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1 TEMPI E METODI D. Sorrenti – Corso di “Industrial Design” – Università C. Cattaneo LIUC A.A. 2017-2018

TEMPI E METODImy.liuc.it/MatSup/2017/N90211/Tempi e Metodi - A.A. 2017...Tempi e metodi 4 nell’ambitodella trattazione delle problematiche di engineering, lo studio dei tempi e metodi

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Tempi e metodi

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TEMPI E METODI

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Tempi e metodi

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L’espressione “tempi e metodi” riporta alle attivitàdi ricerca del miglior metodo, che nel rispetto dellecondizioni di ergonomia e sicurezza, è funzionaleall’esecuzione di uno specifico lavoro, e allarilevazione del tempo necessario.

i contenuti (i)

Lo studio dei tempi e metodi rientra negli studi di produttività,e nella fattispecie in quelli di produttività del lavoro.

altri oggetti di studio della produttivitàpossono essere i materiali, specifichearee (reparti, stabilimento ecc.).

- introduzione (1)

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i contenuti (ii)

Lo studio dei metodi è costituito dall’esamesistematico e critico del come le cose vanno fatte perottenere miglioramenti.

La misurazione del lavoro è l’applicazione di appositetecniche per la determinazione del tempo che unlavoratore qualificato dovrebbe impiegare persvolgere un lavoro con un certo livello di efficienza.

[British Standard 3138 - 1979]

- introduzione (2)

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nell’ambito della trattazione delle problematichedi engineering, lo studio dei tempi e metodi èfinalizzato al:

✓ verificare la fattibilità in particolare dell’ambito diproduzione e comunque individuare il miglior metodoa fronte dei sistemi e macchine disponibili (oprevisti).

✓ misurare i tempi necessari consentendo quindi diverificare la coerenza del livello di produttività dellavoro con gli obiettivi di costo stabiliti.

finalità è a tal proposito da ricordare che primadell’ “aumento di complessità” che ingenerale ha configurato le situazionioperative degli ultimi decenni, le attivitàdi engineering di processosostanzialmente coincidevano con quelledi tempi e metodi.

- introduzione (3)

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le attività di “tempi e metodi” sonosostanzialmente derivate dagli studi diorganizzazione del lavoro di stampotayloristico e ai correlati concetti diergonomia.

L’approccio tayloristico è caratterizzato dauna marcata frammentazione del lavoro. Ildimensionamento del singolo frammentoderiva da un’analisi sistematica e metodicadei processi produttivi (da cui il termine di“organizzazione scientifica del lavoro”);l’applicazione operativa di taleframmentazione richiede comunque unaspecializzazione dell’addetto allo specificolavoro e, in particolare, un contesto“statico”, ovvero caratterizzato dalmantenimento nel tempo dellecaratteristiche del prodotto e dei volumi diproduzione.

[deta1.univ.trieste.it/oanettuno/lucidi/17Camuffo4/sld006.htm ]

- introduzione (4)

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i PMTS Predetermined Motion TimeStandard (rif. pagg. 44-46) sono il“risultato finale” degli studi diorganizzazione del lavoro avviatida Taylor.

l’organizzazione del lavoro distampo tayloristico è comunqueentrata in crisi a fronte delsopraggiungere di situazioni dicomplessità tecnologica/“turbolenza” e per cambiamentodei “bisogni” in generale especificatamente degli addetti alleoperazioni di produzione.

➢ complessità tecnologica/turbolenza

… passaggio a condizioni di

dominanza della domanda sull’offerta

cessazione dei presupposti di

mantenimento nel tempo …

➢ “bisogni” … superamento dei

bisogno elementari ... ricerca di

una miglior qualità di vita e

professionale contestazione

dell’organizzazione scientifica dellavoro.

- introduzione (5)

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Tempi e metodi

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Aldilà della diretta correlazione con le logichedell’organizzazione scientifica del lavoro, i“tempi e metodi” si basano su premesse diergonomia.

... gli studi di ergonomia sono premessa necessaria alla prassi di “tempi e metodi”

- ergonomia e studio del lavoro (1)

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➢ to fit the job on the worker

... uno studio scientifico della relazione fra l’uomo e il suo ambientedi lavoro.

➢ applicazione congiunta di certe discipline biologiche e di certediscipline ingegneristiche per assicurare che tra l’uomo e il suolavoro il miglior mutuo adattamento al fine di accrescere ilrendimento del lavoratore e contribuire al suo benessere.

➢ tecnica di procedure che, avvalendosi di apportiinterdisciplinari, studia i rapporti nel sistema uomo-macchina-ambiente al fine di inter-correlarli in termini umani.

