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Terapia del Viaggio REPORT Dati disponibili al 28 febbraio 2015 1 TERAPIA DEL VIAGGIO Report DATI AGGIORNATI AL 28 febbraio 2015 ORGANIZZAZIONE CHE LHA ATTIVATA Casa di riposo San Gaetano - Opera don Guanella Residenza socio assistenziale per anziani. SEDE Via Mazzini, 14 Caidate di Sumirago (VA) 21040 RECAPITO TELEFONICO 0331 909004 RECAPITO EMAIL [email protected] SITO www.casadiripososangaetano.it REFERENTI Lodi Luca, Prete Orlando - équipe direttiva, équipe multidisciplinare DEFINIZIONE DELLAREA PRINCIPALE DELLATTIVITÀ La Casa colloca il suo operato, in tutta la sua globalità, nell’ambito socio assistenziale rivolto alle persone anziane. In particolar modo laddove l’esistenza della persona è inficiata dalla demenza senile, morbo di Alzheimer o altri tipi di demenza, la Casa ha trovato efficaci risposte, alla richiesta di benessere dell’assistito, nelle terapie non convenzionali. DURATA DEL PROGETTO Il progetto ha visto la sua attuazione (con il primo viaggio virtuale) il 27 febbraio 2014. Mentre la partenza ufficiale è avvenuta in data 06 giugno 2014 in occasione dell’inaugurazione del treno virtuale. Il progetto è ancora in corso e non prevede una data di chiusura essendo una possibilità di benessere per le persone anziane, un’occasione per i familiari (nella riappropriazione di un spazio emotivo e di una maggior condivisione/conoscenza; il tutto in un contesto protetto. Non per ultimo è uno strumento innovativo per gli operatori. IL PROGETTO COINVOLGE: Il progetto rappresenta una risorsa per gli anziani residenti nella struttura e si pone come obiettivo anche l’estensione del servizio al territorio (servizio attualmente non attivo, anche se alcuni anziani che hanno aderito al Progetto RSA aperta hanno fruito di alcuni viaggi virtuali). Attualmente sono coinvolti 7 anziani con un progetto strutturato di accessi mensili e terapie al bisogno. Mentre altri 4 anziani hanno cessato i viaggi; infatti l’équipe ha valutato l’inefficacia della terapia. In due casi la persona anziana è venuta a mancare. Il gruppo multidisciplinare di operatori formati che operano con assiduità nel progetto sono 6 appartenenti a diverse professionalità. Oltre al gruppo numerosi operatori sostengono questa iniziativa a vari livelli. DESCRIZIONE SINTETICA DELLA BUONA PRASSI Percorso decisionale per l’inserimento della Terapia del Viaggio nel contesto residenziale Elemento imprescindibile nel percorso decisionale per l’inserimento della Terapia del Viaggio è il PAI (Progetto di Assistenza Individuale). L’équipe multidisciplinare dedica tempo nell’osservazione per comprendere i desideri e i bisogni della persona anziana. In sede di riunione si definiscono obiettivi e metodologie d’intervento, condividendole con l’anziano stesso (dove possibile) o con i suoi familiari. Il documento descrive in un’ottica olistica l’anziano; si uniscono così le varie professioni che pur nella loro specificità arrivano a una “lettura” univoca e a un progetto condiviso. Dal PAI è emerso in modo forte come il “vecchio” modello di cura non poteva rispondere alle nuove necessità e pertanto ci si è informati su quanto la ricerca e le nuove

TERAPIA DEL VIAGGIO - Casa di Riposo S. Gaetano · “Ricorda un viaggio passato in compagnia di amici, era primavera e il paesaggio era in fiore sul lago maggiore. È molto interessato

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TERAPIA DEL VIAGGIO

Report

DATI AGGIORNATI AL 28 febbraio 2015

ORGANIZZAZIONE CHE L’HA

ATTIVATA

Casa di riposo San Gaetano - Opera don Guanella

Residenza socio assistenziale per anziani.

SEDE Via Mazzini, 14 Caidate di Sumirago (VA) 21040

RECAPITO TELEFONICO 0331 909004

RECAPITO EMAIL [email protected]

SITO www.casadiripososangaetano.it

REFERENTI Lodi Luca, Prete Orlando - équipe direttiva, équipe multidisciplinare

DEFINIZIONE DELL’AREA

PRINCIPALE DELL’ATTIVITÀ

La Casa colloca il suo operato, in tutta la sua globalità, nell’ambito socio

assistenziale rivolto alle persone anziane. In particolar modo laddove

l’esistenza della persona è inficiata dalla demenza senile, morbo di Alzheimer

o altri tipi di demenza, la Casa ha trovato efficaci risposte, alla richiesta di

benessere dell’assistito, nelle terapie non convenzionali.

