerazioni:
• Dal 2000 al 2004 la superficie media annua coltivata a
cereali è di circa 4 milioni di ettari;
• Dal 2005 al 2008 la superficie media scende a 3 milioni e
700 mila ettari;
• Dal 2009 al 2013 la superficie media continua a scendere,
3 milioni e 100 mila ettari;
• Dall’esame dei dati statistici, possiamo dire che, dall’inizio
del 2000 ad oggi, la superficie si è ridotta di 900 mila
ettari.
• Nelle prossime slide vediamo quali sono le colture che
hanno subito le maggiori perdite di superficie.
3
Frumento duro e tenero a confronto
1.772.132
1.271.251
702.297
611.195
-
200.000
400.000
600.000
800.000
1.000.000
1.200.000
1.400.000
1.600.000
1.800.000
2.000.000
ett
ari
F. duro - Superficie investita(ha)
F. tenero - Superficie investita(ha)
4
Confronto:
Frumento duro
• Il calo della superficie dal
2000 al 2013 è stato
notevole;
• Non sembra conveniente
coltivare;
• Dal 2000 al 2013 la soglia
di superficie coltivata è
calata di 500 mila ettari
(da 1,700 milioni a 1,200
milioni).
Frumento tenero
• Il calo della superficie dal 2000 al 2013 non è stato notevole;
• Rimane invariata la convenienza a coltivare, ma non si prospetta un eventuale aumento degli investimenti;
• Dal 2000 al 2013 la soglia di superficie coltivata è rimasta di 600 mila ettari.
5
Frumento duro
1.000.000
1.100.000
1.200.000
1.300.000
1.400.000
1.500.000
1.600.000
1.700.000
1.800.000
F. duro - Superficie investita (ha)
6
F. duro - Considerazioni
• Il frumento duro ha subito un andamento della superficie coltivata che, come si può vedere, contribuisce molto al calo dei cereali in generale;
• Dal 2000 al 2004 la superficie si mantiene sopra il milione e seicento mila ettari;
• Dal 2005 al 2008 subisce un sostanziale calo assestandosi su una media di un milione e cinquecento mila ettari;
• Ma è negli anni successivi che si ha una più forte perdita, ed oggi si può dire che la superficie annuale investita a f. duro è poco superiore a un milione e duecentomila ettari;
• Dal 2000 ad oggi abbiamo perso circa 500 mila ettari di superficie a f. duro;
• Per trovare una livello di superficie coltivata uguale al 2013 bisogna risalire al 1965, e comunque la superficie a duro dell’ultimo triennio è tra le più basse tra quelle registrate dal 1921 ad oggi.
7
Frumento tenero
-
100.000
200.000
300.000
400.000
500.000
600.000
700.000
800.000
ett
ari
Superficie coltivata (ha)
8
F. tenero - Considerazioni:
• La media di superficie a tenero dal 2000 ad oggi si
assesta a poco più di 600 mila ettari.
• Non si intravede un ulteriore espansione di superficie nei
prossimi anni, ma non ci sono neanche motivi per temere
un calo significativo.
• Rimane il problema che con questa superficie, anche
nell’ipotesi migliore di un aumento delle rese, non si
riesce a produrre materia prima sufficiente per l’industria
molitoria.
9
Mais da granella
500
600
700
800
900
1.000
1.100
1.200
1.300
1.197
826
(.0
00
ha)
Superficie coltivata (.000 ha)
10
Mais - Considerazioni
• La superficie coltivata dal 2000 al 2004 ha seguito un
trend crescente;
• Dal 2004 ad oggi segue un trend decrescente;
• Fino al 2007 la coltura occupava una superficie annua
superiore a 1 milione di ettari;
• Dopo il 2007 è scesa ad un livello inferiore al milione di
ettari e, se il dato verrà confermato, quest’anno per la
prima volta scende sotto i 900 mila ettari;
• Dai dati riscontrati possiamo dedurre che il livello medio
annuo non sarà superiore a 1 milione di ettari.
11
Orzo - Considerazioni
• La superficie coltivata a partire dal 2007 ad oggi segue un
trend decrescente;
• Fino al 2007 la coltura occupava una superficie annua
superiore a 300 mila ettari;
• Dopo il 2007 è scesa anno per anno e quest’anno per la
prima volta scende sotto i 200 mila ettari;
• Dai dati riscontrati è deducibile che nel nostro Paese
questa coltura, in futuro, si assesterà su un livello medio
annuo non superiore a 250 mila ettari, lontana dai 400
mila ettari coltivati negli anni ‘80 e ‘90.
13
Avena - Considerazioni
• La superficie coltivata a partire dal 2005 ad oggi segue un
trend decrescente;
• Fino al 2008 la coltura occupava una superficie annua
superiore a 140 mila ettari;
• Dopo il 2008 è scesa anno per anno e quest’anno per la
prima volta è scesa sotto i 100 mila ettari;
• Dai dati riscontrati è deducibile che nel nostro Paese
questa coltura, in futuro, si assesterà su un livello medio
annuo non superiore a 120 mila ettari.
15
Risone - Considerazioni
• La superficie coltivata è rimasta molto stabile nei vari anni
e non subisce variazioni di rilievo;
• La linea di soglia è 220 mila ettari, dal 2000 ad oggi;
• Nel 2010 e 2011 si sono registrati i picchi più alti (240
mila ettari);
• Non ci sono motivi per pensare ad una forte contrazione
della superficie, anche se evidenti problematiche relative
alle importazioni nell’Ue di riso a dazio ridotto dai Paesi
meno avanzati potrebbero causare un ulteriore calo di
investimenti che, come è possibile osservare dai dati
statistici, è già iniziato dalla campagna 2010/2011.
17
Soia
-
50.000
100.000
150.000
200.000
250.000
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013
233.512
107.795
134.660
Ett
ari
Superficie
18
Soia
-
100.000
200.000
300.000
400.000
500.000
600.000
700.000
800.000
900.000
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013
881.816
346.245
472.444
Produzione raccolta (tonnellate)
19
Soia - Considerazioni
• È una coltura presente nel nord dell’Italia (99% della
superficie coltivata);
• L’andamento della superficie negli anni è caratterizzato da
un certo fattore di imprevedibilità (gli 800 mila ettari del
2001 sono un dato imprevedibile);
• Comunque c’è un interesse alla coltivazione della soia per
gli evidenti sbocchi industriali insiti nel prodotto (semi
oleosi e proteici).
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