[Murrel ]

[Ufficio Internazionale del Lavoro di Ginevral]

[C.P. Odescalchi – Manuale di gestione della Produzione ]

- ergonomia e studio del lavoro (2)

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le caratteristiche dell’approccio ergonomico

interdisciplinarietà globalità partecipazione

antropometria

fisiologia del lavoro e dell’ambiente

psicologia industriale

scienze sociali e del comportamento

...

impedire, intervenendo infase di progettazione,l’insorgenza di inconvenientiche possano impattare suglioperatori ...

introdurre a monte delprogetto, cioè nella faseconcettuale, elementi dinatura biologica ...

...

interessamento delladirezione ...

costituzione e formazionedel gruppo operativo ...

analisi dei dati...

studio ed applicazionedella modifica ...

validazione del fruitore ......

- ergonomia e studio del lavoro (3)

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... nel complesso marcata affinità con le logiche di Qualità Totale

- ergonomia e studio del lavoro (4)

“un sistema efficace per integrare glisforzi per lo sviluppo, ilmantenimento e il miglioramentodella qualità dei vari gruppi inun’organizzazione in modo tale dagarantire la piena soddisfazione delcliente al minimo costo”[ A.V. Feigenbaum – Total Quality Control : Engineering and Management ]

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i tipi di approccio ergonomico:

ergonomia di ...

concezione produzione

... attua la tecnica diinserire il più a montepossibile nel processoprogettuale i fattoriumani della tecnologia.Praticamente inseriscequesti fattori nella faseconcettuale oprogrammatica dellaprogettazione percontinuarli nei momentiprogettuali e in quelliesecutivi. ...

.. si definiscel’approccio focalizzatoprevalentemente allelinee di produzionecon trattazione deisistemi uomo-macchina ...

correzione

... viene così definital’ergonomia che entrain un sistemaindustriale con loscopo di modificaretutto ciò checostituisce per illavoratore condizionidi stress, dicostrizione, diintollerabilità. ...

prodotto

.. si definiscel’intervento umanoatto ad umanizzare ilprodotto industrialenei confrontidell’acquirente, siaagli effettidell’efficienza sia perquanto attiene lasicurezza ...

...

[elaborato da C.P. Odescalchi – Manuale di gestione della Produzione ]

- ergonomia e studio del lavoro (5)

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il sistema uomo-macchina-ambienterappresenta l’oggetto di studiodell’ergonomia.

[C.P. Odescalchi – Manuale di gestione della Produzione, cap. 23 ]

- ergonomia e studio del lavoro (6)

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i vari fattori che intervengono nel sistemauomo-macchina-ambiente e le loro interazioniconfigurano il carico di lavoro.

Tale carico può essere:

✓ energetico

✓ mentale

✓ dell’ambiente fisico

✓ dell’ambiente chimico

✓ psico-sociale.

è evidente che il livello di “eccellenza” di unmetodo non potrà che essere funzione nonsolo dell’individuazione delle sequenze e disistemi di lavoro a priori ottimali, ma, inparticolare e nel concreto, delle caratteristichedell’ambiente nel suo complesso o, in altritermini, della capacità e possibilità diapprendimento ed applicazione del metodostesso. Stesse considerazioni valgono per itempi associati ai metodi.

- ergonomia e studio del lavoro (7)

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a seguito della presa di coscienzadell’importanza delle valutazioni diergonomia si sono sviluppate due scuoleche riportano a:

Taylor Gilbreth

... in termini di estrema massima,Taylor privilegiava lo studio dei“tempi”, ovvero, ed al fine diincremento dell’efficienza, focalizzavala necessità di eliminazione dei tempiassorbiti da operazioni inutili

... ancora con termini di estremamassima, Gilbreth privilegiava lostudio dei “metodi”, ovvero, ed al finedi incremento dell’efficienza,focalizzava la necessità di definizionedelle modalità di lavoro

gli studi di Taylor e Gilbreth risalgono ai primi decenni del ‘900. E’ intuibile la relativa minor

sensibilità sociale del periodo, che per certi versi trovava riscontro nella sussistenza di bisogni

primari; in questo senso è quindi difficile pensare ad una comprensione “forte” del concetto di

ergonomia, la cui esigenza comunque, non fosse altro che in termini speculativi (basti pensare al lavoro a cottimo), cominciava a manifestarsi a seguito del passaggio all’era industriale e al conseguente frazionamento delle mansioni.

- ergonomia e studio del lavoro (8)

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la composizione delle due impostazioni diTaylor e Gilbreth ha successivo portato allanascita dello

studio del lavoro (work study)

composizione conseguente la convinzione dellastretta interdipendenza fra lo studio deimovimenti, dei metodi e dei tempi.

➢ un esame sistematico delle attività rivolte al miglioramentodell’efficienza nell’uso delle risorse umane ed ambientali.

[British Standard 3138 – 1979]

➢ lo studio del lavoro è un termine usato per comprendere le tecnichedello studio dei metodi e della misurazione del lavoro, che sonoimpiegate per assicurare il miglior uso possibile delle risorse umanee materiali per la realizzazione di una attività specifica.