DURATA DEL PROGETTO

Il progetto ha visto la sua attuazione (con il primo viaggio virtuale) il 27

febbraio 2014. Mentre la partenza ufficiale è avvenuta in data 06 giugno

2014 in occasione dell’inaugurazione del treno virtuale. Il progetto è ancora in

corso e non prevede una data di chiusura essendo una possibilità di benessere

per le persone anziane, un’occasione per i familiari (nella riappropriazione di

un spazio emotivo e di una maggior condivisione/conoscenza; il tutto in un

contesto protetto. Non per ultimo è uno strumento innovativo per gli

operatori.

IL PROGETTO COINVOLGE:

Il progetto rappresenta una risorsa per gli anziani residenti nella struttura e si

pone come obiettivo anche l’estensione del servizio al territorio (servizio

attualmente non attivo, anche se alcuni anziani che hanno aderito al Progetto

RSA aperta hanno fruito di alcuni viaggi virtuali).

Attualmente sono coinvolti 7 anziani con un progetto strutturato di accessi

mensili e terapie al bisogno. Mentre altri 4 anziani hanno cessato i viaggi;

infatti l’équipe ha valutato l’inefficacia della terapia. In due casi la persona

anziana è venuta a mancare.

Il gruppo multidisciplinare di operatori formati che operano con assiduità nel

progetto sono 6 appartenenti a diverse professionalità. Oltre al gruppo

numerosi operatori sostengono questa iniziativa a vari livelli.

DESCRIZIONE SINTETICA

DELLA BUONA PRASSI Percorso decisionale per l’inserimento della Terapia del Viaggio nel

contesto residenziale

Elemento imprescindibile nel percorso decisionale per l’inserimento della

Terapia del Viaggio è il PAI (Progetto di Assistenza Individuale). L’équipe

multidisciplinare dedica tempo nell’osservazione per comprendere i desideri e

i bisogni della persona anziana. In sede di riunione si definiscono obiettivi e

metodologie d’intervento, condividendole con l’anziano stesso (dove

possibile) o con i suoi familiari. Il documento descrive in un’ottica olistica

l’anziano; si uniscono così le varie professioni che pur nella loro specificità

arrivano a una “lettura” univoca e a un progetto condiviso. Dal PAI è emerso in

modo forte come il “vecchio” modello di cura non poteva rispondere alle

nuove necessità e pertanto ci si è informati su quanto la ricerca e le nuove

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sperimentazioni in ambito geriatrico offrivano. Nasce da qui l’incontro con le

terapie non farmacologiche (anche dette terapie non convenzionali). Dalla

conoscenza generale di queste, si è giunti a focalizzare il percorso. Infatti,

tramite l’informazione si è acquisito tutto quel sapere che ci permette di

ipotizzare che il Treno Virtuale sia una possibilità e un benessere potenziale

per la nostra realtà (e in primis per l’utenza). Dove le numerose domande,

colme di “come” si può contenere lo stato di agitazione, trovavano

frustrazione o rimedi che non erano ritenuti idonei in un’ottica guanelliana, la

Terapia del Viaggio ha fornito una possibile risposta. Dalla consapevolezza è

seguito il processo per attivare fisicamente lo scompartimento e gli arredi del

treno. Grazie alla collaborazione con il dott. Ivo Cilesi e con la sua équipe si è

delineato il percorso per realizzare il vagone virtuale. Fondamentale è stata

l’esperienza del dott. Cilesi che ha permesso di apportare migliorie al vagone

in fase di progettazione. Parimenti si è iniziato con la formazione del personale

e con l’informazione ai familiari e ai volontari della nuova possibilità di cura.

Solo quando, infine, si è acquisito il therapeutic train si entra nello specifico

andando a valorizzare la nuova possibilità terapeutica con la scelta e

l’inserimento di alcuni anziani nella sperimentazione.