[International Labour Office - 1958]

➢ the term generally used to encompass method study and workmeasurement, derives from the scientific management school.

[N. Slack, S. Chambers, R. Johnston - Operations Management]

[Murrel ] - ergonomia e studio del lavoro (9)

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studio del lavoro

(work study)

studio dei metodi

➢ lo studio dei metodi è costituito dall’esamesistematico e critico del come le cosevanno fatte per ottenere miglioramenti.[T. Hill - Operations Management]

➢ lo studio dei metodi consiste nellasistematica registrazione, analisi ed esamecritico dei sistemi esistenti e proposti percompiere un lavoro e nello sviluppo edapplicazione di metodi più facili e piùefficienti.[International Labour Office]

➢ the analytical study of methods of doingjobs with the aim of finding the “best” oran improved job method.[N. Slack, S. Chambers, R. Johnston ] OperationsManagement]

misurazione del lavoro (“tempi”)

➢ la misurazione del lavoro è l’applicazione diapposite tecniche per la determinazione deltempo che un lavoratore qualificatodovrebbe impiegare per svolgere un lavorocon un certo livello di efficienza.[T. Hill - Operations Management]

➢ la misurazione del lavoro consistenell’applicazione di tecniche studiate perstabilire il contenuto di un lavoro relativoad un compito specifico, determinando iltempo richiesto per svolgerlo secondo undefinito standard di prestazione da parte diun operaio qualificato.[International Labour Office]

➢ time study: a term used in workmeasurement to indicate the process oftiming (usually with a stopwatch) andrating jobs it involves observing times,adjusting or normalizing each observedtime (rating) and averaging the adjustedtimes.[N. Slack, S. Chambers, R. Johnston - OperationsManagement]

- ergonomia e studio del lavoro (10)

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➢ nel seguito sono riportati altre considerazioni relative ai metodi ed ai “tempi”ed indicate le relative prassi.

➢ nella lettura è da tener presente che la attività tipiche di origine e diapplicazione sono quelle di assemblaggio.

➢ ciò nondimeno è da tener presente l’utilità di applicazione anche, ingenerale, in ambiti di processi automatizzati, importanza che deriva siadalla necessità di disporre di un metodo al quale riferire il progetto diautomazione sia per la necessità di studio ed ottimizzazione di attività quali,ad esempio, quelle di controllo.

➢ a completamento s vuole focalizzare il concetto di “studio del lavoro” che, nelsuo significato di esame sistematico delle attività rivolte al miglioramentodell’efficienza nell’uso delle risorse umane ed ambientali, trova applicazione,previa opportuna calibrazione, anche in ambiti non prettamente industriali.

... in sintesi: aldilà delle origini e della tipologia di applicazione“tradizionale” ed a prescindere dai settori o contesti aziendali cheancora oggi hanno un marcato impegno di mano d’opera, le logichedi tempi e metodi continuano ad essere un riferimento in qualsiasiambito e per qualsivoglia attività aziendale. L’attenzioneall’efficienza e alla qualità (efficacia), entrambe aspettirichiamati dalle definizioni di tempi e metodi, e la rigorosaconsiderazione delle problematiche di ergonomia sonoinfatti condizione alla base di una gestione responsabile edattenta al risultato.

- ergonomia e studio del lavoro (11)

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Tempi e metodi

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per comprendere la complessità ed i contenuti operativi dello studio deimetodi è utile premettere la definizione di contenuto di lavoro

“Il contenuto di lavoro di un prodotto o di un’attività (si parla anche di attività perché leconsiderazioni si applicano anche ad industrie non manifatturiere) è costituito dallaquantità di lavoro espresse in ore-uomo o ore-macchina, che sarebbe necessario perfabbricare il prodotto o per svolgere l’attività, se il progetto fosse perfetto, se ilprocedimento e il metodo di fabbricazione e di esecuzione fossero perfettamente messia punto, se non esistessero perdite di tempo imputabili a una qualsiasi causa (a parte lecause concesse all’esecutore per l’opportuno riposo. Il contenuto di lavoro è il minimoirriducibile tempo di esecuzione.”[International Labour Office]

- studio dei metodi – introduzione (1)

... il problema è che condizioni ideali (di perfezione del progetto, deimetodi stessi ecc.) non si verificano mai, per cui si hanno comunque delleaggiunte di lavoro al contenuto base..

tali aspetti disegnano il livello di complessità dello studio dei metodi, che deve quindi essere caratterizzato dalla capacità di

disaggregazione di più aspetti riconducibili a cause marcatamente differenti e all’individuazione delle relative azioni di correzione

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Tempi e metodi

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... aggregati di cause di allungamento dei tempi di esecuzione

➢ difetti di progetto o di specifiche di prodotto.✓ carenze di fattibilità

✓ rilavorazioni

✓ specifiche di qualità scorrette

✓ ...

➢ inefficienza del metodo✓ non disponibilità/carenze delle attrezzature o macchine necessarie

✓ carenze di lay-out/nei flussi produttivi

✓ ...

➢ cause imputabili al management✓ eccessiva variabilità di produzione (programmazione non sostenibile dalla specifica

all’organizzazione di produzione)

✓ lotti non economici (non proporzionati all’organizzazione di produzione)

✓ carenze nelle condizioni ambientali

✓ ...

➢ cause imputabili agli operatori✓ disattenzione

✓ negligenza

✓ altre questioni di carattere personale o sociale

✓ ...

- studio dei metodi – introduzione (2)

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Tempi e metodi

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lo studio dei metodi è sostanzialmente descritto dalleseguenti fasi:

➢ selezione della fase di lavoro da studiare

➢ descrizione

➢ esame

➢ sviluppo (disegno dei metodi)

➢ registrazione e riesame

➢ introduzione (del nuovo metodo)

➢ mantenimento

[T. Hill - Operations Management]

- studio dei metodi – le fasi (1)

è importante sistematicamente procedereattraverso tutte le fasi. Lo studio dei metodideve essere inteso come processoproceduralmente ben ancorato.

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Tempi e metodi

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la selezione, ovverol’individuazione dell’oggetto dellostudio, è di per sé naturale. E’comunque importante procedereper priorità in funzione dellepossibili cause di inefficienzadescritte (pag. 19) e di altre condifferenti termini riportate infigura.

- studio dei metodi – la selezione (1)

[T. Hill - Operations Management]

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la descrizione riporta ad una precisa mappatura del processo. Aprescindere dalla maggiore attenzione che, in funzione delle finalitàdello studio, potranno essere dedicate all’una o all’altra causa, lamappatura, previa descrizione del processo, dovrà considerare siail flusso di materiali, quello del personale e più in generale l’analisidi tutte le possibili variabili di influenza sul metodo.

... analisi dei nove seguenti punti:

1) scopo dell’operazione

2) indagine completa su tutte le operazioni eseguite sul pezzo,

3) specifiche di controllo

4) materiale

5) trasporto dei materiali

6) preparazione della macchina e dell’attrezzatura

7) normali possibilità di miglioramento del lavoro

8) condizioni di lavoro

9) metodo

[M. Levi – Manuale di gestione della Produzione ]

... descrizione (mappatura del processo)

- studio dei metodi – la descrizione (1)

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Tempi e metodi

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il processo verrà generalmentedescritto avendo come riferimentila simbologia standard delleattività.

... nel complessol’attività riguarderàun intero processo;ciò comunque nonsignifica che, a valledel processo,l’attività non possaessere condotta susingole attività.

M. Levi – Manuale di gestione della Produzione ]

- studio dei metodi – la descrizione (2)

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Tempi e metodi

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- studio dei metodi – la descrizione (3)

mappa del processodiagramma di flusso dei materiali

M. Levi – Manuale di gestione della Produzione ]

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- studio dei metodi – la descrizione (3bis)

altro esempio di modulo permappatura

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Tempi e metodi

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nel complesso, oltre che

➢ la mappa del processo

➢ il diagramma di flusso dei materiali

➢ il diagramma di flusso dell’operatore (ovvero gli spostamenti

dell’operatore)

la descrizione potrà riguardare i

➢ diagrammi di flusso per processi multipli (attività intercollegate

tra persone, macchinari, materiali o documenti))

➢ “diagramma del lavoro a due mani” (economia dei movimenti)

in particolare, e dove l’incidenza dell’assemblaggio manuale èelevata, il diagramma del lavoro a due mani è utilizzato perregistrare i movimenti sincronizzati delle due mani di un operatorequando svolge un certo lavoro. Tale aspetto, che è introduttivo allafase di esame, è importante al fine di disporre e collocare leattrezzature necessarie in modo funzionale al rispetto dellecondizioni di ergonomia e di conseguenza anche al contenimentodei tempi di lavoro.

- studio dei metodi – la descrizione (4)

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- studio dei metodi – l’esame (1)

la fase di esame (rif. pag. 20) può riguardare tutti gli elementirilevati:

✓ processo

✓ flusso dei materiali

✓ spostamenti dell’operatore

✓ collegamenti con altri processi

✓ “economia dei movimenti”

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- studio dei metodi – lo sviluppo (1)

✓ processo

lo sviluppo del processo sostanzialmente potrà riguardarel’adeguatezza del lay-out alle caratteristiche di produzione.

... a titolo di pro-memoria

è comunque da considerareche di fatto si tratterà diintervenire a miglioramentodei processi caratteristici dellaspecifica azienda.

... difficilmenteun’azienda che sviluppaprodotti con processi,ad esempio, a“postazione fissa” sitroverà ad affrontareproblematiche diprocessi “per prodotto”.