Percorso decisionale per l’attuazione della Terapia del Viaggio

A) Individuazione, in un contesto di équipe multidisciplinare (PAI) gli anziani

con maggiori difficoltà gestionali legate a disturbi comportamentali e/o

refrattari al percorso di cura in atto;

B) Valutazione cognitiva - comportamentale iniziale dell’ospite (T0) con MMSE,

CDR e NPI UCLA (completando in equipe anche l’area relativa al livello di stress

dei caregiver formali);

C) Riunione PAI con stesura del Piano Terapeutico per la Terapia del Viaggio

dove vengono concordati: la selezione del viaggio (impostato sulle

caratteristiche dell’anziano), la frequenza e la durata delle sedute, la modalità

di accompagnamento dell’anziano nell’area treno e la chiusura del “viaggio”.

Segue a ogni seduta la compilazione della Scheda di Osservazione con

descrizione delle reazioni dell’anziano. Il Piano Terapeutico e la modalità

d’intervento sono condivisi con il familiare al fine di creare un’alleanza

terapeutica.

D) Verifica in itinere e condivisione informale.

E) Riunione PAI di verifica a 3 mesi dall’inizio della terapia (T1), con follow up

del quadro comportamentale del malato (NPI UCLA) ed analisi delle schede di

osservazione con commenti emergenti da parte delle differenti figure

dell’equipe sull’effetto della strategia e sulle eventuali problematiche

emergenti.

FINALITÀ E OBIETTIVI La finalità della Terapia del Viaggio mira al benessere della persona anziana

per cui è pensato un progetto specifico.

L’intervento terapeutico non farmacologico influisce positivamente sul

comportamento, favorendo il rilassamento e il benessere a lungo termine

dell’anziano. In una condizione di decadimento cognitivo irreversibile, è

possibile stemperare alcuni disturbi comportamentali. Al contempo essere

una vicinanza significativa poiché l’anziano affetto da demenza mantiene attivi

i canali affettivi ed emozionali. Gli obiettivi che ci si pone di raggiungere sono

molteplici e principalmente rispondono a due aree: il rilassamento e la

rievocazione.

Livello relazionale

− Stimolare il dialogo e le capacità relazionali

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− Facilitare i processi emozionali

− Facilitare il rilassamento

− Stimolare la memoria a lungo termine

− Stimolare l’attenzione

Livello comportamentale

− Diminuzione degli stati di agitazione

− Diminuzione dei momenti di aggressività

− Diminuzione di disturbi comportamentali

DESTINATARI PRINCIPALI Anziani affetti da demenza, che presentano disturbi comportamentali o che

abbisognano di contesti personalizzati.

INDICATORI DI PROCESSO

E/O DI RISULTATO UTILIZZATI

Gli indicatori di processo e di risultati utilizzati sono i seguenti:

− accettazione del contesto virtuale;

− completamento del viaggio proposto;

− relazione spontanea con l’operatore;

− rilassamento della persona anziana coinvolta;

− assenza del disturbo comportamentale manifestato prima del viaggio

virtuale;

− rievocazione dell’esperienza avuta;

− richiesta di poter effettuare altri viaggi;

− l’appropriazione del biglietto consegnato alla partenza;

− riduzione o mantenimento del carico farmacologico.

SINTESI DEI RISULTATI Descrizione partecipanti

I partecipanti ritenuti idonei alla fruizione dei viaggi virtuali, generalmente

sono persone refrattarie alle terapie convenzionali e presentano disturbi

comportamentali.

Sono persone anziane appartenenti ad entrambi i generi; la maggior parte

presentano una demenza moderata (CDR estesa pari a 2), con un’età media di

86,6 anni.

Dinamiche

La prima considerazione è quella concernente l’accettazione del contesto di

viaggio. Gli utenti che “frequentano” il treno da più tempo vivono la realtà

virtuale come ambiente familiare; naturale è l’ingresso nel vagone e ancor

prima l’accettare il biglietto proposto dall’operatore. Questo è un fac-simile

pensato per validare la proposta e per creare un rituale che dia inizio

all’esperienza.

Inevitabilmente una volta che la porta si chiude ed il filmato inizia a scorrere

nascono domande generate da curiosità (dove siamo diretti? …), mentre

quesiti per ricercare una maggior rassicurazione sono sempre più rari.

In alcuni casi, dove la terapia è percepita come fonte di benessere, sono gli

anziani stessi a richiedere la possibilità di viaggiare. Potrebbe sembrare un

dato scontato, ma se rapportato al grado di demenza constatata negli anziani

coinvolti risulta sorprendente; il viaggio rappresenta per loro uno spazio

(affettivo) importante.

Aspetto significativo è l’aumento dei viaggi utilizzati come terapia al bisogno.