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✓ flusso dei materiali

il flusso dei materiali potrà riguardare:

• criteri di servizio di materiali ai reparti

– frequenze

– dimensione dei lotti

– aree di giacenza

– ...

• “semplificazione” dei materiali

– standardizzazione

– aggregazione di fornitori

– cambiamento di codici

– ... ... è comunque da rilevare chementre il primo aspetto è tipicodella definizione delle proceduredi produzione, la “semplificazione”dovrà avvenire più a monte,ovvero in fase di validazione delprogetto.

- studio dei metodi – lo sviluppo (2)

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Tempi e metodi

30

✓ spostamenti dell’operatore

gli spostamenti dell’operatore/i di fatto potranno essere sia inputsia output della revisione del processo o dei flussi di materiali (a talproposito è intuibile l’importanza della dislocazione dellemacchine/attrezzature di produzione e delle aree di giacenza deimateriali).

✓ collegamento con altri processi

anche il caso di collegamenti di fatto si configura sia come input siaoutput della revisione del processo o dei flussi di materiali odocumentazione ecc.

- studio dei metodi – lo sviluppo (3)

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Tempi e metodi

31

- studio dei metodi – lo sviluppo (5)

✓ economia dei movimenti

l’espressione “economia dei movimenti” (che è premessa agli standarddi “tempi predeterminati” di cui alla misurazione dei tempi) richiamal’organizzazione “fisica” del lavoro manuale e comunque riportaall’ottimizzazione delle condizione ergonomiche.

• principi di economia dei movimenti in relazione all’impiego del corpo umano– le due mani dovrebbero sia cominciare sia terminare i propri movimenti nel medesimotempo

– le due mani non dovrebbero restare inattive contemporaneamente se non nei periodi diriposo

– ...

• principi di economia dei movimenti applicati al progetto degli utensili edell’attrezzatura

– le mani non devono essere impegnate in alcun lavoro che possa essere piùvantaggiosamente compiuto da una maschera, da un attrezzo o da un apparecchiocomandato a pedale

– ...

[elaborato da M. Levi – Manuale di gestione della Produzione, , cap. 25]

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Tempi e metodi

32

[N. Slack, S. Chambers, R. Johnston OperationsManagement]

- studio dei metodi – lo sviluppo (6)

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Tempi e metodi

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- studio dei metodi – registrazione e

riesame (1)

La registrazione e il riesame riguardano la descrizione della nuovaconfigurazione (metodo) derivati dalle fasi precedenti.

Richiamando le logiche di tempi e metodi (più in generale quelle diorganizzazione scientifica del lavoro) ad organizzazioni di tipomeccanico, è importante la registrazione scritta delle soluzioniindividuate, registrazione che, oltre che per comunicazione, èpropedeutica all’assicurazione di svolgimento delle attività ed alcontrollo delle stesse.

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Tempi e metodi

34

- studio dei metodi – introduzione e

mantenimento (1)

L’introduzione e il mantenimento sono in strettacorrelazione con:

✓ il “consenso” da parte delle aree alle quali i metodisono riferiti,

✓ l’addestramento.

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Tempi e metodi

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- studio dei metodi – introduzione e

mantenimento (2)

il “consenso” riporta all’approvazione dei responsabilidelle specifiche aree e, a seguire, di quella deglioperatori direttamente interessati e dei lororappresentati.

Leve fondamentali a tal proposito sono:

✓ il coinvolgimento già durante le fasi precedenti,

✓ la comunicazione.

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Tempi e metodi

36

il coinvolgimento riporta a questioni di“parallelamento” della attività, che è tipico delle fasidi una moderna impostazione di engineering.

Particolare non trascurabile è inoltre il fatto che “chiopera sa come vanno le cose” certamente meglio dichi è demandato ad attività di analisi.

- studio dei metodi – introduzione e

mantenimento (3)

quanto sopra significherà in qualche misuraprocedurizzare (appropriatamente programmare)tutta l’attività di studio dei metodi.

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Tempi e metodi

37

- studio dei metodi – introduzione e

mantenimento (4)

la comunicazione è di per sé “implicita” nelcoinvolgimento di cui alla pagina precedente.

comunicare significa “mettere in comune”

le finalità della comunicazione sono ben espresse dal brano seguente.

“… l’uomo invece comunica sia in modo digitale che in modo analogico. Ora, dice la Orgozozo.

… nel registro analogico è ben difficile mentire. E questa rappresenta una delle maggiori difficoltà nell’attuareuna politica di management partecipativo. Molti dirigenti, convinti della necessità di instaurare un talesistema di management, fanno un’enorme fatica a comprendere che la riuscita di una tale iniziativa sta per ilcinquanta per cento nel modificare radicalmente il tipo di rapporti che essi intrattengono con i propricollaboratori. Educati dall’infanzia nella convinzione … di far parte dell’élite intellettuale del paese, essimanifestano inconsciamente il loro sentimento di superiorità e l’intenzione di mantenere l’attuale stato dicose, in tutti i rapporti che intrattengono con coloro che essi giudicano inferiori. E ciò provoca neicollaboratori due comportamenti opposti ma inseparabili: la rivolta silenziosa, il rifiuto, l’ostilità sorda, ovveroun senso di depressione che nasce dalla constatazione di essere eternamente votati all’inferiorità.

[ N. Damascelli - Comunicazione e management ]

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Tempi e metodi

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- studio dei metodi – introduzione e

mantenimento (5)

in ambito aziendalele modalità dicomunicazionesaranno comunquefunzione del tipo elivello di potere.

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Tempi e metodi

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- misurazione del lavoro –introduzione (1)

la misurazione comporta laconsiderazione di due problematiche:

sistemi di determinazione dei tempi

l’analisi dei tempi

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Tempi e metodi

40

- misurazione del lavoro – sistemi

di determinazione (1)

le tipologie di sistemi di determinazione(misurazione) dei tempi sono:

➢ la stima

➢ il cronometraggio

➢ la sintesi di tempi predeterminati

➢ la campionatura

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Tempi e metodi

41

➢ la stima✓ basata essenzialmente su dati storici relativi a lavori

analoghi,

✓ valida quando è sufficiente un’approssimazione non spinta,comunque quando l’incidenza del costo della M.d.O. èsecondaria e nel caso di alti tempi e bassi volumi diproduzione.

➢ il cronometraggio✓ è il metodo classico,

✓ importante nel caso di attività caratterizzate da tempi dilavorazione contenuti e medio alti volumi.

✓ oltre all’utilizzo del cronometro, il cronometraggio puòimplicare l’utilizzo di cineprese di registrazione dell’attività(e finalizzate ad una loro analisi).

- misurazione del lavoro – sistemi

di determinazione (2)

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Tempi e metodi

42

✓ ovviamente l’affidabilità dei tempi rilevati dipende da quanto a lungo“si è fatto esperienza” sulla specifica attività, o in altri termini dalnumero di osservazioni effettuate.

✓ tale considerazione, che riporta a valutazioni di inferenza statistica,riguarda in particolare il cronometraggio, tecnica la cui risoluzione èappunto più congeniale alle valutazioni suddette.

✓ nella fattispecie: in termini generali - e a fronte della definizione del“livello di confidenza” desiderato, ovvero della probabilità che sisceglie di asserire che un certo valore è corretto - le tecnichestatistiche suddette sono funzionali alla definizione del numero diosservazioni necessarie.

l'inferenza statistica è il procedimento percui si deducono le caratteristiche di unapopolazione dall'osservazione di una partedi essa, detta campione, selezionatasolitamente mediante un esperimentocasuale (aleatorio).

valutazioni di carattere statistico sono comunqueutili anche per gli altri sistemi di determinazione.Ad es. nel caso dell’applicazione di tempipredeterminati, è comunque necessario condurreun numero di osservazioni tali da poter con buonaconfidenza essere sicuri di aver correttamentescomposto l’attività negli elementi che le sonopropri (rif. pag. seguenti).

- misurazione del lavoro – sistemi

di determinazione (3)

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Tempi e metodi

43

sono comunque disponibili tabelle empiriche e altri riferimenti utili

N = numero di osservazioni (letture) effettuate

H = valore più grande rilevato

L = valore più piccolo rilevato

N’ = numero di osservazioni (letture) da effettuare a fronte del livello di confidenza del 95%

[M. Levi – Manuale di gestione della Produzione, cap. 25]

- misurazione del lavoro – sistemi

di determinazione (4)

probabilità del95% che il valoremedio reale siacontenuto in unintervallo aventecome estremi il+5% e il -5% delvalore stimato.

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Tempi e metodi

44

➢ la sintesi di tempi predeterminati✓ è un metodo che consente di determinare i tempi di esecuzione senza

ricorrere all’uso di strumenti di misura. consiste nello scomporrel’operazione nei suoi elementi costitutivi e nel ricavare i tempi di ciascunelemento desumendoli da elenchi, abachi, curve o calcolandoli per mezzo diformule,

✓ i tempi sono ricavati da tabelle, abachi, grafici ecc.

✓ esistono due categorie di tempi predeterminati:

– dati standard: sono riferiti a elementi macroscopici dell’operazione

– tempi dei movimenti elementari: sono riferiti ai micromovimenti, perciascuno dei quali sono disponibili particolari sistemi studiati per unimpiego universale.

✓ l’applicazione dei tempi predeterminati richiede la scomposizione del lavoroin elementi, ovvero nelle porzioni/componenti dell’attività.

✓ ... è da considerare che l’utilizzo di tempi predeterminati è funzionale solonel caso di cicli molto corti e ripetitivi ed è comunque impegnativa(un’analisi M.T.M. su un ciclo di 1 min può impegnare più di due ore).