Questo dato sta ad indicare come gli operatori stiano interiorizzando la nuova

possibilità terapeutica. Nello specifico l’ora in cui si propone il viaggio è

fondamentale; si è notato l’inefficacia della terapia quando l’anziano ha

raggiunto il picco di disturbo comportamentale. Pertanto prendersi cura

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equivale nell’anticipare l’esordio (o l’arrivo al massimo stato di disagio)

attraverso un’attenta osservazione e una conseguente somministrazione della

Terapia del Viaggio.

Le dinamiche interne al viaggio più rilevanti riguardano il dialogo con

l’operatore, il riaffiorare di ricordi legati a viaggi o a persone e lo sguardo

rivolto verso al finestrino virtuale per godere del paesaggio che scorre come in

un reale viaggio in treno.

Vogliamo condividere alcune frasi segnalate sulla matrice del biglietto dagli

operatori, certi che donino il senso del far memoria dei nostri anziani:

� “Ricorda un viaggio passato in compagnia di amici, era primavera e il

paesaggio era in fiore sul lago maggiore. È molto interessato al viaggio.”

� “Ricorda di essere stato al lago con lo zio e di aver fatto la traversata con il

battello. Accetta il viaggio e comunica molto.”

� “Pensa che il treno porti al Mottarone, località visitata molte volte in

gioventù ...”

Indispensabile, quindi, per ottenere un maggior beneficio è personalizzare il

viaggio sulle esperienze di vita dell’anziano, tenendo conto della soglia di

attenzione del viaggiatore.

L’uso delle luci interne deve essere modulato a secondo dell’obiettivo che si

vuole raggiungere: se il focus è rilassare, si selezionerà solo un punto luce,

altrimenti si utilizzerà l’intero potenziale di illuminazione al fine di stimolare

visivamente l’anziano.

La presenza di un operatore all’interno del vagone rappresenta un punto di

forza per la buona riuscita della terapia. Comunque se più persone,

adeguatamente formate, condividono il viaggio il risultato può essere

ugualmente positivo.

L’équipe ha valutato che l’uso della bambola terapeutica in concomitanza con

la Terapia del Viaggio non è opportuno. La persona anziana con una demenza

moderata fatica a comprendere una molteplicità di stimoli pertanto non coglie

ulteriori sollecitazioni.

Novità

Per rispondere ai bisogni tattili e visivi delle persone anziane coinvolte si è

proposto un biglietto di viaggio più grande rispetto a quello iniziale.

Si vuole valutare la durata del benessere generato dalla Terapia del Viaggio a

distanza di ore. I primi risultati sono incoraggianti, infatti il rilassamento

perdura per diverso tempo oltre il viaggio.

Prossimamente al fine di sopperire al disturbo comportamentale

dell’alimentazione si vuole sperimentare un vagone ristorante. Ambiente dove

all’anziano che si troverà in viaggio è somministrato il pasto. Si presume che

tale accorgimento possa migliorare in modo significativo l’introito alimentare

a discapito di un possibile calo ponderale.

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Di seguito sono proposti i dati riassunti

Viaggio. Partendo dall’accettazione della realtà virtuale si valuta il completamento del percorso. Altri

aspetti importanti sono la mappatura dei disturbi comportamentali presenti negli anziani coinvolti nella

terapia e le dinamiche dell’anziano in viaggio.

Accettazione della realtà virtuale

In questo item si focalizza l’accettazione del contesto virtuale:

Comprende la stazione come tale? Il biglietto del treno proposto è vis

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rifiuto complessivo

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riassunti in dettaglio, che confermano l’efficacia e la validità della Terapia del

Viaggio. Partendo dall’accettazione della realtà virtuale si valuta il completamento del percorso. Altri

aspetti importanti sono la mappatura dei disturbi comportamentali presenti negli anziani coinvolti nella

erapia e le dinamiche dell’anziano in viaggio.

In questo item si focalizza l’accettazione del contesto virtuale: la persona anziana

come tale? Il biglietto del treno proposto è vissuto come veritiero?

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complessivo

l’efficacia e la validità della Terapia del

Viaggio. Partendo dall’accettazione della realtà virtuale si valuta il completamento del percorso. Altri

aspetti importanti sono la mappatura dei disturbi comportamentali presenti negli anziani coinvolti nella

la persona anziana sale sul vagone?

suto come veritiero?