- misurazione del lavoro – sistemi

di determinazione (5)

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Tempi e metodi

45

➢rif. sintesi di tempi predeterminati

– ...

– tempi dei movimenti elementari: sonoriferiti ai micromovimenti, per ciascuno deiquali sono disponibili particolari

sistemi studiati per unimpiego universale.

✓ ... l’applicazione dei tempi predeterminati richiede lascomposizione del lavoro in elementi.

✓ i tempi dei movimenti elementari sono richiamati dall’acronimoP.M.T.S. : Predetermined Motion Time Standards.

✓ sono state sviluppati diversi standard

– M.T.M. – Methods Times Measurement,

– W.F. Work Factor

– ...

✓ comun denominatore di ognuno di questi standard è ladeterminazione dei movimenti elementari e la definizione deirelativi tempi.

PMTS: is a work measurement techniquewhereby times established for basic humanmotions (classified according to the nature ofthe motion and the conditions under which it ismade) are used to build up the time for a jobat a defined level of performance.

[N. Slack, S. Chambers, R. Johnston -Operations Management]

- misurazione del lavoro – sistemi

di determinazione (6)

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Tempi e metodi

46

✓ l’M.T.M., che è standard più diffuso, è organizzato in tabellerelative ai movimenti di varie parti del corpo, in particolare aimovimenti di base attinenti gli:

– arti superiori,– occhi,– arti inferiori.

✓ ad es. i movimenti considerati per gli arti superiori sono:raggiungere (Reach), muovere (Move), ruotare (Turn),applicare pressione (AP Apply Pressure), prendere (Grasp),rilasciare (RL Release), posizionare (Position), disaccoppiare(Disengage), girare manovella (Crank). Per ogno di talimovimenti sono definiti i relativi tempi.

✓ altri movimenti ed i corrispondenti tempi per gli occhi sono“muovere gli occhi”, “fissare lo sguardo”.

✓ ... per i movimenti del corpo e gli arti inferiori: “spostare ilpiede attorno alla caviglia”, “spostare la gamba attorno alginocchio o all’anca”, “camminare”, “effettuare un passolaterale”, “ruotare il corpo”, “abbassarsi”, “inginocchiarsi”, “sedersi”.

... nelle tabelle M.T.M. i tempiunità T.M.U. (Time measurementUnit) equivalenti a 0,036 sec- (1ora = 100.000 T.M.U.

- misurazione del lavoro – sistemi

di determinazione (7)

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Tempi e metodi

47

esem

pio

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bella M

.T.M

.

applicazione M.T.M.

[M.

Levi –

Manuale

di gestione d

ella P

roduzio

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cap.

25]

- misurazione del lavoro – sistemi

di determinazione (8)

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Tempi e metodi

48

➢ la campionatura✓ particolarmente adatta per ottenere una ripartizione

percentuale di attività complesse, la risoluzione dellacampionatura è quindi contenuta/modesta.

✓ interessante anche per attività non di produzione (indirettein senso lato).

✓ ...

✓ activity sampling / metodo delle osservazioni istantanee

“una tecnica in cui si effettua un certo numero diosservazioni, per un determinato periodo di tempo sullavoro di una o più macchine o processi o operatori. Ad ogniosservazione si prende nota di quanto sta succedendo inquell’istante, e quindi la percentuale di osservazioni relativaa ciascuna attività o inattività viene considerata come lamisura di quella attività o inattività”[British Standard Institute 3138]

- misurazione del lavoro – sistemi

di determinazione (9)

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Tempi e metodi

49

l’analisi dei tempi riporta a tre riferimenti:

➢ il tipo di elemento

➢ la valutazione

➢ le “maggiorazioni”

- misurazione del lavoro – analisi

dei tempi (1)

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Tempi e metodi

50

✓ gli elementi costituiscono porzioni/componenti distinte dell’attività in analisiprescelti per comodità di osservazione e misurazione.

✓ tali elementi sono classificabili in

– ripetitivi,

– occasionali a frequenza regolare,

– occasionali a frequenza irregolare,

– avvenimenti contingenti,

– tempi influenti.

✓ ... mentre i primi tre tipi devono essere considerati nella valutazione deltempo di lavoro, gli avvenimenti contingenti (ovvero avvenimenti noncollegabili direttamente con l’attività) e i tempi influenti (cioè i tempi nondedicati all’attività in analisi) a priori non devono essere presi inconsiderazione.