Completamento del percorso virtuale

Il tempo della terapia è calibrato sulla soglia

mostrare segni d’impazienza o di rifiuto

virtuale ipotizzato, o se mostra segnali di impazienza.

sceglie di interrompe prematuramente il vi

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Completamento del percorso virtuale

Il tempo della terapia è calibrato sulla soglia di attenzione dell’anziano, nonostante ciò l’anziano può

o di rifiuto. Interessante pertanto, è notare se l’anziano completa il percorso

virtuale ipotizzato, o se mostra segnali di impazienza. Oppure, altra possibilità è data dal

interrompe prematuramente il viaggio avendo raggiunto il rilassamento auspicato

completamento interruzione complessivo

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completamento percorso interruzione complessivo

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dell’anziano, nonostante ciò l’anziano può

è notare se l’anziano completa il percorso

, altra possibilità è data dall’operatore che

ggio avendo raggiunto il rilassamento auspicato nell’anziano.

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Disturbi del comportamento

Sono elencati i disturbi del comportamento presenti negli anziani coinvolti

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deliri

allucinazioni

agitazione

ansia

apatia / indifferenza

disinibizione

irritabilità / labilità

attività motoria

disturbi del sonno

disturbi dell'alimentazione

disorientamento

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Sono elencati i disturbi del comportamento presenti negli anziani coinvolti nella Terapia del

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erapia del Viaggio.

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Dinamiche del viaggiatore

Sono elencati i comportamenti e le dinamiche socio

elencabili e misurabili grazie alle schede di osservazione

totale

dialogo / relazione

reminiscenza

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guarda il finestrino

parla tra sé

urla

tono della voce conciliante

rilassamento

conserva il biglietto

ringrazia

verbalizza piacere

si informa

canta

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il disturbo persiste

totale

le dinamiche socio-relazionali emerse durante il viaggio.

elencabili e misurabili grazie alle schede di osservazione prodotte.

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relazionali emerse durante il viaggio. Tali aspetti sono

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Esito del viaggio

POSITIVO

Qualora la persona anziana si rilassa e/o mostra piacere nel viaggiare,

un esito positivo. Se avviene rilassamento e rievocazione pur non vivendo il contesto virtuale come reale

l’esito è da considerarsi comunque positivo.

NEGATIVO

Quando l’anziano non riesce a considerare

lesiva della sua libertà allora il viaggio ha un esito negativo. Naturalmente se un eventuale disturbo del

comportamento si accentua o è presente al termine del viaggio l’esito è da considerarsi altrettanto

negativo.

Conclusioni

− Nuovi strategie organizzative stanno per essere

Terapia del Viaggio nella quotidianità lavorativa

− Concludendo questo secondo report e supportati dall’andamento positivo della sperimentazione ci

poniamo come risorsa per gli anziani della nostra realtà e per l’intero territorio.

“Fermarsi non si può!” San Luigi Guanella

Vi ringraziamo dell’attenzione e nella speranza che tale report sia di stimolo a

seguire i risultati della ricerca sul sito:

Prossimo aggiornamento: agosto 201

Cordiali saluti.

Gruppo di Coordinamento ABI

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positivo

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totale 70

Qualora la persona anziana si rilassa e/o mostra piacere nel viaggiare, ricordare e condividere

Se avviene rilassamento e rievocazione pur non vivendo il contesto virtuale come reale

l’esito è da considerarsi comunque positivo.

considerare lo stimolo del viaggio e/o vive tale esperienza come invasiva o

lesiva della sua libertà allora il viaggio ha un esito negativo. Naturalmente se un eventuale disturbo del

comportamento si accentua o è presente al termine del viaggio l’esito è da considerarsi altrettanto

stanno per essere modificate al fine di favorire il consolidamento

nella quotidianità lavorativa.

report e supportati dall’andamento positivo della sperimentazione ci

poniamo come risorsa per gli anziani della nostra realtà e per l’intero territorio.

e nella speranza che tale report sia di stimolo ad altre realtà vi invitiamo a

seguire i risultati della ricerca sul sito: www.casadiripososangaetano.it

2015.

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ricordare e condividere: il viaggio ha

Se avviene rilassamento e rievocazione pur non vivendo il contesto virtuale come reale

viaggio e/o vive tale esperienza come invasiva o

lesiva della sua libertà allora il viaggio ha un esito negativo. Naturalmente se un eventuale disturbo del

comportamento si accentua o è presente al termine del viaggio l’esito è da considerarsi altrettanto

modificate al fine di favorire il consolidamento della

report e supportati dall’andamento positivo della sperimentazione ci

altre realtà vi invitiamo a

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