- misurazione del lavoro – analisi

dei tempi (2)

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Tempi e metodi

51

i tempi di lavoro sono ovviamente dipendenti dall’esperienzae dalla correlata rapidità propria dell’operatore impegnatonell’attività in analisi.

la valutazione ha quindi per oggetto il rendimento (efficienza ed efficacia) della

persona impegnata

E’ evidente che si tratta di un’attività che inevitabilmentecontiene una componente soggettiva, che, aldilà dell’indurrepossibili complicanze di carattere rivendicativo (chi può direqual è il tempo giusto) rappresenta la problematiche allabase della valutazione del rendimento.

la valutazione del rendimento è ilprocedimento con cui l’analistaconfronta la prestazione dellavoratore cronometrato con ilsuo concetto personale diprestazione normale per quelparticolare tipo di attività.

- misurazione del lavoro – analisi

dei tempi (3)

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Tempi e metodi

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- misurazione del lavoro – analisi

dei tempi (4)

... componente soggettiva, che ...

rappresenta la problematiche alla base dellavalutazione del rendimento.

Il superamento della componente soggettiva tipicamenteconsiste nell’individuazione di uno standard

tale standard è stato individuato nell’adozione di una prassi di analisi che , insieme all’indicazione

tempo rilevato, consideri, tramite l’utilizzo di un’adeguata scala numerica, la rilevazione del

“passo” dell’operatore

E’ a tal proposito da segnalare che la soluzione non è tale daassicurare una completa/”scientifica” oggettività, ma che ècomunque utile ad uniformare i comportamenti degli analisti(le valutazioni) alla luce di riferimenti comuni.

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Tempi e metodi

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- misurazione del lavoro – analisi

dei tempi (5)

Le più frequenti scale tempi di riferimento a tal propositosviluppato hanno i seguenti valori estremi:

✓ 60-80

✓ 0-133

✓ 0-150

dove il valore inferiore rappresenta una situazione diinattività o comunque molto marcata inefficienza ed il valoreuna prestazione eccezionale.

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Tempi e metodi

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- misurazione del lavoro – analisi

dei tempi (6)

[T. Hill - Operations Management]

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Tempi e metodi

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- misurazione del lavoro – analisi

dei tempi (7)

rimane comunque la questione di definizione di prestazionenormale e di definizione dell’effettivo tempo effettivo dilavoro

➢ prestazione normaleprestazione (o passo) normale è il ritmo di lavorodell’esecutore medio quando lavora sotto una sorveglianzacapace ma senza lo stimolo di una retribuzione adincentivo. Questo passo può essere facilmente mantenutogiorno per giorno senza fatica fisica o mentale ed ècaratterizzato dall’impiego costante di un ragionevolesforzo. ... La prestazione normale generalmente accettatanegli Stati Uniti e in Gran Bretagna è equivalente allavelocità di movimento di un uomo di fisico medio quandocammina senza pesi in linea retta su terreno pianeggiantea tre miglia all’ora (4,83 km).

[International Labour Office]

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Tempi e metodi

56

- misurazione del lavoro – analisi

dei tempi (8)

➢ dell’effettivo tempo effettivo di lavoro (tempo base)

l’effettivo tempo di lavoro sarà dato dalla normalizzazione al passo standarddel tempo rilevato e del passo osservato

tempo base = tempo cronometrato x passo rilevato/passo standard

Ad es. se 8,9 min sono il temo cronometrato, 90 è il passo rilevato e 100 il passostandard, il tempo effettivo sarà = 8,9 x 90/100 = 8,01 min.

a complemento è da notarel’utilizzo del termine“cronometrato”. E’ evidente chenel caso dell’utilizzo di tempipredeterminati, la questione delrendimento (passo) non si ponein quanto implicita nei tempistessi.

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Tempi e metodi

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- misurazione del lavoro – analisi

dei tempi (9)

è evidente, comunque, che i tempi base sono riferitiall’esecuzione di una specifica attività secondo il metododefinito e che, come tali, non considerano il carico di lavoro(rif. pag. 13) e più in generale le condizioni di:

✓ interruzioni e ritardi inevitabili

✓ necessità personali

✓ fatica

✓ interferenza

✓ vari

La considerazione di tali condizioni significherà quindiconsiderare adeguate maggiorazioni dei tempi stessi.

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Tempi e metodi

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- misurazione del lavoro – analisi

dei tempi (10)

[N. Slack, S. Chambers, R. Johnston Operations Management]

➢ la tabella riporta alcuni deglielementi considerati permaggiorazioni attinenti il “livello difatica”.

➢ prendendo come esempio il tempo di8,01 min calcolato nell’esempio dipag. 55, in condizioni attività svolta“continuamente in piedi”, checomporta la movimentazione di pesicompresi di 14 kg e svolta atemperatura normale, il tempomedio reale sarà = 8,01 x 1,03 x 1,1= 9,08 min.

E’ da evidenziare che si tratta di untempo medio comprendente appuntopause di riposo. Ad es.: se l’operatoredovesse impiegare l’effettivo tempobase di 8,01 min per cinque cicliconsecutivi, si prevede che al termini ditali cicli siano necessari 1,35 min diriposo [(9,08 – 8,01) x 5].

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